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Il Gran Premio del Brasile, ultimo appuntamento
stagionale, ha chiuso un 2012 piuttosto intenso e ricco di sorprese.
Hamilton scattava dalla sua settima pole position
stagionale (è il pilota che ha ottenuto più pole nel corso dell’anno), seguito
da Button, Webber, Vettel e Massa nei primi cinque. Con la retrocessione di
Maldonado (10 posizioni per non essersi presentato ai controlli del peso
post-qualifiche) sono risaliti di una posizione Hulkenberg, Alonso, Raikkonen,
Rosberg e Di Resta è entrato in top-ten.
La gara è partita sotto una lieve pioggia, su gomme
slick. Fin dalle prime battute si è compreso come si sarebbe trattato di una
gara intensa e mozzafiato: mentre Hamilton ha mantenuto la leadership, un’ottima
partenza ha portato Massa ad appropriarsi della seconda posizione davanti a
Button (che l’ha superato poi nel corso del primo giro), mentre entrambi i
piloti della Redbull erano autori di una pessima partenza. Webber si è
ritrovato quarto, mentre Vettel è stato colpito dalla Williams di Bruno Senna,
a sua volta colpito dalla Sauber di Sergio Perez (i due partivano
rispettivamente in 11^ e 12^ posizione). Per Perez e Senna il ritiro è stato
immediato, mentre Vettel, autore di un testacoda, è precipitato in ultima
posizione con danni minori sulla vettura.
Frattanto a causa delle condizioni scivolose dell’asfalto
molti piloti sono stati autori di sbavature ed errori, il caso più estremo è
stato quello di Maldonado, finito in testacoda nel corso del secondo giro e
costretto al ritiro.
Mentre le McLaren facevano l’andatura Webber e Alonso si
sono avvicinati a Massa, durante il 2° giro Webber ha superato Massa e Alonso
ne ha approfittato nel frattempo per superare entrambi, con anche Hulkenberg
che ha superato i due di lì a poco portandosi in quarta posizione che si è
tramutata in terza quando Alonso è finito lungo in una curva venendo
sopravanzato dal pilota della Force india al 5° giro.
Al 6° giro Massa ha superato Webber, mentre Raikkonen e
Schumacher rientravano ai box per montare le gomme intermedie. Vettel nel
frattempo stava effettuando una veloce rimonta e si trovava in tredicesima
posizione.
Al settimo giro si è ritirato Grosjean, mentre davanti
era lotta per la leadership tra Hamilton e Button che favoriva Hulkenberg che
si stava avvicinando a entrambi, e al margini della top ten tra Webber e
Kobayashi: i due hanno avuto un contatto, Webber è finito in testacoda perdendo
numerose posizioni.
Un giro più tardi Button ha superato Hamilton, mentre
Vettel ha superato Kobayashi per la settima posizione. Il giapponese è
rientrato ai box per montare le intermedie, mentre Vettel è risalito in sesta
posizione.
Al 10° giro Schumacher è rientrato per la sua seconda
sosta in pochi giri, mentre anche Webber si fermava per montare le intermedie.
Al momento non era chiaro quali gomme fossero le più
performanti: la pioggia andava e veniva, generando notevoli differenze tra un
giro e l’altro; a seconda di quanto era bagnata la pista, capitava che chi era
sulle slick girasse consistentemente più veloce rispetto a chi era sulle
intermedie o viceversa. Ciò ha permesso ai piloti dei “piccoli team” di fare
qualche giro da protagonisti. È il caso di Kovalainen e Glock che si trovavano
rispettivamente in nona e decima posizione al 10° giro, alle spalle di Button,
Hamilton, Hulkenberg, Alonso, Massa, Vettel, Di Resta e Vergne.
Button, Hulkenberg e Massa hanno optato per l’opzione di
evitare di mettere le intermedie e si sono ritrovati nelle prime tre posizioni.
Alonso e Vettel invece si sono fermati per un cambio gomme, lo spagnolo è
rientrato in pista in 12^ posizione, mentre Vettel si è trovato 17° alle spalle
di Webber. A causa dei pit-stop dei “big”, Kovalainen e Glock hanno raggiunto
addirittura temporaneamente la sesta e la settima posizione.
Per Massa la scelta di rimanere in pista non ha pagato:
al 13° giro è stato superato da Hamilton per la terza posizione. Con le gomme
slick ha iniziato a perdere circa due secondi al giro e, mentre Button e
Hulkenberg avevano un vantaggio tale da mantenere il primo e il secondo posto,
Massa ha perso diverse posizioni.
Alonso è risalito in quarta posizione superando il compagno
di squadra, mentre un giro più tardi Vettel ha superato Kobayashi per la quinta
posizione. A quel punto Massa si è fermato per montare gomme intermedie. Subito
dopo, però, Button e Hulkenberg hanno iniziato ad essere i più veloci, a causa
della pioggia che andava calando. Alle loro spalle, separati di decine di
secondi, c’erano virtualmente in top-ten Hamilton, Alonso, Vettel, Kobayashi, Webber,
Rosberg, Di Resta e Ricciardo.
