venerdì 8 agosto 2025

GP di Germania 1982: dalla rissa Piquet vs Salazar alla vittoria di Tambay

L'8 Agosto si è svolto solo un gran premio nella storia della Formula 1, almeno ad oggi (anno 2025), e si è svolto a Hockenheim nel 1982, dodicesimo evento della stagione, passato alla storia per un certo momento iconico accaduto nel corso del 19° giro, in cui a un certo punto un backmarker che fino a quel momento non aveva preso in considerazione nessuno si è ritrovato improvvisamente al centro della scena. Non che essere al centro della scena sia sempre fonte di belle figure, ma questi sono dettagli, quello che conta è entrare nella storia! :-PPPP
Detto questo, oltre a raccontarvi le dinamiche di una rissa a cui la Formula 1 early 80s fa da contorno, direi di andare a contestualizzarla - salvandovi da una lunga notte insonne dato che questo post avrà una discreta lunghezza - partendo del precedente GP di Francia, svolto a Le Castellet, culminato con i piloti Renault che di tiravano i piatti dopo che René Arnoux non ha rispettato un ordine di scuderia nel quale gli chiedevano di lasciar passare Alain Prost.
Si narra che quest'ultimo la sera stessa mentre tornava a casa sia stato scambiato da un benzinaio per Arnoux e abbia ricevuto i complimenti per la vittoria. Questa è poesia.

A Le Castellet è accaduto anche un incidente piuttosto devastante, in cui Jochen Mass pilota della March è cappottato praticamente a due passi dal pubblico e la macchina è andata a fuoco. Ne è uscito senza ferite gravi, così come ne è uscito illeso il pubblico. Mass non è presente per il suo gran premio di casa, ufficialmente per infortunio, ma non tornerà più.
Al suo posto, Rupert Keegan non si qualifica. Anche Tommy Byrne che debutta sulla Theodore non si qualifica. Teo Fabi sulla Toleman invece proprio non fa un giro cronometrato, quindi ugualmente non si qualifica. Il primo degli esclusi, con il ventisettesimo tempo, è Marc Surer sulla Arrows, ciò significa che se una delle caselle della griglia rimanesse libera sarebbe il primo ripescato.
Niki Lauda, che alla fine della qualifica del venerdìha sbattuto malamente contro le barriere, ha un polso slogato ed effettivamente non prende parte al seguito del weekend. La McLaren schiera quindi il solo John Watson, che è un V3KkYaCç10 di trentasei anni (quindi era più giovane della mia età attuale), ma è un championship contender in un campionato in cui si salta da un vincitore all'altro per un totale di undici vincitori diversi, che in realtà sono solo sette in questo momento storico.

La situazione, in realtà è un po' più complessa di quella spiegata qui sopra. Esistono infatti due sessioni di qualifiche, una al venerdì e una al sabato. I tempi di ogni sessione contano per la qualifica. Siamo in un'epoca in cui le qualifiche spesso non ricevono copertura integrale, quindi nessuno è preoccupato dal fatto che se al sabato piovesse non si potrebbero migliorare i tempi del venerdì quindi la qualifica non genererebbe spettakolohhhh.
La ragione per il cambiamento del format, nei mid 90s, è proprio legato a questo fatto vista la maggiore copertura TV della giornata del sabato, ma non siamo nei mid 90s, quindi non divaghiamo troppo. In estrema sintesi, tornando a noi, venerdì c'è bel tempo, sabato piove, quindi tutta la qualifica che ho sintetizzato sopra - in realtà parlando solo dei non qualificati - è quello che succede di venerdì e che non può essere ribaltato al sabato.
Nel frattempo ci sono sessioni di prove libere mattutine, dato che il tifoso medio non ha ancora l'abitudine di sindacare sul fatto che sia noioso avere free practice quando loro lavorano al venerdì, oppure quando al sabato mattina vanno a fare la spesa alla Coop (non so che altri supermercati ci fossero negli early 80s, quindi ho menzionato quella, anche per assonanza con una certa curva di Silverstone menzionata urlando da un certo telecronista attuale).

