...in questo mio post non fingerò di essere ciò che non sono, non mi inventerò che sia stato amore a prima vista, né mi inventerò di averti amata più in passato rispetto a quanto mi renda conto di amarti adesso. Oggi come oggi sei la rappresentazione più totale di ciò che ammiro: i diseredati. Un tempo eri il team nel quale venivano piazzati i futuri talenti della Redbull, al giorno d'oggi sei il team in cui vengono piazzati i piloti scartati dalla Redbull. Sei il team al quale la Redbull dichiara di avere lasciato Kvyat perché una sua promozione in Redbull al posto di Gasly ti avrebbe deprivata del tuo pilota di punta: questa, sinceramente, è la scusa più pittoresca che io abbia mai sentito.
Non mi ricordo quel giorno del 2006 in cui Speed si classificò ottavo al traguardo, che all'epoca valeva l'ultimo punto, ma lo fece superando in corso d'opera Coulthard in regime di bandiere gialle e perse la posizione a calci nel cu*o.
Non me lo ricordo, ma ricordo quando Mazzoni lo raccontava in telecronaca, spiegando che, dopo la convocazione da parte dei commissari, Speed si mise a insultare sia Coulthard che i commissari stessi. Alla fine della giornata, ovviamente, la Toro Rosso doveva ancora ottenere il suo primo punto.
Ho deciso di non andare a controllare, di andare a memoria. Forse era l'Australia? Non saprei, a quei tempi non facevo per niente caso alla "Toro Rosso di Faenza".
Poi venne il 2(?) luglio 2006. Era il giorno di quel famoso gran premio degli Stati Uniti all'Indianapolis Road Circuit o come si chiama in cui ci fu una carambola in partenza che mise fuori gioco diverse vetture. Altre non coinvolte si auto-eliminarono in corso d'opera e restammo, a gara inoltrata, con appena dieci vetture, in pista. Le prime otto avrebbero visto l'aura della zona punti, ma nessuna Toro Rosso al momento era in zona punti.
Poi ci fu un duello epico per la penultima piazza tra Rosberg e Liuzzi, che venne vinto da quest'ultimo. Era nono. Quando una vettura davanti a lui si ritirò poco dopo - era una Toyota, direi - Liuzzi si ritrovò ottavo e ci rimase fino al traguardo. Ora, tralasciando il fatto che è pittoresco che su tutti i piloti giunti a punti tranne uno quello che non prese punti guidasse una Williams, cosa che potrebbe accadere anche al giorno d'oggi con una gara con un alto attrition rate, quel giorno era accaduto finalmente l'evento miracoloso.
Mi piacerebbe dire, mia carissima Toro Rosso di Faenza, che quel primo punto fu il primo di una lunga serie, ma non è così: eri sorta sulle ceneri della Minardi ed eri destinata a rimanere una sorta di Minardi, anche se con le vetture infinitamente più tamarre, in particolare quelle delle prime due stagioni.
Il 2007 iniziò come era finito il 2006: Minardi-style, anche se ti prestavo un po' più di attenzione di quanta ne prestassi in precedenza alla Minardi. Le cose non andavano per niente bene: mai una top-8, mai una gioia, il tutto mentre la Super Aguri portava a casa occasionali passaggi in Q3 e occasionali punti, quando Sato era nel massimo del suo splendore (purtroppo Davidson andava a caccia di marmotte, invece, se no anche lui avrebbe potuto avere una piccola gioia).
Poi venne il 30 settembre, il giorno in cui passasti dalle stalle alle stelle, poi di nuovo alle stalle, poi ancora alle stelle e, infine, alle stalle, immersi nel letame.
Era il giorno del gran premio del Giappone, quello sul circuito di Mount Fuji, che si doveva alternare con Suzuka ogni anno e in cui furono disputate due edizioni consecutive, poi il nulla cosmico. Era il gran premio in cui Hamilton sembrava già prossimo al titolo perché i suoi avversari erano dispersi in modo random o nelle vie di fuga o nelle retrovie, insomma, il giorno perfetto per gli outsider, quello in cui gente random poteva appropriarsi di posizioni di spessore. Infatti a un certo punto della gara Vettel era risalito in terza posizione.
Poi si ritirò per incidente, ma tutto sommato la giornata era ancora salva, dato che Liuzzi stava tagliando il traguardo in ottava piazza, che significava il primo punto della stagione.
La giornata non era affatto salva. In corso d'opera Liuzzi aveva superato una vettura in regime di bandiere gialle, peraltro compromettendosi per sorpassare nientemeno che la Spyker di Yamamoto, quindi venne penalizzato e, a rendere la situazione ancora peggiore, risalì in zona punti nientemeno che Sutil.
Ora, ho promesso sincerità e sarò sincera: vedere la Spyker ottenere un punto non era esattamente una cosa che mi dispiacesse, ma il lato negativo di tutto ciò era che, esclusa la McLaren che non prendeva punti per la classifica costruttori per la vicenda dello spy-gate, la Toro Rosso si trovava ultima in classifica e senza punti quando mancavano soltanto due gran premi alla fine della stagione.
Poi dal letame tornò alle stelle: sette giorni più tardi a Shanghai colse un doppio arrivo in zona punti, con Vettel quarto e Liuzzi sesto. Ricordo le foto delle celebrazioni del team, sembravano la Super Aguri il giorno del suo primo punto.
Iniziavo ad amare sempre di più i team "dei poveri" e la Super Aguri era al centro delle mie battute su quanto sarebbe stato epico vedere Sato vincere un gran premio. Poi fallì, niente più battute sulla Super Aguri, però rimanevano le battute sugli altri. Quando parlavo con la mia amica di Formula 1, oltre a vaneggiare su quanto sarebbe stato bello vedere piloti come Coulthard o Barrichello sul podio (accaddero entrambe le cose, con nostra soddisfazione, il nostro disappunto era tuttavia che non fosse accaduto a Ralf Schumacher l'nno precedente), parlavamo di quanto sarebbero state belle le gare con vincitori improbabili. Una volta scherzai a proposito di Vettel che vinceva una gara con la Toro Rosso... una settimana prima che succedesse.
Era il 14 settembre 2008, Vettel partiva dalla pole, Bourdais partiva dalla quarta posizione sulla griglia di partenza. A quei simpaticoni che al giorno d'oggi dicono che era una cosa normale perché la Toro Rosso era meglio della Redbull, piuttosto non era normale che non succedesse le altre volte, vorrei ricordare che sì, probabilmente con piloti migliori e più esperti la Toro Rosso avrebbe avuto risultati migliori, però era la Toro Rosso. Ha avuto sicuramente una certa coppiata migliore, diversi anni dopo, ma all'epoca Sainz e Verstappen erano troppo giovani anche per la Toro Rosso. Quella qualifica del 13 settembre era mooooolto meno scontata di quanto certa gente che ha iniziato a seguire la Formula 1 ieri sostiene.
Quel "Bourdais partiva dalla quarta posizione", purtroppo, è solo un eufemismo. Mentre la gara si apprestava a partire dietro safety car vidi con orrore che uno dei piloti della Toro Rosso era rimasto fermo. Fu vagamente consolatorio il fatto che quantomeno fosse quello che partiva quarto e non quello che partiva dalla pole. Purtroppo per lui la gara partiva dietro safety car, quindi invece di partire ultimo dalla corsia dei box a pieni giri, venne portato a spinta nella corsia dei box da cui partì ultimo e doppiato. Arrivò penultimo, davanti al solo Sutil, a ricordarci che anche le belle storie hanno il loro lato oscuro. In questo caso oscurissimo: il pluricampione di Champ Car, che andava incontro a sfortune random ogni volta in cui era in una posizione presentabile, arrivava nelle retrovie, girando su tempi abbastanza in linea con quelli del compagno di squadra, un ragazzino a cui non era ancora spuntata la barba che aveva raggiunto il culmine della propria carriera pre-F1 lottando per il titolo in Formula 3 europea senza vincerlo.
Niente da fare, Bourdais in Formula 1 fu un #MaiUnaGioia di proporzioni clamorose (penso che, quando si guarda allo specchio, ci veda Hartley riflesso), la sua stagione 2008 fu disastrosa in termini di punteggio, le uniche volte in cui poteva puntare a un risultato di un certo livello gli capitavano delle sfortune... e peraltro a metà 2009 fu appiedato in corso d'opera per mancanza di risultati... quando tutto sommato visti gli standard del 2008, non si può dire neanche che stesse andando tanto male nel confronto con Buemi.
Ero un po' meno legata al team dei poveri a quei tempi. La coppia pilota della mia età + pilota con gli occhiali mi attirava di più di quelle successive. Peraltro si era parlato di un ingaggio di Sato, che non si concretizzò in realtà, e la cosa mi deluse profondamente. Curiosità: secondo Wikipedia non ricordo in che lingua, Sato girò in un test proprio con la vettura con cui Vettel aveva vinto il gran premio d'Italia. Ammiro l'audacia della scuderia di Faenza: quella vettura io l'avrei messa in un museo, non l'avrei affidata al samurai errante.
Vennero Buemi e Alguersuari, vennero Ricciardo e Vergne, venne Kvyat, vennero Sainz e Verstappen, vennero Gasly e Hartley... nel corso di questi undici anni ogni tanto ho avuto l'illusione che qualcuno potesse dare alla "Toro Rosso di Faenza" la sua seconda vittoria un giorno. Verstappen e Gasly mi sembravano i candidati più probabili, ai tempi.
Non prendetemi per pazza, e nemmeno tu, carissima Toro Rosso, non prendermi per pazza. Sono undici anni che aspetto, senza mai avere rivisto la luce, se non quel giorno di luglio in cui Kvyat si è classificato terzo al gran premio di Germania. Quel giorno lì ho sentito concretamente, per la prima volta dopo tanto tempo, che è possibile che un giorno possa accadere di nuovo. Se fosse Kvyat sarei la persona più felice del mondo, credo, anche se penso che mi toccherà aspettare ancora molto a lungo e forse ci saranno nuovi piloti.
Quindi, per finire, carissima Toro Rosso, nel corso degli anni ti ho ignorata, amata, di nuovo ignorata e visto quello che ho provato per il podio di Kvyat penso di amarti più di quanto ti abbia mai amata in passato, al giorno d'oggi. Sappi che attenderò con pazienza di tornare di nuovo, almeno per un giorno, sul tetto del mondo, proprio come accadeva esattamente undici anni fa. L'ho visto accadere una volta, ormai so che non posso più definirla un'idea impossibile.
MILLY SUNSHINE // Mentre la Formula 1 dei "miei tempi" diventa vintage, spesso scrivo di quella ancora più vintage. Aspetto con pazienza le differite di quella attuale, ma sogno ancora uno "scattano le vetture" alle 14.00 in punto. I miei commenti ironici erano una parodia della realtà, ma la realtà sembra sempre più una parodia dei miei commenti ironici. Sono innamorata della F1 anni '70/80, anche se agli albori del blog ero molto anni '90. Scrivo anche di Indycar, Formula E, formule minori.
Visualizzazione post con etichetta #Scott Speed. Mostra tutti i post
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domenica 15 settembre 2019
mercoledì 27 settembre 2017
Party like a Tumblr fungirl and get sexually excited when a cinnamon roll is inside the car...
