domenica 31 dicembre 2017

La Formula 1 degli Anni '80: Review Stagione 1989

Review anni '80: 1980 | 1981 | 1982 | 1983 | 1984 | 1985 | 1986 | 1987 | 1988 | 1989

La stagione 1989 si è aperta con il ritorno in Formula 1 della Brabham dopo un anno d'assenza e dopo che il team ha cambiato proprietà.
Il campionato si è svolto con la seguente entry-list:

MCLAREN: Ayrton Senna - Alain Prost
TYRRELL: Jonathan Palmer - Michele Alboreto
WILLIAMS: Thierry Boutsen - Riccardo Patrese
BRABHAM: Martin Brundle - Stefano Modena
ARROWS: Derek Warwick - Eddie Cheever
LOTUS: Nelson Piquet - Satoru Nakajima
MARCH: Mauricio Gugelmin - Ivan Capelli
OSELLA: Nicola Larini - Piercarlo Ghinzani
BENETTON: Alessandro Nannini - Johnny Herbert
SCUDERIA ITALIA: Alex Caffi - Andrea De Cesaris
MINARDI: Pierluigi Martini - Luis Perez Sala
LIGIER: René Arnoux - Olivier Grouillard
FERRARI: Nigel Mansell - Gerhard Berger
LOLA LARROUSSE: Yannick Dalmas - Philippe Alliot
COLONI: Roberto Moreno - Pierre-Henri Raphanel
EUROBRUN: Gregor Foitek
ZACKSPEED: Bernd Schneider - Aguri Suzuki
ONYX: Stefan Johansson - Bertrand Gachot
RIAL: Christian Danner - Volker Weudker
AGS: Philippe Streiff - Joachim Winkelhock

Il GP del Brasile è stato ancora una volta il primo della stagione, nel weekend del 26 Marzo. Il campionato, tuttavia, si è aperto in negativo, in quanto nei test disputati nelle settimane precedenti proprio sul circuito brasiliano, l'allora pilota della AGS Philippe Streiff ha avuto un grave incidente, rimanendo paraplegico. La AGS, nel GP inaugurale, ha schierato una sola vettura, guidata da Joachim Winkelhock, fratello minore di Manfred. A partire dal successivo gran premio ha ingaggiato Gabriele Tarquini.
A Jacaparagua Senna è partito dalla pole position, ma un contatto con Berger l'ha fatto precipitare nelle retrovie e ha costretto il ferrarista al ritiro. Patrese si è quindi ritrovato in testa davanti a Mansell e Prost, ma è stato costretto a sua volta al ritiro successivamente. Mansell ha quindi vinto la sua prima gara in Ferrari davanti alla McLaren di Prost, con il terzo posto che è andato, anche approfittando dei numerosi ritiri, alla March del brasliano Gugelmin.

Quattro settimane dopo è stato disputato il Gran Premio di San Marino, terminato con una doppietta McLaren e numerose polemiche in quanto Senna ha superato Prost al restart, dopo l'interruzione della gara per un incidente di Berger al terzo giro, strappandogli la prima posizione e mantenendola fino alla bandiera a scacchi. Secondo il francese ciò contravveniva a un loro accordo interno di non superarsi alla prima curva. In terza posizione si è classificato Nannini. Curiosità: sul podio tutti hanno avuto difficoltà a stappare le bottiglie di champagne. A partire da quel momento sul podio sono sempre state messe bottiglie già stappate.
Tornando all'incidente di Berger, la sua vettura ha preso fuoco e il pilota ha riportato solo lievi ustioni grazie al rapido intervento dei soccorsi. Dopo l'incidente a Imola, il pilota della Ferrari ha saltato il gran premio successivo, quello di Montecarlo, in cui la Ferrari ha schierato solo la vettura di Mansell. Nel Principato Senna ha ottenuto la seconda vittoria stagionale davanti a Prost e alla Brabham di Modena.
Al suo ritorno, al GP del Messico disputato il 28 Maggio, Berger si è ritirato per problemi tecnici, stessa sorte toccata anche al suo compagno di squadra. Senna ha vinto un'altra volta, precedendo la Williams di Patrese e la Tyrrell di Alboreto.

Una settimana più tardi ha fatto il suo debutto il circuito di Phoenix: il tracciato cittadino è divenuto la nuova sede del gran premio degli Stati Uniti. In gara ci sono stati moltissimi ritiri, uno dei quali quello di Senna che era in testa dopo essere partito dalla pole ma che si è fermato a causa di un problema tecnico.
La vittoria è andata alla McLaren di Prost, mentre sui gradini più bassi del podio sono saliti Patrese e Cheever.
Due settimane dopo è stato disputato il GP del Canada, in condizioni meteo variabili. Le McLaren, partite dalla prima fila, si sono ritirate entrambe: a Prost è accaduto al secondo giro, mentre Senna, originariamente precipitato nelle retrovie dopo un'errata scelta di mescola di gomme, è risalito in seguito fino alle prime posizioni. Era in testa quando, a pochi giri dal termine, si è ritirato per un guasto al motore, lasciando la prima posizione a Boutsen, che ha così conquistato la prima vittoria in carriera. Sono saliti sul podio anche Patrese e De Cesaris, mentre il giro più veloce è stato sorprendentemente conquistato da Jonathan Palmer.

Prost ha vinto, in seguito, sia il GP di Francia sia il GP di Gran Bretagna, disputati nel mese di Luglio a una settimana di distanza l'uno dall'altro. Il suo compagno di squadra si è ritirato per problemi tecnici in entrambe le occasioni, mentre il ferrarista Mansell ha ottenuto due secondi posti. In terza posizione si sono classificati Patrese a Le Castellet e Nannini a Silverstone.
A quel punto ci sono stati alcuni cambi di line-up. Per il solo GP di Le Castellet, Martin Donnelly ha preso il posto di Warwick alla Arrows. Da lì in poi, inoltre, Jean Alesi ha sostituito Alboreto alla Tyrrell, con la sola esclusione dei GP del Belgio e del Portogallo più avanti nella stagione, in cui è sceso in pista Johnny Herbert. Quest'ultimo, che fino al GP di Francia era stato in Benetton, è stato rimpiazzato a partire dal GP di Gran Bretagna da Emanuele Pirro. Dalmas ha lasciato inoltre la Larrousse e ha sostituito Winkelhock alla AGS. Il suo posto è stato preso da Eric Bernard per due gran premi, dopodiché al posto di Bernard è arrivato Alboreto.

Il 30 Luglio il Gran Premio di Germania è stato deciso da un duello tra i due piloti della McLaren: a pochi giri dal termine Senna ha superato Prost per la prima posizione. Mansell ha ottenuto un altro podio. Quest'ultimo ha anche vinto il Gran Premio d'Ungheria, due settimane più tardi, dopo un duello con Senna. Il pilota britannico era partito dalla dodicesima posizione, mentre dalla pole scattava Patrese: la sua è stata l'unica pole position ottenuta da un team che non fosse la McLaren in tutto il campionato, ma è stato costretto al ritiro. Il 27 Agosto, a Spa, Senna ha ottenuto la vittoria davanti a Prost e a Mansell, mentre è stato costretto al ritiro per problemi tecnici al GP d'Italia, dove era partito dalla pole position. A Monza ha vinto Prost davanti alla Ferrari di Berger, che fino a quel momento aveva collezionato solo ritiri. Boutsen, già reduce da un terzo posto all'Hungaroring, si è classificato di nuovo sul gradino più basso del podio.
Nel frattempo ci sono stati altri cambiamenti nelle scuderie minori. Dopo l'Hungaroring, Enrico Bertaggia ha sostituito Raphanel alla Coloni. Quest'ultimo ha sostituito Weidler alla Rial. Quello del Belgio, inoltre, è stato l'ultimo gran premio per Foitek alla Eurobrun, dove è stato sostituito da Oscar Larrauri, e l'ultimo per Gachot alla Onyx, dove è stato sostituito da J.J. Lehto. Sia Foitek sia Gachot si sono rivisti quando, negli ultimi tre gran premi stagionali, hanno preso uno dopo l'altro il posto di Danner sull'altra Rial.

Il 24 Settembre al GP del Portogallo Senna è partito dalla pole position, ma è stato superato nei primi giri di gara da entrambe le Ferrari. Mansell si è ritrovato in testa, ma ha avuto problemi durante un cambio gomme e, arrivato lungo alla sua piazzola, è tornato indietro in retromarcia, manovra vietata dal regolamento. Per tale ragione è stato squalificato ma, per diversi giri dopo l'esposizione della bandiera nera, è rimasto in pista, sostenendo in seguito di non avere visto le segnalazioni. Si è fermato solo dopo diversi giri per cause di forza maggiore, quando dopo avere azzardato un sorpasso su Senna che a quel punto della gara si trovava davanti da lui, è venuto a contatto con il brasiliano mettendo fine alla gara di entrambi. Il ritiro è costato parecchio al pilota della McLaren che, per potere vincere il titolo, aveva a quel punto bisogno di vincere tutti e tre le gare che rimanevano da disputare.
Mansell è stato squalificato per un gran premio per non essersi fermato dopo l'esposizione della bandiera nera e al GP di Spagna la Ferrari ha deciso di presentarsi con la sola vettura di Berger. Tornando a Estoril, la vittoria è andata proprio all'austriaco, mentre in seconda posizione si è classificato Prost. La Onyx ha ottenuto il gradino più basso del podio con Johansson, risultato notevole se consideriamo che Johansson ha mancato la prequalificazione in addirittura otto occasioni su sedici nel corso della stagione e che ai suoi compagni di squadra non è andata particolarmente meglio.
A Jerez de la Frontera Senna ha ottenuto la vittoria, precedendo la Ferrari di Berger e la McLaren di Prost. Berger, dopo i tre risultati positivi di Monza, Estoril e Jerez, non è più riuscito a vedere la bandiera a scacchi, ritirandosi da entrambe le gare rimanenti.

Al GP del Giappone Paolo Barilla ha sostituito Martini in Minardi, ma quest'ultimo è ritornato al volante in occasione del GP d'Australia, tuttavia la presenza di Barilla al posto di Martini non è la ragione principale per cui questo gran premio viene ricordato.
A Suzuka Senna, partito dalla pole position, è stato superato da Prost che è stato lungamente in testa. L'ha raggiunto al 46° giro di gara e, quando l'ha affiancato, i due sono venuti a contatto. Prost si è ritirato, mentre Senna ha proseguito, tornando in pista dopo un taglio di chicane. Giunto al traguardo in prima posizione, è stato squalificato per il taglio di chicane e per essere ripartito a spinta da parte dei commissari. Sono seguite settimane di polemiche. Tornando a noi, la vittoria è stata assegnata a Nannini, mentre sui gradini più bassi del podio sono saliti Patrese e Boutsen.
Due settimane più tardi la stagione è terminata con il GP d'Australia e, nonostante il terzo posto ottenuto in qualifica da Martini sulla Minardi, purtroppo nemmeno a questo memorabile risultato viene riconosciuto il giusto credito. La ragione principale per cui il GP di Adelaide è passato alla storia è che è stato disputato sotto al diluvio e che c'è stato un attrition rate elevatissimo. Anche Senna e Piquet sono stati autori di incidenti, mentre doppiavano vetture.
Sul podio si sono ritrovati, in ordine diverso, gli stessi di Suzuka: ha vinto infatti Boutsen, per la seconda volta in carriera, davanti a Nannini e a Patrese.
Satoru Nakajima, che si è classificato in quarta posizione, ha ottenuto il giro più veloce. Anche Martini ha visto la gloria della zona punti, arrivando sesto alle spalle della Benetton di Pirro.

