martedì 15 aprile 2025

Formula 1 2025: #4 Commento al Gran Premio del Bahrain

13.04.2025 // Nella giornata di sabato Oscar Piastri, Charles Leclerc, George Russell, Pierre Gasly, Kimi Antonelli, Lando Norris, Max Verstappen, Carlos Sainz, Lewis Hamilton e Yuki Tsunoda si sono procacciati le prime dieci posizioni sulla griglia di partenza, con Russell e Antonelli che si erano piazzati rispettivamente secondo e quarto prima di essere retrocessi di una posizione per essere andati ad accodarsi all'uscita della pitlane in Q2 prima che venisse dato l'orario di ripartenza della sessione a seguito di una bandiera rossa.
Jack Doohan era stato il primo degli esclusi in Q2, davanti a Isack Hadjar e Fernando Alonso, questo al venerdì grande protagonista quando il volante della sua monoposto si è staccato mentre stava guidando, modello Vitaly Petrov al GP della Malesia 2010. La bandiera rossa in Q2 è stata provocata da un incidente di Esteban Ocon, poi classificato quattoricesimo in quanto dei quindici piloti che stavano disputando la sessione uno non sarebbe passato oltre la Q1 se gli fosse stato cancellato immediatamente il tempo per track limits.
In sintesi Alex Albon è stato mandato a giocare a briscola dopo la Q1, nonostante gli spettasse la Q2, venendo quindi promosso quindicesimo, mentre Nico Hulkenberg che in Q2 c'era andato ma poi gli è stato assegnato il sedicesimo tempo davanti a Liam Lawson, Gabriel Bortoleto, Lance Stroll e Oliver Bearman.

La gara si è svolta nella Domenica delle Palme, il che era curiosamente a tema con le palme che decorano il circuito di Al Sakhir, ed è iniziata con la notizia che quasi tutti partivano con le gomme soft, ma le Ferrari erano sulle medium. Ciò era già più che sufficiente per capire che partire con le soft fosse molto probabilmente la decisione corretta.
Leclerc ha avuto difficoltà in partenza, scivolando quarto dietro a Piastri, Russell e Norris. Quest'ultimo ha ricevuto elogi per la partenza dal Vanz per cinque minuti buoni. Quando è stato messo sotto indagine per false start, tuttavia, i telecronisti al gran completo hanno affermato di essersi accorti subito che fosse troppo avanti sulla griglia, quando in realtà nessuno di loro aveva notato il fatto nemmeno guardando il replay.
Antonelli al via ha perso un po' di posizioni, per poi riprenderne qualcuna, mentre Verstappen e Hamilton rimanevano imbottigliati in bassa top-ten. Verstappen è stato protagonista quando l'abbiamo visto duellare con Sainz e i due sono stati perfino messi sotto indagine perché... non preoccupiamoci del perché, evidentemente o Sainz non ha steso il tappeto rosso, o Verstappen ha messo mezza ruota fuori dalla pista.
Norris non ha perso posizioni nello scontare la penalità, mentre è stato chiaro fin dal primo momento che l'undercut era potentissimo, il che era assolutamente compatibile con il fatto che la strategia consistesse nel rientrare dopo rispetto a tutti gli altri.
Vanz: "Ma avete visto tutti che in McLaren hanno toccato la macchina di Norris durante la penalità, quindi sarà messo sotto indagine e penalizzato per avere scontato male la penalità."
Box McLaren: "Veramente non abbiamo toccato alcunché."
Vanz: "Invece sì, e per tutta la gara mi interrogherò sul perché non abbiamo più saputo niente di questa investigazione."
Non posso dirlo per certo, ma credo di non avere mai letto in sovrimpressione che quella sosta fosse sotto indagine. La mia sensazione è che si sia parlato per tutta la gara di un'investigazione mai accaduta nella realtà.

