sabato 31 ottobre 2015

Sono passati 16 anni...

Era il 31 Ottobre 1999, lo stesso giorno in cui a Suzuka Mika Hakkinen aveva vinto il suo secondo titolo.
Era il 31 Ottobre 1999 e al Fontana Speedway, in California, si svolgeva l'ultima prova del campionato di Formula CART.
Era il 31 Ottobre 1999, io non avevo la più pallida idea di chi fosse Greg Moore e non avevo la più pallida idea che quel giorno dall'altra parte dell'oceano l'automobilismo abbia perso un pilota che sembrava destinato a vincere un titolo dopo l'altro.
A parte la questione del "vincere un titolo dopo l'altro", cosa probabilmente vera, ma non fondamentale perché rimango del parere che di fronte alla morte poco importi quello che avrebbe potuto venire dopo, la differenza tra oggi e ogni 31 Ottobre che lo ha preceduto è che adesso ho visto le stagioni di Formula CART tra il 1996 e il 1999 e che è uno dei tanti piloti a cui mi sono affezionata mentre le guardavo. Oltre che un grande pilota, quel giorno, abbiamo perso anche un ragazzo adorabile.

giovedì 29 ottobre 2015

#16: Commento al Gran Premio degli Stati Uniti: 23-24-25 Ottobre 2015

QUALIFICHE | GARA

Il weekend del Gran Premio degli Stati Uniti è un weekend che lascerà lunghi strascichi, per me. È uno di quei weekend che ricorderò, con gioia, ma allo stesso tempo con rimpianto e amarezza, perché ancora una volta nulla è cambiato e l'eterna filosofia del "domani è un altro giorno" fa sì che all'indomani il mondo sia pieno di gente che asserisce che:
1) la Formula 1 è sempre e insindacabilmente noiosa;
2) le gare sui circuiti di nuova generazione sono sempre e insindacabilmente noiose;
3) il mondiale è falsato (va beh, questo sempre);
4) il risultato della gara è falsato (anche questo, in realtà);
5) Rossi è un santo;
6) Rossi è un criminale.
Potrei soprassedere a tutto, ma una cosa mi dà veramente fastidio: ogni volta in cui leggo il nome Rossi, non si sta mai parlando di chi meriterebbe maggiore spazio, lui, l'intramontabile e inimitabile pilota di casa.
In realtà il fatto che fosse il "pilota di casa" non mi riguarda granché ma fatto sta che c'era un pilota di casa al volante di una carretta ed era il 25° giorno del mese... insomma, una di quelle congiunzioni astrali che volevano pur dire qualcosa e che, nel corso della gara, visto come si evolvevano gli eventi, sono arrivata davvero a pensare che avremmo potuto vedere la luce.
Non è accaduto, ma continuo a vivere nella convinzione che prima o poi accadrà, anche se dovessimo aspettare il giorno in cui a Verstappino spunterà la barba o il giorno in cui vincerà un gran premio. Spero di dovere aspettare solo il giorno in cui Verstappino vincerà un gran premio, perché di questo passo accadrà prima che gli spunti la barba.
In ogni caso torniamo a noi, perché ho fatto un notevole passo avanti ed è più che opportuno tornare indietro e parlare di quanto successo fin dall'inizio, perché è stato un weekend veramente epico e perché, seppure sia stato pieno di polemiche, alla fine del weekend non c'era più nessuno che si ricordasse delle polemiche.

Tutto è iniziato con l'uragano Patricia, che si stava per abbattere sul confine tra il Messico e il Texas e che si prospettava come uno degli uragani più violenti degli ultimi trent'anni.
Per quelle strane congiunzioni astrali che di tanto in tanto capitano, l'uragano Patricia ha deciso di deviare sulle montagne, dove sì, ha sradicato un po' di alberi, ma non ha danneggiato persone, prima di trasformarsi in una tempesta tropicale di minore intensità.
Poi sì, ad Austin pioveva e ha piovuto per tre giorni di fila, ma questo diventava secondario... anzi, no, dato che sono stata su Twitter il tempo necessario per assistere a uno scontro di prospettive tra i sostenitori della teoria “sospendete immediatamente la gara e cancellate anche i due gran premi successivi se no siete dei pagliacci” e i sostenitori della teoria “finalmente è accaduto qualcosa che renda la Formula 1 più pericolosa del solito”. Naturalmente le vie di mezzo non c'erano... osare insinuare che fosse lecito aspettare per vedere come si evolvevano le condizioni meteo era del tutto inconcepibile. Anzi, c'era chi dava dell'idiota a chi osava ipotizzare che la pioggia potesse calare. Credo che questa sia stata una delle tante ragioni che mi ha fatto adorare questo weekend, ovvero il fatto che la maggior parte di quella gente è stata messa a tacere, chi per una ragione e chi per l’altra.
Social network sbagliato, ho pensato, in quei frangenti su twitter. Sono entrata su Tumblaaaahhhh sperando che le cose migliorassero, ma in realtà sono peggiorate, dato che ho letto affermazioni del tipo "io sono ad Austin e devo stare chiusa nella mia stanza perché il circuito è chiuso al pubblico e sono profondamente offesa dal fatto che la gente in giro per il mondo osi parlare delle condizioni meteo locali senza essere qui dove sono io". What?! o.O Onestamente sono sempre più convinta che la gente che ha iniziato a seguire la Formula 1 solo per "Rush" voglia a tutti i costi imitare le gesta di James Hunt e che prima di connettersi alla rete si imbottisca di alcool.
Mentre loro si imbottivano di alcool, le vetture non giravano. Poi sì, va beh, sabato pomeriggio alle 17.00, dopo un’ora passata a cercare la gara di Formula E su youtube, gara che non avrei trovato se due ore più tardi Gio non me l’avesse linkata (grazie ancora, Gio!) ho deciso di connettermi al sito dove vado di solito a vedermi le gare in streaming... scoprendo che l’antivirus non mi faceva entrare. Ho provato un browser, ho provato l’altro, mi sono rifiutata categoricamente di provare se funzionava su quel catorcio di programma che è Internet Explorer, ho provato il sito brasiliano su cui avevo guardato il gran premio del Giappone scoprendo che non è più attivo, infine su twitter ho trovato un link, il che mi fa ben sperare: se ogni volta trovo un sito nuovo, vuole dire che i siti di streaming si moltiplicano come cavallette e che, se dovessero essere inattivi c’è sempre la possibilità di trovarne altri.
Le vetture sono andate in pista a fare qualche giro sotto al diluvio ed era una di quelle situazioni in cui se Pic fosse stato in pista avrebbe addirittura potuto puntare a ottenere il miglior tempo. Purtroppo Pic non era in pista, quindi la legge del caso, per protesta, ha deciso che il miglior tempo lo doveva ottenere Hamilton... insomma, uno di quei risultati che nessuno si aspettava...
Una leggenda metropolitana narrava che, se le qualifiche non fossero state disputate, da quelle prove libere si sarebbe potuta ottenere la griglia di partenza della gara... o almeno è quanto ho letto sul profilo twitter ufficiale della Ferrari, perché nel frattempo su Tumblaaaahhhh c’erano ragazzine che sostenevano, senza citare la fonte, che la griglia di partenza sarebbe stata stilata basandosi sulla classifica o sui numeri di gara dei piloti. Non so da dove fossero uscite queste perle di saggezza, in particolare quella sui numeri di piloti, ma direi che possiamo soprassedere.
Non restava che attendere le 20.00, l’ora delle qualifiche.
......Voce fuori campo: “Ma qui sta ancora diluviando.”
L’Autrice©: “Sì, ma sarà meglio che accada qualcosa, altrimenti io nel mio commento al gran premio che cosa scrivo?”
Voce fuori campo: “Non saprei. Magari puoi parlare di Jolly Palmaaaaaahhhh che è stato ingaggiato dalla Lotus.”
L’Autrice©: “C’è già tanta gente su Tumblaaaahhhh che ne parla, non riuscendo a spiegarsi come sia possibile che accanto a un figoneeeeeehhhhh come Jollyhhhhh Palmaahhhh non ci sia un altro figonehhhh come Stoffy Vandorme.”
Voce fuori campo: “E tu, invece? Riesci a spiegartelo? Sei giunta a una conclusione?”
L’Autrice©: “Sì. Nessuno ingaggia Stoffy Vandorme perché, in una cronaca seria, non sarei assolutamente in grado di ricordarmi come si chiami esattamente.”
Vandorme: “Zzzzz... nobody loves me... zzzz...”
L’Autrice©: “Okay, passiamo oltre. Cerchiamo di trovare un argomento di cui parlare.”
Voce fuori campo: “La McLaren ha messo Kmag a piedi.”
L’Autrice©: “Perché, finora per caso stava guidando qualcosa?”
Voce fuori campo: “No, però è un figoneeeeeehhhhh biondohhhh con gli occhihhhh azzurrihhhh e le bracciahhhh tatuatehhhh e in quantohhhh talehhhh è il nuovo Raikkonen e quindi è un figohhhhh.”
L’Autrice©: “Okaaaaaaaaayyyyy, riassumendo questo è quanto sta succedendo: le qualifiche non ci saranno e c’è gente che continua a sbavare dietro ai piloti.”
Voce fuori campo: “Esatto. Infine c’è Hamilton che potrebbe vincere il titolo già ad Austin, qualora Vettel arrivasse dalla terza posizione in poi e qualora Rosberg non...”
L’Autrice©: “Senti, quest’anno le cose sono talmente chiare che non vale nemmeno la pena di stare a fare calcoli. Risparmiamoci tutto quanto e chiariamo un concetto: Hamilton vincerà il titolo e, se non lo vincerà ad Austin, lo vincerà la prossima settimana in Messico.”
Altra voce fuori campo: “SCANDALOOOOOO! Cancellate il gran premio del Messico per via della tempesta tropicale, quello del Brasile per il probabile temporale che scoppierà e quello di Abu Dhabi perché... mhm... è credibile un diluvio nel deserto? No? Allora bisogna trovare assolutamente un altro modo per impedire che il gran premio di Abu Dhabi venga disputato!”
La voce fuori campo di prima: “Esatto, altrimenti come faremmo a corrompere l’autrice© perché nei prossimi commenti non faccia altro che parlare di Vandorme?”
L’Autrice©: “Qualcuna di voi potrebbe cortesemente andare a dormire insieme a Vandorme?”
Voce fuori campo: “Molte di noi, se fossero nello stesso letto di Vandorme, non penserebbero affatto a dormire.”
L’Autrice©: “Esatto. Vi mettereste a farvi fantasie su Jensinho che va finalmente in pensione lasciando campo libero a qualche diciassettenne di bell’aspetto, magari francese o con gli occhi azzurri... o francese con gli occhi azzurri.”
A proposito, l’ho mai detto? Temo di no, vista la scarsa importanza che sto dando alla McLaren negli ultimi tempi: Button e Alonso continueranno a collezionare posizioni di retrocessione per sostituzioni del motore ancora per un anno.
E... a proposito di motori, mi rendo conto di non avere ancora menzionato che in Redbull hanno le idee poco chiare: dopo avere passato tutto l’anno a litigare con la Renault volevano passare ai motori Ferrari o ai motori Mercedes... insomma, a qualunque cosa non sia un motore Renault... e l’unica soluzione pare essere la Honda oppure costruire vetture a pedali. Credo che i piloti preferiscano l’opzione vetture a pedali, piuttosto che condividere l’ultima fila con Jensinho.
Ferniiii: “Stai insinuando che io lo batterò tutte le volte?”
L’Autrice©: “Niente affatto, ho solo menzionato Jensinho perché è da tempo immemore che non lo prendo più per i fondelli e non bisogna mai perdere le vecchie abitudini.”
Jensinho: “A proposito, perché continuo a essere un brasiliano onorario?”
L’Autrice©: “La ragione per cui da Jensiiii sei diventato Jensinho è ormai persa nei meandri dei commenti ai gran premi di non si sa più quale stagione... ma verifichiamo subito!”
Per chi si stesse veramente chiedendo da dove è nato il diminutivo “Jensinho”, sono andata a controllare: il primo utilizzo risale al commento al gran premio d’Europa 2012, in cui Jenson Button, Mark Webber e Bruno Senna si qualificarono ciascuno parecchie posizioni dietro al proprio compagno di squadra e descrissi una scena immaginaria in cui i tre facevano parte del nuovo ordine mondiale e complottavano contro i loro colleghi per far sì che il Brasile e il Giappone assumessero il controllo del mondo. Per l’occasione appioppai loro i soprannomi di Jensinho, Webbinho e Bruno-San. La scenetta terminava con Grosjean che realizzava cerchi nel grano che visti dall’alto raffiguravano Heidfeld sul gradino più alto del podio che beveva champagne in cui Perez aveva messo di nascosto dei peperoncini tritati e con Webber che cercava di rimorchiare Maria De Villota. Cercate di capirmi: mi ero persa il momento della Q1 in cui Kovalainen passava in Q2 mettendolo in quel posto a Vergne e a Webber perché stavo tentando con scarso successo di convincere un’ape a uscire dalla finestra della cucina da cui era entrata poco prima e dovevo in qualche modo riprendermi dallo shock.

