giovedì 31 maggio 2012

INDYCAR 2012 #4: Sao Paulo Indy 300 (29 aprile)


Come ho già detto innumerevoli volte ho iniziato proprio in questa stagione a seguire la Indycar, dopo che Barrichello è approdato a questa categoria. In questo campionato ho riscoperto un pilota che mi piaceva parecchio per la sua guida da kamikaze in Formula 1, Takuma Sato, e il mio obiettivo è tenere le dita incrociate affinché lui e Rubinho possano ottenere buone posizioni.

Griglia di partenza: Power, Franchitti, Dixon, Hinchcliffe, Hunterreay, Rahal, Conway, Newgarden, Briscoe, Andretti, Kanaan, Barrichello, Viso, Hildebrand, Kimball, Pagenaud, Jakes, Castroneves, Beatriz, Carpenter, De Silvestro, Bourdais, Servia, Legge, Sato, Wilson. Numero di giri: 75.

Cronaca della gara
Giro 1: Dixon tampona il compagno di squadra Franchitti alla partenza, ma nessuno dei due riporta danni o perde posizioni. Per quanto riguarda i piloti tra le prime posizioni, Rahal riesce a guadagnare due posizioni, superando Hinchcliffe, mentre Hunterreay perde due posizioni. Barrichello al via supera il compagno di squadra Kanaan, che si riprenderà la posizione dopo qualche giro.
Giro 2: lotta tra la quinta posizione tra Newgarden e Hinchcliffe. Newgarden ha guadagnato tre posizioni nel corso del primo giro. Al giro successivo Hinchcliffe viene superato da Conway. Le posizioni si stabilizzano e resteranno invariate nei giri successivi.
Giro 10: Viso e Pagenaud superano Barrichello, che scende adesso in 14^ posizione. Castroneves si ferma ai box per effettuare quello che è il primo pit-stop della gara. Rientra in 26^ e ultima posizione, staccato di circa 15 secondi da Katherine Legge che si trova in 25^ posizione. Al giro successivo rientrano anche Pagenaud e Sato. I due rientrano nelle retrovie, con Sato che è ultimo dietro a Castoneves.
Giro 13: Hunterray supera Hinchcliffe, che deve difendersi anche dall’attacco di Briscoe.
Giro 15: pit-stop anche per Marco Andretti, mentre al giro successivo si ferma l’ex pilota di Formula 1 Justin Wilson. Per Wilson ci sono problemi al pit-stop con il motore della vettura che si spegne e quando rientra in pista è 25° davanti a Sato. Nei giri successivi anche altri piloti rientrano ai box per la loro prima sosta.
Giro 17: Viso supera Kanaan per la decima posizione. Subito alle spalle di Kanaan si trova Barrichello, a pochi decimi di distacco.
Giro 19: Dixon, Rahal, Conway, Newgarden e Hunterray sono vicinissimi. Hunterreay supera Newgarden. Quest’ultimo e Dixon rientrano tutti quanti ai box nel corso di questa tornata. Anche ulteriori piloti si fermano ai box nello stesso momento, con Wilson che rientra per la seconda volta. Per Wilson ci sono problemi evidenti.
Dopo 20 giri Power ha un vantaggio di circa tre secondi e mezzo su Franchitti, suo diretto inseguitore. Seguono Rahal e Conway, in terza e quarta posizione, con un distacco inferiore ai dieci secondi dal leader della gara.
Giro 21: Franchitti e Rahal si fermano ai box.
Giro 22: Katherine Legge fora dopo un contatto con un muro, è in netta difficoltà lungo il tracciato e riesce ad arrivare fino ai box.
Giro 23: rientrano ai box anche Power e Hunterray, proprio mentre Briscoe finisce contro un muro. Quando Power rientra in pista è ancora in prima posizione. Vengono esposte bandiere gialle a causa della vettura di Briscoe ferma sulla pista.
Mentre la gara è interrotta le posizioni sono le seguenti: Power, Franchitti, Hunterreay, Dixon, Conway. Rahal, Pagenaud, Castroneves, Newgardner, Barrichello in top ten. Seguono: Hinchcliffe, Viso, Kanaan, Hildfebrand, Carpenter, Jakes, Andretti, Kimball, Bourdais, Sato, Beatrix, Servia, con Briscoe ancora segnato 23esimo in classifica, prima di De Silvestro, Legge e Wilson.
Giro 27: la gara riparte, con Wilson doppiato subito dietro a Power, e subito Franchitti finisce in testacoda dopo un contatto con Conway (quest’ultimo verrà penalizzato per avere provocato il contatto), che è stato tamponato a sua volta dalla vettura di Castroneves. Parecchie vetture tagliano una chicane per evitare il groviglio.
In top ten: Power, Hunterray, Dixon, Castroneves, Barrichello, Kanaan, Viso, Hildebrand, Hincliffe e Sato. Vengono esposte le bandiere gialle. Franchitti è riuscito nel frattempo a ripartire.
Giro 28: Kimball e Bourdais rientrano ai box durante la caution.
Giro 29: al momento le posizioni sono Power, Hunterray, Dixon, Castroneves, Barrichello, Kanaan, Viso, Hildebrand, Hincliffe, Sato, Andretti, Carpenter, Rahal, Servia, Pagenaud, Beatrix, Newgarden, Bourdais, Kimball, Jakes, Conway, Franchitti, De Silvestro, Wilson, con Briscoe e Legge ritirati. A questo punto rientra ai box Franchitti, che al momento era 22° davanti a Simona De Silvestro e Justin Wilson.
Giro 30: la gara riparte nuovamente, con Wilson doppiato ancora dietro a Power. Ulteriore colpo di scena: contatto tra De Silvestro e Newgarden, che coinvolge anche Jakes, Kimball, Bourdais e Conway. Newgarden e Jakes sono fermi. È caution per la terza volta. Wilson, che precedentemente si era sdoppiato, stavolta ripartirà in fondo al gruppo.
Giro 31: in top-ten Power, Hunterreay, Dixon, Kanaan, Barrichello, Viso, Beatriz, Servia, Franchitti e Castroneves. I quattro brasiliani presenti in pista sono in quarta, quinta, settima e decima posizione. Newgarten nel frattempo è riuscito a rientrare ai box e a ripartire.
Giro 32: si ferma Simona De Silvestro a bordo della pista.
Giro 33: la gara riparte, con Kanaan che attacca Dixon, che però riesce a mantenere la terza posizione.
Giro 36: c’è un contatto, con Andretti che tampona Pagenaud. Vola qualche detrito in mezzo alla pista. Pagenault rientra ai box il giro successivo per sostituire l’ala anteriore. Bourdais nel frattempo finisce in testacoda, ma riesce a riprendere la strada.
A metà gara (38° giro) le posizioni sono: Power, Hunterreay, Dixon, Kanaan, Barrichello, Viso, Beatriz, Castroneves, Franchitti, Hildebrand, Sato, Hinchcliffe, Carpenter, Andretti, Kimball, Conwa, Servia, Rahal, Pagenaud, Newgardner, Jakes, Bourdais.
Giro 39: Franchitti supera Castroneves e si porta alle spalle di Ana Beatriz.
Giro 42: Sato supera Hildebrand e si porta alle spalle di Castroneves, che segue Franchitti. Kanaan intanto rientra ai box.
Giro 43: Franchitti supera Beatriz. Power, Hunterreay, Dixon, Barrichello, Viso, Franchitti, Beatriz, Castroneves, Sato e Hildebrand sono al momento in top ten. Al giro successivo anche Castroneves supera Ana Beatriz, che si difende dall’attacco di Sato. Tutti i piloti entro la quindicesima posizione sono staccati al momento meno di 20 secondi dal leader.
Giro 46: Dixon rientra ai box. Barrichello è al momento in terza posizione dietro a Power e Hunterreay. Seguono in top ten Viso, Franchitti, Castroneves, Beatriz, Sato, Hildebrand e Hichcliffe. Viso rientra ai box al giro successivo, seguito poco dopo da Barrichello.
Classifica al 50° giro: Power, Hunterreay, Franchitti, Castroneves, Sato, Hildebrand, Hinchcliffe, Carpenter, Andretti, Conway in top ten, dopo il pit stop di Beatriz che si trovava davanti a Takuma Sato.
Giro 52: Power e Hunterreay ai box. Il pit-stop del leader della gara è lievemente più veloce e guadagna qualcosa sull’avversario. Power rientra davanti a Dixon, che è davanti a Hunterreay. Franchitti è leader, avendo effettuato l’unico pit-stop durante la caution.
Giro 53: Dixon supera Power. Rientra ai box anche Franchitti, lasciando la leadership a Helio Castroneves che ancora deve rientrare (lo farà due giri dopo). Franchitti rientra davanti a Viso, ma poi sarà superato proprio da Viso.
Giro 54: Hinchcliffe supera Hildebrand, non senza resistenza da parte di Hildebrand. Sato e Hildebrand rientrano ai box.
Giro 56: errore di Castroneves nella curva in cui vi era stato l’incidente di Briscoe, che viene superato da Viso e Franchitti. Hinchcliffe e Kanaan ai box. Due giri dopo rientra ai box anche Viso.
Giro 60: la top ten è Dixon, Power, Hunterreay, Franchitti, Castroneves, Barrichello, Sato, Hinchcliffe, Hildebrand , Conway. Seguono Andretti, Rahal, Carpenter, Kimball, Beatriz, Pagenaud, Viso, Kanaan, Servia, Jakes, Newgarden, Bourdais, Wilson. Ritirati sono De Silvestro, Briscoe e Legge. Kimball supera Carpenter al giro seguente.
Giro 63: Newgarden finisce contro un muro e si ritira, proprio mentre vi è una collisione tra Ana Beatrix e Carpenter. È di nuovo caution, rientra in pista la safety car quando mancano dodici giri al termine. Dixon lascia la leadership, rientrando ai box per la sua ultima sosta. Anche Barrichello rientra per l’ultimo pit-stop.
Giro 65: quando mancano dieci giri l’ordine è: Power, Hunterreay, Franchitti, Castroneves, Sato, Hinchcliffe, Conway, Hidlebrand, Andretti e Rahal in top ten. Seguono Kimball, Pagenaud, Dixon, Viso, Kanaan, Barrichello, Beatriz, Servia, Jakes, Bourdais, Jakes, Carpenter.
Giro 67: riparte la gara, con Power che mantiene la leadership. Partenza eccezionale di Sato che si porta in terza posizione alle spalle di Hunterreay superando Franchitti e Castroneves, mentre Conway finisce a muro, coinvolgendo altre sette vetture nell’incidente.
Di nuovo caution. Dietro la safety car l’ordine delle posizioni è: Power, Hunterreay, Sato, Franchitti, Castroneves, Hinchcliffe, Hildebrand, Kimball, Viso, Barrichello in top ten. Le vetture rimaste coinvolte nell’incidente riescono a ripartire nel corso dei giri successivi, con Ed Carpenter che ha qualche problema nel frattempo e finisce in coda a tutti gli altri. Nel frattempo Wilson risulta ritirato ai box per un guasto meccanico.
Giro 70: ancora dietro la safety car, le posizioni sono le seguenti: Power, Hunterreay, Sato, Franchitti, Castroneves, Hinchcliffe, Hindebrand, Kimball, Viso, Barrichello, Servia, Bourdais, Kanaan, Pagenaud, Jakes, Dixon, Rahal, Andretti, Conway, Beatriz, Carpenter.
Giro 72: la gara riparte, con Hunterreay e Sato che tentano l’attacco su Power, ma senza successo. Nel frattempo Castroneves risale in quarta posizione superando Franchitti. Nel frattempo Viso e Barrichello sono in lotta per l’ottava posizione. Viso rimane davanti al brasiliano.
Giro 74: Power ha circa un secondo di vantaggio su Hunterreay. A sua volta Sato è distaccato di poco più di un secondo dal secondo.
Giro 75: inizia il giro finale con Power ancora in testa, con i piloti che seguono troppo distaccati per poter tentare un sorpasso. Power si sta quindi avviando verso la vittoria.
BANDIERA A SCACCHI. Will Power vince, seguito da Ryan Hunterreay e Takuma Sato, con il giapponese che conquista il suo primo podio in Indycar.

Sato (3°), Power (1°) e Hunterreay (2°) durante il giro d'onore.

Il risultato
1. Will Power; 2. Ryan Hunterreay, 3. Takuma Sato; 4. Helio Castroneves; 5. Dario Franchitti; 6. James Hinchcliffe; 7. J.R. Hindebrand; 8. Charlie Kimball; 9. E.J. Viso; 10. Rubens Barrichello; 11. Oriol Servia; a un giro 12. Simon Pagenaud; 13. Tony Kanaan; 14. Marco Andretti; 15. James Jakes; 16. Graham Rahal; 17. Scott Dixon; 18. Sebastien Bourdais; a due giri 19. Mike Conway; 20. Ana Beatrix; a tre giri 21. Ed Carpenter. RITIRATI: a 9 giri Justin Wilson, a 14 giri Joseph Newgarden, a 47 giri Simona De Silvestro, a 54 giri Ryan Briscoe, a 55 giri Katherine Legge.


Commento che non c’entra nulla, a proposito di Luca Filippi: in telecronaca critica il fatto che se non sei venezuelano difficilmente riesci ad accedere in Formula 1... Questa rosicata deve avere portato piuttosto bene a qualcuno che due settimane dopo ha mostrato che se sta in Formula 1 non è solo ed esclusivamente perché i suoi sponsor pagano bene. ^^
Altro commento che non c’entra nulla: se Ana Beatriz A.K.A. Ana Beatriz Caselato Gomez De Figueiredo fosse un uomo anziché una donna, i telecronisti sentirebbero il bisogno di sfotterla di continuo, sorprendendosi se non si è ancora schiantata da qualche parte?

