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giovedì 24 ottobre 2013

Indycar 2013, #16: MAVTV 500 Fontana (gara: 19 ottobre)

Mi devo correggere. La griglia di partenza è in realtà:
1^ fila: Power, Allmendinger, Bourdais
2^ fila: Kimball, Jakes, Andretti
3^ fila: Carpenter, Hinchcliffe, Kanaan
4^ fila: Muñoz, Castroneves, Hunter-Reay
5^ fila: Pagenaud, Servià, Hildebrand
6^ fila: De Silvestro, Dixon, Wilson
7^ fila: Mann, Newgarden, Tagliani
8^ fila: Rahal, Vautier, Saavedra, 9^ fila: Sato

Numero giri: 250 (500 miglia)

BANDIERA VERDE! ...che poi, in realtà, per qualche strano motivo è fucsia. O.O
Power mantiene la prima posizione, mentre Andretti recupera diverse posizioni e si porta secondo, prima di essere sopravanzato da Bourdais di lì a qualche giro e anche da alcuni altri piloti ce lo seguono, tra cui uno dei due piloti che si giocano il titolo, Castroneves.
Bourdais si porta in testa all’11° giro, mentre anche Castroneves rimonta, fino a portarsi, intorno al 20° giro, al secondo posto, seguito da Hunter-Reay.
32° giro: Hunter-Reay è risalito fino alla prima posizione, con Castroneves sempre secondo davanti a Bourdais.

Di lì a poco sono previsti i primi pit-stop, che avvengono in regime di bandiera verde. Mentre ai box c’è un contatto tra piloti nelle retrovie, davanti cambia ben poco, con Hunter-Reay ancora in testa davanti a Castroneves che precede il compagno di squadra Power.

Al 71° giro Saavedra innesca un incidente che coinvolge lui e la Mann: entra la safety-car per la prima volta.
La top5 è: Hunter-Reay, Castroneves, Power, Hinchcliffe, Allmendinger. Dixon segue in 6^ posizione e recupera al restart quando Hinchcliffe, che inizialmente sembrava avere avuto un buono spunto, perde varie posizioni.
Castroneves riesce comunque ad andare in testa, davanti ad Andretti e Kanaan con i quali lotta per la leadership.

Al 101° giro Muñoz, fino a quel momento autore di una gara, finisce a muro: entra la safety-car per la seconda volta.
Dopo i pit-stop che avvengono nel frattempo, Castroneves è in testa davanti a Bourdais.

La situazione di calma, comunque, dura poco: al 111° giro c’è un altro incidente, piuttosto serio, per Justin Wilson, che coinvolge anche altre vetture (Servia, Vautier, Jakes). Si scoprirà in seguito che l’ex pilota di F1 ha rimediato una frattura al bacino.
Si riparte al 125° giro, con Castroneves, Bourdais e Tagliani in lotta per la prima posizione, con Tagliani che va in testa, ma viene superato da Bourdais. Dixon, intanto, è in rimonta, ma in testa si porterà successivamente Power, per rimanerci anche dopo pit-stop in regime di verde.

Al 190° giro si rivede, dopo un lungo periodo di calma, la safety-car: a provocarne l’ingresso è Allmendinger che fiisce a muro. Al restart è Dixon a ritrovarsi in testa, ma Power lo supera quasi subito divenendo il nuovo leader.

Al 210° giro è Tagliani a finire a muro, entra di nuovo la safety car. Dopo il restart, quando mancano solo 35 giri di gara, Dixon si porta in testa approfittando della lotta per la leadership tra Power e Kimball superandoli entrambi.
Anche Castroneves approfitt della situazione, arrivando a superare Dixon e rendendosi protagonista di un intenso duello ruota contro ruota per la leadership con Kimball. Kimball per il momento riesce nell’intento, mentre pochi giri dopo Bourdais, in rimonta, arriva ad affiancarlo. Castroneves, nel frattempo, riporta danni all’ala anteriore dopo una collisione e perde posizioni.

Bourdais si porta in testa, ma a 20 giri dalla fine finisce in testacoda! Dixon, nel frattempo, era ai box.
Si riparte a 15 giri dalla fine, poi mentre Power è in testa, due giri dopo si innalza del fumo dalla vettura di Kimball. Hildebrand nel frattempo è fermo e c’è la safety car ancora una volta.
Quando si riparte soltanto cinque piloti - Power, Carpenter, Kanaan, Hinchcliffe, Dixon - sono a pieni giri. Castroneves che si è fermato ai box è sesto e doppiato di un giro. È questa la classifica finale e Dixon conquista la vittoria del titolo.

Risultato:
1  Will Power  12  Chevrolet  250   
2  Ed Carpenter  20  Chevrolet  250   
3  Tony Kanaan  11  Chevrolet  250    
4  James Hinchcliffe  27  Chevrolet  250   
5  Scott Dixon  9  Honda  250    
6  Helio Castroneves  3  Chevrolet  249   
7  Marco Andretti  25  Chevrolet  248   
8  Simona De Silvestro  78  Chevrolet  247   
9  Ryan Hunter-Reay  1  Chevrolet  242   
10  Charlie Kimball  83  Honda  238   
11  JR Hildebrand  98  Honda  237  
12  Sebastien Bourdais  7  Chevrolet  229  
13  Simon Pagenaud  77  Honda  217   
14  Alex Tagliani  10  Honda  209   
15  Graham Rahal  15  Honda  200 
16  AJ Allmendinger  2  Chevrolet  188  
17  Takuma Sato  14  Honda  144  
18  Justin Wilson  19  Honda  110    
19  Oriol Servia  4  Chevrolet  110   
20  Josef Newgarden  67  Honda  110   
21  Tristan Vautier  55  Honda  110 
22  James Jakes  16  Honda  110  
23  Carlos Munoz  5  Chevrolet  100 
24  Sebastian Saavedra  6  Chevrolet  69   

25  Pippa Mann  18  Honda  68    

domenica 16 giugno 2013

INDYCAR 2013: #8 MILWAUKEE INDYFEST

Anche stavolta sono un po’ in ritardo (la gara si è svolta nella sera del 15 giugno): in estate o comunque quando si va vicini all’estate la mia capacità di essere puntuale si affievolisce notevolmente (così come la mia memoria: ero convintissima che questo weekend la Indycar gareggiasse a Iowa Corn).
Direi però di non perdere dell’ulteriore tempo e di passare oltre e di iniziare con una piccola nota made-in-Brasil (qualcuno disse che provo una simpatia smodata per i piloti brasiliani, tempo fa: aveva ragione, e questa fissa è iniziata con Feliiii): è tornata Ana Beatriz!
Rispetto all’anno precedente la gara è più lunga: 250 giri anziché 250.

Griglia di partenza
1  Marco Andretti  Chevrolet  25  170.515 mph
2  James Hinchcliffe  Chevrolet  27  170.418 mph
3  Will Power  Chevrolet  12  170.212 mph
4  Ryan Hunter-Reay  Chevrolet  1  170.100 mph
5  E.J. Viso  Chevrolet  5  169.828 mph
6  Sebastian Saavedra  Chevrolet  6  169.732 mph
7  Tony Kanaan  Chevrolet  11  169.482 mph
8  Josef Newgarden  Honda  67  169.462 mph
9  Simon Pagenaud  Honda  77  169.311 mph
10  Tristan Vautier  Honda  55  169.215 mph
11  Scott Dixon  Honda  9  168.820 mph
12  James Jakes  Honda  16  168.470 mph
13  Justin Wilson  Honda  19  168.412 mph
14  Sebastien Bourdais  Chevrolet  7  168.141 mph
15  Takuma Sato  Honda  14  168.023 mph
16  Alex Tagliani  Honda  98  167.512 mph
17  Dario Franchitti  Honda  10  167.263 mph
18  Helio Castroneves  Chevrolet  3  167.169 mph
19  Ryan Briscoe  Chevrolet  4  165.765 mph
20  Ana Beatriz  Honda  18  165.364 mph
21  Ed Carpenter  Chevrolet  20  164.797 mph
22  Charlie Kimball  Honda  83  164.124 mph
23  Graham Rahal  Honda  15  163.230 mph
24  Simona De Silvestro  Chevrolet  78  162.886 mph

