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domenica 15 settembre 2019

Carissima Toro Rosso...

...in questo mio post non fingerò di essere ciò che non sono, non mi inventerò che sia stato amore a prima vista, né mi inventerò di averti amata più in passato rispetto a quanto mi renda conto di amarti adesso. Oggi come oggi sei la rappresentazione più totale di ciò che ammiro: i diseredati. Un tempo eri il team nel quale venivano piazzati i futuri talenti della Redbull, al giorno d'oggi sei il team in cui vengono piazzati i piloti scartati dalla Redbull. Sei il team al quale la Redbull dichiara di avere lasciato Kvyat perché una sua promozione in Redbull al posto di Gasly ti avrebbe deprivata del tuo pilota di punta: questa, sinceramente, è la scusa più pittoresca che io abbia mai sentito.

Non mi ricordo quel giorno del 2006 in cui Speed si classificò ottavo al traguardo, che all'epoca valeva l'ultimo punto, ma lo fece superando in corso d'opera Coulthard in regime di bandiere gialle e perse la posizione a calci nel cu*o.
Non me lo ricordo, ma ricordo quando Mazzoni lo raccontava in telecronaca, spiegando che, dopo la convocazione da parte dei commissari, Speed si mise a insultare sia Coulthard che i commissari stessi. Alla fine della giornata, ovviamente, la Toro Rosso doveva ancora ottenere il suo primo punto.
Ho deciso di non andare a controllare, di andare a memoria. Forse era l'Australia? Non saprei, a quei tempi non facevo per niente caso alla "Toro Rosso di Faenza".

Poi venne il 2(?) luglio 2006. Era il giorno di quel famoso gran premio degli Stati Uniti all'Indianapolis Road Circuit o come si chiama in cui ci fu una carambola in partenza che mise fuori gioco diverse vetture. Altre non coinvolte si auto-eliminarono in corso d'opera e restammo, a gara inoltrata, con appena dieci vetture, in pista. Le prime otto avrebbero visto l'aura della zona punti, ma nessuna Toro Rosso al momento era in zona punti.
Poi ci fu un duello epico per la penultima piazza tra Rosberg e Liuzzi, che venne vinto da quest'ultimo. Era nono. Quando una vettura davanti a lui si ritirò poco dopo - era una Toyota, direi - Liuzzi si ritrovò ottavo e ci rimase fino al traguardo. Ora, tralasciando il fatto che è pittoresco che su tutti i piloti giunti a punti tranne uno quello che non prese punti guidasse una Williams, cosa che potrebbe accadere anche al giorno d'oggi con una gara con un alto attrition rate, quel giorno era accaduto finalmente l'evento miracoloso.

Mi piacerebbe dire, mia carissima Toro Rosso di Faenza, che quel primo punto fu il primo di una lunga serie, ma non è così: eri sorta sulle ceneri della Minardi ed eri destinata a rimanere una sorta di Minardi, anche se con le vetture infinitamente più tamarre, in particolare quelle delle prime due stagioni.
Il 2007 iniziò come era finito il 2006: Minardi-style, anche se ti prestavo un po' più di attenzione di quanta ne prestassi in precedenza alla Minardi. Le cose non andavano per niente bene: mai una top-8, mai una gioia, il tutto mentre la Super Aguri portava a casa occasionali passaggi in Q3 e occasionali punti, quando Sato era nel massimo del suo splendore (purtroppo Davidson andava a caccia di marmotte, invece, se no anche lui avrebbe potuto avere una piccola gioia).

Poi venne il 30 settembre, il giorno in cui passasti dalle stalle alle stelle, poi di nuovo alle stalle, poi ancora alle stelle e, infine, alle stalle, immersi nel letame.
Era il giorno del gran premio del Giappone, quello sul circuito di Mount Fuji, che si doveva alternare con Suzuka ogni anno e in cui furono disputate due edizioni consecutive, poi il nulla cosmico. Era il gran premio in cui Hamilton sembrava già prossimo al titolo perché i suoi avversari erano dispersi in modo random o nelle vie di fuga o nelle retrovie, insomma, il giorno perfetto per gli outsider, quello in cui gente random poteva appropriarsi di posizioni di spessore. Infatti a un certo punto della gara Vettel era risalito in terza posizione.
Poi si ritirò per incidente, ma tutto sommato la giornata era ancora salva, dato che Liuzzi stava tagliando il traguardo in ottava piazza, che significava il primo punto della stagione.

La giornata non era affatto salva. In corso d'opera Liuzzi aveva superato una vettura in regime di bandiere gialle, peraltro compromettendosi per sorpassare nientemeno che la Spyker di Yamamoto, quindi venne penalizzato e, a rendere la situazione ancora peggiore, risalì in zona punti nientemeno che Sutil.
Ora, ho promesso sincerità e sarò sincera: vedere la Spyker ottenere un punto non era esattamente una cosa che mi dispiacesse, ma il lato negativo di tutto ciò era che, esclusa la McLaren che non prendeva punti per la classifica costruttori per la vicenda dello spy-gate, la Toro Rosso si trovava ultima in classifica e senza punti quando mancavano soltanto due gran premi alla fine della stagione.
Poi dal letame tornò alle stelle: sette giorni più tardi a Shanghai colse un doppio arrivo in zona punti, con Vettel quarto e Liuzzi sesto. Ricordo le foto delle celebrazioni del team, sembravano la Super Aguri il giorno del suo primo punto.

Iniziavo ad amare sempre di più i team "dei poveri" e la Super Aguri era al centro delle mie battute su quanto sarebbe stato epico vedere Sato vincere un gran premio. Poi fallì, niente più battute sulla Super Aguri, però rimanevano le battute sugli altri. Quando parlavo con la mia amica di Formula 1, oltre a vaneggiare su quanto sarebbe stato bello vedere piloti come Coulthard o Barrichello sul podio (accaddero entrambe le cose, con nostra soddisfazione, il nostro disappunto era tuttavia che non fosse accaduto a Ralf Schumacher l'nno precedente), parlavamo di quanto sarebbero state belle le gare con vincitori improbabili. Una volta scherzai a proposito di Vettel che vinceva una gara con la Toro Rosso... una settimana prima che succedesse.

Era il 14 settembre 2008, Vettel partiva dalla pole, Bourdais partiva dalla quarta posizione sulla griglia di partenza. A quei simpaticoni che al giorno d'oggi dicono che era una cosa normale perché la Toro Rosso era meglio della Redbull, piuttosto non era normale che non succedesse le altre volte, vorrei ricordare che sì, probabilmente con piloti migliori e più esperti la Toro Rosso avrebbe avuto risultati migliori, però era la Toro Rosso. Ha avuto sicuramente una certa coppiata migliore, diversi anni dopo, ma all'epoca Sainz e Verstappen erano troppo giovani anche per la Toro Rosso. Quella qualifica del 13 settembre era mooooolto meno scontata di quanto certa gente che ha iniziato a seguire la Formula 1 ieri sostiene.

Quel "Bourdais partiva dalla quarta posizione", purtroppo, è solo un eufemismo. Mentre la gara si apprestava a partire dietro safety car vidi con orrore che uno dei piloti della Toro Rosso era rimasto fermo. Fu vagamente consolatorio il fatto che quantomeno fosse quello che partiva quarto e non quello che partiva dalla pole. Purtroppo per lui la gara partiva dietro safety car, quindi invece di partire ultimo dalla corsia dei box a pieni giri, venne portato a spinta nella corsia dei box da cui partì ultimo e doppiato. Arrivò penultimo, davanti al solo Sutil, a ricordarci che anche le belle storie hanno il loro lato oscuro. In questo caso oscurissimo: il pluricampione di Champ Car, che andava incontro a sfortune random ogni volta in cui era in una posizione presentabile, arrivava nelle retrovie, girando su tempi abbastanza in linea con quelli del compagno di squadra, un ragazzino a cui non era ancora spuntata la barba che aveva raggiunto il culmine della propria carriera pre-F1 lottando per il titolo in Formula 3 europea senza vincerlo.

Niente da fare, Bourdais in Formula 1 fu un #MaiUnaGioia di proporzioni clamorose (penso che, quando si guarda allo specchio, ci veda Hartley riflesso), la sua stagione 2008 fu disastrosa in termini di punteggio, le uniche volte in cui poteva puntare a un risultato di un certo livello gli capitavano delle sfortune... e peraltro a metà 2009 fu appiedato in corso d'opera per mancanza di risultati... quando tutto sommato visti gli standard del 2008, non si può dire neanche che stesse andando tanto male nel confronto con Buemi.
Ero un po' meno legata al team dei poveri a quei tempi. La coppia pilota della mia età + pilota con gli occhiali mi attirava di più di quelle successive. Peraltro si era parlato di un ingaggio di Sato, che non si concretizzò in realtà, e la cosa mi deluse profondamente. Curiosità: secondo Wikipedia non ricordo in che lingua, Sato girò in un test proprio con la vettura con cui Vettel aveva vinto il gran premio d'Italia. Ammiro l'audacia della scuderia di Faenza: quella vettura io l'avrei messa in un museo, non l'avrei affidata al samurai errante.

Vennero Buemi e Alguersuari, vennero Ricciardo e Vergne, venne Kvyat, vennero Sainz e Verstappen, vennero Gasly e Hartley... nel corso di questi undici anni ogni tanto ho avuto l'illusione che qualcuno potesse dare alla "Toro Rosso di Faenza" la sua seconda vittoria un giorno. Verstappen e Gasly mi sembravano i candidati più probabili, ai tempi.
Non prendetemi per pazza, e nemmeno tu, carissima Toro Rosso, non prendermi per pazza. Sono undici anni che aspetto, senza mai avere rivisto la luce, se non quel giorno di luglio in cui Kvyat si è classificato terzo al gran premio di Germania. Quel giorno lì ho sentito concretamente, per la prima volta dopo tanto tempo, che è possibile che un giorno possa accadere di nuovo. Se fosse Kvyat sarei la persona più felice del mondo, credo, anche se penso che mi toccherà aspettare ancora molto a lungo e forse ci saranno nuovi piloti.

Quindi, per finire, carissima Toro Rosso, nel corso degli anni ti ho ignorata, amata, di nuovo ignorata e visto quello che ho provato per il podio di Kvyat penso di amarti più di quanto ti abbia mai amata in passato, al giorno d'oggi. Sappi che attenderò con pazienza di tornare di nuovo, almeno per un giorno, sul tetto del mondo, proprio come accadeva esattamente undici anni fa. L'ho visto accadere una volta, ormai so che non posso più definirla un'idea impossibile.


mercoledì 27 settembre 2017

Party like a Tumblr fungirl and get sexually excited when a cinnamon roll is inside the car...

Alla fine sono entrata anche in quel luogo di perdizione che è Tumblahhhh e devo dire che è un luogo di perdizione ancora maggiore che qualsiasi altro luogo in cui si stia discutendo dello switch Kvyat/Gasly. Sugli altri siti, quantomeno, la gente non appella personaggi che non ha mai incontrato in vita sua come "Dany" e "Pierre" senza mai citarne i cognomi e soprattutto, se anche dovesse farlo, non li appella come "my baby" o cose simili.
Ovviamente Tumblahhhh continua a vivere sulla base dei Tumblr standards e i Tumblr standards sono chiari: occhi azzurri > occhi di qualunque altro colore. Il caso ha voluto che, seppure Gasly non abbia gli occhi azzurro shocking tanto quanto Palmer, ce li abbia comunque azzurri. Purtroppo il caso non interviene sempre a nostro favore e, nel caso di Tumblr, ci è anche andata grassa che appunto, almeno lì, in virtù dei suoi occhi azzurro shocking, non ci sia nessuno che insulta Palmer accusandolo di essere il colpevole di tutto ciò.

Su Tumblahhhhh ci sono ovviamente due correnti di pensiero, di cui una intermedia dovuta al fatto che ci sono tante ragazze che, invece di prendere una posizione, vorrebbero essere coinvolte in un love triangle con Gasly e Kvyat, uno per i giorni pari e uno per i giorni dispari.

