lunedì 28 gennaio 2019

24 Ore di Daytona 2k19: things are easy when you're a big from Japan e nessuno ti prende in considerazione

Fonte: @stella__bruno
Ladies and gentlemen, forse qualcuno di voi si ricorderà che nel lontano giugno 2018 avevo pronosticato che, se nel 2017 Takuma Sato aveva vinto la 500 miglia di Indianapolis e nel 2018 Kazuki Nakajima aveva vinto la 24 Ore di Le Mans, nel 2019 un pilota giapponese avrebbe dovuto vincere il Gran Premio di Montecarlo. Ovviamente tutto ciò non era di facile realizzazione, vista l'assenza di piloti giapponesi in Formula 1, ed era più una battuta che un commento serio, ma il caso ha voluto che anche il 2019 sia destinato a passare alla storia per un giapponese vincitore in un una delle più celebri gare automobilistiche al mondo. Non solo: per arrivare a questo risultato non è stato neanche necessario attendere il 2019 inoltrato, ma appena il 27 gennaio.

Purtroppo il caso ha voluto che l'anno iniziasse male e che già nel quarto weekend dell'anno, più o meno il secondo in cui si è svolto qualche genere di competizione automobilistica, ci sia stata una SoVrApPoSiZiOn3, stavolta tra l'eprix del Cile e la 24 Ore di Daytona.
In un altro momento avrei provato a seguire tutto nel modo migliore possibile, ma io e i miei familiari abbiamo un appartamento da finire di svuotare entro il 31 gennaio e tutto ciò non è particolarmente compatibile con il seguire ore e ore di gare motoristiche.
Quando nella vita bisogna fare delle scelte, io scelgo. Nello specifico ho scelto, sabato sera, di guardare l'eprix e di recuperare in seguito quello che stava succedendo a Daytona.

Ho recuperato quello che è successo a Daytona: c'era Stella Bruno che si aggirava nel paddock, c'era la pioggia battente che cadeva, c'erano dei rain delay, c'era la possibilità che la gara non ripartisse e quant'altro.
Ho visto qualche video. Nello specifico ho visto qualche video di onboard e ricordava vagamente il GP del Brasile 2016, una delle gare la cui visione è stata per me la meno piacevole in assoluto.
Se proprio dovevo perdermi la 24 Ore di Daytona, sono felice di essermi persa una gara di questo stampo, piuttosto che un'altra. Intanto, dall'altra parte dell'oceano, tutto convergeva verso quello che, a ripensarci, era uno scenario da cliché, ma a volte i cliché si avverano.

Secondo il cliché tipico, la differenza tra i piloti che gareggiano in campionati Made in USA e i piloti che gareggiano in campionati euro-centrici, sta nel fatto che i piloti che gareggiano in campionati euro-centrici, di tanto in tanto, siano abituati anche a guidare sotto la pioggia.
Su Twitter c'erano commenti di questo stampo: "è incredibile come Fernando Alonso e Felipe Nasr riescano ad andare così veloci con questa pioggia e siano più veloci degli altri".
Poi va beh, c'erano altre osservazioni e Pippo Nasr si porta dietro gli strascichi del suo nome, con gente che sembrava particolarmente divertita da potere commentare tutto ciò con l'affermazione "Fernando is faster than you".

È andata come andata, Fernando Alonso è stato uno dei vincitori della 24 Ore di Daytona ed è stato immortalato sui profili Twitter e Instagram di Stella Bruno. Adesso mi viene spontaneo chiedermi se tra un rain delay e l'altro Ferni l'abbia raggiunta per una partita a rubamazzo.
Al di là di Alonso, sulla sua stessa vettura c'erano anche altri tre piloti che si alternavano con lui. Si tratta di Jordan Taylor, Renger Van Der Zande e...
...
...
...Kamui Kobayashi, who else? Qualcuno che non sa distinguere un giapponese dall'altro ha scritto che Alonso e Kobayashi avevano già vinto insieme la 24 Ore di Le Mans, quando Koby non ha affatto vinto la 24 Ore di Le Mans, ma quello che conta è, in ogni caso, che un giapponese abbia vinto.
Ricordo anni e anni di battute a proposito dei piloti giapponesi. Ora ne serve semplicemente uno che abbia successo in Formula 1, poi questi pregiudizi saranno sempre più vicini ad essere superati.

domenica 27 gennaio 2019

Formula E 2018/19: Commento all'eprix di Santiago del Cile - 26 Gennaio

Demolition Derby

Vai che si va con l'eprix di Santiago del Cile, è la prima gara che vedo presso la mia nuova residenza, sono le 23.20 passate su Italia 1 e iniziamo così: "Felipe, tu sei il più allenato di tutti"... Che bella cosa, mi sembra di rivedere i tempi di Stella! <3 Nel frattempo si torna in studio dove c'è ospite Luca Filippi e dove si parla di una penalità inflitta a Di Grassi, che dalla prima posizione si è ritrovato ventiduesimo in griglia.
Poi si passa con un'intervista a José Lopez, altresì noto come Pechito. Dopodiché è il momento di Di Grassi che "svela i segreti del circuito". Per l'esattezza gliel'hanno fatta disegnare e pareva un po' una balena stilizzata. Nella sua narrazione mi pare che una frenata sia diventata un "frenaggio", un neologismo in stile Barrichelloe Maldonado.
Flashback sulla stagione precedente, con Jev e Lotterer che commentavano le loro sportellate dell'anno scorso, per poi abbracciarsi in modo alquanto slash. Lotterer ha detto anche che è stata una bella festa, ma che non ricordava molto. Quindi, immagino, che alla festa post-gara abbiano bevuto like a boss, Lotterer almeno... Dopodiché è stata mostrata una insta-story in cui i Jevtterer parevano essere sdraiati sullo stesso letto. Un giorno non molto lontano le telecronache saranno fonte di fan fiction slash e le Tumblr girls faranno le telecronache in diretta Youtube. In ogni caso anche le scrittrici di commenti ironici ai gran premi (hobby molto screditato, dato che mi sorprende che non siano centinaia o migliaia le persone che scrivono commenti ironici ai gran premi sul web) possono arrivare ad assumere un posto nel mondo, se le cronache e le fan fiction si fondono.

Poi è arrivato il momento di mettere da parte lo slash e di passare alle cose serie, tipo la griglia di partenza:

Buemi - Wehrlein
Abt - Bird
Vandoorne - Mortara
Gunther - Sims
Massa - Lopez
Evans - Vergne
Rowland - Lotterer
Frijns - Paffett
Da Costa - Turvey
Piquet - D'Ambrosio
Dillmann - Di Grassi

Le posizioni, là dove contano, non sono cambiate con la partenza, anche se al termine del primo giro Bird si è appropriato della zona podio virtuale superando Abt. Dietro pare ci siano state delle sportellate tra Dillmann e qualcun altro, mentre Dilmann tempo neanche un giro e si è ritrovato fermo nel bel mezzo della pista. Le inquadrature l'hanno abbandonato in breve tempo, non è chiaro che cosa gli sia successo dopo, quello che era chiaro era Werly attaccato al posteriore di Buemi.
"E tu cosa ci fai qui?"
"Non saprei. Il fatto che io non sia stato invitato alla Race of Champions ha contribuito molto, se avessi partecipato probabilmente in questo momento avrei qualche osso rotto."
"Lo sospettavo. Dato che sei nuovo, voglio esserti d'aiuto. Fai attenzione al tipo dietro di te."
"Perché? Sembra tranquillo."
"Finché lo vedi in tuta lo è. Lo è molto meno quando lo vedi senza mutande."
"OMG!!111!!11!!! Dove sono capitato? Non ho mai visto Ericsson senza mutande, quando stavo in Formula 1."
Dopo pochi minuti di gara si è iniziato a parlare della attack mode, ovvero quella modalità che si attiva gironzolando a caso sul lato della pista e rischiando di farsi superare da chi è dietro. È esattamente quello che è successo a Buemi, che ha contenuto i rischi.
"Stai dietro. Tocca a te tenere il Volatile in DRS zone."
"Ma in Formula E non c'è il DRS."
"Dentro le mutande di Bird."
Il telecronista, intanto, ha annunciato: "Attenzione al duello tra Felipe Massa e Kevin Rowland"... ehm, okay, tra Massa e chi? Oliver e Kevin non mi sembrano nomi molto simili, ma nevermind, anche perché si parlava ancora una volta di attack mode.
Buemi si è allontanato da Werly, mentre Werly aveva Bird sempre più vicino.

Dopo un quarto di gara, Jev è finito in testacoda. Diversamente da come avrebbe fatto RoGro 1) non ha dato la colpa a Ericsson, 2) non si è girato a caso travolgendo tutti quelli che gli stavano intorno.
Tutto è andato per il meglio, mentre davanti c'era Bird che affiancava Werly.
"Tunz tunz tunz!!111!!!11!!! Ti ho asfaltato e adesso vao ad asfaltare anche Buemi!"
"Tieni la tua ala mobile lontano da me."
"Non ci penso nemmeno. Werly mi sta inseguendo ed è un tipo pericoloso."
"Naaaahhhhh, una volta ha dato anche un passaggio a Vettel ai box."
"Quindi Vettel quel giorno si è rotto l'osso del collo ed è stato rimpiazzato da un sosia in modo da avere una scusa per non dare il suo volante a Giovinazzi."
"Taci, Volatile. Smettila di distrami con queste chiacchiere. Perché non cerchi di distrarre qualcuno tipo Fely e non lo mandi a strisciare contro un muretto?"
"Mi hai dato un'ottima idea. In fondo è colpa sua se alla ROC ho spiccato il volo oltre un muro e gli sono volato addosso. Le Tumblr babies non hanno mai avuto dubbi e l'hanno subito considerato il malehhhh assolutohhhh perché io sono un precious cinnamon roll too pure for this world."
"Io parlo francese, quindi sono più precious di te."
"Anch'io so parlare francese."

C'è stata la pubblicità, Massa si è ritirato ai box per la rottura di una sospensione, Mortara ha avuto un incidente (a me pareva che fosse ancora nella stessa posizione di prima, secondo la grafica, ma non ha tutta questa importanza), c'era la vettura di Gunther ferma e Lopez(?) è finito in testacoda e la gara è andata in full course yellow mentre i commissari, arrivati dopo una corsetta così a caso, sono andati a recuperare la vettura di Gunther spostandola a spinta.
C'è stata di nuovo la pubblicità e tutto ciò che ho fatto in tempo a notare era che, dietro a Buemi, Bird, Wehrlein, Abt e Sims, Stoffy dormiva nel suo van in sesta posizione.
Tempo di finire la pubblicità e Stoffy è finito a muro, proprio mai una gioia. Abbiamo scoperto al telecronista che Vandoorne aveva ottenuto il fanboost e tutto lasciava pensare che ci fossimo persi, nella pubblicità, la classifica del fanboost.
Nel frattempo mancavano una ventina di minuti e Bird si avvicinava progressivamente a Buemi.
"Ma il suo membro non mi spaventa!!!111!!!11 One-one-one!!1111!!11!"
"Quando ti sarò sotto ci ripenserai."
"Troppo tardi, adesso sto girando con la vettura mezza cascante e tutti mi stanno superando uno dopo l'altro."
Bird in testa.
Werly secondo.
Sims terzo.
Buemi è rientrato ai box, dove è sceso dalla vettura. Pare che abbia strisciato contro un muretto, rubando la scena a Jev: anche lui si è ritirato in quelle fasi di gara, dopo essere finito in testacoda un'altra volta.
Ma non c'era pace per nessuno: anche Antonio Felice Sulla Costa si è ritirato!
Poi Abt ha attaccato Sims sfruttando il fanboost (e siamo a due su cinque - gli altri ho verificato ed erano D'Ambrosio, Da Costa e Buemi), ma Sims ha mantenuto il terzo posto.

Mortara era in quinta posizione seguito da Frijns, dietro di loro c'era Rowland, ma sia Evans sia Lotterer l'hanno superato like a boss. Sono stata felice dell'inquadratura di Lotterer e ancora più felice di vederlo affiancare Evans.
Sono stata delusa dall'assenza di sportellate, quest'anno Lotterer sta diventando un po' troppo tranquillo per i miei gusti. Comunque è riuscito a perdere posizioni, finendo oltre la top-ten nel corso di pochi minuti. -.- Rowland, nel frattempo, si ritirava...
A due giri dalla fine c'erano bandiere gialle per motivi non del tutto precisati. Anche Werly si interrogava in proposito.
"Cosa succede? Non mi sembra di essere ancora cappotato."
"Chissà, magari riuscirai a cappottare sul mio DRS..."
"Basta con quel DRS. Tirati su le mutande."
"Naaaahhhhh, mi sento molto meglio quando sono senza."
La gara è terminata senza che le posizioni cambiassero ulteriormente e il Volatile è diventato il primo pilota ad avere vinto almeno una gara in tutte le stagioni finora disputate di Formula E! Ovviamente anche i Digremi sono ottimi candidati a questo record, ma per il momento i Digremi non hanno ancora vinto, in questa stagione 2018/19. Può darsi che uno dei due ci riesca tra tre settimane, quando il campionato riprenderà.

