lunedì 30 aprile 2018

:-((

R.I.P. Roland Ratzenberger
04.07.1960 - 30.04-1994

R.I.P. Ayrton Senna
21.03.1960 - 01.05.1994



domenica 29 aprile 2018

Commento all’eprix di Parigi: 28 Aprile 2018

Sottotitolo: Spa Francorchamps 1998 2.0

28 Aprile 2018 - è il giorno della sovrapposizione, ma dato che l'eprix è quello di Parigi e non quello di Le Mans, l'impressione è che a nessuno importi un fico secco e che non ci sia la benché minima preoccupazione per tutto ciò.
Con le qualifiche della Formula 1 alle 15.00 e la gara di Formula E alle 16.00, ho iniziato ad avvertire il serio pericolo che i due eventi potessero arrivare, anche se per questione di minuti, a sovrapporsi l'uno con l'altro. #Orrorehhhhh.
Ho deciso di fare quanto in mio potere per sopravvivere alla SoVrApPoSiZiOn3, sapendo che stavolta non c'era la benché minima possibilità che Nakajima potesse fondere il motore a pochi minuti dal traguardo, per il semplice fatto che, diversamente dalla sovrapposizione tra Baku e Le Mans del 2016, Nakajima non sarebbe stato al volante da nessuna parte!
Unica variante degna di nota era l'assenza di Luca Filippi, sostituito in questa occasione da Ma Qing Hua, colui di cui non ho ancora capito dove inizi il nome e dove il cognome, da me soprannominato a suo tempo My King Juan, perché... mhm... onestamente non ne ho la più pallida idea, perché sarebbe un po' come paragonare Gutierrez a Raikkonen.

1^ fila: Vergne - Bird
2^ fila: Lotterer - Engel
3^ fila: Da Costa - Di Grassi
4^ fila: D'Ambrosio - Buemi
5^ fila: Turvey - Lopez
6^ fila: Rosenqvist - Heidfeld
7^ fila: Prost - Evans
8^ fila: Abt - Lynn
9^ fila: Blomqvist - Mortara
10^ fila: Ma - Piquet

Variazioni: Mortara è stato retrocesso di tre posizioni per eccesso di velocità con bandiera rossa in una sessione di prove libere(?), mentre Evans è stato retrocesso di dieci per sostituzione del cambio. I due, di fatto, sono partiti 19° e 20°.

Sono riuscita a vedere la partenza? Naturalmente no! Stavo finendo di vedere le qualifiche, o meglio, stavo cercando un altro streaming perché quello che stavo seguendo prima era saltato.
Voci di corridoio (la telecronaca) mi hanno riferito che c'era stato un contatto al via.
Blomqvist ha sfasciato mezza macchina andando a tamponare Prost (Blomqvist ai box, Prost avrebbe proseguito fino al 14° giro, per poi rientrare con bandiera nera con cerchio arancione - sapete cos'è, non ve lo sto a spiegare), mentre My King Juan era fermo perché...
...
...
...va beh, non preoccupiamoci del perché. Ad ogni modo la gara era in full course yellow per i problemi occorsi al via e, dopo un giro, è ripresa con Jev ancora in testa davanti al Volatile, a Lotterer e a Engel. In quinta e sesta posizione sono risaliti Di Grassi e Buemi, mentre Antonio Felice sulla Costa è rimasto a piedi poco dopo.
Ho sperato che accadesse qualcosa di pittoresco con il fanboost, ma la prassi dei fan della Formula E è quella di votare piloti mainstream, poco importa che i piloti mainstream quest'anno siano altri.
È un po' come se nel 2008 avessero vinto costantemente il fanboost Raikkonen, Massa e Hamilton e che nel 2009, in piena supremazia della Brawn GP, avessero continuato a vincere il fanboost Raikkonen, Massa e Hamilton.

Jev, Bird e Lotterer erano tutti vicinissimi e sono rimasti vicinissimi fino al momento della sosta (al 24° giro su un totale di 49), con il Volatile che ad un certo punto ha anche tentato l'attacco sul leader della gara, ma Jev rulez!!!11!!11!!!1!! perché è un figonehhhh francesehhhh amato dalle fungirl di Tumblr. Però Bird è biondo, con gli occhi azzurri, alto un metro e un tappo (quindi un "tiny precious" per i Tumblr standards) e ha posato nudo con un casco davanti alle parti intime, quindi un po' di credito dovrebbe averlo anche lui.
Io in quello scontro ero #TeamLotterer, perché Lotterer ha guidato la Caterham e la Caterham rimane pur sempre una squadra di un certo livello.
Ai box non è cambiato nulla tra i primi tre, se non che si sono allontanati un po' l'uno dall'altro.
In quel momento, comunque, gli occhi erano tutti per il duello Di Grassi vs Buemi: i due erano vicinissimi ed erano in testa alla gara, perché si sono fermati un giro più tardi degli altri.
Per Di Grassi è andato tutto bene: uscito dai box, è rientrato in pista davanti a Engel.
Per Buemi è andato tutto un po' meno bene: uscito dai box, si è ritrovato con il cavetto della radio scollegato, impossibilitato a imprecare in francese in mondovisione, con Abt negli scarichi.
Ormai non aveva più Di Grassi a portata di baguette, che andava all'inseguimento di Lotterer che a sua volta inseguiva Bird. Jev era davanti a tutti e nessuno sembrava impensierirlo, per il momento.
Nessuno, nel frattempo, era impensierito dal ritiro di Piquet per problemi tecnici ai box. Anche Blomqvist era ritirato, mentre My King Hua no e, da buon asiatico, era in ultima posizione.

Poi è arrivato il 35° giro ed è arrivato Lotterer che si è infilato tra Bird e un muro, ha superato Bird, nel frattempo ha fatto un saltello su un cordolo ed è arrivato al bloccaggio delle ruote.
Il suo posteriore ha sbattuto contro l'anteriore del Volatile e a quel punto anche Di Grassi ha superato Bird, che ha iniziato a perdere terreno!
Il contatto Lotterer vs Bird è stato messo sotto indagine, mentre dietro c'è stato un doppio contatto tra Lopez e Mortara, che ha mandato quest'ultimo contro le barriere!
Intanto, nel momento stesso in cui i telecronisti osservavano che non veniva inquadrato Abt, è stato inquadrato Abt, che ha superato Buemi e si è lanciato all'inseguimento di Engel.
Il duello Engel vs Abt avrebbe potuto essere preso in considerazione, se non fosse successo qualcosa di molto più pittoresco nel frattempo...
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...perché nel frattempo c’era uno dei championship contenders 2016/2017 che sbraitava alla radio e non era Buemi. Purtroppo non stava sbraitando in francese, perché sarebbe stato pittoresco se l’avesse fatto anche lui, ma in quel momento che urlava era Di Grassi. Nello specifico se la prendeva con Lotterer, colpevole di... mhm... essersi difeso da un tentativo di sorpasso, direi. Ora, vorrei chiarire che Lotterer ha avuto nel corso della gara uno stile di guida in stile mix tra Sato e Montoya, ma i parametri di giudizio variano a seconda dello spazio temporale in cui si muove chi giudica. Se andate a chiedere a chi segue la Indycar, scoprirete che non considerano affatto troppo sguaiato lo stile di guida di Montoya. Mi sono fermata a Montoya, perché Sato ogni tanto riesce a combinarne di tutti i colori anche in base agli standard Indycar.
In conclusione, immagino che Bird e Di Grassi non si siano divertiti nel vedere Lotterer al volante, questo pomeriggio, mentre io l’ho trovato abbastanza entusiasmante per i miei standard, penso che solo vedere uno dei vecchi duelli del passato mi avrebbe entusiasmata, dove per “vecchi duelli del passato” intendo nello specifico quelli tra Kobayashi e Bianchi ai tempi della Caterham e della Marussia.

Poi la gara è finita nel caos e la regia si è persa il caos. Jev ha tagliato il traguardo in prima posizione, poi è arrivato Di Grassi.
Su dove fosse Lotterer, non c’era una risposta ben precisa, dato che a terminare la gara in terza posizione è stato Bird. Anzi, nello specifico è stato Bird su tre ruote: la quarta era penzolante. Anche quello che era successo al Volatile non era ben chiaro in quel momento, ma ho iniziato a sospettare fin da subito che avesse qualcosa a che vedere con Lotterer.
Il replay, più tardi, dopo la pubblicità, ha svelato un po’ di cose, per esempio che Lotterer aveva finito la carica alla batteria a due metri dal traguardo, il che di per sé non avrebbe provocato particolari disastri, tranne che per lui, se non avesse cercato di bloccare il Volatile.
Mentre durante le qualifiche del Gran Premio dell’Azerbaijan Gasly era riuscito a evitare Hartley e a non spiccare il volo, anche il Volatile non ha spiccato il volo (sarebbe stato epico se l’avesse fatto, visto il suo cognome), però sul posteriore di Lotterer si è schiantato: se a Baku era stato evitato un replay di Spa 1998, la stessa cosa non è accaduta all’eprix di Parigi.
Naturalmente nessun pilota coinvolto in duelli o incidenti con Lotterer l’ha presa bene. Lotterer è stato molto previdente, andando a rintanarsi nel suo box in caso Di Grassi e Bird avessero qualche parentela con gente tipo Tony Stewart.

Questa, in sintesi, è la gara in salsa trash:
Jev: “Z0N0 1 F1G0!!!11!!11!!!1 Non importa che dietro ci sia gente che fa a sportellate, non riusciranno a distogliere l’attenzione da me!”
My King Juan: “Potrei riuscirci io fermandomi a caso.”
Jev: “Dubito che qualcuno sia al corrente della tua esistenza, quindi puoi anche risparmiartelo.”
My King Juan: “Va bene, mi hai convinto, adesso riparto.”
Antonio Felice Sulla Costa: “Credo di essermi gufato da solo.”
Voce fuori campo: “KuLtUTaL ApPrOpRiAtYoN!!111!!!11! Sei brasiliano, tu, da potere gufare?”
Jev: “Levatevi di torno. Voi non siete figonihhhh francesihhhh amati dalle tumblrere. E nemmeno D’Ambriiii è francese, nonostante i suoi occhi azzurro shocking.”
Voce fuori campo: “D’Ambriiii esiste davvero o il suo nome viene scritto per abbellire la grafica, come quello di Marco Andretti durante le gare di Indycar e quello di Jenson Button negli ultimi anni?”
Lotteria: “Chi se ne frega di Sonniferetti, I’m da man!!!11!!1!!11!! Il mio intento, oggi, è quello di catturare il Volatile con un retino per farfalle.”
Il Volatile: “Taci e non distrarmi, che sto inseguendo Jev cercando di portargli via la baguette.”
Jev: “La tua baguette, invece, mi preoccupa parecchio. Meno male che c’è il momento dei pitstop e che potrebbe capitare un plot twist che mi aiuti a liberarmi di lui...
...
...
...
...e me ne sono liberato! *_______* L’ho abbandonato nel retino per farfalle di Lotteria e posso mettermi a sognare Sonniferetti.”
Lotteria: “Tunz tunz tunz!!11!!!1! Sono passato. E ora la macchina sta andando da sola. Il Volatile ne ha approfittato per venirmi addosso, perché la colpa è sempre di chi sta dietro, a meno che davanti non ci sia io.”
Il Volatile: “KuLtUrAl ApPrOpRiAtIoN!!11!!11!!11!! Sei giapponese, tu? Venezuelano? Non mi pare, allora smettila di guidare a questo modo.”
Lotteria: “Ormai queste cose sono sorpassate, anche gli olandesi fanno queste cose e, dato che non hanno una cultura, posso appropriarmene senza problemi.”
Il Volatile: “Le canne legali non sono cultura, secondo te?”
Lotteria: “No, perché siamo già rintronati abbastanza anche senza fumare.”
Di Gratis: “Intanto arrivo io e asfalto il Volatile. A proposito, Volatile, ti ho sbirciato dentro al casco e ce l’hai piccolissimo, quindi smetti di andare a raccontare a tutti che sei un superdotato...
...
...
...e tu, Lotteria, come ti permetti di opporre resistenza a un mio tentativo di sorpasso? Non te l’ha mai spiegato Ferniiii che you have to leave the space, all the time you have to leave the space?”
Lotteria: “Ferniiii non conosce l’identità di Who’s That Guy, pertanto per me non esiste. E poi quante 24 Ore di Le Mans ha vinto, finora?”
Di Gratis: “Chi è Who’s That Guy?”
Lotteria: “Ti confesso che non ne ho idea.”
Lopez: “Facciamo che adesso prendo a sportellate Mortara nel tentativo di attirare l’attenzione. Oggi non è difficile battere la concorrenza, c’è perfino Buemiiii che non può sbraitare in francese alla radio.”
Buemiiii: “F*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck!”
Voce fuori campo: “Che cosa ti prende?”
Buemiiii: “Niente, mi sono appena ricordato che il mio nome è Sebastian.”
La vettura di Lotteria: “Oh, mancano due metri al traguardo, facciamo che mi fermo a caso.”
Lotteria: “Oh, la mia vettura si è fermata a caso, facciamo che mi metto in mezzo così il Volatile spicca il volo!”
Il Volatile: “Non ho spiccato il volo, però ho tagliato il traguardo su tre ruote!!!1!!!11!!! e adesso, non appena riusciamo a identificare il luogo in cui ti sei nascosto, io e Di Gratis veniamo a picchiarti!”
Lotteria: “Non vedi che ho già i capelli grigi? Come ti permetti di picchiare un anziano?”
Jev: “I’m da winnahhhhh!!11!!!11 Perché non mi prendete in considerazione dopo che ho vinto il mio eprix di casa?”
L’Autrice(C): “Premesso che ho visto vittorie del gran premio di casa molto più strappalacrime di questa, trovo tutto ciò molto incoraggiante. Tra tre settimane si va a correre a casa di Heidfeld!”...
...
...
...
...Anche a casa di Lotterer, in realtà, anche se non mi sono ancora ripresa dal trauma di avere scoperto, qualche tempo fa, che non è francese, cosa di cui ero convinta.
Lotterer è stato penalizzato per il caos di Parigi con dieci posizioni di retrocessione sulla griglia di partenza dell’eprix di Berlino.

RISULTATO: 1. Jean-Eric Vergne (Techeetah), 2. Lucas Di Grassi (Audisport Abt), 3. Sam Bird (DS Virgin), 4. Maro Engel (Venturi), 5. Sebastien Buemi (eDams Renault), 6. André Lotterer (Techeetah), 7. Daniel Abt (Audisport Abt), 8. Felix Rosenqvist (Mahindra), 9. Oliver Turvey (NIO), 10. José Lopez (Dragon), 11. Nick Heidfeld (Mahindra), 12. Jerome D'Ambrosio (Dragon), 13. Edoardo Mortara (Venturi), 14. Alex Lynn (DS Virgin), 15. Mitch Evans (Jaguar), 16. Nicolas Prost (eDams Renault), 17. Ma Qing Hua (NIO), Rit. Nelsinho Piquet (Jaguar), Rit. Tom Blomqvist (Andretti), Rit. Antonio Felix Da Costa (Andretti). GIRO PIÙ VELOCE: Lucas Di Grassi.

sabato 28 aprile 2018

Stock Car Brasil @ Velopark

Sono un po' fuori tempo massimo, perché la Stock Car Brasil risale ormai alla scorsa settimana, ma la settimana serve appunto per recuperare gli eventi motoristici che ci si è persi nel weekend, stavolta solo a livello di highlights.
Prima di parlare di quello che è successo in pista, tuttavia, vorrei citare anche quello che è successo prima, anche e soprattutto perché si tratta di un personaggio che conosciamo tutti. Qualche giorno prima di Velopark, Rubens Barrichello ha infatti dato una spiegazione più approfondita ai suoi problemi di salute che lo costrinsero a un ricovero in ospedale per dieci giorni tra la fine di gennaio e l'inizio di febbraio.
Al giorno d'oggi Rubinho ha una vistosa cicatrice sul collo e quella cicatrice ce l'ha perché lo scorso gennaio/febbraio gli è stato asportato un tumore. Mi permetto quindi di augurare a Rubens di stare bene, d'ora in avanti, e vorrei anche complimentarmi con lui, a scoppio ritardato, per il podio portato a casa a Sao Paulo, a distanza di poco più di un mese dall'intervento.

