martedì 30 novembre 2021

Il finale del mondiale 1982: il titolo di Keke Rosberg

La scorsa settimana ho letto una persona che su twitter scriveva di quanto sarebbe bello un mondiale come quello del 1982, in cui undici diversi piloti hanno vinto almeno un gran premio, di cui cinque ne hanno vinto due, e nessuno di quei cinque ha poi vinto il mondiale. Sono d'accordo, un mondiale così ci vorrebbe, sono trentanove anni che Keke Rosberg viene tacciato di non meritare il mondiale perché l'ha vinto a caso, sarebbe anche ora di lamentarsi di qualcuno capace di emularlo.
Peraltro Sexy Baffo non ha fatto nulla di scandaloso: ha solo vinto a caso un mondiale in cui qualsiasi altro vincitore sarebbe stato un pilota a caso. Certo, un titolo vinto da Slim Borgudd sarebbe stato sicuramente più pittoresco, ma nella vita ci vuole realismo. Detto questo, andiamo a ripercorrere le vicissitudini che hanno condotto Rosberg a diventare campione del mondo, dove intendo nello specifico i tre gran premi finali, i quali sono stati preceduti dal GP d'Austria con il duello tra i Kekelio al quale ho dedicato un apposito post un paio di mesi fa, e anche da tante altre cose alcune delle quali ho narrato sul blog (Sudafrica, Long Beach, Monaco di recente Detroit, nonché cenni sul GP del Brasile come introduzione al post su Brasile 1983 e Germania in un post multi-gran premio).

GP SVIZZERA - le Renault partono dalla prima fila a Digione (località che si trova in Svizzera tanto quanto il Nurburgring è in Lussemburgo), René Arnoux illude davanti, ma è Alain Prost quello destinato a prendere le redini di questo gran premio, almeno per il momento. Dico almeno per il momento, perché la formula dei gran premi del 1982 è la seguente: le Renault sono davanti, la gara sembra sotto al loro controllo, ma si rompe [inserire componente più disparato], la gara va in vacca e vince un qualsiasi pilota a caso.
Il pilota che segue più da vicino è Nelson Piquet su Brabham che, durante il breve TG2 delle 13.00 con gara nel quadratino (questa mi è nuova, ma in ogni caso mi chiedo maggiormente come funzionassero gli orari dei gran premi e come facesse la gente a orientarsi nei giorni di gara), strappa la seconda piazza ad Arnoux. Ma siamo nel 1982 e le Brabham devono fare rifornimento, se prima non rompono o non incontrano Eliseo Salazar.
Dietro ci sono le McLaren che hanno superato la Brabham di Riccardo Patrese e poi anche Keke Rosberg che ha superato anche le McLaren e di fatto è quarto. John Watson ha un problema, rientra ai box e ci sta una vita. Dopo non sentiremo più parlare di lui, se non al momento in cui a fine gara verrà passata la classifica piloti in cui non sembra esattamente il favorito, nonostante un inizio di stagione molto favorevole con due vittorie partendo da posizioni abbastanza arretrate.
Patrese va ai box, poi ci va Piquet, con elogio dell'efficienza del rifornimento da parte di un telecronista svizzero che fa un piccolo cameo nella telecronaca di Poltronieri, che invece ne contesta la poca utilità considerato il tempo perso e Piquet scivolato al quinto posto dietro a Niki Lauda, mentre Patrese è sesto. Le Renault sono 1/2 e ci rimangono imperterrite fino a pochi giri dalla fine. Poi Arnoux ha un problema, rientra ai box, ne esce, ma ci rientra di nuovo stavolta a piedi. Prost prosegue imperterrito in testa... anzi no, ha un cedimento, Rosberg che è a caccia della leadership lo attacca, Prost tenta una difesa ma Rosberg passa e si invola verso la prima vittoria in carriera.
Prost e Lauda completano il podio, poi ci sono le Brabham, infine completa la zona punti uno dei best friend forever di Keke Rosberg, ovvero Elio De Angelis. Il pilota della Lotus ha ottenuto proprio nel gran premio precedente la prima vittoria in carriera, quindi Rosberg è il terzo di una tripletta di nuovi vincitori iniziata con Patrick Tambay due gare prima, in occasione della rissa tra i Piquezar a cui il gran premio faceva da contorno. A proposito, Tambay non prende parte al GP di Svizzera per dolori alla schiena a causa dei quali ha saltato anche la seconda sessione di qualifiche: è stata una gara appartenente a un campionato poco importante, dato che non ci ha corso nessuna Ferrari! Per tornare a rendere la Formula 1 una categoria importante ci vuole qualcosa di serio e impensabile, non so, qualcosa tipo l'arrivo salvifico di Mario Andretti a procacciarsi la pole a Monza.