RISULTATO: 1. Sam Bird (Virgin), 2. Pascal Wehrlein (Mahindra), 3. Alexander Sims (BMW Andretti), 4. Daniel Abt (Audisport Abt), 5. Edoardo Mortara (Venturi), 6. Robin Frijns (Virgin), 7. Mitch Evans (Jaguar), 8. José Lopez (Dragon), 9. Lucas Di Grassi (Audisport Abt), 10. Jerome D'Ambrosio (Dragon), 11. Oliver Turvey (NIO), 12. Nelsinho Piquet (Jaguar), 13. André Lotterer (Techeetah), 14. Gary Paffett (HWA), Rit. Oliver Rowland (eDams Nissan), Rit. Antonio Felix Da Costa (BMW Andretti), Rit. Jean Eric Vergne (Techeetah), Rit. Sebastien Buemi (eDams Nissan), Rit. Stoffel Vandoorne (HWA), Rit. Maximilian Gunther (Dragon), Rit. Felipe Massa (Venturi), Rit. Tom Dillmann (NIO).

sabato 26 gennaio 2019

Non tutto il male viene per nuocere

Si sente dire spesso che la W Series non è il modo migliore per incrementare la presenza di donne al volante nelle serie che contano e tutto sommato è vero.
Tuttavia non condivido l'accusa di segregazione e il parere secondo cui impedisce alle ragazze di gareggiare in campionati misti. Possono fare ambedue le cose contemporaneamente. In più si ttatta di una serie open wheel che per gran parte darà un volante a ragazze che non hanno un volante open wheel a disposizione altrove. Non gareggeranno lì perché non hanno la possibilità materiale di confrontarsi con gli uomini, quanto perché è la chance che hanno al momento.
Una nota positiva è che, per quanto per ora non sia ben definita, ci sarà una graduatoria basata sulle performance. Per intenderci un campionato di questo tipo fa sì che non ci siano differenze tra gnocche, sciattone, ragazze normali o tomboy. Si tratta di ragazze che avranno una possibilità in base a esperienze e competenze, a cui nessuno dirà che sono troppo brutte per avere sponsor, in cui la durata della o piega ai capelli non sarà più importante. Il giorno in cui questo si estenderà anche ai campionati misti, forse vedremo qualche cambiamento.
In sintesi: considero la W Series un campionato femminista, che esalta il ruolo della donna e la valorizza? No.
La considero come un campionato anti-femminista che la denigra? Nemmeno.
Penso che a volte dovremmo iniziare a considerare il motorsport e le battaglie sociali come due universi che non si completano necessariamente a vicenda.
La W Series non è un'opportunità per le ragazze che hanno già un ruolo in qualche campionato di un certo spessore. Però per altre che non hanno alcun ruolo rilevante nel motorsport potrebbe diventarlo. Le bambine che guarderanno la serie si convinceranno che le donne non possono competere alla pari con gli uomini? Non lo so. Intanto magari si renderanno conto che le donne possono gareggiare, cosa che forse non è ancora del tutto scontata... e se non sbaglio il modo migliore per incrementare la presenza femminile nel motorsport è farlo fino dai kart.
Il secondo passo è quello già citato, ovvero fare andare avanti anche quelle che hanno un aspetto che non colpisce, se hanno le qualità. Uno sponsor non si tirerà mai indietro se un ragazzo non è attraente. Ma se non lo è una ragazza, allora le cose possono cambiare.
Il vero obiettivo, per le donne che gareggiano, a mio vedere, non dovrebbe essere quello di preoccuparsi di chi gareggia contro di loro, quanto piuttosto che il loro aspetto sia pressoché irrilevante. Personalmente sono stanca di vedere ragazze poco attraenti che non hanno sponsor anche se hanno talento o ragazze attraenti tacciate di non avere talento, perché "se sono lì, deve essere per la loro apparenza", accusa rivolta l'anno scorso da una Twitter Lady a Natalie Decker. A proposito, spero che la Decker passi le selezioni, sia per questo, sia perché la maglia annodata su un lato è molto early 90s (anche se all'epoca erano t-shirt extralarge) e vederlo su una 1997 ha il suo perché.

venerdì 25 gennaio 2019

Lazier e Cheever, il mondiale falsato da Button alla Brawn e il fondoschiena di Vettel

Hola amigos, non dimenticatevi mai che "hola" è l'anagramma di "halo", ma non fateci troppo caso, dato che non intendo parlare dell'halo, quanto piuttosto di un argomento alquanto filosofico di cui ho dibattuto in privato con PM. Vi avverto che l'argomento ha qualche risvolto delirante, ma per Buddy Lazier ed Eddie Cheever dovrete essere pronti ad affrontare questo e altro.
Vi immagino mentre vi chiedete che ruolo abbiano Lazier e Cheever e vi rispondo subito: nessuno. Il discorso è iniziato con i mondiali vinti da Vettel, è passato per quello vinto da Button ed è culminato con i fanboy che a suo tempo parlavano di mondiali falsati.
Forse ricorderete o forse no che in passato trovavo alquanto pittoresche certe esternazioni, rivolte specialmente nei confronti dei due piloti che hanno vinto titoli con i due team "non storici" che hanno vinto mondiali in questo secolo, perché per me chi vinceva il mondiale vinceva il mondiale e punto, non c'era da discutere se se lo fosse meritato o no, i mondiali si vincono per i sistemi di punteggio vigenti in quello specifico momento e non per i dibattiti formato social o formato bar. Questo genere di discorsi di solito fanno acqua da tutte le parti, da formato bar che richiama la B.A.R. e i motori Honda.

Parlandone con PM, ho dichiarato senza mezzi termini che Button e Vettel hanno qualcosa di diverso rispetto agli altri piloti che hanno vinto mondiali in questo secolo, in quanto sono gli unici che hanno vinto perché si sono trovati in un team di medio livello divenuto un top-team da una stagione all'altra. Gli altri, invece, erano tutti in un top-team. Mi sono chiesta, di conseguenza, se questo significasse che non erano ritenuti validi abbastanza per stare in un top-team, quindi avevano dovuto ripiegare per altre squadre e se questo significasse che meritavano "di meno" di altri i mondiali che avevano vinto.
In tal caso, la risposta era diametralmente diversa: Button se l'è meritato, perché ha vinto contro Vettel e Barrichello, quindi non contro i top-driver dell'epoca, Vettel non ha meritato di vincere, perché ha vinto contro piloti che, diversamente da lui, erano stati ritenuti meritevoli di stare in un top-team. Come dimostrazione ho scelto il fatto che Vettel non abbia più vinto nessun mondiale, da allora, nonostante ne abbia avuto l'occasione materiale nelle ultime due stagioni. Diversamente da lui, infatti, Button si è trovato in una situazione tale per cui non gli è mai stato concesso di lottare per il mondiale.

Tuttavia più rileggo questa teoria e più mi dico che ci sono alcuni punti che non mi convincono:

- tralasciando il caso Button, affermare che Vettel ha vinto quattro mondiali di fila in modo fortuito significa affermare che chiunque poteva vincerli (cosa non vera per *chiunque*, ma è senz'altro vero che buona parte dei piloti di livello medio-alto avrebbero potuto vincerne almeno una parte se fossero stati al suo posto in quelle stagioni) ovvero che il concetto di "vincere per cu*o e non per merito rendendo il mondiale falsato" che a suo tempo avevo tanto ridicolizzato corrispondeva a verità, quindi i tifosi da bar dell'epoca 2010/11 si sono rivelati dei guru che con quasi un decennio di distanza avevano intuito che Vettel non avrebbe mai più vinto nessun altro mondiale;

- se la base è che Vettel ha dimostrato di non essere più in grado di vincere e Button non ha dimostrato niente di tutto ciò, non significa che Button abbia dimostrato di essere in grado di vincere, quanto piuttosto che non si è mai trovato nella condizione tale di poterlo dimostrare quindi non posso darlo per scontato (ironia della sorte, gli unici anni in cui è stato in lotta per il titolo fino a un punto inoltrato della stagione sono stati 2010 e 2011, proprio anni in cui il mondiale è stato vinto da Vettel);

- lo stesso concetto di che cosa significhi essere scelto da un top-team è abbastanza labile, sia perché non è che i piloti siano liberi di andare ovunque... se non sbaglio Button era sul punto di tornare alla Williams nel periodo 2004/2005, ma non ha potuto farlo, per via del veto della Honda, allo stesso modo Vettel era legato al marchio Redbull fin dalle serie minori, quindi è plausibile che anche lui fosse in qualche modo vincolato (in più ha esordito alla BMW, quando la BMW era il terzo team in ordine gerarchico);

- dal momento che Alonso è andato in Renault nel lontano 2002, quando la Renault era lontana anni luce dalla vetta delle classifiche, tecnicamente anche Alonso si è ritrovato nella condizione di vincere il mondiale per via dei miglioramenti in corso d'opera (e anche lui, curiosamente, venne tacciato di falsare il mondiale), quindi perché la Renault era un top-team e Brawn e Redbull no? per via del nome storico? il nome di un team è più importante dei risultati ottenuti in un certo momento? anche affermare questo significherebbe dare ragione a una certa scuola di pensiero che ho sempre evitato come la peste;

- punto molto interessante, quello a proposito di Alonso, è che se affermo che, diversamente da Button e Vettel, Alonso si è ritrovato in posizione di potere vincere il mondiale e ha dimostrato di riuscirci, sto parlando di aria fritta, perché tutto quello che ha fatto Alonso è stato in diverse occasioni perdere all'ultima gara e questo non dimostra alcunché, se non il fatto che mi sto limitando a ripetere affermazioni di altri non argomentate, dato che al momento attuale nulla dimostra che Alonso abbia vinto un mondiale dopo avere lasciato la Renault e nulla lo dimostrerà finché non lo vincerà;

> affermare che, sulla base di quello che succede nel 2018, un pilota non meritasse di vincere dieci o dodici anni fa, significa non prendere in considerazione il fatto che ogni stagione è a sé: affermare che, sulla base dei risultati ottenuti anni dopo, un pilota meritasse o non meritasse di vincere in una certa occasione, porta al paradosso di affermare che Schumacher avrebbe dovuto vincere il mondiale 1998 perché Hakkinen si è ritirato a trentadue anni quindi non era competitivo abbastanza per vincere un mondiale, oppure che il mondiale 2000 avrebbe dovuto essere vinto da Hakkinen, perché Schumacher a quarant'anni non vinceva nulla, ma non sappiamo cos'avrebbe fatto Hakkinen se fosse rimasto in Formula 1 fino a quarant'anni e passa.

La conclusione a cui sono arrivata è che ad assegnare la vittoria a un pilota è la bandiera a scacchi e che a definire chi ha vinto un mondiale è il sistema di punteggio.
Non importa perché un pilota si sia trovato in una certa situazione e perché in un momento storico abbia una monoposto che gli permette di lottare per il mondiale, tutto quello che conta è la classifica.
In un contesto di equilibrio perfetto, dovrebbe vincere ogni singola volta il migliore e ogni mondiale dovrebbe essere vinto dal pilota migliore presente in pista in quello specifico momento.
Il problema è che nella realtà non esiste un equilibrio perfetto e che la perfezione assoluta non esiste. Per quanto io possa pensare che un certo pilota sia migliore di altri, ci sarà sempre il giorno in cui il migliore ha un attacco di mal di pancia, il giorno in cui scivola su una buccia di banana, il giorno in cui nel momento in cui scattano i semafori alla partenza si ferma a starnutire, o semplicemente il giorno in cui si sopravvaluta al punto tale da pensare di potere vincere in ogni condizione possibile.

Qualcuno potrebbe affermare che il valore di un titolo dipende dagli avversari di chi vince, ma anche questo ha molte contraddizioni.
Se chi vince aveva avversari all'altezza, perché mai gli avversari all'altezza, se meritano più di lui, non sono stati in grado di vincere?
Se chi vince non aveva avversari all'altezza, perché mai la sua spiccata superiorità agli avversari dovrebbe essere sintomo di inferiorità?
Chi può affermare con assoluta precisione chi abbia avuto gli avversari migliori? Chi può affermare con assoluta precisione fino a che punto la responsabilità di chi vince sia del pilota o della monoposto? Fino a che punto pilota e monoposto smettono di completarsi a vicenda? Fino a che punto dobbiamo dare per scontato che, in un campionato in cui gareggiano AUTO, il valore dell'auto non dovrebbe avere alcuna importanza?

