domenica 25 novembre 2012

GP Brasile: Button vincitore, Vettel campione del mondo /// Cronaca - pre-commento


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Il Gran Premio del Brasile, ultimo appuntamento stagionale, ha chiuso un 2012 piuttosto intenso e ricco di sorprese.
Hamilton scattava dalla sua settima pole position stagionale (è il pilota che ha ottenuto più pole nel corso dell’anno), seguito da Button, Webber, Vettel e Massa nei primi cinque. Con la retrocessione di Maldonado (10 posizioni per non essersi presentato ai controlli del peso post-qualifiche) sono risaliti di una posizione Hulkenberg, Alonso, Raikkonen, Rosberg e Di Resta è entrato in top-ten.

La gara è partita sotto una lieve pioggia, su gomme slick. Fin dalle prime battute si è compreso come si sarebbe trattato di una gara intensa e mozzafiato: mentre Hamilton ha mantenuto la leadership, un’ottima partenza ha portato Massa ad appropriarsi della seconda posizione davanti a Button (che l’ha superato poi nel corso del primo giro), mentre entrambi i piloti della Redbull erano autori di una pessima partenza. Webber si è ritrovato quarto, mentre Vettel è stato colpito dalla Williams di Bruno Senna, a sua volta colpito dalla Sauber di Sergio Perez (i due partivano rispettivamente in 11^ e 12^ posizione). Per Perez e Senna il ritiro è stato immediato, mentre Vettel, autore di un testacoda, è precipitato in ultima posizione con danni minori sulla vettura.
Frattanto a causa delle condizioni scivolose dell’asfalto molti piloti sono stati autori di sbavature ed errori, il caso più estremo è stato quello di Maldonado, finito in testacoda nel corso del secondo giro e costretto al ritiro.
Mentre le McLaren facevano l’andatura Webber e Alonso si sono avvicinati a Massa, durante il 2° giro Webber ha superato Massa e Alonso ne ha approfittato nel frattempo per superare entrambi, con anche Hulkenberg che ha superato i due di lì a poco portandosi in quarta posizione che si è tramutata in terza quando Alonso è finito lungo in una curva venendo sopravanzato dal pilota della Force india al 5° giro.
Al 6° giro Massa ha superato Webber, mentre Raikkonen e Schumacher rientravano ai box per montare le gomme intermedie. Vettel nel frattempo stava effettuando una veloce rimonta e si trovava in tredicesima posizione.

Al settimo giro si è ritirato Grosjean, mentre davanti era lotta per la leadership tra Hamilton e Button che favoriva Hulkenberg che si stava avvicinando a entrambi, e al margini della top ten tra Webber e Kobayashi: i due hanno avuto un contatto, Webber è finito in testacoda perdendo numerose posizioni.
Un giro più tardi Button ha superato Hamilton, mentre Vettel ha superato Kobayashi per la settima posizione. Il giapponese è rientrato ai box per montare le intermedie, mentre Vettel è risalito in sesta posizione.
Al 10° giro Schumacher è rientrato per la sua seconda sosta in pochi giri, mentre anche Webber si fermava per montare le intermedie.
Al momento non era chiaro quali gomme fossero le più performanti: la pioggia andava e veniva, generando notevoli differenze tra un giro e l’altro; a seconda di quanto era bagnata la pista, capitava che chi era sulle slick girasse consistentemente più veloce rispetto a chi era sulle intermedie o viceversa. Ciò ha permesso ai piloti dei “piccoli team” di fare qualche giro da protagonisti. È il caso di Kovalainen e Glock che si trovavano rispettivamente in nona e decima posizione al 10° giro, alle spalle di Button, Hamilton, Hulkenberg, Alonso, Massa, Vettel, Di Resta e Vergne.
Button, Hulkenberg e Massa hanno optato per l’opzione di evitare di mettere le intermedie e si sono ritrovati nelle prime tre posizioni. Alonso e Vettel invece si sono fermati per un cambio gomme, lo spagnolo è rientrato in pista in 12^ posizione, mentre Vettel si è trovato 17° alle spalle di Webber. A causa dei pit-stop dei “big”, Kovalainen e Glock hanno raggiunto addirittura temporaneamente la sesta e la settima posizione.

