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venerdì 30 ottobre 2020

The Golden Day of Sewis: GP Messico 2017

Correva l'anno 2017 e il mondiale correva verso la sua conclusione, non nel senso che fosse già sul punto di terminare, ma nel senso che mancava appena un mese e che quello del Messico (location nella quale si sarebbe dovuto correre nel weekend del "dia de los muertos" anche in questa stagione, considerando che tale ricorrenza è il 2 novembre, ma che i festeggiamenti sembrano iniziare con largo anticipo) era il terzultimo appuntamento.
In più, sebbene il campionato non fosse ancora sul punto di terminare nel vero senso della parola, il mondiale stava per essere assegnato. I suoi protagonisti erano stati Lewis Hamilton e Sebastian Vettel, in un campionato iniziato con tanti baci alla francese ma poi culminato in una rissa tra gabbiani per le strade dell'Azerbaijan. Nel frattempo, siccome quando c'è una lotta per il titolo lui non può mai mancare e il suo obiettivo è stare in mezzo alle scatole, Max Verstappen inseguiva in quel fine settimana il sogno di diventare il pilota più giovane di sempre a ottenere una pole position.

Il pilota più giovane di sempre a ottenere una pole position, tuttavia, ha girato più veloce di lui in qualifica procacciandosi la suddetta pole position e relegando Verstappino in seconda piazza. Visti i loro trascorsi poco tranquilli ogni volta in cui si incontravano nelle vicinanze, una prima fila tutta Vettelstappen suscitava un certo grado di ilarità, in molti erano pronti a scommettere che ci sarebbe stato un incidente tra i due nel corso della partenza.
I Vettelstappen, troppo pieni di fiducia in sé stessi, non hanno provveduto a darsi una provvidenziale grattata della durata di un'ora e tre quarti, pagandone le conseguenze. O meglio, soltanto Vettel ne ha pagato le conseguenze, perché Verstappino, tra i due, è sempre stato quello più propenso a uscire intatto dai loro scontri. Il problema, tuttavia, è che non solo i Vettelstappen erano coinvolti in quella travagliata partenza, ma anche il leader del mondiale. Il tutto si è trasformato in un caos generico in cui i Vettelton stessi facevano a ruotate, uno rimettendoci l'ala anteriore, l'altro guadagnando una foratura che l'avrebbe costretto ad andare ai box su tre ruote e l'auto che strisciava a terra.

Siccome per tenere aperto il mondiale Vettel doveva finire la gara nelle primissime posizioni con Hamilton fuori dalla zona punti e dopo il primo giro erano rispettivamente penultimo e ultimo, tutto lasciava pensare (e si sarebbe rivelato un pensiero esatto) che quel giorno si sarebbe assegnato il titolo piloti. Quindi, anche grazie alla presenza illuminante di Verstappino, che grazie alla propria aura aveva mandato in vacca la capacità altrui di evitare il caos, ci siamo accorti che a distanza di vent'anni dal GP d'Europa 1997 avevamo avuto servito su un piatto d'argento un incidente tra contendenti al titolo nel giorno dell'assegnazione del mondiale.
Non era chiaro al momento se avremmo avuto spargimenti di sangue, ci limitavamo a seguire le dinamiche della gara: da un lato c'era Vettel che recuperava posizioni perché si era ritrovato penultimo ma aveva la vettura in condizioni dignitose, mentre Hamilton faticava molto di più nella sua risalita perché la sua auto era uscita piuttosto malmessa dall'incidente e dal giro percorso su tre ruote a inizio gara.

Max Verstappen, Valtteri Bottas, Kimi Raikkonen, questo il podio del gran premio in questione, con il giovane Verstappino che rischiava di essere portato sulla cattiva strada alcolica da parte dei Finnish Bros, ma quello che interessava a tutti era la posizione finale dei Vettelton. Mentre il pilota Ferrari arrivava quarto come sarebbe potuto accadere a un certo suo connazionale che non va mai a podio, l'aspirante campione del mondo chiudeva nono dopo essere stato protagonista tra le varie cose di un intenso duello con Fernando Alonso, che a sua volta non guidava una vettura nelle condizioni migliori, non per incidenti vari ma perché era al volante di una McLaren Honda.
A gara terminata, Hamilton stava festeggiando il suo... mhm... quarto titolo (ho dovuto fare mente locale, perché ormai sto perdendo il conto), quando un losco individuo gli si è avvicinato di soppiatto. Considerato che durante la gara a un certo punto Hamilton si era lamentato sostenendo che secondo lui Vettel gli era andato addosso apposta alla partenza, c'era da aspettarsi una rissa in stile Nascar tra i due...

Invece no, l'ammmmore vince su tutto, dato che i due si sono messi ad abbracciarsi come se non ci fosse un domani. In effetti non è che ci sia stato effettivamente un domani, per loro, sono ancora fermi esattamente allo stesso punto (numero di titoli di Hamilton e risultati di Vettel a parte), dato che da allora QUALSIASI occasione è buona per darsi la lingua in bocca, con grande soddisfazione delle loro fangirl e non solo di quelle, ormai.
Non credo ci sia altro da dire, la nostra rievocazione si chiude qui e non poteva concludersi in un modo migliore. Ne approfitto per ricordarvi di non insultare sui social la gente che tifa per altri team o altri piloti e di fare come i Vettelton, datevi anche voi la lingua in bocca. Correte seriamente il rischio di fare molta più bella figura che insultandovi, bloccando a vicenda i vostri profili e segnalandovi in modo random. In alternativa, se proprio non ce la fate, andate a sbevazzare like a boss come i Raikkottas che sul podio corrompevano Verstappino!

venerdì 5 giugno 2020

F1 The Golden Days: GP Azerbaijan 2017

Tutto è calmo ma non troppo, il Gran Premio cancellato dell'Azerbaijan si avvicina, tra un mese inizierà seriamente il campionato quindi è come se fossimo a febbraio, solo che a febbraio forse eravamo un minimo meno ossessionati dal commentare qualsiasi cosa o persona sui social network.
Ad ogni modo Baku ci ricorda di come nella vita ci siano delle linee guida da rispettare e di come più le rispettiamo e più sarà facile avere successo nella vita, anche applicandole ai social.
Si parte e tutto fila liscio, almeno dove i nostri occhi sono puntati e almeno fino al terzo bicchiere di vodka da parte di Kimi Raikkonen e Valtteri Bottas.
Poi si scatena il caos:
VB: "La vodka è tutta mia!!!11!!!1"
KR: "Noooohhhh è miahhhh!!!111!!!"
VB: "Non ci pensare nemmeno!!!11!!!11 Restituiscimi subito la bottiglia!!11!!!1!"
Quando Raikkonen gli tira la bottiglia di vodka addosso, Bottas finisce nelle retrovie, addirittura doppiato.
Lezione di vita numero 1: la lucidità. Prima di compiere azioni avventate, siano esse azioni effettive o semplici azioni sui social, bisognerebbe essere certi di essere nelle facoltà mentali migliori per farlo.

Tutto continua a filare più o meno liscio, si perde per strada un po' di gente che non conta, ma si sa che gli occhi sono focalizzati solo su chi sta sempre al centro dell'attenzione. Quindi più ti nascondi sotto una cappa di vetro stando lontano dalle polemiche da fandom e meglio sarà per te.
Anche perché le polemiche non sempre vanno a finire bene, come sanno Lewis Hamilton e Sebastian Vettel.
LH: "Maylander, che ca**o fai? Se non vai un po' più forte sarò costretto ad andare piano e la gente dirà che l'ho fatto di proposito."
SV: "Minacciare di rallentare di proposito equivale ad averlo fatto, non vedo nessuna differenza. Per questa ragione mi vedo costretto a ristabilire la giustizia tirandoti una ruotata!"
LH: "Cosa sono queste manovre assassine?!?!?!? Come ti sei permesso?!"
SV: "Veramente la ruotata non te l'ho ancora tirata."
LH: "Ma hai detto che l'hai fatto e ciò equivale a farlo."
SV: "Quindi ora lo faccio sul serio."
LH: "Bravo co***one, lo sai che tra anni e anni mentre io e te saremo di nuovo best friend forever e ci daremo la lingua in bocca la gente litigherà per questo episodio e ci criticherà per non fare più altrettanto?!"
Lezione di vita numero 2: accusare altri di loro presunte intenzioni senza certezze e senza prove (magari, nel nostro caso, su una frase di poche parole riportata in un titolo) non sempre è la scelta che paga, idem fare polemica invece di impiegare il proprio tempo in maniera più costruttiva.

In un modo o nell'altro tutto sembra riprendere a filare liscio e lo sarà almeno finché qualcuno che non ha l'abitudine di stare lì dove conta proverà a inoltrarsi in un terreno a lui sconosciuto senza sapere come comportarsi: proseguiamo quindi con le disavventure di Felipe Massa.
FM: "Stanotte mi è apparso in sogno un gufo che mi ha riferito che Hamilton avrebbe perso il poggiatesta e che Vettel sarebbe stato penalizzato per la ruotata che gli ha tirato e in questo momento mi trovo esattamente dietro di loro. Questo significa che, non appena si leveranno di torno..."
La sua vettura: "Errore. Ti sei addentrato in un terreno in cui non sai come muoverti, quindi dovrò punirti per questo, smettendo di funzionare per impedirti di continuare a stare dove non dovresti. In più devo punire anche Claire Williams."
CW: "Perché?"
La sua vettura: "Perché sei donna e sei alla guida di un team di poco successo, ma siccome sei la figlia del titolare anche i fanboy sessisti dovranno arrendersi all'evidenza che non hai avuto il posto perché l'hai data alle persone giuste e saranno costretti a screditarti nello stesso modo in cui ti screditerebbero se tu fossi un uomo."
Lezione di vita numero 3: mai essere al posto giusto nel momento sbagliato o nel posto sbagliato al momento giusto. Per esempio, quello che ho appena ricostruito, non è neanche stato notato, perché accadeva qualcosa di più coinvolgente, quindi non valeva nemmeno la pena di essere lì.

Mentre la macchina di Felipe Massa si prepara al momento in cui metterà fine alla gara del proprio pilota, siamo ancora tutti impegnati a pensare a Sergio Perez ed Esteban Ocon litigano a proposito di chi, tra di loro, finirà sul podio o vincerà il gran premio (fatto accaduto prima della bandiera rossa, ma con i due che, con le macchine più o meno malmesse, hanno preso parte al restart):
CP: "Io sonohhhh più figohhhh di te!!!11!!"
EO: "Noooohhhh, sono molto più figohhhh io e credo dovrai arrenderti all'evidenza!"
CP: "Taci o ti prendo a sportellate."
EO: "No, non hai capito nulla, sarò io a prendere a sportellate te."
CP: "Sogna, sogna... il mio sogno nel cassetto è distruggerti."
EO: "Sarò io a distruggere te e anche il tuo cassetto. Così dovrai tenere i sogni in tasca, al posto che tenere in tasca la vittoria!"
Lezione di vita numero 4: no alle "guerre tra poveri". Se ciascuno di noi si focalizzasse sugli obiettivi comuni, invece di fare a gara su chi si focalizza meglio sugli obiettivi, forse tutti ci comporteremmo in modo più costruttivo.
Non tutti noi potremmo essere migliori degli altri, così come tra Perez e Ocon soltanto uno dei due avrebbe potenzialmente vinto il gran premio. Cerchiamo almeno di non fare la fine di Perez e Ocon.
Non riuscire ad apparire fighi come lo vorremmo a volte fa parte solo della nostra routine quotidiana. A volte bisogna semplicemente arrendersi all'evidenza... ed è così che Nico Hulkenberg striscia contro il muro, proprio nel giorno in cui un pilota a caso avrebbe potuto andare a podio.

Sul podio ci vanno Daniel Ricciardo, Valtteri Bottas e Lance Stroll. Come ci sono riusciti? Non saprei, forse ascoltando la loro ipotetica conversazione nella sala pre-podio possiamo farci venire qualche idea:
DR: "A un certo punto mi sono detto che non c'era da fare altro, per vincere, che aspettare che tutti si eliminassero tra di loro. È un po' come sui social dove la gente litiga, si blocca e si segnala, facendosi bannare gli uni con gli altri. Alla fine per diventare il leader incontrastato dei social quello che conta è durare abbastanza da essere l'unica persona che finisce nelle bacheche degli altri. Almeno finché non decideranno che il mio sorriso è una promozione subliminale alla lobby dei dentisti, sono al sicuro. Ma siccome tutti hanno una paura marcia dei dentisti perché non hanno dei denti belli e sani come i miei, cercheranno di dimenticarsi della loro esistenza anche quando sono impegnati a parlare delle cose brutte che capitano nelle loro vite."
VB: "Io ho provato a farmi strada nel mondo da ubriaco ma non ci sono riuscito. Quindi ho aspettato di liberarmi dell'alcool e, a quel punto, da sobrio sono riuscito a trollare tutti."
LS: "Che schifohhhh i poverihhhh, passano tutto il tempo a fare polemiche spargendo quintali di sterco sugli altri tramite social perché non sanno come fare per fare venire sera. Io invece faccio venire sera contando gli spiccioli - sinonimo di mazzette di banconote - che tengo nella mia collezione di salvadanai. Oggi, mentre ero lì tranquillo che guidavo tenendo una mano in tasca per accertarmi che ci fosse ancora il mio portafoglio, mi sono accorto di avere tagliato il traguardo entro i primi tre. È stata un'esperienza meravigliosa."
Ultima lezione di vita: il modo migliore per non finire coinvolti nelle polemiche degli altri è tenersi deliberatamente fuori dalle polemiche degli altri. Fate così anche voi e vincerete senz'altro il Gran Premio dell'Azerbaijan 2017.



venerdì 22 dicembre 2017

Commento alla stagione 2017 di Formula 1

Un cordiale saluto, miei cari lettori, in attesa del giorno in cui sentiremo il prossimo cordiale saluto di Gianfranco Mazzoni, cioè probabilmente mai, viste le notizie che circolano di questi tempi sul poco roseo, per non dire inesistente, futuro della Formula 1 sulla Rai.
Ora, però, smettiamola di pensare al futuro, non fasciamoci la testa prima di essercela rotta e parliamo del passato, ovvero di quello che abbiamo visto quest'anno tra marzo e novembre, perché è arrivato il momento di scrivere il Commento alla Stagione 2017, portando avanti la tradizione degli scorsi anni.