La gara (250 giri)
Al via Hunter-Reay risale fino alla seconda posizione e si inserisce tra Andretti e Hinchcliffe, con quest’ultimo che al secondo giro viene superato da Power. Nei giri che seguono Hunter-Reay si avvicina molto ad Andretti.
Al 22° giro la De Silvestro finisce in testacoda e sfiora il muro: caution. Pare comunque che riuscirà a ripartire. Non appena la pit-lane viene aperta tutti rientrano ai box, la top5 è invariata: Andretti, Hunter-Reay, Power, Hinchcliffe e Kanaan.
Proprio mentre la bandiera verde si apprestava a uscire Tagliani (A.K.A. sosia di Liuzzi) finisce in testacoda e nel frattempo c’è una lieve collisione, con Jakes che viene tamponato da Rahal. Tutto ciò ritarda il restart, che sarà al 33° giro, stavolta finalmente senza problemi.
Andretti resta in testa, Hunter-Reay gli è negli scarichi, seguono Power e Hinchcliffe, mentre Kanaan è stato superato da Viso, che poi si inserirà davanti a Hinchcliffe in quarta posizione, e Pagenaud.
Intorno al 65° giro vari piloti iniziano a rientrare ai box in regime di bandiera verde, compresi i piloti di testa: Andretti in precedenza aveva perso terreno ed era stato superato da Hunter-Reay che rientra ai box al suo stesso giro e che effettua una sosta più veloce della sua.
Sato, Castroneves, Wilson, Newgarden e Franchitti rimandano la sosta portandosi nelle prime cinque posizioni, seguiti da Viso primo pilota che ha già effettuato una seconda sosta, che si trova davanti a Hunter-Reay, Kimball, Jakes (che s’è fermato ai box dopo il contatto con Rahal, di fatto solo pochi giri dopo gli altri piloti), mentre segue in decima posizione Power.
I piloti che hanno ritardato la sosta si fermano intorno al 80-90° giro e, al 93°, Viso si ritrova in testa dopo che Wilson, ultimo pilota che ancora non si era fermato, rientra ai box. I primi dieci a questo momento della gara sono Viso, Hunter-Reay, Power, Sato che ritardando la sosta ha recuperato numerose posizioni, Carpenter, Castroneves che ha recuperato molto a sua volta, Hinchcliffe, Saavedra, Pagenaud e Kanaan.
Power viene superato da Sato e da Castroneves un paio di giri dopo, mentre al 98° giro è caution per la terza volta a causa della vettura di Andretti, rimasta ferma.
La pit-lane è aperta e numerosi piloti rientrano ai box, mentre rimangono invece in pista quelli che si erano appena fermati, il che significa che Sato è al momento in testa davanti a Castroneves, mentre terzo è Hunter-Reay che è uscito dai box davanti a Viso, in attesa del restart che sarà al 108° giro.
Sato e Castroneves ne approfittano per mettere spazio tra loro e le altre vetture, dal momento che i piloti che seguono si ritrovano davanti la vettura di Ana Beatriz da doppiare. Anche tra Sato e Castroneves, comunque, si crea un gap abbastanza elevato.
Quando siamo a metà gara le posizioni sono: Sato, Castroneves, Hunter-Reay, Viso, Hinchcliffe, Power, Dixon, Newgarden, Kanaan, Saavedra, Pagenaud, Carpenter, Franchitti e Wilson a pieni giri. Beatriz in 15^ posizione è la prima dei doppiati, seguita da Jakes, Briscoe e Kimball a un giro di ritardo; sono a 2 giri invece Rahal, Vautier e Bourdais, mentre Tagliani è a otto giri. Andretti, che ha 32 giri di ritardo, non è ancora ufficialmente ritirato (il che significa che potrebbe tornare in pista – e infatti è quello che farà diversi giri dopo), mentre è ufficialmente Out la De Silvestro.
Nei giri successivi Sato fa ancora il vuoto, rallentato soltanto dai doppiaggi che si ritrova a dover effettuare. In particolare il tentativo di doppiaggio di Carpenter, intorno al 145° giro, gli fa perdere oltre un secondo del suo vantaggio nei confronti di Castroneves, vista la resistenza che Carpenter oppone per non perdere un giro (non ho potuto fare a meno di pensare che sarebbe bello se anche alle HRT in Formula 1 fosse concesso farlo, ma poi mi sono ricordata che non c’è più la HRT in Formula 1). Intorno al 150° giro, comunque, approfittando dei problemi di Carpenter che rientrerà ai box subito dopo, Sato riesce a liberarsi di lui. Al momento ha però meno di mezzo secondo di vantaggio di Castroneves, leader della classifica, che ha recuperato tantissimo nei suoi confronti.
Castroneves rientra ai box al 155° giro, Sato rientra un giro più tardi per evitare di perdere terreno, dal momento che si ritrovava davanti la vettura doppiata di Ana Beatriz. Ed è proprio dietro a Bia anche Castroneves – rientrando ai box si perde esattamente un giro – quando Sato torna in pista e, approfittando del tempo impiegato da Castroneves per doppiare la sua connazionale, il giapponese mantiene la posizione sul brasiliano.
Dopo il rientro delle altre vetture è sempre Sato a ritrovarsi in testa davanti a Castroneves, staccato di oltre quattro secondi, Hunter-Reay staccato parecchio da Castroneves, Viso, a sua volta lontano da Hunter-Reay, con Hinchcliffe e Power ultimi due piloti a pieni giri.
Nel frattempo viene intervistato Bourdais, che risulta essersi ritirato al 152° giro nell’anonimato più totale, il che è un bene in quanto significa che per una volta non ha fatto danni. Subito dopo viene intervistato anche Tagliani, uscito a sua volta, e il suo tono di voce mi ricorda a sua volta quello di Liuzzi! O.O Questo è Liuzzi made-in-Canada!
Intorno al 170° giro Sato commette un errore, mentre tentava di doppiare la vettura di Kimball, ma fortunatamente riesce a rimanere in pista e conserva la leadership con circa mezzo secondo di vantaggio su Castroneves. Anche Hunter-Reay, che era parecchio arretrato dopo la sosta, riesce a risalire parecchio, ora è subito dietro a Castroneves.
Al 195° giro Hunter-Reay riesce a superare Castroneves e si lancia all’inseguimento di Sato, superandolo un giro più tardi. Accidenti a lui. -.-
A questo punto Sato deve vedersela anche con Castroneves, ma poi rientra ai box quando mancano 50 giri al termine, tornando in pista doppiato di un giro.
Saavedra sfiora il muro. NOOOOO! Non fare uscire la bandiera gialla adesso, che Taku è doppiato! *Sospiro di sollievo quando riesce a raggiungere i box.*
Riassumiamo: Hunter-Reay in testa, Castroneves a 3,8 secondi, Viso a 11, Power a 12, Hinchcliffe a 17, Dixon a 20, con Sato in settima posizione primo pilota a un giro di distacco, che si trova esattamente dietro (dal punto di vista dello spazio) a Castroneves, a cui di fatto per sdoppiarsi basta il rientro ai box di Hunter-Reay e Castroneves, sperando che non escano le bandiere giallo prima di questo momento.
BEATRIZ, CHE CA**O FAI?! Se fossi una complottista direi che è segretamente innamorata di Hunter-Reay. U.U Comunque come non detto: caution, tutti rientrano ai box... Sato comunque è settimo, davanti a Franchitti che è ottavo: i due erano a un giro di distacco e si ritrovano a pieni giri.
A 31 giri dal termine la gara riparte con Hunter-Reay, Castroneves, Power, Viso, Hinchcliffe, Dixon, Sato e Franchitti a pieni giri.
Hunter-Reay va molto più veloce rispetto a tutti gli altri piloti, tanto che dopo una decina di giri ha già messo quattro secondi tra sé e Castroneves, che nella parte conclusivi deve fare attenzione al compagno di squadra Power (che a quanto pare negli ultimi tempi ha imparato a girare sugli ovali senza arrampicarsi su per i muri XD) che gli è negli scarichi. Il brasiliano riesce a mantenere la seconda posizione fino alla fine, precedendo Power. Non variano, di fatto, le posizioni dei piloti che chiudono a pieni giri.

