mercoledì 31 dicembre 2014

Speranze per il 2015


Spero che il nuovo anno ci restituisca ciò che l'anno che sta finendo ci ha tolto. #ForzaJules. #ForzaMichael.

20000 visite *-*

Oggi è un giorno importante per questo blog, perché è arrivato a un traguardo che non mi lascia più di tanto indifferente: 20000 VISITE.
Ne sono felice, perché significa che tutto sommato non me la cavo così male. E' un sollievo, per me, sapere che quello che faccio con passione riesce (forse) ad appassionare anche altre persone.

Grazie a tutti.
Grazie a tutti e buon 2015.

venerdì 26 dicembre 2014

Teen Driver - omaggio musicale a Max Verstappen

Base: Marina and the Diamonds - "Teen Idle"


I wanna be a russian blonde
I don't know why I wanna drive
I wanna be a driving teen
I wish a I had a Redbull seat
I wanna stay on track all day
I want Kvyat to go away
I want a car and my fangirls
I wanna be a real champ

Yeah, I wish I've been, I wish I've been a teen, teen driver
I wish to drive a Redbull fighting for the title
Instead of being sixteen and going to the highschool
Feeling faster faster faster than Daniel
The wasted years, the wasted youth
The pretty cars, the ugly X-box
The day has come where I can drive
Only to find I'm a reserve

I wanna be a little bull
A 21st century star
I want back my energy drink
So I can feel as I have wings
I wanna drive until I win
Don't have a wheel is a mistake
I want a car and my fangirls
I'll be the winner anyway

Yeah, I wish I've been, I wish I've been a teen, teen driver
I wish to drive a Redbull fighting for the title
Instead of being sixteen and going to the highschool
Feeling faster faster faster than Daniel
The wasted years, the wasted youth
The pretty cars, the ugly X-box
The day has come where I can drive
Only to find I'm a reserve
A reserve, I'm a reserve

I wish I wasn't known as son of Jos
I wish I didn't really play videogames
When I'm on my own
Oh, no, I'm gonna crash alone
My Playstation didn't make sense
I keep on going out of track
The ugly years of being too young
Am I old enough to be on track?

Yeah, I wish I've been, I wish I've been a teen, teen driver
I wish to drive a Redbull fighting for the title
Instead of being sixteen and going to the highschool
Feeling faster faster faster than Daniel
The wasted years, the wasted youth
The pretty cars, the ugly X-box
The day has come where I can drive
Only to find I'm a reserve
Only to find I'm a reserve
Only to find I'm a reserve

Feeling faster, faster, faster
Feeling faster, faster, faster
Feeling faster, faster, faster

Fonte: me stessa per F1GC.
Traduzione:

giovedì 25 dicembre 2014

Formula Future

Questa "breve" fan fiction l'ho scritta per il Forum F1GC come regalo di Natale e ho deciso di postarla anche qui sul blog.
Ho realizzato anche un booktrailer nei giorni scorsi, come anticipazione. Lo trovate QUI.

***


Formula Future

Una fan fiction di Milù Sunshine, altresì nota come l’Autrice©

Era l’ultimo giorno di Novembre. Il Tifoso Ultrasessantenne era seduto, in trepidante attesa, ad un tavolo, rigorosamente con vista televisore, di un bar. Era solo, ma del resto mancavano ancora dieci minuti abbondanti alla partenza dell’ultimo gran premio della stagione e un telecronista parlava a raffica, snocciolando statistiche di dubbia importanza. Era il gran premio che concludeva la stagione, nella gloriosa Interlagos, dove si contavano sulle dita di una mano, tutte insieme, le pole position di Kvyat, le vittorie di Verstappen e i di giri record di Sainz Jr.
Al Tifoso Ultrasessantenne importava ben poco di tutto ciò. Quello che contava era che il tempo passasse in fretta e che iniziassero le danze.
Il telecronista, intanto, parlava di chissà quale pilota, forse del leader della classifica: «...gli basterebbero pochi punti per conquistare il suo primo titolo mondiale e da lui ci si può aspettare una gara conservativa...»
«Che assurdità!» sbottò il Tifoso Ultrasessantenne. «Nessuno corre per i punti, tutti inseguono la vittoria!»
Qualcuno, dietro di lui, si schiarì la voce, probabilmente per attirare la sua attenzione.
Il Tifoso Ultrasessantenne si girò e guardò il nuovo arrivato. Era un altro classico Tifoso da Bar, più giovane di lui di un paio di decenni, che sembrava poco intenzionato a schiodarsi di lì.
Il Tifoso Ultrasessantenne si sentì estasiato. L’idea di avere qualcuno con cui litigare durante la visione del gran premio era allettante e quella consapevolezza incrementò nell’udire la sua voce che protestava: «Io credo che ci siano anche tanti piloti che corrono per i punti, magari senza avere chance concrete di ottenerli. Quelli sono i veri campioni, altro che quelli che stanno là davanti a sbraitare “you have to leave the space” quando qualcuno non gli spiana la strada!»
Il Tifoso Ultrasessantenne s’irrigidì. Come si permetteva quello sprovveduto di insultare il nome dei grandi campioni e dei piloti più promettenti per esaltare gli sfasciacarrozze che nelle retrovie si sportellavano per la penultima posizione, magari sentendosi estasiati solo per il semplice fatto di non essere arrivati ultimi?
«Tu non hai capito proprio niente dalla vita!» sbottò, infastidito ma allo stesso tempo allettato dal fatto che il Tifoso Ultraquarantenne si stesse permettendo, di propria iniziativa, di sedersi al suo stesso tavolo con vista televisore. «La Formula 1 l’hanno fatta i vari Alonso e Vettel e non di certo Pic e Van Der Garde!»
L’altro lo guardò storto.
«È tutto da vedere. Intanto guarda la Marussia dov’è, quando in passato ha rischiato più volte il fallimento, e guarda il piccolo Massa che scatta dalla pole position nella sua terra natale.»
«Vedi» puntualizzò il Tifoso Ultrasessantenne, «Tu parli tanto dei piloti delle retrovie... ma guardi chi parte primo e non certo chi parte ultimo!»
«Io guardo anche chi parte ultimo» puntualizzò il più giovane. «Sei tu che chiudi gli occhi per fingere di non vedere.»
Il Tifoso Ultrasessantenne non replicò. Era bene non far notare il proprio coinvolgimento emotivo e non ammettere che vedere Ferrari, McLaren e Williams battagliare per le ultime file poteva sembrare un brutto spettacolo, specie quando venivano ammesse alla gara per gentile concessione dei commissari, nonostante non fossero riuscite a qualificarsi.
L’inquadratura si spostò in quel momento proprio sul box della Ferrari, dove un pilota brasiliano stava vivendo i propri drammi interiori.

