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giovedì 11 settembre 2025

Formula 3 2025: Rafael Camara vince il titolo

Il campionato di Formula 3 internazionale si è svolto per un totale di dieci eventi e di diciannove gare a Melbourne, Sahkir, Imola, Montecarlo, Montmelò, Redbullring, Silverstone, Spa Francorchamps (seconda gara cancellata per maltempo, da cui il numero dispari), Hungaroring e infine Monza nello scorso fine settimana. Ad aggiudicarsi il titolo è stato il brasiliano Rafael Camara, nel penultimo evento della stagione.
Questa è stata l'entry list:

PREMA: Brando Badoer, Noel Leon, Ugo Ugochuckwu
TRIDENT: Noah Stromsted, Rafael Camara, Charlie Wurz
ART: Laurens Van Hoepen, Tuukka Taponen, James Wharton
CAMPOS: Mari Boya, Tasanapol Inthrapuvasak, Nikola Tsolov
HITECH: Martinius Stenshorne, Gerrard Xie, Joshua Dufek/ Jesse Carrasquedo Jr/ Nikita Johnson/ Freddie Slater
MP MOTORSPORT: Tim Tramnitz, Bruno Del Pino, Alessandro Giusti
VAN AMERSFOORT: Theophile Nael, Ivan Domingues, Santiago Ramos/ James Hedley
RODIN: Callum Voisin, Louis Sharp, Roman Bilinski
AIX: Nicola Marinangeli, Javier Sagrera/ James Hedley/ José Garfias/ Fernando Barrichello, Nikita Bedrin/ Freddie Slater/ Brad Benavides
DAMS: Matias Zagazeta, Christian Ho, Nicola Lacorte/ Nikita Johnson

In sintesi, Hitech ha cambiato vari piloti su una delle tre vetture, Van Amersfoort ne ha cambiato uno, AIX ha fatto cambi su due monoposto, mentre DAMS ha sostituito Lacorte quando questo si è procacciato un race ban. È il primo pilota a ricevere un race ban in Formula 3 (ex GP3) nonché l'unico pilota della storia delle serie junior a essersi procacciato il suddetto race ban nello stesso giorno in cui ha raggiunto la maggiore età.
Il suo sostituto Johnson ha in seguito gareggiato per Hitech, mentre Hedley ha gareggiato prima per AIX poi per Van Amersfoort.

Camara ha iniziato la stagione vincendo le feature in Australia e Bahrein, precedute da sprint vinte rispettivamente da Ramos e Tsolov nelle quali Rafael non ha ottenuto risultati degni di nota. A Imola, dove Tramnitz ha vinto la sprint e Ramos la feature, Camara ha colto solamente un terzo posto alla domenica, senza brillare a Montecarlo dove si sono imposti Stenshorne nella sprint e Tsolov nella feature.
Dopo che Domingues ha tagliato il traguardo davanti a tutti in Spagna nella sprint, l'indomani Camara, che si era ritirato al sabato, ha conquistato la terza vittoria della stagione, mentre Wharton e Stenshorne si sono aggiudicate le vittorie in Austria. Sia qui sia in Gran Bretagna, Camara ha racimolato un po' di punti, mentre in sprint race ha vinto una nostra vecchia conoscenza, Inthrapuvasak che ricordo dalla Formula 4 Emirati dei tempi in cui ci correvano Enzo Trulli, Dilano Van't Hoff :-(((( e Hamda Al Qubaisi, tanto che so scrivere e pronunciare il suo nome da anni.
Mentre nella feature ha vinto Boya, in Belgio la vittoria della sprint, unica gara disputata per via del maltempo la domenica, è andata a Stromsted. Dopo avere chiuso a punti in una sprint vinta da Inthrapuvasak, Camara è tornato a tagliare il traguardo davanti a tutti nella feature in Ungheria.
Era ormai campione - avrebbe preceduto nell'ordine Tsolov, Boya, Tramnitz, Stenshorn, Stormsted, Inthrapuvasak, Nael, Taaponen e Giusti in top-ten della classifica piloti - mentre per le squadre tutto si è giocato fino alla fine. In un weekend in cui Bilinski ha vinto la sprint, Inthrapuvasak ha vinto davanti al compagno di squadra Tsolov e Campos ha conquistato il titolo.





lunedì 4 agosto 2025

Formula 2 2025: Belgio e Ungheria, Fornaroli si porta in testa alla classifica

Nei weekend del GP del Belgio e del GP d'Ungheria si sono svolti due eventi del campionato di Formula 2.
A Spa Francorchamps, Alex Dunne (Rodin) ha conquistato la pole position precedendo Ritomo Miyata (ART), Roman Stanek (Invicta), Victor Martins (ART), Arvid Lindblad (Campos), José Martí (Campos), Leonardo Fornaroli (Invicta), Gabriele Minì (Prema), Amaury Cordeel (Rodin) e Oliver Goethe (MP Motorsport) a completare la zona reverse grid.
Goethe scattava dalla pole nella sprint race del sabato, ma Fornaroli si è portato immediatamente in testa seguito da Cordeel. Ci sono stati dei contatti a centro gruppo, abbiamo visto Richard Verschoor (MP Motorsport) che partiva 11° in testacoda e Luke Browning (Hitech) fermo. Forse nel contatto è stato coinvolto a qualche titolo anche Jak Crawford (DAMS).
C'è stata subito una virtual safety car, dopodiché la gara è proseguita con Fornaroli in testa. Intorno metà percorrenza, Martins ha superato Goethe per il terzo posto. Qualche giro più tardi ha superato anche Cordeel...
...
...
...che è semplicemente andato a insabbiarsi, provocando l'ingresso della safety car!
Vari piloti sono andati ai box, ma non l'ha fatto Cian Shields (AIX) ritrovandosi quinto dietro a Fornaroli, Martins, Goethe e Minì, venendo tuttavia superato molto in fretta dai piloti retrostanti e scivolando abbondantemente fuori dalla zona punti.
Con la vettura di Sami Megetounif (Trident) ferma al penultimo giro, la gara è successivamente terminata in regime di safety car. Fornaroli, Martins e Minì, autore di un sorpasso su Goethe dopo il precedente restart, hanno chiuso sul podio, seguiti appunto da Goethe, Martí, Stanek, Dunne e Miyata a completare la zona punti.
John Bennett (Van Amersfoord) ha chiuso nono davanti a Crawford, con a seguire Joshua Durksen (AIX) e Rafael Villagomez (Van Amersfoort). Shields ha portato a casa un 13° posto davanti a Max Esterson (Trident), Sebastian Montoya (Prema), Dino Beganovic (Hitech), con ultimo classificato Lindblad. Kush Maini (DAMS) risulta essere giunto al traguardo ma con meno del 90% della percorrenza.

In una domenica piovosa, le posizioni di testa sono rimaste invariate nelle prime battute della feature. Dunne, Miyata, Stanek, Martins e Lindblad erano i primi cinque nel primo stint, con Martins che collezionava penalità per track limits. Tra Martí e Fornaroli, nel frattempo, ci sono stati duelli per la sesta piazza e più indietro qualche pilota che riusciva a rimontare posizioni.
Intorno a metà gara quasi tutti hanno iniziato a rientrare ai box, poco dopo la pioggia ha iniziato ad aumentare, con un testacoda di Browning senza conseguenze eccetto avere perso posizioni. Dopo la sosta, Stanek era davanti a Miyata, ma Lindblad ha in seguito superato entrambi portandosi secondo e Browning è risalito al quinto posto.
La pioggia è diminuita di intensità e non abbiamo avuto intoppi finché Montoya non è finito in testacoda rimanendo fermo ed è entrata la safety car, durante la lunga presenza della quale Goethe si è anche ritirato per un guasto al motore con la macchina in pendenza e costretto a non spostarsi per evitare che questa si spostasse da sola.
Con due giri d'anticipo, la gara è stata redflaggata, con Dunne che ha tagliato per primo il traguardo, ma scivolato al nono posto per una penalità legata a un'infrazione nella procedura di partenza, Lindblad secondo al traguardo è stato invece squalificato per irregolarità tecniche. Ha vinto quindi Stanek davanti a Miyata, Browning, Fornaroli, Minì, Beganovic, Martins, Dunne e Cordeel in zona punti. Seguivano Durksen, Bennett, Goethe, Villagomez, Megetounif, Esterson, Crawford, Verschoor, Shields, Maini e Montoya.

Una settimana dopo all'Hungaroring, Stanek ha conquistato la pole position precedendo Fornaroli, Crawford, Browning, Durksen, Goethe, Martins, Lindblad, Dunne e Martí a completare la zona reverse grid, con quest'ultimo scattato dalla pole nella sprint race.
Un contatto tra Minì e Stanek ha mandato questo nelle retrovie e in seguito l'italiano ha dovuto scontare una penalità, mentre davanti Martí era in testa davanti a Lindblad, con il quale nelle fasi iniziali della gara c'è stato un duello ruota contro ruota che si è concluso con Martí che, persa la posizione, se l'è ripresa.
I due sono stati piuttosto vicini fino a gara inoltrata, quando Lindblad ha iniziato ad avere problemi legati alla gestione gomme, è stato superato da Dunne e ha dovuto gestire il terzo posto dagli attacchi degli inseguitori, posizione nella quale si trovava ancora quando a pochi giri dalla fine è entrata la safety car per la vettura di Montoya ferma dopo un'avaria. Al restart, tra i primi due c'è stato un duello piuttosto acceso.
Martí, Dunne e Crawford hanno chiuso nelle prime tre posizioni, mentre Lindblad persa la terza piazza ha chiuso quarto al traguardo seguito da Browning. Entrambi hanno però rimediato delle penalità per track limits e a terminare in zona punti sono stati Martins, Fornaroli, Verschoor, Goethe e Beganovic.
Maini nono ha preceduto Lindblad, mentre Durksen undicesimo ha preceduto Browning, con a seguire Stanek, Minì, Miyata, Cordeel, Megetounif, Villagomez, Esterson, Bennett, Shields.

Nella feature race - avviata dietro pa safety car vista la pista bagnata, anche se ormai le condizioni erano di asciutto - il duo Stanek/ Fornaroli ha mantenuto le prime due posizioni staccando gli inseguitori, in primis Crawford uscito vincente da un duello con Browning. Dopo pochi giri c'è stata una virtual safety car per la vettura di Cordeel rimasta ferma dopo una grossa fumata di motore e dopo ancora una ulteriore con Martins fermo lungo il tracciato sempre per un guasto.
In occasione della sosta, Fornaroli è passato davanti a Stanek con un overcut, ma è risultato che abbia commesso un eccesso di velocità in pitlane, procacciandosi una penalità di cinque secondi post-gara. Nel frattempo abbiamo salutato Bennett dopo che ha danneggiato la vettura in un contatto con Maini, terzo ritirato della gara.
Nel secondo stint, Fornaroli è riuscito ad allungare nei confronti del compagno di squadra Stanek, disdaccandolo di ben oltre cinque secondi e conservando quindi la prima posizione. Il podio è stato completato, sul gradino più basso, da Crawford. Hanno chiuso in zona punti anche Browning, Verschoor, Lindblad, Beganovic, Goethe, Dunne e Martí. Seguivano Maini, Durksen, Villagomez, Megetounif, Montoya, Shields, Minì, Miyata, Esterson.

CLASSIFICA PILOTI: Fornaroli 154, Crawford 137, Verschoor 135, Browning 125, Dunne 124.


domenica 6 luglio 2025

Formula 2 2025: Redbullring e Silverstone

Nei weekend dei gran premi di Austria e Gran Bretagna, nell'ultimo fine settimana di giugno e nel primo di luglio, è tornata la Formula 2 come evento di contorno della Formula 1.

Al Redbullring l'italiano Leonardo Fornaroli (Invicta) ha conquistato la pole position, precedendo Victor Martins (AIX), Richard Verschoor (MP Motorsport), Gabriele Minì (Prema), Amaury Cordeel (Rodin), Roman Stanek (Invicta), Alex Dunne (Rodin), Joshua Durksen (AIX), Pepe Martí (Campos), e John Bennett (Van Amersfoort) a completare la zona reverse grid.
Bennett è partito dalla pole nella gara di sabato, (con ventuno vetture al via causa DNS di Jak Crawford/ DAMS), ma è stato immediatamente superato da Durksen che ha preso la testa della gara, che è iniziata nella massima tranquillità durata all'incirca due o tre minuti, perché nel corso del secondo giro abbiamo avuto una bandiera rossa, dopo un botto agghiacciante, protagonisti Sami Meguetounif (Trident), Arvin Lindblad (Campos) e Luke Browning (Hitech).
Meguetounif ha tentato l'attacco su Lindblad, che a sua volta era in lotta con Browning, ma dopo un contatto ha spiccato il volo, si è ribaltato, la sua macchina ha centrato dall'alto quella di Browning, con contatto rollbar contro rollbar, per poi atterrare ribaltata.