Ho trovato una citazione spassosissima di Ana Beatriz! *-*
Desafio da Estrelas 2010, Barrichello commenta il sorpasso subito da Beatriz: “Era più veloce e le ho anche fatto un cenno di saluto quando sono stato superato dal suo kart giallo. È una cosa che non faresti in Formula 1.”
Beatriz risponde a Barrichello: “Una volta hai fatto un cenno di saluto anche a Schumacher, non è così?”
MOMENTO EPICO! *____*

martedì 29 maggio 2012

Auguri Ukyo Katayama e Bernd Maylander

Tanti auguri a Ukyo Katayama, che oggi compie 49 anni. E auguri anche a Bernd Maylander, che ne compie 41. ;-)

Auguro a entrambi di passare un compleanno più sereno rispetto a me, che stamattina sono stata svegliata da un terremoto di magnitudo 5,8.

lunedì 28 maggio 2012

Un disegno per celebrare il ventesimo anniversario di un fatto eclatante

Ehiiii! *-* Mi stavo scordando di postare la foto di un disegno che ho realizzato un paio di settimane fa! *____*
Qual era il momento migliore per postare un'immagine dell'Andrea Moda, se non in occasione di un importante anniversario per la storia del team?

Il 28 maggio 1992, vent'anni fa, si disputavano le prequalifiche del gran premio di Monaco: per la prima volta Roberto Moreno su un'Andrea Moda superò le prequalifiche! Si qualificò 26° e il 31 maggio per l'unica volta nella storia di quel glorioso team ci fu una vettura al via della gara!
Questa sì che è stata una EPIC WIN! *-*


Spero che Moreno non si offenda, ma quello che ho rappresentato nel disegno è il mitico Perry McCarthy. ;-)

PS. Ma questo mese non starò postando un po' troppo? :-P

Montecarlo: la mia gufata si sente sola...

Sono stata l'unica, su F1GC, a gufare per il gran premio di Montecarlo. #EpicFail.
In ogni caso ho deciso di inserire la gufata anche qui sul blog...



Gufata-time! *________*
Un cordiale saluto ai nostri telespettatori da Gianfranco Mazzoni e Ivan Capelli, che ci svela i segreti del tracciato, vero Ivan? E mentre Ivan narra la sua gloriosa storia in Formula 1 concentrandosi sull’epoca della Leyton House ed evitando di menzionare gli anni passati in Ferrari, le vetture attendono il via, costituito dalla voce di Mazzoni che esclama “SCATTANO LE VETTUREEEEEEEE!” La vettura di Webbiiii è sorda e come sempre non scatta, mentre tutte le Andrea Moda, Simtek, Pacific, Lola Mastercard, Life, Eurobrun, Panda, Cinquecento e Maggiolini la sfilano in un istante.
Estasiato dal vedere Webbiiii fermo sulla griglia di partenza Mazzoniiii ha una visione di Berger che insieme a Katayama si nasconde nel retrobox della Lotus e ruba tutti i cremini ad Iceman, il cui ghiaccio che lo compone nel frattempo si scioglie grazie al sole che risplende dopo che nonna Isaura scrutando il cielo ha detto “oggi non pioverà”.
Viene a piovere, e nonna Isaura dalla disperazione dimentica il ferro da stiro sugli indumenti del nipote Rubens che si chiama Rubens come suo padre e come suo nonno, e che è cresciuto in una villetta accanto al circuito di Interlagos, e che da piccolo si arrampicava sui muretti guardando le vetture di Formula 1 che gareggiavano.
«Grande Mazzoni.»
E mentre nonna Isaura si dispera vedendo il ferro da stiro bruciare una felpa che raffigura un gufo, ecco che Bottas, che sta guidando la Williams di Bruninho spacciandosi per Bruninho (che sta dormendo per effetto dell’erba brasiliana fumata la sera precedente insieme a Feliiii – Feliiii guida anche da addormentato senza bisogno di sostituti, e nessuno si accorge della differenza), si mette a cantare l’inno finlandese via radio destando sospetti sulla sua identità. Ma nessuno si preoccupa di lui, perché Kovaaaa pensando di essere a Singapore ha deciso di accendere la sua macchina e la Caterham a forma di coccodrillo inizia a ballare spargendo fiamme ovunque. Intanto Katayama e Berger raggiungono Mazzoni e gli offrono dei cremini al retrogusto di vodka rubati a Iceman. Mazzoni estasiato dal vedere dal vivo Katayama e Berger anziché immaginarseli soltanto si dimentica della gara, mentre Perry McCarthy sull’Andrea Modaaaa domina staccando la Simtek di Inoue di mezzo giro dopo poche tornate. Ma Inoue non si da per vinto e, contrastando gli attacchi della Pacific di Deletraz, della Lola Mastercard di Rosset e del Maggiolino Herbie esclama: «Banzaaaaaaaaaaaaaaaaaiiiiiiiiiiiiiiiiii!»
Il suo grido spaventa Bernd Maylander, che sale a bordo della safety car e decide di fuggire. Ma lungo la sua strada incontra Inoue, che gli finisce addosso. Maylander infuriato scende dalla safety car portando con sé la bottiglia rotta che gli ha regalato Sutil per il suo compleanno con due giorni d’anticipo, infatti Maylander compie gli anni il 29 maggio come Katayama e come Milù Sunshine, mentre il 30 maggio è il compleanno di Quester unico pilota con la Q e anche di Montermini. A proposito di Montermini, risale ai margini della zona punti con la Forti e si lancia all’inseguimento di Saetta McQueen! Ma Saetta non ci sta e si mette a saettare (termine che evidentemente esiste dato che il correttore di Word non protesta in alcun modo, mentre mi sottolinea in rosso tutti i nomi dei team eccetto l’Andrea Moda).
Intanto Perry McCarthy vestito da The Stig originale al volante della scheggia più veloce di tutti i tempi domina dato che all’insaputa di tutti con l’aiuto dell’attuale The Stig ha sostituito tutti i motori delle monoposto con una serie di altrettanti motori prelevate da utilitarie Fiat. Bandiera a scacchi: Perry vinceeeeeee! Secondo arriva Capelli sulla Leyton House. Ma non era in pista? Mistero! E terzo invece arriva il maggiolino Herbie. Intanto Inoue sta ancora scappando a gambe levate inseguito da Maylander, andando a sbattere contro tutto ciò che ritrova sulla sua strada. Finché non sbatte contro Stella Bruno... Ma F1GC è frequentato anche da minorenni e credo che a questo punto sia opportuno interrompere la narrazione! ^^


Speriamo in una maggior quantità di gufate nel prossimo futuro... :-P

#6 Commento al Gran Premio di Monaco 2012 (parte seconda: domenica 27 maggio)


---> E intanto si è fatta domenica anche per quanto riguarda il commento. EPIC WIN! Il momento della partenza è sempre più vicino. Maldonado nel frattempo da 9° che era e poi 19° per la penalità per l’incidente con Perez, si è portato in 24° dopo un’altra retrocessione di cinque posizioni per avere sostituito il cambio. Visto che ci sono stati un po’ di cambiamenti, è opportuno forse riepilogare la griglia di partenza.

1^ fila: Webber – Rosberg
2^ fila: Hamilton – Grosjean
3^ fila: Alonso – Schumacher
4^ fila: Massa – Raikkonen
5^ fila: Vettel – Hulkenberg
6^ fila: Kobayashi – Button
7^ fila: Senna – Di Resta
8^ fila: Ricciardo – Vergne
9^ fila: Kovalainen – Petrov
10^ fila: Glock – De La Rosa
11^ fila: Pic – Karthikeyan
12^ fila: Perez – Maldonado

Ore 14,00: VIA.
Scattano le vettureeeeee! Proprio mentre mio padre osservava che Grosjean è un pilota piuttosto veloce, il francesino si scatenava cercando di abbattere avversari a colpi di baguette. Ha provato a transitare sopra a Ferniiii, ma senza successo, a quel punto dall’altro lato ha provato a transitare sopra a Schumiiii, che ha transitato in parte sopra il muretto, ma nessuno dei due ha riportato danni ingenti. Lo stesso non si può dire di Grosjiiii, che è finito in testacoda, finendo per ritirarsi dopo avere coinvolto Kobayashi, De La Rosa e Maldonado. Insomma, una partenza da urlo. E con questo intendo dire che sicuramente quelli che si sono ritirati a causa sua gli avranno urlato dietro qualche insulto. Ma niente paura, Grosjiii continuava a fare numeri da giocoliere con la sua collezione di baguette e già pregustava il momento in cui finalmente gli sarebbe stata attribuita la vittoria, senza pensare al fatto che essendo ritirato già alla prima curva era molto difficile che potesse ottenere in qualche modo ottenere la vittoria. Ma senza dubbio poteva puntare a qualche strategia per vincere almeno il torneo di briscola a cui il gran premio faceva da semplice contorno. A proposito della confusione, nel frattempo Vettel e Raikkonen erano riusciti a guadagnare delle posizioni, portandosi rispettivamente sesto e settimo. Con questo, di fatto, in effetti l’unico ad avere guadagnato posizioni a dire la verità era Vettel... Raikkonen era ottavo alla partenza e naturalmente era ovviamente risalito di una posizione, ma questo perché aveva guadagnato sì una posizione ai danni di Schumacher, ma nel frattempo ne aveva persa una dato che Vettel l’aveva superato. Ragionamenti contorti the best of the best... * fischietto con aria indifferente. *
A causa del caos innescato da Grosjean, nel frattempo, era passato inosservato un momento unico nella storia della Formula 1: Webber era in prima posizione senza che nessuno – e dico nessuno – avesse accennato ad avere la possibilità di superarlo in partenza. EPIC WIN ALLA MASSIMA POTENZA! La cosa poteva farlo ringiovanire di dieci anni in un colpo solo, peccato che ci abbia pensato Mazzoni a invecchiarlo, ripetendo che Webbiiii ha 36 anni, nonostante non li abbia ancora compiuti (ne farà 36 il prossimo 27 agosto, ovvero tra quattro mesi – che bisogno c’era di scrivere che il 27 agosto sarà tra quattro mesi? O.o Nessuno, anche perché in effetti siamo a maggio, quindi agosto sarà tra tre mesi e ne ho approfittato per farci una figura peggio di quella di Grosjiii in partenza).
Webbiiii nel frattempo con una risata satanica si è girato a fare una pernacchia a Rosbiiii, che qualora vi sia sfuggito, dalla narrazione di Mazzoni risulta che è cresciuto a Montecarlo e che su quel circuito ha sempre raggiunto buoni risultati, anche se non era mai arrivato al podio... anche per effetto delle gufate che spesso e volentieri vengono fatte nei suoi confronti.

Webbiiii: «Webbiiii for the win!»
Rosbiiii: «Noooooo! È un’ingiustizia! Io avevo corrotto il kers della tua vettura per impedirti di partire!»
Hammiiii: «E io ne avevo approfittato per manometterlo con l’aiuto del mio migliore amico Ferniiii!»
Feliiii: «Che cosa dici Gigino? Sono io il tuo migliore amico, non Ferniiii!»
Il kers: «Sono spiacente, ma nulla può separarmi da Webbiiii! Webbiiii & Kers uniti per la vittoria!»
Webbiiii: «Yeaaaaaahhhhh!»
Ferniiii: «Fernando is faster than youuuu!»
Il kers (facendogli una pernacchia): «Ti piacerebbe! U.U»

Ebbene sì, Webber era ancora in testa, e nel frattempo era uscita la safety car per spazzare via quei pochi detriti che c’erano in pista. Rosbiiii era secondo, terzo c’era Hammiiii, seguivano poi le Ferrari di Ferniiii e Feliiii e successivamente c’erano Vettel, Raikkonen e Schumacher.
Si poteva prospettare una gara un po’ monotona, una volta che la safety car si fosse tolta dalle scatole, e in effetti così è stata, almeno per buona parte. Ben pochi colpi di scena hanno caratterizzato i primi giri e forse la cosa che più aveva il potere di sconcertare era che i cambi gomme tardavano notevolmente ad arrivare. La maggior parte dei piloti presenti in top ten, tra l’altro, erano sulle gomme supersoft con le quali si erano qualificati in Q3, mentre Vettel, che in Q3 non aveva girato, era sulle soft... ma, a parte questo, sembrava strano che nessuno stesse riscontrando particolari problemi di gomme.
Veniamo all’argomento ritiri: già si erano ritirati al via Grosjean, De La Rosa e Maldonado, con Kobyyyy che si era ritirato qualche giro più tardi per i danni provocati dall’incidente al via. Dopo quindici giri di gara anche Petrov si è ritirato, per un problema tecnico che gli ha impedito di proseguire la propria gara. Per la Caterham le cose si stavano mettendo male... O forse non del tutto: Kovaaaa non era messo poi così male e anzi, si stava difendendo egregiamente da Button che gli era negli scarichi. Ma chiaramente a fine gara Kovaaaa avrebbe avuto modo di essere criticato ugualmente: non era merito suo, no, tutt’altro, era Button che era impossibilitato a superarlo, in quanto Montecarlo non è una pista che favorisce i sorpassi. Oh, sì, certo, Montecarlo non favorisce i sorpassi, ma cavolo... un campione del mondo su una McLaren che sta dietro a un pilota che quando era in McLaren ha dimostrato poco e niente e che non ha trovato volanti migliori rispetto a quello della Caterham mi lascia un po’ a bocca spalancata... O.O Che poi, i sostenitori della teoria che a Montecarlo non si sorpassa MAI, dovrebbero tenere ben presenti quattro cose:
1) nel 2006 Schumacher partì in ultima posizione e arrivò 5°, recuperando ben quindici posizioni... cosa faceva, volava sugli avversari?
2) nel 2007 Raikkonen partì 16° e arrivò 8°, recuperando otto posizioni, seppure non fu una gara proprio splendida da parte sua... anche lui, cosa faceva? Lanciava palle di neve e gli altri lo lasciavano passare?
3) nel 2010 Alonso partì in ultima posizione e arrivò 6°, recuperando diciotto posizioni... cosa faceva, agli altri ci passava sopra?
4) Button partiva 12° e Kovalainen 17°: se vale la legge che è matematicamente impossibile sorpassare a Montecarlo, come c’era andato a finire Kovaaaa davanti a Button? O.o
Con tutto il rispetto per Button, che come pilota non mi fa impazzire al 100% ma che stimo perché mi pare comunque un soggetto serio e professionale, poco dedito al criticare tutti al di fuori di se stesso, credo che ammettere che ha fatto una gara orripilante e ben di sotto al suo livello sarebbe la cosa più onesta da fare, così come lasciare a Kovalainen i suoi meriti, perché è evidente, almeno a mio parere, che ne ha.