Adesso passiamo a Velopark e passiamo a Cacà Bueno, partito dalla pole position all'inizio degli highlights e rimasto in testa fino alla fine degli highlights: il figlio dello storico telecronista Galvao Bueno è andato a vincere dopo cinquantacinque gare di digiuno. La sua gara, tuttavia, non è stata facile sul finale, quando era inseguito da una nostra vecchia conoscenza.
Partito dalla seconda casella della griglia di partenza, Allam Khodair non ha avuto altrettanto successo e ha chiuso nelle zone basse della top-ten, mentre tra una peripezia e l'altra si è installato in seconda posizione, dopo il pitstop. nientemeno che Ricardo Zonta, che è stato negli scarichi di Bueno fino al traguardo.
Sul podio con loro è salito Julio Campos e, oltre ai piloti, c'era anche il figlio di Cacà Bueno. Apparentemente il figlio di Cacà Bueno si chiama Cadu, che altri non è che il diminutivo del suo nome Carlos Eduardo Bueno...
...
...
...come suo padre, perché anche Cacà Bueno si chiama Carlos Eduardo...
...
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...e come suo nonno, perché anche Galvao Bueno si chiama Carlos Eduardo. Una storyline familiare di quelle da "Felipinho who"?
E poi qualcuno mi chiede perché penso che i piloti brasiliani abbiano delle storielle epiche da raccontare su di loro?

In Gara 1 Lucas Di Grassi ha crashato e ha rimediato un DNS in Gara 2, dove Allam Khodair era davanti a tutti grazie alle grigie invertite (sono sicura che la volta scorsa non c'era la griglia di partenza invertita) e si è involato verso una gara in cui ha ottenuto un altro decimo posto.
Ha vinto Daniel Serra, dopo una rimonta consumata all'inizio della gara e degli highlights, precedendo sul podio Marcos Gomez e Julio Campos.
Ci sono stati vari incidenti, tra cui uno che ha coinvolto quest'ultimo e Jimenez, con una safety car entrata per una barriera abbattuta da Jimenez per effeto del contatto. Un'altra collisione, tra più di una vettura, ha visto tra i suoi protagonisti Nelsinho Piquet.
Sul podio non c'era Bueno e di conseguenza non c'era nemmeno suo figlio. ç_ç

venerdì 27 aprile 2018

Dieci anni senza Super Aguri

Dieci anni fa la Super Aguri, Takuma Sato e Anthony Davidson facevano la loro ultima apparizione in Formula 1.

Montichello

^ foto del gran premio del fanatico religioso in gonna scozzese che attraversava la pista a caso. XD

giovedì 26 aprile 2018

Gelati e gabbiani

Ci sono momenti in cui pensi che Iceman che mangia gelati è figo. Poi, però, ti accorgi del gabbiano con i Vettelton. <3

Old fave / New fave

Questa è l'ennesima prova. XD E' come se Massa mi dicesse "fai bene a tifare Leclerc" e ciò mi fa capire che ho "scelto" la strada giusta. ;-)

mercoledì 25 aprile 2018

ARCA Update: Nashville e Salem

Carissimi lettori, è arrivato il momento di andare a parlare del campionato ARCA, perché nel frattempo si sono svolti il secondo e il terzo appuntamento stagionale.

Il 7 Aprile l'ARCA ha fatto tappa a Nashville, per un evento denominato "Music City 200", perché anche in questo campionato come nomi non scherzano. Nella mia prossima vita vorrei diventare un'inventrice di nomi di gare di stock car.
Ad ogni modo la Music City 200, di cui non ho trovato traccia su Youtube (ma che è stata trasmessa in TV, perché diversamente dal 2013 adesso tutte le care vengono trasmesse), è stata vinta da Zane Smith, che ha tra i 18 e i 19 anni e non possiede un profilo Wikipedia.
Sheldon Creed, Harrison Burton, Michael Self e Chandler Smith hanno completato la top-5 e chiamarsi Chandler è un traguardo notevole, perché potrebbe essere abbreviato in Chandy, nome che ricorda tanto i talenti indiani.

Va beh, non parliamo di indiani, perché poi le tumblrere americane si indignano sostenendo che dovrei chiamarli piuttosto "nativi americani", senza essere al corrente dell'esistenza di uno stato asiatico che risponde al nome di India, e parliamo di Salem, ovvero della Kentuckiana Ford Dealers 200 disputata il 22 Aprile: la vittoria è andata a Christopher Bell, che a quanto vedo il giorno precedente aveva vinto una gara nella Xfinity.
In top-5 anche Justin Haley, Dalton Sargeant, Kyle Weatherman e Black Jones...
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...Weatherman, con un cognome del genere dovrebbe lavorare per Meteofrance! XD

Serie minori made in USA: St.Pete & Barber

Il mese scorso, come gare di supporto al Gran Premio di St. Petersburg di Indycar, hanno fatto il loro esordio stagionale anche diversi campionati junior americani.
Uno di questi è la Indylights, una sorta di GP2 della Indycar, con la sola differenza che in GP2 almeno ci sono le vetture. Per quanto riguarda la Indylights, il numero dei presenti diminuisce di anno in anno e a St.Petersburg c'erano la bellezza di nove vetture, di cui una ha rimediato un DNS in Gara 1 (quella di Aaron Telitz, che aveva ottenuto la pole, per l'esattezza).
Ha vinto il messicano Patricio O'Ward, il cui cognome non mi sembra messicano ma nevermind, davanti all'uruguayano Santiago Urrutia. In terza posizione si è classificato Colton Herta, figlio di Bryan Herta. Urrutia ha vinto invece Gara 2, precedendo gli statunitensi Shelby Blackstock e Ryan Norman.
E' seguito un lungo periodo di nulla cosmico, poi il campionato di Indylights è tornato lo scorso weekend a Barber, come evento di supporto del GP d'Alabama. Stavolta le vetture non erano nove, ma otto. Però una di queste era guidata da Alfonso Celis Jr, ex test driver della Force India, ex pilota del World Series by Renault.
O'Ward ha battuto Herta, partito dalla pole, vincendo Gara 1, davanti allo stesso Herta e a Urrutia, per poi ripetersi in Gara 2, dove Urrutia è salito di nuovo sul podio, anche se sul gradino più basso. Secondo si è classificato il brasiliano Victor Franzoni, che fino a quel momento aveva ottenuto soltanto quarti posti. Al momento O'Ward è in testa alla classifica.

C'è un maggior numero di vetture, circa il doppio, nel campionato di ProMazda, che come quello di Indylights ha gareggiato sia a St.Pete sia a Barber.
Nel primo weekend stagionale l'olandese Rinus Veekay ha portato a casa la vittoria sia in Gara 1 sia in Gara 2, con il canadese Parker Thompson secondo classificato nella prima delle due gare. Terzo classificato l'americano Robert Megennis, mentre nella seconda gara vi sono saliti un altro americano, David Malucas, e un brasiliano, Carlos Cunha Jr.
Thompson si è portato in testa alla classifica dopo Barber, dove ha colto una vittoria e un secondo posto. Secondo classificato in Gara 1, Scott Harrison (campione di Euroformula Open 2017) ha vinto Gara 2. Malukas e Cunha sono saliti sul terzo gradino del podio rispettivamente nel primo e nel secondo evento.
Diversamente dalla ProMazda, la Formula 2000 U.S. non ha gareggiato a Barber, ma soltanto a St. Petersburg, dove le gare sono state vinte rispettivamente dallo statunitense Kyle Kirkwood e dal francese Alexandre Baron. Curiosità: in F2000 corre Jamie Caroline, campione di F4 britannica 2017. Inoltre ci sono due ragazze, la brasiliana Bruna Tomaselli e l'americana Sabré Cook. Quest'ultima è una ex di Verstappino.

martedì 24 aprile 2018

Commento al Gran Premio d'Alabama

La SoVrApPoSiZiOn3 tra Rossi e l'Altro Rossi! /// 22-23 Aprile 2017

#Sepang2009 #Interlagos2016 #TuttoInUno
#DixonBabyStayCool #IcemanWho?
#WannabeHockenheim2000 #WannabeSambaDeLeMans
#MetteteIlPannolinoAHinchcliffe
#ComeMeteoFrance #ComeSchumacherAllaFinestra
#HashtagACaso #MaNonTroppo
#Blessed #AhGiàNonSonoIlGangsterRapper
#F*ckF*ckF*ck! #MaNonSonoNemmenoFortunettel...

Okay, si parte, perché questo senza Formula 1 è stato un weekend motoristico. Essenzialmente credo che solo il weekend di Pasqua, negli ultimi tempi, sia stato un weekend non motoristico, quindi non ci siamo fatti mancare niente neanche stavolta. Nello specifico non ci siamo fatti mancare né l'immancabile NASCAR né tanto meno il campionato di Indycar, che ci ha riservato delle ultime settimane piuttosto impegnative, con gli eventi molto fitti. Leggo "Fitti" e penso a Pietro Fittipaldi, che cosa c'è di sbagliato in me? Non era nemmeno al volante.

NASCAR UPDATE: sabato notte (fuso orario italiano) si è svolta la "Toyota Owners 400" a Richmond, gara che sono riuscita a recuperare domenica su un canale Youtube che l'aveva trasmessa livestreaming e l'aveva lasciata caricata sul canale.
La gara prevedeva 400 giri, con gli stage così composti: 100/ 100/ 200, e il video (Contornato di pubblicità) iniziava intorno al 70° giro. C'era Logano in testa ed è rimasto in testa per gli ultimi 30 giri circa del primo stage, che ha vinto davanti ad Almirola (!!!) e Kurt Busch.
Terminato il primo stage ci sono stati tutti i soliti rituali, con caution, pitstop, ecc...  e KuBusch era in testa dopo il restart, con a seguire Logano e Byron! Logano si è ripreso la posizione, andando poi a vincere un tranquillo stage 2 a metà gara: seguivano Bowyer, Almirola, KuBusch e in quinta posizione c'era Byron.
Lo stage 3 è stato lungamente tranquillo, con i pitstop che avvenivano in regime di green flag. Si sono succeduti in testa, a quanto ricordo, KuBusch, Bowyer, Truex, Harvick... con questi ultimi tre piuttosto vicini...
...
...
...poi, a 47 giri dal termine, c'è stato un contatto tra Blaney e Stenhouse, che ha rovocato l'ingresso della safety car. A proposito di Blaney e Stenhouse, saranno protagonisti di un reportage su una gara di Xfinity la prossima settimana, in cui ci saranno solo piloti tra telecronisti e opinionisti. Gli altri membri di questa gang saranno Harvick, Bowyer, Logano, Jones, Wallace e Keselowski.
Al restart, quattro giri più tardi, è stato tutto tranquillo per qualche minuto, con Truex, Kyle Busch e Harvick in top-3, poi la vettura di Newman ha iniziato a perdere fumo.
Kyle Busch ha preso la testa della gara verso la fine, con Hamlin che si è portato al terzo posto dietro a Truex...
...
...
...e poi c'è stata un'altra caution, a una decina di giri dal termine, quando Ragan(?) è finito a muro. Nel frattempo la vettura di Stenhouse ha iniziato a perdere fumo e la gara è finita in overtime. Stranamente è andata in overtime solo una volta, e KyBusch ha tagliato il traguardo da vincitore poco dopo. Hanno completato la top-ten Elliott, Hamlin, Logano, Harvick, Johnson, Larson, Keselowski, Bowyer e oltraggiosamente anche un immigrato messicano che ruba il lavoro a Carl Edwards!!!11!!!1!!!11! #GoSuarezGo!

INDYCAR @ BARBER: domenica sera, in SoVrApPoSiZiOn3 con la gara di MotoGP al Circuit of the Americas, si è svolto (tra grandi virgolette) il Gran Premio d'Alabama, che iniziava alle nove di sera ora italiana. Mi pare di avere capito che dovesse iniziare alle 21.30, ma che poi l'orario sia stato anticipato o qualcosa del genere. In tale modo si è venuto a sovrapporre con la gara di MotoGP ancora di più di quanto già non si sovrapponesse. Ad ogni modo no problem #WeBelieveInIndycar quindi mi sono messa a cercare uno streaming della gara. Youtube è intervenuto in mio aiuto, perché non importa quanto a lungo durerà il link di streaming, quello che conta è trovare un link di streaming e iniziare a vedere la gara. È esattamente quello che è successo, anche se quando ho trovato il link i primi quattro giri erano già stati disputati.
Nel frattempo mi ero messa in pari andandomi a informare su quale fosse, per filo e per segno, la griglia di partenza (fino a quel momento mi ero concentrata su cose più importanti, tipo il virus intestinale che aveva colpito Zach Veach facendo sì che mentre tutti gareggiavano a Barber lui fosse spiritualmente a Marina Bay), che era la seguente:

1^ fila: Newgarden - Power
2^ fila: Bourdais - Hunter-Reay
3^ fila: Hinchcliffe - Dixon
4^ fila: Andretti - Rossi
5^ fila: Pagenaud - Wickens
6^ fila: Veach - Jones
7^ fila: Chilton - Kimball
8^ fila: Rahal - Claman De Melo
9^ fila: Pigot - Sato
10^ fila: King - Chaves
11^ fila: Leist - Binder
12^ fila: Kanaan

La gara prevedeva 90 giri e quando è apparsa davanti ai miei occhi mi sono sorpresa moltissimo che stesse avendo luogo (per il momento), dato che sembrava di stare a Interlagos durante un temporale e le serie americane non sono esattamente note per la loro affinità con la pioggia.
Il primo giro era stato disputato dietro alla safety car, avrei scoperto, e quando questa si era levata di torno Nuovo Giardino aveva preso subito il largo. Dietro d lui c'erano Willpowahhhhh e Bourdeeeeyyyyy, il che mi rendeva soddisfatta. La posizione di Bourdeeeeyyyyy, intendo dire, perché ormai l'ho ufficialmente adottato. <3
Willpowaaahhhh: "Perché non hai adottato anche me?"
L'Autrice(C): "Perché sei il nemico giurato di Bourdeeeyyyyy e trovo tutto ciò inaccettabile."
Bourdeeeeyyyyy: "Non preoccuparti, Autrice(C), lo tengo sotto controllo io con la mia baguette."
Willpowaaahhhh: "AAAAAWWWWWW!"
Bourdeeeeyyyyy: "Come hai detto?"
Willpowaaahhhh: "Niente, lascia stare, scherzavo."
Tutto è andato avanti regolarmente (non tra i Bourdower e la baguette, intendo) fino al 12° giro, quando c'è stato un contatto tra Ed Jones e Charlie Kimball.
Fuori Kimball.
Dentro la safety car.
Quattro giri di safety car.
Più tardi Kimball si sarebbe lamentato che quello di Jones era un errore da rookie e che ormai non è più un rookie e non dovrebbe più fare certi errori.
Jones: "La prossima volta gira al largo e vedrai che non ti vengo addosso."
Kimball: "Io sono Team Alonso Rookie of The Year, levati."
Voce fuori campo: "Possiamo tornare a seguire la gara? Qui non ci sono potenziali spargimenti di sangue, non c'è abbastanza gusto."

