lunedì 31 maggio 2021

Addio a Jason Dupasquier (07.09.2001 - 30.05.2021)

Il motorsport avrà sempre due facce. Da un lato ci sono le emozioni positive, c'è la gloria e ci sono addirittura quelle delusioni che nei momenti bui finiremo per rimpiangere. Dall'altro c'è la sua aura crudele, quella che si porta via un giovane pilota di Moto3, appena diciannovenne, coinvolto sabato pomeriggio in un incidente in qualifica, investito dopo una caduta, una dinamica che sfortunatamente abbiamo già visto più di una volta, e deceduto la domenica mattina in ospedale.
Seguo sporadicamente il motomondiale, ma non le sue categorie minori. Non sapevo nulla di questo pilota, fino al momento in cui ho letto dell'incidente, ma è un'altra ferita, che va ad aggiungersi a quelle che da appassionata di motori mi porto dentro, che va a renderle più profonde, facendomi ripensare ai momenti simili del passato.
Di copioni già scritti e conosciuti ne ho notati più di uno. Non c'è soli la dinamica, così tipica del motociclismo, ma anche altre "dinamiche", quelle che dall'esterno abbiamo già conosciuto. C'erano perfino tweet che citavano una fonte (televisiva) che sosteneva, unica tra tutti i canali che seguono il motomondiale nel mondo, che Dupasquier fosse cosciente, quando invece non lo era. Ho ricordato dove e quando avevo già letto una simile affermazione e temo sia stato quello il momento in cui ho iniziato davvero a pensare al peggio.

R.I.P. :-(((


sabato 29 maggio 2021

Il Sussurro della Farfalla - Puntata n.20 (blog novel)

Siamo arrivati alla fine, anche se avete davanti a voi tutta l'ultima puntata, quella in cui si chiuderanno definitivamente le vicende che avete potuto seguire negli ultimi due mesi. È giunto il giorno della feature race a Montecarlo e della fine della stagione.
Gli ultimi enigmi ancora in sospeso vengono chiariti, in un susseguirsi peraltro (mai ce ne sono state così tante in una sola puntata, credo) di citazioni motoristiche. La mia preferita è quella finale, la gara che Oliver e un altro personaggio già incontrato in qualche occasione vedranno al bar nell'epilogo.
A quel punto saprete perfettamente in che anno è stata ambientata questa storia e resterete ammaliati dal fatto che io sia riuscita a shippare tra le righe due certe nostre conoscenze... A parte gli scherzi, buona lettura. Spero che il finale sia di vostro gradimento.

venerdì 28 maggio 2021

Il Sussurro della Farfalla - Puntata n.19 (blog novel)

Ce l'abbiamo fatta: sono arrivati sia il momento delle qualifiche, sia quello della sprint race. Mentre in pista Edward e Christine si stanno apprestando allo scontro finale, fuori c'è chi trama a loro favore o contro di loro.
Ci sono anche delle citazioni motoristiche ispirate alla nostra realtà, che potrebbero aiutarvi, qualora non abbiate già capito quale sia l'anno di ambientazione, a risolvere questo dubbio.

giovedì 27 maggio 2021

Il Sussurro della Farfalla - Puntata n.18 (blog novel)

Eravamo rimasti in sospeso qualche giorno fa: con il Gran Premio di Montecarlo e le sue gare di contorno, avevo messo da parte la pubblicazione della blog novel e del Gran Premio di Montecarlo fittizio che sta per svolgersi in questo universo, ma è giunto il momento di proseguire, con quello che di fatto è il terzultimo aggiornamento.
Non vi do anticipazioni, se non che sarà piuttosto ricco, che ci saranno molte  che bollono in pentola, che il mistero del passato verrà quasi interamente svelato e che presto ci occuperemo solo del GP di Montecarlo e dei misteri del presente.

Buona lettura. *-*

martedì 25 maggio 2021

Commento al Gran Premio di Montecarlo 2021 // MONACO IS BACK!

Esistono due tipi di ferraristi brasiliani: quelli che nel gran premio di casa hanno risultati sfacciatamente superiori alla loro media personale e quelli che se il gran premio di casa non esistesse vi otterrebbero lo stesso numero di punti. Questa domenica, però, non si correva in Brasile ma a Montecarlo e il Predestinatohhhh più fucsiahhhh di tutti i tempi si apprestava a ricevere un glorioso premio alla carriera: il Gufo d'Oro. Rimaneva solo da stabilire se a consegnarglielo dovesse essere Massa o Barrichello, di cui tra parentesi era il compleanno, ed era anche presente sul posto per accompagnare il figlio pilota di Formula Regional by Alpine. Su una cosa, nel pre-gara, in cui è comparso in qualità di ospite d'onore, il Sommo Feli era stato chiaro: pronosticava una sua pole, dopo due sessioni di prove libere da mondialehhhh in tascahhhh. E in effetti ci ha azzeccato in pieno, in pieno proprio come il suddetto predestinatohhhh ha preso un muro subito dopo avere ottenuto la pole position.
Voce fuori campo: "Cra, cra, cra."
Feli: "Cosa sta succedendo? Chi mi ha rubato l'idea? C'è per caso un ex ferrarista che sta ottenendo prestazioni di spessore a caso grazie alla rana portafortuna che guida al posto suo?"
Predestinatohhhh: "Penso di conoscere quell'ex ferrarista. Domani, durante l'inno nazionale, per consolarmi del fatto che la mia macchina non si è accesa nemmeno per andare in griglia, mi abbraccerà il modo spassionato."
La rana: "Leclettel vibes."
Procediamo con ordine, anche se davanti ai nostri occhi si presentava una griglia di partenza completamente in disordine: il nulla cosmico sulla prima casella della griglia, poi a seguire Verstappino, il vampiro famelico, Carlito, Trollando, il Pokemon, i due best friend forever Hammi&Sebby incredibilmente destinati a essere una cosa sola, un peperoncino messicano che sembrava vagamente fuori zona e infine l'Uomo Pantene a completare i primi dieci. Seguivano poi Oki, Dani-Smile, Strollino, Iceman, Multi-L, il Minuscolo Samurai, il Divino Imperatore di Faenza, Enstone, Woking, Enstone, Maranello, Woking e di nuovo Enstone, la marmotta del Quebec, Manzotin e infine il Piccolo Principe che, oltre i colori del casco, sembra condividere con il Sommo Feli anche la comprensione del circuito di Montecarlo (mentre nonostante la sua natura principesca, è totalmente diversa da quella di Britney Bitch - ospite occasionale in cabina di commento con il Vanz nella giornata di domenica). Non esattamente, a dire la verità, perché di schianti ne ha collezionati due (uno dei quali nelle libere del sabato mattina che gli ha impedito di qualificarsi) e nessuno di questi alla Sainte Devote. Vista la gara semi-piatta altrui, ho avuto modo di studiare la gara dei piloti Haas e credo che tutto ciò meriti di essere osservato in modo approfondito nelle prossime occasioni. Al primo giro il Piccolo Principe ha superato Manzotin e il loro gap si è mantenuto irrisorio finché non sono iniziati i doppiaggi. A quel punto di botto è salito a otto secondi. Poi poco prima di metà gara il Piccolo Principe ha avuto un problema momentaneo di motore che gli ha fatto perdere una trentina di secondi, tanto che Manzotin rientrato ai box gli è uscito davanti e in seguito il Piccolo Principe, uscito dai box, con la vettura nuovamente efficiente come prima del problema (dove efficiente è un eufemismo perché nessuna Haas dovrebbe essere definita tale) era dietro al compagno di squadra di oltre venti secondi. Ha finito la gara in zona DRS (e pare con un congelamento di posizioni da quanto segnalano le sue fangirl). Di quei venti secondi, undici li ha recuperati a un certo punto nel corso di due giri contati. Quindi metà di quel gap è stato colmato in due giri, l'altra metà nella somma dei giri precedenti e successivi, cioè una trentina. Questo apre un dubbio esistenziale: se ci sono dei tratti di gara in cui i due girano su tempi non troppo diversi l'uno dall'altro, cosa succede nei giri in cui Manzotin inizia ad andare improvvisamente drammaticamente più lento del Piccolo Principe? Si trasforma in momenti alterni in un nonno con il cappello che va a fare la spesa alle sette di mattina?
Marmotta del Quebec: "E intanto io ho doppiato entrambihhhh!!!11!!!1!!!11!!! Ce l'ho enormehhhh!!!111!!111!!!"
Voce fuori campo: "Perché stiamo parlando di questa gente e non del predestinatohhhh?"
Predestinatohhhh: "Non è necessario parlare di me in questa occasione."
Va beh, facciamolo ugualmente. Dicevamo che il Predestinatohhhh ha fatto la pole e subito dopo si è schiantato. Il team temeva un problema al cambio, ma ha deciso di non sostituire niente per non incappare in eventuali penalità sulla griglia. Chi ha fatto l'errore più grave? C'è chi dice il pilota, c'è chi dice la squadra. Io sono per la maggiore gravità dell'errore della squadra, voi traete le vostre conclusioni, io non voglio influenzare nessuno.
Verstappino si è tenuto la seconda posizione divenuta prima per via del nulla cosmico presente davanti a lui, inseguito da un vampiro famelico molto vampiro e poco famelico. O per meglio dire, non è che Bo77as dormisse, anzi, per tutto il weekend è stato più veloce del compagno di squadra, ma la Mercedes non sembrava particolarmente impressionante in questo fine settimana. La gara del vampiro famelico è proseguita fino al momento dell'unico pitstop: a quel punto una ruota non si smontava più e tutto ciò che è stato possibile fare è stato infilare la vettura dentro al box allo stesso modo in cui in genere il vampiro famelico infila i propri canini nelle bottiglie di vodka.
Saint Carlito: "E io sono secondohhhh!!11!!1!!!11!! quindi non me ne importa un fico secco del mio Yd0l0!!111!!11!!!"
Verstappino: "Komehhhh sei kattivohhhh. Sei senza kuorehhhh, komehhhh ti permettihhhh di abbandonarehhhh il tuo idolohhhh dopo che quando eravamo compagni di squadra mi hai rotto le pa**e 24/7 parlandomi di lui? Guarda che non mi sono dimenticato di quando mi rubavi il biberon per far vedere al tuo Yd0l0 che eri figo."
Saint Carlito: "E io non ho dimenticato che per vendicarti volevi che tuo padre picchiasse mio padre. Trovo tutto ciò inaccettabile. Quindi fai bene attenzione, perché potresti sentire i miei ruggiti alle tue spalle."
Verstappino: "Prova a ruggire e picchio Trollando."
Saint Carlito: "Noooohhhh, Trollando nohhhh, è un bambino pikkolohhhh, deve essere tutelato, protetto e invitato nel mondo degli adulti sbevazzando like a boss sul podio."
Trollando è risalito in top-3 con grande gioia di quelli che non fanno altro che rimarcare di quanto Dani-Smile non sia al suo livello, mentre nelle posizioni di minore spessore capitavano fatti di un certo rilievo.
Gangster Hammi: "Ora vado ai box e ve lo metto in quel posto a tutti."
Pokemon: "Non riuscirai a undercuttarmi, perché io sono il più figo di tutti."
Sebby: "Rana, che ca**o fai, togli subito le tue zampette intralcianti dal volante!"
La rana: "Non scherzare, adesso li overcuttiamo."
Sebby: "What?"
La rana: "Fidati di me. Ecco, vedi, adesso usciamo dal box davanti al Pokemon."
Pokemon: *ruggito*.
La rana: "Bimbo, non mi fai paura."
Pokemon: "Tu sì."
La regia: "Che scena triggerante, una rana che supera un pokemon! Qualcuno pensi ai bambini!"
Strollino: "Ehi, sono qui che salto su un cordolo. Inquadrate me piuttosto."
Per fortuna i bambini si sono salvati da una scena terrificante, un duellohhhh culminato in un sorpassohhhh, in cui la vettura che superava non era rossa ma guidata da un ex ferrarista in compagnia di una rana. Sebby ne ha approfittato per terminare la gara in quinta posizione (quarto è passato Checo quando ha overcuttato chiunque), regalandoci un team radio in cui diceva cose strane.
Sebby: "Ring a ding."
Voce fuori campo: "Sembra il titolo di una suoneria di Crazy Frog."
La rana: "Coincidenze? Io non credo..."
Tornando a Checo, che ho citato poco fa, gran parte della sua gara ha avuto come obiettivo quello di avvicinarsi a Trollando, senza però arrivare a superarlo. Si è accontentato quindi di un quarto posto che, dopo le premesse del sabato, non era neanche male. Ho già parlato dell'Aston Force parlando di rane, adesso non resta che parlare anche di Strollino: ha rimandato la sosta fino verso fine gara e ha overcuttato un po' di vetture, mentre chiudevano la zona punti gli Okinazzi, con l'Uomo Pantene sempre negli scarichi di Oki senza tuttavia essere mai vicino abbastanza per effettuare un sorpasso.
Come spesso succede in occasione di gare sui circuiti cittadini, molte persone si sono lamentate dell'assenza di duellihhhh e sorpassihhhh, sostenendo che questo circuito deve essere soppresso, altri invece hanno elogiato le gare di Formula 2 in cui invece di sorpassi se ne sono visti. Farò la voce fuori dal coro, in questo momento: il problema non è il circuito di Montecarlo su cui è "impossibile" sorpassare. Anzi, la difficoltà di sorpasso dovrebbe rendere i sorpassi ancora più belli ed emozionanti che sui circuiti che li facilitano. Il problema è di tipo "culturale": per il pilota che insegue, spesso è più conveniente rimanere dietro, piuttosto che infilarsi laddove c'è spazio, è meglio un risultato sicuro piuttosto che un azzardo. La domanda che dovrebbero porsi quelli che stanno in alto non è: eliminiamo il GP di Montecarlo per fare contenti quelli che lo trovano noioso? È piuttosto: perché da ormai troppo tempi cerchiamo in tutti i modi di mettere i bastoni tra le ruote a chi, rimanendo entro certi limiti di decenza, vuole osare? Altrimenti, in alternativa, servono le Marussia e le Caterham. Era il 25 maggio 2014, esattamente sette anni fa, quando Bianchi si infilava tra la vettura di Kobayashi e le barriere della Rascasse, superandolo. Le loro vetture venivano lievemente a contatto. Fu un sorpasso meraviglioso, di quelli da saltare sulla sedia. Pensate che potremmo mai vedere un sorpasso simile per la prima posizione? E soprattutto, che se avvenisse un sorpasso simile per la prima posizione, non sarebbero invocate penalità per il pilota che ha effettuato il sorpasso? Ecco, chi sta in alto dovrebbe chiedersi: è possibile fare in modo che i duelli che avvengono talvolta nelle retrovie possano avvenire anche nelle posizioni della classifica in cui la gente li vuole vedere? Con questo pensiero vi saluto.