Il colpo di scena che avrebbe potuto segnare l’esito del
gran premio è avvenuto al 19° giro, quando Hulkenberg ha superato Button,
portandosi in testa e facendo sognare alla Force India la sua prima vittoria.
Nel frattempo molti piloti hanno optato per rientrare a
sostituire le gomme, montando nuovamente le slick. Nel corso del 19° giro sono
rientrati in particolare Schumacher per la terza sosta, Hamilton e Alonso per
la seconda, e un giro più tardi Vettel, Webber e Massa. I due piloti della Ferrari,
diversamente dagli altri che hanno montato gomme slick a mescola medium, hanno
montato slick a mescola hard.
Dopo i pit-stop Hulkenberg e Button avevano circa 45
secondi di vantaggio su Hamilton, Alonso, Vettel, Kobayashi, Webber, Vergne, Di
Resta e Rosberg che erano in top-ten. Il pilota della Mercedes ha perso la sua
decima posizione, però, nel corso del 21° passaggio, quando – probabilmente
calpestando dei detriti – ha rimediato una foratura sulla gomma posteriore
destra con conseguente spiattellamento, che l’ha costretto a fare un intero
giro su tre ruote. È rientrato ai box e ne è uscito in ultima posizione.
Al 23° giro è entrata la safety car, a causa dei detriti
lasciati sulla pista dai vari incidenti avvenuti: Hulkenberg e Button ne hanno
approfittato per rientrare ai box per il cambio gomme, montando le slick.
La safety car è rimasta in pista fino al termine del 29°
giro. Ai doppiati, tra i quali figuravano anche entrambi i piloti della
Mercedes, è stato consentito di sdoppiarsi e accodarsi al gruppo.
Le posizioni erano al momento: Hulkenberg, Button,
Hamilton, Alonso, Vettel, Kobayashi, Webber, Di Resta, Ricciardo, Raikkonen,
Massa, Glock, Vergne, Petrov, Schumacher, Kovalainen, Pic, De La Rosa,
Karthikeyan, Rosberg.
Al 30° giro la gara è ripartita con un sorpasso di
Kobayashi su Vettel, mentre Webber cercava alle loro spalle cercava il sorpasso
sia sul giapponese sia sul compagno di squadra (mia espressione nel vedere
Webber in lotta con Vettel per la posizione: o.O) è finito in testacoda
perdendo innumerevoli posizioni. Un giro più tardi Hamilton ha conquistato la
seconda posizione superando il suo compagno di squadra Button. Altri sorpassi
hanno caratterizzato i giri successivi: al 32° Kobayashi ha superato Alonso che
si è ripreso la posizione, mentre Massa al 33° giro si è portato in settima
posizione alle spalle di Vettel, che ha superato al 34°, per poi superare anche
Kobayashi al 37°. Era in difficoltà invece Di Resta che ha avuto un testacoda
nel corso del 36° giro, perdendo alcune posizioni.
Al 48° giro, approfittando di un errore di Hulkenberg,
Hamilton si è appropriato della leadership, mentre la pioggia continuava ad
andare e venire, al punto tale che alcuni piloti, come Rosberg, si sono fermati
di lì a poco per montare le intermedie, mentre altri optavano per le slick.
In quei frangenti Raikkonen si perdeva in una via di
fuga, dovendo fare un lungo percorso prima di riuscire a ritrovare la pista.
Colpo di scena al 55° giro: Hulkenberg ha recuperato su
Hamilton e l’ha superato, durante le fasi di doppiaggio di una Caterham e di
una Marussia, che si sono regolarmente fatte da parte. Hamilton si è
riavvicinato a Hulkenberg e, quando quest’ultimo ha perso il controllo della
vettura, i due si sono scontrati, cosa che ha costato a Hamilton il ritiro e a
Hulkenberg la penalizzazione con un drive through (a mio parere discutibile).
Nel frattempo Vettel ha effettuato una sosta ai box,
durata quasi undici secondi e mezzo, probabilmente la durata è stata così
elevata per un errore del team, che non aveva le gomme pronte.
Al 56° giro anche Massa è rientrato ai box per montare
gomme intermedie, in quanto la pioggia si faceva più intensa. Sono rientrati
successivamente anche Alonso, Button, Hulkenberg (che poi ha scontato la
penalità), mentre hanno proseguito Webber e Schumacher.
A quel punto Button si è ritrovato in testa seguito da
Massa in seconda posizione, Alonso in terza, poi a seguire Webber, Hulkenberg,
Schumacher e Vettel in settima posizione.
Al 62° giro Massa ha ceduto la seconda posizione ad
Alonso, che avrebbe potuto vincere il titolo nel caso Vettel non avesse
ottenuto di meglio che un ottavo posto; ma Vettel era 7° e si è ritrovato 6°
dopo avere superato Schumacher pochi giri dopo.