Tornando a noi, ad Austin diluviava e le qualifiche venivano rimandate di mezz’ora in mezz’ora e sarebbero state rimandate di mezz’ora in mezz’ora finché non fosse stato troppo buio per poterle disputare, finendo per rimandarle quindi al giorno successivo, incuranti delle proteste delle fangirl che speravano che la griglia di partenza si decidesse in base ai numeri di gara, perché non ci sarebbe stata altra possibilità di vedere Dani-Smile in pole position, in un giorno come quello in cui l’inizio della stagione di Formula E le aveva mandate tutte su di giri, perché in Formula E corre Vergne che era il compagno di squadra di Ricciardo e che di conseguenza con lui viene shippato, anche se poi pare che adesso Vergne venga shippato con Bird perché in passato l’ha preso per i fondelli per la sua bassa statura... che poi a questo punto Bird dovrebbe essere shippato con tutti i piloti di Formula E, incluso se stesso, dato che chiunque fa battute sulla sua bassa statura (che poi qui mi sono sempre chiesta: se Sam Bird è figo perché è basso, Takuma Sato non dovrebbe essere il pilota più sexy di tutti i tempi? basta googlarlo per vedere che è sempre e insindacabilmente più basso di chiunque gli stia intorno... però quello nessuno lo shippa con nessuno, neanche con Ide... anche perché dubito che ci sia gente al corrente dell’esistenza di Ide).
Ehm... dicevamo? Ah, già, niente qualifiche, intervista a Grosjiiii in cui si è parlato solo ed esclusivamente della Haas, poi linea al TG2 che peraltro è finito un po’ in anticipo, per poi lasciare spazio di nuovo alla Formula 1. Siccome non stava accadendo niente, se fosse stata una qualifica di una gara di Indycar degli anni ’90 forse avrebbero trasmesso qualche siparietto comico, ma ci siamo dovuti accontentare: è stata piazzata un’intervista registrata, non si sa bene quando, di Massa al microfono della Stellona... una di quelle interviste serie non connesse all’evento, perché appunto non si sa bene quando siano state registrate, in cui Massa risponde alle domande invece di fare battute sulle domande stesse.
......Voce fuori campo: “Ma queste qualifiche? Quella gente là che attende sotto l’acqua in pantaloncini e infradito dovrà pure vedere qualcosa!”
L’Autrice©: “Sì, il reparto pantaloni lunghi e il reparto scarpe dei grandi magazzini.”
Voce fuori campo: “Okay, ho capito, non si vede nulla...”
Non si è visto nulla?
Nulla???!!!
Suvvia, non diciamo scemenze: si è visto Ricciardo che ballava il valzer con Kvyat.
E un tizio della Force India che ballava la break dance.
Poi Rosberg che giocava a calcio con Niki Lauda.
Oh, bisogna menzionare anche i meccanici della Williams che fingevano di remare su dei canotti rudimentali.
Poi Verstappino e Sainz Jr hanno fatto indossare ai rispettivi padri delle tute prestate dai meccanici del team e Verstappino fingeva di pescare.
Su tumblaaaahhhh tutti hanno acclamato tutta questa gente. Poi sì, va beh, hanno anche acclamato Raikkonen e Arrivabene quando hanno lasciato intendere che ritenevano che tutti si fossero comportati da pagliacci, il che sarebbe un po’ in contrasto con l’acclamare chi ha dato spettacolo, ma ormai sono arrivata a un’eterna convinzione: tumblaaaahhhh è tumblaaaahhhh e in una stessa frase si possono affermare due concetti in contrasto l’uno con l’altro senza problemi... Insomma, Tumblaaahhhh è la versione fangirl-friendly dei siti frequentati da tifosi da bar, quelli in cui si può leggere gente che afferma: “la Formula 1 fa schifo perché entra la safety car troppo spesso, perché se viene un’alluvione la gara viene interrotta per ore, perché le gare sono troppo lunghe e perché ci sono troppe polemiche, è per questo che ritengo che la Nascar sia superiore alla Formula 1 e molto più spettacolare, però penso che le serie dove non corre la Ferrari non siano per nulla spettacolari”.