RISULTATO: 1. Max Verstappen (Redbull), 2. Carlos Sainz (Ferrari), 3. Lando Norris (McLaren), 4. Sergio Perez (Redbull), 5. Sebastian Vettel (Aston Martin), 6. Pierre Gasly (Alpha Tauri), 7. Lewis Hamilton (Mercedes), 8. Lance Stroll (Aston Martin), 9. Esteban Ocon (Alpine), 10. Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo), 11. Kimi Raikkonen (Alfa Romeo), 12. Daniel Ricciardo (McLaren), 13. Fernando Alonso (Alpine), 14. George Russell (Williams), 15. Nicholas Latifi (Williams), 16. Yuki Tsunoda (Alpha Tauri), 17. Nikita Mazepin (Haas), 18. Mick Schumacher (Haas), Rit. Valtteri Bottas (Mercedes), Dns. Charles Leclerc (Ferrari).

lunedì 24 maggio 2021

Monaco is back - versione Formula Regional by Alpine

Come potete tranquillamente immaginare, mettere 33 vetture (non erano 34 perché Belen Garcia era in Galles per un test della W Series) a qualificarsi tutte insieme a Montecarlo potrebbe rivelarsi una pessima idea, quindi i piloti sono stati divisi in due gruppi, uno da 16 e uno da 17 vetture, un lato della griglia determinato da un gruppo, l'altro lato dall'altro. Per intenderci: il gruppo A definiva pole, terzo, quinto, settimo posto, ecc... il gruppo B invece secondo, quarto, sesto, ottavo posto... Questo in una delle gare, nell'altra gara, invece, venivano invertiti i lati della griglia, con i piloti più veloci di ciascun gruppo che ottenevano quindi una pole ciascuno. Siccome in pista per ragioni di sicurezza in gara ci sarebbero state solo 28 vetture, i primi 12 di ogni gruppo erano qualificati per entrambe le gare, gli altri, quelli qui sotto elencati dopo il doppio slash, avrebbero preso parte a una sola gara, venendo considerati non qualificati per l'altra.

Risultato qualifica gruppo A: Hadjar, Aron, Pasma, Vidales, Boya, Minì, Delli Guanti, Seppanen, Pizzi, Fluxa, Bortoleto, Marinangeli // Smith, Pesce, Ferati, Buhler.
Risultato qualifica gruppo B: Maloney, David, Quinn, Alatalo, Saucy, Ten Brinke, Rosso, Haverkort, Benavides, Barrichello, Beganovic, Goethe // Gohler, Bardinon, Gnos, Famularo, Colapinto (quest'ultimo squalificato per irregolarità tecniche, dopodiché ha scelto di ritirarsi dall'evento).

Nella gara di sabato partiva Hadjar davanti a Maloney. Ha conservato la posizione per tutta la durata della gara, caratterizzata da una certa tranquillità, eccetto il momento della safety car per incidente di Marinangeli. Alcuni piloti hanno commesso errori perdendo posizioni, senza mai innescare però altri intoppi molto consistenti. Il duo di testa non è mai stato molto vicino, ma lo erano i piloti che sono arrivati terzo/quarto e quinto/sesto, ovvero Aron, David, Pasma e Quinn. Hanno completato la zona punti Vidales, Alatalo, Boya e Minì.
Dietro di loro si sono classificati Delli Guanti, Seppanen, Rosso, Haverkort, Pizzi, Ten Trinke, Beganovic, Goethe, Gnos, Buhler, Famularo, Saucy, Bortoleto e Benavides, mentre Barrichello e Ferati, così come Marinangeli, non hanno finito la gara. Giunto solo 22°, Saucy ha visto il suo vantaggio in classifica ridursi, soli 13 punti su Aron, gap destinato a restare invariato dopo la gara di domenica.

Il grande caos subito dopo la partenza: un incidente ha coinvolto varie vetture, tra cui Marinangeli che è cappottato sopra a Beganovic (gli altri coinvolti in maniera minore dovrebbero essere stati Saucy, Benavides, Fluxa e Smith). Tutti i piloti sono usciti illesi, avremmo scoperto, mentre la gara veniva redflaggata per ripulire la pista e renderla praticabile. Sono seguiti quindi una ventina di minuti di attesa e, dopo il restart, la gara è stata quantomeno abbastanza movimentata, con due ingressi della safety car a seguito di incidenti di Aron e di Seppanen.
Ha vinto Maloney, partito dalla pole, precedendo Hadjar che lo braccava da vicino, con David, Quinn, Pasma, Vidales, Ten Brinke, Boya, Rosso e Minì a completare la zona punti. Sia al 19° giro, in cui è stata data bandiera scacchi, sia al 10°, in cui si è scoperto che doveva finire perché non era stato fermato il countdown al momento della bandiera rossa. È cambiato qualcosa solo nelle posizioni minori, una volta sistemato il tutto in serata, con i piloti classificati fuori dalla zona punti identificati come, nell'ordine, Haverkort, Pizzi, Delli Guanti, Alatalo, Seppanen, Barrichello, Goethe, Bardinon, Gohler, Bortoleto e Pesce.

domenica 23 maggio 2021

Monaco is back - versione Formula 2

Era da un bel po' che non vedevamo la Formula 2 a Montecarlo, tanto che sembrava fossero passati secoli. E infatti è proprio così, quel weekend terminato con la prima vittoria di Anthoine Hubert nella categoria, appartiene davvero a un altro secolo.
È passata tanta acqua sotto ai ponti da allora, ma la Formula 2 è tornata, con qualifiche giovedì e gare disputate di venerdì e di sabato e un'entry list modificata rispetto a due mesi fa per quanto riguarda il team HWA, fuori Matteo Nannini, che da adesso in poi prenderà parte solo alla Formula 3, dentro Jack Aitken, altresì noto per essere la riserva della Williams.

PREMA - Robert Shwartzman, Oscar Piastri
UNI VIRTUOSI - Guanyu Zhou, Felipe Drugovich
CARLIN - Dan Ticktum, Jehan Daruvala
HITECH - Liam Lawson, Juri Vips
ART - Christian Lundgaard, Theo Pourchaire
MP MOTORSPORT- Lirim Zendeli, Richard Verschoor
CHAROUZ - David Beckmann, Guilherme Samaia
DAMS - Roy Nissany, Marcus Armstrong
CAMPOS - Gianluca Petecof, Ralph Boschung
HWA RACELAB - Jack Aitken, Alessio Deledda
TRIDENT - Bent Viscaal, Marino Sato

Per chi se ne fosse dimenticato, la qualifica del giovedì era destinata ad essere martoriata in vista del venerdì, comunque recitava che i primi dieci fossero: Pourchaire, Shwartzman, Piastri, Ticktum, Vips, Boschung, Nissany, Lundgaard, Drugovich e Zhou. Per evitare il traffico i piloti erano stati precedentemente divisi ib due gruppi: il più veloce di tutti si è preso la pole e quelli del suo gruppo le posizioni "dispari", quelle direttamente dietro di lui, il più veloce dell'altro gruppo si è aggiudicato il secondo posto e quelli del suo gruppo le posizioni "pari". Secondo il 107% Deledda non si era aggiudicato nessuna posizione, ma è stato comunque ammesso la gara.