Quando la gara è ripartita, abbiamo avuto subito una safety car dovuta alla vettura di Dino Beganovic (Hitech), ferma dopo un incidente. Durksen nel frattempo era ancora in testa davanti a Martí, che tuttavia oltre metà gara si è appropriato della leadership. Seguivano Stanek e Cordeel, ma quest'ultimo aveva in serbo per noi un colpo di scena: all'ultimo giro è finito in testacoda a random innescando un tamponamento a catena con Minì, Fornaroli e Bennett, che ha provocato il ritiro di tutti e quattro.
Martí ha conquistato la vittoria davanti a Durksen, Stanek, mentre seguivano Verschoor, Sebastian Montoya (Prema), Alex Dunne (Rodin), Martins e Ritomo Miyata (ART) a completare la zona punti, estesa ai soli primi otto. Seguivano Rafael Villagomez (Van Amersfoort), Max Esterson (Trident), Oliver Goethe (MP Motorsport) Cian Shields (AIX), mentre Kush Maini (DAMS) che era doppiato è stato classificato dietro agli ultimi ritirati.

Nella gara della domenica, trasmessa in diretta sulla TV dei povery, Fornaroli è uscito vincente da un duello al via con Verschoor, dietro di loro si è accodato Martins, mentre poco dopo abbiamo assistito al ritiro di Minì con il motore in fumo, destino simile a quello che sarebbe toccato più tardi a Cordeel. Nel frattempo, poco dopo un contatto con Bennett ha fatto precipitare Montoya nelle retrovie.
Martins ha undercuttato Verschoor che ha undercuttato Fornaroli, che abbiamo trovato a duellare prima con Martí e poi Dunne.
Quest'ultimo nella parte centrale della gara era il più veloce in pista, ed è andato a superare Martins per poi lanciarsi all'inseguimento di Verschoor, leader virtuale in attesa che Montoya e Maini andassero ai box. Con le posizioni di Verschoor e Dunne ormai consolidate (avrebbero finito 1/2), si è acceso il duello per il terzo posto, tra Martins, Fornaroli e Martí. Inizialmente vicino al sorpasso su Martins, Fornaroli si è visto superare da Martí, per poi approfittare di un contatto Martí vs Martins per risalire terzo. Quarto al traguardo, Martí ha avuto una penalità per quanto accaduto, scivolando più indietro.
Martins ha trascorso la parte conclusiva della gara duellando con Browning, Crawford e chiunque gli capitasse a tiro. Montoya dopo la sosta ne ha approfittato per superare tutto il gruppo eccetto Crawford. Hanno chiuso quindi tra la quarta e la decima posizione Crawford, Montoya, Browning, Martins, Stanek e Beganovic, ma successivamente Dunne è stato squalificato per irregolarità tecniche. Di conseguenza Fornaroli e Crawford risultano 2/3 e tutti i piloti sopracitati hanno migliorato di una posizione, con Meguetounif risalito in zona punti.
Hanno completato l'ordine d'arrivo, Villagomez, Lindblad, Durksen, Bennett, Esterson e Maini, questi due protagonisti di un contatto dopo la sosta di Maini. Goethe si è invece ritirato all'ultimo giro per un incidente con Lindblad.

Silverstone // la pole position è andata a Martins, che ha preceduto Dunne, Crawford, Stanek, Montoya, Durksen, Verschoor, Beganovic, Maini e Fornaroli, con l'italiano che si è di conseguenza aggiudicato la pole position da reverse grid, mentre il connazionale Minì aveva invece il sedicesimo tempo, valevole per l'una e per l'altra gara.
Beganovic è dovuto partire dai box per la sprint di sabato. Maini ha strappato la leadership a Fornaroli al via, Leonardo tuttavia si è ripreso la posizione dopo un duello... alla Copse. XDXDXD Montoya nel frattempo si era accodato in terza piazza e si avvicinava a Maini.
Mentre avevamo un italiano in testa, Minì stava rimontando ed è rimasto in seguito coinvolto in un contatto con Dunne, il quale è stato costretto ad andare ai box su tre ruote ritrovandosi nelle retrovie e più tardi verso la fine della gara si è ritirato. Minì ha ricevuto invece una penalità.
Montoya in corso d'opera si è procacciato la seconda posizione, iniziando ad allungare su Maini, dietro al quale si è formato un trenino. Stanek è riuscito a passarlo, anche se con il dubbio che avesse messo le ruote fuori dalla pista nell'effettuare la manovra, ha tuttavia mantenuto il risultato, quindi a podio Fornaroli, Maini e Stanek.
All'ultimo giro un contatto tra Browning e Martins ha fatto sì che questo fosse passato da Verschoor, nella parte bassa della zona punti. Maini, Durksen, Crawford, Verschoor e Martins hanno completato la top-8 dopo, questi ultimi due risaliti dopo la penalità ricevuta da Browning, precipitato quindi dodicesimo dietro a Lindblad, Martí e Goethe. Seguivano Meguetounif, Minì penalizzato per il contatto con Dunne, dopodiché Bennett, Villagomez, Shields, Beganovic, Cordeel, Miyata, Esterson.

Nella feature della domenica la pista era umida e i piloti sono partiti sulle gomme da bagnato. Martins ha fatto una pessima partenza, venendo superato da Crawford e Dunne, ritrovandosi terzo davanti a Stanek. Fornaroli nel frattempo nella prima parte di gara è stato impegnato a duellare con Lindblad, il quale ha poi ricevuto un warning(?) per essere andato a zigzag.
Browning è risalito fino a ridosso della zona podio e ha anche superato Martins in corso d'opera mentre la pista andava via via asciugandosi, ma non abbastanza per le slick: Minì ci ha provato, ma è finito in testacoda e ha cozzato contro Goethe. In seguito è finito fuori pista con conseguente virtual safety car, divenuta poi safety car quando Stanek è rimasto fermo.
Browning era rientrato per il pitstop obbligatorio prima di questi fatti, Crawford e i piloti a seguire dopo. Le posizioni della top-5 al restart, a due giri dalla fine, erano Crawford, Dunne, Browning, Durksen e Martins. Un testacoda di Durksen rimasto poi piantato nel bel mezzo della pista ha fatto sì che la gara finisse in safety car, mentre Martins che aveva perso molte posizioni causa ala anteriore danneggiata, è rientrato ai box.
Crawford ha quindi vinto davanti a Dunne, Browning, Beganovic, Montoya, Fornaroli, Verschoor, Lindblad, Martí e Villagomez a completare la zona punti. Seguivano Goethe, Bennett, Esterson, Shields, Miyata, Maini, Cordeel e Meguetounif.
Verschoor 122, Crawford 116, Dunne 108, Fornaroli 104, Browning 98.


lunedì 2 giugno 2025

Formula 2 2025: l'evento al Circuit de Catalunya

Per il terzo fine settimana consecutivo la Formula 2 ha gareggiato come contorno della Formula 1, in questa occasione in Spagna, con Arvin Lindblad (Campos) autore della pole position valevole per la gara feature della domenica.
Dietro di lui si sono qualificati Sebastian Montoya (Prema), Kush Maini (DAMS), Roman Stanek (Invicta), Alexander Dunne (Rodin) che per l'incidente innescato al via della feature race di Montecarlo doveva scontare una retrocessione di dieci posizioni nella sprint, alle quali si è aggiunta una nuova penalità di tre posizioni per entrambe le gare per un incidente in qualifica, Richard Verschoor (MP Motorsport), Jak Crawford (DAMS), Luke Browning (Hitech), Joshua Durksen (AIX) e Leonardo Fornaroli (Invicta) a completare la top-ten e di conseguenza la reverse grid per la sprint race del sabato.

Browning ha preso inizialmente la testa della gara, ma gli è succeduto Crawford dopo pochi giri, mentre Fornaroli e Durksen partiti dalla prima fila erano al momento 3/4. Dietro di loro Maini, Miyata, Stanek e Lindblad completavano la zona punti virtuale nella prima parte della gara. Poco dopo la metà, Durksen è rientrato ai box rimanendo fermo diversi giri per un guasto, mentre Lindblad è venuto a contatto con Verschoor, precipitando nelle retrovie. Verschoor invece risale in ottava piazza, quindi in zona punti.
Un contatto tra compagni di squadra, Montoya vs Minì in lotta per la decima piazza, ha fatto entrare la safety car per la vettura ferma dell'italiano e Verschoor, Dunne e alcuni piloti delle retrovie tra cui lo stesso Montoya sono rientrati per un cambio gomme, mettendo le soft, cosa che ha permesso loro di rimontare parecchie posizioni. Verschoor e Dunne, decimo e undicesimo al restart, sono risaliti in breve tempo portandosi 1/2, mentre Rafael Villagomez partito ultimo ha conquistato il gradino più basso del podio.
Crawford ha portato a casa una quarta piazza davanti a Montoya, poi scivolato undicesimo per una penalità. Quinto è risalito quindi Martins, mentre Browning, Fornaroli e Lindblad hanno concluso la zona punti.

Per la gara feature Lindblad partiva dalla pole position davanti alla già citata prima parte della griglia. Il suo compagno di squadra Pepe Martí era invece qualificato undicesimo davanti a Dino Beganovic (Hitech), Oliver Goethe (MP Motorsport), Ritomo Miyata e il compagno di squadra Victor Martins (ART), Max Esterson (Trident), Amaury Cordeel (Rodin), Gabriele Minì (Prema), Sami Meguetounif (Trident), Cian Shields (AIX), infine John Bennett e il compagno di squadra Villagomez (Van Amersfoort).
Lindblad ha mantenuto la testa della gara davanti a Montoya, con a seguire Verschoor, Stanek e Browning. Fornaroli è stato penalizzato con uno stop and go per start procedure infringiment ritrovandosi immediatamente nelle retrovie.
Nel corso della gara si sono viste due strategie, quella dei piloti partiti sulle soft che hanno fatto la sosta presto, come i leader, e quelli che invece erano partiti con le gomme più dure e che, fermandosi più avanti, avevano le gomme più performanti nelle fasi finali.
Piloti come Crawford e Dunne erano più veloci dei primi, ma una tardiva safety car - Fornaroli era fermo - ha congelato le posizioni anzitempo. Lindblad ha vinto davanti a Montoya (al secondo podio nella categoria), Verschoor, Crawford, Dunne, Martí, Maini, Martins, Miyata e Minì.


lunedì 26 maggio 2025

Formula 2 2025: strike a Montecarlo!

Nel corso del weekend passato, a Montecarlo è tornata la Formula 2 ed è tornata con la qualifica divisa in due gruppi per evitare il problema del traffico. In un gruppo e nell'altro i più veloci sono stati rispettivamente Alex Dunne e Victor Martins che si sono procacciati la pole e la seconda posizione, con ciascuno dal proprio lato della griglia i piloti del proprio gruppo.
Seguivano nell'ordine Leonardo Fornaroli, Richard Verschoor, Sebastian Montoya, Arvid Lindblad, Jak Crawford, Gabriele Minì, Luke Browning, Kush Maini (qui si interrompe la zona reverse grid, con Maini poleman nella gara sprint), Ritomo Miyata, Joshua Durksen, Oliver Goethe, Roman Stanek, Pepe Martí, Amaury Cordeel, Max Esterson, Dino Beganovic, Cian Shields, Sami Meguetounif, John Bennett e Rafael Villagomez, quest'ultimo senza avere fatto registrare un tempo utile per la qualificazione.

La gara del sabato, che ha visto Maini scattare dalla pole position, è stata relativamente tranquilla. Il pilota indiano ha mantenuto la leadership per tutta la durata della gara, vincendola davanti a Minì che era partito dalla terza posizione e ha ottenuto il primo podio stagionale per la Prema. Lindblad è giunto invece terzo al traguardo, ma è stato penalizzato per un contatto con Crawford, scivolando indietro di diverse posizioni e facendo sì che fosse Browning a salire sul podio.
Crawford, Verschoor, Montoya e Fornaroli hanno guadagnato tutti una posizione ciascuno, classificandosi tra la quarta e la settima piazza, mentre Lindblad è stato classificato in ottava posizione, che nella sprint race è l'ultima che assegna punti.
Dunne ha chiuso nono, ma ha portato a casa un punto per il giro più veloce, dato che anche in gara sprint il punto è assegnato al pilota che segna il fastest lap della top-ten, anche se fuori dalla zona punti. Il giro più veloce "autentico" era stato tuttavia ottenuto da Martins che ha chiuso la gara fuori dai primi dieci.

Proprio Dunne e Martins sarebbero partiti affiancati in prima fila l'indomani mattina nella feature race e...



