lunedì 13 giugno 2022

In ricordo di Riccardo Paletti /// 15.06.1958 - 13.06.1982

Oggi è il 13 giugno 2022 e mi sembra doveroso ricordare Riccardo Paletti, deceduto esattamente quarant'anni fa in un incidente avvenuto al GP del Canada. Il pilota milanese aveva esordito, dopo un'esperienza relativamente breve in Formula 3 e Formula 2, nel campionato di Formula 1 proprio in quella stagione con l'Osella, team di fondo classifica, come compagno di squadra di Jean-Pierre Jarier, che diversamente da lui aveva diversi anni di esperienza nella massima serie. Quello del Canada era l'ottavo appuntamento della stagione, ma era soltanto la terza volta che Paletti si qualificava per un gran premio, la seconda che prendeva il via e la prima che partiva dalla griglia di partenza. Era infatti riuscito per la prima volta a qualificarsi per la prima volta al GP di San Marino, il quarto della stagione, ma a causa di un problema è stato costretto a partire dai box, per una gara che comunque non risulta essere durata molto a lungo (risulta ritirato dopo appena sette giri percorsi).

Al GP degli Stati Uniti Est, disputato a Detroit appena una settimana prima dello sventurato evento di Montreal, sembrava andare meglio, ma è andata peggio. Dopo una serie di altre non qualificazioni/ non prequalificazioni, infatti, è riuscito a centrare la qualifica per la seconda volta (stavolta battendo effettivamente delle vetture, ad Imola si era qualificato d'ufficio perché, causa boicottaggio di numerosi team per via di una faccenda accaduta nel GP del Brasile da inserirsi nello scontro FISA vs FOCA, erano presenti molto meno delle ventisei vetture che potevano essere ammesse alla griglia), ma ha avuto un incidente piuttosto pesante nel warm-up della domenica mattina, tanto che la sua vettura non poteva essere utilizzata per la gara. In teoria doveva partire con il muletto, ma quando si è avuto un guasto sulla vettura di Jarier, a quest'ultimo la squadra ha deciso di affidare il muletto.

Al GP del Canada, soltanto una settimana più tardi, sembrava giunto finalmente il suo momento per rifarsi, quando è riuscito a conquistare la seconda qualificazione consecutiva. La gara partiva alle 16.15 ora locale (quindi indicativamente nella serata italiana). Sulla prima fila c'erano la Ferrari di Didier Pironi e la Renault di René Arnoux. Al momento del via la Ferrari si è spenta, mentre dal lato della Renault tutto andava regolarmente. Sarebbe un tipo di situazione che al giorno d'oggi provocherebbe un aborted start, ma ai tempi c'erano semafori meno tecnologici quindi ciò non era possibile - però in teoria almeno le bandiere gialle esistevano, ma non se ne sono viste, anche se forse non avrebbero cambiato le cose. A quel punto si è scatenato il caos, anche se in un primissimo momento nulla di troppo devastante, solo Raoul Boesel (che curiosamente in precedenza in quel weekend era stato protagonista di una rissa con Chico Serra dopo un incidente), Roberto Guerrero ed Eliseo Salazar che si colpivano di striscio.

Poi è sopraggiunto Paletti, che partiva dall'ultima fila e che a quel punto aveva la vista ostruita dalle altre vetture incidentate e ha centrato in pieno il posteriore della vettura ferma di Pironi, coinvolgendo a qualche titolo anche Geoff Lees. L'impatto è devastante, l'Osella ne esce distrutta e tutto lascia pensare che le ferite riportate da Paletti nello schianto gli siano state fatali. Dopo, infatti, la vettura ha preso fuoco, i soccorsi sono stati lenti e non c'erano nemmeno estintori adatti a gestire una situazione di quel tipo, un'altra pagina oscura della Formula 1 degli anni '80. Alla fine, dopo quasi un'ora, Riccardo Paletti è stato infine caricato sull'elicottero e portato in ospedale, dove è stato in seguito dichiarato morto (indicativamente mentre veniva in seguito disputata la gara). Aveva ventitré anni, ne avrebbe compiuti ventiquattro soltanto due giorni più tardi.

La seconda partenza è avvenuta di lì a due ore, con gli altri piloti incidentati che sono ripartiti sui muletti con la sola eccezione di Lees che non aveva una vettura disponibile. Era assente anche Jarier, in quanto l'Osella ha ritirato la sua altra vettura dal proseguimento dell'evento. La vittoria è andata a Nelson Piquet, risalito in testa alla gara già nelle prime fasi, precedendo il compagno di squadra Riccardo Patrese, che in un primo momento si trovava ben lontano dalla zona punti, ma è risalito anche a causa di problemi e ritiri altrui (entrambe le Renault si sono ritirate, René Arnoux per un testacoda e Alain Prost per un guasto - si trovavano al momento in seconda e terza posizione). Andrea De Cesaris ha occupato a lungo la terza posizione, mentre il suo compagno di squadra Bruno Giacomelli si era invece ritirato in un incidente con Nigel Mansell in cui l'inglese ha riportato la frattura di un polso.

Il pilota dell'Alfa Romeo, tuttavia, ha finito il carburante prima che finisse la gara, stessa sorte toccata anche a Eddie Cheever e Derek Daly che in precedenza si trovavano in quarta e sesta posizione. John Watson, da quinto che era, è risalito al terzo posto, mentre Elio De Angelis e Marc Surer sono risaliti al quarto e al quinto posto. De Cesaris è stato classificato in sesta posizione, in quanto le altre vetture ancora in pista al momento della bandiera a scacchi erano doppiate di diversi giri. Si è conclusa così una triste giornata per il motorsport, che ha visto ancora una volta la perdita di un giovane pilota. Se non altro, negli anni a seguire, la sicurezza era destinata a migliorare e, dopo questo evento, nessun pilota è più deceduto durante un weekend di gara fino al GP di San Marino 1994 (anche se è comunque da segnalare la morte di De Angelis nel 1986, avvenuta durante un test privato).

EDIT - Ho appena letto che, poco dopo la seconda partenza, Brian Henton dopo essere finito fuori è stato rimesso in pista da una gru, come Hamilton al GP d'Europa 2007 celebre per Marcus Winkelhock brevemente in testa. E il 13 giugno è anche il compleanno di Winkelhock.

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