Il risultato
1  Ryan Hunter-Reay  1  Chevrolet  250  
2  Helio Castroneves  3  Chevrolet  250  
3  Will Power  12  Chevrolet  250  
4  E.J. Viso  5  Chevrolet  250  
5  James Hinchcliffe  27  Chevrolet  250  
6  Scott Dixon  9  Honda  250  
7  Takuma Sato  14  Honda  250  
8  Dario Franchitti  10  Honda  250  
9  Justin Wilson  19  Honda  249   
10  Tony Kanaan  11  Chevrolet  249  
11  Josef Newgarden  67  Honda  249  
12  Simon Pagenaud  77  Honda  249  
13  Sebastian Saavedra  6  Chevrolet  248  
14  Ed Carpenter  20  Chevrolet  248   
15  Ryan Briscoe  4  Chevrolet  248  
16  Graham Rahal  15  Honda  247 
17  Charlie Kimball  83  Honda  246   
18  James Jakes  16  Honda  245 
19  Ana Beatriz  18  Honda  242  
20  Marco Andretti  25  Chevrolet  176  
21  Tristan Vautier  55  Honda  173  
22  Sebastien Bourdais  7  Chevrolet  152   
23  Alex Tagliani  98  Honda  146   
24  Simona De Silvestro  78  Chevrolet  69  

lunedì 17 settembre 2012

INDYCAR 2012: #15 MAVTV 500, FONTANA (15 settembre)

Il finale della stagione è nella sera del 15 settembre sull’ovale di Fontana, in California. Power, il leader del campionato, partirà solo tredicesimo, mentre il suo avversario Hunter-Reay partirà addirittura soltanto ventiduesimo. Ma 250 giri sono lunghi e possono succedere tante cose...


Griglia di partenza: Andretti, Briscoe, Kanaan, Hildebrand, Carpenter, Barrichello, Legge, Servia, Franchitti, Saavedra, Viso, Jakes, Power, Newgarden, Dixon, Tagliani, Castroneves, Rahal, Hinchcliffe, Pagenaud, Sato, Hunter-Reay, Kimball, Cunningham, Wilson, De Silvestro.

Cronaca della gara
I primi giri vedono un’intensa lotta per la prima posizione tra Andretti e Kanaan, che si superano più volte: soltanto nei primi tre giri Kanaan supera due volte Andretti, per poi essere contro sorpassato. Successivamente Hildebrand sopravanza il brasiliano e affianca Andretti, di nuovo ci sono cambi di leadership con Hildebrand che, dopo avere superato Andretti ed averlo superato a sua volta, si porta in testa al sesto giro.
Dietro ad Andretti e Kanaan seguono Carpenter e Briscoe in lotta per la quarta posizione e sesta Katherine Legge davanti a Tagliani e Barrichello; Briscoe supera Carpenter, mentre intorno al decimo giro Tagliani supera Legge; successivamente Briscoe supererà anche Kanaan portandosi in terza posizione alle spalle di Hildebrand e Andretti, sorpassando quest’ultimo intorno al 25° giro.
Al 33° giro Andretti è il primo pilota a rientrare, seguiranno le soste anche degli altri piloti che si trovavano tra le prime posizioni. Dopo i pit-stop Hildebrand, Carpenter, Briscoe, Kanaan, Tagliani sono nelle prime cinque posizioni, con Briscoe che supera Carpenter al 48° giro.
Non appena viene superato un quinto di gara ciò che salta all’occhio sono Power e Hunter-Reay in lotta per la tredicesima posizione. Ma il vero colpo di scena avviene al 56° giro, quando Power finisce in testacoda e va a sbattere contro un muro, il che di fatto mette fine allo scontro per il titolo. Successivamente, una volta riparata la vettura di Power, molti giri più tardi, il team lo rimanderà in pista, nel tentativo di fargli conquistare qualche punto.
Mentre in pista c’è la pace-car, numerose vetture rientrano ai box. Il restart è al 66° giro, con Hildebrand leader davanti a Carpenter e Barrichello, con Carpenter che però supera Hildebrand subito dopo, portandosi in testa; i primi tre sono comunque vicinissimi. Segue Sato in quarta posizione davanti a Dixon che è in lotta con Kanaan per il quinto posto. Sato successivamente supera Barrichello portandosi al terzo posto, che diventa secondo al 75° giro, quando Hildebrand che era a secondo va a sbattere e la gara viene nuovamente neutralizzata dall’ingresso della pace-car. Ancora una volta tutti rientrano ai box con Jakes che non si ferma e si piazza al momento in prima posizione davanti a Carpenter, Dixon, Sato, Barrichello e Andretti.
All’81° giro, ancora dietro la pace-car, Wilson si tocca con Rahal e si ritira. La bandiera verde è all’86° giro con Carpenter che si porta in testa davanti ad Andretti, Dixon, Hunter-Reay, Jakes, con Sato che all’88° giro supera Castroneves per la sesta posizione.
Andretti perde successivamente diverse posizioni, mentre sia Castroneves sia Sato rimontano. Dopo 100 giri i primi cinque sono Carpenter, Dixon, Briscoe, Castroneves e Sato.
Al 108° giro Barrichello si ritira col motore in fumo, a causa della vettura ferma entra la pace-car e, non appena la pit-lane sarà aperta, tutti effettueranno un pit-stop. Carpenter è ancora leader, davanti a Kanaan, Dixon, Sato, Franchitti, Briscoe, Castroneves, Hunter-Reay, Rahal, Pagenaud, Servia, Tagliani, Hinchcliffe, Andretti, Jakes, Legge, Kimball, Saavedra, Cunningham, Hildebrand, Newgarden.
Dopo il restart Carpenter continua a mantenere la prima posizione, Dixon supera Kanaan, ma dal brasiliano verrà successivamente superato, mentre Franchitti si porta al quarto posto davanti a Sato. Al 122° giro Kanaan verrà nuovamente sopravanzato da Dixon e quest’ultimo affiancherà anche Carpenter, superandolo per la leadership al 123° giro.
È in quei frangenti che – come già anticipato – Power viene mandato in pista. La top-ten, a metà gara, è: Dixon, Carpenter, Kanaan, Castroneves, Sato, Franchitti, Hunter-Reay, Tagliani, Andretti, Pagenaud con Carpenter che perderà successivamente alcune posizioni; per Power, che aveva 17 punti, nonostante i 69 giri di ritardo esistono ancora speranze di conquistare la vittoria del campionato. La gara di Power non dura comunque molto a lungo: dopo una decina di giri rientrerà ai box e si ritirerà.
Intorno al 150° giro vari piloti si fermano ai box, dove tra l’altro c’è qualche problema per Rahal. Dopo questo giro di pit-stop Kanaan si ritrova in testa, tallonato da Dixon, seguono Castroneves, Carpenter, Sato, Tagliani, Franchitti, Hunter-Reay, Pagenaud e Briscoe a completare i primi dieci. Sato supererà successivamente Carpenter per la quarta posizione e dopo circa 170 giri di gara sorpasserà anche Castroneves portandosi al terzo posto; Franchitti invece supererà Tagliani portandosi in quinta posizione.
Al 182° giro la vettura  di Briscoe rallenta drasticamente e questo provoca l’ingresso della pace-car; Hunter-Reay che ha recuperato alcune posizioni adesso è quarto: davanti a lui ci sono Kanaan, Dixon, Franchitti e Tagliani, alle sue spalle invece Sato, Carpenter e Andretti.
Durante la caution avvengono le soste ai box, con Kanaan che perde terreno ritrovandosi sesto: adesso è in testa Dixon, che ci rimane anche dopo il restart (190° giro), mentre si porta in seconda posizione Carpenter, che al 193° giro lo affianca. I due si superano a vicenda diverse volte nei giri successivi, con Carpenter che si porterà definitivamente in testa intorno al 200° giro, mentre Franchitti è terzo e alle sue spalle Sato e Tagliani sono in lotta per il quarto posto; il canadese riuscirà non solo a sopravanzare il giapponese, ma supererà anche Franchitti e tenterà, con successo, di superare anche Dixon per la seconda posizione.
Al 204° giro Tagliani supera Carpenter e si porta in testa, mentre Sato risale in terza posizione con un sorpasso su Dixon, che successivamente verrà sopravanzato anche da Franchitti. Hunter-Reay è sesto, quando gli serve almeno un quinto posto per vincere il titolo.
A 33 giri dalla fine Carpenter supera Tagliani, che però riprende la prima posizione un giro più tardi, con Carpenter che commette un errore e va a sfiorare il muro, venendo nel frattempo superato da Sato e da Franchitti: ora Tagliani è al comando con oltre un secondo e mezzo di vantaggio nei confronti del giapponese che è secondo.
Un paio di giri più tardi la maggior parte dei piloti si fermano per un’ulteriore pit-stop: a 25 giri dal termine Tagliani è di nuovo in testa, stavolta con un margine minimo nei confronti di Sato e di Carpenter, mentre sono più distanziati Franchitti e Dixon, con Hunter-Reay ancora in sesta posizione, che deve necessariamente risalire almeno quinto per vincere il campionato.
A 23 giri dalla fine Sato sopravanza Tagliani portandosi in testa, mentre i due vengono superati entrambi da Carpenter un giro più tardi; quest’ultimo torna quindi leader, poco prima che Tagliani si ritiri con il motore in fumo e che entri la pace-car a causa della vettura ferma. Ciò permette a Hunter-Reay di risalire in quinta posizione.
Castroneves e Andretti si fermano ai box a 18 giri dal termine: grazie al fatto che buona parte dei piloti erano doppiati si accodano Andretti 8° e Castroneves 9°, come ultimi due piloti a pieni giri.
Al restart, a 15 giri dalla fine, Carpenter mantiene la prima posizione, mentre dietro di lui completano i primi cinque Franchitti, Sato, Hunter-Reay e Dixon, con quest’ultimo che viene superato da Kanaan, mentre Hunter-Reay supera Sato per la terza posizione.
A dieci giri dalla fine Kanaan finisce a muro ed entra di nuovo in pista la pace-car e un giro più tardi viene esposta la bandiera rossa (complice la telecronaca in lingua a me sconosciuta non capisco perché), quando Franchitti tra l’altro risulta essere davanti a Carpenter.
Le vetture riprendono comunque a breve a girare dietro la pace-car e la gara riparte quando di giri alla conclusione ne mancano soltanto sei: in un primo momento Franchitti mantiene la leadership, con Carpentr secondo e con Dixon che a quattro giri dalla fine supera Hunter-Reay per la terza posizione. Dietro al pretendente al titolo sopraggiunge Sato che a tre giri dalla fine lo affianca e tenta il sorpasso mentre si avvicina anche Andretti, ma è Hunter-Reay a mantenere la posizione, mentre all’ultimo giro il giapponese finisce a muro (coinvolgendo forse anche Andretti nell’incidente?), proprio mentre Carpenter supera Franchitti conquistando la vittoria davanti allo stesso Franchitti e a Dixon, mentre classificandosi quarto Hunter-Reay vince il titolo per tre punti su Will Power.
È da segnalare l’arrivo della Legge in nona posizione: all’ultimo appuntamento stagionale quello di Katherine è l’unico arrivo tra i primi dieci di una donna nel 2012.