Risultato: qualifiche rinviate a domenica, ore 9.00 locali, ore 15.00 in Italia. Ho acceso la TV su Raidue con un quarto d’ora d’anticipo, trovando Rosberg che, mentre la Stellona gli teneva un microfono davanti alla bocca, affermava che Lauda a giocare a calcio è scarso.
È servizio un servizio in cui venivano riepilogate le curiosità capitate il pomeriggio precedente, che superavano di gran lunga quella volta in cui Ricciardo lanciava una pallina da tennis e in cui Rosberg faceva la ola durante un rain delay (Silverstone 2012, mi pare).
Poi è arrivato il momento di partire.
Carlos Fanboyzzzzz: “Z0n0 1N P1St4 K0N 1L mY0 Yd0L0!!11111!!!!111!! F3RnY mY L0v3!!!1111!!!!11!! V13n1 à G10K4R3 à Br1SK0L4!!!111!!!111!”
Ferniiii: “Non ho alcuna intenzione di mettermi a giocare a briscola con un bambino che finirà a muro in tre secondi contati!”
Carlos Fanboyzzzzz: “tH3 p0W3R 0F kRàSh!!!11111!!!111!!”
E mentre il piccolo Carlos Fanboyzzzzz finiva fuori andando a sbattere e distruggendo la macchina, ai box suo padre imprecava come un Jos Verstappen qualsiasi.
Risultato: ultima posizione, mentre davanti a lui (dopo i venti minuti di bandiera rossa che sono seguiti per pulire la pista) c’erano i Marussia Boyssss e davanti ai Marussia Boyssss i Sauber Boysssss che festeggiavano in quell’occasione il 400esimo gran premio del loro team, non nel migliore dei modi per il momento, ma c’era sempre il tempo di peggiorare. Chi se la passava peggio in quel momento era comunque la Toro Rosso, che aveva una vettura da rimettere in sesto in qualcosa come tre ore.
Il momento più emozionante della Q1 è stato, comunque, quando ho letto “9 ROS” e ho incominciato a vedere arcobaleni che mi giravano intorno. Poi, un attimo prima di mettermi a festeggiare per il glorioso risultato della Sacra Cenerentola mi sono ricordata che ROS è Rosberg e non Rossi e che Rossi aveva dietro di sé soltanto Sainz. È stata una delusione profonda, lo ammetto, anche perché tifavo proprio per lui altrimenti detto “RSI” nel confronto con Who’s That Guy... sarà che sono influenzata negativamente da tutte le fangirl di Tumblaaaaahhhhh che non fanno altro che ripetere quanto Who’s That Guy sia un figoneeeeehhhhhh (??????) perché è alto un metro e un tappo. E qui continuo a chiedermelo: perché non Taku? Comunque il giorno in cui Sato vincerà una gara davanti a Stevens e Bird (non si sa quando e come perché corrono in tre serie diverse, ma soprassediamo) mi prenderò il mio momento di soddisfazione, specie nel vederlo sul gradino più alto del podio, accanto agli altri, stando fisicamente più in alto degli altri a tutti gli effetti. Peccato, però, perché in tal caso nessuno noterà quanto è basso.
In attesa del giorno in cui Sato conquisterà il mondo, giorno che a pochi sembra interessare per il momento, è giunta l’ora di iniziare la Q2, mentre si vociferava che il risultato avrebbe potuto essere definitivo qualora poi non si riuscisse a proseguire.
Sui social network c’era un certo complottismo perché, possiamo starne sicuri, qualunque cosa fosse accaduta sarebbe stata vista come un complotto. Mentre su Twitter c’erano persone che affermavano l’esistenza di un complotto pro-Hamilton per poi mettersi a parlare di un complotto pro-Rosberg trenta secondi più tardi (l’ho già detto, la contraddizione è il primo elemento che contraddistingue molta gente sui social network) su Tumblaaaaaahhhhhh la Q2 era la prova che c’era un complotto anti-Ricciardo, che aveva conquistato il primo tempo in Q1 senza essere da me menzionato perché ritenevo opportuno dare maggiore spazio ad Alex Rossi.
Dani-Smile: “Ma come? Non sei affascinata dal mio sorriso smagliante?”
L’Autrice©: “No.”
Dani-Smile: “E non mi reputi un figoneeeeeeehhhhh?”
L’Autrice©: “No.”
Dani-Smile: “E non mi shippi con Vergne?”
L’Autrice©: “No.”
Dani-Smile: “Ciò mi rende profondamente sollevato.”
È stato l’unico sollievo per Dani-Smile perché sono passati alla Q2 che, appunto, da complotto pro-Hamilton per il semplice fatto che Hamilton aveva ottenuto il miglior tempo in Q1, siamo passati a complotto pro-Rosberg per il semplice fatto che Rosberg ha ottenuto il miglior tempo in Q2, il che mi ha aperto gli occhi facendomi pensare che, se qualunque risultato di qualunque sessione di prove libere o di qualifiche deriva da un complotto, quella volta che Pic ottenne il miglior tempo c’era un complotto pro-Pic, il che mi rende profondamente soddisfatta.
Risultato: la pioggia è incrementata al termine della Q2 e, siccome si stava facendo tardi e non c’era più tempo per organizzare balletti nella pitlane o partite di calcio improvvisate, era meglio chiuderla lì, confermando l’esistenza di un complotto pro-Rosberg e affidandogli la pole accanto al compagno di squadra.
......Voce fuori campo: “WTF?! C’è una qualifica tutta strana in cui potrebbe succedere di tutto e poi ci sono ugualmente i Mercedes Boysssss in prima fila?”
Altra voce fuori campo: “Esatto.”
Voce fuori campo: “Oh my Feliiii cry.”
Altra voce fuori campo: “Però almeno ci sono le Redbull in seconda fila.”
Voce fuori campo: “...e sono in seconda fila solo per culo e non per merito rendendo il mondiale falsato.”
Una fangirl di Tumblaaaaaahhhh: “No, Dani-Smile è un figo, quindi non c’è nulla di falsato in tutto ciò.”
Un fanboy di Twitter: “Sì che è tutto falsato, la Redbull ha vinto dei mondiali solo ed esclusivamente grazie a Sebbiiii.”
Sebbiiii: “Non ero io che avevo vinto solo ed esclusivamente grazie alla Redbull?”
Una fangirl di Tumblaaaaaahhhh: “Taci! Tu hai commentato l’aspetto esteriore di alcune donne cinque mesi fa e in quanto tale sei un sessista che esalta il patriarcato e non sei degno del mio rispetto. E poi tu non hai mai vinto in Redbull, a partire dal 2014, momento in cui tutti hanno iniziato a seguire la Formula 1, l’hai preso in quel posto da Dani-Smile che ancora adesso è meglio di te e che generalmente su una vettura prestante come la Redbull ti sta dietro nonostante la vettura scarsa che ti sei scelto per sfuggire al confronto con lui.”
Dani-Smile: “Da quando guidare una vettura competitiva ed essere battuto da uno che ha una vettura scarsa dovrebbe essere considerato un complimento?”
La fangirl di Tumblaaaaaahhhhh: “Tutto ciò non ha importanza, è solo un dettaglio.”
Un fanboy: “Comunque in Formula 1 nessuno ha mai vinto un titolo con una vettura scarsa, tranne Senna con la Mclaren del 1988.”
La fangirl di Tumblaaaaaahhhhh: “Senna? McLaren? 1988? Che cosa significano questi termini?”
Una fangirl che seguiva la Formula 1 anche nel 2013: “La McLaren è la vettura su cui ha appoggiato il cu*o l’amante di Webbiiii.”
L’Autrice©: “Oh my Monty manholes’ destroyer, salvaci tu!”
......Sono passate alcune ore e finalmente è giunto il momento del via, in cui non pioveva più, in cui si usavano le intermedie anziché le full wet e in cui poteva succedere di tutto e il contrario di tutto e in cui la supremazia Mercedes poteva essere messa in discussione, qualora Britney Bitch avesse perso la prima posizione. È esattamente quello che è accaduto... nel senso che ha perso la prima posizione, poi va beh, primo c’era Hamilton quindi niente di perso e niente di guadagnato per chi sperava di non vedere una Mercedes al comando.
A me sinceramente non è che importasse molto di chi stava davanti, dato che dietro c’era un mondo... e in tale mondo al momento c’erano varie palle da bowling e vari birilli che saltavano da una parte e dall’altra. Ferniiii si è azzoppato l’ala anteriore in un contatto con una Williams, non è ben chiaro quale, dato che c’è chi dice che era Feliiii mentre c’era Bo77as che rientrava ai box con la vettura mezza demolita. Non è chiaro quale sia stato il destino dei Williams Boysssss, se non che di lì a poco Bo77as e di lì a una ventina di giri Feliiii stavano entrambi ai box a confabulare contro di loro e mi hanno dato l’impressione di essere lì a complottare contro le sorti dell’umanità.
Poi va beh, è probabile che il loro discorso fosse qualcosa del genere:
Feliiii: “Secondo me è il momento giusto.”
Bo77as: “Ne sei sicuro?”
Feliiii: “Certo. Io convinco la Susina a seguirmi e a quel punto entri in scena tu. La chiudiamo in un armadio e facciamo cose folli.”
Bo77as: “Oppure chiediamo come riscatto a Totogol due Mercedes travestite da Williams.”
Feliiii: “Anche questa è un’idea.”
Direi comunque di soprassedere a proposito dei complotti dei Williams Boysssss e di proseguire, perché davanti c’erano le Mercedes e le Redbull che si giocavano la vittoria, con queste ultime che avevano intenzione di vincere per culo e non per merito rendendo l’intera storia della Formula 1 falsata. A complicare le cose Britney Bitch, che è l’essenza stessa del complotto, a un certo punto si è ritrovato in testa, rendendo la gara piena di messaggi subliminali anti-Webbiiii (da dove derivi il fatto che fossero anti-Webbiiiii non siamo tenuti a saperlo, ma non ha importanza: quello che conta è che Britney Bitch è l’essenza stessa di ogni complotto e che Webbiiii è vittima di qualunque complotto, tutto il resto non ha importanza) e mettendolo in quel posto a Dani-Smile.
Voce fuori campo: “Dani-Smile????!!!!!”
L’Autrice©: “Sì, era stato in testa per qualche giro, dopo che il Kiwi aveva già iniziato ad avere qualche svarione.”
Voce fuori campo: “Oh, capisco... anzi, non capisco. Come siamo arrivati a questo punto? Perché c’è la safety car in pista?”
L’Autrice©: “Perché la vettura di Sonyericsson, che aveva fatto fuochi d’artificio con l’altro Felipe al via, si è fermata all’improvviso per una loss of power come una McLaren qualsiasi ed era casualmente in mezzo alle palle.”
Voce fuori campo: “Ora mi è tutto chiaro. Dani-Smile for the win!”
Un’altra voce fuori campo: “Ma cosa dici??? Hulk for the win!”
E fu così che Dani-Smile e Hulk si misero a ballare... in pista, con il risultato che Hulk è finito fuori e Mazzoni ha pensato bene di rievocare i suoi trascorsi di qualche gran premio fa, in cui ne aveva già combinata un’altra per cui però dalle fangirl era stato difeso a spada tratta.
L’attrition rate era piuttosto elevato ed è stato in quei frangenti, più o meno a metà della gara, che ho iniziato a sognare a occhi aperti. Mentre davanti le Mercedes si scannavano per la vittoria, mentre dietro Verstappino cercava un modo per appropriarsi della terza posizione ai danni di Sebbiiii e mentre le Redbull cadevano nel dimenticatoio, io ho trovato la mia vera strada: tutti si stavano ritirando uno dopo l’altro e bastava che altri tre protagonisti si ritirassero e l’unica Sacra Cenerentola, quella di Alexander Non Sono Valentino Rossi, avrebbe visto la luce.
Purtroppo le mie speranze non si sono avverate. È vero, il Kiwi dopo avere dedicato il sabato al ballo di coppia ha dedicato la domenica al ballo singolo andando a sbattere e facendo entrare un’altra safety car, ma di conseguenze ce ne sono state soltanto tre:
- in pista c’erano 12 vetture e Alex NSVR era l’ultima di queste;
- la leadership di Britney Bitch è stata messa in discussione;
- la possibilità di Sebbiiii di intaccare la prospettiva di una doppietta Mercedes è stata messa in discussione.
Insomma, dopo un anno e cinque mesi di astinenza, la Sacra Cenerentola avrebbe continuato l’astinenza senza la possibilità di conquistare nuovamente dei punti, per dirla come va detta.
Ho continuato a sperare, soprattutto quando Dani-Smile ha deciso di fare un pitstop a gara mooooolto inoltrata precipitando in ultima posizione e quando Ferniiii ha iniziato ad accusare la rituale “loss of power”. È andata a finire che Dani-Smile ha superato NSVR molto prima della fine della gara e che NSVR non ha conquistato punti, finendo però in buona compagnia, dato che l’altro pilota che non ha conquistato punti era proprio Ferniiii.
Intanto davanti stava accadendo qualcosa di traumatico: il piccolo Verstappino era soltanto quarto e non avremmo scoperto cosa sarebbe accaduto se fosse salito sul podio... perché Verstappino ha 18 anni e la drinking age del luogo è 21 anni.
A centro gruppo/nelle retrovie, invece, se ne vedevano delle belle, con tutti che erano in lotta con tutti e che ogni tanto si tiravano anche qualche accenno di sportellata. Insomma, era una gara epica a tutti gli effetti e mi stavo divertendo tantissimo, anche se ogni tanto la regia si perdeva qualche sottigliezza, come ad esempio il fatto che non stavano battagliando come dei matti solo dietro, ma anche davanti. Verso la fine della gara, infatti, abbiamo avuto l’ennesimo cambio di leadership, con il Britney Bitch che ha fatto una passeggiata per i prati e il Gangster Rapper che l’ha superato, diventando a quel punto aritmeticamente campione del mondo.
L’Autrice©: “Okay, è finita... che amarezza, però, due ritirati in più e sarebbe accaduto il miracolo!”
Voce fuori campo: “Il tuo idolo made in Marussia non era Bloody Merhi?”
L’Autrice©: “A parte che il ruolo di mio idolo made in Marussia va duramente conquistato sul campo e che per ora nessuno dei tre Marussia Boyssss l’ha fatto, sinceramente mi va bene che qualcosa di epico lo faccia uno qualsiasi... se poi non è Who’s That Guy ma il suo compagno di squadra, uno qualunque dei due, tanto meglio, ma in ogni caso Sacrahhhhh Cenerentolahhhhh for the win!”
...La gara è finita e io ero già pienamente consapevole del fatto che fosse stata la gara più epica della stagione e che, in realtà, non si fosse vista una gara così epica e ricca di colpi di scena da anni e anni... sì, detrattori, non me ne importa un fico secco se il circuito l’ha progettato Tilke, questo circuito poteva averlo progettato anche il giardiniere di nonna Isaura per quanto mi riguarda, ma nulla toglie all’epicità del gran premio degli Stati Uniti 2015!
La gara è finita e, prima di arrivare sul podio, i Mercedes Boysssss con tutto quello che potevano fare in quel momento hanno pensato bene di mettersi a lanciarsi cappellini addosso davanti alle telecamere. Ero terrorizzata da quello che avrei letto entrando su Tumblaaaahhhh, convinta che il lancio dei cappellini fosse ritenuto lo scandalo del secolo e che ci fossero insulti all’uno e all’altro pilota coinvolto. Alla fine sono entrata su Tumblaaaahhhh, scoprendo che non c’era nessun genere di insulto. Non è stata comunque una scoperta positiva: il lancio di cappelli è stato visto, in numerose fan fiction slash, come una opening per qualcos’altro...
E con questo mi defilo, rimandando ancora una volta il discorso Verstappen, che sto rimandando dall’inizio della stagione, per un motivo o per l’altro.

RISULTATO: 1. Hamilton (Mercedes), 2. Rosberg (Mercedes), 3. Vettel (Ferrari), 4. Verstappen (Toro Rosso), 5. Perez (Force India), 6. Button (McLaren), 7. Sainz (Toro Rosso), 8. Maldonado (Lotus), 9. Nasr (Sauber), 10. Ricciardo (Redbull), 11. Alonso (McLaren), 12. Rossi (Marussia), RIT. Kvyat (Redbull), RIT. Hulkenberg (Force India), RIT. Ericsson (Sauber), RIT. Raikkonen (Ferrari), RIT. Massa (Williams), RIT. Grosjean (Lotus), RIT. Bottas (Williams), RIT. Stevens (Marussia).

Oh my Feliiii cry, mi sono dimenticata della scena epica in cui Iceman, dopo essere andato a sbattere contro un pannello pubblicitario della Rolex, è stato protagonista di una scena memorabile in cui cercava di liberarsene!
Va beh, pazienza... c’erano talmente tante scene epiche che non potevo ricordarmele tutte! L’importante è che mi sia venuta in mente prima che sia troppo tardi.
E con questo chiudo davvero, dato che il gran premio del Messico è ormai alle porta!


domenica 25 ottobre 2015

GRAN PREMIO DEGLI STATI UNITI: GARA

Il Gran Premio degli Stati Uniti, finora dominato dalla pioggia torrenziale dovuta all'uragano Patricia, ci ha riservato una sorpresa: circa un'ora prima della gara ha smesso finalmente di piovere e non è più caduta pioggia per tutto il tempo, facendo andare in fumo tutte le congetture di gara bagnata, di partenza dietro la safety car e di punti dimezzati.
Tutte le vetture sono partite su gomme intermedie, in quanto la pista era ancora piuttosto bagnata, e i giri previsti sono 56.

PREVIEW
La pole position è stata conquistata da Nico Rosberg, autore del miglior tempo in Q2, dal momento che non è stata disputata la Q3; a seguire la griglia di partenza aggiornata per penalità era la seguente: Hamilton, Ricciardo, Kvyat, Perez, Hulkenberg, Massa, Verstappen, Alonso, Grosjean, Button, Maldonado, Vettel (penalità motore), Ericsson, Nasr, Bottas (penalità cambio, rotto durante le qualifiche), Raikkonen (motore), Stevens (motore), Sainz (vettura rimessa in piedi dopo l'incidente in Q1).