Venerdì mattina c'era la griglia con inversione della top-ten sopra stante. Zhou è partito in pole e si è fatto tutta la gara in testa. Lundgaard, in un primo momento secondo, si è ritirato per problemi tecnici. Sul podio insieme al pilota cinese ci sono saliti Drugovich e Nissany, questo per la prima volta nella categoria. Boschung, Vips, Ticktum, Pourchaire e Piastri sono arrivati in zona punti, mentre la top-ten è stata completata da Lawson e Armstrong. Quest'ultimo è arrivato decimo con un sorpasso su Daruvala che valeva la pole da reverse grid nella gara del sabato mattina... vanificata da un problema per cui poi sarebbe partito dalla pitlane. Tornando a venerdì, ritiro per Shwartzman, Petecof, Sato, per incidenti random.

Sabato mattina pioveva e come già detto per Armstrong è partita male. Sarebbe andata peggio, dato che poi in gara si è ritirato. Incidenti vari anche per Petecof, Sato e Nissany, mentre davanti la gara sembrava doversi decidere tra Lawson e Piastri. Il pilota Prema era passato in testa al via, ma un gran sorpasso di Lawson aveva reso quest'ultimo leader incontrastato. Sembrava avere vinto, ma le ispezioni post-gara habno decretato irregolarità tecnica. Ticktum è stato proclamato vincitore, con Piastri, Vips, Pourchaire, Verschoor, Zendeli e Daruvala a completare la zona punti. Aitken e Shwartzman sono arrivati nono e decimo proprio nell'unica gara che non dà vantaggi per quelle posizioni. Non pervenuti gli Zhougovich: entrambi sono andati a montare le slick(?) ma avrebbero fatto meglio a restare in pista.

Poi è arrivata la feature race, quella che partiva con la griglia effettiva della qualifica del giovedì, quindi con in pole Pourchaire invece che gente a caso. Il diciassettenne francese, attratto dalla probabile idea di andare a sbevazzare sul podio on barba alla drinking age, è stato leader della gara per tutto il tempo, eccetto quanto poi Zhou ha fatto il figo andando ai box per ultimo. Sul podio sono saliti Piastri e Drugovich, con Shwartzman solo quarto dopo una sosta lunga ai box: prima di quel momento era secondo. Su strategia differente il già citato Zhou ha portato a casa una quinta piazza, con la top-ten, stavolta coincidente con la zona punti, la completavano Boschung, Lawson, Vips, Nissany e Verschoor. Sono stati protagonisti di incidenti ancora Petecof (con Daruvala), Armstrong (dopo un contatto con Vips), Zendeli e Ticktum.

sabato 22 maggio 2021

Euroformula Open e Formula 4 italiana: il weekend di Le Castellet

Avete sentito la mancanza di qualcosa, in questi giorni, senza riuscire a capire fino in fondo cosa provocasse il vostro senso di vuoto? Ve lo dico io, vi mancava un mio post sull'Euroformula Open. Anzi, di più, un mio topic pluri-serie su Euroformula Open e Formula 4 italiana, che nel passato fine settimana hanno condiviso la location. Tale location era il circuito più "amato" dagli appassionati di motori, ovvero il Paul Ricard. Vi si svolgevano rispettivamente il secondo evento dell'EF Open e quello inaugurale della stagione di Formula 4.

EUROFORMULA OPEN - dalle tredici vetture di Portimao siamo passati a dodici, mancava Andreas Estner. Con Jak Crawford ormai sedicenne c'era da aspettarsi che desse battaglia a Cameron Das, leader della classifica... e così è stato, si è aggiudicato la pole position per la prima gara, di cui ho visto solo gli highlights. I due statunitensi hanno fatto primo e secondo, nelle stesse posizioni da cui erano partiti, con Louis Foster a completare il podio. A seguire Villagomez, Stevenson, Azman (pole position da reverse grid), Trulli jr, Mason, Chovanek e la Keszthelyi. Si sono ritirati Kaminiarz e Scionti, quest'ultimo per un guasto.
Avanti di highlights anche con la seconda gara, in cui lo ricordo era Nazim Azman a partire dalla pole ottenuta con la reverse grid. Anche in gara non era facile da ricordare visto che è durato poco davanti a tutti. Ha vinto Crawford davanti a Foster che tuttavia era stato a lungo in prima posizione, con un podio completato da Das: di fatto stesso podio della gara precedente ma con i due gradini più bassi invertiti. A seguire si sono piazzati Stevenson, Trullino, Villagomez, Azman (protagonista di un incidente nel corso della gara), Scionti, Kaminiarz, Chovanek e, a finire, fuori dalla zona punti Keszthelyi e Mason.

La terza gara, quella in cui la griglia di partenza è data dal giro più veloce nella prima, me la sono guardata domenica pomeriggio in livestreaming su Youtube, dove in chat curiosamente veniva detto che si trattava della gara più movimentata mai disputata al Paul Ricard. In effetti tutta la prima metà è stato un duello piuttosto acceso tra Crawford, Foster e Das, i piloti partiti dalle prime tre posizioni, con Foster per parecchi giri in testa alla gara. Un suo errore, un lieve tamponamento a Crawford e un'uscita di pista dopo avere subito il suo sorpasso gli sono costati una marea di posizioni mentre Das, in seguito, ne ha approfittato per superare Crawford. I due hanno chiuso primo e secondo.
Seppure la sua superiorità sia stata messa in discussione da Crawford ora che la sua età gli permette di prendere parte a tutto il weekend, Das vincendo ha visto il suo vantaggio in classifica - ancora piuttosto abbondante - non accorciarsi. Secondo in gara, Crawford è ora secondo anche in classifica, ma non ci sono solo loro, quindi proseguiamo... Il gradino più basso del podio se l'è portato a casa Rafael Villagomez, precedendo sul traguardo Azman, Trullino, Foster, Mason, Stevenson, Chovanek e Scionti. Per la Keszthelyi sembrava un'ultima posizione assicurata, ma un testacoda di Kaminiarz all'ultimo giro l'ha salvata da quel poco piacevole ruolo. Costui, che curiosamente è polacco e porta il numero 88 come un Kubica qualsiasi, era in nona piazza prima del misfatto.

FORMULA 4 - anche di questa serie l'unica gara che ho visto è stata quella della domenica pomeriggio, molto diversa da quella dell'EF Open anche perché di vetture ce n'erano ben trentasette, il che rende abbastanza difficile anche per i piloti di medio livello farsi notare.
Non sembrano avere di questi problemi Kirill Smal (vincitore della prima gara) e Tim Tramnitz (vincitore nella seconda e nella terza), specie quest'ultimo che è leader della classifica... mentre Smal in realtà si è auto-torpedato in compagnia di Bedrin nella gara che ho visto.
Ho già citato i vincitori, citiamo quindi i gradini inferiori del podio per ciascuna delle tre gare: Tim Tramnitz/ Oliver Bearman, Luke Browning/ Kirill Smal, Oliver Bearman/ Vladislav Lomko.
Siccome simpatizzo per i figli di villain, Sebastian Montoya mi sembra migliorato ma di strada deve ancora farne, anche se dopo il ritiro iniziale ha rimediato un rispettabile quarto e un quinto posto.
Siccome simpatizzo anche per le ragazze cool, weekend da dimenticare per Hamda Al Qubaisi. Spesso in zona top-ten o poco lontano, ha collezionato incidenti random (alcuni innescati da altri) che l'hanno condotta nelle retrovie. Non è l'unica ragazza della serie, c'è anche Maya Weug, rookie della FDA che per ora viaggia a centro griglia, quindi neanche malaccio di per sé, ma centro griglia significa ben oltre la zona punti.


venerdì 21 maggio 2021

Il Sussurro della Farfalla - Puntata n.17 (blog novel)

La puntata di oggi inizia con un flashback, per poi proseguire con un'ambientazione presente. Sia il passato sia il presente hanno in comune il tenpo di ambientazione: i giorni che - come nella nostra realtà - precedono il Gran Premio di Montecarlo.
Ritroviamo, andando avanti, Keira in un ruolo neanche troppo marginale l, mentre c'è una maggiore partecipazione anche per Alexandra e il dottor Parker. Detto questo non aggiungo altro, a parte augurarvi buona lettura.

giovedì 20 maggio 2021

Il Sussurro della Farfalla - Puntata n.16 (blog novel)

Torna a farci visita l'ex pilota Vanessa, che confida a Selena le dinamiche che la portarono prima vicina alla Diamond Formula e dopo alla scelta di allontanare, confermando i sospetti di Oliver e rivelando gli aspetti più macabri del motorsport passato.
La rinnovata vicinanza tra Selena e Oliver, inoltre, fa sì che anche Selena sia "risucchiata" dalla dimensione onirica, dove Keith cerca invano di scoprire cosa sia davvero accaduto a Imola. Selena, da parte sua, è decisa a mantenere, per il momento, il segreto, e ha intenzione di parlare con una persona che, a suo dire, può darle delle risposte. Ma potrebbe essere troppo tardi...

Buona lettura. *-*

mercoledì 19 maggio 2021

Il Sussurro della Farfalla - Puntata n.15 (blog novel)

Nelle scorse puntate la strada di Selena e quella di Oliver si sono, per il momento, separate: Oliver non ha più potuto incontrarla da quando è stata assalita da uno "sconosciuto" nel corso del weekend del Gran Premio di Imola. Nella puntata di oggi, mentre si avvicina Montecarlo, l'evento che chiuderà il campionato e nel quale Edward si giocherà il mondiale contro l'avversaria Christine Strauss, Veronica non sembra molto presa dal presente, sembra piuttosto essere preoccupata dagli eventi del passato e temere che, anche a causa di Oliver, questi possano avere delle ripercussioni sul presente.

Attenzione: se da un lato c'è un riferimento motoristico abbastanza riconoscibile (tenete gli occhi bene aperti quando si parla di uno "stalliere" che critica la Diamond Series perché non c'è la Ferrari) dall'altro c'è un piccolo potenziale riferimento all'anno di ambientazione (non viene detto il nome del campione del mondo in carica di Formula 1, ma si intuisce chi possa essere).
Con questo non credo di avere altro da aggiungere per ora, se non una cosa: buona lettura!

martedì 18 maggio 2021

Indycar 2021: Gran Premio di Indianapolis Road Course

La vita dell'appassionato di motori è fatta di un susseguirsi di domande, molte delle quali a cui è difficile dare risposta. Viene facile pensare che, se è difficile dare una risposta, il problema stia nella risposta. Non sono sicura che sia sempre così. E se non riuscissimo a dare una risposta perché il problema sta alla base? Mi spiego meglio: e se non trovassimo la risposta perché ci stiamo ponendo la domanda sbagliata?
Inizierò da una questione che si ripete sistematicamente ogni volta in cui qualche pilota americano fa bene in Indycar o in cui qualche team di Formula 1 dice di non avere come massima priorità l'ingaggio di un pilota americano. Tralasciando il fatto che non sopporto il fatto che gli opinion leader d'oltreoceano vogliano vedere piloti di Indycar passare in Formula 1 solo ed esclusivamente quando questi possiedono un passaporto statunitense fregandosene bellamente dei piloti di Indycar di altre nazionalità, la domanda è questa: con tutti i piloti a stelle e strisce che fanno bene in Indycar, perché un team di Formula 1, magari la Haas, non ne ingaggia subito uno? Giusto, perché la Haas non ne ingaggia uno? Domanda che forse al giorno d'oggi ha anche più senso che in passato, ma siccome si ripropone dal 2016 non focalizziamoci troppo sul 2021.