Al restart si è visto Willpowaahhhhh venire colpito da dietro (non da Bourdeeeeyyyyy), finire in testacoda, andare a sbattere contro il muro ed essere il preludio alla bandiera rossa che, al 19° giro, avrebbe seguito la safety car che si apprestava a entrare in pista. Upgrade: da Interlagos anno generico si è passati a Sepang 2009.
Intanto nel retrobox del team Ganassi si apprestavano a preparare un nuovo casco per il Detersivo... perché il detersivo, apparentemente, si era lamentato via radio che con il casco che aveva in quel momento non ci vedeva nulla.
Voce fuori campo: "Scott, Baby, stay cool."
Peccato che nessuno abbia pronunciato parole, nell'alternate universe che tutti vedono. La mia immaginazione le ha sentite.
Tra parentesi, Scott Detersivo è nato il 22 Luglio 1980. Ha guidato per anni una vettura rossa, il che lo collega alla Ferrari e al numero ventisette. Il giorno del suo ventisettesimo compleanno era il 22 Luglio 2007, il giorno di "vinci e dici cose così" e "impara a imparare". All'epoca Massa guidava la Ferrari, mentre Alonso l'ha guidata dopo. Il Detersivo ha vinto quattro titoli, ovvero lo stesso numero di titoli vinti da Vettel in Formula 1. Coincidenze? Noi che non sappiamo come passarci il tempo durante una bandiera rossa crediamo di no!
Marc Non Sono Tarso Marques: "Io intanto ne approfitto per vincere al COTA!!!11!!!11!!"
Voce fuori campo: "Complottohhhh!!!11!!!1!"
Marc Non Sono Tarso Marques: "La mia vittoria non è stata frutto di un complotto."
Voce fuori campo: "Il fatto che tu non sia Tarso Marques, però, lo è."
Marques è stato il primo compagno di squadra di Alonso in Formula 1. Anche questa è una prova a sostegno della teoria del complotto di cui sopra, teoria del complotto che continua a rivelare strani aspetti del motorsport, tipo che Tarso Marques non sia Alex Yoong in incognito.
Tornando a Scott Detersivo, non ricordo chi (un personaggio del motorsport, comunque, se non sbaglio) ha commentato qualcosa sul fatto che gli uomini di ghiaccio dovrebbero sciogliersi sotto la pioggia, ma lui no perché tunz tunz tunz!!!1!!!11! è figo!...
...
...
...
...per cortesia, qualcuno spieghi a tutti gli sprovveduti che non lo sanno che per potere portare con dignità il titolo di "Iceman" durante i rain delay bisogna mangiare gelati.
Real Iceman: "Immaginando che al posto dei gelati ci sia il DRS di Sebby!"
L'Autrice(C): "Eh, no, Iceman, questo è troppo."
Real Iceman: "Hai ragione. Era un Cremino, quindi era...
...
...
...
..."
L'Autrice(C): "Sebby, tappagli subito la bocca."
Real Iceman: "Con il DRS?"

Prima che il commento degeneri, passiamo a quello che è successo durante il rain delay e dopo. Innanzi tutto sono stati appioppati due giri di penalità a Zachary Claman Hanno Disboscato La Foresta Amazzonica Per Stampare Il Mio Nome Sull'Elenco Telefonico Anche Se Bia Figueiredo e Ferdinand Habsburg Mi Hanno Accusato Di Essere Un Rookie Megalomane, perché aveva fatto un pitstop irregolare.
Poi le vetture sono state rimandate in pista.
Ho visto il sosia di Vin Diesel fermo.
Poi è ripartito.
Sono stati effettuati quattro giri dietro la safety car, poi da Sepang 2009 siamo passati a Interlagos 2016, dato che la gara è stata redflaggata un'altra volta.
Ad un certo punto ho sentito della gente che urlava, nel vicinato, come se stessero celebrando qualche evento sportivo. Mi sono chiesta se fossero entusiasti per la gara di Indycar. Poi mi sono resa conto che la gara di Indycar era redflaggata, quindi non poteva essere per quello, anche perché con tutta probabilità non sapevano nemmeno dell'esistenza di quella gara di Indycar. Avrei scoperto, soltanto in seguito, che erano dei miei vicini di casa di origine napoletana che stavano festeggiando la vittoria del Napoli contro la Juventus. In quel momento non sapevo nemmeno che si stava svolgendo quella partita, quindi forse per alcune persone è normale non sapere dell'esistenza di una gara di Indycar...
...
...
...che poi, "esistenza" è una parola grossa, dato che tutto sembrava andare molto per le lunghe. Infatti la gara è diventata una Monday Race, un po' come il Gran Premio del Qatar 2009 di MotoGP. Purtroppo, poi, la gara non è stata vinta da Casey Stoner.
La Monday Race, ovvero la seconda parte della gara, è durata settanta(?) minuti, iniziando alle 11.00 Eastern Time, ovvero le 17.00 ora italiana.
Dato che mancavano ancora ore al momento in cui sarei tornata a casa dal lavoro, la gara l'ho poi vista alla sera ed è stata meno movimentata delle premesse, anche se poi è stata movimentata in seguito. Dato che nessuno dei piloti coinvolti in questo seguito era Kyle Busch, nessuno è andato a farsi picchiare dai meccanici dei suoi avversari.

Gli eventi salienti della Monday Race:
> Nuovo Giardino è rimasto stabilmente in testa prendendo il largo su Bourdeeeeyyyyy, RHR, Alex NSVR e Hinchy, lungamente in top-5, per circa mezz'ora le posizioni non sono cambiate, ma Hinchy sarebbe risalito in quarta posizione oltre mezz'ora dopo in seguito al pitstop;
> nella prima metà della Monday Race, inoltre, due vetture sono venute a contatto, una di queste era quella di Zachary Sono Responsabile Del Disboscamento Della Foresta Amazzonica e l'altra era quella di Marco Sonniferetti, da me erroneamente identificato come Spencer Maialotto;
> Spencer Maialotto non guidava una vettura rosa, quindi non era un porcellino d'India;
> la battuta sul porcellino d'India è molto trash, ma sono fiera di avere avuto questa ispirazione l'anno scorso, quindi continuerò a ripeterla occasionalmente;
> Spencer Maialotto e Jordan King hanno occasionalmente passato più tempo a girare per i prati che per l'asfalto;
> anche Alex NSVR si è messo a girare per prati, ad un certo punto;
> Nuovo Giardino ha continuato ad avere un ampio margine nei confronti di Bourdeeeeyyyyy e le posizioni sono rimaste invariate fintanto che non è accaduto un plot-twist, ovvero è venuto a piovere quando mancava un quarto d'ora alla fine;
> tutti ai box, ma non Bourdeeeeeyyyyy, che ha tentato di andare il più a lungo possibile sulle slick, facendomi sognare a occhi aperti una nuova Hockenheim 2000;
> purtroppo Hockenheim 2000 non si è ripetuta, con Bourdeeeeeyyyyy costretto a rientrare ai box per le gomme da bagnato a sette minuti dalla fine e poi fuori dai box in lotta per la quarta posizione con Wicky, il quale gliel'ha messo in quel posto;
> sul podio sono saliti Nuovo Giardino, RHR e Hinchy, l'uomo immagine del weekend...
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...già, perché a quanto pare dall'altra parte dell'oceano sono tutti moooooolto puritani sull'argomento "ma se a un pilota scoppia la vescica, la trattiene per due o tre ore?"
Ricordo di avere letto almeno dodici anni fa un'intervista a Nick Heidfeld, al quale era stato chiesto cosa facessero i piloti in queste occasioni. Heidi spiegò che naturalmente i piloti non potevano fermarsi per andare in bagno, ma tanto viste le alte temperature presenti nell'abitacolo delle monoposto le tute bagnate di urina si asciugavano molto in fretta.
Nel corso di questi anni ho sempre ritenuto ancora meno igienica di quanto potrebbe sembrare l'abitudine di Massa di usare le stesse mutande per tutto il weekend di gara, così come mi sono chiesta cosa intendesse dire esattamente Di Grassi, quella volta della multa perché indossava biancheria non ignifuga, quando spiegò che non gli erano rimaste altre mutande ignifughe pulite da indossare per il resto dell'evento.
A Monaco 2017 Jensinho fece anche una battuta sulla sua intenzione di pisciare sul sedile della monoposto di Alonso, venendo votato come team-radio dell'anno...
...
...
...e invece in questo caso è martedì sera e si discute ancora del fatto che Hinchcliffe abbia ammesso candidamente di avere avuto una certa urgenza fisiologica nella prima parte di gara e, ovviamente, di avere urinato lì dov'era.

Si parla di più del fatto che Hinchy non porti il pannolino durante le gare, più che dei VERI hot-topic del Gran Premio d'Alabama! Infatti quando il gran premio è terminato, Pagenaud si è messo alla ricerca di Chaves, che non so di cosa fosse colpevole, ma sicuramente agli occhi di Saimon era colpevole di qualcosa.
Saimon è francese, quindi non si è ancora americanizzato al cento per cento nelle abitudini, mentre Chaves viene visto dai suoi colleghi come un ragazzino al quale fare la predica. È esattamente quello che Saimon ha fatto, non senza che Chaves replicasse, e un giornalista(?) di Indycar ha pubblicato un video del fatto su Twitter. Il mio dashboard ha mostrato che Sage Karam aveva messo un like a quel tweet.
OH.
MY.
OWL.
Mancava solo un like di Carpenter e poi sarebbe stato tutto così perfetto.
Intanto, su Instagram, il profilo ufficiale del campionato ha pubblicato un post sul contatto tra Claman Eccetera Eccetera e Sonniferetti, con Sonniferetti che ha risposto al post dando dell'idiota a Claman. Quest'ultimo ha replicato qualcosa che suonava come "perché non me lo dici di persona invece di scriverlo in un post???222???22" e su Twitter c'è gente che si auspica una rissa tra i due a Indianapolis!
A me, nel frattempo, è venuto da pensare ai tempi in cui era Sonniferetti il ragazzino combinaguai che litigava con Eddie Cheever e tutto finiva in uno spoiler sul Gran Premio di Russia 2015.
Sonniferetti: "Quest'ultima frase non ha senso."
L'Autrice(C): "Non intendo narrare questo aneddoto per l'ennesima volta, ormai lo sapranno già tutti."

RISULTATO: 1. Josef Newgarden (Penske), 2. Ryan Hunter-Reay (Andretti), 3. James Hinchcliffe (Schmidt), 4. Robert Wickens (Schmidt), 5. Sebastien Bourdais (Coyne), 6. Scott Dixon (Ganassi), 7. Graham Rahal (Rahal), 8. Takuma Sato (Rahal), 9. Simon Pagenaud (Penske), 10. Marco Andretti (Andretti/Herta), 11. Alexander Rossi (Andretti), 12. Matheus Leist (Foyt), 13. Zach Veach (Andretti), 14. Jordan King (Carpenter), 15. Spencer Pigot (Carpenter), 16. René Binder (Juncos), 17. Gabby Chaves (Harding), 18. Tony Kanaan (Foyt), 19. Zachary Claman De Melo (Coyne), 20. Ed Jones (Ganassi), 21. Will Power (Penske), 22. Max Chilton (Carlin), 23. Charli Kimball (Carlin).

EDIT. Spencer Maialotto era davvero Spencer Maialotto. A quanto pare Sonniferetti ha deciso di mettersi a insultare Claman Eccetera Eccetera dopo che questo era rimasto coinvolto in un contatto con il Maialotto.

Sovrapposizione MotoGP vs Indycar, ma l'acquazzone non è al Circuit of the Americas!

Ci eravamo lasciati due settimane fa parlando del GP d'Argentina e delle polemiche tra Valentino Rossi e Marc Marquez, che sono ormai una routine.
Se non ci fossero stati loro a catalizzare l'attenzione, ci sarebbe stato altro da notare, come ad esempio una lite avvenuta via Twitter tra Aleix Espargaro e Xavier Simeon che, dopo il GP d'Argentina, si sono accusati a vicenda di essere degli scarsi e dei piloti paganti...
...
...
...ma niente, che si continui a parlare di Rossi e Marquez!
Ovviamente le polemiche sono proseguite anche in vista del gran premio degli Stati Uniti, che si è svolto ieri sera (mentre per noi era sera, intendo) al Circuit of the Americas, a suo tempo sede, in Formula 1, di eventi eroici tipo le non-qualifiche del 2015, il pannello del Rolex speronato ripetute volte da Raikkonen e tutti gli eventi di quel pazzo weekend.

Marc Marquez è partito dalla pole position ed era ancora in testa quando è arrivato il momento di tagliare il traguardo: se non vado errata, tutte le volte che ha gareggiato al COTA ha sempre vinto.
A vent'anni tracannò anche champagne sul podio, nonostante non avesse ancora raggiunto la drinking age locale.
Secondo Maverick Viñales, terzo Andrea Iannone. Giù dal podio Valentino Rossi, giù dal podio anche Andrea Dovizioso, rispettivamente quarto e quinto.
L'evento è stato disputato in SoVrApPoSiZiOn3 con il Gran Premio d'Alabama di Indycar, il quale a sua volta è stato "disputato" in sovrapposizione con un forte acquazzone. Del GP d'Alabama ne parlerò non appena sarà pronto il Commento al Gran Premio... e preparatevi, perché ci saranno vari eventi pittoreschi da commentare!

lunedì 23 aprile 2018

Formula Renault 2.0 Eurocup: Le Castellet e Monza

Lo scorso weekend, dove per "scorso weekend" non intendo quello che è appena terminato, ma quello che è terminato la settimana scorsa, è iniziato il campionato di Formula Renault, che l'anno scorso fu vinto da Sacha Fenestraz (il cognato di José Lopez) e l'anno precedente da Lando Norris.
Tra i campioni delle passate stagioni si segnalano anche Kobayashi (2005), i Toro Rosso Bros (Hartley nel 2007, Gasly nel 2013), Bottas (2008) e Vandoorne (2012).

Il campionato è iniziato in grande stile, con due appuntamenti consecutivi, a Le Castellet la settimana scorsa e a Monza in quest'ultimo weekend.
Le gare vengono trasmesse in live-streaming su Youtube, dove vengono anche pubblicati degli highlights.

A Le Castellet il britannico Max Fawtrell ha ottenuto la pole position sia per Gara 1 sia per Gara 2.
Ha toppato il primo tentativo, perdendo la posizione a favore dello statunitense Logan Sargeant, che l'ha mantenuta fino al traguardo. Dopo avere chiuso secondo, con un podio completato dal cinese Ye Yifei, ha vinto la gara del giorno successivo, nella quale Ye ha terminato in seconda posizione, con il danese Christian Lundgaart sul gradino più basso del podio.

Una settimana più tardi Lundgaart è andato a prendersi la vetta della classifica con l'evento di Monza, nel quale Max Fawtrell non ha portato a casa nulla di positivo.
Ye Yifei è in seconda posizione in classifica, staccato di pochi punti, dopo avere vinto Gara 1 davanti a Lundgaard e a un pilota italiano, Lorenzo Colombo.
Quest'ultimo ha ottenuto la pole per Gara 2, venendo però sopravanzato da Lundgaart, che ha così ottenuto la prima vittoria della stagione. Il pilota belga Max Defourny ha terminato in terza posizione.

Ho seguito questa serie prevalentemente a livello di highlights (la settimana scorsa, tuttavia, ho visto una delle gare di Le Castellet) e, da quello che ho visto, le due gare di Monza mi sono sembrate più movimentate di quelle avvenute in Francia una settimana prima.
Dopo questo inizio ravvicinato ci sarà da attendere un po': la Formula Renault tornerà soltanto negli ultimi due weekend di maggio, con gli eventi che si svolgeranno a Silverstone e a Monaco.

domenica 22 aprile 2018

Incontri ravvicinati tra vicini di casa

...Oggi a Sarno non c'era solo Massa, ma anche Rosberg divenuto talent-scout di kartisti. Compare anche in un video postato da Massa su Instagram.
Chissà che entrambi non abbiano disertato una riunione di condominio, nel frattempo! ;-)

Massa tra i giovani kartisti!

