lunedì 31 marzo 2014

#2: Commento al Gran Premio della Malesia – Sepang, 28-30 marzo 2014

Cronaca qualifiche | Cronaca gara

Un cordiale saluto a tutti, miei cari lettori nostalgici dei bei tempi in cui Briatore si esprimeva con estrema finezza, la nonna di Barrichello scrutava il cielo e faceva previsioni meteo degne di Meteofrance, Ide devastava monoposto, Raikkonen se ne andava in giro ubriaco e Hamilton non aveva né il pizzetto, né gli orecchini, né le braccia interamente tatuate né si vestiva come un rapper.
I tempi sono cambiati, ma la Formula 1 è rimasta sempre la stessa, nonostante tutte le premesse di cambiamento radicale. O forse no? Lo scopriremo insieme, analizzando quanto accaduto nella terra in cui nessuno regala niente al proprio compagno di squadra. Strano a dirsi l’unico(?) pilota a ricevere un pacco regalo di quel tipo a Sepang fu nientemeno che il playboy ossigenato che piaceva tanto alla mia compagna di banco di prima e seconda media, tra l’altro da parte di un pilota che non era solito fare regali. Ma lasciamo da parte il playboy ossigenato, che peraltro all’epoca non si era ancora ossigenato i capelli, e concentriamoci sull’attuale gran premio.

LET’S GOOOOOO! È venerdì e le Mercedes vanno più veloci di tutti. È sabato e le Mercedes vanno ancora più veloci di tutti. Come da buona tradizione le qualifiche si disputano sotto la pioggia.
Pioggia vs sole nelle qualifiche: 2 a 0.
Un tempo quando pioveva Ferniiii conquistava la pole position mettendolo in quel posto alle Redbull. Adesso le Mercedes per parcondicio lo mettono in quel posto sia a Ferniiii sia alle Redbull. Un tempo in gara le Mercedes avevano le gomme che si riducevano in poltiglia, mentre adesso continuano a metterlo in quel posto a entrambi.
Iniziamo però dall’inizio, ovvero da una Q1 in cui le Marussia e le Caterham sono state miseramente eliminate al gran completo. Una notizia del genere mi ha lasciata piuttosto affranta, ma deve essere rimasto affranto anche Sutil, che era proprio davanti ai fantastici quattro e che soprattutto era un bel po’ più indietro di GutiX2, cosa che non è esattamente di buon auspicio considerando che lo scoiattolo non è mai stato particolarmente noto per una velocità fuori dal comune.
Il primo degli esclusi era nientemeno che Maldiiii, il che tutto sommato è anche una novità, dato che la volta scorsa non era nemmeno riuscito a registrare un tempo e se n’era rimasto relegato nel sacro mondo dei piloti fuori dal 107% ammessi alla gara.
È da segnalare che l’ultimo posto l’ha conquistato Sonyericson, che si è esibito in un balletto usando un pannello come ballerina, sul finire della Q1. Si vocifera che a quel punto Chilliiii l’abbia invitato a giocare a briscola e che Sonyericson abbia perso.

Poi si è passati alla Q2 e lì è capitato l’impensabile: Ferniiii e il Kiwi si sono toccati e, nonostante siano riusciti a raggiungere entrambi i box senza spargere detriti, è stata esposta bandiera rossa e le qualifiche sono state interrotte per una decina di minuti. WTF?! O.O Ho il vago sentore che, se non ci fosse stata l’occasione, in concomitanza, di riparare a tempi di record la vettura del Ferniiii che aveva danneggiato una sospensione, uno stuolo di fanboy avrebbe gridato allo scandalo, perché loro la F1 non la seguono più dato che ci sono serie come la Nascar in cui non ci sono bandiere rosse ogni cinque minuti o interruzioni (poi va beh, a me pare che le gare a volte finiscano 10 ore dopo essere iniziate a causa di temporali, uragani e quant’altro), ma nonostante la F1 non la seguono più sanno perfettamente(?) tutto quello che accade e ritengono doveroso comunicare al mondo le loro impressioni.
Tornando a Ferniiii è tornato in pista con la vettura riparata e, nonostante il danno subito in precedenza, andava più forte di San Kimi Alcolista da Espoo.
A proposito del pilota in questione, pare che visto che al momento non ha ancora raggiunto i risultati di Ferniiii, la propensione alla sua santificazione da parte dei fanboy sia leggermente calata. Figuriamoci che Montoya di recente ha dichiarato che da quando Schumacher ha lasciato la Ferrari non hanno più vinto un bel nulla, senza che nessun fanboy protestasse animatamente per via di quel campionato del 2007...
Tornando a noi e abbandonando Montoya al proprio destino (almeno per ora), la Q2 è proseguita regolarmente e quando ho visto che la Williams avevano serie difficoltà di accesso alla Q3 mi sono finalmente resa conto una volta per tutte che le speranze di gloria per questa scuderia non sono così elevate come si pensava inizialmente... anche se comunque, tenendo conto del fatto che l’anno scorso hanno fatto meno punti in tutta la stagione rispetto al gran premio d’Australia di quest’anno, il passo avanti che hanno fatto è veramente notevole. E poi in gara hanno fatto una di quelle azioni che generano flame tra le fangirl in stile tumblr (dove il “team Massa” e il “team Bo77as” sembrano avere molte seguaci, e anche qui dobbiamo analizzare il perché), soddisfatte o indispettite dall’accaduto.
Da notare che anche in questa occasione la telecronaca Rai non si è mai smentita: “Bo77as si esalta in queste condizioni”. Poi anche stavolta, proprio come in Australia, è finito dietro a Feliiii, che per la seconda volta consecutiva ha abbandonato la tradizione della danza inaugurale contro i guard-rail. Che si stia risparmiando per dare il meglio di sé a Montecarlo? Comunque, in ogni caso, Bo77as ha gli occhi azzurri e lui no, quindi non ha nulla di preoccuparsi anche se è dietro: ci sarà sempre qualche fangirl pronta a commuoversi per lui quando per la seconda gara consecutiva verrà retrocesso sulla griglia di partenza (stavolta per avere rallentato qualcun altro).

Si è passati infine in Q3, dove Hammiiii ha conquistato la pole davanti a Sebbiiii, poi c’erano Rosbiiii, Ferniiii, Riccio e Iceman. Quando ho notato che casualmente dietro di loro c’era Hulkenberg settimo, mi sono detta che no, non era cambiato un accidente, rispetto all’anno scorso. Ma non era ancora domenica... e tutto poteva ancora succedere. Infatti è andata proprio così...

Ore 9.45: è giunto il momento di connettersi a internet per vedere la gara su SkyF1 UK, pronta a sopportare una telecronaca che non è frutto dell’erba brasiliana. O forse sì, dato che la scoperta della giornata è che Gillette Fusion si è unito a Brundle, Davidson, Hill, Herbert e compagnia bella (e tra l’altro durante la gara si scambiata dei tweet con Chandy). Ho trovato perfino dei fanboy che lo insultavano per questo, il che mi ha lasciata alquanto basita per due motivi: 1) non vedo che senso abbia un pilota perché è andato a fare il telecronista su un canale che loro neanche guardano; 2) non sapevo che i fanboy criticassero i piloti che sono sempre stati a centro/fondo classifica, dal momento che in genere non ne conoscono l’esistenza.

La partita a briscola per Checoooo è iniziata prima del dovuto: doveva partire dalla pit-lane, ma non è riuscito a partire neanche dalla pit-lane.
Davanti invece sono partiti, Hammiiii bene, Rosbiiii anche e si è appropriato della seconda posizione mentre dietro i RBBoys litigavano per i fatti loro e per un paio di giri Riccio ha dato l’illusione di essere colui che cambierà il mondo e relegherà Sebbiiii al ruolo di zimbello della società odierna. Tutto ciò andava ovviamente a vantaggio di Ferniiii, che ha perso una posizione passando totalmente inosservato.
Nelle retrovie nel frattempo Bianchiiii è andato addosso a Maldiiii mettendo di fatto fine alla gara di quest’ultimo, che ha deciso di rifarsi andando a giocare a briscola con il suo amico Perez.
Nel frattempo Magnum litigava con Kimiiii (probabilmente perché Kimi l’aveva scambiato per un gelato e lo voleva mangiare!), che ha forato. Magnum è stato penalizzato con uno stop-and-go e, per questioni di spazio (è potenzialmente infinito, ma preferisco dedicarlo alle cose serie, come ad esempio dire qualche ca**ata) preferisco non stare a spiegare come funziona al giorno d’oggi. Kimiiii invece ha forato e, dopo un giro su tre ruote, è rientrato ai box e ne è uscito in ultima posizione. Il momento più eclatante della sua gara è stato quando più tardi l’hanno inquadrato mentre arrancava per superare Sonyericson. Ho il sospetto che Kimiiii preferisse non essere inquadrato affatto, ma non si può mai sapere: probabilmente è in una fase della sua vita in cui non gliene frega un emerito cavolo di nulla e la cosa lo lasciava totalmente indifferente.
Magnum ha tentato successivamente con scarso successo di mettersi a litigare con le Williams, ma Feliiii e Bo77as erano troppo impegnati a litigare per i fatti loro e a citofonare ai box per convincere i loro ingegneri a organizzarsi con le scommesse per il risultato 1) della gara, 2) della rissa post-gara.

Questo è quanto accaduto in seguito ai vari piloti:
- davanti tra i primi ci sono distacchi abissali;
- a metà gara alcuni hanno iniziato ad avvertire qualche goccia di pioggia;
- entrambe le Sauber si sono ritirate;
- Hulkenberg ha tentato una strategia diversa e si è ritrovato davanti a Ferniiii;
- Ferniiii ha superato Hulkenberg verso la fine della gara;
- la gara è finita senza che la pioggia diventasse mai un problema.

Questo è invece quello che è successo al Riccio:
- i telecronisti inglesi per tutto il tempo l’hanno chiamato “Rikardo”;
- il suo secondo pit-stop è andato male, in quanto è ripartito con tre ruote imbullonate;
- è rimasto fermo nella corsia dei box e stato spinto indietro dai meccanici;
- ha rotto l’ala anteriore ed è ritornato ai box;
- è stato penalizzato con uno stop-and-go per “unsafe release”, che non ha mai scontato in quanto si è ritirato poco dopo;
- come se non bastasse è stato retrocesso di 10 posizioni sulla griglia di partenza del prossimo gran premio;
- dato che nonostante non abbia ottenuto ancora un solo punto nonostante guidi una Redbull, ha commosso milioni di haters della Redbull.

Ma ora veniamo al momento più eclatante: a quattro giri dalla fine, mentre erano 7° e 8° alle spalle di Jensiiii, Feliiii e Bo77as si sono resi protagonisti dello “scandalo Multi 19-77”.
Tutto è iniziato quando si è sentito un team radio, in cui Andrew Murdoch AKA l’impostore, ha declamato, testualmente: “Valtteri is faster than you”.
OH.
MY.
GOD.
A parte che sono scoppiata a ridere e ho pensato che fosse impossibile smettere da lì fino al gran premio di Abu Dhabi, perché le parole erano proprio testuali, vedere che nei quattro giri successivi Feliiii ha fatto finta di non sentire è stato il primo segnale del weekend che mi ha fatto capire che tutto sommato lo spazio per qualche novità c’è ancora.
Su Twitter sono state scatenate numerose polemiche sul fatto che gli ordini di scuderia vanno rispettati, e sono sicura che se fosse accaduto l’opposto, le polemiche si sarebbero scatenate lo stesso. Le fangirl, invece, se ne sbattono altamente di quanto gli ordini di scuderia siano etici o non etici: loro sono divise in “team Felipe” e “team Bo77as”, a seconda di quale dei due provochi loro più bava alla bocca. Devo controllare nel dizionario quale sia la definizione di “sexy”.
Potrebbe essere forse “uomo di un metro e sessanta, pettinato da gangster italoamericano degli anni ’30 in modo da nascondere la calvizie precoce, con l’espressione che è un mix tra quella da eterno bambino e quella da pesce lesso”, o in alternativa “individuo con gli occhi azzurri, dall’aria imbambolata e con il collo grosso come quello dell’uomo di Neanderthal”.