La corrente di pensiero minoritaria è che la Torohhhh Rossohhhh sia un team di str*nzihhhh, che hannohhhh distruttohhhh la carrierahhhh di tuttihhhh i lorohhhh pilotihhhh, poco importa che, a conti fatti, Kvyat sia il primo che viene appiedato nonostante l'esistenza di un contratto fin dai tempi di Scott Speed e, ancora prima, di Christian Klien che stava in Redbull all'epoca in cui in Toro Rosso c'era gente tipo Liuzzi e Speed.
Questa corrente di pensiero è simile a quella di molti Ferraristi o tifosi di altri team o hater della Redbull, peraltro. Ovunque io abbia parlato di Formula 1 in queste ultime ventiquattro ore il discorso è venuto fuori... sempre per fare un calderone in cui parlare di tutti quei poverettihhhh a cui la Redbull ha distrutto la carriera, costringendoli a una vita di stenti in cui vincono in endurance e Formula E (cfr. Sebastien Buemi), in cui sono stati piloti di riserva della Ferrari e, siccome la Ferrari non li ha promossi titolari, la loro carriera è stata rovinatahhhh dalla Redbull che non ha riconosciuto il loro potenziale (cfr. Jev) o in cui sono stati costretti a riciclarsi come piloti di stock car, sempre con i colori della Redbull, venendo dimenticati da tutto il mondo europeo per il semplice fatto che l'europeo medio ha una consapevolezza solo vaga del fatto che in America ci siano competizioni automobilistiche (cfr. Speed).
Quante di queste persone provano un minimo di dispiacere per il fatto che Daniil Kvyat non abbia più un volante, almeno per ora? Circa lo 0,0000001%, immagino. Il resto è composto da persone che hanno colto la palla al balzo e, dato che si è presentata loro una scusa per spargere m*rda sulla Redbull, hanno iniziato a declamare che la Redbull sia il malehhhh assolutohhhh e che debba essere radiata dalla Formula 1. Ma niente paura, quando domenica prossima Ricciardo e Verstappen faranno doppietta, questi saranno tutti lì a esultare, alcuni in onore di quel tipohhhh simpaticohhhh che vorrebberohhhh in Ferrarihhhh, altri in onore dell'enfant prodige!!111!!!1, perché loro in realtà amano il tipo simpatico e l'enfant prodige e sono felicissimi del fatto che in Redbull ci siano loro anziché Kvyat e Vergne.
Questa è la corrente di pensiero più tollerabile, anche se detesto i double standard e mi sto interrogando su quanti junior driver della Ferrari si siano effettivamente vestiti di rosso, esclusi i momenti in cui alle feste invernali del team erano travestiti da Babbo Natale. Ma non solo la Ferrari, eh, perché fino a prova contraria Wehrlein l'ultima volta che ha appoggiato il fondoschiena su una Mercedes è stata quando, ricordandosi all'improvviso di avere appena perso il titolo, Hamilton si è slogato una caviglia in occasione dei test dello scorso novembre. Al momento è parcheggiato in un team che sembra intenzionato a metterlo alla porta a fine stagione.
Per fortuna almeno la McLaren offre un volante ai propri junior driver. Kmag ha effettivamente guidato per un annetto, dopodiché ha anche avuto la fortuna che Alonso abbia saltato una gara. Poi è stato appiedato. Però non è Jev, quindi chi se ne frega.

La corrente di pensiero che tollero di meno è quella in cui i double standard, è quella di chi, invece di avere un pregiudizio basato sul tifo per una squadra o sull'odio viscerale per una squadra, ha un pregiudizio basato sulla figaggine percepita dei soggetti coinvolti.
Pierre Gasly, secondo i Tumblr standard, è un figonehhhh con gli occhihhhh azzurrihhhh ed è il ragazzo con cui tuttehhhh su Tumblahhhhh vorrebbero fidanzarsi. Posso capire il loro giudizio. Obiettivamente parlando, Pierre Gasly è un bel ragazzo; un po' troppo giovane per i miei standard, ma appunto, per essere in un'età in cui molti sono ancora pieni di brufoli, rimane pur sempre un bel ragazzo...
...
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...però non capisco questa cosa dell'utilizzare l'estetica come parametro di giudizio. Il mondo di Tumblahhhh ha decretato che Gasly è più figo di Kvyat e per loro la ragione per cui Gasly merita quel volante più di Kvyat è basata solo ed esclusivamente su quello. Le uniche che hanno parlato di risultati sono state alcune delle ragazze deluse dal fatto che Kvyat abbia perso il volante. Le ragazze pro-Gasly non hanno minimamente menzionato nemmeno quei dettagli di cui sono in possesso. Non ho sentito nessuna osservare che Gasly merita il volante perché ha vinto un campionato di GP2 o perché è uno dei principali candidati a vincere il titolo in Superformula quest'anno. No, assolutamente: OMG!!11!!!111! how hot is Pierre!!111!!11!! he deserves that seat so much!!11!!!11!!!
Alcune delle ragazze che sbavano alla vista degli occhihhhh azzurrihhhh di Gasly hanno addirittura provato ad accusare le altre di essere deluse perché sono loro che sbavano. Magari non hanno tutti i torti e l'affermazione "quando Speed e Liuzzi hanno perso il volante non avete detto niente" in un altro contesto potrebbe anche avere un minimo di logica, ma rimane il fatto che:
1) Liuzzi tecnicamente non ha perso il volante, perché nel 2005 in Redbull gareggiava "part-time" e contrattualmente doveva prendere parte a un certo numero di eventi e perché il suo contratto era in scadenza a fine 2007;
2) la separazione tra Toro Rosso e Speed fu per certi versi consensuale, anche se l'unica cosa su cui erano d'accordo era, metaforicamente parlando, quella di lanciarsi i piatti a vicenda, quindi è tutt'altro caso;
3) Tumblr è stato fondato nel 2007, pertanto immagino che non ci fosse un fandom motoristico ancora molto sviluppato, da quelle parti, all'epoca;
4) la maggior parte delle tumblrere all'epoca di Speed e Liuzzi andava alle scuole elementari o addirittura alla scuola materna e probabilmente l'ultimo pensiero che aveva era quello di sbavare dietro a dei piloti o di preoccuparsi chi guidasse la Toro Rosso;
5) la maggior parte delle tumblrere ha scoperto dell'esistenza della Formula 1 con "Rush", quindi decisamente molto tempo dopo Speed e Liuzzi.
Poi sì, se Speed e Liuzzi fossero piloti di oggi è probabile che non verrebbero percepiti come fighi e a nessuno importerebbe nulla di loro, da quelle parti, ma questo concetto dello sbavare dietro a dei piloti e nascondersi dietro al fatto che in realtà siano le altre a sbavare dietro a dei piloti mi lascia moooooooolto perplessa. Peraltro su Tumblr è molto facile essere accusati di sbavare dietro a dei piloti, di chiunque si sia tifose: da quelle parti vige la regola del "basta che respiri e che non sia venezuelano"...

In conclusione non mi sono affatto pentita della mia visita su Tumblr, perché quantomeno nessuno ha citato concetti come "pilota pagante", "volante rubato" o "presunte dimensioni del pene", per una volta, però la realtà dei fatti è che stavolta ne sono uscite vincenti quelle che scrivevano "OMG!!11!!11!! a me piacciono sia Kvyat sia Gasly!!111!!!1!! non so se essere felice o no!!11!!!11!!!" e che, in gran parte dei casi, quello che pensavano era "sono nuda sotto le coperte e vorrei essere protagonista di un threesome con entrambi in questo momento stesso", quindi credo che le altre persone dovrebbero porsi qualche domanda...

Btw nulla è definitivo e, siccome in occasione del GP di Austin ci sarà la S0VrApP0S1Z10n3 con la Superformula, Kvyat potrebbe fare il proprio ritorno.
Potrebbe.
Oppure potrebbe non tornare.
Wait and see.

sabato 23 maggio 2015

Formula E 2014-2015 #8: BERLINO, 23 Maggio 2015, COMMENTO IRONICO

YAYYYYYYY, preparatevi tutti quanti a fare la ola agitando pon-pon (sempre che sia possibile fare la ola agitando pon-pon, cosa di cui ho seri dubbi), perché c'è Trulli che sta per scattare dalla pole position. #EPICWIN!
Okay, non sono impazzita completamente, anche se così potrei dare proprio quell'impressione. Sto parlando dell'eprix di Berlino, che vedo ancora su un canale (in streaming) portoghese o brasiliano, dove il pre-gara viene dedicato nientemeno che alla rivalità tra Digrassinho e Crashgateinho, leader e inseguitore nella classifica del campionato, segno evidente che se la Formula E fosse stata inventata dieci anni prima probabilmente entrambi avrebbero raccolto maggiori soddisfazioni.
Digrassinho scatterà dalla seconda posizione, affiancato a Trulli, un po' come quando erano affiancati in penultima fila in Formula 1 ai gloriosi tempi della Caterham che si chiamava Lotus e della Marussia che si chiamava Virgin.

GRIGLIA DI PARTENZA:
1^ fila: 1. Jarno Trulli (Trulli), 2. Lucas Di Grassi (Audisport abt)
2^ fila: 3. Sebastien Buemi (edams), 4. Nick Heidfeld (Venturi)
3^ fila: 5. Daniel Abt (Audisport Abt), 6. Jerome D'Ambrosio (Dragon)
4^ fila: 7. Nico Prost (edams), 8. Loic Duval (Dragon)
5^ fila: 9. Stephane Sarrazin (Venturi), 10. Jean Eric Vergne (Andretti)
6^ fila: 11. Vitantonio Liuzzi (Trulli), 12. Scott Speed (Andretti)
7^ fila: 13. Nelsinho Piquet (Nextev China), 14. Jaime Alguersuari* (Virgin)
8^ fila: 15. Sam Bird (Virgin), 16. Salvador Duran (Amlin Aguir)
9^ fila: 17. Charles Pix (Nextev China), 18. Bruno Senna (Mahindra)
10^ fila: 19. Antonio Felix Da Costa (Amlin Aguri), 20. Karun Chandhok (Mahindra)
*: Alguersuari è stato retrocesso per qualche penalità.
Fanboost: Pic, Piquet, Buemi.

Dopo una partenza alla oh-my-dani-smile, per il semplice fatto che era da secoli che non vedevamo Trulli partire in pole in qualche genere di gara, passano un paio di curve prima che Di Gratis lo passi. Anche vedere Di Gratis secondo è stato un bello shock, se fossimo stati in Formula 1 probabilmente l'avremmo visto nell'esatta posizione di Antonio Felice sulla Costa.
Tornando alla partenza, l'Abete va in testacoda. Tutti lo sfilano senza che nessuno lo travolga e questo è già un notevole passo avanti.
Di Gratis: "Okay, facciamo che adesso mi faccio una gara in solitaria senza che nessuno mi prenda in considerazione."
Trulliiii: "Fai come ti pare, tanto era da secoli che non mi trovavo secondo in qualunque genere di gara e mi va più che bene. Sono perfettamente sicuro che la mia vettura, una Toyota di F1 che ho opportunamente travestito da vettura di Formula E, mi condurrà al traguardo, proprio come accadeva in Formula 1... ehi, cos'è questo miagolio che proviene dall'abitacolo?"
Un gatto nero: "Io, al posto tuo, non sarei tanto sicuro del successo."
Trulliiii: "Oh my Caterham."
Segnalo anche che in quel momento c'era terzo il Demone Siciliano, seguito da Heidi e D'Ambriiii, con nientemeno che... LIUZZIIIII SESTO!
...
...
...ma per lui le cose si mettono ancora meglio quando una vettura inizia, intorno al 7-8° giro, a perdere posizioni.
Trulliiii: "Autrice, non dimentichi niente?"
L'Autrice: "Mhm... cosa?"
Trulliiii: "Quella vettura... è la mia!"
E così la causa della risalita di Liuzzi in top-5 non è stata altro che la fine del momento di popolarità di Trulli. C'est la vie.

Si viene a delineare il nuovo podio virtuale, composto da Di Grassinho, il Demone Siciliano e nientemeno che D'Ambriiii che ha superato Heidi.
L'Autrice: "Povero Heidi, però... sto ancora aspettando che tutti si facciano da parte per servirgli una vittoria si un piatto d'argento."
Heidi: "Ehi, guarda che so vincere anche da solo."
*Coro di risate in sottofondo, come durante un episodio di qualche sit-com.*
Heidi: "Nobody loves me."
D'Ambriiii: "Io ho gli occhi azzurri."
Heidi: "...veramente anch'io."
A proposito di D'Ambriiii, mi sono resa conto dopo secoli che essendo belga è francofono, e quindi con tutta probabilità si chiama D'ambrosiò.

Il pit-stop avviene intorno al 16° giro per tutti tranne Crashgateinho e Carletto Piccolo, il primo che si trovava da qualche parte ai margini della top-ten o forse fuori, il secondo che si trovava nelle retrovie davanti alle due HRT... ehm, volevo dire Mahindra e all'Abete che era stabilmente ultimo.
Rimandando la sosta Carletto Piccolo è riuscito a ritrovarsi ultimo, a vantaggio di Gillette Fusion e dell'Abete e anche di Chandy che però l'ha preso in quel posto dall'Abete ritrovandosi di nuovo penultimo.
Crashgateinho si è trovato ottavo alle spalle di Antonio Felice sulla Costa, che però insieme al compagno di squadra Duran Duran sarà di lì a poco penalizzato per avere fatto un pit-stop troppo veloce.

