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lunedì 30 novembre 2015

#19: Commento al Gran Premio di Abu Dhabi: 27-28-29 Novembre 2015

QUALIFICHE | GARA

C’erano momenti, nella mia vita, in cui la fine di una stagione mi metteva molta più tristezza di quanto non me ne metta oggi. Forse una parte di me vuole chiudere una volta per tutte con il 2015 motoristico e, di conseguenza, vedere il gran premio di Abu Dhabi mettere fine alla stagione è meno “traumatico” di quanto avrebbe potuto essere una volta.
Al di là di queste riflessioni filosofiche, credo che sia il caso di iniziare dall’inizio. L’inizio è che la Williams ha rinunciato all’appello per la questione della pressione delle gomme dello scorso gran premio e che, comunque, la cosa ha generato polemiche soltanto la sera stessa, su Twitter, per un paio d’ore, per poi cadere nel dimenticatoio. È così che le cose dovrebbero andare ogni volta. E mentre a nessuno importava più un emerito cavolo del fatto che Massa fosse stato squalificato dal gran premio del Brasile, capitavano fatti di un certo livello... per esempio c’è stata una riunione dello Strategy Group per stabilire se possano entrare dei nuovi motoristi, se si possa mettere un budget cut o roba del genere. Insomma, una roba del genere:
FIA: “Siete d’accordo a rinunciare a parte dei vostri investimenti per fare in modo che i vostri avversari possano competere con voi ad armi leggermente meno impari?”
Strategy Group: “Ahahahahahaha, ma vaff...”
Insomma, in conclusione dopo una giornata passata a litigare per le solite questioni i team grossi come al solito hanno deciso di fare di testa loro, tanto poi sono problemi degli altri, ma tanto salterà fuori qualcuno che li tiene in piedi quando rischiano di fallire.
Sarebbe finita lì se la FIA non avesse messo sotto indagine il motore con cui Vettel ha vinto a Singapore e il motore con cui Hamilton ha vinto ad Austin, motori che con tutta probabilità sono stati usati anche in altre occasioni. Non è chiaro perché si siano concentrati solo su quei motori, né dove si voglia andare a parare con questa questione, ma la mia impressione è che, come al solito, si concluderà con un nulla di fatto, che precederà la prossima riunione dello Strategy Group dove continueranno poi a litigare sulle solite stesse identiche cose.
Voce fuori campo: “Non sei preoccupata da tutto ciò?”
L’Autrice©: “No.”
Voce fuori campo: “Ma la Formula 1 sta andando allo sfascio!”
L’Autrice©: “Quando tutti a parte la Williams e la Force India minacciavano di costruire un campionato alternativo, tu dov’eri?”
Voce fuori campo: “Ero troppo impegnata a osservare quanto il mondo fosse ingiusto perché la Ferrari non stava vincendo. Comunque la Formula 1 non ha mai toccato il fondo tanto quanto oggi.”
L’Autrice©: “Ah, sì? Allora spiegami anche dov’eri quando...
...
...
...
...
...Okay, lasciamo stare, certe cose in un commento ironico stonano un po’ troppo per essere scritte. Fai finta che non abbia detto nulla e torniamo sul money-gate e sui gloriosi anni d’oro post scontro Ferrari vs McLaren. Ora mi è tutto chiaro: non ricordi nulla, perché la Ferrari non stava vincendo. Questo spiega tutti i tuoi vuoti di memoria.”

Mettendo da parte le mie velate polemiche e concentrandosi sui gossip, il Gangster Rapper, a due settimane di distanza dall’episodio mai del tutto chiarito di Montecarlo e delle auto ferme in un parcheggio, ha dato sfoggio di un’altra brillante performance, lungo le strade di Montecarlo, smanettando con uno smartphone mentre era al volante di un’auto e lì vicino c’era una macchina fotografica pronta a immortalarlo. Ne approfitto per ricordare ai miei lettori che, non importa che siate il Gangster Rapper o il primo comune mortale che passa per strada, usare il cellulare mentre si è al volante non è un comportamento Autrice©Approved.
Passiamo oltre e concentriamoci sugli altri gossip... aspetta, altri gossip? Ce ne sono stati davvero? direi di no, quindi passiamo davvero oltre e concentriamoci sulle qualifiche, che sono iniziate sabato alle 14.00 mentre il cielo di Abu Dhabi si colorava di rosso... sì, le qualifiche iniziano al tramonto e al tramonto ad Abu Dhabi ci sono ben venticinque gradi o più e io dico, beati loro.
Mentre venerdì Sebbiiii aveva dato il meglio di sé cantando “tanti auguri a te” al suo ingegnere Riccardo Adami (quello in onore di cui ha ribattezzato Eva la sua vettura di quest’anno, dando sfoggio di una certa fantasia nel ribattezzare le sue vetture, anche se la mia preferita è Kate’s Dirty Sister, che ricorda alla lontana i gemelli crudeli di cui Montezemolo si è messo a parlare DOPO quel fatto), purtroppo Feliiii non ha replicato sabato: era il compleanno di Smeddyyyy e meritava che qualcuno lo omaggiasse alla stessa maniera.
Oh, a proposito, Smeddy... C’è un motorgossippone che lo vorrebbe alla Haas il prossimo anno. La cosa è molto strappalacrime, sono costretta ad ammetterlo. Lui e Feliiii sono una cosa sola e mi auspico che possano restare tali. #PlzzSmeddyStayAtWilliamzzzz!!!111!!!11!!!
Purtroppo se Sebbiiii ha dato il meglio di sé venerdì, sabato non ha fatto lo stesso... o forse ha sbagliato il team? Non lo so, non ho ben capito come sia andata a finire, se non che, come puntualmente capita almeno un paio di volte all’anno, è capitato un fatto di questo tipo:
“Yeeeeeehhhh, sono quindicesimo e in pista ci sono solo delle carrette. Cosa faccio? Finisco il giro o vengo ai box a fare una visita di cortesia?”
“È meglio che risparmi le gomme e vieni ai box, tanto noi siamo i più forti, i più belli, i più sexy e i più dotati.”
“Okay, allora vengo subito. Oh, aspetta, ma mentre io sto rallentando ci sono degli altri che mi passano di fianco come se fossero schegge... mi sa che di gomme ne risparmierò almeno altri due set!”
Gli altri in questione erano Jensiiii e Grosjiii, che hanno visto la gloria della Q2, gloria che non vedevano le Sacre Cenerentole, Sonyericsson e... Ferniiii, che era nel bel mezzo di un weekend spiazzante in cui era destinato a non rompere nemmeno un motore.
Ferniiii: “Comunque oggi sono in buona compagnia. C’è quel tipo brutto e cattivo che non leave mai the space! Cosa ci fai qui Sebbiiii?”
Sebbiiii: “No, appunto... cosa ci faccio qui? O.O Sinceramente non ne ho idea. Non ho nemmeno portato le carte.”
Ferniiii: “Che dilettante...”
Sebbiiii: “Tu sei un esperto del rimanere fuori in Q1 invece...”
Ferniiii: “Certo. Devo fare prestazioni di questo tipo se voglio levarmi dalle scatole il mio fanboy numero uno.”
Carlos Fanboyzzzzz: “tunz tunz tunz!!!111!!!!1111!! F3RNì mY L0V3!!!1111!!!!!111!! dove sei???222???222 ho bisogno della tua presenza illuminante!”
Ferniiii: “Che due scatole! Questo si è messo in testa di dovere stare sempre al mio seguito. Lo capisci, Fanboyzzzz, che non sono il tuo baby sitter? Io non passo il mio tempo libero a giocare con il camion dei pompieri insieme al mio compagno di squadra, ma vado ad accertarmi che la Lara mangi e che non mi deperisca come la Dasha che si chiama come il Dash, il detersivo.”
Per onore di cronaca: questa battuta sul nome di Dasha Kapustina l’ho scritta per la prima volta nel commento al gran premio della Cina 2013, quindi mesi prima di leggere su sportmediaset un articolo in cui dei piloti di Indycar venivano paragonati a dei detersivi.
A proposito di Sebbiiii, invece, può darsi che qualcuno gliel’avesse tirata, non per niente c’era Webbiiii in giro per il paddock e non per niente giravano foto e filmati in cui i due chiacchieravano amabilmente. Il potere gufico non si fermerà mai... diversamente da Sebbiiii e Ferniiii che per il momento erano già fuori dai giochi. Non si sa dove sia andato a finire Webbiiii, però nel giorno di gara sembra che sia stato immortalato in una foto in cui comparivano entrambi i McLaren Boys. Questo spiega molte cose... in realtà guardando alle scorse gare mi viene da pensare che Webbiiii in realtà fosse la mascotte ufficiale della McLaren 2015, ma questo è un altro discorso.
Discorso Webbiiii, Sebbiiii e Ferniiii a parte la Q2 proseguiva e proseguiva con Jensiiii che si piazzava ben 12°, pronto a uscire di scena insieme ai Lotus Boys, a Verstappino e all’Altro Felipe rigorosamente in ordine sparso.
Uno dei Lotus Boys (quello franco-svizzero con gli occhi azzurri) è rimasto fermo con il cambio rotto, suscitando indignazione in una fangirl di Tumblr infastidita dal fatto che nel frattempo 1) fosse stato inquadrato, 2) ci fosse qualcuno che si dichiarava dispiaciuto dell’accaduto.
Jos The Boss invece appariva dispiaciuto di qualcos’altro che era accaduto.
Carlos Fanboyzz: “Sììììì!!!111!!!!!1!! l’ho messo in quel posto al mio compagno di squadra, mi vedi Ferniiii? Io sono in top-ten, laddove tu non sei mai arrivato quest’anno!”
Ferniiii: “Per cortesia, qualcuno gli tappi la bocca!”
Jos The Boss: “Gliela tappo io non appena mi capita a tiro, facendogli ingoiare il suo camion dei pompieri, dato che ha osato essere più veloce di mio figlio!”
Carlos Fanboyzz: “E sai qual è la cosa più pittoresca? È che se tu fossi in pista saresti più lento di entrambi!”
Jos The Boss: “Bene, vorrà dire che ti farò ingoiare anche il camioncino di Max e non solo il tuo.”
Verstappino: “Sì, ma dopo con cosa giochiamo?”
Carlos Fanboyzz: “Con le grid girl?”
Verstappino: “Questa è un’idea.”
Carlos Fanboyzz: “Oh, scusate un attimo, la Q3 è già iniziata?”
Voce fuori campo: “Esattamente dieci minuti fa.”
Carlos Fanboyzz: “Oh, andale, andale, si va in pista!”
Checoooo: “Come osi parlare come Speedy Gonzales? L’unico Speedy Gonzales della Formula 1 sono io e adesso spacco il cu*o a tutti! CHECO POWEEEEEERRRRRRR!”
Ho iniziato a sognare Checoooo che vendicava il clan messico-venezuelano salendo sul tetto del mondo, ma si è dovuto accontentare di un quarto posto.
Mazzoniiii: “...il che eguaglia il suo miglior risultato in qualifica, in Belgio nel 2012.”
Checoooo: “Oh my Maldiiii, è la volta che alla prima curva siamo stati tutti grosjeanizzati!” Fugge a gambe levate.
Voce fuori campo: “Poi c’è Iceman che è terzo e se dovesse conservare la posizione domani giungerebbe sul podio dove qualcuno con aria da trollface qualcuno gli offrirebbe una bottiglia formato famiglia di acqua brillante.”
Il Gangster Rapper: “E poi c’è Britney Bitch che non ha mai ottenuto sei pole position consecutive.”
Britney Bitch: “Adesso invece sì.”
Il Gangster Rapper: “Oh my Roscoe!”
Voce fuori campo: “Domani inoltre è il gran giorno, perché si deciderà quale tra i due finlandesi si piazzerà quarto in classifica.”
Altra voce fuori campo: “RISSA! RISSA! RISSAHHHHHH!”
Bo77as partiva sesto, accanto a Dani-Smile, mentre dietro c’erano i compagni di squadra di tutti a parte Sebbiiii perché era quindicesimo e là sarebbe rimasto perché è chiaro come la luce del sole al tramonto che non sa sorpassare. Oh, aspetta, la luce del sole al tramonto colora il cielo di rosso... e il rosso è anche il colore della tuta di Sebbiiii. Sono perplessa in proposito.