Nella sessione di prove libere del venerdì mattina, il leader della classifica piloti Didier Pironi è vittima di un devastante incidente, che pare essere innescato dalla visibilità inesistente a causa delle condizioni meteo. Sopraggiunto a ridosso della Williams di Derek Daly, questo si scosta per superare Prost che procede lentamente. La dinamica pare essere questa (non esistono filmati o foto dell'incidente stesso, solo cronache scritte): Pironi non vede Prost, lo tampona violentemente, la vettura viene sbalzata in aria per poi atterrare con l'anteriore.
La Ferrari si squarcia e Pironi rimane gravemente infortunato, con fratture scomposte alle gambe, di una delle quali rischierà addirittura l'amputazione. Sarà la fine della sua carriera in Formula 1. Qualora qualcuno stesse cercando indizi del fatto che la sicurezza delle monoposto degli early 80s possa essere sintetizzata con il concetto di "sicurezza what", direi che questo è un indizio ulteriore.
Secondo Wikipedia, essere stato coinvolto in questo incidente sarà la ragione per cui Prost negli anni a venire si pronuncerà contro il gareggiare in condizioni meteo proibitive che non consentono sufficiente visibilità. Ammetto di non sapere se Prost abbia mai fatto una simile affermazione, dato c'è anche un bel "citation needed" che non esclude che l'autore della pagina wiki inglese di questo gran premio utilizzi come fonte i cuggggini insaider.
Una curiosità, nella qualifica del venerdì Pironi ha fatto registrare il miglior tempo, che non verrà battuto per via delle già specificate condizioni meteo proibitive del sabato e gli è attribuita ufficialmente la pole position con il risultato di DNS. È la seconda volta nella storia della Formula 1 in cui il poleman non prende il via alla gara, il primo è stato Jean-Pierre Jarier al GP d'Argentina 1975 per un guasto alla trasmissione avvenuto durante il giro di schieramento.
È successo in seguito altre tre volte che il pilota in pole position non sia partito: Michael Schumacher dopo una rottura di motore nel formation lap del GP di Francia 1996, Jarno Trulli nel 2005 in occasione dell' "Indy-gate" e Charles Leclerc per un guasto nel giro di schieramento al GP di Montecarlo 2021. Forse da quest'ultimo caso ricorderete che in tale circostanza la prima casella della griglia rimane vuota. È esattamente così che funzionava anche nella Formula 1 vintage, quindi Prost e Arnoux partono nelle caselle 2/3 ma è come se fossero 1/2 anche se tecnicamente Prost parte dal lato meno favorevole. Seguono Nelson Piquet su Brabham e Patrick Tambay su Ferrari.


Le Renault 1/2 durano poco, Arnoux è davanti, Prost viene superato nel corso del primo giro da Nelson Piquet, che pare essere più veloce, e infatti nel corso del giro successivo andrà a superare anche Arnoux portandosi in testa, staccando tutti. Il motivo è semplice: ha meno benzina a bordo, perché in casa Brabham pianificano il rifornimento in corso d'opera. È la terza volta che ci provano, ma non sono mai arrivati al rifornimento, rimanendo sempre a piedi molto prima. Dopo tredici giri è proprio quello che succede a Riccardo Patrese: guasto al motore mentre si trovava in quinta piazza.
I primi quattro sono al momento sono Piquet, Arnoux, Tambay e Prost, con il ferrarista che si è inserito tra i due piloti della Renault. Anzi, sono Piquet, Tambay, Arnoux e Prost, perché Patrick ha superato anche René. Anzi, sono Piquet, Tambay, Arnoux e basta, perché un giro dopo Patrese anche anche Prost si ritira per un guasto, come da buona tradizione in casa Renault.
Prima di loro si sono ritirati anche, nell'ordine, Manfred Winkelhock su ATS, Jean-Pierre Jarier su Osella, Mauro Baldi su Arrows e Andrea De Cesaris su Alfa Romeo, tutti per dei guasti. Il ritiro seguente, anzi, doppio ritiro seguente, sarà moooolto pittoresco, ma prima dobbiamo fare mente locale e capire cosa stia succedendo nel resto della zona punti virtuale.

Ci sono Piquet, Tambay e Arnoux nelle prime tre posizioni a una certa distanza gli uni dagli altri. Segue John Watson sull'unica McLaren presente in pista, dopodiché la Williams di Keke Rosberg e la Tyrrell di Michele Alboreto. In questo momento storico la Tyrrell non sembra sponsorizzata Candy. Lo è stata in precedenza e lo sarà in futuro, nella stessa stagione, ma adesso no. Segue Jacques Laffite sulla Ligier e non sembra intenzionato a seguire, dato che passerà davanti ad Alboreto e poi, più avanti anche a Rosberg, ma who kers di Laffite e di quello che farà dopo, ci stiamo avvicinando al fatidico 19° giro destinato a entrare nella storia.
Seguendo un extended highlight con cronaca in inglese che non è quella della BBC, il telecronista spara una gufata micidiale, ammesso che extended highlight sia frutto di una telecronaca in diretta. In alternativa, simula una gufata micidiale, in quanto afferma, parlando della leadership di Piquet, che ormai ha staccato tutti e anche dopo il rifornimento potrebbe essere il principale candidato alla vittoria, le testuali parole: "the reigning world champion looking like everything his going absolutely is way, working his way through backmarkers, that's Eliseo Salazar's ATS ahead of him".
Raccontare quello che succede dopo è quasi superfluo, perché il 99% di voi lo saprà senz'altro, ma lo faccio per dovere di cronaca: Piquet doppia Salazar all'Ostkurve (trasformata in una chicane in quanto ritenuta troppo pericolosa dopo che due anni prima vi è avvenuto l'incidente mortale di Patrick Depailler), Salazar gli cozza contro, la gara di entrambi finisce lì, Piquet scende dalla macchina inveendo contro Salazar, gli corre incontro e si mette a tirare pugni e calci come se Salazar fosse un Brian Scott qualsiasi, colpendo più l'aria circostante che non lo stesso Salazar.
Se fate parte di quel 99% che non sa/ non si ricorda chi sia Brian Scott, è un pilota di NASCAR che nel periodo 2013 o giù di lì si è preso un calcio nelle parti intime da Nelsinho Piquet, figlio di Nelson, durante una rissa post-incidente.