Nel secondo stint, a parità di medium, Leclerc si è avvicinato molto a Norris, l'ha superato, per poi subire immediatamente un controsorpasso. Nel frattempo un Verstappen in difficoltà era stato superato prima da Antonelli e poi da Hamilton.
Leclerc ha superato Norris nel momento in cui Hamilton superava Antonelli, risalendo rispettivamente terzo e settimo. Quinto c'era un ottimo Gasly, sesto c'era Ocon che era rientrato verosimilmente prima di chiunque undercuttando mezza griglia.
Hamilton ha superato anche Ocon, facendo sorgere effettivi dubbi sul fatto che la Ferrari potesse avere azzeccato la strategia.
Verstappen ha aperto le seconde soste dei big passando alle hard. Per la seconda volta e come visto anche in precedenza con Tsunoda, in Redbull hanno fatto un pitstop lungo perché sul semaforo utilizzato dai meccanici non scattava il verde e, in questa epoca ipertecnologica, se il semaforo accusa problemi non viene ovviamente presa in considerazione l'idea di utilizzare il lollipop.
MV: "Cos'è il lollipop?"
Voce fuori campo: "Niente, lascia stare, lo si utilizzava quando tu avevi ancora il ciuccio."
A proposito di ciucci, è rientrato Antonelli che ha messo le soft quando mancava ancora un bel po' di strada da percorrere... terza sosta in vista?
Plot twist poco dopo metà gara: è entrata in pista la safety car, così di botto! Pare che la ragione fossero detriti in pista, non si sa se causati da un lieve tamponamento di Tsunoda su Sainz, oppure se in un contatto tra Stroll e una Toro Rosso di Faenza che si sarebbe scoperto essere quella di Lawson dato che dopo è stato penalizzato.

Con l'improvvisa safety car, tutti sono andati ai box e in top-ten ci siamo trovati Piastri su medium, Russel su soft, Leclerc su hard, Norris su medium, Hamilton, Gasly e Ocon su hard, Vestappen su medium, Doohan e Sainz su hard e giusto per non farci mancare niente altri piloti su gomme alla cazzum fino alla ventesima piazza.
Il fatto che le Ferrari fossero su gomme hard lasciava pensare che non fosse la scelta azzeccata... e infatti non lo era, dato che quasi tutti i piloti sulle hard hanno avuto difficoltà.
Al restart un po' di trambusto con Norris che conservava la posizione su Hamilton fuori dalla pista ha portato alla restituzione della posizione e a un successivo sorpasso qualche giro più tardi, il tutto mentre questa gara così ballerina e così altalenante a seconda delle gomme scelte da farmi chiedere se fossimo nel 2012 e i Maya fossero tra di noi mi teneva seduta al tavolo della cucina incollata allo schermo nonostante un sempre più insistente bisogno fisiologico.
Autrice(C): "Adesso per cortesia stavene tutti tranquilli per due minuti, che devo andare a pisciare."
Tempo di svuotarmi la vescica e sono tornata con Sainz che inveiva via radio contro Tsunoda e stava ai box con uno squarcio sulla macchina. Considerato che Tsunoda era nono e che quando ero andata in bagno Sainz era quindicesimo(?) non ho idea di che cosa fosse successo, forse il contatto precedente?
LN: "Prima che la gara finisca, vado a superare Leclerc, così potrò andare a contemplare da vicino Russell con tutte le sue -L e il DRS aperto a random non in zona DRS."
Si è vociferato del fatto che Russell potesse essere penalizzato per atti osceni in luogo pubblico, nel post-gara, ma si è scoperto che il sistema si è attivato alla cazzum per problemi elettrici della centralina FIA. Un problema analogo è poi accaduto anche a Leclerc, a conferma che i problemi erano diffusi a macchia d'olio.
Verstappen ha infine superato Gasly all'ultimo giro, ottenendo una sesta piazza che tutto sommato non ha fatto sfigurare Tsunoda, che ha chiuso nono portando a punti la seconda Redbull.


RISULTATO: 1. Piastri (McLaren), 2. Russell (Mercedes), 3. Norris (McLaren), 4. Leclerc (Ferrari), 5. Hamilton (Ferrari), 6. Verstappen (Redbull), 7. Gasly (Alpine), 8. Ocon (Haas), 9. Tsunoda (Redbull), 10. Bearman (Haas), 11. Antonelli (Mercedes), 12. Albon (Williams), 13. Hadjar (Racing Bulls), 14. Doohan (Alpine), 15. Alonso (Aston Martin), 16. Lawson (Racing Bulls), 17. Stroll (Aston Martin), 18. Bortoleto (Kick Sauber), Rit. Sainz (Williams), DSQ Hulkenberg (Kick Sauber) squalificato per irregolarità tecniche aveva chiuso la gara tredicesimo.