Il campionato è iniziato - test prestagionali a parte - l'ultimo weekend di Marzo con il gran premio d'AUSTRALIA, come da tradizione. Come da tradizione tutti hanno iniziato a pensare fin da subito che Vettel avrebbe vinto il mondiale, perché da tradizione si pensa sempre che alla fine dell'anno il mondiale lo vincerà il pilota che ha vinto la prima gara della stagione. Secondo questa mentalità Button sarebbe un tre volte campione del mondo, ma nevermind... La cosa che ha fatto più notizia è stata comunque la vittoria di Vettel, perché era dal lontano 2015 che la Ferrari non vinceva un gran premio.
In molti hanno iniziato a vaneggiare a proposito di una Ferrari superiore alla concorrenza, incuranti del fatto che, se gli altri ottengono la pole e vinci tramite undercut, c'è la concreta possibilità di portare a casa delle vittorie, ma nulla lascia pensare che la tua vettura sia superiore alla concorrenza. Infatti, come si voleva dimostrare, in CINA è stato Hamilton a portare a casa la vittoria, per poi subire un altro undercut da parte di Vettel in BAHREIN: frattanto, mentre i Vettelton si alternavano vittorie e secondi posti, il mondo intero era affascinato dal loro #grandeammmmore, che si traduceva in languidi abbracci prima di salire sul podio e dopo esserci saliti. I due sono stati shippati anche dal TG1 delle 20.00, ma all'improvviso tutto ha perso d'importanza perché in RUSSIA la Ferrari ha dominato l'intera prima fila per l'intera volta dopo anni e anni...
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...per poi vedersi entrambi superare da Bo77as, che ha quindi ottenuto la prima vittoria in carriera, EvEnTo oLtRaGgIoSo!!111!!11!!!1 K0M3 S1 Xm3tT3????222???22??? Per fortuna tutto è tornato alla normalità con il GP di SPAGNA, in cui c'è stato un bellissimohhhh duellohhhh per la vittoria, che è divenuto oltraggioso in quanto vinto da Hamilton nonostante il suo aMiK3Tt0 ferrarista fosse stato lungamente in lotta per la vittoria.
Quel gran premio è passato alla storia prevalentemente per un bambino che, in tribuna, è scoppiato a piangere in occasione del ritiro di Raikkonen (si stima che al giorno d'oggi sia il suo unico fan), dopodiché è stato invitato insieme ai genitori nel box della Ferrari dove ha trovato il suo idolo in persona ad attenderlo per una foto.
Poi è arrivato MONTECARLO e Button è tornato, dato che Alonso era impegnato a gareggiare alla 500 miglia di Indianapolis.
Mentre Button prometteva ad Alonso di urinare sul sedile della monoposto che gli aveva affidato e poi usava tale monoposto come catapulta per far ribaltare Wehrlein contro le barriere, giusto per compensare il fatto che, dall'inizio della stagione, non era ancora riuscito a farlo da solo.
Le Ferrari partivano entrambe in prima fila, con Raikkonen in pole position, e hanno fatto doppietta. Era la prima doppietta da Hockenheim 2010 e Vettel ha superato Raikkonen tramite pitstop. Ma è stato del tutto casuale, eh: lo affermano anche tutti quelli che sostengono di preferire Raikkonen a Vettel. Probabilmente dicono di preferire Raikkonen per sembrare più intellettuali...
Mentre l'estate si faceva sempre più vicina è arrivato il gran premio del CANADA, in cui quest'anno curiosamente non sono stati avvistati né gabbiani né castori dalle manie suicide. Per la prima volta nel corso dell'anno la Mercedes ha fatto doppietta con Hamilton vincitore. Sul gradino più basso del podio è salito per la seconda volta di seguito Dani-Smile, mentre i Force India Boyssss non riuscivano a mettersi d'accordo su chi dei due fosse veloce abbastanza per salire sul podio.
Ironia della sorte, anche due settimane più tardi in AZERBAIJAN non sono riusciti a mettersi d'accordo su chi fosse più veloce, con un incidente che li ha coinvolti entrambi. Non sarebbe stato nemmeno tanto grave se non fosse che in quel momento, anche se non lo sapevano ancora, erano potenzialmente in lotta per la vittoria. Davanti c'erano i Vettelton, ma non ricordo esattamente che cosa sia successo tra di loro. Hamilton è stato costretto più avanti ad un pitstop aggiuntivo perché il suo appoggiatesta si era spostato, mentre Vettel ha dovuto scontare una penalità per un fatto che proprio non riesco a ricordarmi...
Ha vinto Dani-Smile, secondo Bottas che aveva rimontato dall'ultima posizione per un incidente con il suo connazionale al via, terzo Strollino...
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...povero bambino innocente costretto a bere dalle scarpe di Dani-Smile! Ironia della sorte: quello è stato il miglior weekend della Williams, unico lato negativo il fatto che, prima di ritirarsi, Massa si trovasse, così come le Force India, davanti a colui che poi ha vinto il gran premio. Il grande dramma, comunque, è stato un errore di Hulkenberg: se avesse conservato la posizione che aveva in quel momento, era un potenziale podio.
Sono seguite molte polemiche per fatti che al momento proprio non ricordo *roll eyes* e al GP d'AUSTRIA ha vinto Bo77as, autore di una partenza fulminea che secondo Vettel era iRrEgOlArE in quanto non gli era stata ceduta la posizione!!!11!!!!1!! Vettel è arrivato secondo davanti a Dani-Smile, ormai un habitué del podio, dove è salito anche dietro alle Mercedes - con Hamilton vincitore a casa propria - in GRAN BRETAGNA. Le Ferrari, arrivate abbastanza indietro a causa di forature, si sono rifatte in UNGHERIA, facendo doppietta: Iceman ha parato il fondoschiena al compagno di squadra dopo che quest'ultimo è stato costretto a rallentare da un problema tecnico, mentre i Mercedes Bros si scambiavano posizioni come se fossero state figurine.
Tutti sono andati in vacanza, a quel punto, con Vettel che poteva vantarsi di avere l'album più completo rispetto a Hamilton.

Questa è la versione ufficiale, almeno.
In un ipotetico gruppo wattsap dei piloti, le cose potrebbero essere andate diversamente...

NonnoJensinho:
Yaaaaaayyyyyy! Finalmente è iniziato il campionato e, siccome non dovremo gareggiare, potremo dedicare tutto il nostro tempo alla sacra arte della gufata! *________* Feliiii, contiamo su di te!
GufoDiInterlagos:
Scusate, ma ho cambiato programma! Ho trovato lavoro come baby-sitter per un bambino che, mentre io debuttavo in F1, non era nemmeno grande abbastanza per essere ammesso alla scuola materna. Siccome la frequenta al giorno d'oggi, devo accompagnarlo e andarlo a prendere.
PrincipeLeo:
Ma non sei troppo anziano per fare queste cose? Dovresti fare come noi, che stiamo seduti in poltrona sotto una coperta a guardare gran premi.
NonnoJensinho:
Però non siamo sotto la stessa coperta e sopra la stessa poltrona...
PrincipeLeo:
Già, purtroppo no... Sarebbe bellissimo se fossimo insieme e se potessimo emulare i Vettelton. <3
NonnoJensinho:
Non farmi pensare a quei due FyGoNy Be£yXyMy!!!11!!!11! Gli occhi azzurro shocking di Sebby sono adorabilihhhhh! *-*
PrincipeLeo:
Concordo, sono ancora più belli di quelli di Sonyericsson.
NonnoJensinho:
Chi?
PrincipeLeo:
Uno che abbiamo doppiato diverse volte l'anno scorso. O meglio, uno che io ho doppiato diverse volte, mentre nel tuo caso probabilmente ti superava facendoti una pernacchia e ricordandoti che la sua vettura, con un motore Ferrari trovato in uno scantinato, aveva più probabilità di arrivare al traguardo della tua.
NonnoJensinho:
Come siamo passati a parlare di bambini kattivihhhh come lui? Stavamo parlando del grande ammmmmmorehhhhh che lega i Vettelton e della figaggine che caratterizza entrambi.
PrincipeLeo:
A proposito, se mi lasci un attimo, vado a intervistarli sul podio.
GangsterRapper:
Non sapevo che a Montecarlo ci fosse un podio e che io fossi convocato a salirci.
SacchettoDiCarta:
Il podio c'è, ma non ci salirai!!111!!11!!! E io farò ammirare i miei occhi azzurro shocking a Leo!!111!!!11!!
PrincipeLeo:
A proposito, Sebby, mi sono autoinvitato alla festa che ci sarà stasera sullo yacht di Iceman, organizzata a sua insaputa. Ho detto al PR che parteciperò a spese tue.
GufoDiInterlagos:
Ah, giusto, me n'ero dimenticato. Quindi mando il conto a Sebby...
BwoahIceman:
A proposito, sono passate circa due settimane dalla festa e sono ancora rintronato dalla nuotata che ho fatto nella mia piscina piena di vodka. Non organizzate mai più delle feste sul mio yacht, sono troppo vecchio per sopportare certi ritmi.
SacchettoDiCarta:
Concordo, e a volte hai anche delle difficoltà di erezione...
GangsterRapper:
Dov'è il mio ammmmmore? Speravo che venisse qui a gracchiare come un gabbiano in calore, invece mi ha lasciato da solo in compagnia di un serial killer con le occhiaie.
SacchettoDiCarta:
GROC, GROC, GROC! < Ti lowo tropiximohhhh!!!111!!!!11!
GangsterRapper:
Io invece non ti lowo più!!111!!11!!1! 6 1 bambino kattivohhhh!!!11!!!1!! Come ti permetti di prendermi a sportellate?
SacchettoDiCarta:
L'ho fatto perché ho scoperto che mi tradisci. Sono certo che nascondi l'amante sotto al letto.
NonnoJensinho:
Mentre voi litigate, io scappo in Giappone. Sono rimasti impressionati quando ho scagliato Werly contro le barriere e hanno deciso di darmi un volante. Qualcuno può salutarmi Leo? È da un po' che non si fa sentire.
PrincipeLeo:
Scusa per l'assenza, sotto al letto del Gangster Rapper il cellulare non prende.
GangsterRapper:
Sopra quel letto mi ci sono addormentato. C'è Paul Di Siesta al volante!
SacchettoDiCarta:
Meno male che adesso iniziano le vacanze, quindi potremo finalmente dormire.
PrincipeLeo:
Io invece andrò a comprare una macchinina della Chicco per le mie bambine. Sono indeciso tra quella con il numero 5 e quella con il numero 44. Ho deciso, quella con il numero 5.
GufoDiInterlagos:
Sono impressionato dai tuoi poteri di gufo. Ora scusate, devo tornare in bagno, sperando che almeno voi veniate risparmiati dall'epidemia.
SacchettoDiCarta:
Perché dici che ha poteri di gufo?
GufoDiInterlagos:
Perché grazie all'effetto della macchinina con cui giocheranno le sue piccole principesse l'aura gufica ti impedirà di vincere il mondiale, farà sì che tu faccia strike a Singapore, Strike come Lucky Strike, Lucky Strike come la B.A.R., B.A.R. come motori Honda e, come motori Honda, i motori Ferrari inizieranno una loro carriera alternativa di barbecue. Poi vincerai a casa mia, ma nessuno ti prenderà in considerazione perché io starò davanti a #FernandoFasterThanWho e verrò acclamato come un eroe! Poi mi ritirerò e quest'anno lo farò davvero...
...
...
...
...sì, non ti sto trollando, non sono ancora diventato trollone come Maldiiii.
SpeedyCheco:
AAAAAWWWWWWW, Maldiiii! *_________* Altro che Jensinho e i Rosbilton, è sempre stato lui il vero modello del campionato. Hai capito, Oki? Non sarai MAI al suo livello. E ora smettila di prendermi a sportellate, non hai sentito quello che ha detto il team? Se lo facciamo un'altra volta, ci faranno fare la stessa fine di Kvyat.
PreferiscoIlNimesulide:
Di chi?! Non mi ricordo di averlo mai sentito nominare, è da tanto tempo che ha perso il volante...
SpeedyCheco:
Non essere trash. Ad ogni appiedamento di Kvyat corrisponde una vittoria di Verstappino, quindi dobbiamo sperare che Kvyat non perda il volante mai più, per sconfiggere definitivamente il verohhhh nemicohhhh dell'umanitàhhhh.
PreferiscoIlNumesulide:
Speriamo allora che il verohhhh nemicohhhh dell'umanitàhhhh si qualifichi sempre accanto a Sebby, così ce lo leveremo di torno in gran fretta.

Quando il campionato è andato "in vacanza" sembrava, agli occhi di chi preferiva ignorare il fatto che in qualifica non c'era una ripartizione equa delle pole position, che ci fosse una parità quasi totale tra i Vettelton e il GP del BELGIO, in cui i due sono stati molto vicini per tutto il tempo anche se Hamilton è sempre stato davanti, ha contribuito al ripetersi di teorie sull'equità del campionato. Poi le cose sono cambiate: in ITALIA, dopo una qualifica bagnata in cui tra penalità altrui e il proprio tempo Strollino è andato ad affiancare Hamilton in prima fila, la Mercedes ha fatto doppietta e, oltre a quella gara, Hamilton ha vinto anche quella successiva a SINGAPORE, in cui c'è stato un incidente al via tra entrambe le Ferrari e Verstappen. E pensare che, in teoria, in Ferrari erano andati in Asia per tornare in testa al mondiale...
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...poi sono iniziate le rotture di motore: Vettel in qualifica in MALESIA, Raikkonen in gara in Malesia, Vettel di nuovo in gara in GIAPPONE: nel frattempo Hamilton vinceva a Sepang, mentre arrivava secondo dietro a Verstappino a Suzuka. Quest'ultimo ha celebrato il suo ventesimo compleanno con una vittoria, dimostrando che, ogni volta in cui Kvyat perde il volante, lui vince la gara imminente.
Finita la parentesi asiatica, è arrivato il GP degli STATI UNITI, preceduto da rituali americani che stonavano e non di poco con la F1. Le grid girl con le uniformi da cheerleader e i pon-pon sono la cosa più pacchiana che io abbia mai visto in anni e anni di F1 e sono arrivata QUASI a rimpiangere il parrucchino di Nonno Bernie...
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...no, okay, non sono messa così male. Nonno Bernie ha fatto un'epoca e ha finito la sua epoca venendo preso in braccio in mondovisione da Leo 2.0 ad Abu Dhabi l'anno scorso. Anch'io, se avessi preso in braccio Nonno Bernie, forse sarei rimasta traumatizzata al punto tale da decidere di reinventare la mia vita da zero e di diventare una youtuber.
Negli States, il Gangster Rapper avrebbe potuto vincere il titolo con un largo anticipo, se Vettel si fosse ritirato o qualcosa del genere e lui avesse vinto. Però Vettel è arrivato secondo, quindi Hamilton se l'è ritrovato accanto sul podio e si sono scambiati un cenno d'intesa un attimo prima che Hamilton rovesciasse champagne giù per la schiena di Usain Bolt, sul podio per fare le interviste post-gara. Si segnala un presunto sorpasso irregolare di Verstappino su Iceman per la terza posizione all'ultimo giro: Verstappino era sul punto di salire sul podio e di andare a scolarsi champagne in contrasto con la drinking age del posto, cosa già fatta da Marc Marquez in MotoGP all'età di vent'anni, quando è stato scortato giù dal podio, colpevole di non essersi fatto prendere a calci da Iceman nel corso del sorpasso.
Poi è arrivato il GP del MESSICO, che l'anno scorso si era concluso con Verstappino scortato giù dal podio e i Rosbilton che ridevano alle sue spalle. Il Gangster Rapper era stato l'ultimo ad accorgersi dell'evento. Quest'anno Verstappino partiva in prima fila accanto a Vettel e tutti si interrogavano su quanto sarebbe durata la gara di entrambi prima che andassero a cozzare l'uno contro l'altro. I due non si sono dati una doverosa grattata e ne hanno pagato le conseguenze, anzi, uno dei due ne ha pagato le conseguenze: visto il recente appiedamento di Kvyat tornato per sostituire Gasly ad Austin dopo che Gasly era andato in Giappone a prendere parte a una gara di Superformula annullata a causa di un tifone, Verstappino è andato dritto fino alla vittoria. Vettel invece è stato protagonista di un contatto anche con Hamilton che ha mandato entrambi in pollesima posizione (pollesima da pollo, ovvero da Ericsson, che spesso è in pollesima posizione). Dato che Hamilton ha vinto il titolo concludendo appena davanti a Ferniiii dopo un duello old-style tra gli Hamonso, per la prima volta dopo vent'anni i due contendenti al titolo sono stati protagonisti di un incidente che ha coinvolto entrambi nella gara in cui è stato assegnato il titolo. Però, dato che a Hamilton importava solo di avere vinto il titolo e a Vettel importava solo di avere messo finalmente fine al teatrino che andava avanti da settimane fingendo di credere davvero di potere vincere il titolo, a nessuno importava niente di fare polemica in proposito, quindi non se ne è più parlato.
Con il titolo ormai assegnato, il campionato è arrivato in BRASILE, patria di diluvi monsonici, piloti della Toyota che vanno in giro con le slick sotto al diluvio venendo consacrati alla storia del motorsport, speranze mai realizzate che colui che da bambino si arrampicava sui muretti potesse vincere almeno un'edizione del gran premio di casa, speranze talvolta realizzate che l'altro pilota di casa indossasse tute celebrative e che un giorno ne indossasse una per celebrare il suo ultimo GP del Brasile.
È arrivato il suo ultimo GP del Brasile e non portava una tuta celebrativa.
Non è rilevante.
È uscito vincente da un gloriosissimo duello per la settima posizione con il suo amichetto Ferniiii, quindi #FernandoFasterThanWho? Per la cronaca, ha vinto Vettel, davanti a Bottas che era partito dalla pole, mentre Iceman ha tenuto dietro il Gangster Rapper, dopo che quest'ultimo aveva rimontato dall'ultima posizione. Deprivato della potenziale vittoria dopo essere stato superato al via, Bottas si è rifatto vincendo ad ABU DHABI, ultima gara della stagione, davanti al compagno di squadra. Poi, a quel punto, tutti si sono messi a fare burnout in attesa del momento in cui la Formula 1 sarebbe morta per sempre: sul podio è stato presentato il nuovo logo, che segna la fine degli anni d'oro, degli anni '70 e '80, caratterizzati dal luogo che tutti conoscevamo, che però risale al 1993. Poi è stata la fine anche degli abitacoli chiusi: allo stesso modo in cui posso dire di essere completamente vestita se vado in giro in perizoma, l'halo chiuderà completamente l'abitacolo delle vetture...
Ora non ci resta che lasciare che i protagonisti esprimano il proprio punto di vista sulla stagione terminata di recente:

Gangster Rapper: "Questo campionato è stato beliximohhhh ma per fortuna non è destinato a continuare all'infinito. Da quando è terminato ho fatto molte cose interessanti, tipo farmi un nuovo tatuaggio con la scritta 'blessed' dietro a un orecchio, incurante del fatto che la gente sui social network mi prenderà per i fondelli 24/7 per questa ragione, e poi ho preso parte a un'intervista su Raiuno a Che Tempo Che Fa. Potrebbe essere l'ultima volta nella storia in cui un pilota fa la sua comparsa su Raiuno. L'intervista è stata interessante: non si è parlato di motori nemmeno una volta."
B077as: "Mentre tu prendi parte a interviste, io nuoto nella piscina di vodka che ho appena fatto costruire in casa mia per non essere da meno di Iceman. Mi sento molto meglio adesso e mi sono addirittura sparite quelle enormi occhiaie che avevo ad Abu Dhabi. La colpa è tutta del fatto che fosse un gran premio analcolico."
Sebby: "Questo campionato è stato frutto di un enorme complotto, altrimenti non si spiega come mai i miei avversari non mi abbiano spianato la strada stendendo zerbini rossi al mio passaggio. Forse avevano paura perché lo zerbino rosso in questione era armato di bottiglia, ma in realtà è innocuo: lui le bottiglie se le scola e basta. Adesso non mi resta che andare a cazzeggiare sui social network con un nome fittizio e andare a leggere presunti gossip diffusi dai fanboy British. OMG, che gossippone epico! *________* Mi piacciono i gossip che hanno a che vedere con presunti video hard che riprendono dei figonihhhh beliximihhhh!!!111!!11!! Vorrei tanto essere co-protagonista di quel video!"
Iceman: "Bwoah, anche a me piacerebbe strusciarmi contro quel figonehhhhh beliximohhhh, ma non è composto da alcool tanto quanto me, quindi non potrebbe mai funzionare."
Dani-Smile: "Tunz tunz tunz!!!11!!! l'ho messo in quel posto a Verstappino!"
Verstappino: "Ma io ho vinto due gare e tu solo una!!!11!!11!!!! E sono andato a letto diverse volte alle 22.30 come i bambini grandi!!111!!11!"
Checo: "I bambini grandi mi hanno rotto abbondantemente le pa**e! Ah, ma la colpa è tutta dei Rosbilton che non hanno mai dato il buon esempio ai bambini, convincendoli che fosse doveroso prendere a sportellate i loro compagni di squadra."
L'Oki: "Stai zitto, altrimenti ti infilo la baguette su per il...
...
...
...
..."
Feliiii: "Taci, poppante, altrimenti ti tappo la bocca con il ciuccio. Parlando di questa stagione, per essere il mio primo anno da ritirato non me la sono cavata male, anche se ormai tutti questi bambini mi hanno rotto le scatole. Voglio stare con dei vecchiacci della mia età. Stavolta mi ritiro davvero, per fare contenti quelli che pensano che i piloti dovrebbero ritirarsi, che sono anche gli stessi che li insultano quando si ritirano. La cosa più bella di questa stagione è che finalmente mi sono preso la soddisfazione di fare una pernacchia a Ferniiii."
Strollino: "Ora che il mondiale è finito possiamo andare in giro a caso come se fosse un giro d'onore sugli autoscontri? Possiamo? Ti prego, Feliiii, dimmi di sì........... Wtf?! Feliiii se n'è andato?"
Kubica: "Sì, adesso sono io il tuo nuovo baby-sitter."
Sirotkin: "No, io!"
Hulk: "E tu chi sei?"
Sirotkin: "Sono un connazionale di Petrov."
Hulk: "Chi è Petrov?"
Sirotkin: "Uno che una volta è salito sul podio."
Hulk: "Nobody loves me."
Carlito Fanboyz: "Tutti sono convinti che nessuno ami Hulk, invece io lo amo pazzamente e per questa ragione ho deciso di lasciare la stalla dei vitelli rossi e di accasarmi tra i coltivatori di banane. Però quando salirò finalmente sul podio non lo porterò mai con me."
Jolly Palmahhhh: "Non puoi coltivare banane senza di me! Sei ingiusto!"
Vodkvyat: "Rassegnati, anche tu sei senza un volante. Però almeno non l'hai perso due volte nel giro di due mesi."
Gasly: "Chi è questo? Perché non è un Pokemon? Anzi, perché anche tutti gli altri piloti non sono Pokemon? Perché ho come compagno di squadra un cantante pop?"
Brendon Bitch: "Sono felice di avere finalmente debuttato in Formula 1 e di potermi vantare che anch'io, come Hulk, ho vinto la 24 Ore di Le Mans. Quello che non capisco è perché nessuno mi ca*a. Pensavo di essere figo anch'io."
RoGro: "Questa è stata una stagione terribile. Ho trascorso tutto il tempo a litigare con la mia monoposto, scoprendo che ogni giorno ci sono dei vitelli nuovi nella stalla della Toro Rosso, sembra quasi di stare una fattoria, tra mucche e polli giganti. Ad ogni modo non penso affatto che Brendon Bitch sia figo."
Kmag: "Concordo con quanto affermato dal mio compagno di squadra, anche perché sono un po' spaventato dall'enorme coltello da cucina che tiene nascosto nelle mutande e non vorrei correre rischi. FAI PIANO, HULK, SE PROPRIO DEVI STRAPPARMI LA CERNIERA DEI PANTALONI, NON FARLO INFILANDOLE LE MIE PA**E IN MEZZO!"
Stoffy: "Mentre mi apprestavo ad andare a dormire nel mio van, mezzo dal motore più performante di quello della vettura che guidavo quest'anno, sono stato costretto a venire qui a rispondere a questa intervista - mi hanno fatto credere che Hulk e Kmag volessero invitarmi a un festino erotico - in assenza dei miei compagni di squadra. Non ho la più pallida idea di dove siano i Buttonso in questo momento. Probabilmente stanno scorazzando in giro per il podio per trolleggiare."
Ferniiii: "Adesso che siamo da soli, voglio che mi riferisci per filo e per segno i pettegolezzi sul video hard."
Jensinho: "Mi ha detto l'Autrice(C) che c'era della gente britannica che, su Twitter, parlava di pettegolezzi che circolerebbero anche tra gli addetti ai lavori a Silverstone a proposito di un video hard che ritrarrebbe un certo figonehhhh beliximohhhh con la pelle tatuata in atteggiamenti intimi con un altro uomo che poi avrebbe cercato di vendere lo scoop a un tabloid. Pare che il figonehhhh beliximohhhh in oggetto abbia fatto un'ingiunzione tramite tribunale affinché lo scoop non sia pubblicabile, ma che in questo modo tutti i giornali britannici siano venuti a conoscenza di tutto ciò, in quanto tale procedimento giudiziario ha come effetto negativo il fatto che a tutti i giornali viene comunicato che la tale notizia non può essere pubblicata. Se tutto ciò corrispondesse a verità, sembrerebbe di stare in una fan fiction trash."
Ferniiii: "Se fosse una fan fiction trash, quell'uomo potresti addirittura essere tu."
Jensinho: "AAAAAAAAWWWWWWWW!"
Werly: "Cos'avranno da eccitarsi questi vecchiacci?"
Jensinho: "Scusa, per l'eccitazione ti ho ribaltato. Chissà, magari ti sei rotto il collo un'altra volta e Giovi mi ringrazierà per l'eternità."
Giovi: "Voglio un volante perché me lo merito, non perché gli altri si comportano da polli."
Werly: "Non capisco da che cosa derivi questa convinzione generale che siamo tutti dei polli. Penso che di pollo ce ne sia uno soltanto, al volante. In qualità di fanalino di coda di questo campionato, è giusto lasciare a lui la parola."
Sonyericsson: "Premesso che trovo oltremodo offensivo chiamarmi fanalino di coda quando mio padre non si chiama Jonathan Palmahhhh, vorrei ricordare al mio compagno di squadra che io ho ancora un volante e lui no. Adesso è libero di andare a rompersi il collo senza più doversi preoccupare del suo impegno con la Saubahhhhh."
Io invece sono libera di mettere fine a questo commento, facendo una precisazione a proposito del gossip su un presunto video hard di cui ovviamente non esiste nessuna prova: a parlarne sono stati alcuni utenti di Twitter che non conosco e sono venuta a conoscenza per caso della loro conversazione (pubblica) entrando nel profilo di una tifosa di Hamilton che aveva messo un like a un fanboy di Hamilton che aveva cercato di fare polemica con me a proposito di quello che Sam Bird pensa dei gusti di Hamilton in fatto di abbigliamento (non so perché quello che Sam Bird pensa dei gusti di Hamilton in fatto di abbigliamento sia ritenuto così interessante dalla gente, così come non ho capito perché Antonio Felix Da Costa debba sentirsi offeso dal fatto che Hamilton non abbia buon gusto in fatto di abbigliamento, ma questi non sono affari che mi riguardano). In quella conversazione c'era un tizio che sosteneva di avere sentito il rumour l'anno scorso a Silverstone ed è culminata con un tipo che spiegava quale fosse l'iter burocratico con cui le celebrità possono impedire ai tabloid di pubblicare scoop in violazione della loro privacy per poi essere insultato nonostante avesse specificato che a lui non interessava quel pettegolezzo, ma che interveniva soltanto per dare una spiegazione sulla procedura giuridica di cui stavano parlando.

CLASSIFICA PILOTI:
1. Lewis Hamilton (Mercedes) 367
2. Sebastian Vettel (Ferrari) 317
3. Valtteri Bottas (Mercedes) 305
4. Kimi Raikkonen (Ferrari) 205
5. Daniel Ricciardo (Redbull) 200
6. Max Verstappen (Redbull) 168
7. Sergio Perez (Force India) 100
8. Esteban Ocon (Force India) 87
9. Carlos Sainz Jr (Toro Rosso / Renault) 54
10. Nico Hulkenberg (Renault) 43
11. Felipe Massa (Williams) 43
12. Lance Stroll (Williams) 40
13. Romain Grosjean (Haas) 28
14. Kevin Magnussen (Haas) 19
15. Fernando Alonso (McLaren) 17
16. Stoffel Vandoorne (McLaren) 13
17. Jolyon Palmer (Renault) 8
18. Pascal Wehrlein (Sauber) 5
19. Daniil Kvyat (Toro Rosso) 6
20. Marcus Ericsson (Sauber) 0
21. Pierre Gasly (Toro Rosso) 0
22. Antonio Giovinazzi (Sauber) 0
23. Brendon Hartley (Toro Rosso) 0
24. Jenson Button (McLaren) 0
25. Paul Di Resta (Williams) 0

CLASSIFICA COSTRUTTORI:
1. Mercedes 668
2. Ferrari 522
3. Redbull/Renault 368
4. Force India/Mercedes 187
5. Williams/Mercedes 83
6. Renault 57
7. Toro Rosso/Renault 53
8. Haas/Ferrari 47
9. McLaren/Honda 30
10. Sauber/Ferrari 5

NB. Per rileggere i commenti ironici pubblicati nel corso della stagione basta cliccare i link di questo post in corrispondenza del paese ospitante di ciascun gran premio. In più sono linkati al momento opportuno il commento ai test prestagionali e quello scritto durante la pausa estiva.

mercoledì 29 novembre 2017

Commento al Gran Premio di Abu Dhabi: Yas Marina, 26 Novembre 2017

“Che bello, sta arrivando l’inverno” - cit. le persone che non devono guidare mezzi di trasporto in mezzo alla neve o con la nebbia, che credono di essere vampiri quindi sono felici che il sole tramonti alle 16.30, che possiedono un impianto di riscaldamento autonomo quindi possono regolare la temperatura di casa a loro piacimento e, soprattutto, che non amano la Formula 1 al punto tale da essere del tutto indifferenti al fatto che la stagione stia terminando.

[Qualifiche & Gara] ||| Ogni volta in cui vediamo un campionato iniziare, ci capiterà anche di vederlo finire, a meno che non siamo morti nel frattempo.
Ora, per cortesia, smettetela di grattarvi le parti intime, volevo solo rompere il ghiaccio, prima di iniziare un commento a proposito di ombrelloni in pista, VeKk1aCç1 che si ritirano, vecchie glorie dell’automobilismo che tentano di sfondare porte a colpi di naso, gradini del podio su cui Hulkenberg non è salito e utenti di social network che non conoscono il concetto di “osservazione pertinente”.
C’è solo l’imbarazzo della scelta, quindi direi che possiamo iniziare dalla fine, ovvero dalle perle che ho pescato nel corso del weekend.

Iniziamo da Stroll, perché ci sono due cose che non ho ancora capito di lui:
1) perché i suoi risultati sono così altalenanti, al punto che è passato dall’arrivare ultimo al salire sul podio, ad arrivare di nuovo ultimo per poi partire in prima fila e, infine, tornare ad arrivare ultimo;
2) perché in giro per il web sembra che per commentare i suoi risultati sia necessario passare da un estremo all’altro tanto quanto passano da un estremo all’altro i suoi risultati, usando argomentazioni che, in qualunque altro caso, verrebbero smontate in un batter d’occhio.
C’è gente che afferma che sia il pilota più scarso di tutti i tempi, perché... mhm, non preoccupiamoci del perché e del fatto che la classifica piloti dica che, facendo la media dei suoi piazzamenti, tutto sommato non è andato poi così male.
Al contempo c’è anche gente che afferma che quest’anno abbia fatto un’ottima stagione, adducendo come ragione non la media dei suoi piazzamenti, quanto piuttosto il fatto che - non sto scherzando, l’ho letto davvero - su diciannove gran premi passati come compagno di squadra di Massa, abbia battuto il compagno di squadra in qualifica in “ben due occasioni”.

