sabato 13 dicembre 2014

Formula E 2014-2015 #3: PUNTA DEL ESTE, 13 Dicembre 2014, COMMENTO IRONICO

“Buemi va all’inferno.”
- CIT. Dante Alighieri Gianfranco Mazzoni

Ci risiamo! *-* L’epoca della Formula E è tornata con l’Uruguay E-Prix a Punta del Este, rendendo l’inverno 2014/2015 meno palloso e meno privo di competizione del solito. Tra l’altro questa Formula E, seppure sia qualcosa di innovativo e orientato al futuro, mi ricorda molto la Formula 1 dei piccoli team anni ’90: a ogni gran premio, sbucano fuori dei piloti nuovi... e a volte i piloti nuovi ottengono addirittura la pole position sbaragliando la concorrenza con le loro baguette al retrogusto d’ascella. A completare l’opera, parlo di una nostra “vecchia” conoscenza! JEV sosteneva di puntare alla Indycar, ma invece ha deciso di raggiungere (almeno per il momento) la serie più pittoresca del presente, per il team Andretti Autosport, team di cui hanno già fatto parte anche altri due “gianfransuà” [CIT. Ransie] nelle puntate precedenti, ovvero Carletto Piccolo per il gran premio d’esordio e Montagny per i primi due. Sono usciti di scena, almeno per il momento, anche Caterina Leggera (sostituita da un certo Duran Duran) e Ho-Pin-Maotsetung (sostituito da un certo Sergente Garcia).
Si tratta del primo “e-prix” (e lo metto tra virgolette a indicare che trovo il termine alquanto ridicolo) che ho visto in diretta grazie allo streaming e l’aura gufo-brasiliana si è abbattuta su di me fin dal primo momento: ero già connessa almeno un quarto d’ora prima della partenza per le interviste iniziali e, non appena è stato intervistato Gillette Fusion (concittadino di Feliiii, non per niente) mi si è aperto il primo pop-up facendomi scomparire per diversi secondi l’immagine. E non è stato il primo caso di aura gufo-brasiliana con cui ho dovuto confrontarmi questo sabato pomeriggio...

GRIGLIA DI PARTENZA: 1. Jean-Eric Vergne (Andretti Autosport), 2. Nelsinho Piquet (China Racing), 3. Nico Prost (eDams Renault), 4. Sebastien Buemi (eDams Renault), 5. Jaime Alguersuari (Virgin Racing), 6. Lucas Di Grassi (Audi Sport Abt), 7. Jarno Trulli (Trulli Racing), 8. Nick Heidfeld (Venturi), 9. Daniel Abt (Audi Sport Abt), 10. Karun Chandhok (Mahindra Racing), 11. Oriol Servià (Dragon Racing), 12. Antonio Felix Da Costa (Amlin Aguri), 13. Stephane Sarrazin (Venturi), 14. Antonio Garcia (China Racing), 15. Salvador Duran (Amlin Aguri), 16. Michela Cerruti (Trulli Racing), 17. Sam Bird (Virgin Racing), 18 Jerome D'Ambrosio (Dragon Racing), 19. Matthew Brabham (Andretti Autosport), 20. Bruno Senna (Mahindra Racing).

LA GARA
Tutto inizia con una partenza alla “Oh. My. Dani-Smile”, perché JEV perde la leadership, probabilmente in onore dei bei vecchi tempi in cui sognava di mettere il culo sulla Redbull di Webbiiii. È partito zigzagando come nonno Schumiiii nei suoi giorni di gloria alla Ferrari, con la sola differenza che mentre generalmente MSC si faceva rubare la leadership da piloti di un certo rango come Hakkinen o il Mascellone, JEV ha subito il disonore di lasciare la prima posizione a nientemeno che Crashgateinho! So che è sconcertante: era più facile ipotizzare che Crashgateinho, con la sua vettura Made in China, organizzasse un nuovo crashgate per cedere la vittoria al compagno di squadra. Ma il suo compagno di squadra, non essendo un cinese doc come Ho-Pin-Maotsetung (che tra parentesi con tutta probabilità la Cina l’ha sempre vista solo sull’atlante), non meritava che la vittoria gli fosse ceduta su un piatto d’argento.
JEV non si è dato comunque per vinto. Ce lo siamo ritrovati, nelle fasi iniziali di gara, ad agitare la baguette, e non certo per salutare qualcuno che lo stava superando.
Nelsinho: “Smettila di infastidirmi! Mi rovini le piume rosa che tengo per addobbare il casco in stile da carnevale perenne!”
JEV: “Fammi passare subito! È contro natura che tu sia in testa!”
Nelsinho: “Ti ricordo che in passato ho fatto il figo in testa al gran premio di Hockenheim del 2008 (circuito situato vicino alla mia città natale, dato che sono nato in Brasile tanto quanto Ho-Pin-Maotsetung è nato in Cina), almeno prima che Hammiiii mi superasse, e sono arrivato secondo venendo insultato da quelli di Pole Position perché a loro dire avevo rubato la vittoria a qualcuno tipo Ferniiii.”
La gente che c’era a Pole Position nel 2008: “Ma quale Ferniiii e Ferniiii?! O.O”
La gente che ci sarà sulla Rai nel 2015: “Ferniiiii è un traditore!”
Ferniiii: “Lo sono sempre stato. Deve essere colpa delle macchinine bianche e rosse con cui giocavo da bambino.”
L’Autrice©: “Tu non avevi stile! Avresti dovuto giocare con le macchinine rosse e nere.”
Alex Non Sono Valentino Rossi: “Io ci giocavo sempre. Non ha funzionato.”