Specifichiamo che a questo punto i primi sei sono Di Gratis, D'Ambriiii, il Demone Siciliano, Heidi, Dellavalle e nientemeno che Sarraziiiiiin! Su dove sia andato a finire Liuzziiii, pare che i telecronisti non ne siano molto interessati.
Heidi: "Sono quarto. Sono a un passo dal podio. Sono a tre passi dalla vittoria. Qualcuno mi presta una baguette?"
Il Demone Siciliano: "Non osare minacciarmi con una baguette o ti farò incornare dai miei tori rossi con le ali che mi sono preso come risarcimento quando la Toro Rosso mi ha messo a piedi!"
Dellavalle: "Ce l'ho ioooooo la baguette!"idi: "Oh my Dani Smile."
Crashgateinho: "Anch'io ho una baguette!"
Dellavalle: "Ma tu non sei francese!"
Crashtageinho: "E allora? Corro per un team cinese. Credi che in Cina nessuno imiti le baguette?!"
Heidi: "Oh my Dani smile, sono perduto."
Infatti era perduto, dato che ha perso di lì a poco due posizioni, e mentre si avvicinava la fine non c'era margine di recupero.
Gillette Fusion: "Rasati la barba, tutto cambierà."
Heidi: "Detto da uno che è 15° al volante di una specie di HRT indiana, non so quanto possa fidarmi."
I commissari: "Veramente Gillette Fusion ha superato i limiti di velocità nella pitlane, quindi è invitato a farsi una gita turistica che lo farà arrivare perfino dietro a Trulliiii."
Trulliiii: "Dovrei sentirmi sollevato?"
Gillette Fusion: "No, ma se ti può consolare sono dietro anche a Duran Duran, quindi questo significa che sei ben terzultimo."
Voce fuori campo: "Veramente Trulliiii sta precipitando ultimo... TRULLIIIII, DOVE SEI?!"
Trulliiii: "Non lo so dove sono. Ti è sufficiente sapere questo?"

Comunque Di Gratis vince, nonostante la macchina fosse sul punto di lasciarlo a piedi. Effettivamente si è ritrovato fermo dopo il traguardo.
Poi va beh, deve essere riuscito a ripartire, forse a spinta, perché poi lo si è visto raggiungere la sua finale destinazione per festeggiare mettendosi a gironzolare e a saltellare sulla carrozzeria della sua macchina, cosa che fare indossando una tuta rossa e un casco giallo-verde è indubbiamente plagio.
D'Ambriiiii e Buemiiii finiscono sul podio insieme a lui.
Non è ben chiaro che cosa sia successo a Trulliiii... ma arriva a due giri di ritardo, o forse non arriva affatto e la sua gara era già terminata. Questo non lo sapremo mai.

RISULTATO: 1. Lucas Di Grassi (audisport abt), 2. Jerome D'Ambrosio (Dragon), 3. Sebastien Buemi (edams), 4. Loic Duval (Dragon), 5. Nelsinho Piquet (Nextev China), 6. Nick Heidfeld (Venturi), 7. Stephane Sarrazin (Venturi), 8. Jean Eric Vergne (Andretti), 9. Sam Bird (Virgin), 10. Vitantonio Liuzzi (Trulli), 11. Nico Prost (edams), 12. Antonio Felix Da Costa (Amlin Aguri), 13. Jaime Alguersuari (Virgin), 14. Scott Speed (Andretti), 15. Daniel Abt (Audisport Abt), 16. Karun Chandhok (Mahindra), 17. Charles Pic (Nextev China), 18. Salvador Duran (Amlin Aguri), 19. Bruno Senna (Mahindra), 20. Jarno Trulli (Trulli).

___________________

EDIT. (23/05 h.21.00)
Di Grassi è stato squalificato per irregolarità sulla vettura. Vince quindi D'Ambrosio.
Chandhok è stato penalizzato con un drive through post gara per avere usato troppa potenza.

RISULTATO AGGIORNATO: 1. Jerome D'Ambrosio (Dragon), 2. Sebastien Buemi (edams), 3. Loic Duval (Dragon), 4. Nelsinho Piquet (Nextev China), 5. Nick Heidfeld (Venturi), 6. Stephane Sarrazin (Venturi), 7. Jean Eric Vergne (Andretti), 8. Sam Bird (Virgin), 9. Vitantonio Liuzzi (Trulli), 10. Nico Prost (edams), 11. Antonio Felix Da Costa (Amlin Aguri), 12. Jaime Alguersuari (Virgin), 13. Scott Speed (Andretti), 14. Daniel Abt (Audisport Abt), 15. Charles Pic (Nextev China), 16. Salvador Duran (Amlin Aguri), 17. Bruno Senna (Mahindra), 18. Karun Chandhok (Mahindra), 19. Jarno Trulli (Trulli), DSQ. Lucas Di Grassi (audisport abt).

venerdì 14 novembre 2014

Petrov is faster than youuuuuu...

E' tempo di anniversari e oggi ricorre il quinto anniversario del Gran Premio di Abu Dhabi del 2010, giorno in cui diventammo per la prima volta consapevoli dell'esistenza di Vitaly Petrov. Per chi non sapesse di che cosa sto parlando, esiste la possibilità di rivedere il mio commento a quel vecchio gran premio, anche se devo avvertirvi che all'epoca ero acida come uno yogurt scaduto.

Quello di Abu Dhabi 2010 fu probabilmente uno dei finali di stagione più scoppiettanti, tanto più che ben quattro piloti, Fernando Alonso, Mark Webber, Sebastian Vettel e Lewis Hamilton, erano matematicamente in lotta per il titolo, anche se all'ultimo dei quattro serviva un vero e proprio miracolo.
Anche per Vettel, in realtà, sembrava che servisse un miracolo, ma in realtà bastò un mix esplosivo, di una gara perfetta e i macelli combinati dagli altri. Tutto iniziò con una partenza che filò liscia davanti, ma non altrettanto dietro, dove andò in scena un curioso demolition derby, protagonisti Michael Schumacher, Vitantonio Liuzzi... e Bernd Maylander! Vari piloti ne approfittarono per rientrare ai box approfittando della safety car. Tutto proseguì con Webber che, già autore di una qualifica non delle migliori, si complicò la vita strisciando su un muretto e fu costretto ad anticipare la sosta: fuori uno. Quando rientrò ai box, in Ferrari pensarono bene di marcare Webber, dimenticandosi totalmente di Vettel: fuori due. Quando tornarono in pista, si può dire che entrambi, già in prospettiva 2011, abbiano adottato una strategia di gara adatta in un gran premio in cui le gomme si sfaldano ogni 20 giri e chi hai davanti prima o poi te lo toglierai di torno. Peccato che non ci fossero ancora le gomme Pirelli.

In conclusione, statisticamente parlando, Abu Dhabi 2010 fu:
- il primo mondiale di Vettel;
- l'unica volta della storia della Formula 1 in cui quattro piloti erano ancora matematicamente in corsa per il titolo;
- il primo mondiale che si decise ad Abu Dhabi.

domenica 12 gennaio 2014

Desafio Internacional das Estrelas: LIUZZI FOR THE WIN!

A quanto ho capito è stata disputata una sola gara quest'anno, anziché due, e il risultato coincide quindi con la classifica.

***

Risultati 2014

1. Vitantonio Liuzzi
2. Sebastien Buemi
3. Felipe Massa
4. Julio Campos
5. Antonio Pizzonia
6. Daniel Serra
7. Nelsinho Piquet
8. Felipe Nasr
9. Valdeno Britto
10. Pietro Fittipaldi
11. Beto Monteiro
12. Luciano Burti
13. João Paulo de Oliveira
14. Luiz Razia
15. Bruno Senna
16. Popo Bueno
17. Ricardo Zonta
18. Felipe Giaffone
19. Rubens Barrichello
20. Lucas Di Grassi
DNF. Allam Khodair
DNF. Augusto Farfus Jr.
DNF. Ricardo Mauricio
DNF. Ana Beatriz Figueiredo


Hall of fame

2005: Daniel Serra
2006: Felipe Massa
2007: Michael Schumacher
2008: Rubens Barrichello
2009: Michael Schumacher
2010: Lucas Di Grassi
2011: Jaime Alguersuari
2013: Jules Bianchi
2014: Vitantonio Liuzzi

venerdì 10 gennaio 2014

Desafio Internacional das Estrelas

Come ogni anno si svolgerà proprio in questo weekend la Desafio Internacional das Estrelas, la tradizionale gara di kart organizzata da Felipe Massa in Brasile.
Tutto ha avuto inizio nel 2005 e questa è la nona edizione (nel 2012 non è stata disputata - nel senso che prima avveniva alla fine dell'anno, e da fine 2011 si è passati a inizio 2013).

Tra i partecipanti ci sono anche alcune nostre vecchie conoscenze...

***

ENTRY LIST 2014

Felipe Massa (F1)
Jules Bianchi (F1)
Sebastien Buemi (WEC)
Vitantonio Liuzzi (Superstars Series)
Felipe Nasr (GP2)
Lucas di Grassi (WEC)
Bruno Senna (WEC)
Bia Figueriredo (Indycar)
João Paulo de Oliveira (Super GT)
Nelson Piquet Jr (NASCAR)
Augusto Farfus Jr (TMD)
Pietro Fittipaldi (F4)
Rubens Barrichello (Stock Car)
Popo Bueno (Stock Car)
Luciano Burti (Stock Car)
Ricardo Zonta (Stock Car)
Antonio Pizzonia (Stock Car)
Allam Khodair (Stock Car)
Daniel Serra (Stock Car)
Valdeno Brito (Stock Car)
Julio Campos (Stock Car)
Ricardo Mauricio (Stock Car)
Luis Razia (GT Open)
Felipe Giaffone (F Truck)
Beto Monteiro (F Truck)


VINCITORI DELLE PASSATE EDIZIONI

2005: Daniel Serra
2006: Felipe Massa
2007: Michael Schumacher
2008: Rubens Barrichello
2009: Michael Schumacher
2010: Lucas Di Grassi
2011: Jaime Alguersuari
2013: Jules Bianchi


Se volete visitare il sito della manifestazione, ecco qui: Desafio Internacional das Estrelas.

venerdì 21 dicembre 2012

SUNSHINE-ON-F1: Puntata #1


SUNSHINE-ON-F1: La fine di un sogno spagnolo chiamato HRT
Puntata #1: Venerdì 21/12/2012

Cari lettori, dato che Grosjiiii e Maldiiii non hanno innescato la fine del mondo, siamo giunti alla prima puntata della nuova rubrica “Sunshine-on-F1”, che si presume avrà frequenza settimanale. Al momento non mi è ancora completamente chiara la struttura che le darò, ma è plausibile che, quando la stagione inizierà, potranno esserci dei cambiamenti nelle date.
Manca ancora parecchio tempo comunque al mese di marzo, perciò vediamo di non perderci in discorsi poco coerenti. D’altronde non siamo qui per rasare la barba di Nick Heidfeld grazie all’aiuto dell’Uomo-Gillette, noto supereroe brasiliano che ha perso il proprio volante in favore di un finlandese di cui Mazzoni ha parlato in lungo e in largo nel corso degli anni...
Ehm, dunque, vediamo di finirla. U.U

Era mia intenzione dedicare i miei sforzi per la produzione di questo primo post al potenziale ritorno di Adrian Sutil in Formula 1, ma spero che Adrian non me ne vorrà qualora dovessi decidere – come d’altronde ho deciso – di propendere verso un altro argomento. Per sicurezza mi guarderò bene alle spalle, monitorando la presenza di individui loschi con bottiglie rotte in mano.
Credo che, almeno per stavolta, ci sia chi merita uno spazio maggiore, e si tratta stavolta della HRT. Il team in questione, purtroppo, ha chiuso i battenti.

Tutto iniziò nel lontano 2009. All’epoca c’era Mosley che voleva mettere il budget fisso per i team, cosa che avrebbe permesso a nuovi team di entrare in Formula 1.
È mia intenzione sorvolare su tutto ciò che riguarda quest’uomo controverso, così come mi asterrò dall’esprimere le mie opinioni sul budget fisso. Però c’è una cosa che è stata sicuramente una cazzata: prima far entrare team minori che con il tetto di spese massimo avrebbero potuto avere risultati quantomeno accettabili, poi una volta che erano entrati non mettere quel budget specifico.
Ricordo ai lettori che i team che si garantirono l’accesso per il 2010 erano i seguenti:
- Campos Meta, AKA Hispania Racing, AKA HRT;
- Manor GP, AKA Virgin Racing, AKA Marussia;
- USF1, AKA quelli che sono falliti prima ancora di iniziare il mondiale.
Successivamente si aggiunse un quarto team:
- Malaysia F1 Team, AKA Lotus, AKA Caterham.

Nel 2010, 2011 e 2012 abbiamo avuto modo poche volte di vedere questi team mettersi in luce, in particolare ci rendevamo conto della loro presenza specie nella Q1, dove tutti si ritrovavano a precipitare, venendo messi fuori fin da subito.
C’è da dire che comunque vi sono stati anche alcuni colpi di scena: Heikki Kovalainen è riuscito più di una volta, nel corso degli anni, ad accedere alla Q2, mettendosi dietro talvolta nomi celebri in caso di sfortune degli stessi, ma anche – in qualche caso – riuscendo a competere con le Toro Rosso o altri team di livello medio-basso, mentre addirittura nel gran premio di Malesia del 2010, il primo in cui Kovalainen giunse in Q2, anche Glock con la Virgin, approfittando di una situazione particolare, riuscì ad accedere alla seconda sessione.