Domenica ore 14.00: SCATTANO LE VETTUREEEEEEEEEEE! E mentre il mondo, ancora una volta, si interrogava se il sorpasso del Gangster Rapper su Britney Bitch alla prima curva fosse stato regolare o no, il mondo ha dovuto constatare che in realtà il Gangster Rapper era sotto tiro e che Iceman gli lanciava cubetti di ghiaccio e Checoooo gli tirava peperoncini piccanti. Non che il lancio sia durato più di tanto, dopo un po’ li hanno finiti e il Gangster Rapper si stava involando verso il secondo posto, ma quello è un dettaglio secondario, perché dietro stava accadendo qualcosa, tipo che una vettura stava finendo fuori tipo palla da bowling.
Voce fuori campo: “Guess what?! It’s Maldiiii, it’s crash!”
Maldiiii: “Piano con le accuse. Non è colpa mia.”
Voce fuori campo: “Ahahahahahahahahahahah! Quante volte sei crashato fuori quest’anno?”
Maldiiii: “Sì, ma che ca**o c’entra, il fatto di essere crashato altre volte non significa che ho implorato Sua Maestà San Fernando Martire da Oviedo di auto-martirizzarsi contro la mia vettura!”
Voce fuori campo: “Inventatene una migliore.”
Il replay: “Stavolta ha ragione lui. Mentre era lì che progettava di crashare qualcuno, Ferniiii gli è praticamente volato addosso, mettendolo fuori gioco. E, come se non bastasse, è anche riuscito a proseguire con la vettura quasi intatta.”
Maldiiii: “Bene, almeno so come divertirmi nelle prossime due ore!” Ride con aria da trollface. “Se dovesse avere bisogno di una sosta extra, essere penalizzato o finire doppiato credo che mi divertirei molto... specie se finisse doppiato di due giri.”
Ferniiii: “Ehi, non è giusto! Questo è gufare!”
Maldiiii: “Ho preso da Montoya l’arte di guidare e ho la propensione a scambiare gli altri piloti per dei tombini, ma non è l’unica arte che ho imparato. Webbiiii e Feliiii sono due illustri gufatori e ho aggiunto anche questa arte alle mie qualità. La migliore, comunque, rimane trolleggiare nelle interviste, trolleggiare in pista e trolleggiare con la forza del pensiero. E ora, se non vi scoccia, me ne torno nel mio box e mi vado a cambiare, facendo svenire mia moglie e Carmen Jordà per l’emozione. Bye bye chicos! E soprattutto bye bye Checoooo! Non vedo l’ora che sia il 2016 per ricominciare a litigare con te!”
Checoooo: “Sempre che il tuo team non fallisca nel frattempo e che, dato che adesso ci sarà la Haas e ci sarebbero comunque quelle venti vetture che permettono a B€Rni€ di chiedere più soldi alle TV per i diritti televisivi che se ce ne fossero meno di venti, non venga lasciato fallire!”
Una fangirl tifosa di Palmy: “Noooooo! Se Jolly non debutta bisogna B0YK0tTàR3 la Formula 1!”
Una fangirl tifosa di Alex NSVR: “Che esagerazione, gente che non sa aspettare un anno per vedere il proprio idolo in pista...”
Cosa dire, se non che sono d’accordo con la tifosa di NSVR (anche se sono stata felicissima per il ritorno di Bloody Merhi)? E soprattutto cosa dire, se non che dopo l’avvio abbastanza movimentato in cui le Williams dovevano vedersela con tori, mucche e vitelli presenti, ci si avviava sempre di più verso una situazione da calma piatta valenciana?
Iceman: “Ma dov’è Bo77as?”
Voce fuori campo: “Da qualche parte, dietro a tutti i tori, le mucche e i vitelli. Non so come ci sia finito e quante posizioni abbia perso esattamente, ma è là.”
Bo77as: “Ma prima o poi coglierò qualcuno di sorpresa...”
L’ha fatto al primo pitstop, quando ha colto di sorpresa Jensinho, facendo strike e tornandosene in pista con solo mezza ala anteriore. La soluzione aerodinamica poteva anche essere interessante, ma così non poteva proseguire e tra pit-stop aggiuntivi e penalità per il pericoloso crimine di unsafe release non solo si allontanava sempre più dalla possibilità di finire sul podio (cosa irrilevante, causa presenza dell’acqua brillante al gusto di rosa - che secondo me dovrebbe avere un sapore più o meno simile a quello dei tonici per togliere il trucco, causa mie reminescenze dell’epoca in cui non mi ero ancora accorta che mi faceva seccare la pelle molto di più di quanto per struccarmi uso il sapone antibatterico), ma anche dal quarto posto in campionato.
Iceman: “Bye bye baby. Il mondo è mio. Però per par condicio puoi tenerti i paesi del mondo in cui non si può bere alcool.”
Bo77as: “Un giorno ci rivedremo... e quel giorno la tua gara avrà durata molto breve.”
Checoooo: “Oh my Maldiiii, perché quel giorno non è oggi? Mi basta che uno davanti a me si tolga di torno e finisco sul podio.”
Sebbiiii: “Io direi, invece, che potresti ritrovarti a fissare il mio cu*o, tra un’ora o giù di lì, sempre ammesso che tu ci veda bene da lontano.”
A proposito del cu*o di Sebbiiii, che se fosse stato ancora in Redbull avrebbe reso il mondiale falsato, era su una strategia diversa, era partito con le soft e contava di mettere le supersoft nel finale, cosa che ha sfasato i suoi pitstop.
Di fatto dopo il secondo era sesto, dietro a Checooooo e Dani-Smile. In un nanosecondo si è liberato di Dani-Smile e in qualche giro anche di Checoooo, prendendo il volo, non in senso letterale, mentre davanti Britney Bitch, il Gangster Rapper e Iceman si inseguivano mantenendosi a debita distanza l’uno dall’altro.
In realtà nel caso Britney/Rapper non è andata proprio così, è opportuno fare una piccola precisazione: i due, che erano stati su strategie uguali per una trentina di giri, poi hanno optato per fare cose diverse, il che ha ovviamente risvegliato i complottisti della domenica (dove per “complottisti della domenica” si intende la gente che la domenica va su twitter a lamentarsi di quello che succede in Formula 1 mentre al lunedì si è dimenticata dell’esistenza della Formula 1 e parla di cibo, di lavoro o dei fatti suoi), che non potevano perdere l’occasione per vedere complotti ovunque, facendomi rimpiangere i vecchi giorni di gloria in cui quando Barrichello vinceva un gran premio i tifosi di Schumacher (che visto il colore della tuta che indossava spesso appartenevano alla categoria altresì nota come fanboy) si guardavano bene dal rompere le scatole.
A proposito...! Dicevamo? Ah, sì, Barrichello.
Qualcosa come una settimana fa sono finita sul profilo Instagram di Rubinho a dare un’occhiata per vedere se ci fossero cose interessanti, tipo foto di nonna Isaura (una volta ne ha postata una, qualche mese fa). Non c’erano foto di nonna Isaura (sfortunatamente), ma Rubinho aveva pensato bene di pubblicare una vecchia foto dell’epoca della Ferrari, in cui lui e Schumacher si stavano abbracciando in un modo che, se fossero stati belli e con gli occhi azzurri, per le ragazze di Tumblr sarebbe stata un’istigazione allo slash.
Questo weekend Rubinho era ad Abu Dhabi, ospite del box Ferrari. È stato anche inquadrato durante la gara, prima di passare a un’inquadratura del box della Williams dove se non vado errata si è intravisto anche Felipinho (che compie sei anni oggi 30 novembre e oggi è anche l’ottavo anniversario di matrimonio di Felipe e Raffa). La cosa più bella, però, è che intorno alle 13.50 sulla Rai avevano trasmesso un’intervista registrata in cui Rubinho veniva intervistato dalla Stellona, parlando di fatti del passato tipo Hockenheim 2000. Si sono viste anche immagini d’epoca, tipo lui che piangeva sul podio asciugandosi le lacrime con una bandiera del Brasile e Hakkinen e Coulthard che poi lo sollevavano, cosa che generalmente capita quando c’è un nuovo vincitore e il secondo e il terzo classificato lo ritengono un tipo inoffensivo. Caso strano, dopo la prima vittoria di Barrichello una scena analoga la si è vista solo con la prima vittoria di Massa e con la vittoria di Maldonado. Poi sì, c’è anche un’altra prerogativa: oltre a essere un tipo inoffensivo un pilota per essere sollevato deve essere anche di piccole dimensioni, altrimenti la vedo dura... se uno è della stessa stazza di Paul Tracy dubito fortemente che non possa accadere (e se state per chiedermi chi è Paul Tracy, vi invito fortemente a googlarlo e a farvi una cultura).
...
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...Okay, parlando di Barrichello e di piloti in formato mignon mi sono distratta. Dov’eravamo rimasti? Ah, già, a Britney Bitch e al Gangster Rapper che rientravano in momenti diversi.
Britney Bitch: “Le mie gomme sono ormai andate.”
Team: “Box this lap.”
Gangster Rapper: “Le mie gomme no.”
Dieci giri dopo: “Box this lap.”
Gangster Rapper: “No, ma io voglio finire la gara con questo set! Si guida meglio sui cerchioni. Voglio fare qualcosa di nuovo e vincere!”
Britney Bitch: “Sì, il torneo di jenga... non vedi che sto recuperando un secondo e mezzo al giro? Vuoi rimanere in pista a prenderlo in quel posto? Chi sei, Ferniiii in incognito?”
Ferniiii: “Ehi, ma io cosa c’entro?”
Gangster Rapper: “Nulla, quindi taci. Comunque il team non me la racconta giusta. La mia macchina va più piano di una volta.”
Team: “La colpa non è della macchina. Sei tu che hai abbandonato il biondo platino e sei tornato al tuo colore. Questo fa calare le prestazioni. Chiedi a un certo Jacques, se non ti fidi.”
Gangster Rapper: “E va bene, mi avete convinto. Montatemi un paio di gomme con cui possa superare Britney Bitch stando in bilico su tre ruote.”
Team: “Ma non puoi stare in bilico su tre ruote! Va contro le leggi della fisica.”
Gangster Rapper: “Ecco, lo sapevo. Così non vale. Lascio la Formula 1 e mi candido come personaggio di Driven!”
Voce fuori campo: “Questo dimostra chiaramente che c’è un complotto.”
Team: “Un complotto di che tipo, tanto per essere più precisi?”
Voce fuori campo: “Adesso non chiedere troppo, non è necessario indagare sul tipo di complotto, l’importante è affermare che ci sia.”
Gangster Rapper: “Ti do io un suggerimento. Dopo Singapore è accaduto qualcosa, perché i miei problemi sono iniziati allora.”
Voce fuori campo: “Sììììì, ora mi è tutto chiaro! Britney Bitch è morto per un’indigestione di cibo singaporese ed è stato rimpiazzato da un sosia! Per questo ora sta tornando a vincere.”
Gangster Rapper: “Sono d’accordo! Secondo me è proprio così ed è stato sostituito da Keke, che ora corre al suo posto!”
Britney Bitch: “Cosa, cosa, cosa?! Mio padre mi somiglierebbe?”
Rubinho: “Che complottisti da quattro soldi! Tra l’altro dovrebbero pagarmi i diritti d’autore. Sono io che correvo spacciandomi per mio padre.”
L’Autrice©: “Idolo estremo!”
Voce fuori campo: “L’unico idolo è il Gangster Rapper! Tu stessa sei un complotto!”
L’Autrice©: “Lo ammetto, è un onore.”
Com’è andato a finire il complotto? Mhm... che le posizioni, a conti fatti, non sono cambiate... altrimenti se lo fossero ci sarebbe stato un complotto di tipo diverso. Anzi, no, ne dubito fortemente: secondo me qualunque fosse stato il risultato si potevano affermare ugualmente le stesse cose, perché non c’è peggiore tifoso di quello che, ormai assuefatto dalla vittoria del proprio idolo, non riesce neanche lontanamente a immaginare che anche altri piloti possano vincere.
A proposito di polemiche, ne ho trovata un’altra bellissima, su un sito italiano che tecnicamente dovrebbe essere neutrale, ma i cui utenti sono palesemente schierati pro-Ferrari. Su quel sito c’è chi ama e chi odia gli ex piloti Ferrari......... no, non proprio. Dal momento che quando si tratta di Massa al massimo c’è chi è soddisfatto dei suoi risultati in Williams e chi è indifferente, direi che c’è chi ama e chi odia gli ex piloti Ferrari che per qualche ragione sono controversi. Uno di loro è quello che adesso sta in McLaren. Ho assistito a uno scontro di opinione tra fanboy accaniti, hater accaniti e gente capace di avere una visione semi-oggettiva delle cose. Mi sono ritrovata, infine, a leggere un’invettiva di un tizio che sosteneva che non ha senso fare certi discorsi, perché non esistono più i “veri piloti di una vola come Clark, Stewart e Prost.” Yeaaaaaahhhhh, uno che conosce l’esistenza di piloti diversi da Fangio, Lauda, Senna e Schumacher! Avrà detto una banalità con poco senso, ma ci ha messo un minimo di impegno in più rispetto ad altri! Poi va beh, non mi è chiaro perché i “piloti di una volta” siano solo quelli famosi o quelli che hanno vinto dei titoli, ma non ha importanza. Ci sono cose che non hanno importanza, come che cosa c’entri tutto ciò con Alonso, ma non mi pongo troppi problemi.
Ritorniamo a noi e ritorniamo al podio, dove Iceman non è stato poi così soddisfatto, a quanto posso immaginare.
Come rappresentante della Mercedes c’era una donna sconosciuta.
“Non sono una sconosciuta! Mi chiamo Kim Stevens.”
“Stevens... ora è tutto chiaro! Mi sembra ovvio che nessuno ti conosce!”
A condurre le interviste sul podio c’era David Mascella e, dopo la presenza di Barrichello, era un’altra cosa epica e old style...
Poi sì, va beh, non ho bisogno di andare fino ai tempi di Jim Clark per definire qualcosa “old style”, ma non ha importanza. Ci sono cose peggiori nella vita, tipo il fatto che sono le 22.13 di lunedì 30 novembre e che la mia connessione internet, per qualche ragione, va molto a fatica, cosa che mi fa inca**are e non poco, dato che pago un anno per l’altro.
Va beh, concludiamo. Da un gran premio non alcolico all’altro, questo è quanto scrivevo nel commento al gran premio del Bahrein: “salvo stravolgimenti esagerati, Hamilton vincerà questo mondiale, che Vettel e Rosberg battaglieranno per la seconda posizione in classifica e che dietro, a seguire, ci saranno Raikkonen, Bottas, Massa e Ricciardo, in questo esatto ordine, a completare i primi sette.” Come analisi è stata abbastanza accurata, solo una cosa ho sbagliato, dato che il Kiwi mi ha trollata. Però Dani-Smile ha chiuso ottavo. Quella di Vettel e Rosberg non la ritengo un errore: non ho specificato chi dei due l’avrebbe spuntata, per il secondo posto.