CRONACA DELLA GARA
Rosberg e Hamilton scattavano dalla prima fila, con Hamilton che è andato subito a insidiare il compagno di squadra, che è andato largo lasciando passare anche Kvyat, Ricciardo e Perez, quest'ultimo poi ripreso nel corso del primo giro.
Dietro, intanto, si scatenava un po' di confusione, con Bottas, Alonso e Grosjean(?) coinvolti in un contatto e poi costretti al rientro ai box, dove Bottas è stato il primo pilota a montare gomme slick (mescola soft), oltre a sostituire l'ala anteriore. Era chiaramente troppo presto e poco dopo è rientrato per sostituirle, per poi finire per ritirarsi di lì a poco. Non è stato un weekend molto positivo per la Williams, dal momento che anche Massa si è ritirato una ventina di giri dopo il compagno di squadra. Anche la gara di Grosjean non è durata a lungo e qualche giro dopo Bottas è rientrato ai box per ritirarsi.
In pista continuavano ad accadere dei anni, come un contatto tra le due Sauber, team che celebrava oggi i 400 gran premi in carriera. Ericsson ha proseguito senza problemi mentre Nasr è stato costretto a un pit-stop. In pista c'erano parecchi detriti, il che ha portato il passaggio al regime di virtual safety car proprio quando davanti si infiammava la lotta per la prima posizione, con Kvyat che aveva superato Hamilton per poi essere risuperato a sua volta. Le Ferrari, nel frattempo, erano risalite parecchio rispetto alla partenza, Vettel era 6° mentre dietro di lui c'erano in lotta tra di loro Hulkenberg, Verstappen e Raikkonen.
Al termine del regime di VSC Rosberg ha subito superato Ricciardo che successivamente, alcuni giri dopo, ha approfittato del duello tra Kvyat e Rosberg e di un errore di Kvyat per superare entrambi e portarsi in seconda posizione, andando anche a superare Hamilton (15° giro) portandosi in testa alla gara.
Hamilton sembrava in difficoltà con le gomme, il che ha permesso a Rosberg di avvicinarsi e di superarlo al 19° giro. A quel punto Hamilton è rientrato, montando gomme soft. In quello stesso giro sono entrate anche le Ferrari, mentre Rosberg e le Redbull sono rientrati un giro dopo. A quel punto i primi cinque erano Ricciardo, Rosberg, Kvyat, Hamilton e Vettel.
Dopo il pit-stop Raikkonen è finito fuori pista, andando a sbattere contro un pannello pubblicitario della Rolex. Riuscito a ripartire, è andato ai box e ne è uscito nelle retrovie; la sua gara non è durata a lungo a causa di un problema di surriscaldamento dell'impianto frenante legato all'incidente.
Poco dopo abbiamo assistito ad entusiasmanti duelli Mercedes vs Redbull, con Rosberg che ha preso la testa della gara superando Ricciardo e Hamilton che ha strappato la terza posizione a Kvyat, che al 24° giro è stato superato anche da Vettel.
Al 26° giro abbiamo ritrovato le due Mercedes in prima e seconda posizione, dopo il sorpasso di Hamilton su Ricciardo. Rosberg a quel punto aveva una decina di secondi di vantaggio sul compagno di squadra, vantaggio annullato dall'ingresso della safety car entrata per la vettura di Ericsson rimasta ferma al 27° giro ("I have no power", cit. Ericsson), durante la quale Vettel è rientrato ai box per montare le gomme medium, con l'intento dichiarato, in assenza di colpi di scena, di andare fino alla fine. Nessun altro dei piloti di testa si è fermato. Le posizioni dietro la safety car erano: Rosberg, Hamilton, Ricciardo, Kvyat, Vettel, Verstappen, Hulkenberg, Perez, Button, Sainz, Maldonado, Alonso, Rossi e Nasr, e anche le Force India erano su gomme medium.
Alla ripartenza (33°) un lungo di Kvyat ha permesso a Vettel di superarlo e di avvicinarsi anche a Ricciardo, superato poi dopo un acceso duello. A quel punto è stata la volta di Verstappen, che si è avvicinato alle Redbull per poi riuscire a risalire in quarta posizione, mentre le Redbull perdevano terreno. Durante un duello con Hulkenberg, lui e Ricciardo si sono toccati. Era il 36° giro e la gara di Hulkenberg è finita lì, dopo che era andato a parcheggiare appena fuori dalla pista.
In regime di Virtual safety car Rosberg è rientrato ai box al 39° giro tornando in pista in quarta posizione dopo avere montato gomme soft. I primi cinque erano a quel punto Hamilton, Vettel, Verstappen, Rosberg e Button, con Alonso che si è portato al sesto posto con un sorpasso su Perez.
Finita la VSC Rosberg ha superato Vertappen e si è lanciato all'inseguimento di Vettel, superandolo al 42° giro e ritrovandosi in testa poco dopo quando, durante la neutralizzazione della safety car dopo un incidente di Kvyat andato a sbattere contro le barriere al 43° giro, Hamilton si è fermato per montare gomme soft. Anche Vettel è rientrato ai box, dal momento che le gomme medium usurate non gli avrebbero permesso di girare su tempi analoghi a quelli delle Mercedes, montando a sua volta gomme soft. Posizioni dietro la safety car, tenendo conto che anche altre vetture erano rientrate ai box: Rosberg, Hamilton, Verstappen, Vettel, Alonso, Perez, Ricciardo, Button, Maldonado, Sainz, Rossi, Nasr.
La ripartenza è stata a dieci giri dal termine e davanti, per il momento, la situazione si è momentaneamente stabilizzata non appena Vettel ha superato Verstappen. Dietro, invece, c'era una lunga serie di duelli che hanno coinvolto praticamente tutte le vetture, tranne quella di Rossi ben presto precipitata in ultima posizione.
Mentre dietro le posizioni cambiavano continuamente, davanti il colpo di scena è arrivato al 48° giro, quando un errore di Rosberg ha permesso a Hamilton di avvicinarsi e di superarlo.
Mentre nella fase finale Vettel si avvicinava a Rosberg ma doveva accontentarsi della terza posizione, facendo sì che sia lui sia Rosberg fossero esclusi dalla lotta per il titolo, Ricciardo è rientrato ai box per un ulteriore cambio gomme. Precipitato in ultima posizione ha regalato un momento di gloria a Rossi, mostrato in onboard mentre era 11° e, potenzialmente, poteva puntare alla zona punti dato che Alonso si lamentava via radio di una consueta "loss of power". Purtroppo la cosa non andata a buon fine e Rossi ha dovuto accontentarsi del 12° posto, dal momento che Ricciardo è riuscito a superarlo e si è involato all'ultimo giro anche verso la zona punti. L'altra Marussia, quella di Stevens, si era invece ritirata all'inizio della gara.
In conclusione Hamilton ha vinto la gara e il titolo, dopo che la Mercedes aveva già vinto il titolo costruttori, quando mancano tre gran premi alla conclusione della stagione.

IL RISULTATO
1. Lewis Hamilton -- Mercedes -- 1:50:52.703
2. Nico Rosberg -- Mercedes -- +2.850
3. Sebastian Vettel -- Ferrari -- +3.381
4. Max Verstappen -- Toro Rosso -- +22.359
5. Sergio Perez -- Force India -- +24.413
6. Jenson Button -- McLaren -- +25.619
7. Carlos Sainz -- Toro Rosso -- +28.058
8. Pastor Maldonado -- Lotus -- +32.273
9. Felipe Nasr -- Sauber -- +40.257
10. Daniel Ricciardo -- Red Bull -- +53.371
11. Fernando Alonso -- McLaren -- +54.816
12. Alexander Rossi -- Manor -- +1:15.277
DNF. Daniil Kvyat -- Red Bull -- +15 Laps
DNF. Nico Hulkenberg -- Force India -- +21 Laps
DNF. Marcus Ericsson -- Sauber -- +31 Laps
DNF. Kimi Raikkonen -- Ferrari -- +31 Laps
DNF. Felipe Massa -- Williams -- +33 Laps
DNF. Romain Grosjean -- Lotus -- +46 Laps
DNF. Valtteri Bottas -- Williams -- +51 Laps
DNF. Will Stevens -- Manor -- +55 Laps

I TOP E I FLOP
Detta come va detta, credo che stavolta tutti si siano mostrati nel loro lato migliore, vista quanto è stata movimentata la gara, sia davanti sia nelle retrovie.
Il top dei top, comunque, è stato il meteo: il fatto che non sia piovuto ha reso possibile tutto questo, il che è stato ottimo!


Milly Sunshine(C) per F1GC.

GRAN PREMIO DEGLI STATI UNITI: QUALIFICHE

Venerdì 23 Ottobre, un uragano si sta abbattendo al confine tra il Texas e il Messico, mandando giù il diluvio.

Sabato 24 Ottobre, l'uragano pare avere diminuito la propria intensità, ma sta ancora diluviando. Le qualifiche vengono rimandate di mezz'ora in mezz'ora e non vengono disputate.

Domenica 25 Ottobre, ore 9.00 locali (le 15.00 in Italia): sul Circuit of the Americas di Austin pare essere giunto il momento delle qualifiche.

Q1: la pioggia è piuttosto intensa, ma è inferiore rispetto a ieri, le vetture vanno in pista e dopo pochi minuti Sainz finisce a muro, uscendone per fortuna illeso; bandiera rossa e interruzione di circa 10 minuti, poi si riprende.
La pista viene ritenuta praticabile e la qualifica riprende, con le Sauber e le Marussia che si rivelano le vetture più lente. A proposito delle Marussia c'è un vago sentore di déja-vu quando Stevens finisce in testacoda mentre sopraggiunge Rossi subito dopo (da notare anche la lunga inquadratura dei due Marussia Boys).
Si segnala un testacoda di Vettel, che ha anche urtato un muretto, ma è riuscito a rientrare ai box.

Q2: stavolta tutto procede senza grossi intoppi, a parte numerose vetture che finiscono in testacoda senza conseguenze.
Escono di scena in ordine sparso le Lotus, le McLaren e una delle Williams.
L'11° posto ottenuto da Alonso è il miglior risultato in qualifica della McLaren in questa stagione.

Intermezzo: la pioggia si intensifica e il vento incrementa, pertanto per l'assenza delle condizioni di sicurezza necessarie al proseguimento, la Q3 viene cancellata.
Il risultato ufficiale, quindi, diviene quello della Q2:

1. Nico Rosberg (Mercedes), 2. Lewis Hamilton (Mercedes)
3. Daniel Ricciardo (Redbull), 4. Daniil Kvyat (Redbull)
5. Sebastian Vettel (Ferrari), 6. Sergio Perez (Force India)
7. Nico Hulkenberg (Force India), 8. Kimi Raikkonen (Ferrari)
9. Felipe Massa (Williams), 10. Max Verstappen (Toro Rosso)
11. Fernando Alonso (McLaren), 12. Valtteri Bottas (Williams)
13. Romain Grosjean (Lotus), 14. Jenson Button (McLaren)
15. Pastor Maldonado (Lotus), 16. Marcus Ericsson (Sauber)
17. Felipe Nasr (Sauber), 18. Alexander Rossi (Marussia)
19. Will Stevens (Marussia), 20. Carlos Sainz (Toro Rosso)

Le Ferrari, penalizzate di 10 posizioni per la sostituzione del motore, partiranno rispettivamente in 15^ e 18^ posizione.


Milly Sunshine(C) per F1GC.

sabato 24 ottobre 2015

2015/2016 #1: Commento ironico all’eprix di Pechino (24/10/2015)

Un cordiale saluto, io sono l’Autrice(C), altresì nota come Milly Sunshine, e il mio compito è portare la luce del sole illuminando le vostre notti insonni.
Sono passati circa quattro mesi dal giorno in cui è finita la scorsa stagione, quattro mesi nel corso dei quali sono cambiate tante cose... ma non una: la Formula E c’è, è una realtà e questa è una vittoria nei confronti di chi sosteneva che, dopo la prima stagione, avrebbero chiuso i battenti per via del loro insuccesso. Non è stato così e ne sono felice. Credo che la Formula E sia una bella serie e che abbia molto potenziale, pazienza se ci sono i fanatici che vanno in giro a dire che la Formula E non sarà mai al livello della Formula 1... e li chiamo fanatici non perché dicono che la Formula E non sarà mai al livello della Formula 1 (cosa che, per il bene della Formula 1, mi auguro dal profondo del cuore), ma piuttosto perché sono talmente chiusi nel loro mondo che non sono capaci di trovare altre ragioni per criticare una serie che, di fatto, non è e non sarà mai la Formula 1. Per intenderci: puoi dirmi che la Formula E non ti interessa, che non è di tuo gradimento o quant’altro... ma dire che non ti piace perché ti aspettavi di vedere una gara identica a quelle di Formula 1 è completamente nonsense; la Formula E e la Formula 1 sono due serie diverse e a mio parere è giusto che rimangano tali.
Poi sì, va beh, a volte la Formula 1 si mixa con altre cose, andando a correre in luoghi in cui sono necessari “rain delay” interminabili che per assurdo sarebbero del tutto impossibili in luoghi come il Bahrein, ma questo è un altro discorso e non mi pare il caso di divagare.