lunedì 14 aprile 2025

Indycar 2025: #3 Gran Premio di Long Beach

Quello appena vissuto è stato un weekend piuttosto ricco, per le competizioni open wheel, e dall'altra parte dell'oceano si è svolto il terzo appuntamento del campionato di Indycar, sul circuito di Long Beach. La gara è iniziata mentre su TV8 si svolgeva la differita del GP del Bahrein, sul quale sarà incentrato il mio prossimo post, e dovrebbe essere finita praticamente a notte inoltrata in Europa.
Sono passati ormai anni da quando mi vedevo tutte (o quasi) le gare di Indycar in diretta, adesso nella maggior parte dei casi mi tocca aspettare il lunedì e di conseguenza la pubblicazione degli highlight di trenta minuti. Oggi, durante la mia pausa pranzo, gli highlight di trenta minuti non c'erano, però c'era un highlight da venti e direi che, tutto sommato, non mi posso lamentare troppo.
La gara, se vogliamo essere obiettivi, non è stata troppo movimentata, anche se non sono certa che si possa dirlo, perché è Indycar e in Indycar ci sono sempre i duellihhhh e i sorpassihhhh. L'unico lato negativo e che le probabilità che vinca una Ferrari sono nulle, ma non è troppo diverso che guardando la Formula 1.
Non sono successe cose strane (a parte qualche problema che ha costretto Newgarden a una lunga sosta ai box e Kirkwood ha leaderato tutta la gara, giri dei pitstop esclusi, dopo essere partito dalla pole position, contenendo bene Palou, che a due terzi di gara è andato abbastanza vicino a procacciarsi un undercut, ma ha dovuto accontentarsi della seconda posizione, dopo avere vinto le due gare inaugurali della stagione.
Si segnala che, in occasione delle soste, ci sono stati dei momenti stile "race leader Da Matta". Sono sicura di avere visto brevemente in testa... Robb? Ray Robb? Non ho ancora capito dove inizi il cognome. Ha anche chiuso nono, che eguaglia il suo miglior risultato in carriera!

RISULTATO: 1. Kyle Kirkwood (Andretti), 2. Alex Palou (Ganassi), 3. Christian Lundgaard (Arrow McLaren), 4. Felix Rosenqvist (Meyer Shank), 5. Will Power (Penske), 6. Scott McLahghlin (Penske), 7. Colton Herta (Andretti), 8. Scott Dixon (Ganassi), 9. Sting Ray Robb (Juncos), 10. Kyffin Simpson (Ganassi), 11. Santino Ferrucci (Foyt), 12. Marcus Ericsson (Andretti), 13. Pato O'Ward (Arrow McLaren), 14. Marcus Armstrong (Meyer Shank), 15. Alexander Rossi (Carpenter), 16. Louis Foster (Rahal Letterman), 17. David Malukas (Foyt), 18. Robert Shwartzman (Prema), 19. Rinus Veekay (Coyne), 20. Nolan Siegel (Arrow McLaren), 21. Callum Ilott (Prema), 22. Graham Rahal (Rahal Letterman), 23. Christian Rasmussem (Carpenter), 24. Devlin DeFrancesco (Rahal Letterman), 25. Conor Daly (Juncos), 26. Jacob Abel (Coyne), 27. Josef Newgarden (Penske).



domenica 13 aprile 2025

Formula E 2025: #5 eprix di Miami

A distanza di due mesi dal precedente evento è tornata la Formula E questo sabato e l'ha fatto nella serata europea, dato che la gara si è svolta oltreoceano a Miami.
Quella seguente è stata la griglia di partenza, con la prima pole position di Nato (Nissan) e l'ultima posizione di Gunther dovuta a una retrocessione in griglia per incidente nello scorso evento (era comunque penultimo):

Norman Nato - Jake Dennis
Antonio Felix da Costa - Robin Frijns
Nyck De Vries - Stoffel Vandoorne
Lucas Di Grassi - David Beckmann
Pascal Wehrlein - Edoardo Mortara
Taylor Barnard - Sebastien Buemi
Nick Cassidy - Mitch Evans
Dan Ticktum - Oliver Rowland
Jean-Eric Vergne - Nico Muller
Sam Bird - Zane Maloney
Jack Hughes - Maximilian Gunther

Nelle fasi iniziali della gara Nato ha mantenuto la prima posizione, anche se in seguito è stato Da Costa (Porsche) a prendere il sopravvento, seguito dal compagno di squadra Wehrlein. Ovviamente l'attack mode ha contribuito a sorpassi e controsorpassi, ma avrebbe contribuito, molto curiosamente, anche alle penalità che poi hanno influenzato l'esito dell'eprix.
La gara, infatti, è stata redflaggata a causa di un incidente che ha coinvolto Hughes (Maserati), a seguito di un contatto con Buemi e Gunther in cui l'inglese è stato l'unico pilota costretto al ritiro.
C'è stato uno standing restart e una parte conclusiva della gara in cui Nato si è ripreso la testa della gara ma, come altri piloti, a causa della bandiera rossa non ha potuto attivare correttamente l'ultimo attack mode, risultando in una penalità.