GP ITALIA - eccolo, all'età di 42 anni... ma è Mario Andretti e in quanto tale non ha età quindi che nessuno osi dargli del V3KkYaCçY0! Parte dalla pole, ma in due secondi contati sono già altri a lottare per la leadership. C'è René Arnoux, che è appena stato annunciato da pochi giorni come pilota Ferrari 1983, poi ci sono a vario titolo Tambay e le Brabham. Arnoux strappa la prima posizione, segue poi Patrese e dietro c'è Tambay. Siamo su suolo italiano e Patrese sta osando compiere l'oltraggiosa azione di precedere Tambay, quindi la sua vettura decide di dare forfait dopo tre giri. Rientra ai box e lo fa subito dopo anche Piquet, problemi per entrambe le Brabham, non scopriremo mai se dovevano rifornire.
Arnoux, Tambay, Andretti... anzi, no, terzo adesso c'è Prost, che ha superato Andretti "rompendo gli indugi". Resterà terzo finché la sua vettura, come ogni Renault che si rispetti, non decide che è ora di andarsene a dormire. Prost prova ad andare ai box, ne esce fuori, ma esce anche di pista. La sua gara è finita e le Ferrari sono 2/3. Ci resteranno, a debita distanza tutti l'uno dall'altro, con i ferraristi che sembrano avere qualche genere di problema sulle loro monoposto. Ma giungono al traguardo, così come Arnoux, al quale Tambay si aggrapperà sul podio.
Quarto è John Watson, che si mantiene in lotta per il titolo, con le speranze seppure ridotte al lumicino, dato che Keke Rosberg non vede neanche un punto: è ottavo, dopo una lunga sosta ai box dovuta alla rottura ala posteriore. Sembrava fosse accaduto in un contatto con l'Alfa Romeo di Bruno Giacomelli, ma il pilota italiano smentisce nell'intervista seguita al suo ritiro per un guasto, afferma di avere affiancato Rosberg vedendo la sua ala posteriore già staccata.
Chiudono la zona punti, quinto e sesto, Michele Alboreto su Tyrrell (dopo che il suo compagno di squadra Brian Henton è stato protagonista al primo giro di un incidente con la Toleman di Roberto Guerrero) ed Eddie Cheever su Ligier. Poltronieri ci racconta anche che la settimana precedente l'americano di Roma ha battuto Elio De Angelis in una gara di motonautica sul lago di Como alla quale hanno entrambi partecipato, nonostante l'inesperienza a confronto con il pilota della Lotus.
La giornata finisce con il pubblico che acclama il futuro ferrarista Arnoux e, siccome sono very uominy ma si sono tutti dimenticati della loro condizione mortale, si riversano in pista al momento in cui ha appena tagliato il traguardo, con le vetture ancora in transito. Il suo status di pilota Ferrari 1983 quindi fa sì che gli venga perdonato il fatto di avere battuto due piloti in tuta rossa. Anzi, no, Andretti non indossa la tuta rossa, ma è bianco/beige con del rosso sulle spalle.