Di fatto, tutto è andato più o meno così:
Box Williams: “Val77eri is faster than you.”
Feliiii: “Non ci sento.”
Box Williams: “You’re faster than Felipe. Ti farà passare.”
Bo77as: “Era anche ora. Nonostante io non abbia accennato a superare né lui né Button nemmeno una volta, sono insindacabilmente più veloce di lui e spaccherò il culo a tutti.”
Box Williams: “Val77eri. Is. Faster, Than. You.”

Feliiii: “Te lo scordi, ho detto che non ci sento, che sono più veloce io e che sarò io a spaccare il culo a tutti. E poi, se non mi chiami baby, non ti rispondo.”
Checoooo: “Sono io che spacco il culo a tutti.”
Maldiiii (pescando l’asso di briscola dal mazzo): “Io credo di no.”
Box Williams: “Va beh, fate quello che ca**o vi pare...”
Feliiii & Bo77as: “Il Montoya-vs-RSC-style è contemplato?”
Montoya: “Voi non avete classe! U.U Solo io sono il the best dei the best!”
Box Williams: “Va beh, di tutto ciò ne parliamo molto pacatamente dopo la gara.”
Grosjiiii: “Se volete posso dare in affitto al miglior offerente la mia baguette per lo scontro finale!”
Le fangirl “team Felipe”: “Facciamo una colletta e offriamo tutta la nostra erba do Brasil!”
Le fangirl “team Bo77as”: “Facciamo una colletta e offriamo tutta la nostra vodka!”
Kimiiii: “Vodka! E poi voglio il mio Magnum!”
Magnum: “Te l’ho detto, non sono un gelato!”
Montoya: “Comunque io sono il più faster!”
RSC: “No, sono io il più faster! E portavo gli occhiali sotto al casco ben prima che l’altro Sebbiiii emigrasse in Europa!”
Tutti: “E questi da dove sbucano fuori?! Non possiamo rispedirli al mittente?”
Montoya: “Non prima di avere combattuto usando le baguette come spade! Location: curva sopraelevata del circuito di Indianapolis.”
RSC: “Io ho gli occhi azzurri. Il mondo è mio!”
Montoya: “Dopo una simile affermazione, non posso fare altro che piegarmi al tuo strapotere. Adios, chicos!”
Bo77as, agitando la baguette: “Ma nessuno mi considera più?”
Feliiii: “E tu come te la sei procurata, la baguette? O.O”

Per quanto riguarda tutto il resto, abbiamo perso di vista le Mercedes: Hammiiii e Rosbiiii hanno fatto doppietta con un ampio vantaggio nei confronti di Sebbiiii. Sul podio ho notato che:
1) il pubblico malese stava applaudendo e non stava fischiando nessuno;
2) Rosbiiii sarebbe perfetto per fare la pubblicità di uno shampoo.

In ogni caso, questo è il risultato:
1) Hamilton (Mercedes), 2) Rosberg (Mercedes), 3) Vettel (Redbull), 4) Alonso (Ferrari), 5) Hulkenberg (Force India), 6) Button (Mclaren), 7) Massa (Williams), 8) Bottas (Williams), +1 giro: 9) Magnussen (Mclaren), 10) Kvyat (Toro Rosso), 11) Grosjean (Lotus), 12) Raikkonen (Ferrari), 13) Kobayashi (Caterham), +2 giri: 14) Ericsson (Caterham), 15) Chilton (Marussia). RIT: Ricciardo (Redbull), Gutierrez (Sauber), Sutil (Sauber), Vergne (Toro Rosso), Bianchi (Marussia), Maldonado (Lotus), DNS: Perez (Force India).

La cosa più strappalacrime di questo risultato è ovviamente che Chilliiii è stato battuto da Sonyericson. Propongo, e sono sicura che un certo fan di Chilliiii approverà, di vestirci a lutto fino al gran premio del Bahrein, che sarà tra una settimana.
Soltanto una vittoria in Indycar del mio pilota preferito di tutti i tempi (come no), il signore e padrone della conga, che non piacerà mai alle fangirl perché diversamente dai suoi ex compagni di squadra in F1 RSC e Kimiiii non ha gli occhi azzurri, potrebbe farmi riprendere...
...
...
...
Ma è arrivato 15°. Che peccato. T.T
*festeggia ballando la conga.* ...Sorry JPM, ma non ti digerisco. XD

domenica 30 marzo 2014

#1: FIRESTONE GRAND PRIX OF ST. PETERSBURG - 30 marzo 2014

Ricomincia la stagione di Indycar, senza Franchitti che ha lasciato le competizioni per i danni fisici riportati nell’incidente dello scorso ottobre, e con Montoya ritornato a gareggiare nella massima serie americana a ruote scoperte, da cui mancava fin dal 2000 quando lasciò la CART.

Quello di St. Pete è, come la maggior parte di quelli dove gareggia la Indycar, un circuito cittadino, già da anni gara inaugurale della stagione.

Numero giri: 110.
Condizioni meteo: sereno.
Pole position: Takuma Sato.

Griglia di partenza:
1^ fila: Sato (Foyt) – Kanaan (Ganassi)
2^ fila: Hunter-Reay (Andretti) – Power (Penske)
3^ fila: Dixon (Ganassi) – Andretti (Andretti)
4^ fila: Muñoz (Andretti) – Hawksworth (Herta)
5^ fila: Briscoe (Ganassi) – Castroneves (Penske)
6^ fila: Saavedra (KV) – Conway (Carpenter)
7^ fila: Bourdais (KV) – Pagenaud (Schmidt)
8^ fila: Aleshin (Schmidt) – Wilson (Coyne)
9^ fila: Huertas (Coyne) – Montoya (Penske)
10^ fila: Hinchcliffe (Andretti) – Kimball (Ganassi)
11^ fila: Rahal (Rahal) – Newgarden (Fisher)

Gara:
Sato scatta dalla pole position e mantiene la prima posizione, con a seguire Hunter-Reay, Kanaan, Power e Dixon a completare la top5, posizioni destinate a rimanere invariate per parecchi giri, dopodiché Power supera Kanaan e risale al terzo posto, mentre Castroneves supera Dixon per la quinta posizione.

Al 13° giro Bourdais è il primo pilota a rientrare ai box per la prima sosta, sostituendo anche l’ala anteriore danneggiata.
Seguiranno pochi giri dopo altri piloti partiti da metà classifica in poi, evidentemente su una strategia differente rispetto ai primi.

Al 18° giro Castroneves supera anche Kanaan e si porta in quarta posizione, pochi giri prima che i piloti che si trovano tra le prime posizioni effettuino la prima sosta.
Non ci sono eccessivi colpi di scena e ritroviamo Sato ancora in testa davanti a Power, staccato soltanto di pochi centesimi, con Castroneves terzo a circa tre secondi.

Dopo un acceso duello per la leadership, Will Power si porta in testa al 31° giro. Il giapponese sembra in difficoltà con il nuovo set di gomme e si ritrova secondo con un margine minimo nei confronti di Castroneves e Hunter-Reay che seguono. Power ne approfitta per prendere distanza.

Mentre i piloti che si erano fermati intorno al 15° giro si fermano di nuovo intorno al 45°, il leader Will Power effettua la seconda sosta al 53° giro.
Castroneves e Hunter-Reay rientrano un giro più tardi, così come Kanaan. Dixon rientra al 56°, mentre Sato, momentaneamente leader, prosegue per altri tre giri e torna in pista in quinta posizione alle spalle di Power, Castroneves ,Hunter-Reay e Conway.
Al 64° giro Conway risale in top3 dopo un sorpasso su Hunter-Reay.

Quando mancano 35 giri alla fine entra la safety car a causa di un’uscita di pista di Kimball e, con le nuove regole, la pit-lane è chiusa. Al momento in cui viene aperta tutte le vetture rientrano, prima di accodarsi di nuovo alla safety car, dietro la quale completano la top-ten: Power, Castroneves, Hunter-Reay, Dixon, Kanaan, Sato, Pagenaud, Briscoe, Wilson e Newgarden. Per un’incomprensione con il team Conway rientra un giro più tardi rispetto agli altri piloti. Si ritroverà settimo(?) e verrà successivamente penalizzato con un drive through.

Si riparte con Power che dopo il restart sembra rallentare... dietro si viene a formare un ingorgo e c’è un incidente tra Hawksworth e Andretti: di nuovo safety car.
Al restart, a 23 giri dal termine, tutto sembra filare liscio e Hunter-Reay supera Castroneves per la seconda posizione, mentre Power rimane in testa.

Di fatto dopo l’ultimo restart la situazione si stabilizza e il risultato finale, per quanto riguarda la top3, è invariato. Completano la top5 Dixon e Pagenaud.

Risultato:
1  Will Power  12  Chevrolet  110
2  Ryan Hunter-Reay  28  Honda  110 
3  Helio Castroneves  3  Chevrolet  110
4  Scott Dixon  9  Chevrolet  110
5  Simon Pagenaud  77  Honda  110
6  Tony Kanaan  10  Chevrolet  110 
7  Takuma Sato  14  Honda  110 
8  Justin Wilson  19  Honda  110 
9  Josef Newgarden  67  Honda  110  
10  Ryan Briscoe  8  Chevrolet  110
11  Sebastian Saavedra  17  Chevrolet  110 
12  Mikhail Aleshin  7  Honda  110
13  Sebastien Bourdais  11  Chevrolet  110 
14  Graham Rahal  15  Honda  110
15  Juan Pablo Montoya  2  Chevrolet  110  
16  Mike Conway  20  Chevrolet  110 
17  Carlos Munoz  34  Honda  110 
18  Carlos Huertas  18  Honda  110
19  James Hinchcliffe  27  Honda  109
20  Charlie Kimball  83  Chevrolet  108
21  Jack Hawksworth  98  Honda  83
22  Marco Andretti  25  Honda  82

GP Malesia: vince Hamilton... e Scandalo Multi 19-77

Condizioni meteo: asciutto.
Numero giri: 56.
Pole position: Lewis Hamilton.

Griglia di partenza: Hamilton, Vettel, Rosberg, Alonso, Ricciardo, Raikkonen, Hulkenberg, Magnussen, Vergne, Button, Kvyat, Gutierrez, Massa, Perez, Grosjean, Maldonado, Sutil, Bottas, Bianchi, Kobayashi, Chilton, Ericsson.
In realtà Perez non è presente sulla griglia di partenza, a causa di problemi alla vettura, e non partirà nemmeno.

Hamilton mantiene la prima posizione, mentre Rosberg ha un ottimo spunto in partenza e riesce a strappare la seconda posizione a Vettel che nel frattempo viene superato anche da Ricciardo e si ritrova quarto davanti alle Ferrari di Alonso e Raikkonen. Nelle retrovie, intanto, c’è un contatto tra Bianchi e Maldonado, con il pilota della Marussia che riuscirà a raggiungere i box su tre ruote. Maldonado rimarrà in pista ma sarà costretto al ritiro dopo pochi giri. Bianchi sarà penalizzato con uno stop and go di 5 secondi (che diversamente dal passato viene scontato prima del pit-stop - quando il pilota rientra sta fermo 5 secondi e poi inizia il pit-stop).