Alla sua ultima stagione in McLaren, Prost ha vinto il suo terzo titolo mondiale, con 76 punti, sedici di vantaggio nei confronti di Senna.
La McLaren ha vinto il titolo costruttori con 141 punti, quasi il doppio di quelli totalizzati dalla Williams (77).

EDIT 2022 - potete trovare le cronache degli eventi ai seguenti link:


La Formula 1 degli Anni '80: Review Stagione 1988

Review anni '80: 1980 | 1981 | 1982 | 1983 | 1984 | 1985 | 1986 | 1987 | 1988 | 1989

Il campionato di Formula 1 del 1988, esattamente come quelli appena precedenti, prevedeva sedici gran premi, con l'esordio nel weekend del 3 Aprile in Brasile e con il finale in Australia, dal 1985 ultima gara del mondiale, nel weekend del 13 Novembre.
Per la prima volta dopo ventisette anni, la Brabham non ha preso parte al campionato, ritirandosi poco prima dell'inizio della stagione, non avendo trovato un fornitore di motori per il campionato.
I team che hanno preso parte al campionato e le loro line-up di piloti sono stati i seguenti:

LOTUS: Nelson Piquet - Satoru Nakajima
TYRRELL: Jonathan Palmer - Julian Bailey
WILLIAMS: Nigel Mansell - Riccardo Patrese
ZAKSPEED: Piercarlo Ghinzani - Bernd Schneider
MCLAREN: Alain Prost - Ayrton Senna
AGS: Philippe Streiff
MARCH: Mauricio Gugelmin - Ivan Capelli
ARROWS: Derek Warwick - Eddie Cheever
BENETTON: Alessandro Nannini - Thierry Boutsen
OSELLA: Nicola Larini
RIAL: Andrea De Cesaris
MINARDI: Adrian Campos - Luis Perez Sala
LIGIER: René Arnoux - Stefan Johansson
FERRARI: Michele Alboreto - Gerhard Berger
LARROUSSE LOLA: Yannick Dalmas - Philippe Alliot
COLONI: Gabriele Tarquini
EUROBRUN: Oscar Larrauri - Stefano Modena
SCUDERIA ITALIA: Alex Caffi

Al Gran Premio del Brasile a Jacarapagua la pole position è stata conquistata da Senna davanti alla Williams di Mansell. Senna ha avuto problemi tecnici durante il giro di formazione e, approfittando di un aborted start, è partito ai box con la vettura di riserva. Mansell, nel frattempo, è stato superato da Prost alla partenza e in seguito si è ritirato per un guasto al motore. Senna è risalito dall'ultima fino alla seconda posizione venendo però squalificato a metà gara per avere cambiato vettura oltre i tempi consentiti. Prost ha vinto davanti alla Ferrari di Berger e alla Lotus del campione del mondo in carica Piquet. Quest'ultimo è salito sul podio anche quattro settimane più tardi, al Gran Premio di San Marino, si è classificato in terza posizione dietro alle McLaren di Senna e Prost.
Il 15 Maggio è stato disputato il Gran Premio di Montecarlo, che Senna stava dominando dopo essere partito dalla pole position. Nelle fasi conclusive della gara, con un vantaggio di quasi un minuto nei confronti del suo compagno di squadra, è improvvisamente andato a sbattere alla curva Portier. Prost ha vinto davanti alle Ferrari di Berger e Alboreto. Ha in seguito vinto anche il gran premio del Messico disputato il 29 Maggio. Curiosamente nelle prime otto posizioni a Città del Messico le vetture erano accoppiate due per due: le McLaren sono arrivate nelle prime due posizioni, poi a seguire le due Ferrari, le due Arrows e le due Benetton.

Nel mese di giugno sono stati disputati i due gran premi nordamericani del Canada e degli Stati Uniti, in cui la McLaren ha ottenuto altre due doppiette. Senna ha vinto in entrambi i casi e in entrambi i casi si è classificata in terza posizione la Benetton di Boutsen. Si segnala, a Detroit, la quarta posizione ottenuta da De Cesaris sulla Rial. In sesta posizione, dietro alla Tyrrell di Palmer, si è classificato in sesta posizione Pierluigi Martini che, a partire da quel gran premio, ha preso il posto di Campos per tutto il resto della stagione. Sia per l'esordiente Rial, sia per la Minardi già in Formula 1 da alcuni anni, quelli di Detroit sono stati i primi punti conquistati.
Il Gran Premio di Francia è stato caratterizzato da un duello per la vittoria tra i piloti della McLaren e, tanto per cambiare, la McLaren ha ottenuto un'altra doppietta. Stavolta la vittoria è andata a Prost. Il gradino più basso del podio è stato occupato da Alboreto.

A quel punto della stagione Senna ha vinto i quattro gran premi consecutivi e, con l'eccezione di quello di Gran Bretagna in cui si è ritirato, Prost è arrivato secondo negli altri tre, con la McLaren che ha quindi ottenuto altre tre doppiette consecutive.
Parlando degli altri team, al Gran Premio di Gran Bretagna si segnala la partenza dalla pole position da parte di Berger, anche se il ferrarista ha terminato la gara fuori dalla zona punti; inoltre Mansell, dopo una serie di sette ritiri, è salito sul podio per la prima volta nella stagione classificandosi in seconda posizione, mentre Nannini, terzo, ha ottenuto il primo podio in carriera.
Al Gran Premio successivo, in Germania, le Ferrari si sono classificate in terza e quarta posizione, ma sono arrivate al traguardo con un distacco notevole nei confronti delle McLaren.
Al GP d'Ungheria, Mansell si è qualificato in seconda posizione, partendo accanto a Senna che aveva ottenuto la pole position, e inizialmente lottando per la leadership con quest'ultimo. Ha in seguito collezionato un altro ritiro e, dal momento che in seguito si è ammalato di varicella, ha saltato i due gran premi successivi. Il suo posto alla Williams è stato preso al GP del Belgio da Martin Brundle e al GP d'Italia da Jean-Louis Schlesser. Tenetevi in mente questo nome...
Tornando all'Hungaroring, come già scritto è stata sede dell'ennesima doppietta McLaren, mentre in terza posizione si è classificato Boutsen. Altra doppietta McLaren a Spa, mentre le due Benetton di Boutsen e Nannini hanno tagliato il traguardo in terza e in quarta posizione, ma il team è stato squalificato per uso di carburante irregolare, facendo risalire in terza posizione Capelli, pilota della March. L'esito di questo gran premio è stato incerto per mesi e soltanto dopo la fine della stagione la squalifica delle Benetton è stata confermata.

A quel punto della stagione, ovvero alla fine di Agosto e con cinque gran premi ancora da disputare, la McLaren aveva già vinto il titolo costruttori. In classifica piloti, dopo il GP del Belgio, Senna si era portato in testa con tre punti di vantaggio nei confronti di Prost. Dal terzo posto in poi i distacchi erano abissali.
Poi è arrivato il Gran Premio d'Italia, l'unico della stagione in cui la McLaren non ha vinto e, addirittura, in cui la McLaren non ha portato a casa nemmeno un punto: Prost si è ritirato dopo una trentina di giri mentre era in seconda posizione per un guasto al motore, mentre Senna è stato in testa fino a due giri dalla fine, quando è venuto a contatto, durante un doppiaggio, con la Williams di Schlesser, e ha rotto una sospensione. Contro tutte le aspettative, a quel punto, Berger e Alboreto si sono ritrovati in prima e seconda posizione e la Ferrari ha conquistato una doppietta nel primo GP d'Italia disputato dopo la morte di Enzo Ferrari. Sul gradino più basso del podio è salito Eddie Cheever.

Il 25 Settembre al Gran Premio del Portogallo la situazione è tornata alla normalità, con un acceso duello tra le McLaren per la vittoria. Prost ha vinto portandosi di nuovo in testa alla classifica, mentre Senna è stato costretto in seguito a rallentare per risparmiare carburante avendo problemi di consumo classificandosi in sesta posizione. Sui gradini più bassi del podio sono saliti Capelli e Boutsen.
Una settimana più tardi, in Spagna, Senna ha avuto di nuovo problemi di gestione del carburante ed è rimasto giù dal podio, giungendo al traguardo al quarto posto. Prost ha vinto davanti a Mansell: il secondo posto di quest'ultimo ha eguagliato il miglior risultato stagionale ottenuto fino a quel momento dal pilota della Williams; i suoi due piazzamenti sul podio sono state le uniche occasioni in cui non ha concluso la gara anzitempo con un ritiro nel corso del campionato. Così come a Estoril anche a Jerez de la Frontera la Benetton ha ottenuto un podio: stavolta è stato Nannini a giungere in terza posizione al traguardo.
A seguire, negli ultimi due gran premi della stagione ci sono stati gli ultimi dei pochi avvicendamenti stagionali, con la Larrousse che, al posto di Dalmas, ha messo in pista il giapponese Aguri Suzuki nel gran premio del Giappone. Per il GP d'Australia, invece ha gareggiato (o meglio, ha tentato di qualificarsi) il francese Pierre-Henri Raphanel.

L'assegnazione del titolo si è decisa in anticipo a Suzuka, il 30 Ottobre, e il fatto che solo gli undici migliori risultati stagionali su sedici contassero per la classifica piloti ha influenzato il risultato finale, considerando che entrambi i contendenti al titolo si sono visti in questo modo "sottrarre" dei punti.
Se Senna avesse vinto il GP del Giappone sarebbe diventato campione del mondo con una gara d'anticipo e, partendo dalla pole position, era in favorito. Tuttavia, dopo una pessima partenza, è precipitato nelle retrovie, anche se ha rimontato al punto tale da riuscire a raggiungere Prost e superarlo a metà gara, ottenendo appunto la vittoria che valeva il titolo mondiale. Boutsen è salito ancora una volta sul gradino più basso del podio.
Prost ha vinto davanti al compagno di squadra l'ultimo gran premio stagionale ad Adelaide: Berger aveva inizialmente superato entrambi, per poi essere costretto al ritiro. Piquet ha concluso la stagione con un podio, eguagliando con il terzo posto il miglior risultato che aveva ottenuto nei primi due gran premi della stagione.