Wehrlein, che ha tagliato il traguardo in seconda posizione, si è visto quindi assegnare la vittoria davanti a Di Grassi (Lola) e Da Costa, con anche Muller (Andretti) e Mortara (Maserati) che hanno concluso la gara davanti a Nato, scivolato al sesto posto. Tra gli altri front runner penalizzati troviamo anche Frijns (Envision) classificato ottavo alle spalle di Ticktum (Cupra), così come Rowland (Nissan) al quale è stata assegnata la decima piazza dietro a Dennis (Andretti).
De Vries (Mahindra), Vergne (DS Penske), Buemi (Envision), Vandoorne (Maserati), Cassidy (Jaguar), Evans (Jaguar), Gunther (DS Penske), Bird (McLaren), Maloney (Lola) e Barnard (McLaren) sono stati classificati tra l'undicesima e la ventesima posizione, mentre risulta non classificato Beckmann (Cupra) per avere percorso meno del 90% dei chilometri totali.

venerdì 11 aprile 2025

Formula E 2025: #3 e #4 - ripercorriamo l'eprix di Jeddah in attesa di Miami

Come ho già detto ieri, questo fine settimana tornerà la Formula E, quindi andiamo a ripercorrere gli eventi precedenti del campionato. L'ultimo si è svolto circa due mesi fa a Jeddah Croniche ed è stato un double header. La Formula E gareggia ormai da diversi anni in Arabia Saudita, ma per la prima volta si è svolta a Jeddah (e, se posso esprimere il mio spassionato parere, questo circuito pur non piacendomi per la Formula 1 non mi è dispiaciuto con le monoposto elettriche nella sua configurazione per la Formula E).



Maximilian Gunther (DS Penske) ha ottenuto la pole position precedendo Pascal Wehrlein (Porsche), con quest'ultimo che tuttavia non ha mantenuto la seconda piazza al via, ma anzi, è stato risucchiato finendo indietro e si è toccato con Mitch Evans (Jaguar). È andata comunque peggio a Nico Muller (Andretti), che ha rotto l'ala anteriore in un contatto e ha fatto un gran volo contro le barriere. Dopo una safety car per questo incidente, è rientrata qualche giro dopo per la presenza di detriti.
Gunther ha allungato nei confronti di Oliver Rowland (Nissan), mentre dietro di loro Taylor Barnard (McLaren) e Nyck De Vries (Mahindra) lottavano per la terza piazza, mentre verso metà gara Rowland si è avvicinato a Gunther e si è preso la testa della gara.
Nel corso della gara sono avvenuti i pitstop obbligatori... sì, è una novità, soste per ricaricare rapidamente la batteria in 34 secondi, ma solonei double header e solo in una delle due gare. Dopo il giro di pitstop, Rowland era in testa davanti a Jake Hughes (Maserati) che poi ha perso diverse posizioni. Ci siamo ritrovati con Rowland, Gunther, Barnard e De Vries nelle prime quattro posizioni in trenino nelle fasi conclusive. Gunther ha superato Rowland nel corso dell'ultimo giro andando a prendersi la vittoria, con Barnard che ha chiuso il podio davanti a De Vries.
Hughes ha terminato quinto precedendo Jean-Eric Vergne (DS Penske), Edoardo Mortara (Mahindra), Sam Bird (McLaren), Antonio Felix Da Costa (Porsche) e Stoffel Vandoorne (Maserati) ultimi piloti a punti. A seguire si sono classificati Nick Cassidy (Jaguar), Sebastien Buemi (Envision), Robin Frijns (Envision), David Beckmann (Cupra) e soltanto quindicesimo Wehrlein. Evans invece ha chiuso ultimo alle spalle di Zane Maloney (Lola), Norman Nato (Nissan) e Dan Ticktum (Lola).
Jake Dennis (Andretti) non ha concluso la gara, mentre Lucas Di Grassi (Lola) è stato squalificato per eccessivo consumo di energia.
Fine della giornata, ma non certo fine del weekend: l'indomani si è svolto infatti il secondo evento saudita.