Al 2° giro, subito dopo essere stato superato da Hulkenberg, Raikkonen viene raggiunto anche da Magnussen e, dopo un contatto con il pilota della McLaren, fora ed è costretto a fare quasi un intero giro prima di riuscire a raggiungere i box.
Magnussen, intanto, viene superato da Button e sembra in difficoltà, dal momento che viene raggiunto dalle Williams di Massa e Bottas che sono in 9^ e 10^ posizione. Per il momento il pilota della Mclaren riesce a mantenere la posizione.
Al 4° giro, intanto, Vettel supera Ricciardo e si porta in terza posizione.

Al 10° giro Magnussen, che ha l’ala anteriore danneggiata, rientra ai box per sostituirla e torna in pista in ultima posizione. Subito dopo viene comunicato che sarà penalizzato con uno stop-and-go di 5 secondi.

Rientra Alonso al 12° giro per il suo regolare pit-stop e dopo di lui rientra Ricciardo. I due si ritrovano in lotta per la posizione, con l’australiano che sta davanti allo spagnolo. Al 14° giro rientra Vettel, che torna in pista davanti ai due.
I due piloti della Mercedes si fermano ai box nei giri immediatamente successivi (Rosberg al 15°, Hamilton al 16°). Hulkenberg, che non si è ancora fermato, rimane momentaneamente in prima posizione, anche se poi viene superato poco dopo da Hamilton, poi rientrerà ai box subito dopo.

Al 19° giro nelle retrovie Raikkonen, che era riuscito, non senza difficoltà, a recuperare la 17^ posizione nei confronti di Ericsson, rientra ai box per la seconda sosta. Torna in pista ultimo. Subito dopo Vergne rientra ai box ed è costretto al ritiro.

Al 22° giro Bottas, che era 10° alle spalle di Kvyat supera il pilota della Toro Rosso ritrovandosi 9° ancora una volta.
La top-ten al momento è: Hamilton, Rosberg, Vettel, Ricciardo, Alonso, Hulkenberg, Button, Massa, Bottas, Kvyat.

Al 28° giro Alonso e Massa sono i primi due piloti della top-ten che rientrano per la seconda sosta, quando si presume che le soste totali siano tre.
Anche i piloti di Redbull e Mercedes rientrano nei giri successivi. Hulkenberg rientra al 35° proprio mentre la Sauber di Sutil rimane ferma a lato della pista e non va meglio al suo compagno di squadra Gutierrez che tre giri più tardi si ritira ai box.
Nel frattempo inizia a cadere qualche goccia di pioggia.

Al 41° giro Ricciardo rientra ai box e riparte con solo tre ruote imbullonate. Rimane fermo nella pit-lane, e la vettura viene riportata a spinta nella propria piazzola.
Ricciardo riesce a ripartire, ma è sotto investigazione per irregolarità nel pit-stop ed è precipitato in 14^ posizione alle spalle di Raikkonen e Kobayashi. Un giro più tardi lo ritroviamo con l’ala anteriore rotta ed è costretto a ritornare ai box. A quel punto viene penalizzato con 10 secondi di stop-and-go, da aggiungere al suo tempo a fine gara.

Altri piloti che si fermano nei giri successivi sono le Williams, Alonso e Button. Dopo la sosta Button e Massa si ritrovano in lotta per la 6^ posizione.
A 10 giri dalla fine la top-ten è: Hamilton, Rosberg, Vettel, Hulkenberg, Alonso, Button, Massa, Bottas, Magnussen, Kvyat.

Vettel si ferma ai box al 50° giro per l’ultima sosta, un giro dopo rientra Rosberg e infine si ferma Hamilton al 52°. Ricciardo intanto è di nuovo ai box, dove si ritira.
Al 53° giro Alonso supera Hulkenberg, che prosegue fino alla fine con un pit-stop in meno, e si porta in quarta posizione.
Infine come da buona tradizione del gran premio di Malesia si finisce con un pilota che ignora totalmente un ordine di scuderia: si tratta di Massa, a cui la Williams aveva chiesto per due volte, via radio, di lasciar passare Bottas.

Le posizioni permangono invariate fino alla fine, e senza che sia mai venuto seriamente a piovere.

Risultato
1. Lewis Hamilton  Mercedes  56 
2. Nico Rosberg  Mercedes  56  +17.3
3. Sebastian Vettel  Red Bull Racing-Renault  56  +24.5
4. Fernando Alonso  Ferrari  56  +35.9
5. Nico Hulkenberg  Force India-Mercedes  56  +47.1
6. Jenson Button  McLaren-Mercedes  56  +83.6
7. Felipe Massa  Williams-Mercedes  56  +85.0
8. Valtteri Bottas  Williams-Mercedes  56  +85.5
9. Kevin Magnussen  McLaren-Mercedes  55  +1 Lap 
10. Daniil Kvyat  STR-Renault  55  +1 Lap 
11. Romain Grosjean  Lotus-Renault  55  +1 Lap 
12. Kimi Räikkönen  Ferrari  55  +1 Lap 
13. Kamui Kobayashi  Caterham-Renault  55  +1 Lap 
14. Marcus Ericsson  Caterham-Renault  54  +2 Laps 
15. Max Chilton  Marussia-Ferrari  54  +2 Laps
Ret. Daniel Ricciardo  Red Bull Racing-Renault  49  +7 Laps
Ret. Esteban Gutierrez  Sauber-Ferrari  35  +21 Laps
Ret. Adrian Sutil  Sauber-Ferrari  32  +24 Laps 
Ret. Jean-Eric Vergne  STR-Renault  18  +38 Laps
Ret. Jules Bianchi  Marussia-Ferrari  8  +48 Laps 
Ret. Pastor Maldonado  Lotus-Renault  7  +49 Laps 
Dns. Sergio Perez  Force India-Mercedes  0  +56 laps


sabato 29 marzo 2014

GP Malesia: seconda pole stagionale per Hamilton

Come spesso accade a Sepang, anche quest’anno la pioggia torna protagonista; permettendo però, se non altro, di disputare le qualifiche senza ritardi o altri impedimenti.

Dopo le prove libere in cui le Mercedes si sono mostrate al top, ancora una volta Rosberg e Hamilton si dimostrano veloci fin da subito, con Rosberg che ottiene sotto la pioggia il miglior tempo in una Q1 che vede l’esclusione di Maldonado (su una Lotus che ancora una volta ha avuto parecchie difficoltà al venerdì), della Sauber di Sutil e infine dei quattro piloti dei “nuovi team”, con l’ultima posizione conquistata dalla Caterham di Ericsson, autore di un incidente che ha fatto chiudere con qualche secondo d’anticipo la prima manche.

La Q2 si apre subito con un incidente tra Kvyat e Alonso, in cui quest’ultimo danneggia una sospensione. Viene esposta di nuovo bandiera rossa e, a tempi record, quando pochi minuti dopo le qualifiche riprendono, Alonso torna in pista con la vettura riparata.
Il primo degli esclusi, in una Q2 dove le sorprese sono molto limitate, sarà proprio Kvyat con la Toro Rosso, davanti a Gutierrez, Massa, Perez, Bottas (che poi verrà retrocesso di 3 posizioni per avere rallentato un'altra vettura) e infine Grosjean, a cui il passaggio in Q2 non ha permesso di fare nulla di memorabile.

Vanno in Q3 le due Mercedes, le due Redbull, le due Ferrari, le due McLaren, una Force India e una Toro Rosso.
È Hamilton a conquistare la pole position, davanti a Vettel che, per quello che doveva essere il suo ultimo tentativo, ha preso bandiera a scacchi per una questione di un paio di secondi. Segue in terza posizione la Mercedes di Rosberg, davanti ad Alonso, Ricciardo e Raikkonen. In settima posizione c’è Hulkenberg, davanti a Magnussen, Vergne e Button. 

Risultato
1. L.Hamilton  Mercedes  01:59.431
2. S.Vettel  Red Bull  01:59.486
3. N.Rosberg  Mercedes  02:00.050
4. F.Alonso  Ferrari  02:00.175
5. D.Ricciardo  Red Bull  02:00.541
6. K.Raikkonen  Ferrari  02:01.218
7. N.Hulkenberg  Force India  02:01.712
8. K.Magnussen  McLaren  02:02.213
9. J.Vergne  Toro Rosso  02:03.078
10. J.Button  McLaren  02:04.053
11. D.Kvyat  Toro Rosso  02:02.351
12. E.Gutiérrez  Sauber  02:02.369
13. F.Massa  Williams  02:02.460
14. S.Perez  Force India  02:02.511
15. V.Bottas  Williams  02:02.756 (+3 posizioni: ostruzione)
16. R.Grosjean  Lotus  02:02.885
17. P.Maldonado  Lotus  02:02.074
18. A.Sutil  Sauber  02:02.131
19. J.Bianchi  Marussia  02:02.702
20. K.Kobayashi  Caterham  02:02.595
21. M.Chilton  Marussia  02:02.388
22. M.Ericsson  Caterham  02:02.407

venerdì 28 marzo 2014

GP Malesia: ORARI IN TV

Venerdì:
Libere 1 - Raisport2 ore 11.30
Libere 2 - Raisport2 ore 22.00

Sabato:
Qualifiche - Raidue e RaiHD ore 14.00 {NB. le qualifiche saranno alle 9.00}

Domenica:
Gara - Raiuno e RaiHD ore 15.30 {NB. la gara sarà alle 10.00}

NB. Andateci con le pinze, per quanto riguarda l'orario della gara di domenica, perché a volte quando si passa da ora solare a ora legale o viceversa, gli orari sono un po' sballati e magari non è ancora stato messo l'orario corretto.

domenica 23 marzo 2014

NASCAR SPRINT CUP #5: Auto Club 400, Fontana

Mi sono persa la Auto Club 400 di Fontana.
Sembra che sia stata una gara movimentata e che (evento miracoloso) non ci siano stati né acquazzoni né uragani.