Alla fine sono entrata anche in quel luogo di perdizione che è Tumblahhhh e devo dire che è un luogo di perdizione ancora maggiore che qualsiasi altro luogo in cui si stia discutendo dello switch Kvyat/Gasly. Sugli altri siti, quantomeno, la gente non appella personaggi che non ha mai incontrato in vita sua come "Dany" e "Pierre" senza mai citarne i cognomi e soprattutto, se anche dovesse farlo, non li appella come "my baby" o cose simili.
Ovviamente Tumblahhhh continua a vivere sulla base dei Tumblr standards e i Tumblr standards sono chiari: occhi azzurri > occhi di qualunque altro colore. Il caso ha voluto che, seppure Gasly non abbia gli occhi azzurro shocking tanto quanto Palmer, ce li abbia comunque azzurri. Purtroppo il caso non interviene sempre a nostro favore e, nel caso di Tumblr, ci è anche andata grassa che appunto, almeno lì, in virtù dei suoi occhi azzurro shocking, non ci sia nessuno che insulta Palmer accusandolo di essere il colpevole di tutto ciò.
Su Tumblahhhhh ci sono ovviamente due correnti di pensiero, di cui una intermedia dovuta al fatto che ci sono tante ragazze che, invece di prendere una posizione, vorrebbero essere coinvolte in un love triangle con Gasly e Kvyat, uno per i giorni pari e uno per i giorni dispari.
La corrente di pensiero minoritaria è che la Torohhhh Rossohhhh sia un team di str*nzihhhh, che hannohhhh distruttohhhh la carrierahhhh di tuttihhhh i lorohhhh pilotihhhh, poco importa che, a conti fatti, Kvyat sia il primo che viene appiedato nonostante l'esistenza di un contratto fin dai tempi di Scott Speed e, ancora prima, di Christian Klien che stava in Redbull all'epoca in cui in Toro Rosso c'era gente tipo Liuzzi e Speed.
Questa corrente di pensiero è simile a quella di molti Ferraristi o tifosi di altri team o hater della Redbull, peraltro. Ovunque io abbia parlato di Formula 1 in queste ultime ventiquattro ore il discorso è venuto fuori... sempre per fare un calderone in cui parlare di tutti quei poverettihhhh a cui la Redbull ha distrutto la carriera, costringendoli a una vita di stenti in cui vincono in endurance e Formula E (cfr. Sebastien Buemi), in cui sono stati piloti di riserva della Ferrari e, siccome la Ferrari non li ha promossi titolari, la loro carriera è stata rovinatahhhh dalla Redbull che non ha riconosciuto il loro potenziale (cfr. Jev) o in cui sono stati costretti a riciclarsi come piloti di stock car, sempre con i colori della Redbull, venendo dimenticati da tutto il mondo europeo per il semplice fatto che l'europeo medio ha una consapevolezza solo vaga del fatto che in America ci siano competizioni automobilistiche (cfr. Speed).
Quante di queste persone provano un minimo di dispiacere per il fatto che Daniil Kvyat non abbia più un volante, almeno per ora? Circa lo 0,0000001%, immagino. Il resto è composto da persone che hanno colto la palla al balzo e, dato che si è presentata loro una scusa per spargere m*rda sulla Redbull, hanno iniziato a declamare che la Redbull sia il malehhhh assolutohhhh e che debba essere radiata dalla Formula 1. Ma niente paura, quando domenica prossima Ricciardo e Verstappen faranno doppietta, questi saranno tutti lì a esultare, alcuni in onore di quel tipohhhh simpaticohhhh che vorrebberohhhh in Ferrarihhhh, altri in onore dell'enfant prodige!!111!!!1, perché loro in realtà amano il tipo simpatico e l'enfant prodige e sono felicissimi del fatto che in Redbull ci siano loro anziché Kvyat e Vergne.
Questa è la corrente di pensiero più tollerabile, anche se detesto i double standard e mi sto interrogando su quanti junior driver della Ferrari si siano effettivamente vestiti di rosso, esclusi i momenti in cui alle feste invernali del team erano travestiti da Babbo Natale. Ma non solo la Ferrari, eh, perché fino a prova contraria Wehrlein l'ultima volta che ha appoggiato il fondoschiena su una Mercedes è stata quando, ricordandosi all'improvviso di avere appena perso il titolo, Hamilton si è slogato una caviglia in occasione dei test dello scorso novembre. Al momento è parcheggiato in un team che sembra intenzionato a metterlo alla porta a fine stagione.
Per fortuna almeno la McLaren offre un volante ai propri junior driver. Kmag ha effettivamente guidato per un annetto, dopodiché ha anche avuto la fortuna che Alonso abbia saltato una gara. Poi è stato appiedato. Però non è Jev, quindi chi se ne frega.
La corrente di pensiero che tollero di meno è quella in cui i double standard, è quella di chi, invece di avere un pregiudizio basato sul tifo per una squadra o sull'odio viscerale per una squadra, ha un pregiudizio basato sulla figaggine percepita dei soggetti coinvolti.
Pierre Gasly, secondo i Tumblr standard, è un figonehhhh con gli occhihhhh azzurrihhhh ed è il ragazzo con cui tuttehhhh su Tumblahhhhh vorrebbero fidanzarsi. Posso capire il loro giudizio. Obiettivamente parlando, Pierre Gasly è un bel ragazzo; un po' troppo giovane per i miei standard, ma appunto, per essere in un'età in cui molti sono ancora pieni di brufoli, rimane pur sempre un bel ragazzo...
...
...
...però non capisco questa cosa dell'utilizzare l'estetica come parametro di giudizio. Il mondo di Tumblahhhh ha decretato che Gasly è più figo di Kvyat e per loro la ragione per cui Gasly merita quel volante più di Kvyat è basata solo ed esclusivamente su quello. Le uniche che hanno parlato di risultati sono state alcune delle ragazze deluse dal fatto che Kvyat abbia perso il volante. Le ragazze pro-Gasly non hanno minimamente menzionato nemmeno quei dettagli di cui sono in possesso. Non ho sentito nessuna osservare che Gasly merita il volante perché ha vinto un campionato di GP2 o perché è uno dei principali candidati a vincere il titolo in Superformula quest'anno. No, assolutamente: OMG!!11!!!111! how hot is Pierre!!111!!11!! he deserves that seat so much!!11!!!11!!!
Alcune delle ragazze che sbavano alla vista degli occhihhhh azzurrihhhh di Gasly hanno addirittura provato ad accusare le altre di essere deluse perché sono loro che sbavano. Magari non hanno tutti i torti e l'affermazione "quando Speed e Liuzzi hanno perso il volante non avete detto niente" in un altro contesto potrebbe anche avere un minimo di logica, ma rimane il fatto che:
1) Liuzzi tecnicamente non ha perso il volante, perché nel 2005 in Redbull gareggiava "part-time" e contrattualmente doveva prendere parte a un certo numero di eventi e perché il suo contratto era in scadenza a fine 2007;
2) la separazione tra Toro Rosso e Speed fu per certi versi consensuale, anche se l'unica cosa su cui erano d'accordo era, metaforicamente parlando, quella di lanciarsi i piatti a vicenda, quindi è tutt'altro caso;
3) Tumblr è stato fondato nel 2007, pertanto immagino che non ci fosse un fandom motoristico ancora molto sviluppato, da quelle parti, all'epoca;
4) la maggior parte delle tumblrere all'epoca di Speed e Liuzzi andava alle scuole elementari o addirittura alla scuola materna e probabilmente l'ultimo pensiero che aveva era quello di sbavare dietro a dei piloti o di preoccuparsi chi guidasse la Toro Rosso;
5) la maggior parte delle tumblrere ha scoperto dell'esistenza della Formula 1 con "Rush", quindi decisamente molto tempo dopo Speed e Liuzzi.
Poi sì, se Speed e Liuzzi fossero piloti di oggi è probabile che non verrebbero percepiti come fighi e a nessuno importerebbe nulla di loro, da quelle parti, ma questo concetto dello sbavare dietro a dei piloti e nascondersi dietro al fatto che in realtà siano le altre a sbavare dietro a dei piloti mi lascia moooooooolto perplessa. Peraltro su Tumblr è molto facile essere accusati di sbavare dietro a dei piloti, di chiunque si sia tifose: da quelle parti vige la regola del "basta che respiri e che non sia venezuelano"...
In conclusione non mi sono affatto pentita della mia visita su Tumblr, perché quantomeno nessuno ha citato concetti come "pilota pagante", "volante rubato" o "presunte dimensioni del pene", per una volta, però la realtà dei fatti è che stavolta ne sono uscite vincenti quelle che scrivevano "OMG!!11!!11!! a me piacciono sia Kvyat sia Gasly!!111!!!1!! non so se essere felice o no!!11!!!11!!!" e che, in gran parte dei casi, quello che pensavano era "sono nuda sotto le coperte e vorrei essere protagonista di un threesome con entrambi in questo momento stesso", quindi credo che le altre persone dovrebbero porsi qualche domanda...
Btw nulla è definitivo e, siccome in occasione del GP di Austin ci sarà la S0VrApP0S1Z10n3 con la Superformula, Kvyat potrebbe fare il proprio ritorno.
Potrebbe.
Oppure potrebbe non tornare.
Wait and see.
Ovviamente Tumblahhhh continua a vivere sulla base dei Tumblr standards e i Tumblr standards sono chiari: occhi azzurri > occhi di qualunque altro colore. Il caso ha voluto che, seppure Gasly non abbia gli occhi azzurro shocking tanto quanto Palmer, ce li abbia comunque azzurri. Purtroppo il caso non interviene sempre a nostro favore e, nel caso di Tumblr, ci è anche andata grassa che appunto, almeno lì, in virtù dei suoi occhi azzurro shocking, non ci sia nessuno che insulta Palmer accusandolo di essere il colpevole di tutto ciò.
Su Tumblahhhhh ci sono ovviamente due correnti di pensiero, di cui una intermedia dovuta al fatto che ci sono tante ragazze che, invece di prendere una posizione, vorrebbero essere coinvolte in un love triangle con Gasly e Kvyat, uno per i giorni pari e uno per i giorni dispari.
La corrente di pensiero minoritaria è che la Torohhhh Rossohhhh sia un team di str*nzihhhh, che hannohhhh distruttohhhh la carrierahhhh di tuttihhhh i lorohhhh pilotihhhh, poco importa che, a conti fatti, Kvyat sia il primo che viene appiedato nonostante l'esistenza di un contratto fin dai tempi di Scott Speed e, ancora prima, di Christian Klien che stava in Redbull all'epoca in cui in Toro Rosso c'era gente tipo Liuzzi e Speed.
Questa corrente di pensiero è simile a quella di molti Ferraristi o tifosi di altri team o hater della Redbull, peraltro. Ovunque io abbia parlato di Formula 1 in queste ultime ventiquattro ore il discorso è venuto fuori... sempre per fare un calderone in cui parlare di tutti quei poverettihhhh a cui la Redbull ha distrutto la carriera, costringendoli a una vita di stenti in cui vincono in endurance e Formula E (cfr. Sebastien Buemi), in cui sono stati piloti di riserva della Ferrari e, siccome la Ferrari non li ha promossi titolari, la loro carriera è stata rovinatahhhh dalla Redbull che non ha riconosciuto il loro potenziale (cfr. Jev) o in cui sono stati costretti a riciclarsi come piloti di stock car, sempre con i colori della Redbull, venendo dimenticati da tutto il mondo europeo per il semplice fatto che l'europeo medio ha una consapevolezza solo vaga del fatto che in America ci siano competizioni automobilistiche (cfr. Speed).