GP LAS VEGAS - si finisce al Caesars Palace ("circuito a forma di E con le gambette storte e i denti che piangono" - cit. dalla telecronaca) e Poltronieri prima del via ci racconta di come nei giorni successivi debba essere discusso in tribunale il ricorso della squalifica di Niki Lauda al GP del Belgio (wtf?!?!?!?! sono passati "appena" undici gran premi) da lui chiuso al terzo posto e se vincesse sia la gara sia il ricorso con Sexy Baffo senza punti diventerebbe campione del mondo.
John Watson invece ha chance più realistiche, sulla carta, a lui in tale circostanza basterebbe vincere la gara. Davanti a tutti però partono come sempre le Renault. Si accodano Michele Alboreto su Tyrrell, Riccardo Patrese su Brabham, Eddie Cheever su Ligier e a completare i primi sei la Ferrari di Marione, unica Ferrari presente al via per via delle cagionevoli condizioni fisiche di Tambay che stavolta ha dolori a un braccio e di nuovo non è presente al via. Dietro, fuori al momento dalla zona punti virtuale, c'è Rosberg, che si ritrova in breve tempo inseguito da Watson... per breve tempo. Watson infatti lo passa poi va a prendere anche Andretti e Cheever. Non ha bisogno di superare Patrese in quanto questo si ritira per un guasto al motore.
A proposito di guasti, dopo essersi alternato con Prost in testa, Arnoux è costretto a rientrare ai box, quindi Watson è terzo dove sembra destinato a restare. Rosberg invece risale sesto, quindi a punti, quindi Watson si attacca al tram, poi Rosberg è quinto perché Andretti arriva a ruote bloccate, riesce a non mandare la macchina in testacoda, ma non riesce a non insabbiarsi. La stagione della Ferrari finisce qui, così come la carriera in Formula 1 di Marione.
Frattanto Lauda, dato da Poltronieri tra i potenziali contendenti al titolo, si fa largo verso la zona punti e la raggiunge a metà gara dopi vari sorpassi, quello sull'Alfa Romeo di Andrea De Cesaris per niente facile. Si ritirerà più tardi ai box, uscendo definitivamente di scena dalla presunta lotta per il titolo, che diventerà inesistente, dato che non rientrerà in possesso di quel terzo posto perduto. I primi sei sono adesso Prost, Alboreto, Watson, Cheever, Rosberg e il compagno di squadra di quest'ultimo, Derek Daly, giunto ormai al capolinea della sua presenza in Williams.
Il resto della gara è abbastanza piatto, senza neanche le uscite di pista viste nella prima parte (tra cui Mansell, sempre una garanzia), solo Prost inizia a rallentare, perdendo la leadership a vantaggio di Alboreto, cosa che fa dimenticare a Poltronieri che ci sia ancora una lotta per il titolo in corso: se Alboreto vince la gara, allora Rosberg è per forza campione del mondo, quindi va bene così. Ed è così che va a finire, con Watson secondo e Cheever terzo, entrambi dopo avere scavalcato Prost. Le Williams chiudono la zona punti e Sexy Baffo è il primo finlandese a vincere il titolo.

CONCLUSIONI - Titolo meritato? Molta gente dice di no, ma devo dissentire, e non lo dico sulla base di questi tre gran premi, ma considerando complessivamente l'intera stagione, tra cui le gare che ho commentato in precedenza e anche alcune altre che ho visto senza commentarle. Molti tacciano Keke Rosberg di avere vinto il titolo a caso, ma sono convinta che il titolo che ha vinto sia frutto della sua continuità e che anzi, proprio il fatto che proprio lui tra tutti sia riuscito a vincere il titolo a caso abbia il suo senso. Mi viene da pensare che la ragione per cui il suo titolo dà così fastidio sia che era il più outsider di tutti i possibili outsider: con le sue stagioni passate tra team come Copersucar e Wolf, la gente poteva seriamente pensare "Rosberg? E chi ca**o è?" Dopotutto stiamo parlando di uno che un anno prima era un backmarker in un team di fondo classifica e che era stato sul punto di essere definitivamente fuori dalla Formula 1, se non fosse stato per la chiamata della Williams dopo il ritiro di Alan Jones.
Per il resto comprendo a pieno la giustificazione "non era il miglior pilota". Certo, non era il miglior pilota. Ma se tutti i piloti avessero disputato quel mondiale a parità di vettura e a parità, non avremmo avuto un mondiale con undici vincitori in sedici gare. Probabilmente avremmo visto piuttosto undici gare vinte da Prost, e avrebbe vinto il titolo con largo anticipo, perché non vedo chi altro, almeno in quell'anno, potesse essere considerato al suo livello. In sintesi, quello che voglio dire è che sarebbe opportuno non screditare ciò che si è tanto desiderato. Si vogliono mondiali aperti e combattuti? E allora si accetta che possa vincerlo un pilota "a caso", esattamente come accaduto nel 1982. Se non lo si accetta basta essere espliciti: qualcosa tipo "io guardo la Formula 1 nella speranza che Jean-Pierre Jarier vinca il titolo sull'Osella perché tutti gli altri mi fanno schifo" è un pensiero che molti non condivideranno, ma lo trovo più intellettualmente onesto di un certo tipo di lamentele.