Il risultato
1 14 18 Kyle Busch Interstate Batteries Toyota 206 47 4 Running 2 5
2 11 42 Kyle Larson # Target Chevrolet 206 42 Running
3 17 41 Kurt Busch Haas Automation Chevrolet 206 42 1 Running 1 2
4 1 20 Matt Kenseth Dollar General Toyota 206 41 1 Running 4 19
5 10 14 Tony Stewart Rush Truck Centers/Mobil 1 Chevrolet 206 39 Running
6 25 1 Jamie McMurray McDonald’s Chevrolet 206 38 Running
7 19 55 Brian Vickers TreatMyClot.com/Aaron’s Toyota 206 38 1 Running 1 1
8 18 47 AJ Allmendinger Charter Chevrolet 206 36 Running
9 30 27 Paul Menard Duracell/Menards Chevrolet 206 35 Running
10 9 99 Carl Edwards Subway Ford 206 34 Running
11 20 3 Austin Dillon # Cheerios Chevrolet 206 33 Running
12 15 88 Dale Earnhardt Jr. National Guard Chevrolet 206 32 Running
13 6 24 Jeff Gordon Drive To End Hunger Chevrolet 206 32 1 Running 4 23
14 27 10 Danica Patrick GoDaddy/Get Found Chevrolet 206 30 Running
15 31 13 Casey Mears GEICO Chevrolet 206 29 Running
16 5 15 Clint Bowyer PEAK Toyota 206 29 1 Running 2 2
17 13 11 Sam Hornish Jr.(i) FedEx Express Toyota 206 0 Running
18 34 26 Cole Whitt # Swan Energy Toyota 206 26 Running
19 23 7 Michael Annett # Pilot/Flying J Chevrolet 206 25 Running
20 16 31 Ryan Newman Caterpillar Chevrolet 206 25 1 Running 1 3
21 36 36 Reed Sorenson Chevrolet 206 24 1 Running 1 1
22 40 23 Alex Bowman # Dr.Pepper Toyota 206 22 Running
23 12 78 Martin Truex Jr. Furniture Row Chevrolet 206 21 Running
24 3 48 Jimmie Johnson Lowe’s Spring is Calling Chevrolet 206 22 2 Running 8 104
25 43 40 Landon Cassill(i) CRC Brakleen/FiberLock Chevrolet 205 0 Running 2 4
26 2 2 Brad Keselowski Wurth Ford 205 19 1 Running 5 38
27 41 34 David Ragan Taco Bell Ford 205 18 1 Running 1 1
28 28 51 Justin Allgaier # Brandt Professional Agriculture Chevrolet 205 16 Running
29 33 35 David Reutimann MDS Transport Ford 205 16 1 Running 1 1
30 8 9 Marcos Ambrose DeWalt Ford 205 14 Running
31 39 83 Ryan Truex # Borla Exhaust Toyota 205 13 Running
32 42 66 Joe Nemechek(i) Land Castle Title Toyota 205 0 Running 1 1
33 35 32 Travis Kvapil SK Hand Tools Ford 205 11 Running
34 22 17 Ricky Stenhouse Jr. Ford EcoBoost Ford 204 10 Running
35 37 33 Brian Scott(i) Whitetail Chevrolet 204 0 Running
36 4 4 Kevin Harvick Jimmy John’s Chevrolet 204 8 Running
37 38 98 Josh Wise Trench Shoring Company Chevrolet 204 7 Running
38 29 38 David Gilliland Love’s Travel Stops Ford 202 7 1 Running 1 1
39 7 22 Joey Logano AAA Southern California Ford 195 5 Running
40 24 16 Greg Biffle 3M Aerospace Ford 193 4 Running
41 26 5 Kasey Kahne Time Warner Cable Chevrolet 180 3 Running
42 32 30 Parker Kligerman # Swan Energy Toyota 85 2 Accident
43 21 43 Aric Almirola Farmland Ford 68 1 Accident

mercoledì 19 marzo 2014

Attenti al Gufo!

Di recente ho realizzato che anche la vecchia canzone "Attenti al lupo" di Lucio Dalla si presta molto bene a una revisione motoristica! *-*


C'è una casetta piccola così
Di fronte al circuito di Interlagos
E una nonnina piccola così
Che ha il suo nipotino a cui badare
E un pilotino piccolo così
Che ha sempre tanti muretti da scalare
Ha un fazzoletto piccolo così
Per le sue lacrime da asciugare
E più lui piange e più non sa aspettare

Rubinho mio non devi stare in pena,
Interlagos è un'arena,
Qualche volta ti va male
Guarda come son tranquillo io
Anche se arrivi secondo
Con l'aiuto di Jean Todt
Stando sempre attento al gufo
Attenti al gufo, attenti al gufo
Winning together, losing together

Laggiù c'è un prato piccolo così
Dove finirà per parcheggiare
E il traguardo sembra piccolo così
Mentre Montoya è arrivato sul podio
E anche Kimi è arrivato sul podio
E Rubinho lì disperato a guardare
In mezzo a questo mare di gufate
E quel gufo piccolo così
Ma tanto grande che continuerà a volare
E più lui piange e più non sa cosa fare

Rubinho mio non devi stare in pena,
Interlagos è un'arena,
Qualche volta ti va male
Guarda come son tranquillo io
Anche se arrivi secondo
Con l'aiuto di Jean Todt
Stando sempre attento al gufo
Attenti al gufo, attenti al gufo
Winning together, losing together

martedì 18 marzo 2014

NASCAR SPRINT CUP #4: Food City 500, Bristol Motor Speedway

Nel weekend ero troppo su di giri per pensare anche alla NASCAR.
In ogni caso ho scoperto che è stata una di quelle interessantissime gare della durata di sette ore, con cinque ore di interruzioni nel mezzo.

Risultato
1 12 99 Carl Edwards Kellogg’s / Frosted Flakes Ford 503 47 4 Running 1 78
2 21 17 Ricky Stenhouse Jr. Nationwide Insurance Ford 503 42 Running
3 23 43 Aric Almirola Smithfield Ford 503 41 Running
4 37 14 Tony Stewart Bass Pro Shops / Mobil 1 Chevrolet 503 40 Running
5 5 9 Marcos Ambrose STANLEY Ford 503 39 Running
6 1 11 Denny Hamlin FedEx Freight Toyota 503 39 1 Running 4 4
7 6 24 Jeff Gordon Axalta Chevrolet 503 37 Running
8 10 5 Kasey Kahne Farmers Insurance Chevrolet 503 37 1 Running 2 16
9 38 55 Brian Vickers Aaron’s Dream Machine Toyota 503 35 Running
10 20 42 Kyle Larson # Target Chevrolet 503 34 Running
11 26 3 Austin Dillon # Bad Boy Buggies / Realtree Chevrolet 503 33 Running
12 8 16 Greg Biffle Meguiar’s Ford 503 32 Running
13 3 20 Matt Kenseth Home Depot / Husky Toyota 503 33 2 Running 4 165
14 2 2 Brad Keselowski Miller Lite Ford 503 31 1 Running 1 40
15 15 15 Clint Bowyer 5-hour Energy Toyota 503 30 1 Running 1 5
16 9 31 Ryan Newman QuickenLoansBillionDollarBracketChallenge Chev 503 28 Running
17 30 51 Justin Allgaier # SEM Products Chevrolet 502 27 Running
18 36 10 Danica Patrick GoDaddy – Get Found Chevrolet 502 26 Running
19 11 48 Jimmie Johnson Kobalt Tools Chevrolet 501 26 1 Running 1 44
20 4 22 Joey Logano Shell Pennzoil Ford 500 25 1 Running 1 12
21 28 27 Paul Menard Richmond / Menards Chevrolet 500 23 Running
22 16 38 David Gilliland Long John Silver’s Ford 500 22 Running
23 32 98 Josh Wise Phil Parsons Racing Chevrolet 499 21 Running
24 14 88 Dale Earnhardt Jr. National Guard Chevrolet 499 20 Running
25 22 47 AJ Allmendinger Bush’s Grillin’ Beans Chevrolet 498 19 Running
26 34 7 Michael Annett # Pilot / Flying J Chevrolet 497 18 Running
27 25 13 Casey Mears GEICO Chevrolet 497 17 Running
28 35 36 Reed Sorenson Chevrolet 497 16 Running
29 7 18 Kyle Busch Skittles Toyota 496 16 1 Running 1 73
30 31 40 Landon Cassill(i) CRC Brakleen Chevrolet 496 0 Running
31 19 34 David Ragan Dockside Logistics Ford 495 13 Running
32 33 23 Alex Bowman # Dr Pepper Toyota 493 12 Running
33 39 32 Travis Kvapil AskMore-GetMore.com Ford 491 11 Running
34 41 30 Parker Kligerman # Swan Energy Toyota 487 10 Running
35 13 41 Kurt Busch Haas Automation Chevrolet 473 10 1 Running 3 28
36 29 78 Martin Truex Jr. Furniture Row Chevrolet 471 8 Running
37 24 95 Michael McDowell K-Love Ford 469 7 Running
38 17 1 Jamie McMurray McDonald’s Chevrolet 453 7 1 Accident 1 10
39 27 4 Kevin Harvick Budweiser Chevrolet 450 6 1 Accident 1 28
40 18 26 Cole Whitt # GEAR Speed Stick Toyota 430 4 Running
41 42 66 Joe Nemechek(i) Land Castle Title Toyota 322 0 Rear Gear
42 40 83 Ryan Truex # Borla Exhaust Toyota 271 2 Accident
43 43 33 Timmy Hill LittleJoesAutos.com Chevrolet 160 1 Accident

lunedì 17 marzo 2014

#1: Commento al Gran Premio d’Australia – Melbourne, 14-16 marzo 2014

Cronaca qualifiche | Cronaca gara

LA NUOVA STAGIONE È INIZIATA! *Festeggia con una danza da carnevale brasiliano, tenendo le piume in testa e guardando male il tipo travestito da samurai che agita la katana alle sue spalle.*
Prima di sintonizzarci sull’Australia, però, credo che sia opportuno dedicarci anche a quello che è successo nelle puntate precedenti.

Nel paese natale di Pic, piccolo grande assente di questa stagione, Bianchi e Grosjiiii sono stati invitati a partecipare a una trasmissione televisiva dopo la quale Bianchi è stato rapinato. Per l’esattezza le vicende sembrano essere andate così: una sera Jules è uscito dall’albergo in cui soggiornava per andare fuori a fumare (immagino la grande delusione di tutti quelli che, quando Rosberg rivelò che c’era un pilota fumatore, pensavano che si trattasse di Raikkonen) ed è stato assalito da quattro uomini che gli hanno rubato il Rolex che portava al polso. I fanboy inglesi si sono scandalizzati perché Jules fuma e perché “ha un Rolex nonostante sia solo un pilota della Marussia” (questi evidentemente credono che i piloti della Marussia siano degli straccioni).
In Italia nel frattempo nessuno criticava Bianchi, per due motivi:
1) Bianchi corre per la Marussia e nessuno ritiene importante parlare di lui;
2) Villeneuve si stava dedicando ai pronostici per il mondiale 2014 ed era necessario rivolgere a lui tutti gli insulti.
Stando a quanto ho capito Nonno Jacques ha osservato che Raikkonen potrebbe trovarsi in difficoltà nei confronti di Alonso, perché Raikkonen è un pilota che non cerca il giro più veloce in gara. A prescindere dal fatto che non me ne importa un bel nulla delle gerarchie interne tra Ferniiii e Kimiiii (o meglio, non me ne importerà niente fino al giorno, che attendo con ansia, in cui tra loro saranno finalmente scintille), mi chiedo che cosa stesse facendo nonno Jacques nel periodo 2008-2009, in cui Kimiiii otteneva il giro più veloce in quasi ogni gran premio, specie in quelli in cui combinava poco e niente.

L’ultima novità di un certo livello, prima di iniziare la stagione, è stata scoprire che la Williams-no-Martini-no-party ci aveva trollati tutti, fingendo di non avere sponsor e di essere tutta blu. A sorpresa un bel giorno hanno iniziato a postare su Twitter foto in cui la nuova Williams con lo sponsor del Martini appariva quasi interamente bianca e i piloti indossavano tute bianche con una striscia con i colori dello sponsor sul lato sinistro. Non c’è che dire, la nuova Williams ha stile, perfino Bo77as sembra avere stile con la nuova tuta... per quella di Feliiii invece io avrei proposto volentieri una modifica: da una parte la striscia del Martini, dall’altra una striscia verde-oro.
Nelle foto di rito indossavano le nuove tute anche l’Altro Felipe e la Susie (per chi fosse perso qualche passaggio: si tratta dei due test-driver, il cui ruolo nell’attuale F1 senza test è ovviamente sperare che i titolari rimangano intossicati dal cibo singaporese) e sono sicura che molti fanboy avrebbero preferito vedere Susie in biancheria intima piuttosto che in tuta, e che per parcondicio anche molte fangirl avrebbero desiderato lo stesso da parte dell’Altro Felipe.