Quante di queste persone provano un minimo di dispiacere per il fatto che Daniil Kvyat non abbia più un volante, almeno per ora? Circa lo 0,0000001%, immagino. Il resto è composto da persone che hanno colto la palla al balzo e, dato che si è presentata loro una scusa per spargere m*rda sulla Redbull, hanno iniziato a declamare che la Redbull sia il malehhhh assolutohhhh e che debba essere radiata dalla Formula 1. Ma niente paura, quando domenica prossima Ricciardo e Verstappen faranno doppietta, questi saranno tutti lì a esultare, alcuni in onore di quel tipohhhh simpaticohhhh che vorrebberohhhh in Ferrarihhhh, altri in onore dell'enfant prodige!!111!!!1, perché loro in realtà amano il tipo simpatico e l'enfant prodige e sono felicissimi del fatto che in Redbull ci siano loro anziché Kvyat e Vergne.
Questa è la corrente di pensiero più tollerabile, anche se detesto i double standard e mi sto interrogando su quanti junior driver della Ferrari si siano effettivamente vestiti di rosso, esclusi i momenti in cui alle feste invernali del team erano travestiti da Babbo Natale. Ma non solo la Ferrari, eh, perché fino a prova contraria Wehrlein l'ultima volta che ha appoggiato il fondoschiena su una Mercedes è stata quando, ricordandosi all'improvviso di avere appena perso il titolo, Hamilton si è slogato una caviglia in occasione dei test dello scorso novembre. Al momento è parcheggiato in un team che sembra intenzionato a metterlo alla porta a fine stagione.
Per fortuna almeno la McLaren offre un volante ai propri junior driver. Kmag ha effettivamente guidato per un annetto, dopodiché ha anche avuto la fortuna che Alonso abbia saltato una gara. Poi è stato appiedato. Però non è Jev, quindi chi se ne frega.
La corrente di pensiero che tollero di meno è quella in cui i double standard, è quella di chi, invece di avere un pregiudizio basato sul tifo per una squadra o sull'odio viscerale per una squadra, ha un pregiudizio basato sulla figaggine percepita dei soggetti coinvolti.
Pierre Gasly, secondo i Tumblr standard, è un figonehhhh con gli occhihhhh azzurrihhhh ed è il ragazzo con cui tuttehhhh su Tumblahhhhh vorrebbero fidanzarsi. Posso capire il loro giudizio. Obiettivamente parlando, Pierre Gasly è un bel ragazzo; un po' troppo giovane per i miei standard, ma appunto, per essere in un'età in cui molti sono ancora pieni di brufoli, rimane pur sempre un bel ragazzo...
...
...
...però non capisco questa cosa dell'utilizzare l'estetica come parametro di giudizio. Il mondo di Tumblahhhh ha decretato che Gasly è più figo di Kvyat e per loro la ragione per cui Gasly merita quel volante più di Kvyat è basata solo ed esclusivamente su quello. Le uniche che hanno parlato di risultati sono state alcune delle ragazze deluse dal fatto che Kvyat abbia perso il volante. Le ragazze pro-Gasly non hanno minimamente menzionato nemmeno quei dettagli di cui sono in possesso. Non ho sentito nessuna osservare che Gasly merita il volante perché ha vinto un campionato di GP2 o perché è uno dei principali candidati a vincere il titolo in Superformula quest'anno. No, assolutamente: OMG!!11!!!111! how hot is Pierre!!111!!11!! he deserves that seat so much!!11!!!11!!!
Alcune delle ragazze che sbavano alla vista degli occhihhhh azzurrihhhh di Gasly hanno addirittura provato ad accusare le altre di essere deluse perché sono loro che sbavano. Magari non hanno tutti i torti e l'affermazione "quando Speed e Liuzzi hanno perso il volante non avete detto niente" in un altro contesto potrebbe anche avere un minimo di logica, ma rimane il fatto che:
1) Liuzzi tecnicamente non ha perso il volante, perché nel 2005 in Redbull gareggiava "part-time" e contrattualmente doveva prendere parte a un certo numero di eventi e perché il suo contratto era in scadenza a fine 2007;
2) la separazione tra Toro Rosso e Speed fu per certi versi consensuale, anche se l'unica cosa su cui erano d'accordo era, metaforicamente parlando, quella di lanciarsi i piatti a vicenda, quindi è tutt'altro caso;
3) Tumblr è stato fondato nel 2007, pertanto immagino che non ci fosse un fandom motoristico ancora molto sviluppato, da quelle parti, all'epoca;
4) la maggior parte delle tumblrere all'epoca di Speed e Liuzzi andava alle scuole elementari o addirittura alla scuola materna e probabilmente l'ultimo pensiero che aveva era quello di sbavare dietro a dei piloti o di preoccuparsi chi guidasse la Toro Rosso;
5) la maggior parte delle tumblrere ha scoperto dell'esistenza della Formula 1 con "Rush", quindi decisamente molto tempo dopo Speed e Liuzzi.
Poi sì, se Speed e Liuzzi fossero piloti di oggi è probabile che non verrebbero percepiti come fighi e a nessuno importerebbe nulla di loro, da quelle parti, ma questo concetto dello sbavare dietro a dei piloti e nascondersi dietro al fatto che in realtà siano le altre a sbavare dietro a dei piloti mi lascia moooooooolto perplessa. Peraltro su Tumblr è molto facile essere accusati di sbavare dietro a dei piloti, di chiunque si sia tifose: da quelle parti vige la regola del "basta che respiri e che non sia venezuelano"...
In conclusione non mi sono affatto pentita della mia visita su Tumblr, perché quantomeno nessuno ha citato concetti come "pilota pagante", "volante rubato" o "presunte dimensioni del pene", per una volta, però la realtà dei fatti è che stavolta ne sono uscite vincenti quelle che scrivevano "OMG!!11!!11!! a me piacciono sia Kvyat sia Gasly!!111!!!1!! non so se essere felice o no!!11!!!11!!!" e che, in gran parte dei casi, quello che pensavano era "sono nuda sotto le coperte e vorrei essere protagonista di un threesome con entrambi in questo momento stesso", quindi credo che le altre persone dovrebbero porsi qualche domanda...
Btw nulla è definitivo e, siccome in occasione del GP di Austin ci sarà la S0VrApP0S1Z10n3 con la Superformula, Kvyat potrebbe fare il proprio ritorno.
Potrebbe.
Oppure potrebbe non tornare.
Wait and see.
domenica 5 aprile 2015
Formula E 2014-2015 #6: LONG BEACH, 4 Aprile 2015, COMMENTO IRONICO
Yaaaaayyyyy, si comincia bene, con un telecronista che
illustra ciò che si vede nello sfondo: i grattacieli di Los Angeles. Se non
altro per questo weekend sopravviverò alla strappalacrime assenza di Mazzoni!
Ma non è finita, perché ci sono anche le bellezze di Long Beach di cui
parlare... Insieme al telecronista, in cabina di commento, c'è Dario Franchitti
nel ruolo di Ivan Capelli della situazione! *________*
Siamo a Long Beach, appunto, in California, ed è la sesta
prova del campionato 2014/2015.
La notizia principale della giornata è che né Heidfeld né
Senna hanno ottenuto il fanboost, il che è per molti versi sorprendente. A
tenere alto il nome dei piloti che ottengono SEMPRE il fanboost però c'è
Vergne... oltre a lui Bird (quello che ha posato nudo, per chi se ne fosse
dimenticato) e Piquet (uno che se prendesse in considerazione l'idea di farlo
non sarebbe una pessima idea).
GRIGLIA DI
PARTENZA: 1. Daniel Abt (Audisport), 2. Nico Prost (eDams), 3. Nelsinho
Piquet (China), 4. Lucas Di Grassi (Audisport), 5. Jean Eric Vergne (Andretti),
6. Scott Speed (Andretti), 7. Antonio Felix Da Costa (Amlin Aguri), 8. Jerome
D'Ambrosio (Dragon), 9. Stephane Sarrazin (Venturi), 10. Sebastien Buemi
(eDams)*, 11. Sam Bird (Virgin), 12. Bruno Senna (Mahindra), 13. Jarno Trulli
(Trulli), 14. Jaime Alguersuari (Virgin), 15. Nick Heidfeld (Venturi), 16.
Charles Pic (China), 17. Loic Duval (Dragon), 18. Karun Chandhok (Mahindra),
19. Salvador Duran (Amlin Aguri), 20. Vitantonio Liuzzi (Trulli).
*Originariamente qualificato in prima posizione, il suo
tempo è stato cancellato per irregolarità.
SI PARTEEEEEEEEEEEEEE! Oh my Monty-badass! O.O Mentre
Abete e Le Devastateur fischiettano per i fatti loro, come in un film di
fantascienza NELSINHO PIQUET SI PORTA IN TESTAAAAAAAAA! *_____* Dietro di loro
c'è un certo groviglio e non si capisce nulla di quello che stia accadendo, ci
sono vetture che transitano per le vie di fuga e sorprendentemente non ci sono
tamponamenti a catena. Si narra che il Volatile sia finito fuori ed effettivamente
lo si vede ai box dove sta salendo sulla sua seconda vettura. Che roba
complicata...
Nelsinho: "Intanto ci sono io che spacco il cu*o a
tutti! I'M THE BOSS!"
L'Abete: "No, ma seriamente... questo è un sogno,
vero?"
Le Devastateur: "Non saprei. Nei sogni vieni
ripetutamente colpito dalla mia baguette?"
...Oh, ma c'è Jev in quarta posizione, anche lui con la
sua baguette al vento.
Al quarto giro un grido si innalza in cabina di commento:
mentre era in sesta posizione dietro a Di Gratis, Speedy prende male le misure
e crede che la sua vettura possa passare attraverso i muri.
Dentro al box, Michael Andretti scuote la testa con aria
contrariata.
Speedy: "Cosa ci posso fare Michael, non tutti sono
epici come te quando eri in McLaren!"
Michael: "JEV, mi presti una baguette?"
In ogni caso siamo al quarto giro ed entra la safety car,
quindi prepariamoci per una lunga interruzione.
La gara riprende molte potenziali partite a briscola più
tardi, dopo avere sopportato la visione strappalacrime di Speedy che guardava
la sua vettura incidentata.
Si riparte con Le Devastateur che si fa fregare come un
pollo prima da JEV e poi da Di Gratis, mentre dietro di lui Buemiiii viene
superato da Antonio Felice Sulla Costa che però perde altre posizioni, credo...
Carletto Piccolo, dalle retrovie, pensa che sia giunto
anche il suo turno e cerca di superare varie vetture contemporaneamente.
Carletto: "BANZAAAAAAAAAAAAAAAAAIIIIIIII!"
Trulliiii: "Lo sapevo, facevo meglio a rimanere nel
mio vigneto!"
Carletto pare infatti avere tamponato Trulliiii, il che
preannuncia un nuovo ingresso della safety car dal momento che la vettura di
Trulliiii è a pezzi contro un muretto. Siamo solo al nono giro...