Il fatto che Buddy Lazier abbia vinto una Indy 500 alla quale partecipavano piloti del calibro di Marco Greco e Slick Racin Gardner, non significa che non abbia vinto la Indy 500. Allo stesso modo nessuno può affermare che Eddie Cheever non l'abbia vinta due anni più tardi. Mi sembra molto difficile affermare tutto ciò.
Lazier e Cheever hanno percorso 200 giri senza fare danni e hanno tagliato il traguardo prima di tutti gli altri, questo dovrebbe essere sufficiente per accettare il fatto che abbiano vinto.

Concludo con una cosa che forse vi sembrerà un po' decontestualizzata.
Qualche tempo fa Di Grassi scrisse su Twitter che ogni anno gli ultimi quattro team classificati dovrebbero essere retrocessi in Formula 2, come nella serie B del calcio, in modo da far sì che solo i migliori piloti rimangano in Formula 1.
La prima cosa che ho pensato è stata "in questo modo Button sarebbe stato potenzialmente retrocesso quasi ogni volta ed è quantomeno improbabile che sbattendo fuori a calci dalla Formula 1 un pilota che ha vinto un mondiale rimangano soltanto i migliori".
Per curiosità ho voluto verificare a chi sarebbe toccato il maggior numero di retrocessioni. Ho scoperto che tra i piloti non ritenuti validi abbastanza per la Formula 1 da una simile teoria c'era gente che nell'anno della potenziale retrocessione era andata a podio, che erano inclusi TUTTI i piloti che con i loro risultati avevano parato il fondoschiena a team che altrimenti rischiavano il fallimento... e che Button era sì il pilota che avrebbe collezionato il maggior numero di retrocessioni dal 2005 ai giorni nostri, ma che deteneva quel record ex-equo con Rosberg e Alonso. Quindi da un campione del mondo sbattuto sistematicamente fuori a calci dalla F1 per incrementare il livello dei piloti, siamo arrivati a un totale di tre.
Mi è sembrato un risultato paradossale, che allo stesso tempo era ancora più paradossale per via delle due interpretazioni contrapposte che si possono dare a questo fenomeno:
1) qualunque pilota può vincere il mondiale, a condizione che si trovi sulla vettura giusta;
2) la selezione naturale esiste già, in quanto chi è più competitivo di altri raggiunge team migliori, mentre chi lo è meno finisce per uscire di scena in tempi molto più brevi.
Personalmente propendo di più per la seconda, anche se riconosco che esistono vari piloti di livello medio-alto che potrebbero vincere un mondiale se si trovassero nelle condizioni giuste. Tuttavia siamo sempre lì: ho parlato di piloti di livello medio-alto, il che non significa chiunque.

Il mio suggerimento, a questo punto, è questo: diamo più importanza a seguire un mondiale, piuttosto che a fare congetture a proposito di chi dovrebbe vincerlo.
O ancora meglio, diamo importanza ai singoli eventi e non solo a chi vince il mondiale. Prima di affermare che chiunque avrebbe vinto in un certo contesto, osserviamo i piloti nel contesto in cui sono.
Maturiamo la consapevolezza che un giorno ricorderemo quello che abbiamo visto oggi e che trarremo le nostre conclusioni. Forse non saranno quelle di oggi, ma non ha importanza. Quello che succede, giorno dopo giorno, ci fa capire che niente è statico e che tutto cambia, e che se tutto varia nel tempo, non è detto che chi è migliore oggi lo sia tra dieci anni o che oggi sia migliore chi lo era dieci anni fa.

Tutto cambia.
Lasciamolo cambiare.
Chiudo con una considerazione sul GP di Valencia 2012. Sembrerà che io stia dicendo qualcosa di decontestualizzato, forse, ma credo che sia la cosa che più di ogni altra possa spiegare fino a che punto la mentalità cambi a seconda di quello che succede dopo.
Quel giorno Hamilton ebbe un netto degrado delle gomme, verso la fine della gara. Maldonado gli arrivò a ridosso.
Io pensai "non ci credo, oggi Maldonado va sul podio".
Non fu così. Maldonado cozzò contro Hamilton.
Fuori loro, il podio sarebbe andato a un altro outsider. Non mi ero resa conto, in quel momento, che Schumacher e Webber, su una presunta "strategia suicida" cit.Mazzoni, stavano superando una dopo l'altra le vetture che avevano davanti.
Non fu inquadrato il sorpasso decisivo, che portò Schumacher sul podio. Ne fui contenta, al punto da dimenticarmi dell'outsider che fino a un attimo prima, quando era ancora davanti a Schumacher e a Webber, aveva intravisto da lontano un terzo posto storico.

Ora, sei anni e mezzo più tardi, mi sento quasi combattuta.
Ricordo di essere stata molto felice, quel giorno, perché assistere al processo di umanizzazione di un pluricampione del mondo era stata per me un'esperienza che mi aveva aiutata anche nella vita ad accettarmi.
Ricordo di essere stata felice di vedere Schumacher sul podio, sapendo che sarebbe stata probabilmente l'unica volta in Mercedes e l'ultima volta in carriera.
Sei anni e mezzo più tardi non sono sicura che quello fosse il finale giusto, per quella giornata.
Se quella di Schumacher e Webber fosse stata davvero una "strategia suicida", come aveva osservato Mazzoni a un certo punto, quel giorno sul gradino più basso del podio sarebbe salito Hulkenberg.
Se Hulkenberg fosse salito sul podio quel giorno del 2012, non sarebbe mai diventato il pilota con più gran premi disputati senza un piazzamento in top-3 e probabilmente starei qui a chiedermi se Schumacher non meritasse almeno un podio, con la Mercedes.

Esistono decine, forse centinaia, di possibili scenari, ma se ne verifica solo uno.
Per quanto possiamo sognare, immaginare, costruire quello che vogliamo, nei nostri viaggi mentali, esiste una sola realtà.
Anzi, ne esistono due: una è il risultato finale, l'altra è che la nostra vita continua a scorrere secondo i suoi binari, comunque sia andata.
I momenti positivi del motorsport possono darci forza, i momenti negativi del motorsport possono darci forza anche quelli. Semplicemente non sono tutto e non dobbiamo dimenticarci che se amiamo il motorsport, forse, è anche per le sue contraddizioni e il suo creare e subito dopo smantellare luoghi comuni.
I luoghi comuni non sono una scienza esatta.
Può esserci un pluricampione del mondo che ottiene il suo ultimo podio spodestando un outsider a caso destinato a non andare mai a podio
Può esserci un pilota noto e ridicolizzato per i suoi incidenti che fa una delle sue ultime apparizioni in Formula 1 per sostituire un pilota squalificato per avere innescato un incidente.
Tutto è possibile. La Formula 1 è come la vita: possiamo intuire quello che succederà domani, ma non possiamo esserne certi.

Grazie, PM.
Sei stato illuminante.

mercoledì 23 gennaio 2019

BiSkOtTy ViNtAgE formato DTM primi anni '90

L'evento che andrò a narrare mi fa pensare a un certo evento del motomondiale di qualche anno fa di cui ho sentito parlare fino alla nausea e spesso in modo non troppo culturalmente elevato, ragione per cui ne ho scritto il titolo in bimbominchiese.
Con ciò non voglio essere irrispettosa nei confronti dei personaggi citati e cercherò di esporre i fatti noti, partendo dal presupposto che non so che cosa sia veramente successo, che l'unica versione dei fatti che ho letto di questo evento è stata quella di uno dei soggetti coinvolti, quindi non neutrale, e che una ricostruzione neutrale dell'evento pare essere impossibile, in quanto dal 1990 in poi nessuno degli altri personaggi coinvolti si è mai preoccupato di parlarne, né nessuno di loro è mai stato intervistato in proposito.
Strada facendo cercherò di farmi un'opinione in proposito e vi rivelerò qual è la mia soggettiva conclusione.

Era il lontano 14 ottobre 1990, era il weekend finale del DTM e vari piloti erano ancora in lotta per il titolo.
Uno di questi piloti era Johnny Cecotto Sr, ex pilota di motociclismo ed ex pilota di Formula 1 (il compagno di squadra di Senna alla Toleman), che venne speronato da Michael Schumacher, che debuttava in quella specifica circostanza.
Con Cecotto out, il titolo venne vinto da Hans Joachin Stuck. Uno dei piloti in lotta per il titolo, inoltre, era Klaus Ludwig, pilota Mercedes compagno di squadra di Michael Schumacher.
Una decina di giorni fa, interrogato da qualcuno di twitter a proposito di che cosa si ricordi della carriera di Schumacher, Cecotto ha menzionato il fatto, lanciando a Schumacher l'accusa, non nuova ma ormai perduta nei meandri degli eventi del motorsport rimossi dalla memoria collettiva in quanto considerati "poco importanti" (secondo la logica con cui il DTM è poco importante, con cui si può concordare o disssentire, ma che in ogni caso governa le logiche con le quali viviamo) e ha in seguito retwittato numerosi post di suoi sostenitori a proposito del fatto.
L'evento era profondamente conosciuto dai suoi fan, che hanno commentato con osservazioni del tipo:
> Schumacher ha innescato incidenti con Hill e Villeneuve (menzionato come se fosse una novità assoluta);
> Schumacher è l'unico pilota che ha festeggiato al GP di San Marino dopo la morte di Senna (by the way, ciò è falsissimo, in quanto è stato Larini, e non Schumacher, a fare un flag lap dopo essere arrivato secondo, e in ogni caso secondo quanto raccontato da più fonti al momento i piloti erano ignari delle condizioni di Senna - secondo un'intervista di Paul Belmondo che lessi molti anni fa su GPUpdate, molti piloti pensavano che Senna si fosse semplicemente rotto una gamba);
> l'incidente sugli sci di Schumacher è la punizione del karma per avere innescato incidenti (spero che il karma non funzioni così, perché altrimenti sarei molto preoccupata per la sorte di una buona metà dei piloti di NASCAR).
Insomma, mi sembra che, all'infuori dello stesso Cecotto, tutti stessero raccontando cose risapute e che fossero completamente all'oscuro di quanto accaduto nel 1990 con Cecotto. Posso dire che la cosa non mi sorprende particolarmente?

Ho già esposto i fatti ai quali sono riuscita a risalire, vi avevo promesso le mie considerazioni, quindi veniamo alle mie considerazioni.
Johnny Cecotto Sr sostiene che nel lontano 1990 Michael Schumacher lo speronò di proposito alla partenza della gara decisiva. Altro dettaglio da lui fornito, un fantomatico compagno di squadra di Schumacher, che probabilmente non è diventato famoso abbastanza da essere citato per nome, avrebbe tentato di speronare Hans Joachim Stuck, senza riuscirci. Obiettivo di tutto ciò era far vincere il titolo a Klaus Ludwig, pilota della Mercedes. Ciò provocò il ritiro di Cecotto, ma non quello di Stuck, che vinse quindi il titolo.
Quello che afferma Cecotto è vero, oppure quello di Schumacher fu un errore da rookie? Vi confesso che non ne ho la più pallida idea, che avere qualche nozione a proposito di chi gestisse la Mercedes del DTM a quei tempi, qualche opinione dell'epoca degli addetti ai lavori e qualche delucidazione su come funzionassero le cose nel DTM (nel senso, innescare incidenti del genere era un comportamento frequente?) forse avrebbe potuto aiutarmi a prendere una posizione più netta.

Tuttavia mi calerò nei panni di una Miss Marple formato motorsport, mi ripeterò che la natura umana non cambia e che Schumacher ha vinto un mondiale con un incidente con Hill, ha tentato di vincere un mondiale in un incidente con Villeneuve, e quant'altro. In ogni caso, nonostante si tratti di incidenti che hanno condizionato o potevano condizionare l'assegnazione di un titolo, vedo una differenza sostanziale con quello del DTM: l'incidente avvenuto nel 1990 nel DTM fu alla partenza, quindi poteva essere pianificabile in anticipo, la dinamica di quelli del 1994 e del 1997 suggerisce che non potevano essere pianificati prima della partenza.
Per intenderci, l'incidente tra Schumacher e Hill avvenne dopo che Schumacher si era ritrovato Hill attaccato al fondoschiena dopo essere andato a sbattere contro un muretto. Prima di sbattere contro al muretto, Schumacher era in testa alla gara senza nessun problema evidente. È improponibile pensare che, prima della gara, avesse pianificato di andare a sbattere a caso contro un muretto, per poi avere l'occasione di speronare Hill, dato che sarebbe stato infinitamente più semplice continuare a rimanere dov'era e vincere la gara, lasciando Hill abbandonato a se stesso.
Per quanto riguarda l'incidente con Villeneuve, invece, l'incidente è avvenuto mentre Villeneuve tentava il sorpasso su Schumacher: anche in questo caso non vedo come quest'ultimo potesse sapere, prima della gara, nella quale partiva peraltro dietro a Villeneuve, che Villeneuve l'avrebbe superato. Se avesse pianificato in anticipo di andare addosso a Villeneuve, l'occasione più propizia sarebbe stata la partenza. Quindi, per forza di cose, si è trattata di una scelta fatta al momento, sulla base di ciò che stava succedendo.