E poi finalmente è arrivata l’Australia!
Direi di soprassedere le prove libere, dalle quali emergevano le Mercedes, le Mercedes, le Mercedes, le Mercedes... e di passare alle qualifiche, in cui (in un clima di non piove-piove-non piove ma sta per piovere-non piove ma la pista è bagnata-ora ha ripreso a piovere) l’impossibile è divenuto possibile! Con grande sfortuna della Lotus, per “impossibile” mi riferisco alla presenza di un team messo peggio di Caterham e Marussia. Grosjiiii e Maldiiii hanno arrancato in Q1, Grosjiiii ha preso due secondi e mezzo da Chilton e Maldiiii non è riuscito nemmeno a fare un tempo, ma viste le premesse tutto sommato era quasi meglio risparmiarselo.
In compenso la Caterham, che aveva passato il venerdì ad arrancare, ha dato qualche segno di vita: il piccolo samurai giapponese, di ritorno in F1, è passato in Q2! *______* Poi va beh, c’era Chilliiii che aveva battuto non solo il compagno di squadra ma anche Gutierrez e c’era Sonyericson che era stato più lento di chiunque non fosse al volante di una Lotus.
Per la gara le premesse ovviamente non erano altrettanto esaltanti: è risaputo che ogni volta in cui le Caterham sono arrivate in Q2, poi le cose non sono andate altrettanto bene in gara, per cui c’era da aspettarsi che Kobayashi lo prendesse in quel posto. In realtà è stato tutto un po’ diverso, in quanto è stato Feliiii a prendere Kobayashi in quel posto, ma a questo ci arriveremo a tempo debito.
Per il momento per Kobyyyy c’era un nuovo momento di gloria anche in Q2, quando è riuscito a qualificarsi 15° davanti a Checo che era troppo impegnato a vagare per i prati e subito dietro a Sutil.
Il finale della Q2 ha visto una Ferrari impantanarsi e finire in testacoda sotto la pioggia e non accedere alla Q3, e per un attimo ero sul punto di esclamare “Felipe, che ca**o fai?” per poi ricordarmi che adesso Feliiii corre per la Williams. San Kimi Alcolista da Espoo non è andato oltre il 12° tempo, ma era in buona compagnia, dato che sono stati spediti a giocare a briscola anche Sebbiiii (13° - pare che stesse facendo il suo tentativo nel momento in cui sono uscite le bandiere gialle per il testacoda di Iceman) e Jensiiii (11° - per motivi non meglio precisati).
Questo significava che solo tre team avevano mandato tutte e due le vetture in top ten e che due di questi team erano la Toro Rosso e la Williams. Era un momento da standing ovation, ma purtroppo i telecronisti Rai si accanivano sul povero Bo77as, che “si esalta in queste condizioni”. Infatti, come da chiaro effetto gufata, Bo77as ha ottenuto l’ultimo tempo disponibile in Q3 venendo battuto addirittura dal compagno di squadra (per il quale il concetto di “guidare sotto la pioggia” corrisponde a quello di “esibirsi in una lunga serie balletti nei prati, nelle vie di fuga e su per i guard-rail”), a cui si aggiungeva la retrocessione di 5 posizioni per la sostituzione del cambio, stessa sorte toccata a Gutierrez che però avrebbe perso meno posizioni dato che c’erano meno di cinque piloti qualificati dietro di lui.
La pole si decideva tra le Mercedes e Ricciardo, che volava al punto tale da far propendere il mondo per due verità:
1) la Redbull va meno piano di quanto pensassimo;
2) Ricciardo va più forte del suo predecessore.
Alla fine l’ha spuntata Hammiiii davanti a Ricciardo (urge trovargli un soprannome! Si accettano proposte) e a Princess Nico. Seguivano lo strepitoso Magnus, Ferniiii, JEV, Hulk, il Kiwi, Feliiii e il già menzionato Bo77as.

Per la domenica tutto si prospettava interessante, anche se non c’era nessuna Force India in pole position e probabilmente non accadrà mai (anche se in realtà è già accaduto). La mia eterna mancanza di sonno, però, mi ha fatto propendere per il rimanere a dormire fino a tardi e a guardarmi la gara con la telecronaca di Mazzoni anziché alzarmi alle 6.30 per cercare uno streaming. Non si ripeterà più, anche perché non ci saranno più gran premi alle sette di mattina per quest’anno...

Per Grosjiiii ci sono stati altri problemi: anziché partire dall’ultima fila sarebbe partito dalla toilette... ehm, volevo dire dalla pit-lane, con grande gioia di chiunque rischiasse di essere utilizzato come birillo. È riuscito nella memorabile impresa di beccarsi un drive-through prima ancora che la gara iniziasse per essere uscito dai box troppo presto. Perfino Pic, che probabilmente stava guardando il gran premio da casa cercando di non addormentarsi sul divano, deve avere provato una certa stima nei suoi confronti.
Comunque il giro di formazione è iniziato e tutto è andato per il meglio... mhm... direi di no: Chilliiii fermo, con la necessità di essere condotto nella pit-lane.
Poi... SCATTANO LE VETTURE... anzi, no! La partenza si è trasformata in quella che gli inglesi chiamano “aborted start”, che di solito è una precauzione al fatto che tutte le vetture si schiantino contro l’unica in avaria. Stavolta si trattava di Bianchi, il che significa che la Marussia stava iniziando veramente alla grande. Anche lui si è ritrovato ai box, dove era pronto per partire dietro agli altri due. Non è ben chiaro quale sia stato il suo destino: sembra che sia arrivato a otto giri di distanza dal leader, ma non si sa quando sia andato effettivamente in pista... non quando sono partiti tutti gli altri, pare, in ogni caso.
Finalmente, comunque, c’è stata la vera e propria partenza. Tutto è andato per il meglio davanti, dove Hammiiii permetteva ai tifosi australiani di non sentire la mancanza di Webbiiii. Tutto è andato per il meglio anche dietro, dove Kamikaze Kid si è trasformato in un uragano e ha iniziato a trascinare con sé tutto ciò che trovava sulla sua strada. Alla fine il bilancio non è stato neanche così pessimo: a parte Feliiii e lo stesso kamikaze la cui gara è finita in mezzo ai prati nessun altro ha avuto alcun danno. Feliiii s’è messo a sbraitare non appena è sceso e c’era già gente che scommetteva sull’esito di un’ipotetica rissa tra lui e Kobyyyy. È inutile dire che non c’è stata nessuna rissa: Feliiii si è comportato come d’abitudine, e non si sa se la sua abitudine derivi dal fatto che appartiene alla categoria dei cosiddetti “nice-guy” sempre puccettosi e poco propensi a incazzarsi sul serio quando le cose vanno male o piuttosto che abbia l’abitudine di non scatenare risse per il semplice fatto che la maggior parte degli altri piloti sono il doppio di lui.
Direi però di abbandonare questi due eroi decaduti al proprio destino (anche se Feliiii ha fatto nuovamente parlare di sé in un secondo momento) e di concentrarci su quello che stava succedendo davanti, che è quello che effettivamente conta davvero.

No, ma dai, devo davvero concentrarmi su quello che è accaduto davanti, dove nessuno ha fatto danni epocali?
Va beh, riassumiamo in fretta:
- Princess Nico è andato in testa e non s’è più schiodato da lì;
- Ricciardo è risalito in seconda posizione e non s’è più schiodato da lì;
- Hamilton si è ritirato quando era in top-five e Vettel si è ritirato quando era nelle retrovie, entrambi per guasti talmente fulminei che non abbiamo fatto in tempo ad accorgerci che i due erano in gara;
- Magnus s’è sistemato al terzo posto e non s’è più schiodato da lì;
- Ferniiii non s’è più schiodato dalla quinta posizione in scia a Hulk, il che faceva tanto deja-vu della scorsa stagione (fino al provvidenziale secondo pit-stop, proprio come l’anno scorso).

Nei lunghi momenti di calma piatta e io e mio padre ci siamo lasciati andare ad alcune considerazioni. Nel giro di una ventina di minuti lui ha ipotizzato la possibilità che il mondiale fosse vinto da Ricciardo, Magnussen o Rosberg.
Poi abbiamo fatto alcune considerazioni sulla posizione attuale di un paio di ex campioni del mondo, e ci siamo ritrovati d’accordo sul fatto che uno non sembra nemmeno lo stesso pilota che un po’ di tempo fa è diventato campione del mondo [@te che stai pensando che io mi stia riferendo al tuo pilota preferito e che stai per metterti a polemizzare come al solito ritenendo le mie parole come un affronto personale contro di te: di ex campioni del mondo ce ne sono quattro e le probabilità che io stia parlando proprio del tuo idolo di cui sei follemente innamorato sono basse], mentre un altro che tempo fa è diventato campione del mondo tutto sommato potrebbe avere ancora qualcosa di positivo da regalarci [@te che stai pensando che io prima mi riferissi al tuo pilota preferito: pensa... c’è il 50% di probabilità che il pilota di cui sei follemente innamorato non sia nemmeno stato menzionato, in quel discorso]. NB. Prima di suscitare scontri tra team Kimi e team Ferni, i due piloti in questione NON sono compagni di squadra (ma uno dei due potrebbe essere uno dei due piloti sopra citati).

Bo77as intanto faceva una gara fenomenale... più o meno: risalito fino alla 6^ posizione, ha avuto un incontro con un muretto mentre tentava di attaccare Ferniiii (probabilmente Ferniiii porta con sé qualche gufo tascabile da utilizzare nei confronti dei suoi avversari), ha spiattellato una gomma e ha sparso detriti qua e là e, dopo l’ingresso della safety car durante il quale è avvenuto il famigerato pit-stop in branco, ma senza che nessuno perdesse ruote o che si schiantasse contro chi sopraggiungeva, si è ritrovato in fondo, ma senza nessuna voglia di rimanere in fondo. Risultato: tempo una quarantina di giri e ha ripreso Raikkonen, che aveva già superato prima del momento del romantico incontro col muretto.

Ogni tanto qualcuno è stato costretto all’abbandono, e tra loro c’erano le Lotus. Ne ho anche scambiata una per una Force India, a un certo punto.
Ho detto con mio padre: “Quello è Perez.” Non era Perez, ma Maldonado!

Alla fine tutto è andato nel modo preannunciato, tranne per Ricciardo: si era già scolato lo champagne di qualcun altro quando ha scoperto che, per un’irregolarità legata al consumo di benzina, era stato squalificato. Il piccolo Magnus è quindi risalito in seconda posizione, mentre terzo è giunto Jensiiii che si era ritrovato sempre al posto giusto nel momento giusto.

Per concludere avevo annunciato che sarei tornata sull’incidente al via. Bene, Feliiii ha postato su twitter, più o meno dieci o undici ore dopo l’incidente, delle foto dell’incidente stesso. Considerando che in Australia, dove si trovava, erano più o meno le quattro di notte, io non la trovo una cosa molto normale...

Risultato: 1) Rosberg (Mercedes), 2) Magnussen (McLaren), 3) Button (McLaren)
4) Alonso (Ferrari), 5) Bottas (Williams), 6) Hulkenberg (Force India), 7) Raikkonen (Ferrari), 8) Vergne (Toro Rosso), 9) Kvyat (Toro Rosso), 10) Perez (Force India); +1 giro: 11) Sutil (Sauber), 12) Gutierrez (Sauber), +2 giri: 13) Chilton (Marussia), NC. Bianchi (Marussia), RIT. Grosjean (Lotus), RIT. Maldonado (Lotus), RIT. Ericsson (Caterham), RIT. Vettel (Redbull), RIT. Hamilton (Mercedes), RIT. Massa (Williams), RIT. Kobayashi (Caterham), DSQ. Ricciardo (Redbull).