Lasciamo un attimo questa domanda in sospeso e spostiamoci mentalmente a Indianapolis, per il gran premio di sabato sera. Venerdì, entrando distrattamente su Twitter, ho visto il risultato delle qualifiche quando erano proprio appena terminate. La pole se l'è accaparrata Grosjean, provocando una reazione che sembra avere messo d'accordo tutti nel mondo: chiunque si è dato alla pazza gioia, parlando di quanto fosse grandioso tutto ciò e di quanto fosse grandioso Grosjean. Anche Ericsson sembrava molto soddisfatto di vedere il suo best friend forever davanti a tutti, stando ai loro tweet di venerdì sera, invece di tirargli sportellate immaginarie per le strade di Baku. In genere questi momenti in cui tutti sono felici mi piacciono, anche se all'occorrenza è opportuno porsi qualche domanda, perché non mi pare fosse così apprezzato quando correva in Formula 1.
La gara di Grosjean è stata all'altezza delle qualifiche: è stato leader finché ha potuto, sabato sera (la nostra sera) ma la strategia l'ha relegato alle spalle di Veekay, appena ventenne, considerato dagli americani alla stregua di un Verstappino formato Indycar. Io preferisco il paragone Verstappen/ Herta, lo trovo più azzeccato, ma dopotutto non mi aspetto che gli opinion leader Made in USA sappiano con esattezza chi è Verstappen. Ad ogni modo Veekay ha visto la luce della vittoria, relegando Grosjean in una stabile seconda posizione che ha portato a casa davanti a, limitatamente alla top-ten, Palou, Newgarden, Rahal, Pagenaud (uscito indenne da un incidente al primo giro con Daly, unico ritirato), Rossi, McLaughlin ed Ericsson, una gara in cui si è rivisto in pista Montoya ma rivisto è un eufemismo (21°), in cui Chilton non c'era per problemi di ingresso negli States e in cui, finalmente, Johnson non si è impantanato nemmeno una volta.

Torniamo a noi, alla domanda iniziale. Ci si chiede perché la Haas non ingaggia un pilota americano di Indycar, ma forse non è quello che bisognerebbe chiedersi. I piloti che possono lottare per la vittoria in Indycar hanno davvero così tanto interesse a un passaggio in Formula 1 nella squadra americana, che fino a prova contraria è una delle ultime ruote del carro? Conosco la storia dei piloti di spessore che possono tirare fuori performance estrose da una vettura scadente, ma perché dovrebbero essere proprio quelli che in Indycar possono lottare per il podio? Lottare per il podio in Indycar è esattamente quello che fanno anche certi piloti franco-svizzeri che con la Haas arrancavano. Oltre a chiederci perché Herta non va alla Haas, bisognerebbe chiedere prima di tutto a Grosjean se tornerebbe indietro. Forse no, anche se in Formula 1 ci sono le bandiere blu e in Indycar no (Sato si è sdoppiato, beccandosi una mezza ruotata da Grosjean come "vendetta", uno dei momenti più alti della gara)... ma dopotutto in Formula 1 le bandiere blu non venivano esposte a gente che lo ostacolava, quanto piuttosto a lui stesso. Il sogno della Formula 1 è bello, ma è a suo modo ovvio che per chi ha una carriera già avviata in Indycar sia un sogno da tenere chiuso in un cassetto, ben nascosto, per cercare di dimenticarsene.


lunedì 17 maggio 2021

Superformula 2021: il riscatto di Giuliano Alesi

In questo "non racing weekend", come lo definirebbero quelli che seguono solo ed esclusivamente la Formula 1, sono andati in scena alcuni eventi motoristici, uno dei quali quello della massima serie giapponese a ruote scoperte. La pista era quella di Autopolis e il campionato vi è arrivato sprovvisto dei piloti che, per restrizioni gli spostamenti, hanno dovuto saltare questo fine settimana in quanto troppo ravvicinato alle loro trasferte europee: niente Nakajima, Calderon e Sasahara, al loro posto Alesi Jr, Tsukakoshi e Makino.

La gara è partita in condizioni di bagnato estremo ed è partita con l'aura ferrarista apportata dal poleman per l'occasione: si trattava infatti del figlio di un passato eroe della Rossa, l'unico europeo presente in pista seppure di origini giapponesi da parte di madre. Per Giuliano Alesi si trattava appena della seconda apparizione nel campionato giapponese... e niente, per ora le cose stanno andando decisamente meglio che in Formula 2.
A seguire c'erano Miyata e poi il duo Saka-/Sekiguchi, l'ultimo dei quali è rimasto parzialmente coinvolto nel caos che si è innescato nel corso del primo giro. Dico parzialmente perché è rimasto in gara, onore non avuto da Tsuboi che gli stava poco lontano in griglia, ritirato in compagnia di altri due piloti.
A quel punto è entrata la safety car per ripulire la pista e dietro ad Alesi c'era secondo nientemeno che Matsushita, che aveva recuperato mi sembra una dozzina di posizioni rispetto a quella di partenza, stando alla grafica.

I giri dopo il restart non sono stati tanti, ma sono bastati per vedere varie cose, tra cui il duo di testa che staccava gli altri, il sostituto della Calderon che dalla top-ten in cui si trovava ha perso posizioni dopo un testacoda, Nojiri con la vettura rossa numero 16 che con predestinazione recuperava posizioni... e poi, scena meravigliosa, un duello tra la suddetta vettura rossa e quella con livrea Redbull guidata da Otsu. Non mi ha fatto pensare ai piloti dei giorni nostri, non so perché, ma mi ha fatto pensare ad Alonso fianco a fianco con il suo amico Webber.

Nojiri è risalito fino al quinto posto, qundo eravamo a 14 giri completati su 42 ed è stata data bandiera rossa per il peggioramento delle condizioni meteo (dopo un'ora di vetture sulla griglia in paziente attesa del restart, non c'è stato alcun restart). Con il ritiro di Hirakawa, suo diretto inseguitore, nel corso del primo giro, ha allungato parecchio in classifica.
Nel frattempo il giovane Alesi si è riscatttato per gli insuccessi delle ultime due stagioni, tagliando il traguardo (senza sapere in quel momento di avere già tagliato il traguardo) in prima posizione. Si è anche portato quinto in classifica alle spalle di Nojiri, Hirakawa, Oyu e l'oggi assente Sasahara.

RISULTATO:
1. Giuliano Alesi - Kuo Vantelin Team Toms
2. Nobu Matsushita - B-Max Racing
3. Sena Sakaguchi - P.mu Cerumo Inging
4. Ritomo Miyata - Kuo Vantelin Team Toms
5. Tomoki Nojiri - Redbull Goh Mugen
6. Hiroki Otsu - Redbull Goh Mugen
7. Toshiki Oyu - TCS Nakajima Racing
8. Kazuya Oshima - NNT Communications Rookie
9. Naoki Yamamoto - TCS Nakajima Racing
10. Yuhi Sekiguchi - Carenex Team Impul
11. Kenta Yamashita - Kondo Racing
12. Koudai Tsakakoshi - Drago Corse
13. Nirei Fukuzumi - Docomo Dandelion Racing
14. Tadasuke Makino - Docomo Dandelion Racing
15. Yuichi Nakayama - Kondo Racing
16. Kazuto Kotaka - Carrozzeria Team KCMG
Rit. Ryo Hirakawa - Carenex Team Impul
Rit. Yuji Kunimoto - Carrozzeria Team KCMG
Rit. Sho Tsuboi - P.mu Cerumo Inging

domenica 16 maggio 2021

Il Sussurro della Farfalla - Puntata n.14 (blog novel)

Proseguiamo, andiamo avanti con un nuovo aggiornamento, che va a esplorare ancora una volta il passato della Diamond Formula e i segreti che hanno preceduto non solo il Gran Premio di Montecarlo di quindici anni prima, ma anche i fatti che hanno scatenato quegli eventi.
In questo aggiornamento fa il proprio ingresso ufficiale Vanessa, personaggio secondario: ex pilota, era tacciata di potere diventare la donna di maggiore successo del motorsport a ruote scoperte, ma si è ritirata dalle competizioni in modo alquanto misterioso.
In più fa il suo ritorno Emma, che sembra non avere raccontato, finora, tutta la verità a Oliver, che di fatto è il personaggio principale di tutto questo aggiornamento. Ha lasciato da parte qualche piccolo dettaglio, che tuttavia potrebbe avere la sua rilevanza.

Buona lettura! *-*

sabato 15 maggio 2021

Il Sussurro della Farfalla - Puntata n.13 (blog novel)

Nella puntata di oggi fa il proprio ingresso trionfale un nuovo personaggio  seppure secondario: una grande appassionata di motori, sorella di un pilota, nonché dipendente di un team di Formula 1, nonostante il suo ruolo non sia strettamente correlato alle competizioni in sé. Attenzione anche a un discorso a proposito di bovini ed equini...
Non compare ancora, ma viene citata anche un'altra comparsa con cui avremo a che fare in seguito: si tratta di una donna, ex pilota di open wheel, che ha avuto a che fare seppure indirettamente con certi eventi e personaggi del passato che abbiamo già incontrato. Stay tooned, perché non viene citata a caso.
Con questa puntata, inoltre, superiamo il Gran Premio di Imola. Il prossimo sarà quello di Montecarlo e ci avvicineremo a quello reale con i prossimi aggiornamenti. Per ora vi auguro buona lettura. *-*

giovedì 13 maggio 2021

Il Sussurro della Farfalla - Puntata n.12 (blog novel)

Andiamo avanti con la blog novel, nella puntata di oggi oscilleremo tra il presente, nel quale troviamo il nostro co-protagonista alle prese con il passato della Diamond Formula, e il passato, appunto, con i suoi misteri che sembrano trascinarsi ormai da troppo tempo. Buona immersione, quindi, in quello che a poco a poco potrebbe diventare un campionato per certi versi molto fanboy friendly.

Buona lettura. <3

mercoledì 12 maggio 2021

Formula 3 2021: finalmente si parte!

Il weekend del Gran Premio di Spagna è stato, tra le varie cose, quello in cui è iniziato il campionato di Formula 3, con il suo nuovo format con tre gare e griglie di partenza determinate in modo strano.
Si svolge più o meno così: al venerdì ci si qualifica, ma al sabato mattina si parte con una griglia di partenza in cui i primi dodici vengono invertiti. Dieci piloti vanno a punti, ma i primi dodici sono la reverse grid della gara del sabato pomeriggio. Infine la domenica si gareggia partendo con la griglia effettiva della qualifica di venerdì. La differenza è che in Formula 2 la domenica c'è una feature race, qui una gara lunga come le altre, e tutte e tre attribuiscono punti ai primi dieci, anche se la terza vale più punti specie per le prime posizioni.