Non resta che aggiungere il risultato della gara, in attesa che giunga il momento di riuscire a pubblicare questo commento, che è stato il seguente: 1. Rosberg (Mercedes), 2. Hamilton (Mercedes), 3. Raikkonen (Ferrari), 4. Vettel (Ferrari), 5. Perez (Force India), 6. Ricciardo (Redbull), 7. Hulkenberg (Force India), 8. Massa (Williams), 9. Grosjean (Lotus), 10. Kvyat (Redbull), 11. Sainz (Toro Rosso), 12. Jenson Button (McLaren, 13. Bottas (Williams), 14. Ericsson (Sauber), 15. Nasr (Sauber), 16. Verstappen (Toro Rosso), 17. Alonso (McLaren), 18. Stevens (Marussia), 19. Merhi (Marussia), DNF. Maldonado (Lotus).

Forse un giorno, quando mi guarderò indietro e cercherò di ricordarmi di quest’ultimo gran premio stagionale, vedrò le cose nella loro ottica migliore e vedrò i fatti di questa domenica come la fine pittoresca (o forse è meglio dire ostentatamente pittoresca, data la cultura dell’apparire talvolta forzatamente pittoreschi che mi sembra domini ad Abu Dhabi) di un campionato. Oggi non la vedo così: la vedo piuttosto come una liberazione e come un ritorno alla normalità... perché sì, alla normalità ci siamo già tornati e non so dire se sia un bene o un male.
Concludo con una riflessione: più la gente dice che più il tempo passa e più la Formula 1 cambia, più a me sembra che sia sempre tutto uguale.


domenica 29 novembre 2015

GRAN PREMIO DI ABU DHABI: GARA

Domenica 29 Novembre: ad Abu Dhabi finisce il campionato di Formula 1, con la gara che parte al tramonto alle 17.00 locali. Come al solito scattano dalla prima fila le due Mercedes e, in sintesi, questa è la griglia di partenza aggiornata per effetto delle penalità: Rosberg, Hamilton, Raikkonen, Perez, Ricciardo, Bottas, Hulkenberg, Massa, Kvyat, Sainz, Verstappen, Button, Maldonado, Nasr, Vettel, Alonso, Ericsson, Grosjean, Stevens, Merhi. Tutti partono con supersoft eccetto Vettel, Ericsson, Grosjean e Stevens sulle soft.

Si parte e Rosberg mantiene la leadership mentre Raikkonen e Perez vanno a insidiare Hamilton ma devono accodarsi mentre Hulkenberg risale in quinta posizione. Dietro Bottas perde posizioni e le Williams, le Redbull  e le Toro Rosso si ritrovano in lotta tra di loro. Dietro Maldonado e Alonso si toccano: Maldonado si ritira mentre Alonso riesce a proseguire fino ai box da dove uscirà in ultima posizione. Cose che nessuno si sarebbe mai aspettato prima del replay: Alonso si era già toccato con Ericsson, poi è andato a travolgere l’incolpevole Maldonado; verrà successivamente penalizzato con un drive through.
Continuano nei primi giri i duelli nella seconda parte della top-ten: Ricciardo è stabilmente sesto mentre al terzo giro Massa supera Sainz per il settimo posto e Kvyat e Bottas sono ancora in lotta per il nono post ed è il pilota della Redbull a spuntarla.

I pitstop per montare le soft iniziano abbastanza presto: Kvyat si ferma al 5° giro, mentre intanto Ricciardo risale al quinto posto dopo un acceso duello con Hulkenberg. Vettel intanto supera Verstappen e si porta in top-ten. Al 7° rientrano Perez, Ricciardo e Massa, nei giri successivi anche Hulkenberg e Sainz: posizioni invariate al ritorno in pista. Al 9° giro colpo di scena: Bottas esce dal box mentre sopraggiunge Button, i due si toccano e Bottas torna in pista perdendo pezzi con mezza ala anteriore mancante. Rientrerà in pista un giro dopo per sostituire l’ala anteriore e sarà successivamente penalizzato con uno stop and go per unsafe release.
I primi quattro sono Rosberg, Hamilton, Raikkonen e Vettel, nessuno di loro si è ancora fermato e Vettel potrebbe proseguire più a lungo degli altri essendo già su gomme soft, così come Grosjean ed Ericsson, rispettivamente quinto e settimo, uno davanti e uno dietro a Perez. 11° giro: si fermano Rosberg e Raikkonen, mentre Hamilton rientra un giro più tardi. Dopo la sosta Rosberg è ancora in testa, mentre Vettel al momento è in seconda posizione (Hamilton lo supererà tre giri dopo mentre ancora due giri dopo Vettel lascerà passare Raikkonen, più veloce di lui, per il terzo posto). Perez e Grosjean frattanto sono in lotta per il quinto posto con Perez che riesce a passare, mentre anche Ericsson perde posizioni.

Vettel si fermerà a 24° giro tornando in pista in sesta posizione: sono risaliti Perez e Ricciardo grazie alla sua sosta.
Per gli altri piloti è già arrivato il momento di fermarsi per la seconda volta: Hulkenberg al 25°, Kvyat al 26°, Ricciardo e Massa al 27°, Perez al 28° e poi a seguire anche gli altri.
Rosberg rimane in pista, perdendo lentamente terreno nei confronti di Hamilton (da sei secondi dopo la prima sosta il gap scende a poco più di un secondo), fino al 31° e segue due giri più tardi Raikkonen che, a causa di difficoltà nel montaggio di una gomma perde tre o quattro secondi di troppo: tornerà in pista quarto dietro a Vettel ma lo passerà tre giri più tardi.
Vettel si ferma al 40° per montare le supersoft, tornando in pista nuovamente alle spalle di Ricciardo, ma lo supererà un giro più tardi risalendo in quinta posizione e lanciandosi all’inseguimento di Perez.
Nel frattempo Hamilton prosegue, momentaneamente in testa alla gara, ma perdendo un secondo e mezzo al giro da Rosberg; dopo che il team gli ha comunicato l’impossibilità di rimanere in pista con quelle gomme fino alla fine si decide a rientrare al 42° montando ancora gomme soft e tornando in pista con 12 secondi di svantaggio nei confronti del compagno di squadra. Tra i primi cinque soltanto Vettel ha gomme supersoft e andando più veloce di Perez riesce a avvicinarsi notevolmente e a superarlo quando mancano dieci giri alla fine.
Fuori dalla top-ten sono scintille tra Button e Verstappen, con i due che hanno un lieve contatto quando Verstappen supera Button. Il pilota della Toro Rosso verrà penalizzato con uno stop and go applicato post-gara per avere tratto vantaggio dall’essere uscito dalla carreggiata. Verstappen sarà anche messo sotto indagine per avere ignorato le bandiere blu in un altro momento della gara.
C’è un sorpasso anche nelle zone finali della top-ten, con Massa che strappa l’ottava posizione a Kvyat. Quest’ultimo nel corso del penultimo giro verrà superato anche da Grosjean che, scatenatissimo sulle supersoft, aveva da poco superato anche Sainz.

Nella parte conclusiva della gara Hamilton si avvicina a Rosberg, ma non abbastanza da potere arrivare a impensierirlo.
I due conquistano la dodicesima doppietta stagionale, polverizzando qualunque record precedente (record che se non sbaglio apparteneva alla McLaren nell’epoca in cui il binomio McLaren Honda era un binomio vincente).

I TOP E I FLOP
Mercedes: partono davanti, arrivano davanti e sembra che nulla possa mettere in discussione il loro risultato, insomma, roba da top. Top dei top ai piloti: prima perché rischiano di crashare tra di loro nel giro d’onore, poi perché Rosberg si mette a fare vietatissimi burnout.
Ferrari: Raikkonen parte terzo e mantiene la posizione, Vettel parte indietro ma per un mix di strategia e abilità del pilota il risultato finale è indubbiamente il migliore che potessero ottenere. Top.
Force India: ancora una volta ottengono un risultato decisamente apprezzabile, con Perez che tra i due piloti sembra ancora una volta quello in forma migliore. Top; tra i due piloti uno in particolare che, pur non facendosi notare troppo è riuscito a ottenere un altro risultato notevolissimo.
Redbull: l’impressione è che non facciano né più né meno di quanto ci si aspettasse da loro, non hanno il passo di chi li precede ma dimostrano di potersela giocare alla pari con le Williams. Né top né flop.
Williams: ancora una volta ai box qualcosa va storto, stavolta si tratta di un unsafe release, proprio quando Bottas si giocava la quarta posizione in classifica con Raikkonen. Difficilmente ce l’avrebbe fatta visto quanto ha dimostrato la Williams nel weekend, ma quantomeno avrebbe potuto fare una gara in linea con quella del compagno di squadra, arrivando più o meno dove era partito, una volta che si erano stabilizzate le posizioni. Flop, per la solita ragione del solito.
Toro Rosso: il discorso è più o meno analogo a quello fatto per le “sorelle maggiori” Redbull, con la sola differenza che, diversamente dai piloti Redbull, quelli della Toro Rosso si sono ritrovati più spesso in azione. Non prendono punti, non per particolari demeriti ma più che altro perché Verstappen spiattella una gomma e perché alla fine Grosjean va più veloce di Sainz. Né top né flop.
Lotus: Grosjean parte tra gli ultimi e arriva in top-ten... saranno anche messi male, ma quantomeno hanno azzeccato la strategia giusta per rimontare con l’unica vettura rimasta in pista dopo la prima curva.
McLaren: Button salva il salvabile (ma davvero? c’è qualcosa di salvabile?), permanendo sempre lontano anni luce dalla zona punti ma arrivando quantomeno davanti alle Sauber e ai piloti rimasti coinvolti in qualche casino; Alonso invece fa strike alla prima curva, a un certo punto in gara inizia a lamentarsi che è il caso di ritirarsi ma poi prosegue arrivando al traguardo con due giri di ritardo. Per definire il team non uso il termine “flop” solo perché “no comment” è più pittoresco.
Sauber: partono indietro, arrivano indietro, nessuno li vede, ma almeno sono arrivati davanti a una delle McLaren. Né top né flop.
Marussia: fuori Rossi, di nuovo dentro Merhi, la situazione non cambia; uno parte dall’ultima fila, uno parte dai box... però arrivano, in pratica è la stessa solita storia. Né top né flop.