Quindici giri e ancora non si vedeva l’ombra di un pit-stop almeno in top-ten, venti giri e ancora non si vedeva l’ombra di un pit-stop, almeno in top-ten, e neanche oltre... Webbiiii era leader, con Rosberg, Hamilton, Alonso, Massa e Vettel che lo seguivano in stile trenino. Distaccato di una ventina di secondi c’era Raikkonen, seguito in stile trenino da Schumacher, Hulkino, Senna e qualcun altro che al momento non ricordo, ma c’era Kovalainen che era 13° e non perdeva contatto da quelli che gli stavano davanti (le Toro Rosso? Può darsi).
Intanto il servizio meteo dava informazioni che successivamente si sarebbero rivelate errate a proposito di futuri scrosci di pioggia, uno dei dettagli che ha fatto sì che tutti restassero in pista con le gomme che avevano montato all’inizio, per aspettare il momento in cui avrebbero dovuto montare le intermedie o addirittura le heavy rain. Come no! Intanto le nuvole si guardavano bene dal lasciar scrosciare acqua sul tracciato, e tutti proseguivano. E che cavolo, queste Pirelli oggi non si squagliano come cremini Algida al sole?! O.o Evidentemente no! E hanno anche intervistato meno del solito il tipo della Pirelli, se non sbaglio...
Comunque per fortuna le previsioni del tempo non sono errate soltanto a Montecarlo, ma anche qui dove abito io: era previsto un weekend freddo e piovoso, ma non è caduta una goccia di pioggia e non c’è stato un particolare freddo, tranne un’umidità da paura, ma questa non è esattamente una novità dato che di umidità ce n’è 365 giorni all’anno qui, o 366 nel caso di anni bisestili.

Webbiii: «Autrice, ma questo che c’entra?»
Il kers della RB: «Già, ti stai distraendo dalla descrizione della nostra scalata verso la vittoria.»

Oh, già, dimenticavo. I pit-stop davanti sono iniziati al 28° giro, e si sono verificate alcune situazioni alquanto significative:
1) Hamilton ha perso terreno dopo il pit-stop, facendo sì che Alonso gli si infilasse davanti per la quarta posizione che si sarebbe tramutata in terza non appena Vettel si fosse fermato;
2) Vettel si era portato in testa alla gara, dal momento che le soft duravano di più delle supersoft e per lui non era ancora arrivato il momento della fermata;
3) nonostante fosse plausibile che TUTTI fossero su una sola sosta, lo staff Rai al completo era convinto che tutti a parte Vettel avrebbero fatto una sosta successiva;
4) Vettel guadagnava su Webber, che era seguito da Rosberg, Alonso, Hamilton e Massa;
5) Raikkonen e i piloti che lo seguivano sono rientrati quasi tutti a distanza di pochi giri, eccetto Schumacher;
6) Schumacher ha rimandato il pit-stop finché ha potuto (OMG, i problemi di gomme della Mercedes sembravano spariti almeno per stavolta! EPIC WIN!) e quando è rientrato in pista era in vantaggio di parecchio su Raikkonen e tutti gli altri;
7) Vergne si era portato in ottava posizione, dietro a Schumacher di qualche secondo, con le Force India a completare la zona punti virtuale...

Vergne: «Liberté, égalité, fraternité! Vive la France, les baguettes et moi!»
Ricciardo: «Toro Rosso for the win!»
Vergne: «Aspetta e spera! Sono io che porterò in alto la Torò Rossò!»
E dopo un numero da giocoliere con le baguette (mi sono fissata, tutti i piloti francesi evidentemente nella mia mente guidano con le baguette in mano), si è fatto numerosi viaggi mentali sul momento in cui Schumacher si sarebbe ritirato e lui si sarebbe portato in settima posizione...
Schumiiii: «Ehi, autrice, come osi?»
Ne approfitta per fare l’occhiolino, così dal nulla.
L’autrice: «Sto solo parlando dell’amara verità che dovrai affrontare tra un po’!»

Nel frattempo Vettel ha proseguito fino al 47° giro, per poi rientrare a montare le supersoft. I giri totali erano 78 e quindi era totalmente plausibile ipotizzare che potesse arrivare in fondo. Era altrettanto plausibile che, avendo lui fatto 47 giri sulle soft, quelli che avevano montato le soft quando mancavano 45-50 giri al termine riuscissero ad arrivare in fondo.
Infatti c’erano messaggi sibillini tra Rob Smedley e Feliiii, con Smeddyyy che consigliava a Feliiii di non consumare troppo le gomme, perché a fine gara avrebbe potuto approfittare del fatto che Hammiiii è quello che consuma più gomme di tutti.

Hammiiii: «Sì, ti piacerebbe!»
Feliiii: «Certo, mi piacerebbe starti davanti.»
Hammiiii: «Anche a me piacerebbe che tu mi stessi davanti... ti manderei a parcheggiare sotto al tunnel come l’anno scorso!»
Feliiii: «Provaci e vado a chiamare Sutil con tutte le sue bottiglie!»
Hammiiii: «Tanto lo so che essere tamponato da me è quello che vuoi!»
Iceman: «Chi ha parlato di Sutil?! O.O»
Feliiii: «Io!»
Iceman: «Dov’è Sutil? Lo voglio qui, subito! Averlo davanti darebbe un senso alla mia gara! Tamponamento-time!»
Sutil: «Per ora non ho un volante, ma un giorno ne avrò uno...»
Iceman: «Sììììì! *_____* Non vedo l’ora!»
Hammiiii: «Solo io e Feliii possiamo tamponarci!»

Come avevo preannunciato, intorno al 55° giro nonno Schumiiii ha citofonato al box Mercedes per comunicare un problema sulla sua vettura. Perdeva due secondi al giro sia nei confronti di chi aveva davanti, sia nei confronti di chi aveva dietro. Fino a poco prima lui, Vergne e anche Perez (che nel frattempo era incappato in un drive through per avere palesemente tagliato la strada ad Iceman nel rientrare ai box) giravano a velocità supersonica in confronto ad altri, ma adesso per Michael si prospettavano problemi evidenti.
Dal box gli hanno comunicato che no, non c’era niente che non andava al punto tale da impedirgli di mantenere la posizione. Stranamente nonno Schumiiii che guidava quella vettura era convinto del contrario, e casualmente di lì a poco Vergne gli è arrivato alle spalle e non ha avuto altre possibilità che farlo passare. È rimasto in pista ancora per un giro o due, e quando anche le Force India l’hanno raggiunto, è rientrato ai box e ha abbandonato la vettura. The end.
Non è stato l’ultimo ritiro per problemi tecnici: anche Ricciardo e Pic hanno detto addio alla gara in quei frangenti.

65° giro: un piccolo scroscio di pioggia inizia ad abbattersi sulla pista. È il momento in cui tutto potrebbe cambiare: di lì a poco Webber, Rosberg, Alonso, Vettel (mi ero scordata di dire che Vettel era rientrato in pista in quarta posizione), Hamilton e Massa erano tutti in un distacco di meno di quattro secondi. EPIC MOMENT! Potrebbe succedere di tutto! O.O
Davanti, però, non sembra succedere di tutto, cosa che invece avviene più indietro. Per esempio c’è lo strano caso di Vergne, sulla Toro Rosso, che viene richiamato ai box per montare le intermedie. È l’unico a montare le intermedie, quando era settimo e aveva un buon margine sulle Force India che seguivano. La scelta è stata elogiata, seppure si è rivelata erronea, ma tutto sommato mi sembra che potessero anche evitare di buttare al vento quella posizione montando gomme intermedie quando la pioggia era talmente poca che in pista si restava sulle slick (tanto che Vergne è stato costretto a un ulteriore pit-stop a causa del quale ha detto addio alla top-ten una volta per tutte).
Ma Vergne è semplicemente stato vittima di una strategia errata, c’è qualcosa di più eclatante di cui occuparci. Al 70° giro Button era ancora negli scarichi di Kovaaaa, che aveva resistito per tutta la durata della gara. Da notare che Kovaaaaa al momento era 12°, una posizione importantissima per la Caterham. Ma Jensiiii ha tentato il sorpasso. CRASH-TIME! Kovaaaa, che aveva già avuto la meglio su Jensiiii nelle decine e decine di giri già passati, ha avuto tuttora la meglio: ha proseguito, mentre il pilota della McLaren è andato a parcheggiare in una via di fuga con la vettura danneggiata, mettendo fine a una gara che si può definire con un solo aggettivo: pessima.
Kovaaaa ha resistito, finché non è arrivato Perez. Kovaaaa ha resistito a un primo tentativo di sorpasso, che si è concluso con un contatto, e successivamente vi è stato un ulteriore contatto tra i due: Kovaaaa si è ritrovato con l’ala anteriore rotta, dietro a Speedy Gonzales (altro autore di un weekend abbastanza pessimo) e costretto a rientrare ai box per sostituirla. È comunque uscito dai box in 13esima posizione, rimanendo consistentemente davanti a Glock. EPIC WIN! Peccato che non sia riuscito a restare 12°, se lo meritava alla grande (e, sarò sincera, ho anche sperato che un paio di vetture si ritirassero e che potesse conquistare un punto con la decima posizione – sarebbe stato epico).
Nel frattempo la pioggia si è calmata. I distacchi tra i primi sei sono lievemente aumentati, ma tutto sommato il “trenino” era ancora formato. Rosberg e Alonso, secondo e terzo, hanno tagliato il traguardo meno di un secondo dopo Webber, con Vettel a 1,3, Hamilton a 4,1 e Massa 6,1.

L’ordine d’arrivo è stato, in ogni caso, il seguente:
1) Webber (Redbull), 2) Rosberg (Mercedes), 3) Alonso (Ferrari), 4) Vettel (Redbull), 5) Hamilton (McLaren), 6) Massa (Ferrari), 7) Di Resta (Force India), 8) Hulkenberg (Force India), 9) Raikkonen (Lotus), 10) Senna (Williams). Doppiati di 1 giro: 11) Perez (Sauber), 12) Vergne (Toro Rosso), 13) Kovalainen (Caterham), 14) Glock (Marussia), doppiati di 2 giri: 15) Karthikeyan (HRT), 16) Button (McLaren) RIT. a 8 giri dal termine, RIT.: Ricciardo a 13 giri, Pic a 14 giri, Schumacher a 15 giri, Petrov a 63 giri, Kobayashi a 73 giri, De La Rosa, Maldonado e Grosjean al via.

Non posso fare a meno di notare per l’ennesima volta che dopo le vittorie di Button, Alonso, Rosberg, Vettel e Maldonado un sesto vincitore si è aggiunto alla lista. È un record assoluto. Peccato che non si sia raggiunto anche il record di sei scuderie, ma è inutile dire che Webbiiii si è meritato la vittoria, Grosjean no, quindi è giustissimo che abbia vinto proprio Webbiiii. ;-)

#6 Commento al Gran Premio di Monaco 2012 (parte prima: giovedì 24 e sabato 26 maggio)


Non so perché, ma la domenica in tarda serata, le domeniche in cui c’è stato un gran premio, mi prende uno strano senso di malinconia che difficilmente riesco a spiegarmi. Sarà la malinconia che segue l’euforia del gran premio? Sinceramente non saprei. Sta di fatto che il weekend di Montecarlo è terminato, quando mi appresto a iniziare questo commento, e che una pagina di questo campionato di Formula 1 che si sta rivelando meno monotono di quanto potevamo aspettarci all’inizio della stagione è stata scritta. Che ci piaccia o no, le cose sono ancora piuttosto intricate e, non è da escludere, potrebbe continuare su questo stampo ancora per molto. Sta di fatto che in questo weekend di gara c’è chi ha superato le critiche mostrando qualcosa che in pochi avrebbero pensato di vedere (e non mi riferisco solo a piloti di team prestanti), mentre c’è invece chi sta sconvolgendo in negativo (e qui sì, mi riferisco a qualcuno che in un top team ci sta). Ma prima di arrivare a quando Schumacher, Massa e anche Kovalainen hanno dimostrato che qualcosa di positivo sono in grado di farlo anche loro e a quando Button ha mostrato ancora una volta la sua inconsistenza post-GP inaugurale, ma soprattutto quando Grosjean ha mostrato per l’ennesima volta che fare la mina vagante della top-ten è il suo principale obiettivo di vita, la strada è ancora abbastanza lunga.
Uscivamo da un gran premio di Spagna che aveva visto la vittoria di Maldonado, la prima per il pilota venezuelano (e non colombiano come l’ha descritto Mazzoni a un certo punto delle qualifiche), che aveva riportato la vittoria alla Williams a cui mancava dal lontano gran premio del Brasile del 2004 (gran premio che non ho visto in diretta e che devo ancora vedere – ma mi pare di averlo notato su Dailymotion), ed è arrivato il weekend di Montecarlo. Qui si prospettava la possibilità di avere un sesto vincitore per il sesto gran premio, e addirittura di una sesta scuderia. Qualcuno ipotizzava che fosse la volta buona della Lotus, magari di Raikkonen o, perché no, addirittura di Grosjean. Evidentemente non è andata così e in casa Lotus sono riusciti ancora una volta a mettersi la zappa sui piedi da soli con la strategia per Raikkonen, mentre per Grosjean non c’è nemmeno stato bisogno di fare questo sforzo in quanto il francesino futuro vincitore di numerosi titoli ha pensato bene di combinarne una delle sue già al momento del semaforo verde, riuscendo a impattare contro due vetture nel giro di pochi secondi e di provocare il ritiro di altri tre nei secondi subito successivi, venendo miracolosamente evitato dalle altre quindici vetture che c’erano in mezzo. Costui si dovrebbe dare una calmata. Su sei partenze, è la terza in cui va addosso a qualcuno, mi pare. E che cavolo, BASTAAAA!

Come sono arrivata alla partenza senza nemmeno passare per le prove libere? O.O Questo è un bel mistero, ma evidentemente i miei commenti avvengono spesso e volentieri in modalità random. Dato che stiamo parlando di cose random, direi di aggiungere che penso che Taki Inoue avrebbe fatto meglio a dedicarsi a un’altra professione.
Sì, ma che c’entra?
Niente, appunto.
Va beh, andiamo avanti e addentriamoci nella chiara e cristallina situazione che tutti auspicavano.

