sabato 4 giugno 2022

La devastante iella di Stefano Modena // GP San Marino e Montecarlo 1991

Benvenuti nel 1991 e benvenuti in Europa: dopo i primi due gran premi stagionali negli States e in Brasile è la volta del GP di San Marino. Sul circuito emiliano-romagnolo va in scena un curioso dualismo, quello tra il Parmigiano Reggiano e il Grana Padano, tra gli sponsor dell'evento. I cartelli pubblicitari del Parmigiano sono più frequenti e più grandi. Ad ogni modo non siamo qui per parlare di formaggio quanto piuttosto per ricordare che Imola è il gran premio di casa della Ferrari. Quindi sarà sicuramente una gara memorabile per il team di Maranell-... ah no. Alain Prost sulla Ferrari numero 27 finisce fuori pista sull'asfalto bagnato fin dal giro di formazione. Jean Alesi sulla Ferrari numero 28 - mi sento sporca dentro dopo avere scritto Alesi e 28 nella stessa frase - invece si ritira nel corso del terzo giro finendo fuori pista mentre duellava per il quarto posto con la Tyrrell di Stefano Modena. Modena era quarto dietro alle McLaren 2/3 guidate da Ayrton Senna e Gerhard Berger, quest'ultimo riuscito a proseguire dopo una "sbinnata" nel giro di formazione.

Gara decisamente sgradevole per il pubblico ferrarista, ormai senza punti di riferimento, perché ovviamente tifare per un italiano in testa alla gara gli fa schifo... e poi non un italiano qualsiasi, ma lui, il grande nemico della cittadinanza di Imola, Riccardo Patrese. Il suo baffuto compare Nigel Mansell non c'è, o meglio, ha preso lo start, ma è partito al rallenty per un guasto e ha finito subito la propria gara in una collisione con la Brabham di Martin Brundle. Starà quindi già giocando a briscola con l'altrettanto ritirato Nelson Piquet, anche il pilota della Benetton è infatti uscito di scena nelle prime fasi. In questo mondo pieno di gente delusa, alla fine, torna il sorriso per gli imolesi: il loro nemico Patrese ha problemi alla vettura, deve rientrare ai box e poi qualche giro più tardi ritirarsi. Certo, avere le McLaren 1/2 non è come avere in testa Patrick Tambay, ma si può soprassedere. Berger frattanto si avvicina a Senna, ma dopo un cambio gomme per entrambi il pilota brasiliano sembra allungare sul compagno di squadra.

Le Tyrrell sono 3/4 almeno fino al ritiro di Satoru Nakajima per un guasto. Risale quindi quarto Roberto Moreno sulla Benetton, seguito dalla Leyton House di Ivan Capelli. Ci sono Modena, Moreno e Capelli terzo quarto e quinto, mi sembra di vomitare arcobaleni. Poi ecco, gli arcobaleni iniziano ad andarmi giù di traverso. Fuori Capelli in testacoda e non siamo neanche a metà gara. Poi metà gara la superiamo ed ecco che finisce dopo un po' anche la gara di Modena per un problema alla trasmissione. Va beh c'è Moreno che andrà a podio e tutto questo ci può consolar-... ah no. La gara del pilota della Benetton finisce a pochi giri dalla fine e incredibile ma vero risale in zona podio una vettura rossa: si tratta della Dallara di J.J.Lehto che va a conquistare quello che sarà il suo unico podio in Formula 1. Al quarto posto c'è invece si classifica la Minardi di Pierluigi Martini. Il quinto posto di Eric Van De Poele sulla Lambo sfuma a pochi giri dalla fine quando finisce la benzina in anticipo, chiudono 5/6 Mika Hakkinen e Julian Bailey sulle Lotus.

Gara positiva per Lehto, ma tanti altri sono desiderosi di rivincita. Immagino che Modena sia uno di questi... e riesce nell'eroica impresa di qualificarsi in seconda posizione sulla Tyrrell al successivo GP di Montecarlo! Sulle stradine del Principato per tutta la prima parte di gara le posizioni rimangono invariate: Senna, Modena, Patrese, Mansell, Prost, Alesi, con il leader che stacca Modena che a sua volta stacca Patrese... Tutto tranquillo, comunque, per loro (tranne quando un commissario attraversa la pista nei pressi di Senna, ma tutto fila liscio). Va decisamente peggio a Berger, prima protagonista di un incidente al via con Piquet, poi andando a sbattere per i fatti suoi mentre tenta di pulirsi la visiera del casco. Va peggio anche a Martini che, colpevole di avere ostacolato Modena in fase di doppiaggio, viene penalizzato con uno stop and go, per la prima volta nella storia della Formula 1. Poi qualcosa inizia a cambiare: Prost supera Mansell, Patrese si avvicina a Modena... ma non è destinato a superarlo. Finisce comunque malissimo per Modena.

Ancora secondo, rompe il motore poco dopo metà gara. Va male anche a Patrese: prende la sua pozza d'olio e finisce a sbattere. Potremmo avere un podio Senna/ Prost/ Mansell a questo punto, ma ci sono problemi per Prost, che prima viene passato da Mansell poi rientra ai box per una ruota che rischia di staccarsi e rimane fermo molto a lungo. Torna in pista quinto, sono passati Alesi - che va a podio - e Moreno che giunge quarto. La sesta piazza se la giocano le Dallara: un problema sulla vettura di J.J.Lehto consegna la sesta posizione a Emanuele Pirro. Frattanto per Senna, Mansell e Alesi giunge il momento di salire sul podio - Senna vincitore per la quarta gara consecutiva in quattro gran premi finora disputati nella stagione. I Sensell, che si confermano una problematic ship e a seconda delle occasioni si comportano in modo assolutamente random da nemici giurati o da best friend forever, stavolta sono in versione bff e si scambiano un abbraccio che ha il potere di sciogliere il cuore di tutte le fangirl.


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Milly Sunshine