sabato 30 settembre 2017

Dai vent'anni di Raikkonen ai vent'anni di Verstappen passando per il Gran Premio della Malesia

Il 17 Ottobre 1999 fu disputata la prima gara di Formula 1 a Sepang. Quel giorno, curiosamente, Kimi Raikkonen che in Formula 1 doveva ancora arrivarci, compiva vent’anni. Il calendario non mente, la matematica non è un’opinione e ci dice che qualcun altro compirà vent’anni nel giorno delle qualifiche del GP della Malesia imminente.
Siete pronti per sentirvi vecchi?
So che proverete un colpo al cuore, ma il neo-ventenne è Max Verstappen.
Ora che vi siete sentiti improvvisamente più vecchi, nel caso non abbiate proprietà e non abbiate bisogno di scrivere urgentemente il testamento, possiamo calarci nell’atmosfera, non per celebrare il compleanno di Verstappen, bensì per andare a rivangare un po’ il passato.

Di gran premi della Malesia ne ho visti tanti, ma seppure non lo vidi in diretta ma me lo guardai molti anni più tardi DEVO assolutamente parlare dell’edizione del 2003 (che seguiva quelle del 1999, 2000, 2001 e 2002, in cui avevano vinto rispettivamente Eddie Irvine, Michael Schumacher x2, Ralf Schumacher, con un susseguirsi di Ferrari x3 e Williams).
La prima pole position di Alonso, bla bla bla.
La prima vittoria di Raikkonen, bla bla bla.
No, davvero?
Davvero dovrei pensare ad Alonso o a Raikkonen parlando di un gran premio come quello? Dovrei fingere che quello che accadeva alla partenza non stesse accadendo veramente?
La partenza fu molto caotica.
Mi rendo conto che notare vetture che sbattevano l’una contro l’altra era più facile che notare una sagoma che, nel frattempo, schizzava dritta come una saetta evitando tutto quel groviglio e andava a posizionarsi per un po’ nelle posizioni che contavano.
Quella sagoma era una Minardi e la guidava Justin Wilson.
Era partito dalla penultima fila e, al termine del primo giro, stazionava in ottava posizione, che per un po’ si trasformò in settima.
Poi cadde nel dimenticatoio molto in fretta, ma non mi sembra una buona ragione per parlare di Alonso e di Raikkonen come fanno tutti.

Nel 2003 vinse Raikkonen su McLaren, questo suppongo che sia chiaro a tutti, ormai.
Dopo venne un anno di Ferrari con MSC e due anni di Renault con Alonso e Fisichella. Il gran premio della Malesia 2006 fu l’ultimo gran premio vinto in carriera da Fisichella, affermazione che non mi fa affatto piacere, dato che il giorno del gran premio del Belgio 2009 mi ero travestita da ultrà della Force India.
La McLaren e Raikkonen tornarono alla vittoria rispettivamente nel 2007 e nel 2008, rispettivamente con Alonso al volante e al volante di una Ferrari (frase contorta ma bella, devo ammetterlo).

Dell’edizione del 2008 ho un ricordo tragicomico.
Ricordo che nel pomeriggio stavo guardando le repliche insieme a mio padre, che poi repliche è un eufemismo, perché duravano meno di un’ora e in quell’ora scarsa c’erano anche la pubblicità, il messaggio promozionale, la storia del circuito e la premiazione.
Massa e Raikkonen erano davanti, poi Raikkonen andò davanti a Massa tramite pit-stop (per intenderci, Massa era il Raikkonen dell’epoca e il Raikkonen dell’epoca era il Vettel di oggi, a proposito di frasi contorte ma belle).
Ad un tratto Massa si impantanò fuori pista, allorché commentai, un po’ a caso: “peccato che non sia Hamilton, se no l’avrebbero ripescato con una gru”.
Poi Raikkonen sul podio aveva i capelli sparati in aria, però di lato. Con la mia amica fan di Raikkonen parlavamo sempre della sua “cresta laterale”. Lei aveva registrato anche un video sul cellulare dalla TV, durante la premiazione, e lo definivamo il “video della cresta laterale”. Quando facevamo gli stessi orari all’università e prendevamo lo stesso treno per tornare a casa, a volte lo guardavamo quando aspettavamo in stazione.
Piccola precisazione: per venire al nostro paese ci sono due linee, il regionale che fa tutte le fermate e l’interregionale che, pur non essendo il nostro paese particolarmente importante, si ferma anche qui in stazione. Con l’interregionale ci si mette circa un quarto d’ora, con il regionale un po’ di più perché si ferma varie volte, ma si tratta di venticinque minuti o giù di lì, quindi se non c’era l’interregionale prendevamo quello senza problemi. Alla luce di queste considerazioni, in molti casi c’era un treno almeno ogni mezz’ora e, negli orari di punta, a volte anche più di frequente.
Un giorno, per guardare il “video della cresta laterale” finimmo per perdere il treno due volte di seguito in venti minuti.
Ammetto che Verstappino non dà grandi segni di maturità, di tanto in tanto, però lo capisco. Io, a vent’anni, ero messa abbastanza male.

Del 2009 ho un ricordo bellissimo: quando iniziò il gran premio finalmente ebbi una scusa per mettere via il libro di diritto commerciale, dato che mi ero alzata un paio d’ore prima del gran premio per mettermi a studiare.
Non amo il diritto, nemmeno un po’.
Non amo soprattutto il diritto commerciale.
Non amavo, all’epoca, il fatto di dovere sapere a memoria che percentuali ci volessero per prendere decisioni nel consiglio di amministrazione di una società per azioni. Diversamente da molte altre cose che studiavo, mi sembrava del tutto inutile, per la mia mentalità di economista: basta aprire il codice civile per accertarsi di che percentuale ci voglia, che senso ha sapere a memoria qualcosa di cui basterebbe semplicemente sapere dove trovare informazioni?
Parliamo del gran premio: ci fu un lungo rain-delay che poi risultò essere un’interruzione definitiva, con meno del 75% di gara completato e il punteggio dimezzato. Trulli, Webber e Rosberg si portarono dietro mezzo punto fino a ottobre. Quando leggevo la classifica volevo sbattere la testa contro al muro.
Tra un “Felipe baby stay cool” pronunciato da Rob Smedley e un gelato mangiato da Raikkonen, Button vinse la gara. Era ancora l’epoca in cui si dibatteva della presunta irregolarità del “buco” sul fondo della Brawn GP, della Toyota e della Williams, epoca in cui Nakajima non cavava un ragno dal buco nel senso più letterale del termine. Un po’ speravo che la Brawn venisse squalificata, anche se mi sarebbe dispiaciuto molto. Volevo che la vittoria di Sepang fosse assegnata d’ufficio a Heidfeld, che era arrivato secondo.

Vettel vinse sia nel 2010 che nel 2011, ma direi di non soffermarmi su queste sottigliezze, perché nel GP della Malesia 2010 fu scritta la storia del motorsport: Kovalainen passò in Q2 su una Lotus Team Malesia/ Caterham e Glock passò in Q2 su una Virgin/Marussia/Manor! Fu tutto molto eroico, specie il passaggio della Manor, dato che era destinata a non passare più in Q2 per oltre tre anni.
So che dovrei parlare del 2012, di Alonso e di Perez e del dispiacere nel rendermi conto che sono passati anni e anni da allora ma Perez non ha mai avuto la chance di ottenere la vittoria che gli sfuggì quel giorno, ma c’è il 2013 alle porte e OMG il 2013, un garone che si sarebbe rivelato epocale.
Giusto per chiarire il concetto, non sto parlando di Vettel, di Webber, dello scandalo Multi21 e di quelle cose lì, sto parlando del fatto che Bianchi arrivò 13esimo e, l’avremmo scoperto alla fine dell’anno, quel risultato era destinato a non essere né eguagliato né migliorato dalle Caterham. Di conseguenza, grazie al GP della Malesia 2013, dopo tre anni di dominio ininterrotto della Caterham, la Marussia andò a prendersi la decima piazza in classifica e i soldi della ripartizione della quota dei diritti televisivi. #ManorRules!

Nel 2014 vinse Hamilton.
Nel 2015 vinse Vettel.
Aggiungerei che era la prima vittoria di Vettel in Ferrari, poi non ho altro da aggiungere. Perdonatemi, ma il 2016 è stato molto più pittoresco, in tutti i sensi.
La gara iniziò con Vettel e Rosberg che facevano strike e con Verstappen che, uscito completamente illeso dall’incidente, sbraitava via radio. Avrebbe sbraitato anche sul retro del podio, contro Vettel che non era minimamente presente, e via stampa.
Sul podio c’era arrivato in seconda posizione dietro a Ricciardo, dopo l’ormai nota rottura del motore di Hamilton.
Vi racconto una cosa molto curiosa: stavo guardando la gara in streaming, l’immagine non era esattamente delle migliori e ogni tanto ci mettevo un po’ per fare 2+2. Avevo appena visto il contatto tra Rosberg e Raikkonen e pochi secondi contati più tardi appariva una Mercedes che bruciava. Ho pensato che fosse karma e che, speronando l’uomo di ghiaccio si finisse per andare a fuoco. Ci misi un po’ per realizzare che era Hamilton e che, a quanto pareva, dato che fino a quel momento Palmer era stato 11esimo, il suo motore aveva deciso di sacrificarsi per la causa.
Alla fine della gara ricordo di avere pensato: “adesso guardo il podio, poi vado a fare colazione”. Poi, quando vidi tutti quanti in branco che bevevano dalla scarpa di Ricciardo, mi si chiuse lo stomaco e decisi di rimanere a digiuno fino all’ora di pranzo.

A questo punto direi che possiamo salutarci, per il momento, con una sola speranza: la storia del gran premio di Malesia iniziò con i vent’anni di Raikkonen e terminerà con i vent’anni di Verstappen. Speriamo che questa sia l’unica cosa che li accumunerà questo weekend, invece del più classico ritrovarsi l’uno sopra l’altro.

Promemoria: le qualifiche si svolgeranno alle 11.00 (e saranno trasmesse alle 15.00 su Raidue) e la gara si svolgerà alle 9.00 (trasmessa alle 14.00 su Raiuno).

venerdì 29 settembre 2017

Anything could happen in Formula 1 and it usually does - cit. Murray Walker

Incredibile ma vero, il profilo Youtube ufficiale della Formula 1 ha deciso di pubblicare online il Gran Premio della Malesia 2001, con telecronaca originale di Murray Walker e Martin Brundle. Rimarrà online per un totale di 19 giorni, il primo dei due fu autore della citazione con cui ho intitolato questo post.
Andiamo quindi a ripercorrere gli eventi accaduti in quella rocambolesca edizione, che curiosamente non avevo mai visto prima di stasera.

Questa era la top-ten sulla griglia di partenza:

1^ fila: M.Schumacher - Barrichello
2^ fila: R.Schumacher - Hakkinen
3^ fila: Trulli - Montoya
4^ fila: Villeneuve - Coulthard
5^ fila: Frentzen - Panis...

Tutto è iniziato con un aborted start. Fisichella, invece di posizionarsi sulla sua piazzola, si è ritrovato girato di lato.
E' stata rifatta la procedura di partenza e stavolta è andato tutto per il meglio, ma non per Montoya: rimasto a piedi al partire del giro di formazione, è corso ai box a piedi per partire con la vettura di riserva.
Mentre Fisichella era stato ripetutamente appellato come Barrichello dai telecronisti, Montoya è stato scambiato inizialmente per Marques. #SoundsLegit.

Poi la gara è partita. Un attimo dopo Raikkonen era già fermo, mentre RSC era in testacoda dopo essersi toccato con Barrichello alla prima curva.
Poi Panis è finito fuori, con la vettura sponsorizzata Lucky Strike dalla quale si alzava del fumo. #JustHondaThings.
Davanti tutto era tranquillo, o almeno lo è stato fintanto che non è venuto a piovere e che i due ferraristi non sono finiti, l'uno dopo l'altro, sull'olio lasciato sulla pista dalla vettura di Panis.
Nel corso del terzo giro MSC è finito in giro per prati e "Barrichello goes into the lead" cit. Murray Walker, mentre lo stesso Barrichello stava già vagando per prati.
In testa è risalito quindi Trulli sulla Jordan, mentre la safety car si apprestava ad andare in pista per pioggia torrenziale. Nel frattempo, per qualche oscura ragione, nessuno si apprestava a rientrare ai box a parte le Benetton(?).

C'è stato un po' di caos e, quando tutti sono rientrati, c'è stato un momento in cui subito dietro la safety car, apparentemente in testa, c'era Jenson Button! <3
Trulli, dopo avere fatto un giretto per prati, aveva frattanto perso la posizione a vantaggio di Coulthard che, alla fine, al netto dei pitstop di tutti, si è ritrovato in testa davanti a Frentzen sull'altra Jordan e *standing ovation* Jos Verstappen sulla Arrows! Nel frattempo, mentre Old Ves era una star per un giorno, Irvine e Bernoldi risultavano ritirati (pare per un contatto tra di loro - almeno, Irvine si è ritirato a causa di un contatto "con una Arrows" come da sua dichiarazione, Bernoldi pare essersi ritirato un po' dopo) e Villeneuve ha fatto la stessa fine con la vettura in fumo. Era una B.A.R. e, anche se non ho le idee molto chiare sull'effettiva causa del ritito, aggiungerei così, sulla fiducia, un #JustHondaThings.

Poco dopo ha smesso di piovere e le Ferrari erano oltre la top-ten al momento del restart.
Erano rientrati ai box insieme, Barrichello, che aveva perso solo un paio di posizioni dopo l'uscita di pista, era davanti a MSC ed erano ai box in contemporanea mentre c'era la safety car.
Sfortunatamente per loro, il pitstop di Barrichello è durato oltre mezzo minuto ed entrambi sono rimasti abbastanza indietro. Probabilmente avevano approfittato del pitstop per nutrirsi di peperoncino messicano, dal momento che al restart erano entrambi molto più veloci di tutte le altre vetture e, nel caso di MSC, era anche più veloce di Barrichello.

Al restart, frattanto, Coulthard aveva mantenuto la posizione, mentre Frentzen no e secondo c'era nientemeno che Old Ves! *inchino*
Terzo c'era Hakkinen e i tre sono stati in top-3 almeno finché non sono arrivati i due ferraristi con il loro peperoncino messicano. Non avrei mai creduto di potere simpatizzare per Verstappen Sr in una qualunque situazione, ma non ho potuto fare altrimenti. Stava facendo una gara epica, peccato che gli Schumichello avessero altri piani per lui.
Al 14° giro MSC è risalito in testa alla gara dopo avere superato tutti, non senza che DC provasse a opporre resistenza.
Due giri più tardi Barrichello è risalito al secondo posto e apparentemente nel suo caso il peperoncino ha smesso di fare effetto, dato che MSC gli stava dando un distaco abissale. Nel frattempo c'era stato un altro scroscio di pioggia, iniziato quando MSC era ancora terzo alle spalle di JVes.

Ora, però, smettiamola di parlare di noiose questioni tipo chi fosse destinato a vincere la gara e concentriamoci su quello che conta davvero: seppure Verstappen abbia perso la posizione a vantaggio di RSC, è rimasto quinto e capostipite di un trenino valenciano nel quale era seguito da nientemeno che Hakkinen, che però l'ha undercuttato al momento dei pitstop.
Hakkinen si è ritrovato sesto, perché a quanto pareva Frentzen stava tentando di andare in fondo con un pitstop in meno ed era quarto, mentre JVes era settimo e fuori dalla zona punti.

Nel frattempo erano capitati altri fatti di rilievo: per esempio, poco prima che RSC fosse impegnato a strappare la posizione a Verstappen, Marques aveva avuto una foratura e un gran pezzo della sua gomma era finito momentaneamente sulla pista.
Fino a quel momento Marques aveva fatto una gara eroica ed era stato davanti ad Alonso. Credo che abbia segnato quella data sul calendario e che ne festeggi tuttora l'anniversario.
Poi si era ritirato Fisichella, per problemi tecnici.

Appurato che Frentzen era destinato ad andare fino in fondo, nelle fasi finali di gara l'hot topic era: ce la farà RSC a mantenere la posizione nei confronti di Hakkinen, che gli sta sul fiato sul collo e che punta ad appropriarsi della quinta posizione.