Riassumendo, Nelsinho a questo punto è in testa davanti
all'Abete, a JEV, a Di Gratis, al Devastateur e a Buemiiii che è risalito in
sesta posizione, mentre dietro di lui Felice Sulla Costa, D'Ambriiii, Gillette
Fusion e Sarraziiiinnnn completano la top-ten.
Stranamente la safety carn on rimane in pista mezzo
secolo, e si riparte con calma, almeno stavolta.
Nelsinhoooo: "Perché, cosa dovrebbe succedere? I
miei avversari hanno paura che li scambi per dei muretti, quindi non osano
avvicinarsi."
Buemiiii: "Però potrei fare qualcosa io."
Le Devastateur: "Perché ti avvicini a quel
modo?" Agita la baguette. "Ehi, tornatene all'inferno!"
Buemiiii però lo passa senza problemi e per Le
Devastateur non rimane che tentare di difendersi da Antonio Felice Sulla Costa,
cosa che non va a buon fine, dato che si ritrova dietro, e tra l'altro con
D'Ambriiii negli scarichi.
D'Ambriiii: "Fammi capire, sono stato inquadrato
anche senza avere bisogno di andare in testacoda nella pitlane?"
Le Devastateur: "Stanno inquadrando la mia
baguette."
Intanto anche Di Gratis si sta scatenando...
Jev: "Credo che sia ora di scomodare di nuovo la mia
baguette!"
Di Gratis: "In segno di saluto?"
Jev: "No, da infilarti su per il cu*o qualora tu
dovessi osare superarmi. Je suis le boss!"
Nelsinho prende un certo margine, mentre si avvicina il
momento dei pit-stop. Dalla seconda posizione in poi, l'Abete, JEV, Di Gratis e
Buemiiii formano quello che viene definito in gergo "trenino
valenciano". In ogni caso vedere Nelsinhoooo prendere il largo come faceva
Vettel nei suoi giorni di gloria alla Redbull credo che sia una cosa che ha il
potere di scioccarmi.
Per fortuna a riportarmi alla realtà ci pensano Duran
Duran, Dellavalle e Alghersauro ad animare un po' le cose, con uno di loro che
fa il pelo al muretto, ma in realtà è solo un nulla di fatto.
Intanto D'Ambriiii supera Le Devastateur, pirima di fare
uno svarione epico e di perdere almeno un paio di posizioni. Nel frattempo
l'Abete è il primo pilota a rientrare ai box, mentre siamo al 22° giro di 39.
Un giro pià tardi rientrano tutti tranne Gillette Fusion
, Duran Duran, Dellavalle, Alghersauro e Carletto Piccolo, che fanno
momentaneamente i fighi in top-5, cosa che dura poco perché rientrano un giro
più tardi, confondendomi le mie idee su quello che sta effettivamente accadendo.
Finiti i pit-stop, mentre per il Volatile non c'è più
nulla da fare, Nelsinho è ancora leader abbondantemente davanti a JEV, l'Abete,
Di Gratis, Buemiiii, Gillette Fusion, le Devastateur, Heidiiiii, D'Ambriiiii e
Sarrazin.
Di fatto la cosa più importante è che Heidi è finalmente
risalito in top-ten!
Nelle retrovie, intanto, Carletto Piccolo viene
penalizzato con un drive through perché... non si sa perché, ma non
preoccupiamocene troppo!
Carlettoooo: "HELP ME, Nelsinho! Sono praticamente
ultimo, quindi la cosa migliore da fare sarebbe che tu ti schiantassi per farmi
vincere."
Nelsinho però continua a fischiettare, sicuro che il
margine tra lui e JEV sia tale da non renderlo a portata di baguette almeno
nell'immediato.
Intanto D'Ambriiii è sempre più vicino a Heidiiii.
Heidiiii: "Ohhhhh, c'è una capretta che mi
saluta!"
D'Ambriiii: "No, veramente c'è uno sfasciacarrozze
che ti tira degli accidenti..."
Heidiiii: "Va beh, è più o meno la stessa
cosa."
Al 32° giro c'è un colpo di scena: l'Abete viene penalizzato
con un drive through per il terribile reato di "using to much power".
Mentre nel suo box c'è gente vestita di rosso e nero che
si mette le mani tra i capelli. Nel giro prima di rientrare, l'Abete fa il figo
sbarrando la strada al compagno di squadra.
Anche le Devastateur viene penalizzato con un drive
through per via di un contatto con D'Ambriiii.
Dubbio esistenziale: quando si sono toccati lui e
D'Ambriiii?
A proposito...
D'Ambriiii: "YEEEEEEEEAAAAAAHHHHHH! We're
danciiiiiinnnggggg!"
Heidiiii: "tu più di tutti!"
Tra i due c'è una sportellata epica, che manda D'Ambriiii
in testacoda a due giri dalla fine... anzi, no, perché non era d'Ambriiii ma
Sarraziiiin.
Per una volta non ci sono casini all'ultimo giro e...
NELSINHO VINCEEEEEEE! *_______* A completare l'opera JEV arriva secondo invece
di andare in giro per le campagne e Di Gratis completa il podio. Due
frequentatori assidui dell'inferno dell'esclusione in Q1 o Q2, Buemi e l'Uomo
Rasoio, completano la top-5.
Nel frattempo i telecronisti parlano per qualcosa come
venti minuti del fatto che Nelson Senior vinse la sua prima gara di Formula 1 a
Long Beach.
RISULTATO: 1.
Nelsinho Piquet (China), 2. Jean Eric Vergne (Andretti), 3. Lucas Di Grassi
(Audisport), 4. Sebastien Buemi (eDams), 5. Bruno Senna (Mahindra), 6. Jerome
D'Ambrosio (Dragon), 7. Antonio Felix Da Costa (Amlin Aguri), 8. Jaime
Alguersuari (Virgin), 9. Loic Duval (Dragon), 10. Stephane Sarrazin (Venturi),
11. Nick Heidfeld (Venturi), 12. Karun Chandhok (Mahindra), 13. Vitantonio
Liuzzi (Trulli), 14. Nico Prost (eDams), 15. Daniel Abt (Audisport), 16.
Charles Pic (China), RIT. Salvador Duran (Amlin Aguri), RIT. Sam Bird (Virgin),
RIT. Jarno Trulli (Trulli), RIT. Scott Speed (Andretti).
Stavolta finalmente mi sono vista anche il podio, notando
che_
- tra il pubblico c'era una ragazza di tumblr che conosco
(in senso di conosco via internet, dato che abita dall'altra parte del mondo)
che ho riconosciuto dagli occhiali da sole;
- a JEV il trofeo è stato consegnato da una modella, anziché
dal sindaco della città o da un altro tizio che non ricordo chi fosse, con
probabile invidia da parte del vincitore e del terzo classificato.
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Formula E
martedì 17 marzo 2015
Formula E 2014-2015 #5: MIAMI, 14 Marzo 2015, COMMENTO IRONICO
Yayyyyyyyyy! *-* Dopo due mesi di stop, ecco finalmente
la volta del Miami ePrix, dove ci sono alte possibilità di vedere qualcosa di
epico... intanto, vediamo qualcuno di epico: un certo Loic Duval che essendo
francese fa impazzire le ragazze di Tumblr sulla Dragon Racing, Carletto
Piccolo alla Made in China, il glorioso ed epico Scott Speed al team Andretti
e...
...
...
...
...il Signore e Padrone della Briscola della Accaerretì Liuzzi
nel team di Trulli! *-* Come se questo non bastasse, a quanto pare Trulli e
Liuzzi indossano caschi identici, perché tecnicamente il pluricampione di
briscola non avrebbe dovuto partecipare a questo gran premio. Poi è successo un
po' di casino, non è chiaro se la Cerruti se ne sia andata o se sia stata
costretta ad andarsene, quindi è stato ingaggiato all'ultimo Liuzzi che in
questi giorni era in vacanza in Florida e ha dovuto chiedere tuta e casco in
prestito al compagno di squadra... un po’ come Guido Per Il Giardino, con la
differenza che Guido Per Il Giardino non ha fatto un solo giro di pista.
LET'S GOOOOOOOOOOO! *-* Si parte dai preliminari, ovvero
dai tre conquistatori del fanboost che, come al solito, prevede una votazione
da parte dei fan sul sito ufficiale della Formula E. La votazione dura in
genere settimane e il voto rimane aperto fino all’ultimo: in ciascun account,
il votante può cambiare il proprio voto finché non vengono chiuse le votazioni.
I piloti e i team nei giorni o nelle settimane precedenti tramite twitter
spesso si autopromuovono per farsi votare, ma per la maggior parte di loro ci
sono ben poche speranze. Il fatto di chiamarsi Heidfeld, Senna o Vergne infatti
incrementa esponenzialmente le probabilità di essere votato.
Contro tutti i pronostici, stavolta Heidiiii non è
riuscito a conquistare il fanboost. Accanto ai solito Gillette Fusion e Jev, il
terzo selezionato è stato tale Duran Duran, compagno di squadra di Antonio
Felice sulla Costa.
GRIGLIA DI
PARTENZA: 1. Jean Eric Vergne (Andretti), 2. Nicolas Prost (eDams), 3. Sam
Bird (Virgin Racing), 4. Daniel Abt (Audisport), 5. Stephane Sarrazin
(Venturi), 6. Lucas Di Grassi (Audisport), 7. Nelsinho Piquet (China Racing)*,
8. Jerome D'Ambrosio (Dragon Racing), 9. Jaime Alguersuari (Virgin Racing), 10.
Scott Speed (Andretti), 11. Vitantonio Liuzzi (Trulli), 12. Salvador Duran
(Amlin Aguri), 13. Sebastien Buemi (eDams), 14. Jarno Trulli (Trulli), 15.
Bruno Senna (Mahindra), 16. Antonio Felix Da Costa (Amlin Aguri), 17. Charles
Pic (China Racing), 18. Loic Duval (Dragon Racing), 19. Nick Heidfeld
(Venturi)*, 20. Karun Chandhok (Mahindra)*.
...*: Piquet qualificato 2° retrocesso per penalità della
gara precedente, Heidfeld e Chandhok 10° e 16° retrocessi per irregolarità
tecniche.
LET'S GO NEL VERO SENSO DELLA PAROLA: Jev è in pole, come
era chiaro già dal paragrafo precedente. Si parte, lui agitando la baguette
mantiene la prima posizione, mentre dietro di lui sono tutti scatenati.
Le Devastateur: "Je suis le boss!"
Biiiird: "Cip. Cip. Cip."
Le Devastateur: "OMG! C'è un volatile che vuole
mangiare la mia baguette! O.O Ora l'Autrice scriverà una fanfiction Birost in
merito!"
Biiiird: "Facciamo che mentre tu agiti la baguette
io ti sorpasso!"
Nel corso del primo giro, infatti, il Volatile supera Le
Devastateur.
Nelle retrovie Carletto Piccolo fa una piroetta che lo
relega in ultima posizione. Escono le bandiere gialle, ma non si vede la safety
car e sinceramente non è che se ne senta la mancanza.
Tutto è calmo finché, dopo una dozzina di giri, viene
inquadrato un altro duello epico a centro gruppo.
Duvaaaaal: "Aaaaawwww! Delle piume fucsia davanti a
me! Le voglio per addobbare la mia baguette."
Gillette Fusion: "E questo chi è? Un altro che non
si rasa la barba?"