La line-up della stagione 2021 prevede come negli scorsi anni dieci team con tre vetture ciascuno:
PREMA - Dennis Hauger, Arthur Leclerc, Olli Caldwell
TRIDENT - Jack Doohan, Clement Novalak, David Schumacher
ART - Frederik Vesti, Aleksandr Smolyar, Juan Manuel Correa
HITECH - Jak Crawford, Ayumu Iwasa, Roman Stanek
HWA - Matteo Nannini, Oliver Rasmussen, Rafael Villagomez
MP MOTORSPORT - Victor Martins, Caio Collet, Tijmen Van Der Helm
CAMPOS - Laszlo Toth, Lorenzo Colombo, Amaury Cordeel
CARLIN - Ido Cohen, Kaylen Frederik, Jonny Edgar
JENZER - Calan Williams, Pierre-Louis Chovet, Filip Ugran
CHAROUZ - Logan Sargeant, Enzo Fittipaldi, Reshad De Gerus

Gara 1 - Edgar parte dalla pole in quanto dodicesimo qualificato al venerdì, ma resta in testa per pochi giri, venendo superato da Smolyar. Verso fine gara è in palese difficoltà, subisce sorpassi anche da Novalak, Collet e Sargeant, si trova quinto quando entra in pista la safety car (causa: incidente di Rasmussen) che resterà fino alla fine. Chiudono la zona punti Caldwell, Vesti, Hauger, Martins e Nannini, quest'ultimo che tra parentesi prende parte anche al campionato di Formula 2.

Gara 2 - Fittipaldi parte dalla pole in quanto dodicesimo nella gara precedente, accanto a Schumacher che invece è arrivato undicesimo. La gara inizia in modo poco tranquillo, subito con la safety car (Sargeant e Smolyar ritirati per incidente), ma proseguirà in modo meno tranquillo, con ben due incidenti tra piloti che lottano per la leadership. I primi sono Schumacher e Fittipaldi quando quest'ultimo, in precedenza superato dall'avversario, sta tentando di tornare in testa. Dopo l'uscita di scena della conseguente safety car in testa c'è Nannini e manca solo un giro, ma Hauger gli è a ridosso... e poi niente, sono entrambi fuori. Vince Caldwell a caso, con Martins e Vesti a podio e la top-ten completata da Novalak, Collet, Edgar, Iwasa, Doohan, Crawford e nientemeno che Correa, al ritorno alle competizioni dopo il grave incidente in cui fu coinvolto insieme al povero Hubert.

Gara 3 - si sono già sfogati tutti al sabato quindi le cose vanno più tranquillamente e a vincere è Hauger dalla pole position, con Doohan e Nannini sui gradini più bassi del podio. Completano la zona punti Caldwell, Martins, Novalak, Vesti, Collet, Sargeant e Stanek. Hauger in testa alla classifica seguito da Caldwell, due piloti Prema nelle prime due posizioni. Delusione per ora per Leclerc: il fratello del predestinatohhhh è protagonista di un weekend complicato nel quale non arriva mai tra i primi dieci.

lunedì 10 maggio 2021

Commento al Gran Premio di Spagna 2021

Inizierò con un'invettiva contro il signor Prosciuttello Gangster: era da mesi che lo pregavo nei miei commenti di ottenere la sua 100^ pole position in occasione della 100^ vittoria... e niente, cosa fa lui? Ottiene la 100^ pole position quando di vittorie ne ha soltanto 97, rendendo impossibile la realizzazione di questo scenario da sogno. Che poi, scenario da sogno parliamone, lo scenario da sogno sarebbe il ritorno improvviso della Marussia e della Caterham, il 100x100 soltanto un sogno molto secondario, ma non si può avere tutto dalla vita. Ad ogni modo facciamocelo bastare, la 100^ pole è arrivata precedendo Verstappino, il vampiro famelico, il predestinatohhhh in super fucsiahhhh, Oki, Saint, Dani-Smile nonostante sia uno scarsohhhh che lo prende sempre in quel posto da Trollando, un peperoncino messicano che dovrebbe essere cacciato via a calci e sostituito da Hulkenberg che andrebbe a podio ogni domenica, specie quelle in cui non ci sono gare, infine gli ultimi della top-ten ovvero Trollando e il Divino Ferni. Dietro di loro sono usciti in Q2 un bimbo vestito di verde che dovrebbe essere sostituito da Hulkenberg, il Pokemon, un vecchio allevatore vestito di verde che dovrebbe essere ugualmente sostituito da Hulkenberg, l'Uomo Pantene che nessuno prende mai in considerazione, nonché Multi-L autore di un'ennesima buona prestazione in qualifica. Nel girone infernale delle partite a briscola precoci sono invece finiti uno scaricatore di porto giapponese che non fa altro che imprecare come un allevatore delle campagne svizzere, Iceman, il Piccolo Principe, la Marmotta del Quebec, quattro tartarughe, dodici lumache, un bradipo e infine Manzotin. Credo sia opportuno fare una piccola digressione, occupiamoci per prima cosa del fine settimana di Manzotin, che si è svolto nella seguente maniera: venerdì è stato il primo a finire nella sabbia, venendo criticato via radio da Leclerc, sabato dopo essersi qualificato a oltre mezzo secondo dal compagno di squadra e da Latifi è stato penalizzato per avere ostacolato Norris, durante la gara Toto Wolff in persona ha contattato via radio il direttore di gara per lamentarsi del fatto che ostruisse i doppiaggi, è stato mandato a quel paese da Strollino durante un doppiaggio, infine per completare l'opera ha preso cinquanta secondi di gap dal compagno di squadra come succede di solito. Ora che abbiamo già parlato di lui, vediamo di parlare anche della gara degli altri, che sarebbe anche leggermente più interessante. Anzi, no, non è detto, Manzotin è talmente trash che qualche momento di grande acume lo regala sempre. Per esempio a un certo punto mi sono tolta gli occhiali mentre scrivevo un messaggio sul cellulare, con il risultato che non riuscivo a leggere i distacchi sulla TV. Quando mi sono rimessa gli occhiali e ho riletto i distacchi, mi sono accorta che mentre io scrivevo un messaggio il gap tra i piloti Haas era incrementato di circa cinque secondi.
Manzotin: "Chi va piano va sano e va lontano."
Voce fuori campo: "Quando sarai inseguito da diciannove piloti armati di mazza da golf non resterai altrettanto sano, ma sono punti di vista..."
A proposito di punti di vista, facciamo un passo indietro e preoccupiamoci un attimo del punto di vista di Verstappino, che era quello di chi ha intenzione di portarsi in testa alla gara nel momento stesso in cui si spengono i semafori.
Verstappino: "Prosciuttello, non è da me dare ragione a Britney Bitch, ma credo che non si sbagliasse quando diceva che al via delle gare pensavi troppo a Snapchat."
Prosciuttello Gangster: "Non è nemmeno da me dare ragione a Britney Bitch, ma quando dice più o meno velatamente che sei un bimbominchia non ha tutti i torti."
Verstappino: "Sono più figo di te e di Britney Bitch messi insieme."
Prosciuttello Gangster: "Ne dubito."
Verstappino: "Sì, invece, ho anche dei baffetti bellissimi."
Telespettatori che pensano che Verstappino sia solo un bambino e che non abbia ancora peli facciali: "triggered".
Nel frattempo si è udito un ruggito un po' sommesso. Era Bo77as e non lo si sentiva tanto bene perché era scivolato dietro a un predestinatohhhh con un'aura interamente fucsia. Ci sarebbe rimasto dietro per tutto il primo stint, acculumando svantaggio dal duo di testa. Fermandosi molto prima del predestinatohhhh sarebbe riuscito a undercuttarlo, con grande sconvolgimento dei ferraristi da social, convinti che battere il vampirohhhh fosse alla loro portata e che ci sia stato un kompl8 per non far sfigurare Saint nei confronti del Predestinatohhhh.
Predestinatohhhh: "Perché io sono figohhhh e Carlito nohhhh!!!1111!!!!"
Saint: "Ma io sono in pista con il mio Yd0l0 e abbiamo fatto anche la conferenza stampa in coppia giovedì quindi non mi interessa chi sia più figo."
Predestinatohhhh: "Io in conferenza stampa giovedì ci sono stato con il Pokemon, secondo me ero più eccitato io di te."
Mentre i due si eccitavano al pensiero dei piloti con cui avevano fatto coppia durante le interviste, nel frattempo tra l'uno e l'altro la quinta posizione si decideva tra un trollone che ormai tutti criticano perché le sue trollate non sono infantili come quelle di Trollando e un pilota della Redbull ormai declassato da tutti al ruolo di Albon 2.0, il quale in un secondo momento si è infilato un peperoncino piccante su per il cu*o e si è preso ciò che gli spettava, che comunque era ancora lontano dalla quarta piazza a cui avrebbe dovuto ambire per togliersi di dosso l'aura del secondo pilota Redbull poco concludente nel momento in cui Verstappino era il principale candidato alla vittoria.
Prosciuttello Gangster: "O forse no."
Verstappino: "Nel senso che Checo non è poco concludente?"
Prosciuttello Gangster: "Nel senso che non sono così sicuro che vincerai questo gran premio."
Infatti il Prosciuttello è rientrato ai box per una seconda sosta e, per evitare di subire un undercut, Verstappino è rimasto fuori per fare una sosta sola. Ha resistito in testa alla gara per tutti i giri restanti, eccetto i sei conclusivi. A quel punto è andato ai box per la seconda sosta così come aveva fatto il vampiro famelico nel tentativo di ottenere il giro più veloce. Nonostante esso valga ai fini della classifica, non ho fatto caso a chi avesse ottenuto il giro più veloce, perché non è esattamente la cosa a cui faccio maggiore attenzione durante i gran premi.
Predestinatohhhh: "Perché fai attenzione a mehhhh e al fatto che ce l'ho enormehhhh?"
L'Autrice(C): "Veramente no, ma siccome sono una persona equa non ho fatto molto caso né a te né a Carlito, anche perché c'è il tuo Yd0l0 in azione."
Il Divino Ferni era alle spalle di Oki che a sua volta era alle spalle di Trollando e occupava l'ultima posizione della zona punti, almeno finché Strollino non gli è arrivato a ridosso nella fase finale della gara. A sua volta era inseguito dal Pokemon e dal suo compagno di squadra (nel senso Vettel, compagno di squadra di Strollino, perché il compagno di squadra del Pokemon si era ritirato nei primi giri di gara), Strollino si è preso la posizione, che poi avrebbe perduto in seguito per mano del Pokemon, mentre Ferni che fino a quel momento, diversamente dagli Aston Bros e dal Pokemon aveva fatto una sola sosta, è rientrato per un secondo pitstop. Nel frattempo il Vanz ci ha narrato di come Multi-L fosse davanti a Sebby, nonostante sia la grafica sia le immagini mostrate suggerissero che davanti a lui Multi-L non ci fosse. Poi il Vanz ha anche visto Sebby che lo superava, senza che la grafica dicesse nulla di tutto ciò e senza che le immagini lo suggeriscono. I casi sono due, o è vero, oppure il Vanz si immagina fatti di gara che riguardano Vettel anche quando non c'è niente da dire su di lui. Nel frattempo altri hanno deciso nelle pagelle che è stato il peggiore in pista, anzi, il secondo peggiore in pista, attribuendo questo ruolo all'Uomo Pantene, colpevole di essere stato protagonista di un pitstop in cui il team ha pasticciato durante la safety car entrata per la vettura ferma di Tsunoda.