Guardando questa classifica con Chilton 13°, posso dire solo una cosa: KOBAYASHI, NON CE LA FACEVI PROPRIO A BUTTARNE FUORI ALTRI TRE?! ;-)

domenica 16 marzo 2014

GP Australia: vince Rosberg

Numero giri: 58.
Condizioni meteo: coperto, ma asciutto.
Pole position: Hamilton.
Griglia di partenza: Hamilton, Ricciardo, Rosberg, Magnussen, Alonso, Vergne, Hulkenberg, Kvyat, Massa, Button, Raikkonen, Vettel, Sutil, Kobayashi, Bottas, Perez, Chilton, Bianchi, Ericsson, Grosjean, Gutierrez, Maldonado.

Prima del via: Maldonado viene ammesso alla gara pur essendo fuori dal 107%, visti i tempi realizzati nelle prove libere del sabato; Grosjean partirà dalla pit-lane. Uscirà dai box in anticipo e per questo, prima ancora dell’inizio della gara, verrà già sanzionato con un drive-through da scontare nei primi tre giri.

Partenza... o almeno ci proviamo: quando scatta il giro di formazione Chilton rimane fermo e viene portato verso i box, quando sta per scattare la gara si accendono le luci gialle perché anche l’altra Marussia sta affrontando la stessa sorte, si fa un nuovo giro di formazione, la vettura di Bianchi viene condotta ai box e i giri di gara da 58 passano a 57.

Via: stavolta è la volta giusta, mentre davanti Hamilton e Magnussen fanno una partenza tutt’altro che buona e Rosberg prende il comando, nelle retrovie Kobayashi va a impattare contro il retrotreno della Ferrari di Raikkonen, che ne uscirà illesa, e ormai senza controllo travolgerà la Williams di Massa. I due escono di scena e successivamente Kobayashi ammetterà le proprie responsabilità nell’incidente (messo sotto indagine a fine gara, non sarà sanzionato.
I primi cinque, intanto, sono Rosberg, Ricciardo, Magnussen, Hamilton e Alonso. Dietro di loro inizia a risalire Hulkenberg che al secondo giro è già quarto.

Affidabilità: dal punto di vista dell’affidabilità cadono anche dei nomi illustri; si tratta di Hamilton, che va a parcheggiare ai box al quarto giro, e di Vettel che aveva già avuto dei problemi nelle fasi iniziali di gara e che un giro più tardi rispetto al pilota della Mercedes subisce la stessa sorte.

La prima rimonta di Bottas: il pilota della Williams, partito 15° per la sostituzione del cambio, ha mostrato fin da subito un ottimo passo gara; dopo il primo giro era già 10° e la sua rimonta ha proseguito nei giri successivi, tanto che si è ritrovato sesto all’ottavo giro, dopo un sorpasso su Raikkonen.
Proprio mentre è in scia ad Alonso, con cui è in lotta per il quinto posto, sfiora il muro al 10° giro e spiattella la posteriore destra. Riesce a rientrare ai box, mentre per togliere i detriti entra in scena la safety-car. Tutti rientrano ai box per la prima sosta in quei frangenti.

La seconda rimonta di Bottas: in una gara piuttosto tranquilla, il pilota della Williams fa ancora parlare di sé quando, dopo essere precipitato in 16^ posizione per l’incidente, al 19° giro è di nuovo in zona punti e prima ancora di metà gara è 9°. Al 36° giro supererà di nuovo Raikkonen.

Affidabilità: ci sono di nuovo dei problemi e stavolta (29°) è la volta di Ericsson, che rimane fermo a lato della pista. Seguiranno anche i ritiri delle Lotus di Maldonado (due giri più tardi) e Grosjean (a 12 giri dalla fine), al culmine di un weekend nero per il team di Enstone che, rispetto all’anno scorso, ha fatto molti passi indietro. Per onore di cronaca, i due erano entrambi fuori dalla top-ten al momento del ritiro.

Secondo giro di pit-stop: la seconda sosta avviene intorno al 35-40° giro per la maggior parte dei piloti e, a parte il fatto che Button rimonta alcune posizioni e che Alonso si ritrova davanti a Hulkenberg, dietro al quale era stato per tutta la gara, fino a quel momento, ben poco è cambiato. La top-ten è così composta: Rosberg, Ricciardo, Magnussen, Button, Alonso, Hulkenberg, Vergne, Bottas, Raikkonen, Kvyat.

Il finale: ancora una volta Bottas è inarrestabile e con il sorpasso su Vergne al 47° giro e su Hulkenberg al 51° risale in sesta posizione, mentre anche Raikkonen riesce finalmente a superare la Toro Rosso che lo precede.
Dopo qualche giro “infiammato” in cui il gap tra un sorprendente Ricciardo e un ancora più sorprendente Magnussen è piuttosto basso, la bandiera a scacchi congela finalmente le posizioni dando al pilota di casa la 2^ posizione, per ora...

Post-gara: per un’irregolarità legata al quantitativo di benzina consumata, Ricciardo viene squalificato, facendo sì che risalgano Magnussen al secondo e Button al terzo posto. Completano la top-ten Alonso, Bottas, Hulkenberg, Raikkonen, Vergne, Kvyat e Perez.
Chiudono doppiate di un giro le Sauber e di due giri l’unica Marussia superstite, quella di Chilton, che conquista una “storica” 13^ posizione.

Risultato
1. N.Rosberg  Mercedes  1:32:58.710 
2. K.Magnussen  McLaren  +26.777 
3. J.Button  McLaren  +30.027  +3.250
4. F.Alonso  Ferrari  +35.284  +5.257
5. V.Bottas  Williams  +47.639  +12.355
6. N.Hulkenberg  Force India  +50.718  +3.079
7. K.Raikkonen  Ferrari  +57.675  +6.957
8. J.Vergne  Toro Rosso  +1:00.441  +2.766
9. D.Kvyat  Toro Rosso  +1:03.585  +3.144
10. S.Perez  Force India  +1:25.916  +22.331
11. A.Sutil  Sauber  +1 Giro 
12. E.Gutiérrez  Sauber  +1 Giro 
13. M.Chilton  Marussia  +2 Giri 
RIT. J.Bianchi  Marussia  +8 Giri 
RIT. R.Grosjean  Lotus  +14 Giri 
RIT. P.Maldonado  Lotus  +28 Giri 
RIT. M.Ericsson  Caterham  +30 Giri 
RIT. S.Vettel  Red Bull  +54 Giri 
RIT. L.Hamilton  Mercedes  +55 Giri 
RIT. F.Massa  Williams  +57 Giri 
RIT. K.Kobayashi  Caterham  +57 Giri 
DSQ. D.Ricciardo  Red Bull

sabato 15 marzo 2014

GP Australia: Hamilton in pole position

Nel weekend del 16 marzo 2014 inizia quella che si prospetta come una stagione entusiasmante a causa delle molteplici modifiche regolamentari, e inizia con un venerdì in cui le Mercedes appaiono fin da subito come le vetture da battere.

Nel sabato pomeriggio di Melbourne le condizioni meteo sono variabili e già dalla prima manche di qualifiche la pioggia sigilla anzitempo i risultati. Dopo 18 minuti (anziché i 20 della Q1 dello scorso anno) escono di scena le Marussia di Chilton e Bianchi davanti alla Sauber di Gutierrez (che partirà ultimo per la sostituzione del cambio), alla Caterham del debuttante Ericsson e alle Lotus: Grosjean infatti ha fatto registrare l’ultimo tempo, dopo una performance ricca di fuori pista, mentre Maldonado non è riuscito nemmeno a fare un tempo. La Lotus, di fatto, da miglior team di seconda fascia nel 2013, in cui vinse la gara inaugurale, si sta rivelando il team in maggiore difficoltà.
È da riscontrare come la Caterham, in grande difficoltà per tutto il venerdì, sia riuscita a mandare una vettura in Q2.
Il miglior tempo in Q1 è stato realizzato dalla Redbull di Ricciardo davanti alla McLaren di Magnussen e alla Williams di Massa.

La pioggia è calata quando inizia la Q2, che anche quest’anno dura 15 minuti come negli anni scorsi. A causa del miglioramento delle condizioni della pista, fino alla fine i risultati cambiano molto in fretta e soltanto allo scadere del tempo si vede chi ha scelto il miglior momento per scendere in pista e chi no. Escono di scena, a grande sorpresa, la McLaren di Button (11°), la Ferrari di Raikkonen (12°) autore tra l’altro di un testacoda che ha portato all’esposizione delle bandiere gialle alla fine della Q2 (che di fatto ha condizionato almeno in parte i tempi dei piloti che avevano rimandato l’ingresso in pista) e la Redbull di Vettel (13°). Escono di scena anche la Sauber di Sutil (14°) e la Caterham di Kobayashi (15°), sorprendentemente davanti alla più performante Force India di Perez, che però è stato autore di un fuoripista nella fase finale della manche.

In Q3 la pioggia si era nuovamente intensificata tanto che, almeno per il primo tentativo, tutti sono scesi in pista con le full wet, nel secondo tentativo vari piloti sono passati alle intermedie, che non sempre si è dimostrata la soluzione ottimale.
Si è visto con chiarezza che la pole position si giocava tra le Mercedes e la Redbull superstite e alla fine è stato Hamilton a spuntarla sulle full wet, mentre il pilota di casa sulle intermedie si è dovuto accontentare della seconda posizione. In seconda fila scatteranno Rosberg e l’esordiente Magnussen della McLaren, davanti ad Alonso e Hulkenberg. In quarta fila si sono piazzate le Toro Rosso di Vergne e dell’altro esordiente Kvyat (autore di un incidente che non ha provocato l’esposizione delle bandiere gialle e di fatto è stato ininfluente sulle prestazioni altrui), mentre hanno chiuso la top-ten le Williams di Massa e Bottas, con quest’ultimo che sarà retrocesso di cinque posizioni per la sostituzione del cambio.

Risultato
1. L.Hamilton  Mercedes  01:44.231
2. D.Ricciardo  Red Bull  01:44.548
3. N.Rosberg  Mercedes  01:44.595
4. K.Magnussen  McLaren  01:45.745
5. F.Alonso  Ferrari  01:45.819
6. J.Vergne  Toro Rosso  01:45.864
7. N.Hulkenberg  Force India  01:46.030
8. D.Kvyat  Toro Rosso  01:47.368
9. F.Massa  Williams  01:48.079
10. V.Bottas  Williams  01:48.147 (+5: sostituzione cambio)
11. J.Button  McLaren  01:44.437
12. K.Raikkonen  Ferrari  01:44.494
13. S.Vettel  Red Bull  01:44.668
14. A.Sutil  Sauber  01:45.655
15. K.Kobayashi  Caterham  01:45.867
16. S.Perez  Force India  01:47.293
17. M.Chilton  Marussia  01:34.293
18. J.Bianchi  Marussia  01:35.794
19. E.Gutiérrez  Sauber  01:35.117 (+5: sostituzione cambio)
20. M.Ericsson  Caterham  01:35.157
21. R.Grosjean  Lotus  01:36.993
22. P.Maldonado  Lotus  no time

venerdì 14 marzo 2014

GP Australia - orari differite Rai

QUALIFICHE: sabato ore 13.55 su Raidue e RaiHD.
GARA: domenica ore 14.00 su Raiuno e RaiHD.