^ Il presidente della Commissione Internazionale Karting insieme ad alcuni giovani kartisti che ne condividono la nazionalità!

sabato 21 aprile 2018

The winner takes it all and the loser has to fall [cit. Abba]

Oggi come oggi mi verrebbe da dire: chissà se qualcuno si ricorda di quello che successe il 21 Aprile 2013. Me lo chiedo e la risposta è probabilmente no, perché certi eventi sono fatti per essere rimossi e non per rimanere nell'immaginario collettivo.
Cinque anni fa, al Gran Premio di Long Beach, per la prima volta un pilota giapponese vinse una gara di Indycar. Al giorno d'oggi fa meno effetto di un tempo, perché lo stesso pilota giapponese ha anche vinto la gara automobilistica più importante al mondo, ma per l'epoca era qualcosa di completamente nuovo.

Takuma Sato ha un passato in Formula 1 e per gli appassionati di Formula 1 è sempre stato un tipo da ridicolizzare.
O meglio, non lo è stato *sempre*. Anni fa trovai una traccia rimasta in Internet di un articolo uscito nel 2004 in cui veniva visto come il potenziale avversario di Michael Schumacher in quella stagione. Era l'epoca della B.A.R., era una stagione in cui la Ferrari era destinata a non avere avversari, ma se in quella stagione qualcuno si mise in mostra quelli furono senz'altro (e questo rispecchia il mio pensiero del 2004) Jenson Button e Fernando Alonso.
Sato fece una buona stagione e ottenne anche un podio, ma in quella stessa stagione, a parità di vettura, Button sul podio ci salì in una buona metà dei gran premi.
Button e Sato non erano fatti per stare dalla stessa parte della griglia di partenza, in Formula 1, infatti il 2005 di Button fu tutto sommato positivo, mentre quello di Sato fu disastroso. La gente faceva su di lui più o meno le stesse battute che in tempi più recenti sono state fatte su Maldonado. In più Sato aveva gli occhi a mandorla, quindi veniva immediatamente equiparato a qualsiasi pilota condividesse le sue origini e i suoi lineamenti.

Il 2005 finì, la B.A.R. divenne Honda e Sato venne messo a piedi e rimpiazzato da Barrichello. Poi venne la Super Aguri, venne il team tutto giapponese, vennero degli altri giapponesi a cui Sato venne equiparato, infine giunse la gloria, perché Sato ottenne un punto. Poi, non contento, un mese più tardi si prese il lusso di asfaltare Alonso.
Stare in un wannabe-top-team non era esattamente il suo mestiere, ma come pilota di carrette se la cavava alla grande. Ho sempre pensato che ci fosse un po' di pregiudizio nei suoi confronti ed è confermato dal fatto che anch'io ho lo stesso genere di pregiudizio. Se guardando una gara di Indycar vedo più di una vettura incidentata e una di quelle vetture è quella di Sato, la prima cosa che penso, in attesa del replay, è che il colpevole sia lui. Poi magari non lo è, ma non sono capace di controllare i miei pensieri e la prima cosa che penso è che il colpevole sia lui.

Guardiamo in faccia la realtà: Sato non è un pilota fatto per portare a casa punti preziosi, non sarebbe nemmeno un pilota fatto per competere per un campionato. Per lui una stagione non è fatta di risultati da portare pazientemente a casa, è fatta di gare in cui va straordinariamente bene, di gare in cui sfascia vetture e, soprattutto, di gare in cui va straordinariamente bene e poi di punto in bianco sfascia vetture.
Gli ho visto fare cose eroiche in senso positivo. A Fontana 2015 è stato in lotta per le prime posizioni per gran parte della gara nonostante per almeno tre volte sia precipitato nelle retrovie a causa di pitstop andati male o ingressi della safety car. Durante un restart (locuzione da interpretare in senso letterale) l'ho visto passare dalla diciottesima alla quinta posizione, per poi ritrovarsi nel corso di due minuti contati di nuovo in lotta per la prima posizione. L'ho visto tornare a lottare per le prime posizioni dopo essere essere stato doppiato ed essere riuscito a sdoppiarsi.
Quando è tornato nelle posizioni che contavano, è risalito fino alla quinta piazza. Poi ha affiancato quattro vetture già affiancate ed è stato sul punto di superare tutti in un colpo solo riportandosi in testa.
So che a questo punto entra in gioco il fattore del gusto personale, ma non ricordo di avere *mai* visto rimonte che mi siano parse altrettanto belle. Non fraintendetemi, ne ho viste di rimonte belle, ma non ricordo di avere mai visto un outsider fare una gara del genere.

L'unico problema? Essenzialmente che Sato è Sato e che è capace di passare dalle stelle alle stalle nello spazio temporale di un battito di ciglia. Quella volta a Fontana ha affiancato quelle vetture di cui ho già detto e, a metà di quella manovra, ha cozzato contro una di queste vetture, è finito a muro e non è stato il solo a finire a muro.
Fare una rimonta epica, prima di finire a muro, non serve a nulla. Il mondo acclama i vincitori o quelli che si accontentano di arrivare quarti o quinti per portare a casa punti. Non che il mondo abbia tutti i torti, perché alla fine i campionati li vincono o quelli che non sbagliano mai una gara e collezionano vittorie, oppure quelli che all'occorrenza si accontentano di stare giù dal podio perché è l'unica possibilità che hanno per non fare casini.
Non credo che ci sia una strada giusta e una sbagliata. Seguo il motorsport da tantissimi anni, ormai, e ho visto anche tante gare avvenute in un'epoca antecedente. Ho saputo apprezzare piloti diversi che avevano punti di forza diversi gli uni dagli altri. Ciascuno ha il suo modo di essere, ciascuno ha i suoi obiettivi.
Ci fu una volta, nel 2013, in cui Sato fu per breve tempo in testa al campionato. Non ho *mai* pensato, nemmeno per sbaglio, che potesse puntare al titolo. Sato è un pazzo scatenato, è una variabile impazzita che potrebbe fare qualsiasi cosa, la probabilità che superi dieci vetture in un colpo solo si equivale a quella che possa buttarne fuori dieci in un colpo solo.

Non ho mai creduto che potesse neanche lontanamente arrivare a lottare per un titolo, ma ho sempre creduto che un giorno potesse fare una gara eroica senza mandare tutto in vacca.
Negli anni post-Long Beach erano in tanti a criticarlo, a sostenere che non aveva mai concluso nulla, perché aveva ottenuto una sola vittoria, a prenderlo per i fondelli per avere fatto una cappellata clamorosa (che poi, clamorosa, parliamone, considerando il soggetto non mi pare affatto clamoroso) alla Indy 500 del 2012, quando era sul punto di superare Franchitti per la prima posizione con un solo giro da completare, gara che aveva terminato anzitempo, contro al muro.
Un'occasione sfumata, che non sarebbe tornata mai più, dicevano. Un'occasione sfumata che raccontava molto su di lui come pilota, dicevano.
È vero, i fatti del 2012 raccontavano molte cose su di lui, ma l'errore collettivo è stato quello di selezionarne soltanto una parte. Quel giorno Sato aveva dimostrato di essere bravissimo a mandare in fumo risultati preziosi, ma allo stesso tempo aveva dimostrato di essere in grado di competere per risultati preziosi.
Lo scorso maggio è stato tranquillo per tre ore di gara, di poche posizioni più indietro ai piloti che lottavano per la prima posizione. Poi ha dato la zampata finale. Ha superato Castroneves (uno che ha vinto la Indy 500 tre volte, non il primo che passa per la strada) a pochi giri dalla fine ed è andato dritto verso la strada che l'ha portato in victory lane e che l'ha reso, a modo suo, un eroe del motorsport.

venerdì 20 aprile 2018

San Marino 2003 quindici anni dopo

Australia: il campionato si è aperto nel segno della McLaren, con una vittoria di Coulthard.
Malesia: è ancora la volta della McLaren, stavolta ha vinto Raikkonen, ottenendo la sua prima vittoria in carriera.
Brasile: caos pazzesco, alla fine ha vinto Fisichella, ma c'è voluto un po' prima che la vittoria gli fosse attribuita di diritto. Era dal 1999 che la Jordan non vinceva un gran premio.

Weekend del 20 Aprile, la Formula 1 è arrivata in Europa e, come da tradizione, è arrivata in Europa con il Gran Premio di San Marino.
In prima fila una Ferrari e una Williams, in seconda fila anche, seguiva la Jaguar di Webber e, a completare la terza fila, la McLaren di Webber.
In seconda fila c'erano Barrichello e Montoya.
In prima fila c'erano due cyborg, Michael e Ralf Schumacher, che come tali intendevano guidare nel giorno della morte della loro madre.

Ralf è partito come un fulmine. Si è preso la prima posizione e l'ha mantenuta fino al primo pitstop. Ce n'erano tre, di pitstop, e il primo non è andato esattamente nel migliore dei modi.
È bastata una piccola sbavatura per farlo precipitare dietro a Michael, che si è ripreso la prima posizione.
Dal secondo pitstop, invece, è emerso terzo, dietro a Raikkonen, rischiando di perdere un'ulteriore posizione a vantaggio di Barrichello con la terza sosta.
Tuttavia è andato storto, e anche parecchio, l'ultimo pitstop di Rubinho, il che ha permesso a Ralf di mantenere la terza posizione, seppure con Barrichello negli scarichi.

Dalla quarta posizione in poi, nel frattempo, accadevano fatti che non andavano oltre l'ordinaria amministrazione: un guasto al motore costringeva al ritiro Villeneuve, problemi anche in casa Jordan, Jaguar, Minardi...
Nessun evento particolarmente memorabile, in realtà, ha condizionato la gara degli "altri", anche se non è passato inosservao ai miei occhi un bel duello tra le Jordan nella prima parte di gara.

Poi, a 11 giri dalla fine, è arrivato il momento di svolta: è arrivato l'istante in cui ho capito che per quanto ci siano piloti cyborg, non tutti sono cyborg allo stesso livello.
È bastato un errore lieve, da parte di Ralf, perché Barrichello gli arrivasse negli scarichi.
Ralf ha tentato di resistere al sorpasso, ma non è così che doveva andare a finire.
Quarto al traguardo, ha preceduto Coulthard, Alonso, Montoya e Button a completare la zona punti.

giovedì 19 aprile 2018

La Formula 1 non mi piace perché entra troppo spesso la safety car e le strategie influenzano i risultati, disse l'appassionato di Indycar

Ladies and gentlemen, start your engines, perché stasera parliamo di un argomento che ha molto a che vedere con le ship war e che, diversamente dalle ship war, è portato avanti da persone che dovrebbero essere in grado di portare avanti discorsi culturalmente elevati. Eppure, nonostante tutto, ogni volta che si svolge un evento del campionato di Indycar, preferibilmente non su un ovale, ecco che ricomincia la solita storia che, a guardarci bene, non trova mai quel punto di svolta che trovano le ship war. Le ship war, prima o poi, finiscono, e nello specifico finiscono quando le fungirl esaltate si rendono conto che i Raikkonettel sono dolci e kawaii insieme, ma che il loro idolo con gli occhi azzurro shoking merita un Grande Ammmmore con un soggetto che non abbia ancora le zampe di gallina intorno agli occhi, quindi anche le fungirl dei Vettelton hanno diritto di esistere, essendo anche i Vettelton dolci e kawaii (oltre che essere due gabbiani in incognito).
Purtroppo a questa situazione di stallo tanto dolce e kawaii non ci si arriva mai quando si dibatte di quale serie sia migliore delle altre e di chi abbia il diritto ad esprimere un'opinione, se solo gli appassionati di Formula 1, solo gli appassionati di Indycar, solo gli appassionati di endurance... o quelli di qualunque altra categoria, a seconda di quale sia il pensiero di nicchia del momento, perché è questo che conta, essere di nicchia e far passare per caproni ignoranti tutti quelli che non sono di nicchia abbastanza.

Purtroppo uno dei lati negativi del web è che certe prese di posizione, che nella vita quotidiana non sarebbe necessario prendere, diventano un'imposizione.
Per esperienza personale, posso dire che nella *real life* nessuno mi ha mai detto che non è possibile che mi piaccia sia leggere sia andare in discoteca, perché una cosa deve escludere l'altra. Nessuno mi ha nemmeno mai detto che non posso scrivere racconti se mi piaceva la matematica finanziaria. Nessuno ha neanche mai insistito affinché scegliessi se mi piace la Coca Cola e mi fa schifo la Pepsi oppure viceversa.
Potrei fare centinaia di esempi, perché il mondo del web si presta molto a queste situazioni e c'è la convinzione generale che se ti piace una cosa non te ne possa piacere un'altra o addirittura che, se una cosa non ti piace, un'altra debba piacerti per forza. Vieni messo di fronte alla scelta tra essere mainstream o essere di nicchia e il concetto che non si viva all'interno di un'enorme gara tra A e B in cui è necessario prendere una posizione.
Non stiamo parlando di decisioni fondamentali per la sopravvivenza. Non stiamo parlando di decisioni che potranno condizionare in qualche modo la nostra vita. Non possiamo neanche parlare, in realtà, di decisioni: in genere non siamo noi a decidere se qualcosa ci piace oppure no, non è una scelta consapevole e volontaria.

Domenica mattina si è svolto il Gran Premio della Cina, per quanto riguarda il campionato di Formula 1, mentre alla sera, dall'altra parte dell'oceano, si è svolto il Gran Premio di Long Beach, terzo appuntamento stagionale del campionato 2018 di Indycar.
Come vuole ormai la tradizione, mi sono alzata alle otto del mattino per guardare il gran premio. Ho dormito pochissimo quella notte e ho pensato che alla sera avrei disertato la gara di Indycar.
Poi sono arrivate le dieci e mezza di sera e ho deciso che tutto sommato ce la potevo fare, che se avessi trovato uno streaming quella gara l'avrei vista per intero.
Ho trovato uno streaming e, dopo avere iniziato la giornata guardando una gara di Formula 1, l'ho guardata terminando una gara di Indycar. Mi sembrava un comportamento completamente normale...
...
...
...
...e forse lo era davvero, perché secondo la prassi, avrei dovuto alzarmi alle otto di mattina per guardare la gara di Formula 1 con lo sguardo di una purista della Indycar e vederla in funzione di quanto sarebbe accaduto di lì a diverse ore dall'altro lato dell'oceano.
Avrei dovuto guardare l'undercut di Bottas ai danni di Vettel pensando che una gara che si decide per via delle strategie è uno spettacolo inguardabile.
Avrei dovuto assistere all'incidente tra Gasly e Hartley pensando che fosse uno scandalo vedere entrare la safety car in pista a causa dei detriti.
Poi avrei dovuto pensare che la guida di Verstappen fosse troppo aggressiva e che ciò danneggiasse lo spettacolo.
Infine, ciliegina sulla torta, avrei dovuto storcere il naso nel vedere Ricciardo vincere dopo essere partito dalla terza fina e dopo avere superato tutte le cinque vetture che aveva davanti, perché certe cose proprio fanno venire l'orticaria.

Tutto giusto.
O forse no.
In primo luogo dico forse no perché l'impressione è sempre la solita: che di una serie si elogino certe cose che si criticano nelle altre.
Quindi è bellissimo che in Indycar possa vincere chi è partito dall'ultima posizione, mentre se in Formula 1 vincesse un outsider perderebbe di credibilità.
Quindi è bellissimo che in Indycar possano entrare delle safety car per la semplice presenza di detriti, mentre ogni ingresso della safety car in Formula 1 viene demonizzato, anche quando non sembrano esserci molte alternative diverse (tranne quella di rischiare che i commissari di percorso vengano falciati mentre puliscano la pista).
Quindi è bellissimo che in Indycar possano esserci piloti che prendono a sportellate i loro avversari, ma se succede in Formula 1 all'improvviso diventano troppo pericolosi e sono un male da estirpare. Poi che i piloti che fanno a sportellate in Indycar abbiano già raggiunto la drinking age e altri soggetti no, quello è un altro discorso.