Eduardo si sentì sollevato dall’avere accanto a sé tutta la sua famiglia. Nonostante il suo tempo in qualifica fosse stato oltre il 107% e, per completare l’opera, dopo l’ammissione alla gara fosse stato retrocesso a partire dalla pit-lane per modifiche apportate alla sua vettura in parco chiuso, mamma Silvana, papà Rubinho e nonno Rubão cantavano cori da ultrà, facevano la ola e saltellavano, vestiti di rosso Ferrari dalla testa ai piedi, anche se non si notava più di tanto dal momento che erano tutti avvolti in enormi bandiere verde-oro.
Eduardo si allacciò la tuta, asciugandosi nel frattempo una lacrima e sentendosi commosso - seppure non per la stessa ragione - come quando sei mesi prima il suo fratello minore aveva trionfato nella Cinquecento Miglia di Indianapolis.
Pensò a quanto avrebbe desiderato partire dalla griglia di partenza. Il suo compagno di squadra Mick e i loro degni avversari - Hugo e Dayton sulle McLaren, Sebastian e David sulle Williams - erano tutti là, mancava soltanto lui.
“Non fa niente” si consolò Eduardo. “Io almeno ho una famiglia che mi adora e sta sempre al mio seguito, non come tutti gli altri, che sono messi talmente male che nessun familiare si degna più di seguirli da ogni parte del mondo per vederli battagliare per il ventunesimo posto.”
La sua mente andò a rievocare gli intensi duelli con Mick, con le McLaren e con le Williams. Quelli sì che erano duelli epici, altro che quelli che avvenivano tra le prime posizioni! Piloti come Mick Schumacher e Dayton Coulthard, nei loro accesi scontri, non si erano mai aspettati di ricevere favori, cosa che invece facevano quei piloti da quattro soldi che stavano nelle zone alte della classifica! Eduardo era felice di appartenere alla loro stessa cerchia, invece che di trascorrere ogni gara a lamentarsi via radio di chi aveva opposto resistenza ai tentativi di sorpasso.

«Grande Eduardo!» esclamò il Tifoso Ultraquarantenne, alzandosi in piedi e mettendosi a esultare per la sua inquadratura. «Ecco finalmente un pilota che vincerà molti titoli... considerando le posizioni al contrario. Io l’ho sempre detto che la Ferrari e gli altri team storici, prima o poi, si sarebbero ritrovati da quelle parti. La Formula 1 è come una ruota panoramica che gira: un team domina, ma non sarà per sempre. Non sarà sempre lo stesso team a dominare.»

domenica 21 dicembre 2014

Guardiamoci intorno: la Formula 1 non è il solo orizzonte, ci sono anche la Indycar... e la Formula 4, qualunque cosa essa sia!

La settimana che è appena trascorsa è stata una settimana di grandi rivelazioni: mi riferisco a quelle che hanno visto Esteban Gutierrez e Jean-Eric Vergne vestirsi di rosso per diventare piloti di riserva in Ferrari in un'epoca in cui tutto sommato essere piloti di riserva potrebbe anche significare qualcosa, dato che Raikkonen viene dato per ritirato a fine 2015.
Pensavamo ormai che il "Guti" fosse spacciato e ci eravamo commossi per la sorte dell'ennesimo pilota della Toro Rosso fuori dai giochi, mentre un certo russo di Roma ha fatto il grande salto di qualità forse un po' troppo prematuramente.
A proposito di prematuramente, il posto di Daniil Kvyat in Toro Rosso sarà preso da Max Verstappen, che ha scelto il numero 33. Wikipedia nella pagina della Formula 1 del 2015 segnala come sia il primo pilota a portare il numero 33 fin dai tempi di Paul Belmondo sulla Pacific... sembra una cosa che avrei potuto scrivere io, ma vi assicuro che non faccio parte degli autori di Wikipedia.
Sul futuro del "Kiwi", devo ammetterlo, non nutro speranze eccessive. Non nego che possa essere un pilota di discreto livello, ma da qui a vederlo pronto per la Redbull secondo me ce ne passa.