Di fatto Caterham, Marussia e HRT ci sono sembrate unite in un destino non troppo roseo, dal quale sarebbe stato molto arduo sollevarsi.
In particolare Marussia e HRT si contendevano le ultime posizioni dello schieramento, mentre la Caterham sembrava messa un po’ meglio. Anche all’inizio della stagione 2012, eccetto la mancata qualificazione delle HRT alla gara inaugurale, sembrava che la HRT potesse competere con la Marussia. Andando verso la fine del campionato, però, questa speranza iniziava a calare sempre più.

La HRT inoltre era stata messa in vendita, entro la fine di novembre un compratore avrebbe potuto salvare la sorte di questo team... ma così non è stato: per la HRT la storia in Formula 1 è finita definitivamente, senza  che nulla possa cambiare le cose.

Ricapitoliamo la storia della HRT, in particolare i suoi piloti.

2010:
- Bruno Senna, per tutto il 2010, eccetto un gran premio;
- Karun Chandhok, per la prima metà del 2010;
- Sakon Yamamoto, al posto di Senna nel gran premio che saltò e successivamente al posto di Chandhok;
- Christian Klien, al posto di Yamamoto nella fase conclusiva della stagione.

Da notare che:
- Senna venne messo a piedi per il GP di Gran Bretagna perché aveva erroneamente inviato al titolare del team un’email indirizzata a un altro destinatario, in cui insultava il suddetto titolare del team (quest’uomo è epico – no, non il titolare del team);
- Yamamoto saltà il GP di Singapore perché messo KO da un’intossicazione alimentare (visto quanto accaduto a Grosjean nel 2009 e a Calado – pilota GP2 – nel 2012, oserei dire che anche i cuochi di Singapore sono epici).

2011:
- Vitantonio Liuzzi, per tutta la stagione, eccetto un gran premio;
- Narain Karthikeyan, per la prima metà della stagione;
- Daniel Ricciardo, per la seconda metà della stagione.

Karthikeyan tornò a gareggiare in occasione del GP d’India, e prese per quell’occasione il posto di Liuzzi.

2012:
- Pedro De La Rosa, tutta la stagione;
- Narain Karthikeyan, tutta la stagione.

E ora come faremo senza la HRT?! O.O
Sì, lo so, a molti di voi può sembrare assurdo, ma sono dispiaciuta per l’assenza della HRT. Mi rendo conto che non avrebbe mai ottenuto risultati di grande pregio, ma d’altronde non era fantastico avere la HRT sulla griglia di partenza? Non era spettacolare sapere ogni volta chi sarebbe arrivato ultimo? ;-)
Senza contare, poi, che per la HRT hanno gareggiato anche piloti che apprezzo... Cioè, mettiamo le cose in chiaro: piloti che mi stanno simpatici, forse è meglio; anche se devo ammettere che alcuni dei piloti della HRT a mio parere, seppure non essendo dei campioni nati, hanno mostrato in altre occasioni di potersela comunque cavare e di poter ottenere anche qualche risultato positivo.
Preferisco sorvolare su chi siano i piloti in questione, sia quelli per cui provo simpatia sia quelli che credo che non siano il peggio del peggio – certi miei punti di vista potrebbero essere troppo impopolari per essere accettati, dato che su un paio di questi piloti c’è l’abitudine ricorrente di spargere quintali di merda, mentre si pratica regolarmente la santificazione di certi altri piloti che a mio vedere – per la serie “X è un pilota veloce, quindi non importa se ha una media di un incidente per gara, quello che conta è che sia veloce, dopotutto può incidentarsi con chiunque, finché non avrà un incidente con Alonso lo venereremo come una divinità” – nonostante questi abbiano dimostrato di non meritarsi di essere considerati così tanto eccezionali.

Soltanto su uno non me la sento di sorvolare. Si tratta di Pedro De La Rosa. Il “nonnino” della Formula 1, che a quarant’anni suonati ha mostrato di essere più veloce di Karthikeyan (casomai ci fosse stato ancora qualche dubbio XD) aveva già un contratto per la prossima stagione. Con il fallimento della HRT, significa che:
- Webber sarà il pilota più vecchio presente in pista;
- la carriera in Formula 1 di Pedro è definitivamente finita.

Credo che, tutto sommato, De La Rosa non sia stato uno dei peggiori piloti che la Formula 1 abbia mai visto e che, anzi, quando ha avuto a disposizione vetture accettabili (la Sauber della prima parte del 2010 a mio vedere non lo era) abbia anche mostrato di essere un pilota discreto.
Mi riferisco in particolare al 2006, quando sostituì Montoya alla McLaren e si mostrò comunque abbastanza competitivo. Arrivò anche secondo al gran premio d’Ungheria, il che fu indubbiamente un buon risultato – peraltro il miglior risultato della sua carriera – anche tenendo conto dei danni che faceva Montoya prima di lui.
Che altro dire? Montoya non mi manca, DLR mi mancherà! ;-)
Ma non solo De La Rosa... detto sinceramente: CHE FORMULA 1 È SENZA KARTHY?! :-P Il sommo non può mancare! È ufficialmente il mio talento indiano preferito! u.u
#SorryChandy.

Mhm... credo di essermi svelata un po’ troppo.
Ho espresso simpatia e ammirazione nei confronti di nonno Pedro.
Ho espresso notevole ammirazione per i due “talenti indiani”.
Ho definito l’uomo-Gillette epico.

Va beh, già che ci siamo posso anche dirvi che, a fine stagione, mi sono resa conto che:
- Daniel Ricciardo è superiore al compagno di squadra Vergne;
- non è sicuramente inferiore a Buemi;
- non è nemmeno inferiore ad Alguersuari;
- Ricciardo meritava di gran lunga la conferma per il 2013.

Nonostante questo, però, per il resto mi ritengo neutrale nei suoi confronti. Ovviamente non significa che ritengo che tutti i piloti che ho menzionato sopra siano dei fenomeni, chiaramente. Il discorso precedente riguardava la simpatia, e quei quattro, non posso negarlo, mi stanno simpatici, a prescindere da quali siano le loro prestazioni. Infatti tra i quattro il mio preferito in assoluto è il sommo Karthy, ma chiaramente in quanto a prestazioni non è sicuramente un fenomeno. XD

Sono però perfettamente consapevole che tutti e quattro siano stati sicuramente più memorabili per la Formula 1 rispetto a quanto non lo sia stato Anthony Davidson. E ora vi voglio a chiedere “chi? O______O”, cosa che mi farebbe capire che non sono la sola a pensare che Davidson sia stato uno dei piloti più anonimi degli ultimi anni.

E ora la puntata è finita.
VAI COL LANCIO DI POMODORI! #Pomodori-Time!
...
...
...
...
...
...
Che poi, lancio di pomodori per così poco? Se un giorno, allora, dovessi osare parlare di San Fernando da Oviedo, cosa potrebbe accadere? Il pianeta Nibiru mi entrerebbe dalla finestra in volo facendomi l’occhiolino come Schumacher sulla Mercedes rossa della pubblicità dicendomi “Redbull ti mette le aliiiiii”? #MoltoProbabile. #OMG.
Va beh, ora direi che è proprio il caso di premere il pulsante di invio e di far vedere la luce a questo post, e di nascondermi, ovviamente, perché il lancio di pomodori è imminente! O.o La mia qualità preferita, comunque sono i Piccadilly, perciò preferirei mi tiraste dietro di quelli.


venerdì 17 agosto 2012

Formula 1 2006: #14 Turchia (27/08)


Rieccoci subito con il gran premio di Turchia, che si svolgeva dopo la pausa estiva tre settimane dopo il gran premio d’Ungheria... della serie: una volta erano tre settimane e ci lamentavamo, mentre ora ce ne sono cinque... -.-
Altro dettaglio di rilievo: sto seguendo la gara con telecronaca Rai, nonché mazzoniana! U.U
E... OMG! O.o C’è un bambino vestito con i colori della BMW che gira per i box. Chi sarà? Mi ricorda un certo bambino che beve ancora la Redbull dal biberon. “Sebastian Vettèl” [CIT. Mazzoni.]

La cronaca della gara
Background: Alonso è ancora fermo a 100 punti in classifica, con Schumacher che è salito a 90 dopo il gran premio d’Ungheria: avendo completato oltre il 90% di gara ed essendo i piloti che lo seguivano in gran parte doppiati, ha conquistato l’ottava posizione e quindi un punto.
All’Istanbul Park Massa ha conquistato la pole position, la prima della sua carriera, seguito da Michael Schumacher, Alonso, Fisichella, Heidfeld, Button, Raikkonen, Kubica, Webber e Klien completano la top ten. Il quinto tempo in realtà l’aveva ottenuto Ralf Schumacher, prima di essere retrocesso per la sostituzione del motore.
Pare che Raikkonen sia su una strategia diversa rispetto agli altri piloti e che abbia una maggiore quantità di carburante.
Sono previsti un totale di 58 giri.

Giro 1: SCATTANO LE VETTURE! Massa mantiene la leadership mentre Alonso tenta di infilarsi davanti a MSC, non riuscendoci. Fisichella finisce in testacoda e ci sono varie vetture incidentate. Webber riesce a risalire fino alla quarta posizione ed è seguito da Rosberg, Liuzzi (che era partito 18°), Kubica, Klien e De La Rosa in top ten. Heidfeld, che è entrato in collisione con Fisichella alla partenza, è in pista con l’ala anteriore danneggiata e perde posizioni. Anche Fisichella ha la vettura danneggiata e rientra ai box. Raikkonen ha la gomma posteriore sinistra forata e sta cercando di raggiungere i box. Anche RSC rientra ai box con la vettura danneggiata. Speed rientra ai box, è rimasto coinvolto con Raikkonen in una collisione dalla partenza, che ha causato un testacoda a Raikkonen (i due non hanno toccato la vettura di Fisichella né quella di Heidfeld). Vi è stata un’ulteriore collisione, inoltre, tra Sato finito in testacoda e Monteiro, che è costata il ritiro al pilota della Midland.
Giro 3: Raikkonen, appena uscito dai box ormai doppiato di un giro, è incidentato contro le barriere: ha avuto un cedimento alla sospensione posteriore e, uscito di pista, ha perso il controllo della monoposto.
Giro 6: Liuzzi ha perso alcune posizioni, ora è decimo dopo essere stato superato anche da De La Rosa. Subito dopo Trulli riesce a superare Liuzzi, che deve guardarsi anche da Coulthard, che a sua volta ha Barrichello ormai negli scarichi.
Giro 7: i distacchi davanti salgono, Massa ha 3,2 secondi di vantaggio su MSC, che a sua volta ha circa cinque secondi di vantaggio su Alonso.
Giro 8: Coulthard riesce a superare Liuzzi, che ora ha Barrichello a quattro decimi di distacco. Il pilota della Honda lo supera al 9° giro.
Giro 11: MSC è il pilota che gira più veloce di tutti in pista, ora è a 2,9 secondi di distacco da Massa. Alonso in terza posizione gira più lento dei due.
Giro 13: Liuzzi è finito in testacoda mentre era in lotta con Albers ed è rimasto fermo lungo la pista in posizione pericolosa. Le vetture che sopraggiungono quasi sfiorano la vettura, uscendo una curva dalla quale non si vede l’auto ferma. È necessario che passi un intero giro, però, prima che rientri in pista la safety car.
Giro 14: entrambi i piloti della Ferrari rientrano ai box, con Alonso che effettua contemporaneamente la sua sosta. MSC, il cui pit-stop è stato attardato dalla sosta di Massa, perde la seconda posizione, uscendo dietro allo spagnolo della Renault.
Giro 15: in top-8 adesso troviamo Massa, Alonso, MSC e Button che si sono fermati, seguiti da Rosberg, Klien, DLR e Trulli che non si sono fermati ai box. Dietro la safety car tra Massa e Alonso c’è la BMW di Heidfeld che è doppiato.
Giro 17: riparte la gara, senza particolari colpi di scena. Heidfeld viene doppiato da Alonso e dopo qualche curva anche da Schumacher e Button. Dopo la ripresa della gara i tempi di MSC sembrano non essere più tanto performanti quanto in precedenza. Nelle retrovie vi sono parecchi piloti in lotta tra loro, come Trulli e Barrichello per l’ottava posizione, e anche diversi piloti lontani dalla top-ten.
Giro 21: Kubica e Fisichella sono in lotta per l’11^ posizione, il polacco viene superato da Fisichella, ma cerca di riprendersi la posizione. Intanto Barrichello supera Trulli, che però effettua un controsorpasso. Un giro più tardi De La Rosa supera Klien per la sesta posizione.
Giro 23: Schumacher, a 2,8 secondi da Alonso e di 6,7 da Massa, inizia a girare sugli stessi tempi di Alonso.
Giro 24: RSC supera Kubica, che sta perdendo posizioni. Intanto Yamamoto finisce in testacoda e si ritira.
Giro 26: Rosberg è costretto al ritiro ai box per problemi tecnici. Nel frattempo Trulli e Coulthard effettuano la prima sosta. Al 28° giro anche Barrichello effettua il pit-stop.
Giro 29: MSC fa un errore finendo fuori pista e perdendo ulteriormente terreno nei confronti di Alonso (ben quattro secondi), con lo spagnolo che ha circa sette secondi di distacco da Massa, che è leader della gara. Alle sue spalle c’è Button a un secondo e otto decimi.
Giro 31: De La Rosa e Fisichella, che erano rispettivamente in quinta e sesta posizione, rientrano ai box per il primo rifornimento (che sarà presumibilmente l’unico per entrambi). Intanto Alonso gira sugli stessi tempi di Massa, mentre Alonso è lievemente attardato nei suoi confronti.
Giro 39: Barrichello e Webber sono in lotta per la sesta posizione. Dopo essere stato superato dal brasiliano, Webber si riprende la posizione.
Giro 40: Massa, Alonso e Button rientrano ai box per la sua seconda e ultima sosta (tornano in pista secondo, terzo e quarto, con MSC che è provvisoriamente in testa in attesa del suo pit-stop). Successivamente anche Webber si ferma ai box e torna in pista alle spalle di Kubica, con cui è in lotta per la 13^ posizione.
Giro 44: si ferma Schumacher, rientrando in pista distaccato di circa tre secondi da Alonso, in confronto ai sette secondi che aveva prima. Dopo la fine dell’ultimo giro di pit-stop in zona punti virtuale troviamo: Massa, Alonso, MSC, Button, DLR, Fisichella, RSC e Barrichello.
Giro 45: il distacco tra Alonso e MSC scende al di sotto del secondo. I due doppiano la Midland di Albers che si fa da parte senza ritardare né l’uno né l’altro.
Giro 48: ora il gap è sceso a poco più di tre decimi. Intanto Albers è fermo fuori pista.
Giro 50: Schumacher tenta di superare Alonso all’esterno, ma lo spagnolo riesce a mantenere la posizione. Alonso sembra essere più veloce in rettilineo.
Giro 53: Kubica e Klien, in lotta per la 12^ posizione, si lasciano doppiare agevolmente da Alonso e Schumacher, che ora sono distaccati di mezzo secondo.
Giro 54: ora il gap si è un po’ ampliato, con MSC che è un po’ meno vicino ad Alonso rispetto a quanto lo fosse in precedenza.
Giro 57: MSC è nuovamente negli scarichi ad Alonso.
Giro 58: inizia l’ultimo giro, con Massa che ha sette secondi di leadership su Alonso, seguito da MSC a tre decimi.
Bandiera a scacchi: Massa taglia il traguardo, mentre Schumacher si avvicina ad Alonso e tenta il sorpasso sulla linea del traguardo. Completano la zona punti Button, De La Rosa, Fisichella, Ralf Schumacher e Barrichello.
Alonso si porta a 108 punti, contro i 96 di Schumacher.

