venerdì 5 giugno 2020

F1 The Golden Days: GP Azerbaijan 2017

Tutto è calmo ma non troppo, il Gran Premio cancellato dell'Azerbaijan si avvicina, tra un mese inizierà seriamente il campionato quindi è come se fossimo a febbraio, solo che a febbraio forse eravamo un minimo meno ossessionati dal commentare qualsiasi cosa o persona sui social network.
Ad ogni modo Baku ci ricorda di come nella vita ci siano delle linee guida da rispettare e di come più le rispettiamo e più sarà facile avere successo nella vita, anche applicandole ai social.
Si parte e tutto fila liscio, almeno dove i nostri occhi sono puntati e almeno fino al terzo bicchiere di vodka da parte di Kimi Raikkonen e Valtteri Bottas.
Poi si scatena il caos:
VB: "La vodka è tutta mia!!!11!!!1"
KR: "Noooohhhh è miahhhh!!!111!!!"
VB: "Non ci pensare nemmeno!!!11!!!11 Restituiscimi subito la bottiglia!!11!!!1!"
Quando Raikkonen gli tira la bottiglia di vodka addosso, Bottas finisce nelle retrovie, addirittura doppiato.
Lezione di vita numero 1: la lucidità. Prima di compiere azioni avventate, siano esse azioni effettive o semplici azioni sui social, bisognerebbe essere certi di essere nelle facoltà mentali migliori per farlo.

Tutto continua a filare più o meno liscio, si perde per strada un po' di gente che non conta, ma si sa che gli occhi sono focalizzati solo su chi sta sempre al centro dell'attenzione. Quindi più ti nascondi sotto una cappa di vetro stando lontano dalle polemiche da fandom e meglio sarà per te.
Anche perché le polemiche non sempre vanno a finire bene, come sanno Lewis Hamilton e Sebastian Vettel.
LH: "Maylander, che ca**o fai? Se non vai un po' più forte sarò costretto ad andare piano e la gente dirà che l'ho fatto di proposito."
SV: "Minacciare di rallentare di proposito equivale ad averlo fatto, non vedo nessuna differenza. Per questa ragione mi vedo costretto a ristabilire la giustizia tirandoti una ruotata!"
LH: "Cosa sono queste manovre assassine?!?!?!? Come ti sei permesso?!"
SV: "Veramente la ruotata non te l'ho ancora tirata."
LH: "Ma hai detto che l'hai fatto e ciò equivale a farlo."
SV: "Quindi ora lo faccio sul serio."
LH: "Bravo co***one, lo sai che tra anni e anni mentre io e te saremo di nuovo best friend forever e ci daremo la lingua in bocca la gente litigherà per questo episodio e ci criticherà per non fare più altrettanto?!"
Lezione di vita numero 2: accusare altri di loro presunte intenzioni senza certezze e senza prove (magari, nel nostro caso, su una frase di poche parole riportata in un titolo) non sempre è la scelta che paga, idem fare polemica invece di impiegare il proprio tempo in maniera più costruttiva.

In un modo o nell'altro tutto sembra riprendere a filare liscio e lo sarà almeno finché qualcuno che non ha l'abitudine di stare lì dove conta proverà a inoltrarsi in un terreno a lui sconosciuto senza sapere come comportarsi: proseguiamo quindi con le disavventure di Felipe Massa.
FM: "Stanotte mi è apparso in sogno un gufo che mi ha riferito che Hamilton avrebbe perso il poggiatesta e che Vettel sarebbe stato penalizzato per la ruotata che gli ha tirato e in questo momento mi trovo esattamente dietro di loro. Questo significa che, non appena si leveranno di torno..."
La sua vettura: "Errore. Ti sei addentrato in un terreno in cui non sai come muoverti, quindi dovrò punirti per questo, smettendo di funzionare per impedirti di continuare a stare dove non dovresti. In più devo punire anche Claire Williams."
CW: "Perché?"
La sua vettura: "Perché sei donna e sei alla guida di un team di poco successo, ma siccome sei la figlia del titolare anche i fanboy sessisti dovranno arrendersi all'evidenza che non hai avuto il posto perché l'hai data alle persone giuste e saranno costretti a screditarti nello stesso modo in cui ti screditerebbero se tu fossi un uomo."
Lezione di vita numero 3: mai essere al posto giusto nel momento sbagliato o nel posto sbagliato al momento giusto. Per esempio, quello che ho appena ricostruito, non è neanche stato notato, perché accadeva qualcosa di più coinvolgente, quindi non valeva nemmeno la pena di essere lì.

