giovedì 23 giugno 2022

Commento al Gran Premio del Canada 2022

Carissime marmotte ruggenti all'ascolto, come ben ricorderete era da tre anni che non si svolgeva un Gran Premio del Canada. Come forse ugualmente ricorderete, l'edizione del 2019 è stata vinta ex-equo dai Vettelton. Si sono dette tante cose nel corso degli anni e sono ancora convinta delle mie analisi sull'accaduto. O per meglio dire, sono ancora convinta di quanto ho affermato a proposito dell'episodio della penalità. In sintesi: tutto può essere regolare o irregolare a seconda dell'interpretazione, ma è doveroso che l'interpretazione rimanga tale nel tempo invece di cambiare da un gran premio all'altro o a seconda di quanto possa generare polemiche quindi audience una penalità. Non posso dire che in questi anni si sia arrivati a una situazione in cui tutto viene considerato alla stessa maniera, ma quantomeno non mi sembra che ci sia più un eccessivo squilibrio tra regolamento più permissivo per le sportellate dei backmarker e meno permissivo per qualsiasi azione commessa dai piloti di punta. Oserei dire che quel periodo dell'anno scorso in cui i Vettelstappen venivano di fatto istigati a mettere fine al mondiale con un incidente non sia stato esattamente un punto di svolta positivo, ma nulla ha a che vedere con quanto accaduto tra i Vettelton nel 2019, dove si è detto di tutto e il contrario di tutto, ma di azioni pericolose non ne ho vista nemmeno una.
In quell'occasione avevo scritto un Commento al GP in cui ero stata piuttosto critica nei confronti di Vettel, non per il modo in cui guidava, ma per il fatto che sempre e comunque, qualunque cosa facesse, non riusciva a farsi apprezzare da nessuno, salvo i suoi irriducibili ultrà o pochi altri (vorrei ricordare che era ancora la prima parte del 2019, quando la Leclerc-mania da parte dei ferraristi non era ancora supportata dalla classifica piloti). Avevo accusato Vettel di non essere in grado di comunicare per il suo essere totalmente estraneo al mondo dei social e per non essersi mai adattato alla comunicazione in voga nella sua epoca. Se sono ancora d'accordo con la mia analisi di quanto accaduto in pista, non posso dire di essere d'accordo con questo punto di vista. O meglio, potrei anche essere d'accordo, ma solo se vivessimo in un mondo ideale in cui i social sono usati con decenza e con una certa misura. La decenza e la misura erano relativamente ancora in voga nel lontano 2019, ma non sono più in voga ormai da molto tempo. Il fanbase motoristico formato social è arrivato a livelli di bimbominchiaggine non ancora del tutto immaginabili qualche anno fa, non perché prima certi comportamenti non ci fossero, ma perché adesso si stanno diffondendo a macchia d'olio tanto da sovrastare completamente quella parte di fanbase motoristico formato social che quantomeno quando pubblica qualcosa dà l'idea di essere un individuo senziente. A titolo di esempio, provate ad andare a leggere i commenti che ci sono sotto a qualsiasi post del twitter ufficiale della Formula 1 che pubblica il risultato di una sessione di test o di qualifiche o di una gara. Non sto esagerando: mi è capitato sabato, ho guardato un simile post e tra decine e decine di commenti, si contavano sulle dita della mano di un mutilato quelli sensati (dove per sensati non intendo necessariamente la bocca della verità, ma quantomeno che non fossero commenti di hater, stan stile k-popper, bimbiminchia e quant'altro) e che non sembravano scritti da troll. La maggior parte dei commenti sensati erano lamentele sul fatto che ci fossero solo commenti di troll e nessuno di persone serie. Ecco, alla luce di questa evoluzione al contrario dei fanbase motoristici con cui i piloti possono interagire, inizio a pensare che la scelta di Vettel sia quella più ragionevole possibile. Rimango del parere che la scelta migliore possibile per un pilota sia utilizzare i social in maniera professionale, con post di PR che pubblicano con regolarità considerazioni o foto relative a eventi motoristici o promozionali (tra i piloti attualmente in griglia mi vengono in mente Perez e Schumacher, ma probabilmente ce ne sono altri - pochi altri), ma anche il non utilizzo dei social può essere un buon modo di comunicare.
Veniamo adesso al weekend canadese del 2022, iniziato con delle previsioni meteo che davano pioggia tra la giornata di venerdì e quella di sabato. Fortunatamente la pioggia non ha generato particolari intoppi, insomma per intenderci è stata entro quei livelli che consentono di girare senza eccessivi problemi. Nel frattempo giravano voci contrastanti sulla sostituzione di un certo predestinato motore della Rossa numero 16 e sulle potenziali posizioni di retrocessione alle quali andava incontro Leclerc. Si diceva inizialmente che il Predestinatohhhh sarebbe stato retrocesso di dieci posizioni per la sostituzione di vari componenti, ma la sostituzione dell'intero motore ha fatto sì che partisse ultimo in griglia. Anzi, penultimo in griglia, in quanto Tsunoda non ha proprio girato nelle qualifiche procacciandosi l'ultima piazza d'ufficio, mentre Leclerc in pista c'è andato, anche se solo nella Q1, il che significa che il suo tempo effettivo sarebbe stato il 15°, se non ci fossero state penalità in griglia. La Q1 è stata disputata in condizioni di bagnato e ha visto i piloti girare con gomme full wet e nello specifico l'Aston Martin toppare qualcosa con la presisone delle gomme, così che i piloti che fino a quel momento avevano girato like a boss sono stati costretti a uscire di scena quasi subito.