Tutta presa com'ero dalla Formula 1, non ho fatto caso alle vicissitudini di Justin Wilson, pilota di circa un decennio fa in F1, il cui esordio doveva avvenire nel 2002 in corso d'opera sulla Minardi, al posto di Alex Yoong (il geniale Alex Yoong!), ma fu impossibile perché, con il suo metro e novantatré di altezza, non entrava dentro la vettura di quell'anno. Esordì quindi nel 2003, fece una sola stagione, metà con la Minardi e metà con la Jaguar, ottenendo un solo punto nel gran premio degli Stati Uniti. Forse era un segno del destino, dato che proprio negli USA è proseguita la sua carriera, in Champ Car dal 2004 al 2007 e in Indycar dal 2008 in poi, collezionando tra una serie e l'altra sette vittorie.
Dal 2009 al 2014 ha vestito i colori del team Dale Coyne, che ha abbandonato alla fine di quest'ultima stagione.
Qualcuno si starà chiedendo: perché l'Autrice© parla di Wilson? Ebbene, perché non si sa ancora quale sia il suo futuro, pare che sia lui sia suo fratello Stefan (pilota di Indylights che ha già fatto un'apparizione nella Indycar) siano ancora alla ricerca di un volante... ma quello di cui ci importa è il suo sedile. So che generalmente nessuno di voi si pone dubbi esistenziali sui team di Indycar e su chi troverà un volante in quella serie, ma il sostituto di Wilson potrebbe essere un nome di grande rilievo dell'attuale Formula 1, per cui si vocifera anche un ipotetico "ritorno" in Formula 1 con il team americano Haas se questo dovesse davvero debuttare in F1 nel 2016. Altro non sto parlando che dell'uomo più chiacchierato di questo blog, il sommo Alexander Rossi. Spero che qualcuno abbia detto al team di Coyne e a Haas che costui porta più sfiga di un esercito di gatti neri! In ogni caso non mi sorprenderebbe se anche il suo passaggio in Indycar lo conducesse a rimanere senza un volante.

Passiamo a un punto dolente della F1. I beni della Marussia sono stati venduti all'asta in questi ultimi giorni, il che è la conferma che nessuno voleva ricevere: la Sacra Cenerentola ha finito definitivamente la propria avventura e passerà molto tempo prima che dalle parti di Banbury nasca un nuovo team epico pronto a calcarne le orme.
R.I.P. mio team del cuore. ç_ç
Sono stati anni di gioie, tutto sommato, perché vedere quelle vetture rosso-nere che battagliavano nelle retrovie aveva il suo fascino, un fascino che purtroppo è andato definitivamente perduto.

Direi che non è successo altro... ANZI, QUALCOSA È SUCCESSO! Torniamo a parlare, anche se solo alla lontana, di Max Verstappen, perché il Piccolo Max non è l'unico poppante con un cognome da pilota Benetton mid-90's che ha fatto parlare di sé in questi giorni.
In realtà il cognome se l'è modificato ad hoc, dal momento che si fa chiamare per qualche ragione Mick Junior. Giovane e promettente kartista, negli ultimi giorni pare che abbia fatto il proprio esordio al volante di una monoposto di Formula 4 (sono pronta a scommettere che la maggior parte delle persone che hanno scritto articoli in proposito non avessero mai sentito parlare di quella serie fino a quel momento) in un test segreto a Valencia. Interpellata sul suo futuro come pilota, la baby-sitter Sabine non ha fatto commenti in proposito.
Permane un dubbio esistenziale: che senso ha non farti chiamare con il tuo cognome se tutti sanno perfettamente che sei il figlio di Michael Schumacher?
Secondo dubbio esistenziale: com'è possibile che tutti sappiano dell'esistenza di questo test, se è un test segreto?
Terzo dubbio esistenziale: come mai alla veneranda età di 15 anni la Toro Rosso non gli ha ancora messo gli occhi addosso? Per caso è troppo vecchio?

...Per il resto non è accaduto nient'altro, ma un paio di aggiornamenti è il caso di darli: pare che Pedro De La Rosa, a 43 anni, non ne voglia sapere di appendere il casco al chiodo. Lontano dalla Ferrari dal momento, pare che sia diretto verso la McLaren, nonostante la presenza di ben due test driver, Kevin Magnussen e Stoffel Vandoorme o come si chiama. Dopotutto mi sembra una scelta più che giusta: quei due non sono altrettanto portati per la scrittura di email!
Per quanto riguarda Fernando Alonso, invece, tutto tace, se non i siti di gossip: ormai archiviata la sua storia con Dasha Kapustina (Dasha come il Dash, come scrissi molto tempo fa), ora si è fidanzato con una certa Lara Alvarez, professione giornalista, anche se la grande quantità di foto in biancheria intima reperibili in giro per la rete direbbero qualcosa di diverso.

venerdì 19 dicembre 2014

Dopo Gutierrez arriva anche JEV...