Grosjiii, dal gradino più alto del podio: «Liberté, egalité, fraternité! Vive la France et la Lotùs!»
Tutti, contemplando Grosjiii: «È lui il nostro campione!»
Grosjiii, facendo un numero da giocoliere con le baguette: «Sono il campione del mondoooooooo!»
La bottiglia di champagne, guardandolo storto: «Dopo sei gare e con altri in testa alla classifica? Ma non dire cavolate!»
Grosjiii, lanciando la bottiglia addosso ai leader della classifica (nonché Vettel e Alonso prima di Montecarlo): «Sutil for president!»
Dopo avere lanciato la bottiglia, Grosjiii viene radiato dalla Formula 1 per avere commesso un attentato, specie nei confronti di un bambino piccolo. Infatti Vettel si stava riparando dietro al bavaglino, ma gli è caduto comunque il ciuccio dalla bocca.
Sutil prende il suo posto alla Lotus, su decisione del tizio che fu preso a bottigliate (fatto totalmente verosimile XD).
La sveglia: «DRIIIIIIN!»
Tutti, svegliandosi: «Ah, ma stavamo sognando?»
L’autrice: «Ma che sogni fate? Un sogno in cui non compare nemmeno un’Andrea Moda, una Simtek, una Pacific o una Lola Mastercard non vale la pena di essere sognato!»
La voce della coscienza dell’autrice: «Ehm... senti, hai già riempito una pagina Word di cagate, che ne diresti di lasciar perdere e di dedicarti alla stesura di un commento serio al gran premio del Pacifico?»
L’autrice: «L’ultimo gran premio del Pacifico è stato disputato nell’ottobre del 1995 e Schumacher ci vinse il suo secondo mondiale. Inoltre seppure l’ho già scaricato da youtube (con telecronaca brasiliana) devo ancora vederlo... è troppo tardi per commentarlo in un senso e troppo presto nell’altro.»
La voce della coscienza dell’autrice: «Pacifico 1995 non va bene? Allora perché non commenti Montecarlo 2012, nell’attesa?»
Eh, in effetti è un’ottima idea...

Giovedì: prove libere A.K.A. il momento in cui test driver usciti fuori dal nulla, che si riuniscono in un club il cui presidente è Valteri Bottas, prendono il posto dei piloti titolari di alcune scuderie e si destreggiano nel pregare di poter un giorno prendere il via a una gara. Con una certa sorpresa ho notato che Bottas, Bianchi e company sono stati totalmente inservibili, in quanto i piloti titolari hanno disputato già anche la prima sessione, che si è conclusa con il miglior tempo di Ferniiii e con Grosjiiii secondo. Ci sono stati dei problemi per Iceman che non ha nemmeno fatto registrare un tempo, cosa che ha impedito a Karthyyyy di raggiungere il suo obiettivo primario: la ricerca dell’ultima posizione. Ma sorprendentemente, con grande sconvolgimento di tutto l’ecosistema, Karthyyy non si è piazzato in 23esima posizione: anzi, è arrivato ad essere addirittura ventesimo, seguito da Pic, Glock e De La Rosa. O.O Va beh che sono solo prove libere e che i tempi fatti segnare non hanno tutta questa importanza, ma... insomma, certe cose non capitano tutti i giorni, no? Karthy for the win!!!! Ma anche no.
A dimostrazione del fatto che i tempi delle libere non contano nulla per la determinazione del risultato futuro, Jensiiii è andato a impossessarsi della vetta della classifica per quanto riguarda la seconda sessione del giovedì. Si è tenuto dietro, in seconda posizione, sempre Grosjiiii, dopodiché le due Ferrari con Feliiii davanti a Ferniiii, altra cosa che naturalmente non è stata indicativa dei fatti avvenuti più tardi nel corso del weekend.
La cosa più eclatante, guardando i tempi delle libere 2, è stata vedere Petrov in sedicesima posizione con la Caterham, seguito da Vergne, Ricciardo e Raikkonen, prima di Glock, Kovaaa, Pic, DLR e Karthyyy. Insomma, sono cose che fanno un certo effetto, no? Per non parlare del fatto che Petriiii era distaccato di meno di tre secondi dal miglior tempo, invece dei canonici non meno di cinque secondi che separano la più veloce delle “nuove scuderie” dalla leadership. Che sia giunto il momento in cui almeno la Caterham arriverà a dimostrare che tutte le chiacchiere secondo le quali certi team dovrebbero stare fuori dalla Formula 1 servono solo a dare aria alla bocca? Direi che ci spero... Caterham, Marussia e HRT saranno ancora indietro come i meloni in confronto agli altri, però in confronto alle scorse stagioni il distacco mi sembra lievemente abbassato almeno in gara: la Caterham per esempio non ha mai finito – tranne casi eccezionali (problemi tecnici e quant’altro) con tanti giri di ritardo, in generale è stata sempre doppiata di un giro, non di tre o quattro. Se non è un passo avanti evidente questo... Non dico che questi team raggiungeranno mai i livelli di chi sta in vetta alla classifica, ma mi sembra abbastanza plausibile pensare che possano avvicinarsi quantomeno a Force India e Toro Rosso, prima o poi. Almeno la Caterham a mio avviso ci riuscirà. Per nessuna ragione vorrei questi team fuori dalla F1.

E così si è concluso il giovedì, in attesa che arrivasse il sabato con la terza e ultima sessione di prove libere ma soprattutto con le qualifiche. Sorpresa numero 1: Karthyyyy davanti a DLR! Stavolta per soli quattro millesimi, ma comunque vedere Karthyyyy davanti a DLR è una cosa che fa un certo effetto. Guarda caso succede solo nelle prove libere. A proposito di Karthyyyy, è uno degli innumerevoli piloti che negli ultimi tempi sono stati descritti come a rischio licenziamento immediato, pare che ormai chiunque sia prossimo al licenziamento, mi sorprende che nessuno abbia ancora citato la clamorosa debacle di Jenson Button... ehm, lasciamo stare, di questo ne parleremo più avanti. Ma dopotutto forse Jensiiii sta semplicemente cercando di contraddire Briatore una seconda volta: quando Flavietto l’ha definito paracarro, lui ha vinto un mondiale, ha fatto una stagione 2010 buona e una stagione 2011 fantastica, dopo che Flavietto ha detto di essersi sbagliato nel definirlo paracarro, Jensiiii per puro spirito di contraddizione ha pensato di svolgere proprio quel ruolo (e dopo questa come minimo Jensiii vincerà il prossimo gran premio – anzi no, il semplice fatto che io abbia scritto che vincerà abbassa notevolmente le sue possibilità di vittoria: siamo tutti figli di Nostradamus e l’effetto di una gufata può essere agghiacciante).
Forse, cari lettori, oltre a Karthyyyy e ai miei vaneggiamenti mentali, vi interessa sapere anche chi ha ottenuto il miglior tempo. Ebbene, se proprio non potete sopravvivere senza questa inutile informazione, molto meno importante della scalata verso il successo del sommo Karthyyyy, è opportuno che io vi precisi che è stato Nico Rosberg a conquistare il miglior tempo nelle libere 3. Lo seguivano Feliiii, Sebbiiii, Ferniiii e l’onnipresente Grosjiiii, per cui ancora si prospettavano rosee speranze di pole position e di vittoria. Perché si sa: Grosjiiii è Grosjiiii ed è lui quello per cui tutti tiferanno un giorno, quando Ferniiii avrà deciso di ritirarsi, e i risultati di Grosjiiii saranno paragonabili a quelli di Ferniiii. Chissà perché, quando i due erano compagni di squadra in Renault, si vedeva proprio l’esatto contrario, ma non fa niente, Grosjiiii è una giovane promessa e dominerà nel prossimo futuro!

Grosjiiii: «Autrice, se non la smetti di sfottere, domenica alla partenza butto fuori mezzo schieramento.»
L’autrice: «OMG! Questo ha intenzione di fare altri danni...»
Grosjiiii (agitando minaccioso la baguette): «Liberté, égalité, fraternité! Vive la France!»

A proposito, mi sovviene che non ho ancora specificato alcune cose abbastanza importanti: DLR, ultimo classificato, era distaccato di quattro secondi dal miglior tempo. O.O Solo quattro secondi! O.o Ma a Montecarlo succedono i miracoli?! Peraltro Kovalainen aveva il 17esimo tempo davanti alla Force India di Di Resta, con Glock e Petrov subito dietro, ma davanti alla Williams di Maldonado!
“Questi tempi sono un po’ inconsueti” mi sono detta, non sapendo cosa aspettarmi per le qualifiche, quali sorprese avrebbero potuto riservare. Di sicuro le speranze della Lotus erano ancora molto buone e anche quelle di Grosjiiii... ma del resto Grosjiiii per buttare al vento tutte le speranze aspetta sempre il momento della partenza, è la situazione migliore per poter danneggiare anche la gara d’altri oltre che la sua, quindi evita di propendere per situazioni più indolori.

ORE 14,00: QUALIFICHE.
Il momento della verità è arrivato. Ce la farà il sommo Grosjiiii a dominare? Ce la faranno tutti gli altri ventitré piloti a tentare di fermare il suo dominio? Giammai! Grosjiiii non può essere fermato. Piuttosto sono le gare di molti altri che raggiungono un brusco stop quando hanno qualche incontro ravvicinato del terzo tipo con lui, ma questo è un altro discorso e ne parleremo in un’altra occasione, per l’esattezza al momento del via della gara, da cui siamo ancora distanti ben 24 ore (non siamo distanti 24 ore nel senso che mancano 24 ore a quel momento, ma solo che mancano 24 ore di ricostruzione prima di arrivarci – mi pare opportuno specificarlo, se no potreste pensare che ho qualche difficoltà nella ricostruzione spazio-temporale dell’accaduto).
Prima delle qualifiche c’erano già due dati di fatto: dopo l’incidente con Bruninho della volta scorsa, Schumacher sarebbe stato retrocesso di cinque posizioni sulla griglia di partenza, mentre anche Maldonado sarebbe stato retrocesso addirittura di dieci in virtù delle stronzate fatte nelle prove libere giusto per celebrare la vittoria della gara precedente... ehm, volevo dire che sarebbe stato retrocesso per avere causato una collisione con Perez.
È scattata la Q1 e immancabilmente Karthyyyy puntava all’ultima posizione. C’erano buone probabilità di successo, anche con quattro secondi di distacco anziché i canonici sette Karthyyyy ha buone probabilità di essere il più lento tra i più lenti... Ma, no! Un intoppo ha impedito che raggiungesse il culmine della filosofia indiana della ricerca dell’ultima posizione, in cui lui e Chandhok hanno dimostrato tutta la loro massima competenza.

Perez: «Andale andale, arriba arriba!» [CIT. Speedy Gonzales]
Il muro: «Ehi, levati di torno! Come ti permetti di centrarmi così come se niente fosse?»
Perez: «Ma levati tu! Come osi venirmi addosso?»
Il muro: «Noi muri non andiamo addosso ai piloti, salvo qualche eccezione...»
La qualifica di Speedy Gonzales è immediatamente terminata e il pilota della Sauber si è appropriato della ventiquattresima piazza, nascondendosi dietro al sombrero per schivare il lancio di pomodori da parte di Karthyyy.
Karthyyy: «L’ultimo tempo doveva essere miooooo!»
Chandyyy: «Se io fossi stato in pista, non avresti avuto speranze! Solo io posso arrivare ultimo!»
Pic (facendo un numero da giocoliere con le baguette, proprio come Grosjiii in caso di vittoria, di non vittoria e di incidente): «Quanto vi invidio, anch’io vorrei arrivare ultimo.»

Non c’è stato nulla da fare per nessuno, la qualifica di Perez era irreparabilmente giunta al termine e non avendo fatto neanche un tempo era fuori dal 107%. È stato però ammesso alla gara, ovviamente, perché se ammettono Karthikeyan quando prende tre secondi da De La Rosa, allora è opportuno che ammettano anche lo Speedy Gonzales del mondo dei motori.
C’erano altri sei piloti che rischiavano di finire fuori, e ce ne sono stati che ci sono andati parecchio vicini e che soltanto in extremis sono riusciti a far scendere Kovaaaa al 18° posto, seguito da Petrov, Glock, DLR, Pic, Karthyyyy e Perez. Ebbene sì, non avete le allucinazioni: DLR davanti a Pic! La HRT si sta avvicinando sempre più alla Marussia e c’è qualche possibilità che un giorno DLR possa piazzarsi davanti a entrambe le Marussia. Per Karthyyyy è meglio stendere un velo pietoso, dubito decisamente che accadrà mai qualcosa del genere.

Si è passati alla Q2 con i superstiti, ovvero tutti eccetto i piloti dei “nuovi team” e Perez, che stava ancora nascosto dietro al sombrero per evitare il lancio di pomodori da parte di Karthyyyy, a cui aveva strappato la prima posizione a partire dagli ultimi.
Le vetture sono scese in pista, in attesa che Force India, Williams, Toro Rosso e Sauber (Kobayashi, almeno) dimostrassero se erano o non erano capaci di accedere alla Q3. Le Toro Rosso chiaramente erano le principali indiziate a fermarsi lì, con Ricciardo che ha conquistato il sedicesimo tempo e Vergne che gli è arrivato subito dietro. Non è stata una sorpresa nemmeno che le Force India siano rimaste ferme lì. Anche Kobayashi e Senna non hanno avuto accesso alla Q3, mentre è riuscito ad accedervi Maldonado, con un guizzo felino che l’ha fatto risalire parecchio. Il fatto che su sette fossero fermi lì soltanto in sei significava una sola cosa: un altro pilota non avrebbe avuto accesso alla Q3 e il caso ha voluto che tale pilota fosse Jenson Button, che aveva conquistato il tredicesimo tempo dietro a Hulkino e Kobayashi e davanti a Senna, Di Resta, Ricciardo e Vergne. E se le altre sei eliminazioni erano abbastanza plausibili e solo un mezzo miracolo avrebbe potuto “salvare” uno degli altri piloti, era difficile poter dire lo stesso di Jensiiii.