RISULTATO: 1. Michael Schumacher (Ferrari), 2. Rubens Barrichello (Ferrari), 3. David Coulthard (McLaren), 4. Heinz-Harald Frentzen (Jordan), 5. Ralf Schumacher (Williams), 6. Mika Hakkinen (McLaren), 7. Jos Verstappen (Arrows), 8. Jarno Trullli (Jordan), 9. Jean Alesi (Prost GP), 10. Luciano Burti (Jaguar), 11. Jenson Button (Benetton), 12. Gaston Mazzacane (Prost GP), 13. Fernando Alonso (Minardi), 14. Tarso Marques (Minardi), Rit. Giancarlo Fisichella (Benetton), Rit. Jacques Villeneuve (BAR), Rit. Nick Heidfeld (Sauber), Rit. Enrique Bernoldi (Arrows), Rit. Juan Pablo Montoya (Williams), Rit. Eddie Irvine (Jaguar), Rit. Olivier Panis (BAR), Rit. Kimi Raikkonen (Sauber).

giovedì 28 settembre 2017

Auguri!

Tanti auguri di buon compleanno a quel "precious cinnamon roll" che è Mika Hakkinen! <3


mercoledì 27 settembre 2017

Party like a Tumblr fungirl and get sexually excited when a cinnamon roll is inside the car...

Alla fine sono entrata anche in quel luogo di perdizione che è Tumblahhhh e devo dire che è un luogo di perdizione ancora maggiore che qualsiasi altro luogo in cui si stia discutendo dello switch Kvyat/Gasly. Sugli altri siti, quantomeno, la gente non appella personaggi che non ha mai incontrato in vita sua come "Dany" e "Pierre" senza mai citarne i cognomi e soprattutto, se anche dovesse farlo, non li appella come "my baby" o cose simili.
Ovviamente Tumblahhhh continua a vivere sulla base dei Tumblr standards e i Tumblr standards sono chiari: occhi azzurri > occhi di qualunque altro colore. Il caso ha voluto che, seppure Gasly non abbia gli occhi azzurro shocking tanto quanto Palmer, ce li abbia comunque azzurri. Purtroppo il caso non interviene sempre a nostro favore e, nel caso di Tumblr, ci è anche andata grassa che appunto, almeno lì, in virtù dei suoi occhi azzurro shocking, non ci sia nessuno che insulta Palmer accusandolo di essere il colpevole di tutto ciò.

Su Tumblahhhhh ci sono ovviamente due correnti di pensiero, di cui una intermedia dovuta al fatto che ci sono tante ragazze che, invece di prendere una posizione, vorrebbero essere coinvolte in un love triangle con Gasly e Kvyat, uno per i giorni pari e uno per i giorni dispari.

La corrente di pensiero minoritaria è che la Torohhhh Rossohhhh sia un team di str*nzihhhh, che hannohhhh distruttohhhh la carrierahhhh di tuttihhhh i lorohhhh pilotihhhh, poco importa che, a conti fatti, Kvyat sia il primo che viene appiedato nonostante l'esistenza di un contratto fin dai tempi di Scott Speed e, ancora prima, di Christian Klien che stava in Redbull all'epoca in cui in Toro Rosso c'era gente tipo Liuzzi e Speed.
Questa corrente di pensiero è simile a quella di molti Ferraristi o tifosi di altri team o hater della Redbull, peraltro. Ovunque io abbia parlato di Formula 1 in queste ultime ventiquattro ore il discorso è venuto fuori... sempre per fare un calderone in cui parlare di tutti quei poverettihhhh a cui la Redbull ha distrutto la carriera, costringendoli a una vita di stenti in cui vincono in endurance e Formula E (cfr. Sebastien Buemi), in cui sono stati piloti di riserva della Ferrari e, siccome la Ferrari non li ha promossi titolari, la loro carriera è stata rovinatahhhh dalla Redbull che non ha riconosciuto il loro potenziale (cfr. Jev) o in cui sono stati costretti a riciclarsi come piloti di stock car, sempre con i colori della Redbull, venendo dimenticati da tutto il mondo europeo per il semplice fatto che l'europeo medio ha una consapevolezza solo vaga del fatto che in America ci siano competizioni automobilistiche (cfr. Speed).
Quante di queste persone provano un minimo di dispiacere per il fatto che Daniil Kvyat non abbia più un volante, almeno per ora? Circa lo 0,0000001%, immagino. Il resto è composto da persone che hanno colto la palla al balzo e, dato che si è presentata loro una scusa per spargere m*rda sulla Redbull, hanno iniziato a declamare che la Redbull sia il malehhhh assolutohhhh e che debba essere radiata dalla Formula 1. Ma niente paura, quando domenica prossima Ricciardo e Verstappen faranno doppietta, questi saranno tutti lì a esultare, alcuni in onore di quel tipohhhh simpaticohhhh che vorrebberohhhh in Ferrarihhhh, altri in onore dell'enfant prodige!!111!!!1, perché loro in realtà amano il tipo simpatico e l'enfant prodige e sono felicissimi del fatto che in Redbull ci siano loro anziché Kvyat e Vergne.
Questa è la corrente di pensiero più tollerabile, anche se detesto i double standard e mi sto interrogando su quanti junior driver della Ferrari si siano effettivamente vestiti di rosso, esclusi i momenti in cui alle feste invernali del team erano travestiti da Babbo Natale. Ma non solo la Ferrari, eh, perché fino a prova contraria Wehrlein l'ultima volta che ha appoggiato il fondoschiena su una Mercedes è stata quando, ricordandosi all'improvviso di avere appena perso il titolo, Hamilton si è slogato una caviglia in occasione dei test dello scorso novembre. Al momento è parcheggiato in un team che sembra intenzionato a metterlo alla porta a fine stagione.
Per fortuna almeno la McLaren offre un volante ai propri junior driver. Kmag ha effettivamente guidato per un annetto, dopodiché ha anche avuto la fortuna che Alonso abbia saltato una gara. Poi è stato appiedato. Però non è Jev, quindi chi se ne frega.

La corrente di pensiero che tollero di meno è quella in cui i double standard, è quella di chi, invece di avere un pregiudizio basato sul tifo per una squadra o sull'odio viscerale per una squadra, ha un pregiudizio basato sulla figaggine percepita dei soggetti coinvolti.
Pierre Gasly, secondo i Tumblr standard, è un figonehhhh con gli occhihhhh azzurrihhhh ed è il ragazzo con cui tuttehhhh su Tumblahhhhh vorrebbero fidanzarsi. Posso capire il loro giudizio. Obiettivamente parlando, Pierre Gasly è un bel ragazzo; un po' troppo giovane per i miei standard, ma appunto, per essere in un'età in cui molti sono ancora pieni di brufoli, rimane pur sempre un bel ragazzo...
...
...
...però non capisco questa cosa dell'utilizzare l'estetica come parametro di giudizio. Il mondo di Tumblahhhh ha decretato che Gasly è più figo di Kvyat e per loro la ragione per cui Gasly merita quel volante più di Kvyat è basata solo ed esclusivamente su quello. Le uniche che hanno parlato di risultati sono state alcune delle ragazze deluse dal fatto che Kvyat abbia perso il volante. Le ragazze pro-Gasly non hanno minimamente menzionato nemmeno quei dettagli di cui sono in possesso. Non ho sentito nessuna osservare che Gasly merita il volante perché ha vinto un campionato di GP2 o perché è uno dei principali candidati a vincere il titolo in Superformula quest'anno. No, assolutamente: OMG!!11!!!111! how hot is Pierre!!111!!11!! he deserves that seat so much!!11!!!11!!!
Alcune delle ragazze che sbavano alla vista degli occhihhhh azzurrihhhh di Gasly hanno addirittura provato ad accusare le altre di essere deluse perché sono loro che sbavano. Magari non hanno tutti i torti e l'affermazione "quando Speed e Liuzzi hanno perso il volante non avete detto niente" in un altro contesto potrebbe anche avere un minimo di logica, ma rimane il fatto che:
1) Liuzzi tecnicamente non ha perso il volante, perché nel 2005 in Redbull gareggiava "part-time" e contrattualmente doveva prendere parte a un certo numero di eventi e perché il suo contratto era in scadenza a fine 2007;
2) la separazione tra Toro Rosso e Speed fu per certi versi consensuale, anche se l'unica cosa su cui erano d'accordo era, metaforicamente parlando, quella di lanciarsi i piatti a vicenda, quindi è tutt'altro caso;
3) Tumblr è stato fondato nel 2007, pertanto immagino che non ci fosse un fandom motoristico ancora molto sviluppato, da quelle parti, all'epoca;
4) la maggior parte delle tumblrere all'epoca di Speed e Liuzzi andava alle scuole elementari o addirittura alla scuola materna e probabilmente l'ultimo pensiero che aveva era quello di sbavare dietro a dei piloti o di preoccuparsi chi guidasse la Toro Rosso;
5) la maggior parte delle tumblrere ha scoperto dell'esistenza della Formula 1 con "Rush", quindi decisamente molto tempo dopo Speed e Liuzzi.
Poi sì, se Speed e Liuzzi fossero piloti di oggi è probabile che non verrebbero percepiti come fighi e a nessuno importerebbe nulla di loro, da quelle parti, ma questo concetto dello sbavare dietro a dei piloti e nascondersi dietro al fatto che in realtà siano le altre a sbavare dietro a dei piloti mi lascia moooooooolto perplessa. Peraltro su Tumblr è molto facile essere accusati di sbavare dietro a dei piloti, di chiunque si sia tifose: da quelle parti vige la regola del "basta che respiri e che non sia venezuelano"...

In conclusione non mi sono affatto pentita della mia visita su Tumblr, perché quantomeno nessuno ha citato concetti come "pilota pagante", "volante rubato" o "presunte dimensioni del pene", per una volta, però la realtà dei fatti è che stavolta ne sono uscite vincenti quelle che scrivevano "OMG!!11!!11!! a me piacciono sia Kvyat sia Gasly!!111!!!1!! non so se essere felice o no!!11!!!11!!!" e che, in gran parte dei casi, quello che pensavano era "sono nuda sotto le coperte e vorrei essere protagonista di un threesome con entrambi in questo momento stesso", quindi credo che le altre persone dovrebbero porsi qualche domanda...

Btw nulla è definitivo e, siccome in occasione del GP di Austin ci sarà la S0VrApP0S1Z10n3 con la Superformula, Kvyat potrebbe fare il proprio ritorno.
Potrebbe.
Oppure potrebbe non tornare.
Wait and see.

Party like a French and put Gasly inside the car

In questo momento sto guardando la pagina bianca ancora vuota e mi sto chiedendo se devo scrivere frasi di senso compiuto o se basta scrivere "no comment" e ho optato per scrivere frasi di senso compiuto che la gente leggerà pensando "no comment".
C'era una storiella relativa al mercato piloti che non aveva nulla a che vedere con Kubica, almeno per una volta, e che riguardava l'avvicendamento Palmer / Sainz / Gasly già a partire dal gran premio della Malesia, con il campione GP2 2016 pronto a fare il salto di qualità debuttando in Formula 1 già a Sepang.
Proprio stamattina stavo pensando: "alla fine non se n'è più fatto niente, Palmer non perderà il volante, Sainz non andrà in Renault anzitempo e Gasly non debutterà a Sepang."

Avevo ragione su Palmer, perché Palmer è ancora un pilota della Renault.
Avevo ragione anche su Sainz, perché Sainz è ancora un pilota della Toro Rosso.
Solo su una cosa mi sbagliavo, non avevo preso in considerazione il fatto che la Toro Rosso di piloti ne avesse due e che la possibilità di far debuttare Pierre Gasly fosse facilmente concretizzabile. Dopotutto bastava solo che il colosso RB/STR mettesse in atto il proprio hobby preferito, ovvero appiedare Dany Kvyat nonostante l'esistenza di un contratto fino a fine stagione.
E' esattamente quello che è successo e, per quanto io stia spudoratamente mentendo in questo momento nel dire che la cosa non mi fa né caldo né freddo o che l'abbia ben tollerata, posso cercare di convincermi che ho visto cose ben più folli nella storia della Formula 1 e farmene una ragione.
Ci sono due cose, però, che mi urtano profondamente i nervi.

1) Seppure non mi sia nemmeno sognata di entrare su Tumblr che è il luogo più appropriato per quel genere di comportamento, l'intero mondo del web sembra essere composto da gente che esprime, in modo più o meno esplicito, questo concetto: "Gasly è velocissimohhhh, bravissimohhhh, fighissimohhhh e ha gli occhi azzurrihhhh quindi merita quel volante!!!11!!111!! e non me ne frega niente del fatto che, se si fosse trattato di chiunque altro, avrei fatto prediche interminabili parlando di scandalohhhh!!111!!11!!!1! F0Rz4 G4$LY Sp4Kk4 ìL K0òL0 à TùTt1!!111!!!!1!" e non c'è una sola persona al mondo che esprime un minimo di commozione nei confronti di quel poveretto che ha perso il volante da un giorno all'altro.

2) Il colosso RB/STR ha appiedato in corso d'opera un pilota, ignorando l'esistenza di un contratto, per il semplice fatto che il pilota che se ne doveva andare non se n'è andato al momento giusto (oppure ha utilizzato tale scusa per farlo senza perderne in immagine).
Naturalmente il mondo è insorto contro quel tipo stronzissimohhhh che ha innescatohhhh tutto ciò. Quel tipo stronzissimohhhh è ovviamente Jolyon Palmer e la Toro Rosso ha dovuto prendere questa decisione solo per colpa sua, perché non ha preso i soldi della Renault e non se n'è andato.
Ora, per quanto Kvyat in Formula 1 qualcosa di positivo l'abbia anche fatto, seppure non negli ultimi tempi, mentre Palmer a parte a Singapore l'unica cosa che ha fatto è stata arrivare ultimo e la logica mi suggerisca che Kvyat meriterebbe di stare in Formula 1 più di Palmer, per quanto io mi stia scervellando, non riesco a trovare una sola ragione logica per cui, se una squadra mette a piedi uno dei propri piloti, le responsabilità etiche di questo gesto debbano cadere su un pilota di un'altra scuderia che si limita a far valere i propri diritti contrattuali.

Penso che adesso mi servirà qualcosa di forte per riprendermi.
La consapevolezza che ben prima che il weekend del gran premio di Sepang sia terminato Max Verstappen avrà vent'anni non è forte abbastanza.

martedì 26 settembre 2017

La Formula 1 all'epoca del paraocchi che mi impediva di guardare oltre la seconda fila

Oggi è il 25 Settembre, il che sta a significare che Fernando Alonso vinceva esattamente dodici anni fa il suo primo titolo mondiale, ma questo non è un post che parla di Alonso, quanto piuttosto un post di riflessione. Questa riflessione c'entra con Alonso? Sì e no. No, perché Alonso è solo una minima parte del tutto. Sì, perché se non mi fossi ricordata di questo anniversario probabilmente non avrei fatto tutta la riflessione che segue.
Vorrei premettere che, di per sé, il primo titolo di Alonso non ha nulla in più del primo titolo di qualunque altro pilota abbia vinto più titoli. Si tratta di un pilota ancora in attività, non è un anniversario particolare come ad esempio potrebbe essere un decennale, né nient'altro... L'unica cosa che contraddistingue il primo titolo di Alonso dal primo titolo di Hamilton o dal primo titolo di Vettel, tanto per fare un esempio, è che né Hamilton né Vettel hanno vinto il loro primo titolo dopo cinque anni ininterrotti di titoli vinti da un pilota di una generazione antecedente alla loro. Per intenderci: il titolo vinto da Alonso nel 2005 può essere visto come una linea di spartiacque, mentre non riesco a vedere come linea di spartiacque i titoli vinti da Hamilton o Vettel nel 2008 o nel 2010. Non è un caso che, tra i label di questo blog, la prima stagione che ne ha uno ad essa riservato, è quella del 2005. Prima del 2005 c'è un generico label "2000-2004", perché ho sempre avuto l'impressione che con il finire del 2004 sia in qualche modo terminato un periodo e ne sia cominciato un altro.
La colpa/ il merito non va nemmeno ad Alonso, di per sé. Ha semplicemente vinto il mondiale, l'avesse vinto qualcun altro avrei citato l'altro. E' piuttosto una considerazione che facevo già a quell'epoca: nel 2005, quando guardavo la Formula 1, mi sembrava di vedere una Formula 1 diversa da quella del 2004.
Non una Formula 1 migliore.
Nemmeno una Formula 1 peggiore, però.
Il 2004 non è stato un anno che mi abbia particolarmente emozionata, così come di fatto nemmeno il 2005.
Pur avendo molti ricordi di quelle stagioni, non riuscirei a citare eventi che mi siano rimasti particolarmente impressi, né dell'una né dell'altra.
Il 2004 era tutto un susseguirsi di 1) Schumacher che vinceva una gara sì e quell'altra pure, 2) Barrichello che arrivava secondo in almeno metà delle gare, 3) Barrichello che vinceva quelle pochissime gare che non venivano vinte da Schumacher, 4) Schumacher che generalmente arrivava secondo nelle gare che non riusciva a vincere e che venivano di conseguenza vinte da Barrichello, 5) la BAR e la Renault ottenevano qualche podio.
Il 2005 era invece un susseguirsi di 1) gare in cui la Renault andava forte e la McLaren arrancava, 2) gar in cui la McLaren andava forte e la Renault arrancava, 3) gare in cui la McLaren andava forte, ma rompeva il motore, 4) gare in cui Ferrari, Toyota, Williams e BAR andavano male alternate a gare in cui andavano bene. Non so se mi spiego, ma i ricordi più pittoreschi che ho di quegli anni sono il gesto delle papere di Alonso e il salto sul tombino scoperchiato di Montoya.