Ne viene fuori che sì, di una serie si esaltano certe cose e di un'altra no, perché in fondo da due serie diverse è giusto aspettarsi due cose diverse...
...
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...il problema è che poi, guardandole, ci si aspetta di vedere le stesse cose. Quindi si contano il numero di sorpassi che avvengono in una gara di Indycar e li si paragona a quelli che avvengono in una gara di Formula 1, quando poi magari ci si lamentava, nel vedere tale gara di F1, che i sorpassi distraevano da quello che contava davvero, ovvero la cavalcata trionfale di chi stava davanti indisturbato.
Oppure si osserva che la Formula 1 è morta, perché in Indycar c'è stato un sorpassohhhh beliximohhhh!!11!!!1!!!!!! e in Formula 1 non si vedono cose del genere.
In caso ci siano state F1 e Indycar nello stesso giorno, poi, tutto si intensifica e viene fuori che se Alexander Rossi vince una gara dalla pole non importa a nessuno di lamentarsi, perché ci sono stati dei duelli per le posizioni dalla seconda fino alla ventesima. Il fatto che il risultato di Bourdais sia andato in fumo a causa dell'ingresso di una safety car non ha importanza. La Formula 1 non ha presentato lo stesso tipo di spettacolo, quindi ORROREHHHHHH!!!!!11!!!!!11!!...
...
...
...
...è un po' come dire che la Indy 500 è noiosa perché nessuno tenta sorpassi alla Rascasse, ma nevermind.
La cosa più pittoresca, tuttavia, è che poi, le stesse persone, siano spesso le prime ad affermare che i piloti di Indycar sono tutti degli scarsi ogni volta in cui un pilota che non ha mai fatto punti in Formula 1 vince una gara. Che poi ci sia differenza tra non fare punti in un top-team e non fare punti su una carretta non importa, quello è un dettaglio trascurabile.

In sintesi, sono convinta che si possano tranquillamente apprezzare serie diverse, senza avere la necessità di vedere da una parte quello che si vede dall'altra. Anzi, proprio perché si tratta di serie diverse sarebbe opportuno aspettarsi di assistere a tipi di spettacolo diverso.
Ovviamente non ho nulla contro chi apprezza soltanto una serie e non apprezza l'altra, però continuo a non comprendere la necessità di sbattere in faccia ad altri il fatto di considerarli dei coglioni perché hanno gusti non abbastanza raffinati.
Non siamo tutti esposti alle stesse cose nello stesso modo e non apprezziamo tutti le stesse cose allo stesso modo, anche perché se così fosse avremmo già risolto da molto tempo il fatto che sia difficile trovare persone con cui parlare seriamente di motorsport.
Il mio suggerimento continua ad essere, e lo sarà ancora per molto tempo, quello di smetterla con la versione serie-motoristiche-friendly delle ship war.
Facciamolo per Sebby, nostro idolo, e per i suoi quattro titoli...
...
...
...
...
...e piantatela di fare i caproni ignoranti, sto parlando di quello con gli occhiali sotto al casco. :-P

Milly Sunshine(C)
Post scritto per doppia pubblicazione su F1GC e sul mio blog

mercoledì 18 aprile 2018

Commento al Gran Premio di Long Beach

Scampato pericolo di sovrapposizione /// 15 Aprile 2018

Ci sono cose che non hanno prezzo. Una di queste è alzarsi alle otto di mattina, dopo pochissime ore di sonno (date dall'essere andata a letto tardi, dal faticare ad addormentarmi e dall'ansia pre-gran premio) per guardare un gran premio. Il buon senso suggerirebbe di non mettersi a guardare una gara di Indycar che inizia alle 22.45 della sera stessa, ma quando si tratta di Indycar non sono molto propensa a seguire il buon senso. O meglio, l'avrei fatto se non fossi stata in grado di trovare uno streaming, ma il caso ha voluto che trovassi un canale youtube sul quale era possibile vedere la gara.
La gara in questione era la terza prova del campionato 2018, il "Toyota Grand Prix of Long Beach".
Voci di corridoio narravano che nel frattempo ci fosse anche una gara di NASCAR, o meglio, un rain delay al quale una gara di NASCAR faceva da contorno. #JustAmericanThings.
La telecronaca era quella americana, quindi tra i commentatori c'erano nientemeno che Townsend Bell e Paul Tracy.
La pole position è andata ad Alex Non Sono Valentino Rossi, che oltraggiosamente porta un numero 27 pur non essendo né canadese né ferrarista né Hulkenberg.
Il Gran Premio di Lungaspiaggia era lungo 85 giri e l'impressione era quella di dovere rimanere alzata almeno fino all'una o più probabilmente fino all'una e mezza. Non ero neanche messa così male, quindi ho deciso che, finché avesse resistito lo streaming, avrei resistito anch'io.
Questa era la griglia di partenza:

1^ fila: Alexander Rossi - Will Power
2^ fila: Simon Pagenaud - Scott Dixon
3^ fila: Graham Rahal - Josef Newgarden
4^ fila: Ryan Hunter-Reay - James Hinchcliffe
5^ fila: Sebastien Bourdais - Robert Wickens
6^ fila: Tony Kanaan - Jordan King
7^ fila: Ed Jones - Matheus Leist
8^ fila: Max Chilton - Zach Veach
9^ fila: Jack Harvey - Spencer Pigot
10^ fila: Gabby Chaves - Marco Andretti
11^ fila: Zachary Claman De Melo - Takuma Sato
12^ fila: Charlie Kimball - Kyle Kaiser

La gara è partita, tra muretti, fontane e vie di fuga.
Alex Non Sono Valentino Rossi sembrava intenzionato a mantenere la posizione, così come Willpowahhhh. Dietro di loro, nel frattempo, si è scatenato l'inferno, con Grammo Reale(?), Saimon e RHR che sono finiti l'uno addosso all'altro. Nel caso di Saimon è anche finito in una via di fuga, laddove ha parcheggiato, mentre RHR rientrava ai box per sostituire l'ala anteriore, destinato alle retrovie. Per intenderci, la gara era appena iniziata ed era iniziata con un ingresso della safety car.
Dopo qualche giro di calma piatta c'è stato il restart, con NSVR in testa davanti a Willpowahhhh e al Detersivo, con la situazione più tranquilla di come avevo temuto in un primo momento.
Poi è arrivato il sosia di Vin Diesel.
Mi correggo, poi, un po' più indietro, è arrivato il sosia di Vin Diesel.
Probabilmente rinvigorito dal fatto che tra appena un mese si ritroverà di nuovo sulla stessa pista del suo best friend forever, dal quale sarà ormai in crisi d'astinenza, ha deciso di verniciare Wicky e di farlo in modo meno traumatico di come avrebbe fatto NSVR.
Più tardi è stato anche mostrato, in modo decontestualizzato e interrompendo per un attimo la trasmissione della gara, un siparietto in cui Vin Diesel, con una parrucca riccia in testa, imitava Matheus Leist dichiarando di essere il compagno di squadra del migliore pilota del mondo. Era una scena molto aaaaawwwww e per quella scena così aaaaawwwww si sarebbe meritato la vittoria della gara, ma ero consapevole del fatto che fosse soltanto settimo e che le vittorie di piloti trolloni sono eventi verosimili, ma in un giorno iniziato con una vittoria di Dani-Smile, sarebbe un po' troppo pretendere la vittoria di un altro trollone.
Vin Diesel: "Non puoi paragonarmi a Dani-Smile!"
Dani-Smile: "Infatti io ho i capelli!"
Vin Diesel: "Chi ti dice che un giorno non li perderai?"
Dani-Smile: "Tutti mi adoreranno lo stesso, perché sarò sempre lo stesso trollone di un tempo."
Vin Diesel: "Ma nessuno ti amerà mai nel modo in cui H3lio ama me."
Dani-Smile: "Non ho bisogno di un partner fisso per raggiungere la pace dei sensi. Anzi, come potrei scegliere un partner fisso, quando ci sono sul mercato dei bei fustacchioni come Sebby Occhi Azzurro Shocking, il Gangster Rapper, il Gufo, il Principe Leo 2.0, il Principe dei Poveri... e perché no, anche i Raikkottas. <3 Hanno anche loro due il loro perché."
Vin Diesel: "Quanta confusione, io ho solo H3lio, anche se ogni tanto mi concedo qualche momento intimo con Juan Tombino o con Darione."
Dani-Smile: "E io amo ballare con il kiwi."
Vin Diesel: "Chi, il Detersivo?"
Dani-Smile: "Naaaaahhhhh, tu non puoi capire."

Poi sono arrivati i pitstop.
È arrivato il momento della biancheria da lavare.
Sono arrivati Willpowahhhh e Dixon, i due detersivi.
In realtà sono arrivate anche tante altre cose, come ad esempio il fatto che Alex Non Sono Valentino Rossi è rientrato ai box al 26° giro, all'incirca quattro tornate prima di loro.
Poi c'è stato Wicky che ha avuto problemi tecnici, probabilmente al cambio, ed è stato costretto ad andare a rintanarsi nel proprio box.
Adesso veniamo al 30°(?) giro e ai detersivi. Sono rientrati ai box nello stesso momento e i tempi di NSVR facevano pensare che non l'avrebbero overcuttato.
Non l'hanno overcuttato, ma dopo essersi fermati procedevano affiancati nella pitlane. L'ha spuntata il detersivo al kiwi e probabilmente Willpowahhhh gli avrà sventolato il dito medio almeno con l'immaginazione.
Qualche giro dopo ho visto dai tempi che Nuovo Giardino era davanti a Willpowahhhh, ma i telecronisti non erano interessati a tutto ciò: stavano parlando di un ipotetico arrivo della Ferrari in Indycar.
Voce fuori campo: "Così diventerebbe una serie importante."
Poco dopo è stato letto un messaggio di uno spettatore, che era su questo stile: "sto guardando la gara con la mia ragazza e secondo lei Rossi vincerà, credete che la mia ragazza vincerà la scommessa?"
Alex Non Sono Valentino Rossi: "Non c'è bisogno della Ferrari in Indycar, io sono già un Ferrarista onorario, dato che porto il numero 27."
Il Grande Samurai: "Io una volta nel 2005 ho preso in pieno una fiancata a MSC. Ho avuto più contatti con la Ferrari di quanti non ne hai avuto tu!"
Il telecronista: "Va beh, dato che la situazione sta degenerando verso l'argomento Formula 1 che noi cittadini degli States non conosciamo, direi che è il caso di tornare in topic. Come vedete hanno appena inquadrato Lauren Bohlander, la signora Kanaan. È incinta di quattro mesi."
Non ero assolutamente al corrente di questo gossip ed è stato un piacere venirlo a scoprire.
Voce fuori campo: "Peccato che Tony non abbia partorito lui stesso un figlio concepito insieme a H3lio."
Kaiser: "Questo commento mi sta bloccando la crescita. Adesso mi fermo per protesta!"

Al 42° giro c'è stato il secondo ingresso della safety car a causa della Juncos ferma. Il sosia di Vin Diesel si era appena fermato ai box, per la sua seconda sosta, su un totale di tre. I leader, invece, erano su una strategia a due sole soste.
La gara ha fatto a malapena in tempo a ripartire che RHR si è ritrovato un'altra volta in mezzo al caos, stavolta prendendosi a ruotate con un'altra vettura, penso quella di Jordan King, ed è stato costretto a rientrare ai box.
Poi Bourdeeeeyyyyy ha fatto un sorpassone da urlo nei confronti del Detersivo al kiwi, per la seconda posizione...
...
...
...
...ma alcuni giri più tardi è stato costretto a cedergli la posizione, perché aveva oltrepassato i limiti della pista.
Verstappino: "Se l'avessi fatto io, mi avrebbero fatto proseguire fino alla fine, poi sarebbero venuti a cacciarmi giù a calci dal podio."
Bourdeeeyyyy: "Ma solo perché sei un bambino piccolo e non hai ancora raggiunto la drinking age."
Bourdeeeeyyyy non è rimasto molto a lungo dietro al Detersivo, subito dopo avergli ceduto la posizione l'ha asfaltato.
Il Detersivo, nonostante sia soprannominato Iceman, non è finito fuori in quel momento stesso e Bourdeeeeyyyyy non è stato penalizzato per la sua manovra.
Tuttavia è stato penalizzato per essere rientrato ai box con pitlane chiusa al 60° giro, quando Zachary Claman Occupo Venti Pagine Sull'Elenco Telefonico è finito a muro.
Alex Non Sono Valentino Rossi era già rientrato ai box, Bourdeeeeyyyy e il Detersivo no. Non mi è chiaro che cosa sia successo con esattezza al Detersivo, si parlava di un'ipotetica penalità, ma non ho capito esattamente quando sia rientrato ai box.
Apparentemente è rientrato nello stesso momento di Bourdeeeeyyyyy. Infatti dopo il restart è stato penalizzato a sua volta con un drive through.
La gente che commentava la gara in chat: "Come quella volta in cui Michael Schumacher scontò una penalità all'ultimo giro tagliando il traguardo nel frattempo."
Il Detersivo: "Peccato che non sia l'ultimo giro e che la situazione sia completamente diversa, ma ti faccio i miei più sentiti complimenti perché conosci un fatto accaduto in Formula 1 quasi vent'anni fa."

A quindici giri dalla fine ho creduto di vivere in un mondo immaginario, perché in quinta posizione dietro a NSVR, Willpowahhhh, Jones e Veach era indicato il nome di Marco Sonniferetti, che chiaramente non esiste davvero.
Poi Grammo Reale deve averlo superato, dato che risultava sesto.
Poi Bourdeeeeyyyyyy e RHR hanno cozzato l'uno contro l'altro dopo che King aveva speronato Bourdeeeeyyyyy(?), la pista si è ostruita per qualche istante e Wicky, che evidentemente era ancora in pista, è rimasto fermo, facendo entrare la safety car per la terza volta.
Al restart mancavano appena nove giri di gara e poco dopo RHR ha rotto una sospensione. e poco dopo si è visto un detrito sulla pista, che curiosamente non ha provocato l'ingresso della safety car.
Willpowahhhhh era vicinissimo a NSVR, intanto, mentre Jones, Veach e Grammo Reale erano in lotta per il gradino più basso del podio.
Le posizioni, tra i primi, non sono più cambiate fino alla fine, quindi uno dei telecronisti ne ha approfittato per raccontare fatti sulla vita privata di Alex Non Sono Valentino Rossi, per esempio il fatto che ha vissuto in Repubblica Ceca, in passato. Considerando che NSVR è stato pilota di Formula 1, per un breve periodo della sua carriera, e che in quel breve periodo della sua carriera i gran premi venivano trasmessi sulla Rai, devo dedurre che Mazzoni non ne fosse informato?
Nel frattempo sulla chat dello streaming che stavo seguendo in quel momento (ne ho cambiati tre, tutti sul Tubo, dato che i primi due si erano interrotti) c'era gente che criticava Bourdais, gente che criticava l'halo e gente che parlava di cose a caso. Tuttavia il livello più folle è stato quando qualcuno ha chiesto chi fosse il miglior pilota tra Jimmie Johnson, Scott Dixon, Lewis Hamilton e Jamie Whincup. #JustAnswersYahooThings.
Ah, sì, poi si è parlato del verbo "to verstappen", che significherebbe andare a sbattere contro qualcuno dopo avere fatto uno svarione" mentre un tempo significava scontrarsi con il leader della gara durante un doppiaggio. Devo ammettere che questa citazione colta mi ha fatto rivalutare un po' quella chat... ma solo un po', sia chiaro.
Bourdeeeeyyyyy: "Comunque io ho fatto un sorpasso figo e NSVR no!"
NSVR: "Mi pare il minimo, dato che non ho mai avuto nessuno davanti fin dal primo giro."
Bourdeeeeyyyyy: "Questi sono solo dettagli."
NSVR: "Tu non ne capisci niente di Indycar. Faresti meglio ad andare a seguire la NASCAR!!!11!!!11"
Bourdeeeeyyyyy: "Mi ha detto la voce fuori campo che il rain delay si sta prolungando all'infinito e non è ancora lunedì."
Non era neanche ancora l'una e mezza.
Non era nemmeno l'una, in realtà.
Era mezzanotte e quaranta/ mezzanotte e tre quarti, la gara era durata solo due ore. #JustSingaporeGPThings. Spero che nessuno sia rimasto intossicato.