Per Massa la scelta di rimanere in pista non ha pagato: al 13° giro è stato superato da Hamilton per la terza posizione. Con le gomme slick ha iniziato a perdere circa due secondi al giro e, mentre Button e Hulkenberg avevano un vantaggio tale da mantenere il primo e il secondo posto, Massa ha perso diverse posizioni.
Alonso è risalito in quarta posizione superando il compagno di squadra, mentre un giro più tardi Vettel ha superato Kobayashi per la quinta posizione. A quel punto Massa si è fermato per montare gomme intermedie. Subito dopo, però, Button e Hulkenberg hanno iniziato ad essere i più veloci, a causa della pioggia che andava calando. Alle loro spalle, separati di decine di secondi, c’erano virtualmente in top-ten Hamilton, Alonso, Vettel, Kobayashi, Webber, Rosberg, Di Resta e Ricciardo.

Il colpo di scena che avrebbe potuto segnare l’esito del gran premio è avvenuto al 19° giro, quando Hulkenberg ha superato Button, portandosi in testa e facendo sognare alla Force India la sua prima vittoria.
Nel frattempo molti piloti hanno optato per rientrare a sostituire le gomme, montando nuovamente le slick. Nel corso del 19° giro sono rientrati in particolare Schumacher per la terza sosta, Hamilton e Alonso per la seconda, e un giro più tardi Vettel, Webber e Massa. I due piloti della Ferrari, diversamente dagli altri che hanno montato gomme slick a mescola medium, hanno montato slick a mescola hard.
Dopo i pit-stop Hulkenberg e Button avevano circa 45 secondi di vantaggio su Hamilton, Alonso, Vettel, Kobayashi, Webber, Vergne, Di Resta e Rosberg che erano in top-ten. Il pilota della Mercedes ha perso la sua decima posizione, però, nel corso del 21° passaggio, quando – probabilmente calpestando dei detriti – ha rimediato una foratura sulla gomma posteriore destra con conseguente spiattellamento, che l’ha costretto a fare un intero giro su tre ruote. È rientrato ai box e ne è uscito in ultima posizione.

Al 23° giro è entrata la safety car, a causa dei detriti lasciati sulla pista dai vari incidenti avvenuti: Hulkenberg e Button ne hanno approfittato per rientrare ai box per il cambio gomme, montando le slick.
La safety car è rimasta in pista fino al termine del 29° giro. Ai doppiati, tra i quali figuravano anche entrambi i piloti della Mercedes, è stato consentito di sdoppiarsi e accodarsi al gruppo.
Le posizioni erano al momento: Hulkenberg, Button, Hamilton, Alonso, Vettel, Kobayashi, Webber, Di Resta, Ricciardo, Raikkonen, Massa, Glock, Vergne, Petrov, Schumacher, Kovalainen, Pic, De La Rosa, Karthikeyan, Rosberg.
Al 30° giro la gara è ripartita con un sorpasso di Kobayashi su Vettel, mentre Webber cercava alle loro spalle cercava il sorpasso sia sul giapponese sia sul compagno di squadra (mia espressione nel vedere Webber in lotta con Vettel per la posizione: o.O) è finito in testacoda perdendo innumerevoli posizioni. Un giro più tardi Hamilton ha conquistato la seconda posizione superando il suo compagno di squadra Button. Altri sorpassi hanno caratterizzato i giri successivi: al 32° Kobayashi ha superato Alonso che si è ripreso la posizione, mentre Massa al 33° giro si è portato in settima posizione alle spalle di Vettel, che ha superato al 34°, per poi superare anche Kobayashi al 37°. Era in difficoltà invece Di Resta che ha avuto un testacoda nel corso del 36° giro, perdendo alcune posizioni.