WTF?!?! Essenzialmente Dunne ha speronato Martins mandandolo nelle barriere, il che non sarebbe neanche così grave se non fosse che sopraggiungeva mezza griglia e si è innescato un botto micidiale che ha visto ritirarsi, oltre ai sopracitati piloti di Rodin e ART, l'altra ART di Miyata, la MP di Verschoor, la Prema di Minì, la Campos di Martí e la Trident di Esterson.
Se ho ben capito c'è stato un restart da original distance, con tanto di Montoyno, partito dalla pitlane in precedenza per essere rimasto fermo in griglia, stavolta in seconda piazza alle spalle di Fornaroli, che era uscito indenne dal botto della prima partenza. La percorrenza totale della gara è stata frattanto ridotta a causa della bandiera rossa precedente.
Ci sono stati altri due incidenti, di Durksen e poi di Beganovic, così che anche rispettivamente AIX e Hitech hanno visto solo una vettura giungere al traguardo. Facendo la sosta obbligatoria in regime di safety car, Crawford si è procacciato la leadership e quindi, quando la gara è stata redflaggata, la vittoria. Fornaroli ha chiuso secondo mentre Lindblad, che aveva superato Montoya con simili modalità, ha chiuso terzo ma è stato penalizzato per eccesso di velocità nella pitlane. Il figlio di Juan Pablo quindi è stato classificato terzo e ha ottenuto il suo primo podio nella categoria, il secondo stagionale per Prema.
Non è stato assegnato punteggio pieno e non è stato assegnato il punto del giro più veloce perché è stata completata meno della metà della percorrenza totale.

RISULTATO: 1. Crawford/ DAMS, 2. Fornaroli/ Invicta, 3. Montoya/ Prema, 4. Browning/ Hitech, 5. Lindblad/ Campos, 6. Maini/ DAMS, 7. Stanek/ Invicta, 8. Cordeel/ Rodin, 9. Villagomez/ Van Amersfoort, 10. Goethe/ MP Motorsport, 11. Bennett/ Van Amersfoort, 12. Meguetounif/ Trident, 13. Shields/ AIX.

PS. Permettetemi un piccolo off topic, oggi (lunedì post-gara) alla mensa self service dove vado a pranzo nei giorni di lavoro, tra le pietanze c'era lo scorfano gratinato (su cui è peraltro andata la mia scelta) e l'ho trovato estremamente pittoresco come piatto post-GP di Monaco perché "scorfano" in francese è "rascasse".


martedì 20 maggio 2025

Formula 2 2025: l'evento di Imola (e il piccione attention seeker)

Tra le gare di contorno della Formula 1 che si sono svolte nello scorso fine settimana c'è stato il ritorno della Formula 2. Questa è stata la griglia di partenza stilata dopo le qualifiche del venerdì:

Dino Beganovic - Sebastian Montoya
Victor Martins - Leonardo Fornaroli
Alex Dunne - Arvid Lindblad
Luke Browning - Oliver Goethe
Jak Crawford - Ritomo Miyata (pole sprint)
Pepe Martí - Roman Stanek
Kush Maini - Joshua Durksen
Gabriele Minì - Sami Meguetounif
Rafael Villagomez - Max Esterson
Richard Verschoor - Amaury Cordeel
John Bennett - Cian Shields

Della sprint di sabato ho visto gli highlight, con Miyata che partiva dalla pole position da reverse grid, venendo superato tuttavia da Crawford alla partenza della gara. Miyata ha mantenuto prima la seconda e poi la terza piazza nella prima parte di gara, per poi scivolare più indietro e alla fine chiudere la gara in sesta posizione a debita distanza dal quinto.
Crawford ha invece mantenuto la testa della gara, con Lindblad e Browning sui gradini più bassi del podio. Martins, Dunne, Miyata, Fornaroli e Stanek hanno concluso la zona punti, che per la sprint è estesa solamente ai primi otto.

Domenica la feature race è stata trasmessa su TV8 e viste le tempistiche credo fosse in differita. Avevo letto che iniziava a mezzogiorno, quindi in tarda mattinata mi sono precipitata a casa in gran fretta dopo essere stata al mercatino dell'antiquariato al quale il mio migliore amico ha una bancarella, passando più tempo a chiacchierare con lui che non a guardare il mercato.
Mi sono detta "aaaawwww, Montoyno sta per scattare dalla prima fila!!!11!!!111!!"... e Montoyno me lo ricordo praticamente neonato in braccio a Connie quando Juan Pablo Correva in Formula 1.
La gara è iniziata qualcosa come venti minuti dopo e Montoyno è rimasto fermo in griglia prima del formation lap, :-//// un destino molto simile a quello a cui è andato incontro Martins alla partenza della gara.
Beganovic frattanto ha mantenuto la testa della gara per la durata del primo stint, che a onore del vero è stata molto breve per i piloti come lui partiti sulle gomme di mescola più morbida. Quelli sull'altra mescola hanno allungato molto, fermandosi in concomitanza o dopo l'incidente Villagomez/ Meguetounif e la relativa safety car.


E... c'è un piccionehhhh!!!111!!!11!!! Sono andata a fare uno screenshot nel video degli highlight, dove purtroppo non si vede il momento, mostrato in TV, in cui questo è volato via. Lo si intravede nel punto che ho indicato con la freccia.
Detto questo, Dunne si è trovato a entrare ai box nel momento giusto, si è preso la leadership e ha vinto davanti a Browning, con Beganovic a completare il podio.
Piccole gioie, oltre a inquadrature di piccioni: Montoya ha rimontato fino alla zona punti. Nel frattempo Martins che era stato addirittura doppiato di un giro, è riuscito a risalire al dodicesimo posto.

RISULTATO: 1. Dunne (Rodin), 2. Browning (Hitech), 3. Beganovic (Hitech), 4. Lindblad (Campos), 5. Fornaroli (Invicta), 6. Crawford (DAMS), 7. Goethe (MP Motorsport), 8. Montoya (Prema), 9. Verschoor (MP Motorsport), 10. Meguetounif (Trident), 11. Shields (AIX), 12. Martins (ART), 13. Durksen (AIX), 14. Martí (Campos), 15. Cordeel (Rodin), 16. Miyata (ART), 17. Stanek (Invicta), 18. Minì (Prema), 19. Esterson (Trident), 20. Bennett (Van Amersfoort), 21. Maini (DAMS), Rit. Villagomez (Van Amersfoort).



sabato 19 aprile 2025

Formula 2: gli eventi del Bahrain e dell'Arabia Saudita

Nelle qualifiche di Sakhir, Leonardo Fornaroli (Invicta), Victor Martins (ART), Luke Browning (Hitech), Alexander Dunne (Rodin), Roman Stanek (Invicta), Richard Verschoor (MP Motorsport), Sami Megetounif (Trident), Rafael Villagomez (Van Amersfoort), Dino Beganovic (Hitech) e Joshua Durksen (AIX) hanno ottenuto le prime dieci posizioni in classifica e completato la zona reverse grid per la gara sprint.

Al via, Durksen ha mantenuto la prima posizione, mentre un pilota non ben identificato abbatteva pannelli e Sebastian Montoya (Prema) si ritrovava in testacoda e subito dopo ritirato. Nel corso della gara Beganovic si è appropriato della prima piazza, mentre un incidente di Max Esterson (Trident) ha provocato l'ingresso della safety car.
Con il restart, abbiamo avuto un contatto Dunne vs Browning e in generale un po' di trambusto. Durksen si è ripreso la leadership, con Pepe Martí (Campos) che tuttavia, dopo essere risalito dall'undicesima piazza alla bassa top-5, è risalito fino alla testa della gara all'ultimo giro, con anche Verschoor risalito secondo. Durksen ha chiuso terzo ma è stato squalificato per irregolarità tecniche, con Beganovic che è stato quindi classificato terzo.
Oliver Goethe (MP Motorsport) e Arvin Lindblad (Campos) partiti 15/16 hanno completato la top-5, davanti a Villagomez, mentre Gabriele Minì (Prema) partito dodicesimo è giunto settimo davanti a Fornaroli.

Quest'ultimo l'indomani è stato il primo leader della feaure race, prima di essere soppiantato da Dunne, il quale ha conservato la prima posizione fino al termine della gara. Browning è succeduto a Fornaroli come runner-up mentre Leonardo ha dovuto accontentarsi della quarta piazza.
Anche in questa occasione Martí ha recuperato parecchie posizioni rispetto a quella di partenza, chiudendo quarto dopo essere uscito perdente dal duello con Fornaroli. Martins, Verschoor, Beganovic, Lindblad, Minì e Durksen hanno completato la zona punti, che nella gara della domenica è estesa ai primi dieci.
Alle loro spalle si sono classificati Goethe, Villagomez, Amaury Cordeel (Rodin), Ritomo Miyata (Trident), Megetounif, Jak Crawford (DAMS), Stanek, Kush Maini (DAMS), Montoya che si è peraltro procacciato una penalità per eccesso di velocità in pitlane, John Bennett (Van Amersfoort), Esterson e Cian Shields (AIX).

In questo fine settimana la Formula 2 è nuovamente in pista a Jeddah. Seguiranno quindi update in proposito.



EDIT 20.04.2025 // aggiorno questo post raccontando anche che cosa sia successo nell'evento di Jeddah, dove Crawford ha conquistato la pole position davanti a Martins, Fornaroli, Browning, Lindblad, Dunne, Martí, Minì, Verschoor e Stanek sono stati i primi dieci, ma quest'ultimo non è partito dalla pole nella sprint in quanto retrocesso di tre posizioni per impeding, la pole è andata invece a Verschoor.
Dietro a costoro si sono qualificati Goethe, Maini, Beganovic, Cordeel, Megetounif, Miyata, Montoya, Durksen, Esterson, Villagomez, Shields e Bennett. Shields è stato il primo a uscire di scena, pare per un contatto al via della sprint per Villagomez.
Nei primi giri di gara, Verschoor e Martí hanno duellato per la leadership, con Verschoor che ha spinto l'altro fuori dalla pista procacciandosi una penalità di cinque secondi.
Con Martí precipitato terzo dietro a Lindblad, Verschoor doveva nel frattempo allungare il più possibile, ma la safety car a gara inoltrata - quando Crawford si è girato dopo essersi toccato con Minì - ha fatto sì che in finale di gara il gruppo fosse piuttosto compatto. Verschoor ha tagliato per primo il traguardo, ma è scivolato al quarto posto e Lindblad (più giovane vincitore della categoria), Martí e Dunne sono andati sul podio. Stanek ha chiuso quinto, Minì sesto ha preceduto Fornaroli, mentre Martins si è portato a casa il punto finale dell'ottavo posto.

Nella feature race saudita, Crawford ha mantenuto la testa della gara al via e ha iniziato ad allungare nei confronti di Martins. Questo, a propria volta, allungava sugli inseguitori, ovvero il duo Fornaroli/ Browning che era protagonista di un acceso duello, che su è concluso con il sorpasso non solo di Browning, ma anche di Dunne su Fornaroli, che è stato uno dei primi a rientrare ai box.
C'è stata successivamente una virtual safety car per detriti e alcuni piloti ne hanno approfittato per il pitstop. Dopo la sosta, Crawford è uscito alle spalle di Martins e, dopo un duello, Jak si è ripreso la posizione, mentre Fornaroli era davanti a Browning, il quale è stato in seguito superato da Martí.
Su una diversa strategia, Verschoor è rimasto in testa piuttosto a lungo per inserirsi davanti a Martins e mettersi a caccia di Crawford.


Il sorpasso è arrivato all'ultimo giro, Verschoor (vettura arancione nella foto soprastante) è andato a prendersi quella vittoria che la penalità gli aveva tolto il giorno precedente, precedendo sul podio Crawford e Martins. Insieme alla vittoria è arrivata anche la leadership del campionato per il pluriveterano, giunto ormai alla sua quinta stagione nella categoria.
Fornaroli ha ottenuto il quarto posto, precedendo Martí, Browning, Lindblad, Dunne, Minì e Maini a completare i primi dieci.



martedì 18 marzo 2025

Formula 2 2025: si parte dall'Australia

In Australia è iniziata la stagione di Formula 2 con il miglior tempo in qualifica di Gabriele Minì (Prema) che tuttavia è stato penalizzato per impeding, con la pole position assegnata quindi a Victor Martins (ART). Alcune penalità hanno fatto sì che la reverse grid fosse così composta: Leonardo Fornaroli (Invicta), Joshua Durksen (AIX), Luke Browning (Hitech), Dino Beganovic (Hitech), Roman Stanek (Invicta), Richard Verschoor (MP) e settimo Martins, con questo settimo nella gara sprint.
Non è durata molto la sua gara, soltanto un giro dopo essere andato a sbattere contro le barriere. Nel frattempo Durksen era in testa fin dalle prime battute, precedendo Fornaroli e Browning. Frattanto poco dopo Jak Crawford (DAMS) si è ritirato. Nel corso della gara è entrata due volte la safety car, la prima per un incidente di Max Esterson (Trident) e la seconda per uno del suo compagno di squadra Sami Megetounif. Nel mezzo abbiamo avuto un testacoda senza conseguenze, a parte le posizioni perse, di Dino Beganovic (Hitech).