Gasly
Vettel
Stroll
Latifi
Tsunoda

Da questo inizio di qualifiche ne abbiamo dedotto che non importa quali siano le condizioni meteo, c'è una certezza ovvero quella di Latifi ultimo tra chi aveva tempi cronometrati. A proposito, il weekend del pilota canadese è iniziato in maniera traumatica, dato che pare che in una sessione di prove libere abbia accidentalmente investito una marmotta... guadagnandosi una campagna di sh*tstorming online per quella ragione. :-//// La marmotta più pittoresca, comunque, è quella sopravvissuta in precedenza a un incontro ravvicinato con entrambi gli Alonsainz in un colpo solo, giusto per iniziare bene il fine settimana, fine settimana che comunque vorrei ricordare proseguiva e nello specifico proseguiva con la Q2, nella quale abbiamo visto Albon andare a verniciare una barriera e ripartire dopo solo una pennellata. È andata peggio a Perez, che di pennellata ne ha data una ma ha perso il pennello rimanendo fermo e dovendo abbandonare le qualifiche anzitempo, battendo solo Norris che non ha fatto un tempo cronometrato per un guasto e Leclerc che non ha girato per la faccenda della retrocessione. Il weekend di Perez, comunque, non è neanche andato malissimo: dopo il party-gate e le voci di divorzio, si è presentato a Montreal in compagnia di una donna che stavolta era la sua legittima consorte.