Al 48° giro, approfittando di un errore di Hulkenberg, Hamilton si è appropriato della leadership, mentre la pioggia continuava ad andare e venire, al punto tale che alcuni piloti, come Rosberg, si sono fermati di lì a poco per montare le intermedie, mentre altri optavano per le slick.
In quei frangenti Raikkonen si perdeva in una via di fuga, dovendo fare un lungo percorso prima di riuscire a ritrovare la pista.
Colpo di scena al 55° giro: Hulkenberg ha recuperato su Hamilton e l’ha superato, durante le fasi di doppiaggio di una Caterham e di una Marussia, che si sono regolarmente fatte da parte. Hamilton si è riavvicinato a Hulkenberg e, quando quest’ultimo ha perso il controllo della vettura, i due si sono scontrati, cosa che ha costato a Hamilton il ritiro e a Hulkenberg la penalizzazione con un drive through (a mio parere discutibile).

Nel frattempo Vettel ha effettuato una sosta ai box, durata quasi undici secondi e mezzo, probabilmente la durata è stata così elevata per un errore del team, che non aveva le gomme pronte.
Al 56° giro anche Massa è rientrato ai box per montare gomme intermedie, in quanto la pioggia si faceva più intensa. Sono rientrati successivamente anche Alonso, Button, Hulkenberg (che poi ha scontato la penalità), mentre hanno proseguito Webber e Schumacher.
A quel punto Button si è ritrovato in testa seguito da Massa in seconda posizione, Alonso in terza, poi a seguire Webber, Hulkenberg, Schumacher e Vettel in settima posizione.
Al 62° giro Massa ha ceduto la seconda posizione ad Alonso, che avrebbe potuto vincere il titolo nel caso Vettel non avesse ottenuto di meglio che un ottavo posto; ma Vettel era 7° e si è ritrovato 6° dopo avere superato Schumacher pochi giri dopo.
Successivamente Schumacher si è ritrovato inseguito da Kobayashi. Nel tentativo di sorpasso da parte del giapponese i due hanno avuto un lieve contatto, a due giri dalla fine, che ha condotto il pilota della Sauber in testacoda e ha fatto guadagnare una posizione a Vergne che era nono.
Nel frattempo era accesa lotta per la dodicesima posizione tra Petrov e Pic, che avrebbe potuto significare per la Caterham o per la Marussia la conquista della decima posizione nella classifica costruttori – al momento in mano alla Marussia per via del 12° posto di Glock a Singapore – e i conseguenti introiti derivanti dalla ripartizione della parte dei diritti televisivi spettanti alle scuderie.

Al 70° giro sui 71 previsti Di Resta, che si trovava ai margini della top-ten, è finito in testacoda andando a impattare violentemente contro le barriere e riversando in pista detriti che hanno reso necessario l’ingresso della safety car. Ciò ha comportato un congelamento anticipato delle posizioni, che peraltro difficilmente avrebbero potuto cambiare, visti i distacchi esistenti tra i diversi piloti.
Grazie al ritiro di Di Resta, Petrov è risalito in 11^ posizione, risultato grazie al quale la Caterham ha superato la Marussia nella classifica costruttori. È anche il miglior risultato mai ottenuto, dal 2010 ad oggi, da una vettura dei “nuovi team”.

Button ha tagliato il traguardo, dopo 71 giri, in testa, seguito da Alonso e Massa a completare il podio. In quarta posizione si è classificato Webber, seguito da Hulkenberg e da Vettel che, grazie al sesto posto conquistato nella gara conclusiva ha ottenuto il titolo con tre punti di vantaggio su Alonso. Hanno chiuso la top-ten Schumacher, che ha portato la Mercedes in zona punti per la prima volta dopo il gran premio di Monza garantendo al team la quinta posizione nel mondiale, Vergne, Kobayashi e Raikkonen.

Vettel conquista quindi il suo terzo titolo mondiale consecutivo e, all’età di soli 25 anni, diviene il più giovane tre volte campione del mondo di sempre.