Barnard, già pilota più giovane sul podio nella storia della Formula E, è divenuto anche il poleman più giovane della categoria, venendo affiancato sulla griglia di partenza da Rowland. Gunther, invece, ha iniziato malissimo la gara, che per lui è anche durata pochissimo: incidente con Da Costa, ritiro per entrambi e penalità da scontare sulla griglia di partenza del prossimo eprix a Miami (ovvero domani sera).
Questa gara è stata più che altro un sorpassarsi e controsorpassarsi in regime di attack mode, con Barnard e Rowland impegnati nella lotta per la leadership. L'ha spuntata Rowland, che poi ha allungato, vincendo davanti a Barnard e a Hughes. Hanno completato la zona punti Dennis, Cassidy, Vandoorne, Vergne, Wehrlein, Ticktum, Mortara. Dall'undicesima posizione in poi si sono classificati invece Muller, Bird, De Vries, Frijns, Nato, Di Grassi, Beckmann, Maloney, Buemi e Evans.



giovedì 10 aprile 2025

Formula E 2025: #1 e #2, throwback agli eprix di Sao Paulo e Città del Messico

Si sta avvicinando il ritorno della Formula E, quindi mi sembra il momento più opportuno per andare a rievocare quello che è successo finora in questa stagione. Il campionato 2025 è iniziato in realtà a dicembre del 2024 a Sao Paulo, per poi proseguire a Città del Messico, con un double header a Jeddah. In questo post andiamo a ripercorrere i due eventi latino-americani.
A Sao Paulo, Pascal Wehrlein (Porsche) ha conquistato la pole position, affiancato in griglia da Oliver Rowland (Nissan), per una gara che non ha risparmiato colpi di scena, a cominciare dal DNS di Robin Frijns (Envision) per un problema tecnico. Diversi piloti sono usciti poi per incidente nelle fasi iniziali, si tratta di Jake Hughes (Maserati), Nico Muller (Andretti) e Lucas Di Grassi (ABT).


La gara è stata sospesa con bandiera rossa quando Jake Dennis (Andretti) è rimasto fermo per un guasto elettrico. La vettura era non solo ferma in mezzo alle scatole, ma bisognava anche evitare che qualcuno rimanesse folgorato. Se non fosse stata Formula E, ma il GP della Russia 2019, la cosa avrebbe potuto stimolare curiose teorie del kompl8. Se non ricordate di che cosa stia parlando, forse è meglio così!
Il restart è stato da fermi, perché giustamente cosa poteva mai andare storto? Stranamente niente è andato storto, nonostante la Formula E ci abbia abituato a momenti non troppo tranquilli. È bastato pazientare: il momento non troppo tranquillo è arrivato quando Wehrlein, che non si trovava più nelle primissime posizioni, si è toccato con Nick Cassidy (Jaguar) e ha fatto un volo che sembrava il cosplayer di se stesso alla Race of Champions - ve lo ricordate, vero? - con un'altra bandiera rossa.
Gli è andata bene, sbattendo di halo contro il muro sul quale si è ribaltato. È andata bene anche a noi: la caciara dei detrattori dell'halo è ormai terminata da anni, quindi nessuno ha detto che la gara sarebbe stata più divertente se Wehrlein avesse seriamente rischiato di rimetterci la testa.


Rowland, da leader che era stato, ha perso la posizione a causa di un drive through dovuto a un'irregolarità tecnica, si è ritrovato ultimo, quantomeno tra quelli che avrebbero potuto completare il 90% della gara. Pare che David Beckmann (Cupra) sia giunto al traguardo, ma senza giri sufficienti per essere classificato.
Mitch Evans (che era partito ultimo) è andato a vincere la gara davanti ad Antonio Felix da Costa (Porsche), Taylor Barnard (McLaren), Sam Bird (McLaren), Edoardo Mortara (Mahindra), Nyck De Vries (Mortara), Sebastien Buemi (Envision), Dan Ticktum (Cupra), Jean-Eric Vergne (DS Penske) e Stoffel Vandoorne (Maserati) a conquistare la zona punti. Hanno preceduto Maximilian Gunther (DS Penske), Zane Maloney (Lola), Norman Nato (Nissan) e il già citato Rowland, che avrebbe tuttavia avuto modo di riprendersi nel secondo evento stagionale a Città del Messico.