Arriva un mezzo dei commissari per spostare le vetture, ne arriva un altro verso il quale si dirigono Piquet e Salazar, Piquet scaglia i guanti(?) a terra e continua a inveire, mentre nessuno sembra filarsi neanche di striscio tutto il resto... ma wait, wait, wait, Salazar si rivela un grande benefattore, perché innescare un incidente con il leader della gara is for boys, innescare un incidente con il leader della gara e fare indirettamente salire in prima piazza una Ferrari is for real men.
Ecco che Tambay, che solo a marzo prendeva parte allo sciopero dei piloti in Sudafrica pur senza essere un pilota in attività in Formula 1, si trova stabilmente davanti a tutti verso quella che potrebbe essere la sua prima vittoria in Formula 1. Lo sarà, anche se i giri sono in totale 45 e in questo momento non siamo ancora a metà.
Ha un certo vantaggio su Arnoux, il quale ha un certo vantaggio sugli inseguitori, il primo dei quali è Watson. Laffite invece sta perdendo terreno e posizioni e infatti si ritirerà per un guasto. Prima, tuttavia, è la volta di Elio De Angelis su Lotus, pare una foratura, anche se alcune fonti parlano di ritiro dovuto a forti dolori intestinali, poi Raul Boesel su March stavolta sicuramente per una foratura essendo questa immortalata dalle immagini televisive. Poi ancora tocca a Daly per un guasto al motore, mentre il suo compagno di squadra Rosberg è al quarto posto, che diventa terzo quando Watson va malamente a sbattere.

Per fortuna del caro John, sono i primi anni '80. Immaginate una simile situazione al giorno d'oggi: il leader della classifica piloti è ufficialmente fuori dai giochi in quanto non tornerà più al volante, il pilota che lo segue deve recuperare a malapena una decina di punti e butta al vento un potenziale terzo posto andando a sbattere. I suoi tifosi diventerebbero immediatamente suoi hater e lo insulterebbero per tutti i decenni a venire, specie se poi a fine anno il titolo lo vincesse un outsider con i baffi. Per fortuna siamo all'epoca dei very uominy e anche i tifosi sono very uominy, non perdendosi in certe amenità.
Rosberg giunge terzo al traguardo, giusto perché stiamo parlando di rincorsa verso il titolo. Nessuno lo sta ancora considerando, ma Keke ha intenzione di trollare tutti, dopo essere stato di solito intorno alla quinta piazza per mezzo campionato. Nei due gran premi successivi perderà un duello al photofinish con De Angelis e poi vincerà la gara successiva, ma questa è un'altra storia. E comunque il mondiale se lo meritavano gli altri trenta piloti ex-equo, praticamente tutti tranne Rosberg, mi hanno detto i fanboy vintage che scrivono su Zuckerbook o su Xwitter o nei commenti ai video su Youtube, non importa siano essi correlati a Keke o meno.

Tambay, Arnoux, Rosberg, questo è il podio. Alboreto arriva quarto, precede l'Alfa Romeo di Bruno Giacomelli. Surer messo in griglia praticamente a calci nel sedere si porta a casa una sesta piazza e l'ultimo punto disponibile. Seguono Brian Henton sulla Tyrrell, Roberto Guerrero sulla Ensign, Nigel Mansell sulla Lotus, Derek Warwick sulla Toleman e Chico Serra sulla Copersucar, nessun altro riesce a terminare la gara. Rientrato in questa occasione dopo un infortunio a un polso rimediato al GP del Canada, Mansell compie ventinove anni nel race day, anche se il telecronista gliene attribuisce solo ventotto.
De Angelis e Rosberg otterranno la loro prima vittoria nei due eventi successivi, in Austria e in Svizzera... ovvero a Digione, in Francia, dove si svolge il GP della Svizzera, dato che in terra elvetica le competizioni automobilistiche su circuito sono vietate per legge dal 1955. Parlo al presente storico, perché ai giorni nostri il ban è stato rimosso nel 2022. Smettendo per un attimo di divagare, il trittico Tambay/ De Angelis/ Rosberg costituisce una tripletta di "nuovi vincitori" in una serie di tre gran premi consecutivi, cosa che da allora non è più successa. Abbiamo avuto invece due nuovi vincitori consecutivi nel 2006, si tratta di Jenson Button e Felipe Massa in Ungheria e Turchia. Nel caso di Button è stato l'anniversario il 6 Agosto.
Torniamo a Tambay, in quanto otterrà un'altra vittoria, nel corso della propria carriera in Formula 1, al GP di San Marino dell'anno seguente, acclamato dagli imolesi che accoglieranno con gioia il ritiro di Patrese, ma questa è un'altra storia.