lunedì 29 novembre 2021

Alan Jones torna alla vittoria con la Williams: GP Germania e Austria 1979

Dal momento che ieri è venuto a mancare Frank Williams, ho deciso di dedicare questo appuntamento vintage all'ascesa del primo pilota di punta (quantomeno per questioni contrattuali, dato che accanto a lui c'era comunque un pilota rilevante) della sua scuderia: Alan Jones. Questo individuo dell'identità oscura ai più aveva già vinto un gran premio in Austria nel 1977 quando era pilota della Shadow e due anni più tardi, a Hockenheim, ha vinto per la seconda volta, la prima al volante di una Williams. Andiamo quindi a ripercorrere gli eventi, non prima di avere elogiato la regia tedesca dei tempi: top quality rispetto alla regia della maggior parte degli altri paesi ospitanti, con tutti i ritiri inquadrati e la grafica che indica di volta in volta di chi si tratti.

È il decimo evento della stagione e i primi tre piloti della classifica sono Jody Scheckter, Jacques Laffite e Gilles Villeneuve, la Williams non è una squadra che rincorre il titolo, ma rincorre la terza posizione in classifica di una Lotus estremamente in difficoltà guidata dal campione del mondo Mario Andretti e da Carlos Reutemann arrivato dalla Ferrari e in quanto tale traditorehhhh della patriahhhh sempre ammesso che a qualcuno importasse qualcosa di Reutemann in Lotus. La Williams, tuttavia, ha recentemente visto la luce, con la vittoria nel gran premio precedente di Clay Regazzoni, altro traditorehhhh della patriahhhh in qualità di ex ferrarista. E continua a vederla: Alan Jones si procaccia la prima posizione al via, lasciandosi dietro il poleman.

Il poleman non esiste davvero, è un personaggio immaginario fatto ad arte per convincerci che il mondo sia una valle di lacrime. Questo soggetto è proiettato nella nostra mente al volante di una Renault e risponde al nome di Jean-Pierre Jabouille. Uscito vincente da un duello per la seconda piazza con la Ligier di Jacques Laffite, inseguita Jones per vari giri. Poi arriverà a ruote bloccate in curva e là andrà a impantanarsi, perché non esistono gioie per Jabouille. Qualche giro più tardi si ritirerà per una foratura anche il suo compagno di squadra René Arnoux. Laffite invece si ritroverà a inseguire a distanza Jones, almeno finché non verrà superato da Regazzoni e sarà il baffuto pilota svizzero a inseguire (invano) a distanza il proprio compagno di squadra. I due faranno doppietta con Laffite terzo.

I ritirati sono tanti. Se ci fosse telecronaca italiana, sicuramente Poltronieri parlerebbe di "falcidia". Il momento top lo si raggiunge quando Carlos Reutemann ed Emerson Fittipaldi, entrambi ritirati per i fatti loro, si mettono a conversare a bordo pista. I due sono successivamente raggiunti da Mario Andretti dopo che si è ritirato a sua volta, una scena a suo modo iconica. Andretti ha anche viaggiato brevemente in una piazza non tanto terribile per gli standard della stagione, prima del ritiro. Le piazze "non tanto terribili" ovvero la quarta, la quinta e la sesta, tuttavia vanno a Jody Scheckter (Ferrari), John Watson (McLaren) e Jochen Mass (Arrows). Mass in zona punti ci entra in extremis a pochi giri dal termine con il ritiro di Nelson Piquet (Brabham). La sua presenza mi sorprende, la grafica diceva che la Arrows ritirata per una foratura qualche tempo prima era la sua. Invece no, era quella di Riccardo Patrese, forse unico errore della grafica durante la gara.