Successivamente Schumacher si è ritrovato inseguito da
Kobayashi. Nel tentativo di sorpasso da parte del giapponese i due hanno avuto
un lieve contatto, a due giri dalla fine, che ha condotto il pilota della
Sauber in testacoda e ha fatto guadagnare una posizione a Vergne che era nono.
Nel frattempo era accesa lotta per la dodicesima
posizione tra Petrov e Pic, che avrebbe potuto significare per la Caterham o
per la Marussia la conquista della decima posizione nella classifica
costruttori – al momento in mano alla Marussia per via del 12° posto di Glock a
Singapore – e i conseguenti introiti derivanti dalla ripartizione della parte
dei diritti televisivi spettanti alle scuderie.
Al 70° giro sui 71 previsti Di Resta, che si trovava ai
margini della top-ten, è finito in testacoda andando a impattare violentemente
contro le barriere e riversando in pista detriti che hanno reso necessario l’ingresso
della safety car. Ciò ha comportato un congelamento anticipato delle posizioni,
che peraltro difficilmente avrebbero potuto cambiare, visti i distacchi
esistenti tra i diversi piloti.
Grazie al ritiro di Di Resta, Petrov è risalito in 11^
posizione, risultato grazie al quale la Caterham ha superato la Marussia nella
classifica costruttori. È anche il miglior risultato mai ottenuto, dal 2010 ad
oggi, da una vettura dei “nuovi team”.
Button ha tagliato il traguardo, dopo 71 giri, in testa,
seguito da Alonso e Massa a completare il podio. In quarta posizione si è
classificato Webber, seguito da Hulkenberg e da Vettel che, grazie al sesto
posto conquistato nella gara conclusiva ha ottenuto il titolo con tre punti di
vantaggio su Alonso. Hanno chiuso la top-ten Schumacher, che ha portato la
Mercedes in zona punti per la prima volta dopo il gran premio di Monza
garantendo al team la quinta posizione nel mondiale, Vergne, Kobayashi e
Raikkonen.
Vettel conquista quindi il suo terzo titolo mondiale
consecutivo e, all’età di soli 25 anni, diviene il più giovane tre volte
campione del mondo di sempre.
Il risultato
1. Jenson Button
McLaren 1:45:22.656
2. Fernando Alonso
Ferrari +2.754
3. Felipe Massa
Ferrari +3.615
4. Mark Webber
Red Bull +4.936
5. Nico Hülkenberg
Force India +5.708
6. Sebastian Vettel
Red Bull +9.453
7. Michael Schumacher
Mercedes +11.907
8. Jean-Eric Vergne
Toro Rosso +28.653
9. Kamui Kobayashi
Sauber +31.250
10. Kimi Räikkönen
Lotus +1 lap
11. Vitaly Petrov
Caterham +1 lap
12. Charles Pic
Marussia +1 lap
13. Daniel Ricciardo
Toro Rosso +1 lap
14. Heikki Kovalainen
Caterham +1 lap
15. Nico Rosberg
Mercedes +1 lap
16. Timo Glock
Marussia +1 lap
17. Pedro de la Rosa
HRT +2 laps
18. Narain Karthikeyan
HRT +2 laps
19. Paul di Resta
Force India +3 laps
OUT. Lewis Hamilton
McLaren +17 laps
OUT. Romain Grosjean
Lotus +66 laps
OUT. Pastor Maldonado
Williams +70 laps
OUT. Bruno Senna
Williams +71 laps
OUT. Sergio Perez
Sauber +71 laps
Classifica Piloti
1. Sebastian Vettel
281
2. Fernando Alonso
278
3. Kimi Räikkönen
207
4. Lewis Hamilton
190
5. Jenson Button
188
6. Mark Webber
179
7. Felipe Massa
122
8. Romain Grosjean
96
9. Nico Rosberg
93
10. Sergio Perez
66
11. Nico Hülkenberg
63
12. Kamui Kobayashi
60
13. Michael Schumacher
49
14. Paul di Resta
46
15. Pastor Maldonado
45
16. Bruno Senna
31
17. Jean-Eric Vergne
16
18. Daniel Ricciardo
10
19. Vitaly Petrov
0
20. Timo Glock 0
21. Charles Pic 0
22. Heikki Kovalainen
0
23. Jerome d' Ambrosio
0
24. Narain Karthikeyan
0
25. Pedro de la Rosa
0
Classifica
Costruttori
1. Red Bull Racing
460
2. Scuderia Ferrari
400
3. Vodafone McLaren Mercedes 378
4. Lotus F1 Team
303
5. Mercedes AMG Petronas
142
6. Sauber F1 Team
126
7. Sahara Force India
109
8. Williams F1 Team
76
9. Scuderia Toro Rosso
26
10. Caterham F1 Team
0
11. Marussia Racing
0
12. HRT F1 Team 0
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Milly Sunshine