La gara messicana è stata più tranquilla, anche se ci sono state due safety car, per incidenti Beckmann vs Di Grassi e successivamente Evans vs Muller. Rowland, che aveva preso la testa della gara in corso d'opera, l'ha mantenuta fino alla bandiera a scacchi, conquistando la vittoria. Da Costa e Wehrlein, partiti dalla prima fila con Pascal in pole, hanno chiuso secondo e terzo.
Dennis, Vergne, Gunther, Vandoorne, De Vries, Muller e Hughes hanno conquistato le posizioni retrostanti della zona punti, con a seguire Frijns, Cassidy, Nato, Barnard, Maloney, Ticktum, Buemi, Bird, Mortara e Di Grassi, mentre Evans e Beckmann non hanno completato la gara.

domenica 6 aprile 2025

Formula 1 2025: #3 Commento al Gran Premio del Giappone

06.04.2025 - Max Verstappen, Lando Norris, Oscar Piastri, Charles Leclerc, George Russell, Kimi Antonelli, Isack Hadjar, Lewis Hamilton, Alexander Albon, Oliver Bearman, Pierre Gasly, Fernando Alonso, Liam Lawson, Yuki Tsunoda, Carlos Sainz (retrocesso da 12° a 15° per impeding su Hamilton), Nico Hulkenberg, Gabriel Bortoleto, Esteban Ocon, Jack Doohan, Lance Stroll, questa la griglia di partenza a Suzuka.
Dopo avere preso il posto di Lawson, Tsunoda è stato battuto dallo stesso Lawson, meglio qualificato con la Torohhhh Rossohhhh di Faenzahhhh rispetto a quanto stava in Redbull. I due sono stati abbondantemente battuti da Hadjar, che è andato in top-ten, mentre Verstappen ha fatto un giro da urlo conquistandosi la pole position... chissà cosa farebbe se venisse messo a random alla Torohhhh Rossohhhh!

Le prime dieci posizioni sono rimaste invariate alla partenza, con unico cambiamento qualche giro più tardi quando Hamilton è riuscito a superare Hadjar. Per il resto, i gap si sono fossilizzati sugli uno/due secondi, al punto che, quando le McLaren si sono avvicinate lievemente a Verstappen, il Vanz ha asserito che stavano iniziando a "rompere gli indugi": poetic Rai cinema.
Mentre Verstappen era in testa alla gara, Tsunoda stava davanti a Lawson che aveva superato nelle fasi iniziali, mentre i suoi familiari venivano inquadrati nel box della Redbull. Un po' più tardi l'abbiamo visto rimirare il posteriore di un'Alpine, quella di un altro pilota che in passato era stato cacciato dalla Redbull, il tutto mentre Albon era a bordo di una Williams nelle zone alte della top-ten.
YT: "Pokemon, posso farti una domanda?"
PG: "Certo, dimmi."
YT: "Non è che questa cosa della promozione in Redbull sia una truffa?"
PG: "Esatto, come hai fatto a indovinare?"
YT: "Non ne ho idea, perché effettivamente non c'è alcun indizio che supporti questa teoria."

Il giro di pitstop non ha cambiato le posizioni tra i primi dieci, ma ci sono state alcune situazioni abbastanza frizzantine. I Norristappen hanno litigato all'uscita dalla pitlane, con Norris che tentava di stare davanti passando per l'erba, Antonelli ha fatto il figo stando in testa alla gara per avere rimandato il pitstop, ma poi ha mantenuto per un soffio la posizione su Hamilton, l'unico di loro partito sulle hard e passato alle medium anziché viceversa.
Nel frattempo accadevano altre faccende di ordinaria amministrazione, tipo Albon che per qualche motivo faceva polemica con il proprio ingegnere alla radio.
Mentre ci occupavamo di faccende di poco conto quali le gomme soft montate da Sainz e il suddetto giro più veloce provvisorio fatto da lui segnare, o il fatto che anche Lawson avesse montato le gomme soft, venendo tuttavia superato dallo stesso Sainz, Piastri ha deciso di andare a incollarsi negli scarichi di Norris aprendo l'ala mobile.
OP: "Ne approfitto per informarvi che oggi compio dodic-... ehm, volevo dire ventiquattro anni!"
MV: "Invece Norris quando aveva ventiquattro anni ne aveva solo undici. Dodici ce li ha adesso."
LN: "Ti ricordo che fino a qualche anno fa anche tu avevi lo status di bambino piccolo."
OP: "Quello che non capisco è perché il bambino piccolo sia io e non Antonelli."