Anche Jean-Eric Vergne, sulla cui sorte tutti si sono commossi quando è stato scaricato dalla Toro Rosso, è stato ingaggiato come tester dalla Ferrari. Meno male che puntava alla Indycar! ;-)

lunedì 15 dicembre 2014

GùT13rR3Z mY L0v3!!!111!!!11!!111!!!11!!

Cosa dicevo? Che Gutierrez era il Massa dei poveri, che mi ricordava il giovane Massa e che me lo immaginavo scoppiare in lacrime sul podio.
Ebbene, quando ormai lo davamo per spacciato e fuori dalla Formula 1 per sempre, ecco che capita la sorpresa che non ti aspetti, il primo passo verso un'ipotetica futura conquista del podio: Esteban Gutierrez è stato ingaggiato come pilota di riserva della Ferrari.

OH.
MY.
GOD.

Ne sono felice. Anzi, no, ne sono deliziata. Non posso dire che era quello che sognavo da sempre, non posso dire che era esattamente quello che volevo, non posso dire che Gutierrez avrà un grande futuro davanti... posso solo dire che mi ha conquistata con la sua aria da bambino smarrito, con la sua immensa aria da nerd da quando porta gli occhiali.

Io sto dalla tua parte, Gutiiii.
Io sto dalla tua parte perché hai riacceso le mie speranze, dandomi la possibilità di capire che, per quanto fossi convinta che non m'importasse più niente di chi sarebbero stati i piloti Ferrari del futuro, tutto sommato, dentro di me, mi interessa ancora qualcosa.

domenica 14 dicembre 2014

Superman has got the power!

Oggi David Coulthard ha vinto la Race of Champions 2014, alle Barbados.
Ieri il team Nordic (Tom Kristensen e Peter Sollberg) si era imposto nella Nations Cup, battendo proprio il team Scozia, per cui gareggiavano lo stesso Coulthard e Susie Wolff.

L'edizione del 2013 era stata cancellata mentre nel 2012 aveva trionfato Grosjean, unica presenza della F1 attuale insieme a Susie all'edizione di quest'anno.

sabato 13 dicembre 2014

Formula E 2014-2015 #3: PUNTA DEL ESTE, 13 Dicembre 2014, COMMENTO IRONICO

“Buemi va all’inferno.”
- CIT. Dante Alighieri Gianfranco Mazzoni

Ci risiamo! *-* L’epoca della Formula E è tornata con l’Uruguay E-Prix a Punta del Este, rendendo l’inverno 2014/2015 meno palloso e meno privo di competizione del solito. Tra l’altro questa Formula E, seppure sia qualcosa di innovativo e orientato al futuro, mi ricorda molto la Formula 1 dei piccoli team anni ’90: a ogni gran premio, sbucano fuori dei piloti nuovi... e a volte i piloti nuovi ottengono addirittura la pole position sbaragliando la concorrenza con le loro baguette al retrogusto d’ascella. A completare l’opera, parlo di una nostra “vecchia” conoscenza! JEV sosteneva di puntare alla Indycar, ma invece ha deciso di raggiungere (almeno per il momento) la serie più pittoresca del presente, per il team Andretti Autosport, team di cui hanno già fatto parte anche altri due “gianfransuà” [CIT. Ransie] nelle puntate precedenti, ovvero Carletto Piccolo per il gran premio d’esordio e Montagny per i primi due. Sono usciti di scena, almeno per il momento, anche Caterina Leggera (sostituita da un certo Duran Duran) e Ho-Pin-Maotsetung (sostituito da un certo Sergente Garcia).
Si tratta del primo “e-prix” (e lo metto tra virgolette a indicare che trovo il termine alquanto ridicolo) che ho visto in diretta grazie allo streaming e l’aura gufo-brasiliana si è abbattuta su di me fin dal primo momento: ero già connessa almeno un quarto d’ora prima della partenza per le interviste iniziali e, non appena è stato intervistato Gillette Fusion (concittadino di Feliiii, non per niente) mi si è aperto il primo pop-up facendomi scomparire per diversi secondi l’immagine. E non è stato il primo caso di aura gufo-brasiliana con cui ho dovuto confrontarmi questo sabato pomeriggio...

GRIGLIA DI PARTENZA: 1. Jean-Eric Vergne (Andretti Autosport), 2. Nelsinho Piquet (China Racing), 3. Nico Prost (eDams Renault), 4. Sebastien Buemi (eDams Renault), 5. Jaime Alguersuari (Virgin Racing), 6. Lucas Di Grassi (Audi Sport Abt), 7. Jarno Trulli (Trulli Racing), 8. Nick Heidfeld (Venturi), 9. Daniel Abt (Audi Sport Abt), 10. Karun Chandhok (Mahindra Racing), 11. Oriol Servià (Dragon Racing), 12. Antonio Felix Da Costa (Amlin Aguri), 13. Stephane Sarrazin (Venturi), 14. Antonio Garcia (China Racing), 15. Salvador Duran (Amlin Aguri), 16. Michela Cerruti (Trulli Racing), 17. Sam Bird (Virgin Racing), 18 Jerome D'Ambrosio (Dragon Racing), 19. Matthew Brabham (Andretti Autosport), 20. Bruno Senna (Mahindra Racing).