OSSERVAZIONI RANDOM
> La presenza di Rubens Barrichello nel box della Ferrari è stata pittoresca e strappalacrime, soprattutto dopo che sulla Rai avevano mandato in onda un servizio pre-gara in cui Stella Bruno lo intervistava e parlavano di Hockenheim 2000, mostrando nel frattempo delle immagini di quel gran premio, tipo quando Rubens sul podio si è asciugato le lacrime con la bandiera del Brasile.
> La presenza di Kimi Raikkonen sul podio in terza posizione è stata pittoresca e ha suscitato in me qualche risata, dato che sembra che ce l’abbia per abitudine di finire sul podio proprio nelle occasioni in cui c’è l’alcool; tra l’altro menzione doverosa la donna che era sul podio a consegnare un trofeo poi lo guardava come se fosse stata l’ottava meraviglia del mondo.
> In questo gran premio c’è stato un solo ritirato, e vista la sua identità l’intervista che ha rilasciato è stata comunque consolatoria.
> Ivan Capelli sembra fin troppo preoccupato per il fatto che Rosberg e Hamilton sembrano sopportare a malapena di essere all’interno della stessa stanza.
> La rappresentante del team Mercedes sembra non essere particolarmente infastidita dal fatto che Rosberg e Hamilton le abbiano rovesciato in testa l’acqua brillante al retrogusto di petali di rosa... ci potrei scommettere che invece Raikkonen era infastidito e anche parecchio dal fatto che l’acqua brillante al retrogusto di petali di rosa non avesse il sapore dello champagne.
> David Coulthard ha fatto le interviste sul podio, apparendo vestito in modo molto più impeccabile e normale di quanto lo sarebbe stato Eddie Jordan al posto suo.
> Nella foto di gruppo dei piloti pre-gara i piloti della Ferrari e quelli della Williams erano vicini: Massa per fortuna era tra Raikkonen e Bottas prevenendo l’Apocalisse.

RISULTATO
1. Nico Rosberg Mercedes 1:38:30.175 
2. Lewis Hamilton Mercedes +8.217 
3. Kimi Raikkonen Ferrari +19.430
4. Sebastian Vettel Ferrari +43.735
5. Sergio Perez Force India +63.952
6. Daniel Ricciardo Red Bull +65.010
7. Nico Hulkenberg Force India +93.618
8. Felipe Massa Williams +97.751
9. Romain Grosjean Lotus +98.201
10. Daniil Kvyat Red Bull +1:02.371 
11. Carlos Sainz Toro Rosso +1:03.525
12. Jenson Button McLaren +1 Lap 
13. Valtteri Bottas Williams +1 Lap 
14. Marcus Ericsson Sauber +1 Lap 
15. Felipe Nasr Sauber +1 Lap 
16. Max Verstappen Toro Rosso +1 Lap 
17. Fernando Alonso McLaren +2 Laps 
18. Will Stevens Manor +3 Laps 
19. Roberto Merhi Manor +3 Laps 
DNF. P. Maldonado Lotus +55 Laps

Milly Sunshine© per F1GC.

sabato 28 novembre 2015

GRAN PREMIO DI ABU DHABI: QUALIFICHE

Siamo giunti ad Abu Dhabi, che come l’anno scorso e come in alcuni degli anni precedenti segna la fine del campionato di Formula 1. Le qualifiche partono alle 17.00 ora locale, al tramonto, così come alla stessa ora partirà la gara domani.

Q1: fino all’ultimo momento sembra che non ci saranno colpi di scena, se non che per un’incomprensione tra Vettel e il box Ferrari il pilota abortisce il giro che avrebbe dovuto consentirgli l’accesso alla Q2. Si ritrova quindi 16° e primo degli esclusi, davanti ad Alonso (che ha riportato una foratura nelle fasi conclusive della prima manche), Ericsson (che via radio parlava di un non meglio specificato problema alla vettura) e alle Marussia, in cui fa ritorno Merhi per l’ultimo gran premio stagionale. Lo spagnolo è autore dell’ultimo tempo, ma partirà ultimo Stevens a causa di una retrocessione.

Q2: di gran lunga più tranquilla è la seconda manche, in cui l’unico “colpo di scena”, se così si può chiamare, è la Lotus di Grosjean che rimane ferma. Escono di scena Verstappen, Button, Maldonado e Nasr tra i piloti autori di un tempo. L’11° posto di Alonso in qualifica ad Austin rimane quindi il miglior risultato ottenuto dalla McLaren in qualifica.

Q3: come già evidente dalle manche precedenti la pole position si deciderà tra le due Mercedes, con Hamilton che potrebbe conquistare la 50esima pole in carriera e con Rosberg che potrebbe ottenere la sesta consecutiva. È quest’ultimo scenario quello che effettivamente si verifica e Hamilton deve accontentarsi della seconda posizione, davanti all’unica Ferrari ancora in pista e alla Force India di Perez, già autore di ottimi tempi nelle prove libere e nelle prime due manche. Seguono le Redbull, le Williams, Hulkenberg e Sainz in ordine sparso.

1. Nico Rosberg (Mercedes), 2. Lewis Hamilton (Mercedes)
3. Kimi Raikkonen (Ferrari), 4. Sergio Perez (Sauber)
5. Daniel Ricciardo (Redbull), 6. Valtteri Bottas (Williams)
7. Nico Hulkenberg (Force India), 8. Felipe Massa (Williams)
9. Daniil Kvyat (Redbull), 10. Carlos Sainz (Toro Rosso)
11. Max Verstappen (Toro Rosso), 12. Jenson Button (Mclaren)
13. Pastor Maldonado (Lotus), 14. Felipe Nasr (Sauber)
15. Romain Grosjean (Lotus), 16. Sebastian Vettel (Ferrari)
17. Fernando Alonso (McLaren), 18. Marcus Ericsson (Sauber)
19. Will Stevens (Marussia), 20. Roberto Merhi (Marussia)

Milly Sunshine per F1GC.