Veniamo ad Antonelli. Dopo essere divenuto il più giovane race leader si è anche procacciato il giro più veloce, il più giovane della storia. Considerando che frequenta ancora le scuole (non ricordo il nome del suo corso di studi, ma ho scoperto che il diploma che prenderà è quello che ha sostituito il titolo di perito aziendale corrispondente in lingue estere, quindi diventerà un mio "collega") tra qualche mese diventerà il primo pilota della storia a diplomarsi dopo avere ottenuto un giro veloce.
Il miglior crono ha dimostrato che ai piloti delle retrovie non basta mettere le gomme soft per passare alla storia. Purtroppo l'andazzo generale ha dimostrato che secondo l'attuale stato delle cose le strategie veramente alternative, tipo gomme diverse per sperare di fare sorpassi, vengono tentate solo dai piloti che si trovano nelle retrovie, mentre gli altri si uniformano tutti. Purtroppo anche le stesse strategie alternative non sempre funzionano. Se Sainz almeno ha superato due vetture (Hulkenberg e Doohan), Lawson è rimasto esattamente dove si trovava, se non altro stavolta a bordo di una Toro Rosso.


Verstappen ha vinto, fatto dichiarazioni da bulletto ovviamente acclamate perché fatte contro Norris anziché contro i piloti della Ferrari, voci di corridoio narrano che il TG5 delle 20.00 abbia parlato della vittoria di Norris mettendoci una foto di Piastri. Quest'ultimo è diventato il settimo pilota della storia della Formula 1 dopo Chris Amon (secondo Gran Bretagna 1968/ venticinque anni), Carlos Pace (secondo Stati Uniti 1974/ trent'anni), James Hunt (vincitore Olanda 1976/ ventinove anni), Carlos Reutemann (secondo Argentina 1981/ trentanove anni), Jean Alesi (vincitore Canada 1995/ trentun anni) e Rubens Barrichello (Montecarlo 2004/ trentadue anni) a salire sul podio nel giorno del proprio compleanno.

RISULTATO: 1. Verstappen/ Redbull, 2. Norris/ McLaren, 3. Piastri/ McLaren, 4. Leclerc/ Ferrari, 5. Russell/ Mercedes, 6. Antonelli/ Mercedes, 7. Hamilton/ Ferrari, 8. Hadjar/ Racing Bulls, 9. Albon/ Williams, 10. Bearman/ Haas, 11. Alonso/ Aston Martin, 12. Tsunoda/ Racing Bulls, 13. Gasly/ Alpine, 14. Sainz/ Williams, 15. Doohan/ Alpine, 16. Hulkenberg/ Kick Sauber, 17. Lawson/ Racing Bulls, 18. Ocon/ Haas, 19. Bortoleto/ Kick Sauber, 20. Stroll/ Aston Martin.

Curiosità:
- Doohan ha iniziato il weekend con un botto spaventoso dovuto all'avere lasciato aperto il DRS in un tratto di pista in cui era impensabile, dato che al similatore aveva funzionato;
- molto criticato, è stato difeso da Villeneuve, il che a mio vedere è il minimo sindacale considerando che la mossa di Jacques di fare in pieno l'Eau Rouge per una scommessa con Zonta, con conseguente incidente di entrambi, mi pare ugualmente poco brillante;
- abbiamo il primo pilota che in questa stagione è stato multato per una cagata, ma proprio in senso letterale, dato che Sainz è arrivato in ritardo per l'inno nazionale dato che era in bagno.

sabato 5 aprile 2025

Ho chiesto all'intelligenza artificiale di raccontarmi il GP di Montecarlo 1982 partendo dalla fine... i risultati sono stati folli!

Ho deciso di mettere alla prova ChatGPT, per vedere se riuscisse a ricostruire un evento movimentato come uno dei miei gran premi preferiti, ma con un inizio in media res: "Raccontami gli eventi del GP di Montecarlo 1982, ma a ritroso partendo dalla fine".

La risposta di ChatGPT è stata molto interessante:

+++ Il Gran Premio di Monaco del 1982 è stato un evento memorabile, ricco di colpi di scena e sorprese. Ecco una cronaca a ritroso, partendo dalla fine:

La fine della gara:
La gara si è conclusa con una vittoria di Riccardo Patrese, che, alla guida della sua Alfa Romeo, ha ottenuto la sua prima vittoria in Formula 1. Patrese approfittò degli imprevisti che colpirono gli altri contendenti e di una serie di incidenti per tagliare il traguardo come vincitore.

La penultima parte della gara:
Al 70° giro, la corsa stava entrando nella fase finale. Patrese si trovava in testa, ma la tensione era alta con molti piloti che cercavano di rimanere in gara dopo vari incidenti e ritiri. La maggior parte dei favoriti, come Alain Prost e Nelson Piquet, erano ormai fuori causa a causa di problemi tecnici o errori strategici. La gara era quindi molto incerta, con diversi piloti che potevano approfittare della situazione.