Quando ho rivisto *tutte* le gare della stagione 2005, nei primi mesi del 2017, non ho avuto l'impressione di essere di fronte a un campionato brutto solo per la ragione che per me è difficile che possa esistere un campionato brutto. Non dico per i championship-contenders, né a livello di piloti né a livello di team, anzi, credo che sia stato un bene che ci sia stata finalmente una ventata d'aria fresca e che a competere per il titolo fosse qualcuno di diverso dal binomio MSC/Ferrari, dopo così tanti titoli vinti di seguito.
In generale non mi è piaciuto il ban dei cambi gomme, a ripensarci. Non mi piaceva nemmeno il dualismo Michelin/Bridgestone. Personalmente sono 1) pro-cambi gomme, 2) pro-monogomma.
In generale l'ho trovato un campionato strano. I risultati variavano tantissimo, da un circuito all'altro, e non dico soltanto a livello di Renault e McLaren. Prendiamo la Ferrari, a titolo d'esempio: c'erano gare in cui puntava al podio e gare in cui faticava a vedere la top-ten. La Ferrari, terza in classifica generale, non so se mi spiego...

Al di là di questo, c'è un'altra cosa che mi ha colpita molto del 2005. Credo che quello sia stato, in assoluto, l'anno in cui ho prestato meno attenzione agli "altri".
Andando a rivedere chi fossero i piloti di quella stagione, quelli che stavano nella parte finale della griglia di partenza, vedo dei nomi noti, ovviamente, ma quello che penso nel leggere quei nomi mi lascia perplessa.
Monteiro. Indianapolis.
Karthikeyan. Indianapolis. E poi la HRT.
Albers. Indianapolis.
Friesacher. Indianapolis. A proposito, non sapevo che fosse austriaco.
Doornbos. Non pervenuto.
Per intenderci, con l'eccezione di Karthikeyan che ha gareggiato per la HRT diversi anni dopo e che, essendo indiano, aveva più di altri la tendenza a saltare all'occhio, la mia impressione è stata che, se non fosse stato per l'Indy-gate, di quei piloti non mi sarebbe rimasto impresso proprio nulla.
Credo che non sia stato così né prima né dopo.
Anche quando si trattava di menzionare con tono divertito gente tipo Pizzonia, Da Matta o compagnia bella, negli anni precedenti, c'era pur sempre un minimo interesse. Pizzonia e Da Matta non hanno dovuto fare punti con delle carrette perché in pista c'erano meno vetture di quelle da cui è composta una zona punti perché mi rendessi conto della loro esistenza.
Ricordo vagamente di essermi interrogata su dove fossero andati a finire Pizzonia e Da Matta, quando uscirono di scena.
Ricordo di essermi chiesta come mai Zonta si trovasse al posto di Da Matta, da un certo punto in poi. Ricordo di avere osservato, quasi distrattamente, un anno prima, guardando le qualifiche insieme a mio padre: oh, c'è Wilson al posto di Pizzonia e c'è un altro al posto di Wilson. Nicolas Kiesa, per intenderci. Non era figo come Zsolt Baumgartner, pilota Minardi 2004. Una volta, giocando all' "impiccato" con un'amica di scuola (si chiama così, vero? qui lo chiamiamo così, ma non mi sono mai chiesta se sia il nome italiano o se sia un nome dialettale... insomma, quello in cui bisogna indovinare una parola con dei + e dei – a indicare vocali e consonanti e in cui nessuno ha ben chiaro se la Y sia una vocale perché si pronuncia come tale o se sia una consonante perché "le vocali sono cinque"), scelsi il suo nome come parola da indovinare. C'erano talmente tante lettere che la mia amica azzeccò comunque il nome e alla fine mi chiese chi fosse.
Dopo il 2005 ci fu la Super Aguri, che cambiò le cose. Nel 2005, però, rimaneva il vuoto cosmico. Rimaneva il fatto che, al di là dei backmarker, poteva anche succedere che De La Rosa e Wurz si alternassero al volante di una McLaren al posto di Montoya senza che nemmeno mi degnassi di informarmi del perché, oppure succedeva che Pizzonia poteva tornare al volante di una Williams senza che ci facessi caso... Sì, lo so, non fare caso a Pizzonia era il #MaleAssoluto, per i miei standard.

Credo che il 2005 sia stato il mio anno peggiore, come appassionata di Formula 1, il che è un po' un controsenso, dato che soffrivo ancora dei disturbi post-uscita di scena della Benetton, che sbandieravo ai quattro venti il fatto di essere stata una fan della Benetton e che, siccome la Renault era la sua erede, ero felicissima dei risultati, specie considerando che, per come si erano messe le cose, l'alternativa quell'anno era la McLaren, team che per me ha rappresentato il #MaleAssoluto almeno finché non ci ha appoggiato sopra il fondoschiena Kovalainen, che avevo preso in simpatia ancora prima che debuttasse in Formula 1, perché pur essendo finlandese non guidava una McLaren. Ero contorta, lo so.
E' stato il mio anno peggiore perché ricordo che a volte, quando mi perdevo le qualifiche (ovvero quasi sempre, perché tornavo a casa abbastanza tardi da scuola e non potevo vederle mentre pranzavo non avendo la TV in cucina, all'epoca), scoprivo chi partisse dalla pole direttamente il giorno dopo. A volte, addirittura, alla domenica mattina controllavo se quella domenica stessa ci fosse o non ci fosse un gran premio. Tutto ciò, al giorno d'oggi, mi farebbe inorridire parecchio.

Per concludere, veniamo al punto. Il 2005 è stato l'inizio della generazione anni '80, che a livello di titoli vinti ha sicuramente offerto alla Formula 1 moooooolto di più della generazione degli anni '70 (in totale due titoli sono stati vinti da piloti nati negli anni '70, contro gli undici vinti da piloti nati negli anni '80, e questo numero è destinato a incrementare).
Dodici anni fa un pilota nato nel mio stesso decennio per la prima volta vinceva un campionato e oserei dire che, in qualche modo, lui e i suoi coetanei abbiano dato una svegliata alla Milly di quell'epoca. Di lì a poco avrebbero debuttato in Formula 1 piloti non così tanto più vecchi di me, fino ad arrivare a Vettel nel 2007 che, pur essendo un 1987, all'epoca definivo come "il mio coetaneo". Vedere che in Formula 1 c'erano anche piloti della mia generazione mi ha fatto sentire più vicina al mondo della Formula 1 e, complice il fatto che, diversamente dal 2005, i campionati 2006, 2007 e 2008, ma mettiamoci anche il 2009, mi siano sembrati tutti molto belli, il mio interesse si è consolidato e non si è più limitato a un semplice guardare la gara, scoprendo magari al momento stesso chi partisse in prima fila. Quando potevo nel 2006 cercavo di guardare anche le qualifiche, purtroppo non sempre mi era possibile, ma cercavo di metterci più impegno e magari di guardarmi i momenti finali, quando tornavo a casa tardi.
La generazione dei piloti anni '80 ha ancora numerosi rappresentati in Formula 1 e ha buone chance di mettersi in mostra ancora a lungo, ma a volte, quando ci penso, mi sento abbastanza vecchia. Nel 2007 ero eccitata dall'idea che un pilota che aveva meno di un anno più di me gareggiasse in Formula 1. Al giorno d'oggi mi mette un po' di tristezza l'idea che, con tutta probabilità, non vedrò mai più nessun pilota più vecchio di me, che ancora non ha vinto un titolo, vincerne uno. Anzi, probabilmente non vedrò mai più nemmeno nessun pilota più vecchio di me, che ancora non ha vinto una gara, vincerne una.
Allora, in quei momenti, a volte penso per un attimo ai ricordi che tutti questi anni passati a guardare la Formula 1 mi hanno lasciato. Raramente, però, penso al 2005, né a chi stava al top, né a chi stava nei bassifondi. Se c'è una linea di spartiacque, forse quella è l'intero 2005. C'è il prima, che è finito nel 2004, e c'è il dopo, che è iniziato nel 2006. Il 2005 è un'immensa terra di nessuno, in cui c'è stato uno scontro Renault vs McLaren che non abbiamo mai visto né prima né dopo, in cui non si potevano cambiare le gomme in gara e in cui per me, a parte quei due o tre piloti di punta non conta nessuno.
Chissà, forse non c'erano i piloti giusti... Il mondo della Formula 1 sarebbe stato molto più bello se nel 2005 ci fosse stato Yuji Ide al volante...

lunedì 25 settembre 2017

#RossiIsBack, ha saltato solo Misano

Il mio ultimo post sul Motomondiale risaliva alla fine di agosto, ovvero prima che Valentino Rossi rimanesse infortunato in un incidente avvenuto ai primi di settembre a bordo di una moto da enduro. Aveva riportato una doppia frattura a tibia e perone, era stato sottoposto a un intervento chirurgico fortunatamente ben riuscito e per lui si parlava di uno stop abbastanza lungo.

In quei frangenti il fanbase italiano si scopriva improvvisamente ducatista ed eleggeva Andrea Dovizioso come proprio eroehhhh nazionalehhhh ad interim. E poi era imminente il Gran Premio di San Marino a Misano, il che significava che per l'eroehhhh nazionalehhhh in seconda ci voleva un supporto ancora maggiore.
Lo speaker radiofonico del programma che sentiamo al lavoro è stato quello che si è sbizzarrito più di tutti. Sosteneva che adesso che Valentino non c'era bisognava tifare il Dovi e sperare che vincesse il mondiale...
...
...
...no, grazie tante, ma fino a poche settimane prima, se osava arrivare davanti a Rossi era uno scandalohhhh e solo il fatto di non essere spagnolo lo salvava dall'insultare lui e tutti i suoi familiari. :-/
Poi, peraltro, non mi piaceva la piega che la situazione stava prendendo. Il telecronista che arrivava a parlare con quasi-certezza dell'imminente titolo del Dovi e della Ducati era lo stesso che l'anno scorso non vedeva l'ora che Hamilton vincesse il titolo così poi i Mercedes Bros avrebbero lasciato vincere la Ferrari. Al di là del discorso nonsense, sentirgli associare il concetto di vittoria del titolo al nome di un pilota, dovrebbe far sì che il pilota in questione corresse a tuffarsi nell'acqua benedetta stringendo in una mano un cornetto portafortuna e toccando ferro con quell'altra.

Poi c'è stato il Gran Premio di San Marino sul circuito di Misano, due settimane fa.
In testa alla gara c'è stato per un po' Danilo Petrucci, insomma, uno che nessuno si fila, di solito, a meno che non serva scomodare la questione dell'orgoglio nazionale e i piloti italiani più celebri di lui siano impossibilitati dal rappresentare il nostro paese in quella situazione.
Purtroppo per lui, Petrucci non è riuscito a portare a casa la vittoria, perché è stato superato da Marc Marquez, AKA la rovina del mondo.
A quel punto cosa poteva fare Petrucci? Mhm... la logica suggeriva che dovesse cercare di portae a casa almeno un secondo posto, cosa che effettivamente Petrucci è riuscito a fare.
La cosa andava bene?
ASSOLUTAMENTEHHHH NOOOOHHHH, almeno stando agli standard della gente che ho beccato su Twitter.
Ho letto tweet del calibro: "K0M3 S1 Xm3Tt3 P3TrUçC1 d1 N0N f4r3 P4S$Ar3 D0V1???2??22!", già, perché Dovizioso, in tutto ciò, era arrivato terzo, e ovviamente, se Petrucci non era riuscito a tenere dietro Marquez, aveva l'obbligo morale di lasciar passare Dovizioso, solo perché quest'ultimo era diventato improvvisamente l'eroehhhh nazionalehhhh in seconda.

Poi c'è stato il Gran Premio di Aragon, uno dei millemila gran premi spagnoli, che è stato disputato oggi e di cui ho guardato gli ultimi giri.
Dovizioso ha chiuso settimo, senza che nessuno se lo filasse, perché WTF! ...Valentino Rossi è giù tornato!
Credo che questo tweet di Mario Andretti sintetizzi il suo weekend:
Piccola premessa: se io fossi stata al posto di Valentino Rossi, mi sarei guardata bene dal gareggiare in quelle condizioni, perché l'effetto di un ipotetico incidente avrebbe potuto essere non troppo positivo.
Però io non sono Valentino Rossi.
Rossi ad Aragon c'era, si è qualificato in terza posizione e ha portato a casa una top-5, cosa che sicuramente farà molto piacere ai suoi sostenitori.
Anche se davanti a lui sono arrivati quattro spagnoli e se il suo compagno di squadra Viñales l'ha superato per il quarto posto a pochi giri dal termine.
Ha vinto di nuovo Marc Marquez, che è sicuramente più vicino al titolo di quanto non lo sia Dovizioso e di quanto non lo sia chiunque altro. Secondo è arrivato Dani Pedrosa, mente terzo...
...
...
...
...OMG, Jorge Lorenzo terzo su una Ducati! Certe cose non succedono tutti i giorni, quindi questa è un'altra ragione per cui questo evento meritava un post.

Il Motomondiale adesso starà fermo per un po', il prossimo gran premio sarà tra tre settimane e, peraltro, ce ne saranno tre dietro fila, poi una settimana di pausa, infine il finale di stagione:

15 Ottobre: GP Giappone
22 Ottobre: GP Australia
29 Ottobre: GP Malesia
12 Novembre: GP Valencia

Parlerò di nuovo del Motomondiale prima del termine della stagione? Chi può dirlo... Non era previsto che ne parlassi un mese fa, né tanto meno che ne parlassi oggi, nei miei piani. Ogni tanto, però, bisogna anche cambiare idea.
Ci riaggiorneremo quando ci sarà qualcosa di interessante di cui parlare secondo i miei standard o quando ne avrò voglia, secondo le logiche di questo blog che, fino a prova contraria, si chiama "Sunshine on Formula 1". Se potessi tornare indietro e questo blog non avesse anni di storia legati a questo nome forse sceglierei un nome diverso, ma ormai è tardi per tornare indietro.

La classifica, frattanto, recita quanto segue:

1. Marc Marquez - Honda: 224 punti
2. Andrea Dovizioso - Ducati: 208 punti
3. Maverick Viñales - Yahmana: 196 punti
4. Dani Pedrosa - Honda: 170 punti
5. Valentino Rossi - Yamaha: 168 punti...

Mio caro Dovi, Rossi ha appena quaranta punti in meno di te. Ho l'impressione che tu sia già decaduto dal ruolo di eroehhhh nazionalehhhh, ma non disperarti. Avere degli ultrà al proprio seguito non ha solo risvolti positivi!

domenica 24 settembre 2017

Formula 3 Europea al Redbullring: mini-commento per il forum

Il campionato 2017 di Formula 3 Europea è arrivato al suo nono appuntamento stagionale, che si è svolto nel weekend del 23/24 Settembre.
La location, stavolta, era il Redbullring e per il sabato era prevista Gara 1.

Griglia di partenza:
1^ fila: Ilott - Gunther
2^ fila: Eriksson - Norris
3^ fila: Makino - Mazepin
4^ fila: Beckmann - Newey
5^ fila: Aron - Zhou...