Il risultato
1   Ed Carpenter   20   Chevrolet   250  
2   Dario Franchitti   10   Honda   250  
3   Scott Dixon   9   Honda   250 
4   Ryan Hunter-Reay   28   Chevrolet   250 
5   Helio Castroneves   3   Chevrolet   250  
6   Graham Rahal   38   Honda   250   
7   Takuma Sato   15   Honda   249   
8   Marco Andretti   26   Chevrolet   249   
9   Katherine Legge   6   Chevrolet   249   
10   Charlie Kimball   83   Honda   249   
11   JR Hildebrand   4   Chevrolet   248     
12   James Jakes   19   Honda   248    
13   James Hinchcliffe   27   Chevrolet   247 
14   Wade Cunningham   14   Honda   246   
15   Simon Pagenaud   77   Honda   246   
16   Josef Newgarden   67   Honda   244   
17   Ryan Briscoe   2   Chevrolet   244  
18   Tony Kanaan   11   Chevrolet   240
19   Oriol Servia   22   Chevrolet   231
20   Alex Tagliani   98   Honda   229  
21   Sebastian Saavedra   17   Chevrolet   118  
22   Rubens Barrichello   8   Chevrolet   107  
23   Justin Wilson   18   Honda   80  
25   Will Power   12   Chevrolet   66   
24   E.J. Viso   5   Chevrolet   65     
26   Simona De Silvestro   78   Lotus   16   

martedì 24 luglio 2012

INDYCAR 2012: #11 EDMONTON INDY (22 luglio)


Secondo appuntamento canadese per la Indycar, a Edmonton, per l’11° gran premio stagionale. È Ryan Hunter-Reay a partire dalla pole position.

Griglia di partenza
1   Dario Franchitti   Honda   10   103.650 mph
2   Ryan Briscoe   Chevrolet   2   103.410 mph
3   Takuma Sato   Honda   15   103.328 mph
4   Alex Tagliani   Honda   98   103.157 mph
5   Helio Castroneves   Chevrolet   3   103.122 mph
6   Will Power   Chevrolet   12   91.432 mph
7   Scott Dixon   Honda   9   91.293 mph
8   Simon Pagenaud   Honda   77   91.147 mph
9   Rubens Barrichello   Chevrolet   8   90.722 mph
10   Graham Rahal   Honda   38   90.291 mph
11   James Hinchcliffe   Chevrolet   27   90.222 mph
12   Justin Wilson   Honda   18   104.496 mph
13   Ryan Hunter-Reay   Chevrolet   28   103.664 mph
14   Sebastien Bourdais   Chevrolet   7   104.013 mph
15   Josef Newgarden   Honda   67   104.313 mph
16   James Jakes   Honda   19   103.993 mph
17   Marco Andretti   Chevrolet   26   103.995 mph
18   E.J. Viso   Chevrolet   5   103.990 mph
19   Charlie Kimball   Honda   83   103.969 mph
20   Oriol Servia   Chevrolet   22   103.454 mph
21   JR Hildebrand   Chevrolet   4   103.270 mph
22   Tony Kanaan   Chevrolet   11   103.250 mph
23   Simona De Silvestro   Lotus   78   102.674 mph
24   Ed Carpenter   Chevrolet   20   103.053 mph
25   Mike Conway   Honda   14   101.503 mph

Numero giri: 75.