Poi c’è il caso Bottas, che mi fa venire una gran voglia di mettermi le mani tra i capelli e di scuotere la testa al grido di “we belong to Gualter Salles”. Che cosa c’entra Gualter Salles? Nulla, mi è venuto spontaneo menzionarlo, dopo essermi ricordata della sua esistenza, perché probabilmente Gualter e Valtteri sono lo stesso nome in lingue diverse. Se vi state chiedendo chi sia Gualter Salles, vi rimando alla Indycar degli anni ’90 (anzi, della Formula CART, dato che era l’epoca della scissione IRL/CART) e non esattamente alle posizioni di maggiore spessore.
È esattamente da gennaio che tutti dibattono delle performance di Bo77as, il che significa che hanno iniziato a farlo con più o meno due mesi d’anticipo rispetto al primo gran premio stagionale, e se devo essere sincera ho notato un enorme accanimento nei suoi confronti e quella che mi è sembrata, in generale, la volontà di screditare sempre e comunque i suoi risultati. Se arrivava sul podio non va bene perché doveva vincere e quando vinceva non andava bene perché avrebbe dovuto dominare. Credo che sia questa la ragione - anzi, una delle ragioni, perché è maturata in un contesto molto particolare - per cui quest’estate c’è stato un momento in cui ho capito che speravo fosse lui a vincere il titolo. A me piacciono i “diseredati” e, per certi versi, Bo77as lo è.
Vorrei far notare che la differenza tra Hamilton e Bottas c’è stata: dopo Abu Dhabi 363 vs 305 e, calcolatrice alla mano, 305 è l’84% di 363. La differenza c’è stata, è vero, ma l’84% è una percentuale decisamente alta, se teniamo conto del fatto che Bottas era alla prima stagione in Mercedes. È una percentuale altissima, se consideriamo che Hamilton è un quattro volte campione del mondo e che, diversamente dall’anno scorso, quest’anno ha pensato a guidare invece che a cazzeggiare, qualunque cosa ne pensino i tifosi di Vettel e i ferraristi che, avendo a quanto pare preso su proprio dai fan di Hamilton la malsana abitudine di considerare scarsi gli avversari ritenendo motivo di vanto il fatto di avere perso da gente che si considera scarsa, da mesi e mesi non fanno altro che screditare i suoi risultati, perché dopotutto in carriera ha solo vinto quattro titoli, una sessantina di gran premi ed è il pilota che ha ottenuto il maggior numero di pole position nella storia della Formula 1, è evidente e cristallino che deve essere un brocco senza un minimo di talento, figuriamoci allora quello SkArS0 di Bottas che ha fatto meno punti di lui e che ha vinto molti meno gran premi!
Giusto per chiarire il concetto, decimale più, decimale meno, la proporzione è paragonabile a quella tra i 200 punti di Ricciardo e i 168 di Verstappen (84% anche qui), con la sola differenza che Bottas è considerato dal team una seconda guida, Verstappen no. Non me ne vogliano i Raikkonen-fan, stiamo solo parlando di numeri e di percentuali, Raikkonen ha portato a casa 205 punti contro i 317 di Vettel: la percentuale è del 65%, molto più bassa di quella di Bottas nel confronto con Hamilton.
Eppure no, ieri mi è toccato addirittura leggere una chicca che più assurda di così c’era moooooolto da impegnarsi. Un/una sconclusionato/a utente di Twitter pare essere giunto alla conclusione che, se Bottas non fosse scarso, la Mercedes avrebbe vinto anche le restanti otto gare e le avrebbe vinte Bottas e che il fatto che Ferrari e Redbull abbiano ottenuto varie vittorie significa che, appunto, pur essendo la Mercedes dominante tanto quanto nelle scorse stagioni, se non le ha vinte tutte la colpa è solo dei risultati di Bottas. Il principio della ripartizione delle vittorie tra compagni di squadra, ancora mi mancava. Metà all’uno, metà all’altro, e se Bottas non è abbastanza competitivo per vincere quelle che gli spettano, quelle gare per qualche strana ragione non riesce a vincerle nemmeno Hamilton, ma le vincono i vari Vettel, Verstappen o Ricciardo di turno, nonostante la Mercedes sia una scheggia e Ferrari e Redbull siano due carrette. What the f*ck, è il ragionamento più contorto con cui ho avuto a che fare di recente.

Infine vorrei segnalare un’ennesima perla - che un giorno o l’altro forse dovrei approfondire, in qualche sede, o almeno parlarne con qualche altro appassionato - che mi ha lasciata abbastanza spiazzata, non tanto per quello che ho letto, ma per come, secondo quali logiche contorte, certi tifosi da social arrivino a certe conclusioni. La mia impressione è che, al giorno d’oggi, ci sia talmente tanta informazione che molti tifosi vi preferiscono la disinformazione, affermando cose totalmente campate in aria.
Cosa intendo quando dico che al giorno d’oggi c’è tanta informazione? Dato che mi leggono anche persone appartenenti a generazioni più “nuove” della mia, che per fortuna hanno tutto a portata di mano, vi spiego di quali fonti disponessi quando ha iniziato ad esplodere, in me, il desiderio di informarmi il più possibile sulla Formula 1. Quando ero molto piccola prendevo tutto per come veniva, mentre verso gli 11/12 anni ho iniziato a interessarmi anche a quello che era successo negli anni precedenti. Era il 1999/2000, non avevo un computer, non avevo internet, non sapevo usare un computer, ero molto vagamente a conoscenza dell’esistenza di internet ma non pensavo minimamente che un giorno l’avrei utilizzato, tra familiari stretti e parenti c’erano solo telespettatori occasionali che generalmente smettevano di pensare alla Formula 1 nell’istante stesso in cui calava la bandiera a scacchi (sempre ammesso che non fosse già da un’ora e mezza che facevano altro, in quel momento) e nessuno comprava giornali sportivi. Quando decisi di cercare di ricostruire l’albo d’oro della Formula 1, nell’estate del 1999, lo feci attingendo ai miei ricordi e chiedendo a mio padre chi avesse vinto il titolo negli anni precedenti. Venne fuori che Schumacher aveva vinto nel 1993 e nel 1994, Hill nel 1995, Villeneuve nel 1996, Hakkinen nel 1997 e che c’era qualcosa di sbagliato in quel ragionamento, perché Hakkinen aveva vinto l’anno precedente, ovvero nel 1998, quindi avevo sfasato tutto di un anno e mio padre, quando gli chiedevo conferma, diceva “sì, sì, hai ragione” senza avere né la più pallida idea di chi avesse vinto il titolo in che anno né il più vago interesse per la cosa.
Poi accadde una cosa bellissima: alla fine del campionato 2000, la mia compagna di banco mi portò una copia di un giornale sportivo in omaggio con il quotidiano che aveva comprato sua madre, con un sacco di pagine dedicate alla vittoria del titolo da parte della Ferrari. C’era l’albo d’oro, con almeno un paio di nomi scritti alla cazzum, ma lo conservai e lo possiedo tuttora attaccato a un mio diario segreto dell’epoca. Fino a quel giorno di ottobre del 2000, avevo ignorato completamente l’esistenza di buona parte dei piloti che avevano vinto titoli in un’epoca antecedente alla fine degli anni ’80, e di gran parte di loro non ho scoperto nulla fino all’epoca internet già avanzata. Per “epoca internet già avanzata” intendo dire che, quando finalmente ho avuto internet (all’inizio del 2003) non esistevano Wikipedia, Youtube, i social network attuali e quant’altro, quindi trovare informazioni non era una cosa facile. Per quanto Wikipedia non sia il più attendibile e accurato dei siti web, ha dato un aiuto notevole. Anche quando finalmente entrai in possesso di quel trafiletto con la hall of fame della Formula 1, non avevo comunque la più pallida idea di chi fosse arrivato secondo o terzo in quei campionati e, di conseguenza, quali fossero i valori in pista.
Adesso torniamo a parlare dei niubbi del motorsport di oggi. Tecnicamente i niubbi del motorsport sono messi molto meglio di quelli di un tempo e in pochi secondi potrebbero leggere la classifica del campionato del 1962 dall’inizio alla fine. Il problema è che, a quanto pare, non sentono il bisogno di informarsi, situazione che ho già visto su Tumblahhhh, ma che si estende a macchia d’olio anche altrove. Anzi, il problema non è nemmeno questo, quanto piuttosto il fatto che, anche se non sentono il bisogno di informarsi, pensano di sapere e intervengono a sproposito con affermazioni campate in aria. Così nasce la convinzione che all’epoca in cui la McLaren vinceva gran premi e lottava per il campionato contro la Ferrari ci fosse un mega-complotto, perché la McLaren non può vincere dei gran premi senza che ci sia un complotto e perché, se proprio la Ferrari deve lottare per il campionato, arrivando rigorosamente seconda, deve essere contro team come Mercedes o al massimo Redbull, poco importa che magari stiamo parlando di epoche in cui la Mercedes e la Redbull non esistevano come team! Più il tempo passa e più mi capita di trovare casi in cui sembra esserci la dilagante convinzione completamente folle e campata in aria che, per avere un’idea di come andassero le cose cinque, dieci o vent’anni fa basti pensare a quali siano i team dominanti oggi e dare per scontato che la Formula 1 sia sempre stata tale e quale. È un po’ come se, quando a suo tempo nel 2000 lessi che Nelson Piquet aveva vinto dei mondiali con la Brabham, me ne fossi uscita con affermazioni del tipo “che cosa assurda! com’è possibile che Piquet abbia vinto dei titoli con una squadra che non esiste nemmeno?”, pensiero che ovviamente non mi è nemmeno lontanamente passato per la testa, perché puramente nonsense.
Invece a quanto pare va di moda, tra i fanboy da social che hanno iniziato a seguire la Formula 1 nel 2016/2017, ragionare a questo modo, e i fanboy da social che hanno iniziato a seguire la Formula 1 nel 2016/2017 sono ben peggiori di quelli del periodo “Rush” e post-“Rush”. Quelli, avendo visto “Rush”, erano al corrente del fatto che il passato della Formula 1 fosse un enorme buco nero in cui, da qualche parte, erano esistiti Lauda e Hunt. Quelli successivi, che non hanno visto “Rush”, non sono così intellettualmente elevati: la Formula 1 è iniziata con la Mercedes che dominava il campionato, Verstappino che stava in mezzo alle scatole, i motori Honda che andavano a fuoco...
...
...
...e basta: secondo loro l’intera storia della Formula 1 è stata così, Mercedes dominante, Verstappino in mezzo alle scatole, motori Honda che vanno a fuoco...
Ed è stato così che, su Instagram, guardando i commenti sotto una foto pubblicata non ricordo se dall’account ufficiale della F1 o da qualche altro nome importante, ho visto della roba che mi ha fatto venire voglia di sbattere la fronte contro uno spigolo. Era l’anniversario del giorno in cui la Mercedes, nel 2009, annunciò il ritorno in Formula 1 come costruttore nel 2010. La foto era risalente alla presentazione della Mercedes del 2010 ed erano presenti Schumacher, Rosberg e Ross Brawn. C’erano commenti del calibro “siete delle m*rdacce!!111!!111!! con la miglior macchina non avete mai vinto un ca**o!!111!!11!!”
WHAT.
THE.
F*CK?!
In quale universo contorto la Mercedes aveva la miglior macchina nel 2010?
Questo, comunque, erano in pochi che lo notavano, erano di più quelli che parlavano di come il salvifico avvento di Hamilton e Bottas abbia finalmente restituito alla Mercedes i risultati che più le competevano, che poi mi chiederei come sia possibile che la Mercedes abbia iniziato a vincere mondiali nel 2014 grazie all’arrivo di Bottas nel 2017, ma penso che se andassi su Answers Yahoo e scrivessi la stessa cosa potrei addirittura ricevere i dieci punti della migliore risposta, che poi non mi spiego perché una migliore risposta valga dieci punti, quando fin dal 1950 il vincitore di un gran premio porta a casa 25 punti!!111!!11!! Sono certa che se lo chiedesse anche Fangio dopo il Gran Premio di Gran Bretagna del 1951, sbattendo con aria perplessa l’hans sull’halo a fine gara, dopo avere smesso di interrogarsi sul perché José Froilan Gonzalez non avesse accettato l’offerta della Force India di guidare una vettura rosa e come gli fosse riuscito di dare alla Ferrari la sua prima vittoria: probabilmente le Mercedes si erano messe fuori gioco a vicenda alla prima curva, ma com’era possibile che quel gran premio non fosse stato vinto da una Redbull? Sono anche certa che, dopo avere smesso di farsi domande, Fangio nel 1951 sia andato a scrivere su Facebook che la Formula 1 era morta ai tempi di Senna, con l’avvento del kers, del DRS e del nuovo logo.

Per fortuna ci sono anche molte soddisfazioni: quando guardo la Formula 1 con mio padre se ne esce anche lui con affermazioni decontestualizzate, ma quantomeno le sue affermazioni decontestualizzate riescono ad essere almeno tragicomiche e in genere poco dopo si addormenta.
Premesso che più o meno da marzo mio padre sta a metà tra lo status di persona disinteressata alla Formula 1 e lo status di fanboy di Bo77as, purtroppo anche lui fa parte delle centinaia di persone che credono sia doveroso dovere paragonare Bottas e Rosberg ogni tre secondi contati (come se tutti stessero paragonando incessantemente Werly a Pippo Nasr, cosa che non mi sembra che qualcuno stia facendo). Mio padre, però, non parla di performance, quanto piuttosto a ogni inquadratura di Bottas afferma che sia identico, anche fisicamente, a Rosberg. Forse un giorno sarò in grado di fargli notare che tra Rosberg e Bottas c’è una differenza notevole: tra la testa e le spalle Rosberg ha il collo, mentre Bottas non ha il collo e la testa gli esce direttamente dalle spalle. Forse un giorno sarò anche in grado di fargli notare che, se dovessero inquadrare Rosberg in giro per il paddock, probabilmente mi chiederebbe “e questo chi è?”, come fa ogni volta in cui non inquadrano un pilota molto mainstream la cui tuta ne chiarisce l’identità.
Le sue perle, comunque, questo weekend sono state decisamente pittoresche: mentre Mazzoni parlava della 500 miglia di Indianapolis a cui Alonso ha preso parte, mio padre mi ha chiesto chi l’avesse vinta e gli ho risposto che l’aveva vinta Sato. Lui ha risposto: “Ah, Jackie Sato?” L’ho guardato con gli occhi spalancati, puntualizzando: “Takuma Sato, quel giapponese basso che era compagno di squadra di Button alla Honda”. Ho scoperto che Jackie Sato era UNA wrestler degli anni ’80, trovo abbastanza preoccupante tutto ciò.
Poi va beh, domenica in gara ha scambiato la McLaren di Alonso per una Ferrari vedendolo dietro alle Mercedes (dopo che l’avevano doppiato) e, al di là dei colori, mi chiedo come facesse a scambiarlo per Vettel che doveva essere venti secondi più indietro, ma va bene così.