La gara è stata caratterizzata dal fatto che Lando Norris né partisse dalla prima fila né sia stato in zona podio virtuale nel corso della gara, il che non è qualcosa che si vede tutti i giorni, quest'anno.
Ilott, partito dalla pole, ha mantenuto la posizione, mentre Eriksson si è infilato davanti a Gunther e vi è rimasto. I primi tre sono poi arrivati invariati al traguardo.
Nelle zone più basse della top-ten, dopo pochi giri di gara, c'è stato un contatto tra Newey e Mazepin: mentre il primo è riuscito a raggiungere i box, non si può dire lo stesso del secondo, che è stato costretto al ritiro.
Il resto della gara è stata abbastanza tranquilla, con i replay che andavano a soffermarsi di tanto in tanto su MSC Jr che saltava sui cordoli (tra parentesi, finalmente un risultato positivo per Mick, che Norris escluso, è stato il best-of-the-rest per i rookie, mentre purtroppo Joey Mawson è arrivato penultimo), mentre negli ultimi giri, finalmente, si è visto qualcosa di piuttosto emozionante: un duello per il quarto posto tra Makino, che se ne era appropriato nelle prime fasi di gara, e Norris, che non intendeva arrivare al traguardo dietro di lui. C'è stato un bel duello quasi ruota contro ruota e alla fine l'ha spuntata Norris.

RISULTATO: 1. Callum Ilott, 2. Joel Eriksson, 3. Maximilian Gunther, 4. Lando Norris, 5. Tadasuke Makino, 6. Ferdinand Habsburg, 7. Mick Schumacher, 8. David Beckmann, 9. Guanyu Zhou, 10. Pedro Piquet, 11. Jake Hughes, 12. Ralf Aron, 13. Jehan Daruvala, 14. Marino Sato, 15. Keyvan Andres, 16. Devlin De Francesco, 17. Petru Florescu, 18. Joey Mawson, 19. Harrison Newey, Rit. Nikita Mazepin.

Gara 2 si è svolta domenica mattina e la griglia di partenza era la seguente:
1^ fila: Eriksson - Norris
2^ fila: Mazepin - Ilott
3^ fila: Daruvala - Hughes
4^ fila: Aron - Habsburg
5^ fila: Gunther - Zhou...

Nonostante il duello tra Eriksson e Norris, le posizioni sono rimaste invariate tra i primi, con Mazepin che ha mantenuto la terza posizione.
Per quanto riguarda la parte bassa della top-ten, Aron ha recuperato una posizione, mentre Zhou ne ha perse varie precipitando nelle retrovie. Gunther, diretto inseguitore di Norris in classifica, da nono che era è rimasto in nona posizione.
La gara è stata abbastanza tranquilla, con qualche duello nelle retrovie, ma con le posizioni dei primi che sono rimaste pressoché invariate.
Il gap tra Eriksson e Norris ha oscillato tra mezzo secondo e poco più di un secondo, con il leader che è riuscito a mantenere la posizione fino alla fine.
Dopo una Gara 1 non proprio al top, l'indiano Daruvala si è riconquistato il primato di essere il secondo miglior rookie dopo Norris. E Mawson ha chiuso finalmente in top-10! *-* Ha terminato in nona posizione, poi promosso a 8° per via di una penalità di Hughes (7° al traguardo). Ciò significa che anche MSC è risalito in top-10. <3 Purtroppo non è accaduto lo stesso a Newey.

RISULTATO: 1. Joel Eriksson, 2. Lando Norris, 3. Nikita Mazepin, 4. Callum Ilott, 5. Jehan Daruvala, 6. Ralf Aron, 7. Maximilian Gunther, 8. Joey Mawson, 9. Ferdinand Habsburg, 10. Mick Schumacher, 11. David Beckmann, 12. Harrison Newey, 13. Jake Hughes, 14. Keyvan Andres, 15. Pedro Piquet, 16. Marin Sato, 17. Tadasuke Makino, 18. Petru Florescu, 19. Guanyu Zhou, 20. Devlin De Francesco.

Gara 3 era prevista per la domenica pomeriggio, con questa griglia di partenza:
1^ fila: Eriksson - Norris
2^ fila: Ilott - Mazepin
3^ fila: Aron - Gunther
4^ fila: Habsburg - Makino
5^ fila: Daruvala - Hughes...

I primi giri sono stati abbastanza movimentati, con un lungo e intenso duello tra Eriksson e Norris.
Nel frattempo non è che dietro stessero calmi, giusto per precisare. Zhou è finito in testacoda già alla partenza e, dopo essere arrivato a contatto con qualcuno, pare essere riuscito a girarsi nel senso giusto. Ilott, che nel frattempo aveva perso posizioni al via, è finito a gironzolare in mezzo alla sabbia.
Poi la gara è entrata nel vivo: Mawson era davanti a Gunther e se lo teneva dietro, Schumacher era dietro a Newey ma finiva per superarlo... il tutto mentre i telecronisti ci hanno messo un po' per accorgersi che Aron nel frattempo si era portato in terza piazza fin dall'inizio della gara! Pare che ci sia stato un contatto tra lui e Ilott, quando Ilott è finito per prati.
Poi c'è stato un contatto tra Beckmann, Andres e Piquet: i telecronisti si aspettavano l'ingresso della safety car, ma non è entrata la safety car. Si è proseguito in regime di virtual safety car o, per meglio dire, di full course yellow.
Poi la gara è ripresa.
Si sono susseguiti tanti giri di Norris all'inseguimento di Eriksson. Poi è accaduto qualcosa. Dalla vettura di uno dei due si è staccato un pezzo. Penso che fosse la vettura di Norris, perché all'improvviso ha iniziato a rallentare, Eriksson ha avuto la possibilità di scappare, mentre Norris doveva limitarsi a contenere gli attacchi di Aron, che ormai gli era giunto negli scarichi...
...
...
...in quel momento esatto deve essere accaduto qualcosa etichettabile più o meno come "apocalisse dei gufi".
Aron ha attaccato Norris, pronto a prendersi la seconda piazza.
Il problema è che nessuno dei due si è portato a casa la seconda piazza.
Aron ha tamponato Norris e sono finiti entrambi sulla sabbia! Si sono insabbiati, rimanendo l'uno contro l'altro. Se ci fosse stato Ivan Capelli avrebbe detto "se dovessi scegliere con chi avere un incidente, sceglierei Norris", dato che quest'ultimo se ne stava semplicemente seduto nell'abitacolo della vettura a piangere, senza mettere in pericolo l'incolumità di Aron!
A quel punto i telecronisti hanno notato che, se Gunther avesse portato a casa dieci punti, sarebbe rimasto in lotta per il titolo anche se con le speranze di vincerlo ridotte al lumicino, almeno fino al 14 Ottobre, giorno di Gara 1 a Hockenheim.
Gunther era sesto, dietro a Eriksson, Habsburg, Mazepin, Mawson!!!11!!!11! e Makino...
...
...
...ma sia Habsburg sia Mawson dovevano scontare cinque secondi di penalità e Mawson gli è finito dietro. Gunther è arrivato quinto e ha portato a casa dieci punti.
Poi i primi tre classificati sono andati al parc fermé.
A quel punto è stato inquadrato Mazepin a bordo della propria vettura e per un attimo ho creduto di avere le allucinazioni. Una volta il suo casco aveva una riga bianca, invece che una riga nera.
L'effetto che faceva era molto diverso:


RISULTATO: 1. Joel Eriksson, 2. Nikita Mazepin, 3. Tadasuke Makino #NipponPower!<3, 4. Ferdinand Habsburg, 5. Maximilian Gunther, 6. Jehan Daruvala, 7. Joey Mawson, 8. Mick Schumacher, 9. David Beckman, 10. Marino Sato, 11. Harrison Newey, 12. Devlin De Francesco, 13. Petru Florescu, 14. Guanyu Zhou, 15. Pedro Piquet, 15. Jake Hughes, 17. Lando Norris, 18. Ralf Aron, Rit. Keyvan Andres, Rit. Callum Ilott.

Il migliore dei rookie è stato Daruvala, ma nel vero senso della parola, stavolta, e la cosa è servita un po' a compensare l'assenza dell'altro indiano Vaidyanathan, rimpiazzato da De Francesco.
Per finire questo post, solleverei un dubbio esistenziale proprio su di lui: qual è la nazionalità di Devlin De Francesco? La sua pagina Wikipedia sostiene che è canadese, sul sito della F3 Europea viene indicato come britannico. o.O
Ho provato a fare ricerche, senza cavare un ragno dal buco. Nel frattempo ho scoperto che Devlin è nato prematuro di 15 settimane, che i medici non si aspettavano che sopravvivesse e che poco dopo la nascita ha ricevuto l'estrema unzione.
Poi ho scoperto che l'anno scorso è stato coinvolto in una rissa post-incidente con Petru Florescu, che era il suo compagno di squadra nella Formula 4 britannica!

Il DTM al Redbullring: mini-commento per il forum

La fine del campionato si avvicina: nel weekend del 23/24 Settembre si è svolto al Redbullring il penultimo appuntamneto della stagione.
Per la Gara 1 la pole position l'ha ottenuta Jamie Green, con la seguente griglia di partenza:

1^ fila: Green - Muller
2^ fila: Ekstrom - Wittmann
3^ fila: Rockenfeller - Rast
4^ fila: Wickens - Martin
5^ fila: Glock - Farfus
6^ fila: Di Resta - Auer
7^ fila: Spengler - Mortara
8^ fila: Duval - Engel

Quando ho visto la griglia di partenza non ero molto soddisfatta. Immagino che si sia capito che seppure non sia una tifosa accanita, simpatizzo neanche troppo velatamente per Lucas Auer. Purtroppo era soltanto dodicesimo, anche se speravo che le cose potessero migliorare.
Le cose non sono particolarmente migliorate con la partanza: l'unica azione di cui Auer si è reso protagonista nel corso della prima fase di gara è stata ritrovarsi coinvolto in un contatto con Farfus.
Il brasiliano è finito fuori pista, facendo anche un notevole salto nell'uscire dal tracciato. Purtroppo non era destinato a vedere la luce del traguardo, dato che si sarebbe ritirato dopo circa tre quarti di gara parcheggiando ai box.
Ci sono stati contatti minori nelle prime fasi di gara, mentre il resto dei giri sono stati abbastanza tranquilli, fatta eccezione per uno svarione di Rast(?), finito in testacoda ad un tratto a metà gara.

Green è rimasto in testa sia allo start, sia dopo il pit-stop, mentre Muller ha perso la seconda posizione subito dopo l'inizio della gara, quando è stato superato da Ekstrom. Dopo il giro dei pitstop si è comunque ritrovato terzo, proprio dove si trovava durante i primi giri.
Mentre si avvicinava il finale, i primi tre erano molto vicini con "Eki" (cit. telecronisti) che a pochi giri dalla fine ha reso la gara noiossimahhhh e falsatahhhh compiendo un sorpasso con il DRS ai danni di Green.
I telecronisti erano certi che Green sarebbe riuscito a riprenderlo, ma la realtà dei fatti era che mentre "Eki" scappava, Green doveva vedersela anche con Muller.
Alla fine erano comunque tutti vicinissimi: meno di quattro decimi tra i primi due e poco più di due decimi tra il secondo e il terzo classificato.
A proposito di terzo classificato, propongo la squalifica immediata per Muller. Uno che di nome si chiama Nico non può arrivare terzo...
...
...
...A parte gli scherzi, speravo di vederlo sul podio proprio per quella ragione. XD
Vorrei soffermarmi un attimo a parlare del podio: i capelli di Jamie Green, con una cresta spettinata sparata in aria, ricordavano Raikkonen old style.
Ma il meglio doveva ancora venire. Il trofeo del secondo classificato è stato consegnato da KARL WENDLINGER! *____* On3-On3-On3!!!11!!!11!
A proposito di trofei, erano strani, rappresentavano dei tori.

RISULTATO:
1. Mattias Ekstrom - Audi
2. Jamie Green - Audi
3. Nico Muller - Audi
4. Robert Wickens - Mercedes
5. Marco Wittmann - BMW
6. Maxime Martin - BMW
7. Mike Rockenfeller - Audi
8. Lucas Auer - Mercedes
9. Edoardo Mortara - Mercedes
10. Timo Glock - BMW
11. Paul Di Resta - Mercedes
12. Bruno Spengler - BMW
13. René Rast - Audi
14. Loic Duval - Audi
15. Maro Engel - Mercedes
16. Tom Blomqvist - BMW
17. Gary Paffett - Mercedes
Rit. Augusto Farfus - BMW

CLASSIFICA: Ekstrom 162, Green 134, Auer 131, Wittmann 125, Rast 124, Rockenfeller 116...

Mentre Gara 1 non ero riuscita a guardarla in diretta, sono riuscita a vedere in diretta Gara 2, la cui griglia di partenza era:

1^ fila: Green - Rast
2^ fila: Wittmann - Rockenfeller
3^ fila: Muller - Paffett
4^ fila: Glock - Ekstrom
5^ fila: Blomqvist - Spengler
6^ fila: Martin - Farfus
7^ fila: Di Resta - Mortara
8^ fila: Engel - Wickens
9^ fila: Duval - Auer

So che qualcuno potrebbe chiedersi se fossi soddisfatta dalla posizione sulla griglia di partenza di Auer.
La mia risposta, tecnicamente, è no, però gli ho visto fare una gran partenza e superare varie vetture, quindi ne è valsa la pena. #ThinkPositive.
Jamie Green nel frattempo aveva mantenuto la prima posizione ed era sotto indagine per essersi piazzato "a caso" sulla griglia di partenza, anche se poi la cosa è finita con un "no further action". Mi piace quando i piloti si piazzano a caso sulla griglia di partenza. In Formula 1 portava bene, visti i risultati di Monaco 2014 e Austria 2016. *-*
Purtroppo Green non era al volante di una Marussia e non stava inseguendo la remota possibilità di conquistare punti, ma era in testa alla gara ed essendo secondo in classifica non gli restava che sperare che "Eki" andasse incontro a qualche peripezia.
"Eki", infatti, ha perso una posizione alla partenza, ritrovandosi dietro a...
...
...
...
...no, non vale! non era l'ultima gara stagionale, ma la cosa aveva comunque qualcosa di pittoresco.
"Eki" è rientrato ai box quasi subito, perché apparentemente tutto era meglio che stare dietro a Glock, mentre anche Auer e altri piloti partiti nelle retrovie sono andati ai box. Nella top-5 è stato il turno di Wittmann, prima degli altri: era quarto ed era appena stato assolto con un "no further action" dall'accusa di avere cambiato direzione più di una volta.

Per gran parte del tempo la gara è stata piuttosto tranquilla.
Glock è stato l'ultimo a rientrare ai box e ha fatto per parecchi giri il figo in testa alla gara.
Quando è rientrato, in testa c'è tornato Green, davanti a Rast e a Muller; quest'ultimo a quanto pareva aveva undercuttato o overcuttato qualcuno ai box (non ricordo se sia entrato prima o dopo gli altri).

Plot-twist quando mancava un quarto d'ora alla fine della gara. Auer era in lotta con varie vetture, fuori dalla top-ten. Poi è venuto a contatto con Spengler che era dietro di lui, è finito in testacoda ed è andato a sbattere. Costretto al ritiro, è rientrato ai box con la vettura danneggiata sul posteriore.
In pista è entrata la safety car. Al restart Green ha mantenuto la posizione, davanti a Rast...
...
...
...ma non era destinato a finire davanti né a Rast né a molti altri.
Ha iniziato a perdere posizioni, inizialmente due o tre, in seguito molte di più, tanto che ha chiuso nelle retrovie. Rockenfeller, frattanto, ha superato Muller per il secondo posto, ma niente da fare, l'omonimo di Hulkenberg, seppure sul gradino più basso, sul podio c'è salito anche oggi! #Complotto!
Mentre Green perdeva posizioni, Ekstrom e Wittmann, entrambi piloti in lotta per il titolo, erano protagonisti di uno scontro a tre con...
...
...
...ancora lui?! O.O Qualcuno ha spiegato a Glock che non era l'ultima gara stagionale? XD

A quanto pare le creste spettinate in stile Raikkonen 2005/2006 andavano di moda, questo weekend, perché Rast aveva proprio quel genere di acconciatura.
La giornata è terminata con un momento in stile Bourdais. Sia Rast sia Rockenfeller sono riusciti a ribaltare i loro trofei: in quello di Rockenfeller il toro si è staccato dalla base di legno (e Rockenfeller si è detto dispiaciuto, perché era il trofeo più bello di tutto il campionato, a suo dire), mentre nel toro del trofeo di Rast si è staccato un orecchio!