Bottas
Albon
Perez
Norris
Leclerc

Questo è ovviamente quanto accaduto alla fine della Q2, ripresa dopo la bandiera rossa e non senza sorprese. Infatti la pioggia era ormai finita e la pista andava asciugandosi. Era una di quelle situazioni in cui i piloti girano con gomme intermedie e lo fanno di continuo nella speranza di essere nel posto giusto al momento giusto per prendere la pista più asciutta degli altri nel momento in cui conta. I tempi di tutti si miglioravano di continuo e si vedevano svettare nelle posizioni alte della classifica anche piloti piuttosto improbabili. C'erano entrambe le Haas che andavano like a boss, c'era Zhou che faceva altrettanto... e niente, il Vampiro Famelico è stato il primo degli esclusi, mentre l'Apprendista Vampiro invece ha fatto un giro da Maschio Alfa appropriandosi della top-ten, facendo un elegante saluto ai suoi hater che comunque avevano smesso di essere suoi hater in quella circostanza, allo stesso modo in cui gli hater di Schumacher che lo volevano rimpiazzato da Giovinazzi si erano scordati di essere hater di Schumacher. A proposito, questa faccenda di Giovinazzi la trovo inquietante, e non per motivi che riguardano Antonio. Piuttosto, per l'intera durata della scorsa stagione ricordo di avere letto e sentito gente affermare che Mick Schumacher avrebbe dovuto prendere il posto di Giovinazzi perché Giovinazzi non meritava un volante. Adesso improvvisamente la gente sembra avere iniziato ad affermare l'esatto contrario, una faccenda assolutamente da indagare. Anzi, da non indagare affatto, perché ho cose più interessanti da fare che pensare alla Sindrome della Santificazione Alternata di piloti random che guidano vetture motorizzate Ferrari e che nessuno si filerebbe se le loro vetture avessero un altro motore. Una delle suddette cose più interessanti è ripercorrere la Q3: sono andati di nuovo tutti in pista con le intermedie, con l'eccezione di Russell che, in compagnia di tutte le sue -L, ha optato per le gomme da asciutto. Il Vanz ha osservato che, se non fosse finito in testacoda, avrebbe potuto ottenere ottimi tempi. È stato un momento molto mazzoniano e per Russell sono suonate le trombe. Tutte le sue -L però si sono rimesse in carreggiata e tutto ciò che gli è accaduto è stato non riuscire a fare un tempo particolarmente eccezionale, guardando il retrotreno delle Haas. Nessuno però aveva più tempo per pensare alle Haas, perché la giustizia divina stava intervenendo in tutte le sue sfaccettature.

Verstappen
Alonso
Sainz
Hamilton
Magnussen
Schumacher
Ocon
Russell
Ricciardo
Zhou