Mentre Senna ha vinto il titolo con tre punti di vantaggio su Prost (90 vs 87, tenendo conto solo degli undici migliori risultati stagionali), con un distacco abissale da parte del terzo classificato (Berger a 41 punti, con a seguire Boutsen a 27), la McLaren ha ottenuto un totale di 199 punti, contro i 201 di tutti gli altri team messi insieme. La Ferrari si è classificata in seconda posizione con 65 punti, mentre il terzo posto è andato alla Benetton con 39. Lotus e Arrows sono arrivate appaiate a 23 punti, con la Lotus in quarta posizione per i tre terzi posti ottenuti da Piquet (la Arrows ha ottenuto invece un solo podio con Cheever). L'annata della Lotus è stata alquanto negativa, con addirittura due mancate qualificazioni da parte di Nakajima a Montecarlo e Detroit.


N.d.A.: il GP del Messico, a cui a suo tempo ho dedicato un post, è stato disputato il giorno della mia nascita.

EDIT 09/06/2022 - adesso ci sono post dedicati a tutti i gran premi della stagione, alcuni in post dedicati a singoli eventi, altri multi-evento:





sabato 30 dicembre 2017

La Formula 1 degli Anni '80: Review Stagione 1987

Review anni '80: 1980 | 1981 | 1982 | 1983 | 1984 | 1985 | 1986 | 1987 | 1988 | 1989

Uno dei grandi cambiamenti della stagione 1987, parlando di cambiamenti relativi all'impatto visivo, riguarda la livrea della Lotus. Abbandonato il nero-oro della John Player Special, con il quale eravamo abituati a vederla, ha assunto il colore giallo del nuovo sponsor Camel.

Il campionato è iniziato nel weekend del 12 Aprile a Jacaparagua ed è terminato il 15 Novembre ad Adelaide.
I piloti che hanno preso parte alla stagione sono i seguenti:

MCLAREN: Alain Prost - Stefan Johansson
TYRRELL: Jonathan Palmer - Philippe Streiff
WILLIAMS: Nigel Mansell - Nelson Piquet
BRABHAM: Riccardo Patrese - Andrea De Cesaris
ZAKSPEED: Martin Brundle - Christian Danner
LOTUS: Satoru Nakajima - Ayrton Senna
AGS: Pascal Fabre
MARCH: Ivan Capelli
ARROWS: Derek Warwick - Eddie Cheever
BENETTON: Teo Fabi - Thierry Boutsen
OSELLA: Alex Caffi
MINARDI: Adrian CAmpos - Alessandro Nannini
LIGIER: René Arnoux - Piercarlo Ghinzani
FERRARI: Michele Alboreto - Gerhard Berger
LOLA LARROUSSE: Philippe Alliot

Al Gran Premio del Brasile né la Ligier né la Larrousse hanno preso parte, in quanto in ritardo con le vetture della nuova stagione. Entrambi i team hanno quindi debuttato in campionato tre settimane dopo al GP di San Marino. La Larrousse ha portato una sola vettura, introducendone una seconda, nelle sole ultime tre gare stagionali, con al volante Yannick Dalmas. A Imola anche la Osella, che schierava regolarmente una sola vettura, ne ha portata una seconda guidata dall'italiano Gabriele Tarquini. Dopodiché è tornata a portare una sola vettura, con l'esclusione di alcuni gran premi sul finire della stagione, affidando il proprio volante al pilota svizzero Franco Forini.

In Brasile le Williams hanno monopolizzato la prima fila in qualifica, ma il loro risultato è stato condizionato da problemi alle monoposto che hanno costretto sia Piquet sia Mansell a effettuare una sosta in più del previsto. Mansell, in seguito, è stato attardato anche da una foratura.
La vittoria è andata a Prost, mentre Piquet ha ottenuto una seconda posizione. Appena passato in McLaren, Johansson ha esordito con un terzo posto.
Mansell ha vinto il gran premio seguente, quello di San Marino, dove Piquet è stato costretto a saltere il resto del weekend dopo un incidente. Partito dalla pole position, Senna è stato superato quasi subito da Mansell. Ha in seguito perso altre posizioni, rimontando più avanti fino al secondo gradino del podio, dopo avere superato la Ferrari Alboreto a pochi giri dal termine. Si segnala un arrivo in zona punto della Zakspeed: Brundle ha infatti ottenuto una quinta posizione.

Esattamente com'era successo a Imola, al GP del Belgio che si è svolto a Spa Francorchamps due settimane dopo un incidente al via ha costretto la direzione gara a esporre la bandiera rossa e a ripetere la partenza.
Al restart Mansell, che partiva dalla pole position, è stato sfilato da Senna e, nel corso del primo giro, i due sono stati protagonisti di un incidente. Senna si è ritirato subito, Mansell è precipitato nelle retrovie per poi comunque ritirarsi diversi giri più tardi. Si narra di una rissa ai box avvenuta tra i due in seguito.
Piquet, che partiva dalla prima fila accanto al compagno di squadra, è stato costretto al ritiro per problemi tecnici e lo stesso destino è toccato anche alle due Ferrari.
Prost ha ottenuto la sua ventisettesima vittoria in carriera, eguagliando il record appartenente a Jackie Stewart. La Benetton di Fabi era in seconda posizione quando a una decina di giri dal termine il pilota italiano si è ritirato per un guasto al motore, così è salita in seconda posizione l'altra McLaren, quella di Johansson. De Cesaris ha chiuso la gara in terza posizione.

Al Gran Premio di Montecarlo, dopo un incidente nelle prove libere avvenuto tra Alboreto e Danner, quest'ultimo è stato squalificato per tutto il resto del weekend.
In qualifica Mansell ha ottenuto un'altra pole, davanti alla Lotus di Senna e alla Williams di Piquet. Mansell è rimasto in testa per una trentina di giri, per poi ritirarsi per problemi tecnici. A quel punto Senna si è portato in prima posizione, con un notevole vantaggio sui piloti che lo seguivano, tanto che ha vinto con oltre mezzo minuto di vantaggio su Piquet fermandosi per una sosta in più. Le Ferrari di Alboreto e Berger si sono classificate in terza e quarta posizione.
Mansell è partito di nuovo dalla pole position al GP degli Stati Uniti a Detroit, ma a causa di un problema a un pitstop e di un'indisposizione fisica ha portato a casa solo un quinto posto. La vittoria è andata di nuovo a Senna, davanti a Piquet e Prost. Da quel momento in poi, delle nove gare seguenti otto sono state vinte dalla Williams.
Mansell ha vinto il GP di Francia a Le Castellet dopo un acceso duello con Piquet e Prost, arrivati al traguardo in seconda e terza posizione, così come il GP di Gran Bretagna a Silverstone: in quest'ultima occasione Mansell e Piquet erano primo e secondo con un notevole margine sulle vetture dalla terza posizione in poi e, visto il decadimento degli pneumatici, Mansell ha deciso di rientrare ai box per una sosta originariamente non prevista, ritrovandosi in seconda posizione. Ha in seguito rimontato fino a raggiungere e superare il compagno di squadra a pochi giri dal termine, relegandolo in seconda posizione. Senna è arrivato in terza posizione e, a sorpresa, al quarto posto si è classificata l'altra Lotus di Nakajima!

Il 26 Luglio Piquet ha vinto il GP di Germania e due settimane più tardi quello d'Ungheria. A Hockenheim, in una gara con un elevato numero di ritiri, molti dei quali dovuti alla rottura del motore, Piquet ha vinto davanti a Johansson e Senna. L'altra Williams, invece, è stata una delle vetture ritirate per problemi al motore. All'Hungaroring Mansell ha trascorso quasi tutta la gara in testa, ritirandosi però a cinque giri dal termine dopo avere perso un bullone che fissava una delle ruote posteriori. Piquet, che si trovava in seconda posizione, è quindi risalito in testa. Senna era in seconda posizione e Boutsen era al momento terzo, all'inseguimento di un potenziale podio, per poi essere superato da Prost poco prima della fine.

Dopo il podio sfumato al GP d'Ungheria, al GP d'Austria disputato una settimana dopo la Benetton è riuscita finalmente a concludere una gara in terza posizione, con Fabi che è salito sul podio.
In una gara in cui ci sono state due bandiere rosse consecutive al via e che ha avuto quindi tre procedure di partenza, in attesa che ce ne fosse una in cui tutto filava liscio, la Williams ha ottenuto una doppietta: Piquet è rimasto in testa per una ventina di giri, per poi essere superato dal compagno di squadra. Al successivo GP d'Italia, Piquet è tornato a vincere, superando Senna a pochi giri dal termine dopo che quest'ultimo era passato in vantaggio dal momento che non si è mai fermato ai box per sostituire le gomme nel corso della gara. Mansell ha chiuso in terza posizione.
Curiosità: al Gran Premio d'Italia ha esordito il team Coloni, con una sola vettura guidata da Nicola Larini. Il pilota italiano non è riuscito a qualificarsi, impresa che ha invece centrato in seguito nel GP di Spagna, unico altro gran premio a cui la Coloni ha preso parte. In quell'occasione, tuttavia, si è dovuto ritirare nel corso della gara.

Al Gran Premio del Portogallo c'è stata una nuova bandiera rossa alla partenza, dopo un incidente che ha coinvolto Piquet e Alboreto, oltre che altre vetture. La McLaren ha ottenuto la terza e ultima vittoria stagionale, dopo che Prost, in seconda posizione dietro alla Ferrari di Berger, partito dalla pole position, è riuscito a superare il pilota austriaco. Piquet ha chiuso in terza posizione, con Mansell ritirato. Quest'ultimo ha in seguito vinto il GP di Spagna, disputato una settimana più tardi a Jerez del a Frontera.
Come già accaduto numerose volte, c'è stata un'altra bandiera rossa anche il 18 Ottobre a Città del Messico: stavolta non è accaduto alla partenza, dopo un gran botto di Warwick. Mansell, che era in testa in quel momento, ha mantenuto la prima posizione anche nella seconda parte di gara, vincendo davanti al compagno di squadra Piquet e alla Brabham di Patrese.
Reduce da due vittorie consecutive, Mansell si è avvicinato in classifica a Piquet, ma nelle prove libere del GP del Giappone, il penultimo della stagione, si è infortunato in un incidente consegnando definitivamente il titolo al compagno di squadra Piquet. Soltanto la vettura di quest'ultimo è partita per la gara di Suzuka, mentre al GP d'Australia la Williams ha ingaggiato Riccardo Patrese. Quest'ultimo è stato sostituito alla Brabham da un altro italiano, Stefano Modena. Nei GP del Giappone e d'Australia c'è stato un altro avvicendamento: Roberto Moreno ha infatti preso il posto di Fabre all'AGS.
Le ultime due gare della stagione sono state vinte entrambe dal ferrarista Gerhard Berger dopo avere ottenuto la pole position in entrambe le occasioni: a Suzuka Senna ha concluso in seconda posizione e Johansson ha ottenuto il terzo gradino del podio, mentre lo stesso Senna, secondo al traguardo anche ad Adelaide, è stato squalificato per irregolarità tecniche dal GP d'Australia, facendo risalire in seconda posizione la Ferrari di Alboreto e al terzo posto la Benetton di Boutsen.