RISULTATO: 1. Alexander Rossi (Andretti), 2. Will Power (Penske), 3. Ed Jones (Ganassi), 4. Zach Veach (Andretti), 5. Graham Rahal (Rahal), 6. Marco Andretti (Andretti/Herta), 7. Josef Newgarden (Penske), 8. Tony Kanaan (Foyt), 9. James Hinchcliffe (Schmidt), 10. Charlie Kimball (Carlin), 11. Scott Dixon (Ganassi), 12. Jack Harvey (Shank), 13. Sebastien Bourdais (Coyne), 14. Matheus Leist (Foyt), 15. Spencer Pigot (Carpenter), 16. Kyle Kaiser (Juncos), 17. Max Chilton (Carlin), 18. Jordan King (Carpenter), 19. Gabby Chaves (Harding), 20. Ryan Hunter-Reay (Andretti), 21. Takuma Sato (Rahal), 22. Robert Wickens (Schmidt), 23. Zachary Claman De Melo (Coyne), 24. Simon Pagenaud (Penske).

NASCAR UPDATE: le voci di corridoio sul Rain Delay a Bristol, dove si stava svolgendo, in linea teorica, la Food City 500, avevano ragione, dato che la gara iniziata domenica è terminata lunedì ed è già la seconda volta nel giro di poche settimane che si gareggia di lunedì. I Busch Bros partivano dalla prima fila per una lunga gara di 500 giri così ripartiti 125-125-250. Si sono fatti spodestare da Brad Keselowski, il sosia di Dany Kvyat, che ha vinto Stage 1 e Stage 2, ma Kyle Busch alla fine si è ripreso e, oltre ad essere partito davanti a tutti, è anche arrivato davanti a tutti al termine della gara. Seguivano Kyle Larson e Jimmie Johnson, il pilota più detestato della NASCAR. Al quarto posto si è classificato il nostro eroe Ricky Stenhouse, precedendo Alex Bowman, Aric Almirola, Kevin Harvick, Clint Bowyer, Joey Logano e Ryan Newman in top-10.

IMSA 2018: Long Beach!

Una volta, lo scorso autunno, mi capità di leggere di un tizio che si lamentava perché le gare di endurance duravano sei ore invece che due, dato che due ore erano più che sufficienti. WTF?!...
...
...
...comunque queste persone potrebbero essere contente di scoprire che il campionato IMSA, il quale prevede anche la 24 Ore di Daytona, ha fatto tappa a Long Beach.
La gara, che si è svolta sabato, quando da noi era sera, denominata "Bubba Burger Grand Prix", è durata un'ora e quaranta minuti e l'ho vista su Youtube: ieri è stata infatti pubblicata per intero sul canale dell'IMSA.

La gara, che si è svolta nei pressi di una piccola ruota panoramica, ha visto una nostra vecchia conoscenza partire dalla pole position.
Si tratta di Juan Pablo Montoya, del team Penske Acura, che proprio diciannove anni fa a Long Beach ottenne la sua prima vittoria nella CART. JPM faceva coppia con Dane Cameron ed era seguito da Felipe Nasr, il cui compagno di squadra era invece Eric Curran.
La gara è proseguita tra una safety car per vetture incidentate al via e inquadrature del porto di Long Beach, con Montoya e Nasr che proseguivano molto vicini l'uno all'altro, in lotta per la leadership. Nasr ha preso la testa della gara dopo una trentina di minuti, mentre una vettura ferma ha provocato il secondo ingresso della safety car.

Si sono susseguiti pit-stop con cambio di pilota, inquadrature del porto e nomi di piloti pronunciati a caso (Earl "Bamba" mi ha fatta piegare in due dalle risate, ormai a "Nassar" ci sono abituata), una nuova safety car quando mancava mezz'ora al termine e Filipe Albuquerque che, dopo tutti i pitstop, era davanti a tutti, per il team Cadillac Mustang Sampling, dove fa "coppia" con Joao Barbosa.
In seconda posizione si è classificata la Nissan di Scott Sharp e Ryan Dalziel, mentre al terzo posto l'altra Cadillac di Renger Van Der Zande e Jordan Taylor.
Oliver Gavin e Tommy Milner hanno vinto nella classe GT. Note random: bellissimo duello tra compagni di squadra (Ford Ganassi) tra Ryan Briscoe e Dirk Muller, per la seconda posizione di categoria!
Il prossimo appuntamento sarà Mid-Ohio il 6 Maggio.

martedì 17 aprile 2018

Commento al Gran Premio della Cina

Ferrari is red, Redbull is blue, Mercedes doesn't win but Bo77as is faster than you /// 15 Aprile 2018

L'ansia pre-gran premio, fenomeno che mi aveva lasciata un po' in pace l'anno scorso, è tornata più forte che mai. Iniziata in Australia, è proseguita con il gran premio del Bahrein... e non solo non si è fermata, ma si è addirittura intensificata per il terzo appuntamento stagionale, il GP della Cina. Questo evento, preceduto da episodi di un certo livello e mezze polemiche, viene disputato sul circuito di Shanghai, il cui percorso rappresenta un ideogramma cinese, a partire dal lontano 2004. Fino al 2008 era collocato nelle fasi conclusive del campionato (verso ottobre, diciamo), mentre dal 2009 in poi lo trovammo nel mese di aprile.
Prima di entrare nel vivo, parliamo per prima cosa degli episodi di un certo livello e parliamo nello specifico del Prosciuttello Gangster, divenuto brand ambassador di Tommy Hilfiger, un marchio di abbigliamento del quale diventerà addirittura stilista, lanciando nei prossimi mesi una linea di sua ispirazione. Ora, premesso che se io fossi titolare di un marchio di abbigliamento forse sceglierei persone che si sono dimostrate dotate di maggiore gusto nel vestire, questo non ha importanza. Per il momento Hammi fa il testimonial e all'indomani del GP del Bahrein è sono usciti alcuni suoi scatti promozionali di costumi da bagno e biancheria. Tra queste foto ce n'è una in cui, accanto ad alcuni pneumatici, indossa un paio di boxer rossi attillatissimi, che fanno più o meno lo stesso effetto dei pantaloni da tuta di molto tempo fa. Per dire le cose come stanno, in quell'immagine pubblicitaria più che i boxer risalta il loro contenuto e sono stata molto stupita nell'andare a constatare che su Tumblahhhh, nessuno l'ha postata sotto il tag "lewis+hamilton".
Bene, ora che ho iniziato il commento parlando dell'apparato genitale di Hamilton non mi resterebbe altro da fare che parlare della polemica che ha coinvolto lui e Verstappino, ma dato che intendo realizzare un commento di classe che inizia con la storia del circuito, per contrastare quello che ho scritto finora, di Verstappino ne parleremo tra un po'.

SHANGHAI A FINE ANNO: l'edizione inaugurale, quella del 2004, terzultimo gran premio stagionale, prima di Suzuka e Interlagos, con il campionato ormai già assegnato da un mese, fu definita quasi all'unanimità come la peggiore gara della carriera di Michael Schumacher. Pasticciò in qualifica, partì dalle retrovie, ebbe un incidente, poi un altro... eccetera, eccetera, eccetera. Alla fine della giornata concluse in 12^ posizione, con una vettura con la quale nel corso della stagione vinse complessivamente tredici gran premi su diciotto. Dei cinque restanti, due furono vinti dal suo compagno di squadra Rubens Barrichello. Una delle vittorie di Rubinho fu proprio a Shanghai. Sul podio c'era Montezemolo come rappresentante della Ferrari, il che fu citato in numerose occasioni da Mazzoni negli anni a venire. Jenson Button, all'epoca pilota della B.A.R., e Kimi Raikkonen, allora pilota della McLaren, salirono sui due gradini più bassi del podio.
Quando Michael Schumacher fu visto disputare il Gran Premio della Cina 2005, venne decretato all'unanimità che il suo gran premio peggiore in carriera non era più quello dell'anno precedente: a Shanghai 2005 ebbe tre incidenti nel corso della gara, uno dei quali già nel giro di formazione. ...Wait, wait, wait. No, ebbe un incidente non nel giro di formazione ma nel giro di schieramento, ovvero mentre lasciava la pitlane per andare sulla griglia. Quell'anno Shanghai era l'ultimo evento stagionale e, mentre il titolo piloti era già stato assegnato a Fernando Alonso, lo scontro per il mondiale costruttori era ancora aperto tra Renault e McLaren. Alonso vinse davanti a Raikkonen, mentre Ralf Schumacher salì sul podio classificandosi terzo con la Toyota. Il titolo costruttori fu deciso in gran parte da un episodio molto curioso: il ritiro di Juan Pablo Montoya, quando il pilota della McLaren ruppe una sospensione dopo avere preso in pieno un tombino uscito dalla sede stradale.
Nel 2006 e nel 2007 il Gran Premio di Shanghai tornò ad essere il terzultimo della stagione, prima del Giappone e del Brasile. Nel 2006 segnò un'inversione di tendenza, con la vittoria di Michael Schumacher partito dalla terza fila, che si impose davanti alle Renault di Alonso e Fisichella. Seppure a pari punti con Alonso, si portò al momento in testa alla classifica piloti avendo vinto una gara in più del pilota della Renault. Nessuno lo sapeva, quel giorno, ma quella era destinata ad essere la sua ultima vittoria in carriera.
Il 2007 fu forse il Gran Premio della Cina più folle finora disputato: Lewis Hamilton era a un passo dal titolo, prima di insabbiarsi all'ingresso della pitlane, e la vittoria di Kimi Raikkonen, davanti alla McLaren di Alonso e alla Ferrari di Massa, alla fine ebbe il suo rilievo.
Nel 2008 la tensione si innalzò ulteriormente: Shanghai era il penultimo gran premio della stagione e c'erano ancora tre piloti in lotta per il titolo, Lewis Hamilton, Felipe Massa e Robert Kubica. Quest'ultimo uscì dallo scontro per il mondiale proprio a Shanghai, mentre con la vittoria Hamilton consolidò il proprio vantaggio nei confronti di Massa, giunto secondo a debita distanza, dopo che Raikkonen gli aveva ceduto la posizione simulando un problema tecnico per eludere il divieto di ordini di scuderia vigente all'epoca.

SHANGHAI ALL'INIZIO DELL'ANNO: all'inizio del 2009 eravamo nel pieno dell'epoca d'oro della Brawn GP e non ci si poteva aspettare altro che una vittoria di Button, dopo quanto visto in Australia e Malesia. In realtà non vinse Button. Sebastian Vettel e Mark Webber ottennero una doppietta per la Redbull, il team austriaco giunse alla prima vittoria nella propria storia e sul podio venne suonato l'inno britannico invece che quello austriaco, per la squadra, per problemi con la licenza che furono risolti solo successivamente.
Nel 2010 era il quarto gran premio dell'anno: il mondiale iniziava in Bahrein. Buemi perse due ruote durante le prove libere, in gara ci furono presunte polemiche tra Alonso e Massa per un sorpasso di Alonso avvenuto nella corsia dei box (una scena simile a quella del film "Giorni di Tuono", che in certi punti ha diverse analogie con la carriera di Massa) e Button e Hamilton portarono a casa una doppietta per la McLaren. Alla fine diversi piloti ebbero qualche ritardo nel rientrare in Europa a causa dei voli bloccati, se non ricordo male, per le polveri sparse dall'eruzione di un vulcano islandese.
Nel 2011 Button sbagliò box: si fermò erroneamente in quello della Redbull. L'episodio fu pittoresco, ma non tanto quanto Hamilton che, alla sua prima gara in Mercedes, si fermò nel box della McLaren, oppure Vettel che, a distanza di anni, si fermò nel box della Redbull una volta l'anno scorso. Tornando in Cina, Hamilton vinse il gran premio davanti alle Redbull di Vettel e Webber. Sutil, invece, ottenne una vittoria schiacciante in una rissa in un locale contro Eric Lux, uno dei dirigenti della Renault. Un anno più tardi, tuttavia, avrebbe perso la successiva causa in tribunale.
Poi fu la volta delle teorie del kompl8 su Answers Yahoo: era il 2012 e una prima fila tutta Mercedes era un caso fortuito e non la regola, quindi doveva esserci sicuramente puzza di bruciato e i tempi dovevano essere il frutto di un complotto. Nico Rosberg ottenne la sua prima vittoria in carriera e ciò era un kompl8 quasi come il secondo posto di Perez in Malesia (erano i tempi bui in cui Maldonado non aveva ancora vinto un gran premio, quindi la gente se la prendeva con Perez e Rosberg, ignara del fatto che presto avrebbero potuto sbizzarrirsi), Michael Schumacher fece la fine delle Haas in Australia 2018, le McLaren completarono il podio. Per fortuna i piloti improbabili che vincono a spese dei piloti di prima fascia rimasero tranquilli l'anno successivo, in cui Fernando Alonso vinse al volante di una Ferrari ristabilendo l'ordine primordiale delle cose. Sul podio con lui c'erano Raikkonen e Hamilton, ma chi se ne frega, l'aura ferrarista e alonso-centrica è tutto...
...
...
...anche se dobbiamo parlare del 2014, edizione entrata negli annali del motorsport a causa di un pittoresco duello tra Kamui Kobayashi e Jules Bianchi. Già vi vedo a chiedervi se mi sono rimbecillita totalmente e lo ribadisco, no, tanto che ho dovuto andare a controllare chi ci fosse sul podio quel giorno (Hamilton, Rosberg e Alonso), mentre ricordo perfettamente quello che successe verso la fine. Prima Kobayashi si sdoppiò da Vettel, poi fece un sorpasso da urlo su Bianchi, per una posizione Caterham-friendly. Però la bandiera a scacchi era stata sventolata per sbaglio con due giri d'anticipo e, nonostante la gara fosse proseguita fino alla fine, fu preso per buono il risultato del 54° giro invece che quello del 56°. Di fatto il risultato "non cambiò", dissero tutti, anche se in realtà Bianchi venne classificato davanti a Kobayashi in quanto il sorpasso di quest'ultimo era avvenuto dopo la bandiera a scacchi anticipata.
Nel 2015 non ricordo eventi particolarmente pittoreschi. Il podio cambiò leggermente rispetto all'anno precedente solo per la presenza di Vettel al posto di Alonso. Il colore della tuta, ad ogni modo, era uguale.
Dopo due anni di doppiette Mercedes doveva accadere anche qualcosa di diverso, in modo che ci fosse qualcosa di interessante di cui discutere: arrivò il 2016 e arrivò Dany Kvyat, altresì noto come "il russo di Roma". All'epoca correva ancora per la Redbull e si rese protagonista dell'evento, dopo un duello per il secondo posto con la Ferrari di Vettel (la gara fu vinta da Rosberg, ma questo è un dettaglio secondario, dato che il duello Kvyat vs Vettel fu l'hot topic del momento). Sul retro del podio Vettel tentò di intavolare una discussione in stile GP d'Europa 2007, ma Kvyat si limitò a scoppiare a ridere.
Infine veniamo al 2017 e alla conferma che sto trovando alla mia teoria esposta per tutto il 2017: l'anno scorso ho affermato che, secondo me, gli episodi memorabili avvenivano con una frequenza inferiore rispetto alla stagione precedente. Me ne sto accorgendo ora, è davvero così perché nello stilare i miei resoconti, magari mi ricordo perfettamente episodi capitati in edizioni passate, ma quelle del 2017 un po' mi sfuggono. Vinse Gangster Lewis davanti a Vettel. Terzo arrivò Max Verstappen, a debita distanza. L'ingegnere di Bottas, via radio, scambiò Bottas per Rosberg. Era il secondo gran premio stagionale, venne disputato prima del Bahrein. Lo stesso giorno ci fu una gara di Indycar in cui tutte le vetture del team Andretti, motorizzato Honda, si ritirarono per problemi al motore. Pochi giorni più tardi venne annunciata la partecipazione di Fernando Alonso alla Indy 500, con una vettura del team Andretti. Alla Indy 500, Alonso si sarebbe ritirato per la rottura del motore.