Durksen ha proseguito in testa fino alla fine vincendo davanti a Fornaroli e a Browning. Verschoor e Stanek hanno chiuso la top-5, mentre Sebastian Montoya (Prema) ha conquistato il sesto posto davanti al compagno di squadra Minì autore anche del giro più veloce, con Pepe Martì (Campos) a chiudere la zona punti, per la sprint estesa solamente ai primi otto classificati.
Alexander Dunne (Rodin), Arvid Lindblad (Campos), Oliver Goethe (MP), Ritomo Miyata (ART) e Rafael Villagomez (Van Amersfoort) hanno preceduto Beganovic, che dopo il testacoda ha terminato la gara al quattordicesimo posto. A seguire si sono classificati Amaury Cordeel (Rodin), Kush Maini (DAMS), Cian Shields (AIX) e John Bennett (Van Amersfoort).
È stata l'unica gara del fine settimana, dato che la feature race della domenica è stata annullata per avverse condizioni meteo. Martins, che si era procacciato la pole position, ha comunque ottenuto i punti della pole position.


lunedì 9 dicembre 2024

Formula 2 2024: Qatar e Abu Dhabi // Gabriel Bortoleto vince il titolo

Con gli ultimi due eventi della stagione 2024 di Formula 1 è tornata anche la Formula 2 che mancava ormai da due mesi e mezzo, la settimana scorsa a Lusail e in questo fine settimana a Yas Marina dove è stato assegnato il titolo nella gara della domenica. La line-up del Qatar è stata la seguente, con alcuni cambiamenti rispetto alle gare precedenti:

ART: Victor Martins, Luke Browning
PREMA: Oliver Bearman, Andrea Kimi Antonelli
RODIN: Zane Maloney, Ritomo Miyata
DAMS: Jak Crawford, Daniel Beganovic
INVICTA: Kush Maini, Gabriel Bortoleto
MP MOTORSPORT: Dennis Hauger, Oliver Goethe
VAN AMERSFOORT: John Bennett, Rafael Villagomez
HITECH: Amaury Cordeel, Paul Aron
CAMPOS: Isack Hadjar, Pepe Martì
TRIDENT: Richard Verschoor, Christian Mansell
PHM AIX: Joshua Durksen, Cian Shields

In Qatar, Aron ha conquistato la pole position davanti a Bortoleto, Martins, Beganovic, Verschoor, Crawford, Maini, Goethe, Hadjar e Bearman, che sono andati a formare la zona reverse grid, anche se Maini è partito retrocesso per una penalità risultante dallo scorso evento.
La gara si è decisa tra Bearman e Hadjar, con il futuro pilota Haas inizialmente in testa, poi superato dal Redbull junior e infine, nuovamente in testa dopo essere riuscito a superarlo a pochi giri dal termine. Hadjar, dopo il sorpasso, è stato protagonista di un testacoda che l'ha fatto scivolare al quarto posto, con Crawford e Verschoor a podio.
La gara è terminata con la safety car per via di un incidente tra Antonelli e Maini. Hadjar con il quarto posto ha comunque chiuso davanti a Bortoleto, mentre la zona punti è stata completata da Maloney, Aron e Durksen.

Nella feature race, Bortoleto si è appropriato della leadership al via della gara, con Aron relegato al secondo posto, ma il plot twist era dietro l'angolo, protagonista Antonelli che, dopo essere stato colpito da Verschoor in pitlane, si è fermato lungo il tracciato per i danni riportati, facendo entrare in pista la safety car.
Bortoleto stava per rientrare ai box quando è stata messa la safety car e si è ritrovato a tagliare la linea bianca per rimanere in pista, guadagnandosi una penalità di cinque secondi da scontare alla fine della gara, applicata al suo risultato finale. Quindi, quando sono state ultimate le soste anche dai piloti che hanno rimandato il pitstop fino alle fasi più inoltrate, il leader della classifica si è ritrovato in testa sulla pista, ma destinato a perdere posizioni: ha chiuso infatti terzo dietro ad Aron e Hadjar, che si è portato a mezzo punto di gap.
Il debuttante Beganovic ha concluso la gara in quinta piazza alle spalle di Goethe, mentre la zona punti - in feature i primi dieci, diversamente dalla sprint dove prendono punti solo in otto - è stata conclusa da Mansell, Cordeel, Bennett, Maloney e Miyata. Per Maloney è stata l'ultima apparizione stagionale, venendo sostituito da Leonardo Fornaroli ad Abu Dhabi.

Martins, Bortoleto, Aron, Hadjar, Beganovic, Maini, Martì, Miyata, Durksen e Cordeel sono stati i primi dieci nella qualifica degli Emirati, con quest'ultimo poleman della sprint. Ci sono stati vari contatti, tra cui Miyata vs Martins, nonché Hadjar e Maini(?) con l'inseguitore che ha riportato lievi danni.
Cordeel è stato superato subito da Martì, che si è portato in testa alla gara rimanendoci fino alla fine, e perso un paio di posizioni in corso d'opera, ma fino a gara inoltrata è stato in un rispettabile quarto posto, prima di vanificarlo in un incidente con Durksen.
Sul podio insieme a Martì sono saliti Bortoleto e Aron, ma per quest'ultimo si è trattato di una posizione puramente fisica, vista la successiva squalifica per irregolarità tecniche, con Beganovic che ne ha ereditato la terza piazza.
Con Antonelli assente per problemi di salute, c'era una sola Prema, con Bearman che è giunto quarto dopo avere perso una posizione per penalità dovuta ai track limits, precedendo Hadjar, Browning, Verschoor e Crawford. Il gap tra Bortoleto e Hadjar è salito a quattro punti e mezzo in vista della feature race.

La lotta per il titolo ha avuto durata molto breve nella feature race, quando la vettura di Hadjar si è spenta alla partenza e questo ha perso un giro. La grafica in quei momenti era sparita, tanto che i telecronisti non se ne sono resi conto che terzo dietro al duo Bortoleto/ Maini c'era Martì e non Hadjar.
A questo proposito, piccolo bonus, segnalo come un telecronista italiano (TV8 ha mandato le gare di Abu Dhabi in differita) ha usato l'espressione "attaccato alla coda di (nome del pilota)" che veniva a suo tempo spesso pronunciata da Poltronieri, oltre che la più nota in quanto usata anche da Mazzoni "rompere gli indugi".
Bortoleto è rimasto in testa nel primo stint ma dopo la sosta si è ritrovato alle spalle di Durksen. Quest'ultimo ha vinto la gara, mentre Bortoleto si è dovuto accontentare della seconda piazza, ma il suo obiettivo era il titolo ed è stato pienamente raggiunto. È salito sul podio avvolto da una bandiera del Brasile, che aveva intorno a sé già durante le interviste post-gara.


Al terzo posto si è classificato Verschoor che, su strategia alternativa, aveva ritardato di molto la sosta e rimontato posizioni nelle fasi finali della gara. Martins ha chiuso quarto davanti a Bearman, con la zona punti completata da Martì, Beganovic, Cordeel, Goethe e Miyata.
Hadjar ha concluso la gara in ultima posizione e doppiato, mostrando un buon passo e vedendosi portare via il giro più veloce soltanto nelle fasi finali di gara quando i piloti sulla strategia alternativa erano su gomme fresche.
Bortoleto si appresta a debuttare alla Sauber accanto a Nico Hulkenberg. Non si sa ancora niente sul futuro di Hadjar, ma è un Redbull Junior e in quanto tale chissà, magari potrebbe finire in Visa Cash App RB, qualora Checo Perez perda il volante e venga rimpiazzato da uno degli attuali piloti del team faentino.



lunedì 16 settembre 2024

Formula 2 2024: gli eventi di Monza e Baku

Due settimane fa la Formula 2 è tornata a Monza e in questo fine settimana la si è rivista in Azerbaijan. Passerà parecchio tempo in attesa dei prossimi eventi (Qatar e Abu Dhabi) che si svolgeranno a dicembre. Nel frattempo ripercorriamo Monza e Baku, a partire dalla line-up che ha preso parte all'evento italiano:

ART: Victor Martins, Zak O'Sullivan
PREMA: Oliver Bearman, Andrea Kimi Antonelli
RODIN: Zane Maloney, Ritomo Miyata
DAMS: Jak Crawford, Juan Manuel Correa
INVICTA: Kush Maini, Gabriel Bortoleto
MP MOTORSPORT: Dennis Hauger, Oliver Goethe (subentrato a Franco Colapinto, passato in Formula 1 con Williams)
VAN AMERSFOORT: Enzo Fittipaldi, Rafael Villagomez
HITECH: Amaury Cordeel, Paul Aron
CAMPOS: Isack Hadjar, Pepe Martì
TRIDENT: Richard Verschoor, Roman Stanek
PHM AIX: Joshua Durksen, Niels Koolen (subentrato a Taylor Barnard che ha lasciato la categoria dopo l'ingaggio in Formula E)

A Monza, Maloney, Hadjar, Aron, Hauger, Martins, Antonelli, Martì, Bearman, Cordeel e Fittipaldi hanno ottenuto le prime dieci posizioni in griglia, con Enzo che si è procacciato la pole da reverse grid. I due premini sono stati entrambi retrocessi in griglia per penalità relative a fatti accaduti negli eventi precedenti. Un incidente al via ha messo fuori gioco Goethe e O'Sullivan, Aron nelle retrovie e penalizzato avrebbe chiuso doppiato.
Sia Fittipaldi sia Martì, leader nelle fasi iniziali il primo e suo immediato successore l'altro, hanno perso la testa della gara quando si sono "persi" in una via di fuga. Ne ha ereditato la prima piazza Bearman, che l'ha mantenuta fino alla bandiera a scacchi.
Martins e Durksen hanno completato il podio, mentre Martì ha chiuso quarto davanti a Maloney, Crawford e Fittipaldi. La cosa hadell'incredibile, ma due piloti hanno chiuso al photofinish separati da 0.000, ovvero Hauger e Bortoleto, a cui è stata assegnata ex equo l'ottava piazza, con mezzo punto ciascuno. Bortoleto, autore di un incidente in qualifica, era partito dall'ultima piazza, quindi ottimo risultato per lui... ma non era niente al confronto con ciò che sarebbe venuto l'indomani!

Maloney ha mantenuto la posizione alla partenza, mentre Aron è finito fuori già alla partenza. Hadjar invece ha perso diverse posizioni e le due Prema si sono ritrovate a lottare per la seconda posizione, con Bearman che ne è uscito vincente.
Una safety car uscita a causa di un contatto dopo il quale Hauger è rimasto fermo girato quando Bortoleto non si era ancora fermato ai box, l'ha fatto rientrare in corsa per le posizioni di spessore. Non solo: da sesto che era dopo la sosta, è risalito in testa alla gara dopo una serie di sorpassi, compreso uno ai danni del compagno di squadra Maini, che era su uja diversa pitstop window.
Bortoleto è andato a vincere precedendo Maloney e Verschoor a completare il podio, dopodiché Antonelli, Durksen, Martins, Bearman, Villagomez, Crawford e Fittipaldi.

A Baku, Bearman è stato chiamato a sostitiuire Kevin Magnussen in Haas e al suo posto ha preso parte all'evento Gabriele Minì, promosso dalla Formula 3, così come Christian Mansell che ha preso il posto di Stanek e Luke Browning che invece ha rimpiazzato O'Sullivan.
Verschoor ha conquistato la pole davanti ad Antonelli, Martins, Maloney, Maini, Bortoleto, Durksen, Minì, Crawford e Mansell a completare la zona reverse grid. Quest'ultimo è stato leader nella fase iniziale, in seguito superato da Minì, poi Durksen si è portato in testa. Dopo un incidente di Miyata, la gara è ripresa con Durksen ancora in testa, mentre Crawford è risalito secondo davanti a Minì, con Martins, Bortoleto, Aron, Antonelli e a finire la zona punti Mansell.