Per entrambi l'orario effettivo di inizio sono le 7.00.

giovedì 13 marzo 2014

ç_ç


Rimpiango i bei tempi in cui, quando vedevo un casco che aveva qualcosa di particolare, fangirleggiavo invece di sentirmi scoraggiata e depressa.

lunedì 10 marzo 2014

NASCAR SPRINT CUP #3: Kobalt 400, Las Vegas Motor Speedway

Ieri sera ho visto il finale...
Dale Jr era in testa e ha finito la benzina all'ultimo giro. ç______ç

Risultato
1 2 2 Brad Keselowski Miller Lite Ford 267 48 5 Running 5 53
2 14 88 Dale Earnhardt Jr. Mountain Dew Kickstart Chevrolet 267 43 1 Running 3 51
3 21 27 Paul Menard Quaker State/Menards Chevrolet 267 42 1 Running 1 6
4 1 22 Joey Logano Shell Pennzoil Ford 267 41 1 Running 2 44
5 11 99 Carl Edwards Aflac Ford 267 40 1 Running 1 1
6 5 48 Jimmie Johnson Kobalt Tools Chevrolet 267 39 1 Running 3 34
7 10 31 Ryan Newman Caterpillar Chevrolet 267 37 Running
8 13 5 Kasey Kahne Farmers Insurance Chevrolet 267 36 Running
9 15 24 Jeff Gordon Axalta Chevrolet 267 35 Running
10 29 20 Matt Kenseth Dollar General Toyota 267 35 1 Running 1 2
11 20 18 Kyle Busch M&M’s Toyota 267 34 1 Running 3 52
12 27 11 Denny Hamlin FedEx Ground Toyota 267 33 1 Running 1 1
13 9 55 Brian Vickers Aaron’s Dream Machine Toyota 267 31 Running
14 12 78 Martin Truex Jr. Furniture Row Chevrolet 267 30 Running
15 7 1 Jamie McMurray Cessna/Bad Boy Buggies Chevrolet 267 29 Running
16 4 3 Austin Dillon # Cheerios Chevrolet 267 28 Running
17 19 66 Jeff Burton Let’s Go Places Toyota 267 27 Running
18 18 47 AJ Allmendinger Kingsford Charcoal Chevrolet 267 26 Running
19 17 42 Kyle Larson # Target Chevrolet 266 25 Running
20 34 21 Trevor Bayne(i) Motorcraft/Quick Lane Tire & Auto Center Ford 266 0 Running
21 22 10 Danica Patrick Aspen Dental Chevrolet 266 23 Running
22 25 16 Greg Biffle Red Cross Ford 266 22 Running
23 3 15 Clint Bowyer 5-hour Energy Toyota 266 21 Running
24 43 9 Marcos Ambrose DeWalt Ford 266 20 Running
25 8 43 Aric Almirola Farmland Ford 264 19 Running
26 23 41 Kurt Busch Haas Automation Chevrolet 264 18 Running
27 6 17 Ricky Stenhouse Jr. Zest Ford 264 17 Running
28 30 13 Casey Mears GEICO Chevrolet 264 16 Running
29 38 7 Michael Annett # Pilot/Flying J Chevrolet 264 15 Running
30 33 38 David Gilliland Love’s Travel Stops Ford 264 14 Running
31 37 51 Justin Allgaier # Brandt Professional Agriculture Chevrolet 264 13 Running
32 26 34 David Ragan Taco Bell Ford 263 12 Running
33 24 14 Tony Stewart Mobil 1/Bass Pro Shops Chevrolet 263 11 Running
34 40 36 Reed Sorenson Chevrolet 262 10 Running
35 39 83 Ryan Truex # Borla Exhaust Toyota 261 9 Running
36 28 26 Cole Whitt # Speed Stick GEAR Toyota 261 8 Running
37 36 23 Alex Bowman # Dr.Pepper Toyota 259 7 Running
38 41 33 Timmy Hill LittleJoesAutos.com Chevrolet 258 6 Running
39 42 32 Travis Kvapil Ask More-Get More Ford 253 5 Running
40 32 30 Parker Kligerman # Aria Hotels/Black Clover Toyota 240 4 Running
41 16 4 Kevin Harvick Jimmy John’s Chevrolet 237 4 1 Running 2 23
42 31 98 Josh Wise Ambient Edge HVAC Chevrolet 212 2 Running
43 35 95 Michael McDowell WRL General Contractors Ford 141 1 Engine

domenica 9 marzo 2014

Formula 1 2014: CALENDARIO E DIRETTE RAI

Una settimana prima dell'inizio del mondiale di Formula 1, direi che è il caso di aggiornarci su come funzioneranno le cose in Rai questa stagione.

16 Marzo - AUSTRALIA, MELBOURNE: differita
30 Marzo - MALESIA, SEPANG: differita
6 Aprile - BAHREIN, SAHKIR: DIRETTA RAI
20 Aprile - CINA, SHANGHAI: DIRETTA RAI
11 Maggio - SPAGNA, MONTMELO': differita
25 Maggio - MONACO, MONTECARLO: differita
8 Giugno - CANADA, MONTREAL: DIRETTA RAI
20 Giugno - AUSTRIA, REDBULLRING: DIRETTA RAI
6 Luglio - GRAN BRETAGNA, SILVERSTONE: differita
20 Luglio - GERMANIA, HOCKENHEIM: differita
27 Luglio - UNGHERIA, HUNGARORING: DIRETTA RAI
24 Agosto - BELGIO, SPA FRANCORCHAMPS: differita
7 Settembre - ITALIA, MONZA: DIRETTA RAI
21 Settembre - SINGAPORE, MARINA BAY: DIRETTA RAI
5 Ottobre - GIAPPONE, SUZUKA: differita
12 Ottobre - RUSSIA, SOCHI: differita
2 Novembre - USA, AUSTIN: DIRETTA RAI
9 Novembre - BRASILE, INTERLAGOS: differita
23 Novembre - ABU DHABI, YAS MARINA: DIRETTA RAI

sabato 8 marzo 2014

F1 stagione 2014: TEAM E PILOTI

REDBULL
#1 Sebastian Vettel
#3 Daniel Ricciardo

MERCEDES
#6 Nico Rosberg
#44 Lewis Hamilton

FERRARI
#7 Kimi Raikkonen
#14 Fernando Alonso

LOTUS
#8 Romain Grosjean
#13 Pastor Maldonado

MCLAREN
#20 Kevin Magnussen
#22 Jenson Button

FORCE INDIA
#11 Sergio Perez
#27 Nicolas Hulkenberg

SAUBER
#21 Esteban Gutierrez
#99 Adrian Sutil

TORO ROSSO
#25 Jean-Eric Vergne
#26 Daniil Kvyat

WILLIAMS
#19 Felipe Massa
#77 Valtteri Bottas

MARUSSIA
#4 Max Chilton
#17 Jules Bianchi

CATERHAM
#9 Marcus Ericsson
#10 Kamui Kobayashi

martedì 4 marzo 2014

#0: commento ai test prestagionali – Sahkir, 19-22 febbraio e 27 febbraio-2 marzo 2014

LET’S GO!
Sono tornata, stavolta per fare una panoramica su quanto accaduto nelle ultime due settimane, mentre nella terra degli sceicchi avvolti in abiti e turbanti simili a tovaglie, dove si gareggerà per la prima volta in notturna tra un mese o giù di lì, si disputavano il secondo e il terzo “turno” dei test prestagionali.
Prima di soffermarmi sui risultati, però, vorrei soffermarmi sugli immensi drammi in atto al momento nella mente di una moltitudine di fanboy.

Primo dato di fatto: I FANBOY HANNO ABBANDONATO ANSWERS
Sembra che finalmente su Answers Yahoo la percentuale di fanboy sia diminuita notevolmente, ma a guardarci bene è dovuto anche al fatto che sembra che nessuno frequenti più quella categoria. È da segnalare inoltre che sono passati oltre due mesi dal giorno in cui è stata postata per l’ultima volta l’intramontabile domanda “Chi è stato il pilota più forte di tutti i tempi?”, in cima alla lista delle domande più ripetute di sempre nella sezione F1 (seguita al secondo posto dall’altra intramontabile domanda “Chi è stato il pilota più forte di tutti i tempi tra Senna e Schumacher?”), il che è incredibilmente preoccupante.
Ma sono fiduciosa: in occasione dell’inizio del mondiale torneranno gli utenti affezionati della categoria, magari per celebrare il quarantesimo anniversario del momento in cui hanno iniziato a seguire la F1...
Questo accadrà a meno che la ragione per la fuga in massa non sia la nuova homepage di Answers, che ci mette più tempo a caricare di quanto ci mettesse la Life nel 1990 a fare un giro di pista.

Secondo dato di fatto: I FANBOY TEAM FERNIIII E I FANBOY TEAM KIMIIII NON HANNO ANCORA MESSO IN ATTO IL LORO SCONTRO
Come era prevedibile, i fanboy non stanno ancora parteggiando né per l’uno né per l’altro, sono semplicemente convinti che quest’anno la Ferrari abbia una vettura vincente e una coppia di piloti vincenti e che finalmente quegli scorretti degli altri team abbiano deciso di convertirsi alla filosofia indiana della ricerca dell’ultima posizione.
Come sempre, non credo che sia il caso di preoccuparci: godiamoci questi rari momenti di tranquillità, in cui i fanboy hanno deciso di tenere la bocca tappata e la tastiera scollegata, perché non dureranno per sempre.
Attendo fiduciosa, comunque, il momento in cui qualcuno posterà su un ritrovato Answers la domanda “chi è stato il pilota più forte di tutti i tempi tra Raikkonen e Alonso?” Perché, ne sono sicura, a meno che la stagione 2014 non sia deludente sotto questo punto di vista, sono sicura che accadrà.

Terzo dato di fatto: MOLTI FANBOY INGLESI SONO DELUSI DALL’ASSENZA DELLA SUSIE
La Williams ha ufficializzato che la Lupa prenderà parte alle prove libere del venerdì in occasione del GP di Germania e di Gran Bretagna. Nel suo paese natale c’è chi è deluso dal fatto che ingiustificatamente la Williams abbia deciso di assegnare le proprie due monoposto a Bo77as e Feliiii anziché a lei. Con tutto il rispetto per la Susie, mi risulta che non abbia nemmeno mai vinto una sola gara in nessuna categoria minore e che quindi la decisione di ingaggiare Bo77as e Feliiii non sia poi così campata in aria.
Qualcuno, per cortesia, spieghi a questi fanboy che c’è un motivo per cui la Lupa non sarà mai pilota titolare della Williams: non ha ancora fatto un calendario in biancheria intima. Nemmeno Bo77as e Feliiii a dire la verità, ma questo non è essenziale. Non è essenziale che i piloti facciano un calendario, anche se Nelsinho avrebbe potuto prendere in considerazione questa ipotesi... ;-)

Ma ora passiamo alle cose serie. In particolare concentriamoci sulla sessione di test andata in scena dal 19 al 22 febbraio.
Il miglior tempo il primo giorno l’ha fatto Hulk con la Force India, Magnus è stato il più veloce il secondo giorno, mentre gli ultimi due giorni sono stati Hammiiiii e Rosbiiii a dimostrare che la Mercedes è probabilmente il team da battere.
Redbull: raramente pervenuta.
Lotus: stendiamo un velo pietoso.
Williams: è capitato qualcosa di curioso a proposito di Bo77as. Forse ai più è sfuggito, ma Bo77as, dopo avere girato regolarmente per tutto il primo giorno, risulta non avere alcun tempo nel secondo e nel secondo giorno si è poi visto Feliiii al volante. Feliiii c’è stato di nuovo il terzo giorno, mentre Bo77as non è più tornato nel quarto, dove è sceso in pista l’Altro Felipe (che merita una considerazione a parte, tra un po’).
Dunque cos’è successo a Bo77as? Il mio dubbio, in particolare, è il seguente: era previsto che le cose andassero così, o per caso ha fatto l’errore di mangiare cibo cucinato da qualche cuoco singaporese casualmente presente in Bahrein?
Per quanto riguarda l’Altro Felipe, AKA Nasr, AKA il fidanzato di una delle figlie di Nelson Piquet (MAZZONI, TI PREGO, RACCONTACELO IN TELECRONACA, INSIEME ALLA NASCITA DELLA FIGLIA DI VETTEL!), è stato ufficializzato come pilota di riserva, con la benedizione della Petrobras, il che tradotto significa: Feliiii, hai firmato un contratto di due anni con la Williams, ma nella migliore delle ipotesi riuscirai a terminarne una. E la migliore delle ipotesi non sempre è quella che si verifica...