Piquet ha vinto il titolo con 73 punti, con Mansell secondo a 61. Hanno completato la top-5 gli unici altri piloti che, nel corso della stagione, hanno vinto dei gran premi: Senna a 57 (appena 50 di più rispetto a quelli ottenuti dal compagno di squadra Nakajima), Prost a 46, Berger a 36.
Con 137 punti nella classifica costruttori, la Williams ha vinto con un ampio margine contro la McLaren, che ha totalizzato solo 76 punti.


EDIT 14.08.2022 - ho pubblicato le recensioni dei gran premi della stagione 1987, in una serie di sei post:

Parte 1 - Brasile, San Marino, Belgio
Parte 2 - Montecarlo, Stati Uniti
Parte 3 - Francia, Gran Bretagna, Germania, Ungheria
Parte 4 - Austria, Italia, Portogallo
Parte 5 - Spagna, Messico
Parte 6 - Giappone, Australia


La Formula 1 degli Anni '80: Review Stagione 1986

Review anni '80: 1980 | 1981 | 1982 | 1983 | 1984 | 1985 | 1986 | 1987 | 1988 | 1989

La stagione 1986 è iniziata nel weekend del 23 Marzo a Jacaparagua, con i seguenti piloti:

MCLAREN: Alain Prost - Keke Rosberg
TYRRELL: Martin Brundle - Philippe Streiff
WILLIAMS: Nigel Mansell - Riccardo Patrese
BRABHAM: Riccardo Patrese - Elio De Angelis
LOTUS: Johnny Dumfries - Ayrton Senna
ZACKSPEED: Jonathan Palmer
LOLA HAAS: Alan Jones - Patrick Tambay
ARROWS: Marc Surer - Thierry Boutsen
OSELLA: Piercarlo Ghinzani - Christian Danner
MINARDI: Andrea De Cesaris - Alessandro Nannini
LIGIER: René Arnoux - Jacques Laffite
FERRARI: Michele Alboreto - Stefan Johannson

Nelson Piquet, passato alla Williams dopo avere lasciato la Brabham, ha vinto il GP del Brasile sul circuito di casa, dopo essere partito dalla seconda posizione sulla griglia di partenza. Dalla pole partiva la Lotus di Senna, poi giunto in seconda posizione. Dietro di loro si sono classificate le Ligier, con Laffite che è salito sul podio.
Il campionato è proseguito il 13 Aprile con il GP di Spagna che, per la prima volta, si è svolto sul circuito di Jerez de la Frontera. Questo gran premio è ricordato per un finale al photofinish, con Senna vincitore per 14 millesimi di secondo su Mansell. L'unica altra vettura giunta a pieni giri è stata la McLaren di Prost, in terza posizione.
Il GP di Spagna è stato l'ultimo in cui la Zakspeed ha schierato una sola vettura: per il resto della stagione oltre a Jonathan Palmer anche Huub Rothengatter ha preso parte al campionato.

Al GP di San Marino la McLaren ha ottenuto la prima vittoria stagionale. Sarebbe stata addirittura una doppietta, se Rosberg non avesse finito la benzina a due giri dal termine mentre si trovava in seconda posizione. Prost ha vinto davanti a Piquet e alla Benetton di Berger. Il team è entrato in Formula 1 al posto della Toleman, di cui era già main-sponsor nella stagione precedente.
L'11 Maggio la McLaren ha invece effettivamente ottenuto una doppietta, in quanto Prost ha vinto davanti a Rosberg. La terza posizione è andata alla Lotus di Senna.
Quattro giorni più tardi Elio De Angelis ha perso la vita in un incidente avvenuto durante un test a Le Castellet. In seguito la Lotus ha ingaggiato Derek Warwick per il resto della stagione.

Dei cinque gran premi che sono seguiti, Mansell ne ha vinti quattro. In Belgio, a Spa Francorchamps, la pole position è stata ottenuta dal suo compagno di squadra Piquet, che si è ritirato in gara per un guasto al motore. Mansell ha vinto davanti alla Lotus di Senna e alle Ferrari di Johansson e Alboreto. Il podio del pilota svedese è stato il primo podo ottenuto dalla Ferrari nel corso del campionato.
Il Gran Premio del Canada si è svolto tre settimane più tardi e Mansell si è ripetuto, partendo stavolta dalla pole position. Sui gradini più bassi del podio si sono classificati Prost e Piquet.
Prima del settimo gran premio della stagione, quello di Detroit, Marc Surer è rimasto infortunato in una gara di rally e il suo posto è stato preso per il resto della stagione da Christian Danner Danner. Quest'ultimo è stato rimpiazzato alla Osella da Allen Berg per tutti i gran premi rimanenti, eccetto Monza, al quale il team ha schierato l'italiano Alex Caffi. Un altro avvicendamento è stato quello di Eddie Cheever al posto di Tambay alla Lola Haas per il solo GP degli Stati Uniti, dopo che Mario Andretti aveva rifiutato la proposta del team di disputare quel gran premio. In gara ha vinto Senna partito dalla pole position, davanti alla Ligier di Laffite e alla McLaren di Prost.

Mansell è tornato alla vittoria al GP di Francia e al GP di Gran Bretagna.
A Le Castellet, la Ferrari ha festeggiato le sue prime 400 partenze in Formula 1, ma il risultato non è stato esattamente da festeggiare: Johansson ha rotto il motore dopo pochi giri di gara, mentre Alboreto non è andato oltre un ottavo posto. Mansell ha vinto davanti a Prost e Piquet, mentre Senna, partito dalla pole position e in testa nei primissimi giri di gara, si è ritirato per incidente dopo essere scivolato su una macchia d'olio lasciata da un'altra vettura dopo una rottura di motore. Con otto gran premi disputati su sedici, a quel punto della stagione Prost era in testa alla classifica con un punto di vantaggio su Mansell e tre punti su Senna. Piquet era più distante a sedici punti dal leader della classifica.
Le cose sono cambiate a Brands Hatch, quando Mansell ha vinto davanti a Piquet. Il britannico si è portato, di conseguenza, in testa alla classifica. Mansell, qualificato in seconda posizione dietro al compagno di squadra, aveva avuto problemi tecnici alla partenza, ma è riuscito a partire sulla vettura di riserva vista la bandiera rossa esposta per l'incidente tra varie vetture al via e il successivo restart. Uno dei piloti coinvolti nell'incidente è stato Jacques Laffite, che ha riportato fratture a entrambe le gambe. Il suo posto alla Ligier è stato occupato, per quello che restava della stagione, da Philippe Alliot.

Al Gran Premio di Germania Rosberg e Prost si sono qualificati in prima e seconda posizione: era dal GP del Canada del 1972 che non c'era una prima fila tutta McLaren! In gara i due erano secondo e terzo dietro al leader Piquet, quando hanno finito la benzina con un giro venendo classificati in quinta e sesta posizione, dato che c'erano solo quattro vetture a pieni giri. Piquet ha vinto davanti a Senna e Mansell, con Arnoux in quarta posizione.
Nella gara successiva, il GP d'Ungheria, disputato il 10 Agosto, c'è stato esattamente lo stesso identico podio. Partito dalla seconda posizione, Piquet si è portato in testa dopo un celebre duello con Senna, che era partito dalla pole position.
A quel punto della stagione Mansell era in testa con sette punti di vantaggio su Senna, otto su Piquet e undici su Prost. Quest'ultimo, però, una settimana più tardi ha vinto il GP d'Austria davanti alle Ferrari di Alboreto e Johansson e, dato che nessuno degli altri tre ha fatto punti (tutti ritirati) si è portato a soli due punti di distacco da Mansell.

Al GP d'Italia, il 7 Settembre, e al GP del Portogallo, due settimane più tardi, è scesa in pista l'AGS, con una sola vettura, guidata da Ivan Capelli: il pilota italiano ha purtroppo concluso entrambe le gare con un ritiro, la prima volta per una foratura, la seconda per un guasto.
A Monza Teo Fabi ha ottenuto la pole position, ma il pilota della Benetton ha avuto problemi nel giro di formazione ed è partito dal fondo della griglia. Il suo compagno di squadra Berger, qualificato in quarta posizione, è stato in testa nei primi giri, anche se poi ha perso posizioni e sono passate davanti le due Williams, con Mansell - qualificato in terza posizione - in testa, poi superato da Piquet nell'ultima parte di gara. Il brasiliano ha vinto davanti al britannico, con la Ferrari di Johansson in terza posizione. Oltre a Fabi, anche Prost che partiva accanto a lui in prima fila, ha avuto problemi nel giro di formazione, partendo con la vettura di riserva e venendo squalificato per avere cambiato vettura oltre i tempi consentiti. La squalifica, tuttavia, non ha cambiato l'esito della sua gara, perché subito dopo l'esposizione della bandiera nera ha rotto il motore.
Al penultimo gran premio stagionale a Estoril, Mansell è tornato alla vittoria, precedendo Prost e Piquet. Il pilota della Williams ha superato alla partenza Fabi, reduce dalla seconda pole consecutiva. Purtroppo il pilota italiano ha perso diverse posizioni e non è arrivato in zona punti.
Con due gran premi ancora da disputare Mansell aveva dieci punti di vantaggio su Piquet e undici su Prost. Senna, in quarta posizione in classifica, si è ritrovato escluso dalla lotta per il titolo dopo il GP del Portogallo.
Al Gran Premio del Messico, il 12 Ottobre, la Benetton si è presa finalmente una soddisfazione, in quanto la vittoria è andata a Berger. Per il pilota austriaco si è trattato della prima vittoria in carriera. Terminando la gara in seconda posizione, Prost ha recuperato parte del proprio gap in classifica. Mansell, quinto classificato in gara dietro anche a Senna e Piquet, ha conservato sei punti di vantaggio sul pilota della McLaren e sette sul compagno di squadra.

Il 26 Ottobre la stagione si è conclusa con il GP d'Australia. A Mansell bastava salire sul podio, oppure che nessuno dei suoi due avversari vincesse il gran premio, qualunque fosse stata la sua posizione, per diventare campione del mondo. Partendo dalla pole position, era il favorito, ma si è fatto sfilare da varie Senna, Piquet e Rosberg. I tre si sono succeduti in testa alla gara, con Senna che poi si è ritirato per problemi tecnici. Rosberg è stato in testa davanti a Piquet e Mansell, con un certo gap tra ciascuna delle tre vetture, per tre quarti di gara. Superato da Prost, Mansell è sprofondato al secondo posto, per poi ritrovarsi terzo quando Rosberg si è ritirato a causa di una foratura.
Un giro più tardi anche Mansell ha forato e la sua gara è terminata. A quel punto in Williams, per evitare che Piquet potesse subire lo stesso destino, hanno deciso di fermarlo per un cambio gomme, scelta che, stando alle sue dichiarazioni, è stata approvata dallo stesso Piquet. Questo l'ha fatto sprofondare in seconda posizione a quindici secondi di distacco da Prost che, se gli fosse arrivato davanti, avrebbe vinto il campionato. Nei giri che lo separavano dalla bandiera a scacchi, Piquet ha recuperato circa dieci secondi, terminando la gara in seconda posizione. Sul gradino più basso del podio è salito il ferrarista Johansson.