LA GARA
Tutto inizia con una partenza alla “Oh. My. Dani-Smile”, perché JEV perde la leadership, probabilmente in onore dei bei vecchi tempi in cui sognava di mettere il culo sulla Redbull di Webbiiii. È partito zigzagando come nonno Schumiiii nei suoi giorni di gloria alla Ferrari, con la sola differenza che mentre generalmente MSC si faceva rubare la leadership da piloti di un certo rango come Hakkinen o il Mascellone, JEV ha subito il disonore di lasciare la prima posizione a nientemeno che Crashgateinho! So che è sconcertante: era più facile ipotizzare che Crashgateinho, con la sua vettura Made in China, organizzasse un nuovo crashgate per cedere la vittoria al compagno di squadra. Ma il suo compagno di squadra, non essendo un cinese doc come Ho-Pin-Maotsetung (che tra parentesi con tutta probabilità la Cina l’ha sempre vista solo sull’atlante), non meritava che la vittoria gli fosse ceduta su un piatto d’argento.
JEV non si è dato comunque per vinto. Ce lo siamo ritrovati, nelle fasi iniziali di gara, ad agitare la baguette, e non certo per salutare qualcuno che lo stava superando.
Nelsinho: “Smettila di infastidirmi! Mi rovini le piume rosa che tengo per addobbare il casco in stile da carnevale perenne!”
JEV: “Fammi passare subito! È contro natura che tu sia in testa!”
Nelsinho: “Ti ricordo che in passato ho fatto il figo in testa al gran premio di Hockenheim del 2008 (circuito situato vicino alla mia città natale, dato che sono nato in Brasile tanto quanto Ho-Pin-Maotsetung è nato in Cina), almeno prima che Hammiiii mi superasse, e sono arrivato secondo venendo insultato da quelli di Pole Position perché a loro dire avevo rubato la vittoria a qualcuno tipo Ferniiii.”
La gente che c’era a Pole Position nel 2008: “Ma quale Ferniiii e Ferniiii?! O.O”
La gente che ci sarà sulla Rai nel 2015: “Ferniiiii è un traditore!”
Ferniiii: “Lo sono sempre stato. Deve essere colpa delle macchinine bianche e rosse con cui giocavo da bambino.”
L’Autrice©: “Tu non avevi stile! Avresti dovuto giocare con le macchinine rosse e nere.”
Alex Non Sono Valentino Rossi: “Io ci giocavo sempre. Non ha funzionato.”

Si procede con calma fino al 4° giro.
Il Cinguettante: “WE BELIEVE IN MONTOYAAAAAAAA!”
Alghersauro: “OH. MY. SEBBIIII. Qualcuno mi salvi!”
Un cordolo: “Puoi stare tranquillo, il Cinguettante stavolta ha centrato me anziché il suo compagno di squadra...”
La gara del Cinguettante finisce nel momento in cui dopo essere rimbalzato su un cordolo va contro al muretto che c’era poco distante.
Entra la safety car ma rimane poco: tempo un paio di giri e poi tutto ricomincia...

Procede il duello tra Crashgateinho e JEV: quest’ultimo ha l’avversario ormai a portata di baguette, mentre Buemiiii che è terzo si chiede se qualcuno abbia intenzione d invitare anche lui a divertirsi un po’. Dietro di loro completano la top-5 Le Devastateur e Heidiiii, con quest’ultimo che si guarda bene da commettere qualche azione pericolosa tipo avvicinarsi al collega, dato che quando l’ha fatto, qualche tempo fa, si è ritrovato a svolazzare come un Bird qualsiasi.
JEV: “C’est moi, il protagonista! Quindi, Autrice©, smettila di guardare quello che succede dietro di me e guarda me!” Agita la baguette. “Je suis le boss!”
Crashgateinho: “E se io ti scambiassi per un muro?”
JEV: “E se io scambiassi la mia baguette per una ghigliottina?”
Crashgateinho: “E se io mi schianto contro un muro sconvolgendo i tuoi piani di vittoria?”
JEV: “You are gonna crash into the wall, all I want is a win you’re mon cheri, never seen a driver so jolie, all I want is him, he’s my Buemiiii!”
Crashgateinho: “È posseduto da tutti i demoni dell’inferno.”
JEV: “Adesso non esageriamo, ne me bastano due per fare un threesome!”
Crashgateinho: “OH. MY. WALL.”
Al 9° giro JEV supera Crashgateinho. Lo streaming si blocca in quel momento stesso, segno che le macumbe brasiliane non sono ancora finite (cosa che avevo già anticipato). Quando riesco a farlo ripartire scopro che nel frattempo Antonio Felice Anche Se Mi Costa s’è appena fermato in mezzo alle scatole e che è entrata di nuovo la safety car che ancora una volta rimarrà molto poco.

Siamo ormai a metà gara quando accade uno di quei momenti in cui l’ideale è urlare via radio: “you have to leave the space”. Finalmente infatti Buemiiii è tornato dall’inferno e ora sta dando il meglio di sé: supera Crashgateinho che si riprende la posizione tagliando per le chicane. La manovra sembra essere consentita o, se non lo è, nessuno ne invoca la radiazione dalle competizioni.
Sarrazinnnnn nel frattempo fa una piroetta nel bel mezzo della pista e finisce a muro. Si notano tre cose, in quei frangenti:
1) dopo il ritiro si mette in posa accanto alla vettura;
2) entra di nuovo la safety car;
3) tutti nel frattempo stanno andando ai box e le posizioni cambiano a ripetizione.