Il risultato
1. Jenson Button   McLaren   1:45:22.656
2. Fernando Alonso   Ferrari   +2.754
3. Felipe Massa   Ferrari   +3.615
4. Mark Webber   Red Bull   +4.936
5. Nico Hülkenberg   Force India   +5.708
6. Sebastian Vettel   Red Bull   +9.453
7. Michael Schumacher   Mercedes   +11.907
8. Jean-Eric Vergne   Toro Rosso   +28.653
9. Kamui Kobayashi   Sauber   +31.250
10. Kimi Räikkönen   Lotus   +1 lap
11. Vitaly Petrov   Caterham   +1 lap
12. Charles Pic   Marussia   +1 lap
13. Daniel Ricciardo   Toro Rosso   +1 lap
14. Heikki Kovalainen   Caterham   +1 lap
15. Nico Rosberg   Mercedes   +1 lap
16. Timo Glock   Marussia   +1 lap
17. Pedro de la Rosa   HRT   +2 laps
18. Narain Karthikeyan   HRT   +2 laps
19. Paul di Resta   Force India   +3 laps
OUT. Lewis Hamilton   McLaren   +17 laps
OUT. Romain Grosjean   Lotus   +66 laps
OUT. Pastor Maldonado   Williams   +70 laps
OUT. Bruno Senna   Williams   +71 laps
OUT. Sergio Perez   Sauber   +71 laps

Classifica Piloti
1. Sebastian Vettel   281
2. Fernando Alonso   278
3. Kimi Räikkönen   207
4. Lewis Hamilton   190
5. Jenson Button   188
6. Mark Webber   179
7. Felipe Massa   122
8. Romain Grosjean   96
9. Nico Rosberg   93
10. Sergio Perez   66
11. Nico Hülkenberg   63
12. Kamui Kobayashi   60
13. Michael Schumacher   49
14. Paul di Resta   46
15. Pastor Maldonado   45
16. Bruno Senna   31
17. Jean-Eric Vergne   16
18. Daniel Ricciardo   10
19. Vitaly Petrov   0
20. Timo Glock   0
21. Charles Pic   0
22. Heikki Kovalainen   0
23. Jerome d' Ambrosio   0
24. Narain Karthikeyan   0
25. Pedro de la Rosa   0

Classifica Costruttori
1. Red Bull Racing   460
2. Scuderia Ferrari   400
3. Vodafone McLaren Mercedes   378
4. Lotus F1 Team   303
5. Mercedes AMG Petronas   142
6. Sauber F1 Team   126
7. Sahara Force India   109
8. Williams F1 Team   76
9. Scuderia Toro Rosso   26
10. Caterham F1 Team   0
11. Marussia Racing   0
12. HRT F1 Team   0

La demenziale attesa


Non ce la faccio piùùùùùù!
Quali sono le alternative per scongiurare l’attesa e far sì che io sia automaticamente collocata alle 17,00? #SarebbeEpico.
Intanto per l’occasione stamattina su Twitter mi sono trasformata da Milù Sunshine a Milù SCHU-Shine, chissà in onore di chi. XD Ma ovviamente tornerò in me riprendendomi il vecchio “nome d’arte”.

Oggi.
C’è.
Il.
Gran.
Premio.
Del.
Brasile.
Ultima.
Gara.
Stagionale.

Non fraintendetemi, la tristezza mi uccide pensando al fatto che fino a marzo non ci sarà nulla che allieti l’esistenza, ma per fortuna sul mio computer e in backup sul mio hard-disk esterno comprato per l’occasione ci sono numerosi gran premi del passato da vedere o da rivedere. #AlmenoQuesto.

Veniamo al dunque: prima fila tutta McLaren, con Hammiiii in pole al suo ultimo appuntamento con il team a cui credevamo sarebbe appartenuto per sempre. #MomentoStrappalacrime. Accanto a lui c’è Jensiiii, che il prossimo anno avrà l’obiettivo di mostrare che non è quel paracarro che credeva qualcuno e che Perez prima di arrivare ai suoi livelli ha giusto un po’ di strada da fare, sperando di non incontrare Maldonado nel percorso. Ovvio, non ho cambiato idea su Perez: è tra i piloti emergenti sicuramente il migliore... ma prima di arrivare al livello di Hamilton, Vettel, Alonso, Raikkonen e Button di strada da fare credo che ce ne sia ancora. È piuttosto un certo pilota franco-svizzero che a quei livelli dubito che ci accadrà, ma pronunciare opinioni controcorrente non è una cosa positiva.