In più, c'è un'altra differenza abissale, forse anche più rilevante di quella appena esposta. Nel 1994 con Hill, Schumacher ha vinto un mondiale dopo avere innescato un incidente con il suo avversario, mentre quest'ultimo gli si era avvicinato in seguito a un suo errore e un sorpasso sarebbe stato determinante per l'assegnazione del titolo a Hill. Nel 1997 con Villeneuve, Schumacher ha tentato di vincere un mondiale dopo avere innescato un incidente con il suo avversario, quando Villeneuve stava per effettuare un sorpasso con il quale si sarebbe procacciato il titolo.
Per chiarire il concetto: Schumacher aveva la tendenza a innescare incidenti quando se la vedeva brutta e vedersela brutta poteva costargli la vittoria. Per chiarire ancora meglio il concetto: si trattava di un'iniziativa sua, nel tentativo di fare il suo interesse. Possiamo dedurre quindi che Schumacher fosse un arrivista disposto a comportarsi in maniera non particolarmente etica pur di vincere.
Ora, se innescare un incidente di proposito per vincere il campionato è un comportamento da arrivista, al netto della non eticità della cosa, innescare un incidente per far vincere il titolo a un compagno di squadra come stabilito a tavolino dal team, non è affatto un comportamento da arrivista, quanto piuttosto un comportamento da zerbino allo stato puro, che magari ha quell'unica possibilità per continuare a rimanere dov'è, con uno status da zerbino.

La mia interpretazione della personalità di Schumacher mi dice che sarebbe stato disposto ad innescare un incidente di proposito, se ci fosse stato qualcosa per cui valeva la pena di innescare un incidente di proposito. Far vincere il titolo a un suo compagno di squadra, in una categoria in cui faceva comparse one-off, era qualcosa per cui valesse la pena, secondo la sua mentalità? Da quello che abbiamo visto di lui in Formula 1 mi verrebbe piuttosto da pensare che non gliene potesse importare un fico secco del fatto che il suo compagno di squadra vincesse o non vincesse il titolo, ma andare a sapere quale fosse il pensiero di Schumacher quel lontano 14 ottobre 1990, diversi anni prima che venissimo a valutare il suo modo di agire e di pensare, mi sembra al giorno d'oggi impossibile.
Se fatti del genere accadessero al giorno d'oggi, almeno noi nerd potremmo andare a informarci in proposito, cercare di farci un'idea (Cecotto che dice che Schumacher l'ha speronato di proposito per fargli perdere il titolo è a mio parere equiparabile a Rossi che diceva che Marquez gli ha fatto perdere un titolo di proposito - non dubito che possa esserne convinto, ma non è un soggetto che definirei neutrale in proposito), ma in quel lontano 14 ottobre 1990 era molto probabile che i nerd del motorsport non sapessero nemmeno che si stava svolgendo l'appuntamento conclusivo del DTM e che non provassero il benché minimo interesse per un incidente al via che metteva fuori gioco dei championship contenders.
Era più logico pensare che i nerd del motorsport fossero già focalizzati sul fatto che già la settimana dopo ci fosse un gran premio di Formula 1, in cui non ci sarebbero stati Cecotto, Stuck, Schumacher o incidenti determinanti al via tra piloti in lotta per il titolo... O meglio, in cui non ci sarebbero stati Cecotto, Stuck e Schumacher.

PS. Probabilmente non sono stata troppo coinvolgente ed evocativa, ma #SorryNotSorry, quando si tratta di incidenti discutibili capitati decenni fa non riesco a emozionarmi o a indignarmi. Ho visto troppa NASCAR per considerarli più di semplici episodi avvenuti molto tempo fa.

martedì 22 gennaio 2019

Il meglio del peggio delle risse virtuali edizione 2k18

Carissimi fori nei cerchioni della Mercedes, è arrivato il momento di stilare la lista delle risse virtuali più trash della stagione 2018, o per meglio dire dell'anno solare 2018.
Sarà doveroso attingere anche ad altre serie o a eventi non strettamente legati al 2018, in quanto in questa stagione tutti erano impegnati a decretare che la Ferrari era superiore alla concorrenza tanto quanto quella del 2018 e se l'avesse guidata Alonso avrebbe vinto il titolo nonostante guidasse una vettura inferiore alla concorrenza (vedo una certa incongruenza tra la parte iniziale della frase e la parte finale, e ciò non ha a che vedere con le possibilità di Alonso di vincere il mondiale, dubbio che sinceramente non mi sono mai posta, allo stesso modo in cui non mi sono mai chiesta cos'avrebbero fatto i Raikkonettel se fossero stati al volante di una McLaren invece che in Ferrari). In più l'halo è stato definitivamente accantonato e non importa nulla a nessuno, quindi questo aspetto ha ridimensionato notevolmente gli spunti a cui ispirarsi per stilare questa scoppiettante top-ten.

POSIZIONE 10 /// Il matrimonio di Claire Williams
Iniziamo da una polemica soft, che non ha visto tanti spargimenti virtuali di sangue essenzialmente per una ragione: c'era solo una grossa corrente di pensiero, che pensava che Stroll e Sirotkin fossero la rovina del mondo, e non tutto ciò che la Williams poteva permettersi al momento. Qualcuno si è spinto a delirare a proposito del fatto che Claire Williams avrebbe ingaggiato gli Strollotkin in modo da avere i soldi per pagare le spese del proprio matrimonio.

POSIZIONE 9 /// Gli strabilianti effetti della vodka
Per qualche strano motivo due utenti di Youtube, in un video messo a caso, hanno iniziato a polemizzare a proposito dell'argomento: sono migliori i piloti svedesi o i piloti finlandesi?
Quando ho avuto modo di assistere a questo importante argomento di discussione, la situazione era più o meno così:
"Gli svedesi sono migliori perché Peterson ha vinto il doppio di gran premi rispetto a Rosberg!!!!111!!!"
"Però Rosberg ha vinto un mondiale e Peterson no, quindi sono migliori i finlandesi!!!111!!11!!"
"Rosberg è nato in Svezia quindi non vale!!111!!!11"
Non so come sia andata a finire, perché non ho assistito all'evolversi della situazione. Peccato, perché mi sarebbe piaciuto vedere se fossero al corrente dell'esistenza di eventi avvenuti dopo la fine anni '70/ primi anni '80.

POSIZIONE 8 /// I capelli perfetti di Natalie Decker
Se la Decker fosse nata nel corpo di Helio Castroneves, nessuno avrebbe mai commentato i suoi risultati in base alla piega dei suoi capelli, che peraltro non mi pare neanche avere nulla di così eccezionale. Semplicemente la Decker non è una sciattona, ma allo stesso modo non mi pare neanche una straf*ga.
Il fatto che sia nata in un corpo femminile fa sì che il suo aspetto sia la principale fonte di interesse. Quando ha ottenuto la pole position alla gara inaugurale dell'ARCA Series, gara in cui si è classificata in top-5, una ragazza di Twitter l'ha accusata di essere un male per le donne, in quanto ha i capelli in ordine e ha posato in bikini (per "ha posato in bikini" si intende "ha condiviso sul proprio profilo instagram" delle foto in cui era in piscina / al mare a bordo di un materassino a forma di unicorno).

POSIZIONE 7 /// Powerfull women!!!11!!! vs sessismohhhh!!!11!!!!!11!
Ci sono situazioni strane nella vita, come ad esempio il fatto che la W Series possa essere vista solo ed esclusivamente in maniera completamente contrapposta. Vie di mezzo sembrano non esisterne, purtroppo non solo su Tumblahhhh, ma anche in tutto il resto del web.
A tutto ciò, ovviamente, sono seguiti i doverosi insulti, specie da parte del clan sessismohhhh, che ovviamente ha accusato di essere sessistahhhh chiunque abbia avuto una visione anche quantomeno neutrale dell'iniziativa.
Infine ho beccato Pippa Mann, detrattrice dell'iniziativa, e Alice Powell, testimonial dell'iniziativa, conversare amabilmente su Twitter a proposito di altri argomenti relativi al motorsport. Per un attimo mi sono chiesta come mai Mann e Power stessero conversando civilmente, poi mi sono resa conto che è quello che dovrebbe succedere tra persone con differenti vedute, specie parlando di qualcosa che nulla ha a che vedere con le loro divergenze di opinione.

POSIZIONE 6 /// La Formula E non è una serie per verihhhh pilotihhhh, ma per donnehhhh!!11!!!1!!
In questa discussione sono rimasta coinvolta personalmente, in quanto l'argomento mi pareva talmente tanto nonsense che non ho potuto fare a meno di intervenire cercando di aprire la mente a un Twitter boy che, dopo avere visto un video postato da Rosberg in cui c'era Massa nei pressi di una vettura di Formula E, ha dedotto che la Formula E è una serie per donne in quanto le vetture sono meno pericolose (correlazione = ??? finora la maggior parte delle donne che hanno gareggiato ad alti livelli in questo secolo l'hanno fatto sugli ovali in Indycar) e in quanto ci sono solo piloti "scartati dalla Formula 1" (ha saputo citare solo Rosberg, nonostante costui non abbia mai gareggiato in Formula E, ma nel video da lui postato stesse semplicemente gironzolando). Quando gli ho suggerito di informarsi almeno sull'identità dei piloti e sul fatto che in Formula E c'è anche gente che ha vinto parecchio altrove (a titolo di esempio Lotterer, plurivincitore della 24 Ore di Le Mans), ha ribadito che fuori dalla Formula 1 non ci sono "veri piloti". Quando gli ho chiesto chi siano per lui i "veri piloti", se tutti quelli citati nel discorso non lo erano, purtroppo non mi ha risposto.

POSIZIONE 5 /// Danica Double
Il fatto di nascere in un corpo femminile sembra generare un numero di polemiche spropositato, dato che finora si è parlato di donne al volante in molteplici punti, compreso quello in cui gli unici soggetti coinvolti erano Massa e Rosberg peraltro, quindi naturalmente non poteva fare eccezione Danica Patrick, in occasione del suo ritiro dalle competizioni, avvenuto dopo la Indy 500.
Nella chat del livestreaming su Youtube in cui la stavo seguendo era tutto un susseguirsi di insulti nei suoi confronti, mentre alcuni le auguravano un incidente mortale. Non solo: descrivevano la dinamica esatta dell'incidente in cui morì Dan Wheldon, augurandosi che stavolta potesse capitare a lei. Motivazione: i suoi risultati non all'altezza delle loro aspettative e il fatto che più passano gli anni e più che una straf*ga inizi ad apparire come una donna normale.

POSIZIONE 4 /// Sirotkin e le bilance
Incredibile ma vero, per una volta Sirotkin non è stato preso in mezzo per parlare dei suoi sponsor o dei suoi risultati, ma perché si è ritrovato nel ruolo di vittimahhhh del sistemahhhh. Il fatto che a rischiare di travolgerlo sia stato Hamilton e non gente meno importante ha generato indignazione e, devo ammetterlo, il fatto che Hamilton non sia stato nemmeno messo sotto indagine perché tanto "era solo Sirotkin" non è stato esattamente di mio gusto.
Tuttavia subito dopo Vettel ha graffiato una bilancia e i due episodi sono stati confrontati come se fossero tali e quali l'uno all'altro e come se non si trattasse di sommare delle mele con delle fragole. Sarebbe stato molto semplice cercare episodi analoghi all'uno o all'altro caso, ma era molto più facile indignarsi e scrivere insulti a casaccio.
Si era sollevato un gran polverone che solo una rissa tra Verstappen e Ocon avrebbe potuto far cadere nel dimenticatoio, ma era altamente improbabile che ci fosse una rissa tra Verstappen e Ocon...

POSIZIONE 3 /// Verstappen e Ocon!!111!!11!!!
Ebbene sì, ci siamo salvati dalle bilance, quando Ocon ha tentato di sdoppiarsi da Verstappen figlio nel modo in cui Verstappen padre l'avrebbe fatto con Montoya.
La cosa più pittoresca del loro incidente è stato che Verstappen figlio si è indignato like a boss per un incidente molto simile a quello che suo padre aveva provocato nel 2001 e, per forza di cose, se trova che Ocon sia stato un idiota, deve pensare lo stesso di suo padre quando fece la stessa cosa!
Ad ogni modo, dato che Ocon si è qualificato come potenziale figlio di J-Ves, è diventato un parente onorario di Verstappino, che ha concluso la giornata spintonandolo e poi ascoltando la predica di Hamilton a proposito del fatto che bisogna sapere evitare i doppiati (cosa che lo stesso Hamilton non fece proprio in Brasile nel 2013, ma nevermind).
Sul web le reazioni contro Ocon sono state alquanto esagerate, si è arrivati ad affermare che Verstappen era un Santohhhh Subitohhhh (anche da parte dei suoi detrattori) e che Ocon era un kriminalehhhh da eliminare e buttare fuori a calci dalla Formula 1 vita natural durante. Si narra anche la fine di alcune amicizie via Tumblahhhh per questa ragione.