Trattandosi di Alonso nessuno ha osato insinuare che sia un V3KkYaCçY0 che ruba il volante ai figonihhhh beliximihhhh, ma piuttosto è stato preso come esempio per illustrare il fatto che, mentre Hamilton si lamenta della monoposto, ci sono piloti che guidano senza mai lamentarsi, tipo Alonso. Mi piacerebbe sapere quale sia il pensiero dei motoristi della Honda che l'hanno bandito a vita dal guidare vetture di qualsiasi tipo con la loro motorizzazione stroncandogli di fatto la possibilità di correre a Indianapolis con almeno la metà dei team che vi gareggiano, ma non è il momento opportuno per preoccuparci di loro. Abbiamo una gara - completamente asciutta - da ripercorrere e mi sembra più opportuno dedicarmi a quell'attività più che immaginare che cosa passi per la testa dei suddetti motoristi.
Carlito: "ZoNo iN PiStA KoN iL My0 Yd0l0!!11!!11!!!1!! e sto anche seguendo il mio Yd0l0 molto da vicino. Il predestinatohhhh could never."
Predestinatohhhh: "Carlito, cosa vuoi? Perché non ti degni di superare il Divino Ferni e di lanciarti all'inseguimento di Verstappino? Vuoi rimanere lì dove sei ed essere criticato da mezzo fanbase?"
Carlito: "Guarda che mezzo fanbase mi critica a prescindere, qualunque cosa faccio."
Predestinatohhhh: "è dura la vita dei piloti qualunque come te."
Carlito: "Va beh, ma perché dobbiamo farci caso? Sappiamo benissimo che la gente commenta le prestazioni dei piloti sulla base di chi sia il pilota e non sulla base della prestazione stessa. Comunque non preoccuparti, giusto il tempo di farmi un po' gli occhi contemplando il mio Yd0l0 e poi mi porterò normalmente secondo, posizione che più si addice a ogni ferrarista che si rispetti."
Predestinatohhhh: "Bene. Per il resto come procede lì davanti?"
Carlito: "Voci di corridoio mi dicono che Kmag ha cercato di tenere testa al Prosciuttello Gangster, ma siccome guida una vettura tenuta insieme con il nastro adesivo gli ha appena sfiorato il posteriore e ciò è bastato per rompere l'ala anteriore. Un po' più indietro Oki si sta lamentando che dovrebbero esporgli la bandiera nera con cerchio arancione prima che l'ala rotta di Kmag si stacchi e gli salti in testa."
Gangster Hammi: "Comunque Kmag dovrebbe piantarla di toccarmi il cu*o, solo Crazy Frog può avere questo onore. Quindi Kmag, levati immediatamente di torno, vai ai box a sostituire l'ala anteriore e lascia che a seguirmi sia Oki."
Oki: "Veramente davanti a me ci sono Russell e tutte le sue -L ormai."
Gangster Hammi: "Okay, non è un problema, basta che stiano davanti a te e non davanti a me."
La gara della Haas, dopo la qualifica così brillante, ha iniziato insindacabilmente a peggiorare, con Magnussen che, rientrato ai box, ne è uscito nelle retrovie e con la vettura probabilmente danneggiata, dato che non è più riuscito a schiodarsi dalle retrovie. Il team americano, comunque, aveva ancora una carta da giocarsi.
Checo: "Va bene che osservare come il Piccolo Principe sia settimo e sia inseguito da Zhou è una cosa importante, ma non potremmo dedicarci per un attimo alla mia gara? Ho recuperato tipo ben due posizioni in totale. Mi sento un po' come quando l'altro giorno mia moglie mi ha concesso di dormire nel letto della stanza degli ospiti invece che su un tappeto in garage."
La sua vettura: "Ecco, dormire è esattamente quello che progetto di fare in tempi molto brevi."
Checo: "Wtf?!?!"
La sua vettura: "Ho sempre sognato di essere la Ferrari del Predestinatohhhh e se non posso esserlo in gara lo sarò almeno nel ritiro."
Perez si è fermato in corso d'opera, dopo pochi giri di gara, diventando il primo dei ritirati e provocando una virtual safety car perché la sua vettura doveva essere rimossa. Alcuni piloti sono andati ai box a cambiare gomme in questo momento, altri ci sono andati in occasione della successiva virtual safety car, un po' di giri più tardi, quando c'è stata un'altra vettura a rimanere ferma. Alonso invece ai box non c'è andato affatto, andandoci più avanti nel corso della gara e finendo per perdere più tempo rispetto ai suoi diretti avversari, che poi parliamoci chiaro, non è che i Versainz fossero suoi diretti avversari, né che lo fossero i Mercedes Bros, ormai stabilmente terzo e quarto. Il suo avversario diretto è diventato Ocon, i due erano quinto e settimo con in mezzo Leclerc che doveva ancora fermarsi per il suo predestinato pitstop. Anzi, visto quanto tempo ci hanno messo a cambiargli gomme, oserei dire non troppo predestinato.
Voce fuori campo: "Sì, ma la seconda virtual safety car com'è entrata?"