Il risultato della gara


NB: è piuttosto notevole come Mazzoni abbia menzionato soltanto tre volte le origini italiane di Massa e i suoi nonni originari di Cerignola.

Ma... ORA SENTO IL BISOGNO DI FANGIRLEGGIARE! U.U
Va beh, vi risparmio! :D Vi basti solo sapere che trovo irresistibile l’inquadratura di Massa che bacia la telecamera, la presenza di Rob Smedley, Massa che sale sul podio correndo, Massa che aveva ancora i capelli tutti al loro posto senza avere alcun accenno di calvizie, Alonso che non era suo compagno di squadra, Massa primo e Alonso secondo, la madre di Massa che piange di gioia, Smeddyyy sul podio come rappresentante della Ferrari, Felipe che viene sommerso di champagne, Felipe che sommerge Smeddyyyy, infine Massa e Smeddyyyy che si abbracciano, dopodiché Schumacher e Alonso che sollevano Felipe! *-*
Va beh, okay, la smetto! U.U Avevo detto che non fangirleggiavo! XD

“Goditi questi momenti, Felipe” [CIT. Mazzoni]
“Goditi questi momenti, perché tra qualche anno non ce ne saranno più” [amara citazione mia]

martedì 26 giugno 2012

Formula 1 2006: #10 Stati Uniti (02/07)


Rivedere la gara commentata da Mazzoni e Capelli non ha prezzo! Ci sono cose che non si possono comprare, per tutto il resto, come ad esempio per sponsorizzare la Lola del 1997, c’è Mastercard! Attenzione, è un momento storico: stiamo infatti per assistere all’ultima puntata della storia di Montoya in Formula 1.
Mazzoni ha introdotto anche la telecronaca informandoci che non c’era un pilota americano in F1, prima di Scott Speed, dal 1993 epoca in cui gareggiò Michael Andretti (pilota a mio vedere totalmente inutile alla Formula 1 stessa, ma questo è solo un mio spiccato parere). Ma ora godiamoci i 73 giri del gran premio che si svolse a Indianapolis in un giorno di luglio di quasi sei anni fa! ^^

È stato molto intrigante rivedere una gara in cui sono stati commenti piuttosto intriganti del tipo:
- Alonso è stato in vacanza a New York prima del gran premio (da solo o con la Raquel? questo purtroppo non lo scopriremo mai);
- Massa e Todt si sono guardati insieme la partita Francia-Brasile dei mondiali (se non sapevo questa, la mia vita non avrebbe avuto senso);
- Trulli aveva una scarpa azzurra e una con disegnata la bandiera a scacchi (ma era posseduto da Wurz?);
- la Honda aveva l’obiettivo di battere il record massimo di velocità con una F1 modificata nel deserto (avessero pensato a qualcosa di più utile magari a quest’ora erano ancora in F1)...

La cronaca della gara
Background: Michael Schumacher scatta dalla pole position per la 67^ volta nella sua carriera, affiancato da Massa. Seguono in seconda fila Fisichella e Barrichello, in terza Alonso e Villeneuve, in quarta Button e Ralf Schumacher, in quinta Raikkonen e Heidfeld... Segue Montoya in undicesima posizione, con Liuzzi che parte 20° per avere sostituito il motore, Rosberg ultimo sulla griglia (21°) per un’irregolarità commessa al termine delle qualifiche e Trulli 22° dai box per problemi alla vettura.
Ricordo che Alonso ha 25 punti di vantaggio su MSC, suo diretto inseguitore in classifica, e che la Renault è saldamente in testa al mondiale. Raikkonen, terzo, ha 20 secondi di distacco nei confronti di Raikkonen. Le classifiche mondiali sono: Alonso 84, Schumacher 59, Raikkonen 39, Fisichella 37, Massa 28, Montoya 26...
Giro 1: PARTENZA! Massa scatta benissimo superando MSC, che nel frattempo deve guardarsi bene dagli attacchi di una Renault. Nel frattempo dietro pare che le vetture uscite di pista siano ancora di più di quelle rimaste in pista! C’è stato un incidente pazzesco, anzi due! Dietro la Williams di Webber parte finendo addosso a un’altra vettura, mentre a metà schieramento Raikkonen, partito non al massimo della velocità, viene tamponato da Montoya, viene coinvolta la Honda di Button, la BMW di Heidfeld che cappotta diverse volte, la Toro Rosso di Speed. Anche le vetture di Klien e Montagny sembrano essere rimaste coinvolte, così come Albers. Dalle parole di Montagny, più tardi, si scoprirà che era coinvolto anche Coulthard, che ha proseguito senza danni dopo essere entrato in collisione con Klien.
Giro 3: dietro la safety car, naturalmente entrata dopo l’incidente, sono presenti quindici vetture (di cui alcune già rientrate ai box dopo l’incidente), figurano ritirati quindi in sette (fortunatamente tutti illesi): Raikkonen, Heidfeld, Montoya, Webber, Speed, Klien e Montagny.
Giro 4: dietro alla SC i quindici piloti ancora in gara sono nell’ordine: Massa, MSC, Alonso, Fisichella, Barrichello, Villeneuve, RSC, Rosberg, Monteiro, Coulthard, Sato, Liuzzi, Trulli, Albers e Button. Questi ultimi due hanno dovuto già effettuare una sosta per controllare o riparare eventuali danni sulle vetture. È proprio al 4° giro che Button è rientrato e gli viene chiesto via radio dopo la sosta di ritornare ai box, cosa che Jenson fa un giro dopo, dove pare che la situazione sia più grave del previsto, tanto che rimane parecchio tempo ai box.
Giro 7: la gara riparte con Massa che subito inizia a guadagnare notevolmente nei confronti dei piloti che lo seguono. Anche MSC riesce a distanziare le due Renault, in lotta tra loro. Nel frattempo la Midland di Monteiro ha un contatto con Sato e finisce in testacoda. Monteiro procede con la vettura danneggiata, mentre Sato sembra procedere senza danni. Al giro successivo infatti Monteiro rientra ai box, dai quali riparte nonostante la vettura piuttosto danneggiata.
Giro 9: le posizioni al momento sono Massa, MSC (staccato di nove decimi da Massa, Alonso, Fisichella (a due decimi da Alonso), Barrichello, RSC, Villeneuve, Rosberg, Trulli, Coulthard, Liuzzi, Albers, Monteiro, con Sato ritirato e Button che dai box non è più uscito dopo il rientro al 5° giro.
Giro 10: Fisichella è vicinissimo ad Alonso e sembra poter insidiare la posizione del compagno di squadra. Alonso è a circa cinque secondi dal leader.
Giro 11: Monteiro rientra ai box ancora una volta, dove si ritira. Rimangono in pista soltanto dodici vetture.
Giro 13: Alonso è ormai a sei secondi e mezzo dal leader, con Fisichella che lo segue staccato di pochi decimi che continua a insidiarlo, superandolo al 15° giro senza troppe difficoltà. Alonso sembra avere problemi alla vettura, dal momento che non riesce ad essere veloce quanto il compagno di squadra. Dopo un giro Fisichella ha già messo oltre un secondo tra sé e Alonso, ma è comunque staccato di nove secondi da Massa e di sette secondi e mezzo da MSC.
Giro 20: MSC inizia a recuperare su Massa, sta girando lievemente più veloce e recuperando qualche decimo.
Giro 23: Alonso nel frattempo è abbastanza in difficoltà, è 4° e deve difendersi da Barrichello che lo segue a meno di un secondo di distacco.
Giro 24: si ritira Villeneuve, con il motore in fumo. Si trovava in settima posizione. Ora ci sono soltanto undici piloti ancora in gara. Si ferma Barrichello frattanto per la sua prima sosta, il brasiliano è stato il primo pilota a fermarsi. Barrichello rientra in pista in settima posizione (dietro a Trulli e davanti a Rosberg).
Giro 30: MSC e Fisichella rientrano ai box a loro volta. Massa effettua la sosta un giro più tardi e rientra in pista dietro al compagno di squadra, che è preceduto dalla Midland di Albers (che perde pezzi) a quasi un giro di distacco.
Giro 32: intanto troviamo Trulli in terza posizione... ma non ha ancora effettuato alcuna sosta. Intanto MSC è in testa alla gara con circa due secondi e mezzo di vantaggio sul compagno di squadra.
Giro 40: rientra ai box Trulli, che esce dai box in settima posizione. Si presume che potrebbe arrivare fino al traguardo con quel livello di carburante. Subito dopo rientra Liuzzi (che fino a quel momento era in lotta con Coulthard per la nona posizione), mentre Albers rientra ai box per la quarta volta (era rientrato per il terzo pit-stop poco prima), dove non era nemmeno atteso dai meccanici. La sosta sembra andare per le lunghe, pare che ci siano problemi seri, probabilmente al cambio. I meccanici provano a far ripartire la vettura a spinta, ma non c’è niente da fare. Per Albers la gara è giunta alla fine.
Giro 44: Rosberg, che era in ottava posizione, rientra ai box per la sua unica sosta, mentre teneva dietro Coulthard staccato di solo un secondo. Il pilota della Redbull prosegue ancora: non si è ancora fermato. Quando mancano una trentina di giri al termine quindi troviamo in gara: MSC, Massa, Fisichella, Alonso, RSC, Barrichello, Trulli, Coulthard, Rosberg e Liuzzi in quest’ordine, con Coulthard che è il solo pilota che ancora non ha effettuato nemmeno una sosta. In testa alla gara MSC è il pilota più veloce, con Massa che ora è staccato di circa quattro secondi dal leader e ha un vantaggio di circa undici secondi da Fisichella (con Alonso che segue in quarta posizione a circa dieci secondi dal compagno di squadra e continua costantemente a perdere terreno).
Giro 47: Coulthard rientra ai box, mentre il distacco di Liuzzi nei confronti di Rosberg è intanto inferiore al secondo. Quando Coulthard rientra in pista è in lotta con Rosberg, ma riesce a mantenere l’ottava posizione. Coulthard, Rosberg e Liuzzi sono ora distanziati di pochissimo l’uno dall’altro, nelle ultime tre posizioni. I tre si contendono l’ultimo punto disponibile.
Giro 50: Barrichello rientra per la sua seconda e ultima sosta, tornando in pista in settima posizione. Intanto Ralf Schumacher dalla quinta posizione inizia a guadagnare su Alonso. I due sono distaccati di circa un secondo.
Giro 52: Liuzzi e Rosberg sono in lotta per la nona posizione, Coulthard è riuscito nel frattempo a distanziarli. Liuzzi è rmai negli scarichi del pilota della Williams ed è più veloce di lui.
Giro 53: rientra ai box Massa per la sua seconda sosta, rientrando in pista davanti ad Alonso e RSC.
Giro 54: rientrano Fisichella e RSC. Fisichella ritorna in pista proprio davanti a Trulli, che non dovrà più effettuare altre soste. I meccanici Ferrari sono pronti per la sosta di MSC, che rientra un giro dopo.
Giro 56: rientra ai box anche Alonso (è l’ultimo pilota a cui tocca effettuare l’ultima sosta), passano Fisichella, Trulli e RSC, Alonso ritorna in pista in 6^ posizione. Completano la zona punti virtuale Barrichello e Coulthard, con Rosberg e Liuzzi nelle ultime due posizioni, ancora in lotta per la nona posizione, con Liuzzi vicinissimo a Rosberg.
Giro 57: Liuzzi strappa la penultima posizione a Rosberg. Ora è nono. Un’ottava posizione sarebbe un risultato storico in quanto porterebbe il primo punto alla Toro Rosso. È staccato di diversi secondi da Coulthard, ma il pilota della Redbull sta girando più lento.
Giro 63: Alonso sta recuperando lievemente su RSC che lo precede. Gli altri piloti tra le prime posizioni invece hanno posizioni ben definite.
Giro 64: RSC rientra ai box, ha un problema e si ritira. Ora ci sono in pista soltanto nove vetture (di cui soltanto sei – Barrichello è l’ultimo di questi – a pieni giri). Ciò significa che Liuzzi è in ottava posizione e che se continua così porterà il primo punto alla Toro Rosso!
Giro 68: Rosberg ormai è stabilmente ultimo con un distacco di tre secondi da Liuzzi. Nessun pilota sembra essere in grado di rimontare posizioni, che si presume resteranno tali e quali fino alla bandiera a scacchi.
Giro 71: i meccanici Ferrari nel frattempo vengono inquadrati mentre ridono per i fatti loro (e come dargli torto, MSC ha 15 secondi di vantaggio su Massa che a sua volta ha 11 secondi di vantaggio su Fisichella). Manca solo la banana in stile Ross Brawn! :D
Giro 73: inizia l’ultimo giro per Michael Schumacher, che va incontro alla sua 87^ vittoria. Bandiera a scacchi! Arriva Massa, poi sopraggiunge Fisichella a completare il podio dietro ai due piloti della Ferrari. Arrivano in quarta posizione Trulli e in quinta posizione Alonso, seguono Barrichello, Coulthard, Liuzzi e infine Rosberg.
Schumacher con la sua terza vittoria stagionale ha lievemente recuperato il gap in classifica nei confronti di Alonso: da 25 punti di distacco si passa infatti a 19.
Si tratterà di un caso, dovuto alle scarse prestazioni delle gomme Michelin sul circuito di Indianapolis? Tutto è da vedere. Il gran premio di Francia potrebbe dare una risposta a questa domanda.