POSIZIONE 2 /// Il kompl8 anti-Ticktum / kompl8 pro-Schumacher
Una delle storie del motorsport stagione 2018 è stata quella del campionato europeo di Formula 3, sulla carta ultima edizione, di fatto sostituito dalla Formula Masters. Gli sfidanti erano Dan Ticktum e Mick Schumacher, con quest'ultimo che ha rimontato il suo svantaggio nei confronti di Ticktum con cinque vittorie di fila mentre Ticktum non è che stesse esattamente brillando.
Fintanto che Ticktum era in testa alla classifica, a parlare di un kompl8 erano soltanto i suoi fanboy nelle live-chat durante gli streaming su Youtube. Quando Schumacher ha superato Ticktum in classifica, perfino lo stesso Ticktum ha polemizzato in proposito e lui e la sua ragazza avrebbero preso parte in prima persona a delle risse virtuali tramite social.

POSIZIONE 1 /// L'incidente di Sophia Florsch a Macao
Il peggio del peggio si è raggiunto quando molta gente ha ritenuto doveroso sindacare sulla scelta personale di ogni singola persona di decidere se vedere o non vedere i video dell'incidente. Il fatto che ci fossero altre possibili ragioni per vedere il video che non fosse una passione fetish per gli incidenti gravi (il volere cercare di capire cosa sia successo, in caso di censura da parte delle fonti ufficiali, mi sembra una ragione mooooolto sensata).
Altra cosa che trovo molto trash è stato l'affermare che chiunque non fosse un fan accanito della Formula 3 non potesse provare il benché minimo di interesse per l'accaduto, pena l'accusa di avere una passione fetish per gli incidenti gravi, come se il fatto che un appassionato di motori possa rimanere impressionato da un incidente avvenuto in una serie che non segue fosse qualcosa di totalmente estraneo alla realtà.
Sembra che nelle ore immediatamente successive all'incidente l'interesse principale di gran parte del fanbase fosse quello di mettere in primo piano non le condizioni di salute della Florsch, quanto piuttosto il modo in cui i fan avevano reagito all'evento, contestando l'uno o l'altro. E ovviamente non è stata spesa una singola parola per il fatto veramente trash, ovvero che nelle riprese amatoriali si vede anche una reazione che più di ogni altra forse dovrebbe indignare: nel momento dello schianto, si vede gente che non stava riprendendo nulla alzare il cellulare per mettersi a riprendere.
Il seguito è arrivato quando, mentre la Florsch era ancora in sala operatoria, giravano battute sulle donne al volante. Per completare l'opera, quando dopo essere stata dimessa dall'ospedale ha postato una foto insieme a Daniel Ricciardo, c'era gente che sosteneva che era stata fortunata a volare oltre le barriere di protezione, se a quel modo era riuscita a posare accanto a Ricciardo. Poi, grazie al cielo, il 2018 è finito.

lunedì 21 gennaio 2019

Race of Champions - 20 Gennaio 2019

Domenica, ore 20.00: c'è la Race of Champions, ma ancora una volta non sono qui a guardarla. La recupero ancora più tardi di ieri sera, ma nevermind.
La recupero ancora una volta dal twitter della ROC, sperando che abbiano pubblicato vari video...
...
...
...e iniziamo subito male, perché lo scontro Abraham Calderon vs Andy Priaulx non viene immortalato: dobbiamo accontentarci di sapere che passa il turno Calderon.
Loic Duval, sempre non immortalato, si qualifica battendo Helio Castroneves. Questo risultato non è per niente di mio gradimento, dato che H3lio è il mio fave! <3
Subito dopo è la volta di Mick Schumacher contro Memo Rojas: almeno stavolta, anche senza immagini video, ho la soddisfazione di vedere qualificarsi il mio secondo fave.
Dopo di loro è la volta di Enzo Bonito, che batte James Baldwin.

Gruppo A: si inizia da David Coulthard vs Patricio O'Ward, vince O'Ward nell'unica gara che ci viene mostrata.
Anche Tom Kristensen vince contro Coulthard, che esce di scena insieme ad Abraham Calderon. Non ci vengono mostrati altri scontri.
Gruppo B: ci viene mostrato lo scontro Loic Duval vs Josef Newgarden, che viene vinto da Newgarden. È l'unica soddisfazione per Nuovo Giardino, dato che se ne torna a casa insieme a Lucas Di Grassi.

Passano il turno nel Gruppo A: Patricio O'Ward, Tom Kristensen.
Passano il turno nel Gruppo B: Loic Duval, Johann Kristoffersson.

Gruppo C: si parte con Benito Guerra vs Sebastian Vettel, con Guerra che vince la prima gara. Guerra gareggia poi contro Mick Schumacher, che vince lo scontro. Il telecronista, per ben due volte, si riferisce a lui chiamandolo Michael.
Poi vanno in pista Vettel vs Daniel Suarez... okay, ho anche un terzo fave che inizia bene l'opera perdendo lo scontro.
Suarez va in pista contro Guerra, che vince: Suarez, nello specifico, è andato a sbattere in corso d'opera. Mick (definito ancora una volta Michael) nel frattempo batte Vettel, che va a casa insieme a Suarez.
Gruppo D: si inizia con Enzo Bonito vs Ryan Hunter-Reay, con la vittoria di Bonito. Non ci viene mostrato altro né ci viene detto chi abbia superato il turno, lo scopriremo in occasione dei quarti di finale.

Passano il turno nel Gruppo C: Mick Schumacher, Benito Guerra.
Passano il turno nel Gruppo D: Esteban Gutierrez, Pierre Gasly.

Primo quarto: O'Ward vs Kristoffersson ---> vince O'Ward (unico scontro che ci viene mostrato).
Secondo quarto: Kristensen vs Duval ---> vince Duval.
Terzo quarto: Schumacher vs Gutierrez ---> vince Gutierrez.
Ultimo quarto: Gasly vs Guerra ---> vince Guerra.

Le semifinali sono O'Ward vs Duval e Gutierrez vs Guerra.
Il primo scontro, che finalmente ci viene mostrato, viene vinto da Loic Duval, mentre l'altra gara, che abbiamo la possibilità di vedere, viene vinta da Benito Guerra. Sono loro i due finalisti.
Con un due a zero è il pilota di rally messicano ad aggiudicarsi la ROC 2019!

domenica 20 gennaio 2019

Race of Champions Nation Cup - 19 Gennaio 2019

Sabato, ore 20.00: inizia la Race of Champions Nation Cup. O meglio, i piloti vengono immortalati mentre saltellano in cerchio e varie voci fuori campo urlano "viva Mexico".
Io, nel frattempo, sto sistemando insieme a mia madre i nostri indumenti negli armadi nella casa nuova. Vedrò tutto alle undici passate sul twitter ufficiale della ROC. O meglio, tutto quello che postano, perché varie gare non ci sono.

Si inizia dal Gruppo A che vede contrapposti Sebastian Vettel vs Pierre Gasly: Gasly è in notevole vantaggio iniziale, ma ha una terribile visione dei motori Honda e Vettel vince lo scontro.
Scendono in pista subito dopo Mick Schumacher vs Loic Duval: vince Schumacher contro Duval, al quale converrebbe andare ad affilare una baguette insieme a Gasly.
Si continua: Esteban Gutierrez vs Pierre Gasly. Per sette centesimi, Gasly perde anche contro Gutierrez!
Una foto, ma nessun video, documenta Patricio O'Ward che batte Mick Schumacher.
Team Germania e Team Messico passano il turno, Team Infinitum Mexico e Team Francia sono eliminati.

Si passa al Gruppo B: Enzo Bonito dell'eROC contro Lucas Di Grassi. Vince Bonito e lo stesso destino capita all'altro pilota ROC, in cui James Baldwin riusce a battere il messicano Ruben Garcia.
Non ci sono video a riguardo, ma scopriamo che il Gruppo B viene vinto dal Team Brasile, mentre Team eRoc Sim Racing e Telcel Mexico vengono eliminati.

Arriva il Gruppo C, con Tom Kristensen vs David Coulthard come primo scontro: Coulthard vince agevolmente la gara, dato che Kristensen finisce in testacoda like a boss.
Si passa a Ryan Hunter-Reay vs Andy Priaulx: anche Priaulx finisce in testacoda!
Non ci sono documentazioni relative ad altre sfide, ma veniamo a scoprire che il Team Nordic è il quarto team semifinalista.

Prima semifinale: Germania vs Brasile, di cui vediamo soltanto gara 2, in cui scendono in pista Mick Schumacher e Helio Castroneves. H3lio è un V3KkYaCçi0 e come tutti i vecchi della sua età viene agevolmente mandato a casa.
Seconda semifinale: Nordic vs Messico, anche di questa vediamo solo gara 2, con Johann Kristofferson vs Patricio O'Ward. Vince il Team Nordic, che accede quindi alla finale.

Si va alla finale, con Kristensen e Vettel che scendono in pista per la prima delle gare della finale, prima della quale c'è un'inquadratura di Kristensen da vicino. Da buon nordico ha uno sguardo vampiresco stile Bottas.
Vettel fugge per evitare che Kristensen gli affondi i canini nel collo, ma al traguardo ha un vantaggio di neanche due centesimi di secondo: Kristensen coronerà il proprio obiettivo. Anzi, no, devono scendere in pista un'altra volta e stavolta vince Kristensen.

Schumacher va in pista contro Kristofferson, lo batte di due centesimi netti e tondi, e non ho ben capito se qualche video non sia stato postato, perché non è chiaro quale sia il punteggio.
Lo scontro decisivo è tra Kristensen e Schumacher, con Kristensen che vince: il Team Nordic si aggiudica la Nation Cup e tutti e due nel frattempo fanno dei burnout.

sabato 19 gennaio 2019

Be our Valentine?

I doppi sensi del motorsport: se Alexander Rossi è il Valentino del Circuit of the Americas, allora è Valentino Rossi? *roll eyes*

venerdì 18 gennaio 2019

Formula E 2018/19: Commento all'eprix di Marrakech - 12 Gennaio

Occhi azzurro shocking

Qualcuno ricorderà che, ai tempi del GP di Abu Dhabi, avevo detto che quello sarebbe stato con tutta probabilità l'ultimo gran premio visto nella "casa vecchia". Avevo ragione relativamente alla Formula 1, mentre la Formula E ha fatto sì che vedessi due ulteriori gare nella casa vecchia, l'eprix dell'Arabia Saudita, avvenuto lo scorso dicembre, ma di cui ho postato il commento soltanto ai primi di gennaio, nonché l'eprix del Marocco, che si è svolto il 12 gennaio.
Le novità principali le ho già esposte nel precedente commento, ma farò un brevissimo recap:
- adesso c'è l'halo, ma esattamente come in Formula 1 nessuno ne parla più da una vita;
- adesso non c'è più il pitstop per cambiare vettura in corso d'opera, quindi nessuno si strappa la tuta nell'halo in una simile occasione;
- i vincitori del fanboost non sono più tre, ma cinque;
- Vandoorne sta sempre in testa alla classifica del fanboost e Massa sta sempre al secondo posto nella suddetta classifica, quindi tecnicamente in questi ultimi anni Vandoorne ha anche imparato qualcosa da Alonso.
La novità prevista per l'eprix del Marocco e per l'anno solare 2019 era l'arrivo di una nostra vecchia conoscenza: Felix Rosenbitch s'è infatti accasato in Indycar, diventando uno dei due svedesi che prenderanno parte a quel campionato (l'altro è il pollo gigante) e il suo posto è stato preso da nientemeno che Wehrlein! Vista l'assenza di Button, c'era qualche possibilità che riuscisse a non ribaltarsi in corso d'opera.