OH.
MY.
SMILING.
AUSTRALIAN.
GOD.
Dopo gli interminabili pit-stop con cambio vettura c’è Heidiiii in testa insieme a tutte le sue caprette! Dietro di lui troviamo, nei primi cinque: Buemiiii, JEV, Crashgateinho e Le Devastateur (che siano loro le caprette?! O.o)... ma qualcosa doveva accadere: per qualche infrazione tecnica di cui non ho capito nulla essendo la telecronaca in una lingua a me sconosciuta (forse una regola che impedisce a Heidiiii di stare in testa a un gran premio) viene penalizzato con un drive through e precipita indietro lasciando via libera a Buemiiii. Anche Le Devastateur viene penalizzato per qualche motivo a me ignoto, precipitando indietro ma non indietro tanto quanto Heidiiii.
Buemiiii è in testa, al momento, davanti a JEV, Nelsinhoooo, Di Gratis e D’Ambriiii in top-5 e qui rischio seriamente di commuovermi, per via del team che ha fatto vedere la luce della Formula 1, anni fa, a nientemeno che Di Gratis e D’Ambriiii. Però non c’è storia, la VERA Sacra Cenerentola è quella di Pic e Glock, dei duelli epici, di Raziaaaaa messo a piedi, del gran premio di Montecarlo 2014 e della danza augurale del Canada.
Ecco però il dramma: D’Ambriiii precipita indietro per un’altra ennesima penalità ed è Trulliiii a risalire in quinta posizione... e questo è un affronto bello e buono perché non dimentichiamoci che è stato un pilota del Sacro Coccodrillo, quindi avversario diretto delle Sacre Cenerentole.
Dietro l’ex alfiere dei Coccodrilli c’è nientemeno che Brabbyyyy...
...
...
...
almeno fino al momento, a quattro giri dalla fine, si esibisce in un balletto in onore dell’unico dio australiano dal sorriso smagliante, che però ricorda molto di più una danza da gufo brasiliano in caso di pista scivolosa.
THE POWER OF CRAAAAAASSHHHHHHH!
Entra la safety car per la quarta volta, ai box Michael Andretti che di safety car deve averne viste parecchie vista la lunga carriera in Indycar scuote la testa e non certo per la safety car... Brabbyyyy, sconsolato, scende dalla vettura e mostra tutta la propria comprensione per il mondo crudele che gli ha dato i natali: lancia i guanti a terra e, senza nemmeno togliersi il casco, si siede affranto, appoggiandosi contro a un muro. Mi sono profondamente commossa, vista la sua parentela con lo zio David, sommo e intramontabile pilota che conta il record di ben 16 gran premi con i colori di MTV e di Russel Athletics al volante della Sacra Cenerentola© Made in 90’s.

Si riparte a due giri dalla fine, segno evidente che la safety car oggi di tempo ne passa poco, in pista, pur comparendo e ricomparendo con una certa frequenza.
Si riparte con il duello tra Buemiiii e JEV...
JEV: “Come osi sbarrarmi la strada?? Brucerai tra le fiamme dell’inferno per questo!”
Buemiiii: “All’inferno ci sono già dall’epoca della F1! È il mio habitat naturale, così come il mio habitat naturale sono le chicane che taglio!”
JEV: “Oltraggio! Oltraggio!” Agita la baguette. “Le monde est à moi!”
La vettura di JEV: “Sì, è un oltraggio. Per protesta proclamo sciopero delle monoposto e mi fermo qui, a un passo dal traguardo.”
Crashgateinho: “OH. MY. FERNIIII!”
Crashgateinho è solo il primo di una lunga e interminabile sfilza di piloti che superano JEV, a cui non resta che agitare la baguette in segno di saluto, cosa che faceva in Formula 1 all’epoca in cui era convinto di avere il culo saldo sul sedile.
Nel frattempo Buemiiii taglia il traguardo in prima posizione, promettendo di mandargli una cartolina dall’inferno, raffigurante fiamme glitterate e demoni dall’aria inquietante. JEV, contemplando la cartolina, si chiederà perché quel demone col naso storto che tiene in mano la bandiera svizzera sullo sfondo della copertina gli sembri così familiare... e Gianfriiii si rammaricherà di non essere il telecronista dell’evento per ricordare che Buemiiii ha origini siciliane...
...
...
...
...come Daniiii-Smile: il mondo è suo.

Bonus: Di Gratis è finito sul podio.
Doppio Bonus: in top ten troviamo rispettivamente due ex piloti della Sacra Cenerentola, un ex pilota del Sacro Coccodrillo e un ex pilota della Accaerretì! Credo che quindi la giornata di oggi sia da segnare sul calendario e da festeggiare in lungo e in largo negli anni a venire.