Diversamente dal gran premio di Spagna, i piloti hanno pensato bene di scendere in pista subito, in Q3, facendo più di un tentativo. A parte Vettel, che evidentemente preferiva rimanere ai box con il ciuccio in bocca, tanto che non ha fatto registrare alcun tempo nella terza sessione.
Era il momento d’oro di Grosjean, che avrebbe dovuto sconvolgere tutti strappando la pole position. Che poi, se tutti si aspettavano una sua pole, perché avrebbero dovuto restarne sconvolti? o.o Questo è uno dei dubbi che nessuno risolverà mai, al secondo posto dopo il dubbio epocale su cui la Formula 1 è fondata: se il 100% della popolazione mondiale è composta da ferraristi e fan di Ferniiii, come fa allo stesso tempo ad essere composta al 100% da tifosi di Chandhok e Karthikeyan? Eppure è imprescindibile che a seconda dei momenti tutti siamo fan di Ferniiii oppure dei talenti indiani.
Okay, dopo avere scritto tutte queste scemenze mi dovrei tirare dei pomodori da sola, ma lasciamo stare, è meglio proseguire con la narrazione degli eventi.
Sul finale mi dell’ultima sessione di qualifiche mi sono alzata in piedi... ma si sa, i momenti “critici” sono da standing ovation, inoltre stando in piedi piuttosto che seduta sul divano si sentono anche di meno le potenziali scosse di terremoto, quindi due obiettivi raggiunti in una sola azione. Se Rob Smedley sapesse della mia soluzione perfetta si rivolgerebbe a me dicendo “well done, Sunshine”, mentre Ross Brawn mi definirebbe “my little star” come ha fatto dopo il miglior tempo di..................
Oh, dimenticavo, non posso spoilerare prima del tempo. Quindi veniamo al grande momento: Webbiiii in testa alla classifica, Iceman lontano anni luce, Grojiiii che si avvicinava... ma anche no, e poi la “zampata del leone”, come l’ha definita un fan di Button e Barrichello di mia conoscenza. SCHUMACHER IN VETTA ALLA CLASSIFICAAAAAAA!
Oh mio Dio, non ci credo, ho le palpitazioni... Schumacher in pole?! O.o E Mazzoni, con la voce del miglior guastafeste di tutti i tempi, ricorda a chi se lo fosse scordato (leggi: io) che Schumacher sarà retrocesso di cinque posizioni per l’incidente della volta scorsa (se Michael evitasse di usare le altre vetture come rampa di lancio farebbe un’opera utile alla società, in effetti) e che da questa pole position non partirà mai... a scattare in pole sarà Webber, appunto. E ricordiamoci che la pole è importantissima a Montecarlo, bla bla bla... quindi Webber ha già la vittoria in tasca... a meno che, ovviamente, non insista a perdere altre posizioni in partenza.
La classifica dei tempi in Q3 è comunque la seguente: Schumacher, Webber, Rosberg, Hamilton, Grosjean, Alonso, Massa al primo accesso stagionale all’ultima sessione, Raikkonen, Maldonado e senza tempo Vettel.
L’attesa per la gara, dentro di me, si fa sempre più pressante...

domenica 27 maggio 2012

Siamo figli di Nostradamus e di Maldonado!

Ho il serio dubbio che i miei commenti ai gran premi siano da esorcizzare. E' dal lontano 2008 che, quando non scrivo una sola riga sul gran premio prima della bandiera a scacchi, Massa ha buoni risultati (in proporzione al momento: nel 2008 un buon risultato era una vittoria o un secondo posto, adesso è arrivare al traguardo distaccato di pochi secondi dal compagno di squadra, o addirittura a pochi secondi dal leader). Se inizio il commento al gran premio dopo le qualifiche o addirittura prima, generalmente Felipe nel corso del weekend combina macelli oppure fa una gara anonima arrivando intorno alla quindicesima posizione. WTF?! O_______o

Passiamo a notizie meno sconcertanti delle mie presunte gufate: mio zio ha detto di aver sentito che Maldonado ha un contratto con la Ferrari, nonostante corra per la Williams, e che senza ombra di dubbio sarà lui a prendere il posto di Massa il prossimo anno (ebbene sì, Perez ormai non se lo sta più filando nessuno u.u). WTF?! E questa notizia da dove sbuca?
Oserei crederci, se non fosse che mio zio oltre a tutto ciò è convinto che Karl Wendlinger sia morto nel gran premio di Montecarlo di molti anni fa e non c'è stato verso di fargli capire che è tuttora vivo e vegeto.

A proposito di gran premio di Montecarlo... Che gara! O.O Sembrava un po' una palla all'inizio in effetti, ma poi qualche pilota scatenato ha deciso che non doveva essere una palla e sul finale, complici anche alcune gocce di pioggia, è stato spettacolare. E Kovalainen... cavolo, Kova è stato l'eroe della giornata! *_________* Dategli una McLaren e non fa nulla di significativo, dategli una Caterham e se fosse per lui li distruggerebbe tutti uno a uno i suoi avversari. A proposito di McLaren, stendiamo un velo pietoso su Button, di cui parlerò successivamente nel commento al gran premio.

Cosa che con la Formula 1 non c'entra niente, ma è opportuno menzionare in quanto mi sta riempendo di gioia ed è una delle poche cose che riescono a farlo di questi tempi (oltre la Formula 1), sto scaricando tutti i vecchi film del Maggiolino Herbie! *______* Non vedo l'ora di vedermeli. Per ora ho visto solo quello del 2005 con Linsday Lohan nei panni di una pilotessa di Nascar.

Concludo dicendo che purtroppo non mi potrò vedere la Indy500 in diretta, visto il vaneggiare della mia connessione, ma niente paura... prima o poi la scaricherò e me la vedrò! U.U Intanto devo ancora finire di scaricare la gara di Sao Paulo dove Sato arrivò terzo. Ma intanto tengo le dita incrociate per Taku e per Rubinho! *-*

sabato 26 maggio 2012

Le Nostre Gufate... perché l'Apocalisse si avvicina (Spagna 2012)

Rieccoci con le gufate del GP di Spagna... chiedo scusa per tutto il tempo che ho lasciato passare, ma ora sono qui e direi che è questo l'importante. :-P

Tutto inizia da Calu!

"Buongiorno amici telespettatori e benvenuti per questa partita, l'ultima di campionato, tra Juventus e..."

"Ma che azz?! Dove è finita la F.1? Ma stiamo scherzando?"

"Un cordiale saluto da Gianfranco Mazzoni e Ivan Capelli. Siamo a Barcellona per la 5^ prova stagionale, il GP di Spagna..."

"Forse era meglio il calcio..."

*interviene Calu11*

"MA SEI PAZZO? F1, F1, F1, F1, FORMULA UNOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!"

C'era molta preoccupazione alla Gufate & Co. di Calu11. Tutti volevano gufare sul calcio, dando come gufata la prima sconfitta stagionale della Juventus. Invece Calu11 voleva la Formula 1, con Maldonado magicamente in prima fila e lì a fare il tifo per lui (e Kobayashi). Hamilton è preoccupato, la penalità può arrivare. E infatti arriva... Maldonado in pole! Pazzesco

"L'avevo detto che poteva esserci questa penalità per Hamilton" commenta Mazzoni.
"Silenz, please. Stop talking!" ribatte Hamilton.

Alonso se la ride, è secondo. Davanti al suo pubblico. Pronti e via: Alonso scatta davanti a Maldonado e si avviano ad una gara simile a quella di Spa 2009 con Kimi Raikkonen e Giancarlo Fisichella. Hamilton rimonta fino alla top 10! Vettel manca il podio, come Webber che arriva ancora 4°. Kobayashi e Perez litigano durante la gara ma finiscono lo stesso nella top 10. Button cerca il podio ma Raikkonen lo frega offrendo un cremino a un meccanico McLaren che si distrae ai box.

"Almeno indoviniamo anche il primo che fa un incidente e il primo ritirato!"
"Perry McCarthy farà un bel botto e Valentino Rossi si ritirerà!"
"Ma che stai dicendo? Il primo correva con l'Andrea Moda e mai qualificato e Rossi è in MotoGp!"
"Ah, credevo stessi parlando della gara sugli autoscontri..."
"Ma lì sicuramente Mansell fa il culo..."

Visto che non so come concludere, metto una bella GIF riassuntiva della gara:
Ah no, questo era il GP degli autoscontri del 2008. D:


Tutto prosegue con Milù Sunshine:

Veniamo alla mia gufata. Non sapevo ancora della squalifica di Hamilton quando l'ho scritta prima di connettermi, ma non mi andava di cambiarla dato che ho pronosticato una vittoria di Pic! u.u

3... 2... 1... Scattano le vettureeeeeeeeeeeeee! azionate dalla voce di Mazzoni, Hammiiii e Maldiiii pensano di essere sugli autoscontri, si schiantano l’uno contro l’altro travolgendo tutta la top ten, mentre Button viene tamponato dalle Force India e dalle Toro Rosso e Webber non parte per problemi al kers. Rimane fermo lì mentre tutti gli altri piloti dietro si tamponano a vicenda! Dopo la partenza rimangono Webber fermo sulla griglia di partenza, poi Petrov, Kovalainen, Pic, Glock, De La Rosa e Karthikeyan... ah, no Karthikeyan non c’è, non è stato dentro al 107% dei punti conquistati a briscola da Liuzzi ma ciò nonostante è stato ammesso a un importante torneo di briscola quindi se n’è andato a giocare a carte dove ottiene risultati sorprendenti: perde sempre.
Mazzoni nel frattempo ha il calo di voce perché ha urlato troppo per via di tutti gli incidenti che hanno coinvolto le vetture in partenza, inizia ad avere le allucinazioni e ogni tre secondi esclama: «Katayama ha superato Berger!» E poi si mette a raccontare per l’ennesima volta che Rosberg ha fatto il suo primo test a Barcellona a 17 anni, che non aveva neanche la patente per girare per strada e che si era fatto accompagnare al circuito. Rosberg nel frattempo si è ritirato al via e passa tutto il tempo a prendere per i fondelli Stella Bruno ridendo delle sue domande. Poi va a casa, dato che è nonno [CIT. Stella Bruno], e va a badare al nipote.
Ferniiii intanto s’intrufola nella cabina di commento, Mazzoni sviene alla vista del suo idolo e decide di cambiare professione e trasferirsi in Brasile dove aprirà una fabbrica che produce zerbini. A quel punto rinviene e Ferniiii glielo sconsiglia, suggerendogli piuttosto di gufare Petriiii per vendicarsi del fatto che fosse più faster ad Abu Dhabi. Non appena Mazzoni ha l’idea di gufarlo, Petriiii si ritira, lasciando la leadership a Kovalainen, che si ritira con la vettura in fiamme dopo venti giri. Nel senso che, da quando la sua vettura prende fuoco, rimane in pista per venti giri e poi finalmente quando i ghiacci della calotta artica da cui è composto iniziano a sciogliersi decide di fermarsi e, preso un estintore, spegne la sua Caterham che stava andando a fuoco.
Glock è in testa, seguito da Pic e da De La Rosa! Webber è fermo sulla griglia di partenza da metà gara e finalmente si accorge che la gara è iniziata e che ha 25 giri di ritardo. Riesce a recuperarne due o tre nell’altra metà gara, ma non riesce a far nulla per interrompere la supremazia delle Marussia!
Intanto viene a diluviare a cinque giri dalla fine, tutti vanno ai box a mettere le heavy rain tranne Glock che continua sulle slick (ogni riferimento a fatti realmente accaduti è puramente casuale) e vede il suo margine su Pic ridursi secondo dopo secondo... a una curva dalla fine le gomme non tengono più, Glock è perfino più lento di Karthikeyan su un apecar, e Pic lo supera, vincendo la prima di una lunga serie di gare! *-* Dalla gioia si mette a cantare via radio le canzoni di Carla Bruni e viene nel frattempo eletto presidente della Francia.
Sale sul podio saltando come Webber in caso di vittoria, lanciando per aria delle baguette, mentre viene suonato l’inno francese seguito da quello russo. Accanto a lui ci sono Glock e De La Rosa, mentre Webber che è arrivato quarto si trasforma magicamente in Berger dato che entrambi sono nati il 27 agosto, anche se con molti anni di differenza. Mazzoni, estasiato dal fatto che non aveva le allucinazioni quando vedeva Berger in pista nelle scorse stagioni, decide di non trasferirsi più in Brasile e di non aprire la fabbrica di zerbini, ma di continuare a fare il telecronista. I piloti accolgono la notizia con gioia senza dimenticare di toccarsi gli attributi.
Liberté, égalité, fraternité, vive la France, les baguettes et Pic!

Infine conclude Zio Tic:
Alonso supera Maldy alla partenza, incidente nelle retrove con 3-4 macchine che sarannno costrette al rientro ai box, incidente di Rosberg e penalita per Vettel che chiuderà al 7° posto, 5° con un ottima startegia Webber, 8° Hamilton dietro al compagno button, Massa a punti, Vince Fernando davanti Grosjean e Maldonado, che si sfideranno in un duello negli ultimi giri.

Classifica 2012 dopo i primi cinque gran premi


Dopo una notte in cui un sogno motoristico è tornato a farmi visita (nel mio sogno Bruno Senna vinceva la 500 miglia di Indianapolis, e Valteri Bottas, che guidava la Williams al suo posto nel gran premio di Montecarlo, otteneva la seconda vittoria stagionale per la Williams dopo quella di Maldonado nello scorso GP), eccomi qui ad aggiornare finalmente il blog.
Mi ero scordata che mi ero a suo tempo prefissata di postare la classifica ogni cinque gran premi. Ecco quindi la classifica ufficiale dopo i gran premi di Australia, Malesia, Cina, Bahrein e Spagna.


Che altro dire? Beh, finora è un campionato apertissimo. Attendo con ansia gli sviluppi che ci saranno nel corso del weekend.

Lo stamp proviene da GPUpdate.

mercoledì 23 maggio 2012

martedì 22 maggio 2012

OT: le attività del blog stanno per riprendere...

Cari lettori, scusate l'assenza. Dopo il terremoto della notte tra sabato e domenica e dopo l'altra terribile scossa di domenica pomeriggio, non mi è nemmeno passato per la testa di venire ad aggiornare con ciò che avevo in mente di aggiungere. Ma ora, se tutto andrà bene, riprenderò. E' il modo migliore per riprendere una vita normale.
Non preoccupatevi per me, sto bene (fisicamente, almeno, psicologicamente no) e anche tutti i miei cari.