lunedì 4 agosto 2025

Formula 2 2025: Belgio e Ungheria, Fornaroli si porta in testa alla classifica

Nei weekend del GP del Belgio e del GP d'Ungheria si sono svolti due eventi del campionato di Formula 2.
A Spa Francorchamps, Alex Dunne (Rodin) ha conquistato la pole position precedendo Ritomo Miyata (ART), Roman Stanek (Invicta), Victor Martins (ART), Arvid Lindblad (Campos), José Martí (Campos), Leonardo Fornaroli (Invicta), Gabriele Minì (Prema), Amaury Cordeel (Rodin) e Oliver Goethe (MP Motorsport) a completare la zona reverse grid.
Goethe scattava dalla pole nella sprint race del sabato, ma Fornaroli si è portato immediatamente in testa seguito da Cordeel. Ci sono stati dei contatti a centro gruppo, abbiamo visto Richard Verschoor (MP Motorsport) che partiva 11° in testacoda e Luke Browning (Hitech) fermo. Forse nel contatto è stato coinvolto a qualche titolo anche Jak Crawford (DAMS).
C'è stata subito una virtual safety car, dopodiché la gara è proseguita con Fornaroli in testa. Intorno metà percorrenza, Martins ha superato Goethe per il terzo posto. Qualche giro più tardi ha superato anche Cordeel...
...
...
...che è semplicemente andato a insabbiarsi, provocando l'ingresso della safety car!
Vari piloti sono andati ai box, ma non l'ha fatto Cian Shields (AIX) ritrovandosi quinto dietro a Fornaroli, Martins, Goethe e Minì, venendo tuttavia superato molto in fretta dai piloti retrostanti e scivolando abbondantemente fuori dalla zona punti.
Con la vettura di Sami Megetounif (Trident) ferma al penultimo giro, la gara è successivamente terminata in regime di safety car. Fornaroli, Martins e Minì, autore di un sorpasso su Goethe dopo il precedente restart, hanno chiuso sul podio, seguiti appunto da Goethe, Martí, Stanek, Dunne e Miyata a completare la zona punti.
John Bennett (Van Amersfoord) ha chiuso nono davanti a Crawford, con a seguire Joshua Durksen (AIX) e Rafael Villagomez (Van Amersfoort). Shields ha portato a casa un 13° posto davanti a Max Esterson (Trident), Sebastian Montoya (Prema), Dino Beganovic (Hitech), con ultimo classificato Lindblad. Kush Maini (DAMS) risulta essere giunto al traguardo ma con meno del 90% della percorrenza.

In una domenica piovosa, le posizioni di testa sono rimaste invariate nelle prime battute della feature. Dunne, Miyata, Stanek, Martins e Lindblad erano i primi cinque nel primo stint, con Martins che collezionava penalità per track limits. Tra Martí e Fornaroli, nel frattempo, ci sono stati duelli per la sesta piazza e più indietro qualche pilota che riusciva a rimontare posizioni.
Intorno a metà gara quasi tutti hanno iniziato a rientrare ai box, poco dopo la pioggia ha iniziato ad aumentare, con un testacoda di Browning senza conseguenze eccetto avere perso posizioni. Dopo la sosta, Stanek era davanti a Miyata, ma Lindblad ha in seguito superato entrambi portandosi secondo e Browning è risalito al quinto posto.
La pioggia è diminuita di intensità e non abbiamo avuto intoppi finché Montoya non è finito in testacoda rimanendo fermo ed è entrata la safety car, durante la lunga presenza della quale Goethe si è anche ritirato per un guasto al motore con la macchina in pendenza e costretto a non spostarsi per evitare che questa si spostasse da sola.
Con due giri d'anticipo, la gara è stata redflaggata, con Dunne che ha tagliato per primo il traguardo, ma scivolato al nono posto per una penalità legata a un'infrazione nella procedura di partenza, Lindblad secondo al traguardo è stato invece squalificato per irregolarità tecniche. Ha vinto quindi Stanek davanti a Miyata, Browning, Fornaroli, Minì, Beganovic, Martins, Dunne e Cordeel in zona punti. Seguivano Durksen, Bennett, Goethe, Villagomez, Megetounif, Esterson, Crawford, Verschoor, Shields, Maini e Montoya.