Veniamo quindi al punto: è arrivato il giorno dell’eprix di Pechino e, dopo numerose ricerche, non l’ho trovato su Youtube. Si ringrazia quindi Gio24° per avermi fatto vedere la luce, passandomi un link a cui trovarlo, con telecronaca inglese, in cui uno dei telecronisti è un certo ex campione di Indycar imparentato con Paul Di Siesta.
Siamo in una nuova stagione, qualche pilota ha cambiato team, non ci sono più talenti indiani al volante, c’è un team indiano un cui sono compagni di squadra un portatore di barba e un testimonial di rasoi, il team Andretti ha miracolosamente conservato uno (anzi, una) dei suoi piloti invece di cambiarli entrambi, il team China si chiama ufficialmente Nextev, D’Ambrosio è ancora visto come un sex symbol (ma davvero??? secondo me c’è di meglio) solo ed esclusivamente per gli occhi azzurri, Sam Bird non è aumentato di statura e Sarrazin non viene votato per il fanboost. Il vero eroe è però un altro, che alla veneranda età di 44 anni ha finalmente trovato un sedile su cui appoggiarsi, ricordando al mondo che lui non è solo un tizio con gli occhiali che ha gareggiato nelle stock car brasiliane pur essendo nato dalla parte opposta del continente, ma che è anche il solo, unico, inimitabile e intramontabile Platinum Jacques, anche se i suoi capelli biondo platino sono soltanto un ricordo lontano dell’epoca in cui aveva i capelli. Un giorno o l’altro, ne sono sicura, finirò per fare urli da fangirl al suo passaggio. Sto cercando di mentire a me stessa dicendo che non accadrà, ma ci sono già passata con Montoya e non dubito che possa accadere anche con Villeneuve.
Comunque non mettiamo il carro davanti ai tori rossi con le ali (sì, lo so, questa battuta è pessima, ma era peggiore quella del “Ferniiii power” di molto tempo fa che per fortuna non ha mai capito nessuno essendo piuttosto subliminale) e occupiamoci dell’eprix di Pechino, in cui questa era la griglia di partenza:

1. Sebastien Buemi (Edams), 2. Jean Eric Vergne (Virgin), 3. Nico Prost (Edams), 4. Nico Heidfeld (Mahindra), 5. Lucas Di Grassi (Audisport), 6. Stephane Sarrazin (Venturi), 7. Bruno Senna (Mahindra), 8. Loïc Duval (Dragon), 9. Sam Bird (Virgin), 10. Jérôme D'Ambrosio (Dragon), 11. Daniel Abt (Audisport), 12. Jacques Villeneuve (Venturi), 13. Robin Frijns (Andretti), 14. Simona De Silvestro (Andretti), 15. Oliver Turvey (Nextev), 16. Antonio Felix Da Costa (Aguri), 17. Nathanaël Berthon (Aguri), 18. Nelsinho Piquet (Nextev).

Mancavano le vetture del team Trulli, purtroppo nessuna delle due guidata più da Trulli. Pare che per ragioni logistiche non siano riusciti ad avere in tempo qualche componente fondamentale e che non sia stato concesso ai piloti di spingere le vetture. Questo conferma ancora una volta che Tonioooo Liuzzi è un predestinato come campione di briscola. Sicuramente ha vinto tutte le partite organizzate nel corso del weekend.
Passando alle cose serie (non che Liuzzi non lo sia, e non che il fanboost sia una cosa seria XD), sono cambiate le regole del fanboost: quest'anno il voto è possibile fino a sei minuti dopo l'inizio della gara. Perché proprio sei non siamo tenuti a saperlo. Forse perché 6 è il numero di Nico Rosberg in Formula 1 e in quanto tale è la rappresentazione stessa del complotto. Di conseguenza il voto per il fanboost è un complotto.
Discorso concluso, veniamo al via, in cui Buemiiii ha mantenuto la prima posizione.
Buemiiii: "Yaaaaaaaayyyyy! Hell-party! A proposito, cosa succede dietro di me?"
Una fangirl con i cuoricini che le escono dagli occhi: "C'è Jeeeeeevvvvv, il mio grande ammmmmore, il mio precious cinnamon roll!"
Heidi: "Sono spiacente, ma adesso secondo ci sono io."
Nicòòòò: "Baguette poweeeeeeeerrrrrrrrrr!"
Non c'è stato niente da fare: nonostante Nicòòòò agitasse una baguette a pochi centimetri di distanza dalla barba di Heidi, Heidi non si è lasciato scoraggiare... dopotutto adesso che ha cambiato team la sua barba è spesso a contatto con roba molto più pericolosa di una baguette, tipo i rasoi dell'Uomo Gillette.
A proposito dell'Uomo Gillette, insieme a Di Gratis faceva parte della congrega dei piloti che avevano superato Jeeeeeev, ormai scomparso nel nulla. Di Gratis nel frattempo ne ha approfittato per piazzarsi davanti a Nicòòòòò.

Tutto procedeva regolarmente, almeno fino al terzo giro, quando la Carta Sim è andata a sbattere contro un muro.
Nelsinhooooo: "Oh, ora non sono più l'ultimo della classe!"
La Carta Sim: "guarda che quello che è successo è colpa tua! Sono andata a sbattere per attirare la tua attenzione e per chiederti se stasera vuoi uscire con me. Sei troppooooooohhhhhh figoooohhhh!"
Nelsinhooooo: "No, non voglio uscire con te. Stasera voglio sfidare Toniooooo a briscola."
Il telecronista: "We're going full course yellow."
La grafica: "FCY."
L'Autrice(C): "Sorry what?!?!?!?!?!?!?"
Voce fuori campo: "Sì, adesso siamo diventati tutti americani, perché dire che la safety car è entrata in pista è troppo mainstreem. USA caput mundi."
La safety car è rimasta in pista per un po'... e lo ribadisco, la safety car è rimasta in pista per un po', anche se il termine "safety car" non è stato pronunciato neanche una volta, perché a quanto pare parlare con un linguaggio da serie americane adesso è la regola non scritta della Formula E.

Nel frattempo è stato annunciato chi fossero i vincitori del fanboost:
1. Sam Bird AKA il Volatile, pilota alto un metro e un tappo che in passato ha posato nudo per una campagna contro il cancro, tenendo un casco davanti alle parti intime, e che nella foto di gruppo dei piloti all'eprix di Mosca ha sfidato il freddo rimanendo in maglietta e pantaloncini;
2. Nelsinho Piquet AKA Crashgateinho, campione del mondo in carica nonché grande conoscitore dei muretti del gran premio di Singapore;
3. Oliver Turvey AKA colui che ancora non ha un soprannome, di cui quando correva in GP2 Mazzoni ripeteva di continuo che è laureato in ingegneria meccanica.

Pensando al Fanboost, mi sono persa le peripezie dell'Uomo Gillette, che ha perso un po' di posizioni nel frattempo... probabilmente era impegnato a consolare la Carta Sim per il due di picche appena ricevuto da Nelsinhoooo.
La Carta Sim, comunque, non se la passava male: oltre al due di picche aveva anche un asso nella manica... aveva intenzione di andare a giocare a briscola con Toniooooo!
Mentre l'Uomo Gillette gironzolava nel nulla delle posizioni finali della top-ten accanto a quel figonehhhhhh con gli occhihhhhhh azzurrihhhhh che un tempo ballava nella pitlane in Formula 1, Jeeeevvvvv e Dellavalle duellavano per il quinto posto. Non è servito a niente, per Jeeeeevvvvv, minacciare il collega con la sua intramontabile baguette: il collega l’ha superato facendogli una pernacchia.

A metà gara sono avvenuti i pitstop che come al solito sono stati il caos... in realtà un po' meno che l'anno scorso, ma tutto sommato c'è stata un po' di confusione, con Di Gratis che si è appropriato del secondo posto, a spese di Heidiiii e Nicòòòò che dovevano contenere Dellavalle.
E' andata peggio a Nonno Jacques, che si è ritrovato addosso Antonio Felice sulla Costa all’uscita della pitlane. Nonno Jacques è riuscito a ripartire. Antonio Felice sulla Costa invece si è ritirato e ha postato su twitter questa cosa: "None the less on a run to finish Top6 today, sorry Jaques Vilneuve, my bad mate! Back stronger!!"
Jaques.
Vilneuve.
Oltre a crasharlo fuori, gli ha anche crashato il nome.
Se fossi al posto di Antonio Felice, mi nasconderei da qualche parte, nel rivederlo.

Sono andati di nuovo FCY e al restart, al 15° giro, la baguette di Nicòòòòò ha sfoderato l'attacco finale, superando Heidiiii.
Heidi: "Noooooootagain! Non farmi volare... i telecronisti ci stanno già prendendo per i fondelli... e considerando che uno di loro nel suo glorioso passato è riuscito a cappottare due volte a distanza di sette giorni contati, non mi pare esattamente una cosa positiva."
Nicòòòò: "No, stavolta non ti farò volare, anche se sarebbe un bel record."
Heidi: "Magari ti faccio volare io."
Nicòòòò: "Provaci e in tal caso darò l'ordine alla mia baguette di venirti su per il cu*o..."
Heidi: "Oh my Gillette Razor. A proposito, dov'è il mio compagno di squadra?"
Voce fuori campo: "..."
Heidi: "Okay, chi se ne frega del mio compagno di squadra, passiamo ad altre cose rilevanti, dov'è Jeeeeeev?"
Una fangirl: "Nel mio letto."
Jeeeeeevvvvv: "Se permetti non ci penso nemmeno. Piuttosto vado a consolare la Carta Sim mostrandomi in tutto il mio splendore."
Carta Sim: "Taci e non distrarmi, ho appena pescato l'asso di briscola! Lo userò per fare il malocchio a Nelsinhoooo..."
Nelsinhooooo: "Perché sono fermo?"
Carta Sim: "il malocchio funziona! Epic win!"

A sei giri dalla fine Nicòòòò ha perso l'ala anteriore.
Il telecronista: "They could go full course yellow for debris."
L'Autrice(C): "Sorry what? Non sei capace di parlare in modo normale e di chiamarla safety car che entra alla cazzum? Comunque non c'è! Epic win! Vediamo ora cosa succede a Nicòòòò."
Nicòòòò: "OH MA SACRÉE VOITURE!"
Box: "Rentrez en pitlane."
Nicòòòò: "Non! Je ne rentre pas! Je dois rompre le cul a tout le monde avec ma baguette!"
Dopo avere litigato via radio in francese con il team per qualcosa come tre giri, Nicòòòòò è rientrato ai box.

In conclusione Heidiiii si è preso la sua vendetta arrivando sul podio a spese del collega mentre dietro di lui D'Ambriiiii e Dellavalle duellavano in stile Pic e Glock per il quarto posto.
Buemiiii è stato ufficializzato come vincitore... anche se in realtà il vincitore morale è il gatto che ha attraversato la pista al 13° giro.
Peccato che l'intervista pre-podio l'abbiano fatta a Buemiiii invece che al gatto!
L'Autrice(C): "Conosco quei capelli. Conosco quelle basette. Oh my Dario Fly!"