Insomma, Andrea Moda, Pacific, Simtek e Lola Mastercard non hanno perso la loro più grande fan. ;-)
Come direbbe una mia cara amica, #MilùFighting! ;-)
E come la mia amica non direbbe, dato che fa parte del 90% della popolazione mondiale che non segue la Formula 1 e del 99% che non conosce il grandioso originale Stig, #PerryMcCarthyForever!

giovedì 17 maggio 2012

Digressioni pomeridiane su Jerome D’Ambrosio O.O


È il tardo pomeriggio del 17 maggio e finalmente ho tempo per occuparmi di quanto ho letto ieri sul twitter ufficiale della Ferrari. In una parola, hanno-smentito-l’imminente-ingaggio-di-Jerome-D’Ambrosio-per-la-stagione-in-corso.
Vi immagino con un’espressione di questo tipo: O_______o
Siete tutti impegnati a ripetervi il dubbio che vi tormenta. Perché la Ferrari non ha ingaggiato D’Ambrosio? Beh, no, la domanda è: chi è D’Ambrosio?
Qualora non ve lo ricordaste, ci tengo a rinfrescarvi la memoria: ce l’avete presente un certo team Virgin che ora si chiama Marussia e che dal 2010 a questa parte ha come prima guida Timo Glock, ogni anno cambia secondo pilota e immancabilmente una volta che il secondo pilota viene messo a piedi a fine stagione non trova un volante per l’anno seguente? Ecco, quello che c’era l’anno scorso era D’Ambrosio.

La notizia mi sconvolge: ma come? Io cerco di tenermi aggiornata su tutte le telenovele motoristiche e mi era sfuggito un fatto del genere? Pensavo che la Ferrari sarebbe stata guidata, nell’imminente, da Adrian Sutil, Paul Di Resta, Jules Bianchi e Jaime Alguersuari! WTF?! O.O Ora sbuca fuori che esistono anche dei rumor su D’Ambriiii e io me li ero persa? È proprio vero: l’età avanza... è proprio vero che quando avremmo l’età di Schumacher non saremo più in grado di distinguere il buio della notte dalla luce emanata da Fernando Alonso!
Oh, dimenticavo: quando io avrò 43 anni, Ferniiii ne avrà 50. Di conseguenza sarà già da oltre dieci anni un vecchio decrepito – motoristicamente parlando, sia chiaro – lui stesso. U.U

martedì 15 maggio 2012

Digressioni serali su Adrian Sutil... {A.K.A. Adrian, ti prego, abbassa quella bottiglia!}


Sono passati quattro giorni da quando ho scritto la prima parte di digressioni a proposito di Di Resta. Non doveva esserci questa parte, ma visto che il precedente articolo si chiudeva con un’affermazione sibillina, non ho potuto farne a meno.

Altro pilota che secondo fonti estremamente attendibili potrebbe arrivare in Ferrari al più presto sarebbe nientemeno che Adrian Sutil. L’ho menzionato per ultimo... non è che ora me lo ritrovo sotto casa con una bottiglia rotta in mano?
Questo è quanto avevo scritto. Ebbene, non avevo immaginato che la realtà (di cui per forza di cose una buona parte è immaginata, a meno che Sutil non riesca a occupare tre sedili contemporaneamente, cosa che ritengo abbastanza improbabile) fosse ben più esaltante.

Sono passati due giorni dal weekend che ha cambiato per sempre la storia di Pastor Maldonado e, dal momento che l’argomento è già passato di moda, c’è sempre bisogno di notizie interessanti che possano intrigare. Se poi queste notizie si smentiscono l’una con l’altra pazienza, dopotutto è questo il fascino dei rumor.
Adrian Sutil si è fatto vedere nel paddock di Montmelò (per andare a prendere a bottigliate Hamilton? O.O) e puntualmente è giunta l’indiscrezione che il lanciatore di bicchieri potrebbe tornare al volante al più presto. In quale team? È proprio questo il bello dell’indiscrezione: la storia circola in tre forme diverse, ha a che vedere con piloti che saranno licenziati dopo il gran premio di Montecarlo e rimpiazzati da Sutil, o in alternativa con Sutil che rimpiazzerà il rimpiazzo dei piloti licenziati.

Versione dei fatti numero 1 (quella di cui non frega niente a nessuno perché si tratta della Williams): vista l’inconsistenza e l’inadeguatezza dei risultati ottenuti finora Bruno Senna verrà licenziato dopo il prossimo GP di Montecarlo – e qui già mi chiedo: perché dopo Montecarlo e non ora? – e sostituito da Sutil.
A me questa cosa sembra alquanto fantasiosa, per due serie di motivi: 1) i risultati di Senna, eccetto nel GP di Spagna, sono stati più o meno in linea con quelli del compagno di squadra, 2) la Williams si è ritrovata giusto tre mesi fa a dover scegliere tra Senna e Sutil, e ha scelto Senna; che razza di senso avrebbe cambiare idea così dal nulla dopo cinque gare?
Per di più al momento attuale l’immediato licenziamento di Bruninho non è supportato da nessun dettaglio che abbia dell’ufficialità.

Versione dei fatti numero 2 (quella che quantomeno si basa su un dettaglio che qualcosa di logico ce l’ha): la dichiarazione ufficiale della Ferrari è che si aspetta che nel prossimo GP di Montecarlo i risultati di Massa siano superiori a quelli ottenuti in Spagna. Da questo deriva il rumor secondo il quale dopo il GP di Montecarlo Massa verrebbe licenziato e immediatamente rimpiazzato da Sutil. Anche questa cosa mi sembra alquanto fantasiosa, seppure supportata da un minimo di logica: la logica, però, si interrompe nel momento in cui la Ferrari non sostituirebbe Massa con un pilota che abbia qualche legame con la Ferrari (ogni riferimento a Perez è puramente casuale), ma con Sutil che di legami con la Ferrari al momento pare non averne affatto.

Versione dei fatti numero 3 (ovvero la precedente con più story-line): fino al licenziamento di Massa, tutto sarebbe uguale al punto precedente, se non che a prendere il suo posto in Ferrari sarebbe Paul Di Resta. Pare che il padre di Lewis Hamilton (che è il manager di Di Resta – e Mazzoni non l’ha ricordato nel corso della telecronaca O.O) sia stato visto a parlare con qualcuno della Ferrari... di conseguenza 2 + 2 fa Ferrari & Di Resta insieme nel prossimo futuro. Che cosa c’entra in tutto ciò Sutil? Beh, prenderebbe il posto di Di Resta in Force India. Ma la Force India non l’aveva messo a piedi? Sì, appunto, ma il bello dei rumor è che non ha importanza che abbiano un senso logico, quindi è evidente che la Force India, che si era liberata di Sutil, se lo riprenderà di sicuro. Il punto è che gli stessi rumor sostengono che anche Alguersuari prenderà il posto di Massa. E anche Jules Bianchi (a proposito, non è il collaudatore della Force India? Quindi non sarebbe lui a prendere il posto di Di Resta qualora questo andasse in Ferrari?), ovviamente, prenderà il posto di Massa.

Non so cosa sia più sorprendente: che tre piloti nel prossimo futuro prenderanno il posto di Massa, oppure che Sutil prenderà il posto di tre diversi piloti! Fine delle digressioni serali. Continuerò a occuparmi di tutti i rumor più interessanti e in stile telenovela che usciranno fuori dal nulla ogni tre secondi nei prossimi giorni. Attendo con impazienza, però, il momento in cui verrà ipotizzato un immediato accasamento di Sutil alla Lotus! :-P

#5 Commento al Gran Premio di Spagna 2012 (seconda parte: domenica 13 maggio)


Ogni giorno capitano cose che non ci aspettiamo, cose che ci sorprendono e che tutto sommato ci lasciano un po’ sconcertati. Il mio stato d’animo dopo questo weekend è: vorrei che il gran premio di Montecarlo iniziasse domani. Purtroppo non sarà così. Credo comunque che, viste tutte le sorprese che ci sono state riservate, tre settimane fossero un tempo di attesa abbastanza ragionevole. Oggi siamo stati senza ombra di dubbio ricompensati. E non solo oggi, domenica 13 maggio, ma anche ieri. Chi si lamenta che questa Formula 1 è monotona come non mai si sbaglia. Qualcosa è monotono quando è talmente ovvio e scontato che in anticipo puoi prevedere cos’accadrà. Se venerdì scorso qualcuno vi avesse chiesto chi avrebbe vinto il gran premio, cosa avreste risposto? Forse Hamilton, oppure Alonso, o magari Button, Vettel o Webber. Qualcuno si sarebbe spinto oltre, azzardando Rosberg o eventualmente Raikkonen. Qualche pazzo avrebbe osato menzionare i compagni di squadra di tre di essi, provocando una serie interminabile di risate (la cosa più preoccupante è che oggi come oggi di questi tre quello che mi sembra più plausibile per una vittoria è proprio Grosjiiii). Invece non è successo niente di tutto ciò e un’ennesima pagina della storia della Formula 1 è stata scritta. Dalla prossima gara in poi non cambierà niente rispetto alla situazione che precedeva il gran premio di Spagna, è chiaro, ma comunque un nuovo tassello di questo campionato è stato scritto e ci ha condotti a un’ulteriore conferma di quello che ancora non avevamo il coraggio di ammettere con noi stessi: prevedere cos’accadrà in futuro, in questa stagione, è impossibile. Eccetto il fatto che Caterham, Marussia e HRT sono i tre team più lenti in qualunque circuito, per il resto l’unica cosa che sappiamo è che quello che è accaduto nelle gare precedenti non dà alcuna indicazione su quello che accadrà in futuro. Cinque vincitori diversi appartenenti a cinque team diversi in cinque diversi gran premi (cosa che non accadeva dal lontano 1982, dove ben undici piloti vinsero almeno una gara nel corso della stagione): nessun team prevale, di fatto, sugli altri; è difficile anche arrivare a stabilire chi siano i due o tre team che stanno in vetta alla pari. Devo dire che per me questa è una situazione inedita: il massimo che ero arrivata a vedere da quando seguo la Formula 1 erano tre team che potevano ragionevolmente puntare alla vittoria regolarmente nel corso della stagione, e mi riferisco a Redbull, Ferrari e McLaren nel lontano e piuttosto vicino 2010. L’unica stagione che ho visto in cui ben cinque team avevano ottenuto almeno una vittoria è stata il 2003 (Ferrari, Williams, McLaren, Renault e Jordan), dove però i team in questione sarebbero stati quattro se la gara di Interlagos (vinta da Fisichella su Jordan dopo l’esposizione della bandiera rossa per gli incidenti di Webber e Alonso) fosse stata disputata in condizioni “normali”. Quest’anno abbiamo visto cinque vincitori diversi, appartenenti a cinque team diversi, in cinque gran premi... lo so che l’ho già detto tante volte, ma ripetersi non fa mai male (l’unica eventuale controindicazione è che i lettori decidano di cliccare sulla X in cima alla schermata, ma questo è un altro discorso), tutti questi gran premi di fatto, sono stati disputati in condizioni normali (anche in Malesia, dopo la ripartenza, le condizioni erano quantomeno nella media – questo preparatevi a leggerlo di continuo da qui fino alla fine della nostra esistenza terrena che sarà anticipata dalla voce di Mazzoniiii).

Ehi, ma il commento è appena iniziato e voi, lettori che ignorano il risultato della gara (ma chi ci crede! però facciamo finta di crederci perché è bello immaginare di essere io a svelare a tutti cos’è accaduto), non sapete ancora che un ulteriore pilota che non è Button, Alonso, Rosberg o Vettel ha vinto il gran premio! Anzi, per la cronaca siete rimasti alla griglia di partenza che ho descritto ieri, con Hammiiii in pole position. Bene, dimenticatevi tutto quanto: la McLaren ha messo in atto un’ennesima performance autodistruttiva (cosa in cui in questa stagione non la batte nessuno), cosicché Gigino è andato in pista con una quantità troppo scarsa di carburante durante le qualifiche. Ciò comporta che è stato squalificato, il suo tempo è stato annullato e lui è stato retrocesso in fondo alla griglia di partenza, quindi 24° dato che non si poteva fare una gara senza Karthyyyy e quindi è stato ammesso per via dei tempi fatti registrare nell’unica sessione di prove libere in cui ha realizzato un tempo. Grande Karthyyyy! Cioè... grande Karthyyyy fino a un certo punto: il fatto che conquisti l’ultimo tempo non sarebbe neanche scandaloso in sé (arrivare costantemente dietro al compagno di squadra non è ritenuto da nessun tifoso un crimine degno di critica asfissiante – a meno che chi arriva dietro non abbia più di quarant’anni e non abbia mai guidato la Ferrari), ma essere ultimo distaccato di oltre tre secondi dal compagno di squadra direi che è abbastanza imbarazzante. Ma dopotutto la ricerca dell’ultima posizione fa parte della filosofia indiana che anche Chandhok ha tentato di mettere in pratica prima di essere messo a piedi. Comunque se Karthyyyy fosse nato vent’anni prima, l’avrei visto bene come compagno di squadra di Paul Belmondo sulla Pacific color carta di uovo di Pasqua.

Maldiiii: «Scusa autrice, io parto dalla pole position e tu te ne stai a parlare di Chandhok, Karthikeyan e della Pacific così come se niente fosse?»