In seconda fila ci sono Webbiiii e Sebbiiii. A questo proposito, ho una cosa da dirvi: DOVETE METTERVI IL CUORE IN PACE UNA VOLTA PER TUTTE, DANNAZIONE! FINITELA CON LE VOSTRE SCEMENZE UNA VOLTA PER TUTTE CHE NE HO LE PALLE PIENE! La verità è una sola: la pronuncia “VETTEL” è sbagliata. Quella corretta è “FETTEL”. Quindi attaccatevi al tram e smettetela di dare degli idioti a chi pronuncia correttamente.

Okay, ora mi sento molto più leggera. In quinta posizione però c’è Feliiii quindi non mi sento TROPPO leggera. Vista l’elevata propensione allo zerbinaggio e visto il fairplay dimostrato da un certo team di recente (vedi sigilli del cambio) me lo vedo già mentre alla prima curva gli viene imposto di mettere fuori gioco Vettel.
Personalmente mi importa poco di chi vincerà il mondiale, il mio idolo è un altro, come gli ho scritto stamattina su Twitter è il mio eroe e ci tengo che possa ottenere un risultato positivo nella gara di casa. Mettere fuori gioco avversari davanti al suo pubblico quando lui non ci guadagna un bel nulla non è esattamente quello che io considero un risultato positivo.
Ma la mia opinione a quanto pare è inutile. In contesti molto democratici come il regno dei criceti assassini ultimamente va di moda questa equazione:
- se Webber fa passare Vettel è uno scandalo e Webber deve essere radiato dalla Formula 1;
- se Massa fa passare Alonso, è troppo poco per una divinità del genere che se gli è dietro è stato sicuramente sabotato, Massa deve nel contempo occuparsi di uccidere tutti gli altri 22 piloti, vuoi mai che Alonso possa non vincere?

Sia chiaro, non ho nulla contro i tifosi di Alonso (anche se non ho una particolare simpatia per quelli che un tempo dicevano peste e corna di Alonso e ora sostengono di averlo tifato fin dal primo giorno della loro esistenza), ma ci vuole coerenza. Molti non fanno che lamentarsi non appena qualcuno osa mettere in discussione la natura divina di Fernando, mentre loro si sentono in dovere di insultare gli altri 23 piloti che prendono parte all’attuale campionato, compresi quelli che a suo tempo elogiavano come se fossero stati esseri perfetti.

Sesto avrebbe dovuto esserci il sommo Maldiiii... e qui mi viene da inneggiare una petizione alla Williams: PER FAVORE, TENETE PASTOR MALDONADO E BRUNO SENNA PER LA PROSSIMA STAGIONE, INVECE DI INGAGGIARE BOTTAS!
A proposito, ieri Mazzoni in telecronaca non ha neanche minimamente menzionato Bottas, se non sbaglio. #Miracolo. #MeglioCosì.
Maldiiii però ha avuto la brillante idea di non fermarsi per le operazioni di peso post-qualifiche, dimostrandosi molto avaaaaaaaanti e di conseguenza è stato retrocesso di dieci posizioni sulla griglia di partenza. Insomma, quest’anno sono state attribuite parecchie penalità, ma se non ci fosse stato Maldiiii ce ne sarebbero state molto meno. #MaPastorE’UnMitoEGuaiAChiMeLoTocca!
Immagino che il popolo di fangirl di Tumblr si stia sbizzarrendo. Pastor non è biondo, non è bello e non ha gli occhi azzurri ed è anche tra i piloti meno sexy, attualmente... quindi le fangirl alla minima cosa che fa ne invocano la fucilazione. Grazie al colore dei capelli e degli occhi, è opportuno dirlo, Crashjean è gradito nell’universo fangirlistico, anche se a mio parere somiglia a Lapo Elkan il che non ne fa certo un uomo attraente.
Sesto passa quindi Hulkino, a proposito di uomini attraenti... questo sì che ha le carte in regola per esserlo, anche se dal punto di vista dei piloti attraenti credo che difficilmente qualcuno raggiungerà mai i livelli di colui che non si può nominare, perché Ferniiii ha sempre vinto le gare totalmente per merito, al 120%, e mai perché qualcuno andava a schiantarsi per fare entrare la safety-car. #NelsinhoForTheWin!