E con Franchitti che intervistava Buemi si è conclusa la giornata, che ha portato al seguente risultato:

1. Sebastien Buemi (Edams), 2. Lucas Di Grassi (Audisport), 3. Nico Heidfeld (Mahindra), 4. Loïc Duval (Dragon), 5. Jérôme D'Ambrosio (Dragon), 6. Oliver Turvey (Nextev), 7. Sam Bird (Virgin), 8. Nathanaël Berthon (Aguri), 9. Stephane Sarrazin (Venturi), 10. Robin Frijns (Andretti), 11. Daniel Abt (Audisport), 12. Jean Eric Vergne (Virgin), 13. Bruno Senna (Mahindra), 14. Jacques Villeneuve (Venturi), 15. Nelsinho Piquet (Nextev), 16. Nico Prost (Edams), 17. Antonio Felix Da Costa (Aguri), 18. Simona De Silvestro (Andretti).

giovedì 15 ottobre 2015

#15: Commento al Gran Premio della Russia: 09-10-11 Ottobre 2015

QUALIFICHE | GARA


Oh Michael, Michael
I shouldn't have let you go
And now Nico's by my side
I'll show him what I could be
Tell me Michael, cause I need to break
Because my silver heart is breaking me
I must confess I still won't end
When Nico's driving I lose my mind
Give me a sign, let me break one more time!

In Formula 1 ci sono cose che sono sotto gli occhi di tutte e altre che passano inosservate. Per esempio, se vi chiedessi di stilare una classifica dei piloti di maggiore successo della storia della Marussia, voi chi mettereste al secondo posto? Sì, lo so, in questo momento è possibile che: 1) il problema non vi tocchi minimamente, 2) vi stiate guardando intorno con aria smarrita chiedendovi se la Marussia esiste davvero. Vi rispondo io: la Marussia esiste davvero e il secondo pilota di maggiore successo della sua storia è nientemeno che Bloody Merhi, che ha come miglior risultato un 12° posto e, a partire da domenica, come secondo miglior risultato un 13°, che fa retrocedere Glock di una posizione e lo fa salire nell'Olimpo dei piccoli team... dove in realtà era già da parecchio tempo. Strane dinamiche, lo ammetto...

Passiamo alle cose serie (fingendo che il Nostro Eroe Spazzino della Pitlane non rientri in tale categoria) e concentriamoci su quello che è accaduto questa settimana a Sochi, la pista dove possono esserci soltanto gare noiose... o forse no.
Prima di arrivare alla gara, però, c'è molto altro di cui occuparsi, per esempio del venerdì, in cui ha piovuto al punto tale che nelle seconde prove libere c'erano non più di dieci vetture che avevano fatto registrare un tempo. In cima alla classifica è salito Feliiii, il che mi ha profondamente delusa: voglio dire, se deve esserci una sessione condizionata dalla pioggia in cui ci sono risultati strani, che ci siano risultati strani fino in fondo, non che ottenga il miglior tempo uno che mal che vada nel 90% dei casi parte non più indietro della terza fila. Capisco che raggiungere di nuovo i livelli del miglior tempo di Pic nelle prove libere 1 a Spa 2012 è troppo, però non bisogna mai perdere le speranze... e invece no, Feliiii ha abbandonato la modalità gufo ed è passato alla modalità rana, andando a scalare le classifiche e mettendo fine a tutti i sogni di gloria dello spazzino della pitlane.
...
...
...Voce fuori campo: "Scusa, ma lo spazzino della pitlane non dovrebbe essere a piedi?"
Altra voce fuori campo: "Oh my Feliiii cry. Questo è uno dei due appuntamenti conclusivi della stagione in cui, a spaccare il culo a Who's That Guy, vedremo lui anziché Alex Non Sono Valentino Rossi."
Voce fuori campo: "Okay, ora mi è tutto chiaro, ma chi ha ottenuto la pole?"
Sì, lo so, lo so, ci sono cose più interessanti di cui occuparsi, ma davvero siete tutti così indifferenti nei confronti dello Spazzino della Pitlane? Che mondo crudele...

La qualifica dello Spazzino della Pitlane è durata giusto il tempo della Q1, al termine della quale è andato a giocare a briscola con il compagno di squadra, con Sonyericsson e con Ferniiiii. Tutti giocavano, nessuno reggeva le carte: il quinto giocatore di briscola era Carlos Fanboyzzzzzz che in quel momento, dopo un botto micidiale contro le barriere nelle libere del sabato mattina, era in ospedale a scattarsi dei selfie, a fantasticare sull'invito a cena che aveva fatto al suo 1d0£0 F3RnY!!!111!!!!111!!!!11!!! e a far credere ai suoi avversari di essere stato neutralizzato almeno fino al termine del weekend.
Se non fosse che Ferniiiii era condannato all'ennesima retrocessione per la sostituzione del motore, sarebbe riuscito a partire di fianco al suo amico Feliiii che durante la Q2 ha smarrito la rana e si è messo a cercarla nel momento meno opportuno, ritrovandosi primo degli esclusi.
Come da buona tradizione non ho intenzione di aggiungere altro sulla Q2, quindi concentriamoci sulle poche sottigliezze accadute in Q3: Britney Bitch ha conquistato la pole davanti al Gangster Rapper, a Bo77as e ai Ferrari Boys. Poi sì, c'erano le Force India, ma le Force India sono irrilevanti, specie quando una si gira in partenza scatenando il panico.
Una fangirl di Tumblr: "Complottoooooooooo!"
Voce fuori campo: "Come siamo arrivati alla partenza?"
L'Autrice(C): "Non saprei... ci sono tante cose interessanti da raccontare nel frattempo..."

Non so quanto possa interessarvi, ma domenica non ho potuto vedere la gara in diretta. E' la seconda volta quest'anno che non vedo una gara in diretta, dopo l'Australia, ma stavolta c'erano ore e ore di attesa. Avevo intenzione di restare il più lontana possibile dagli spoiler e l'ho fatto. Dopo essere tornata dal pranzo con i miei parenti alla sagra del paese, sono andata a fare un giro a una fiera (cosa che generalmente avrei evitato). Quando sono tornata a casa mi sono attaccata a youtube e ho iniziato a vedere gare di Indycar dello scorso decennio. E' stato a quel punto che ho commesso una svista imperdonabile: incuriosita da un episodio accaduto in una gara, sono andata a fare ricerche su google in propisito. Sono finita su un sito americano che parlava di Indycar e, tra le notizie correlate a una gara di Indy del 2006, c'era nientemeno che un mega-titolone sulla vittoria del Gangster Rapper a Sochi e sul ritiro di Britney Bitch.
Insomma, what the fuck?!?!?! e il what the fuck non è riferito al risultato della gara, ma al modo in cui l'ho scoperto. .-. Davvero, è stato molto deludente scoprirlo così. Non mi restava che sperare che accadesse qualcosa di grandioso che mi facesse dimenticare la delusione.
Voce fuori campo: "Qualcosa di che tipo?"
L'Autrice(C): "Qualcosa come lo spazzino della pitlane a punti. Chiedo troppo?"
Voce fuori campo: "Sì."
In realtà, avrei scoperto dopo un'improvvisa intuizione, un risultato eccezionale lo Spazzino della Pitlane l'aveva ottenuto, nel più totale anonimato. Sono profondamente convinta che il fatto che abbia superato Glock in graduatoria non importi a nessuno.
Voce fuori campo: "Esatto."
L'Autrice(C): "La smetti di intervenire a ogni soffio di vento? Diamo il segnale che dà il via alla gara..."
Three...
Two...
One...
GOOOOOOOOO! SCATTANO LE VETTUREEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!

Il Sacro Imperatore di Le Mans: "Io sono figo e spacco il culo a tutti!"
Una fangirl: "Amore miuuuuuu ti lowo troppiximo!"
Un'altra fangirl: "Sei il pilota più forte di tutti i tempi spacca il culo a tutti!"
Il Sacro Imperatore di Le Mans: "Io sono figo, ma sono il nuovo Schumacher!"
Le due fangirl di prima: "Il nuovo Schumacher?! E chi sarebbe costui?"
Voce fuori campo: "Uno che non ha mai vinto Le Mans."
Le due fangirl: "Oh, un brocco, quindi."
Voce fuori campo: "Esatto, è proprio quello che intendevo dire io."
Il Sacro Imperatore di Le Mans: "Comunque sono girato di lato, perché stare girati nel senso giusto è troppo mainstreem. Ora Sonyericsson mi sta venendo addosso."
Una fangirl... non importa quale delle due: "Oh noooooooooo! Sonyericsson non può tradire Kmag!"
Un'altra fangirl: "Esatto, quindi facciamo un threesome e siamo tutti contenti."
Grosjiiii: "Parlate per voi, io mi sono beccato una sportellata e non sono affatto contento."
Il Piccolo Ves: "Anch'io mi sono beccato una sportellata."
Una fangirl a caso: "Questo è un crimine! Come si può prendere a sportellate un bambino così innocente e così figo? Verstappino è perfino più sexy di Sage Karam, e non è cosa da poco."
Sage Karam: "Scusate, ma io cosa c'entro?"
La fangirl: "Niente, ma ho visto delle tue foto su tumblaaaaaaaahhhhh e ho notato che somigli a Verstappino, quindi sei figo. Tecnicamente saresti anche problematic perché mesi fa hai insultato Sato utilizzando anti-japanese slurs, ma non fa niente perché sei figo e poi Sato è uno sfasciacarrozze ed è anche vecchio ed è alto un metro e un tappo... più o meno come Sam Volatile ma Sam Volatile è figo."
Il Piccolo Ves: "Okay, ora ho bisogno di una vodka."
La fangirl: "Oh no, non diventare problematic anche tu, che non hai ancora raggiunto la drinking age."
Il Piccolo Ves: "Ti ricordo che io non sono un cittadino degli States, ma che sono un cittadino di un paese in cui è legale farsi le canne, quindi credo che nessuno si sconvolgerà per un po' d'alcool."
Voce fuori campo: "Perché tutta questa gente sta parlando da cinque minuti senza un vero e proprio motivo?"
Altra voce fuori campo: "Stanno aspettando il Sommo Bernd."
Il Sommo Bernd: "Scusate, eccomi qua, ho appena finito la mia partita a solitario mentre riflettevo sul senso della vita. E comunque no, non si fa, non potete costringermi a mettermi al volante a quest'ora."
Il Sacro Imperatore di Le Mans: "Se le fangirl non mi avessero distratto con le loro chiacchiere, non sarebbe accaduto."
Una fangirl: "Non ti stavo distraendo! Stavo solo sbandierando ai quattro venti la mia teoria secondo cui c'è un complotto a causa del quale ti hanno piazzato su una macchina con cui è IMPOSSIBILE vedere la luce del podio."
Checoooo: "Okay, facciamo una scommessa. Sul podio ci salgo io con questa macchina indiana tanto figa."
La fangirl: "Ahahahahahah, sei ridicolo!"
Checoooo: "Ma non ero il tuo idolo?"
La fangirl: "Sì, ma hai litigato con troppi altri miei idoli per continuare a essere il mio idolo."
Checoooo: "nobody loves me."
Voce fuori campo: "Ecco, questo è maledettamente vero."
L'Autrice(C): "Okay, facciamo che oggi fangirleggio per Checoooo. Tanto ormai un minimo di passione per i villains ce l'ho. VAI CHECOOOOO E SPACCA I TOMBINI LIKE A BOSS!"
...
...
...
...qualche giro più tardi qualcuno è andato addosso a un muro like a boss... e non era Checooooo.
Voce fuori campo: "Oh, che strano, è una Lotus."
Maldiiii: "Oh, che strano, io sono ancora in pista."
Il Petit Bebé Sachà (di cui, dalle foto visibili in giro per il web, sappiamo per certo che ha la testa, le braccia e le gambe) e il Petit Bebé Simon (di cui sappiamo per certo che ha i piedi) scuotevano la testa, con l'intento di consigliare al padre di dedicarsi alla futura carriera di giocoliere che fa numeri con le baguette, oltre che di organizzatore dei loro futuri matrimoni, uno con la Pequeña Chiquita Victoria e uno con la Kleine Prinzessin Alaia.
La Pequeña Chiquita Victoria: "Io non voglio sposare Sachà Grosjean! Voglio sposare...
...
...
...
...
...
...
...
...Benjamin Villeneuve!"
Felipinho: "WHAT. THE. FUCK."
La Pequeña Chiquita Victoria: "Stavo scherzando. Volevo vedere se qualcuno ci cascava. Lo sai che non mi sposerò mai, a meno che il marito non sia tu."
Felipinho: "Tantoammmmmmmmmore. *-* Ora però restituiscimi subito le mie macchinine con cui hai intenzione di organizzare un demolition derby!"
Grosjiiii: "E al mio demolition derby non ci fa caso nessuno?"
Il Sommo Bernd: "Ci faccio caso io. Possibile che non si possa pensare in santa pace alle partite di briscola che ho intenzione di fare in futuro?"
Grosjiiii: "No. Vieni subito. I commissari stanno spazzando la pista e Bloody Merhi si rifiuta di aiutarli."
Bloody Merhi: "Sono davanti a Who's that guy like a boss!"
E mentre l'Autrice(C) si sforzava di impegnarsi a non ripetere l'espressione "like a boss" ogni tre righe, tutto procedeva regolarmente, con la pista che veniva spazzata, la gara che riprendeva e i piloti che si erano già fermati ai box che si apprestavano a spaccare il cu*o a tutti... non in prima posizione, sia chiaro, perché c'era il Gangster Rapper. E nemmeno in seconda perché c'era Sebbiiii... anzi, no, non c'era ancora Sebbiiii, autore di lì a poco di un duello entusiasmante con il compagno di squadra. Non che un duello tra due Ferrari sia intrigante quanto un duello tra due Sacre Cenerentole, non mi permetterei mai di fare una simile insinuazione, però dopo oltre vent'anni che seguo la Formula 1 credo di potere contare sulle dita di una mano i duelli autentici tra due Ferrari a cui ho mai assistito, quindi non possiamo negare che sia stato qualcosa che si vede raramente.