Oh, giusto, mi sembrava infatti di avere dimenticato qualcosa di fondamentale. Pastor Maldonado, membro onorario del Club dei Piloti Paganti e per questo criticato pesantemente anche nelle occasioni in cui non ha combinato danni, che casualmente si era messo dietro tutti a parte Hamilton, non appena quest’ultimo è stato retrocesso ha guadagnato la leadership e la prima posizione sulla griglia di partenza. Ebbene, casomai ci fosse bisogno di ulteriori dimostrazioni, lo status di pilota pagante non implica necessariamente che le prestazioni siano le stesse ottenute da Taki Inoue nella sua gloriosa (o se preferite ridicola) carriera in Formula 1. E nemmeno che ciascun pilota pagante sia destinato ad eguagliare Yuji Ide, Alex Yoong e, per par condicio, anche piloti non asiatici del calibro di Gaston Mazzacane, noto fenomeno che ha gareggiato in Minardi nel lontano 2000 come compagno di squadra di Marc Gené (uno che quando parla si sente lontano un miglio che è spagnolo per quant’è forte il suo accento XD) e che l’anno successivo se non sbaglio è stato ingaggiato da qualche altro team ma non riesco assolutamente a ricordare quale (di conseguenza non ho idea di chi fosse il suo compagno di squadra... non era alla Sauber? O.O No, alla Sauber c’erano Salo e Diniz e spero anche che la Sauber ingaggiasse piloti più decenti di Mazzacane... ma allora dove diamine era?!). Anzi, non sono nemmeno sicura che abbia gareggiato per qualche altro team! Eppure sì, deve essere così. U.U Ho il ricordo di Mazzacane in F1 nel 2001. Per quale dannata ragione ho così tanti buchi neri relativi al 2001? O.o Va beh, non è così importante... posso ultimare tranquillamente questo commento anche senza parlare di vecchie glorie della Formula 1... A proposito, Mazzacane è del 1975, quindi è più giovane di due degli attuali piloti! #LoRivoglioInFormula1! #MaAncheNo!

Mazzzzzzzzzacane: «Autrice, perché continui a parlare di me?»
L’autrice: «Anche questa in effetti è una bella domanda.»

SCATTANO LE VETTUUUUUUUREEEEEEEEEEEEE! Pastor Maldonado scatta dalla pole position per la prima (e ultima?) volta nella sua carriera in Formula 1! Yeaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhh! The Power of Maldiiiii! Tenta di opporre resistenza, ma niente da fare, in partenza Ferniiii supera il pastore e tutte le sue pecore! A proposito di pecore e di una conversazione via MSN avvenuta con due certe persone (di cui è a conoscenza anche una terza persona) che ho conosciuto molto tempo fa su un certo forum, a proposito di pecore superate da vetture, tra poco parlerò di Webber (sì, lo so, a parte queste tre persone nessuno sa di cosa sto parlando – ed è anche meglio così).
Se Maldonado non si chiamasse Pastor ma avesse un qualsiasi altro nome non avrei fatto questo discorso contorto a proposito di pastori e pecore e avrei già detto da un bel po’ che il fenomenale francesino che vincerà i prossimi quaranta titoli stranamente è stato superato da Raikkonen in partenza, inutile, niente da fare, Grosjiiii ha tentato di distrarlo lanciandogli addosso una baguette, ma Raikkonen è in realtà un pezzo di ghiaccio e non se n’è nemmeno accorto. Se fosse stato chiunque altro, si sarebbe girato indietro per fargli una linguaccia, ma naturalmente, dato che la massima espressione di gioia per Icecream-man è la totale inespressività ha continuato la propria gara così come se niente fosse.
Nel frattempo Grosjiiii ha concentrato i suoi sforzi nel tentativo di difendersi da Perez che stava prendendo in seria considerazione l’idea di metterselo dietro.

Checo: «Andale, andale, arriba, arriba!» [CIT. Speedy Gonzales]
Grosjiii (agitando minaccioso la baguette): «Liberté, égalité, fraternité!»
* La baguette colpisce il sombrero di Speedy Gonzales, che vola via. *
Checo: «Vendettaaaaaaaaaa!»
* Lancia addosso a Grosjiii peperoncini messicani. *
Grosjiiii: «Vive la France!»
* Tenta di ghigliottinare l’avversario grazie al potere della sua baguette, ma è troppo tardi: Perez sta vagando per i prati, alla disperata ricerca del suo prezioso sombrero, dove tiene i peperoncini di scorta, per rendere piccante il sushi preparato da Kobyyyy dentro al box della Sauber. *

Perez ha forato una gomma, quindi la prima cosa che ha fatto quando si è trovato davanti all’ingresso della corsia dei box è stato entrarvi, quindi per il momento possiamo lasciarlo da parte. In partenza una Marussia – probabilmente quella di Zac Efron 2 – ha lievemente roteato in stile trottola, ma poi Pic dopo un 360° si è rimesso in strada e si è involato lungo una gloriosa gara in cui ha avuto l’onore, a un certo punto, di superare Karthikeyan, cosa non da poco: Karthyyyy generalmente è ultimo, quindi è matematicamente impossibile superarlo.
Ma intanto in partenza c’era anche qualcun altro che, come avevo già preannunciato, aveva sfoderato un’altra grandiosa performance: parlo di un pilota che ha ingiustamente passato tutta la sua vita a cedere posizioni a bambini che bevono ancora la Redbull dal biberon e che è stato privato degli innumerevoli titoli che ha dimostrato di poter vincere nel corso della sua carriera tempestata di ripetuti successi. Figuriamoci che l’anno scorso su una Redbull che in confronto alle altre vetture era un raggio spaziale è riuscito a vincere ben UNA GARA, e solo perché come diversivo si sono inventati la storiella del cambio mal funzionante di Vettel! In una parola (anzi due) sto parlando di Mark Webber.

* Webbiiii fischietta allegramente, fermo sulla griglia di partenza. *
Webbiii: «Ehi, ma che cosa sono quelle sagome con i colori della bandiera indiana che mi sono passate davanti?»
* Nessuno gli risponde. *
Webbiii: «E quelle piume rosa da ballerina brasiliana?»
* Feliiii si gira e gli fa una pernacchia. *
Feliiii: «Felipe is faster than youuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu!»
Webbiii: «Ma la gara è già partita?! O.O Kers?! Kers, dove sei?»
Il kers: «Non mi sono mosso di un millimetro e sono perfettamente funzionante. Smettila di dare la colpa a me per la tua inettitudine in partenza!»
* Webbiiii si nasconde dietro una sagoma che somiglia alla sua vettura. Ah, no, era una Toro Rosso! *

Webbiiii è riuscito a farsi superare da qualunque vettura potesse umanamente puntare a superarlo, ma tutto sommato è riuscito, al termine del primo giro, a perdere una sola posizione rispetto a quella di partenza. La classifica era: Ferniiii, Maldiiii, Icecream-man, Rosberg, Grosjiiii, Schumacher, Vettel, Button, Kobyyyy, Vergne, Feliiii e Webbiiii nelle prime dodici posizioni. THE POWER OF WEBBIIIII!
È da rimarcare anche la notevole partenza di Kovalainen, che ha superato al via il compagno di squadra e anche la Williams di Bruninho. Inutile dire che Kovaaaa non può fare altro che superare vetture in partenza, perché poi è chiaro che nel corso della gara difficilmente sarà lui a superare invece di essere superato: o meglio, doppiato, generalmente le Marussia e le HRT sono ad anni luce da Kovaaaa.
Dopo un primo giro movimentato, la situazione si è stabilizzata. Vergne aveva Feliiii a distanza notevolmente ravvicinata, erano le due vetture più ravvicinate, ma non erano vicine abbastanza affinché Feliii potesse tentare il sorpasso.
La situazione di regolarità si è interrotta al settimo giro. Le gomme Pirelli che nell’ultimo anno sono state criticate dalla stampa per il loro logoramento, e che nelle scorse settimane sono state criticate da Schumacher per lo stesso motivo, cosa che ha portato istantaneamente la stampa a prendere la posizione opposta sostenendo che il loro degrado è immaginario e frutto di una mente troppo anziana per rendersi conto del logoramento delle gomme della propria vettura (N.d.M.: per la cronaca, questo non è fangirlismo; critichiamo pure, ma almeno limitiamoci a motivi validi, please – cosa che a nonno Michael toccherà tra poco anche da parte mia, non per questioni relative a critiche su gomme bensì per il non saper distinguere una vettura da una rampa di decollo, ma questo è un altro discorso che arriverà tra cinque giri); stranamente davano già segni di cedimento e Webbiiii è stato il primo a rientrare ai box. Ebbene sì, è riuscito a primeggiare in qualcosa.

* Perez mi guarda con aria minacciosa, prendendo fuori peperoncini dal sombrero di riserva che teneva appeso alla presa d’aria della sua monoposto. *

Mhm... sono piacente, Webbiiii, ma non ha primeggiato neanche qui. Perez era già rientrato ai box dopo un giro.
Dunque, dov’eravamo? Ah, già, a Webbiiii che è rientrato ai box. Un giro dopo è toccato a Vettel e successivamente nel corso di pochi giri anche ad altri.
Ad un certo punto rivolta a mio padre, che non aveva ancora perso totalmente interesse per il gran premio, mentre leggevo le posizioni che scorrevano in sovrimpressione, ho esclamato: «Ma c’è Kovalainen che evidentemente è quinto!»
Poi stranamente Kovalainen rimaneva quinto, ma non si vedeva neanche l’ombra di una Caterham tra le prime posizioni.
Intanto Bruninho, che ancora non si era fermato per cambiare gomme, era risalito fino agli scarichi della Lotus di Grosjiiii.

* Grosjiiii vede piume fucsia che svolazzano e una vettura che si avvicina. Fa un numero da giocoliere piuttosto sbrigativo con le sue baguette, preparandosi a un atto eroico. *
Bruninho: «THE POWER OF SAMBAAAAAAAAAAAAAAAA!»
Grosjiiii: «Liberté, égalité, fraternité!»
Bruninho: «SAMBA-PARTYYYYYYY!»
Schumiiii: «Ehi, cosa sono questi festeggiamenti senza aspettarmi?»
Grosjiiii: «De quels festeggiamentì parlez-vous? Sarete tutti quanti ghigliottiné!»
Bruninho: «SAMBAAAAA FOREVERRRRRR!»
* Bruninho si avvicina a Grosjiiii, schivando a malapena una baguette. Qualche pezzo di alettone vola in aria, ma non c’è da preoccuparsi: la quantità di pezzi che vengono scagliati per aria aumenta improvvisamente in presenza di Bruninho, Grosjiiii e altri sostenitori del kamikaze-style. *
Grosjiiii: «Vive la France et les baguettes!»
* Grosjiiii si allontana mentre Bruninho si concentra nel ricordare i passi della lambada. *
Bruninho: «SAMBA PARTYYYYY!»
Schumiiii: «Sono invitato anch’io?»
Bruninho: «Certo! THE POWER OF SAMBAAAA!»
Schumiiii: «Volaaaare, oh oh oh oh, cantare, oh oh oh oh, su una Williams blu dipinta di blu!»
* Grosjiiii guarda nel retrovisore e celebra lanciando per aria una baguette. *

È il dodicesimo giro e nonno Schumiii è il primo ritirato della giornata, dopo avere fatto la prima vera e propria ca**ata stagionale. Come se non bastasse ha citofonato ai box lamentandosi in Hammiiii-versione-Monza-2011-style.

Schumiiii: «Bruninhooooo mi ha buttato fuori! Ç_ç Ho solo utilizzato la sua vettura come rampa di lancio, è chiaro e cristallino come la luce dei lampioni di Singapore che io non ho alcuna responsabilità nell’incidente!»
* Ma si sa, la luce chiara e cristallina dei lampioni di Singapore la si vede soltanto al di sotto dei quarant’anni. *

Nel frattempo Bruninho vagava da qualche parte, ma non è durata molto: anche lui ha abbandonato la gara di lì a poco e sarebbe comparso successivamente al box della Williams a esibirsi in una delle sue classiche performance: ridere e salutare con la mano ogni volta in cui è inquadrato.
Dopo l’incidente sono rimaste le bandiere gialle esposte per un’interminabile quantità di tempo e più tardi sarebbe arrivata una comunicazione: Vettel e Feliiii erano sotto indagine per non avere rispettato le bandiere gialle.
Le posizioni nel frattempo continuavano a scorrere in sovrimpressione, con Kovalainen ancora segnato come quinto. Peccato che nel frattempo Bruninho e Michaellll dopo alcuni giri dal ritiro erano ancora segnati come ottavo e nono.
Ho iniziato a rendermi conto di un’ineluttabile verità. «Ah, ma allora non c’è Kovalainen quinto, è che s’è inceppato qualcosa.»
In effetti era già molto improbabile che Kovaaaa fosse quinto (ma se a un certo punto in Malesia Karthyyyy risalì addirittura fino all’ottava posizione, per tutti ci sono speranze), ma soprattutto che Mazzoniiii non avesse ancora commentato il fatto.
Hammiiii ha rimandato la sosta (ne avrebbe fatte due in totale) fino al quindicesimo giro. Era risalito abbastanza in alto e, dopo avere “investito” una gomma tolta dalla vettura durante il pit-stop (ma in McLaren si sono accorti che sono pretendenti al titolo ?! o stanno semplicemente cercando di battere ogni record stagionale di errori durante i pit-stop?) ed è rientrato in pista tredicesimo, mentre Alonso era al comando, con circa tre secondi di vantaggio su Maldonado. Intanto Grosjean, scatenato ma meno caotico del solito, ha superato Rosberg.
Di lì a un paio di giri, Di Resta, Massa e Hamilton uno dietro l’altro, hanno superato Webbiiii che mostrava che in partenza non era stato granché, ma anche nel resto della gara evidentemente non aveva intenzione di concludere molto. Al giro successivo è rientrato per la seconda sosta e nel frattempo gli è stato sostituito anche il musetto (stessa cosa è capitata a Vettel più tardi).
Situazione di tranquillità per qualche giro (a parte Karthyyyy che si ritirava per problemi tecnici, non inquadrato e non considerato da nessuno), dopodiché Hammiiii, che era dietro a Feliiii, ha tentato il sorpasso. Feliiii ha opposto resistenza (sì, avete letto bene) e Luiiiiis non è riuscito a ultimare il sorpasso. Intanto il suo compagno di squadra Jensiiii aveva qualche problema con le gomme. È rientrato al 26esimo giro per effettuare la sua seconda sosta, mentre anche Maldonado rientrava.
Per Ferniiii si aprono rosee prospettive, può puntare a rimandare la sosta e a guadagnare nel frattempo... peccato che nel frattempo si sia ritrovato dietro alla Marussia di Pic (che di lì a dieci giri si sarebbe beccato un drive through per non avere rispettato le bandiere blu, che non avrebbe scontato in quanto si sarebbe ritirato prima di avere matematicamente il tempo di farlo), proprio mentre Maldiiii usciva dai box e faceva un giro che meglio di così non si poteva, cosa che stava a significare che probabilmente anche senza Pic Ferniiii non avrebbe guadagnato più di tanto.
Proprio mentre è stata data la linea all’intervista di Schumacher, che ha vaneggiato qualcosa a proposito del fatto che era Senna il responsabile dell’incidente (stranamente era l’unico ad avere quell’opinione), Ferniiii è rientrato ai box.
C’era ancora mio padre in salotto, che non si era reso conto dell’importanza del momento. Infatti stava ascoltando l’intervista di Schumacher, criticando ciò che diceva. Io intanto mi sbracciavo per indicargli che stava avvenendo un fatto ben più storico di Schumacher che si destreggiava a farfugliare qualcosa in italiano: una sagoma blu che transitava sulla linea del traguardo mentre Alonso percorreva la corsia dei box. Ebbene, dopo ventisette giri di gara, Maldonado era in testa con un vantaggio che si aggirava intorno ai sei secondi. WTF?! O.O
Due giri più tardi due amici inseparabili erano molto vicini a quello che avrebbe potuto tradursi in uno scontro diretto. Feliii e Hammiiii al momento erano in quinta e sesta posizione. Il pilota della McLaren ha tentato il sorpasso.