Le qualifiche hanno previsto un certo numero di penalità, dalla quale è stata ricavata la seguente griglia di partenza:

Bird - Vergne
Buemi - Sims
Evans - Da Costa
Wehrlein - Frijns
Piquet - D'Ambrosio
Di Grassi - Rowland
Lopez - Turvey
Massa - Abt
Mortara - Dillman
Paffett - Lotterer
Gunther - Vandoorne

A quel punto, comunque, c'erano ancora alcune cose importanti di cui parlare, come i capelli di Vergne e, in assenza di una grande quantità di capelli sulla testa di uno dei due soggetti coinvolti, del Brazilian Fight.
Jev si è infatti presentato in Marocco con i capelli interamente rasati, postando un video sul suo profilo instagram in cui sua sorella Lea gliene tagliava una parte di nascosto con un rasoio. Secondo i telecronisti di Italia 1, si è vendicato facendo una rasatura nel pelo del cavallo di sua sorella.
Mentre il cavallo della sorella di Vergne veniva parzialmente rasato, anzi, molto dopo, Fely andava in giro ai due all'ora sul finire di un giro veloce. Nelsinho, che si è ritrovato dietro di lui, non ha apprezzato particolarmente la cosa, tanto che gli ha dato del ridicolo rookie o qualcosa del genere, forse detta un po' peggio che in questi termini.
Nel pregara di Italia 1 è stata riferita testualmente la terminologia esatta a Fely, che ha replicato che aveva avuto un problema tecnico e che, testualmente: "forse lui non ha capito, come non capisce tante cose".
Nel frattempo si segnala la presenza di Felipinho, che si trovava in Marocco al seguito del padre e che ha fatto una piccola apparizione nell'intervista. AAAAAWWWWWW! *-*

Tra una cosa e l'altra è arrivato il momento del via.
Ero un attimo soprappensiero e quasi non me ne sono accorta, poi ho visto contatti da tutte le parti e ci ho messo qualche istante per capire che cosa fosse successo esattamente:
- un contatto tra Jev e Bird innescato dal neo-rasato ha portato il neo-rasato a precipitare nelle retrovie;
- c'è stato un contatto anche tra Di Grassi e Wehrlein, che ha fatto sì che Wehrlein fosse costretto al ritiro;
- Di Grassi ha proseguito imperterrito, anche se qualcosa penzolava sulla sua vettura e i telecronisti si sono messi #guesswhat a parlare del fatto che potesse essergli esposta bandiera nera con cerchio arancione #webelongtomazzoni;
- Stoffy è andato a dormire in un van, o per meglio dire nel suo box, dopo un contatto con Paffett, il pilota più anziano presente in pista, che ha messo fuori gioco, qualche tempo dopo, anche quest'ultimo.
Nel frattempo è stato inquadrato Toto Wolff, che quel giorno festeggiava il suo compleanno #westillbelongtomazzoni, definito dalla grafica come il marito della team manager della Venturi. Mi sembra giusto, adesso che ci penso: quando Susie Wolff viene inquadrata durante i gran premi, non credo che venga definita come la team manager della Venturi in Formula E!

In attesa del fanboost, ci siamo ritrovati con Bird in testa, seguito dalle due BMW di Antonio Felice sulla Costa e Sims, che non ha ancora un soprannome perché è un rookie e non avevo ancora pensato di ritrovarmelo a lottare per la vittoria. In realtà non mi aspettavo neanche Antonio Felice sulla Costa a lottare costantemente per la vittoria, ma a quanto pare per il momento questo sembra una stagione molto promettente per la BMW.
Dopo un quarto d'ora di gara, Antonio Felice sulla Costa si trovava davanti a Bird, che non poteva far altro che passare alla storia per il suo scatto in cui appariva nudo, coperto da un semplice casco in prossimità delle parti intime.

Arrivato il momento del fanboost, Vandoorne ha dimostrato di avere imparato a imparare da Alonso e ha mandato Massa a imparare a imparare relegandolo in seconda posizione, con la sola differenza che Massa aveva ancora qualche chance di usare il fanboost, Vandoorne non ce l'aveva. Non che alla fine della giornata facesse molta differenza: Fely doveva subire le conseguenze degli accidenti che gli aveva tirato Nelsinho ed era relegato in ultima posizione, mentre la Venturi affermava via Twitter di avere problemi tecnici di natura non ben definita. Appunto, la natura di questi problemi dovevano essere gli accidenti di Nelsinho.
Antonio Felice Sulla Costa si è classificato in terza posizione nella classifica del fanboost e dietro di lui c'erano Di Grassi e Abt come ultimi beneficiari.
Sono molto preoccupata per Buemi: un tempo sarebbe stato sempre e insindacabilmente votato, mentre adesso non sta ottenendo il fanboost neanche con l'aumento dei piloti che lo ottengono. :-/
In generale, comunque, la questione del fanboost mi fa pensare che:
- Vandoorne venga votato da dei suoi tifosi che hanno iniziato a seguire la Formula E per lui o da gente che guardava già la Formula E ma prima attribuiva il fanboost ad altri piloti a caso a seconda delle occasioni;
- Massa venga votato da dei suoi tifosi che hanno iniziato a seguire la Formula E per lui o da gente che guardava già la Formula E ma prima attribuiva il fanboost ad altri piloti a caso a seconda delle occasioni;
- la sottoscritta appartenga alla categoria sopra citata tra quelli che prima votavano per il fanboost "a caso" (prima o poi riprenderò a votare a caso);
- Da Costa venga votato da gente che prima non lo votava perché non rientrava nella categoria dei top-driver;
- non ho nulla da dire sugli Audi Bros, quelli venivano votati insindacabilmente anche nella scorsa stagione e non è cambiato niente.

Più il tempo passava e più mi sono ritrovata perplessa dall'attack mode, che mi aveva già lasciato perplessa dopo l'eprix dell'Arabia Saudita.
Mi sforzo, ma non riesco a capirne il senso.
O meglio, ne capisco il senso, ma non ne capisco le modalità di utilizzo. Soluzioni tipo DRS o push-to-pass, oltre a sembrarmi molto più comprensibili, almeno non sembrano soluzioni che si attivano "a caso".
Ad ogni modo parliamo di cose serie, ovvero della leadership di Bird. Non che il Volatile fosse ancora in testa, anzi, era ben lontano dall'essere in testa, ma in quel momento era ancora in top-3, dietro ai due BMW Bros. Non era destinato a durare lì a lungo, dato che ha perso diverse posizioni.
Terzo è risalito Robin "Frains", che per quanto non ne capisca la pronuncia, viene costantemente chiamato "Frains", anche durante le telecronache della Formula E. Se tutti lo chiamano così, probabilmente si chiama davvero così, altrimenti non ci sarebbero pronunce anomale pressoché ovunque. Per intenderci, a suo tempo Murray Walker era convinto che ci fosse un pilota chiamato "Olivahhhh Penis", ma nel resto del mondo, per sua fortuna, non lo chiamavano alla stessa maniera.
Dopo questa digressione possiamo procedere e procedo puntualizzando che D'Ambriiii e i suoi occhi azzurri erano risaliti in zona podio, mettendo definitivamente da parte "Frains" e che anche Di Grassi e Jev, con quest'ultimo risalito in top-ten a tempi record, erano piuttosto scatenati in quel momento, al punto che molta gente stava già affermando che voleva uno scenario del genere anche in Formula 1, per avere delle gare più movimentate.

Sono certa che, se in Formula 1 ci fossero due vetture dello stesso team in prima e seconda posizione e gli altri non avessero chance concrete di raggiungerli, come la Mercedes durante gli anni in cui c'erano Hamilton e Rosberg, tutti direbbero che la gara è bellissima e movimentatissima, non ho dubbi.
Ecco, a proposito, era proprio quello l'effetto che mi facevano le BMW, mi sembravano le Mercedes dell'epoca dei fescion model...
...
...
...
...e poi Sims ha affiancato Da Costa...
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...
...
...è stato lì che ho capito che, dopotutto, quell'effetto non era un caso: Da Costa e Sims si sono comportati esattamente come i fescion model avrebbero fatto al posto loro, spalmandosi l'uno contro l'altro.
Da Costa si è ritirato in una via di fuga con tanto di ingresso della safety car, mentre Sims è riuscito a proseguire perdendo diverse posizioni.
Antonio Felice Sulla Costa se ne andava in giro sconsolato mentre il suo compagno di squadra era ancora al volante. Spero vivamente per loro che abitino nello stesso palazzo e che ci sia una piscina condominiale, in modo da portere discutere dell'incidente in un secondo momento!
Il lato positivo di tutto ciò è che quantomeno Verstappino non poteva risalire in testa alla gara, dato che non era presente in pista... però a Marrakech c'era, con un ruolo d'eccezione: aiutante dei commissari, come lavoro socialmente utile in seguito ai fatti che hanno riguardato lui e Ocon un paio di mesi fa. Verstappino che deve vegliare sulla condotta di gara altrui è l'ennesimo aspetto pittoresco della Formula E.

Se Verstappino non poteva ereditare la leadership della gara, c'era comunque un suo mezzo connazionale (Sophia Kumpen è belga e Verstappino ha anche cittadinanza belga oltre che quella olandese) lì nei pressi: si tratta di D'Ambriiii che, con i suoi occhi azzurro shocking, si è accaparrato la leadership della gara.
Non me l'aspettavo.
Poco prima mi ero chiesta se i BMW Bros rischiassero qualche penalità e se d'Ambriiii potesse vincere post-gara, visti i suoi trascorsi, ma stavolta è riuscito a conquistarsela sul campo.
Ha tagliato il traguardo in prima posizione, precedendo "Frains" e Bird, mentre Sims ha dovuto accontentarsi della quarta posizione.
A quel punto ho iniziato a pensare a quanto possano essere curiosi gli eventi nel mondo del motorsport.
Ho passato anni a sperare che Heidfeld ottenesse una vittoria. Non ero mai stata una sua tifosa, ma il fatto che fosse diventato anche in Formula E il pilota con il maggior numero di top-3 senza nessuna vittoria mi lasciava demoralizzata al punto tale che avevo deciso di sperare con tutte le mie forze che potesse vincere almeno una volta.
Poi Heidfeld si è ritirato e D'Ambrosio ha preso il suo posto. Ha vinto al secondo tentativo. Heidfeld è stato il #maiunagioia della Formula E.

RACE RECAP:
Volatile: "Tunz tunz tunz!!!11!!!1! io sono figo e voi no."
Jev: "Tieni il tuo membro lontano da me, altrimenti ti prendo a sportellate."
Volatile: "No problem. Ci vediamo prossimamente, quando sarò senza casco davanti alle parti intime."
Di Gratis: "Werly... dove vai? Non puoi ritirarti così, nell'anonimato, senza avere cappottato! Va contro le regole non scritte del motorsport."
Paffy: "Stoffy, vieni quiiiiiii! *-* Noi guidiamo la Mercedes formato Formula E, è nostro dovere crashare al via e sperare che Verstappino, partendo dalla cabina dei commissari, possa vincere."
Stoffy: "Zzz..."
I votanti del fanboost: "STOFFY 6 1 YD0L0!!!111!111!!111"
Stoffy: "Sono il number one-one-one!!11!!11!!1 In cu*o a Fely!"
Fely: "E io sono il Gufo di Interlagos. Non riuscirai a terminare le gare se non per mia volontà."
Antonio Felice sulla Costa: "Finalmente non sono più Antonio Felipe sulla Costa, quindi non mi capitano più cose strane e posso lottare per la vittoria. Hai capito, Volatile? Sai dove puoi mettere il tuo membro?"
Volatile: "Si per il cu*o a te?"
Antonio Felice sulla Costa: "Taci, che siamo in fascia protetta. C'è Verstappino in cabina di commento."
Sims Card: "Vattene a casa insieme al tuo bad mate Platinum Jacques, sono io l'eroe delle folle."
Antonio Felice sulla Costa: "A proposito di bad mate, vuoi diventare il mio bed mate per tutto il resto del weekend?"
Sims Card: "aaaaawwwwww, adesso ti affianco."
Antonio Felice sulla Costa: "E io ti tiro una sportellata mentre anche tu mi prendi a sportellate. <3 Tanto ammmmore!"
Sims Card: "Ricambio l'ammmmore, anche perché tu sei in giro per le vie di fuga, mentre io sono ancora in pista like a boss."
Antonio Felice sulla Costa: "Però sei quarto."
Sims Card: "è il primo passo per diventare l'Hulkenberg della Formula E, che è sempre stato il mio principale obiettivo."
D'Ambriiii: "Tunz tunz tunz, I'm da winnahhhh. Il fatto di non avere effettuato pitstop e di non essere di conseguenza finito in testacoda nella pitlane ha contribuito molto. Era dal giorno in cui ho sostituito RoGro che non mi sentivo così emozionato. AAAAAAWWWWWW!"
Hulk: "Adesso, però, è giusto lasciare un po' di gloria al mio omonimo Muller, che sarà il più veloce nei rookie test di domani."