Britney Bitch: "Scusa, ma non ti sei dimenticata qualcosa?"
L'Autrice(C): "ehm... sì."
Lo ammetto, avevo avuto l'intenzione di cancellare le ultime cose che ho scritto e di ricominciare questo pezzo, ma poi ho pensato che fosse più pittoresco così.
Ebbene, nonostante me ne sia completamente dimenticata perché era pià intrigante parlare dei figli dei piloti, Britney Bitch si è ritirato, qualche giro prima che Grosjiiii andasse a sbattere.
E' andata esattamente così.
Britney Bitch: "Yayyyyyyyy! Mi avete dato tutti per spacciato, però sono davanti a tutti. Oh baby baby, I shouldn't have let you go..."
La sua vettura: "Oh Michael, Michael, I shouldn't have let you go..."
Britney Bitch: "Ehiiiiii, l'acceleratore della Chicco non va."
La sua vettura: "Give me a sign, let me break one more time!"
Britney Bitch: "Oh my Feliiii cry. Queste cose non dovrebbero accadere a questo punto della stagione."
Voce fuori campo: "Avete sentito?!?!?!?! Britney ha accusato la Mercedes di averlo sabotato apposta."
Britney Bitch: "WTF?! o.O Io e te parliamo lingue diverse, a quanto pare... il che è strano, vista l'elevata quantità di lingue che parlo."
Voce fuori campo: "Complottoooooooooo! L'ho sempre detto!"
Britney Bitch: "Che cosa?!"
Voce fuori campo: "Che tu sei membro di una setta segreta."
Britney Bitch: "Sì, la setta della conservazione dei capelli, esatto. Vedo che mi hai scoperto."

Finita la parentesi Britney Bitch, direi che possiamo finalmente occuparci di questioni serie.
La questione maledettamente seria di questo gran premio è stato Checoooo, che (like a boss) si trovava in una situazione alquanto intrigante: dopo essersi arreso all'evidenza che non aveva la benché minima possibilità di avvicinarsi neanche da lontano al Gangster Rapper e a Sebbiiii ha deciso di accontentarsi della terza posizione rimanendo in pista sulle gomme montate nelle fasi di gara durante la safety car di Grosjiiii. In tal modo avrebbe ottenuto due soddisfazioni non da poco: 1) salire sul podio, 2) fare una pernacchia ai due Finnish Boysssss tenendo in mano la bottiglia di champagne che entrambi avevano sperato di conquistare quel giorno.
I due Finnish Boysssss, intanto, dovevano vedersela con Dani-Smile, colpendolo con immaginarie bottiglie di vodka, finché non arrivava allo sfinimento. Allo sfinimento c'è arrivato presto e Daniiii-Smile è andato a sorridere in una via di fuga con la vettura ormai addormentata.
Sembrava posseduta invece la vettura di Fanboyzzzzzz che prima di fermarsi definitivamente l'ha sbattuto di qua e di là, come se in questo weekend Fanboyzzzzz non avesse ancora sbattuto abbastanza. Di questo passo alla prossima botta che prende si metterà in testa di essere il suo idolo in persona.
Fanboyzzzzzz: "Zìììììì, z0n0 FeRnY!!!1111!!!111!!!! ...anzi, no, non voglio essere Ferniiii. Senza offesa, ma non voglio passare i miei gran premi a parlare di nulla via radio."
...
...
...
...
...mezz'ora prima:
Box McLaren: "Ferniiiii, dai, continua così che sei in top-ten e che per rimanerci ti basta solo tenere dietro Feliiii fino alla fine della gara."
Ferniiii: "Aspetta, cos'è quella sagoma bianca con lo sponsor del Martini che mi è passata di fianco, portandosi dietro uno striscione con scritto che non vale nemmeno più la pena di prendermi per i fondelli con la questione del faster than you?"
Box McLaren: "Mhm... non saprei."
Ferniiii: "Ecco, non lo so nemmeno io, ma ho la vaga impressione che questo gran premio non andrà a finire bene..."
La power unit: "Come no? Non ho nemmeno intenzione di rompermi."
La power unit della vettura di Jensinho: "Nemmeno io."

Torniamo ai Finnish Boysssss. Bo77as era davanti, Icemaaaan era dietro, ma non era dietro al punto tale da ipotizzare che non facesse nulla. Dopotutto c'era Checooooo che andava più piano di entrambi e, se fosse riuscito a superarlo, arrivare quarto non sarebbe servito a niente. Se invece avesse superato anche Bo77as, avrebbe coronato il weekend venendo sì costretto a sorbirsi l'intervista di Eddie Jordan e la sua camicia, ma non prima di avere fatto il pieno di carburante.
Bo77as: "ALCOOOOOOOOOOOOOL!"
*Supera Checoooo."
Icemaan: "ALCOOOOOOOOOOOOOOOOOLLLLLL!"
*Supera Checoooo."
Icemaan: "ALCOOOOOOL AL QUADRATO!"
*Si schianta contro Bo77as e lo butta fuori, procedendo con la vettura che emana scintille e perdendo terreno.*
Checooooo: "Alcoooooool! In cu*o a voi!"
Mentre davanti il Gangster Rapper e Sebbiiiii erano già sul podio, Checoooo ha finalmente tagliato il traguardo.
Quarto è arrivato Feliiiii: evidentemente la rana che è in lui ha avuto la meglio sul gufo, stavolta.

RISULTATO: 1. Hamilton (Mercedes), 2. Vettel (Ferrari), 3. Perez (Force India), 4. Massa (Williams), 5. Kvyat (Redbull), 6. Nasr (Sauber), 7. Maldonado (Lotus), 8. Raikkonen (Ferrari), 9. Button (McLaren), 10. Verstappen (Toro Rosso), 11. Alonso (McLaren), 12. Bottas (Williams), 13. Merhi (Marussia), 14. Stevens (Marussia), 15. Ricciardo (Redbull), RIT. Sainz (Toro Rosso), RIT. Grosjean (Lotus), RIT. Rosberg (Mercedes), RIT. Hulkenberg (Force India), RIT. Ericsson (Sauber).

PS. Avviso per i ferraristi: grattatevi le parti intime, e fatelo dalla mattina alla sera. Durante un’intervista è stato chiesto a Webber se secondo lui Vettel vincerà dei titoli con la Ferrari. Webber ha detto di sì.


mercoledì 14 ottobre 2015

Il 1976 spacca u.u

Su Raiuno stanno trasmettendo "Rush".
Me lo sto guardando. Sul sito della Rai, perché ci vedo meglio al PC che a guardare la TV, ma me lo sto guardando. u.u

martedì 13 ottobre 2015

OH MEEEEEERHIIIIIIIIII!

Guess what? ...Merhi sarà anche passato inosservato, ma c'è una ragione per cui parlerò di lui nel commento al gran premio (in fase di scrittura).

[E questa era un'anticipazione...]

lunedì 12 ottobre 2015

Keep calm and watch Champ Car!

Curiosità e osservazioni random su Formula Cart e Champ Car nell'epoca della scissione CART/IRL: 2005, 2006 e 2007

Tutte le belle storie finiscono ed è finita anche quella della Champ Car, ma non perdiamoci d'animo perché è tempo di celebrare in bellezza le ultime stagioni di questa gloriosa serie, in cui ci sono stati meno piloti con gli occhiali sotto al casco (a parte uno, il Grande Guru dei piloti con gli occhiali) ma molti fatti piuttosto interessanti da rievocare, taluni dei quali potrebbero essere etichettati sotto la gloriosa dicitura di "storielle strappalacrime". Su quale sia il mio momento preferito in assoluto ho molti dubbi, se devo essere sincera, ma credo che il migliore evento di queste stagioni sia stato quello dei piccioni di Toronto.

> La pioggia e gli ex piloti di Formula 1
Il fatto che si corresse su circuiti cittadini o permanenti rendeva possibile correre con la pioggia.
Se qualche ex pilota di Formula 1 dopo la gara/ dopo il ritiro faceva commenti sul fatto che la visibilità era scarsa, i telecronisti erano sempre sorpresi: ma come, anche i piloti di Formula 1 hanno difficoltà con la pioggia?

> Gli sponsor epici
Ho letto sponsor epici sulle vetture: roba del tipo "Sunny Bar-B-Q" (gli albori del bimbominchiese...) o "a bird and a beer".
Il mio preferito era "cow", ma dopo due stagioni mi sono resa conto che in realtà ero io che leggevo male e c'era scritto "CDW" e mi sono sentita alquanto delusa.

> La madre stacanovista di Sebastien Bourdais
Dopo una prima stagione in cui ha ottenuto varie vittorie, dalla seconda in poi lo scolaretto ha deciso di fare sul serio, iniziando a vincere campionati a ripetizione.
Non ricordo in occasione di quale vittoria dei suoi titoli (forse quella del 2004, ma pazienza, non l'ho raccontata nello scorso post quindi posso farlo qui), sua madre non era presente. Quel giorno, non si sa bene dove perché non abbiamo avuto delucidazioni su dove vivesse, era a lavorare... e, no, purtroppo non abbiamo avuto delucidazioni nemmeno su quale professione svolgesse.

> La vittoria sfiorata di Timo Glock
Una volta Glock si è trovato in testa a un gran premio... era più o meno la fine del 2005. Commise l'errore di tagliare la strada un paio di volte a Servià che gli stava dietro e tentava di superarlo, con il risultato di essere costretto a cedergli la posizione. Poi sì, va beh, non ho capito perché a certi piloti fosse concesso sorpassare portandosi dietro anche pezzi di vetture altrui senza che nessuno battesse ciglio, mentre Glock non abbia nemmeno potuto tentare di difendersi da un sorpasso, ma soprassediamo...

> Gli azionisti di Justin Wilson
Grazie al fatto che è stato ripetuto innumerevoli volte in telecronaca, ho scoperto un modo interessante per auto-finanziarsi la carriera: aprire una società per azioni e raccogliere soldi da azionisti random che sentono il desiderio impellente di investire qualche migliaio di sterline sulla carriera di un pilota. Non ho capito con esattezza come funzionasse la cosa, però devo ammettere che in generale la finanza mi affascina e sono rimasta affascinata da questa storiella.
Dubbio esistenziale: dato che stiamo parlando di un ex pilota di Formula 1, Mazzoni non era al corrente di tutto ciò? Sarò sincera, la cosa mi delude profondamente.