Duvaaaaal: "No, la barba me la raso. E adesso la
raso anche a te!"
Gillette Fusion: "Secondo te uno che si chiama
Gillette Fusion non si rasa la barba?"
Duvaaaaal: "E secondo te uno che ha sulla tuta la
bandiera gianfransuà non ha una baguette da infilarti su per il cu........ OH.
MY. DANI. SMILE. Vedi anche tu quello che vedo io?"
Gillette Fusion: "Il signore e padrone della
briscola davanti a noi! Aaaaaaaawwww! Siamo onorati! Io soprattutto che, nella
mia permanenza alla Accaerretì non ho mai vinto il campionato di briscola a cui
la Formula 1 fa da contorno! VENDETTAAAAAAAAAA!"
...e infatti Gillette Fusion supera Tonioooo rubandogli
il quattro di spade. Arriva Duran Duran dal nulla e lo supera a sua volta,
rubandogli l'asso di coppe. Qualche giro dopo è la volta di Duvaaaaal e poi il
Campione di Briscola viene lasciato al proprio destino, quello di perdere altre
posizioni e di cadere nel dimenticatoio. Pazienza, ma c’è ancora Speed su cui
contare, da qualche parte...
A metà gara, subito dopo che Sarraziiiin fa dei danni
finendo nelle retrovie, il Volatile fa il colpaccio: supera Jev e si appresta a
spaccare il culo a tutti! Jev è il primo a rientrare ai box, tutti lo seguono e
non è ben chiaro che cosa stia accadendo al Volatile.
In realtà non è ben chiaro che cosa stia accadendo a
nessuno, visto come funzionano i pit-stop in Formula E: si entra ai box in
branco a cambiare macchina, ci vuole un minuto o più per completare le
operazioni e quando si torna in pista in genere nessuno si trova neanche
lontanamente nella stessa posizione di prima. Chandy nel frattempo si guadagna
anche un drive through, ma non preoccupiamoci del perché.
Heidiiii che era stabilmente penultimo davanti a Carletto
Piccolo è l'ultimo a rientrare, prendendosi il lusso di fare il figo in prima
posizione. Ce lo ritroviamo, dopo la sosta, 16°, anche lui destinato al
dimenticatoio.
In testa al momento c'è Abete (che tra parentesi è il
compagno di squadra Di Gratis), davanti a Le Devastateur, Di Gratis, Jev e
nientemeno che Speed in top-5!
...
...
...ma c'è di più! Jev era lì che fischiettava agitando la
baguette sperando che il suo compagno di squadra gli parasse le spalle, ma
scatenato come non mai l'ultimo americano ad avere guidato in Formula 1 gli
strappa la posizione.
Jev: "WHAT. THE. FUCK?!"
Speeeeeeed: "Il mio nome è tutto un programma, come
diceva Mazzoni."
Jev: "Questo è troppo. Adesso vendo l'anima a
Gillette Fusion e mi faccio rasare la barba."
A proposito di Gillette Fusion, lo vediamo parcheggiare
la sua vettura indiana alimentata a erba indiana dentro al proprio box. A
quanto pare si è ritirato.
Lo vediamo gironzolare per i box con il casco in testa,
avvicinandosi a un ripiano dove tra le altre cose ci sono due banane.
Scopriremo più avanti che la vettura l’ha lasciato a piedi, mentre anche Sarrazin
si è ritirato per problemi alla sua seconda vettura. Non scopriamo però se nel
suo team indiano le banane se le fumino al posto dell’erba.
Torniamo a Jev, perché le cose non vanno poi così bene
per lui: verrà successivamente superato da D'Ambriiii e da Nelsinho... ma non è
tutto, perché invece...
...
...
...
SPEEEEEEEED POWEEEEEEEEEEEER! *________*
Al 34° giro Speed si prepara per farci sognare...
Speeeeed: "I'M THE BOOOOOOSSSSS!"
Di Gratis: "Oh ma Sacré Marussià! Com'è possibile?!
o.O Sono appena stato superato da Scottex il Falso-Veloce?!"
Speeeeed: "Aaaaawwww... vedo una baguette al vento
davanti a me!"
Di Gratis: "E io vedo D'Ambriiii davanti a me. Oh ma
Sacré Marussià."
D'Ambriiii: "Che cosa si è fumato Di Gratis per
parlare in gianfransuà?"
Speeeeed: "Yay, Devastateur, facciamo una bella
frittata gianfransuà?"
Le Devastateur: "La frittata la faccio con l’Abete
tra un po'!"
...
...
...
OH MY DANI-SMILE! Al penultimo giro Le Devastateur e
Speeeeeed superano entrambi l’Abete! E all'ultimo Le Devastateur striscia
contro a un muro! O.O Speeeeeed si avvicina ancora, ma non c'è niente da fare
per lui...
Le Devastateur: "Che cosa ci fanno le bandiere
gialle all'ultima curva?"
Speeeeed: "Sono in mio onore. Io sono americano,
quindi vedo di continuo delle bandiere gialle."
Le Devastateur: "Ma soprattutto, io ho appena vinto
la gara. Dov'è la bandiera a scacchi? Volete che vi presti la baguette, se non
ce l'avete?"
Il tizio che sventola la bandiera a scacchi:
"Scusate un attimo, la bandiera a scacchi c’è, sono io che mi ero
rifugiato dietro a un cassonetto della spazzatura per andare a pisciare!"
Speeeeed: "Io mi sto ancora chiedendo che cosa ci
faccia la bandiera gialla..."
...Oh, un Crashgate all'inverso: Jev che aveva perso un
paio di posizioni, è finito fuori all'ultimo giro, bloccando di fatto le chance
del compagno di squadra di lottare per la vittoria fino in fondo.
Le ragazze di tumblr: “NOOOOOOOOOOOOOOOOOOO! Un francese
è andato fuori all’ultimo giro e un altro francese ha vinto. Questo ci manda in
crisi: dobbiamo essere soddisfatte oppure devastate?!”
Le Devastateur: “Vive les Baguettes!”
Nelle interviste finali Le Devastateur ha i capelli
tirati su come se li tiravano su i 12enni nei primi anni 2000 (però l’“acconciatura”
è tenuta su dal sudore anziché dal gel) e dichiara ai microfoni che lì a Miami
con lui ci sono sua moglie e suo fratello... suo fratello Sacha, l'omonimo del
Petit Bebé! Purtroppo non ho occasione di sentire altro, perché lo streaming si
blocca proprio nel momento in cui viene intervistato Speed che a quanto pare al
giorno d’oggi ha un mix di capelli e barba tendente al rossiccio... comunque
non è così traumatico essere lasciata a piedi dallo streaming in quel momento,
quello che conta è essere riuscita a vedere tutta la gara, cosa su cui
sinceramente non contavo più di tanto.
Chiudo con una nota di colore a proposito del
Devastateur: stando al profilo instagram di Di Gratis, parteciperà a non mi è
ben chiaro quale evento in Brasile insieme allo stesso Di Gratis e a Gillette
Fusion. Pare che si tratti di un evento motoristico e non di un festino a base
di erba brasiliana. E lo ripeto: pare.
RISULTATO: 1.
#8 Nico Prost (eDams), 2. #28 Scott Speed (Andretti), 3. #66 Daniel Abt
(Audisport), 4. #7 Jerome d’Ambrosio (Dragon), 5. #99 Nelsinho Piquet (China),
6. #55 Antonio Felix Da Costa (Amlin Aguri), 7. #6 Loic Duval (Dragon), 8. #2
Sam Bird (Virgin), 9. #11 Lucas Di Grassi (Audisport), 10. #77 Salvador Duran
(Amlin Aguri), 11. #3 Jaime Alguersuari (Virgin), 12. #23 Nick Heidfeld
(Venturi), 13. #9 Sebastien Buemi (eDams), 14. #5 Karun Chandhok (Mahindra), 15.
#10 Jarno Trulli (Trulli), 16. #18 Vitantonio Liuzzi (Trulli), 17. #88 Charles
Pic (China), 18. #27 Jean Eric Vergne (Andretti), RIT. #30 Stephane Sarrazin (Venturi),
RIT. #21 Bruno Senna (Mahindra).
Osservazioni che non avevo mai fatto fino a questo
momento: a quanto pare ai piloti di Formula E piacciono i numeri “doppi”, dato
che Di Gratis ha l’11, Antonio Felice Sulla Costa ha il 55, Daniele Abete ha il
66, Duran Duran ha il 77 (OH. MY. BOTTAS), Carletto Piccolo ha il mio anno di
nascita e Crashgateinho ha il 99 (Spaccabottiglie for the win). La cosa più
pittoresca, comunque, è che a quanto pare i piloti di Formula E sognano molto:
Felice sulla Costa che è uno dei millemila piloti junior della RB ha il 55 come
Sainz (o è Verstappen?) e DJ Squire ha il numero 3 come Dani-Smile tanto per
sentirsi un po’ pilota della RB anche lui. E poi c’è Jev che ha il 27, forse
perché ha lo stesso tipo di sogno di Hulkenberg... Insomma, tutta roba da
niente. Tra tutti costoro, a mio avviso, l’unico pilota che si è scelto un
numero geniale è Gillette Fusion: il 21 è il numero che portava in quel team
epico che era la HRT!!!
lunedì 19 agosto 2013
NASCAR SPRINT CUP SERIES 2013: Pure Michigan 400, Michigan International Speedway (23/36) – 18 agosto
Non c’è più Mad Max (giunto 4° nella gara di Nationwide
Series) in quanto l’infortunato Tony Stewart è sostituito stavolta da Austin
Dillon, ma in compenso c’è Scott Speed, uno dei piloti più anonimi che la Toro
Rosso abbia mai avuto.
Numero giri: 200
(400 miglia)
Pole position:
Joey Logano
Griglia di
partenza: Logano, Kurt Busch, Johnson, Martin, Burton, Montoya, Dale Jr,
Hamlin, Keselowski, Kyle Busch, Bowyer, Kenseth, Gordon, Almirola, Harvick,
Biffle, Truex, Bayne, Edwards, Menard, Newman, Stenhouse, Gillinand, Ragan,
Reutimann, Ambrose, Dillon, Danica, McMurray, Labonte, Kahne, Speed, Meats,
Hill, Yeley, Stremme, Menecheck, Kvapil, Gaughan, Wise, Sauter, Blaney,
Cassill.
Per la cronaca: Johnson partirà dall’ultima posizione per
un incidente avvenuto al sabato.
VIA: i
telecronisti mantengono un religioso silenzio, senza comunicare le posizioni,
almeno finché Bowyer non finisce in testacoda; si può dire quindi che siano
stati in silenzio per molto poco. Ha una gomma a terra, ma non ha sbattuto
contro nulla; comunque chiaramente si tratta della Nascar e quindi l’ingresso
della pace-car è praticamente d’obbligo (anche se di fatto non mi sembrava poi
così necessaria). In tutto questo ci era sfuggito che Kurt Busch era andato in
testa al via ed è effettivamente tuttora in testa davanti a Logano... che però
lo supera subito dopo il restart, che avviene al 6° giro.
All’8° giro Reutimann finisce a muro: seconda caution...
Ma se dopo otto giri siamo già alla seconda, cosa succederebbe se questa gara
fosse commentata da Gianfriiii? :D Alcune vetture rientrano ai box, in
particolare quelle che si trovavano nelle retrovie; Johnson si ferma.