La feature race è iniziata con Maini che ha stallato sulla griglia, venendo colpito da Goethe e Martì, con quest'ultimo che si è ribaltato. La gara è stata redflaggata per ripulire tutto il caos.
Verschoor ha mantenuto la leadership, per poi essere superato da Martins, ma riprendendosi la posizione dopo la sosta. Martins ha completato la gara al secondo posto, mentre Antonelli ha portato a casa il gradino più basso del podio dopo essere uscito indenne da un contatto con Maloney. Bortoleto, Durksen, Aron, Browning, Crawford, Hauger e Mansell hanno completato la zona punti, dopo una gara terminata per lo scadere del tempo massimo, in regime di safety car per incidente di Minì.
La vittoria di Verschoor è arrivata in un giorno tragico per la Trident, con la morte in un incidente del pilota di motociclismo e vlogger Luca Salvadori, figlio del titolare della squadra.


domenica 1 settembre 2024

Formula 3 2024: Leonardo Fornaroli vince il titolo nel finale di stagione a Monza

Tra le gare di contorno del GP d'Italia, si è svolto il finale di stagione della Formula 3, con diversi piloti arrivati ancora aritmeticamente in lotta per il titolo, ma i due italiani Leonardo Fornaroli e Gabriele Minì come favoriti, sempre ammesso che Luke Browning non si mettesse in mezzo. Questa è la line-up che ha preso parte all'evento:

PREMA: Dino Beganovic, Gabriele Minì, Arvid Lindblad
TRIDENT: Leonardo Fornaroli, Sami Meguetounif, Santiago Ramos
MP MOTORSPORT: Tim Tramnitz, Kacper Sztuka, Alex Dunne
CAMPOS: Noah Stromsted (sostituisce Oliver Goethe passato in F2), Sebastian Montoya, Mari Boya
HITECH: Luke Browning, Martinius Stenshorne, Cian Shields
JENZER: Charlie Wurz, Max Esterson, Matias Zagazeta
VAN AMERSFOORT: Noel Leon, Sophia Florsch, Tommy Smith
ART: Christian Mansell, Laurenz Van Hoepen, Nikola Tsolov
PHM AIX: Tasanapol Inthraphuvasak, Nikita Bedrin, Joshua Dufek
RODIN: Calum Voisin, Piotr Wisnicki, Joseph Loake

Nella gara sprint, Tramnitz è scattato dalla reverse-pole e ha mantenuto la posizione davanti al piccolo Montoya. Nelle prime fasi vi è stato un incidente Leon/ Bedrin, poi si è proseguiti in modo relativamente tranquillo.
Beganovic e Megetounif erano 3/4, ma successivamente Ramos si è inserito in zona podio e lo si è visto duellare con Montoya. Un ulteriore incidente, Esterson/ Wisnicki, è accaduto, mentre in finale di gara abbiamo visto un duello Browning vs Fornaroli.
Tramnitz ha vinto la gara, mentre Montoya ha chiuso secondo al traguardo per poi essere penalizzato per avere forzato Ramos fuori pista. Scivolato fuori dalla top-ten, Ramos e Dunne hanno chiuso in top-3, con a seguire Beganovic, Megetounif, Browning, Boya, Fornaroli, Minì e Stenshorme.

Fornaroli partiva dalla pole in gara feature, ma Dunne è salito ben presto in prima posizione, mentre pochi giri dopo Browning è finito in testacoda in un incidente che ha coinvolto varie vetture e fatto entrare la safety car: un championship contender già fuori dai giochi.
Al restart in un tentativo di attacco su Dunne, Fornaroli è finito sull'erba, venendo sopravanzato da Megetounif, Minì e Mansell. Minì ha successivamente perso una posizione e si è ritrovato superato anche da Fornaroli.
Dunne è scivolato indietro diverse posizioni, con Megetounif ormai in testa alla gara, ma who kers di Megetounif. Al penultimo giro Fornaroli, Minì e Mansell - superato in precedenza dai due - erano vicinissimi e la posizione finale dei due italiani sarebbe stata determinante. Quando Mansell si è inserito tra i due, Minì era in testa alla classifica. Solo il sorpasso di Fornaroli su Mansell all'ultima curva ha ribaltato le cose.
Megetounif, Minì, Fornaroli, Mansell, Dunne, Stenshorme, Tramnitz, Leon, Van Hoepen, Beganovic. Fornaroli ha vinto il titolo (senza vincere gare!) con due punti di vantaggio nei confronti di Minì. E ho già visto gente che fa polemica per il sorpasso finale su Mansell. :-////

EDIT h.18.20: ho appena letto, notizia fresca di mezz'ora fa, della squalifica di Minì per irregolarità tecniche (alla buon'ora... la gara è stata disputata da oltre otto ore). Fornaroli passa quindi secondo classificato in gara e tutti scalano di una posizione, con Dufek che entra in zona punti risalendo decimo, ottenendo il suo unico punto stagionale.
Il vantaggio di Fornaroli in classifica su Minì sale a 23 punti, mentre Minì è secondo con due soli punti in più di Browning.


venerdì 2 agosto 2024

Non puoi chiamarti Kimi se non sei Raikkonen, disse il detrattore medio di Antonelli

Credo sia opportuno iniziare con una premessa: personalmente non mi sono mai strappata le vesti per l'enfant prodige Antonelli, per una ragione specifica, ovvero che i suoi successi sulle monoposto sono stati decantati da media e addetti ai lavori 24/7 fin da quando ancora NON correva sulle monoposto - sembra paradossale, ma è andata più o meno così. Quindi no, non è una fan che vi scrive che ritiene ridicolo indignarsi per il nome condiviso con Raikkonen, come molti sembrano fare, quanto piuttosto una persona che accetta che esistano persone che si chiamano allo stesso modo ed è consapevole che non sono i figli a scegliersi il nome, ma i genitori (o comunque parenti o amici, con i genitori che danno la loro approvazione finale), al netto del fatto che dal punto di vista del marketing Kimi Antonelli suona meglio che Andrea Antonelli.

Torniamo alla mia premessa. Ho sempre avuto l'impressione che ci fosse un'imposizione dall'alto per spingerci a considerare questo ragazzo come il "GOAT" delle serie minori, quando la maggior parte degli altri pilotini non vengono considerati neanche di striscio, a meno che non siano ragazze che hanno almeno occasionali sprazzi di competitività, oppure figli di piloti della Formula 1 del passato, più importanti erano e più si dà rilevanza ai figli.
Tuttavia, da un lato ritengo normale che si tenda a puntare gli occhi sul potenziale talento femminile, mentre dall'altro comprendo l'approccio quasi voyeuristico, in cui di fatto si seguono certi piloti perché interessati ai loro padri.
Il caso Antonelli mi ha dato l'impressione che se ne parlasse semplicemente perché tutti concordavano sul fatto che si dovesse parlare di un UNICO pilotino di talento, ignorando bellamente ogni altro pilotino di talento esistente, dando anzi l'impressione che di altri pilotini promettenti non ne esistano. E se su ragazze e figli d'arte si vede la tendenza a volere generare uno scontro fan vs detrattori, in questo caso la mia impressione è che si facesse passare il messaggio di fondo: guardate che talento che è Antonelli e quanto sono scarsi gli altri piloti. Ecco, questo messaggio non mi piace, mentre l'elevare un pilota a unico talento esistente più avere pessime conseguenze qualora non si riveli tale a come lo si dipingeva.

Detto questo, il ragazzo si chiama, legalmente, Andrea Kimi Antonelli. Kimi non è uno pseudonimo, è il suo secondo nome, e non è il primo pilota nella storia del motorsport (né la prima persona del mondo) a usare il middle name come se fosse il suo first name. Siete forse indignati dal fatto che Hill venisse chiamato Graham anziché Norman? O che Villeneuve venisse chiamato Gilles anziché Joseph? O vi siete mai scandalizzati perché Niki non era il diminutivo di Andreas, ovvero il first name di Lauda? Se la vostra risposta è no, allora non dovreste offendervi perché Antonelli non usa il nome Andrea.
In più, forse Raikkonen si è mai lamentato del fatto che Antonelli sia stato chiamato come lui? Ha mai detto di ritenerlo scandaloso? Conoscendo l'atteggiamento alla vita di Raikkonen, ritengo verosimile che sappia a malapena dell'esistenza di Antonelli, figurarsi il preoccuparsi per il nome che usa.
"Di Kimi ce n'è uno solo" è un discorso che vale fintanto che nessuno riceve Kimi come nome (e tra parentesi, pure uno dei nipoti di Alain Prost si chiama Kimi). Dato che la generazione attuale di piloti è costituita al 99% da figli di appassionati fanatici di motori, il numero di casi di omoninia con piloti celebri non può fare altro che aumentare, e magari ce ne sono che, avendo nomi meno inconsueti, non vi siete mai accorti che siano stati chiamati così in nome di un pilota.

La mia impressione è che, semplicemente, ogni giorno si voglia trovare a tutti i costi qualcosa di nuovo di cui indignarsi. Per dire, negli anni '90/2000 non ricordo una sola persona al mondo essersi scandalizzata perché Trulli ha ricevuto lo stesso nome di Jarno Saarinen.
E posso dirlo? Non mi sorprende, perché a quei tempi la propensione a pontificare su qualsiasi argomento non c'era tanto quanto al giorno d'oggi e la gente aveva molto meno la propensione di indignarsi per qualsiasi cosa accadesse. Personalmente ritengo che il senso della misura stia progressivamente sfuggendo di mano e che cose assolutamente normali, come per esempio un caso di omonimia, suscitino reazioni esagerate. Che sotto un video di highlight di una gara di Formula 2 si dibatta del fatto che Antonelli meriti o non meriti di chiamarsi Kimi non mi pare un grande segno di progresso ed evoluzione.
Forse sarebbe più interessante parlare della stagione poco positiva della Prema e di come sia Antonelli sia Ollie Bearman stiano guidando una delle peggiori Prema viste in Formula 2 nel corso degli ultimi anni. Indicativamente siamo al livello di quella che guidavano il Sommo Sean Gelael e Mick Schumacher. E non vedo appassionati di motociclismo indignati perché porta il nome di Doohan, quindi cari appassionati di quattro ruote, dovete proprio mettervi al di sotto di gente che si lamenta di biscotti da anni?

Concludo con una piccola comunicazione di servizio. Se fossi un uomo, mi chiamerei Manuel: non si sapeva se fossi maschio o femmina e, prima del cesareo, chiesero a mia madre un nome per ciascun sesso, e quello fu la scelta finale. Mi chiedo se sarebbe accettato per un appassionato di motori portare uno dei nomi di Fangio (non scelto in suo onore, ma perché piaceva il nome), oppure se sarebbe da censura.
Se da quando ho memoria ho sempre saputo di questo nome, solo in epoca più recente ho scoperto da mio padre che l'altro nome maschile valutato era Nelson. Considerato che ho sofferto di diplopia, come Piquet, probabilmente avrei dovuto scappare in Messico.



martedì 30 luglio 2024

Formula 3 2024: Spagna, Austria, Gran Bretagna, Ungheria e Belgio

Con un evento ancora da disputare, Prema è già il team campione della stagione 2024 di Formula 3 che, nell'ultimo mese e mezzo, ha avuto un fitto calendario accompagnando la Formula 1 in tutti gli eventi disputati dal ritorno in Europa a seguito della trasferta canadese di giugno. Discorso diverso per il titolo piloti, ancora aperto tra vari contendenti, con due piloti italiani nelle prime due posizioni separati da appena un punto: il leader è attualmente il piacentino classe 2004 Leonardo Fornaroli, pilota Trident (129 punti), staccato di un solo punto vi è invece il premino siciliano classe 2005 Gabriele Minì (128).
Il britannico Luke Browning li segue molto da vicino (123), mentre con trentanove punti ancora da assegnare sono ancora aritmeticamente in lotta per il titolo anche il suo connazionale Arvid Lindblad (113), lo svedese Dino Beganovic (100), l'australiano Christian Mansell (97) e il tedesco Oliver Goethe (94). Questa è la line-up del campionato:

PREMA: Dino Beganovic, Gabriele Minì, Arvid Lindblad
TRIDENT: Leonardo Fornaroli, Sami Meguetounif, Santiago Ramos
MP MOTORSPORT: Tim Tramnitz, Kacper Sztuka, Alex Dunne
CAMPOS: Oliver Goethe, Sebastian Montoya, Mari Boya
HITECH: Luke Browning, Martinius Stenshorne(1), Cian Shields
JENZER: Charlie Wurz, Max Esterson, Matias Zagazeta
VAN AMERSFOORT: Noel Leon, Sophia Florsch, Tommy Smith
ART: Christian Mansell, Laurenz Van Hoepen, Nikola Tsolov(2)
PHM AIX: Tasanapol Inthraphuvasak, Nikita Bedrin, Joshua Dufek
RODIN: Calum Voisin, Piotr Wisnicki, Joseph Loake

NOTE: (1) sostituito da James Wharton in Gran Bretagna, (2) sostituito da Tuukka Taponen in Belgio, entrambi i titolari sono stati sospesi per un evento per avere disputato senza autorizzazione preventiva della FIA l'evento della GB3 (Formula 3 britannica) sul circuito della rispettiva sospensione.