Prost ha vinto il suo secondo campionato consecutivo: era dai tempi di Brabham (1959/60) che non succedeva. Con 72 punti, ne ha totalizzati due in più di Mansell e tre in più di Piquet.
La Williams ha vinto il titolo costruttori con 141 punti e un ampio margine nei confronti dei 96 totalizzati dalla McLaren.

venerdì 29 dicembre 2017

La Formula 1 degli Anni '80: Review Stagione 1985

Review anni '80: 1980 | 1981 | 1982 | 1983 | 1984 | 1985 | 1986 | 1987 | 1988 | 1989

Il campionato del 1985 è iniziato con le seguenti vetture e i seguenti piloti:

MCLAREN: Niki Lauda - Alain Prost
TYRRELL: Martin Brundle - Stefan Johansson
WILLIAMS: Nigel Mansell - Keke Rosberg
BRABHAM: Nelson Piquet - François Hesnault
RAM: Manfred Winkelhock - Philippe Alliot
LOTUS: Elio De Angelis - Ayrton Senna
RENAULT: Patrick Tambay - Derek Warwick
ARROWS: Gerhard Berger - Thierry Boutsen
SPIRIT: Mauro Baldi
ALFA ROMEO: Riccardo Patrese - Eddie Cheever
OSELLA: Piercarlo Ghinzani
LIGIER: Andrea De Cesaris - Jacques Laffite
FERRARI: Michele Alboreto - René Arnoux
MINARDI: Pierluigi Martini

Team entrati in corso d'opera:
> la Zakspeed ha schierato una vettura a partire dal secondo gran premio, con Jonathan Palmer al volante, sostituito sul finire della stagione da Christian Danner;
> la Toleman ha esordito con una sola vettura, guidata da Teo Fabi, al quarto gran premio stagionale, a metà stagione ha iniziato a schierare una seconda vettura guidata da Ghinzani, sostituito frattanto da Rothengatter alla Osella;
> in alcune delle ultime gare stagionali si è vista in pista la Lola Haas guidata da Alan Jones.

Cambiamenti di line-up:
> a partire dal secondo GP stagionale, Johansson è stato ingaggiato dalla Ferrari dopo avere appiedato Arnoux e al suo posto in Tyrrell è arrivato Bellof (il cui ritorno in Tyrrell era comunque previsto)
> dopo le prime quattro gare stagionali, Hesnault è stato sostituito da Marc Surer al volante della Brabham, e ha in seguito disputato il GP di Germania su una terza Renault;
> nel corso dell'estate sia Manfred Winkelhock (12/08) sia Stefan Bellof (01/09) sono deceduti durante gare di endurance, Winkelhock è stato sostituito alla RAM da Kenny Acherson, mentre nelle ultime gare stagionali si sono alternati Ivan Capelli e Philippe Streiff al volante della Tyrrell;
> Streiff, nell'ultima parte della stagione, ha disputato alcune gare alla Ligier al posto di De Cesaris, appiedato dal team dopo un notevole cappottamento al GP d'Olanda;
> Lauda non ha preso parte al GP del Sudafrica a causa di una frattura a un polso, venendo sostituito da John Watson.

Il 7 Aprile al GP del Brasile la Ferrari ha esordito con una pole position conquistata da Alboreto. Il ferrarista, tuttavia, in gara è arrivato secondo, seppure a pochi secondi di distacco, e la vittoria è andata alla McLaren di Prost. A partire dal terzo classificato (De Angelis) erano tutti doppiati.
Due settimane più tardi si è svolto il GP del Portogallo, spostato dalla fine all'inizio della stagione. Senna, passato alla Lotus in questa stagione, ha ottenuto la sua prima pole position e ha conquistato la prima vittoria in carriera, dopo una gara arrivata quasi al limite delle due ore a causa della pioggia. Alborero si è classificato di nuovo in seconda posizione e, seppure a un minuto di distacco da Senna, è stato l'unico altro pilota che ha terminato la gara a pieni giri.
Il Gran Premio di San Marino è svolto il 5 Maggio 1985 a Imola e i primi quattro, Senna, De Angelis, Alboreto e Prost erano tutti molto vicini, con vari duelli per le posizioni che contavano. Alboreto e Prost sono riusciti entrambi a superare De Angelis, poi precipitato molto più indietro e Prost si è installato in seconda posizione dopo un sorpasso su Alboreto, in seguito costretto al ritiro. Mentre la gara volgeva verso il termine vari piloti sono stati costretti a rallentare essendo al limite con il carburante. In questo modo Johansson è riuscito a rimontare fino alla seconda posizione, ritrovandosi addirittura in testa quando, a pochi giri dal termine Senna ha finito la benzina. Lo stesso destino è capitato anche a Piquet, Brundle, Warwick e, molto sfortunatamente, anche allo stesso Johansson. In apparenza è andata meglio a Prost, che è riuscito a tagliare il traguardo in prima posizione, ma poi è stato squalificato perché la sua vettura era troppo leggera (essendo rimasta troppa poca benzina), quindi la vittoria è andata a De Angelis. Boutsen e Tambay si sono classificati secondo e terzo, a un giro di distacco da De Angelis. Oltre a loro soltanto Lauda e Mansell sono riusciti a concludere la gara, anche se i piloti sopra citati ritirati per avere finito la benzina hanno completato oltre il 90% della percorrenza e sono risultati classificati.

Prost ha vinto il GP di Monaco due settimane dopo, precedendo Alboreto e De Angelis. Quest'ultimo era in testa alla classifica anche se l'ha persa a vantaggio di Alboreto dopo il GP del Canada, dopo essersi classificato soltanto in quinta posizione nonostante la partenza dalla pole position. La Ferrari ha ottenuto una doppietta con Alboreto e De Angelis mentre Prost, al momento terzo in classifica, è salito sul gradino più basso del podio.
Il 23 Giugno al GP degli Stati Uniti a Detroit le due Ferrari si sono piazzate sul secondo e sul terzo gradino del podio, con Johansson e Alboreto che però sono arrivati a circa un minuto di distacco dalla Williams di Rosberg, vincitore del gran premio. De Angelis è arrivato in quinta posizione dietro anche alla Tyrrell di Bellof, mentre Prost si è ritirato: ciò ha fatto sì che le posizioni nella classifica piloti rimanessero invariate, anche se c'è stato un allungamento dei distacchi.
Prost è riuscito a superare De Angelis per il secondo posto in classifica, a soli due punti di distacco da Alboreto, dopo i due gran premi successivi: al GP di Francia a Le Castellet, Prost è infatti giunto terzo alle spalle del vincitore Piquet e del secondo classificato Rosberg, con De Angelis più arretrato e Alboreto out per un guasto al motore; in seguito ha vinto il GP di Gran Bretagna disputato a Silverstone il 21 Luglio. In quell'occasione Alboreto si è classificato in seconda posizione, mentre De Angelis non è giunto al traguardo.

Venerdì 2 Agosto, nella prima sessione di qualifiche del GP di Germania, disputato su una versione revisionata del Nürburgring, Teo Fabi, al volante di una Toleman, ha ottenuto il miglior tempo. Nella seconda sessione, che si è svolta di sabato, la pista era bagnata da uno scroscio di pioggia e nessuno è riuscito a migliorare il proprio tempo. Di conseguenza la pole position è andata a Fabi!
Purtroppo è bastata la partenza per fargli perdere la leadership e, cosa ancora più grave, non è riuscito a percorrere nemmeno metà gara prima di ritirarsi per problemi tecnici. Ha vinto Alboreto, davanti a Prost e a Laffite. De Angelis si è ritirato un'altra volta e ciò ha permesso sia ad Alboreto sia a Prost di allungare in classifica. Quella del Nürburgring è stata l'ultima vittoria ottenuta da Alboreto e dalla Ferrari nel 1985, dopodiché si sono susseguite tre vittorie McLaren, con Prost che ha superato Alboreto in classifica, eguagliando il suo punteggio già vincendo il GP d'Austria - iniziato con una bandiera rossa e un restart - dopo essere partito dalla pole position. Alboreto ha chiuso in terza posizione dietro a Senna, mentre non è nemmeno salito sul podio al GP d'Olanda: a Zandvort la McLaren ha ottenuto una doppietta, con Lauda vincitore, mentre Senna è salito su gradino più basso del podio. Il ferrarista si è poi ritirato al GP d'Italia, l'8 Settembre, per un guasto al motore. Nel frattempo Prost vinceva il suo ultimo gran premio stagionale davanti alla Brabham di Piquet e alla Lotus di Senna. Non avrebbe più perso la vetta della classifica, vincendo il mondiale in anticipo al GP di Brands Hatch, terzultimo della stagione.

Il Gran Premio del Belgio, originariamente previsto come sesta prova del campionato e poi rimandato di diversi mesi per via dell'asfalto non conforme, è stato disputato in condizioni di bagnato il 15 Settembre e ha visto la vittoria di Senna, in testa fin dal primo giro. È stata la sua seconda vittoria stagionale, la terza e ultima ottenuta dalla Lotus nel corso della stagione. Contrariamente alle indicazioni dei commissari, al termine della gara Senna ha effettuato il giro d'onore invece di rientrare. A Spa Mansell e Prost sono saliti sui due gradini più bassi del podio.
Da allora in poi le gare restanti sono state vinte tutte dalla Williams. Tre settimane più tardi, infatti, Mansell ha vinto il GP d'Europa a Brands Hatch, sua prima vittoria in Formula 1, davanti alla Lotus di Senna e alla Williams di Rosberg. A Prost è bastato un quarto posto per diventare campione del mondo. Il penultimo GP è stato quello del Sudafrica, boicottato da Ligier, Renault e Zakspeed come protesta contro l'apartheid (è stato in questa occasione che Streiff ha disputato il GP con la Tyrrell, vista l'assenza della Ligier a Kyalami). Mansell ha vinto un'altra volta, davanti a Piquet e a Rosberg. Quest'ultimo ha vinto il GP d'Australia, ad Adelaide, il 3 Novembre, suo ultimo gran premio in Williams: Rosberg è passato in testa nelle fasi iniziali della gara, dopo un contatto tra Mansell e Senna, costretti entrambi al ritiro, e ha mantenuto la posizione fino alla bandiera a scacchi, mentre le Ligier lottavano per il secondo posto. Nonostante un contatto innescato da Streiff, Lafitte è riuscito a conservare la seconda posizione, mentre lo stesso Streiff si è classificato terzo nonostante l'ultimo giro su tre ruote, complice il fatto che la vettura successiva, la Tyrrell di Capelli, era doppiata.

Prost ha vinto il campionato con 73 punti, in notevole vantaggio su Alboreto a 53. De Angelis, che all'inizio della stagione era stato in testa alla classifica, ha chiuso soltanto in quinta posizione, dietro a Rosberg e Senna a 40 e 38 punti, con 33 punti, appena due in più di quelli totalizzati da Mansell.
La McLaren ha vinto il titolo costruttori con 90 punti, con la Ferrari seconda a 82 e Williams e Lotus appaiate a 71: con quattro vittorie contro tre, il terzo posto è andato alla Williams.