Questa è la sintesi di come è iniziato il weekend:
> nelle prime prove libere del venerdì Vettel ha ottenuto il miglior tempo e la cosa è stata rimarcata nel programma radiofonico del pomeriggio, dopo che la seconda sessione di libere doveva essere anche già terminata, ma non importa, quello che conta è arrivare tardi;
> nelle seconde libere il più veloce di tutti è stato Hamilton e, incredibilmente, la notizia è stata inclusa nel notiziario delle 17.00, invece che in quello delle 20.00 o mai;
> nelle prove libere del sabato mattina il momento clou non è stato il miglior tempo di Hamilton, ma il fatto che un ombrellone sia caduto in pista e che Verstappen sia stato immortalato mentre gli transitava di fianco come se l’ombrellone fosse stato un varano;
> durante le qualifiche ho notato che Alain Prost si aggirava nel box della Renault con il naso incerottato e, facendo ricerche su Internet, ho scoperto che la TV British gli ha chiesto in un’intervista cosa gli fosse successo e che lui ha spiegato di avere sbattuto contro la porta del bagno cercando di entrare, perché non si ricordava di averla chiusa;
> Leo 2.0 si aggirava per il circuito, ma ciò nonostante Mazzoni non ha utilizzato le parole “ha lasciato questo mondo” per ricordarci che si è ritirato dalle competizioni, però in compenso ha detto che è il manager di Kubica quindi credo che sia nato un nuovo tormentone;
> in Q1 le Toro Rosso erano messe male perché la Renault non forniva più pezzi di ricambio per i motori e Brendon Bitch ha fatto registrare l’ultimo tempo, tanto che essendo l’unico pilota che doveva scontare una retrocessione per sostituzione del motore questo non è andato a intaccare la griglia di partenza, dato che era già ultimo;
> nell’ultima Q2 della sua carriera in Formula 1, Feliiii si è tolto la soddisfazione di conquistare la top-ten facendo crollare il suo amichetto Ferniiii in undicesima posizione;
> mentre tutti lo davano per spacciato, Bo77as ha fatto un gran giro non appena è sceso in pista in Q3 e nessuno è riuscito a battere il suo tempo. #BottasForThePole.
B077as: “TUNZ TUNZ TUNZ!!11!!!1!!! Io sono figo e voi no! È quello che ripeterò testualmente a Webbiiii nelle interviste post-qualifiche.”
Webbiiii: “È inutile che lo ripeti testualmente, tanto i Vettelton sono la dietro che ridono e chiacchierano per i fatti loro senza prenderti in considerazione.”
B077as: “Non fa niente, quando avrai finito di intervistarmi andrò a ridere e chiacchierare con chiunque sia disponibile.”
Webbiiii: “E quando avrò finito di intervistarvi mi metterò a chiacchierare con Sebby! Aaaaawwww.”
Sebby: “Smettila di guardarmi a quel modo, Webbiiii! Non vorrei che Ferniiii ci vedesse e che, per gelosia, domani mi rallentasse quando cerco di doppiarlo, facendomi allontanare dai Mercedes Boyssss.”
Il Gangster Rapper: “Non cambierebbe niente, tanto ci vedrai solo col binocolo... Poi, mi raccomando, dopo la gara butta via il binocolo e foderati gli occhi con delle fette di prosciutto, perché dovrà essere presentato il nuovo logo.”
Sebby: “Orrorehhhh!”
Il Gangster Rapper: “Puoi dirlo forte. Piuttosto che presentare un nuovo logo, potevano presentare una collezione di miei scatti hot. È giusto che quelle foto vedano la luce e che tutti possano apprezzare il mio corpo scultoreo.”
Sebby: “Fammi vedere subito le foto!”
Il Gangster Rapper: “Certo, ne conservo una copia sull’I-Phone, insieme alla mia collezione di selfie con la lingua di fuori.”
Sebby: “AAAAAWWWWW! Sei talmente F1G0 che ti salterei addosso subito! Quelle graziosissime mutande tigrate che lasciano poco spazio all’immaginazione, i tuoi elegantissimi tatuaggi, le tue spessissime collane... e quelle macchie di rossetto come te le sei procurate?”
Il Gangster Rapper: “È tutta colpa di Leo 2.0, che si ostina a mettersi un rossetto che sbava. Però non ha importanza, perché le macchie di rossetto mi rendono ancora più figo.”
B077as: “Come al solito il Gangster Rapper prima mi abbraccia davanti alle telecamere, poi quando si tratta di mostrarmi foto di un elevato livello, se ne dimentica subito, perché non sono un modello e non ho gli occhi azzurro shocking tanto quanto Sebby. Tutto ciò è molto triste. Penso che affonderò i miei dispiaceri nell’alcool.”
Iceman: “Sì, ti prego, ubriachiamoci insieme, voglio passare la domenica in carcere per ubriachezza molesta in un paese in cui non si beve alcool, invece che in pista all’inseguimento di un podio sul quale c’è solo l’acqua di rose che Dani-Smile usa per lavarsi i piedi.”
B077as: “Non penso che arriverai mai su quel podio. Sei andato anche più lento di Dani-Smile.”
Iceman: “Volevo stargli lontano. Temevo che si levasse le scarpe. Ormai ho una certa età, certi traumi potrebbero uccidermi.”
B077as: “Come sei esagerato! Se fossi così vecchio, ti saresti ritirato come Feliiii.”
Iceman: “Feliiii non è vecchio. Sta solo aspettando che uno di noi si ritiri a caso per procacciarsi un volante per il 2018, perché tanto batterebbe la concorrenza dei Wehrlicsson. Sono certo che il prossimo anno Werly venderà collarini, mentre Sonyericsson alleverà polli giganti.”

Con l’incertezza di vedere i Wehrlicsson al volante, con l’incertezza di vedere Leclerc al volante, con l’incertezza di vedere Giovinazzi al volante, è iniziata la giornata di domenica e sono arrivate le fatidiche ore 14.00 italiane, orario per cui era prevista la gara.
Era l’ultimo gran premio senza halo.
Era l’ultimo gran premio con Massa sulla griglia di partenza.
Era l’ultimo gran premio con il vecchio logo della Formula 1...
...
...
...e ora per cortesia basta con questo logo, perché appunto è un logo, non incide sui duellihhhh e sui sorpassihhhh che tutti sostengono di volere vedere, per poi sostenere che smetteranno di guardare la Formula 1, a parità di duellihhhh e sorpassihhhh, perché le vetture sono brutte o perché il logo del campionato è brutto.
Passiamo oltre, concentriamoci su quello che è successo molto prima che venisse presentato il loro, e consacriamo questo gran premio alla storia dei Commenti Ironici.
La griglia di partenza era questa:

1^ fila: Bottas - Hamilton
2^ fila: Vettel - Ricciardo
3^ fila: Raikkonen - Verstappen
4^ fila: Hulkenberg - Perez
5^ fila: Ocon - Massa
6^ fila: Alonso - Sainz
7^ fila: Vandoorne - Magnussen
8^ fila: Stroll - Grosjean
9^ fila: Gasly - Wehrlein
10^ fila: Ericsson - Hartley

La gara si è svolta così:
> partenza con posizioni pressoché invariate e con Hulk che tagliava per i campi;
> Hulk penalizzato perché tagliava per i campi, ma #WhoKers, settimo era destinato a ritrovarsi e settimo si è ritrovato;
> duello epico tra i Strolljean (ciò sarà approfondito);
> presunto duello epico tra i Fernipe (ciò sarà approfondito);
> giro di pitstop con posizioni invariate e ritiro di Dani-Smile per problemi tecnici, che ha fatto risalire Iceman quarto, Verstappino quinto e Hulk sesto;
> secondo giro di pitstop(?) per un numero ristretto di piloti, unsafe release in casa Renault e Sainz che, dopo avere rischiato di verniciare quel labirinto che convenzionalmente viene chiamata uscita dalla pitlane, ha parcheggiato in un anglo ritirandosi perché aveva tre ruote imbullonate e una no;
> duello tra i Mercedes Boyssss e duello tra i Raikkonstappen (ciò sarà approfondito) verso la fine della gara;
> Mazzoni ha ricordato che Feliiii “lascerà questo mondo”, quando la gara è terminata e Feliiii ha concluso conquistando l’ultimo punto della sua carriera.

Il fatto che mi siano bastate all’incirca dieci righe per descrivere il gran premio lascia intendere che non sia stato particolarmente movimentato e, purtroppo, stando a quanto ho letto in giro per il web temo di essermi persa perché ero in bagno un potenziale momento pittoresco. Credo proprio che dovrei imparare a imparare... Però almeno prima di entrare in bagno ho aperto la porta, quindi non mi sono rotta il naso come è capitato a Prost, quindi lo considero un passo avanti.
Parliamo dei duelli che si sono visti in gara e parliamo del fatto che abbiamo assistito a un lungo e intenso duello ruota contro ruota tra Strollino e RoGro, che dovevano essersi convinti di essere la brutta copia dei loro connazionali Villeneuve e Arnoux. Il duello è stato vinto da RoGro, dopodiché i due non si sono più incontrati per tutto il resto della gara e a uno dei due è anche toccato l’onore di arrivare ultimo. Ad arrivare ultimo è stato il compagno di squadra di quello che ha terminato la gara in top-ten.
A proposito di quello che ha terminato la gara in top-ten, credo di essermi persa l’ultimo duello tra i Fernipe che, se da un lato si potrebbe dire che non siano mai stati protagonisti di duelli eroici, dall’altro oserei dire che dovremmo smetterla di essere Ferrari-centrici e che i Fernipe non sono esistiti soltanto nel momento in cui erano entrambi in Ferrari. I Fernipe esistevano anche prima, quando si mandavano amorevolmente a imparare a imparare dopo avere atto a sportellate. I Fernipe sono esistiti anche dopo, quando Ferniiii cercava di spingere la vettura per farla andare avanti e Feliiii gli passava di fianco all’improvviso facendogli una pernacchia, mentre rimontava dopo l’ennesima strategia improbabile.
Credo di essermi persa il duello perché non sono sicura che ci sia stato un duello.
Tornata dal bagno ho appurato che Ferniiii era davanti a Feliiii e non più viceversa. Ho pensato a un undercut, invece c’è chi afferma che ci sia stato un duello, tra di loro. Feliiii quel duello l’ha perso e questo mi ha fatto capire che era il momento migliore per ritirarsi. Non poteva esserci una fine migliore, per la sua carriera, che prenderlo in quel posto come al Nürburgring 2007, ma avere la consapevolezza che Ferniiii dovrebbe solo imparare a imparare!
Feliiii: “Vinci e dici cose così? Vinci e dici cose così? Vinci e dici cose così? Guarda che so che tenevi l’asso di briscola nascosto nel taschino della tuta!”
Ferniiii: “Allora vai a giocare a carte con il Gangster Rapper, che in quei momenti preferisce stare seminudo piuttosto che indossare una tuta.”
Feliiii: “Aaaaawwwww.”
Ferniiii: “Che cosa sono queste esternazioni?! Tu sei un family man! Sei il padre di un bambino che nei giorni di gara non va mai a scuola.”
Feliiii: “Scusa, quel commento mi è scappato. Comunque è ovvio che Felipinho non va a scuola nei giorni di gara, nemmeno noi andavamo a scuola la domenica.”
Ferniiii: “Hai ragione. Io alla domenica ho sempre calpestato i miei zerbini. A proposito di zerbini, che cosa ci fa uno zerbino in testa a questo gran premio?”
Feliiii: “Non ne ho idea, ma credo che dovremmo tutti fare un tifo sfrenato per Bo77as, perché è il classico esempio di pilota diseredato che ha fatto il salto di qualità. B077aS FòR Th3 W1n!!!11!!!11!!!1”
Quel #Bo77as4TheWin si è tradotto in realtà: seppure nella seconda parte di gara ci siano state un paio di situazioni in cui aveva il Gangster Rapper negli scarichi, ha mantenuto la posizione e, negli ultimi giri, il Gangster Rapper ha desistito, probabilmente perché dal suo box l’avevano minacciato di strappargli via gli orecchini e il piercing al naso se avesse osato attentare alla doppietta che la Mercedes stava portando a casa, perché quest’anno in Mercedes devono avere pensato che le doppiette fossero un bene prezioso, dato che ne è arrivata una ogni tanto invece che tre o quattro dietro fila ogni volta come succedeva negli anni scorsi.
Verstappino intanto si avvicinava a Iceman, ma non abbastanza per superarlo, così che le posizioni sono rimaste invariate e che il duello tra gli Strolljean è stato quello più significativo ed emblematico del Gran Premio di Abu Dhabi.
Poi c’è stato il podio.
Poi ci sono stati i trofei.
Poi c’è stato il Gangster Rapper che faceva gli occhi dolci a Sebby per fare ingelosire Leo 2.0 che lo guardava da sotto al podio.
Poi c’era Leo 2.0 a cui non importava nulla perché anche lui ha un #NuovoAmmmmore.
Il Gangster Rapper: “Ma il mio ammmmore ha gli occhi azzurro shoking, il tuo no! E peraltro il mio ammmmore ha anche i capelli.”
Leo 2.0: “Non mi interessano queste sottigliezze. Kubi si è sempre comportato da trollone con la Stella, un po’ come me. Siamo fatti per essere una cosa sola.”
Feliiii: “E io ho dato un bacio su una guancia a Stella in una foto che lei ha pubblicato su Twitter. Altro che carte da briscola...”
Leo 2.0: “K0m3 T1 6 Xm3Ss0???22???22?? Come hai potuto dare un bacio su una guancia a Stella?”
Feliiii: “Pensavi davvero che Stella ti amasse?”
Leo 2.0: “Pensavo che TU mi amassi. Siamo sempre stati una coppia affiatata, dopotutto...”
Feliiii: “Sìììììì! *-* Sei sempre stato così aaaaawwwww e, dato che tu sei un principe e io un ranocchio, condividiamo la stessa natura.”
Il Gangster Rapper: “Oh, come siete kawaaaiiiii! Sembra di stare in una delle fan fiction che pubblico sul mio profilo Tumblr in cui mi spaccio per una tifosa quindicenne di Kmag. Chissà se per festeggiare la fine del campionato Hulk gli avrà succhiato le pa**e come da sua richiesta...”
B077as: “Scusa per l’intromissione, ma è stato presentato il nuovo logo proprio dietro di noi.”
Il Gangster Rapper: “Meno male che è dietro. Non voglio vederlo. Non voglio vedere nemmeno Coulthard e Brundle che fanno le interviste. Vorrei solo buttarmi giù dal podio e continuare la rissa a colpi di I-phone che io e Leo abbiamo lasciato in sospeso la settimana scorsa quando ci siamo incontrati in ascensore. Ero in notevole vantaggio, quando purtroppo abbiamo dovuto lasciare perdere perché dovevamo urgentemente criticare le nuove camicie stese sul balcone da Eddie Jordan.”
È finito il gran premio, è finita la stagione, è finita la settimana...
È arrivato il lunedì ed è arrivato con uno speaker della radio che osservava che le McLaren erano partite dalla prima fila e che avevano vinto. I Vandonso sono perplessi di fronte a questa rivelazione: non sapevano di avere fatto doppietta e nemmeno io lo sapevo, visto l’ordine d’arrivo di cui ero al corrente...