RISULTATO: 1. Lewis Hamilton (Mercedes), 2. Max Verstappen (Redbull), 3. Valtteri Bottas (Mercedes), 4. Charles Leclerc (Ferrari), 5. Sergio Perez (Redbull), 6. Daniel Ricciardo (McLaren), 7. Carlos Sainz (Ferrari), 8. Lando Norris (McLaren), 9. Esteban Ocon (Alpine), 10. Pierre Gasly (Alpha Tauri), 11. Lance Stroll (Aston Martin), 12. Kimi Raikkonen (Alfa Romeo), 13. Sebastian Vettel (Aston Martin), 14. George Russell (Williams), 15. Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo), 16. Nicholas Latifi (Williams), 17. Fernando Alonso (Alpine), 18. Mick Schumacher (Haas), 19. Nikita Mazepin (Haas), Rit. Yuki Tsunoda (Alpha Tauri).

domenica 9 maggio 2021

Formula Regional by Alpine 2021: doppia vittoria per Saucy

Post fresco che sa di serie appena disputata, una delle categorie minori che fanno da contorno alla Formula 1 a Barcellona è la Formula Regional by Alpine, stavolta al gran completo: sono tornati Ten Brinke, Colapinto e Buhler, mentre ha fatto il proprio ingresso Famularo, pare come pilota part-time per tre eventi.
Alla fine le vetture sono salite da 30 a 34, con questa entry list:

ARDEN MOTORSPORT - William Atalalo, Nicola Marinangeli, Alex Quinn
ART - Gabriele Minì, Gregor Saucy, Thomas Ten Brinke
DR FORMULA RP - Brad Benavides, Emidio Pesce
FA RACING - Andrea Rosso, Alexandre Bardinon, Gabriel Bortoleto
G4 RACING - Axel Gnos, Belen Garcia, Alessandro Famularo
JD MOTORSPORT - Eduardo Barrichello, Tommy Smith
KIC MOTORSPORT - Nico Gohler, Patrik Pasma, Elias Seppanen
MONOLITE RACING - Pietro Delli Guanti, Jasin Ferati
MP MOTORSPORT - Franco Colapinto, Oliver Goethe, Kas Haverkort
PREMA POWERTEAM - Paul Aron, Dino Beganovic, David Vidales
R-ACE GP - Hadrien David, Isack Hadjar, Zane Maloney, Lena Buhler
VAN AMERSFOORT RACING - Lorenzo Fluxà, Francesco Pizzi, Mari Boya

GARA 1 - ieri Saucy è partito dalla pole position, davanti a Minì, Boya, Aron, Quinn, Beganovic, Alatalo, Hadjar, Maloney e Ten Brinke a completare la top-ten. Il piccolo Barrichello, che purtroppo non si chiama Rubens come il padre, il nonno e il bisnonno, non era in griglia e non è nemmeno partito, mentre in pista le cose andavano per il meglio.
Anzi, no. Incidente tra Vidales, "Marinanghelly" e Bortoleto, con ingresso della safety car che è rimasta lì per un quarto d'ora. In seguito ci sarebbero stati altri incidenti, ma nessuna lunga interruzione. Si tratta nello specifico di Famularo fuori da solo, poi di un incidente Colapinto vs Beganovic nelle zone basse della top-ten.
Ha vinto Saucy, davanti a Minì e Aron, che era terzo fin dalle prime fasi di gara, mentre la top-ten è stata completata da Quinn, Boya, Alatalo, Hadjar, Ten Brinke, Maloney e Pasma.
Si segnala la grande rimonta di David: a seguito di un probabile problema tecnico in qualifica partiva ultimo ed è risalito fino alla dodicesima piazza, niente male dato che c'erano oltre venti posizioni in mezzo.

GARA 2 - Saucy in pole anche stamattina, precedeva Quinn, Minì, Hadjar, Aron, Ten Brinke, David, Colapinto, Pasma e Vidales a completare i primi dieci. Per evitare un incidente tra Colapinto e David, Vidales dovrebbe essere saltato su un cordolo, rompendo una sospensione: ritirati tutti e tre, mentre dietro c'era anche un incidente Ferati vs Garcia. Garcia deve avere proseguito, la si è vista più tardi transitare nella sabbia.
Per il caos iniziale c'è stata una safety car e quando la gara ha ripreso la sua valenza agonistica, Saucy ha mantenuto la prima posizione davanti a Quinn, i due sarebbero arrivati primo e secondo, con la lotta per la terza piazza decisamente più aperta: l'ha spuntata Hadjar che ha preceduto Aron e Minì. Hanno chiuso la zona punti Ten Brinke, Alatalo, Pasma, Maloney e Beganovic.
Saucy allunga quindi in classifica piloti, con tre gare vinte su quattro disputate. Curiosamente andando a vedere il suo palmares, pare che si tratti delle sue prime vittorie su open wheel, non risultano gare da lui vinte negli anni precedenti. In classifica il suo diretto inseguitore è Aron, ma abbastanza distanziato.


sabato 8 maggio 2021

Formula E 2021: eprix di Montecarlo

Ho già espresso in passato la mia perplessità sul pubblico target della Formula E, ma le perplessità non arrivano mai da sole. La mia perplessità riguarda il perché, invece di puntare al tifoso medio magari con la passione delle auto elettriche, si sia scelto come obiettivo l'ecologista medio, dove non si intende l"ecologista *appassionato di automobilismo* medio, ma proprio ecologista medio, punto e basta. Essenzialmente il pubblico target della Formula E sembra una fetta di popolazione a cui non importa quasi un fico secco di corse automobilistiche. La nuova perplessità è sempre legata al tifoso medio: questo, a parole, vuole i duellihhhh e i sorpassihhhh, con cambi di posizione ogni trenta secondi contati, poco importa la loro naturalezza. Incredibile ma vero, con l'ingresso dell'attack mode, la Formula E, serie che non ha come obiettivo il tifoso medio, ha realizzato e confezionato proprio il prodotto che il tifoso medio sostiene di desiderare, con la sola falla del rumore.

Succede così che Antonio Felix Da Costa parta dalla pole position e trascorra la gara a lottare con Robin Frijns e Mitch Evans, con sorpassi ripetuti e continuati, che tuttavia sono in genere il frutto di un allargamento per attivare l'attack mode e poi sfruttando la potenza dell'attack mode stesso... oppure, all'occorrenza, anche solo l'allargamento altrui.
Succede che passi in testa Frijns, poi di nuovo Da Costa, poi Evans, poi Da Costa nel finale, che anche Frijns sorpassi Evans proprio a fine gara... non fraintendete, non è che tutto questo sia frutto di attack mode, ma l'attack mode è ciò che equipara il sorpasso fake al sorpasso conquistato, e soprattutto essendo obbligatorio attivarlo due volte a gara in corso, è ciò che obbliga il pilota ad andare fuori traiettoria per attivarlo.
Qual è il male, vi chiederete, se conduce a una gara piena di sorpassi per le posizioni di spessore a Montecarlo, sullo stesso identico tracciato della Formula 1... Il male c'è ed è enorme: la glorificazione del duellohhhh e del sorpassohhhh non tiene conto di quei tanti duelli che non si traducono in un sorpasso. Non so se mo spiego, tipo Bottas vs Vettel in Russia 2017 o Vettel vs Bottas in Bahrein 2018. Immaginate un pilota che deve impostare una difesa da chi ha di fatto negli scarichi, ma che al contempo deve attivare l'attack mode per forza, pena 30 secondi o giù di lì applicati al risultato di gara, un pilota che invece di chiudere la porta a chi gli sta dietro gliela deve spalancare, per poi sperare che venga spalancata a lui poco dopo.

Succede questo, un eprix di Montecarlo che di fatto non è neanche tanto male, anche se la regia lascia un po' desiderare e spesso non si capisce il motivo delle bandiere gialle. Il prodotto finito è okay, anche perché gareggiare lungo le strade di Montecarlo è forse più fattibile che gareggiare tra le buche dell'Eur, ma qualcosa è stato snaturato e apparentemente è proprio quello che in tanti desiderano. Forse sono io che sto diventando una "purista", non lo so, ma da quando ho iniziato ad apprezzare il Gran Premio di Montecarlo, mi sono accorta che la ragione principale delle emozioni, in quel luogo, è che tutto può accadere, anche se forse non accadrà niente. Ed è proprio allora che magari qualcuno fa una pazzia, si infila tra la vettura di un avversario e le barriere della Rascasse, azione che finirà o con un sorpasso micidiale o con un incidente.

La Montecarlo della Formula E è bel lontana dall'offrire questo tipo di emozione, anche se come ho già detto stavolta non è andata così male. Vittoria per Da Costa, a podio Frijns ed Evans, poi a seguire tra i primi dieci Vergne, Gunther, Rowland, Bird, Cassidy, Lynn e Di Grassi, che undici anni fa veniva accusato di essere un cafone da Alesi per avere cercato, mentre era a pieni giri, di tenere testa ad Alonso. Niente punti per Buemi, Mortara, Nato, Blomqvist, Sette-Camara, Dennis, Lotterer, Muller e Turvey, non arrivati al traguardo De Vries, Wehrlein, Vandoorne, Rast e Sims.
I sorpassi di testa li abbiamo visti, dietro ce ne sono stati sicuramente altri meno considerati, ma vale lo stesso discorso che per là davanti. Lo spettacolo, per essere tale, deve essere genuino, non sembrare costruito... e ancora una volta questa Formula E riesce, seppure meno che altrove e in altri momenti, a sembrare almeno in parte costruita, nonostante sia forse arrivata nel luogo più tradizionale di quelli che va a visitare nel corso della stagione. Qualcuno, in alto, forse dovrebbe iniziare a pensarci un po' su.


venerdì 7 maggio 2021

Il Sussurro della Farfalla - Puntata n.11 (blog novel)

Con questa puntata andiamo a immergerci ancora una volta nel passato della Diamond Formula, un passato in cui più o meno tutti sembrano avere dei segreti o comunque condividere segreti di altri.
Passiamo da Patrick e Alexandra a Veronica, ma non ne sono esenti nemmeno le sorelle Strauss, mentre tutto sembra scaturire dallo stesso punto di partenza: l'incidente mortale che aveva lasciato molti dubbi a Patrick.
Nel frattempo nel presente di Selena ricompare una sua vecchia conoscenza, che sembra tenere molto a qualcosa di insolito per lui: mettere a tacere le vecchie storie della Diamond Formula, pur non facendone parte.

Buona lettura!

mercoledì 5 maggio 2021

Australian S5000 2021: Joey Mawson vince il titolo

Di solito non si parla molto di campionati a ruote scoperte disputati in Oceania, a parte della Toyota Series neozelandese, stavolta però ci occupiamo di un altro campionato che si svolge nello stesso continente, nello specifico in Australia. Il campionato, composto da quattro eventi, si è svolto tra gennaio e il weekend passato, con un format un po' diverso da quelli a cui siamo abituati:
- qualifica, che assegna (pochi) punti ai primi dieci;
- qualifying heats, ovvero due mini-gare di qualifica (di cui la seconda da reverse grid parziale) che assegna un maggiore quantitativo di punti;
- gara principale, con il punteggio praticamente raddoppiato rispetto ai qualy heats la cui griglia di partenza è stilata in base ai punti conquistati nelle sessioni precedenti.