La Formula 1 degli Anni '80: Review Stagione 1984

Review anni '80: 1980 | 1981 | 1982 | 1983 | 1984 | 1985 | 1986 | 1987 | 1988 | 1989

Il campionato di Formula 1 del 1984 è iniziato nel weekend del 25 Marzo con il Gran Premio del Brasile, mentre il Gran Premio del Sudafrica, che l'anno precedente aveva chiuso il campionato, è stato nuovamente spostato all'inizio della stagione, al secondo posto dopo il Brasile.

BRABHAM: Nelson Piquet - Teo Fabi
TYRRELL: Martin Brundle - Stefan Bellof
WILLIAMS: Jacques Laffite - Keke Rosberg
MCLAREN: Alain Prost - Niki Lauda
RAM: Philippe Alliot - Jonathan Palmer
LOTUS: Elio De Angelis - Nigel Mansell
ATS: Manfred Winkelhock
RENAULT: Patrick Tambay - Derek Warwick
ARROWS: Marc Surer - Thierry Boutsen
TOLEMAN: Aurton Senna - Johnny Cecotto
SPIRIT: Mauro Baldi - Huub Rothengatter
ALFA ROMEO: Riccardo Patrese - Eddie Cheeer
OSELLA: Piercarlo Ghinzani
LIGIER: François Hesnault - Andrea De Cesaris
FERRARI: Michele Alboreto - René Arnoux

Il Gran Premio del Brasile, a Jacaparagua, ha avuto lungamente come leader Derek Warwick, al suo primo gran premio in Renault, poi costretto al ritiro dopo un contatto con la McLaren di Lauda. Prost è così passato in testa, vincendo la sua prima gara in McLaren (o meglio, la sua prima gara dopo il ritorno in McLaren, dove era già stato nel 1980). Al secondo posto si è classificato Rosberg sulla Williams, mentre ha chiuso in terza posizione la Lotus di De Angelis: il pilota italiano era partito dalla pole position.
Il GP del Sudafrica è iniziato con un notevole schianto di Ghinzani, pilota della Osella, avvenuto nelle prove libere che precedevano la gara. La vettura ha preso fuoco e, seppure abbia riportato solo lievi ferite, il pilota non ha preso parte alla gara. Piquet è partito dalla pole position, ma si è ritirato nel corso della gara. Lauda ha ottenuto la vittoria, davanti al compagno di squadra Prost. Quest'ultimo, che disputava la gara sulla vettura di riserva partendo dalla pitlane, è risalito infatti fino alla seconda posizione. Ha chiuso il podio Warwick.
Il terzo gran premio della stagione è stato il GP del Belgio, disputato il 29 Aprile: a Zolder Michele Alboreto, partito dalla pole position, ha ottenuto la sua prima vittoria con la Ferrari, a quasi diciotto anni di distanza dal GP d'Italia 1966, ultima gara che, fino a quel momento, era stata vinta da un ferrarista italiano. Ha ottenuto un altro podio Warvick, mentre Piquet, che si trovava in terza posizione a pochi giri dal termine, si è ritirato per la rottura del motore, facendo risalire in terza posizione la Ferrari di Arnoux. Quella del Belgio è stata l'unica vittoria Ferrari della stagione.

Al Gran Premio di San Marino, una settimana più tardi, la Osella ha schierato una seconda vettura guidata dall'austriaco Jo Gartner, per poi tornare dal GP successivo ad avere una sola vettura. A partire dal GP di Gran Bretagna e fino alla fine della stagione è tornata a gareggiare con due vetture e Gartner è tornato al volante: il suo miglior risultato è stato un quinto posto nel GP d'Italia ma non ha ottenuto punti dal momento che, essendosi la Osella originariamente iscritta con una sola vettura al campionato, la seconda vettura, quando presente, non poteva ottenere punti.
In gara Piquet partiva dalla pole position, ma non è arrivato al tragurdo per un guasto al motore, mentre la vittoria è andata a Prost, che partiva dalla seconda posizione. L'unico altro pilota giunto a pieni giri è stato Arnoux, mentre terzo si è classificato De Angelis nonostante sia rimasto senza carburante all'ultimo giro.
Il 20 Maggio la McLaren ha conquistato un'ulteriore vittoria, stavolta con Lauda, davanti alla Renault di Tambay e alla Lotus di Mansell.
Teo Fabi, pilota della Brabham, non ha preso parte all'evento né a quello successivo in quanto impegnato negli Stati Uniti, dove ha gareggiato alla 500 miglia di Indianapolis. Curiosamente a sostituirlo è stato in entrambe le occasioni suo fratello Corrado Fabi, che nel 1983 era alla Osella. Corrado ha gareggiato anche al GP di Dallas, sempre in sostituzione del fratello alla Brabham.

Il 3 Giugno si è svolto il gran premio di Montecarlo sotto la pioggia, caratterizzato da numerosi incidenti. Prost, partito dalla pole position, è stato inizialmente in testa alla gara, per poi vedersi superare da Mansell, dopodiché è ritornato in testa quando il pilota della Lotus è stato protagonista di un incidente.
Ad attirare l'attenzione su di loro sono stati gli outsider, Senna sulla Toleman risalito fino alla seconda posizione, Bellof sulla Tyrrell risalito fino alla terza: erano partiti rispettivamente tredicesimo e ventesimo ed entrambi giravano su tempi tali da far pensare che potessero raggiungere Prost che era in testa alla gara.
La gara è terminata anzitempo, prima ancora del completamento del 75%, con soltanto nove vetture rimaste in pista ed è stato assegnato punteggio dimezzato. Il secondo posto di Senna, oltre che il suo primo podio, è stato anche il miglior risultato ottenuto dal team. Anche per Bellof avrebbe dovuto essere il primo podio in carriera, ma di questo ne riparleremo più avanti. Al momento dobbiamo occuparci del GP del Canada: ha vinto Piquet, davanti alle McLaren di Lauda e Prost. A Montreal Palmer è stato sostituito da Mike Thackwell alla RAM. Quest'ultimo ha anche disputato, in seguito, il solo GP di Germania alla Tyrrell al posto di Bellof.

Il 24 Giugno a Detroit Piquet ha conquistato la seconda vittoria consecutiva, una bandiera rossa al via, una seconda partenza, molti incidenti e ritiri in gara... Alla fine soltanto sei vetture hanno visto il traguardo, quelle di Piquet, Brundle, De Angelis, Fabi, Prost e Laffite. Quello di Brundle avrebbe dovuto essere il suo primo podio in carriera, ma la Tyrrell, unica squadra che utilizzava ancora motori aspirati invece che motori turbo, era destinata dopo il successivo GP di Dallas, ad essere accusata di gareggiare con vetture sottopeso e di effettuare rifornimenti di carburante illegali simulando l'inserimento di acqua in un serbatoio che serviva a raffreddare la vettura e squalificata dal campionato. Nonostante parte delle accuse siano decadute durante il ricorso della Tyrrell, la squalifica dal campionato è stata più avanti confermata, così come la cancellazione di tutti i risultati ottenuti. Il team ha continuato a gareggiare fino al GP d'Olanda, sostituendo Brundle, che ha riportato fratture alle gambe in un incidente nelle prove libere del GP di Dallas, con Johansson.
Quest'ultimo è in seguito passato alla Toleman. A proposito di Toleman, al successivo GP di Gran Bretagna, nelle prove libere, anche Cecotto si infortunato fratturandosi le gambe. Dopo avere schierato una sola vettura nei gran premi successivi, al GP d'Italia la Toleman è tornata a mettere in pista due vetture, con Stefan Johansson e Pierluigi Martini come piloti, in quanto Senna era stato appiedato essendo in rotta con il team. Quest'ultimo è tornato al proprio posto nelle gare successive ed è rimasto Johansson.

Tornando ai risultati, a Dallas c'è stata una gara ricca di ritiri, con un elevato attrition rate. Prost è rimasto a lungo in testa, prima di ritirarsi dopo avere urtato una barriera, a causa della rottura di una sospensione. Rosberg è passato in testa dove è rimasto fino al traguardo. È stata l'unica vittoria ottenuta dalla Williams nel corso della stagione. Sul podio sono saliti Arnoux e De Angelis. Mansell, rimasto a piedi a pochi metri dal termine, ha tentato di spingere la vettura sul traguardo, svenendo per lo sforzo. A Brands Hatch un incidente di Palmer all'11° giro ha provocato una bandiera rossa e un successivo restart con classifica finale stilata su tempi aggregati: ha vinto Lauda, davanti a Warwick e a Senna. La Toleman ha così conquistato il secondo podio stagionale. Due settimane più tardi, al GP di Germania, la McLaren ha ottenuto una doppietta con Prost davanti a Lauda, mentre Warwick è salito nuovamente sul podio, classificandosi in terza posizione.
Al GP d'Austria, nel weekend del 19 Agosto, ha fatto il proprio esordio Gerhard Berger al volante di una seconda vettura della ATS: è stata la prima volta in cui ben tre piloti austriaci (Lauda, Gardner e Berger) sono stati presenti al via di una gara di Formula 1. Berger ha disputato alcune gare, più avanti, al volante della seconda vettura e, proprio come Gartner, non ha preso punti al GP d'Italia nonostante l'arrivo in sesta posizione. Tornando a Zeltweg, c'è stata una bandiera rossa al momento della prima partenza, dopodiché quando la gara è iniziata con Piquet e Prost in lotta per la leadership. Quest'ultimo si è ritirato a metà gara dopo un testacoda provocato dall'olio lasciato da una vettura che aveva rotto il motore. Lauda ha in seguito superato Piquet e ha vinto con una ventina di secondi di vantaggio sul brasiliano della Brabham. Una settimana dopo Prost è tornato alla vittoria, precedendo Lauda e Mansell.

Il 9 Settembre, al GP d'Italia, Prost si è ritirato dopo pochi giri, mentre era in seconda posizione dietro a Piquet, per un guasto al motore. Anche Piquet si è ritirato diversi giri più tardi per un motivo analogo. A quel punto Tambay si è ritrovato in testa, davanti a Lauda e Fabi. Dei tre, Lauda è stato l'unico che è riuscito a completare la gara, che ha vinto davanti agli italiani Alboreto e Patrese.
A quel punto Lauda aveva 9,5 punti di vantaggio nei confronti di Prost in classifica, ma il margine si è ridotto a 3,5 punti dopo il GP d'Europa, disputato al Nürburgring: in quell'occasione, infatti, Prost ha vinto, mentre Lauda è rimasto giù dal podio, dietro anche ad Alboreto e Piquet, con quest'ultimo che era partito dalla pole position.
Al Gran Premio conclusivo della stagione, disputato all'Estoril in Portogallo il 21 Ottobre, Manfred Winkelhock è passato alla Brabham, in sostituzione di Teo Fabi, assente dopo la morte di suo padre avvenuta alla vigilia del gran premio. Il suo posto alla ATS è stato preso da Berger, con il team che ha schierato una sola vettura. La McLaren ha iscritto una terza vettura per Stefan Bellof, che non è sceso in pista, mentre Philippe Streiff ha gareggiato al volante di una terza Renault.
Lauda, favorito per il titolo, aveva la vittoria assicurata se fosse arrivato almeno secondo, anche nel caso in cui Prost avesse vinto il gran premio. Quest'ultimo ha effettivamente vinto il gran premio, davanti al compagno di squadra. Il terzo posto è stato ottenuto da Senna con pochi centesimi di vantaggio su Alboreto.