Si procede con calma fino al 4° giro.
Il Cinguettante: “WE BELIEVE IN MONTOYAAAAAAAA!”
Alghersauro: “OH. MY. SEBBIIII. Qualcuno mi salvi!”
Un cordolo: “Puoi stare tranquillo, il Cinguettante stavolta ha centrato me anziché il suo compagno di squadra...”
La gara del Cinguettante finisce nel momento in cui dopo essere rimbalzato su un cordolo va contro al muretto che c’era poco distante.
Entra la safety car ma rimane poco: tempo un paio di giri e poi tutto ricomincia...

Procede il duello tra Crashgateinho e JEV: quest’ultimo ha l’avversario ormai a portata di baguette, mentre Buemiiii che è terzo si chiede se qualcuno abbia intenzione d invitare anche lui a divertirsi un po’. Dietro di loro completano la top-5 Le Devastateur e Heidiiii, con quest’ultimo che si guarda bene da commettere qualche azione pericolosa tipo avvicinarsi al collega, dato che quando l’ha fatto, qualche tempo fa, si è ritrovato a svolazzare come un Bird qualsiasi.
JEV: “C’est moi, il protagonista! Quindi, Autrice©, smettila di guardare quello che succede dietro di me e guarda me!” Agita la baguette. “Je suis le boss!”
Crashgateinho: “E se io ti scambiassi per un muro?”
JEV: “E se io scambiassi la mia baguette per una ghigliottina?”
Crashgateinho: “E se io mi schianto contro un muro sconvolgendo i tuoi piani di vittoria?”
JEV: “You are gonna crash into the wall, all I want is a win you’re mon cheri, never seen a driver so jolie, all I want is him, he’s my Buemiiii!”
Crashgateinho: “È posseduto da tutti i demoni dell’inferno.”
JEV: “Adesso non esageriamo, ne me bastano due per fare un threesome!”
Crashgateinho: “OH. MY. WALL.”
Al 9° giro JEV supera Crashgateinho. Lo streaming si blocca in quel momento stesso, segno che le macumbe brasiliane non sono ancora finite (cosa che avevo già anticipato). Quando riesco a farlo ripartire scopro che nel frattempo Antonio Felice Anche Se Mi Costa s’è appena fermato in mezzo alle scatole e che è entrata di nuovo la safety car che ancora una volta rimarrà molto poco.

Siamo ormai a metà gara quando accade uno di quei momenti in cui l’ideale è urlare via radio: “you have to leave the space”. Finalmente infatti Buemiiii è tornato dall’inferno e ora sta dando il meglio di sé: supera Crashgateinho che si riprende la posizione tagliando per le chicane. La manovra sembra essere consentita o, se non lo è, nessuno ne invoca la radiazione dalle competizioni.
Sarrazinnnnn nel frattempo fa una piroetta nel bel mezzo della pista e finisce a muro. Si notano tre cose, in quei frangenti:
1) dopo il ritiro si mette in posa accanto alla vettura;
2) entra di nuovo la safety car;
3) tutti nel frattempo stanno andando ai box e le posizioni cambiano a ripetizione.