Ma direi di abbandonare Feliiii al proprio destino, ovvero quello di arrivare tra i primi solo quando non serve a niente, che ha il pessimo risultato di risvegliare una cospicua parte di fanboy. Ebbene sì, ora sono sbucati fuori dal nulla dei FàNb0Y che sostengono di essere tifosi di Feliiii e nominare potenziali future vittorie ogni volta in cui gira su tempi presentabili. Considerando che buona parte di questa gente sono ferraristi che quand’era in Ferrari lo gufavano, la mia voglia di sbattere la testa contro al muro sale esponenzialmente.

Per fortuna c’è la Force India e per fortuna la Force India non ha fanboy al seguito, almeno per il momento. A dire la verità gli unici due commenti che sento sui piloti della Force India sono “Hulkkkk e Perez farebbero bene in un top team” e “Hulkkkk e Perez sono due fuochi di paglia”, il che direi che va più che bene, perché trattandosi semplicemente di Force India le due fazioni non hanno ancora sviluppato la tendenza a insultarsi a vicenda.
Checoooo, leader incontrastato del quartetto dei disperati sudamericani, ha strappato il miglior tempo il giovedì e il venerdì, nei test dal 27 al 2, seguito da Feliiii, tanto per stare in tema di disperati sudamericani, al sabato. Gli altri due disperati sudamericani, tra parentesi, sono stati raramente pervenuti, tanto che un attimo fa mi sono chiesta “perché l’ho definito quartetto dei disperati sudamericani? Chi sono gli altri due?”
Scusami Maldiiii. Scusami GutiiiiX2.
Per finire in bellezza la Mercedes ha tornato a farsi vedere e Hammiiii, che nel frattempo è tornato insieme alla Nicole, per chi avesse mai davvero avuto qualche dubbio in proposito, ha fatto il miglior tempo domenica 2 marzo, nell’ultimo giorno di test.

È da segnalare come in questi ultimi quattro giorni Magnus non abbia mai fatto registrare il miglior tempo. La conseguenza lampante è che nessuno lo sta più considerando, almeno dalle nostre parti. Nel suo paese natale, invece, se non sbaglio lo vedono già come il nuovo Hamilton.
D’altronde molto tempo fa avevo letto che erano in tanti a considerare Ammermuller (“Chi?”, CIT. tutti / “Uno di cui in pochi avrebbero pronunciato il nome in modo corretto”, CIT. dell’autrice) il nuovo Vettel... e infatti abbiamo visto che grande intuito che avevano.

Comunque tra dieci giorni inizierà la stagione e finalmente avremo una risposta al nostro grande dubbio interiore: chi sarà il vero protagonista della stagione? Sarà Chilton, signore e padrone della Marussia, o il debuttante Sonyericson?
Solo il tempo, i duelli epici e gli scontri nelle vie di fuga ci forniranno una risposta. Speriamo almeno che i duelli epici e gli scontri in questione avvengano quando sono sul punto di essere doppiati, così almeno potremmo vedere tutto ciò con i nostri occhi, invece di doverci limitare a usare l’immaginazione.
Io, comunque, sto dalla parte di Chilliiii, che tra parentesi è uno dei pochi piloti che sono riusciti a completare tutte le gare in una stagione. Tutti gli altri, prima di lui, che si sono distinti in tale opera, sono riusciti a vincere almeno un gran premio. Anzi, no, dimenticavo: tra gli altri c’era Heidiiii. Comunque la prospettiva di diventare il nuovo Heidiiii potrebbe essere in ogni caso esaltante per il Sommo Chilliiii.


lunedì 3 marzo 2014

NASCAR SPRINT CUP #2: CNBC 500, Phoenix

Domanda di qualunque europeo: ma c'è la Nascar ogni weekend?
Risposta: sì.

Stavolta è andata così, e io sono piuttosto soddisfatta dal secondo posto di un certo pilota detestato dai fanboy americani! XD

Risultato
1 13 4 Kevin Harvick Jimmy John’s Chevrolet 312 48 5 Running 4 224
2 5 88 Dale Earnhardt Jr. National Guard Chevrolet 312 42 Running
3 1 2 Brad Keselowski Alliance Truck Parts Ford 312 42 1 Running 2 3
4 2 22 Joey Logano Shell Pennzoil Ford 312 41 1 Running 3 71
5 17 24 Jeff Gordon Pepsi MAX Chevrolet 312 40 1 Running 1 4
6 4 48 Jimmie Johnson Lowe’s Chevrolet 312 38 Running
7 15 31 Ryan Newman Quicken Loans Chevrolet 312 38 1 Running 1 6
8 23 99 Carl Edwards SUBWAY Ford 312 37 1 Running 1 1
9 7 18 Kyle Busch Skittles Toyota 312 35 Running
10 3 1 Jamie McMurray Cessna / Bad Boy Buggies Chevrolet 312 34 Running
11 11 5 Kasey Kahne Farmers Insurance Chevrolet 312 33 Running
12 19 20 Matt Kenseth Home Depot / Husky Toyota 312 32 Running
13 14 15 Clint Bowyer 5-hour Energy Toyota 312 32 1 Running 1 1
14 18 13 Casey Mears GEICO Chevrolet 312 30 Running
15 9 43 Aric Almirola Farmland Ford 312 29 Running
16 20 14 Tony Stewart Bass Pro Shops / Mobil 1 Chevrolet 312 28 Running
17 6 16 Greg Biffle 3M Ford 312 27 Running
18 21 17 Ricky Stenhouse Jr. NOS Ford 312 26 Running
19 12 11 Denny Hamlin FedEx Office Toyota 312 25 Running
20 8 42 Kyle Larson # Clorox Chevrolet 312 24 Running
21 29 9 Marcos Ambrose MAC Tools Ford 311 23 Running
22 27 78 Martin Truex Jr. Furniture Row Chevrolet 311 22 Running
23 22 27 Paul Menard Pittsburgh Paints / Menards Chevrolet 311 21 Running
24 24 3 Austin Dillon # American Ethanol Chevrolet 311 20 Running
25 16 55 Brian Vickers Aaron’s Dream Machine Toyota 311 19 Running
26 25 47 AJ Allmendinger Clorox Fraganzia Chevrolet 310 18 Running
27 31 26 Cole Whitt # GEAR Speed Stick Toyota 310 17 Running
28 30 34 David Ragan Farm Rich Ford 310 16 Running
29 28 38 David Gilliland Love’s Travel Stops Ford 309 16 1 Running 1 2
30 43 51 Justin Allgaier # Brandt Professional Agriculture Chevrolet 309 14 Running
31 39 36 Reed Sorenson Chevrolet 308 13 Running
32 32 33 Brian Scott(i) Whitetail Chevrolet 308 0 Running
33 26 95 Michael McDowell K Love Ford 307 11 Running
34 41 7 Michael Annett # Accell Construction Chevrolet 307 10 Running
35 34 83 Ryan Truex # Borla Exhaust Toyota 307 9 Running
36 33 10 Danica Patrick GoDaddy Chevrolet 306 8 Running
37 37 35 Blake Koch(i) MDS Transport Ford 306 0 Running
38 40 32 Travis Kvapil Ask More – Get More Ford 302 6 Running
39 10 41 Kurt Busch Haas Automation Chevrolet 292 5 Engine
40 38 66 Joe Nemechek(i) Land Castle Title Toyota 292 0 Running
41 35 23 Alex Bowman # Dr Pepper Toyota 230 3 Brakes
42 36 30 Parker Kligerman # Toyota 226 2 Engine
43 42 87 Morgan Shepherd(i) Morris / Hardwick / Schneider Toyota 28 0 Brakes

domenica 2 marzo 2014

Risultati dei test a Sahkir, 27 Febbraio-2 Marzo 2014

Giovedì 27 Febbraio - Pilota | Team | Tempo | n° giri
1. S. Perez Force India F1 01:35.290 105
2. V. Bottas Williams 01:36.184 128
3. K. Raikkonen Ferrari 01:36.432 54
4. N. Rosberg Mercedes Grand Prix 01:36.624 89
5. A. Sutil Sauber 01:37.700 89
6. K. Magnussen McLaren 01:37.825 109
7. D. Ricciardo Red Bull 01:37.908 39
8. M. Chilton Marussia 01:38.610 44
9. D. Kvyat Scuderia Toro Rosso 01:39.242 56
10. P. Maldonado Lotus Renault 01:40.599 31
11. K. Kobayashi Caterham 01:42.285 19

Venerdì 28 Febbraio - Pilota | Team | Tempo | n° giri
1. S. Perez Force India F1 01:35.570 108
2. F. Alonso Ferrari 01:35.634 122
3. D. Ricciardo Red Bull 01:35.743 66
4. F. Massa Williams 01:36.507 103
5. J. Button McLaren 01:36.901 52
6. J. Bianchi Marussia 01:38.092 75
7. L. Hamilton Mercedes Grand Prix 01:39.041 89
8. J. Vergne Scuderia Toro Rosso 01:39.636 61
9. E. Gutiérrez Sauber 01:39.976 106
10. P. Maldonado Lotus Renault 01:41.613 31
11. M. Ericsson Caterham 01:42.516 55

Sabato 1 Marzo - Pilota | Team | Tempo | n° giri
1. F. Massa Williams 01:33.258 99
2. N. Rosberg Mercedes Grand Prix 01:33.484 103
3. K. Raikkonen Ferrari 01:35.426 87
4. K. Magnussen McLaren 01:35.894 88
5. D. Kvyat Scuderia Toro Rosso 01:36.113 81
6. N. Hulkenberg Force India F1 01:36.205 115
7. J. Bianchi Marussia 01:37.087 78
8. M. Ericsson Caterham 01:38.083 117
9. R. Grosjean Lotus Renault 01:42.166 33
10. A. Sutil Sauber nessun tempo 1
11. S. Vettel Red Bull nessun tempo

Domenica 2 Marzo - Pilota | Team | Tempo | n° giri
1. L. Hamilton Mercedes Grand Prix 01:33.278 69
2. V. Bottas Williams 01:33.987 108
3. F. Alonso Ferrari 01:34.280 74
4. N. Hulkenberg Force India F1 01:35.577 74
5. J. Vergne Scuderia Toro Rosso 01:35.701 74
6. A. Sutil Sauber 01:36.467 91
7. M. Chilton Marussia 01:36.835 61
8. E. Gutiérrez Sauber 01:37.303 86
9. S. Vettel Red Bull 01:37.468 77
10. J. Button McLaren 01:38.111 22
11. K. Kobayashi Caterham 01:38.391 106
12. R. Grosjean Lotus Renault 01:39.302 32