Niki Lauda ha vinto il suo terzo titolo mondiale, a distanza di sette anni dal secondo, totalizzando 72 punti, contro i 71,5 di Prost. Il terzo classificato, De Angelis, ha realizzato nel corso della stagione appena 34 punti.
In classifica costruttori, la McLaren ha ottenuto 143,5 punti, dando distanze abissali agli altri team. La Ferrari, seconda classificata, ne ha ottenuti appena 57,5.


EDIT 16.03.2022 - avendo completato le recensioni di tutti gli eventi della stagione 1984, aggiungo i link ai singoli post (il GP del Belgio è narrato insieme a due eventi del 1985 in un post dedicato ad Alboreto in Ferrari, gli altri in post dedicati solo al 1984):





giovedì 28 dicembre 2017

La Formula 1 degli Anni '80: Review Stagione 1983

Review anni '80: 1980 | 1981 | 1982 | 1983 | 1984 | 1985 | 1986 | 1987 | 1988 | 1989

Il campionato di Formula 1 del 1983 è iniziato il 3 Marzo con il GP del Brasile ed è terminato a Kyalami in Sudafrica il 15 Ottobre.
La line-up è stata la seguente:

WILLIAMS: Keke Rosberg - Jacques Laffite
TYRRELL: Michele Alboreto - Danny Sullivan
BRABHAM: Nelson Piquet - Riccardo Patrese
MCLAREN: John Watson - Niki Lauda
ATS: Manfred Winkelkock
LOTUS: Elio De Angelis - Nigel Mansell
RENAULT: Alain Prost - Eddie Cheever
RAM: Eliseo Salazar
ALFA ROMEO: Andrea De Cesaris - Mauro Baldi
LIGIER: Jean-Pierre Jarier - Raul Boesel
FERRARI: Patrick Tambay - René Arnoux
ARROWS: Marc Surer - Chico Serra
OSELLA: Corrado Fabi - Piercarlo Ghinzani
THEODORE: Roberto Guerrero - Johnny Cecotto
TOLEMAN: Derek Warwick - Bruno Giacomelli

Ci sono state alcune variazioni nel corso della stagione:
> il gran premio di Long Beach ha segnato il ritorno in Formula 1 di Alan Jones, che ha preso il posto, per un solo evento, di Serra, con quest'ultimo che è tornato al proprio posto fino al GP del Belgio, per poi essere definitivamente sostituito dal debuttante Thierry Boutsen;
> la RAM ha schierato una seconda vettura per il solo GP di Francia, con Jean-Lous Schlesser al volante, mentre Salazar ha disputato solo sei gran premi, per poi essere sostituito in un'occasione da Jacques Villeneuve Sr e definitivamente da Kenny Acheson per il resto del campionato;
> a Brands Hatch la Williams ha schierato una terza vettura guidata da Jonathan Palmer.

Il campionato è iniziato a Jacarepagua e, sul circuito di casa, Piquet ha conquistato la vittoria che gli era sfuggita a causa della squalifica dell'anno precedente. In quel gran premio, curiosamente, nessuno è stato ufficialmente classificato secondo: Rosberg è infatti arrivato al traguardo in seconda posizione, per poi essere squalificato perché, durante un pitstop, la sua vettura era ripartita a spinta da parte dei meccanici. I piloti classificati dalla terza posizione in poi, sono lasciati nelle esatte posizioni in cui erano arrivati e Lauda, giunto terzo, è rimasto terzo invece che risalire in seconda posizione. #EventiDaWTF.
Due settimane più tardi al Gran Premio degli Stati Uniti/Ovest che si è svolto sulla pista di Long Beach, le McLaren sono state artefici di una terribile qualifica: Watson 22° e Lauda 23°. Il giorno dopo la situazione si è completamente ribaltata: Watson ha vinto e Lauda si è classificato in seconda posizione. Tutte le vetture eccetto quella di Lauda e la Ferrari di Arnoux sono state doppiate dal vincitore. Cecotto ha chiuso in sesta posizione: quello è stato il primo punto ottenuto da un pilota venezuelano in Formula 1.
Il 17 Aprile a Le Castellet Prost ha vinto il suo gran premio di casa partendo dalla pole position e disputando la gara completamente in testa, con l'eccezione di un breve tratto nel corso del giro di pitstop. Il suo compagno di squadra Cheever, che lo affiancava in prima fila, è invece arrivato al traguardo terzo dietro a Piquet. Le McLaren, protagoniste di una grande rimonta a Long Beach, stavolta si sono ritirate entrambe. Due settimane dopo, a Imola, Tambay ha portato la Ferrari alla vittoria, dopo un duello con la Brabham di Patrese nei giri finali. Quest'ultimo aveva appena conquistato la prima posizione quando è finito in testacoda a sei giri dal termine: il pubblico è esploso di gioia, dopotutto la potenziale vittoria di un pilota italiano era il nulla in confronto a una vittoria di una Ferrari...

A Montecarlo, due settimane dopo, c'è stata una gara con un elevato attrition rate, diversi ritiri per incidente e altri per problemi tecnici con un totale di sette vetture al traguardo. Rosberg ha vinto davanti a Piquet e Prost, con la Ferrari di Tambay al quarto posto come ultima monoposto a pieni giri. Curiosità: nessuna delle due McLaren a riuscita a qualificarsi per il GP di Monaco.
Ci sono riuscite per il Gran Premio del Belgio disputato una settimana più tardi a Spa Francorchamps, ma anche in quell'occasione non hanno portato a casa grandi risultati, con un doppio ritiro. De Cesaris, partito dalla terza posizione, si è portato in testa alla gara, dove è rimasto per oltre venti giri prima di essere costretto a ritirarsi per la rottura del motore, lasciando la leadership a Prost, che era partito dalla pole position e che ha vinto la gara davanti a Tambay e all'altra Renault di Cheever, al suo secondo podio stagionale.
Il 5 Giugno al Gran Premio di Detroit Arnoux e Piquet sono partiti affiancati in prima fila e, mentre il francese è stato costretto al ritiro per problemi tecnici, il brasiliano era in testa alla gara finché, a una decina di giri dalla fine, è stato costretto a rientrare ai box per una foratura. Ha ereditato la leadership la Tyrrell di Alboreto, che ha ottenuto quindi la sua seconda vittoria in carriera. Piquet è giunto solo quarto, dietro a Rosberg e Watson. Una settimana dopo al Gran Premio del Canada Arnoux è partito di nuovo dalla pole position, stavolta portando a casa la vittoria. In seconda posizione si è classificato Eddie Cheever.

Oltre un mese più tardi, il 16 Luglio, si è svolto il gran premio di Gran Bretagna, con la Ferrari di Arnoux partita dalla pole e l'altra Ferrari di Tambay in testa per alcuni giri. Tuttavia dopo una quindicina di giri di gara Prost ha superato Tambay per la prima posizione, che ha mantenuto fino al termine. Piquet è risalito in seconda posizione e Tambay si è classificato sul gradino più basso del podio. Sono seguite altre tre settimane, poi è stata la volta del gran premio di Germania a Hockenheim, vinto da René Arnoux, con gli italiani De Cesaris e Patrese a completare il podio. Il Gran Premio d'Austria è stato caratterizzato da una prima fila tutta Ferrari, ma l'unica Ferrari giunta al traguardo, quella di Arnoux, si è classificata seconda dietro a Prost. Quest'ultimo, che era all'epoca leader del campionato è stato protagonista di un incidente con Piquet mentre erano in lotta per la prima posizione al successivo GP d'Olanda, che ha avuto luogo il 28 Agosto a Zandvort. Entrambi sono stati costretti al ritiro e le Ferrari di Arnoux e Tambay hanno ottenuto una doppietta. Watson è giunto terzo, mentre si segnala un quarto posto per la Toleman di Warwick!

Piquet ha vinto i due successivi gran premi, quello d'Italia e quello d'Europa, portandosi a due soli punti di distacco, in classifica, da Prost in vista del gran premio conclusivo della stagione.
A Monza era partito dalla pole position Patrese, il cui motore l'ha lasciato a piedi dopo appena due giri di gara. Sul podio oltre a Piquet c'erano Arnoux e Cheever. Infervorati dalla seconda posizione di una Ferrari (a volte ci si accontenta con poco), vari spettatori hanno invaso la pista prima ancora che tutte le vetture avessero terminato la gara. Mansell, che si trovava in sesta posizione al momento, ha dovuto rallentare per evitare alcuni spettatori, venendo nel frattempo superato dalla Toleman di Giacomelli. Si è ripreso comunque a Brands Hatch due settimane dopo, quando ha chiuso sul podio dietro a Piquet e a Prost.
Il campionato si è concluso con il GP del Sudafrica, il 15 Ottobre, con Prost, Piquet e Arnoux ancora aritmeticamente in lotta per il titolo, anche se il francese della Ferrari avrebbe avuto come unica chance quella di vincere con Prost non meglio che sesto e Piquet non meglio che quarto: Piquet si è ritrovato ben presto in testa alla gara, risultato che gli avrebbe garantito il titolo mondiale. Con il ritiro di Prost, dalla terza posizione, per un guasto al motore, per vincere il titolo gli sarebbe bastato anche un quarto posto. Piquet ha quindi rallentato per risparmiare il motore ed essere certo di potere vedere il traguardo, concludendo la gara in terza posizione dietro al compagno di squadra Patrese e a De Cesaris. Quello di Kyalami è stato l'ultimo gran premio in carriera per John Watson, che l'ha concluso con una squalifica per un sorpasso durante il giro di formazione.

Piquet ha vinto il titolo con 59 punti, seguito da Prost a 57 e Arnoux a 49, in quanto quest'ultimo si è ritirato dopo pochi giri per la rottura del motore.
La Ferrari ha vinto invece il titolo costruttori con 89 punti davanti a Renault (79) e Brabham (72). È stato il terzo anno di seguito in cui il mondiale costruttori è stato vinto da un team diverso da quello del pilota divenuto campione del mondo.