HAMILTON VS VERSTAPPINO: al GP del Bahrein, sul retro del podio, mentre assisteva a un replay del suo contatto con Verstappino, Hamilton si sarebbe spinto a un commento del tipo "che testa di ca**o", che ha apparentemente fatto indignare il mondo. Anch'io sono indignata dalla situazione, ma lo sono solo perché il Gangster Rapper si è limitato a fare quel commento, invece che andare a cercare Verstappino in giro per il paddock per prendere parte con lui a una discussione di questo tipo: "prova a imparare" / "prova tu a imparare" / "succhiami le pa**e".
Pare che le polemiche si siano placate e che la versione dei fatti fornita dai due sia stata di questo tipo:
> "Ce l'hanno tutti con me perché sono il più giovane!!!11!!!!1!", secondo Verstappino, del tutto ignaro del fatto che nessuno si è ancora messo a sbraitare contro il suo coetaneo Leclerc;
> "all'arrivo a Shanghai sono andato a chiarirmi con Verstappino, ma invidio i piloti di NASCAR perché là gli incidenti finiscono in rissa senza che nessuno batta ciglio, mentre noi non possiamo neanche insultare nessuno per i fatti nostri!!111!!!11!", secondo il Gangster Rapper...
...
...
...
...wait, wait, wait. Perché mai il Gangster Rapper è andato a chiarirsi con Verstappino ALL'ARRIVO A SHANGHAI? Qualcuno ricordi a questi due che i chiarimenti post-incidente devono avvenire rigorosamente nella piscina condominiale.
Il Gangster Rapper: "Sììììì, così lo affogo!"
Verstappino: "Come sei kattivohhhh!!11!!!1!!! Ce l'avete tutti con me perché uso ancora il biberon per bere la vodka."
Il Gangster Rapper: "Come ti permetti???2222???222 Drinking age, drinking age!!!11!!!1!"

SILVER FRIDAY: le quattro di venerdì notte erano troppo tardi, le otto di venerdì mattina erano troppo presto, le cinque di sabato mattina non saprei dire se erano troppo tardi o troppo presto, sta di fatto che non mi sono deliziata di sentire Paul Di Resta in versione telecronista.
Tuttavia fin dal venerdì è stato tutto molto chiaro: Gangster Hammi era in testa davanti a Raikkonen e a Bottas, sia nella prima sia nella seconda sessione. Che poi questo potesse dire tutto sul resto del weekend oppure poco e niente sono dettagli, quello che conta è che, quando ho letto i risultati, ce li avevo davanti ed erano molto chiari.
Nella prima sessione le Mercedes hanno girato su gomme soft, mentre Ferrari e Redbull sulle ultrasoft. Ciò faceva pensare che viste le due differenze di mescola le Mercedes fossero molto più veloci delle Ferrari, eppure nella seconda sessione hanno girato tutti su gomme ultrasoft e non ci sono stati cambiamenti abissali. Ciò ha contribuito a rinforzare la mia teoria, che porto avanti ormai da molti anni, sul fatto che prevedere la griglia di partenza sulla base delle prove libere possa portare ad avere un pronostico molto accurato oppure completamente sballato a seconda dei casi.
Vorrei precisare, ovviamente, che non c'era solo una top-3, a che c'erano anche altre vetture. In FP1 la top-6 è stata completata dalle Redbull di Verstappino e Ricciardo davanti a Vettel, mentre in FP2 c'erano Vettel, Verstappen e poi Hulkenberg sesto, mentre Ricciardo... suvvia, chi se ne frega di dov'era Dani-Smile in quel momento. Più è lontano e meno probabilità ci sono di vederlo sul podio e di doversi abbeverare dalle sue scarpe. Certo, se Dani-Smile stava anche dietro a Hulkenberg aveva davanti a sé anche piloti che avevano meno possibilità di salire sul podio rispetto a lui, ma questo equivale a sparare sulla croce rossa, quindi andiamo avanti.
Ho avuto tutto il venerdì per riflettere sulle prove libere 1 e 2, mentre il risultato delle prove libere 3 l'ho letto sabato mattina alle 8.00 su GPUpdate, notando che era esattamente l'opposto di quello visto finora: Vettel, Raikkonen, Bo77as, Verstappino, Hamilton e in sesta posizione Kmag come outsider; motore rotto per Ricciardo, era questa la ragione per cui era assente dalla top-6. Segnali incoraggianti per la Williams: dopo due sessioni di qualifica in ultima posizione, Strollino si è tirato su e Sirotkin ha fatto registrare il decimo tempo.
Strollino: "Ma la monoposto che guidiamo è sempre orribile!"
Sirotkin: "Solo perché non abbiamo una rana che guidi al posto nostro!"
Strollino: "Tutto ciò è profondamente ingiusto. E dire che, grazie alla mia modesta paghetta di un milione di euro al mese, avrei potuto permettermi di pagarla per guidare al mio posto!"
A proposito di Williams, su Twitter ho beccato un fanboy di Rosberg che sosteneva che il suo 1d0L0 avrebbe dovuto tornare in Formula 1 al volante di una Williams.
Leo 2.0: "Non ce n'è bisogno, posso ottenere la stessa quantità di punti gironzolando a piedi per il paddock."
Il fanboy: "Nooooohhhhh!!11!!!11 La Williams è una vettura fortissima!"
Strollino: "Siamo messi male. Siamo sicuri che il profilo Twitter di quel fanboy non sia stato manomesso da un hacker russo?"
Sirotkin: "Io non c'entro niente. In qualità di pilota russo, il mio obiettivo principale non è quello di manomettere profili di tifosi dodicenni di Rosberg, quanto quello di hackerare il terzo titolo del Divino Fernando."
Strollino: "Credo che il terzo titolo del Divino Fernando sia ancora molto lontano nel tempo. Prima che possa lottare di nuovo per il mondiale, tu avrai già perso da tempo il volante."
Sirotkin: "Te l'ha mai detto qualcuno che sei simpatico come Kmag?"
Strollino: "No, ma sarà che non ho mai litigato con Hulkenberg..."

RED SATURDAY: ho guardato le qualifiche in streaming, trovando Sky Sport F1 UK, chiedendomi quanto tempo sarebbe passato prima dell'apparizione di Paul Di Resta. Non so se si sia visto nel pre-qualifiche, dato che mi sono connessa che erano le otto in punto, quando le vetture si apprestavano a scendere in pista sotto a un cielo grigio che metteva tristezza. Croft e Brundle parlavano di Dani-Smile e del suo motore, storia di cui sapevo già grazie all'immagine in prima pagina di GPUpdate, che adesso esiste solo in versione olandese, ma le immagini sono significative già per conto loro. Per chi si chiedesse perché continuo a seguire GPUpdate: perché pubblicano il risultato esteso di tutte le sessioni e di diverse serie, mentre la maggior parte delle altre fonti elencano al massimo la top-5.
Q1: tutto è proseguito regolarmente per oltre dieci minuti, fintanto che non sono uscite le bandiere gialle e si è visto Leclerc che procedeva ai due all'ora. Si è scoperto da un replay che aveva appena fatto uno svarione "come Giovinazzi l'anno scorso" secondo i telecronisti, con la sola marginale differenza che non ha toccato niente e che, dopo essere stato ad un passo dall'urtare un muretto, è riuscito a proseguire like a boss. Dani-Smile, nel frattempo, era ancora dentro al box, stavano finendo di sistemare la vettura dopo la sostituzione del motore. Uscito in extremis, si è classificato solo 14° davanti alle Toro Rosso, Williams e Sauber in ordine sparso, il che era comunque abbastanza per passare in Q2. Eroe del momento RoGro, quinto dietro alle Ferrari, a Bo77as e a Verstappino. Per la prima volta dal debutto, Leclerc si è qualificato davanti a Sonyericsson. <3 Linea alla moviola e, plot-twist, il tipo con i capelli rossi apparso sullo schermo non era Paul Di Resta, bensì Anthony Davidson, colui che si trovava in terza posizione al volante di una Super Aguri quando la sua gara fu sabotata da una marmotta. Di Resta non è apparso, ma si è sentita la sua voce in attesa della Q2.
Q2: le Mercedes e le Ferrari sono scese in pista con gomme soft mentre tutti gli altri erano sulle ultrasoft, argomento che era stato abbondantemente anticipato. Secondo Brundle la Mercedes era la vettura più competitiva, su questa mescola, ma ha ripetuto questa frase una volta e poi apparentemente ha cambiato idea, almeno fino al plot-twist finale, quando Hamilton ha staccato di oltre tre decimi Raikkonen che fino a quel momento gli aveva dato sei decimi. Bo77as è risalito in extremis al secondo posto davanti alle Ferrari e a Hulkenberg. Anche RoGro è andato più forte delle Redbull, mentre la Force India e la Renault hanno portato entrambe una vettura in Q3. L'impressione è che sul finale andassero tutti più forte che all'inizio della sessione e che la Mercedes fosse più veloce della Ferrari perché in quel momento in pista le Ferrari non c'erano, ma non c'è stato tempo di riflettere, perché si è passato alle interviste: ecco apparire Gasly. Dopo il Pokemon è stata la volta di Strollino e Leclerc, poi la linea è tornata a Davidson e alla moviola.
Q3: l'ultima sessione è iniziata con Croft che chiedeva a Brundle se ci avesse capito qualcosa su chi fosse il favorito per la pole. Brundle non ha fatto pronostici, lasciando capire che avrebbe dovuto farlo a caso. E perché no? Sento la mancanza dei pronostici a caso. Ho deciso di farne uno io: Hulkenberg in pole. Il karma mi ha punito per il mio pronostico audace e ho dovuto fare un refresh perché lo streaming riprendesse a funzionare. Forse qualcuno dovrebbe spiegare al sito su cui stavo seguendo la gara che se Hulk a suo tempo ha ottenuto una pole quando doveva ancora spuntargli la barba ed era a rischio di perdere il volante, tutto è possibile...
...
...
...okay, non proprio tutto, ma le fungirl saranno comunque soddisfatte, vista la grande quantità di capelli biondi e occhi azzurri nelle prime tre posizioni. Ho sperato fino all'ultimo che Iceman riuscisse a conservare il proprio vantaggio, ma la qualifica è terminata con un "krazie rakazzi, macchina krande, macchina rossa". E io mi alzo alle otto di mattina per sentire una frase del genere? Secondo Croft e Brundle, Sebby ha fatto un "elegant lap". Ecco, appunto, tuto avrebbe avuto molto più senso se avessi sentito un "krazie rakazzi, macchina krande, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck."
Poi è arrivato Valsecchi, che si è messo a urlare "SEBASTIAN WHAT A LAP, SEBASTIAN WHAT A LAP!!11!!!" non appena quest'ultimo è sceso dalla vettura. Dopo avere urlato nelle orecchie di Vettel è andato a fare la stessa cosa nelle orecchie dei Finnish Bros. Intanto un dubbio esistenziale si faceva largo dentro di me: Iceman tiene gli occhiali da sole nel taschino della tuta? No, perché non si spiega il fatto che, non appena si toglie il casco, si infili gli occhiali da sole. E comunque, a Shanghai non c'era il sole.
Nelle interviste Bo77as ha parlato addirittura di meno di Iceman. Dopotutto non poteva affermare cose del tipo: "la qualifica è stata deludente, ma il Prosciuttello Gangster ha abortito l'ultimo giro perché non riusciva a battere neanche me, quindi mi sento figo". Credo che gli sia vietato per contratto e, se non lo è, forse ha capito che è meglio tacere, invece di andare a spaccare il cu*o a tutti a parole, per poi rompersi il proprio.
Questa è la griglia di partenza, che non ha subito variazioni in quanto l'unico pilota penalizzato è stato il Pollo Gigante, per non avere rispettato le bandiere gialle(?) in qualche momento del weekend, che era già ultimo:

1^ fila: Vettel - Raikkonen
2^ fila: Bo77as - Hamilton
3^ fila: Verstappen - Ricciardo
4^ fila: Hulkenberg - Perez
5^ fila: Sainz - Grosjean
6^ fila: Magnussen - Ocon
7^ fila: Alonso - Vandoorne
8^ fila: Hartley - Sirotkin
9^ fila: Gasly - Stroll
10^ fila: Leclerc - Ericsson