RISULTATO:
1. René Rast - Audi
2. Mike Rockenfeller - Audi
3. Nico Muller - Audi
4. Gary Paffett - Mercedes
5. Mattias Ekstrom - Audi
6. Marco Wittmann - BMW
7. Timo Glock - BMW
8. Loic Duval - Audi
9. Paul Di Resta - Mercedes
10. Robert Wickens - Mercedes
11. Maxime Martin - BMW
12. Augusto Farfus - BMW
13. Tom Blomqvist - BMW
14. Jamie Green - Audi
15. Maro Engel - Mercedes
16. Bruno Spengler - BMW
Rit. Edoardo Mortara - Mercedes
Rit. Lucas Auer - Mercedes

CLASSIFICA: Ekstrom 172, Rast 151, Green 137, Rockenfeller 134 (1 vittoria), Wittmann 134 (0 vittorie), Auer 131...

L'ultimo appuntamento della stagione sarà tra tre settimane a Hockenheim.

sabato 23 settembre 2017

CARS 3: la fine di Saetta McQueen... o un nuovo inizio?

Ieri sera sono stata al cinema con due amici a vedere "Cars 3". Non apparivamo tanto fuori luogo, ma solo perché era lo spettacolo delle 22.30 e verosimilmente il vero pubblico target del film della Pixar aveva assistito alla proiezione precedente.
Il mio parere, dopo avere visto "Cars 3" è che valesse i soldi del biglietto d'ingresso e che il terzo film della serie di Pixar fosse:
1) rivolto a un pubblico più "maturo" rispetto ai primi due della serie;
2) rivolto non solo a un pubblico che scegliesse quel film perché desideroso di vedere un film di animazione, ma anche a un pubblico che lo scegliesse in quanto appassionato di motori.

La prima osservazione ha una spiegazione anche commerciale, a mio vedere. I tre film della serie di "Cars" sono usciti a diversi anni di distanza l'uno dall'altro, con il primo che era del 2006.
Ho avuto l'impressione che, nel realizzare questo film, sia stato tenuto conto del fatto che i bambini cresciuti con "Cars" non siano più bambini e che sia stato realizzato un prodotto che potesse interessare non solo alla nuova generazione dei bambini di oggi, ma anche a chi vide il primo "Cars" da bambino e adesso non è più un bambino.

Nel primo film Lighting McQueen, Saetta nella versione italiana, era un arrembante giovincello che pensava che i risultati gli fossero dovuti.
Classificato a pari merito con i suoi avversari The King e Chick Hicks, rispettivamente un veterano prossimo al ritiro che vestiva i colori del team Dinoco e uno sbruffone che spesso andava oltre i limiti del fair play, doveva prendere parte a uno spareggio con gli altri due.
Vista la sua intenzione di recarsi sul luogo della gara in anticipo nel tentativo di trattare con il team Dinoco per prendere il posto del veterano dopo il suo ritiro ormai imminente, si perdeva accidentalmente in un paesino laddove veniva costretto a riparare la strada che lui stesso aveva distrutto in corso d'opera. Lì faceva amicizia con un carro attrezzi sgangherato e tanti altri personaggi (tra cui Sally, un'auto con la quale si fidanzava) e veniva notato da Doc Hudson, vecchia auto da corsa caduta nel dimenticatoio dopo essersi ritirata a vita privata, che decideva di diventare il suo team principal.
Si presentava alla gara finale con una pit-crew composta dai suoi nuovi amici ed era a un passo dalla vittoria quando si fermava prima di tagliare il traguardo per andare a soccorrere The King dopo che quest'ultimo era stato buttato fuori pista da Chick Hicks. Nonostante quest'ultimo avesse tagliato il traguardo da vincitore, veniva accolto con fischi e critiche, mentre la Dinoco sceglieva Saetta per la stagione successiva. Saetta, però, rifiutava per rimanere con il team composto dai suoi amici.
Nel secondo film, che sinceramente mi piacque decisamente meno del primo, Saetta aveva a che fare con una vettura open-wheel di origine italiana che, ancora una volta, andava oltre i limiti del fair play.
Anche quel film si concludeva con il trionfo incontrastato di Saetta McQueen.

Il terzo film mi ha dato l'impressione, fin da subito, di essere, seppure con i limiti che un film d'animazione può avere in tal senso, un film SUL motorsport, non un film ambientato nel mondo del motorsport in cui l'obiettivo principale è quello di far trionfare i buoni sui cattivi. In realtà in questo film non c'è una divisione marcata tra buoni e cattivi: Jackson Storm, il principale avversario di Saetta in pista, è un giovane esuberante e sbruffone e le sue battute contro Saetta non sono poi tanto diverse da quelle che il giovane Saetta all'inizio del primo film riservava ad altri. Inoltre per il protagonista il confronto non è soltanto con nuovi avversari, ma anche e soprattutto con il tempo che passa.

Sono passati molti anni dai tempi di gloria di Saetta McQueen. È divenuto il pilota più titolato della "Piston Cup", ma i suoi giorni sembrano essere ormai finiti.
I suoi vecchi avversari vengono sostituiti a poco a poco da vetture più scattanti e tecnologiche, di nuova generazione, e il suo destino è quello di essere messo da parte come gli altri.
Nei servizi televisivi viene puntualmente preso per i fondelli dall'opinionista ex pilota che conduce la trasmissione, che altri non è che il suo vecchio nemico Chick Hicks, viene definito ormai vecchio e sorpassato e a fine carriera, il tutto mentre Jackson Storm sembra dominare e in cui le auto di nuova generazione sono in vantaggio nei confronti di quelle old style.
Dopo la vittoria del campionato da parte di Storm, per Saetta McQueen sembra essere giunto il momento del ritiro, con un solo problema: si tratterebbe di un ritiro imposto, mentre Saetta non si sente affatto pronto per ritirarsi. Tenta quindi di rimettersi in gioco, con la sua squadra, la Rusteeze, che viene venduta a un nuovo facoltoso proprietario, che mette a disposizione di Saetta i mezzi che hanno a disposizione i suoi giovani avversari: una personal trainer di nome Cruz e un elaborato simulatore, sul quale le auto di nuova generazione si allenano, diversamente da quelle old style che facevano test guidando sullo sterrato.
Quando il nuovo proprietario della squadra si rende conto che Saetta non è capace di utilizzare un simulatore né sembra interessato a continuare a farlo, decide di metterlo da parte appioppandogli un ruolo di testimonial, che però McQueen non accetta. Chiede al titolare di dargli un'ultima possibilità: se dovesse vincere la prima gara del campionato imminente, vorrebbe continuare a gareggiare.

Pur essendo un cartone animato, "Cars 3" mi ha dato l'impressione di essere un film che tratta VERE problematiche del motorsport.
C'è un conflitto tra generazioni, innanzi tutto. L'esordio di Storm e l'enfasi sui suoi risultati mi ha ricordato per certi versi sia l'esordio in Formula 1 di Hamilton e, per rimanere in tempi più recenti, quello di Verstappen.
Il comeback di Saetta McQueen, di una generazione precedente rispetto a quella dei suoi nuovi avversari, mi ha ricordato molto il ritorno in Formula 1 di Michael Schumacher. Curiosità: lo stesso MSC non utilizzava il simulatore, perché soffriva di mal d'auto.
Altro punto in comune tra fiction e realtà è il motivo per cui Saetta è così tanto preso di mira, una volta che inizia ad avanzare l'età: prima era uno che vinceva sempre.
Succede anche nel motorsport vero, per due ragioni:
1) più un pilota è stato vincente e più si noterà la differenza quando i suoi risultati caleranno;
2) più un pilota è stato vincente e più sarà facile che si ritrovi in un contesto in cui le sue performance negative salteranno all'occhio.
Sui piloti percepiti come buoni piloti ma niente di più ci sono aspettative più basse e, per fare un esempio pratico, nel periodo 2010/2011 Kovalainen passò quattro volte in Q2 al volante della Lotus Team Malaysia, ma nessuno criticava sistematicamente Trulli per non esserci riuscito nemmeno una volta né veniva bollato come "troppo vecchio per la Formula 1".

"Cars 3" non si è limitato a questo. Com'è andata a finire con Saetta McQueen e la minaccia di mandarlo a fare l'uomo immagine della Rusteeze? Innanzi tutto va a finire con Saetta e Cruz che si allenano su una spiaggia, con lei che cerca di fargli accettare le nuove tecnologie, tra cui il suo GPS.
Parliamo per un attimo del GPS di Cruz? La sua frase principale era "segnale assente", perché capitava sempre qualcosa che non permetteva a Saetta e Cruz di stabilire a quale velocità andasse Saetta.
Una sola cosa non mi è piaciuta del GPS di Cruz: il modo in cui veniva pronunciato il suo nome, Vettel pronunciato "Vettel", che non è come si pronuncia. Tra parentesi, era doppiato proprio dallo stesso Sebastian Vettel.
I telecronisti Bob e Darren, invece, erano doppiati da Gianfranco Mazzoni e Ivan Capelli. Non ho sentito nessun "un cordiale saluto" da parte di Bob, come accadeva nel primo film, però Bob ha concluso una frase con "vero, Darren?" e ciò mi è parso molto culturalmente elevato!

Dopo la parentesi con il GPS (che ho scoperto chiamarsi Hamilton nella versione originale ed essere doppiato da Lewis Hamilton), Saetta e Cruz finiscono in mezzo a un demolition derby, battendo la pluricampionessa Lilly(?), uno scuolabus che si ribalta. Saetta si è presentato là ricoperto di fango per non farsi riconoscere, ma finisce sotto un idrante e la sua identità viene rivelata al mondo.
Vincitrice del demolition derby è ufficialmente Cruz, che in seguito confida a Saetta che in passato è stata una sua fan, che il suo sogno era quello di diventare pilota e che fare la coach per lei è stato un ripiego.
Poi vanno a stanare Smokey, colui che a suo tempo era stato il mentore di Doc Hudson. Smokey rivela a Saetta che, seppure Hudson ebbe una lunga e intensa carriera come pilota, il momento più bello della sua vita fu quello in cui divenne il team principal di Saetta McQueen.
Intanto Saetta continua ad allenarsi per la gara imminente, dimostrando però delle difficoltà a stare dietro a Cruz.

Il finale mi ha sorpresa, perché è stato meno scontato di quanto pensassi. Mi ero detta "va a finire che in qualche modo Saetta vince, perché è il protagonista e deve vincere".
Per certi versi è andata a finire così, ma non in modo scontato e prevedibile. Saetta in gara non brilla particolarmente e faticava a raggiungere Storm. Però sfrutta un buco nel regolamento e, dopo una caution, fa entrare in pista Cruz al posto suo. Quest'ultima vince con un salto mortale sopra a Storm un attimo prima di varcare la linea del traguardo.
Il nuovo proprietario del team vuole ingaggiarla al posto di Saetta, ma Cruz rifiuta. Le viene fatta seduta stante un'offerta dalla Dinoco e quella la accetta. Il nuovo proprietario del team Rusteeze pensa di avere vinto la propria "scommessa" con McQueen, ma siccome la gara l'ha iniziata lui, di fatto è co-vincitore insieme a Cruz quindi, in teoria, gli spetterebbe il volante per il resto della stagione.
Il finale lascia intendere che forse non andrà così: sembra che, quando il team Rusteeze viene venduto dal suo nuovo proprietario e viene comprato dal titolare della Dinoco, Saetta sia destinato ad un ruolo manageriale mentre in pista ci andrà Cruz... e non sembra particolarmente dispiaciuto da tutto ciò.
Anche questo, di fatto, è rappresentativo della carriera che certi piloti intraprendono dopo il ritiro dalle competizioni.

Non voglio giudicare il film con stelline o quant'altro.
Voglio solo dire, in conclusione, che lo consiglio, perché secondo me vale la pena di vederlo.


Milly Sunshine(C)
Post scritto sia per il Forum F1GC sia per il mio blog Sunshine on F1.

venerdì 22 settembre 2017

AAAAAAWWWWW... #TantoAmmmmore in Indycar!

Dato che ne ho parlato nel Commento al Gran Premio di Sonoma, che cosa potrei fare di meglio, se non postare direttamente il tweet postato l'altro giorno da Helio Castroneves?

Più passa il tempo e più rimango del parere che se i due avessero la metà dei loro anni, se almeno uno dei due avesse i capelli biondi o se anche solo Kanaan avesse i capelli, verrebbero shippati in tutte le salse da uno stuolo di fungirl.
Invece no, a quanto pare vengono shippati soltanto dal profilo ufficiale della Indycar, quando vengono intervistati per narrare le proprie storie di vita vissuta dentro e fuori dai circuiti...
...
...
...e non solo: come dimostra questo tweet, evidentemente anche lo stesso H3lio shippa sé stesso con Kanaan!

Le storie di vita vissuta sono in genere le seguenti:

> Quando i due si conobbero, avevano all'incirca dodici anni e gareggiavano sui kart in Brasile. Tony era di Salvador, Helio delle campagne intorno a Sao Paulo. Helio andava spesso a casa di Tony, quando dovevano gareggiare.

> Le loro strade si separarono dopo pochi anni. Helio, dopo gli anni nei kart andò a gareggiare nella Formula 3 britannica. Tony, che dopo la morte del padre era riuscito a continuare a gareggiare trovando lavoro in una fabbrica che produceva go-kart e diventando loro tester, per poi trovare un ingaggio in un team di proprietà del padre di Rubens Barrichello, in seguito andò a gareggiare nella F3 italiana, completamente squattrinato, al punto tale che per tre anni dormì nell'ufficio del suo team principal perché non poteva permettersi un'altra sistemazione.

> Sia Helio sia Tony furono ingaggiati da un team di Indylights sponsorizzato dalla Philip Morris Brasil. Quando Tony giunse negli States, non sapeva una sola parola d'inglese, quindi si era fatto scrivere su un foglio di carta dall'amico Rubens Barrichello le frasi e i termini che avrebbero potuto essergli utili. Quando erano compagni di squadra in Indylights, Helio e Tony vivevano insieme e dormivano nella stessa stanza "ma non nello stesso letto", come ci tengono entrambi a specificare.

> Ad entrambi erano stati dati due anni di tempo: se uno dei due avesse vinto il titolo in Indylights al secondo anno, sarebbe passato in Indycar, mentre l'altro sarebbe stato mandato a casa. In caso contrario, sarebbero stati mandati a casa entrambi. Kanaan vinse il titolo con pochi punti di vantaggio su Castroneves, ma nessuno dei due venne mandato a casa e, anzi, entrambi arrivarono in Indycar (anzi, Formula CART, vista l'epoca).

> Non so se Tony l'abbia fatto davvero, dato che quando Helio racconta questa storia di solito ride sguaiatamente, ma pare che all'ultima gara stagionale, in Indylights, quella in cui Tony vinse il titolo, per intenderci, Tony tentò di congelare le posizioni anzitempo cercando di fare entrare una safety car per detriti, cercando di togliersi la protezione che usavano all'epoca i piloti al posto dell'Hans e gettandola sul circuito, ma questa rimase incastrata nel rollbar della vettura.

> Dopo la fine del 2006 due non si parlarono per molto tempo dopo una lite via stampa avvenuta dopo che Castroneves aveva accusato Kanaan di averlo ostacolato durante l'ultima gara stagionale e che, per quel motivo, Helio era stato battuto da Sam Hornish Jr per il campionato. Apparentemente i due ripresero a parlarsi così dal nulla in un momento imprecisato che pare essere collocato intorno agli inizi del 2009.