Si riparte al 12° giro... giusto il tempo di percorrere due
giri e c’è un contatto tra Yeley e Dillon (che così a pelle mi sta già sulle
scatole per esserci lui e non Mad Max! XD)... terza caution, con la pace-car
che resterà in pista fino alla fine del 17° giro.
Ci sono vari giri di bandiera verde (era anche ora) ed è
Kurt Busch a portarsi in prima posizione davanti a Dale Jr e a Logano, che al
35° giro viene superato anche da Keselowski.
Visto come si erano messe le cose all’inizio è abbastanza
incredibile pensare che prima di un quarto di gara venga completato un intero
giro di pit-stop in regime di verde. Chi ci guadagna è Dale Jr, che si ritrova
in testa, davanti a Keselowski, Burton, Kenseth (che poco dopo il primo quarto
di gara supererà Burton) e Kurt Busch.
Al 72°, mentre intervistavano Johnson, ritirato al 55°
giro, Stenhouse che era 10° finisce a muro: quarta caution. I piloti di testa
rientrano ai box.
Dale Jr esce davanti a Keselowski, Kurt Busch, Edwards e
Logano. Hamlin, che non è rientrato ai box, si porta in testa davanti a Dale Jr,
che al restart (76°) si riporta subito in prima posizione... ma Hamlin si
riporta davanti poco dopo. Dale Jr perde diverse posizioni nei giri che
seguono, mentre Kurt Busch si porta primo davanti a Hamlin.
Al 105° giro c’è un’ulteriore caution, a causa di detriti
presenti in pista. Il leader al restart è Biffle. Diversi giri più tardi Dale
Jr fora mentre era 7°: caution ancora una volta. Logano è in prima posizione al
restart. Danica era la prima dei doppiati e le è stato permesso di sdoppiarsi,
come agli altri piloti che erano primi tra i doppiati prima di lei nelle altre
caution, e questo ha scatenato i fanboy.
Labonte finisce fuori pista, in seguito, causando la
settima caution. Al restart, quando mancano circa una cinquantina di giri alla
fine, Logano è in testa.
A una quarantina di giri dal termine Kyle Busch, che si
trovava in 19° posizione, finisce in testacoda: caution ancora una volta. Per diverse
vetture si pone il problema di arrivare al traguardo con il carburante che
hanno... ma c’è un’ulteriore caution (ho perso il conto) e il problema è
agevolmente risolto.
A 24 giri dalla fine la gara riparte, con Mark Martin in
testa, dove rimane fino a quattro giri dalla fine, quando sarà costretto a
rientrare ai box per rifornire.
Vince quindi Logano davanti a Harvick, Kurt Busch, Menard
e Bowyer.
Il risultato
1 1 22 Joey Logano Shell Pennzoil Ford 200 48 5 136.3
$252,393 Running 3 51
2 15 29 Kevin Harvick Rheem Chevrolet 200 42 119.0
$180,731 Running
3 2 78 Kurt Busch Furniture Row / Serta Chevrolet 200 42
1 122.8 $136,315 Running 3 43
4 20 27 Paul Menard Nibco / Menards Chevrolet 200 40 98.9
$143,486 Running
5 11 15 Clint Bowyer 5-hour Energy Toyota 200 39 87.7
$140,293 Running
6 26 9 Marcos Ambrose DeWalt Ford 200 39 1 89.2 $123,399
Running 1 1
7 31 5 Kasey Kahne Pepsi Max Chevrolet 200 37 94.4
$108,135 Running
8 5 31 Jeff Burton Cheerios Chevrolet 200 36 101.2
$106,135 Running
9 16 16 Greg Biffle First / 3M Ford 200 36 1 109.6
$105,435 Running 1 28
10 19 99 Carl Edwards Best Buy Geek Squad / Fastenal Ford
200 34 98.5 $127,110 Running
11 6 42 Juan Pablo Montoya Target Chevrolet 200 33 89.0
$119,549 Running
12 9 2 Brad Keselowski Miller Lite / Luke Bryan Ford 200
33 1 112.0 $139,151 Running 2 17
13 21 39 Ryan Newman Quicken Loans / PTA Chevrolet 200 31
86.0 $123,568 Running
14 27 14 Austin Dillon(i) Mobil 1 / Bass Pro Shops
Chevrolet 200 0 71.7 $131,510 Running
15 12 20 Matt Kenseth Dollar General Toyota 200 29 99.3
$124,676 Running
16 17 56 Martin Truex Jr. NAPA Auto Parts Toyota 200 28
77.5 $119,535 Running
17 13 24 Jeff Gordon Standox Chevrolet 200 27 75.0
$130,346 Running
18 14 43 Aric Almirola Eckrich Ford 200 26 74.9 $123,621
Running
19 22 17 Ricky Stenhouse Jr. # Fifth Third Ford 200 25
67.2 $132,621 Running
20 8 11 Denny Hamlin FedEx Freight Toyota 200 25 1 68.5
$103,460 Running 2 9
21 18 21 Trevor Bayne(i) Motorcraft / Quick Lane Tire
& Auto Center Ford 200 0 66.7 $85,660 Running 1 1
22 29 1 Jamie McMurray Advil Chevrolet 200 22 55.5
$111,680 Running
23 28 10 Danica Patrick # GoDaddy Chevrolet 200 21 52.9
$85,010 Running
24 24 34 David Ragan Taco Bell Ford 200 21 1 57.9
$110,868 Running 1 1
25 33 13 Casey Mears Valvoline NextGen Ford 200 20 1 58.2
$109,043 Running 1 2
26 36 30 David Stremme Lean1 Toyota 200 18 46.1 $98,093
Running
27 4 55 Mark Martin Aaron’s Dream Machine Toyota 199 18 1
80.7 $96,835 Running 1 23
28 38 93 Travis Kvapil Burger King / Dr Pepper Toyota 198
16 47.0 $102,718 Running
29 34 32 Timmy Hill # U.S. Chrome Ford 198 15 43.2
$89,932 Running
30 42 7 Dave Blaney Tommy Baldwin Racing Chevrolet 197 14
40.0 $81,785 Running
31 10 18 Kyle Busch Interstate Batteries Toyota 197 13
74.0 $125,568 Running
32 43 33 Landon Cassill(i) LittleJoesAutos.com Chevrolet
197 0 37.5 $80,060 Running
33 39 51 Brendan Gaughan(i) South Point Hotel &
Casino Chevrolet 196 0 35.6 $87,985 Running
34 37 87 Joe Nemechek(i) Toyota 192 0 32.6 $79,885
Running
35 30 47 Bobby Labonte KingsFord Charcoal Toyota 186 9
47.4 $87,735 Running
36 7 88 Dale Earnhardt Jr. National Guard Youth
Foundation Chevrolet 171 9 1 89.0 $97,685 Running 2 20
37 23 38 David Gilliland Long John Silver’s Ford 165 8 1
52.2 $79,616 Engine 1 1
38 25 83 David Reutimann Burger King / Dr Pepper Toyota
153 6 25.9 $74,825 Running
39 40 35 Josh Wise(i) MDS Transport Ford 56 0 36.3
$70,825 Vibration
40 3 48 Jimmie Johnson Lowe’s Chevrolet 54 5 1 57.5
$115,936 Engine 1 3
41 32 95 Scott Speed Leavine Family Racing Ford 35 3 31.7
$62,825 Vibration
42 41 98 Johnny Sauter(i) Phil Parsons Racing Ford 34 0 29.9
$58,825 Vibration
43 35 36 JJ Yeley Tommy Baldwin Racing Chevrolet 12 1
29.3 $55,325 Accident
lunedì 4 marzo 2013
NASCAR SPRINT CUP SERIES 2013: Subway Fresh Fit 500, Phoenix (2/36) – 3 marzo
Quello di Phoenix è il secondo di 36 appuntamenti
ufficiali del campionato NSCS, si spera una volta arrivati al 36° di iniziare a
capire meglio! :D
A partire dalla pole position, comunque, è un certo Mark
Martin, pilota che a quanto pare ha dieci anni di più rispetto a un certo
“nonno traditore”, ma in NASCAR non fa testo!
Dei tre piloti che al momento conosco per nome è Speed
quello meglio posizionato in classifica, il pilota che precedette Vettel alla
Toro Rosso.
La telecronaca è in inglese! *-* Ottimoooo!
Risultato
qualifiche (NB. Kyle Busch e altri piloti sono stati penalizzati e
retrocessi in fondo, questa dovrebbe essere la lista dei tempi)
Row 1: Mark Martin, Kasey Kahne
Row 2: Jimmie Johnson, Kyle Busch
Row 3: Jeff Gordon, Tony Stewart
Row 4: Kevin Harvick, Denny Hamlin
Row 5: Matt Kenseth, Ryan Newman
Row 6: Brad Keselowski, Ricky Stenhouse Jr
Row 7: Clint Bowyer, Martin Truex Jr
Row 8: Carl Edwards, Paul Menard
Row 9: Greg Biffle, Aric Almirola
Row 10: Jamie McMurray, Jeff Burton
Row 11: Dale Earnhardt Jr, Marcos Ambrose
Row 12: AJ Allmendinger, David Ragan
Row 13: Kurt Busch, Dave Blaney
Row 14: JJ Yeley, Scott Speed
Row 15: Juan Pablo Montoya, Travis Kvapil
Row 16: David Gilliland, Joey Logano
Row 17: Bobby Labonte, David Reutimann
Row 18: Mike Bliss, Josh Wise
Row 19: David Stremme, Landon Cassill
Row 20: Scott Riggs, Danica Patrick
Row 21: Joe Nemechek, Ken Schrader
Row 22: Casey Mears
La gara (giri
totali: 312)
VIA- Bandiera
verde. Martin, Kahne e Johnson mantengono le prime tre posizioni, mentre Gordon
e Stewart sono in quarta e quinta posizione. Stenhouse sfiora il muretto poco
dopo la partenza ma sembra non riportare danni. Nei giri successivi le
posizioni tra i primi non cambiano, mentre nelle retrovie ci sono invece piloti
che recuperano parecchie posizioni.
21- Riggs
finisce a muro: caution. Il restart sarà al 27° giro con la leadership di Martin
invariata, mentre Johnson supera Kahne per la seconda posizione. Harvick, che
prima dell’ingresso della pace-car era sesto, si porta in quarta posizione
davanti a Gordon.
47- Kyle B.
finisce in testacoda: seconda caution. Al 50° giro si fermano tutti ai box
eccetto le nove vetture che si erano fermate durante la precedente caution. La
vettura di Truex ha dei problemi ed è ferma lungo la pit-lane.
56- Restart
con Montoya in testa davanti a Biffle, Stenhouse, Almirola e Gilliland. Un giro
più tardi Biffle supera Montoya, per il resto al momento nella top-5 non ci
sono cambiamenti; il pilota nella posizione migliore tra quelli che si sono
fermati ai box è Kahne e qualche giro più tardi sia lui sia Harvick supereranno
Gilliland.
65- Montoya si
riporta in testa superando Biffle. Blaney va in testacoda e finisce a muro:
terza caution.
70- Al restart
Montoya è ancora una volta in prima posizione, ma viene superato da Biffle e
Almirola, mentre anche Harvick lo affianca, per poi superarlo due giri più
tardi. Diversi giri dopo anche Kahne supera Montoya per il quarto posto.