Una settimana dopo all'Hungaroring, Stanek ha conquistato la pole position precedendo Fornaroli, Crawford, Browning, Durksen, Goethe, Martins, Lindblad, Dunne e Martí a completare la zona reverse grid, con quest'ultimo scattato dalla pole nella sprint race.
Un contatto tra Minì e Stanek ha mandato questo nelle retrovie e in seguito l'italiano ha dovuto scontare una penalità, mentre davanti Martí era in testa davanti a Lindblad, con il quale nelle fasi iniziali della gara c'è stato un duello ruota contro ruota che si è concluso con Martí che, persa la posizione, se l'è ripresa.
I due sono stati piuttosto vicini fino a gara inoltrata, quando Lindblad ha iniziato ad avere problemi legati alla gestione gomme, è stato superato da Dunne e ha dovuto gestire il terzo posto dagli attacchi degli inseguitori, posizione nella quale si trovava ancora quando a pochi giri dalla fine è entrata la safety car per la vettura di Montoya ferma dopo un'avaria. Al restart, tra i primi due c'è stato un duello piuttosto acceso.
Martí, Dunne e Crawford hanno chiuso nelle prime tre posizioni, mentre Lindblad persa la terza piazza ha chiuso quarto al traguardo seguito da Browning. Entrambi hanno però rimediato delle penalità per track limits e a terminare in zona punti sono stati Martins, Fornaroli, Verschoor, Goethe e Beganovic.
Maini nono ha preceduto Lindblad, mentre Durksen undicesimo ha preceduto Browning, con a seguire Stanek, Minì, Miyata, Cordeel, Megetounif, Villagomez, Esterson, Bennett, Shields.

Nella feature race - avviata dietro pa safety car vista la pista bagnata, anche se ormai le condizioni erano di asciutto - il duo Stanek/ Fornaroli ha mantenuto le prime due posizioni staccando gli inseguitori, in primis Crawford uscito vincente da un duello con Browning. Dopo pochi giri c'è stata una virtual safety car per la vettura di Cordeel rimasta ferma dopo una grossa fumata di motore e dopo ancora una ulteriore con Martins fermo lungo il tracciato sempre per un guasto.
In occasione della sosta, Fornaroli è passato davanti a Stanek con un overcut, ma è risultato che abbia commesso un eccesso di velocità in pitlane, procacciandosi una penalità di cinque secondi post-gara. Nel frattempo abbiamo salutato Bennett dopo che ha danneggiato la vettura in un contatto con Maini, terzo ritirato della gara.
Nel secondo stint, Fornaroli è riuscito ad allungare nei confronti del compagno di squadra Stanek, disdaccandolo di ben oltre cinque secondi e conservando quindi la prima posizione. Il podio è stato completato, sul gradino più basso, da Crawford. Hanno chiuso in zona punti anche Browning, Verschoor, Lindblad, Beganovic, Goethe, Dunne e Martí. Seguivano Maini, Durksen, Villagomez, Megetounif, Montoya, Shields, Minì, Miyata, Esterson.

CLASSIFICA PILOTI: Fornaroli 154, Crawford 137, Verschoor 135, Browning 125, Dunne 124.


domenica 3 agosto 2025

Formula 1 2025: #14 Commento al Gran Premio d'Ungheria

03.08.2025 - Hungaroring // Reduci da una qualifica in cui nel corso di un sabato pomeriggio di mezza estate, di colpo un urlo ha interrotto la quiete pubblica: "DONNE, È ARRIVATO L'ARROTINOHHHH!!!11!!!11!! RIPARA FORBICI, ARROTA COLTELLI, MA SOPRATTUTTO LA METTE IN POLE POSITION! POLE POSITION! POLE POSITION!"
Si narra che simili schiamazzi fossero necessari per coprire il verso inequivocabile che proveniva dall'abitacolo della Ferrari numero 16: "Cra, cra, cra."
CL: "Leva subito quelle zampette intralcianti dal volante e stai al posto tuo!"
La rana: "Il mio posto è esattamente dove sono ora, con le zampe sul volante E LA METTO IN POLE POSITION! POLE POSITION! POLE POSITION!!!11!!11!!"
CL: "Oh my Sebby spin, sono troppo giovane per affrontare tutto ciò. Almeno avresti potuto aspettare che diventassi un vecchio bollit-..."
LH: "Orrorehhhh!!11!!11!!"
CL: "Il fatto che tu abbia detto alla stampa una cosa tipo 'SoNo iO Ke FaCç1O SkYkO e Se iN FeRrArY HaNnO Qu4LkOsA iN KoNtRaRi0 PoSsOnO SoStYtUiRmY' oppure la tua stessa qualifica?"
LH: "Il bollito. Gli animali non dovrebbero essere macellati e cotti, ma appropriarsi delle nostre vetture e guidare al posto nostro."
CL: "Lo stanno già facendo, ma qui dietro di me ci sono Piastri e Norris, non dirlo forte, non vorrei bloccare loro la crescita. Poi segue Russell con tutte le sue -L e un vecchio come Alonso."
LH: "Ho visto che dietro di lui c'è anche Strollino. Meglio parlare piano, che non gli venga voglia di comprarsi un allevamento di mucche. A proposito, vedo che Bortoleto per contrastare l'allevamento dei bovini si è messo settimo davanti a Verstappen, Lawson e Hadjar. Io invece non ho fatto la Q3 nonostante i miei fan dicessero che avevo le posizioni di vertice in tasca."
CL: "Hanno venduto la pelle dell'orso senza prima averlo catturato."
LH: "Non ci sono riuscito nemmeno io."
CL: "Sì, infatti ho visto che Bearman è undicesimo."
LH: "Domani gli partirò accanto, cercherò di fare qualcosa."
Seguivano Sainz, Colapinto e Antonelli a completare gli usciti in Q2, mentre prima erano andati fuori Tsunoda, Gasly, Ocon, Hulkenberg e Albon. Tsunoda sarebbe però partito dalla pitlane senza che questo compromettesse la sua gara.