Ecco, giusto, dobbiamo parlare di una faccenda che sui social è stata gestita in maniera abbastanza trash, perché bisogna drivertosurvivizzare qualsiasi cosa, a quanto pare, anche un duello tra Schumacher e Zhou che finisce con Zhou che si prende la posizione e Schumacher fermo. I fan dell'uno e dell'altro si sono messi a litigare in proposito su chi sia quello che ce l'ha enormehhhh e quello che ce l'ha piccolohhhh tra di loro e sull'incidente in cui i due si sono toccati e Schumacher è finito contro un muro. Peccato che i due non si siano minimamente toccati. E che Schumacher si sia fermato dove muri non ce n'erano. Essenzialmente c'è chi si è fatto un enorme film mentale. Quello che è successo è esattamente che Zhou ha superato Schumacher e subito dopo Schumacher ha avuto un guasto al motore, quindi si è fermato in una via di fuga. Oppure, altrettanto probabile, Schumacher ha avuto un guasto al motore, quindi per quella ragione Zhou si è preso la posizione, dopodiché si è fermato nella via di fuga.
Direi che possiamo lasciar perdere almeno le polemiche su eventi immaginari e concentrarci sul fatto che, più la gara andava avanti, più sembrava chiaro che la maggior parte dei piloti avrebbero fatto due soste, a parte quei pochi che partiti su gomme hard erano andati molto a lungo. Leclerc era uno di questi: il pitstop è stato lento ed è tornato in pista nel traffico, ritrovandosi a dover superare varie vetture random. Intanto anche davanti qualcuno optava per la seconda sosta, mentre la gara era ormai inoltrata. Verstappino è rientrato, Sainz è rimasto in pista, almeno finché non ha cambiato gomme in regime di safety car, quando Tsunoda è andato a verniciare le barriere. Quando la gara è ripresa, era negli scarichi di Verstappen e avrebbe dovuto assolutamente superarlo, o buttarlo fuori, o quantomeno buttare fuori se stesso perché Leclerc così avrebbe guadagnato una posizione. È del tutto inaudito che un pilota partito terzo possa arrivare di alcune posizioni più avanti rispetto a uno partito dall'ultima fila, queste seconde guide Ferrari non hanno più rispetto per la divinità altrui e per l'altrui possibilità di tenersi in tasca un mondiale!
I giri che mancavano sono stati un susseguirsi di Sainz che apriva il DRS nel tentativo di avvicinarsi a Verstappen, ma non si avvicinava mai abbastanza per tentare un attacco, come abbastanza prevedibile dal fatto che la Ferrari non avesse niente di più della Redbull nonostante la retorica anti-Sainz affermasse tutto ciò. I Gangster-Multi-L erano stabilmente terzo e quarto, mentre dietro c'erano le Alpine degli Oconso, almeno finché Leclerc non ha superato prima l'uno e poi l'altro. Alonso è rimasto quindi solo a inseguire Ocon, al grido di "it's ridicolous!!11!!!11!!! Fernando is faster than you!!!111!!!1!!!" senza mai riuscire a passare davanti al compagno di squadra. Alla fine della gara ha anche avuto un problema che l'ha costretto a rallentare e, nel tentativo di mantenere la posizione su Bottas (il Vampiro Famelico aveva azzeccato un ottimo timing per la sosta risalendo di varie posizioni) si è messo a zigzagare davanti a lui, cosa che non è piaciuta ai commissari, che l'hanno preso per le orecchie e trascinato indietro di cinque secondi, così non solo ha concluso dietro a Bottas, ma anche dietro a Zhou. La zona punti è stata conclusa da Strollino, il cui timing delle soste e la cui strategia era decisamente più azzeccata rispetto a quella del suo compagno di squadra. McLaren non pervenute, tranne nel momento in cui c'è stato un intoppo ai box con una sosta di Norris, Alpha Tauri in mezzo al nulla cosmico e Williams che semplicemente si è comportata da Williams, con Albon che salvava il salvabile e Latifi che cercava di salvare marmotte andando piano, quindi sano e lontano. La trasferta canadese terminava così e così io termino il mio commento.

RISULTATO: 1. Max Verstappen (Redbull), 2. Carlos Sainz (Ferrari), 3. Lewis Hamilton (Mercedes), 4. George Russell (Mercedes), 5. Charles Leclerc (Ferrari), 6. Esteban Ocon (Alpine), 7. Valtteri Bottas (Alfa Romeo), 8. Guanyu Zhou (Alfa Romeo), 9. Fernando Alonso (Alpine), 10. Lance Stroll (Aston Martin), 11. Daniel Ricciardo (McLaren), 12. Sebastian Vettel (Aston Martin), 13. Alexander Albon (Williams), 14. Pierre Gasly (Alpha Tauri), 15. Lando Norris (McLaren), 16. Nicholas Latifi (Williams), 17. Kevin Magnussen (Haas), Rit. Yuki Tsunoda (Alpha Tauri), Rit. Mick Schumacher (Haas), Rit. Sergio Perez (Redbull).


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