Vorrei concludere con un commento su quello che ha detto Montoya, sul suo incidente: “in fondo abbiamo dato uno show.”
Sì, certo, perché non è stato lui a roteare come ha fatto Heidfeld! -.-
È proprio vero che il silenzio vale più di mille parole. Almeno rimanendo in silenzio si può evitare di fare la figura dell’idiota.

Il risultato della gara

venerdì 11 maggio 2012

Digressioni serali su Paul Di Resta


È la sera dell’11 maggio (ultimamente scrivo troppo ù.ù) e, mentre sono immersa nell’opera che sto portando avanti da qualche giorno (la ricerca disperata di un certo gran premio a 19 o 20 anni di distanza – sto guardando un gran premio del 1993 in cui il telecronista brasiliano ci tiene a rimarcare di continuo come Christian Fittipaldi sia il 19esima posizione O.O), ho deciso di schiarirmi le idee su quanto ho letto in questi giorni. ^______^ Stranamente quando leggo certe cose finisco per storcere il naso e quando dico la mia spesso la gente vorrebbe lanciarmi uova addosso, come ho avuto modo di sperimentare molto tempo fa sul mio precedente blog. Tralasciando questo, comunque, dal momento che non ho intenzione di disquisire su Ferniiii, penso che non riceverò pomodori addosso, almeno per una volta.

In particolare sono tre le cose che mi hanno colpita in questi giorni: la prima riguarda Narain Karthikeyan. Secondo fonti italiane – all’estero non dicono niente di tutto ciò, pare – Liuzzi potrebbe sostituire Karthyyyy nel corso della stagione, perché Karthyyyy ha pagato un milione di euro in meno di quello che servirebbe per terminare la stagione. Questo non ha importanza, mi chiedo solo come sarà vedere di nuovo un gran premio senza esponenti del talento indiano... o.O
Lasciamo stare Karthyyyy. Altra cosa che ho notato è che di recente la stampa internazionale, che ha passato un intero anno a criticare la breve durata delle gomme Pirelli, ha pensato bene di criticare talvolta anche abbastanza pesantemente Schumacher per avere criticato le Pirelli. Mi chiedo quale sia la logica di tutto ciò. O.o Prima criticano per un anno le Pirelli, poi ora che Schumacher critica il repentino logoramento di queste gomme, improvvisamente sono critiche infondate e il problema è solo suo?? Mah, lasciamo stare! La coerenza evidentemente è una delle doti più rare.

Passiamo oltre. Il terzo argomento, quello più intrigante, riguarda Paul Di Resta, il cui manager è il padre di Lewis Hamilton (preparatevi: verrà ripetuto almeno una quarantina di volte tra domani e domenica durante la telecronaca di Mazzoni). Il pilota scozzese, quindi conterraneo di David Coulthard, un pilota piuttosto pittoresco (non nello stesso senso in cui definisco pittoresco Taki Inoue, che sia chiaro – nonostante le critiche che ho letto nei suoi confronti negli ultimi otto o nove anni ritengo che il mascellone, a parte nella sua stagione conclusiva, abbia tutt’altro che sfigurato in Formula 1, e tra i piloti della seconda metà degli anni ’90 e della prima metà degli anni ’00 mai diventati campioni del mondo lo ritengo uno dei più competitivi), è stato al centro di una notizia che ho letto ieri e mi ha lasciata abbastanza perplessa. Pare che il prossimo anno Di Resta potrebbe arrivare in Ferrari. Qui strabuzzo gli occhi... O.O Un dubbio mi assilla: ma perché?! Perché qualsiasi pilota deve essere continuamente associato alla Ferrari? E che cavolo, le Ferrari sono due e, dal momento che Ferniiii resterà, di posti disponibili ce ne sarà solo uno. Per quale dannata ragione ogni giorno la stampa ci deve collegare un pilota diverso? Rosberg, Bianchi, Webber (sì, i rumor sono vecchi di una settimana in questo caso), ora pure Di Resta... mi chiedo a quando lo scoop secondo il quale sarà Pic a guidare la Ferrari nel prossimo futuro, o magari Chandhok o Karthikeyan...
Sia chiaro, non sto criticando Di Resta (come potrebbe sembrare dal fatto di avere nominato i due piloti indiani più veloci di tutti i tempi) che anzi è un pilota dai risultati più che rispettabili, ma veramente non è possibile che ogni giorno vengano fuori dei rumor secondo i quali un pilota diverso da quello del giorno precedente andrà in Ferrari. Tanto lo sappiamo tutti che ci andrà Perez, è inutile che vengano fuori indiscrezioni che non stanno né in cielo né in terra. Certe cose proprio non le capisco. Spero solo che Perez venga annunciato il prima possibile, così almeno poi la telenovela sarà terminata. Ma dato che gli annunci del genere solitamente arrivano a settembre, credo proprio che ci sarà parecchio da aspettare.

Oh, a proposito di annunci ne dimenticavo uno: un paio di settimane fa girava voce che Barrichello avrebbe sostituito Massa nel corso della stagione. WTF?! O.o Mi chiedo, ma quanta erba brasiliana si fumano quelli che si inventano certe cose? Senza togliere nulla a Barrichello eh, ma non mi pare che sia abitudine della Ferrari ingaggiare a metà stagione piloti usciti dal nulla... Sì, l’ha fatto una volta, è vero, prendendo un certo pilota che fino alla gara precedente stava in Force India... ma appunto, credo che quella volta basti e avanzi per i prossimi vent’anni! :-P E poi comunque se hanno bisogno di un pilota, appunto, Fisichella ce l’hanno ancora, se non sbaglio. U.U
Che altro c’è da dire? Ah, già, come ho fatto a dimenticare l’indiscrezione più curiosa, tanto per stare in tema di Force India? O meglio, di piloti non confermati dalla Force India dopo che avevano avuto problemi giudiziari... Altro pilota che secondo fonti estremamente attendibili potrebbe arrivare in Ferrari al più presto sarebbe nientemeno che Adrian Sutil. L’ho menzionato per ultimo... non è che ora me lo ritrovo sotto casa con una bottiglia rotta in mano?

giovedì 26 gennaio 2012

Commento al GP d'Italia 2011

26/09/2011: dal mio vecchio blog.

Campionato 2011: capitolo 13
Gran Premio d’Italia: Credevate che Vettel non avrebbe più vinto? Vettel è ancora più spiacente di deludervi


Monza, 9-10-11 settembre

Un cordiale saluto ai miei cari lettori da Lady B, qui accanto a me c'è un calendario che mi ricorda che è già passato parecchio dal weekend dell'11 settembre 2011 e che dovrei smetterla di scrivere i commenti in consistente ritardo, ma niente paura, per Singapore farò davvero qualcosa in proposito.
Il gran premio d'Italia è stato sempre presente nel mondiale di Formula 1 [CIT. Mazzoni, ogni anno, in occasione del suddetto GP], sempre disputato a Monza tranne nel 1980 [CIT. Mazzoni, ogni anno, in occasione del suddetto GP] in cui il GP d'Italia venne disputato a Imola [CIT. Mazzoni, nella stessa occasione] che successivamente tra il 1981 e il 2006 fu sede del gran premio di San Marino (questo lo aggiungo io, casomai qualcuno se lo fosse dimenticato), dove peraltro nella sua ultima edizione, nel 2006, avvenne uno storico incidente tra il mitico kamikaze Yuji Ide e Christian Albers, con quest'ultimo che era alla Midland (mi è sovvenuto proprio in questo momento che la Midland è esistita, in qualche momento... constatazione che ne ha seguita un'altra di uguale portata: anche Albers esiste davvero! e anche Ide, figura ormai leggendaria ormai decretato all'unanimità vincitore in qualsiasi classifica dei peggiori piloti di sempre), con Ide che venne radiato immediatamente dalla Formula 1. Povero Ide, quasi mi manca... Era un personaggio di estremo rilievo, quando erano compagni di squadra in confronto a lui Sato pareva un fenomeno. Perfino Yamamoto, quando giunse nel posto che era stato di Ide, non sfigurò eccessivamente. Però in compenso ha rotto le scatole in seguito comparendo dal nulla a metà stagione più di una volta, portando con sé vari milioni di euro a lui forniti dalla madre [CIT. Mazzoni], una miliardaria giapponese titolare di diverse cliniche [CIT. Mazzoni] che a mio parere potrebbe spendere i propri soldi per altri scopi, piuttosto che per far correre il figlio in F1, ma lasciamo stare, questo è il mio personalissimo parere.