lunedì 16 novembre 2015

#18: Commento al Gran Premio del Brasile: 13-14-15 Novembre 2015

CRONACA GARA

Questo post, più che "commento al gran premio del Brasile" si potrebbe intitolare "storia di una settimana senza computer". E, per chi si stesse immaginando la sottoscritta trafficare su uno smartphone alla ricerca delle ultime news, vi smentisco: non ho mai sentito la necessità di avere uno smartphone, visto che generalmente il mio cellulare trascorre tutta la giornata in un angolo della borsa senza che io sia mai consapevole al 100% del fatto che sia acceso o spento, di conseguenza quando sono senza computer non ho un altro accesso alla rete. Non ci sono stata abituata, perché ho avuto la fortuna che per quattro lunghi anni il mio computer vecchio ha funzionato giorno e notte, ma stavolta è accaduto. Dopo problemi su problemi martedì l'ho portato dal tecnico che, quando ha visto quanto era malmesso, mi ha fatto notare che a ripararlo avrei speso di più che a comprarne uno nuovo. E difatti ho optato per comprarne uno nuovo al quale, augurandogli una vita lunga e colma di successi, ho messo il nome Bernie. Poi sì, per trolleggiare un po' ho deciso di allungarlo in Dr. Bernie Miller, in onore di tale Dr. Jack Miller di cui ho parlato in un post di qualche tempo fa sulla Indy Racing League dell'epoca della scissione IRL/CART, che vi suggerisco di leggere qualora siate interessati ad approfondire il fatto che un dentista abbia gareggiato nella 500 miglia di Indianapolis.
A proposito di 500 miglia di Indianapolis, più o meno al secondo posto nelle mie gare preferite si piazza il gran premio del Brasile, perché... oh, suvvia, importa davvero che ci sia un perché? Il Gran Premio del Brasile mi piace, punto e basta. Mi piace da anni, perché nel 1994 dopo averlo visto a casa dei miei nonni all'ora di cena (non so a che ora fosse, ma sono propensa a credere che all'epoca i miei nonni cenassero un po' in anticipo su quello che io percepisco come ora di cena) il giorno dopo narrai quanto accaduto alla mia maestra d'asilo. Mi piace da anni, perché nel 2003 accaddero cose epiche. Mi piace da anni, perché nel 2006 Massa indossò una tuta verde-oro. Mi sarebbe piaciuto ancora di più se nel 2009 Barrichello, che partiva dalla pole position, fosse riuscito a vincere la gara, o almeno mi sarebbe piaciuto non essermi persa la prima ora della gara, ma non si può avere tutto dalla vita.
Tornando a noi: si avvicinava il gran premio del Brasile e io non ero minimamente al corrente di quanto stesse accadendo fuori dalle piste in attesa dell'evento imminente. Per esempio lunedì sera Hamilton ha avuto una disavventura lungo le strade di Montecarlo, quando dopo una festa, in giro per strada, ha centrato in pieno alcune macchine parcheggiate. Per esempio nei giorni successivi pare non avere nemmeno ricevuto tante critiche per l'accaduto... ma d'altronde negli ultimi due o tre anni Hamilton è percepito come il salvatore della patria: se qualcosa del genere l'avesse combinato un po' di tempo prima, sarebbe stato descritto come un pericoloso criminale intento a distruggere il mondo, il che è un po' quello che accadrebbe se la stessa disavventura fosse capitata a un pilota che attualmente ha una pessima reputazione. Aspetta... piloti che hanno una pessima reputazione? Tralasciando Maldonado troppo poco rilevante perché quanto accade nella sua vita privata possa conquistarsi un posto nella cronaca, di piloti che hanno una pessima reputazione non ce ne sono più: non lo è Vettel perché corre per la Ferrari (e poi, non essendo avvezzo agli scandali, al massimo si sarebbe beccato qualche presa per i fondelli), non lo è Rosberg perché non è mai stato un serio concorrente al titolo (e comunque, non essendo avvezzo agli scandali le considerazioni sarebbero le stesse anche nel suo caso), non lo è Alonso perché da potenziale bad-boy si è trasformato in uno che generalmente viene preso per i fondelli per le prestazioni dei motori Honda.
Non ero al corrente di quanto accadeva perché la mia unica fonte di informazione era il notiziario che sentivo al lavoro, su Radio Playstudio e poi su RTL 102-5 quando le interferenze causate dalla presenza di un aeroporto a pochi chilometri di distanza ha mandato definitivamente in palla Radio Playstudio. Ovviamente sui notiziari di due minuti della radio, di Formula 1 non se ne parla quasi mai, ma giovedì ho comunque sentito la notizia alla quale è stato aggiunto anche che Hamilton ha avuto l'influenza. Cosa ci facesse in giro in piena notte mentre era ammalato non siamo tenuti a saperlo.
Le gioie di essere corregionale della Ferrari si sono finalmente fatte sentire quella sera stessa: aspettando il meteo regionale delle 20.00 su Raitre, ho beccato l'ultimo servizio del telegiornale regionale, che era sulla Formula 1. Hanno intervistato Massa, che ha parlato delle sue vecchie vittorie a Interlagos. Hanno intervistato Vettel, lo intervistava la Stellona e gli ha chiesto se la Ferrari è forte in Brasile. Vettel ha risposto, con la filosofia brasiliana della presa per i fondelli: "La Ferrari è sempre forte." Mi sono girata verso la TV e ho sgranato gli occhi. Quando ho verificato che era biondo con gli occhi azzurri non ci ho voluto credere. Chissà, forse era doppiato da Massa (non in senso motoristico) quando ha risposto a quella domanda. Altrimenti era posseduto, e in effetti al gran premio del Brasile può essere che i piloti siano posseduti dal Gufo di Interlagos, il che porterebbe ciascuno degli altri piloti ad essere Feliiii in incognito. Guarda caso gli altri piloti oltre a Feliiii sono diciannove, il che è un chiaro messaggio subliminale.
Torniamo in tema: subito dopo è stato annunciato che anziché 20 grid girl ci sarebbero state metà grid girl e metà grid boy. Mi sono sentita sollevata dal non avere un computer a disposizione, perché stare lontana da tumblaaaaahhhh è stata una manna dal cielo. Già a causa dei problemi al PC avuti in precedenza c'ero stata poco all'epoca in cui la Susina ha annunciato, una decina di giorni fa, il ritiro dalle competizioni. Su tumblaaaaahhhh hanno gridato allo scandalo, perché la colpa è della Formula 1 che è troppo sessista e della Williams che non le ha mai dato una possibilità concreta, quando lei avrebbe fatto molto meglio dei piloti attuali. Considerando che la Susina perfino nelle serie minori non ha mai vinto una gara (e per "non ha mai vinto una gara" non intendo dire che abbia ottenuto secondi e terzi posti), io qualche piccolo dubbio ce l'avrei. Poi sì, Tumblaaaaahhhhh ha una visione F1-centrica dell'automobilismo. Nonostante chiunque rimanga fuori dalla Formula 1 si trovi un volante altrove, il fatto che la Susina non fosse nemmeno intenzionata a farlo è inesistente. Che poi quando è salita su una Formula 1 abbia girato su dei tempi accettabili è un altro discorso: con tutta probabilità anche moltissimi altri piloti di serie minori l'avrebbero fatto.
Tra una cosa e l'altra è arrivato venerdì. Non avevo il computer e non sono stata in casa che alla mattina, quindi non ho saputo che sabato cos'era successo nelle prove libere. Di fatto c'era chi aveva fatto delle papere, chi aveva superato con la bandiera rossa (Bo77as, che si è beccato tre posizioni da scontare sulla raccolta punti), chi aveva rotto il milionesimo motore stagionale (piccolo indizio: è spagnolo e ha la barba) e quant'altro.
Poi è arrivato il sabato, la mattina sono andata a prendere il computer nuovo, finalmente mi sono aggiornata sul venerdì e poi alle 17.00 è giunta l'ora delle qualifiche.
Non pioveva.
Non c'erano gufi in vista (a parte uno, su una vettura bianco-Martini).
Insomma, non stavano accadendo tutte le cose che di solito accadono a Interlagos.
Oh, aspetta, c'era un gruppetto di gente che indossava tute in stile anni '80 che saltellando urlavano il nome di Senna, quindi sì, le cose tipiche di Interlagos tutto sommato stavano accadendo. Uno di loro, che indossava una tuta della Williams, dalla stazza sembrava un pluricampione di gara di hamburger + birra e, mentre saltellava la pancia gli andava su e giù.
Poi c'era, da un'altra parte, uno travestito da pollo.
In generale, anche quelli vestiti in modo normale erano lì che saltavano, urlavano e facevano un gran casino.
Erano esaltati per quanto accadeva in pista? Non direi: in pista le macchine non erano ancora scese.
Semplicemente il pubblico brasiliano è il pubblico brasiliano: seppure i messicani siano sembrati ancora più calorosi e infervorati, anche i brasiliani non scherzano. Quest'anno che avevano due gloriosi alfieri verde-oro, poi... e peraltro anche omonimi!
A proposito di verde-oro, sono rimasta alquanto delusa. Avevo sperato per giorni e giorni di vedere Feliiii indossare una tuta celebrativa, ma non è accaduto.
In ogni caso i due brazileiros si davano da fare.
Luigi Filippo: "La la la la la la la la la, samba de Janeiro!"
Feliiii: "Tanto per curiosità, cosa stai facendo?"
Luigi Filippo: "Sto facendo la mia passeggiata trionfale facendomi ammirare dai miei fan."
Feliiii: "Ai tuoi fan non interessa niente di te. Stanno urlando per l'eccitazione nella speranza che un giorno nasca un altro Senna. E, no, non mi riferisco a quello che fa il telecronista su Sky Uk."
Il pubblico: "Senti, noi non siamo schizzinosi, amiamo chiunque sia brasiliano e in realtà anche chi non è brasiliano. A dirla tutta perfino la presenza dei piloti non è fondamentale. Ormai siamo già spompati, abbiamo passato le scorse quattro ore a saltare. Siamo venuti qui per smaltire il pranzo, dato che abbiamo fatto una mega sfida di hamburger e birra! It's time for samba!"
Feliiii: "Te lo credo che it's time for samba. LUIGI FILIPPO LEVATI DI TORNO!"
Luigi Filippo: "Perché, cosa succede?"
Feliiii: "Vaff... io sono qui per qualificarmi, non per fare la danza del pannello da schivare, nel cui campionato mondiale non ci sono mai stati vincitori colombiani!"
Luigi Filippo: "Qualificarsi è troppo mainstream. Potresti rimanere fuori dalla Q2 per andare a prendere il sole dopo essere rimasto a piedi ed esserti appropriato della sedia di un commissario."
Feliiii: "I piloti che guidano vetture serie non fanno queste cose."
Ferniiii: "Infatti io non guido una vettura seria. E ho altre sorprese in mente. Sto solo aspettando Jensinho."
Feliiii: "A proposito, dov'è Jensinho?"
Ferniiii: "E' in pista che tenta di passare in Q2, ma non ce la farà."
E infatti Jensinho non ce l'ha fatta, mentre Feliiii sì. I piloti della Sacra Cenerentola e Maldiiii erano già pronti per il mega-torneo di jenga. Aspettavano i McLaren Boys... che non c'erano.
Voce fuori campo: "Scusate, dove sono Ferniiii e Jensinho?"
Ferniiii & Jensinhooooo: "POWEEEEEEEEEERRRRRRR! Siamo riusciti a eludere la sicurezza e a salire sul podioooooo!"
Un tizio della McLaren con la macchina fotografica in mano: "Sorridete e urlate: like a Webbiiii! E no, vi vieto tassativamente di grattarvi le parti intime nel pensare a lui."
I commenti post-scenetta comica:
Jensinho: "Non so se verremo sanzionati per questo, ma è stato più divertente che essere sanzionato per avere cambiato mezza macchina."
Ferniiii: "Che problema c'è? Mhm... che ho rotto due motori in due giorni? O che domani userò il dodicesimo? O che il frullatore che ho vinto era guasto?"
Oh, dimenticavo!
C'era stato un Ferniiii-moment prima delle qualifiche. Ferniiii ha fatto due dichiarazioni una più sorprendente dell'altra:
1) è convinto che la McLaren sia la unica alternativa alla Mercedes... non si sa quando, però, perché tecnicamente se le cose vanno avanti così la McLaren potrebbe tornare vincente dopo che il periodo vincente della Mercedes è già finito da anni;
2) il giorno in cui si ritirerà dalla Formula 1 non farà più nulla che abbia a che vedere con la Formula 1 e chissà, magari trascorrerà il suo tempo accompagnando dei bambini a scuola... questo significa che il sogno di vedere un Glorioso Discendente Martire potrebbe realizzarsi!
Finita la Q2 (in cui l'evento principale è stato il giretto sul podio dei McLaren Boys) sono usciti di scena i soliti, tra cui anche Luigi Filippo che sentiva già puzza di penalità.
In seguito ho appreso su tumblaaaahhhh che pare che Feliiii abbia cercato con scarso successo di convincere i commissari a non penalizzare il suo connazionale.
Qualcosa del genere:
"No, vi prego, non fatelo partire indietro, ci penso io a lui! Ho già una bottiglia rotta nella manica, omaggio di un mio pseudo-compagno di squadra..."
Rimasto in pista un solo brasiliano, o per dirla diversamente un solo Felipe, il pubblico non sembrava particolarmente impressionato e continuava a urlare e saltellare così come se niente fosse.
In realtà l'hanno fatto ugualmente anche quando Feliiii ha concluso solo ottavo, davanti a Dani-Smile che sarebbe andato a sorridere in ultima fila dopo avere cambiato il motore e davanti a Verstappino.
Fuori una Williams dalla top-6 ci è entrato Hulk, mentre la top-5 era tutta questione di Mercedes, Ferrari e Williams.
Bo77as si è piazzato quarto tra i due Ferrari Boys, mentre davanti era tutta questione delle Mercedes.
Venivamo da quattro pole position consecutive di Rosberg e abbiamo avuto finalmente una grande sorpresa: Rosberg ha ottenuto un'altra pole! Era la quinta pole consecutiva e non aveva mai ottenuto cinque pole consecutive in carriera. Ora sì.
Le ultime sei pole, in aggiunta, le ha ottenute qualcuno che non era Hamilton. Ora, però, direi di concludere, mettendo le cose in chiaro. E' andata così: Rosberg - Hamilton, Vettel - Bottas, Raikkonen - Hulkenberg, Kvyat - Massa, Ricciardo - Verstappen, Nasr - Sainz, Perez - Ericsson, Grosjean - Maldonado, Button - Rossi, Stevens - Alonso; questa sarebbe stata la griglia di partenza senza le penalità. Però le penalità c'erano e l'unico che non ne sarebbe stato intaccato era Ferniiii, che era maledettamente ultimo perché mentre gli altri avevano fatto un tempo lui non ce l'aveva.
Torniamo alle sei pole position di Hamilton: pare che domenica, prima della gara, sulla BBC(?) David Mascellone abbia osservato che, fin dalla volta in cui rischiò la squalifica per la questione della temperatura delle gomme, Hamilton non ha più ottenuto pole position. Questa osservazione non era rilevante, ma Mascella si è ritrovato un ottimo veggente: non c'entra nulla con Hamilton, ma la questione della temperatura delle gomme sarebbe tornata a farci visita, mentre l'aura del Gufo di Interlagos, in forma di gufo travestito da rana che si morde la coda, si iniziava a espandere a macchia di leopardo. No, non preoccupatevi, non c'entra nulla Irvine. C'entra un altro che è stato compagno di squadra di Schumacher in Ferrari, ma questo non lo rende Irvine.
E, a proposito di ex compagni di Schumacher in Ferrari, purtroppo in assenza di Barrichello nessuno racconta più la storiella della nonna di Barrichello che abitava fuori dal circuito in una villetta a pochi passi dall'Arquibancadas.
In ogni caso i dati di fatto ci sono e sono sempre gli stessi: il circuito di Interlagos sorge a Sao Paulo, che è grande come l’Umbria ed è la città natale di Ayrton Senna, è dedicato a Carlos Pace, un altro che in quella città ci è nato, non ce l’ha ricordato nessuno ma lo dico lo stesso, Sao Paulo è anche la città della nonna di Barrichello, dello stesso Barrichello, di Massa e delle sue centinaia di parenti, è la città di Pedro Diniz e di Lucas Di Grassi, di Emerson Fittipaldi e familiari vari... e potrei continuare all’infinito: a Sao Paulo sono nati tantissimi piloti. Accanto al circuito di Interlagos ci sono dei laghi artificiali e sono certa che se in “Driven” avessero gareggiato a Interlagos qualcuno sarebbe finito dentro a un lago. Mazzoni non le ha menzionate quest’anno, ma ci sono anche le case popolari del progetto Singapura, che sorgono laddove un tempo sorgeva favela; tale progetto si chiama così perché è stato finanziato dalla città di Singapore, luogo dove evidentemente hanno talmente tanti soldi che ne hanno dati un po’ in beneficienza anche ai brasiliani. Poi sì, ci sono un po’ di curve con dei nomi pittoreschi tipo la “curva do sol”, ma non è niente a confronto del circuito cittadino su cui gareggiava la Indycar a Sao Paulo, in cui c’era una “S do samba”, circuito cittadino su cui in altra epoca dell’anno si svolge il carnevale.
Fine del vaneggiamento, si passa alla partenza: SCATTANO LE VETTUREEEEEEEEEEE e Britney Bitch mantiene la posizione, con grande disappunto di tutti quelli che stavano già polemizzando chiedendosi se il sorpasso del Gangster Rapper alla prima curva fosse o non fosse regolare. Eh, purtroppo non si può avere tutto dalla vita, a volte le polemiche non arrivano se non alla fine della gara, quando c’è un plot twist che capita così, alla cazzum, permettendo ai complottisti  di tirare fuori dal nulla immaginari complotti che dimostrano la loro fantasia galoppante.
Prima di arrivarci, dobbiamo passare per la partenza.
Non è successo nulla se non che Bo77as ha infilato un paio di vetture, portandosi in quinta posizione, alle spalle di Iceman.
Iceman: “Oh my vodka.”
Bo77as: “Vodkaaaaaaa! Chi ha parlato di vodka?”
Iceman: “No, ti prego, non facciamo un vodka party almeno per una volta.”
Bo77as: “Sì, infatti, siamo in Brasile, va bene anche qualche litro di caipirinha, tanto per cambiare un po’.”
Iceman: “Oh my Daniiii Smile.”
Bo77as: “Dov’è Daniiii Smile?”
Iceman: “Daniiii Smile esiste?”
Bo77as: “Credo di no. E nemmeno tu esisti, dato che stai fuggendo.”
Iceman: “Allo stesso modo non esiste Sebbiii.”
Sebbiiii: “E non esistono le Mercedes.”
Il Gangster Rapper: “Però Britney Bitch esiste e prima o poi mi avvicinerò abbastanza per spettinargli i capelli.”
Britney Bitch: “No, i capelli nooooo... Y.Y Sono preziosi, lo sai!”
Il Gangster Rapper: “Un giorno te li raserò! *-* YO, YO!”
Daniiii Smile: “Okay, nessuno mi sta cagando, ma dato che davanti non succede niente è bene che io mi impegni per mostrare un po’ di colori: quelli della Sacra Cenerentola.”
Rientrato per la prima sosta dopo due secondi contati, si è ritrovato dietro a Who’s That Guy, che nonostante non sia più al volante di un Coccodrillo Rombante, ha cercato di tenere testa a Daniiii Smile, finché ha potuto, guadagnandosi un’inquadratura più lunga di quelle che di solito gli sono dedicate.
A proposito di Sacra Cenerentola, nei giorni di assenza mi ero persa un rumor veramente epico, secondo cui un investitore americano vorrebbe investire nel team mettendo un pilota americano al volante... e non un pilota qualsiasi, bensì nientemeno che Dale Ear...Eaha…Erh… insomma, Dale Junior. Per quanto sia la cosa più strana che io abbia mai letto, è lo scenario più suggestivo che io possa immaginare! *_______*
Okay, abbandoniamo la mia fantasia di vedere Dale Junior in Formula 1 all’età di oltre quarant’anni (seconda soltanto alla fantasia di vedere Dale Junior fidanzato con Danica Patrick) e procediamo, perché purtroppo nessuno si è più filato né Who’s That Guy né Alex Non Sono Valentino Rossi, prossimo a uscire di scena per lasciare nuovamente spazio a Bloody Merhi per il gran premio di Abu Dhabi, dove spero che finalmente Bloody Merhi possa conquistare il mondo.
A Interlagos purtroppo nessuno ha conquistato il mondo: Britney Bitch era in testa, il Gangster Rapper era dietro di lui e le Ferrari differenziavano le strategie tanto per dimostrare che, se il loro destino era finire terzo e quarto, potevano farlo anche distinguendosi dalla folla.
Di fatto tra i primi quattro non accadeva nulla e neanche tra i “secondi quattro”, se non che, a detta di Mazzoni, delusi dal fatto che Feliiii fosse soltanto ottavo (per non parlare di dove fosse Luigi Filippo, protagonista peraltro di un balletto quasi indolore con il Real and Only Crashtornado), gli spettatori si erano messi tranquilli. WTF?! Il pubblico brasiliano ha l’obbligo morale di saltellare, ballare e urlare mentre sta assistendo al gran premio, quindi spero semplicemente che un fatto così irrilevante come il risultato del pilota di casa non li distolga dal loro brio festaiolo.
I messicani: “Se non dovesse accadere, verremmo ufficialmente proclamati i nuovi festaioli!”
I brasiliani: “OH OUR FELIIII CRY!”
Tra i primi quattro, o meglio, tra i primi due, c’è stato comunque anche un momento clou:
Gangster Rapper: “Guess who’s back?”
Britney Bitch: “Esatto, guess who’s BACK.”
Gangster Rapper: “E comunque a starti in scia le gomme vanno in poltiglia e mi deconcentro. Per cortesia vai più forte, se no poi dovrei tentare di superarti.”
Voce fuori campo: “Ma non è questo il tuo obiettivo?”
Gangster Rapper: “Sì, ma a Interlagos non si sorpassa.”
E mentre Verstappino, Checoooo e Grosjiiiii si piegavano in due dalle risate all’udire l’affermazione del Gangster Rapper, è andata a finire che il Gangster Rapper non ha cavato un gufo dal nido, se non centrando l’obiettivo di fare le gomme quadrate nella parte conclusiva della gara e lasciare la gloria, la vittoria, la fama e il successo a Britney Bitch che, al microfono di Martin Brundle, si sarebbe sentito dire che avrebbe dovuto pensarci prima.
Prima di arrivare a Martin Brundle, però, bisognava passare per il podio, sul quale sono giunti, come nel 90% dei casi, i Mercedes Boyssss e Sebby.
Sebby ha eluso la sorveglianza per portarsi sul podio il casco, per indicare lo stemma della Ferrari. EPIC WIN! Poi va beh, si è dimenticato di togliersi il cappello per l’inno nazionale, ma nessuno l’ha accusato di nulla o ha polemizzato in proposito, dato che per fortuna l’unico inno che si è sentito era il suo.
Davvero, non volevo che il gran premio del Brasile venisse rovinato dalle polemiche, dato che c’era uno splendido quadretto strappalacrime in cui il rappresentante della Mercedes era un tizio di mezza età dalla barba incolta, in cui Britney Bitch e Sebbyyyy sbevazzavano come due finlandesi e in cui il Gangster Rapper sembrava dormire in piedi a occhi aperti.
Poi è arrivato Martin Brundle.
Brundle: “Ehi, Britney, complimenti... però potevi pensarci prima!”
Britney: “Oh my Shining Brunette Star! Che acuta osservazione.”
Brundle: “Come ti senti, dopo questa vittoria?”
Britney: “Eh, immagino che tu non riesca a immedesimarti.”
Brundle: “Ora, Rapper, passiamo a te.”
Hammiiii: “EHI, PUBBLICOOOOOOOO! YO, YO!”
Il pubblico: “YEAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHH! SAMBAAAAAAA PARTYYYYYY!”
Brundle: “Ehm...”
Hammiiii: “YOOOOO, YOOOOO, YOOOOO! Ehm, scusa, Martin, hai detto qualcosa?”
Brundle: “No, no, figurati...”
Il pubblico: “YEAAAAAAAAHHHHHHHHHH!”
Brundle: “Okay, passiamo a te, Sebby. Perché non hai vinto oggi?”
Sebbyyyy: “Perché le Mercedes andavano più forte, come sempre.”
Martin Brundle se n’è andato.
I piloti se ne sono andati.
Il pubblico è rimasto lì: saltellava, cantava cori da stadio, ballava e quant’altro, probabilmente festeggiando la vittoria di Carlos Pace del 1976(?).
Infine siamo giunti al momento clou: più o meno tre ore dopo la fine della gara si è scoperto che, alla misurazione ufficiale pre-gara, una delle gomme di Feliiii aveva la temperatura o la pressione o non so cosa, troppo alta.
Feliiii: “Oh my me stesso, non mi sarò auto-gufato?”
La rana: “Certo, ma è esattamente quello che serve per non rivelare al mondo che sei il Gufo di Interlagos.”
Feliiii: “Oh my me stess, non sarà stato Felipinho a gufarmi?”
Felipinho: “Chi, io? No.” Risata malefica in sottofondo.
I commissari: “Okay, ora che abbiamo finito la partita a briscola, abbiamo stabilito il nostro verdetto.”
Voce fuori campo: “WTF, WTF, WTF, come mai squalificate Feliiii mentre nessuno squalificò il Gangster Rapper per la stessa infrazione a Monza?”
Altra voce fuori campo: “Perché c’è un complotto anti-Ferrari.”
Voce fuori campo: “Ma quale complotto anti-Ferrari?! C’è un complotto anti-Hamilton, per quello non l’hanno squalificato!”
Altra voce fuori campo: “E, sentiamo, perché Hamilton verrebbe graziato per l’esistenza di un complotto anti-Hamilton?”
Voce fuori campo: “Perché squalificandolo avrebbe attirato simpatie mentre passandola liscia avrebbe guadagnato degli hater.”
Altra voce fuori campo: “Ora mi è tutto chiaro. O forse no.”
Voce fuori campo: “E poi anche Rosberg aveva le gomme nelle stesse condizioni. Avrebbe dovuto essere squalificato anche lui, ma ha fatto un incantesimo facendo rompere il suo motore per non dovere essere squalificato.”
Altra voce fuori campo: “Okay, questa è la prova che tutti cercavamo. L’erba brasiliana è la migliore.”
Dettagli random:
- entrambe le McLaren hanno finito la gara;
- Sainz non ha nemmeno fatto in tempo a iniziarla e già gli si era spento il motore due volte;
- Rosberg è matematicamente vicecampione del mondo;
- la Williams è matematicamente terza classificata, anche se tre punti se ne sono andati per strada;
- Maldonado ha preso un punto grazie alla squalifica di Massa, ma potrebbe perderlo qualora la Williams vincesse il ricorso;
- non si sa quando si svolgerà tale ricorso;
- Stevens ha battuto Rossi.
RISULTATO: 1. Rosberg (Mercedes), 2. Hamilton (Mercedes), 3. Vettel (Ferrari), 4. Raikkonen (Ferrari), 5. Bottas (Williams), 6. Hulkenberg (Force India), 7. Kvyat (Redbull), 8. Grosjean (Lotus), 9. Versteppen (Toro Rosso), 10. Maldonado (Lotus), 11. Ricciardo (Redbull), 12. Perez (Force India), 13. Nasr (Sauber), 14. Button (McLaren), 15. Alonso (McLaren), 16. Ericsson (Sauber), 17. Stevens (Marussia), 18. Rossi (Marussia), dnf. Sainz (Toro Rosso), dnq. Massa (Williams).