Alla partenza, Leclerc ha mantenuto la posizione mentre le McLaren sono arrivate affiancate subito dietro. Norris ha dovuto rallentare, venendo superato da Russell e Alonso, superando Alonso di lì a poco e mettendosi a caccia di tutte le -L di Russell, ma senza effetto.
Bortoleto e Verstappen nel frattempo hanno superato Strollino, Bortoleto è stato notato per falsa partenza, ma la cosa si è conclusa in un nulla di fatto, mentre Hulkenberg è invece stato penalizzato per la stessa ragione.
A un quarto di gara si sono fermati, nell'ordine, Piastri, Leclerc e Russell. Le posizioni, al loro rientro in pista, erano Leclerc, Piastri, Alonso che ancora non si era fermato, Bortoleto che non si era fermato, Russell. Norris al momento stava proseguendo, cosa che ha permesso di avere una telecronaca in cui si parlava di strategie - una sosta vs due - invece di avere un focus su eventuali teorie del kompl8 che spiegassero come mai un certo losco individuo in tuta rossa non stesse neanche lontanamente viaggiando verso la top-ten.
Precipitato originariamente nelle retrovie dopo la sosta, Verstappen è andato a raggiungere Hamilton che ancora non si era fermato. Era l'unico partito sulle hard ed era a novanta. Poi ha guardato negli specchietti e ha visto il suo vecchio rivale.
LH: "Triggered."
MV: "Comunque io sono il giovane rivale. Il vecchio sei tu."
LH: "Triggered al quadrato."
MV: "E ora ti vedo andare per prati."
LH: "Triggered al cubo."
Verstappen è risalito di diverse posizioni, ma in un secondo momento si sarebbe fermato per una seconda sosta, ritrovandosi di nuovo in bassa top-ten, senza tuttavia la presenza di Hamilton lì nei pressi visto che questo si sarebbe fermato per la sua unica sosta.
Poco prima di metà gara sono andata in bagno e quando sono tornata Leclerc, Piastri e Russell erano 1/2/3 in quanto Norris si era fermato ai box. Via radio si vaneggiava di andare fino a fine gara: le strategie creative contro la macchina, peccato che poi la macchina fosse destinata a vincere contro la creatività. Leclerc è rientrato ai box per evitare l'undercut di Piastri, che però non si è fermato.
Russell si è fermato con tutte le sue -L, invece di perdere tempo bloccando Norris per favorire la cavalcata dell'arrotino come suggerito invece dal Vanz. Ma Leclerc poteva ancora giocarsi la vittor-... ah no.
OP: "L'ho superato stando in bilico su due ruote. Forse era impegnato ad arrotare un paio di forbici."
Vanz: "Eppure io ero assolutamente certo che avrebbe superato Norris."
OP: "Ci provo io, sempre ammesso che tutti i backmarker che abbiamo davanti abbiano la decenza di non trasformarci in due sottilette mentre li doppiamo."
I backmarker: Antonelli, una Toro Rosso di Faenza, Hamilton.
LH: "Triggered."
Voce fuori campo: "Cra, cra, cra."
CL: "Perché la rana adesso si è impossessata del ruolo di voce fuori campo, invece di aiutarmi a stare davanti a Russell e a tutte le sue -L?"
GR: "Non saprei, ma tu stai girando alla cazzum mentre tento di sorpassarti. Non preoccuparti, farò molto presto, quindi dopo potrai sprofondare tranquillamente nel nulla cosmico."
Leclerc ha coronato la giornata con una penalità per "erratic driving" che comunque non ha impattato sul risultato finale ma spicca per la sua denominazione altisonante, mentre nei giri conclusivi Piastri non ha impattato contro Norris ma a un certo punto ha fatto un tentativo di buttarsi a cannone che, dato che erano le 19.30 sulla TV dei povery, mi ha impedito di apparecchiare la tavola in tranquillità.


In sintesi le McLaren hanno fatto 1/2 con un duello pittoresco nel finale e, dopo che il Vanz a inizio settimana aveva scritto un post su instagram in cui faceva notare che Piastri somiglia a Bruce McLaren(?) e che il team era sul punto di vincere la numero 200, devo dire che non sarà come ascoltare Mazzoni, ma come gufatore seriale sta iniziando a cavarsela abbastanza bene.