Dopo avere divagato in lungo e in largo citando piloti giapponesi che non hanno nulla a che vedere con questo commento, e che forse nel caso di Ide è anche esagerato definire piloti, dire che posso sintonizzarmi con il gran premio d'Italia del 2011. Come senza dubbio ricorderete, Alonso ha dominato l'edizione del 2010 [CIT. Mazzoni]... ehm, veramente Button passò in testa almeno due terzi di gara, se quello era dominio figuriamoci cosa succede se un pilota si fa la gara in testa dall'inizio alla fine. Ma passiamo a narrare i fatti.
È sabato a Monza e le qualifiche iniziano nel più normale dei modi: si può notare come siano le solite sei vetture le più lente di tutto il gruppo, stranamente le HRT sembrano non poter fare di meglio che accontentarsi dell'ultima fila, le Virgin vanno lievemente meglio (giusto quello che serve per conquistare la penultima fila) mentre le Lotus Made in Malesia sono le più veloci. Nessuna vettura di altri team ha problemi tecnici particolari né tanto meno si è incidentata, per cui è chiaro e cristallino come la luce solare che soltanto un altro pilota, oltre ai sei già presi in considerazione, cadrà nell'abisso dell'eliminazione. Il dubbio è: chi completerà i magnifici sette? Oppure saranno due, nel caso in cui Kovalainen riesca a compiere un miracolo passando nuovamente in Q2 come già accaduto ben tre volte in questa stagione, potendo puntare a una diciassettesima posizione proprio come durante i suoi giorni di gloria alla McLaren nel 2009?
La risposta è semplice, almeno alla seconda parte del quesito: Kovalainen - che personalmente ritengo che alla Lotus malese stia ben figurando, contrariamente a quanto avveniva in McLaren - ha già fatto troppi miracoli quest'anno e non pare in grado di compierne uno ulteriore, anzi, a fine sessione si ritrova anche a prenderlo in quel posto dal suo compagno di squadra, con Trulli che se non sbaglio l'ha staccato di un secondo e mezzo conquistando la diciannovesima posizione. Kovalainen è ventesimo, seguito dalle Virgin di Glock e D'Ambrosio (con Glock che - caso strano - è puntualmente davanti a D'Ambrosio), mentre in ultima fila Ricciardo riesce nell'impresa di surclassare Liuzzi, cosa che al suo predecessore Karthikeyan - che probabilmente rivedremo in pista in occasione del gran premio d'India, cosa che potrebbe avvenire anche con Chandhok, dato che la Lotus Made in Malesia non ha confermato la cosa ma a quanto pare non l'ha nemmeno smentita ufficialmente - era sempre stata pressoché impossibile.
Rimane un unico fortunato che andrà ad aggiungersi ai magnifici sette e si tratta di Alguersuari, che dopo l'ottima qualifica del gran premio del Belgio evidentemente ha pensato bene di riadattarsi ai suoi standard. Dopotutto pare essere molto meglio partire tra le ultime posizioni e arrivare ai margini della top ten, piuttosto che partire in terza fila ed essere centrato in pieno da un presunto serial killer.
Il distacco tra la Toro Rosso di "Alghersauro" [CIT. uno dei telecronisti Rai, non ricordo quale, molto tempo fa] e la Lotus malese di Trulli non è evidente quanto potrebbe sembrare, si tratta di circa tre decimi. Chissà che la profezia secondo la quale le Lotus malesi dovrebbero migliorare il prossimo anno non si avveri?
E dopo questa affermazione rischio di trovarmi veramente mezzo team Lotus sotto casa, pronto a prendermi a sassate non appena aprirò la porta, nel caso in cui essa si tramuti in una gufata. Ma non c'è problema! Io non faccio gufate!
* Mi guardo intorno fischiettando con aria distratta... ho mai gufato, io?! *

Con il fatto che Schumacher stavolta non è finito fuori con una ruota male imbullonata in Q1 al momento della Q2 inizio a pormi dubbi amletici: dentro la top ten o fuori, questo è il dilemma! Ben presto mi rendo conto che le Mercedes hanno buone probabilità di riuscire a rimanere dentro, con le Lotus Renault e le Force India in bilico tra l'essere dentro e l'essere fuori, più portato al dentro per le Lotus e al fuori per le Force India. Chiaramente nessun dubbio su Redbull, McLaren e Ferrari, che pare siano perfettamente in grado di rimanere in top ten. E questa è la storia del campionato 2011, se non sbaglio.
Dopo la vittoria di Vettel in Belgio pare inoltre che non ci siano più dubbi sul fatto che il titolo volgerà in quel senso... Il che è veramente strano! Dico io, avete mai visto un pilota che ha vinto un mondiale dopo che per ben tre gare consecutive avevano vinto altri piloti senza riuscire neanche lontanamente a raggiungerlo in classifica?! E, aggiungo, non solo in due volte era arrivato soltanto secondo, ma addirittura una volta era perfino arrivato quarto! E in una di queste occasioni non era partito in prima fila!! Per non parlare del fatto che su dodici gare ne ha vinte appena sette e ce n'è stata ben una (la stessa in cui è arrivato quarto - N.d.LadyB) in cui è stato surclassato dal suo compagno di squadra, il pluricampione del mondo nonché fenomeno incontrastato Webber. [Parodia degli intrattenitori e opinionisti da bar.]
Mentre mi chiedo perché mi sono messa a divagare mi torna in mente un dettaglio non irrilevante: stavo facendo il commento al gran premio d'Italia, non declamando verità ineluttabili, quindi direi che è il caso di tornare in topic.
La cosa più evidente, per tornare alla Q2, è che le Williams, le Sauber e la Toro Rosso superstiti sono i team che rischiano di piazzarsi peggio. Stranamente è proprio così, e il diciassettesimo tempo va a Kobayashi, che nelle prime sette gare è sempre andato in zona punti, anche se poi nel GP inaugurale lui e il compagno di squadra vennero squalificati [CIT. Mazzoni in ogni qualifica e in ogni gara - prepariamoci a questo tormentone da qui fino a fine novembre... chissà, magari il prossimo anno non lo ripeterà più quindi vediamo di non perdercelo nemmeno una volta, ora che ne abbiamo la possibilità].
In ottava fila davanti a Kobayashi si piazzano quindicesimo Perez e sedicesimo Buemi, mentre le Williams si impossessano della settima fila, con Barrichello che sta davanti a Maldonado di meno di un decimo. Sarà anche meno di un decimo, okay, però... chi è dietro di un decimo, sta davvero sempre surclassando il compagno di squadra come vogliono farci credere?
...Fine delle riflessioni personali: Di Resta è in topten provvisoria, quando manca poco alla fine della Q2, ma arriva una provvidenziale gufata di Mazzoni e il pilota scozzese della Force India si ritrova immediatamente undicesimo, con accanto a lui il compagno di squadra Sutil, dodicesimo.

Si passa a questo punto in Q3, con le Redbull che sembrano volare, anche se uno dei due piloti continua a farla volare meglio rispetto all'altro, le due McLaren decisamente competitive, le due Ferrari che confermano di essere la terza forza del mondiale, le due Mercedes che sembrano migliorate negli ultimi tempi nonché le due Lotus Renault, che sembrano promettere bene, per il momento.
Stranamente quella Redbull che sembrava in chissà quali difficoltà per il semplice fatto che aveva vinto finora soltanto sette gare su dodici ha conquistato la tredicesima pole position in tredici gran premi, e per il momento nulla fa pensare che non riesca a ottenerle tutte, da qui fino alla fine della stagione, ha conquistato nuovamente la vetta della classifica, inutile o quasi dire che è stato Vettel a conquistare la pole e che Webber, decisamente, è stato lievemente meno brillante, nonostante sia chiaro e cristallino come la luce solare che tra i due il vero fenomeno è Webber, che se finora non ha dimostrato il suo potenziale è perché la Redbull fa vincere Vettel a sue spese (non si capisce come mai allora Webber non abbia dato prova del suo essere così fenomenale prima di finire in Redbull oppure prima che in RB ci arrivasse Vettel) e perché i problemi al kers gli impediscono di dare il massimo (infatti quando non esisteva il kers nessuno vinceva le gare)... insomma, se alla Redbull facessero le cose così come dovrebbero farle, Webber a quest'ora avrebbe già vinto almeno una decina di titoli, qualcuno osa forse metterlo in discussione? Webber è uno dei piloti più promettenti di sempre e nonostante abbia già trentacinque anni nessuno si è ancora sognato di definirlo un vecchio, nonostante Button che ha quattro anni meno di lui sia visto come un pilota estremamente anziano e prossimo al ritiro.
Ma del resto se c'è gente che sostiene che Irvine è un fenomeno e Schumacher un incapace che ha vinto titoli rubandogli un'infinità di vittorie (e qui mi verrebbe da chiedermi come sia possibile, dato che Irvine era generalmente dietro a Schumacher di svariate posizioni, che Schumacher non ha vinto nessun titolo all'epoca in cui lui e Irvine erano compagni di squadra, e quant'altro) perché sconvolgermi adesso? Dire che Vettel è al livello in cui è stato Schumacher quando era all'apice della sua carriera sarebbe eccessivo, ma non mi sembra altrettanto eccessivo, se dovessi decretare chi è stato migliore tra Irvine e Webber, che non propenderei affatto per l'ex ferrarista dai capelli decolorati (anche questa affermazione peraltro è scorretta: Irvine non si è mai decolorato i capelli quando era in Ferrari, l'ha fatto solo successivamente)... La valutazione avrebbe però esito esattamente opposto se dovessi decretare chi tra Irvine e Webber ha miglior gusto in fatto di donne. In questo caso Irvine vincerebbe di gran lunga.
Ritorno alla realtà. "Lady B, perché diamine ti sei messa a parlare di Irvine?" Bella domanda! Ogni tanto mi sbucano fuori argomenti che non c'entrano nulla, dovrei candidarmi come aiuto-telecronista in Rai!
Ero rimasta a Vettel che ottiene la pole position, giusto? Sì, proprio così. Segue Hamilton a completare la seconda fila, con Button terzo. Il dio dei ferraristi ottiene la quarta posizione, evitando stavolta di ritrovarsi davanti Renault o Toro Rosso (anche perché essendo le Toro Rosso già fuori mi sembrava estremamente improbabile... o per meglio dire matematicamente impossibile). In quinta posizione ritroviamo quindi Webber, finalmente, e non mi pare il caso di procedere a nuovi vaneggiamenti che coinvolgono lui e Vettel, quindi proseguo: in sesta posizione c'è Massa.
Le ultime due file della top ten rimangono lì per Lotus Renault e Mercedes, con Petrov che si va a piazzare in settima posizione. Schumacher per una volta evita di rimanere lì in decima posizione, cosa peraltro facilitata dal fatto che Senna rimane a rigirarsi i pollici al box della Lotus Renault, per risparmiare un set di gomme e che quindi la decima posizione è sua. Nonno Schumiiii però sorprende tutti, compreso Rosberg: si piazza in ottava posizione, relegando al nono posto Rosberg.
Le qualifiche sono finite fornendo un risultato tutt'altro che scontato, d'altronde chi avrebbe mai ipotizzato che Vettel potesse conquistare la pole position?! Nessuno sarebbe stato così pazzo da arrivare a ipotizzare che la Redbull conquistasse una nuova pole, no? Così come è pazzesco ipotizzare che un pilota che ha vinto soltanto sette gare su dodici, che nelle altre è arrivato sul podio in quattro occasioni e che ha ottenuto un quarto posto come peggior risultato stagionale possa vincere un titolo... ma non diciamo follie! L'unico che ha qualche possibilità di vincere il titolo è Liuzzi! Non si fa mai notare, ma è palese come la luce del sole che stavolta lo farà! ...E l'ha fatto, assicuro che l'ha fatto davvero!

La domenica è una giornata abbastanza drammatica per me, motoristicamente parlando: alle 12,30 devo essere a pranzo con i miei genitori, i miei nonni e i miei zii a una sagra che c'è nel mio paese la seconda settimana di settembre, inizio a temere che ci sia un rischio piuttosto elevato di non essere a casa davanti al televisore per le 14,00. Il mio terrore si rivela fondato dal momento che a casa ci arrivo quando la gara è più o meno al sesto o al settimo giro, cosa che mi porta a perdermi la partenza. Ma non preoccupatevi, miei cari lettori, sono riuscita a rivedere il momento in cui Liuzzi è finalmente riuscito a farsi notare!

Si- accendono- le- luci- rosse- sta- per- scattare- il- gran- premio- di- Monza- tredicesima- prova- del- mondiale! [CIT. Mazzoni] Scattano le vettureeeeeeeeeeeee! [CIT. Mazzoni] e il signore e padrone di Maranello, della Formula 1 e del mondo parte con lo stesso stile con cui partiva generalmente quando era in Renault (nel primo periodo in Renault, quello dei due titoli) ritrovandosi immediatamente in prima posizione.
Dietro c'è un groviglio incredibile innescato da Liuzzi (che puntualmente darà la colpa a Kovalainen), ci sono vetture incidentate addirittura a metà schieramento, ma chi se ne frega! C'è Ferniiii in prima posizioneeeeeeeeeee! Ferniiiiiiiiiiii! Ferniiiiiii my loveeeeeeeee! FERNIIIIIIIIIIIIIIIIIII! Facci sognare Ferniiiiiiiii!
Okay, non c'è solo Ferniiii, ma ci sono anche altri ventitré piloti in gara. O meglio, c'erano. Liuzzi ha dato vita all'incidente dell'anno, pare dopo una toccata con Kovalainen: è finito avanti, tagliando la chicane e andando a centrare le monoposto di Barrichello, Rosberg e Petrov che si trovavano abbondantemente più avanti, costringendo gli ultimi due che ho citato al ritiro e coinvolgendo nel caos anche diverse altre vetture, molti dei quali vagano per i prati (mi sembra di avere distinto qualche Force India, Renault, Williams e non so chi altro) per schivare questi qui incidentati. D'Ambrosio figura tra i ritirati dopo uno dei 53 giri totali, ma non saprei dire se si sia ritirato in seguito all'incidente al via oppure no, in tutta sincerità.
Entra la safety car che rimane per tre o quattro giri e finalmente la gara riprende. Vettel non ha eccessive difficoltà a riprendersi la leadership superando Alonso che oppone ben poca resistenza, mentre Webber, che in effetti era da un po' che non combinava casini, prima tenta di superare Massa passandogli sopra, dopodiché con la vettura compromessa la cui ala anteriore si è incastrata di sotto, prosegue per la propria strada, almeno fino a quando, una curva più tardi, va a finire fuori andando a schiantarsi, dopo avere rischiato precedentemente di coinvolgere anche Kobayashi nell'incidente. Più tardi Massa dichiarerà che, se non ci fosse stato l'incidente con Webber, con conseguente perdita di posizioni, probabilmente sarebbe riuscito ad arrivare sul podio. Permane un mistero il come ci sarebbe riuscito, ma la mia interpretazione è questa: se Webber non avesse tamponato Massa, probabilmente avrebbe tamponato le vetture che gli stavano davanti e sarebbero state queste a precipitare nelle retrovie.