domenica 15 novembre 2015

GRAN PREMIO DEL BRASILE: GARA

[Cronaca scritta abbastanza di fretta - seguirà un lungo e dettagliato commento ironico che tratterà i fatti che mi sono persa dovuta all'assenza per problemi al pc.]

***

Domenica 15 Novembre: Gran Premio del Brasile, penultimo appuntamento della stagione 2015, si svolge in condizioni di tempo nuvoloso ma sull’asciutto e prevede un totale di 71 giri.

Griglia di partenza aggiornata per penalità:
1^ fila: Rosberg Mercedes S – Hamilton Mercedes S
2^ fila: Vettel Ferrari S – Raikkonen Ferrari S
3^ fila: Hulkenberg Force India S – Kvyat Redbull S
4^ fila: Bottas Williams S* – Massa Williams S
5^ fila: Verstappen Toro Rosso S – Sainz Toro Rosso M*
6^ fila: Perez Force India S – Ericsson Sauber S
7^ fila: Nasr Sauber S* – Grosjean Lotus S
8^ fila: Maldonado Lotus M – Button McLaren S
9^ fila: Rossi Marussia S – Stevens Marussia S
10^ fila: Ricciardo Redbull S* – Alonso McLaren S*

*Bottas qualificato originariamente 4° retrocesso per sorpasso con bandiere rosse nelle prove libere, Nasr qualificato originariamente 11° retrocesso per ostruzione, Ricciardo qualificato originariamente 9° parte in ultima fila per sostituzione della power unit, Alonso ha sostituito power unit ma era già ultimo in quanto senza tempo nelle qualifiche. Sainz parte dai box per lo spegnimento della sua vettura. Gli si spegnerà nuovamente nel corso del 1° giro e si ritirerà: sarà l’unico ritirato della gara.

Fin dalla partenza è chiaro che la vittoria si deciderà tra le Mercedes e, in realtà, nella prima parte seppure non ci sia un grosso gap Hamilton non impensierisce mai Rosberg. Seguono le Ferrari, che perdono gradualmente terreno, Vettel nei confronti delle Mercedes, Raikkonen anche nei confronti di Vettel, mentre dietro segue Bottas autore di un buon spunto in partenza, davanti a Kvyat, Hulkenberg e Massa tutti distanziati l’uno dall’altro nei giri a seguire, tanto che le posizioni rimarranno tali e quali (eccetto un sorpasso di Hulkenberg su Kvyat) anche dopo la prima sosta, che i piloti di Mercedes e Ferrari rimandano in confronto agli altri: 13° giro Raikkonen, 14° Rosberg e Vettel, 15° Hamilton, tutti mettono le medium. Dopo la prima sosta Hamilton si avvicina a Rosberg portandosi a mezzo secondo, ma senza mai tentare un attacco. Successivamente Rosberg recupererà un po’ di margine nei suoi confronti.
Maldonado, unico pilota in pista partito sulle medium (l’altro era Sainz) rimanda la sosta risalendo fino alla sesta posizione, venendo poi superato progressivamente da Hulkenberg, Kvyat e Massa prima di rientrare ai box a sua volta al 26° giro.
Mentre le prime otto posizioni sono ben definite, Perez, Verstappen e Grosjean si contendono la nona posizione che verrà conquistata da Verstappen con un sorpasso su Perez, che perderà la posizione anche nei confronti di Grosjean. Il duello tra questi piloti si prolungherà anche nei giri successivi, tra un pit-stop e l’altro.

Strategie differenti tra le Mercedes, Vettel e Raikkonen portano i quattro a montare gomme diverse o rientrare in momenti diversi: 33° rientra Vettel e monta le soft, 34° Rosberg rimette le medium, 35° anche Hamilton, mentre Raikkonen rimane in pista, avendo un enorme vantaggio su Bottas, farà una gara su due soste anziché su tre, come la maggior parte dei piloti che gli stanno dietro.
Nel giro dei pitstop Hulkenberg perde inizialmente posizioni nei confronti di Kvyat e di Massa, ma risale di nuovo in sesta posizione sempre viste le diverse tempistiche dei pitstop. Tra la quarta e l’ottava posizione non cambierà altro e per tutta la gara Bottas, Hulkenberg, Kvyat e Massa saranno sempre piuttosto lontani l’uno dall’altro. Ancora una volta, però, ci saranno vari duelli subito dietro ai margini della top-ten (in particolare Perez vs Grosjean) e subito fuori.
Raikkonen effettua la seconda e ultima sosta al 47° montando le medium: nei giri immediatamente successivi rientrano anche Vettel e Rosberg (48°) e Hamilton (49°), sempre per mettere le medium con cui andranno fino alla fine. Per questi tre si tratta del terzo pit-stop.