RISULTATO: 1. Valtteri Bottas (Mercedes), 2. Lewis Hamilton (Mercedes), 3. Sebastian Vettel (Ferrari), 4. Kimi Raikkonen (Ferrari), 5. Max Verstappen (Renault), 6. Nico Hulkenberg (Force India), 7. Sergio Perez (Force India), 8. Esteban Ocon (Force India), 9. Fernando Alonso (McLaren), 10. Felipe Massa (Williams), 11. Romain Grosjean (Haas), 12. Stoffel Vandoorne (McLaren), 13. Kevin Magnussen (Haas), 14. Pascal Wehrlein (Sauber), 15. Brendon Hartley (Toro Rosso), 16. Pierre Gasly (Toro Rosso), 17. Marcus Ericsson (Sauber), 18. Lance Stroll (Williams), Rit. Carlos Sainz (Renault), Rit. Daniel Ricciardo (Redbull).

Poi è arrivato il martedì e, nelle anticipazioni del notiziario delle 16.00, sentite alla radio mentre in ufficio c’era un po’ di viavai, ho sentito menzionare come notizia di Formula 1, una “dichiarazione shock” a proposito del Gangster Rapper e di un suo ipotetico ritiro. Ho pensato: WTF?! Mi sono fatta qualche fantasia a proposito del Gangster Rapper che lascia la Formula 1 per la NASCAR, ma soprattutto mi sono fatta qualche fantasia a proposito della Mercedes che ingaggia Kubica al posto suo e Feliiii che non sa se darsi alla macchia oppure accettare un’ipotetica proposta della Williams di tornare al volante.
Poi è arrivato il notiziario delle 16.00 e la notizia è stata molto ridimensionata, perché il notiziario ha citato un’intervista di Leo 2.0 in cui Leo 2.0 avrebbe dichiarato che il Gangster Rapper gli avesse detto di essere stanco di andare in giro per il mondo per tutto l’anno. Da lì ho capito che da “dichiarazione shock” eravamo già passati a “pettegolezzi condominiali”.
Pare che questa presunta “dichiarazione shock” non sia altro che un titolone altisonante tirato fuori da un tabloid britannico poi girato su Twitter e che Leo 2.0 si sia scomodato di citare quel titolo in un tweet per affermare di non avere mai detto nulla di tutto ciò. Poi, dato che un po’ di gufate non guastano mai, ha aggiunto che non ha idea di quando il Gangster Rapper intenda ritirarsi e che potrebbe vincere ancora un paio di titoli.
Il Gangster Rapper: “Ti prego, dimmi che quel tweet l’hai scritto tu, perché se per caso hai lasciato il tuo cellulare incustodito e quel tweet l’ha scritto Feliiii spacciandoti per te, vado davvero a correre in NASCAR. Qualcuno dica a Kyle Busch che intendo rompergli il cu*o!”
Kyle B.: “Ti sto aspettando!!!11!!!11!!!!11”
Leo 2.0: “Non accettare l’invito di quello squilibrato. Quella è gente pericolosa.”
Il Gangster Rapper: “Non preoccuparti per me, andrò negli States armato del cappellino che mi hai lanciato sul naso anni fa.”
Leo 2.0: “Okay, allora corro subito a comprarmi uno smoking nero in vista del tuo funerale.”
Sebby: “Vengo con te, e comprerò anche un sacchetto di carta in tinta!”
Leo 2.0: “Mi raccomando, uno di quelli senza buchi per gli occhi, perché quell’azzurro shocking potrebbe rivelare la tua vera identità, oppure quella falsa di pollo gigante.”
Sebby: “Orrorehhhhh!”
Poi è arrivato mercoledì ed è arrivata la notizia di una partnership tra la Sauber e l’Alfa Romeo per il 2018. Nel frattempo Kubica e Sirotkin si alternavano al volante di una Williams nei test ad Abu Dhabi.

domenica 26 novembre 2017

Gran Premio di Abu Dhabi: qualifiche & gara

Il Gran Premio di Abu Dhabi conclude il campionato di Formula 1 2017 e la carriera in Formula 1 di Felipe Massa (e forse anche dei Wehrlicsson, ma ancora non lo sappiamo), si svolge nel weekend del 26 Novembre e, come da tradizione, viene disputato al crepuscolo, con qualifiche e gara fissate per le 17.00 ora locale (le 14.00 con il nostro fuso orario).

Le prime prove libere, venerdì h.13.00, hanno visto la Ferrari di Vettel far registrare il miglior tempo, con un'inversione di tendenza nelle seconde (h.17.00) e nelle terze libere (sabato h.14.00), quando è stata la Mercedes di Hamilton a ottenere il miglior tempo. Mentre venerdì pomeriggio Vettel aveva ottenuto il secondo tempo, nell'ultima sessione di prove libere le Mercedes hanno occupato le prime due posizioni, anticipazione di quello che avremmo visto nelle qualifiche, dove appunto non c'è stato nulla da fare per nessun altro e l'unica "sorpresa" è stata data da Bottas che strappava la pole position al compagno di squadra, al termine di un'ora di qualifiche che ha portato a questo risultato:

1^ fila: Bottas - Hamilton
2^ fila: Vettel - Ricciardo
3^ fila: Raikkonen - Verstappen
4^ fila: Hulkenberg - Perez
5^ fila: Ocon - Massa
6^ fila: Alonso - Sainz
7^ fila: Vandoorne - Magnussen
8^ fila: Stroll - Grosjean
9^ fila: Gasly - Wehrlein
10^ fila: Ericsson - Hartley

Breve sintesi:
> le Toro Rosso sono state lungamente nelle ultime posizioni, con Gasly che solo sul finale è risalito superando entrambe le Sauber;
> Haas in difficoltà, con Grosjean che ha mancato la Q2 e Kmag che non ha avuto molte possibilità di miglioramento;
> buona performance di Hulkenberg, con Sainz in maggiore difficoltà;
> Alonso stava per passare in Q3, ma l'ultimo giro di Massa l'ha fatto sprofondare all'11° posto #FernandoFasterThanWho?;
> in Q3 i distacchi tra Mercedes e Ferrari, i distacchi tra Ferrari e Redbull e i distacchi tra Redbull e tutti gli altri sono stati abbastanza abissali, anche se sono un po' calati sul finale;
> autore di un ottimo giro al primo tentativo in Q3, Bottas ha conservato la pole position fino alla fine;
> le interviste post-qualifica sono state tenute da Mark Webber e l'atmosfera sembrava abbastanza rilassata viste le chiacchiere e le risate fatte a turno dai primi tre classificati quando uno di loro rispondeva alle domande di Webber.

Nessuna variazione sulla griglia di partenza: l'unico pilota retrocesso per sostituzione di componenti del motore è stato Hartley, che però era già qualificato in ultima posizione.

La gara, partita alle 17.00 locali, è iniziata nel tardo pomeriggio ed è terminata di sera, dopo 55 giri passati in testa alla gara dalle due Mercedes.
Bottas ha mantenuto la prima posizione davanti a Hamilton alla partenza e per tutta la durata del primo stint (su gomme ultrasoft, sulle quali i due erano partiti) e le posizioni sono rimaste invariate anche dopo il pitstop (in cui sono passati a gomme supersoft).
Erano parecchio distanziate le Ferrari e le Redbull, con Vettel davanti a Ricciardo e a seguire Raikkonen e Verstappen. Intorno a metà gara, comunque, Ricciardo è uscito di scena, ritirandosi per problemi tecnici. A quel punto Raikkonen è risalito in quarta posizione e Verstappen quinto.

Hulkenberg, stabilmente in settima posizione davanti alle Force India, è risalito al sesto posto, nonostante cinque secondi di penalità scontati al pitstop per "leaving the track and gaining advantage" nelle fasi di partenza, e l'ha conservata fino al traguardo, permettendo a lui stesso di risalire al decimo posto in classifica piloti, sia alla Renault di superare la Toro Rosso nella classifica costruttori, in cui si contendevano la sesta posizione con anche con la Haas: la Haas, tuttavia, la si è vista soltanto grazie a un bellissimo duello ruota contro ruota Grosjean vs Stroll nel primo stint di gara, mentre la Toro Rosso poco dopo la si è notata grazie a un testacoda di Gasly, mentre a fine gara sia lui sia Hartley erano nelle retrovie in lotta con le Sauber.
Soltanto una delle due Renault è arrivata al traguardo: quella di Sainz, che si trovava ai margini della top-ten, è uscita di scena dopo un pitstop andato male: una delle ruote non era stata fissata a dovere e, dopo avere rischiato di verniciare il muro della corsia dei box in stile labirinto, si in una via di fuga.
A quel punto le posizioni finali della top-10 sono state occupate stabilmente da Alonso e Massa fino al termine della gara, con il pilota della McLaren che aveva undercuttato l'ex compagno di squadra dopo la sosta.

A rendere accese le fasi conclusive della gara è stato il duello Bottas vs Hamilton, con il quattro volte campione del mondo giunto in almeno due occasioni a ridosso del compagno di squadra. La regola aurea che vuole che i finlandesi siano velocissimi in concomitanza con le gare analcoliche, tuttavia, è andata a vantaggio di Bottas e, alla fine, Hamilton ha desistito.
Negli ultimi giri Verstappen si è avvicinato moltissimo a Raikkonen, ma non è stato sufficiente e il risultato è rimasto tale e quale fino al traguardo, sul quale Bottas ha celebrato la vittoria facendo burnout, mentre Massa faceva la stessa cosa per festeggiare il suo addio alla Formula 1:

1. Valtteri Bottas - Mercedes 1.34.14.063
2. Lewis Hamilton - Mercedes +3.899
3. Sebastian Vettel - Ferrari +19.330
4. Kimi Raikkonen - Ferrari +45.385
5. Max Verstappen - Redbull +46.269
6. Nico Hulkenberg - Renault +1.25.713
7. Sergio Perez - Force India +1.32.062
8. Esteban Ocon - Force India +1.38.911
9. Fernando Alonso - McLaren +1 Giro
10. Felipe Massa - Williams +1 Giro
11. Romain Grosjean - Haas +1 Giro
12. Stoffel Vandoorne - McLaren +1 Giro
13. Kevin Magnussen - Haas +1 Giro
14. Pascal Wehrlein - Sauber +1 Giro
15. Brendon Hartley - Toro Rosso +1 Giro
16. Pierre Gasly - Toro Rosso +1 Giro
17. Marcus Ercsson - Sauber +1 Giro
18. Lance Stroll - Williams +1 Giro
Rit. Carlos Sainz - Renault +24 Giri
Rit. Daniel Ricciardo - Redbull +35 Giri

Sul podio, dove si è festeggiato con la solita bevanda al gusto di petali di rosa e dove David Coulthard e Martin Brundle hanno condotto le interviste ai primi tre classificati, è anche stato presentato il nuovo logo della Formula 1 voluto da Liberty Media.

I TOP: Bottas ha fatto un'ottima gara e, in generale, non si può dire che abbia fatto una stagione negativa. La classifica parla chiaro: ha fatto l'84% dei punti, in proporzione a quelli ottenuti da Hamilton, e non è una percentuale bassa.

I FLOP: il pitstop della Renault non può non essere citato, anche in termini di punteggio non hanno perso molto, non fissare una ruota è comunque un fatto grave. L'avesse fatto un top team, magari sulla vettura della seconda guida, si sarebbe urlato allo scandalo.

CLASSIFICA PILOTI: Hamilton 363, Vettel 317, Bottas 305, Raikkonen 205, Ricciardo 200, Verstappen 168, Perez 100, Ocon 87, Sainz 54, Hulkenberg 43...
CLASSIFICA COSTRUTTORI: Mercedes 668, Ferrari 522, Redbull 368, Force India 187...


Cronaca realizzata da Milly Sunshine(C)
con la collaborazione del Gufo di Interlagos per F1GC.

Diciassette settimane ci separano dal Gran Premio d'Australia 2018.
Speriamo che in queste diciassette settimane accada qualcosa che ci dia la possibilità di continuare a vedere la Formula 1 anche se non abbiamo Sky, con un'offerta almeno simile a quella attuale.

sabato 18 novembre 2017

Commento al Gran Premio del Brasile: Interlagos, 12 Novembre 2017

[Qualifiche + Gara]

“Possiamo parlare? Ti devo dire una cosa importante.”
“Ti ascolto.”
“Hai presente quando un anno fa ti ho lasciato e poi, da un giorno all’altro, ho cambiato idea e sono tornata sui miei passi?”
“Sì.”
“L’ho fatto solo perché avevo bisogno di qualcuno che mi scarrozzasse in giro. Adesso non ho più bisogno di te, possiamo lasciarci di nuovo. Però, se vuoi, ti lascio la possibilità di dire che ci siamo lasciati di comune accordo o che è stata una tua decisione, proprio come avevi fatto l’anno scorso.”

Dopo questa premessa strappalacrime, non mi resta che darvi la possibilità di calarvi, con un certo ritardo, nell’atmosfera di Interlagos, atmosfera fatta di gente che saltella dalla mattina alla sera urlando, invocando l’avvento di un nuovo Senna (non quello che cozzò contro Vettel alla partenza di Interlagos 2012, ma i ferraristi dell’epoca forse ne furono soddisfatti), atmosfera fatta di temporali che sembrano quasi come quelli monsonici del Gran Premio della Malesia (1999-2017, #NeverForgotten), atmosfera fatta di gufi che, nascosti da qualche parte, sorvegliano l’ecosistema, il circuito e i laghi dei quali è circondato, nati dalle lacrime di Barrichello.
Vorrei segnalare che le qualifiche le ho viste in streaming e la gara anche, ma la gara l’ho vista anche sulla Rai. Mazzoni ha esordito la telecronaca della gara con “Sao Paulo, la città di Ayrton Senna”, ha parlato del fatto che il circuito sia dedicato a Carlos Pace, pilota brasiliano degli anni ’70 morto in un incidente aereo, ma non ha parlato delle case popolari del Progetto Singapura, finanziate dallo stato di Singapore e costruite laddove un tempo sorgeva una favela. Purtroppo non ha parlato neanche dal fatto che, oltre i muri del circuito, al di là dell’Arquibancadas, sorgesse la villetta in cui abitava la nonna di Barrichello e che il piccolo Rubens da bambino si arrampicasse sui muretti del circuito in compagnia di Alexandre Barros, divenuto un grande campione di motociclismo così come Rubinho è divenuto un grande campione di automobilismo. Questo significa che va bene, “via i vecchihhhh dalla Formula 1!!!111!!11!!!”, ma che prima di andarsene dovrebbero essere rimpiazzati da qualcuno che porti con sé lo strascico di qualche storiella strappalacrime che possa essere ripetuta a ogni soffio di vento. Purtroppo le storielle strappalacrime si sono ridotte notevolmente, non solo per via dell’assenza di Barrichello, ma anche e soprattutto per via dell’assenza di Adrian Sutil, il pianista di origini uruguayane, figlio di un violinista, che un tempo era il migliore amico di Hamilton, ma non si parlano da quella volta in cui Hamilton non andò a testimoniare in tribunale a favore di Sutil dopo che Sutil aveva aggredito il tizio della Renault con un bicchiere rotto, ma a Hamilton pare non interessare nulla di tutto ciò, perché non ha bisogno di altri amici a parte Roscoe, Coco e Neymar Jr. Ovviamente Mazzoni non ne parlava esattamente in questi termini, quando ne parlava, ma è bello aggiungere dettagli che rendano il tutto ancora più strappalacrime.