ENERGY-DRINK SUNDAY: Redbull ti mette le aaaaaali e non ti fa dormire per giorni. Deve essere questa la ragione per cui sabato sera sono tornata tardi dalla discoteca, una volta che sono andata a letto è trascorsa circa un'ora e mezza prima che prendessi sonno, ho dormito verosimilmente meno di tre ore, ma domenica sera sono arrivata a guardare fino alla fine una gara di Indycar iniziata alle 22.45.
Il via è avvenuto alle 8.10 ora italiana ed è iniziato con #JustVettelThings: Vettel, infatti, invece di andare dritto davanti a sé, si è spostato di lato per complicare le cose a chi gli stava di fianco. Colui che gli stava di fianco era Iceman, che ha colto la preziosa occasione per farsi asfaltare da Bo77as.
Piccolo commento personale a proposito della partenza dei Raikkonettel, rimango del parere che andare a chiudere chi sta da un lato sia il modo migliore per farsi portare via la posizione da chi sta dietro e si trova mezza pista libera. Tuttavia l'insurrezione popolare del Clan Siamo Ferraristi Fintanto Che Si Vince Altrimenti Bisogna Cacciare Mezzo Team A Calci Nel Cu*o, che non avrebbe battuto ciglio se a parità di partenza la Ferrari avesse fatto doppietta, qualsiasi fossero le peripezie da affrontare per arrivare a tale risultato, mi ha abbondantemente rotto le pa**e, perché so che in caso di vittoria invece di dare contro a Vettel per la stessa manovra l'avrebbero portato su un piedistallo. Ora, da persona non ferrarista che preferisce Raikkonen a Vettel (rileggete entrambe le cose che ho appena scritto, per cortesia), il mio commento è che in quella partenza non solo non ci leggo nulla di negativo, ma ci leggo addirittura qualcosa di positivo: non so se vi siete accorti che cosa sia successo, ma Vettel è andato a tagliare la strada a Iceman in partenza. Quelli sono stati i pochi secondi, in tutto il gran premio, in cui Raikkonen è stato trattato come un avversario e non come uno zerbino. Mi pare incoraggiante.
Quello che è poco incoraggiante è che Bo77as era davanti, ma ancora meno incoraggiante è stato quando Verstappino, che aveva verniciato il Gangster Rapper, si è appropriato di lì a poco della terza posizione. Tuttavia Iceman non era l'unico a cui accadeva qualcosa di poco incoraggiante.
Ricciardo completava la top-6, poi c'erano le Renault e le Haas tra i primi dieci. Nella prima parte di gara l'unico duello per la top ten è stato RoGro vs Alonso, con RoGro che prima era stato "intercettato" mentre pronunciava una lunga serie di "beep" via radio. Comunicazione di servizio per RoGro: non serve, nessuno ti inviterà mai in Ferrari.
RoGro: "Eppure se davanti ci fossi io, non mi farei intimorire. Se qualcuno mi undercuttasse, non avrei problemi a prendere fuori i miei coltelli da cucina."
Sebby: "Non so se te ne sei accorto, probabilmente no, ma non è appropriato minacciare gli altri piloti con dei coltelli da cucina, durante i gran premi."
RoGro: "Hai ragione, si fa solo con i polli giganti."
Sebby: "Blue flags, blue flags."
RoGro: "Ecco, esatto, ci siamo capiti al volo."
Sebby: "Sei tu che, in certe occasioni, non hai capito che il Pollo Gigante non era un giro più indietro di te."
RoGro: "Beep, beep, beep."
Non ce li hanno fatti sentire, ma è plausibile che un certo numero di "beep" siano stati pronunciati anche in un'altra occasione: quella in cui la leadership della gara è cambiata. Le Redbull, partite su gomme ultrasoft, sono rientrate prima degli altri per le medium. Andavano velocissime e, per evitare l'undercut, le Mercedes sono rientrate entrambe. Poi è rientrato Vettel...
...
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...ed era già troppo tardi, dato che si è dovuto accodare a Bo77as, mentre voci di corridoio narravano che il pitstop fosse andato storto. Però stavolta non è stato investito nessuno.
Raikkonen ha proseguito fintanto che i due non l'hanno raggiunto, non importa perché tanto è fentasi, è stato protagonista di un duello con Bo77as e questo ha permesso a Vettel di arrivare in DRS-zone. Tuttavia il gap non è diminuito, anzi, si è riportato a poco più di un secondo. Ovviamente c'è stato il solito polverone: a seconda della squadra per cui tifa chi intende sollevare polveroni, episodi di questo tipo sono il benehhhh assolutohhhh o il malehhhh assolutohhhh a seconda del colore delle monoposto protagoniste. Io non ho formulato considerazioni su tutto ciò: ero ancora straordinariamente ammaliata dal fatto che i Raikkottas fossero riusciti a duellare senza venire a contatto, cosa che è successa in quasi tutte le occasioni in cui si sono ritrovati l'uno al fianco dell'altro. Meglio così, stavolta non sarebbe servito per mandare Checo sul podio, perché Checo ultimamente non vede neanche la zona punti...
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...E poi, a poco più di metà gara, c'è stato un grosso plot-twist. Il fattaccio è avvenuto al 30esimo giro, su un totale di 56, ed è stata  l'ennesima dimostrazione che i piloti devono dare il buon esempio ai bambini: i Rosbilton non l'hanno fatto per anni e l'effetto è che ci sono bambini tipo Gasly che speronano i loro compagni di squadra.
L'incidente Gasly vs Hartley, per cui Gasly si è in seguito guadagnato una penalità e sul quale la versione ufficiale è che a Hartley era stato ordinato di far passare Gasly che era su una strategia diversa ma c'è stata un'incomprensione in fase di comunicazione, non ha provocato il ritiro di nessuno (Brendon Bitch si sarebbe ritirato a pochi giri dal termine per un problema al cambio, ad ogni modo, e sarebbe stato l'unico ritirato del giorno), ma ha sparso detriti ovunque: safety car! I Redbull Bros sono rientrati ai box per un nuovo cambio gomme, montando le soft. Si sono ritrovati quarto e sesto, con Iceman in mezzo, e avevano gomme più performanti dei piloti che erano davanti a loro al restart... e poco dopo la mia impressione che fosse un gran premio senza duellihhhh e sorpassihhhh è svanita una volta per tutte.
I Redbull Bros erano i più veloci, là davanti, e qualcuno iniziava a pensare che Verstappino avesse potenzialmente la vittoria in tasca, nonostante Kvyat non fosse stato appiedato nei giorni precedenti. Mentre Ricciardo superava Iceman per il quinto posto, Verstappino ha tentato di fare lo stesso con il Gangster Rapper per la terza posizione: i due sono venuti a contatto e Verstappino ha perso la posizione a vantaggio del compagno di squadra.
Il Gangster Rapper: "Allora non hai proprio paura di essere affogato nella piscina condominiale?"
Verstappino: "No, perché sarebbe child abuse."
Il Gangster Rapper: "Orrorehhhhh! Mi hai triggerato."
Verstappino: "Non sei il solo che intendo triggerare. Oggi voglio asfaltare tutti."
Bo77as era in testa e non aveva idea di quello che stava succedendo alle sue spalle, dove i Vettelton avvertivano sempre di più la presenza di Dani-Smile dietro di loro.
Poi è durata poco, dove per durata poco intendo la presenza di Dani-Smile DIETRO di loro. Dopo un po' ce l'avevano davanti e, con undici giri di gara ancora da disputare, ce l'avrebbe avuto davanti anche Bo77as.
Bo77as: "Oh f*ck."
Voce fuori campo: "Smettila di appropriarti della cultura locale di Heppenheim."
Bo77as: "Tutto quello che è appena accaduto è orribilehhhh. Com'è possibile che uno a cui ieri hanno finito di montare il motore in extremis adesso sia in testa alla gara?"
Voce fuori campo: "Se non te ne sei accorto, non importa a nessuno, perché #DramaHappened."
Non contento di avere già mandato a monte le proprie possibilità di vittoria mentre cozzava contro Gangster Hammi facendosi verniciare da Ricciardo, Verstappino ha avuto ancora una volta, e con molto più stile, notevoli difficoltà nel superare una vettura con gomme molto meno performanti della sua.
Mentre ultimava il sorpasso nei confronti di Vettel, infatti, ha fatto uno svarione e gli si è infilato in una fiancata. A questo punto gradirei evitare di approfondire sia l'argomento "retorica ferrarista al pranzo della domenica" sia l'argomento "retorica antiferrarista al pranzo della domenica", pranzo della domenica laddove, sia chiaro, ero l'unica che aveva guardato il gran premio ed erano presenti anche persone che non avevano la più pallida idea del fatto che il gran premio fosse già stato disputato.
Il mio primo pensiero è stato "Verstappen, che ca**o fai, avevi il sorpasso a portata di mano e adesso Vettel sta girando come un birillo."
Poi mi sono resa conto che, in realtà, il fatto che in quel momento Vettel stesse girando come un birillo era solo una parte marginale del tutto. Sebby si è fatto superare anche da Hulkenberg, Verstappino ha perso posizioni, e mi sono ritrovata a sperare (lasciando da parte per un momento il resto del tutto) che banana-man verniciasse anche Verstappino e poi ne andasse a prendere altri due a caso.
Stavo volando troppo in alto, sesto era e sesto è rimasto, mentre Verstappino con la sua cavolata aveva sì mandato altri a giocare a bowling, ma in primo luogo aveva appena buttato al vento anche e soprattutto la sua stessa possibilità di salvare il salvabile e di andare a cercare di accaparrarsi almeno il secondo posto, mentre il suo compagno di squadra vinceva a mani basse, cercando di non uscirne con un danno d'immagine troppo elevato. Invece si è ritrovato in quinta posizione, si è beccato dieci secondi di penalità post gara. Precipitato dietro a Raikkonen e Hamilton (Iceman aveva guadagnato una posizione, nel frattempo, senza che nessuno se ne accorgesse), si è messo tranquillo a quel punto? Assolutamente no, Verstappino non conosce il significato dell'espressione "mettersi tranquillo" e ha deciso di andare a superare il Gangster Rapper. Ce l'ha fatta e l'ha fatto senza scatenare il caos, perché Vettel abita in Svizzera quindi a debita distanza, mentre il Gangster Rapper è un suo vicino di casa e sono certa che Verstappino abbia iniziato a provare un po' di paura, nei confronti della piscina condominiale, perché di sicuro nessuno sarebbe intervenuto in sua difesa.
Con dieci secondi di penalità da scontare post-gara, voleva essere sicuro di arrivare almeno davanti alla nostra banana preferita, quindi ha proseguito la sua cavalcata trionfale, arrivando negli scarichi di Iceman che era negli scarichi di Bo77as, che dopo il sorpasso subito non era mai stato negli scarichi di "Danny Rick", cit. Paul Di Siesta, perché "Danny Rick" stava accumulando un vantaggio colossale, mentre la bandiera a scacchi era sempre più vicina. Bo77as e Iceman l'hanno vista una decina di secondi più tardi, perché tra una cosa e l'altra Bo77as ha preso quasi nove secondi.
Verstappino ha tagliato il traguardo in quarta posizione, ma è stato spedito a calci nel fondoschiena dietro al Gangster Rapper. Poi c'era Hulk. Poi c'era Ferni, che aveva preso a calci nel fondoschiena Vettel sul finale della gara. Vettel si è lamentato via radio che la manovra era troppo aggressiva, ma non ha pronunciato nessun "f*ck", quindi ho il sospetto che sia stato rapito dagli alieni e rimpiazzato da un sosia.
Voce fuori campo: "Azz, si sono sbagliati, gli avevamo detto di rapire Verstappino."
A fine gara Verstappino è stato accolto dai suoi colleghi in maniera meno negativa di quanto pensavo. È stato immortalato in una foto in cui appare piuttosto disteso nei confronti del Gangster Rapper, probabilmente stavano avendo una conversazione di questo tipo:
"Sei soddisfatto che abbia tirato una sportellata a Sebby?"
"Anche, ma sono soddisfatto soprattutto del fatto che la tua gara abbia fatto talmente tanto ca*are che nessuno spenderà una sola parola per criticare me."
"Bene, però ho speronato Sebby, quindi dammi subito i miei dieci euro."
"Ma quali dieci euro? Io non mi fido di te, non ti voglio come collaboratore. Magari ti svegli domani e decidi di farmi cappottare dentro la piscina condominiale."
Dalle telecamere Verstappino è stato inquadrato a colloquio con Vettel. Ho pensato che stesse per accadere qualcosa di figo, corredato da frasi del tipo "a tre giri dalla fine non si può fare" o che in alternativa scoppiasse una rissa in stile NASCAR, ma non è accaduto niente di tutto ciò. Pare che Verstappino, consapevole del fatto che qualcuno potrebbe chiedere in prestito una baguette  Ocon e infilargliela in un posto dove non sarebbe molto confortevole, abbia provveduto a diramare messaggi di scuse. In Redbull, comunque, non hanno gradito il fatto che sia andato in giro a seminare il panico invece di cercare di portare a casa un risultato di spessore.
Il colloquio post-gara tra Verstappino e i vertici del team deve essere stato di questo tipo:
"SkUsAt3, vi prometto che a partire da domani farò il bravo bambino."
"Però oggi non è ancora domani e Helmut ti sta aspettando con in mano la cinghia che usava ai tempi del Kiwi."
"Child abuse."
"Child abuse 'sti cavoli. Fatti trovare da lui con i pantaloni abbassati. Non appena ha finito di frustare Gasly, viene da te."
"Povero Gasly!!11!!!1!"
"Ma quale povero Gasly! Perfino Perez e Ocon sono arrivati al traguardo senza toccarsi, nonostante alla fine fossero separati da appena sette decimi!"
"Povero me stesso, allora! Lo sapete quanta gente c'è che mi vorrebbe in Ferrari al posto di Raikkonen?"...
...
...
...oh, a proposito, a pranzo mio padre ha definito Verstappino come "ferrarista del prossimo anno" nel parlare dell'incidente, invece che chiamarlo per nome (probabile che se lo fosse dimenticato). Io sono stata lì lì per chiedergli: "scusa, ma cosa c'entra Leclerc?" Poi ho capito tante cose, una delle quali è che probabilmente sono l'unica che si fa certi viaggi mentali su Leclerc. Comunque lo scoop di fantamercato del momento è che sarà Ricciardo a prendere il posto di Raikkonen, al termine della gara non si è parlato d'altro su Sky Sport UK. Dubito che se ne sarebbe parlato se Ricciardo non avesse vinto, ma questi sono dettagli.

AUTRICE(C)'S POV (come nelle fan fiction trash): non ho letto tanti commenti nel corso del pomeriggio di domenica, perché impegnata a recuperare gare di serie minori avvenute nel weekend o a cercare di riprendermi per le poche ore di sonno. Alle 22.45 ho iniziato a vedere la gara di Indycar che è durata all'incirca due ore. Dopo, prima di andare a letto, ho letto una fan fiction scovata su Archive of Our Own, nella quale Hakkinen e Rosberg erano due fate, mentre Vettel trasformava Hill, Villeneuve e Schumacher in nani da giardino dopo che loro avevano trasformato Hamilton in un cactus. Sono stata positivamente impressionata da tutto ciò e mi rammarico di non essere mai stata così fantasiosa nelle mie fan fiction trash.
Poi ho accettato la realtà: il web esiste e, veloci come il web, si iniziano a leggere i primi commenti anti-Leclerc, colpevole di essere arrivato ultimo con una vettura da ultima posizione, di avere fatto un testacoda in qualifica e di averne fatto uno anche in gara... Quello che non mi aspettavo era che bastasse così poco per scatenare i suoi hater, o almeno mi ero illusa che non accadesse. A questi hater dico grazie, perché è anche e soprattutto merito loro se mi è stato inevitabile diventare una sua fan. Per il momento, quantomeno, hanno parlato di posizioni di poco pregio e testacoda, ancora nessuna traccia di quella vecchia storia dalla quale siamo stati tormentati a intermittenza fin dal lontano 2005.

IL PRINCIPE DEI VLOGGER: che Rosberg sia divenuto uno Youtuber è ormai notizia diffusa, ma dal momento che finora non aveva mai visitato il paddock con la stessa frequenza con cui l'ha fatto ora, non c'erano tanti video relativi a gran premi ai quali è stato in qualità di erede di Webber. Nel vlog sul Gran Premio della Cina hanno fatto la loro apparizione (non necessariamente in quest'ordine): 1) un logo dell'Ikea che in cinese si traduce come "confortable home", 2) alcune immagini della prima vittoria in Formula 1 di Leo 2.0, e uno dei personaggi presenti nelle foto è Sam Bird, 3) un intervento abbastanza lungo di Kai Ebel, 4) Paul Di Resta che ride sguaiatamente, 5) comparse brevi e indolori di David Coulthard, Davide Valsecchi e Jackie Stewart, con quest'ultimo che pare abbastanza annoiato nel seguire la gara, 6) apparizioni rapide di Ricciardo, Verstappino, RoGro, Vettel e Kubica, 7) Rosberg che pronuncia alcune frasi in cinese a un evento al quale sono presenti tanti cinesi che non sembrano minimamente scandalizzati e che non urlano contro la "cultural appropriation", 8) una scena in cui mostra delle foto presenti sul suo cellulare, di cui una con la moglie, una foto di una delle figlie, una foto di lui stesso da bambino, 9) una fan cinese che dichiara di avere chiamato Nico suo figlio in suo onore, 10) un evento a cui lancia dei cappellini autografati ai fan, perché a quanto pare lanciare cappellini è un suo hobby. Un giorno più tardi (ovvero martedì, ovvero oggi) ha pubblicato anche un altro video, che pare un making-off, in cui parla delle performance in gara di Verstappen, del Gangster Rapper e di Dani-Smile, della serie "se non siete miei vicini di casa per me non esistete". Il discorso che ha fatto è interpretabile a questo modo: "Verstappino sta facendo troppi errori e di questo passo non vincerà il mondiale, Hamilton dormiva al volante ma si riprenderà, 'Rikiardo' ha fatto un garone e quando gareggiavo preferivo non averlo attaccato al fondoschiena". Oppure è interpretabile anche così, in un commento a un gran premio: "Verstappino sta facendo troppi errori, quindi quando vorrà affogarmi in piscina per averlo criticato scambierà Roscoe per me e butterà lui in piscina, il Gangster Rapper ha dormito al volante ma si riprenderà affogandomi in piscina, desistendo solo per andare a salvare Roscoe, ma who kers? Dani-Smile ha vinto quindi ci inviterà tutti a festeggiare a casa sua!"

RISULTATO: 1. Daniel Ricciardo (Redbull), 2. Valtteri Bottas (Mercedes), 3. Kimi Raikkonen (Ferrari), 4. Lewis Hamilton (Mercedes), 5. Max Verstappen (Redbull), 6. Nico Hulkenberg (Renault), 7. Fernando Alonso (McLaren), 8. Sebastian Vettel (Ferrari), 9. Carlos Sainz (Renault), 10. Kevin Magnussen (Haas), 11. Esteban Ocon (Force India), 12. Sergio Perez (Force India), 13. Stoffel Vandoorne (McLaren), 14. Lance Stroll (Williams), 15. Sergey Sirotkin (Williams), 16. Marcus Ericsson (Sauber), 17. Romain Grosjean (Haas), 18. Pierre Gasly (Toro Rosso), 19. Charles Leclerc (Sauber), Rit. Brendon Hartley (Toro Rosso).