> Per lunghi anni, Kanaan scherzò sul fatto che era curioso come lui non avesse mai vinto la Indy 500 ma fosse riuscito a vincere un titolo, mentre Castroneves pur non avendo vinto un titolo avesse vinto tre volte la Indy 500. Poi nel 2013 Tony vinse la Indy 500 e da allora i principali argomenti da trolleggio riguardano il naso di Kanaan e i capelli di Castroneves.


giovedì 21 settembre 2017

Commento al Gran Premio di Sonoma (Indycar 2017 #17)

Non c'era nulla di più buio della notte di Singapore se non la prospettiva di dovere aspettare che si facesse notte anche qui e, per "notte", non intendo le otto di sera, orario a cui la gara di Marina Bay parte, in modo da consentire a Strollino di tagliare il traguardo alle dieci di sera.
No, il Gran Premio di Sonoma è iniziato quando qui era mezzanotte e tre quarti.
Come penso di avere già lasciato intendere, per me non è un grosso problema. Ho sempre avuto l'abitudine di andare a letto tardi e il fatto di avere un orario di lavoro che da molti viene visto come anomalo ha contribuito ulteriormente a questa mia abitudine.
All'orario di inizio della gara ero già su Youtube pronta a vedermela, perché avevo avuto la fortuna di trovare un canale Youtube che la trasmetteva, dopo avere dovuto rinunciare a un sito di streaming più "tradizionale" per via del fatto che il primo link fornito non funzionava e il secondo nemmeno. Il terzo non l'ho provato, perché nel frattempo avevo trovato un canale Youtube che trasmetteva la gara.
Era un momento decisivo.
C'erano cinque piloti in lotta per il campionato, dato che in Indycar ci sono punti fino al 33esimo classificato e che, chiunque si qualifichi ma non parte, prende comunque il punteggio dimezzato da non-starter.
Addio Alex Non Sono Valentino Rossi.
Addio Grammo Reale.
La faccenda era già circoscritta ai Penske Boyssss e a Scott Dixon, il detersivo al retrogusto di kiwi, insomma, con Nuovo Giardino che, al momento, era quello messo meglio di tutti. Era in testa alla classifica davanti allo stesso Dixon, a H3lio, a "Saimon" e a Willpowahhhhhh, ciascuno dei quali aveva ancora delle speranze.
Anch'io avevo delle speranze.
Le mie speranze erano destinate a non concretizzarsi, ma soltanto alla fine mi sono resa conto che la mia VERA speranza era un'altra.
Lo dico adesso e intendo dirlo finché non avrò certezze per l'anno che verrà: non me ne importa nulla se il titolo di Castroneves è l'equivalente Indycar-friendly della vittoria di Heidfeld o del podio di Hulkenberg, per quanto mi riguarda potrebbe continuare a perdere titoli all'ultima gara per altri vent'anni...
...
...
...ma sentire in telecronaca affermazioni del tipo "questa potrebbe essere la sua ultima gara" o un po' più diplomatico "questa potrebbe essere stata la sua ultima stagione full-time" mi lascia spiazzata molto più del fatto che probabilmente Heidfeld non vincerà mai un eprix e che probabilmente Hulkenberg non salirà mai sul podio di un gran premio di Formula 1.
Vi ho già spoilerato che il titolo non l'ha vinto H3lio, cosa più prevedibile di quanto volessi credere prima della gara, ora non mi resta che passare a illustrare la griglia di partenza:

1^ fila: Newgarden Penske - Power Penske
2^ fila: Pagenaud Penske - Castroneves Penske
3^ fila: Sato Andretti - Dixon Ganassi
4^ fila: Hunter-Reay Andretti - Rossi Andretti/Herta
5^ fila: Rahal Rahal - Bourdais Coyne
6^ fila: Andretti Andretti - Kanaan Ganassi
7^ fila: Daly Foyt - Chilton Ganassi
8^ fila: Kimball Ganassi - Hinchcliffe Schmidt
9^ fila: Pigot Carpenter - Jones Coyne
10^ fila: Harvey Schmidt - Hildebrand Carpenter
11^ fila: Claman-DeMelo Rahal - Muñoz Foyt   

Come si può facilmente notare dalla griglia di partenza, a condizione di averla letta fino in fondo, spiccava il nome di una new entry, tale Zachary Claman De Melo, che la gente su Twitter aveva già soprannominato per assonanza(?) Zachary Claman De Yellow, in attesa del momento in cui si sarebbe impantanato da qualche parte facendo entrare la safety car.
Contro tutte le aspettative durante la gara non è entrata una sola safety car, figuriamoci se l'ha fatta entrare questo nuovo indy-baby!
Il ragazzino in questione è una new entry giunta dalla Indylights, per intenderci, da quell'antro oscuro dal quale provenivano a loro tempo Ed Jones e Spencer Maialotto, che se guidasse una vettura rosa diventerebbe un porcellino d'India (@PM: questa battuta era talmente brutta che meritava di vedere la luce di un Commento, prima o poi). Non è chiaro se e dove lo rivedremo nel 2018, ma per il momento è meglio se ci concentriamo su questo gran premio, anche perché il campionato 2018 inizierà tra più o meno sei mesi quindi mi sembra decisamente prematuro...
...
...
...unica cosa che mi concedo per il 2018 è versare lacrime per l'ipotetico ritiro di H3lio. #SorryNotSorry.
Vogliamo parlare di H3lio?
Sì, parliamo di H3lio.
Non è l'unico vecchiaccio che abbia preso parte a questo campionato di Indycar, ma la differenza è che il suo amichetto Vin Diesel quest'anno è stato meno in vista, quindi a nessuno importa più di tanto di lui e che Vin Diesel pare essere sul punto di firmare con il team Foyt per la prossima stagione e forse anche per quella dopo.
La differenza abissale tra i due è che:
1) Vin Diesel ha verosimilmente trovato un volante su cui appoggiare il fondoschiena;
2) Vin Diesel, dopo avere perso il suo attuale volante, non avrebbe problemi ad appoggiare il fondoschiena su una vettura di un altro team, qualora un altro team si facesse avanti.
Pare che il team Penske voglia piazzare H3lio nell'IMSA (l'endurance americano, per intenderci) e che, di conseguenza, saremo privati della sua presenza in Indycar nel 2018.
Non è qualcosa che sono pronta ad affrontare, per niente e c'è una ragione a mio parere inequivocabile.
Mi sono resa conto da ormai moooooolto tempo che criticare i piloti ritenuti "troppo vecchi" è un hobby molto diffuso e che spesso e volentieri i risultati dei "piloti vecchi" vengono interpretati in modo tale da farli apparire ancora peggiori di quanto non siano davvero. Succede da anni, anche quando quelli che al giorno d'oggi sono visti come piloti vecchi avevano venticinque o trent'anni, quindi il mio intervento non ha doppi fini e non voglio affermare che Raikkonen sia meno bollito di quanto la gente lo descriva, che finora Massa abbia fatto più punti di Stroll, che Button dovrebbe tornare in Formula 1 o quant'altro, perché obiettivamente parlando è lì che la gente va a parare quando vengono fuori discorsi del genere.
Io non sto parlando di nessuno di quelli che ho citato nel paragrafo di cui sopra, quindi dimentichiamoci della loro esistenza almeno per i prossimi paragrafi. Sto parlando di Helio Castroneves; insomma, di uno che all'età di quarantadue anni è stato in lotta per il titolo fino all'ultima gara stagionale contro i suoi più giovani compagni di squadra e che, diversamente dai suoi compagni di squadra, qualche mese fa alla Indy 500 è stato in lotta per la vittoria, classificandosi in seconda posizione.
Castroneves inizia a diventare vecchio anche per gli Indy-standards? Forse sì, anche se fino a un certo punto (la Indy 500 l’ha pur sempre vinta un quarantenne, quest’anno, e nessuno ha battuto ciglio).
Castroneves ha dimostrato di avere performance tali che il suo ingaggio full-time in Indycar è ancora giustificato? Assolutamente sì e non vedo come si possa affermare il contrario. Non è che “ha fatto il suo tempo”, come potrebbe dire qualcuno. Mi pare tutto tranne che un pilota finito e mi pare che abbia in mente tutto tranne che ritirarsi.

Veniamo alla gara. Ricordo vagamente che in telecronaca si sia parlato del fatto che Sato partiva in una posizione di tutto rispetto.
Tre.
Due.
Uno.
Stava vagando oltre il bordo della pista.
Gli è andata bene, perché c’era Hinchy che era fuori e che, in qualche modo, è riuscito a rientrare in pista.
Poi c’era Vin Diesel che aveva una gomma a terra e che è riuscito a raggiungere i box, dai quali è uscito nelle retrovie.
Vin Diesel: “Tunz tunz tunz!!!11!!111!! Almeno questa volta H3lio non potrà accusarmi di essere la ragione per cui perderà un altro titolo!!!111!!111!!”
H3lio: “Io non perderò un altro titolo, tra una cosa e l’altra ho asfaltato Saimon! Io sono un figo e lui no! One-one-one!!111!!111! Juan-Juan-Juan!!111!!!11!”
Vin Diesel: “Juan Juan Juan! AAAAAAAAAWWWWWW! <3 Quello sì che è un figone! *-* Come vorrei che fosse qua con noi e che ci scambiasse per dei tombini.”
Juan Juan Juan: “Invece sono al McDonald che mangio hamburger e patatine! #MontyWins. Il mio dietologo mi ha confidato di essere caduto in depressione, ma non mi interessa. Io sono caduto, ma inciampando su un tombino scoperchiato, e sto divorando hamburger per consolarmi. Sono troppo impegnato a mangiare per guardare la gara in TV, potete dirmi come sta andando?”
H3lio: “C’è Nuovo Giardino che è in testa davanti a Willpowahhhh, poi ci sono io. Dietro di me c’è Saimon, intravedo la sua baguette. La sta usando come mazza da baseball per proteggersi dai kiwi che gli sta lanciando il Detersivo!”
Juan Juan Juan: “Tutto regolare, insomma? Nessuno che fa casino? Il Grande Samurai non ha ancora deciso di bombardare il posto?”
H3lio: “No, ma credo che tra qualche giro si atteggerà a spagnolo e cercherà di mettersi sulla strada di Alex Non Sono Valentino Rossi.”

Takuma Non Sono Hiroshi Aoyama Anche Se Ne Condivido La Nazionalità non è stato protagonista di una gara molto tranquilla: al sesto giro, infatti, ha forato durante un duello con il compagno di squadra che a breve diventerà il suo ex compagno di s    quadra.
A fine stagione, infatti, il Grande Samurai lascerà il team Andretti, direzione team Rahal, perché è un pilota Honda e il team Andretti passerà per la prossima stagione ai motori Chevrolet.
Mi stavo appunto disperando perché non ci sarà più nessuna partnership con la McLaren Honda, poi mi sono ricordata che la McLaren non avrà più i motori Honda nel 2018. E poi è il 2018, mancano ancora tantissimi mesi.
Il Grande Samurai ha fatto, in quell’occasione, un intero giro su tre ruote, per poi dirigersi ai box dai quali è uscito nelle retrovie.
In seguito lo si è visto andarsene di nuovo in giro per i campi, ma ormai a nessuno importava più di lui, perché appariva chiaro che, per quanto si impegnasse, non sarebbe riuscito a fare entrare in pista la safety car.
Il suo collega Alexander Non Sono Valentino Rossi non è stato altrettanto caotico in gara (d’altronde NSVR è ancora un giovincello, prima di diventare caotico come il Grande Samurai dovrebbe impegnarsi seriamente con quindici anni di incidenti), ma la sua gara è finita anzitempo quando è rientrato ai box per un problema tecnico.
O forse no?
Ho avuto l’impressione di rivederlo in pista, successivamente. La cosa sarebbe molto in stile Indycar, ma non sono completamente sicura che sia accaduto. Era tardi e iniziavo a perdere qualche colpo, inoltre davanti i championship contenders stavano catalizzando l’attenzione, quindi qualcosa poteva anche sfuggirmi.

Mentre dietro si comportavano tutti da bravi bambini e non combinavano danni, là davanti la situazione era meno tranquilla di quanto potesse apparire e #DramaHappened.
Il Gran Premio di Sonoma è stato un susseguirsi di citazioni colte e ha dimostrato che anche la Formula 1, tanto snobbata dai puristi della Indycar, potrebbe essere un ottimo punto di partenza.
Per esempio credo proprio che scomoderò Magny-Cours 2004, quella famosa gara che Michael Schumacher vinse facendo quattro pitstop, uno in più degli altri. Non che la Ferrari F2004 avesse difficoltà nel condurlo in victory lane (ehm... al parc fermé), ma quel giorno fu decisa una strategia diversa: fermarsi una volta in più, ma avere la vettura più leggera e quindi andare più forte degli altri.
Era il Gran Premio di Francia.
Il caso ha voluto che i quattro pitstop li facesse un francese.
Saimon era precipitato in quarta posizione già nelle prime fasi di gara, una vittoria, di per sé, non gli avrebbe consegnato il titolo, ma intanto la possibilità di una vittoria era pur sempre la possibilità di una vittoria.
In conclusione: gli altri si sono fermati tre volte, Saimon si è fermato quattro volte. Per il momento, però, preferirei lasciarlo un attimo da parte, perché dietro c’erano anche altri piloti e si concretizzava la possibilità di un’altra citazione colta.

Parliamo del Gran Premio del Messico 2016. Anzi, parliamo per prima cosa del fatto che il primo giro di pitstop aveva incrementato il gap tra i piloti della Penske e che H3lio, ormai distante da Nuovo Giardino e Willpowahhhhh, doveva vedersela con il Detersivo al retrogusto di Kiwi. Non che Dixon fosse tranquillo, perché aveva Grammo Reale con il fiato sul collo, ma la realtà dei fatti era che il fiato sul collo più di tutti ce l’aveva Grammo Reale.
Era sesto dietro alle Penske e al Detersivo.
Poi è passato ad essere settimo.
Nell’unica occasione in cui nessuno se lo sarebbe filato, a strappargli la posizione e a portarsi a ridosso dei piloti che lottavano per il titolo era nientemeno che Marco Sonniferetti. #Applausi.
Nemmeno io ho intenzione di filarmi Sonniferetti e in realtà neanche Grammo Reale. È tra H3lio e Dixon che #DramaHappened.
Ho parlato del GP del Messico dell’anno scorso per una ragione. Molto prima del termine caotico della gara, con il big-mess tra Verstappino, Sebby e Dani-Smile, Verstappino si era reso protagonista...
...
...
...fermi tutti. Correttore di Word, mi fai una grandissima cortesia? Mi spieghi perché, nella frase precedente, in cui la lingua impostata è la stessa per tutta la durata della frase, mi sottolinei in rosso il termine “Verstappino” nella prima occasione in cui l’ho scritto, ma non lo sottolinei nella seconda?!
Okay, va bene, torniamo a noi. Ad un certo punto di quel gran premio ci fu un duello tra Rosberg e Verstappino in cui quest’ultimo sorpassò l’altro like a boss, per poi auto-trollarsi, finire lungo, perdere la posizione un nanosecondo dopo averla conquistata. Quello che Verstappino fece al Gran Premio del Messico, Dixon l’ha replicato con poche varianti. La sua vittima sacrificale era Castroneves, che senza fare nulla ha recuperato in pochi istanti la posizione che aveva seriamente rischiato di perdere.
Non faceva testo.
L’avrebbe persa lo stesso.
Dixon l’avrebbe undercuttato dopo l’ultimo pit-stop. Tutto questo, però, non ci interessa più. Dobbiamo tornare a parlare dei Pagengarden.

Tra i due c’erano state scintille a Gateway.
A Saimon non era piaciuto affatto il sorpasso subito da Nuovo Giardino. Invece di urlare “you have to leave the space” si era sfogato con la stampa dicendogliene dietro di tutti i colori.
Nuovo Giardino aveva replicato di non avere fatto niente di scorretto e che le lamentele di Saimon erano infondate.
Mi ero persa qualche sviluppo.
Pare che il team abbia costretto entrambi a chiarirsi lanciandosi i piatti e che l’episodio di Gateway sia stato dimenticato da entrambi e che abbiano deciso di comportarsi con il fair-play che dovrebbe esserci tra compagni di squadra.
Tra compagni di squadra la massima ambizione non dovrebbe essere quella di accoltellarsi alle spalle così come se niente fosse alla prima occasione...
...
...
...naaaahhhh, bisognerebbe avvicinarsi con gentilezza al proprio compagno di squadra e dirgli “se per te non c’è problema, procederei accoltellandoti alle spalle”.
Ora, però, torniamo a Sonoma. Quando Saimon si è fermato per il quarto pit-stop erano trascorsi pochi giri dal terzo pitstop dei suoi colleghi.
È rimasto davanti a Nuovo Giardino.
Nuovo Giardino non era particolarmente soddisfatto di essere dietro.
Ho temuto che combinassero un po’ di casino.
Alla fine non l’hanno fatto, si sono comportati bene: Nuovo Giardino sapeva che se fosse arrivato secondo avrebbe vinto tranquillamente il titolo, quindi ha lasciato che Saimon potesse fuggire a gambe levate. Poi Saimon si è reso conto che, se anche fosse scappato a gambe levate, il titolo l’avrebbe vinto lo stesso Nuovo Giardino.
I telecronisti affermavano che Saimon aveva una sola possibilità, se voleva avere speranze di portare a casa il campionato ed è così che è andata in scena un’altra citazione colta della Formula 1. Saimon ha deciso di andare a comandare con il trattore in tangenziale, nella speranza di ricompattare le vetture per vedere se qualcuno superava Nuovo Giardino. Gli è andata ancora peggio che a Hamilton ad Abu Dhabi 2016: se non altro Hamilton è riuscito a innescare dei tentativi di sorpasso. Che poi le posizioni non siano cambiate è un altro discorso, ma domenica a Sonoma non è accaduto nulla di tutto ciò, niente che facesse fare un salto sulla sedia, ogni tanto.