EDIT **/02/2022 - negli scorsi mesi ho visto e commentato tutte le gare della stagione 1983, che trovate ai seguenti link (alcune con post dedicato, altre in post multi-gran premio):

- GP Brasile
- GP Stati Uniti Ovest
- GP San Marino
- GP Montecarlo
- GP Germania
- GP Olanda
- GP Detroit/ GP Canada
- GP Francia/ Belgio/ Gran Bretagna/ Austria
- GP Italia/ Europa/ Sudafrica

La Formula 1 degli Anni '80: Review Stagione 1982

Review anni '80: 1980 | 1981 | 1982 | 1983 | 1984 | 1985 | 1986 | 1987 | 1988 | 1989

Il campionato 1982 è iniziato il 23 Gennaio e ha visto il ritorno, dopo due anni di assenza, di Niki Lauda. L'ex ferrarista ha disputato il campionato con la McLaren. Nell'inverno c'erano stati dei rumour a proposito dell'ipotetico ritorno di Emerson Fittipaldi al volante di una vettura del suo stesso team, ma ciò non è accaduto.

Al via della stagione, questa era la line-up:

BRABHAM: Nelson Piquet - Riccardo Patrese
TYRRELL: Michele Alboreto - Slim Borgudd
WILLIAMS: Carlos Reuteman - Keke Rosberg
MCLAREN: John Watson - Niki Lauda
ATS: Manfred Winkelhock - Eliseo Salazar
LOTUS: Elio De Angelis - Nigel Mansell
ENSIGN: Roberto Guerrero
RENAULT: Alain Prost - René Arnoux
MARCH: Jochen Mass - Raul Boesel
FITTIPALDI: Chico Serra
ALFA ROMEO: Andrea De Cesaris - Bruno Giacomelli
LIGIER: Eddie Cheever - Jacques Laffite
FERRARI: Gilles Villeneuve - Didier Pironi
ARROWS: Brian Henton - Mauro Baldi
OSELLA: Jean Pierre Jarier - Riccardo Paletti
THEODORE: Derek Daly
TOLEMAN: Derek Warwick - Teo Fabi

Il primo gran premio stagionale è stato disputato a Kyalami in Sudafrica ed è stato caratterizzato da polemiche tra i piloti e FISA e FOCA, con i piloti che minacciavano di non scendere in pista.
La pole position è stata ottenuta da Arnoux e, in generale, la Renault sembrava la vettura più performante, con la leadership di Arnoux insidiata soltanto dal suo compagno di squadra Prost, poi passato in testa. In seguito Arnoux ha iniziato a rallentare per problemi alla vettura e Prost è stato attardato da una foratura, riuscendo comunque, nelle fasi finali della gara, a superare Reutemann che al momento si trovava in prima posizione. Prost ha quindi vinto davanti a Reutemann e Arnoux e si è ripetuto vincendo, circa due mesi dopo, anche il Gran Premio del Brasile, ma soltanto dopo la squalifica di Piquet e Rosberg (che al traguardo erano giunti in prima e seconda posizione) perché guidavano vetture sottopeso.
Il GP del Brasile è stato l'ultimo gran premio disputato in carriera da Carlos Reutemann, che prima del GP degli Stati Uniti/Ovest ha annunciato il proprio ritiro dalle competizioni. A Long Beach è stato sostituito da Mario Andretti e, per il resto della stagione, da Derek Daly (sostituito a sua volta alla Theodore da diversi piloti nel resto della stagione: Jan Lammers, Geoff Lees e Tommy Byrne).
Negli USA la vittoria è andata a Niki Lauda, la sua prima vittoria dopo il ritorno in Formula 1. A seguirlo in seconda posizione c'era De Cesaris, che però si è ritirato per un incidente dovuto a un problema tecnico. Sui gradini più bassi del podio sono saliti Rosberg e Villeneuve, ma la squalifica di quest'ultimo ha fatto risalire Patrese in terza posizione.
Dopo le prime tre gare Marc Surer, ingaggiato dalla Arrows per disputare tutta la stagione, ma assente fin da gennaio per una frattura riportata in un test, è tornato al volante; Brian Henton, che l'aveva sostituito fino a quel momento, ha preso il posto di Borgudd alla Tyrrell.

Tre settimane più tardi c'era il gran premio di San Marino, boicottato da diverse scuderie della FOCA (tra cui Williams e Brabham).
Arnoux è stato lungamente in testa davanti alle Ferrari, per poi essere costretto al ritiro. La Ferrari ha ottenuto la doppietta dopo un acceso duello (a detta di molti un 'fake' per rendere la gara eccitante nonostante la presenza di pochissime vetture) tra Pironi e Villeneuve, con notevoli polemiche dovute al fatto che il francese avesse superato il compagno di squadra ignorando un ordine di scuderia.
L'8 Maggio, nelle qualifiche del Gran Premio del Belgio a Zolder, dopo un contatto con Mass, Villeneuve è decollato spiccando il volo e, dopo una serie di cappottamenti, è stato sbalzato fuori dall'abitacolo ormai distrutto. Ogni tentativo di rianimazione è stato inutile e il canadese è stato dichiarato morto in ospedale in serata.
Il giorno dopo la gara è stata vinta da John Watson.

Il Gran Premio di Montecarlo, disputato il 23 Maggio, è terminato con pista bagnata e ciò ha rimescolato parecchio la situazione: a tre giri dalla fine il leader della gara Prost è finito in testacoda, facendo passare in testa Patrese, che però è andato a sbattere subito dopo. In testa è risalito quindi Pironi, lasciato a piedi all'ultimo giro da un problema tecnico, mentre De Cesaris, destinato a ereditare la prima posizione, è rimasto senza benzina. Daly, che era doppiato di un giro ma che era destinato a risalire in prima posizione visto il ritiro dei piloti che gli stavano davanti, ma è andato a sbattere e si è fermato. A sorpresa la vittoria è andata a Patrese che, essendo riuscito a ripartire dopo l'incidente, ha tagliato il traguardo in prima posizione e inconsapevole di essere in prima posizione visto che tutte le vetture rimaste in pista fino a quel momento erano doppiate. Era dal GP d'Austria del 1975, vinto da Brambilla, che un italiano non vinceva un gran premio di Formula 1. Pironi e De Cesaris sono stati classificati secondo e terzo.
Il Gran Premio degli Stati Uniti/Est, disputato due settimane più tardi e caratterizzato da una bandiera rossa per un incidente al terzo giro e dalla classifica finale stilata su tempi aggregati, è stato vinto da John Watson, il secondo pilota dopo Prost a vincere un secondo gran premio stagionale. Cheever e Pironi sono saliti sul podio.
Il 13 Giugno al Gran Premio del Canada, dopo poco più di un mese dalla morte di Villeneuve, la stagione 1982 è stata funestata da un altro incidente mortale, dopo che l'Osella di Riccardo Paletti ha preso fuoco dopo un incidente al via.
La gara è stata sospesa e più tardi è stata ripetuta la partenza. Nelson Piquet ha tagliato il traguardo in prima posizione: è stata l'unica vittoria stagionale per il campione del mondo in carica.

Il Gran Premio d'Olanda è stato il primo disputato da Patrick Tambay con la Ferrari, nonché l'ultimo dei cinque disputati da Emilio De Villota su una terza vettura della March. Mansell, assente per problemi fisici, è stato sostituito per quel singolo evento da Roberto Moreno e, due gare più tardi, è stato nuovamente sostituito, per un singolo GP, da Lees.
A Zandvort, Pironi ha vinto dopo essersi portato in testa alla gara nelle fasi iniziali, con il podio completato dalla Brabham di Piquet e dall Williams di Rosberg: anche il ferrarista ha quindi conquistato la seconda vittoria stagionale, il che è accaduto anche a Lauda al GP di Gran Bretagna dispuato due settimane più tardi, quando ha vinto a Brands Hatch davanti alle due Ferrari di Pironi e Tambay. Quest'ultimo è risalito al terzo posto soltanto al penultimo giro, dopo avere superato l'italiano De Angelis sulla Lotus.
Il 25 Luglio, al Gran Premio di Francia (ultimo in carriera per Jochen Mass, terminato con un incidente con Baldi nel quale è rimasto lievemente infortunato, per poi essere sostituito nelle gare successive da Rupert Keegan), la Renault ha ottenuto una doppietta e Arnoux ha preceduto Prost al traguardo, nonostante il team gli avesse ordinato di cedere la posizione al compagno di squadra. Curiosamente Pironi e Tambay si sono classificati terzo e quarto, quindi nelle prime quattro posizioni si sono classificati quattro piloti francesi. Quello di Le Castellet è stato l'ultimo podio in carriera per Pironi, rimasto gravemente infortunato due settimane più tardi a Hockenheim durante una sessione di prove libere.
Il GP di Germania è stato vinto dall'altro ferrarista Tambay, con Arnoux e Rosberg a completare il podio. Il gran premio è passato alla storia anche per la rissa tra Piquet e Salazar avvenuta dopo un contatto mentre il brasiliano, in testa alla gara, stava doppiando il pilota dell'ATS.
Il 15 Agosto, al GP d'Austria, Prost era stabilmente al comando quando è stato costretto al ritiro lasciando la leadership a Elio De Angelis, che ha vinto il gran premio, dopo un acceso duello con Keke Rosberg, con un margine di appena cinque centesimi. Il finlandese ha vinto il successivo GP di Svizzera disputato sul circuito francese di Digione, dopo un sorpasso su Prost avvenuto a pochi giri dal termine. Nessuno tra Tambay, De Angelis e Rosberg aveva mai ottenuto vittorie in precedenza.

Per gli ultimi due gran premi della stagione Mario Andretti è stato ingaggiato dalla Ferrari e ha anche ottenuto la pole position nel gran premio d'Italia, disputato a Monza il 12 Settembre, ma un'indecisione alla partenza gli è costata diverse posizioni. Alla fine è giunto sul gradino più basso del podio alle spalle di Arnoux, che ha vinto il secondo gran premio stagionale, e dell'altro ferrarista Tambay.
Rosberg è arrivato al Gran Premio di Las Vegas, il 25 Settembre, con tre punti di vantaggio sull'assente Pironi e nove su Watson; l'unica possibilità che aveva Watson per vincere il mondiale era vincere il gran premio con Rosberg fuori dalla top-6: in tal caso avrebbero chiuso a pari punti, ma Watson avrebbe vinto il mondiale per il maggior numero di vittorie.
La gara è stata però vinta da Michele Alboreto, al primo successo in carriera, con Watson secondo e il podio completato dallo statunitense Eddie Cheever.

Keke Rosberg ha vinto il titolo con 44 punti, precedendo Pironi e Watson a 39. Era dal 1977 che un pilota europeo non vinceva il campionato ed è stata la prima volta nella storia della Formula 1 che il campionato è stato vinto da un pilota che non aveva ottenuto nemmeno un punto l’anno precedente.
Il titolo costruttori è stato invece vinto dalla Ferrari con 74 punti, contro i 69 della McLaren.

EDIT 2022 - le sintesi dei gran premi della stagione sono state pubblicate ai seguenti link in post interamente dedicati:


Post multi-gara:
BRASILE/ SAN MARINO (non consecutivi)
GERMANIA (raccontata insieme a un GP di un'altra stagione)

Ho recensito inoltre il libro di Christopher Hilton sul mondiale 1982 a questo link.