OH.
MY.
SMILING.
AUSTRALIAN.
GOD.
Dopo gli interminabili pit-stop con cambio vettura c’è Heidiiii in testa insieme a tutte le sue caprette! Dietro di lui troviamo, nei primi cinque: Buemiiii, JEV, Crashgateinho e Le Devastateur (che siano loro le caprette?! O.o)... ma qualcosa doveva accadere: per qualche infrazione tecnica di cui non ho capito nulla essendo la telecronaca in una lingua a me sconosciuta (forse una regola che impedisce a Heidiiii di stare in testa a un gran premio) viene penalizzato con un drive through e precipita indietro lasciando via libera a Buemiiii. Anche Le Devastateur viene penalizzato per qualche motivo a me ignoto, precipitando indietro ma non indietro tanto quanto Heidiiii.
Buemiiii è in testa, al momento, davanti a JEV, Nelsinhoooo, Di Gratis e D’Ambriiii in top-5 e qui rischio seriamente di commuovermi, per via del team che ha fatto vedere la luce della Formula 1, anni fa, a nientemeno che Di Gratis e D’Ambriiii. Però non c’è storia, la VERA Sacra Cenerentola è quella di Pic e Glock, dei duelli epici, di Raziaaaaa messo a piedi, del gran premio di Montecarlo 2014 e della danza augurale del Canada.
Ecco però il dramma: D’Ambriiii precipita indietro per un’altra ennesima penalità ed è Trulliiii a risalire in quinta posizione... e questo è un affronto bello e buono perché non dimentichiamoci che è stato un pilota del Sacro Coccodrillo, quindi avversario diretto delle Sacre Cenerentole.
Dietro l’ex alfiere dei Coccodrilli c’è nientemeno che Brabbyyyy...
...
...
...
almeno fino al momento, a quattro giri dalla fine, si esibisce in un balletto in onore dell’unico dio australiano dal sorriso smagliante, che però ricorda molto di più una danza da gufo brasiliano in caso di pista scivolosa.
THE POWER OF CRAAAAAASSHHHHHHH!
Entra la safety car per la quarta volta, ai box Michael Andretti che di safety car deve averne viste parecchie vista la lunga carriera in Indycar scuote la testa e non certo per la safety car... Brabbyyyy, sconsolato, scende dalla vettura e mostra tutta la propria comprensione per il mondo crudele che gli ha dato i natali: lancia i guanti a terra e, senza nemmeno togliersi il casco, si siede affranto, appoggiandosi contro a un muro. Mi sono profondamente commossa, vista la sua parentela con lo zio David, sommo e intramontabile pilota che conta il record di ben 16 gran premi con i colori di MTV e di Russel Athletics al volante della Sacra Cenerentola© Made in 90’s.

Si riparte a due giri dalla fine, segno evidente che la safety car oggi di tempo ne passa poco, in pista, pur comparendo e ricomparendo con una certa frequenza.
Si riparte con il duello tra Buemiiii e JEV...
JEV: “Come osi sbarrarmi la strada?? Brucerai tra le fiamme dell’inferno per questo!”
Buemiiii: “All’inferno ci sono già dall’epoca della F1! È il mio habitat naturale, così come il mio habitat naturale sono le chicane che taglio!”
JEV: “Oltraggio! Oltraggio!” Agita la baguette. “Le monde est à moi!”
La vettura di JEV: “Sì, è un oltraggio. Per protesta proclamo sciopero delle monoposto e mi fermo qui, a un passo dal traguardo.”
Crashgateinho: “OH. MY. FERNIIII!”
Crashgateinho è solo il primo di una lunga e interminabile sfilza di piloti che superano JEV, a cui non resta che agitare la baguette in segno di saluto, cosa che faceva in Formula 1 all’epoca in cui era convinto di avere il culo saldo sul sedile.
Nel frattempo Buemiiii taglia il traguardo in prima posizione, promettendo di mandargli una cartolina dall’inferno, raffigurante fiamme glitterate e demoni dall’aria inquietante. JEV, contemplando la cartolina, si chiederà perché quel demone col naso storto che tiene in mano la bandiera svizzera sullo sfondo della copertina gli sembri così familiare... e Gianfriiii si rammaricherà di non essere il telecronista dell’evento per ricordare che Buemiiii ha origini siciliane...
...
...
...
...come Daniiii-Smile: il mondo è suo.

Bonus: Di Gratis è finito sul podio.
Doppio Bonus: in top ten troviamo rispettivamente due ex piloti della Sacra Cenerentola, un ex pilota del Sacro Coccodrillo e un ex pilota della Accaerretì! Credo che quindi la giornata di oggi sia da segnare sul calendario e da festeggiare in lungo e in largo negli anni a venire.

RISULTATO: 1. Sebastién Buemi (eDams Renault), 2. Nelsinho Piquet (China Racing), 3. Lucas Di Grassi (Audi Sport Abt), 4. Jarno Trulli (Trulli Racing), 5. Jaime Alguersuari (Virgin Racing), 6. Bruno Senna (Mahindra Racing), 7. Nico Prost (eDams Renault), 8. Jerome D’Ambrosio (Dragon Racing), 9. Oriol Servià (Dragon Racing), 10. Nick Heidfeld (Venturi), 11. Antonio Garcia (China Racing), 12. Michela Cerruti (Trulli Racing), 13. Karun Chandhok (Mahindra Racing), 14. Jean-Eric Vergne (Andretti Autosport), 15. Daniel Abt (Audi Sport Abt), 16. Salvador Duran (Amlin Aguri), 17. Matthew Brabham (Andretti Autosport), 18. Stephane Sarrazin (Venturi), 19. Antonio Felix Da Costa (Amlin Aguri), 20. Sam Bird (Virgin Racing).


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