RISULTATO: 1. Simon Pagenaud (Penske), 2. Josef Newgarden (Penske), 3. Will Power (Penske), 4. Scott Dixon (Ganassi), 5. Helio Castroneves (Penske), 6. Graham Rahal (Rahal), 7. Marco Andretti (Andretti), 8. Ryan Hunter-Reay (Andretti), 9. Sebastien Bourdais (Coyne), 10. Conor Daly (Foyt) 11. Charlie Kimball (Ganassi), 12. Max Chilton (Ganassi), 13. Spencer Pigot (Carpenter), 14. J.R. Hildebrand (Carpenter), 15. Carlos Muñoz (Foyt), 16. Tony Kanaan (Ganassi), 17. Zachary Claman De Melo (Rahal), 18. Jack Harvey (Schmidt), 19. Ed Jones (Coyne), 20. Takuma Sato (Andretti), 21. Alexander Rossi (Andretti/Herta), 22. James Hinchcliffe (Schmidt).

Ovviamente al termine della gara nessuno si è filato Sonniferetti, e non perché in qualche modo si sia fatto strappare la posizione duramente conquistata da Grammo Reale.
Nessuno si è filato nemmeno Saimon, nonostante avesse vinto. Era solo un gran parlare di Nuovo Giardino, che ha vinto il titolo davanti a Pagenaud, Dixon, Castroneves e Power.
Durante l’intervista di H3lio, l’intervistatore dava per scontato che questa fosse stata la sua ultima stagione full-time, mentre H3lio era più sul wait and see.
Nei giorni successivi ha postato un tweet scrivendo che la famiglia e gli amici sono tutto e l’ha corredato da una foto di sé stesso in compagnia della figlia e di Kanaan. AAAAAAAWWWWWWW! *_______* Poi, il 20 settembre, si è recato insieme a Saimon alla festa di compleanno di Montoya.
Stay tooned. Il campionato sarà anche finito, ma ci saranno sicuramente degli ulteriori sviluppi di cui discutere se e quando un commento alla stagione vedrà la luce. ^^

Commento al Gran Premio di Singapore: Marina Bay, 17 Settembre 2017

[Qualifiche + Gara] #ExportingSpanishAmericanPhilosophyToF1.
Ci sono commenti facili da scrivere. Quello al Gran Premio di Singapore non è uno di quelli, perché dobbiamo spiazzare da un argomento all'altro: quello principale sarà Leilani Munter. Non sapete di chi sto parlando? Immaginate Danica Patrick con qualche anno di più ma più gnocca. Che cosa c'entra con il GP di Singapore? Beh, con il GP di Singapore in sé forse niente, ma la sto già shippando mentalmente con uno dei protagonisti di questo gran premio per motivi che dopo andrò a spiegare.
So che parlare di gossip immaginari è figo, ma dobbiamo concentrarci anche su altro, per esempio il fatto che ci sia stato un certo incidente già in partenza.
Oserei dire che questa è la volta in cui, più di ogni altra, mi sono fatta un'idea personale non influenzata da altri di quello che è successo: i miei parenti parlavano troppo perché potessi sentire la versione data in telecronaca, quantomeno quella data in occasione dei primi venti o trenta replay, sicuramente più impulsiva di quella dei successivi settantacinque o ottanta. Su internet ci sono arrivata solo nel tardo pomeriggio, quindi nessuno mi ha influenzata.
Dirò adesso e mai più come la penso a proposito di questo incidente:
1) Vettel ha chiuso Verstappen cambiando direzione a sinistra nonostante la prima curva fosse a destra, tale manovra è consentita dal regolamento, chi è davanti può cambiare direzione una sola volta ed è quello che Vettel ha fatto;
2) il fatto che la manovra di Vettel sia conforme al regolamento non significa che rispetti anche le leggi del buon senso;
3) Verstappen e Raikkonen erano dietro, non si sono spostati da nessuna parte e non hanno frenato, ciò è conforme al regolamento e, entro certi limiti, potrebbe essere quasi conforme anche al buon senso, perché dietro di loro poteva succedere qualunque cosa;
4) per quanto ritenga che il comportamento di Vettel sia stato poco sensato, ritengo poco sensata la totale abolizione della teoria "la colpa è di chi sta dietro" qualora sussista la volontà di screditare chi sta davanti, Vettel in questo caso, motivazione se Alonso fosse stato al posto suo avrebbe dominato il campionato;
5) chiunque finora abbia invocato l'abolizione delle partenze dietro la safety car con pista bagnata con vetture con assetto da asciutto in nome dello spettacolohhhh ha avuto ciò che desiderava, quindi a tali persone invece di lamentarsi del fatto che c'è stato un incidente dovrebbero lamentarsi piuttosto del fatto che in questo incidente siano rimaste coinvolte solo quattro vetture invece che l'intera griglia di partenza e che nessuno si sia fatto male. #SorryNotSorry.
Con questo ho già menzionato il fatto che sia avvenuta la #FirstWetNightRaceEver, quindi posso anche fare un passo indietro e parlare di come sia iniziato questo weekend, perché di cose, dentro e fuori dalle piste, ne sono avvenute parecchie.
Per esempio è venuta alla luce una Piccola Principessa che, stando a quanto avevo capito, avrebbe dovuto essere un Piccolo Principe.
Invece no.
Quando qualche mese fa Leo 2.0 aveva postato una foto della moglie incinta corredandola dalla didascalia NR2 avevo avuto l'impressione che un piccolo Nico Rosberg Jr fosse in dirittura d'arrivo. Invece no, era in arrivo una Naila Rosberg, che è già stata immortalata dal padre su Twitter, Instagram e sul canale Youtube.
Le Tumblrere ne sono state estasiate, affermando che questo significa che un giorno finalmente una ragazza vincerà un campionato di Formula 1 e che quella ragazza sarà la Kleine Prinzessin Naila. Ehm... frenate questo entusiasmo! e non dico perché Naila potrebbe scegliere di svolgere un altro tipo di mestiere, ma perché come esempio di "third generation driver" mi viene in mente Marco Andretti e non è di grande auspicio...
Dato che svolgere soltanto la "professione" di Youtuber a lungo andare può diventare annoiante, Leo 2.0 è anche diventato, da pochi giorni, il manager di Robert Kubica e il loro obiettivo è quello di trovare un sedile sul quale fargli appoggiare il fondoschiena. Finiti i rumour sulla Renault, che ha già ingaggiato Carlito Sainz e il suo biberon, forse già a partire dalla Malesia, adesso è uno dei millemila candidati per occupare il posto di Massa in Williams, posto al quale sono associati più o meno una mezza dozzina di piloti, Massa incluso, anche se un giorno dice che andrà in Formula E e il giorno dopo dice che non ci andrà. Secondo Mazzoni anche Sonyericsson si è offerto per occupare quel sedile, senza che dalla Williams nessuno lo cercasse. Pare quindi che entrambi i Wehrlicsson siano sul punto di perdere il volante, uno a favore di Leclerc, l'altro non si sa di chi, anche se voci di corridoio narrano che costui potrebbe essere nientemeno che Kubica.
Altri team a cui è stato associato, oltre a Williams e Sauber, al momento non ce ne sono.
Tra parentesi, Leo ha corredato l'annuncio del suo nuovo lavoro con un tweet in cui compare una foto di lui, Hamilton e Kubica da bambini. Non oso immaginare quante fan fiction threesome verranno scritte dalle Tumblrere nelle prossime settimane, che non si filavano minimamente Kubica prima di scoprire che, essendo un amichetto d'infanzia di due figonihhhh belliximihhhh!!!11!!!! è per estensione un figonehhhh belliximohhhh!!!11!!!11!!
Per quanto riguarda il membro di quella baby gang di cui non abbiamo parlato per il momento, la principale novità che lo riguarda è che: 1) pare che nell'ultima settimana abbia evitato di andarsene in giro indossando calzettoni di lana abbinati a ciabatte da mare stile anni '90, 2) ha deciso di diventare vegano.
Premessa: sono l'ultima persona al mondo che può permettersi di commentare le abitudini alimentari altrui e non me ne importa nulla di quello che i piloti scelgono di non mangiare e di non mangiare. Però mi auguro che Il Gangster Rapper non diventi la versione F1 dei vegani di Tumblahhhh, per intenderci quelli che pubblicano su Twitter immagini di uova fritte scrivendo cose del tipo "ognihhhh voltahhhh che le mangiatehhhh rubatehhhh alle gallinehhhh i lorohhhh bambinihhhh!" ...tra parentesi, mi chiedo se i vegani di Tumblahhhh pensino davvero che le uova che si mangiano siano fecondate. o.O Va beh che se da quelle parti pensano che una volta l'Europa fosse popolata da nativi americani e che se sei italiano e hai gli occhi azzurri è perché ti sei appropriato della cittadinanza italiana rubandola ai veri italiani, allora tutto è possibile...
Tornando al Gangster Rapper, la cosa più pittoresca in tutto ciò è che il suo acronimo è HAM, ovvero prosciutto. Chissà se il suo acronimo verrà mai cambiato in SOYHAM.
Su Twitter, Leilani Munter è rimasta molto impressionata dalla sua decisione, linkandogli le foto della propria vettura piena di sponsor vegani.
Lewis?
Lewis?
Lewis...?
Se mi leggi in incognito, fai una cosa: rispondi ai suoi tweet e invitala a uscire con te. <3
...
...
...
...Voce fuori campo: "Autrice(C), cosa ne diresti di occuparti anche di quello che è successo in pista, invece di pensare solo a cose che sono accadute come eventi di contorno e neanche troppo di contorno, in realtà?"
L'Autrice(C): "Effettivamente è meglio che iniziamo a parlare di colui che è certo di vincere questo gran premio. Anzi, facciamo che gli cedo direttamente la parola."
Dani-Smile: "Sì, Verstappino, lo so che un tempo anche Leo 2.0 era un ragazzino brufoloso, ma non diventerai mai figo come lui."
Verstappino: "Come sei kattivohhhh!!111!!!"
Dani-Smile: "Non è vero, non sono kattivohhhh! Ti ho regalato tutti i miei vecchi camion dei pompieri."
Verstappino: "E quando mi porti a rimorchiare?"
Dani-Smile: "Mai. Sai benissimo che Carlito sarebbe geloso..."
Verstappino: "Figurati. Adesso è stato promosso a modello e sta già sbavando dietro a Hulkenberg."
Dani-Smile: "AAAAAAAAAAAWWWWWWWWWWW!"
Verstappino: "Stai bene?"
Dani-Smile: "Ora che mi hai fatto pensare a Hulkenberg, farò il giro più veloce sia nella prima sessione di prove libere sia nella seconda."
Verstappino: "Infatti Hulk lo dice sempre, che sei troppo veloce!"
Dani-Smile: "Ci scommetto che sabato mattina sarai troppo veloce anche tu."
Verstappino: "Come vuoi, ma secondo me domenica in gara ti farai superare dal Gangster Rapper che ti farà una pernacchia nel frattempo."
Dani-Smile: "Perfetto."
Verstappino: "A me non pare così perfetto."
Dani-Smile: "è sempre meglio che guardarlo con il binocolo già dal sabato."
Verstappino: "Non so perché, ma qualcosa mi dice che farei meglio a starmene dietro al Gangster Rapper."
Gangster Rapper: "Come vuoi, però non fare cose a cui non ho acconsentito."
Verstappino: "Eppure sono certo che muori dalla voglia di prendere lì il mio biberon."
Gangster Rapper: "Sebby, perché non porti questo bambino all'asilo?"
Sebby: "Dammi il tempo di fare la pole e poi lo accompagnerò all'asilo con l'aiuto di Iceman."
Gangster Rapper: "Grazie. Tu sì che sei un baby-sitter responsabile."
Sebby: "Verstappino, vieni qui! Non ti manca niente?"
Verstappino: "No."
Sebby: "E il sacchetto di carta?"
Verstappino: "Naaahhhh, non mi serve il sacchetto di carta."
Sebby: "Fidati, ti starebbe benissimo. Sembreresti meno brufoloso."
Verstappino: "Come ti permettihhhh? Io non sono brufolosohhhh! Adesso chiamo Iceman a difendermi."
Iceman: "Lasciami in pace, sto facendo gli occhi dolci a Ferniiii."
Verstappino: "What the f*ck?"
Sebby: "Non si dicono le parolacce. Non hai mai ascoltato i miei insegnamenti? F*CK, F*CK, F*CK, F*CKKKKKK!"
Voce fuori campo: "Sebby dice le parolacce. Si comporta molto da italiano, da quando è in Ferrari."
L'Autrice(C): "Perché ogni volta in cui Sebby impreca, bestemmia o prende a ruotate a qualcuno si comporta da italiano, secondo il resto del mondo? Che idea diamo di noi oltre i confini del nostro paese natale?"
Iceman: "Perché se faccio gli occhi dolci a Ferniiii lui mi risponde mandandomi baci sulla punta delle dita? Perché Ferniiii è qua? Siamo già in Q3. Dovrebbe essere stato eliminato molto tempo fa."
Ferniiii: "Me lo chiedo anch'io. Perché da quando la McLaren ha annunciato il passaggio a Renault per il prossimo anno i motori Honda si comportano bene fingendo di non rompersi mai?"
Voce fuori campo: "Perché c'è solo gente che chiacchiera e nessuno ci illustra la griglia di partenza?"
L'Autrice(C): "Oh... giusto!"
...
...
...Griglia di partenza:
1^ fila: Vettel - Verstappen
2^ fila: Ricciardo - Raikkonen
3^ fila: Hamilton - Bottas
4^ fila: Hulkenberg - Alonso
5^ fila: Vandoorne - Sainz
6^ fila: Palmer - Perez
7^ fila: Kvyat - Ocon
8^ fila: Grosjean - Magnussen
9^ fila: Massa - Stroll
10^ fila: Wehrlein - Ericsson

Quando c’è stata la partenza della #FirstEverWetNightRace l'impressione è stata quella di assistere a uno standing start in Indycar: dopo due secondi contati non si capiva più se fossero di più le vetture ferme o quelle in movimento.
Una melodia inquietante iniziava ad avvolgere Marina Bay {parodia liberamente ispirata a “Vulcano” di Francesca Michielin}.