La gente invoca la pioggia in modo che l’unico effetto sia che Vettel finirà insindacabilmente fuori e per gli altri piloti non ci saranno conseguenze possibili. #WTF? Cioè, viene a piovere e Vettel è l’unico, su 24 piloti, che ne viene condizionato? #Mah... A proposito, dov’è uscita questa storia che Vettel non sa guidare sotto la pioggia? No, perché me lo chiedo... A Monza 2008 non aveva per caso vinto sotto al diluvio? E a Interlagos 2008 sotto il diluvio non aveva forse fatto qualche azione che nessuno si ricorda ma che Hammiiii forse si ricorda molto bene? Va beh, lasciamo stare, speriamo che ci sia pioggia, e non per Vettel o per Alonso, ma per qualcun altro che senza pioggia potrebbe difficilmente puntare alla zona punti, il che non sarebbe un bel modo per chiudere la sua carriera, fatto che di per sé già mi sta facendo venire le lacrime agli occhi.
Ma andiamo avanti, infatti c’è settimo Ferniiii, che ha davanti a sé un lungo inseguimento per il mondiale, paragonabile a quello che c’è in casa Marussia e Caterham per la decima posizione nel mondiale costruttori e i relativi introiti.

Marussia.
Caterham.
Perché questi nomi mi ricordano qualcosa?

Ah, okay, capisco.
Glock.
Petrov.
Alonso e Vettel possono stare sicuri: al volante di quelle macchine, difficilmente potranno essere in qualche modo determinanti per la vittoria del mondiale.

Va beh, finiamola.
Che altro dire, se non che vinca il migliore?
O meglio, il secondo nella classifica dei migliori: prima di tutti c’è Karthikeyan! :-P
#KarthyForTheWin!

PS. Ore 15.15, ovvero un’ora e tre quarti all’inizio. *__________* #Svengo!

Maldonado retrocesso di 10 posizioni...

Maldonado è stato retrocesso di 10 posizioni per non essersi presentato alle operazioni di peso post-qualifiche.
Ciò significa che Alonso avanzerà di una posizione sulla griglia di partenza.

sabato 24 novembre 2012

GP Brasile: prima fila tutta McLaren il giorno dello scontro Vettel vs. Alonso


Ultimo appuntamento del mondiale a Interlagos: nelle prove libere le McLaren e le Redbull si sono mostrate le vetture più performanti, ma l’incognita del meteo rende impossibile un pronostico a priori.
La pista è umida quando iniziano le qualifiche e, per via del miglioramento costante delle condizioni dell’asfalto, la classifica provvisoria è soggetta a repentini cambiamenti, nonostante i quali è comunque breve la strada percorsa dalle vetture dei “nuovi team”. Caterham, Marussia e HRT (con quest’ultima che si trova in gravi difficoltà finanziarie e che rischia di non essere al via della prossima stagione) vanno a occupare le ultime tre file dello schieramento: Petrov batte Kovalainen, mentre Glock è davanti a Pic (che proprio ieri è stato ufficializzato dalla Caterham per la prossima stagione), con Karthikeyan più veloce di De La Rosa, la cui qualifica è stata condizionata da un contatto con Grosjean.
Il pilota della Lotus ha danneggiato notevolmente l’ala anteriore e, seppure sia riuscito a rientrare ai box per sostituirla e a fare un ulteriore tentativo, questo non è andato in porto: si è ritrovato 18° quando il suo tempo è stato battuto dalla Toro Rosso di Ricciardo. Il pilota della Lotus è quindi stato il primo degli esclusi nella Q1, in cui il miglior tempo è stato realizzato da Hamilton, seguito da Senna, Button, Hulkenberg e Vettel.

In Q2 le Redbull e le McLaren si sono rivelate ancora una volta alquanto performanti, con Vettel che ha ottenuto il miglior tempo seguito dalle McLaren di Hamilton e Button e dalla Redbull di Webber in quarta posizione. È stata una seconda manche non facile per le Ferrari: Alonso e Massa hanno chiuso in nona e decima posizione, riuscendo per poco a salvarsi dall’esclusione, toccata invece nell’ordine a Di Resta, Senna, Perez, Schumacher (arrivato al suo ultimo gran premio in carriera), Kobayashi (che a fine stagione lascerà la Sauber, che ieri ha ufficializzato Gutierrez come secondo pilota), Ricciardo e Vergne.