Feliiii: «THE POWER OF SAMBAAAAA!»
Hammiiii: «Ehi, ma hai il pupazzo di Gatto Silvestro appeso al retrovisore!»
Feliiii: «Sì! È quello che Rosbiiii aveva rubato a Schumiiii al gran premio della Cina! Schumiiii se l’è ripreso e me l’ha regalato in memoria dei bei tempi che abbiamo trascorso insieme come compagni di squadra nel 2006, epoca in cui lo prendevamo in quel posto molto meno rispetto a ora!»
Hammiiii (con voce da meccanico Ferrari di “Zelig”): «Me lo porto a casa io il pupazzetto di Gatto Silvestro!»
Feliiii: «Aspetta e spera! Ti porterai a casa quel pupazzo soltanto quando Pic otterrà una vittoria!»
Hammiiii: «I’M THE BEST!»
Feliiii: «SAMBA IS FASTER THAN YOUUUUUUUUU!»

Felipe ha resistito al tentativo di sorpasso di Gigino e molto stranamente i due non si sono neanche sfiorati. O.O Nel frattempo gli è stato comunicato (e anche a Vettel) un drive through per il fatto delle bandiere gialle di cui parlavo prima. È rientrato al trentesimo giro e da lì in poi la sua gara, fino a quel momento peraltro accettabile, è calata progressivamente giro dopo giro facendomi pensare che avrebbe fatto sicuramente più bella figura se Hammiiii l’avesse tamponato facendo terminare la sua gara anzitempo. Vettel è rientrato per scontare la penalità due giri più tardi e la sua gara, stranamente, diversamente da Feliiii, non ha avuto lo stesso esito. Infatti al trentottesimo giro ha conquistato la settima posizione, superando Button, che di lì a poco è rientrato ai box per la sua ultima sosta.

{Nel frattempo è l’una e tre quarti della notte tra lunedì e martedì e dal momento che domani – altrimenti detto oggi da chi diversamente da me ha l’abitudine di andare a letto a orari “normali” – ho del lavoro da fare per l’università, direi che è il caso di spegnere il computer...}
{...e ora che non è più l’una e tre quarti e che non è ancora l’una e tre quarti – per quell’ora conto di avere terminato il commento già da un po’ – direi che posso riprendere la mia narrazione.}

Il successivo colpo di scena è arrivato al quarantesimo giro, quando Perez è rientrato ai box per un pit-stop che si è rivelato abbastanza disastroso. Infatti nel corso della sosta ha pressoché investito un meccanico (che è caduto a terra ma si è rialzato tranquillamente). Speedy Gonzales si è inoltrato fuori dai box ma... RITIRO! La sua gara si è conclusa immediatamente, mentre i peperoncini messicani delusi protestavano andando a nascondersi sotto al suo sombrero.
In testa c’era Maldonado, secondo Alonso, dopodiché le Lotus di Raikkonen e Grosjean. Nel frattempo il distacco di Ferniiii iniziava a calare, portandosi intorno ai quattro secondi e mezzo.
Un giro più tardi Rosberg, che si trovava in quinta posizione, è rientrato ai box, primo dei piloti al momento in top-five a effettuare il pit-stop conclusivo.
Maldiiii è andato ai box al 42esimo giro, e... ALLARME ROSSO! C’è stato un problema durante la sosta, il cambio gomme in sé è durato sei secondi... in pratica ha perso circa tre secondi in più del dovuto. È rientrato dietro a Icecream-man, che si trovava in seconda posizione provvisoria dal momento che doveva ancora effettuare la sua ultima sosta. Al 45esimo sui 66 giri previsti anche Ferniiii è rientrato ai box, con un’amara verità: non aveva recuperato nulla su Maldiiii nel frattempo ed è uscito dai box a tre secondi di distacco dal venezuelano. Nel frattempo Maldiiii era negli scarichi della Lotus di Kimiiiii ed era seguito dallo spagnolo che si avvicinava progressivamente.
Nel corso dei due giri successivi entrambi hanno superato Raikkonen, che continuava a perdere sulle gomme usurate (argomento che sarà approfondito tra poco), a un giro di distanza l’uno dall’altro: Ferniiii era a due secondi di distacco circa dal pilota della Williams.
Kimiiiii è rientrato ai box quando mancavano diciassette giri al termine. Epic fail strategico per la Lotus, non nuova a prestazioni del genere. Infatti da una comunicazione via radio emergeva come secondo loro i due piloti di testa si sarebbero fermati per un quarto pit-stop prima del termine della gara, lasciando strada a Icecream-man. Peccato che nel frattempo venisse comunicato via radio a Maldiiii che con quelle gomme doveva arrivarci fino alla fine e di non esagerare. Quella comunicazione mi ha portata a pensare: “se Ferniiii supera Maldiiii, per via di questa comunicazione qualcuno si inventerà che si è trattato di un complotto tra team”. Kimiiii è uscito dai box alle spalle di Grosjean, che ancora non si era fermato per il terzo cambio gomme – si sarebbe fermato di lì a tre giri.
Al cinquantesimo giro il gap tra Maldonado e Alonso si è ridotto a meno di un secondo, segno che Ferniiii poteva già azionare l’ala mobile. In quel momento (i miei genitori erano usciti, ero rimasta sola in casa e nessuno mi avrebbe presa per pazza) ho sentito il bisogno impellente di alzarmi in piedi e di incrociare le dita. «Vai Maldiii, vai Maldiii, vai Maldiii, tieni dietro Ferniiii e ti conquisterai la mia stima una volta per tutteeeee!»

* Mi scanso dal lancio di uova e pomodori che mi è arrivato addosso, dovuto al fatto che non riesco a provare la benché minima simpatia per Ferniiii. *

Nel frattempo pareva alquanto evidente che in casa Lotus avevano fatto una cavolata clamorosa. Icecream-man nel frattempo girava due secondi al giro più veloce dei piloti di testa e, quando al 52esimo giro si è ripreso la terza posizione (causa pit-stop di Grosjiiii) era distaccato ancora di una ventina di secondi da Maldiii. Il distacco però sarebbe sceso notevolmente di lì a poco.
Al 53esimo giro Maldiiii e Ferniiii si sono ritrovati a dover doppiare Feliiii e Di Resta. Feliiii si è fatto di lato, lasciando passare agevolmente entrambi in una volta. DiR invece è stato doppiato prima dall’uno e poi dall’altro, con Maldiii che ha guadagnato una manciata di centesimi nel frattempo. Chi guadagnava con un ritmo che si è stabilizzato ben presto su un secondo al giro è stato Kimiiii.

Dieci giri prima del termine, questa era la top-ten: Maldiiii, Ferniiii, Iceman, Grosjiiii, Rosbiiii, Kobayashiii, Hammiiii, Button, Vettel, Hulkino. Nel corso dei giri successivi le cose sono cambiate, per quanto riguarda la top-ten (il resto della top ten, di Maldiiii, Ferniiii e Kimiiii, parlerò ampiamente dopo, ma appunto per non essere interrotta da altri sorpassi mi tengo appunto il discorso sui loro ultimi dieci giri per ultimo): in primis Vettel ha superato Button al 59esimo giro e Hamilton al 63esimo, mentre Webbiiii, undicesimo alle spalle di Hulkino, non è riuscito a portare a termine il suo unico tentativo di sorpasso sul pilota della Force India; inoltre Kobayashi al 61esimo giro ha superato Rosberg per la quinta posizione.
Nel corso di due giri, quando finalmente in casa Lotus si sono accorti che anche Maldiiii e Ferniiii sono su due soste, il distacco di Raikkonen scende a meno di quindici secondi. Ce la farà ad avvicinarsi abbastanza per poter insidiare la leadership o almeno il secondo posto? Tutto questo al momento sembra non avere importanza: quando inizia il 60esimo giro è palese che Alonso, che inizia ad avere difficoltà con le gomme, non riesce a reggere il passo di Maldonado, il gap è un secondo e tre decimi e di lì a un paio di giri sarà superiore ai due secondi. Chi si avvicina sempre di più è Raikkonen, che al penultimo giro è a quattro secondi da Ferniiii. Questi quattro secondi diventano due secondi e mezzo dopo un giro e, nel corso dell’ultima tornata, il distacco è destinato a scendere ancora.

Io intanto sono in piedi, aspetto che Maldonado completi il suo ultimo giro. Quando vedo la bandiera a scacchi non ci credo. Ripenso al fatto che la Williams non vinceva dal gran premio del Brasile del 2004. Ripenso al fatto che io non ho visto quel gran premio e che non vedevo una vittoria della Williams dai tempi in cui Ralf Schumacher e Montoya erano ancora in lotta per il titolo del 2003. Quanto tempo è passato da allora? Tanto. Forse troppo. Non mi manca Montoya ed è forse l’unico pilota di cui non sentirò mai la mancanza, non mi manca nemmeno quel periodo per motivi extra-motoristici (anzi, meglio se quel periodo è passato), ma un campionato di Formula 1 che si rispetti prevede che la Williams, uno dei pochi team “storici” rimasti (che sembrava destinato ormai a un lento e intramontabile declino, fino a un futuro ritiro dalla F1, con magari il marchio Williams che sarebbe stato acquistato da un team similare alla Lotus Made in Malesia nel giro di quindici anni), possa quantomeno puntare al podio. Mi sono scese un po’ di lacrime di gioia, dovrei avere problemi ad ammetterlo? Non so, comunque in ogni caso non ne ho. Dopo tanti anni che seguo la Formula 1 trovo che sia sempre stupendo vedere un nuovo pilota che passa per primo sotto la bandiera a scacchi, anche se forse è l’unica volta in cui accadrà nel corso della sua carriera. Quest’anno è già la seconda volta che succede.
La mia considerazione di Maldonado è cambiata? Di fatto no. Ero convinta che fosse un tantino sopravvalutato e che sia troppo propenso all’incidente, e lo penso ancora. Ma nulla potrà mai cambiare il fatto che si è meritato questa vittoria, dopo un weekend pressoché perfetto. Gli errori che ha commesso in altre occasioni non possono condizionare la mia valutazione su una gara in cui non ne ha commessi. Sono felice del risultato che è riuscito a ottenere e sono felice che la Williams sia riuscita a conquistare una vittoria che fino a trenta ore prima sembrava impossibile. Non ho mai tifato Williams prima d’ora e, anzi, in passato mi sono ritrovata spesso a tifarvi contro (peraltro la Williams è il team in cui hanno ottenuto i loro maggiori successi i ex due piloti che sopporto meno – non faccio nomi, vi basta sapere che uno è colombiano e l’altro canadese XD), però non posso fare a meno di essere felice per questa inaspettata vittoria.
Forse l’ho già detto (qualcosa come mille volte ma non fa niente), ma mi piace il fatto che questa stagione sia così “variegata” e che, di fatto, eccetto Caterham, HRT e Marussia, praticamente tutti i team possano sorprendere. EPIC WIN!

La giornata della Williams comunque si è conclusa nel peggiore dei modi. È scoppiato un incendio nel box, nel corso del pomeriggio, derivato dall’esplosione del kers sulla vettura di Senna – un altro dei casini del kers. O.O Fortunatamente nessuno è rimasto ferito in modo grave ed è questo l’importante.

RISULTATO: 1) Maldonado (Williams), 2) Alonso (Ferrari), 3) Raikkonen (Lotus), 4) Grosjean (Lotus), 5) Kobayashi (Sauber), 6) Vettel (Redbull), 7) Rosberg (Mercedes), 8) Hamilton (McLaren), 9) Button (McLaren), doppiati 1 giro 10) Hulkenberg (Force India), 11) Webber (Redbull), 12) Vergne (Toro Rosso), 13) Ricciardo (Toro Rosso), 14) Di Resta (Force India), 15) Massa (Ferrari), 16) Kovalainen (Caterham), 17) Petrov (Caterham), + 2 giri 18) Glock (Marussia), + 3 giri 19) De La Rosa (HRT). RIT. Perez (Sauber) a 29 giri, Pic (Marussia) a 31 giri, Karthikeyan (HRT) a 44 giri, Senna (Williams) a 54 giri, Schumacher (Mercedes) a 54 giri.

Non so se ci avete fatto caso, ma salta all’occhio che quest’anno, eccetto casi in cui si sono verificati problemi tecnici, le Caterham hanno sempre concluso doppiate di un solo giro. Sì, sono lontanissimi dalla vetta, è chiaro, ma personalmente non escludo che questo team, se sopravvive, possa in qualche modo migliorarsi in futuro. Non dico che saliranno in vetta alle classifiche, però non mi sento di escludere a priori che possano avere un’evoluzione come hanno avuto Toro Rosso, Force India e anche la Super Aguri prima del fallimento (Sato in Canada nel 2007... come dimenticarselo?).
Okay, ora basta. Ho già scritto troppo, ho già rotto troppo le scatole. Appuntamento al prossimo commento, al GP di Montecarlo, che sarà il prossimo 27 maggio.