V come Verstappen
E mille altre auto
Come la volontà
Di camminare vicino a Kimi
E capire se è vero
Che ha un cuore che pulsa
Se Alonso è sesto
Oppure è vanità

V come Verstappen
E mille altre auto
Come anche Vettel che
Si gira e si mette a imprecare
E capire se vale
Ghiacciarsi davvero
O fare sul serio
O fare sul serio

Corro di notte
I lampioni e Vandoorne,
Mi sento un indiano
Ma asfalto anche te,
Grido più forte
Aspetto nell'alba
E domani alle cinque
E omani alle cinque esplode
La vertigine che mi dà il tè
La vertigine che mi dà il tè

V come Verstappen
E mille altre auto
La paura di crashare
Per troppo tempo a vuoto
E per capire se è vivo
Questo record di Hulk
Poi fare punti davvero
Fare punti davvero

Corro di notte
I lampioni e Vandoorne,
Mi sento un indiano
Ma asfalto anche te,
Grido più forte
Aspetto nell'alba
E domani alle cinque
E domani alle cinque esplode
La vertigine che mi dà il tè
La vertigine che mi dà il tè
La vertigine che mi dà il tè
La vertigine che mi dà il tè

Intanto Hulk è fermo
Il semaforo al via
E' già spento da un'ora
Max starà dormendo
E' bello sentire anche qui
La vertigine che mi dà il tè
La vertigine che mi dà il tè

Corro di notte
I lampioni e Vandoorne,
Mi sento un indiano
Ma asfalto anche te,
Grido più forte
Aspetto nell'alba
E domani alle cinque
E domani alle cinque esplode
La vertigine che mi dà il tè
La vertigine che mi dà il tè
La vertigine che mi dà il tè
La vertigine che mi dà il tè
La vertigine che mi dà il tè

Forse dovrei spiegarmi meglio? Forse dovrei spiegare che l'evento principale della gara è stato l'arrivo di Jolly Palmahhhhh in zona punti e che, dopo il primo restart, aveva addirittura compiuto un sorpasso su nientemeno che Bo77as!
Voce fuori campo: "Gara falsatahhhh! Gara falsatahhhhh!"
Jolly Palmahhhh: "Naaaahhhhh, Hulkenberg non è arrivato sul podio, non può essere una gara falsata. Il risultato ha rispecchiato l'ordine naturale delle cose anche se di solito arrivo sempre ultimo come Karthikeyan."
Voce fuori campo: "Karthikeyan! *-* Sono lontani i giorni in cui illuminavi le notti di Singapore e i giorni su tutti gli altri circuiti. Anche adesso, in Formula Nippon, ti distingui per l'inseguimento della filosofia indiana dell'ultima posizione, filosofia che anche i Perocon dovrebbero inseguire, se non fossero troppo impegnati a prendersi a bottigliate l'uno con l'altro."
Checo: "Un giorno lo faremo sul podio. A proposito, sono stato ufficializzato dalla Force India. Farò coppia con l'Oki ancora per un anno e ne approfitto per fare tanti auguri al mio compagno di squadra, che oggi compie 21 anni, quindi diventa un bambino grande e, sul podio del Circuit of the Americas, potrebbe tracannare champagne senza che nessuno abbia niente da ridire."
L'Oki: "La cosa più difficile non è tracannare champagne, ma trovare un modo per riuscire a raggiungere il podio."
Checo: "Puoi farti dare un suggerimento da Hulkenberg."
L'Oki: "Perché proprio da Hulkenberg?"
Checo: "Perché è terzo! #PlotTwist"...
...
...
...
...Sì, perché c'è stato un momento in cui abbiamo davvero creduto tutti che le stelle fossero allineate per il verso giusto.
Mentre era chiaro che erano allineate per il verso sbagliato le Ferrari e la Redbull di Verstappino, bastava sforzarsi di guardare oltre all'ovvio.
L'ovvio era che, per quanto Dani-Smile si fosse proclamato vincitore imminente con vari giorni d'anticipo, la realtà dei fatti è che quelli che erano sembrati i suoi tre principali avversari erano fuori, ma nonostante ciò lui non era in testa.
Il Gangster Rapper, passando a slalom tra i cocci lasciati dagli altri, si era appropriato della leadership e Dani-Smile iniziava già a temere di avere bisogno del binocolo per guardargli il retrotreno.
Questo era quello che appariva agli occhi di chi era troppo cieco per vedere una realtà allo stesso tempo inquietante e allettante.
Tutto iniziava ad assumere un senso.
Tutto iniziava a concretizzarsi.
Dietro ai Gangstersmile c'era lui, l'uomo travestito da banana, colui che non ha mai visto il podio nemmeno per sbaglio e che a Singapore stava per conquistare il record negativo di essere il pilota con il maggior numero di partenze senza nemmeno un misero terzo posto.
Quel record l'aveva conquistato duramente Sutil dopo anni e anni di peripezie, ma Hulkenberg sembrava essere sul punto di ereditarlo... ma forse no. #EpicWin. Era terzo e c'era la speranza che riuscisse a rimanere in quella posizione. *________* Ci ho sperato. Ci ho sperato con tutta me stessa, perché non importa se non tifo per certi piloti, certi piloti meritano di essere sostenuti nei momenti più traumatici della loro carriera e non c'era dubbio che per Hulk dovesse essere un trauma trovarsi lì. Doveva avere per la testa pensieri del tipo: "Quindi la terza piazza esiste davvero? Questa sì che è una grande sorpresa!"
Sarebbe bastato poco, in realtà, per riportarlo nel mondo  cui era abituato.
Sarebbe bastato molto poco, per esempio un giro di pitstop dietro la safety car.
Al restart (perché sì, dopo il big mess iniziale era ovviamente entrata la SC) non è accaduto nulla che portasse all'ingresso della safety car e al conseguente giro di pitstop. Jolly Palmahhhh era libero di scorazzare per la pista e di asfaltare Bo77as, almeno per il momento.
Dieci giri più tardi, però, tutto è cambiato. Il Kiwiiii è andato a muro da solo. Ciò gli ha permesso di non fare danni che coinvolgessero altri procacciandosi altri punti di penalità. Il periodo a rischio race-ban sta per esaurirsi, ormai. #KiwiWins!
Dopo il crash del Kiwi, alcuni sono rientrati e altri no.
C'era chi era partito con le intermedie e rimaneva sulle intermedie.
C'era chi era partito sulle full wet e passava alle intermedie.
C'era chi - nello specifico uno, Feliiii - era partito sulle full wet e rimaneva sulle full wet.
Una sua fungirl si è lamentata dopo ore sulla mia bacheca di Twitter che era un sabotaggio della Williams per fare andare male la sua gara che, in effetti, è stata più che altro un susseguirsi di pitstop arrivando in pollesima posizione.
Poi, quando Feliiii ha dichiarato che la decisione di restare sulle full wet era stata sua perché credeva che fosse la mescola migliore in quella fase di gara, quella fungirl ha affermato: è stato un errore, ma è la stessa cosa che avrei fatto anch'io al posto suo, anch'io credevo che le full wet fossero la mescola migliore in quel momento. Oh, okay. Allora perché hai appena gridato al complotto, se era quello che avresti fatto anche tu?
Tra parentesi, cos'è questa fissazione generale sul fatto che la Williams stia complottando contro Massa per favorire Stroll e che i risultati ne siano la prova? Se Stroll per arrivare al traguardo davanti a Massa tre volte dall'inizio dell'anno a oggi e per essersi qualificato meglio di lui qualcosa come due volte ha bisogno di un complotto a suo favore, allora saremmo messi decisamente peggio di come sembra!
Peraltro perché la Williams dovrebbe darsi la zappa sui piedi da sola? Per arrivare dietro alla Renault in classifica e rimetterci in termini di classifica costruttori?
Infine, altra osservazione: dobbiamo lamentarci stavolta? Almeno Massa era in pista su gomme full wet, ma erano pur sempre quattro gomme full wet, non tre full wet e una intermedia, in Williams ci hanno abituato a flop ben peggiori.
Kuby: "Ma diventeranno dei fighi l'anno prossimo quando la guiderò io! Tunz tunz tunz!!111!!!!1"
Feliiii: "Taci, se no ti sguinzaglio dietro il Gufo e la rana!"
Kuby: "Ma la rana sei tu! Hai sempre avuto l'aria da ranocchio."
Feliiii: "Infatti se mi baci divento Rosberg."
Kuby: "Questo spiega perché non siete mai nello stesso posto nello stesso momento."
Feliiii: "Nahhhh, in realtà siamo finiti nello stesso posto molto spesso in passato, dato che mi ha doppiato molte volte."
Kuby: "Io sono figo e tu no!!!11!!!!1!!1"
Feliiii: "Io ho il riporto, tu non hai nemmeno quello."
Hulk: "Mentre questa gente fa conversazione, nella top-3 ci sono il Prosciutto di Soia Gangster, Dani-Smile e B077as. Adesso sono solo quarto e la mia unica consolazione è che ho qualche posizione di vantaggio sulla palma da banane."
Mazzoni: "Hulkenberg sta recuperando nei confronti di B077as."
L'Autrice(C): "Oh my Guti fly. Oh my Guti fly. Oh my Guti Fly."
Mazzoni: "Okay, adesso non più."
Sonyericsson: "Credo che dovrei crashare per protesta."
Sonyericsson ha crashato, appunto, è entrata la safety car, un po' di gente è rientrata ai box, Hulk ha avuto problemi alla vettura e ne è uscito nelle zone basse della top-ten. Vista la quantità di vetture presenti in pista, non significava essere nella migliore delle posizioni. La luce emanata dal podio era ormai coperta stabilmente dal buio della notte di Singapore.
E sarebbe andata a finire peggio.
Hulk era destinato ad andare a parcheggiare ai box.
Kmag anche, ma quello è un altro discorso, dato che Kmag non era mai stato in zona podio e che comunque un suo podio sarebbe meno pittoresco dato che in carriera ne ha già ottenuto uno, per giunta nel gran premio d'esordio.
Facendo il bilancio della situazione avevamo perso per strada:
> le Ferrari e Verstappino per l'incidente iniziale;
> Ferniiii, per problemi dovuti all'incidente iniziale;
> Kvyat e Sonyericsson per incidenti;
> Hulk e Kmag per problemi tecnici.
C'erano dodici vetture ancora in pista e solo dodici vetture erano destinate ad arrivare al traguardo.
Wehrlein era ultimo, non avrebbe preso punti.
Feliiii si stava deliziando delle sue decisioni strategiche e anche lui era destinato a non prendere punti, ma almeno non avrebbe avuto il disonore di arrivare dietro a Werly. È anche riuscito ad arrivare a pieni giri, non doppiato di due come il suo collega.
Poi la gara è finita.
Anzi, no.
E' accaduta una cosa molto strana. La gara è terminata anzitempo sul numero dei giri previsti, perché dopo un'ora era stato disputato qualcosa come un terzo della totale percorrenza, quindi era impossibile riuscire a completare tutti i giri previsti.
Il Prosciuttello Gangster ha tagliato il traguardo del giro successivo al completamento delle due ore.
Iniziava l'ultimo giro.
Al termine di quel giro non è stata data bandiera a scacchi.
Ne è servito un altro perché la gara terminasse.
Dopo i due giri d'anticipo di Cina 2014, stavolta ce n'è stato uno di ritardo: siamo ancora a debito di un giro.
Il risultato è stato pieno di sfaccettature interessanti. Credo che meriti un approfondimento maggiore del solito.

1. Lewis Hamilton - Mercedes
Alla fine si è dichiarato sicuro che avrebbe vinto fin dal momento in cui ha scoperto che la gara sarebbe partita con la pioggia. Anch'io, dopo che avrò ottenuto un certo numero di view per questo commento, dirò che l'avevo previsto. Ad ogni modo la vera vittoria non è avere vinto la gara, né i 28 punti di vantaggio che al momento ha sul suo diretto inseguitore. No, è avere ricevuto attenzioni da Leilani.
2. Daniel Ricciardo - Redbull
Alla fine le sue dichiarazioni a proposito della sua imminente vittoria gli si sono ritorte contro, con grande soddisfazione di quei poveretti che altrimenti avrebbero potuto essere costretti a bere dalla sua scarpa...
...
...
...tra parentesi, inizio a capire. I Raikkonettelstappen avevano paura di dovere bere dalla sua scarpa, quindi si sono autoeliminati il prima possibile!
3. Valtteri Bottas - Mercedes
Nei festeggiamenti post-gara aveva l'aria da killer psicopatico. Come sempre.
4. Carlos Sainz – Toro Rosso
OrMa1 StA D1V3NtaNd0 P1U F4M0S0 D3L Sù0 1D0L0!!111!!!1!!! E proprio mentre sta per accasarsi al team per cui correva il suo 1D0L0, dove potrebbe approdare già dal GP della Malesia, pare che la Toro Rosso sia pronta a chiuderlo in cantina per impedirgli di scappare fino alla fine del 2017.
5. Sergio Perez – Force India
Una top-5!!11!!!11!!!!1!! e a Singapore è sempre andato a punti!!11!!!11!! o almeno così mi è parso di capire. Il fatto di essere sempre stato a debita distanza dall'Oki è stato determinante per il suo risultato.
6. Jolyon Palmer - Renault
What.
The.
F*ck.
Non ho altre parole con cui posso commentare questo risultato.
7. Stoffel Vandoorne - McLaren
Ottima cosa, riuscire a portare a casa un settimo posto. Non sono cose che capitano tutti i giorni, a uno come lui. A quanto pare questo weekend era destinato a non avere problemi al motore. Però è arrivato al traguardo dietro a Jolly Palmahhhh e questo non gli fa onore.
8. Lance Stroll - Williams
Non riesco a interpretarlo. Non riesco a interpretare le sue qualifiche e le sue gare. Quando mi sembra che stia andando male devo ricredermi e rendermi conto che sta portando a casa qualcosa, poi, quando mi sono convinta che stia combinando qualcosa di positivo, succede qualcosa che mi fa tornare sui miei passi. L'unica possibilità è che non guidi sempre lui, ma che a volte si faccia sostituire al volante dalla rana di Massa.
9. Romain Grosjean - Haas
In gara non l'ho notato molto. Si vede che non ha fatto nessun testacoda. Evidentemente preferisce sbizzarrirsi in qualifica.
10. Esteban Ocon - Force India
Doppia top-ten per le #PinkPanthers. Si vede che tenere i Perocon lontani l'uno dall'altro dà il suo contributo.
11. Felipe Massa - Williams
Credo che la rana ce l'avesse Strollino, stavolta. Il dubbio esistenziale è: il prossimo anno la erediterà Strollino o Kuby? O l'altro dei millemila piloti che potrebbe accasarsi alla Williams?
12. Pascal Wehrlein - Sauber
E' arrivato ultimo, ma ogni gara in cui non cappotta è come una vittoria!
RIT. Kevin Magnussen - Haas
Niente traguardo, quando ormai mancava poco.
RIT. Nico Hulkenberg - Renault
Niente traguardo, e mi ero addirittura illusa che l'avremmo visto sul podio.
RIT. Marcus Ericsson - Sauber
Secondo la telecronaca Rai, si sarebbe offerto alla Williams per il prossimo anno. Qualcuno dovrebbe spiegargli che, prima di fare un testacoda, dovrebbe accertarsi che la pista sia ancora bagnata e che ci sia un vasto pubblico di suoi connazionali, commissari di percorso e meccanici random di qualunque team ad acclamarlo. Qualcuno dovrebbe dare anche ai suoi connazionali, ai commissari di percorso e ai meccanici delle valide ragioni per acclamarlo, ma quello è un altro discorso.
RIT. Daniil Kvyat - Toro Rosso
Nonostante il crash, le cose vanno bene per lui, ultimamente. Pare che abbia salvato il sedile per il 2018.
RIT. Fernando Alonso - McLaren
Quando si è ritirato, a Singapore saranno state qualcosa come le 20.20. Aveva ancora un po' di tempo prima di andare a mettere a letto Verstappino. Avranno discusso del senso della vita. Cose del tipo:
"Ferni, tu che sei vecchio ed esperto, sapresti spiegarmi che cos'è il traguardo?"
"Traguardo?! Cosa significa questo termine? Non credo di averlo mai sentito prima d'ora."
RIT. Sebastian Vettel - Ferrari
Strike!
RIT. Max Verstappen - Redbull
Strike!
RIT. Kimi Raikkonen - Ferrari
Strike!...
...
...
...e, tra parentesi, tutto il trio è stato convocato alle 22.30 ora locale dai commissari, che alla fine hanno deciso di non penalizzare nessuno.
Spero che qualcuno abbia penalizzato i commissari per avere convocato Verstappino ben mezz'ora oltre il suo bed time.
Nel frattempo ancora una volta i Vettelton non si trovavano insieme sul podio, cosa capitata soltanto a Monza fin dai tempi di Baku. Ormai il loro #GrandeAmmmmore sembra essere colato a picco. Mi auguro che ci sia qualcuno che consoli il Gangster Rapper, in questi tempi bui in cui vince gare in cui Sebby non giunge nemmeno sul podio.
Leo 2.0: "Non posso consolarti, Gangster. Mi sono reso conto di quanto siamo due persone orribilihhhh."
Gangster Rapper: "Sono d'accordo. Non arriveremo mai al livello dei Raikkonettel. Noi due abbiamo crashato tra di noi facendo vincere quell'insopportabile poppante, loro sono stati capaci di coinvolgerlo. Come li invidio..."
Leo 2.0: "E io invidio anche te. Non hai ancora bevuto dalla scarpa di Dani-Smile. Mi auguro che possa capitarti tra due settimane in Malesia!"
Già, il prossimo gran premio sarà in Malesia e sarà probabilmente l'ultima edizione del gran premio della Malesia. #WaitAndSee. Il Gangster Rapper, nel frattempo, dopo il crash che ha messo fuori gioco le due Ferrari svetta con 28 punti di vantaggio in classifica.
Mazzoni sostiene che nei prossimi gran premi anche le Ferrari e le Redbull andranno forte e che ci sarà uno scontro a tre. In Ferrari e in Redbull si augurano tutti che per “scontro a tre” si intenda qualcosa di un po’ diverso da quello che ha aperto il gran premio di Singapore.
Dal punto di vista delle statistiche, è stata la prima volta nella storia della Formula 1 in cui le Ferrari si sono eliminate entrambe in un incidente tra di loro, quindi se non altro i Raikkonettel si sono conquistati un loro piccolo spazio nella storia del motorsport.
Il mondo intero sta dibattendo del fatto che, a causa di questo incidente, il Gangster Rapper abbia già il mondiale in tasca e che questa sia ormai una certezza assoluta. Se fossi in lui, una grattata là dove non batte il sole me la darei, giusto per stare sicura...