Fornaroli, pur essendo leader del campionato, è ancora a caccia della sua prima vittoria nella categoria - non aveva mai vinto nemmeno nel 2023, sua prima stagione nella serie - mentre Minì in questa stagione avea già conquistato una vittoria nella feature race di Montecarlo.
I seguenti sono stati, in sintesi, i risultati dei cinque eventi disputati nel corso dei mesi di maggio e giugno:

SPAGNA // Podio sprint: Boya, Dunne, Goethe - Podio feature: Lindblad, Mansell, Fornaroli
AUSTRIA // Podio sprint: Tsolov, Stenshorme, Mansell - Podio feature: Browning, Minì, Beganovic
GRAN BRETAGNA // Podio sprint: Lindblad, Leon, Zagazeta - Podio feature: Lindblad, Minì, Voisin (quest'ultimo leader al traguardo ha perso la vittoria per una penalità)
UNGHERIA // Podio sprint: Bedrin, Inthrapuvasak, Beganovic - Podio feature: Tsolov, Leon, Fornaroli (Van Hoepen ha finito originariamente secondo, ma è stato squalificato per irregolarità tecniche)
BELGIO // Podio sprint: Beganovic, Minì, Leon - Podio feature: Voisin, Montoya, Fornaroli

Curiosità: Sophia Florsch ha come miglior risultato un undicesimo posto in feature racr in Austria e non ha ancora conquistato nemmeno un punto. Il suo compagno di squadra dal nome palindromo Noel Leon ha invece all'attivo vari piazzamenti a podio, ma who kers, pensiamo all'altro compagno di squadra Tommy Smith: ha dei punti all'arrivo, essendo arrivato quarto in feature race in Gran Bretagna, unico arrivo a punti. Costui, contro cui la Florsch sta perdendo il confronto, era stato ampiamente battuto da Jamie Chadwick quando erano compagni di squadra in Asian Formula 3 nell'inverno 2019/2020.
A scanso di equivoci, penso che le due donzelle si equivalgono nel complesso, ma quella che sta dall'altro lato dell'oceano e sta ottenendo risultati discreti in Indylights non ha mai fatto caciara contro le colleghe. Personalmente dal confronto delle due con il compagno di squadra in comune non penso che si ricavi nulla in termini di performance e graduatorie, ma semplicemente chi al terzo anno di Formula 3 continua sistematicamente a non portare a casa neanche l'ombra di un punto - ne ha conquistati sei nel 2024 e basta - dovrebbe ripensare a tutti gli insulti gratuiti che ha rivolto per anni a colleghe e colleghi, alcuni dei quali in categorie superiori alla Formula 3 hanno ottenuto ben più di sei punti.


lunedì 29 luglio 2024

Formula 2 2024: gli eventi di Ungheria e Belgio

Negli ultimi due fine settimana la Formula 2 è stata presente all'Hungaroring e a Spa Francorchamps, come evento di contorno dei rispettivi gran premi di Formula 1. Paul Aron, in precedenza soppiantato in testa alla classifica da Isack Hadjar, non ha concretizzato in questi due fine settimana, scivolando dal secondp al terzo posto in classifica piloti. Nel frattempo, proseguono i tempi difficili per la Prema, che tuttavia all'Hungaroring è stata protagonista con Andrea Kimi Antonelli che, dopo una serie di sorpassi, è andato a vincere la feature race, risalendo frattanto fino alla settima posizione della classifica piloti, dove si trova tuttora (i primi sei sono Hadjar, Bortoleto, Aron, Maloney, Crawford e Colapinto).

Questa è line-up del campionato, invariata fin dall'inizio della stagione:
ART: Victor Martins, Zak O'Sullivan
PREMA: Oliver Bearman, Andrea Kimi Antonelli
RODIN: Zane Maloney, Ritomo Miyata
DAMS: Jak Crawford, Juan Manuel Correa
INVICTA: Kush Maini, Gabriel Bortoleto
MP MOTORSPORT: Dennis Hauger, Franco Colapinto
VAN AMERSFOORT: Enzo Fittipaldi, Rafael Villagomez
HITECH: Amaury Cordeel, Paul Aron
CAMPOS: Isack Hadjar, Pepe Martì
TRIDENT: Richard Verschoor, Roman Stanek
PHM AIX: Joshua Durksen, Taylor Barnard

UNGHERIA: in qualifica Aron ha conquistato la pole position precedendo Fittipaldi, Hadjar, Bortoleto, Martins, Hauger, Antonelli, Maloney, Maini e Verschoor a completare i primi dieci, con quest'ultimo poleman della gara sprint con reverse grid.
Verschoor ha fatto i primi giri da leader, per poi essere superato da Antonelli, che è stato in testa piuttosto a lungo ma ha iniziato ad accusare problemi di gomme. Dopo metà gara ha perso la posizione su Verschoor e Maini, poi è rientrato ai box e tornato in pista fuori dalla top-ten.
Nella bassa zona punti si sono visti duelli vari: Hauger con un bel sorpasso su Fittipaldi, Bortoleto che forava e, rientrato nelle retrovie dopo il cambio gomme, faceva il giro più veloce, nonché un duello a tre per l'ottavo posto con Correa, Barnard e Bearman appaiati senza fare danni.
Verschoor ha tagliato per primo il traguardo ed è salito sul gradino più alto del podio, ma è stato squalificato post-gara per irregolarità tecniche. Maini ha ereditato la vittoria, precedendo Martins, Hadjar, Hauger, Colapinto, Aron, Barnard e Correa a completare la zona punti.

Nella sprint Aron partiva dalla pole position, ma ha perso diverse posizioni. Martins si è ritrovato in testa davanti a Fittipaldi, con un acceso duello tra i due a seguito del quale Martins è rimasto leader. Dopo pochi giri, dopo un contatto con Maloney, Aron è finito in testacoda, mettendosi out da solo.
Un incidente di Cordeel verso metà gara, mentre alcuni piloti si erano già fermati ai box e altri no, ha provocato l'ingresso della safety car. Antonelli si è fermato in regime di SC uscendo quinto, con Martins, Bortoleto, Fittipaldi e Hauger nelle prime quattro posizioni. Questi ultimi due li ha superati in tempi brevi, conquistandosi la zona podio, per poi procedere a superare i primi due in rapida successione, e staccandoli non di poco nel tempo restante. Verschoor nel frattempo risaliva fino al terzo posto.
Hanno completato la gara nella top-ten i seguenti piloti: Antonelli, Martins, Verschoor, Bortoleto, Fittipaldi, Hauger, Maini, Miyata, Barnard, Villagomez.

BELGIO: Aron ha conquistato nuovamente la pole position, precedendo Bortoleto, Hadjar, Crawford, Antonelli, Maloney, Colapinto, Verschoor, Hauger e O'Sullivan a completare la zona reverse grid per la sprint race, che è durata una manciata di giri. Posticipata per problemi con il meteo, anziché prima delle qualifiche della Formula 1 si è svolta dopo che queste erano finite.
Nel poco tempo intercorso tra il via della gara e l'ingresso della safety car con la vettura ferma di Martì, il dettaglio che colpisce maggiormente è come Martins, partito ultimo dopo un problema nelle qualifiche, sia risalito fino al dodicesimo posto, recuperando di fatto ben dieci posizioni.
Dopo la SC, la gara è stata redflaggata e non è più ripresa a causa della pioggia, con i primi otto in queste posizioni: O'Sullivan, Hauger, Verschoor, Maloney, Crawford, Antonelli, Bearman, Colapinto. Solo i primi cinque, tuttavia, hanno preso punti, vista l'assegnazione del punteggio ridotto.

Nella sprint race abbiamo avuto due safety car entrambe nella prima parte della gara. La prima ha seguito un incidente al via che ha messo fuori gioco Bearman e Martì, mentre peraltro c'era ferma anche la vettura di Colapinto, quella successiva quando Villagomez è finito in testacoda ritrovandosi sulla strada di Martins, con conseguente botto e ritiro per entrambi.
Aron, partito dalla pole, è stato superato da Hadjar nel primo stint e poi è scivolato terzo dopo la sosta, ma il peggio doveva ancora venire... ed è venuto quando, con pochi giri ancora da disputare, la vettura ha deciso di lasciarlo a piedi: adesso è terzo in classifica, dietro anche a Bortoleto.
Sul gradino più basso del podio, dietro a Hadjar e Bortoleto, si è classificato Crawford, mentre hanno completato la zona punti O'Sullivan, Verschoor, Maloney, Miyata, Cordeel, Antonelli e Durksen.

mercoledì 10 luglio 2024

Formula 2 2024: anche Antonelli vede la luce, ma anche per lui dura poco

Sappiamo ormai che questa stagione non sta regalando grosse soddisfazioni alla Prema, con Oliver Bearman tuttavia vincitore della sprint nel precedente evento in Austria, quando si era procacciato la pole da reverse grid. Situazione analoga in qualifica a Silverstone per Andrea Kimi Antonelli, decimo e poleman dei poveri al termine di una sessione che ha prodotto tale risultato:

Hadjar/ Campos - Martins/ ART
Hauger/ MP - Colapinto/ MP
Bearman/ Prema - Bortoleto/ Invicta
Crawford/ Dams - Maini/ Invicta
Maloney/ Rodin - Antonelli/ Prema
Miyata/ Rodin - Aron/ Hitech
Verschoor/ Trident - O'Sullivan/ ART
Correa/ DAMS - Durksen/ AIM
Villagomez/ Van Amersfort - Cordeel/ Hitech
Martì/ Campos - Fittipaldi/ Van Amersfoort
Barnard/ AIX - Stanek/ Trident

La sprint si è disputata sotto la pioggia battente e ha visto diversi colpi di scena susseguirsi. La partenza è avvenuta dietro la safety car e, a causa della bassa visibilità, in seguito c'è stata virtual safety car, dopodiché una SC per incidente di Correa e una successiva bandiera rossa per la scarsa visibilità.
Dopo il restart, un altro incidente ha messo fuori gioco il leader della classifica Aron e Martì. Anche O'Sullivan era coinvolto, ma ha proseguito, per poi ritirarsi in un successivo crash con Martins, per cui è stato penalizzato con cinque posizioni in griglia feature rispetto a quanto indicato nella griglia soprastante.
Per l'incidente Aron/ Martì c'è stata SC, per poi avere l'ultimo terzo di gara senza intoppi. Antonelli ha allungato parecchio arrivando a oltre otto secondi di vantaggio nei confronti del primo dagli inseguitori. Il "premino", Maloney e Bortoleto hanno chiuso nelle prime tre posizioni, ma Bortoleto è stato retrocesso di cinque secondi per leaving the track and gaining advantage nel suo duello con Maini, risalito terzo, mentre Bortoleto ha chiuso quindi al quarto posto, con la zona punti chiusa da Colapinto, Crawford, Hauger e Stanek.

La domenica di Antonelli è stata di gran lunga peggiore, out al via per un contatto con Maini, che ha provocato ingresso della SC. Poco dopo il restart un altro incidente ha messo fuori gioco Durksen, speronato da Aron che si è così procacciato una penalità.
Bearman - ritirato al sabato - nelle prime fasi di gara si trovava in seconda posizione alle spalle di Martins, leader nel primo stint, e precedendo Hauger. La sosta ai box di Ollie non fila liscia, è piuttosto lunga, e nella seconda parte di gara lo troviamo a raggiungere la bassa zona punti.
Crawford era frattanto in testa nel secondo stinto e lo è rimasto fino al traguardo, ma doveva scontare una penalità per unsafe release che l'ha fatto scivolare terzo alle spalle di Hadjar - nuovo leader della classifica piloti - e Maloney.

RISULTATO: Isack Hadjar, Zane Maloney, Jak Crawford, Franco Colapinto, Victor Martins, Gabriel Bortoleto, Oliver Bearman, Enzo Fittipaldi, Dennis Hauger, Pepe Martì, Zak O'Sullivan, Paul Aron, Richard Verschoor, Taylor Barnard, Amaury Cordeel, Rafael Villagomez, Ritomo Miyata, Roman Stanek, Kush Maini, Juan Manuel Correa, Rit. Joshua Durksen, Andrea Kimi Antonelli.


domenica 30 giugno 2024

Formula 2 2024: Bearman vede la luce... ma dura poco

La Formula 2 al Redbullring è iniziata nella giornata di venerdì con la pole position di Dennis Hauger e, di fatto, questa griglia di partenza per la feature race:

Hauger/ MP - Durksen/ AIX
Bortoleto/ Invicta - Colapinto/ MP
Aron/ Hitech - Barnard/ AIX
Hadjar/ Campos - Martì/ Campos
Bearman/ Prema - Maini/ Invicta
Cordeel/ Hitech - O'Sullivan/ ART
Martin/ ART - Crawford/ DAMS
Fittipaldi/ Van Amersfoort - Antonelli/ Prema
Verschoor/ Trident - Villagomez/ Van Amersfoort
Correa/ DAMS - Maloney/ Rodin
Miyata/ Rodin - Stanek/ Trident

Prima della feature race, prevista per domenica mattina, tuttavia al sabato pomeriggio si è svolta la gara sprint, che prevede la reverse grid dei primi dieci qualificati. In sintesi, Kush Maini partiva dalla pole "dei poveri" precedendo Oliver Bearman, Pepe Martì, ecc... fino ad arrivare alla decina piazza di Hauger, con le posizioni dall'11^ in poi inalterate.
Al via Bearman ha avuto un ottimo spunto portandosi in testa, mentre Maini e Martì hanno avuto tra loro un lieve contatto. Martì si è portato in seconda posizione vicinissimo a Bearman, mentre Maini si è ritrovato terzo in trenino con le vetture che seguivano, molte delle quali in finale di gara hanno superato Maini con netti problemi di degrado delle gomme.
Bearman è andato a vincere, il primo spiraglio di luce per una Prema in evidente difficoltà fin dall'inizio della stagione, con Martì e il leader del campionato Paul Aron a completare il podio.
Seguivano dal quarto posto in poi Gabriel Bortoleto, il poleman della domenica Hauger, Jak Crawford, il poleman del sabato Maini, infine Joshua Durksen a completare la zona punti, limitata ai primi otto, con Zak O'Sullivan e Victor Martins a terminare i primi dieci.
Franco Colapinto, a seguito di un testacoda dopo un contatto con Hauger, ha chiuso la gara undicesimo, precedendo Taylor Barnard, Isack Hadjar, Enzo Fittipaldi, Andrea Kimi Antonelli, Juan Manuel Correa, Zane Maloney, Amaury Cordeel, Rafael Villagomez, Richard Verschoor, Roman Stanek e Ritomo Miyata.