Cronaca della gara
Franchitti mantiene la posizione, mentre Tagliani si inserisce al secondo posto davanti a Sato, con Briscoe che perde posizioni venendo sopravanzato anche da Castroneves, mentre sesto alle spalle di Briscoe è risalito Barrichello, autore di un’ottima partenza.
Tagliani supera Franchitti e si porta in testa all’inizio del secondo giro; anche Sato si avvicina a Franchitti e gli rimane negli scarichi piuttosto a lungo.
Barrichello perde la sesta posizione dieci giri più tardi, quando viene superato da Rahal. Wilson, Pagenaud e Hunter-Reay completano i primi dieci, con quest’ultimo che aveva ottenuto il miglior tempo nelle qualifiche, ma che è stato penalizzato ed è partito in 13^ posizione; Hunter-Reay supererà poi Pagenaud e si porterà al nono posto.
Al 16° giro Power – che alla partenza aveva perso varie posizioni – ha un leggero impatto contro un muro, ma sembra non avere riportato danni. Power è 11° con Bourdais 12° quando, a un terzo di gara, i due rischiano il contatto.
A un terzo di gara circa c’è il primo giro di pit-stop e al 26° giro Tagliani, Franchitti, Sato e Castroneves rientrano contemporaneamente, con Tagliani che riesce a mantenere la posizione su Franchitti, al quale si accoda Sato; di fatto le posizioni tra i primi quattro sono invariate; Castroneves supererà Sato un giro più tardi.
Dopo il primo giro di pit-stop le posizioni sono: Tagliani, Franchitti, Castroneves, Sato, Briscoe, Rahal, Kanaan, Power, Hunter-Reay, Wilson tra i primi dieci, con Kanaan che ha anticipato parecchio la prima sosta, fermandosi soltanto al 12° giro, e che si fermerà prima della metà gara per un’ulteriore sosta.
Al 29° giro Franchitti attacca Tagliani e lo supera, ma il canadese si riprende la posizione e anche Castroneves supera Franchitti, che perde anche la seconda posizione e si ritrova terzo. Pochi giri più tardi Rahal supererà Briscoe per la quinta posizione.
Al 37° giro Sato supera Franchitti e si porta in terza posizione.

Fangirl mode: ON
GO, TAKU, GO! Asfaltali tutti!
A metà gara intanto c’è un’inquadratura del panorama di Edmonton, donne in bikini in mezzo all’acqua e gente in tribuna che mangia fuori pasto. Nel frattempo Luca Filippi in telecronaca rosica perché Danica Patrick ha un volante in Nascar e guadagna più di lui... a quanto pare a Filippi non piacciono le donne-pilota (cfr. telecronaca della Indy Sao Paulo) e i piloti venezuelani (cfr. stessa telecronaca)... almeno che facesse 2+2 e passasse a parlare della Milka, una che sicuramente vale meno della Patrick, di Ana Beatriz e di Maldonado!
Vanzini intanto parla di un futuro ipotetico ingresso della pace-car, perché potrebbe cambiare l’esito della gara di Will Power. Basterebbe chiamare Mazzoni in assetto da gufata e sarebbe fatta!

Okay, non divaghiamo...
Intorno al 45° giro Power supera il compagno di squadra Briscoe e si porta in sesta posizione, mentre di lì a poco, a due terzi di gara, praticamente quasi tutti i piloti si fermano per il secondo giro di pit-stop (a parte Kanaan, che è su una strategia di tre soste e si fermerà al 59° giro).
Dopo la sosta Castroneves esce dai box davanti a Tagliani che si era fermato un giro prima di lui; un giro dopo il brasiliano si ferma Power, che rientra in pista in quarta posizione alle spalle di Sato e davanti a Rahal e a Franchitti, che nel pit-stop ha perso posizioni.
Al 55° giro Sato supera Tagliani e si porta in seconda posizione!

Fangirl mode: di nuovo ON
Taku for the win! Taku for the win! Taku for the win!

Dopo avere subito il sorpasso da parte di Sato, Tagliani deve guardarsi da Power, che gli è praticamente negli scarichi; Power infatti lo supera due giri più tardi portandosi in terza posizione, una grande prestazione tenendo conto del fatto che era partito in 17° posizione. Tagliani perde un’ulteriore posizione al 58° giro, quando viene superato da Rahal, ritrovandosi peraltro inseguito da Franchitti.
Sato recupera nei confronti di Castroneves, avvicinandosi parecchio e mettendogli pressione nella fase conclusiva della gara.

Fangirl mode: ancora una volta ON!
SATO FOR THE WIN! SATO FOR THE WIN! SATO FOR THE WIN! SATO FOR THE WIN! SATO FOR THE WIN! SATO FOR THE WIN! SATO FOR THE WIN!

Gli ultimi 15 giri sono alquanto bollenti, con lo scontro per la leadership tra Castroneves e Sato. Il giapponese, però, non riesce a tentare il sorpasso sul brasiliano, che così conquista la seconda vittoria stagionale.
Sato ottiene il suo miglior risultato in Indycar; secondo Vanzini il suo miglior risultato finora era un quinto posto. Ehm... il terzo posto a Sao Paulo non conta?

Castroneves festeggia in modo molto sobrio(?), scendendo dalla vettura per arrampicarsi su per una rete, poi risalire sull’auto contromano. Quest’uomo è un figo. U.U

Risultato
1   Helio Castroneves   3   Chevrolet   75  
2   Takuma Sato   15   Honda   75    
3   Will Power   12   Chevrolet   75  
4   Graham Rahal   38   Honda   75  
5   Alex Tagliani   98   Honda   75   
6   Dario Franchitti   10   Honda   75    
7   Ryan Hunter-Reay   28   Chevrolet   75   
8   Ryan Briscoe   2   Chevrolet   75  
9   Justin Wilson   18   Honda   75     
10   Scott Dixon   9   Honda   75   
11   Mike Conway   14   Honda   75  
12   James Hinchcliffe   27   Chevrolet   75  
13   Rubens Barrichello   8   Chevrolet   75
14   Marco Andretti   26   Chevrolet   75   
15   Sebastien Bourdais   7   Chevrolet   75   
16   E.J. Viso   5   Chevrolet   75  
17   Josef Newgarden   67   Honda   75    
18   Tony Kanaan   11   Chevrolet   75   
19   Charlie Kimball   83   Honda   75  *
20   Simon Pagenaud   77   Honda   74   
21   JR Hildebrand   4   Chevrolet   74   
22   Ed Carpenter   20   Chevrolet   74    
23   Simona De Silvestro   78   Lotus   73 
24   Oriol Servia   22   Chevrolet   65     
25   James Jakes   19   Honda   43 
* Penalizzato di 37 (WTF?! O.O) secondi per un contatto.

lunedì 11 giugno 2012

INDYCAR 2012: #7 FIRESTONE 550 (9 giugno)


Mentre nella stagione 2011 l’appuntamento notturno sull’ovale texano fu diviso in due gare da 114 giri, si torna a una gara unica per il 2012 (parere personale: ottima idea, specie visto che la griglia di partenza della gara 2 del 2011 era stata fatta a sorteggio O.O).

Griglia di partenza
1   Alex Tagliani   Honda   98   215.691 mph
2   Dario Franchitti   Honda   10   215.646 mph
3   Graham Rahal   Honda   38   215.554 mph
4   Scott Dixon   Honda   9   215.331 mph
5   Will Power   Chevrolet   12   215.116 mph
6   James Hinchcliffe   Chevrolet   27   214.920 mph
7   Tony Kanaan   Chevrolet   11   214.701 mph
8   Marco Andretti   Chevrolet   26   214.424 mph
9   Simon Pagenaud   Honda   77   214.082 mph
10   Ryan Briscoe   Chevrolet   2   214.060 mph
11   Oriol Servia   Chevrolet   22   213.957 mph
12   Rubens Barrichello   Chevrolet   8   213.949 mph
13   Ryan Hunter-Reay   Chevrolet   28   213.927 mph
14   E.J. Viso   Chevrolet   5   213.444 mph
15   Helio Castroneves   Chevrolet   3   213.402 mph
16   Charlie Kimball   Honda   83   212.833 mph
17   Justin Wilson   Honda   18   212.136 mph
18   Mike Conway   Honda   14   214.458 mph
19   Ed Carpenter   Chevrolet   20   211.643 mph
20   Takuma Sato   Honda   15   214.196 mph
21   James Jakes   Honda   19   211.245 mph
22   Katherine Legge   Chevrolet   6   210.543 mph
23   JR Hildebrand   Chevrolet   4   202.596 mph
24   Simona De Silvestro   Lotus   78   204.066 mph
25   Josef Newgarden   Honda   67   N/A