Incidenti e ritiri:
Nel corso della gara, Didier Pironi (Ferrari), che stava lottando per la vittoria, fu costretto al ritiro a causa di un guasto meccanico. Pironi stava conducendo la gara quando la sua Ferrari si fermò improvvisamente. Niki Lauda, che stava lottando per il podio, fu coinvolto in un altro incidente, così come Keke Rosberg (Williams), che dovette ritirarsi a causa di un incidente all'80° giro. La gara divenne sempre più una lotta tra chi riusciva a rimanere in pista.

Situazione della gara a metà:
A metà gara, il leader della corsa era Alain Prost con la sua Renault, ma la sua gara fu compromessa da un problema alla sua vettura, che lo costrinse a fermarsi. Questo evento aprì la porta a una serie di sorpassi e cambiamenti al vertice della classifica.

I primi giri e le qualifiche:
Durante le qualifiche, Ayrton Senna, all'epoca pilota della Toleman, aveva sorpreso tutti con un'ottima prestazione, ma la sua vettura non aveva abbastanza velocità in gara per mantenere il ritmo dei top team. In partenza, Gilles Villeneuve (Ferrari) era una delle figure più attese, ma purtroppo la sua gara finì prematuramente. Anche il compagno di squadra di Patrese, Andrea de Cesaris, ebbe una gara difficile con la sua Alfa Romeo, ma riuscì a rimanere in gara a lungo.

In sintesi, il GP di Monaco del 1982 fu una gara caotica con molti ritiri e una vittoria inaspettata per Riccardo Patrese, che approfittò degli incidenti e dei problemi degli altri per cogliere il primo successo della sua carriera. +++

Sconcertata da una simile serie di cavolate, ho replicato: "Per favore, puoi riscrivere la cronaca? Ho letto non più di due frasi corrette."

ChatGPT ha raggiunto l'apoteosi (anche se quantomeno ha avuto la decenza di menzionare solo piloti viventi all'epoca dei fatti):

+++ Mi scuso per l'errore! Ecco la cronaca corretta, a ritroso, del Gran Premio di Monaco del 1982:

La fine della gara:
La gara si concluse con la vittoria di Stefan Bellof, ma il suo successo fu messo in discussione a causa di un incidente che coinvolse diversi piloti. Alla fine, Bellof si aggiudicò la vittoria, ma non senza una lunga e discussa battaglia con Nelson Piquet, che finì secondo. La gara fu segnata da una serie di incidenti e imprevisti che cambiarono rapidamente la classifica.

Gli ultimi giri:
L'ultimo tratto di gara fu caratterizzato dalla continua lotta tra Nelson Piquet e Stefan Bellof. Mentre Bellof era in testa, Piquet cercò di sorpassarlo, ma alla fine Bellof riuscì a mantenere la posizione e vinse la gara. Tuttavia, molti ritenevano che Piquet avesse avuto la possibilità di vincere, se non fosse stato per un errore nelle fasi finali.

La metà della gara:
A metà gara, la situazione era estremamente incerta. Il pilota Alain Prost, che stava facendo una buona gara con la Renault, fu costretto al ritiro a causa di un guasto tecnico. Niki Lauda, invece, stava combattendo per la posizione in top 5, ma un incidente lo costrinse a fermarsi prima della fine.

Gli incidenti di metà gara:
Nel corso della gara, ci furono numerosi ritiri e incidenti. Keke Rosberg, uno dei favoriti per la vittoria, dovette abbandonare la gara dopo aver avuto problemi al motore. Allo stesso modo, Didier Pironi, che stava facendo una buona gara con la Ferrari, fu costretto a fermarsi per un guasto meccanico.

Le qualifiche:
Durante le qualifiche, Ayrton Senna sorprese tutti con una prestazione straordinaria, qualificandosi nelle posizioni alte nonostante la sua Toleman non fosse tra le auto più competitive. Questo fece presagire che la gara sarebbe stata molto combattuta.
La gara del GP di Monaco del 1982 è ricordata per il suo carattere imprevedibile e per il numero di incidenti che coinvolsero molti dei piloti favoriti. Nonostante le difficoltà, la vittoria finale andò a Stefan Bellof, un pilota che si distinse in quel GP per la sua determinazione. +++


Niente, ancora una volta ChatGPT ha deciso di scrivere cose alla cazzum. L'intelligenza artificiale è perdonata solo ed esclusivamente per avere fatto comparire in pista dal nulla Bellof e attribuirgli d'ufficio la vittoria! *-*