La feature è iniziata con varie vetture che stallavano sulla griglia, compresa quella del poleman Hauger, oltre che quelle di Crawford e Maini. Il leader al via era Durksen, anche se dopo pochi giri è stato superato da Bortoleto e successivamente da Colapinto.
Una volta che si è procacciato la leadership, Bortoleto è andato abbastanza tranquillo verso la vittoria, mantenendosi davanti ai diretti inseguitori sia nel primo sia nel secondo stint, mentre altri invece andavano incontro a peripezie di varia natura. Hadjar, secondo al traguardo, è scivolato terzo alle spalle di Colapinto per una penalità conquistata per avere zigzagato davanti a un avversario nel corso di un duello precedente.
La penalità maggiore, tuttavia, se l'è portata a casa Martì, tacciato di non avere effettuato il pitstop regolamentare obbligatorio: si è fermato in di virtual safety car, dovuta alla vettura ferma di Maloney, e da quarto che era si è ritrovato abbondantemente fuori dalla zona punti. Dietro a Bortoleto, Colapinto e Hadjar risultano infatti essersi classificati Fittipaldi, Aron, Durksen, Cordeel, Barnard, O'Sullivan e Crawford, mentre non hanno conquistato punti, nell'ordine, Martins, Hauger, Antonelli, Correa, Martì, Villagomez, Maini e Stanek.
Solo diciotto vetture sono arrivate al traguardo, gli ultimi piloti persi per strada Verschoor e Miyata. Oltre a loro e al già citato Maloney si è ritirato per un guasto anche Bearman, il vincitore nella giornata di sabato. A confermare il periodo complicato della Prema, si aggiunge una lunga sosta ai box per Antonelli, mai stato in una posizione di rilievo nel corso del fine settimana.
I due premini, comunque, sembrano avere un futuro roseo davanti. Da un lato Bearman, che ha già debuttato in Formula 1 sostituendo Carlos Sainz quando questo si trovava in ospedale al GP dell'Arabia Saudita, sembra ormai quasi certo per la Haas nel 2025, dall'altro non si sprecano le voci su Antonelli, si dice che finirà il campionato 2024 in Williams, mentre addirittura si parla di un 2025 come pilota Mercedes.

giovedì 27 giugno 2024

Formula 2 2024: Barcellona - l'happy ending di Juan Manuel Correa

Con il ritorno della Formula 1 in Europa è tornata anche la Formula 2, con Paul Aron (Hitech) autore della pole position davanti a Jack Crawford (DAMS), Franco Colapinto (MP), Gabriel Bortoleto (Invicta), Andrea Kimi Antonelli (Prema), Ritomo Miyata (Rodin), Joshua Durksen (AIX), Juan Manuel Correa (DAMS), Victor Martins (ART) e Kush Maini (Invicta) a completare la zona reverse grid. È stato dunque quest'ultimo a partire dalla pole position per la gara del sabato. Dursken inoltre doveva scontare una retrocessione di dieci posizioni in griglia quindi anziché quarto è slittato dietro all'intera reverse top-ten nonché a Isack Hadjar (Campos), Zak O'Sullivan (ART), Dennis Hauger (MP) e Pepe Martì (Campos). Non ha recuperato posizioni invece Oliver Bearman (Prema) con il 15° tempo. Precedeva Enzo Fittipaldi (Van Amersfoort), Zane Maloney (Rodin), Amaury Cordeel (Hitech), Richard Verschoor (Trident), Rafael Villagomez (Van Amersfoort), Roman Stanek (Trident) e Taylor Barnard (AIX).

La gara del sabato è stata piuttosto tranquilla, Martins si è portato in testa al via e di fatto ha mantenuto la posizione per tutta la durata della gara. Dietro di lui, al secondo posto, Miyata, che è stato tuttavia uno dei tanti piloti a cadere nei track limits e a procacciarsi una penalità che l'ha fatto scivolare giù dal podio. Il "poleman dei poveri" Maini si è quindi ritrovato secondo e sul podio c'è salito fisicamente Correa.
Era il 22 giugno, mancava con il suo ritorno sul podio dopo cinque anni di appena un giorno quello che era stato il suo ultimo podio, quando il 23 giugno 2019 a Le Castellet (gara di contorno di quel famoso GP di Francia che ha fatto sì che il mondo intero volesse la rimozione dalla memoria collettiva dell'esistenza di questo circuito) si classificava secondo alle spalle di Antoine Hubert nella sprint race, che ai tempi era la gara della domenica e aveva reverse grid dei primi otto della gara feature del sabato.
Mancava l'anniversario di un solo giorno, o almeno così pensavamo: dopo la presenza fisica sul podio è arrivata la perdita del suddetto podio per track limits. Podio aggiornato Martins, Maini, Aron, a completare la zona punti (primi otto) Crawford, Bortoleto, Hadjar, Miyata, infine proprio Correa.
Tutte le vetture sono arrivate al traguardo e dal nono posto in poi ci sono arrivate ben lontane dai primi otto.

Il vincitore del sabato, Martins, la domenica si è ritirato subito in un incidente che ha messo fuori gioco sia lui sia Hauger. Gli altri ritirati sono usciti di scena per problemi tecnici, come Durksen quando era in lotta per posizioni di spessore e come il suo compagno di squadra Bernard, oltre che, infine, anche Verschoor.
Mentre Aron era leader nel primo stint, sono stati i piloti su una strategia alternativa a uscirne vincenti, con Aron che ha dovuto accontentarsi del quarto posto, precedendo Hadjar, Maini, Bortoleto, Maloney, Cordeel e Martì a completare i primi dieci. Per un contatto con il compagno di squadra Maini, Bortoleto è stato penalizzato scivolando dal settimo al decimo posto. Hanno chiuso la gara fuori dai punti Fittipaldi, Antonelli (periodo atroce per Prema), Miyata, Bearman (idem, per Prema), O'Sullivan, Villagomez e Stanek.
Forse avrete notato che non ho menzionato il podio e infatti la vittoria è andata a Crawford, che ha vinto davanti a Colapinto. Il 23 giugno 2024, nel quinto anniversario esatto del suo ultimo podio, Correa ha chiuso terzo, tornando sul podio. Sembra una sorta di lieto fine molto poetico, per lui che un paio di mesi dopo quel podio del 2019 era rimasto coinvolto nel tremendo incidente in cui Hubert aveva perso la vita, riportando gravi ferite e rischiando l'amputazione di un piede.


martedì 28 maggio 2024

Formula 2 e Formula 3 2024 // Montecarlo

In questo fine settimana abbiamo visto la Formula 2 e la Formula 3 sulle "anguste e tortuose stradine del Principato" e mi sembra doveroso raccontare gli eventi, iniziando dalla Formula 2, che è arrivata a Montecarlo con la solita line-up, senza alcun cambiamento rispetto all'inizio della stagione:
ART: Victor Martins, Zak O'Sullivan
PREMA: Oliver Bearman, Andrea Kimi Antonelli
RODIN: Zane Maloney, Ritomo Miyata
DAMS: Jak Crawford, Juan Manuel Correa
INVICTA: Kush Maini, Gabriel Bortoleto
MP MOTORSPORT: Dennis Hauger, Franco Colapinto
VAN AMERSFOORT: Enzo Fittipaldi, Rafael Villagomez
HITECH: Amaury Cordeel, Paul Aron
CAMPOS: Isack Hadjar, Pepe Martì
TRIDENT: Richard Verschoor, Roman Stanek
PHM AIX: Joshua Durksen, Taylor Barnard

Vista la difficoltà di avere 20+ vetture in pista insieme contemporaneamente in qualifica, la sessione è stata divisa in due gruppi, con Verschoor che si è aggiudicato la pole position precedendo Martins, Hadjar, Aron, Colapinto, Stanek, Antonelli, Dennis, Bortoleto e Barnard a completare la zona reverse grid.
In qualifica c'è stato un momento piuttosto creepy, quando Miyata ha rallentato sotto al tunnel a causa di un guasto e per poco non è stato travolto da Hadjar.

Al via Bernard ha mantenuto la leadership mentre più indietro Martins ha rotto l'ala anteriore in un contatto e poi è finito contro le barriere. Una verniciata l'ha data anche Hadjar, ma senza eccessivi danni. Il botto notevole l'ha fatto Martì, mentre più avanti abbiamo avuto momenti con danni più soft, per esempio quando Maloneysi è toccato con qualcun altro e ha perso un pezzo d'ala.
Lo stesso Maloney, tuttavia, l'ha in seguito combinata più grossa, finendo in testacoda e uscendo di scena insieme a Maini, l'ultimo grosso colpo di scena della giornata di sabato.
Barnard, fino a quel momento ultimo in classifica con un 13° posto come miglior risultato, ha conquistato la vittoria della sprint senza mai essere messo in discussione.
Risultato: Barnard, Bortoleto, Hauger, Antonelli, Colapinto, Stanek, Aron, Hadjar.

La gara della domenica è iniziata con una perdita di posizioni al via per Martins, mentre invece Verschoor ha mantenuto la prima posizione e per lungo tempo è sembrato il favorito, nonostante le avvisaglie di qualche problema alla monoposto. Infatti a un certo punto ha dovuto rientrare ai box per ritirarsi, mentre Hadjar gli è succeduto nel ruolo di favorito per la vittoria.
Non era in testa, perché alcuni piloti hanno rinviato la sosta molto a lungo rimanendo in testa davanti ai piloti che poi, a soste ultimate, sarebbero tornati davanti a loro. O almeno, sarebbero tornati davanti in assenza di colpi di scena. O'Sullivan era l'ultimo pilota che ancora non si era fermato, quando in concomitanza con il suo rientro imminente un contatto tra Maloney e Durksen ha mandato quest'ultimo contro le barriere. Mentre O'Sullivan era in pitlane è stata messa virtual safety car e al rientro in pista ha potuto conservare la posizione, vincendo così dopo essere partito 14°, non prima di avere suscitato imprecazioni via radio da parte di Hadjar, che con il secondo posto tra una cosa e l'altra si è portato a due punti di gap in classifica da Aron.
Risultato: O'Sullivan, Hadjar, Aron, Bearman, Correa, Hauger, Antonelli, Bortoleto, Martins, Zaloney.

Formula 2 - sprint race

In Formula 3 c'è stato solo un cambiamento sulla griglia, che quindi è stata composta in questo modo:

PREMA: Dino Beganovic, Gabriele Minì, Arvid Lindblad
TRIDENT: Leonardo Fornaroli, Sami Meguetounif, Santiago Ramos
MP MOTORSPORT: Tim Tramnitz, Kacper Sztuka, Alex Dunne
CAMPOS: Oliver Goethe, Sebastian Montoya, Mari Boya
HITECH: Luke Browning, Martinius Stenshorne, Cian Shields
JENZER: Charlie Wurz, Max Esterson, James Hedley (al posto di Matias Zagazeta assente per problemi di salute)
VAN AMERSFOORT: Noel Leon, Sophia Florsch, Tommy Smith
ART: Christian Mansell, Laurenz Van Hoepen, Nikola Tsolov
PHM AIX: Tasanapol Inthraphuvasak, Nikita Bedrin, Joshua Dufek
RODIN: Calum Voisin, Piotr Wisnicki, Joseph Loake

Anche in Formula 3 le qualifiche sono state disputate in due gruppi, con questo risultato finale per quanto riguarda i primi dodici, ovvero la reverse grid: Minì, Mansell, Browning, Lindblad, Fornaroli, Beganovic, Boya, Loake, Leon, Tramnitz, Van Hoepen, Tsolov, con quest'ultimo in pole per la sprint, dove ha mantenuto la posizione venendo subito inseguito da Tramnitz.
Nel corso del primo giro un contatto tra Lindblad e Mansell ha generato un ingorgo con diversi ritirati, nonché una bandiera rossa. Dopo il restart la gara è stata relativamente tranquilla, eccetto Sztuka a muro.
Tsolov ha proseguito in testa fino alla fine vincendo davanti a Tramnitz, Van Hoepen, Leon, Loake, Boya, Beganovic, Browning, Fornaroli e Goethe.