Nella fase successiva all’ultimo pit-stop Hamilton riesce ad avvicinarsi molto a Rosberg, portandosi nuovamente a meno di un secondo, almeno finché una frenata a ruote bloccate non lo obbliga a desistere e ad accontentarsi della seconda posizione.
Le posizioni dei primi quattro, di fatto, rimangono invariate tra un pit-stop e l’altro e tutto permane immutato anche tra la quinta e l’ottava posizione. A terminare nono è Grosjean, mentre chiude soltanto decimo Verstappen, autore in gara di parecchi sorpassi e scatenato dall’inizio alla fine.
A parte il ritiro di Sainz, tutti finiscono la gara senza problemi. Non ci sono nemmeno incidenti, ad esclusione di un contatto tra Nasr e Maldonado in cui Nasr finisce in testacoda senza conseguenze.

RISULTATO:
1. Nico Rosberg Mercedes 1:31:09.090 
2. Lewis Hamilton Mercedes +7.756 
3. Sebastian Vettel Ferrari +14.244
4. Kimi Raikkonen Ferrari +47.543
5. Valtteri Bottas Williams +1 Giro
6. Nico Hulkenberg Force India +1 Giro
7. Daniil Kvyat Redbull +1 Giro
8. Felipe Massa Williams +1 Giro
9. Romain Grosjean Lotus +1 Giro
10. Max Verstappen Toro Rosso +1 Giro
11. Pastor Maldonado Lotus +1 Giro
12. Daniel Ricciardo Redbull +1 Giro
13. Sergio Perez Force India +1 Giro
14. Felipe Nasr Sauber +1 Giro
15. Jenson Button McLaren +1 Giro
16. Fernando Alonso McLaren +1 Giro
17. Marcus Ericsson Sauber +2 Giri
18. Will Stevens Marussia +4 Giri
19. Alexander Rossi Marussia +4 Giri
20. Carlos Sainz Toro Rosso +71 Giri

I TOP E I FLOP: io mi ritengo neutrale nei confronti di tutti, stavolta, non avendo visto nessuno che ha fatto molto meglio o molto peggio di quanto mi aspettassi. Voi, però, potete sbizzarrirvi.

Milly Sunshine per F1GC.


martedì 3 novembre 2015

#17: Commento al Gran Premio del Messico: 30-31 Ottobre/ 1 Novembre 2015

QUALIFICHE | GARA

Il dono più grande che abbiamo è la nostra immaginazione. Solo con l'immaginazione possiamo immaginare che il campionato non sia stato dominato dalla Mercedes. Solo con l'immaginazione possiamo immaginare che Hamilton non abbia conquistato millemila vittorie. Oppure possiamo fare uno sforzo ulteriore. Possiamo per esempio immaginarci Webber in testa a una gara, che ha uno svarione e che viene superato da Vettel che così vince il titolo con varie gare di anticipo e con Horner che esulta nel momento in cui Webber viene superato. Poi possiamo immaginarci che Vettel lanci un cappellino a Webber e che Webber glielo tiri indietro. Credo che con questo piccolo sforzo di immaginazione ci possiamo rendere conto di quanto il "mille pesi mille misure" sia il sistema da sempre in vigore per giudicare quello che succede dentro e fuori dalla pista.
A proposito, la questione dei cappellini continua a far parlare chiunque... tranne i diretti interessati, salvo eccezioni, come ad esempio il fatto che al Gangster Rapper sia stato chiesto qualcosa in proposito in conferenza stampa. Eh, quando si arriva su un circuito nuovo la questione del "questo è un circuito nuovo" va bene per i primi venti minuti, ma poi bisogna cambiare argomento, specie se si desidera scoprire se i diretti interessati oltre a tirarsi i cappellini si tirano addosso anche bicchieri rotti like a Sutil. Considerando che nessuno riportava ferite gravi o visibili in questo weekend, il mio pensiero è che abbiano continuato a tirarsi cappellini.
Questo è stato il giovedì (giorno che i piloti hanno trascorso indossando maschere da wrestler senza una ragione ben precisa), passiamo al venerdì.
Una fangirl di Tumblaaaahhhhh: "Cosa, cosa, cosa?!?!?!?! Perché uno dei telecronisti di Sky UK parla con un accento latino-americano?"
Voce fuori campo: "Non saprei."
L'Autrice(C): "Mhm... magari è l'Uomo Gillette?"
Il telecronista: "Esatto, sono l'Uomo Gillette!"
La fangirl di Tumblaaaahhhh: "Brunohhhhhh Sennahhhhhh myhhhhhh lovehhhhhh, finalmente la mia vita ha di nuovo un senso!"
Il telecronista: "La mia non ce l'ha, a meno che tu non sia Gaelle in incognito."
La fangirl di Tumblaaaahhhh: "Non sono Gaelle in incognito."
Il telecronista: "Sei almeno Ramona, la tizia del cartellone pubblicitario?"
La fangirl di Tumblaaaahhhh: "No. Sono solo una quindicenne che sbava al tuo passaggio."
Il telecronista: "Okay, allora possiamo occuparci di cose serie. Verstappino ha appena ottenuto il miglior tempo nelle prove libere 1."
Voce fuori campo: "WHAT. THE. FUCK."
Altra voce fuori campo: "L'Apocalisse è vicina."
Feliiii: "Quella dei Gufi sicuramente, dato che mancano due settimane al mio gran premio di casa..."
Verstappino: "Ehi, perché mi guardate tutti con quell'espressione da gufi assassini?"
Britney Bitch: "Perché hai tagliato una chicane."
Verstappino: "E quindi?"
Britney Bitch: "E quindi solo io e il mio collega Gangster Rapper possiamo ottenere il miglior tempo in una qualunque sessione di prove... se poi lo ottengo io tanto meglio."
Verstappino: "Guarda al lato positivo, non sei stato battuto dal Gangster Rapper."
Britney Bitch: "Essere battuto da un poppante che va in giro per i prati dovrebbe essere un sollievo? Pagherai per quello che hai detto! Gangster Rapper, dove hai messo le nostre armi letali per lo scontro con questo poppante?"
Il Gangster Rapper: "I cappellini, intendi? Li ho regalati alla Susina, perché non erano abbastanza tamarri per i miei gusti!"
Britney Bitch: "Lo sapevo, non ci si può fidare di te! Adesso come facciamo, dobbiamo scontrarci disarmati con questo ladro di migliori tempi in Q1!"
Il Gangster Rapper: "Yo yo! Possiamo sfidarlo a un drinking game. Il miglior tempo lo ottiene chi beve di più. E sfido anche te nel frattempo. Chi vince ottiene anche la pole e la vittoria!"
Ovviamente il Gangster Rapper non ha tenuto conto delle due regole base dei drinking game: 1) chi sfida a un drinking game un bambino fa la parte del depravato, 2) chi sfida a un drinking game un mezzo finlandese perde.
E con questo finisce il commento, dato che vi ho svelato il risultato delle qualifiche e della gara...
...
...
...
...
...Wait, wait, wait, in realtà non finisce niente perché abbiamo appena iniziato e abbiamo iniziato con una notiziona di un certo livello, che tutti di fatto già sapevano: lo Scoiattolo andrà a fare coppia (non in senso slash) con Grosjiiii alla Haas! *______* Bene, bene, almeno la prossima stagione ci sarà un soggetto in più da prendere amorevolmente per i fondelli perché è tanto minichoupi... in senso figurato e metaforico, si intende: non è sexy, non è affascinante, però se fosse un orsetto di peluche sarebbe l'orsetto di peluche più adorabile che sia mai stato prodotto.
Gutiiii: "Fammi capire, questo è un complimento?"
L'Autrice(C): "Sì, più o meno."
Gutiiii: "Okay, allora ti meriti che il tuo commento venga sabotato. MEXICO FOR THE WIIIIIIINNNNNN!"
L'Autrice(C): "E questo sarebbe sabotare un commento? Guarda che anch'io voglio un vincitore messicano... o almeno latino-americano. O magari tre latino-americani sul podio... e no, avere origini caraibiche non vale."
Gutiiii: "Hai appena iniziato a parlare delle prove libere, non puoi passare direttamente al podio."
L'Autrice(C): "Sì, lo ammetto, possono capitare tante cose interessanti prima del podio."
Gutiiii: "Tipo il lancio dei sombreri."
L'Autrice(C): "Oh my Gutiiii fly!" *fugge a gambe levate*
E mentre "oh my Gutiiii fly" rischia seriamente di diventare la mia esclamazione preferita, superando "oh my Feliiii cry" che a sua volta ha superato da ormai parecchio tempo "oh my Dani Smile", non so se esserne deliziata, perché di tanto in tanto bisogna rinnovarsi, o se esserne preoccupata perché dubito fortemente che ci sia gente che utilizza espressioni analoghe... comunque mai dire mai: una volta ero convintissima che non ci fosse nessuno che si preoccupava delle sorti dei piccoli team, eppure girando per Tumblr ho trovato dei blog dedicati a Van Der Garde, Pic e compagnia bella (Kobayashi no: è troppo asiatico per essere ritenuto degno di importanza). Ora non mi resta che trovare degli altri tifosi di Maldonado e poi la mia vita sarà completa.
Lasciamo comunque Maldiiii da parte e concentriamoci su venerdì, quando verso le nove e mezza di sera mi sono finalmente connessa per vedermi quello che restava delle prove libere 2, scoprendo che Verstappino aveva ottenuto il miglior tempo nelle libere 1, in un modo non particolarmente legittimo ma sufficiente ad entrare nelle statistiche dei piloti che hanno ottenuto il miglior tempo in una sessione di prove libere, il cui esponente più noto rimane sempre e comunque Charles Pic.
Come telecronista era tornato l'Uomo Gillette, come ho già anticipato, e devo ammettere che l'ho riconosciuto immediatamente dalla voce, perché che ci crediate o no l'Uomo Gillette ha una voce che si riconosce: si sente che è sudamericano, ma ha anziché avere la voce cantilenosa ha la voce roca. Correva ancora in Formula 1 nel 2012 quando Rosberg disse che c'era un pilota che fumava di continuo. Che fosse lui?
Sì, lo ammetto, tutto ciò non ha nulla a che vedere con il commento (in realtà sì, dato che è pur sempre parte del commento, ma va beh, andiamo avanti), quindi direi di tornare in topic: Britney Bitch ha ottenuto il miglior tempo, poi l'ha ottenuto anche al sabato nelle prove libere 3 (di cui ho visto l'ultima parte) e infine ha conquistato anche la pole.
...
...
...
...
...Ah, già! Non si può dedicare più spazio alla pole che alla Q1, quindi procediamo con ordine e preoccupiamoci delle peripezie di... un pilota a caso...
*si guarda intorno*
...
...
...mhm, quello con la vettura che non ne vuole sapere di andare in pista, e che si sta rallegrando perché ha ormai completato la raccolta punti ed è a sole tre posizioni di penalità di distanza dal vincere un frullatore.
Il pilota in questione era Jensinho che, ormai non più memore dei bei tempi in cui strabuzzava gli occhi in modo notevole dopo la sua prima vittoria o dei tempi in cui sua moglie esultava per le sue vittorie, si stava già allenando per la mega-sfida di jenga a cui il gran premio faceva da contorno.
A Ferniiii è andata un po' meglio, nel senso che è rimasto in pista abbastanza a lungo da far decidere a Jensinho che era ora di lasciar perdere il jenga e dedicarsi alla briscola. Al termine della Q1 è andato a reggere le carte al compagno di squadra che si era alleato con l'Altro Felipe contro i Marussia Boyssss. Non è chiaro il risultato della partita: stranamente a tutti sembrava interessare di più quello che succedeva in Q2.
Kimiiii: "Yeaaaaaahhhhhh! La mia vettura mi sta facendo ballare allo stesso modo in cui Dani Smile fa ballare il Kiwi!"
La vettura: "Senza offesa, ma io ballo molto meglio di Dani Smile. Dopo questo insulto meriti che ti abbia lasciato a piedi."
Kimiiii: "Okay."
La vettura: "E' tutto quello che hai da dire?"
Kimiiii: "Sì."
La vettura: "Vuoi una vodka?"
Kimiiii: "Sì."
La vettura: "Allora sfida il tuo amico Bo77as. E' lui che traffica tutta la vodka che gira qui per il Messico."
Kimiiii: "Bo77as non è mio amico. Vuole rubarmi tutto l'alcool. E' per questo che l'ho sbattuto fuori un paio di gran premi fa."
*Bo77as medita vendetta.*
La vettura: "Okay, ora però portami ai box. Devo andare a rimorchiare la vettura di Jensinho e convincerla a fidanzarci. Dopo metteremo al mondo tante piccole Ferrari motorizzate Honda."
Kimiiii: "Va bene."
La vettura di Jensinho: "Mi dispiace, non posso avere figli. Il mio motore è sterile."
Voce fuori campo: "Per fortuna."
La reazione di Kimiiii nei confronti della vettura è sembrata strana a tutti: Fanboyzzzzz, i Lotus Boysssss e Sonyericson non l'hanno nemmeno invitato a giocare a briscola, al termine della Q2.
Su Tumblaaaaahhhhh, intanto, c'era già gente rinvigorita dal fatto che Sonyericson l'avesse messo in quel posto all'Altro Felipe, il che mi fa pensare che abbiano gusti estetici molto diversi dai miei, che ritengo che la figaggine dell'Altro Felipe sia di un altro pianeta rispetto alle risate a bocca spalancata di Sonyericson che mette in mostra i denti storti. Però effettivamente Sonyericson è l'amico inseparabile di Kmag, quindi per estensione essendo amico di un cinnamon roll è diventato lui stesso un cinnamon roll.
A quel punto si è passati in Q3, dove come già anticipato Britney Bitch ha conquistato la pole dandomi una sensazione di déjà-vu, in cui la prima fila era tutta grigio argento dandomi un'altra sensazione di déjà-vu, in cui Sebbiiii era terzo dandomi ancora la stessa strana sensazione e dove le Redbull erano subito dietro dandomi finalmente una sensazione un po' diversa. Dietro di loro c'erano i Williams Boysssss, Verstappino e i Force India Boysssss, con il pubblico in fibrillazione che urlava a gran voce il nome di Checo. Insomma, i messicani al passaggio di Checoooo mi hanno ricordato un po' i gloriosi tempi in cui Feliiii otteneva la pole al gran premio del Brasile, con la sola differenza che i messicani erano così scatenati per il semplice fatto che Checoooo esistesse. Ciò significa che meritano un altro pilota messicano e che l'ingaggio di Gutiiii è epico. Significava anche che Checooooo si meritava di salire sul podio, magari sul gradino più alto, ma di questo passo per il momento è moooooolto difficile che accada, anche se è una delle speranze represse che non perderò mai. Sarebbe bellissimo vedere Checooooo vincere un gran premio prima o poi, con la speranza che in quello stesso giorno anche Maldiiii salga sul podio (e che magari prima di salirci si tirino addosso qualche cappellino).