Cronaca della gara
Via: Tagliani mantiene la prima posizione davanti a Franchitti, Rahal, Dixon e Power, con Dixon che nei giri immediatamente successivi supererà i due piloti che lo precedono. Barrichello e De Silvestro risultano non partiti.
Nel corso dei primi giri non vi sono variazioni significative di posizioni, tranne che nelle retrovie, mentre al 15° giro Power supera Franchitti portandosi al quarto posto. Lo scozzese sta rallentando significativamente e precipita nelle retrovie per qualche problema alla vettura; rientrerà poi ai box al 22° giro.
Anche Tagliani perde posizioni: viene superato da Dixon al 21° giro, e nei giri successivi anche da Rahal, Power e Andretti, ritrovandosi in quinta posizione dopo una trentina di giri di gara.
È proprio al 30° giro che Kimball finisce a muro, provocando l’ingresso della pace-car. Durante la neutralizzazione tutti rientrano per il rifornimento, con Dixon che torna in pista in prima posizione davanti a Rahal, Andretti, Hinchcliffe, Tagliani, Briscoe, Hunter-Reay, Servia, Power, Carpenter... Ai box ci sono ancora problemi per Franchitti che torna in pista con due giri di ritardo.
Restart al 41° giro: Hinchcliffe sale in terza posizione dietro a Dixon e Rahal, Briscoe si porta in quinta posizione (dietro ad Andretti) superando Tagliani e Sato recupera numerose posizioni portandosi proprio alle spalle del canadese che supererà di lì a poco (Tagliani perderà poi in seguito altre posizioni).
Al 65° giro Sato finisce a muro: caution per la seconda volta, durante la quale Hunter-Reay ha qualche problema che lo costringe al ritiro ai box.
Dopo tre giri dietro la pace-car la pit-lane viene riaperta e tutti rientrano ai box, le posizioni, tra i primi tre, sono invariate (Dixon, Rahal, Hinchcliffe), seguono Hildebrand, Carpenter, Andretti, Castroneves, Servia, Tagliani, Wilson, Briscoe, Viso, Power, Conway, Jakes, Kanaan, Newgarden, Pagenaud, Legge, Franchitti.
Al restart (72° giro) Wilson, che era partito soltanto 17°, supera Tagliani e si porta in 9^ posizione.
A metà gara Wilson è risalito addirittura fino alla seconda posizione alle spalle di Dixon, adesso Hinchcliffe è terzo, seguito da Carpenter e Rahal.
Poco dopo la metà della gara c’è un nuovo giro di pit-stop, dopo il quale le posizioni sono: Dixon, Hinchcliffe, Carpenter, Power, Wilson, Castroneves, Viso, Kanaan, Briscoe, Rahal...
Al 130° giro la vettura di Viso rimane ferma ed entra di nuovo la pace-car. Alcune vetture rientrano ai box tre giri dopo e nella pit-lane vi è un contatto tra Newgarden e Castroneves.
La gara riparteal 139° giro con Hinchcliffe che si porta in testa mentre Dixon e Carpenter sono in lotta per la seconda posizione, con Carpenter che deve accodarsi mentre Dixon si lancia all’inseguimento di Hinchcliffe che supererà al 142° giro. Power e Briscoe superano  a loro volta Carpenter e si avvicinano a Hinchcliffe, al quale tentano di strappare la seconda posizione: Power riesce a superarlo al 146° giro e subito dopo è la volta di Briscoe; Kanaan frattanto si porta al quinto posto. La gara di Dixon finirà al 174° giro contro le barriere e segnerà l’ingresso, per la quarta volta, della pace-car e un rientro ai box di tutte le vetture per un’ulteriore sosta durante la neutralizzazione.
Power, Briscoe e Kanaan, che sono nelle prime tre posizioni, lottano per la leadership al restart (-44 giri al termine), con Power che mantiene la prima posizione. Il brasiliano subito dopo deve fermarsi ai box e risale Castroneves in terza posizione, seguono Rahal e Wilson.
Power rimane in testa fino a 26 giri dalla fine, quando si ferma per l’ultimo pit-stop, passa in testa Rahal che aveva rimontato alcune posizioni, davanti a Briscoe, Wilson, Hinchcliffe, Hildebrand, Castroneves e Pagenaud, ultimi piloti a pieni giri, mentre Power, 8°, è il primo dei doppiati.
È a due giri dalla fine che Rahal viene superato da Justin Wilson, palesemente più veloce di lui, che conquista così la vittoria.


Risultato
1   Justin Wilson   18   Honda   228    
2   Graham Rahal   38   Honda   228  
3   Ryan Briscoe   2   Chevrolet   228     
4   James Hinchcliffe   27   Chevrolet   228   
5   JR Hildebrand   4   Chevrolet   228  
6   Simon Pagenaud   77   Honda   228   
7   Helio Castroneves   3   Chevrolet   227  
8   Will Power   12   Chevrolet   227   
9   Alex Tagliani   98   Honda   227  
10   James Jakes   19   Honda   227
11   Tony Kanaan   11   Chevrolet   227    
12   Ed Carpenter   20   Chevrolet   227    
13   Josef Newgarden   67   Honda   226    
14   Dario Franchitti   10   Honda   225   
15   Katherine Legge   6   Chevrolet   224   
16   Mike Conway   14   Honda   224    
17   Marco Andretti   26   Chevrolet   222    
18   Scott Dixon   9   Honda   173    
19   E.J. Viso   5   Chevrolet   129   
20   Oriol Servia   22   Chevrolet   89    
21   Ryan Hunter-Reay   28   Chevrolet   66    
22   Takuma Sato   15   Honda   63     
23   Charlie Kimball   83   Honda   29   
24   Rubens Barrichello   8   Chevrolet   0   
25   Simona De Silvestro   78   Lotus   0

mercoledì 4 aprile 2012

Review Indycar 2011: #9 Toronto

Honda Indy Toronto: nono appuntamento stagionale, siamo a metà della stagione 2011 di Indycar, e la gara si svolge il 10 luglio sul circuito cittadino di Toronto.

Griglia di partenza
1   Will Power   Honda   12     
2   Scott Dixon   Honda   9     
3   Mike Conway   Honda   27     
4   Dario Franchitti   Honda   10     
5   Oriol Servia   Honda   2     
6   Graham Rahal   Honda   38     
7   Sebastien Bourdais   Honda   19     
8   Ryan Hunter-Reay   Honda   28     
9   Alex Tagliani   Honda   77     
10   Justin Wilson   Honda   22     
11   James Hinchcliffe   Honda   06     
12   Helio Castroneves   Honda   3     
13   Sebastian Saavedra   Honda   34     
14   Vitor Meira   Honda   14     
15   Ryan Briscoe   Honda   6     
16   Simona De Silvestro   Honda   78     
17   Marco Andretti   Honda   26     
18   Paul Tracy   Honda   8     
19   E.J. Viso   Honda   59     
20   Takuma Sato   Honda   5     
21   Danica Patrick   Honda   7     
22   JR Hildebrand   Honda   4     
23   James Jakes   Honda   18     
24   Charlie Kimball   Honda   83     
25   Ana Beatriz   Honda   24     
26   Tony Kanaan   Honda   82  