Mentre la macchina di Felipe Massa si prepara al momento in cui metterà fine alla gara del proprio pilota, siamo ancora tutti impegnati a pensare a Sergio Perez ed Esteban Ocon litigano a proposito di chi, tra di loro, finirà sul podio o vincerà il gran premio (fatto accaduto prima della bandiera rossa, ma con i due che, con le macchine più o meno malmesse, hanno preso parte al restart):
CP: "Io sonohhhh più figohhhh di te!!!11!!"
EO: "Noooohhhh, sono molto più figohhhh io e credo dovrai arrenderti all'evidenza!"
CP: "Taci o ti prendo a sportellate."
EO: "No, non hai capito nulla, sarò io a prendere a sportellate te."
CP: "Sogna, sogna... il mio sogno nel cassetto è distruggerti."
EO: "Sarò io a distruggere te e anche il tuo cassetto. Così dovrai tenere i sogni in tasca, al posto che tenere in tasca la vittoria!"
Lezione di vita numero 4: no alle "guerre tra poveri". Se ciascuno di noi si focalizzasse sugli obiettivi comuni, invece di fare a gara su chi si focalizza meglio sugli obiettivi, forse tutti ci comporteremmo in modo più costruttivo.
Non tutti noi potremmo essere migliori degli altri, così come tra Perez e Ocon soltanto uno dei due avrebbe potenzialmente vinto il gran premio. Cerchiamo almeno di non fare la fine di Perez e Ocon.
Non riuscire ad apparire fighi come lo vorremmo a volte fa parte solo della nostra routine quotidiana. A volte bisogna semplicemente arrendersi all'evidenza... ed è così che Nico Hulkenberg striscia contro il muro, proprio nel giorno in cui un pilota a caso avrebbe potuto andare a podio.

Sul podio ci vanno Daniel Ricciardo, Valtteri Bottas e Lance Stroll. Come ci sono riusciti? Non saprei, forse ascoltando la loro ipotetica conversazione nella sala pre-podio possiamo farci venire qualche idea:
DR: "A un certo punto mi sono detto che non c'era da fare altro, per vincere, che aspettare che tutti si eliminassero tra di loro. È un po' come sui social dove la gente litiga, si blocca e si segnala, facendosi bannare gli uni con gli altri. Alla fine per diventare il leader incontrastato dei social quello che conta è durare abbastanza da essere l'unica persona che finisce nelle bacheche degli altri. Almeno finché non decideranno che il mio sorriso è una promozione subliminale alla lobby dei dentisti, sono al sicuro. Ma siccome tutti hanno una paura marcia dei dentisti perché non hanno dei denti belli e sani come i miei, cercheranno di dimenticarsi della loro esistenza anche quando sono impegnati a parlare delle cose brutte che capitano nelle loro vite."
VB: "Io ho provato a farmi strada nel mondo da ubriaco ma non ci sono riuscito. Quindi ho aspettato di liberarmi dell'alcool e, a quel punto, da sobrio sono riuscito a trollare tutti."
LS: "Che schifohhhh i poverihhhh, passano tutto il tempo a fare polemiche spargendo quintali di sterco sugli altri tramite social perché non sanno come fare per fare venire sera. Io invece faccio venire sera contando gli spiccioli - sinonimo di mazzette di banconote - che tengo nella mia collezione di salvadanai. Oggi, mentre ero lì tranquillo che guidavo tenendo una mano in tasca per accertarmi che ci fosse ancora il mio portafoglio, mi sono accorto di avere tagliato il traguardo entro i primi tre. È stata un'esperienza meravigliosa."
Ultima lezione di vita: il modo migliore per non finire coinvolti nelle polemiche degli altri è tenersi deliberatamente fuori dalle polemiche degli altri. Fate così anche voi e vincerete senz'altro il Gran Premio dell'Azerbaijan 2017.



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Milly Sunshine