RISULTATO: 1. Lando Norris (McLaren), 2. Oscar Piastri (McLaren), 3. George Russell (Mercedes), 4. Charles Leclerc (Ferrari), 5. Fernando Alonso (Aston Martin), 6. Gabriel Bortoleto (Kick Sauber), 7. Lance Stroll (Aston Martin), 8. Liam Lawson (Racing Bulls), 9. Max Verstappen (Redbull), 10. Kimi Antonelli (Mercedes), 11. Isack Hadjar (Racing Bulls), 12. Lewis Hamilton (Ferrari), 13. Nico Hulkenberg (Kick Sauber), 14. Carlos Sainz (Williams), 15. Alexander Albon (Williams), 16. Esteban Ocon (Haas), 17. Yuki Tsunoda (Redbull), 18. Franco Colapinto (Alpine), 19. Pierre Gasly (Alpine), Rit. Oliver Bearman (Haas) /// Gasly 17° al traguardo è stato penalizzato per in incidente con Sainz, Bearman si è ritirato ai box per un guasto a circa due terzi di gara.




sabato 2 agosto 2025

Indycar 2025: #14 Gran Premio di Monterey

Nello scorso fine settimana si è svolto il quarto appuntamento di fila in quattro weekend consecutivi - cinque se si considera il double header disputato in precedenza - del campionato di Indycar, sul circuito di Laguna Seca.
La pole posizion è stata conquistata da Alex Palou, seguito da Pato O'Ward, Colton Herta, Josef Newgarden, Will Power, David Malukas, Christian Lundgaard, Graham Rahal, Louis Foster, Marcus Armstrong, Christian Rasmussen, Felix Rosenqvist, Scott McLaughlin, Kyffin Simpson, Marcus Ericsson, Nolan Siegel, Rinus Veekay, Kyle Kirkwood, Scott Dixon, Santino Ferrucci, Jacob Abel, Alexander Rossi, Conor Daly, Callum Ilott, Robert Shwartzman, Sting Ray Robb e Devlin Defrancesco.
Palou ha mantenuto la prima posizione nei confronti di Herta, mentre dietro di loro si è visto Daly girare per le vie di fuga così come una delle Prema non meglio identificate. Subito dopo c'è stato un incidente tra Simpson, in livrea estremamente variopinta, e Rosenqvist, in livrea ancora più variopinta, che pareva generata da una sintesi di tutte le livree Benetton viste in Formula 1 nel corso degli anni '90.


È entrata la safety car, dopo la quale abbiamo avuto qualche altro giro con Palou in testa, seguito da O'Ward e Newgarden, fino a un ulteriore incidente di Abel che ha innescato un nuovo ingresso della safety car.
Qualcuno è andato ai box, ma nessuno dei piloti di testa, che si sono riversati in pitlane per il primo pitstop, quando Veekay è andato a sbattere, prima dell'ingresso della safety car in pista. Non l'ha fatto Siegel, che per vari giri ha fatto il figo davanti a tutti prima di essere superato dai piloti di testa.
Dopo avere riconquistato la leadership, Palou è rimasto in testa senza intoppi, mentre a gara inoltrata abbiamo visto Ericsson insabbiato ed è passato un po' prima che la gara venisse neutralizzata. Al restart, Palou era ancora davanti a tutti, precedendo Lundgaard. Abbiamo visto una fugace sbinnata di Siegel e poi, in seguito, Ferrucci insabbiato e nuovo ingresso della safety car.
Al momento del restart mancavano ormai una manciata di giri, nel corso dei quali non sono successi particolari stravolgimenti e il leader del campionato è andato a procacciarsi la vittoria, dopo non essere mai stato messo in discussione.

RISULTATO: 1. Palou/ Ganassi, 2. Lundgaard/ Arrow McLaren, 3. Herta/ Andretti, 4. O'Ward/ Arrow McLaren, 5. Dixon/ Ganassi, 6. Ilott/ Prema, 7. Power/ Penske, 8. Armstrong/ Meyer Shank, 9. Rasmussen/ Carpenter, 10. McLaughlin/ Penske, 11. Newgarden/ Penske, 12. Rahal/ Rahal Letterman, 13. Malukas/ Foyt, 14. Daly/ Juncos, 15. Rossi/ Carpenter, 16. Kirkwood/ Andretti, 17. Foster/ Rahal Letterman, 18. Siegel/ Arrow McLaren, 19. Robb/ Juncos, 20. Defrancesco/ Rahal Letterman, 21. Shwartzman/ Prema, 22. Ferrucci/ Foyt, 23. Veekay/ Coyne, 24. Rosenqvist/ Meyer Shank, Rit. Ericsson/ Andretti, Rit. Abel/ Coyne, Rit. Simpson/ Ganassi.



venerdì 1 agosto 2025

Formula E 2025: #13 e #14 eprix di Berlino // #15 e #16 eprix di Londra

Due settimane prima del gran finale, quindi ormai venti giorni fa, si è svolto l'eprix di Berlino, un double header nel corso del quale Oliver Rowland ha vinto il titolo con anticipo, mentre nello scorso fine settimana si è svolto invece l'eprix di Londra, un altro double header, che ha messo fine alla stagione.
A Berlino abbiamo avuto questa line-up:

PORSCHE/ Pascal Wehrlein - Antonio Felix Da Costa
MASERATI/ Stoffel Vandoorne - Jake Dennis
CUPRA/ David Beckmann - Dan Ticktum
ENVISION/ Robin Frijns - Sebastien Buemi
MCLAREN/ Taylor Barnard - Sam Bird
DS PENSKE/ Maximilian Gunther - Jean-Eric Vergne
JAGUAR/ Mitch Evans - Nick Cassidy
LOLA/ Lucas Di Grassi - Zane Maloney
NISSAN/ Sergio Sette-Camara* - Oliver Rowland
MAHINDRA/ Felipe Drugovich* - Edoardo Mortara
ANDRETTI/ Jake Dennis - Nico Muller

Sette-Camara e Felipe Drugovich hanno gareggiato sostituendo Norman Nato e Nyck De Vries impegnati nella 6 Ore di Sao Paulo, i quali sarebbero tornati per l'eprix di Londra, in cui abbiamo avuto la line-up che aveva contraddistinto tutti gli altri eventi della stagione.

BERLINO I: in una giornata bagnata, Evans e Frijns affiancati in prima fila, Rowland terzo con accanto a sé Hughes. La gara è iniziata con Dennis che è rimasto fermo sulla griglia e costretto al ritiro.
Rowland ha perso alcune posizioni nella prima parte di gara, cosa che è successa anche a Frijns in un secondo momento.
Era la gara con sosta obbligatoria per il pitboost, ma una volta archiviata questa faccenda c'è stato altro di cui discutere.
Un contatto tra Drugovich e Beckmann ha portato all'ingresso della safety car e in seguito il leader del campionato Rowland è stato ugualmente coinvolto in un incidente, venendo costretto al ritiro e procacciandosi anche cinque posizioni di penalità in griglia per la gara del giorno seguente.
Evans ha vinto davanti a Wehrlein, Mortara, Barnard, Cassidy, Gunther, Buemi, Muller, Ticktum e Da Costa.

BERLINO II: Wehrlein e Ticktum sono partiti 1/2, mentre Rowland per effetto della penalità da terzo che era si è ritrovato ottavo. Wehrlein era davanti nelle prime fasi, mentre Rowland rimontava alcune posizioni.
In testa alla gara, in un secondo momento, abbiamo trovato Barnard, leader quando è entrata una safety car per la vettura ferma di Buemi e poi poco dopo un'altra per un incidente tra Bird e Muller.
Nel finale le vetture erano tutte talmente vicine che per andare ad attivare l'attack mode le vetture di testa perdevano mediamente una dozzina di posizioni, con l'intera collettività convinta che tutto ciò sia eccitante.
La vittoria è andata infine a Cassidy, con Dennis e Vergne a podio. Il quarto posto è stato sufficiente a Rowland per portarsi a casa il titolo, e hanno completato la top-ten Evan, Barnard, Drugovich, Da Costa, Sette-Camara e Hughes.

LONDRA I: Evans, De Vries, Wehrlein e Ticktum occupavano le prime due file, pronti per una gara fatta di tunnel interminabili e di uscite alla luce del giorno con tanto di obbligo di pitboost. Evans è stato il leader iniziale, ma svettano di più le trashate, tipo quando qualcuno rimane fermo e si innesca un ingorgo con tanto di contatti minori, a onore del vero senza che capitassero danni troppo grossi.


Mentre si andava verso il pitboost, il leader era De Vries, il quale dopo la sosta ha subito il sorpasso di Cassidy in un duello in cui questo aveva l'attack mode. Poi, un contatto tra Ticktum e Dennis, che sono ripartiti... almeno finché Ticktum non è finito contro le barriere.
Scampato il pericolo di terminare la gara in safety car, Cassidy ha conservato il vantaggio per andare a vincere con De Vries e Wehrlein sul podio. Seguivano Vandoorne, Vergne, Mortara, Frijns, Dennis, Nato ed Evans a completare la zona punti.

LONDRA II: Ticktum ha fatto il miglior tempo, ma causa penalità per incidente nel gran premio precedente, Cassidy è partito dalla pole position davanti a Gunther, Evans e Wehrlein, mantenendo la prima posizione al via e nella prima parte della gara, neutralizzata un po' prima della metà a seguito di un incidente tra Nato e Barnard. Pochi giri dopo è avvenuto un altro incidente, con Rowland che è finito a muro.
Nel finale abbiamo avuto *drama* tra compagni di squadra, in quanto pendevano cinque secondi di penalità sulla testa di Evans, secondo dietro a Cassidy, e si è lamentato alla radio del fatto che Cassidy non l'abbia lasciato passare facendolo allungare sugli inseguitori, cosa che pare non essere stata chiesta a Cassidy.
Mentre Bird ha finito la sua ultima(?) gara di Formula E con una foratura, Cassidy - che con i punti conquistati a Londra si è portato secondo davanti a Wehrlein in classifica piloti - ha vinto davanti a De Vries, Buemi e Dennis, con Evans scivolato quinto precedendo, Da Costa, Gunther, Wehrlein, Di Grassi e Beckman. Questo ha conquistato quindi il suo unico punto stagionale, con Maloney che resta l'unico pilota a quota zero.