98- Newman va
a sbattere: quarta caution. Tutti ne approfittano per fermarsi ai box, anzi non
tutti: Martin non s’è fermato e ora è in testa. Keselowski e Stewart si portano
al secondo e al terzo posto.
127- Keselowski
supera Martin per la prima posizione.
140- Newman
finisce a muro un’altra volta: quinta caution. Tutti ai box. Il restart è al
147° giro e i primi tre sono: Edwards, Johnson, Earnhardt Jr.
181- Kahne,
che si trovava in ottava posizione, rallenta e perde posizioni. I primi dieci
sono al momento Edwards, Johnson, Earnhardt, Harvick, Kenseth, Hamlin, Kurt B,
Keselowski, Almirola e Logano.
184- Danica
urta il muro e poi viene centrata dalla vettura di Ragan che sopraggiunge:
sesta caution. Le vetture dietro la pace-car devono passare per la pit-lane per
evitare i detriti. Diversi giri dopo, non appena è possibile farlo, in molti si
fermano ai box. Earnhardt Jr esce dai box in prima posizione.
194- Al
restart Earnhardt mantiene la posizione mentre Johnson che era terzo supera
Edwards per la seconda posizione, con quest’ultimo che verrà superato di lì a
pochi giri anche da Kenseth. Intanto un
inviato alto mezzo metro in più di Danica la intervista a proposito dell’incidente.
Lei porta un paio di Ray-Ban, come tutte le volte in cui non fa in tempo a
mettersi l’ombretto bianco perlato sulle palpebre prima di essere intervistata.
:D
237- Gilliland
va a sbattere: settima caution. Ancora una volta vengono effettuati i pit-stop
durante la neutralizzazione. Edwards è primo davanti a Earnhardt, Johnson,
Hamlin e Bowyer.
243- Restart:
Edwards conserva la prima posizione, mentre Johnson supera Earnhardt, che una
trentina(?) di giri dopo verrà superato anche da Keselowski.
303- Keselowski
si porta molto vicino a Johnson che sembra avere dei problemi.
310- Schrader
rallenta: ottava caution.
312- Ultimo
giro in regime di bandiera verde, Edwards mantiene la testa della gara e vince
per pochi centesimi di secondo davanti a Johnson e Hamlin che ha conquistato la
terza posizione al restart.
Il risultato
1. Carl Edwards
2. Jimmie Johnson
3. Denny Hamlin
4. Brad Keselowski
5. Dale Earnhardt Jr
6. Clint Bowyer
7. Matt Kenseth
8. Tony Stewart
9. Jeff Gordon
10. Jeff Burton
11. AJ Allmendinger
12. Juan Pablo Montoya
13. Kevin Harvick
14. Casey Mears
15. Aric Almirola
16. Ricky Stenhouse Jr
17. Greg Biffle
18. Marcos Ambrose
19. Kasey Kahne
20. Paul Menard
21. Mark Martin
22. Jamie McMurray
23. Kyle Busch
24. Bobby Labonte
25. David Reutimann
26. Joey Logano
27. Kurt Busch
28. JJ Yeley
29. Travis Kvapil
30. David Stremme
31. Joe Menechek
32. Landom Cassill
33. Dave Blaney
34. Ken Schrader
35. Josh Wise
36. Martin Truex Jr
37. David Gilliland
38. David Ragan
39. Danica Patrick
40. Ryan Newman
41. Scott Speed
42. Mike Bliss
43. Scott Riggs
domenica 10 giugno 2012
Formula 1 2006: #3 Australia (02/04)
Ma non trovate spettacolare che in tre fine settimana
consecutivi ci fossero tre gran premi? Grandioso. *-*
Mhm... 12 marzo, 19 marzo, 2 aprile... Tre fine
settimana... consecutivi?! O.O Ma che
cosa sto dicendo? La tempistica non è un’opinione, la rilevanza di Yuji Ide
come pilota invece sì. Comunque potremmo deliziarci dalla presenza di Ide
ancora per un po’. Magari ci ricordiamo male i dettagli relativi alla sua
carriera ed è stato un fenomeno. #MaChiCiCrede. Comunque la mia idea di
rivedermi le gare del 2006 sta procedendo ed eccomi qui, dopo avere visto il
gran premio del Bahrein vinto da Alonso e il gran premio di Malesia vinto da
Fisichella (!) ho deciso di passare a quello d’Australia, terzo appuntamento
stagionale.
Innanzi tutto vi sconvolgerò: la gara in questione non la
vidi a suo tempo. Svegliarmi alle quattro di notte per vedere un gran premio
non era supportato dal mio status psicofisico di aspirante ragioniera (perito
aziendale in realtà) che passava la notte tra sabato e domenica a recuperare il
sonno perduto della settimana. La cosa ancora più traumatica è che non guardai
nemmeno la sintesi del pomeriggio dal momento che trascorsi il pomeriggio con
mia madre in un grande magazzino (controvoglia naturalmente, come ogni volta in
cui qualcuno mi costringe a quell’orribile attività chiamata shopping), dove
ricordo che provai un paio di scarpe da ginnastica color oro che poi non
comprai (per fortuna... ma perché a 17 anni mi piacevano scarpe così
inguardabili? O.O). Ma quella che mi traumatizza di più è sapere che, all’epoca,
con la TV analogica, possedevo un videoregistratore funzionante e che avrei
tranquillamente potuto registrare la gara, se proprio non volevo vedermela in
diretta nel cuore della notte!
La cronaca della
gara
Background: Button scatta dalla pole position, Fisichella
che aveva conquistato il secondo tempo partirà dalla pit-lane per problemi
tecnici. Dietro a Button parte Alonso, poi Raikkonen, Montoya, RSC, Webber,
Heidfeld, Trulli, MSC.
Giro 1: ottimo scatto di Alonso, che rischia il
bloccaggio delle ruote ma tenta un nuovo attacco su Button. Raikkonen si
inserisce in terza posizione, con Montoya che finisce con le ruote sull’erba
mentre era in lotta con il compagno di team. Un contatto tra Coulthard e
Trulli, dal quale il pilota della Redbull proseguirà illeso, innesca un
groviglio di vetture: la Toyota di Trulli si ferma nel mezzo della pista, e tra
i piloti che sopraggiungono Massa e Rosberg rimangono coinvolti, con Massa che
va a impattare contro le barriere con la vettura che rimane ferma a lato della
pista e spargendo numerosi detriti e Rosberg che riesce a proseguire fino ai
box, dove finisce per ritirarsi lui stesso. Vengono esposte immediatamente le
bandiere gialle e subito dopo entra in pista la safety car. Intanto Fisichella
fa un testacoda, ma dopo un 360 gradi riprende la propria gara in ultima
posizione, dove già si trovava a causa della partenza dai box.
Giro 4: la gara riprende con Alonso che supera Button
immediatamente. Anche Raikkonen attacca Button, con l’inglese che oppone
resistenza. Intanto RSC e in lotta con Webber, dal quale viene superato.
Montoya, alle loro spalle, supera anch’esso RSC.
Giro 5: mentre Alonso ha già qualche secondo di
vantaggio, Raikkonen è ancora a ridosso della Honda di Button. Seguono in
quarta e quinta posizione Webber e Montoya, dopodiché abbastanza distaccati
RSC, Heidfeld e MSC. Montoya nel corso del giro riesce a superare Webber,
mentre Klien a ruote bloccate esce di pista e va a impattare violentemente
contro il muro a lato della pista. Fortunatamente esce illeso dalla vettura.
Giro 7: le posizioni sono Alonso, Button, Raikkonen,
Montoya, Webber, RSC, Heidfeld e MSC in zona punti virtuale, seguono Liuzzi,
Speed, Villeneuve, Sato, Barrichello, Coulthard, Fisichella, Albers, Ide e
Monteiro quando entra nuovamente la safety car all’inizio dell’8° giro, a causa
dei detriti sparsi dall’incidente di Klien.
Giro 10: la gara riparte, con Alonso che riesce a
conservare la posizione senza problemi, mentre Raikkonen frenando al limite
supera Raikkonen. Ma Button non ci sta, cerca di riprendere la posizione,
rischiando il contatto con il pilota finlandese, mentre Montoya alle sue spalle
è sempre più vicino.
Giro 11: Raikkonen, a 2,7 secondi da Alonso, ha già
staccato Button di due secondi e mezzo, mentre l’inglese della Honda ha Montoya
negli scarichi. Il colombiano non ha intenzione di mollare, e ciò permette ad
Alonso e a Raikkonen di approfittarne per continuare a distanziarli. Intanto Fisichella
si è lasciato alle spalle diversi avversari, risalendo fino alla 13^ posizione.
Giro 12: la Ferrari sembra avere difficoltà, MSC ha una
certa difficoltà a difendersi da Liuzzi che ha praticamente negli scarichi. Non
riesce a distanziare la Toro Rosso che gira anzi più veloce della Ferrari. Al 13°
giro infatti Tonio conquista l’8^ posizione superando Schumacher.
Giro 14: vi sono oltre 4 secondi tra Alonso e Raikkonen,
con Button e Montoya a circa 10 secondi di distacco. Webber, RSC e Heidfeld
sono tutti ancora abbastanza vicini all’inglese e al colombiano, con Heidfeld a
15 secondi dal leader. L’altro pilota della Honda, Barrichello, sembra in
difficoltà rispetto a Button: è 14° alle spalle di Sato, seppure negli scarichi
della Super Aguri per il momento non sembra avere la possibilità di
sopravanzarlo e, anzi, deve anche difendersi da Coulthard e Albers. Il
giapponese, il brasiliano e gli ultimi due compongono un trenino di vetture
molto ravvicinate l’una all’altra.
Giro 15: sempre più difficoltà per la Ferrari di MSC, che
ora, dopo un’escursione sull’erba, ha 1,6 secondi di vantaggio su Scott Speed,
sempre più vicino con l’altra Toro Rosso. I due sono nono e decimo, con
Fisichella che nel frattempo si è portato in 11^ posizione, ormai negli
scarichi di Speed. Fisichella supera infatti Speed al 16° giro e inizia ad
avvicinarsi a MSC, che difficilmente riuscirà a resistere ancora a lungo, dal
momento che gira tre secondi più lento dell’altra Renault di Fernando Alonso.
Giro 18: rientra ai box Montoya, che esce dai box in 10^
posizione alle spalle di MSC e Fisichella. Alonso continua a fare giri veloci,
mentre Raikkonen continua a perdere terreno. Al 20° giro rientrano ai box anche
Button e RSC. Button si infila alle spalle di MSC e davanti a Montoya, mentre
RSC è rimasto alle spalle del colombiano. Fisichella intanto è rientrato ai
box. Ma attenzione: Montoya supera immediatamente Jenson Button, che sembra non
essere in grado di rimanere in scia all’avversario.
Giro 21: Raikkonen è leader dal momento che anche Alonso
è rientrato ai box. Webber ancora a zero soste è in seconda posizione, mentre
Alonso è terzo subito davanti a Heidfeld. Seguono senza ancora avere effettuato
pit-stop Liuzzi e Schumacher 5° e 6°, mentre successivamente vi sono Montoya,
Button e RSC. Un giro dopo rientra anche il finlandese della McLaren, che
rientra davanti a Liuzzi. In pilota della Toro Rosso, con la vettura più
leggera, sembra addirittura poter insidiare la posizione di Raikkonen. Webber
intanto prosegue, in testa alla gara. Si fermerà un giro più tardi a lato della
pista, per un problema di trasmissione, quando era in una posizione tale per
poter puntare a un risultato molto positivo per la Williams.