I piloti che hanno preso parte al campionato sono tutti quanti australiani, tranne il neozelandese Ngatoa, con un massimo di undici vetture presenti contemporaneamente, e quasi tutti i piloti che hanno gareggiato full-time:
- Team BRM: Tommy Smith (evento 1)/Kaleb Ngatoa (2, 3, 4), Joey Mawson, Thomas Randle;
- Tim Macrow Racing: Tim Macrow;
- Garry Rogers Motorsport: Nathan Herne, James Golding, Luis Leeds;
- Astuti Motorsport: Antonio Astuti (eventi 1, 2, 3);
- Australian Racing Entreprise: Cooper Webster;
- Willmington Motorsport: Brayden Willmington;
- Modena Engineering: Ricky Capo.
Immagino che almeno un paio di nomi vi suoneranno familiari... o quantomeno uno, quello del pilota che il campionato l'ha vinto.

EVENTO 1 - Symmons Plains
Pole position: Thomas Randle
Podio heat 1: Joey Mawson, Thomas Randle, James Golding
Podio heat 2: Tim Macrow, Luis Leeds, Nathan Herne
PODIO GARA: Thomas Randle, Tim Macrow, Nathan Herne

EVENTO 2 - Philip Island
Pole position: James Golding
Podio heat 1: Tim Macrow, Thomas Randle, Nathan Herne
Podio heat 2: Cooper Webster, Thomas Randle, Joey Mawson
PODIO GARA: Joey Mawson, James Golding, Tim Macrow

EVENTO 3 - Sandown 
Pole position: Joey Mawson
Podio heat 1: James Golding, Nathan Herne, Kaleb Ngatoa
Podio heat 2: Kaleb Ngatoa, Joey Mawson, Thomas Randle
PODIO GARA: Joey Mawson, Nathan Herne, Luis Leeds

EVENTO 4 - Sidney Motorsport Park
Pole position: Joey Mawson
Podio heat 1: James Golding, Joey Mawson, Luis Leeds
Podio heat 2: Kaleb Ngatoa, Tim Macrow, Thomas Randle
PODIO GARA: James Golding, Luis Leeds, Nathan Herne

Secondo quanto ho capito, gli effettivi piloti da considerarsi vincitori sono Randle  Mawson x2, Golding, in quanto le varie qualyfing heat sono quelle che, secondo standard a noi più noti, si chiamerebbero sprint qualifying. Ad ogni modo il due volte vincitore Mawson alla fine ha vinto il titolo, precedendo in classifica prpproo Macrow e Randle, con a seguire Golding, Herne, Leeds, Webster, Capo, Ngatoa, Willmington, Astuti e Smith. Si tratta del secondo campionato vinto da Mawson dopo la Formula 4 ADAC nel 2016.

martedì 4 maggio 2021

Indycar 2021: il doppio appuntamento del Texas Motor Speedway

Nel fine settimana dell'1/2 maggio negli States si sono svolti il terzo e il quarto evento del campionato di Indycar, disputati sull'ovale di Fort Worth in Texas. Ciascuno dei due avrebbe dovuto avere un'apposita sessione di qualifica, ma il maltempo ha fatto sì che si decidesse di cancellare le due sessioni di qualifica e di stilare l'ordine di partenza delle gare sulla base della classifica piloti.
Il format è stato dunque il seguente:
1) nella nostra notte tra sabato e domenica, si è svolta la prima gara, con la griglia di partenza basata sulla classifica successiva al Gran Premio di St.Pete della settimana scorsa;
2) domenica sera si è svolta la seconda gara, la cui griglia di partenza era determinata ancora dalla classifica, ma dalla classifica piloti aggiornata, ovvero quella successiva alla gara del sabato.

Tutto chiaro quanto esposto sopra? Spero vivamente di sì, ma se così non fosse, cercherò di essere il più chiara possibile quando esporrò gli eventi avvenuti nelle due gare. Nel frattempo, vi segnalo questa specifica entry list per gli eventi, con qualche lieve modifica rispetto alle gare su circuiti stradali:
- Penske: Newgarden, Power, Pagenaud, McLaughlin;
- Ganassi: Dixon, Ericsson, Palou, Kanaan;
- Andretti: Rossi, Hunter-Reay, Hinchcliffe, Herta;
- Rahal: Rahal, Sato;
- Foyt: Kellett, Bourdais;
- Arrow McLaren: O'Ward, Rosenqvist;
- Carlin: Daly;
- Coyne: Jones, Fittipaldi;
- Carpenter: Veekay, Carpenter;
- Shank: Harvey.
Nello specifico, i tre grossi cambiamenti sono stati questi: Carpenter nel team di sua proprietà al posto di Daly che a sua volta sostituiva Chilton in Carlin, mentre Kanaan e Fittipaldi rispettivamente in Ganassi e Coyne al posto di Johnson e Grosjean che gareggiano solo sugli stradali.

GENESYS 300 (212 giri) - la gara è partita con Palou in pole position davanti a Dixon, Power, Herta e Harvey. Per il pilota spagnolo, tuttavia, la possibilità di rimanere in testa alla gara è durata decisamente poco, con Dixon passato in testa soltanto nel corso del terzo giro.
I piloti hanno essenzialmente fatto in totale tre pitstop, il primo dei quali in corrispondenza di un incidente piuttosto violento di Bourdais, finito a muro dopo un contatto con Newgarden, e l'ingresso della safety car. Power, che si era già fermato in regime di bandiera verde, ha perso in questo modo diverse posizioni ritrovandosi abbondantemente fuori top-ten.
Il secondo stop è avvenuto per tutti in regime di bandiera verde, mentre il terzo in concomitanza di un incidente di Hinchcliffe, finito a sua volta a muro. In quelle circostanze, si è visto Ericsson che veniva fatto ripartire con tre ruote.
Mentre Dixon ha conservato agevolmente la prima posizione, qualcosa è cambiato dietro di lui nel corso della gara, con McLaughlin e O'Ward risaliti tra una cosa e l'altra in seconda e terza posizione, che avrebbero entrambi mantenuto fino al traguardo, con Palou stabilmente quarto (mentre la quinta posizione di Herta è svanita per un problema tecnico che l'ha costretto al ritiro). La top-ten è stata completata da Rahal, Newgarden, Harvey, Rossi, Sato e Pagenaud, con a seguire Kanaan, Jones, Rosenqvist, Power, Fittipaldi, Hunter-Reay, Carpenter, Kellett, Ericsson, Veekay e Daly.

XPEL 375 (248 giri) - per la seconda gara è partito dalla pole position il pilota che è risalito in testa alla classifica dopo la prima gara del fine settimana, ovvero Dixon, che ha trascorso gran parte della gara in prima posizione. Prima di arrivare a quello che è successo a gara inoltrata, tuttavia, va specificato che al primo giro c'è stato un incidente che ha coinvolto numerose vetture: Bourdais, Rossi, Fittipaldi, Jones, Kellett e Daly, quest'ultimo anche cappottato.
Kanaan ha avuto un ruolo minore nell'incidente a quanto pare ed è riuscito a rimanere in pista, mentre risultava ritirato Hinchcliffe, ma non ho capito il motivo, se sia stato tirato in mezzo anche lui a qualche titolo, oppure se si sia ritirato per altre ragioni, fatto sta che non era tra i sei rimasti fermi a lato della pista.
Palou e Harvey erano stabilmente secondo e terzo mentre dietro di loro era lotta per la quarta posizione Power vs O'Ward, con O'Ward che successivamente è riuscito a prendersi la posizione. Il colpo di scena comunque è arrivato con il ritiro di Harvey per un problema ai freni, che l'ha fatto procedere lentamente nel rientro ai box ed entrare la safety car. In quel momento quasi tutti i piloti hanno effettuato il secondo pitstop e Power si è riportato davanti a O'Ward in pitlane.
O'Ward, così come Rahal, era uno dei piloti più scatenati dopo il restart e i due si sono lanciati all'inseguimento di Dixon, con Rahal che momentaneamente è stato anche brevemente in testa. In occasione dell'ultimo pitstop ha definitivamente superato Dixon un giro dopo essere uscito dalla pitlane, mentre tuttavia entrambi subivano un overcut da parte di O'Ward.
Nel frattempo un'altra safety car, dovuta a Rosenqvist che aveva perso una ruota, ha calmato la situazione per un po', mentre Sato e Newgarden si sono ritrovati davanti a tutti. Sato, tuttavia, doveva ancora fermarsi un'altra volta, mentre Newgarden ha perso la prima posizione. O'Ward l'ha superato e ha conquistato la prima vittoria in carriera: era dai tempi di Adrian Fernandez che un messicano non vinceva in Indycar. La top-ten è stata completata da Newgarden, Rahal, Dixon, Herta, Pagenaud, Palou, McLaughlin, Veekay e Hunter-Reay, mentre hanno completato la gara nelle posizioni seguenti Carpenter, Ericsson, Power, Sato, Kanaan e Rosenqvist.

Approfitto di questo topic per ricordare Bobby Unser, il tre volte vincitore della Indy 500 è deceduto il 2 maggio all'età di 87 anni. :-(((