A proposito di eventi strappalacrime, il sabato precedente al weekend del Gran Premio del Brasile, Felipe Massa ha annunciato il proprio ritiro dalla Formula 1 e da allora si è fatto un gran parlare dei suoi lunghi anni in Formula 1, saltando di sana pianta i fatti che non avevano a che vedere con titoli persi per un punto, molle vaganti e ordini di scuderia.
Quindi, per onore di cronaca, vorrei ricordare che, dal 2002 a oggi, Massa ha fatto anche altro, oltre a perdere un titolo trentotto secondi dopo avere tagliato il traguardo dell’ultimo gran premio stagionale con tanto di festeggiamenti ai box stile assegnazione errata del premio oscar come miglior film a “La La Land”, a beccarsi una molla sulla visiera del casco e a sentirsi dire “Fernando is faster than you”.
Questi sono momenti pittoreschi della sua carriera e della sua vita a cui bisognerebbe dare molto più credito, invece che continuare a parlare delle stesse cose per anni, in caso qualcuno di voi volesse suggerimenti per intavolare un dibattito su di lui o per scrivere un articolo in proposito:
1) al Gran Premio del Brasile 2004 si è qualificato quarto con una Sauber e, approfittando di un giro di pitstop anomalo dovuto al rapido cambiamento delle condizioni della pista che andava asciugandosi dopo uno scroscio d’acqua, per alcuni giri si è ritrovato per la prima volta in carriera in testa a un gran premio, per giunta nella sua terra natale;
2) al Gran Premio del Brasile 2006, rendendo abbastanza insoddisfatti gli sponsor, ha indossato una tuta con i colori della bandiera brasiliana, divenendo il primo pilota Ferrari a disputare un gran premio con una tuta che non fosse rossa, e per giunta è partito in pole position e ha vinto il gran premio con un notevole margine sul secondo classificato;
3) al Gran Premio d’Europa 2007, dopo che Alonso l’aveva accusato di avere cercato di innescare volontariamente un contatto tra di loro mentre erano in lotta per la vittoria, l’ha mandato a quel paese in italiano, con termini piuttosto coloriti, davanti alle telecamere e, quando Ron Dennis gli ha fatto segno di calmarsi, ha mandato a quel paese Ron Dennis e, parlando ancora in italiano (lingua verosimilmente sconosciuta a Ron Dennis, che in seguito pare avere detto che pensava che Massa e Alonso stessero parlando in spagnolo), ha dato la colpa di quanto accaduto ad Alonso;
4) ha vinto tre volte dietro fila il Gran Premio della Turchia, è il pilota che detiene il maggior numero di vittorie su quel circuito e, l’ultima delle tre, l’ha ottenuta nel giorno del compleanno dell’allora team manager della Ferrari Stefano Domenicali;
5) nel 2008 ha vinto il triplo dei gran premi rispetto al suo compagno di squadra Raikkonen che era il campione del mondo in carica;
6) nel 2009 ha prodotto un figlio adorabile, che ha portato per anni e anni in giro per i circuiti e con il quale ha l’abitudine di applicare adesivi ai mezzi di trasporto di Dani-Smile;
7) al momento del suo incidente nel 2009, aveva circa il doppio dei punti in classifica rispetto al compagno di squadra Raikkonen e, al suo ritorno nel 2010, è salito sul podio al primo tentativo e, dopo il terzo(?) gran premio stagionale, è stato per lo spazio di un gran premio in testa alla classifica piloti;
8) al Gran Premio della Corea 2010 è inciampato sui gradini mentre saliva sul podio e, inquadrato in quei frangenti, si è messo a ridere;
9) insieme a Sebastian Vettel, detiene il record di essere uno dei due piloti che è salito sul podio insieme a Kamui Kobayashi (e, in seguito, nel 2014, una volta è anche stato centrato in pieno da Kobayashi al via di un gran premio);
10) al Gran Premio di Singapore 2012 ha fatto un gran sorpasso sulla Williams di Bruno Senna, mentre stava rimontando dalle ultime posizioni;
11) il Brasile 2013, ultimo gran premio con la Ferrari da lui disputato, indossava un’altra tuta celebrativa, in gran parte rossa, ma con anche i colori della bandiera brasiliana;
12) è passato alla Williams nel 2014, proprio nell’anno in cui il team, che nel 2013 aveva ottenuto in totale due piazzamenti a punti, ha conquistato un memorabile terzo posto nella classifica costruttori;
13) al Gran Premio d’Austria 2014 ha ottenuto la pole position ed è stato il primo pilota che non guidava una Mercedes a ottenere una pole position con i nuovi motori turbo;
14) al termine del Gran Premio d’Italia 2015, uscito vincente da un duello per il podio con il compagno di squadra Bottas, ha scherzato via radio osservando che era troppo vecchio per quelle cose;
15) prima del Gran Premio della Malesia 2016 è stato immortalato in un’epica foto in cui, alla festa per i 300 gran premi di Button, si lecca le labbra posando insieme a Button e Rosberg dietro a un’enorme torta con i colori della Union Jack, foto che da quasi un anno porto come avatar (anzi, come immagine al di sotto dell’avatar) su Forumcommunity, sito dove NON frequento soltanto forum a tematica motoristica.

Passiamo oltre, in attesa del momento in cui Massa “lascerà questo mondo” (Mazzoni non l’ha ancora detto, mi pare, ma c’è ancora il gran premio di Abu Dhabi a disposizione, quindi potrebbe accadere, non è giusto che questo onore tocchi solo a Webber e a Rosberg), e parliamo del fatto che a Interlagos è anche stato disputato un gran premio, tra una cosa e l’altra.
Fin dal venerdì tutto sembrava anticipare un’insindacabile doppietta Mercedes: Hamilton era stabilmente il più veloce e Bo77as era stabilmente secondo, anche se poi c’è stata un’inversione di tendenza ad un tratto e in una delle sessioni Bo77as ha portato a casa il miglior tempo.
Poi è arrivato il sabato, è arrivato il momento delle qualifiche e...
...
...
...no, niente, qualcosa ha reso molto più complicata la doppietta Mercedes, per l’esattezza il fatto che, non appena è sceso in pista, il Gangster Rapper sia andato a verniciare un muretto dopo avere perso il controllo della propria vettura.
Voce fuori campo: “Complottohhhhh! La Mercedes gli ha imposto di farlo per fare in modo che B077as ottenesse pole e vittoria e il secondo posto in classifica, perché si sa che il secondo è il primo dei perdenti, quindi tutti ambiscono a quel risultato!”
Il Gangster Rapper: “Non sono stato costretto, mi sono solo distratto pensando a una cosa bellissima.”
Voce fuori campo: “Ovvero?”
Il Gangster Rapper: “Al mio grande ammmmore completamente nudo sdraiato su un letto pieno di petali di rosa. Ho creduto per un attimo di non essere al volante e che il muro fosse il mio grande ammmmore.”
Il muro: “It’s Britney, bitch!”
Il Gangster Rapper: “È inutile che lo ripeti altre volte, ormai non ci casco più.”
Il Grande Ammmmore del Gangster Rapper: “Non sono nudo e sdraiato su un letto, per tua informazione. Sto solo smanettando con il mio nuovo I-Phone e pubblicando video in cui appare anche il mio nuovo I-Phone.”
Il Gangster Rapper: “OMG!!111!!11!!!11!! Un nuovo I-Phone!!111!!11!!11!! Anch’io vorrei avere un I-Phone tra le mani, invece di essere al volante.”
Il Grande Ammmmore del Gangster Rapper: “Infatti non sei più al volante, se ci fai caso. Meglio così, perché io sono segretamente un fanboy di B077as!”
Il Gangster Rapper: “Sarà felice di sapere che, oltre a sua nonna, ha anche un secondo fan.”
B077as: “Non prendermi per i fondelli, Prosciuttello, altrimenti ti arrostisco come un pollo.”
Sonyericsson: “Qualcuno mi ha chiamato?”
Il Gangster Rapper: “No, bada ai cavoli tuoi.”
Sonyericsson: “Siete tutti così kattivihhhh con me che, per vendicarmi, devo fare il bulletto con Werly e mettermelo dietro!”
Werly: “Mi dispiace, ma non ce la farai.”
A questo proposito, vorrei segnalare che il telecronista di Sky UK ha commentato il risultato della Q1 sostenendo che Werly avesse interrotto il “dominio di Ericsson”. È stata la prima volta, e forse anche l’unica, in cui ho sentito la locuzione “dominio di Ericsson”, quindi sono stata felice di avere assistito a un tale momento.
Il resto delle qualifiche è stato breve e indolore, non ci sono stati altri incidenti, solo qualche polemica tra Massa e Sainz, solo qualcuno che osservava che Strollino stava facendo davvero una performance eccellente, considerando che a parte Sonyericsson nessuno ha girato più lento di lui, mentre Massa in origine aveva fatto il quarto tempo proprio nella stessa sessione, poi null’altro.
Le polemiche tra Massa e Sainz hanno fatto parlare di sé per un po’, con Massa che sosteneva che Sainz aveva ammesso di averlo rallentato apposta per vendicarsi di un precedente rallentamento che diceva di avere subito proprio da Massa. Sono state polemiche di minore entità rispetto a quelle tra Renault e Toro Rosso di cui si è parlato per gran parte del tempo che precedeva le qualifiche (ho trovato il canale in streaming e mi sono collegata con un’ora d’anticipo), con la Toro Rosso che pare avere accusato la Renault di fornire loro motori scadenti in vista dell’imminente interruzione del rapporto. Sky Sport UK ha anche intervistato Alain Prost in proposito e la cosa più epica è che, parlando in inglese, Prost pronunciava il nome del team in francese: Torò Rossò. Tutto ciò mi è sembrato immensamente pittoresco.
Poi, nel pre-qualifica, si è parlato anche del ritiro di Massa. È stata trasmessa una sua intervista in cui parlavano anche del #FernandoIsFasterThanYou, idem in un’intervista a Rob Smedley, ma la cosa più eroica è che lo speaker ha definito Smeddy come il marito di Massa! #TantoAmmmmore.

Veniamo al Race Day, dove la griglia di partenza, in linea teorica, avrebbe dovuto essere la seguente, perché, incredibile ma vero, mi sono scordata di dire che Bo77as aveva fatto la pole:

1^ fila: Bottas - Vettel
2^ fila: Raikkonen - Verstappen
3^ fila: Ricciardo - Perez
4^ fila: Alonso - Hulkenberg
5^ fila: Sainz - Massa
6^ fila: Ocon - Grosjean
7^ fila: Vandoorne - Magnussen
8^ fila: Hartley - Wehrlein
9^ fila: Gasly - Stroll
10^ fila: Ericsson - Hamilton

Dico in linea teorica perché Ricciardo, Hartley, Gasly ed Ericsson sono stati retrocessi per sostituzioni di componenti del motore / del cambio, con Dani-Smile 14° in griglia (e Hartley destinato a ritirarsi per un guasto al motore). Il Prosciuttello Gangster, invece, è partito dalla pitlane perché sulla sua vettura erano stati necessari degli interventi dopo che l’aveva mezza demolita il giorno precedente.
SCATTANOHHHH LE VETTUREHHHH!...
...
...
...quella di Vettel è scattata bene, quella di Bo77as un po’ di meno, ma davanti non è successo nulla di irreparabile, perché il vero caos era dal centro dello schieramento in poi: fuori Vandoorne, Kmag e anche Dani-Smile, ma Dani-Smile ha fatto solo un testacoda e poi ha ritrovato la retta via, mentre gli altri erano out, mentre RoGro ha cozzato contro l’Oki, costringendolo al ritiro. “Primo ritiro in carriera per Ocon, che aveva portato a termine tutte le gare disputate, ventisette, un record”, cit. Mazzoni. L’Oki ha migliorato quindi il record che a suo tempo era appartenuto a Max Chilton, Chilton che interruppe la striscia di risultati positivi andando addosso al compagno di squadra in Canada 2014. Incredibile ma vero, l’Oki ha fatto la stessa cosa molte volte, ma era sempre riuscito ad arrivare al termine ed era destino che il suo primo ritiro in Formula 1 dovesse avvenire proprio per mano di colui che un tempo era visto come il terrore delle partenze.
RoGro ha commentato l’incidente con una sfilza di “beep” via radio, roba che perfino Vettel se l’avesse sentito gli avrebbe detto di comportarsi da persona educata e di dare il buon esempio ai suoi Petit Bebé, mentre avrebbe avuto modo di lamentarsi anche in seguito alla comunicazione di una penalità a lui comminata per l’incidente. Mentre il mondo litiga per stabilire chi tra i Vettelton sia il più lamentoso dei due, tutti continuano a snobbare RoGro, per qualche strana ragione. Dovrebbe fare qualche strike che coinvolga mezza griglia di partenza, forse, per farsi notare come accadeva in passato.
Per effetto degli incidenti è entrata la safety car, le vetture sono sfilate dietro Maylander nella pitlane, qualcuno ne ha approfittato per fermarsi ai box e, quando la gara è ripartita, Dani-Smile e il Gangster Rapper si sono scatenati. Anche la grafica era scatenata e, per un po’, ha indicato cose a caso, per esempio Hulkenberg in ultima posizione, nonostante a vista d’occhio entrambe le vetture color banana erano al centro del gruppo.
Intanto c’è stato un sorpasso tra i Fernipe, accolto dai telecronisti UK con le testuali parole “Felipe is faster than you”, sorpasso che ha fatto risalire l’idolo locale in quinta piazza, mentre davanti c’erano Sebby, Bo77as, Iceman e Verstappino.

Bo77as ha tentato un undercut, al momento dell’unico pitstop, ma non ce l’ha fatta per un soffio e, in realtà, non è nemmeno riuscito a rimanere così tanto vicino al leader della gara al punto tale da rendere soddisfatti i teoristi del complotto, che almeno avrebbero potuto affermare che la vittoria di Bo77as era frutto di una cospirazione anti-Hamilton, o in alternativa frutto di una cospirazione anti-Bo77as, al quale era stato concesso di vincere appunto per dimostrare l’assenza di complotti. La realtà dei fatti era che tutto lasciava pensare che non ci fosse nessuna vittoria di B077as nell’aria e che, se tra i due piloti Mercedes ce n’era uno che poteva puntare alla vittoria, era più probabile che non fosse lui.
La realtà dei fatti è che il Gangster Rapper aveva un passo gara molto diverso da quello del compagno di squadra e che anche la teoria secondo cui sia stato incredibilmente aiutato dalla safety car lascia un po’ il tempo che trova. Di fatto la safety car gli ha permesso di recuperare quei pochi secondi che aveva perso partendo dalla pitlane e non dalla griglia, non mi sembra che dopo siano intervenuti fattori esterni, se non lui e la monoposto. Era più o meno nella stessa situazione di Vettel in Malesia, l’unica situazione molto diversa era la mia, che stavo guardando la gara senza problemi, mentre l’altra volta la rete non funzionava e, quando internet ha ricominciato ad andare, il gran premio era già finito e mi sono anche beccata un mezzo spoiler.
In entrambi i casi, può darsi che in passato io abbia visto rimonte più eroiche, però questa storia dei detrattori dell’uno e dell’altro che sminuiscono i risultati così dal nulla li trovo irritanti tanto quanto quelli che se ne escono con “se il pilota tal dei tali non fosse partito dalle retrovie avrebbe sicuramente vinto con un giro di vantaggio sul secondo”, perché non è così che funziona a priori, o almeno, sono circostanze molto diverse le une dalle altre. Se il Gangster Rapper fosse partito dalla pole, avrebbe verosimilmente messo gomme a mescola più morbida come gli altri, invece di essere su una strategia completamente diversa. Sta di fatto che questa strategia diversa, quando doveva ancora effettuare il pitstop, l’ha portato a risalire in testa alla gara. Aveva superato in pista tutti ad esclusione delle Ferrari, di Bottas e di Verstappino, rientrati ai box e usciti dai box dietro di lui.
Dani-Smile, sulla sua stessa strategia dopo il pitstop al primo giro, era risalito al quarto posto, anche se poi ha lasciato passare più o meno agevolmente Verstappino.
Effettuati i pitstop anche da parte loro, i primi sei erano Vettel, B077as, Raikkonen, Verstappino, Hamilton e Ricciardo.
Settimo, ottavo e nono c’erano in quel momento Massa, Alonso e Perez, tutti abbastanza distanti gli uni dagli altri. I Fernipe, precipitati in sesta e settima posizione dopo il sorpasso da parte di Hamilton prima di rientrare, erano molto vicini prima della sosta, ma rientrando in anticipo rispetto ad Alonso, l’idolo locale aveva guadagnato terreno. Ferniiii nel frattempo sbraitava via radio, chiedendo delucidazioni su dove fosse, perché il suo intento, in apparenza, era quello di arrostirlo come un pollo o come Sonyericsson. A proposito di quest’ultimo, in pochi se lo filavano, ma ogni tanto lo si è visto duellare con Werly. Al traguardo sarebbe arrivato davanti a Werly e, siccome non è la prima volta che capita, forse bisogna anche riconoscergli un po’ di merito e accettare l’idea che magari ci sono piloti molto migliori senza volante, ma che tutto sommato risultati in linea con quelli della vettura che guida li ottiene anche lui.