Giro 24: strada libera per Barrichello, dopo il rientro
ai box di Sato, ma il pilota della Honda continua ad avere la Redbull di
Coulthard negli scarichi. Intanto per MSC vi è qualche miglioramento: la
vettura, più leggera per via del consumo di carburante, sta iniziando ad avere
prestazioni più accettabili.
Giro 26: rientra ai box anche Heidfeld, lasciando la seconda
posizione a Raikkonen, e rientra anche MSC (che era in origine su una strategia
di una sola sosta, cambiata in corso d’opera in una strategia su due soste, dal
momento che la vettura con poco carico di benzina ha mostrato prestazioni
decisamente superiori rispetto a quelle a pieno carico di benzina). Dopo le
loro soste i primi sei sono Alonso, Raikkonen, Montoya, Heidfeld, Button, MSC,
che ha però Villeneuve (ancora a zero soste) negli scarichi in settima
posizione, mentre ottavo c’è RSC a pochi decimi da Villeneuve, che ha già
effettuato due soste. MSC riesce a distanziare il colombiano nei giri
successivi di parecchi secondi. Il pilota della BMW Sauber fatica a fare lo
stesso con RSC, che nei giri successivi resterà a circa un secondo di distacco.
Giro 30: Alonso ha un notevole vantaggio (circa 17
secondi) su Raikkonen, per il quale la lotta per la prima posizione è ormai
molto lontana. MSC intanto sta girando molto più veloce di Button, al quale
recupera diversi secondi in pochi giri... al 31° giro è a due secondi di
distacco. Altro pilota che sta recuperando è Montoya nei confronti di Raikkonen.
Frattanto, a parte Villeneuve (presumibilmente su una strategia di una sola
sosta), tutti i piloti hanno effettuato almeno una sosta. Le posizioni sono:
Alonso, Raikkonen, Montoya, Heidfeld, Button, MSC, Villeneuve e RSC in zona
punti virtuale, seguito da Liuzzi, Fisichella, Speed, Monteiro, Barrichello,
Coulthard, Albers, Sato e Ide, con quest’ultimo parecchio distaccato dagli
altri piloti.
Giro 33: ci sono 3 secondi di distacco tra Raikkonen e
Montoya, con il colombiano che continua a guadagnare qualche decimo. Tra Button
e MSC nel frattempo c’è circa un secondo e mezzo. Fisichella, in 10^ posizione,
sta girando due secondi al giro più lento di Alonso, con lo stesso carico di
carburante del compagno di squadra.
Giro 34: vi è un colpo di scena con Montoya che, nell’apprestarsi
a Raikkonen finisce con le ruote sull’erba e perde terreno nei confronti del
finlandese. Il colpo di scena ancora maggiore, però, arriva una manciata di
secondi più tardi: MSC esce di pista, un errore simile a quello del colombiano,
ma con esito molto diverso, infatti rimbalza contro al muro e viene nuovamente
sbalzato in pista, perdendo detriti mentre riesce finalmente a fermarsi dall’altro
lato della pista (dalla quale si allontanerà scavalcando una rete e passando
per il box della Toyota per rientrare nel proprio). Questo significa un nuovo
ingresso della safety car, con Villeneuve che intanto rientra in pista dopo
essere stato a effettuare la sosta.
Giro 35: i piloti di testa rientrano ai box, nessun
problema per Alonso, non si può dire lo stesso per Raikkonen e la cosa rallenta
anche Montoya che nel frattempo aspettava dietro al compagno di squadra.
Heidfeld non s’è fermato e si è appropriato al momento della seconda posizione
dietro ad Alonso. Raikkonen è terzo con Button e RSC (anch’essi si sono già
fermati, uno per la sua seconda e l’altro per la sua terza sosta, durante l’ingresso
della safety car) che sono davanti a Montoya, mentre chiudono la zona punti
virtuale Fisichella e Villeneuve. A seguire: Liuzzi, Barrichello, Coulthard,
Speed, Monteiro, Albers, Sato e Ide, con quest’ultimo che più giri di ritardo
dagli altri piloti, anche dallo stesso compagno di squadra.
Giro 38: riprende la gara, con Alonso che approfittando
della Midland di Christian Albers alle sue spalle riesce a distaccare parecchio
i piloti che aveva dietro di lui. RSC è in lotta con Montoya, che a sua volta
ha avuto una lieve collisione con Button, e proprio in quel momento viene
esposta una bandiera gialla, e di nuovo il cartello di safety car (la quarta
della gara): c’è la vettura di Tonio Liuzzi, incidentata contro le barriere
(proprio come MSC, anche il pilota della Toro Rosso è rimbalzato dall’altra
parte della pista dopo l’impatto), con la pista che è nuovamente piena di
detriti. Liuzzi accuserà successivamente Villeneuve di avere innescato l’incidente.
Prima dell’entrata della safety car Ralf Schumacher era riuscito a guadagnare
posizioni e ora è terzo alle spalle di Alonso e Raikkonen, davanti a Heidfeld,
Montoya, Button, Fisichella e Villeneuve a completare i primi otto.
Giro 41: dopo l’uscita della safety car, la gara riparte
per l’ennesima volta. C’è ancora la Midland di Albers alle spalle di Alonso, e
lo spagnolo ne approfitta ancora una volta per distanziare la McLaren di
Raikkonen. Quando finalmente Raikkonen riesce a superare la Midland, anche RSC
ha qualche problema... finché Albers finalmente si allarga in una via di fuga,
lasciando passare i piloti a pieni giri senza creare seppure involontariamente ulteriori
intoppi. La gara sembra poter proseguire normalmente per i diciassette giri
ancora mancanti, con Alonso che sembra girare palesemente più veloce dei piloti
che lo seguono: dopo un giro stacca Raikkonen di 5 secondi, con Ralf a poco più
di un secondo dal finlandese. Al 42° giro intanto Monteiro riscontra problemi
tecnici che lo portano al ritiro non appena raggiunge i box. Sono rimaste solo
quattordici vetture in pista: Alonso, Raikkonen, RSC, Montoya, Heidfeld, Button,
Fisichella, Villeneuve, Barrichello, Speed, Coulthard, Albers, Sato e Ide. Eccetto
casi particolari, nessun pilota dovrebbe più fermarsi ai box. Fisichella ha
seri problemi ad avvicinarsi a Button e non regge nemmeno il confronto con il
compagno di squadra Alonso: a parità di vettura, gira almeno tre secondi al
giro più lento.
Giro 45: Alonso ha 6,2 di vantaggio su Raikkonen e 9,2 su
RSC. Montoya è a circa un secondo e mezzo di distacco da RSC, con Heidfeld,
Button e Fisichella distaccati di 22,1, 23,3 e 23,9 rispettivamente, rispetto
al leader della gara. I distacchi continuano lentamente a salire, dal momento
che Alonso continua ad essere il pilota più veloce presente in pista (pochi
giri dopo farà registrare il giro più veloce). Chi sta recuperando lievemente è
Montoya nei confronti di RSC, il colombiano riesce ad avvicinarsi al pilota
della Toyota, ma al 47° giro proprio dove MSC si era ritirato Montoya fa un
errore, e seppure non va a impattare contro le barriere, per lui è ritiro:
ferma la propria vettura a lato della pista e scavalca la stessa rete
scavalcata precedentemente da MSC per ritornare ai box. Vengono esposte
bandiere gialle, ma non essendovi detriti sparsi in pista non entra la safety
car, dal momento che la vettura può essere spostata agevolmente senza ostruire
il tracciato. È notevole come a dieci giri dalla fine rimangano in pista
soltanto tredici vetture e ora la top-8 è composta da Alonso, Raikkonen, RSC,
Heidfeld, Button, Fisichella, Villeneuve e Barrichello.
Giro 52: Alonso ha circa 10 secondi di vantaggio su
Raikkonen. Non sembrano prospettarsi cambiamenti di posizioni, se non ai
margini della top-ten, in cui Coulthard (10°) è nella posizione di poter
insidiare la 9^ posizione di Scott Speed (anche se non vi è un’eccessiva
differenza di tempi tra loro): i due sono distaccati di meno di un secondo. Fisichella
nel frattempo inizia a migliorare i propri tempi, portandoli al livello di
quelli di Alonso (che comunque sta rallentando lievemente il proprio ritmo,
visto il vantaggio accumulato sul pilota che lo segue più da vicino e il fatto
che lo stesso motore dovrà essere utilizzato anche nel successivo gran premio
di Imola). Riesce così ad avvicinarsi a Button e il suo vantaggio scende a
mezzo secondo.
Giro 55: Button e Fisichella sono in lotta per la 5^
posizione, con l’inglese che resiste al pilota della Renault. Il loro distacco
è inferiore ai tre decimi, comunque, e l’ipotesi che Fisichella possa superarlo
prima della fine della gara non è da escludere.
Giro 57: inizia l’ultimo giro, con Button che ha guadagnato
lievemente nei confronti di Fisichella, arriva a 4 decimi di vantaggio, mentre
i due hanno davanti una Super Aguri da doppiare. Dopo l’esposizione delle
bandiere blu, comunque, l’altra vettura lascia spazio a entrambi, mentre Alonso
è sempre più vicino alla bandiera a scacchi. Alonso vince la gara, mentre
sopraggiunge Raikkonen ormai distaccato di poco. Arrivano sul traguardo RSC
(mitico Ralf! Guardando complessivamente la sua carriera, specie prima dell’incidente
di Indy 2004, ho l’impressione che costui, se solo fosse stato figlio unico,
sarebbe stato considerato almeno un buon pilota... tra il 2001 e il 2003 ha
mostrato che non era esattamente scarso) e Heidfeld, mentre per Fisichella
sembrano esserci ben poche possibilità di conquistare la quinta posizione... ma
il colpo di scena è dietro l’angolo: una nube grigia seguita ben presto dalle
fiamme si alza dalla vettura di Button, che si ferma a dieci metri dal
traguardo. Di fatto Button avrebbe potuto oltrepassare il traguardo e
conquistare i punti della sesta posizione, ma in questo modo non sarebbe
risultato ritirato dalla gara, e sarebbe stato retrocesso di dieci posizioni
nella gara successiva a causa del cambio di motore, mentre la retrocessione
veniva attuata per piloti che non avevano completato la gara.
Dalla sesta all’ottava posizione, a concludere la top-8,
sono arrivati Villeneuve, Barrichello e Speed, con il pilota della Toro Rosso
che è stato successivamente penalizzato per un’irregolarità commessa durante le
fasi conclusive della gara e l’ultimo punto disponibile che è stato conquistato
quindi da Coulthard, che era arrivato al traguardo in nona posizione.
Per la cronaca: quel giorno con il suo ritiro a pochi
metri dal traguardo, Button ha conquistato un nuovo fan, il mio amico L., che
iniziò a tifarlo “per simpatia”, perché era un pilota “che non sarebbe mai
riuscito a vincere nulla”. ^^
Il risultato
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