Mentre ci si aspettava una Q3 nel segno di Vettel, il leader del mondiale non ha ottenuto una buona prestazione nel primo tentativo e soltanto al termine della sessione è riuscito a risalire fino alla quarta posizione, alle spalle delle due McLaren di Hamilton e Button e del compagno di squadra Webber.
Massa ha ottenuto il quinto tempo davanti alla Williams di Maldonado e alla Force India di Hulkenberg. Si è qualificato soltanto in ottava posizione il diretto avversario di Vettel. Alle spalle di Alonso hanno chiuso Raikkonen e Rosberg, a completare la top-ten.
Quella di domani si preannuncia una giornata piuttosto intensa, specie per Fernando Alonso che si trova nella posizione di inseguitore e ha soltanto tre alternative per vincere il mondiale:
1) vincere, con Vettel non meglio di quinto;
2) arrivare secondo, con Vettel non meglio di ottavo;
3) arrivare terzo, con Vettel non meglio di decimo.

Il risultato
1. Lewis Hamilton   McLaren   01:12.458
2. Jenson Button   McLaren   01:12.513
3. Mark Webber   Red Bull   01:12.581
4. Sebastian Vettel   Red Bull   01:12.760
5. Felipe Massa   Ferrari   01:12.987
6. Pastor Maldonado   Williams   01:13.174
7. Nico Hülkenberg   Force India   01:13.206
8. Fernando Alonso   Ferrari   01:13.253
9. Kimi Räikkönen   Lotus   01:13.298
10. Nico Rosberg   Mercedes   01:13.489

11. Paul di Resta   Force India   01:14.121
12. Bruno Senna   Williams   01:14.219
13. Sergio Perez   Sauber   01:14.234
14. Michael Schumacher   Mercedes   01:14.334
15. Kamui Kobayashi   Sauber   01:14.380
16. Daniel Ricciardo   Toro Rosso   01:14.574
17. Jean-Eric Vergne   Toro Rosso   01:14.619

18. Romain Grosjean   Lotus   01:16.967
19. Vitaly Petrov   Caterham   01:17.073
20. Heikki Kovalainen   Caterham   01:17.086
21. Timo Glock   Marussia   01:17.508
22. Charles Pic   Marussia   01:18.104
23. Narain Karthikeyan   HRT   01:19.576
24. Pedro de la Rosa   HRT   01:19.699

giovedì 22 novembre 2012

Prendiamo in mano la calcolatrice in attesa di Interlagos 2012 - Parte seconda


Non tenendo conto di disparità tra le vetture e metti ugualmente probabile che Alonso o Vettel possa ottenere la vittoria o un qualunque altro risultato, il calcolo delle probabilità di vittoria di Alonso potrebbe essere il seguente.

Se Alonso vince la gara: 7/10
vince il mondiale se Vettel arriva 5°, 6°, 7°, 8°, 9°, 10° o non fa punti (quindi in sette casi)
non vince se Vettel arriva 2°, 3°, 4° (quindi negli altri tre casi)

Se Alonso arriva secondo: 4/10
vince il mondiale se Vettel arriva 8°, 9°, 10° o non fa punti (quattro casi)
non vince se Vettel arriva 1°, 3°, 4°, 5°, 6° o 7° (sei casi)

Se Alonso arriva terzo:  2/10
vince il mondiale se Vettel arriva 10° o non fa punti (due casi)
non vince se Vettel è 1°, 2°, o dalla 4° alla 9° posizione (otto casi)

Se Alonso arriva quarto: 0/10

Se Alonso arriva quinto: 0/10

Se Alonso arriva sesto: 0/10

Se Alonso arriva settimo: 0/10

Se Alonso arriva ottavo: 0/10

Se Alonso arriva nono: 0/10

Se Alonso arriva decimo: 0/10

Se Alonso non fa punti: 0/10


Quindi in tal caso vincerebbe il mondiale in 13 casi su 110, che corrisponde a circa il 12%.
Questa percentuale vale se si parte dal presupposto che sia Alonso sia Vettel abbiano la stessa probabilità di ottenere qualunque risultato.