La gara della domenica vedeva Minì partire dalla pole position e il pilota siciliano non è mai stato messo in discussione, in una gara leaderata da cima a fondo e in cui i vari intoppi non hanno in alcun modo pregiudicato le posizioni dei piloti di punta.
Il primo incidente degno di nota è avvenuto nelle prime fasi di gara con Wurz, mentre successivamente a percorrenza inoltrata un contatto tra Megetounif e Tsolocha generato un ingorgo. A pochi giri dalla fine invece è stata la volta di Van Hoepen, che è andato a impattare contro le barriere.
Si sono classificati nelle prime dieci posizioni: Minì, Mansell, Browning, Lindblad, Fornaroli, Beganovic, Boya, Tramnitz, Loake e Goethe. Al momento Minì è leader della classific con quattro punti di vantaggio nei confronti di Browning.



venerdì 24 maggio 2024

Formula 2 e Formula 3 2024 // Imola

Il weekend di Imola è stato il primo weekend europeo per il campionato di Formula 1, ma anche per Formula 2 e Formula 3, che mancavano ormai dall'Australia. Prima di raccontarvi gli eventi dei due campionati credo sia doveroso procedere ricordandovi la line-up.

ART: Victor Martins, Zak O'Sullivan
PREMA: Oliver Bearman, Andrea Kimi Antonelli
RODIN: Zane Maloney, Ritomo Miyata
DAMS: Jak Crawford, Juan Manuel Correa
INVICTA: Kush Maini, Gabriel Bortoleto
MP MOTORSPORT: Dennis Hauger, Franco Colapinto
VAN AMERSFOORT: Enzo Fittipaldi, Rafael Villagomez
HITECH: Amaury Cordeel, Paul Aron
CAMPOS: Isack Hadjar, Pepe Martì
TRIDENT: Richard Verschoor, Roman Stanek
PHM AIX: Joshua Durksen, Taylor Barnard

Bortoleto ha conquistato la pole position della Formula 2 precedendo Bearman, Hadjar, Antonelli, Durksen, Maloney, Stanek, Aron, Colapinto e Cordeel a completare i primi dieci, ovvero la reverse grid per la sprint.
La gara è iniziata con un incidente che ha coinvolto diverse vetture e ha provocato diversi ritiri. A seguire sono stati Colapinto e Aron a lottare per la vittoria, con Colapinto che ha vinto davanti ad Aron e Maloney a completare il podio.
Cordeel ha chiuso la gara al quarto posto con la zona punti completata da Bearman Bortoleto, Verschoor e Maini.
Barnard era originariamente finito settimo, ma è stato squalificato per irregolarità tecniche.

L'indomani Bearman era in testa alla gara nella sua fase iniziale, ma non è andata bene neanche stavolta, dato che in occasione della sosta ai box ha avuto un problema che l'ha fatto precipitare nelle retrovie.
Gli è succeduto come leader Hadjar, che invece era uscito al primo giro nella gara del giorno precedente, andando a vincere la feature race per la seconda volta consecutiva. Bortoleto e Durksen hanno completato il podio.
La zona punti, che per la gara domenicale è estesa ai primi dieci, ha visto classificarsi dal quarto al decimo posto i seguenti piloti: Antonelli, Colapinto, Aron, Crawford, Correa, Martins e Verschoor.
Curiosità: Martì e Cordeel hanno entrambi perso una ruota non imbullonata al pitstop, entrambi nello stesso giro.

*****

PREMA: Dino Beganovic, Gabriele Minì, Arvid Lindblad
TRIDENT: Leonardo Fornaroli, Sami Meguetounif, Santiago Ramos
MP MOTORSPORT: Tim Tramnitz, Kacper Sztuka, Alex Dunne
CAMPOS: Oliver Goethe, Sebastian Montoya, Mari Boya
HITECH: Luke Browning, Martinius Stenshorne, Cian Shields
JENZER: Charlie Wurz, Max Esterson, Matias Zagazeta
VAN AMERSFOORT: Noel Leon, Sophia Florsch, Tommy Smith
ART: Christian Mansell, Laurenz Van Hoepen, Nikola Tsolov
PHM AIX: Tasanapol Inthraphuvasak, Nikita Bedrin, Joshua Dufek
RODIN: Calum Voisin, Piotr Wisnicki, Joseph Loake

In Formula 3 la reverse grid è composta dai primi dodici, ovvero Ramos, Fornaroli, Megetounif, Lindblad, Beganovic, Minì, Goethe, Van Hoepen, Browning, Tramnitz, Leon, Sztuka, con quest'ultimo partito dalla pole position per la gara sprint.
In una gara che nelle retrovie ha visto vari contatti e ritiri, Sztuka ha concluso soltanto in quinta posizione con Goethe che in finale di gara è andato a vincere davanti a Tramnitz e Leon, con Beganovic al quarto posto.
Tutta la top-10 ottiene punti nella sprint e la seconda parte della top-10 ha visto nell'ordine classificarsi dal sesto posto in poi Minì, Van Hoepen, Lindblad, Bedrin e Ramos.

Fornaroli ha leaderato la prima parte della feature race l'indomani, venendo tuttavia costretto a rallentare da un problema alla vettura. Gli è succeduto Goethe, il quale è statp in testa fino a gara inoltrata, per poi essere superato da Megetounif, che ha portato a casa la vittoria.
Goethe si è classificato in seconda posizione precedendo proprio Fornaroli, con la zona punti completata da Browning, Beganovic, Minì, Lindblad, Ramos, Boya e Montoya. Curiosità: la Florsch ha chiuso dodicesima alle spalle di Tramnitz! Forza Sophia, ce la puoi fare a entrare in zona punti nei prossimi appuntamenti!
A proposito di prossimi appuntamenti, il prossimo è già in corso d'opera, a Montecarlo questo fine settimana.



venerdì 22 marzo 2024

Formula 2 2024: ripercorrendo Bahrein e Arabia Saudita in attesa dell'Australia

Il campionato di Formula 2 è iniziato a Sakhir ed è proseguito a Jeddah, come evento di contorno in occasione dei primi due gran premi stagionali. Sono presenti undici team al via e questa è la line-up:

ART: Victor Martins, Zak O'Sullivan
PREMA: Oliver Bearman, Andrea Kimi Antonelli
RODIN: Zane Maloney, Ritomo Miyata
DAMS: Jak Crawford, Juan Manuel Correa
INVICTA: Kush Maini, Gabriel Bortoleto
MP MOTORSPORT: Dennis Hauger, Franco Colapinto
VAN AMERSFOORT: Enzo Fittipaldi, Rafael Villagomez
HITECH: Amaury Cordeel, Paul Aron
CAMPOS: Isack Hadjar, Pepe Martì
TRIDENT: Richard Verschoor, Roman Stanek
PHM AIX: Joshua Durksen, Taylor Barnard

BAHREIN - dopo la squalifica di Maini per irregolarità tecniche dopo avere ottenuto il miglior tempo, Bortoleto, Hadjar, Maloney, Hauger, Miyata, O'Sullivan, Fittipaldi, Martins, Barnard e Crawford hanno ottenuto le prime posizioni in qualifica e di conseguenza quest'ultimo si è aggiudicato la pole position da reverse grid per la sprint race.
Crawford ha mantenuto la testa della gara al via, inizialmente seguito da Martins che tuttavia è in seguito sprofondato chiudendo anche fuori dalla zona punti. Maloney nel frattempo ha iniziato a recuperare posizioni e prima ancora di metà gara si è procacciato la leadership, che non avrebbe più lasciato.
Ottima gara per Martì che, partito fuori dalla top-ten, è risalito fino al terzo posto ottenendo il podio all'esordio nella categoria.

RISULTATO: Maloney, Crawford, Martì, Hadjar, Aron, Bortoleto, O'Sullivan, Hauger.

Maloney dalla terza posizione è passato subito in testa nella feature race, mentre Hadjar è finito in testacoda in una collisione multipla al via. Anche Fittipaldi si è ritirato direttamente alla partenza.
Martins ancora una volta non ha avuto una gara fortunata e, dopo essere arrivato fuori dalla zona punti nella sprint race, nella feature si è ritirato per un guasto al motore. Ben diversa la gara di Martì che ancora una volta, partendo fuori dalla zona punti, è arrivato nuovamente sul podio, concludendo in seconda posizione, mentre terzo si è classificato Aron nella sua prima stagione nella categoria.
Partendo dall'ultima posizione, Maini è riuscito a risalire fino alla zona punti, mentre dopo un weekend molto difficile Prema ha visto un punto con Antonelli.

RISULTATO: Maloney, Martì, Aron, O'Sullivan, Bortoleto, Colapinto, Maini, Hauger, Miyata, Antonelli.

ARABIA SAUDITA - Bearman, Maini, Crawford, Martins, Fittipaldi, Antonelli, Hauger, Hadjar, Verschoor, Aron, questi sono stati i primi dieci in qualifica, ma Ollie non è mai partito dalla pole, in quanto chiamato a sostituire in Ferrari Carlos Sainz jr in ospedale per un intervento di appendicite, facendo il suo esordio in Formula 1.
Aron è partito dalla pole nella sprint che è subito iniziata con una safety car viste due vetture ferme in griglia e un incidente che ha messo fuori gara Martins. Poco dopo Verschoor ha preso la leadership, mentre è entrata di nuovo la SC causa vettura ferma di Coordel.
Nel finale di gara c'è stato un bel duello tra Aron e Hauger che ha visto quest'ultimo conquistare la seconda piazza; è valso una vittoria vista la squalifica per irregolarità tecniche dell'iniziale "vincitore" Verschoor e del compagno di squadra Stanek che aveva finito comunque fuori dai punti.

RISULTATO: Hauger, Aron, Fittipaldi, Maloney, Crawford, Antonelli, Martì, Maini.

Anche la feature è iniziata con una SC, ma soprattutto ancora una volta con Martins fermo, non certo il migliore degli inizi per la sua stagione! Maini nel frattempo dopo avere ereditato la pole da Bearman era in testa alla gara e solo Fittipaldi nel secondo stint ha potuto mettersi tra lui e la vittoria, con Enzo passato in testa proprio sul circuito dove in passato è stato vittima di un pesante infortunio.
Una SC entrata a causa della vettura ferma di Colapinto ha permesso a Cordeel di fermarsi ai box per la sosta obbligatoria, da lui posticipata, senza perdere tempo, e di tornare in pista davanti a tutti: colpo di scena! Fittipaldi l'ha superato in breve tempo tornando in testa, così poi ha fatto Maini, ma Cordeel è arrivato comunque a giocarsi nientemeno che il podio con Hauger e Crawford, uscendone perdente... ma la quinta piazza è di gran lunga superiore alle aspettative!

RISULTATO: Fittipaldi, Maini, Hauger, Crawford, Cordeel, Antonelli, Maloney, Verschoor, Villagomez, Aron.

Il campionato torna proprio in questo fine settimana, come evento di contorno del GP d'Australia.


EDIT 24/03/2024 - in questo fine settimana si è svolto il terzo evento della stagione quindi per continuità credo abbia senso parlarne direttamente in questo topic.

AUSTRALIA - mentre Bearman ha avuto problemi in qualifica classificandosi solo dodicesimo, Hauger ha ottenuto la pole davanti ad Antonelli, Verschoor, Maini, Maloney, Aron, Martì, Hadjar, Bortoleto e Stanek, con quest'ultimo in pole position nella sprint race per effetto della reverse grid.
Al via un incidente tra Hadjar, Martì e Bortoleto ha visto questi ultimi due finire fuori e terminare la propria gara fermi davanti all'uscita della pitlane (da dove Fittipaldi doveva partire, peraltro), mentre Hadjar ha proseguito prendendo la prima posizione.
La gara è stata poco tranquilla per i piloti della top-ten, prima Maloney ha messo le ruote sull'erba mentre si trovava al quarto posto scivolando indietro, poi c'è stato un contatto che ha coinvolto Antonelli, Verschoor e Aron. Bearman è risalito fino all'ottavo posto, salvo poi perderlo per una penalità post-gara.
La penalità più rilevante, comunque, se l'è aggiudicata Hadjar, primo a passare sotto la bandiera a scacchi, ma penalizzato per l'incidente al via. Stanek, uscito secondo da un duello con Hauger, ha quindi ereditato la vittoria.

RISULTATO: Stanek, Hauger, Maini, Colapinto, Riyata, Hadjar, Martins, O'Sullivan.

Stanek ha iniziato la feature race con un testacoda, mentre Hauger partito dalla pole era in testa nella fase iniziale di gara dopo un breve duello con Antonelli, per poi essere superati entrambi da Maini. La gara di Hauger è finita con un incidente subito dopo la sosta ai box.
Hadjar ha fatto la sosta in quei frangenti in regime di safety car e ciò gli ha permesso di recuperare diverse posizioni, al punto da arrivare a conquistare la vittoria quando Maini, partito su gomme dure e che ancora non si era fermato ai box, ha effettuato il proprio pitstop.

RISULTATO: Hadjar, Aron, Maloney, Antonelli, Miyata, Verschoor, Villagomez, Martins, Bearman, Crawford.