Giri previsti: 85

Cronaca della gara
Dopo una partenza senza particolari sconvolgimenti, con le posizioni di testa rimaste invariate, al terzo giro vi è un contatto tra Briscoe e Kanaan, Briscoe riporta solo danni lievi mentre invece la vettura del brasiliano finisce in testacoda, va a sbattere e lo costringe al ritiro: primo ingresso della pace-car.
Il restart è al 7° giro, Power rimane in testa davanti a Dixon, mentre Conway si vede strappare la terza posizione da Franchitti; segue Rahal quinto davanti a Servia, Tagliani e a Hunter-Reay.
Soltanto un giro più tardi c’è un altro incidente, con Sato che tampona Danica Patrick; lei riesce a tornare in pista e a rientrare ai box, mentre il giapponese è fermo in una via di fuga e la vettura ferma non provoca particolari intoppi. Anche lui riuscirà a ripartire, e i due perderanno entrambi alcuni giri.
Al 15° giro Servia è il primo pilota a rientrare ai box, tornando in pista nelle retrovie, mentre i primi cinque proseguono, probabilmente effettueranno una sosta in meno. Dieci giri più tardi rispetto a Servia si ferma ai box Tagliani che, proprio grazie al pit-stop di Servia, era risalito in sesta posizione.
Al 30° giro – quando Franchitti già si era fermato ai box, ma non Power e Dixon – un contatto tra Castroneves e Tagliani manda il canadese a sbattere contro le barriere: stavolta è caution.
Power, Dixon e Conway rientrano contemporaneamente ai box durante la neutralizzazione perdendo posizioni nei confronti di Franchitti che, come i piloti che già si erano fermati, rimonta posizioni. Secondo c’è Servia davanti a Wilson, Hunter-Reay, Hinchcliffe e Briscoe. Power è soltanto 11° davanti a Dixon e Conway.
La bandiera verde è al 37° giro, le posizioni rimangono invariate, mentre un giro più tardi Briscoe supera Hinchcliffe portandosi in quinta posizione. Anche Tracy tenta il sorpasso su Hinchcliffe, ma i due hanno un contatto e Tracy ha un contatto con un’altra vettura, riportando danni all’ala anteriore, ma riesce a raggiungere i box senza problemi. Anche Hinchcliffe sembra avere riportato qualche danno.
Al 39° giro è comunque caution un’altra volta, in quanto Jakes va a sbattere e la vettura rimane ferma in mezzo alla pista. Dietro la pace-car le posizioni sono: Franchitti, Servia, Wilson, Hunter-Reay, Briscoe, Dixon, Andretti, Meira, Rahal, Conway, con Power che adesso è soltanto 11°.
Si ferma ai box al 42° giro Rahal, mentre due giri più tardi viene data bandiera verde, con Franchitti che mantiene la posizione, mentre Wilson si porta in seconda posizione superando Servia, che viene sopravanzato anche da Hunter-Reay (che si fermerà ai box al 48° giro a causa dei danni riportati all’ala anteriore in una collisione con Servia durante il sorpasso). Saavedra si ferma frattanto in una via di fuga.
Al 48° giro Paul Tracy è fermo per un incidente, che ha coinvolto lui, Meira, Bourdais e Kimball: mentre la gara è nuovamente neutralizzata dall’ingresso della pace-car, vari piloti si fermano per la seconda sosta. La gara riparte al 53° giro, con Rahal, Viso, Hunter-reay e De Silvestro nelle prime quattro posizioni, dal momento che non si sono fermati ai box, mentre quinto c’è Franchitti.
Al 55° giro Briscoe e Conway hanno una collisione, che non comporta particolari intoppi, dal momento che le vetture danneggiate riescono a ripartire. Al 57° giro invece è Power che, dopo una collisione con Franchitti, si ritrova in testacoda: è la quinta caution e la bandiera verde è al 61° giro. Leader è Rahal, davanti a Hunter-Reay, Viso, Wilson, Franchitti, Dixon, Servia, Andretti, De Silvestro e Hinchcliffe tra i primi dieci.
Un giro più tardi Viso, che ha avuto una lieve collisione con Wilson, rientra ai box, grazie al contatto tra i due Franchitti e Dixon sono risaliti rispettivamente in terza e quarta posizione. Franchitti risale poco dopo al secondo posto, superando Hunter-Reay.
A 20 giri dal finale Power impatta contro le barriere dopo un contatto con Tagliani: è di nuovo caution, la sesta. La gara riparte a 14 giri dal termine, e poco dopo Franchitti strappa la leadership a Rahal, mentre Dixon sale in terza posizione superando Hunter-Reay, seguono Wilson e Servia. Un paio di curve più tardi vi è un incidente tra Danica Patrick e Tagliani, nel quale viene coinvolto anche Jakes, che porta a una nuova neutralizzazione.
A 10 giri dalla fine viene esposta bandiera verde, ma subito dopo un incidente – originato da una collisione tra Andretti e Servia – coinvolge diverse vetture: Conway, Servia, Kimball, Wilson e Hinchcliffe sono fermi ed entra la pace-car per l’ottava volta, fino a quando, a -5 giri dal finale, viene data di nuovo bandiera verde. Dopo poche curve un contatto con Hunter-Reay manda in testacoda Rahal, che perde diverse posizioni ma riesce a proseguire; Hunter-Reay non riporta conseguenze e rimane in terza posizione, dietro a Franchitti e a Dixon. Le posizioni rimangono invariate fino alla fine.

Risultato
1   Dario Franchitti   10   Honda   85   
2   Scott Dixon   9   Honda   85  
3   Ryan Hunter-Reay   28   Honda   85   
4   Marco Andretti   26   Honda   85    
5   Vitor Meira   14   Honda   85   
6   Sebastien Bourdais   19   Honda   85   
7   Ryan Briscoe   6   Honda   85   
8   JR Hildebrand   4   Honda   85   
9   E.J. Viso   59   Honda   85  
10   Simona De Silvestro   78   Honda   85 
11   Ana Beatriz   24   Honda   85  
12   Oriol Servia   2   Honda   85   
13   Graham Rahal   38   Honda   85  
14   James Hinchcliffe   06   Honda   84    
15   Justin Wilson   22   Honda   83   
16   Paul Tracy   8   Honda   82    
17   Helio Castroneves   3   Honda   81   
18   James Jakes   18   Honda   81   
19   Danica Patrick   7   Honda   79    
20   Takuma Sato   5   Honda   79    
21   Charlie Kimball   83   Honda   77    
22   Mike Conway   27   Honda   76   
23   Alex Tagliani   77   Honda   71   
24   Will Power   12   Honda   66  
25   Sebastian Saavedra   34   Honda   43  
26   Tony Kanaan   82   Honda   2    

martedì 3 aprile 2012

Review Indycar 2011: #6 Texas Firestone Twin 275s (gara 1 + gara 2)

L’11 giugno si svolgono due gare gemelle su un ovale breve, le Texas Firestone Twin 275s, anziché la più classica Firestone 550, come sesto appuntamento stagionale.

Griglia di partenza gara 1
1   Alex Tagliani   Honda   77   
2   Dario Franchitti   Honda   10   
3   Will Power   Honda   12   
4   Takuma Sato   Honda   5   
5   Ed Carpenter   Honda   67   
6   Tony Kanaan   Honda   82   
7   Scott Dixon   Honda   9   
8   Wade Cunningham   Honda   99   
9   Ryan Briscoe   Honda   6   
10   Danica Patrick   Honda   7   
11   JR Hildebrand   Honda   4   
12   Vitor Meira   Honda   14   
13   Helio Castroneves   Honda   3   
14   Oriol Servia   Honda   2   
15   James Hinchcliffe   Honda   06   
16   Ryan Hunter-Reay   Honda   28   
17   Charlie Kimball   Honda   83   
18   Davey Hamilton   Honda   11   
19   E.J. Viso   Honda   59   
20   Graham Rahal   Honda   38   
21   Paul Tracy   Honda   8   
22   Mike Conway   Honda   27   
23   Marco Andretti   Honda   26   
24   Ana Beatriz   Honda   24   
25   Alex Lloyd   Honda   19   
26   Sebastian Saavedra   Honda   34   
27   Justin Wilson   Honda   22   
28   Jay Howard   Honda   88   
29   Simona De Silvestro   Honda   78   
30   James Jakes   Honda   18