RISULTATO: 1. Sebastién Buemi (eDams Renault), 2. Nelsinho Piquet (China Racing), 3. Lucas Di Grassi (Audi Sport Abt), 4. Jarno Trulli (Trulli Racing), 5. Jaime Alguersuari (Virgin Racing), 6. Bruno Senna (Mahindra Racing), 7. Nico Prost (eDams Renault), 8. Jerome D’Ambrosio (Dragon Racing), 9. Oriol Servià (Dragon Racing), 10. Nick Heidfeld (Venturi), 11. Antonio Garcia (China Racing), 12. Michela Cerruti (Trulli Racing), 13. Karun Chandhok (Mahindra Racing), 14. Jean-Eric Vergne (Andretti Autosport), 15. Daniel Abt (Audi Sport Abt), 16. Salvador Duran (Amlin Aguri), 17. Matthew Brabham (Andretti Autosport), 18. Stephane Sarrazin (Venturi), 19. Antonio Felix Da Costa (Amlin Aguri), 20. Sam Bird (Virgin Racing).


giovedì 11 dicembre 2014

Jenson rules! Il team degli eroi decaduti continua a puntare su di lui...

E' giunto il giorno delle novità... e si tratta delle novità che tutti, tranne Kevin Magnussen, stavano aspettando. Effettivamente K-Mag (come lo chiamano gli anglosassoni) in questa stagione non si è esattamente rivelato il "nuovo Hamilton", ma in molti si aspettavano di rivederlo anche il prossimo anno. Ebbene, il prossimo anno lo rivedremo... ai box, a posare portando addosso gli sponsor del team. Questo è, nello specifico, il compito del "terzo pilota", ruolo a cui il piccolo Magnussen è stato declassato. Urge assolutamente trovare qualcun altro che, al posto suo, si occupi di costringere gli avversari a fare qualche tour per i prati!

In casa McLaren hanno voluto fare le cose in grande stile, aspettando nientemeno che l'11 dicembre per annunciare ciò che ormai chiunque, in questo emisfero e anche nell'altro, sapeva perfettamente.
Fernando Alonso è tornato ad essere l'innocente bambino che giocava solo con le macchinine bianche e rosse, perché il bianco e il rosso hanno stile, ma solo se abbinati l'uno all'altro. Il piccolo Ferniiii ha quindi rispolverato uno dei suoi sogni d'infanzia. La sorpresa, comunque, era d'obbligo: accanto a Ferniiii ci sarà nientemeno che Jenson Button, che tutti davano ormai per pensionato e in procinto di raggiungere Webber nel WEC (in realtà dicevano la stessa cosa anche di Ferniiii; proprio ieri ho letto di qualcuno che ipotizzava un suo ritiro per disputare la 24 Ore di Le Mans nella stagione che verrà, per poi rientrare nel 2016 al volante della Williams / Mercedes / Redbull).

La McLaren ha deciso quindi di affidare i propri colori (non il bianco e il rosso, purtroppo) a due eroi decaduti che potrebbero realizzare ancora grandi cose nel prossimo futuro.
Non ho mai creduto che Ferniiii restasse senza volante, ma ho temuto che accadesse a Jenson. Sono felice che non sia andata così.
Per Magnussen ci saranno altre possibilità, in futuro... e se non dovessero esserci sarà un altro dei tanti che arrivano in Formula 1 da giovanissimi e che ancora giovani ne sono fuori. Uno come JEV, per intenderci, dato che la Toro Rosso ha nel proprio futuro il piccolo Max e Carlos Sainz Jr. Quello è fuori dalla Formula 1, puntava alla Indycar e... in questi giorni sta esordendo nientemeno che in Formula E!

domenica 7 dicembre 2014

Carrette verdi (ode a Kobayashi, post-Australia 2014)

Base: Marcella Bella, "Montagne Verdi"

Mi ricordo carrette verdi
E partenze in ultima fila
Con l'amico mio più sincero
Un coccodrillo dal muso nero

Poi un giorno arrivò Felipe
L'erba e le canne che fumavo io
Mi rallentava e piano piano
In spagnolo invocai un dio

Quante volte ho cercato il sole,
Quante volte ho mangiato sushi
La  sua Williams aveva mille sguardi
E non sognava carrette verdi

Il mio destino è di tamponare te
Con te vicino più paura non avrò
E un kamikaze tornerò

Ti ricordi carrette verdi
Nel retrotreno, lo so che puoi,
Quando ho detto: "mio brasiliano
Posso incularti se tu lo vuoi",
In Australia le tue parole,
La tua vettura e la mia vettura
Io l'ho lasciata senza parlare
E ho dormito senza carretta

Ti tampono mio grande amore,
Ti tampono mio brasileiro,
Quante volte ho cercato il sole
Well done Sunshine, sei tu il sole

Il mio destino è di tamponare te
Con te vicino più paura non avrò
E un kamikaze tornerò
Carrette verdi addosso a te rivedrò


Fonte: me stessa per F1GC.

Marussia vs Caterham: fanart


giovedì 4 dicembre 2014

Là dove tutto tace, là dove nessuno gufa...

A Woking tutto tace. Seppure da giorni si parli dell'imminente annuncio di Fernando Alonso come pilota 2015, mentre permangono ancora dei dubbi su chi sarà il suo compagno di squadra tra Button, Magnussen e un certo Vander-qualcosa (no, non è Van Der Garde, che ormai si è perso nell'oblio dei piloti senza volante), nessuno di costoro è ancora stato ufficializzato. Si inizia a vociferare che l'annuncio di Alonso venga rimandato per via delle tensioni tra lui e Ron Dennis (rapporti tesi tra Alonso e Dennis? o.O Perché la cosa mi sembra un enorme deja-vu), probabilmente legati al fatto che *tenetevi forti* Ferniii vorrebbe portare con sé nientemeno che Flavio Briatore. #OhMyDaniSmile.
Non è ben chiaro che cosa accadrà nel prossimo futuro e non è ben chiaro se Button raggiungerà Webber nel DTM o se continuerà a scaldare il sedile di una McLaren che fa acqua da tutte le parti (il motore Honda non poteva essere più azzeccato).