> I piccioni di Toronto
Correva l'anno 2006 e, nel bel mezzo del gran premio, due piccioni se ne stavano lì tranquilli a zampettare sulla pista per guardarsi da vicino il passaggio delle vetture, in particolare quella di Paul Tracy (di cui parlerò approfonditamente tra poco) che ha fatto uno scarto di lato verso un muretto per non investirli (guadagnandosi la carica di vincitore onorario, nonostante abbia concluso quella gara in seconda posizione - che, per i suoi standard del periodo, era un risultato di un certo livello).

> Gli sconcertanti effetti dell'erba canadese
Non so se, dopo la sua vittoria del titolo datata 2003, Tracy abbia deciso di intraprendere una carriera alternativa di allevatore di gatti neri, cosa a cui potrei anche credere, vista la quantità innumerevole di muretti e vetture, in particolare guidate da Bourdais, da lui centrate negli anni a venire. Purtroppo gli mancano tombini e paletti, ma non si può avere tutto dalla vita. In compenso è anche stato centrato diverse volte, in particolare da Bourdais.
Mentre la sua chioma mutava nel tempo, passando dallo stile Villeneuve biondo platino alla rasatura in stile omino del Mastro Lindo, per poi passare alla cresta biondo platino con stempiatura naturale intorno, anche lui mutava nel tempo secondo i telecronisti, diventando più "politically correct". In pista, però, diventava sempre più il Montoya della situazione, più precisamente il Montoya versione Formula 1 2006.
All'ultima gara del 2005 è stato descritto come il "pilota più scorretto in pista" da Allmendiger, il che non sarebbe stato nemmeno troppo grave, se Tracy non avesse supportato la carriera di Allmendiger fin da quando era bambino (storiella ripetuta a ogni soffio di vento in telecronaca).
Nella seconda parte del 2006 (poco dopo l'episodio dei piccioni), comunque, ha dato il meglio di sé, catalizzando l'attenzione su di lui dopo essere stato protagonista di una rissa post-incidente col connazionale Tagliani. Tale evento è stato l'argomento portante del gran premio successivo, in cui tra una cosa e l'altra Tracy è finito in testacoda alla prima curva (provocando indirettamente, tra le risate dei telecronisti, il ritiro di Tagliani che è andato a sbattere per schivarlo). Dopo avere fatto una gara piuttosto decente, è finito fuori all'ultima curva andando addosso a Bourdais mentre erano secondo e terzo: rissa sfiorata anche con Bourdais.
Al gran premio successivo, in cui i fatti accaduti di recente erano di nuovo l'argomento portante del gran premio, il pubblico ha iniziato a fischiare contro di lui non appena si è fatto vedere... e lui come risposta si è messo a fare linguacce e pernacchie (diventando immediatamente il mio "problematic fav" preferito). Poi tanto per non farsi mancare niente, ha partecipato alla drivers parade indossando una maschera da wrestler in tinta con i colori della tuta e una bandiera del Quebec come mantello. Il mantello lo indossava anche quando, dopo avere concluso la gara al terzo posto, è salito sul podio.
Successivamente sembra essere improvvisamente rinsavito, il che non gli impedisce di tenere tuttora, come foto del proprio profilo twitter, una foto di se stesso con maschera e mantello.

> Il pescatore errante
A un certo punto della stagione, Tristan Gommendy ha partecipato a un gran premio mentre era piuttosto acciaccato. La ragione? Si era infortunato alla schiena... mentre stava pescando insieme ad alcuni membri del proprio team (team di proprietà di Jimmy Vasser, peraltro). Stando a quanto raccontato in telecronaca, avrebbe anche rischiato di attaccare all'amo uno di loro. Della serie, gente che farebbe meglio a cambiare hobby...

> Minardi team USA
C'era un Minardi Team USA. Uno dei titolari era Paul Stoddart. Non solo: c'era anche Keith Wiggins, quello della Pacific. E uno dei piloti era Robert Doornbos, che ha vinto una gara proprio nel giorno del compleanno di Wiggins, gara in cui secondo è arrivato il suo grande amico (tra enormi virgolette) Bourdais che durante la gara si è lamentato via radio del fatto che Doornbos gli tagliava la strada, con commenti simil-"you have to leave the space", invocando una penalità mai arrivata. Dopo la fine della gara Sebastien ha continuato a sostenere di essere stato ostacolato senza parlare d'altro nelle interviste post-gara e sul podio si è rifiutato di stringere la mano a Doornbos. I due sono stati protagonisti di un incidente sotto la pioggia nel successivo gran premio, dopo il quale i commenti di Bourdais sono stati molto più diplomatici di quanto mi aspettassi.
Curiosità su Robert Doornbos: si chiama Robert esattamente come suo padre!

> Le superstizioni di Will Power
Di solito i piloti scaramantici adottano strategie tipo non cambiarsi le mutande o tenersi un portafortuna nel taschino della tuta... Power no, pare che durante i weekend di gara non si radesse mai la barba. Oh, e una volta, per scaramanzia, ha rimandato a casa il padre e il fratello venuti ad assistere alla gara.

> Bruno Junqueira e Katherine Legge travestiti da lottatori di sumo
Non so che senso avesse quel siparietto, ma Bruno ne ha approfittato per dare un bacio su una guancia a Katherine nelle scene finali... Katherine, quella che, quando finiva fuori pista insieme a qualcuno, nessuno le sbraitava contro, ma generalmente andavano a vedere se provvidenzialmente aveva bisogno di aiuto a scendere dalla macchina.


Pubblicato anche su F1GC.


domenica 11 ottobre 2015

GP RUSSIA: GARA

Domenica 11 Ottobre: a Sochi si gareggia con cielo sereno e pista asciutta, la gara prevede 53 giri e le mescole di gomma sono soft e supersoft.

Segue griglia di partenza aggiornata per penalità con mescole di gomma di ciascun pilota:
1^ fila: Rosberg Mercedes SS - Hamilton Mercedes SS
2^ fila: Bottas Williams SS - Vettel Ferrari SS
3^ fila: Raikkonen Ferrari SS - Hulkenberg Force India SS
4^ fila: Perez Force India SS - Grosjean Lotus SS
5^ fila: Verstappen Toro Rosso SS - Ricciardo Redbull SS
6^ fila: Kvyat Redbull SS - Nasr Sauber SS
7^ fila: Button McLaren SS - Maldonado Lotus S
8^ fila: Massa Williams S - Ericsson Sauber S
9^ fila: Stevens Marussia SS - Merhi Marussia SS
10^ fila: Alonso McLaren S - Sainz Toro Rosso SS

Si parte e Rosberg mantiene la prima posizione con Hamilton che cerca di insidiarla mentre dietro è lotta per il terzo posto tra Bottas e Raikkonen. Più indietro ancora invece è il caos: Hulkenberg finisce in testacoda da solo, Grosjean e Verstappen lo toccano e rientrano ai box (Ves con una gomma a terra), Ericsson invece gli va sopra... safety car in pista, mentre Rosberg, Hamilton, Raikkonen, Bottas e Vettel sono i primi cinque.
Si riparte al quarto giro e Bottas si riprende la terza posizione, ma il vero colpo di scena avviene due giri dopo, quando Rosberg, che si lamentava via radio del pedale dell'acceleratore che si spostava, rallenta lasciando passare prima Hamilton e poi anche Bottas e le Ferrari prima di rientrare ai box, dove si ritira. Top ten: Hamilton, Bottas, Raikkonen, Vettel, Perez, Kvyat, Ricciardo, Nasr, Massa, Button.

All'11° Grosjean finisce in testacoda e va a sbattere violentemente contro le barriere, uscendo fortunatamente illeso dall'incidente. Safety car di nuovo in pista, diverse vetture rientrano ai box per effettuare quella che per molti sarà l'unica sosta. Rimangono in pista Hamilton, Bottas, Raikkonen, Vettel, Kvyat, Nasr, Massa e Maldonado che al momento sono i primi otto, anche se quest'ultimo verrà superato da Perez, su gomme fresche, subito dopo il restart (17°).
Intanto le Ferrari sono in lotta tra loro, con Raikkonen che prima si difende dal sorpasso di Vettel, poi commette un errore e cede al secondo tentativo. Sainz intanto è scatenato dietro a Ricciardo, ma non riesce a superarlo.

I pitstop per chi non si è fermato dietro la safety car iniziano al 22° giro: Bottas è il primo, mentre gli altri proseguono ancora una decina di giri. Vettel e Raikkonen rientrano al 31° e al 32°, Vettel è davanti a Bottas (rimasto rallentato dal traffico dopo la sosta), Raikkonen subito dietro, cerca di superarlo ma deve accodarsi.
Top ten una volta ultimate le soste: Hamilton, Vettel, Perez, Ricciardo, Bottas, Raikkonen, Sainz, Kvyat, Button e Alonso. Subito dopo Massa supera entrambe le McLaren, lanciandosi all'inseguimento di Kvyat che supererà al 44° giro e iniziando ad avvicinarsi a Sainz che a fine gara dovrà scontare una penalità di 5 secondi per avere tagliato una linea bianca nella pitlane.

L'ultima fase di gara è la più movimentata, soprattutto perché Perez e Ricciardo, con gomme ormai usurate, devono contenere gli attacchi di Bottas e Raikkonen.
Bottas supera Ricciardo al 45°, mentre poco dopo ci sono bandiere gialle a causa dei problemi di Sainz, che prima finisce in testacoda dopo un cedimento, poi perde un pezzo di ala posteriore e infine va a sbattere nello stesso tratto in cui aveva avuto l'incidente nelle libere 3 ed è costretto al ritiro.
Anche per Ricciardo il ritiro è imminente: dopo essere stato superato da Raikkonen è fermo in una via di fuga.
Perez, nel frattempo, è ancora terzo e oppone resistenza a Bottas e Raikkonen, che però lo superano in un colpo solo a un giro dalla fine. Poi Raikkonen, che è più veloce di Bottas, tenta il sorpasso ma va addosso all'avversario, mandandolo fuori pista. Ne approfitta Perez, che riprende la terza posizione mentre dal fondo della vettura di Raikkonen si alzano scintille.
Raikkonen riesce a raggiungere il traguardo, dove giunge quinto alle spalle di Massa, ma verrà penalizzato con una penalità di 30 secondi (tempo stimato in cui si sconta un drive through su questo circuito). Viene penalizzato inoltre anche Alonso per avere tagliato più volte una curva anche dopo avere ricevuto un'ammonizione ufficiale.

TOP: indubbiamente Sainz, perché era difficile ipotizzare che dopo l'incidente di ieri mattina facesse una gara così, e Perez, che ha fatto una gara sicuramente al di sopra delle aspettative regalando alla Force India il primo podio stagionale.

FLOP: la regia, perché nonostante sia stata una gara abbastanza movimentata, il 90% di quello che è successo lo si è visto in replay.

1. Lewis Hamilton --- Mercedes --- 1:37:11.024
2. Sebastian Vettel --- Ferrari --- +5.953
3. Sergio Perez --- Force India --- +28.918
4. Felipe Massa --- Williams --- +38.831
5. Daniil Kvyat --- Redbull --- +47.566
6. Felipe Nasr --- Sauber --- +56.508
7. Pastor Maldonado --- Lotus --- +1:01.088
8. Kimi Raikkonen --- Ferrari --- +1:12.358
9. Jenson Button --- McLaren --- +1:19.467
10. Max Verstappen --- Toro Rosso --- +1:28.424
11. Fernando Alonso --- McLaren --- +1:31.210
12. Valtteri Bottas --- Williams --- +1 Lap
13. Roberto Merhi --- Marussia --- +1 Lap
14. Will Stevens --- Marussia --- +2 Laps
15. Daniel Ricciardo --- Redbull --- +6 Laps
DNF. Carlos Sainz --- Toro Rosso --- +8 Laps
DNF. Romain Grosjean --- Lotus --- +42 Laps
DNF. Nico Rosberg --- Mercedes --- +46 Laps
DNF. Nico Hulkenberg --- Force India --- +53 Laps
DNF. Marcus Ericsson --- Sauber --- +53 Laps

Milly Sunshine(C) per F1GC.