Cronaca della gara 1 (Numero giri: 114)
Franchitti si porta in testa fin dall’inizio, superando Tagliani, mentre nei giri successivi Power e Sato sono in lotta per la terza posizione. Alle spalle di Sato ci sono Kanaan e Dixon.
All’11° giro Sato supera Power per la terza posizione; successivamente vi sarà un acceso duello per la quarta posizione tra Power e Dixon, mentre Kanaan perderà alcune posizioni.
Al 30° giro Power riprende la posizione nei confronti di Sato (che verrà in seguito superato anche da Dixon), per poi superare pochi giri dopo anche Tagliani e portarsi al secondo posto.
Al 50-51° giro iniziano primi i pit-stop per i piloti di testa, dopo la sosta Franchitti è ancora in testa seguito da Power, mentre Dixon è terzo, con Tagliani dietro di lui e Sato in quinta posizione. Dixon riuscirà comunque a rimontare nuovamente la posizione persa dopo il pit-stop.
La gara procede senza alcun colpo di scena fino al 92° giro, quando un incidente tra Cunningham e Kimball porta all’ingresso della pace-car.
Non appena viene aperta la pit-lane tutti rientrano per l’ultima sosta e le prime quattro posizioni – Franchitti, Dixon, Power, Tagliani – rimangono invariate mentre Castroneves rimonta in quinta posizione, davanti a Sato.
La bandiera verde viene esposta quando mancano 10 giri alla fine; i primi quattro sono molto vicini l’uno all’altro fino alla fine. Sato e Briscoe, nel frattempo, risaliti in quinta e posizione, sono in lotta tra loro, con il giapponese che riesce a mantenere il quinto posto fino alla conclusione.

Risultato gara 1
1   Dario Franchitti   10   Honda   114 
2   Scott Dixon   9   Honda   114  
3   Will Power   12   Honda   114   
4   Alex Tagliani   77   Honda   114    
5   Takuma Sato   5   Honda   114
6   Ryan Briscoe   6   Honda   114  
7   E.J. Viso   59   Honda   114  
8   Vitor Meira   14   Honda   114 
9   Graham Rahal   38   Honda   114 
10   Helio Castroneves   3   Honda   114 
11   Tony Kanaan   82   Honda   114  
12   Paul Tracy   8   Honda   114  
13   Marco Andretti   26   Honda   113  
14   Alex Lloyd   19   Honda   113  
15   Jay Howard   88   Honda   113    
16   Danica Patrick   7   Honda   113 
17   Justin Wilson   22   Honda   113 
18   Ed Carpenter   67   Honda   113  
19   Ryan Hunter-Reay   28   Honda   113  
20   James Hinchcliffe   06   Honda   113 
21   Oriol Servia   2   Honda   112
22   Ana Beatriz   24   Honda   112 
23   JR Hildebrand   4   Honda   112     
24   Mike Conway   27   Honda   112  
25   James Jakes   18   Honda   112
26   Simona De Silvestro   78   Honda   111  
27   Davey Hamilton   11   Honda   109 
28   Sebastian Saavedra   34   Honda   97   
29   Wade Cunningham   99   Honda   92  
30   Charlie Kimball   83   Honda   91 

***

La griglia di partenza della gara 2 – che si svolge la sera – non si basa sui risultati della gara 1, bensì sun un sorteggio. O.O
Sarà Kanaan a partire dalla prima posizione e anche questa gara avrà la stessa lunghezza della precedente.

Griglia di partenza della gara 2
1   Tony Kanaan   Honda   82   
2   Wade Cunningham   Honda   99   
3   Will Power   Honda   12   
4   Graham Rahal   Honda   38   
5   Ryan Hunter-Reay   Honda   28   
6   Helio Castroneves   Honda   3   
7   Vitor Meira   Honda   14   
8   Charlie Kimball   Honda   83   
9   James Hinchcliffe   Honda   06   
10   Ed Carpenter   Honda   67   
11   Sebastian Saavedra   Honda   34   
12   Ryan Briscoe   Honda   6   
13   Jay Howard   Honda   88   
14   Paul Tracy   Honda   8   
15   Ana Beatriz   Honda   24   
16   Alex Tagliani   Honda   77   
17   Oriol Servia   Honda   2   
18   Scott Dixon   Honda   9   
19   Alex Lloyd   Honda   19   
20   Danica Patrick   Honda   7   
21   JR Hildebrand   Honda   4   
22   Simona De Silvestro   Honda   78   
23   James Jakes   Honda   18   
24   Davey Hamilton   Honda   11   
25   Takuma Sato   Honda   5   
26   Mike Conway   Honda   27   
27   Marco Andretti   Honda   26   
28   Dario Franchitti   Honda   10   
29   E.J. Viso   Honda   59   
30   Justin Wilson   Honda   22

Cronaca della gara 2
Kanaan mantiene la posizione davanti a Cunningham e Power, con Power che al 2° giro supera Cunningham e si porta in seconda posizione; Cunningham perderà altre posizioni nei giri successivi.
Al 7° giro Power si porta sempre più vicino a Kanaan, ma deve nel frattempo difendersi dall’attacco di Hunter-Reay che si trova in terza posizione alle sue spalle.
Intorno al 38° giro Power supera Kanaan e si porta in testa. Al terzo posto, intanto, dopo una quarantina di giri c’è Castroneves, con quarto Briscoe, quinto Dixon e sesto Rahal in lotta con Hunter-Reay che si trova in settima posizione.
Al 51° giro Power si ferma per il primo pit-stop, è il primo tra i piloti di testa a fermarsi. Quando i pit-stop sono finiti Power è ancora leader, davanti a Castroneves, Briscoe e Kanaan; al 61° giro Briscoe si porta in seconda posizione superando Castroneves. Dixon recupera successivamente parecchie posizioni e, dopo una settantina di giri, si porta in seconda posizione alle spalle di Power, Briscoe, Castroneves e Kanaan scendono in terza, quarta e quinta posizione, con Castroneves che all’80° giro tenta il sorpasso su Briscoe, che però lo supera a sua volta poco dopo.
Intorno al 100° giro inizia il secondo giro di pit-stop, il leader Power si ferma ai box a 9 giri dal termine e, dopo che anche i piloti che lo seguivano si sono fermati, è ancora in testa alla gara, seguito da Dixon, Briscoe, Castroneves, Kanaan, Andretti e Franchitti che, partito 28°, è risalito fino alla settima posizione.
La gara si conclude senza particolari colpi di scena quando vengono completati i 114 giri previsti, non ci sono stati incidenti e l’unico pilota che non è riuscito a finire la gara è Rahal, che ha 10 giri dalla fine si è fermato ai box per un problema alla vettura.

Risultato gara 2
1   Will Power   12   Honda   114  
2   Scott Dixon   9   Honda   114   
3   Ryan Briscoe   6   Honda   114     
4   Helio Castroneves   3   Honda   114    
5   Tony Kanaan   82   Honda   114  
6   Marco Andretti   26   Honda   114   
7   Dario Franchitti   10   Honda   114  
8   Danica Patrick   7   Honda   114  
9   Ryan Hunter-Reay   28   Honda   114   
10   E.J. Viso   59   Honda   114   
11   Vitor Meira   14   Honda   114  
12   Takuma Sato   5   Honda   113   
13   Paul Tracy   8   Honda   113  
14   Alex Tagliani   77   Honda   113  
15   Oriol Servia   2   Honda   113  
16   Ed Carpenter   67   Honda   113  
17   Mike Conway   27   Honda   113 
18   JR Hildebrand   4   Honda   113  
19   James Hinchcliffe   06   Honda   113
20   Jay Howard   88   Honda   113
21   Justin Wilson   22   Honda   113 
22   Ana Beatriz   24   Honda   113  
23   Charlie Kimball   83   Honda   112   
24   Alex Lloyd   19   Honda   112  
25   Davey Hamilton   11   Honda   112  
26   Wade Cunningham   99   Honda   112  
27   Simona De Silvestro   78   Honda   111  
28   James Jakes   18   Honda   111   
29   Sebastian Saavedra   34   Honda   111  
30   Graham Rahal   38   Honda   104