Torniamo davanti: avevo dimenticato di dire che non era soltanto Alonso ad avere fatto un'ottima partenza, ma anche Schumacher non era stato da meno. Al momento Vettel è al comando e sta già staccando Alonso, seguono, per il momento a non troppa distanza, proprio Schumacher e Hamilton alle sue spalle.
Sono loro due ad animare il gran premio per la prima metà. Hamilton è alle spalle di Schumacher già da parecchi giri e a un certo punto, notando che stranamente l'avversario non gli sta spianando la strada come si aspettava lui, in perfetto Ferniiii style si lamenta per l'accaduto:
"C'è nonno Schumiiii che non mi lascia passare! Voglio superarloooooooo!"
Nonno Schumiiii intercetta le sue parole.
"Gigino, guarda che non sono doppiato!"
Hamilton si rende conto improvvisamente di non essere Schumacher e che Schumacher non è Barrichello.
"Nessuno si può permettere di starmi davanti! Fammi passare, io devo andare davanti a raggiungere il mio amico Ferniiiii!"
Hammiii è sconvolto: nonno Schumiiii sta davanti.
"Schumiiiiiiiiiiiiiii, tu dovresti essere squalificato a vita e chiuso in un ospizio insieme a tutti quelli della sua età!"
Nonno Schumiiii, che per il momento pensa di non andare ancora all'ospizio, dove in futuro quando sarà il momento organizzerà gare su delle Panda con innestati i motori della Ferrari F248 insieme a Barrichello, Coulthard, De La Rosa e Villeneuve, altri vecchi decrepiti come lui, rimane davanti fischiettando per i fatti suoi, ignorando completamente le richieste di Hammiiii che gli domanda gentilmente di cedergli la posizione.
La situazione si smuove intorno al tredicesimo giro: Hamilton centra il sorpasso su Schumacher, o almeno così pare. Mentre gli brillano gli occhi per avere portato a termine quell'opera, stranamente Schumacher oppone resistenza e si riprende la posizione.
Nel frattempo Jenson il "paracarro" è ormai arrivato dietro ad entrambi ed è alle spalle del suo compagno di squadra, che attende il momento propizio per superarlo.
Hamilton per il momento non si cura del fatto che Button non è in versione paracarro, nonostante non scenda neanche una goccia di pioggia e non ci sia rischio che venga a piovere, mentre Button lì dietro fischietta con aria indifferente fingendo di non essere in grado di superare una monoposto.
Luigino ne approfitta per "citofonare" ai box:
"C'è nonno Schumiiiiiiiiii che mi sta ostacolando! Da qui non riesco a prendere il pupazzetto di Pikachu che ha appeso all'ala posteriore e che voglio andare a regalare al mio amico Ferniiii!"
Dai box sono d'accordo con lui:
"Hai ragione, Gigino, ti sta ostacolando, è da squalificare a vita!"
"Se rimarrò qua dietro prima o poi mi raggiungerà Maldonado e mi verrà addosso!"
Dal box della Mercedes raccomandano a Schumiiii:
"Fai attenzione al pupazzo di Pikachu!"
Schumiiii strabuzza gli occhi: "Hammiiii non mi porterà via il pupazzo di Pikachu proprio ora, dopo tutta la fatica che ho fatto per rubarlo a Rosberg!"
Button, più indietro, è estasiato: il pupazzo di Pikachu lo vuole lui!
Puntualmente dopo tre giri di tentativi finalmente Hamilton è sul punto di compiere il sorpasso ma... niente da fare, ha un lievissimo fuori pista, ne approfitta Button, che lo sfila in un nanosecondo e che nel nanosecondo successivo ne approfitta per superare Schumacher. Non è chiaro che cosa ne sia stato del pupazzo di Pikachu.
Sconvolto dall'affronto Hamilton ritenta il sorpasso su Michael, stavolta ce la fa. Il pupazzo di Pikachu era ancora lì, ma Hamilton nella concitazione non riesce ad impossessarsene. Button nel frattempo è già lontano.

Iniziano i primi cambi gomme e... all'uscita dai box Hamilton è nuovamente dietro a Schumacher! Quando quest'ultimo accenna a difendersi anziché spianargli la strada Hamilton naturalmente sfodera tutto il suo Ferniii-style mettendosi in comunicazione con i box, lamentandosi che Schumacher gli ha tagliato la strada due volte (cosa che pare sia stata vista solo da lui) e che è da penalizzare. Perché ovviamente è così che si recuperano posizioni: aspettando che i piloti davanti vengano squalificati!
Al ventisettesimo giro finalmente Hamilton completa il sorpasso definitivo, mentre Vettel, Alonso e Button sono naturalmente lontani anni luce.
Il Grande Vecchio è inorridito:
"Ehi, Gigino, restituiscimi immediatamente il mio amato Pikachuuuuuuuuuu!"
"Te lo scordi! Voglio regalarlo a Ferniiii in segno d'amore, non te lo restituirò mai!"
"Allora io ti farò il malocchio e da adesso in poi finirai addosso a Maldonado in ogni singola gara!"
"Ma non c'è bisogno di farmi il malocchio: già di nostro io e Maldonado ci scontriamo ad ogni gran premio! Siamo attratti come due calamite! Maldiiiii, dove sei? Perché non sei ancora venuto a tamponarmi?!"
Maldonado non gli risponde e così Hammiiii si lancia a caccia di Ferniiii, che però è piuttosto lontano e che anzi, per il momento è ancora in seconda posizione, a una distanza sempre più abissale da Vettel, con la distanza di Button nei suoi confronti che si rivela sempre meno abissale.
Schumacher naturalmente non continua sugli stessi tempi di Hamilton ma è palesemente più lento. Ciononostante non posso fare a meno di osservare due cose:
> la Mercedes è decisamente più prestante rispetto a qualche mese fa;
> Schumacher è decisamente più prestante rispetto a qualche mese fa.
Faccio un respiro profondo e aggiungo una terza annotazione:
> questo accade per il momento e non c'è alcuna prova a supporto del fatto che questa situazione (specie la seconda che ho citato) perduri nel tempo.

La gara prosegue con pochi colpi di scena, con Sutil e le due Sauber che si ritirano nel frattempo, con Massa che ha rimontato diverse posizioni rispetto a quella dove era precipitato all'inizio con l'incidente con Webber e si ritrova sesto, a una considerevole distanza da Schumacher che è a una distanza ancora più considerevole dai piloti che gli stanno davanti.
Vettel è naturalmente ancora leader, mentre Alonso vede Button sempre più vicino: al 36esimo giro l'inglese riesce a superare il pilota della Ferrari e, una volta che si è appropriato della seconda posizione, prosegue staccando Alonso nei giri successivi, con Vettel ormai troppo lontano per essere raggiunto.
Nel frattempo Alguersuari si è installato stabilmente in settima posizione e, nonostante in telecronaca venga fatta notare la sua buona posizione, questo per una volta non gli provoca il benché minimo danno: la gufata mazzoniana sulle Toro Rosso generalmente ha effetto immediato, ma miracolosamente Jaime (Alghersari - Alghersauri - Alghersauro - CIT. telecronisti Rai) rimane lì ed è chiaro e cristallino come la luce del sole che non ha la benché minima intenzione di schiodarsi da quella posizione. La micidiale gufata non ha effetto nemmeno nel momento in cui viene notato che i piloti che al momento seguono in top ten sono Di Resta con la Force India, Buemi con la Toro Rosso e Senna con la Lotus Renault: la cosa è sorprendente... sono tutti soggetti abbastanza propensi a soccombere sotto l'incredibile effetto delle gufate nei loro confronti che avvengono in telecronaca ogni volta in cui lo staff Rai si ricorda della loro presenza.
Questi quattro piloti sono tutti già doppiati così come quelli che seguono. Oh, che cosa intelligente che ho detto! Nessuno ci arrivava, se non lo specificavo io, che quelli dietro ai doppiati erano doppiati a loro volta!! È un'osservazione molto perspicace la mia!
Torniamo a Buemi. Cioè, chiaramente intendevo dire passiamo a Buemi, dal momento che costui non era il protagonista assoluto un attimo fa, ma semplicemente co-protagonista insieme ad altri della top ten. Il suo nono posto non era saldo come sembrava inizialmente, in quanto Bruno Senna gli era ormai negli scarichi. Miracolosamente il centratore ufficiale delle Toro Rosso è riuscito non solo a rimanergli dietro senza centrargli in pieno, ma a un certo punto perfino a superarlo senza centrarlo in pieno.

Questo è stato l'ultimo cambio di posizioni in top ten, in quanto Hamilton, sempre più vicino ad Alonso, non ha potuto fare niente per superarlo e la cosa l'ha piuttosto deluso!
"Ferniiii, Ferniiii, perché non mi lasci passare?!"
Ferniiii fischietta, fingendo di non sentirlo.
"Guarda, sono venuto a portarti il pupazzo di Pikachu che Schumacher aveva portato via a Rosberg!"
Ferniiii continua a fischiettare, fingendo di non sentirlo.
Hamilton non può fare altro che transitare sul traguardo in quarta posizione, alle spalle del suo amico inseparabile Alonso, staccato di appena mezzo secondo. Naturalmente i primi due a passare sotto la bandiera a scacchi sono stati Vettel e Button. A seguire, dopo Alonso e Hamilton, c'erano Schumacher e Massa ancora a pieni giri e poi, a chiudere la top ten, Alguersuari, Di Resta, Senna e Buemi.
Doppiate di un giro sono anche le due Williams in undicesima (Maldonado) e dodicesima (Barrichello) posizione, mentre seguono, doppiati di due giri Kovalainen e Trulli con le Lotus Made in Malesia (il tredicesimo posto di Kovalainen non è un record assoluto, in quanto in una precedente gara si era classificato comunque in quella posizione - ma comunque non erano mai arrivate una tredicesima e una quattordicesima) e poi la Virgin di Glock in quindicesima e ultima posizione. Ricciardo, che si era prima ritirato a inizio gara e poi era stato rimandato in pista, chiude non classificato a 14 giri dal leader.

Il giro più veloce l'ha ottenuto Hamilton non appena Mazzoni ha detto che Vettel stava per realizzare un grand chalem (pole, vittoria, giro più veloce e gara condotta in testa dall'inizio alla fine), dimenticandosi che Vettel non aveva condotto la gara in testa dall'inizio alla fine, in quanto il leader durante i giri della safety car era Alonso.

Riassumendo, il risultato è questo:
1) Vettel (Redbull), 2) Button (Mclaren), 3) Alonso (Ferrari), 4) Hamilton (Mclaren), 5) Schumacher (Mercedes), 6) Massa (Ferrari), doppiati di 1 giro 7) Alguersuari (Toro Rosso), 8) Di Resta (Force India), 9) Senna (Lotus Renault), 10) Buemi (Toro Rosso), 11) Maldonado (Williams), 12) Barrichello (Williams), doppiati di 2 giri 13) Kovalainen (Team Lotus), 14) Trulli (Team Lotus), 15) Glock (Virgin), NC Ricciardo (HRT), Ritirati: Perez (Sauber), Kobayashi (Sauber), Sutil (Force India), Webber (Redbull), D'Ambrosio (Virgin), Petrov (Lotus Renault), Rosberg (Mercedes), Liuzzi (HRT).
Quest'ultimo viene penalizzato per l'incidente in partenza con la retrocessione di cinque posizioni sulla griglia di partenza del gran premio di Singapore.

Classifiche:
PILOTI: 1) Vettel 284, 2) Alonso 172, 3) Button 167, 4) Webber 167, 5) Hamilton 158, 6) Massa 82, 7) Rosberg 56, 8) Schumacher 52, 9) Petrov 34, 10) Heidfeld 34, 11) Kobayashi 27, 12) Sutil 24, 13) Alguersuari 16, 14) Buemi 13, 15) Di Resta 12, 16) Perez 8, 17) Barrichello 4, 18) Senna 2, 19) Maldonado 1.
TEAM: 1) Redbull 451, 2) McLaren 325, 3) Ferrari 254, 4) Mercedes 108, 5) Lotus Renault 70, 6) Force India 40, 7) Sauber 35, 8) Toro Rosso 29, 9) Williams 5.

Il prossimo commento al gran premio di Singapore è quasi completamente completato (l'ho scritto nell'immediato, anche se non avevo ancora completato questo), soltanto un po' da perfezionare, non appena l'avrò fatto provvederò a renderlo di dominio pubblico. In quel commento non troverete nemmeno una volta l'espressione "chiaro e cristallino come la luce solare", di cui ho abusato in questo commento.
Per ora è tutto, da Lady B un cordiale saluto.