RISULTATO: 1) Jerome D'Ambrosio (Mahindra), 2. Robin Frijns (Virgin), 3. Sam Bird (Virgin), 4. Alexander Sims (BMW Andretti), 5. Jean Eric Vergne (Techeetah), 6. André Lotterer (Techeetah), 7. Lucas Di Grassi (Audisport Abt), 8. Sebastien Buemi (eDams Nissan), 9. Mitch Evans (Jaguar), 10. Daniel Abt (Audisport Abt), 11. José Lopez (Dragon), 12. Maximilian Gunther (Dragon), 13. Edoardo Mortara (Venturi), 14. Nelsinho Piquet (Jaguar), 15. Oliver Rowland (eDams Nissan), 16. Oliver Turvey (NIO), 17. Tom Dillmann (NIO), 18. Felipe Massa (Venturi), Rit. Antonio Felix Da Costa (BMW Andretti), Rit. Gary Paffett (HWA), Rit. Pascal Wehrlein (Mahindra), Rit. Stoffel Vandoorne (HWA).




giovedì 17 gennaio 2019

Pensieri random

Ieri pomeriggio, mentre ero al lavoro, il mio letto è stato trasferito, un po' in anticipo rispetto a quanto pensassi, nella nuova casa.
Pensavo di potere trascorrere almeno un'ultima notte in quella che per trent'anni è stata la mia stanza, invece non è stato così.

Volevo fare un ultimo pensiero ai gran premi che ho guardato in questa stanza, agli eventi del motorsport che sono accaduti mentre guardavo le gare alla mia scrivania, o sul letto con il computer in bilico sulle gambe.
Non l'ho fatto, non ho fatto in tempo.

Lo farò, come intendo fare tante altre cose, una volta in cui questo maledetto trasloco sarà finito. Ho da scrivere il commento all'eprix del Marocco, ho da scrivere un approfondimento lasciato a metà su un evento accaduto tra Johnny Cecotto e Michael Schumacher nel DTM nei primissimi anni '90, ho da iniziare di sana pianta un ulteriore approfondimento a proposito di un BiSkOtToNe ArGeNtYnO ai danni di Helio Castroneves sempre nei primi anni '90...

Oggi come oggi non posso programmare nulla. Non so cosa verrà prima, non so cosa verrà dopo, non so quanto tempo passerà prima di sistemare tutto. In ogni caso, quello che è certo è che tornerò. ;-) E magari chissà, qualche aggiornamento a breve potrebbe arrivare, se dovessi trovare un po' di tempo per scrivere (o meglio, se dovessi riuscire a trovare un posto dove appoggiare il computer nella mia stanza nuova, dove al momento è accatastata un sacco di roba, e prima di andare a letto potessi cazzeggiare al computer invece di avere come unica opzione quella di leggere l'unico libro che ho portato con me fino a questo momento - scelta pessima, peraltro).

mercoledì 16 gennaio 2019

Mille pesi e mille misure, fin dalle serie minori: intelletto e ignoranza continuano a fondersi

Me la ricordo ancora quella mattina in cui, con la tapparella ancora chiusa, indossando una felpa raccattata a caso sopra la camicia da notte, con il computer in equilibrio sulle gambe assistevo in diretta all'assegnazione del titolo della Formula 3 europea.
Mi sembrano giorni lontani, che non torneranno più... o quantomeno che non torneranno più se non farò sostituire la batteria del mio computer portatile: poche settimane più tardi ha iniziato a dare segni di malfunzionamento e adesso uso il pc sempre attaccato alla corrente, perché in modo totalmente random, quando arriva sotto al 30%, corro il rischio che vada in standby per batteria troppo scarica e perché quando arriva sotto al 50% la batteria inizia a scaricarsi molto velocemente. Questo per dire che è più o meno da fine ottobre che non posso permettermi di guardare una gara seduta sul letto con il PC sulle gambe, ma si sopravvive anche a questo.

Quella mattina a Mick Schumacher bastavano pochi punti per vincere il titolo davanti a Dan Ticktum. Fino a pochi mesi prima, Ticktum era il favorito per il titolo e Schumacher era uno qualsiasi, undicesimo in classifica al momento in cui aveva conquistato la sua prima vittoria e, fino a quel momento, visto come irrilevante e spesso criticato per i suoi risultati, al punto che erano in molti che non pensavano che Prema dovesse perdere tempo con uno come lui e che dovesse sostituirlo con un pilota migliore.
Le cose sono cambiate abbastanza in fretta e a suo tempo ho già scritto dei post a riguardo, puntualizzando che possono esserci molteplici spiegazioni a tutto ciò e che la più probabile, quando un pilota junior inizia a vincere in una serie in cui non aveva mai vinto, sia l'essere riuscito a superare i problemi che prima gli impedivano di vincere. Nello specifico caso, ho notato due miglioramenti: 1) il miglioramento progressivo dei risultati in qualifica e di conseguenza la maggior quantità di partenze nelle posizioni che contavano, 2) la progressiva minore progressione all'errore, che gli ha consentito di terminare in posizioni di spessore le gare invece di finire ritirato o nelle retrovie a causa di contatti e incidenti.
Stiamo parlando di un pilota che in un paio di occasioni in Formula 4 avevo visto partire dalle retrovie e arrivare a ridosso del podio o della vittoria (con tanto che le gare di Formula 4 che vedo sono una minoranza, rispetto al totale), il fatto che potesse arrivare alla vittoria in Formula 3 non mi stupiva particolarmente. Quello che mi ha stupito è che sia riuscito, a un certo punto, a vincere cinque gare dietro fila, ma la Formula 3 rimane pur sempre la Formula 3: una serie in cui tanti piloti hanno possibilità di lottare per la vittoria, almeno finché uno non riesce a imbroccare la retta via e ottenere più vittorie degli altri. Armstrong e Vips hanno probabilmente pagato la loro poca esperienza nella serie, Ticktum ha probabilmente pagato il fatto di non avere quasi mai disputato campionati completi nella sua carriera.

Il fatto che un pilota junior con un cognome di un certo spessore abbia vinto il campionato di Formula 3 europea ha fatto sì che ne uscisse qualche titolone, ma devo essere sincera: credo che gran parte dei siti non specializzati avrebbero ottenuto lo stesso effetto attira click anche se Mick Schumacher invece di vincere un campionato avesse fatto burnout in mezzo ai campi a bordo di un trattore. Anzi, forse avrebbe attirato più click.
Tutto ciò non sarebbe particolarmente grave, se non fosse che poi, a commentare MSC che vince il campionato di Formula 3 europea, sia gente che non ha la più pallida idea di che cosa sia il campionato di F3 europea e che ha la certezza che nessuno ne abbia idea.
Ne ho sentite di tutti i colori, sia da un lato sia dall'altro. Cose tipo "non mi sorprende che abbia vinto, ma ciò è ingiusto nei confronti dei piloti che non hanno un cognome famoso", detto da un'amica che ha un'idea quasi nulla di come funzionino le serie minori, del fatto che la classifica finale sia basata su dei risultati, del fatto che un totale inetto nelle serie minori collezionerebbe generalmente incidenti o arrivi tra le ultime posizioni e del fatto che i piloti con il cognome famoso sono ricchi e sponsorizzati, ma che lo sono anche tanti altri che non hanno il cognome famoso. Ce ne sono che magari hanno anche più big money di quelli con il cognome famoso.
Ho intavolato una piccola spiegazione a proposito del fatto che diversamente da chi parlava mi era capitato di vedere un bel po' di gare di quella serie e che nel corso del tempo avevo visto anche tanti piloti senza padre famoso vincere delle gare.
Adesso che ci penso, avrei anche potuto dire qualcosa come "e poi non stai al passo con i tempi, al giorno d'oggi i pregiudizi nei confronti dei figli d'arte sono notevolmente calati, anche e soprattutto grazie al fatto che sono arrivati in alto figli di piloti poco altolocati, che sono diventati più altolocati dei padri, al punto da non dare molto peso al fatto che altri vinceranno molto meno dei loro padri".

L'altra teoria predonimante è che Mick Schumacher sia destinato a fare sfaceli o che sia pronto per gareggiare per un top-team in Formula 1, che è essenzialmente quella che emerge dai tanti post attira click che sono stati pubblicati in giro per il web dopo la sua vittoria del titolo.
Sono convinta che chi afferma tutto ciò non lo affermi per via del cognome che porta: senza una certa propensione al leggere notizie o titoli attira click, chi non è molto ferrato in campionati junior potrebbe anche ignorare totalmente i suoi risultati.
Mi spiego meglio: certi commenti iper-positivi non derivano dal fatto di essere convinti che diventerà un fenomeno per via del suo cognome, quanto più per l'avere letto notizie che lo definiscono tale: il cognome influenza la prolificazione di post e la prolificazione di post ha un effetto diretto sui lettori. Allo stesso modo, se gli articoli attira click facessero diventare virale un video di MSC che fa burnout in mezzo ai campi a bordo di un trattore, passerebbe il concetto che la cosa più importante delle serie minori siano gli ipotetici burnout a bordo di mezzi agricoli da parte di un figlio d'arte.

In parole povere voglio tornare allo stesso solito vecchio punto di partenza: i cognomi non sono particolarmente rilevanti per valutare in positivo le performance di un pilota. Se le notizie attira click avessero presentato Mick Schumacher come uno scarso e avessero insistito nel criticarlo in funzione dei risultati del padre, al giorno d'oggi la teoria predominante sarebbe quella, immagino.
Se non esistessero le notizie attira click, ci sarebbero i post attira click di chi si atteggia a opinion leader del motorsport sui social: se i gruppi facebook dicessero che MSCjr è uno scarso, si moltiplicherebbero come cavallette soggetti che definiscono MSCjr uno scarso.
Tutti i vari "Mick è un fenomenohhhh!!11!!11!!! lo vogliamo in Ferrarihhhh già quest'annohhhh!!!11!!!11!!!", quando stiamo parlando di un pilota che è appena stato promosso in Formula 2, si limitano a ripetere quello che hanno sentito ripetere da altri.
A parte apparire molto infantili e dare prova di non avere la più pallida idea di che cosa succeda nelle formule minori, non fanno neanche tanti danni, questi. Per una volta a moltiplicarsi alla velocità del suono è un'immagine positiva. Fintanto che Mick Schumacher non verrà preso dal nulla e piazzato in un top-team, non accadrà nulla. Il fatto che Mick Schumacher non verrà preso dal nulla e piazzato in un top-team impedirà che questa opinione cambi. Se il futuro porterà MSC lontano da quel tipo di strada, il tifoso medio finirà per dimenticarsi di tutti i proclami passati e magari anche della sua stessa esistenza, tanto prima o poi salterà fuori qualcos'altro di attira click di cui parlare. Se un giorno questo pilota dovesse finire in un top-team, ci arriverebbe dopo un percorso completamente diverso da quello ipotizzato, quindi le valutazioni sarebbero diverse. E poi, nel frattempo, ci saranno altri argomenti attira click che prenderanno il sopravvento, in ogni caso.

Ciò che mi lascia perplessa non è il modo in cui Mick Schumacher viene visto. Magari la vittoria della Formula 3 europea viene sopravvalutata e anche di molto, ma ne emerge il fatto che, quantomeno, questa gente sia convinta che chi vince un campionato minore abbia dimostrato, almeno in quel campionato, di essere il numero uno o quantomeno uno dei numeri uno.
A lasciarmi perplessa è il fatto che, in molti casi, avere vinto un campionato di F3 europea sia stato considerato come non avere vinto nulla, non solo da parte di piloti che poi sono passati direttamente alla Formula 1, ma anche da parte di piloti che sono passati per la GP2 o la World Series by Renault (all'epoca in cui dalla WSbyR usciva gente tipo Vettel o Ricciardo, non gente tipo Celis, con tutto il rispetto per Celis), che magari non hanno vinto il campionato, ma che hanno comunque ottenuto risultati di un certo livello.
Di quanti di loro si sarebbe detto "lohhhh vogliamohhhh in Ferrarihhhh subitohhhh????222???22" invece che dire che si trattava di uno scarso che in carriera aveva vinto soltanto un campionato di Formula 3? Me ne viene in mente più d'uno che nessuno avrebbe mai voluto in un top-team, né dopo la F3, né dopo la GP2 o la WSbyR, altro che menzionare la Ferrari a caso, in modo del tutto decontestualizzato.
Penso di non avere altro da dire, se non quello di suggerire agli appassionati di motori di ragionare con la propria testa. In certi momenti non è necessario determinare se un pilota sia un fenomeno o uno scarso. Ci sono molte vie di mezzo e c'è anche la possibilità di dichiararsi non informati abbastanza per esprimere un parere in proposito. Non sarebbe un male, eh...
In più, si dirà anche che solo gli stupidi non cambiano mai idea, ma a me pare un comportamento più stupido cambiare idea a seconda di come tira il vento senza avere il coraggio di dire "ho cambiato idea".