Il finale è stato molto intenso sia per le cose che contano poco, come ad esempio chi sale sul podio o chi vince la gara, sia per le cose che contano molto, come ad esempio il duello per la settima posizione tra l’ex zerbino e il pilota al quale faceva da zerbino.
Occupiamoci per prima cosa della faccenda del Gangster Rapper: stava andando velocissimo e, con il passo gara che aveva, ho iniziato a pensare che fosse in grado di superare tutti, dove per tutti intendo proprio quello che ho detto.
Si è avvicinavo a Verstappen.
Ha superato Verstappen.
Si è avvicinato a Raikkonen.
Con i tempi che faceva, tutto lasciava pensare che, se le sue gomme non avessero subito un decadimento improvviso o se non avesse toppato nulla, avrebbe potuto andare a raggiungere Vettel.
I telecronisti hanno detto una cosa che mi ha fatto molto entusiasmare: hanno parlato di piloti partiti dalla pitlane e arrivati sul podio, menzionando Vettel una volta all’epoca della Redbull, e Trulli una volta nel 2009 quando era in Toyota.
Mi è salito il nazionalismo alle stelle, ricordando una probabile eroica impresa da parte di Trulli che rivedrò quando rivedrò la stagione 2009 (cosa che ho intenzione di fare nelle prossime settimane, dato che ho iniziato dal 2007 e sono già a 2008 inoltrato)... e, sarò sincera, è la prima volta che mi sale il nazionalismo alle stelle pensando a Trulli. Non sono mai stata appassionata ai piloti italiani al punto tale da preoccuparmi davvero più di tanto di loro, all’epoca in cui avere piloti italiani in Formula 1 era la prassi e non dipendeva dal collo dolorante di Wehrlein, ma di una cosa sono certa: io ero #TeamFisichella, in quel caso.
Dimentichiamoci di Trulli.
Dimentichiamoci di Hamilton che sale sul podio partendo dalla pitlane.
Hamilton non è salito sul podio partendo dalla pitlane, quindi, ferraristi all’ascolto, prestate attenzione a quello che sto per farvi notare.
Hamilton aveva verosimilmente la velocità per vincere.
Unici ostacoli che poteva trovare erano qualcuno che lo bloccasse o un errore.
Sono accadute entrambe le cose e il soggetto che è riuscito a tenerselo dietro sappiamo tutti chi è. Quindi, almeno per un giorno, evitate di dargli del bollitohhhh!!111!!11!!11! e di criticarlo, perché stavolta a parte andare più lento di Vettel non mi pare che abbia fatto nulla per cui meriti di essere criticato. E poi non ha molto senso criticarlo perché va più lento di Vettel quando in realtà tutti desiderano che vada più lento di Vettel.
Archiviata questa faccenda, con il Gangster Rapper che nei giri conclusivi si avvicinava a Iceman ma non troppo, c’era finalmente la possibilità che la regia andasse a occuparsi del duello che avrebbe sancito la fine del gran premio del Brasile 2017.
Massa.
Alonso.
Perez.
Tutti vicinissimi, in zona DRS l’uno con l’altro.
Alonso a meno di tre decimi di distanza da Massa, nel corso dell’ultimo giro, con Perez che ce li aveva a portata di peperoncino.
È stato quello il momento in cui mi sono dimenticata totalmente che quel gran premio aveva un vincitore, un secondo, un terzo, un quarto, un quinto e un sesto classificato, che a vario titolo guidavano delle Ferrari, delle Mercedes e delle Redbull.
All’improvviso ho capito che tutto aveva avuto un senso.
Ho capito che ha avuto un senso il titolo di Rosberg, il fatto che Rosberg se ne sia andato per quella ragione, il fatto che Bo77as abbia preso il suo posto e il fatto che Massa abbia preso il posto di Bo77as gareggiando in Formula 1 per una stagione in più di quanto aveva previsto. Il suo ultimo gran premio del Brasile non doveva essere quello dell’incidente e degli applausi da parte di commissari di percorso e meccanici di altri team.
No, doveva essere quello in cui si riprendeva la decima posizione in classifica, dopo avere letteralmente asfaltato l’enfant prodige-ma-non-troppo che ha per compagno di squadra per tutto il weekend, e resistendo all’attacco di colui che un tempo lo asfaltava e neanche di poco a ogni gran premio. FERNANDO IS FASTER THAN WHO? E, sia chiaro, non sono una di quelle fungirl che detesta Ferniiii per via del poco equilibrio di risultati che c’erano in Ferrari. All’epoca la cosa mi urtava molto i nervi e in realtà Ferniiii non lo consideravo il massimo della simpatia nemmeno negli ultimi tempi in Renault, ma la ragione principale per cui mi stava moooolto sulle scatole all’epoca era piuttosto che venisse sempre portato su un piedistallo così, a prescindere, sulla base di risultati che avrebbe ottenuto in futuro e che ancora non aveva ottenuto (anche MSC veniva portato su un piedistallo quando vinceva, ma quando i titoli invece di vincerli li perdeva all’ultima gara, riceveva un trattamento molto diverso da parte dell’opinione pubblica, e oltretutto MSC era un personaggio molto meno mediatico), e che lui desse l’impressione di trovare normalissimo tutto ciò. Al giorno d’oggi ho un atteggiamento neutro nei confronti di Alonso. Né lo tifo né gli tifo contro; è quello che gli appassionati di Formula 1 fanno quando guardano la GP2.

...E così ho rovinato, con una battuta trash, quello che ho vissuto come un momento solenne, uno di quelli in cui ho deciso che, per un’ultima volta, potevo lasciarmi andare e versare lacrime di gioia. Al giorno d’oggi mi ritengo una persona abbastanza neutrale, ma in passato non lo ero e il caso ha voluto che diventassi una tifosa di Massa. Non sono stata io che l’ho voluto, non sono stata io che l’ho scelto. È capitato, perché evidentemente doveva capitare. A quell’epoca speravo che potesse gareggiare in Formula 1 molto a lungo (almeno fino a 37/38 anni) e che, dopo il suo ritiro, potessi identificare qualcuno come suo “erede”.
Ho sempre saputo, dentro di me, che se Alonso fosse passato in Ferrari lui sarebbe stato relegato a un ruolo di seconda guida. Ho la sensazione che quello sia sempre stato il suo ruolo e che, se è riuscito ad emergere, sia stato perché Raikkonen non è mai stato un pilota particolarmente costante e ha sempre avuto un po’ la tendenza ad “addormentarsi”. Finito quel celebre momento di cui si è tanto parlato in occasione del suo ritiro, quei trentotto secondi in cui abbiamo avuto l’illusione che avesse vinto il titolo, il mio primo pensiero è stato che l’anno successivo fosse l’anno buono, ma che fosse l’ultima possibilità. Poi è arrivata la Brawn GP e, per giunta, un pezzo di una Brawn GP gli è anche arrivato addosso.
Al giorno d’oggi sono felice che il mio idolo adolescenziale e post-adolescenziale sia rimasto in Formula 1 per oltre undici anni e mezzo dal giorno in cui ho iniziato a sentirmi una sua tifosa e che, nei primi due anni e mezzo, abbia vinto undici gran premi e che sia stato a pochi passi dal vincere un titolo, risultati su cui molti non avrebbero scommesso un solo centesimo, dato che fino al giorno in cui il motore lo lasciò a piedi a tre giri dalla fine al GP d’Ungheria erano in molti a pensare che la Ferrari avrebbe dovuto metterlo a piedi, nonostante in quel momento avesse vinto più gare rispetto a Raikkonen e fosse anche davanti a lui in classifica.
Con questo stato d’animo ho guardato l’ultimo giro del suo ultimo gran premio di casa come pilota di Formula 1 e l’ho visto conservare, contro le aspettative, una settima posizione, il minimo che gli serviva per recuperare la posizione in classifica nei confronti di Stroll (posizione che spero possa conservare anche dopo Abu Dhabi), ed essere accolto da un team-radio di Felipinho.
Il fatto che sia riuscito a conservarla nei confronti di Alonso è stato la ciliegina sulla torta e la reazione di Alonso mi ha sorpresa. Quando è sceso dalla vettura, ha applaudito al suo passaggio. Alla fine non è colpa mia se sono diventata tifosa di Massa, credo che sia lui che emana un’aura gufica dalla quale alcuni di noi non possono sottrarsi. Questo spiega come mai perfino Alonso si sia messo ad applaudire, invece di mandarlo a quel paese, atteggiamento che mi sarebbe sembrato più naturale vedere, da parte sua.
Poi c’è stato il podio.
Poi Vettel, Bo77as e Raikkonen sono stati mandati via, perché non era finita.
Ospite sul podio è stato invitato Massa insieme al figlio, intervistato da nientemeno che un altro idolo locale, nientemeno che Rubens Barrichello, che giorno dopo giorno è sempre più tale e quale a papà Rubens detto Rubao.
Prima di lasciare il podio, Raikkonen ha sorriso vedendo Felipinho.
Anche lui deve avere ereditato l’aura gufica del padre, perché altrimenti non si spiega il fatto che Raikkonen si sia messo a sorridere.
Durante l’intervista al microfono di Barrichello, da quello che capisco di portoghese, Massa ha dichiarato che conservare la settima posizione al volante di una Williams per lui è stato più bello che vincere questo gran premio quando aveva una monoposto che gli consentiva di puntare a quel risultato. Da appassionata non più focalizzata soltanto su quello che succede davanti, è una delle cose più belle che io abbia mai sentito dire a un pilota.

A proposito di “quello che succede davanti”, aggiungerei che quella di Interlagos era la quinta vittoria stagionale della Ferrari. Il fatto che nello stesso giorno abbiano vinto sia Dani Pedrosa (il titolo l’ha vinto Marquez, e Dovizioso è anche caduto - tuttahhhh colpahhhh di Lorenzohhhh che ha ignorato gli ordini di scuderia, secondo lo speaker della radio convinto che qualunque risultato avvenga nel motomondiale sia determinato da complotti orditi dagli spagnoli) e la Ferrari ha fatto sì che il giorno dopo mi svegliassi vedendo neve che cadeva oltre la mia finestra.
Okay, in realtà no, il vetro era talmente appannato che non vedevo cosa stesse succedendo al di fuori ed è stato mio padre a dirmi che dovevo darmi una mossa, perché stava nevicando. La cosa non mi ha fatto molto piacere, perché guidare con la neve è una di quelle cose che proprio mi fanno invecchiare in anticipo. Ho sperato che lungo la strada diminuisse, ma la prima cosa che ho sentito per radio una volta che sono salita in macchina è stato il messaggio di un ascoltatore che declamata, testualmente “a Bologna sta nevicando di brutto”, e ho capito che il mio destino era quello di vedere un peggioramento delle condizioni meteo, durante il tragitto.
Alla fine non è stato neanche così terribile, ha smesso nel primo pomeriggio e alla sera, quando sono andata a casa, stava solo piovendo. Però rimango del parere che sia colpahhhh delle congiunturehhhh astralihhhh e, chissà, magari anche del Gufo di Interlagos. Era dal 2005 che non ricordavo di avere visto neve a novembre dalle mie parti, ma in quel caso si trattava della fine di novembre, non del 13.
A proposito di novembre, Mazzoni ha concluso la telecronaca osservando come quella di quest’anno fosse stata la prima vittoria della Ferrari a novembre. Gli ho creduto e, come mi è stato fatto notare sul forum, ho fatto malissimo.
Mi stupisco di me stessa.
Premesso che potevo tranquillamente dimenticarmi del fatto che il 15 novembre 1987, mentre io stavo tranquilla nell’utero di mia madre, Berger abbia vinto il gran premio d’Australia al volante di una Ferrari, come ho potuto dimenticarmi di quello che successe il 2 novembre 2008?

RISULTATO: 1. Sebastian Vettel (Ferrari), 2. Valtteri Bottas (Mercedes), 3. Kimi Raikkonen (Ferrari), 4. Lewis Hamilton (Mercedes), 5. Max Verstappen (Redbull), 6. Daniel Ricciardo (Redbull), 7. Felipe Massa (Williams), 8. Fernando Alonso (McLaren), 9. Sergio Perez (Force India), 10. Nico Hulkenberg (Renault), 11. Carlos Sainz (Renault), 12. Pierre Gasly (Toro Rosso), 13. Marcus Ericsson (Sauber), 14. Pascal Wehrlein (Sauber), 15. Romain Grosjean (Haas), 16. Lance Stroll (Williams), Rit. Brendon Hartley (Toro Rosso), Rit. Esteban Ocon (Force India), Rit. Stoffel Vandoorne (McLaren), Rit. Kevin Magnussen (Haas).

EVENTI DI CONTORNO:
> qualche giorno prima del gran premio del Brasile ho finalmente rivisto il GP del 2011, quello per cui non avevo mai scritto il commento al Gran Premio (era il Brasile, non Abu Dhabi il commento mancante) e ho scritto finalmente il commento;
> ho scoperto, in ritardo di un paio di settimane, che la Rai sta trattando con Sky per trasmettere la Formula 1 anche l’anno prossimo e, anche se c’è il rischio che la quantità delle dirette possa diminuire, ci sono buone probabilità di avere ancora la Formula 1 sulla Rai (che rimane pur sempre meglio di niente, specie considerando che in molti paesi europei nelle TV non-pay, durante la gara ci sono stacchi pubblicitari di cinque minuti);
> lunedì sera, dopo che l’Italia è stata eliminata dalle qualificazioni per i mondiali, ho scritto un tweet a proposito del fatto che non dirò che l’Italia è fuori dal mondiale 2018 e che la Svezia è dentro finché non saprò per certo che Giovinazzi non avrà un volante e che Ericsson ce l’avrà;
> nonostante non avessi taggato Giovinazzi, il giorno seguente lui ha trovato quel tweet e mi ha messo un like;
> la Toro Rosso ha confermato i Gastley per il 2018, quindi le uniche squadre che non hanno ancora confermato i propri piloti sono la Sauber (rumour: Leclerc, Ericsson, Giovinazzi) e la Williams (pare certo Strollino, mentre l’altro pilota non è ancora stato ufficializzato, anche se si attende ad Abu Dhabi un nuovo test di Kubica e se il nome di Di Resta viene fatto sempre più di rado).