lunedì 3 maggio 2021

Commento al Gran Premio del Portogallo 2021

Nello scorso commento osservavo come sarebbe bello se il Prosciuttello Gangster ottenesse la centesima vittoria in carriera nel giorno della centesima pole, il che sarebbe possibile soltanto se vincesse qualche gara in cui la pole position l'hanno ottenuta degli altri... ed ecco che un vampiro famelico è intervenuto in mio soccorso: con un ruggito micidiale è andato ad appropriarsi della prima casella della griglia di partenza, precedendo il compagno di squadra stesso che tuttavia rimaneva il favorito per la vittoria. Dietro di loro c'erano Verstappino e Checo, poi un piccolo fanboy di Alonso che guida la vettura che dieci anni fa fu del suo Yd0l0 affiancato dal compagno di squadra del suo Yd0l0. Seguiva un bambino piccolohhhh vestito color papaya (anzi, vestito di blu al volante di una vettura color papaya), un predestinatohhhh, un Pokemon amico del suddetto predestinatohhhh infine un allevatore di galline vestito di verde speranza, la speranza di non essere criticato dal Vanz in telecronaca. Siccome aveva battuto e non di poco il suo compagno di squadra, è intervenuta in suo aiuto la sindrome del dissing alternato, che consente nell'elogiare Stroll al fine di criticare Vettel, ma in caso di necessità elogiare Vettel al fine di criticare Stroll. Seguivano un sorprendente Multi-L, l'Uomo Pantene, Ferni, il Minuscolo Samurai, Iceman, un deludente Dani-Smile, un deludente Strollino talmente deludente che ha condotto il Vanz ad acclamare il suo compagno di squadra, poi i soliti noti che chiudono gli schieramenti di tutti i gran premi, ovvero la marmotta del Quebec, il Piccolo Principe, venticinque anni di nulla cosmico, infine Manzotin.
Le dinamiche della gara del quartetto dei Silver Bull sono state abbastanza semplici e lineari: 1) una prima parte in cui il Prosciuttello si è nascosto dietro a Verstappino, poi ha approfittato di un errore di Verstappino stesso per superarlo e lanciarsi all'inseguimento del vampiro famelico, durato circa un quarto di gara mentre nel frattempo, ospite dei Vanzené, Britney Bitch commentava la gara del vampiro famelico immaginando che il vampiro famelico avesse le stesse chance di mantenere la leadership che aveva lui quando stava al suo posto, 2) un momento, a metà del primo stint, in cui il Prosciuttelo Gangster, avvertendo l'aura principesca di Britney Bitch, ha ruggito come se il vampiro famelico fosse stato lui stesso e si è portato in testa alla gara, 3) poco dopo metà gara, subito dopo essersi fermato ai box, il vampiro famelico è stato trollato da Verstappino ed è calato il sipario sulla sua rilevanza. Nel frattempo c'era Checo che, insidiato in un primo momento da Carlito Saint (subito al via) e da Trollando (dopo che, a seguito del restart dopo la safety car entrata al primo giro per uno scontro tra maschi alfa, si era liberato del suo ex compagno di squadra), si era appropriato stabilmente della quarta piazza, per poi fare il figo per secoli in testa rimandando il pitstop, venendo scambiato dal Prosciuttello Gangster per un doppiato che andava troppo veloce intralciandolo. Nel frattempo ha anche scambiato Manzotin per un doppiato che andava troppo veloce intralciandolo, mentre in realtà era un doppiato che lo intralciava andando lento.
Gangster Hammi: "Sei stato fortunato, peperoncino."
Checo: "Perché?"
Gangster Hammi: "Perché invece che per un doppiato avrei potuto scambiarti per Alboff e saremmo finiti fuori entrambi."
Checo: "Con grande gioia di Verstappino."
Gangster Hammi: "E del vampiro famelico."
Checo: "E di Trollando che sarebbe andato sul podio a sbevazzare like a boss invece di bere il latte con il biberon. Orrorehhhh."
Gangster Hammi: "Concordo in pieno con te."
Come facilmente prevedibile, nessuno dei piloti delle Silver Bull erano facilmente raggiungibili, infatti Trollando è stato relegato in quinta piazza a contemplarli molto da lontano, seguito da un predestinatohhhh che aveva avuto la meglio sul compagno di squadra approfittando di un errore di strategia di quest'ultimo, che nella seconda parte di gara annaspava su gomme ormai andate, venendo superato da compagni di squadra, Yd0lY e passanti vari, un po' come se fosse stato Vettel... al quale appunto stava capitando esattamente la stessa cosa dopo avere respirato zona punti per qualche giro. La gara di Carlito è stata in discesa come quella delle Aston Force, o quantomeno quella dell'allevatore di mucche e galline, perché Strollino non poteva fare altro che migliorare visto dove era partito, mentre Ferni e Dani-Smile, partiti non proprio brillantemente soprattutto il trollone color papaya, andavano ad appropriarsi dlele posizioni di maggiore spessore.
Ferni: "Oh, guarda, c'è un fanboy, facciamo che lo asfalto."
Dani-Smile: "E c'è anche un Pokemon."
Ferni: "Dì la verità Sebby, ti piacerebbe essere qui con noi?"
Sebby: "F*ck, f*ck, f*ck!!!!11!!!11!!!!1111"
Strollino: "F*ck."
Sebby: "Come osi?!?!?!?! Lo sai che, da bravo fratello maggiore, ogni volta che dici una parolaccia dovrei tirarti una sberla per insegnarti l'educazione?"
Strollino: "Invece faresti bene a farmi passare perché io posso andare a prendere l'Uomo Pantene, sopravvissuto a un tentativo di furto del suo shampoo a inizio gara."
Sebby: "WTF?!"
Strollino: "Sarò bravo, se non lo raggiungo ti faccio passare all'ultimo giro."
Sebby: "Quindi posso dedurre che mi farai passare."
Quando si scambiavano posizioni, il Vanz ha visto Vettel superare Strollino nonostante fosse avvenuto l'esatto contrario, ma non si può avere tutto nella vita, quindi Strollino sorridi un po', altrimenti la gente penserà che i soldi non fanno la felicità.
Le ultime emozioni della giornata, infine, ce le hanno riservate quelli delle retrovie, e per una volta non il Minuscolo Samurai, che anzi, mi sembrava un po' sottotono. Va bene che la Torohhhh Rossohhhh di Faenza ha un po' deluso in questa occasione, ma stavolta Tsunoda è stato un po' meno scatenato del solito. Dietro di lui seguiva Multi-L, che purtroppo non ha potuto mantenere la brillante posizione ottenuta in qualifica, ma è riuscito a doppiare una monoposto, verso la fine della gara, ovvero quella di... che cosa ve lo dico a fare? Giusto per farvi un'idea, è al volante di una Haas. I loro compagni di squadra, invece, nel frattempo portavano avanti un duellohhhh epicohhhh di quelli che facevano tanto vecchi tempi, quando c'erano delle carrette degne di questo nome.
Marmotta del Quebec: *ruggito*.
Piccolo Principe: "Tutto bene?"
Marmotta del Quebec: "Azz, davvero non ti ho fatto spaventare con i miei ruggiti?"
Piccolo Principe: "No, ho lo stomaco piuttosto forte, abituato come sono a vedere i tempi che fa Manzotin."
Marmotta del Quebec: "Ahahahahahah, è troppo comico pensare che Manzotin spenda i suoi soldi per farsi asfaltare da un brocco come te."
Piccolo Principe: "Hai ragione. Per ringraziarti per il complimento che mi hai fatto, penso che ti supererò stando in bilico su due ruote, ma siccome sono un principe eviterò di farti una pernacchia."

RISULTATO: 1. Lewis Hamilton (Mercedes), 2. Max Verstappen (Redbull), 3. Valtteri Bottas (Mercedes), 4. Sergio Perez (Redbull), 5. Lando Norris (McLaren), 6. Charles Leclerc (Ferrari), 7. Esteban Ocon (Alpine), 8. Fernando Alonso (Alpine), 9. Daniel Ricciardo (McLaren), 10. Pierre Gasly (Alpha Tauri), 11. Carlos Sainz (Ferrari), 12. Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo), 13. Sebastian Vettel (Aston Martin), 14. Lance Stroll (Aston Martin), 15. Yuki Tsunoda (Alpha Tauri), 16. George Russell (Williams), 17. Mick Schumacher (Haas), 18. Nicholas Latifi (Williams), 19. Nikita Mazepin (Haas), Rit. Kimi Raikkonen (Alfa Romeo).

domenica 2 maggio 2021

Euroformula Open 2021: la stagione inizia nel segno di Das

In questo fine settimana ad Algarve come gara di contorno della Formula 1 è iniziato il campionato di Euroformula Open, con una griglia di partenza non proprio molto ricca, solo tredici vetture al via: Van Armesfoort con Rafael Villagomez, Andreas Estner e Casper Stevenson, Double D con Josh Mason e Zdenek Chovanek, Crypto Tower con Nazim Azman, Louis Foster e Filip Kaminiarz, Motorsport con Cameron Das, Jak Crawford e Vivien Keszthelyi, infine Drivex con Enzo Trulli ed Enzo Scionti. L'età minima per gareggiare è sedici anni, compiuti oggi da Crawford, che quindi ha potuto scendere in pista solo nella gara odierna, partendo ultimo.

Il format: tre gare da 35 minuti ciascuna:
1) griglia di partenza stilata dalla qualifica;
2) reverse grid dei primi sei;
3) griglia data dalla classifica dei giri più veloci della prima gara.

Gara 1 - Foster ha conquistato la pole position, ma in gara è stato battuto da Das, che ha preso la leadership subito e l'ha mantenuta, precedendo appunto Foster e Villagomez sul podio. Azman è arrivato in quarta posizione precedendo Stevenson e Trulli. Il figlio di Jarno, giunto sesto dopo essere partito dalla decima posizione, si aggiudicava così la pole da reverse grid per la gara seguente. A seguire sono giunti Estner, Mason e Kaminiarz, mentre il duello Keszthelyi vs Scionti per la decima piazza è stato vinto da Vivien. Ultimo è arrivato Chovanek, protagonista di un testacoda nelle prime fasi di gara.

Gara 2 - Trullino si è fatto soffiare la leadership da Azman, che tuttavia in seguito ha dovuto cederla a Das, poi vincitore davanti ad Azman stesso e a Stevenson sul gradino più basso del podio. Trulli ha chiuso la gara in quarta piazza, precedendo Villagomez, Mason, Chovanek, Scionti, Keszthelyi e Kaminiarz. Estner ha chiuso undicesimo dopo essere stato costretto a rientrare ai box, mentre Foster partito dalla pitlane in notevole ritardo per verosimili problemi tecnici è riuscito a percorrere soltanto qualche giro di pista non venendo considerato classificato.

Gara 3 - Das si è portato di nuovo in testa spianandosi la strada per la terza vittoria, staccando Estner e Foster, finché Estner non ha avuto una foratura nel suo duello contro Foster. Estner è rientrato ai box, Foster si è preso la seconda posizione e vi è rimasto fino alla fine. Ho visto chiaramente Azman terzo sul traguardo, ma immagino sia stato penalizzato dato che è scivolato quarto dietro a Trulli, che così è andato a podio. In gara aveva duellato con Mason, giunto quinto, con a seguire Stevenson, il neosedicenne Crawford, Villagomez, Chovanek e Kaminiarz a completare la zona punti. Dietro di loro stavolta è stato Scionti a battere la Keszthelyi, mentre ultimo è stato classificato Estner.


sabato 1 maggio 2021

Il primo dente da latte

Edit realizzati anni fa da me
Non so di chi è il copyright delle foto
Un giorno, moltissimi anni fa, la mia amica a cui parlavo sempre di motori scherzò sulla precocità del mio amore per i campionati automobilistici: "la Milly segue la Formula 1 fin da quando ha perso il suo primo dente da latte".
Le dissi che la seguivo anche da prima, avendo ricordi anche antecedenti, e che il primo dente da latte l'avevo perso in *quel* weekend. Lo persi alla domenica mattina, forse mentre tanta gente, dentro e fuori dal mondo del motorsport, andava ancora affermando che era ovvio che ci fossero incidenti mortali, se veniva permesso di scendere in pista a gente tipo Ratzenberger (pilota che in realtà aveva un palmares abbastanza positivo, con esperienza un po' ovunque, avendo spaziato da una categoria all'altra) sulla Simtek (team che probabilmente aveva solo meno soldi di molti altri).
La verità era ben diversa, la morte di Senna di lì a poche ore avrebbe smentito quella scuola di pensiero, due piloti percepiti come completamente diversi, ma entrambi vittime della mentalità del motorsport della loro epoca, una Formula 1 in cui venivano commesse leggerezze tali che non dovrebbero stupirci due morti in un fine settimana, quanto piuttosto che negli altri fine settimana, per ben oltre un decennio, non fosse morto nessuno.
Un fine settimana triste, terribile, il più nero del motorsport moderno, ma dal quale furono tratti insegnamenti profondi. Tanto spesso ci si chiede come sarebbe stata la carriera di Senna o di altri, se Senna non fosse morto. Nei what-if la storia della Formula 1 con Senna ancora in vita viene scritta tale e quale a quello che è stata la Formula 1 senza Senna. Ho dei dubbi profondi in merito, penso che il motivo per cui fu scelto di cambiare strada fu proprio perché, essendo morto un pluricampione del mondo al volante di una Williams, non era più possibile riversare tutte le responsabilità sul pilota.