Bene, siamo arrivati alla fine e in tutta sincerità non ho nemmeno pensato a Stroll, mentre scrivevo questo post.
Stroll è stato l'ennesimo tassello di una serie di campagne denigratorie via web, ma di per sé non mi avrebbe spinta a scrivere questo post. Di Stroll, la prima cosa che mi viene in mente è che divide la gente al punto tale che sui social ci sono team pro-Stroll e team anti-Stroll e che in certi spazi web non è consentito pensare che Stroll tutto sommato non sia un fenomeno ma che non sia neanche tanto peggio dei piloti di medio livello... comunque se non altro ha già chi lo difende, poco importa che si tratti di una schiera di ragazzine delle medie (inizio a pensare che tutto sommato sono nata in un'epoca di un certo spessore, con ragazzine mie coetanee che sbavavano dietro a Ralf Schumacher prima dell'avvento di Raikkonen e, in seguito, a quest'ultimo).
Ho pensato a più piloti che sono stati considerati a più riprese degli scarsi da un'accozzaglia di tifosi formato web ai tempi della Formula 3 e dopo, ma non farò nomi specifici. Ci sono casi che mi stanno più a cuore, altri meno. Ci sono piloti che poi sono stati ignorati e nessuno si è più preoccupato di commentare i loro risultati, ci sono piloti di cui poi si è parlato tanto, magari con idee contrapposte a quelle che circolavano un tempo, da parte delle stesse persone. È anche per questo che servirebbe un po' di cultura motoristica o, quantomeno, di evitare di parlare di argomenti che non si conoscono.

martedì 15 gennaio 2019

Dan Ticktum all'inseguimento della Superlicenza in Asian F3 Winter Series

Ladies and gentlemen, oggi parliamo di Dan Ticktum e soprattutto parliamo del fatto che prima o poi lo vedremo in Formula 1.
Per chi non è informato sulle categorie junior a ruote scoperte, credo che ci siano due informazioni necessarie al riguardo, per inquadrare il soggetto: 1) è un pilota di scuola Redbull, considerato come uno dei piloti più promettenti tra quelli che fanno parte del panorama di F2, F3 e serie affini, 2) è un pilota piuttosto controverso e dal burrascoso passato... dove per "piuttosto controverso" e "burrascoso passato" non sto esagerando. Basti pensare che il motivo per cui è passato alla storia è che in gioventù è riuscito a collezionare una squalifica di un anno da tutte le competizioni organizzate dalla FIA.
Il video di ciò che ha fatto pare non esistere, ma esistono narrazioni abbastanza dettagliato di tutto ciò: durante una gara di Formula 4 è venuto a contatto con un certo Ricky Collard (poi divenuto telecronista del DTM nelle trasmissioni livestreaming in lingua inglese su youtube) ed è finito fuori. Come avrebbe fatto un pilota di NASCAR ha reagito speronando Collard di proposito, il problema è che, diversamente dai piloti di NASCAR, l'ha fatto rimettendosi in pista a caso dietro la safety car e superando una decina di vetture. Si narra che abbia innescato in corso d'opera un incidente in cui un certo numero di vetture sono rimaste coinvolte. C'è chi si chiede perché la Redbull non si sia sbarazzata di lui come ha fatto con tanti altri. La risposta pare essere una sola: Ticktum pare essere un pilota più talentuoso degli altri.
Se non ci fosse la questione dei punti superlicenza, probabilmente sarebbe già in Formula 1 al volante di una Toro Rosso, ma adesso l'unico modo per ottenere la superlicenza è totalizzare un certo punteggio nei tre anni precedenti. Il problema di Ticktum è che, avendo scontato quell'anno di squalifica, ha iniziato a collezionare punti validi per la superlicenza soltanto negli ultimi due anni e che tra il secondo posto in campionato in Formula 3 europea, il GP di Macao e quant'altro non è riuscito a raggiungere i 40 punti. Per tale ragione, quest'anno lo vedremo in Formula 2 e in Superformula...

Lo scorso weekend, però, è iniziato il campionato di Asian F3 Winter Series, che prevede in totale tre appuntamenti multipli, che si svolge tra gennaio e febbraio e che assegnerà 10 punti superlicenza a chi lo vincerà. Al momento non saprei dire quanti ne assegni a chi si classifica nelle successive posizioni, se ne assegna, e non saprei neanche dire quanti punti superlicenza mancano esattamente a Ticktum.
Quello che è rilevante è, al momento, che Dan Ticktum sta prendendo parte a quel campionato. Mentre sul web si è scatenata l'indignazione per alcune dichiarazioni poco politically correct che avrebbe fatto questo weekend (Ticktum non è nuovo a dichiarazioni poco politically correct e pare che lui e la sua fidanzata abbiano anche insultato dei tifosi tramite social), la cosa importante è che, se le cose dovessero andare bene, Ticktum potrebbe totalizzare i punti necessari alla superlicenza non più tardi del prossimo 24 febbraio.
A quel punto non si sa esattamente cosa possa accadere. Si sa che Ticktum dovrebbe gareggiare in Formula 2 e in Superformula nel 2019, ma si sa anche che erano soluzioni che servivano a fargli ottenere la superlicenza. Questa Winter Series asiatica potrebbe semplicemente anticipare i tempi: Ticktum potrebbe arrivare in Formula 1 alla Toro Rosso, potrebbe arrivare in Redbull entro un paio d'anni al posto del pilota Redbull di turno caduto in disgrazia... perché sembra ormai chiaro che, presto o tardi, TUTTI i piloti Redbull cadono in disgrazia.
Quel giorno, allora, inizieremo a pensare ai bei vecchi tempi in cui, prima di Ticktum, c'era al suo posto un tipo dolce e kawaii. Poi sì, il tipo dolce e kawaii era Verstappen, ma Ticktum sembra essere uno che ha questo potere: trasformare all'improvviso in angeli dalle ali dorate quelli che fino a poco prima avevano l'apparenza dei bad boy.

Che poi, vogliamo parlarne? Quando mai ci sono stati dei bad boy, in anni recenti, in Formula 1? Mi rendo conto che una certa scuola di pensiero fa rientrare nel comportamento da bad boy quello di bestemmiare via radio 24/7, ma se uno che bestemmia via radio 24/7 poi si mette a guardare alla moviola un'inquadratura di gabbiani, l'effetto bad boy svanisce nel nulla. Un'altra scuola di pensiero attribuisce l'identità di bad boy a chi porta appesi al collo una decina di collane e rosari e dimostra dei gusti quantomeno discutibili in fatto di abbigliamento, ma basta vederlo limonare con i suoi cani perché l'effetto bad boy svanisca nel nulla.
L'ultimo bad boy della Formula 1 forse è stato Montoya. Poi ha messo al mondo dei figli che, in tre, hanno probabilmente collezionato meno giorni di scuola di Felipinho. Uno che va costantemente in giro con un esercito di figli educati e composti non fa la figura del bad boy. Nei suoi ultimi anni in Indycar, infatti, Montoya aveva abbandonato il lato oscuro e faceva il trollone con Castroneves e Kanaan.
Dan Ticktum potrebbe essere il pilota giusto al momento giusto, quello che fa discutere 24/7, ma nel vero senso della parola. Certo, c'è caso che poi anche lui si metta a limonare con un cane / un gatto / un canarino o che faccia qualunque altra cosa che lo renda più appetibile agli occhi del grande pubblico, ma per il momento promette bene. Non sono d'accordo con chi dice che uno come lui non dovrebbe mai arrivare in Formula 1, perché mi sembra molto Tumblahhhh mentality. Non apprezzo il suo passato, per il momento non mi sembra particolarmente apprezzabile nemmeno lui come soggetto, ma dovremmo deciderci, se vogliamo vedere piloti di talento che si comportano da teste calde o se vogliamo vedere dei piloti dolci e kawaii che non consideriamo degni di un volante nella massima serie.

Al netto di tutto ciò, il fatto che Ticktum possa ottenere la superlicenza in tempi brevissimi potrebbe avere una conseguenza devastante, ovvero che, se ottenesse la Superlicenza, poi potrebbe essere chiamato a debuttare in Formula 1 in qualunque momento la Toro Rosso decida di farlo esordire...
...
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...e il possibile esordio di Dan Ticktum in Toro Rosso nel corso del 2019 significherebbe una sola cosa, ovvero che uno dei piloti titolari della Toro Rosso perderebbe il volante. Obiettivamente parlando, questo non lascia ben sperare per il futuro di Dany Kvyat.

domenica 13 gennaio 2019

I don't give a damn about my bad reputation, you're living in the past, there's a new generation

Ci sono cose che non cambiano mai. O meglio, ci sono cose che potrebbero cambiare, ma che non cambieranno: i tifosi formato social ormai se ne vanno in giro in branco e, in qualunque contesto, è difficile vedere il lato meno social della situazione.
Ci ho provato, ci sto tuttora provando, ma il solo fatto di parlare di Formula 1 sul web, magari anche con leggerezza, diventa sempre più difficili. Per non parlare di quando si cerca di fare una conversazione seria e c'è chi se ne esce con cose del tipo "è per forza vero, l'ho letto su una fonte autorevole, l'utente FeRrArYsTa DoDiCeNnE PaZzEr3LL0 su un gruppo facebook". Far notare che i gruppi facebook sulla Formula 1 non sono generalmente una fonte così autorevole, provoca risposte di questo tipo: "guarda che dicono anche cose vere". Quindi se uno viene a dirmi che la Ferrari è rossa, il che è una cosa vera, deve essere tutto vero quello che scrive in altri contesti... :-/

Ci sono cose che non cambiano mai, ma tutto il resto cambia. Non ce ne rendiamo conto, ma chissà, forse anche la Formula 1 sta cambiando. Molto probabilmente siamo giunti ad un punto di non ritorno, dove una generazione è già pronta per prendere il sopravvento su un'altra. È quello che succede, di tanto in tanto, a volte più gradualmente e a volte meno gradualmente.
Raikkonen è andato in Sauber.
Alonso è andato in endurance / indycar.
Vettel ha i giorni contati prima di raggiungere l'irrilevanza.
Ricciardo è già andato alla Renault, quindi ha già raggiunto l'irrilevanza.
Bottas ha fatto una stagione non all'altezza di quella precedente e tutto lascia pensare che il prossimo anno potrebbe essere rimpiazzato da Ocon.
Pare che solo Hamilton sia destinato a reggere ancora per un po', ma dovrà vedersela con diversi piloti molto più giovani di lui...

Non passerà molto prima di vedere un campione del mondo nato negli anni '90. Secondo me sarà Gasly, ma mi rendo conto che probabilmente l'idea non vi sfiora neanche da lontano.
So che al giorno d'oggi nessuno pensa che Gasly possa diventare un pilota rilevante, ma è una vecchia abitudine quella di non considerare neanche di striscio i nuovi piloti della Redbull. Poi questi arrivano in Redbull e, sistematicamente, fanno più punti dei loro compagni di squadra. Anche Kvyat, nella sua unica stagione completa in Redbull, ha fatto più punti di Ricciardo... Poi sappiamo tutti com'è andata a finire, ma quello è un altro discorso!
Lo ribadisco, secondo me sarà Gasly a uscire vincente dal confronto con Verstappen e potrà vivere qualche anno di gloria. I suoi anni di gloria finiranno nel momento in cui Ticktum andrà a fare coppia con lui in Redbull.

Il mio pensiero è che la partnership Redbull/Honda possa funzionare. Questo porterenne i Gastappen a diventare gli unici avversari di Hamilton. Non dubito che Hamilton sia ancora in grado di difendersi, ma rimane il fatto che nessuno dura in eterno.
Conosco questa storia, l'ho già vista, ho già sentito quindici anni fa gente che affermava con la massima certezza che Schumacher avrebbe continuato a vincere mondiali fino alla notte dei tempi. E invece è finito il 2004, Schumacher ha smesso di vincere mondiali e hanno iniziato a vincere mondiali piloti che avevano dieci o dodici anni meno di lui, prima di arrivare al debutto di piloti più giovani ancora.
Ricordo, più o meno nel 2004, uno spot pubblicitario di non ricordo che cosa, che forse veniva trasmesso proprio in concomitanza dei gran premi stessi. La voce narrante sosteneva che prima o poi le nuove glorie rimpiazzavano le vecchie glorie e concludeva con un "per fortuna quel giorno non è oggi" o con qualcosa del genere.

Al giorno d'oggi mi rispecchio in quello spot: a quei tempi desideravo vedere qualcosa di nuovo, piuttosto che rimanere ancorata al passato, mentre al giorno d'oggi vorrei tanto rimanere ancorata al passato piuttosto che vedere qualcosa di nuovo.
Nel 2004 il futuro mi sembrava il mio presente, nel 2019 è il passato a sembrarmi il mio presente. Vedo che in Formula 1 i piloti della mia generazione si sono già giocati (quasi) tutto quelli che avevano da giocarsi...
...
...
...però è così che vanno le cose e, per quanto a volte avremmo voglia di fermarci un attimo e sperare che tutto rimanga così com'è ancora per cinque minuti, non possiamo fermare il tempo.