E' arrivata la domenica e, lo ribadisco, aspettare fino alle 20.00 per un gran premio è una cosa lunga e straziante. Per fortuna quantomeno quella sera abbiamo cenato abbastanza presto, così a quell'ora ero già davanti al computer in attesa. Purtroppo "attesa" significava anche che sui social network la gente si stava già scannando per decretare se il sorpasso del Gangster Rapper alla prima curva su Britney Bitch fosse regolare o no. Quale sorpasso? Quello che si immaginavano che avvenisse di lì a cinque minuti.
Britney Bitch: "Guardate che ho vinto un drinking game che mi garantisce la vittoria."
Un fanboy si Twitter: "Taci, tu non ne capisci nulla di partenze."
Britney Bitch: "E tu non ne capisci nulla del concetto di civiltà sui social network."
Un altro fanboy di Twitter: "Britney Bitch sei il mio idolo, il sorpasso del Gangster Rapper era irregolare! Dovrebbe essere squalificato a vita."
Britney Bitch: "Ma quale sorpasso? Non ci siamo ancora seduti in macchina! In questo momento siamo entrambi seduti sul cesso... non sullo stesso. Abbiamo fatto indigestione perché nel drinking game abbiamo bevuto per errore anche il collutorio di Dani-Smile."
Il secondo fanboy: "Okay, non ne capisci niente di partenze, questo è vero."
Arrivato il momento della partenza, Britney Bitch non è stato superato dal Gangster Rapper e ha messo a tacere quelle polemiche. Purtroppo per noi, però, mentre su Twitter ho visto una fan di Feliiii che insultava Bo77as senza una ragione ben precisa, Sebbiiiii ha pensato bene di andarsi a strusciare contro la vettura di Daniiii-Smile, riportando una foratura. Su Twitter la cosa è stata vista senza mezze misure: c'era chi sosteneva che Daniiii-Smile in qualità di pilota della Redbull non dovrebbe nemmeno essere in pista, c'era chi sosteneva che questo episodio ha dimostrato che Sebbiiii è un pilota che non vale nulla e che ciò che ha vinto nel corso degli anni lo ha vinto per puro caso. Sono sicura che ci fossero polemiche anche contro altri piloti che non stavano facendo nulla, quindi sono momentaneamente uscita da Twitter e mi sono spostata su Tumblr... giusto in tempo per vedere gente che si lamentava del fatto che alla partenza quel brutto cesso che guida la Lotus aveva osato tentare di affiancare quel bel ragazzo che guida la Force India. Insomma, roba da facepalm, l'unica cosa che si salvava in quel momento dei social network era il fatto che Guido Per Il Giardino avesse appena pronosticato una vittoria di Sebbiiii.
Sebbiiii: "E se io avessi pronosticato una tua vittoria contro la Sauber in tribunale?"
VDG: "A quest'ora sarei a casa a scrivere tweet senza essere stato pagato, invece che farlo dopo essere stato pagato. Ora, già che ci sono, vediamo di tirarla a qualcun altro e..."
Sebbiiii: "Te lo impedisco! Se oserai pronunciare anche un solo altro termine, più avanti nel corso della gara mi metterò a ballare, l'ultima volta in modo definitivo."
VDG: "Okay."
E quell'"okay" ha sancito il futuro di Sebbiiii... Molto prima che il futuro di Sebbiiii si delineasse in una linea, appunto, lasciata sull'erba sintetica dopo un dritto in curva, ho capito che c'era un solo modo per continuare a rimanere su twitter senza che la mia sanità mentale fosse intaccata: ho seguito la gara stando sul profilo twitter della Sacra Cenerentola, il che è stato positivo, perché commentavano pari pari quello che succedeva ai loro due piloti e il gap tra l'uno e l'altro fingendo che non ci fosse nessuno in pista oltre a loro.
Perché... perché... perché... perché non mi sono mai filata il loro profilo twitter all'epoca in cui non c'erano solo duelli intestini ma anche duelli con il Coccodrillo Rombante?? Inizio a temere, comunque, che non fossero epici fino a quel punto, all'epoca.
Tornando a noi, direi comunque di occuparci di quelle sottigliezze che succedevano davanti: c'erano le Mercedes che ormai non le vedeva più nessuno, dopodiché le Redbull e le Williams in ordine sparso. Tra un pitstop e l'altro una delle Williams si è anche ritrovata a tu per tu con una Ferrari...
Bo77as: "Ehi, kimiiiii!"
Kimiiii: "Ehi, ma tu sei alcolico!"
Bo77as: "Perché, tu no?"
Kimiiii: "La mia vettura è incinta."
Bo77as: "Chi è il padre?"
Kimiiii: "La tua!"
Bo77as: "La tua vettura non può avere ingravidato la mia!"
Kimiiii: “La mia vettura mi garantisce di non avere avuto altri partner oltre alla tua e alla vettura di Jensinho, ma la vettura di Jensinho non può avere figli.”
Ferniiii: “E la mia?”
La sua vettura: “Io non esisto. È per quello che sei andato in pista solo per un attimo a riprenderti la padella che Jensinho ti aveva rubato.”
Ferniiii: “Al mondo non c’è più un minimo di decenza! Non ho collezionato posizioni di penalità come punti del supermercato per non portarmi a casa niente. E la mia padella è più bella del frullatore di Jensinho.”
Voce fuori campo: “Okay, ormai l’abbiamo perso. Concentriamoci sulla rissa made in Finland che stiamo per vedere.”
Kimiiii: “Tutto l’alcool è mio e oggi bevo solo ioooooooo!”
Bo77as: “What?! Te lo scordi, l’alcool appartiene a me!”
Voce fuori campo: “È inutile che litighiate, se l’è già scolato Britney Bitch mentre sfidava il Gangster Rapper e Verstappino.”
Kimiiii: “Non ti sento!”
Bo77as: “Nemmeno io! ALCOOOOOOL! ALCOOOOOOOOOOL!” *Butta fuori Kimiiii.* “Il mondo è mio! L’alcool è tutto mio! I’m th£ WinNa!!!111!!!111!!!”
Voce fuori campo: “Okay, abbiamo perso anche lui, possiamo darlo per spacciato.”
Kimiiii: “Quando lo incontrerò in giro per il paddock sicuramente.”
La gara di Bo77as è proseguita, quella di Kimiiii no. Kimiiii ha tentato di litigare via stampa con Bo77as sostenendo che l’aveva buttato fuori per vendetta, ma Bo77as per il momento non se l’è filato: era troppo su di giri per essere riuscito a coronare l’obiettivo principale di ogni gran premio eccetto quello del Bahrein e Abu Dhabi, quello di salire sul podio e accaparrarsi lo champagne. Su che cosa sia successo dopo non è chiaro. Può darsi che tra i due Finnish Boys ci sia stata successivamente una rissa in stile far west con tanto di lancio di sedie e tavoli, sempre ammesso che abbiano trovato sedie e tavoli e soprattutto che non fossero già ai limiti del coma etilico.
Abbiamo scoperto che Bo77as ha completato il podio, sapevamo già chi erano i primi due, non rimane altro che dedicarci a due compagni di squadra che stavano battagliando per un’importante posizione molto di più di quanto non stessero facendo i due là davanti. Si tratta degli illustri alfieri della Sacra Cenerentola, con Who’s That Guy che non ci stava a prenderlo in quel posto e dopo un inseguimento l’ha messo in quel posto ad Alex Non Sono Valentino Rossi, per poi essere lui a prenderlo in quel posto qualcosa come trenta giri più tardi. Il profilo twitter ufficiale della Sacra Cenerentola era corredato da commenti a tutto ciò e non solo, rispondevano anche ai tweet che ricevevano. Con me l’hanno fatto due volte!
Concentriamoci invece sui primi due: sul podio ci sono arrivati (dopo venti minuti, perché non ce l’avevano proprio vicino) e sul podio c’era anche Bo77as che aspettava quel momento da molto tempo. Al posto dei normali cappellini c’erano dei sombreri. Purtroppo non se li sono tirati addosso. Ora, però, per parcondicio, in Brasile voglio dei cappelli con le piume tipo carnevale e negli Emirati dei turbanti.
E comunque il Gangster Rapper e Bo77as sono stati due scorretti: dopo gli inni nazionali, invece di indossare di nuovo i sombreri, hanno fatto finta di nulla e sono rimasti senza. Poi più tardi se l’è tolto anche Britney Bitch, dimostrando che i suoi capelli oltre che helmet-resistent sono anche sombrero-resistent. Un giorno dovrà rivelarci il suo segreto.
Cos’altro c’è da dire? Niente, credo, quindi vediamo di chiudere... non prima di avere aggiunto che:
1) l’eroe di casa è arrivato ottavo e Maldiiii undicesimo, Checoooo dopo avere arduamente lottato con le Toro Rosso, Maldiiii riuscendo a farsi inquadrare mentre faceva una manovra trollona per distrarre un muretto nel tentativo di avvicinarsi a Grosjiiii;
2) le interviste sul podio le ha fatte Mansell, che aveva di nuovo i baffi come un tempo (baffi comunque già esibiti anche un anno fa);
3) il pubblico è stato educatissimo, acclamando i tre piloti sul podio, e sono completamente certa che avrebbero acclamato anche chiunque altro al loro posto;
4) su Tumblaaaahhhh c’è gente che così dal nulla si è inventata che il pubblico ha fischiato contro Britney Bitch, descrivendo la cosa come se fischiare contro al vincitore di un gran premio fosse qualcosa di cui vantarsi.

RISULTATO: 1. Rosberg (Mercedes), 2. Hamilton (Mercedes), 3. Bottas (Williams), 4. Kvyat (Redbull), 5. Daniel Ricciardo (Redbull), 6. Felipe Massa (Williams), 7. Nico Hulkenberg (Force India), 8. Sergio Perez (Force India), 9. Max Verstappen (Toro Rosso), 10. Romain Grosjean (Lotus), 11. Pastor Maldonado (Lotus), 12. Marcus Ericsson (Sauber), 13. Carlos Sainz (Toro Rosso), 14. Jenson Button (McLaren), 15. Alexander Rossi (Marussia), 16. Will Stevens (McLaren), Rit. Felipe Nasr (Sauber), Rit. Sebastian Vettel (Ferrari), Rit. Kimi Raikkonen (Ferrari), Rit. Fernando Alonso (McLaren).