A Banbury tutto tace, tranne qualcuno che ha svelato quella che doveva essere la vettura del 2015. Non si sa nulla sul futuro. Ho però letto una meravigliosa intervista strappalacrime a Max Chilton, in cui sembra non dare il team per spacciato. E' stata strappalacrime perché, parlando dell'offerta ricevuta dalla Caterham, ha accennato il fatto che gli avrebbe fatto un effetto spiacevole passare al principale team rivale della Marussia.
Trovo che tutto ciò sia molto commovente e che, in fin dei conti, Chilliiii sia più "uomo di squadra" di molti altri, anche se a suo tempo ha ignorato un ordine di scuderia dando vita allo scandalo 23-22!

In Brasile, nel frattempo, nessuno tace: guardando il profilo di Felipe Massa, pare che di recente (lo scorso weekend) abbia preso parte alla telecronaca dell'ultimo appuntamento della stagione 2014 del campionato Brasiliano di Stock Car.
Nonostante la sua aura di Gufo di Interlagos, Rubens Barrichello è riuscito a vincere il titolo... sì, avete letto bene, il nostro Rubinho ha vinto il titolo! *-*

mercoledì 3 dicembre 2014

Countdown per il 2015

03 Dicembre 2014: -100
04 Dicembre 2014: -99
05 Dicembre 2014: -98
06 Dicembre 2014: -97
07 Dicembre 2014: -96
08 Dicembre 2014: -95
09 Dicembre 2014: -94
10 Dicembre 2014: -93
11 Dicembre 2014: -92
12 Dicembre 2014: -91
13 Dicembre 2014: -90
14 Dicembre 2014: -89
15 Dicembre 2014: -88
16 Dicembre 2014: -87
17 Dicembre 2014: -86
18 Dicembre 2014: -85
19 Dicembre 2014: -84
20 Dicembre 2014: -83
21 Dicembre 2014: -82
22 Dicembre 2014: -81
23 Dicembre 2014: -80
24 Dicembre 2014: -79
25 Dicembre 2014: -78
26 Dicembre 2014: -77
27 Dicembre 2014: -76
28 Dicembre 2014: -75
29 Dicembre 2014: -74
30 Dicembre 2014: -73
31 Dicembre 2014: -72
01 Gennaio 2015: -71
02 Gennaio 2015: -70
03 Gennaio 2015: -69
04 Gennaio 2015: -68
05 Gennaio 2015: -67
06 Gennaio 2015: -66
07 Gennaio 2015: -65
08 Gennaio 2015: -64
09 Gennaio 2015: -63
10 Gennaio 2015: -62
11 Gennaio 2015: -61
12 Gennaio 2015: -60
13 Gennaio 2015: -59
14 Gennaio 2015: -58
15 Gennaio 2015: -57
16 Gennaio 2015: -56
17 Gennaio 2015: -55
18 Gennaio 2015: -54
19 Gennaio 2015: -53
20 Gennaio 2015: -52
21 Gennaio 2015: -51
22 Gennaio 2015: -50
23 Gennaio 2015: -49
24 Gennaio 2015: -48
25 Gennaio 2015: -47
26 Gennaio 2015: -46
27 Gennaio 2015: -45
28 Gennaio 2015: -44
29 Gennaio 2015: -43
30 Gennaio 2015: -42
31 Gennaio 2015: -41
01 Febbraio 2015: -40
02 Febbraio 2015: -39
03 Febbraio 2015: -38
04 Febbraio 2015: -37
05 Febbraio 2015: -36
06 Febbraio 2015: -35
07 Febbraio 2015: -34
08 Febbraio 2015: -33
09 Febbraio 2015: -32
10 Febbraio 2015: -31
11 Febbraio 2015: -30
12 Febbraio 2015: -29
13 Febbraio 2015: -28
14 Febbraio 2015: -27
15 Febbraio 2015: -26
16 Febbraio 2015: -25
17 Febbraio 2015: -24
18 Febbraio 2015: -23
19 Febbraio 2015: -22
20 Febbraio 2015: -21
21 Febbraio 2015: -20
22 Febbraio 2015: -19
23 Febbraio 2015: -18
24 Febbraio 2015: -17
25 Febbraio 2015: -16
26 Febbraio 2015: -15
27 Febbraio 2015: -14
28 Febbraio 2015: -13
01 Marzo 2015: -12
02 Marzo 2015: -11
03 Marzo 2015: -10
04 Marzo 2015: -9
05 Marzo 2015: -8
06 Marzo 2015: -7
07 Marzo 2015: -6
08 Marzo 2015: -5
09 Marzo 2015: -4
10 Marzo 2015: -3
11 Marzo 2015: -2
12 Marzo 2015: -1

13, 14 & 15 Marzo 2015: Gran Premio d’Australia