All'evento seguente a Zeltweg la regia e la grafica non sono al livello di Hockenheim, ma Jones è al livello della gara precedente. A partire dalla pole è ancora una Renault, quella di Arnoux, ma Jones ha le idee ben chiare: stargli davanti al via. Però c'è un imprevisto: arriva Villeneuve che trolla tutti e si porta in prima posizione, dove resterà tre giri prima di essere superato da Jones. Il pilota australiano, una volta ottenuta la testa della gara, la manterrà fino alla bandiera a scacchi. La seconda piazza di Villeneuve, invece, viene messa in discussione dalle Renault: viene superato sia da Arnoux sia da Jabouille. Poi Jabouille supera anche Arnoux portandosi secondo... ma non preoccupatevi, la sua gara terminerà come da buona tradizione con il solito ritiro (ai box per un problema al cambio).

Quando dalla seconda posizione Arnoux è costretto a una sosta ai box, Jones, Villeneuve e Scheckter occupano le prime tre posizioni a debita distanza l'uno dall'altro e all'ultimo giro Scheckter perde la terza piazza a vantaggio di quel V3KkYaCçY0 di Laffite che va sul gradino più basso del podio. Sul podio salgono Jones, Villeneuve e Laffite tutti in tuta beige... la cosa fa un po' da contrasto con le tute dai colori random che si vedranno negli anni '80. Scheckter arriva quarto e rimane in testa alla classifica piloti, mentre le ultime posizioni della zona punti vengono occupate da Regazzoni e infine da Arnoux stabilmente in sesta piazza dopo i problemi e la relativa sosta ai box. Visti i numerosi ritiri, finiscono la gara solo in dieci, dietro Arnoux ci sono le Tyrrell e le McLaren. In Tyrrell si segnala la prima gara con il team del mitico Derek Daly!

Con quella di Regazzoni in Gran Bretagna, di cui ho già parlato tempo fa, siamo a tre vittorie di seguito per la Williams, che ne otterrà una quarta sempre con Jones al successivo gran premio d'Olanda di cui ho a sua volta già parlato tempo fa. Prima della fine della stagione Jones otterrà un'ulteriore vittoria, in Canada, con un totale di cinque vittorie della Williams nel mondiale 1979. Una buona media, che tuttavia sarà ulteriormente migliorata negli anni a venire, con il titolo nel mondiale 1980, ottenuto proprio per mano di Alan Jones. Sarà il primo di una lunga serie, con un totale - vado a memoria - di sette titoli piloti (di uno di questi parlerò in occasione del mio prossimo post) e nove titoli costruttori. Niente male per il team di un garagista, direi.


domenica 28 novembre 2021

Cronache dei tempi dello scontro FISA vs FOCA: GP del Sudafrica 1981

Oggi parliamo di una gara vintage di quattro decenni fa, che purtroppo su Youtube non c'è in forma completa, diversamente da altre gare della stessa epoca, ma soltanto in due diverse sintesi della durata di mezz'ora con telecronaca inglese, grazie alla cui visione combinata ho ricostruito in linea di massima gli eventi. È una gara di cui non si parla molto, anzi non se ne parla affatto, ma ritengo opportuno dedicarvi un post, per una ragione che vi svelerò più avanti. O meglio, di ragioni per cui parlare di questa gara ce ne sono varie, ma intendo soffermarmi in un secondo momento su una in particolare. Inizierei però a parlare delle cose di routine e poi a farvi un resoconto della gara.

Siamo in un periodo piuttosto turbolento, nel pieno della guerra FISA vs FOCA, quest'ultima guidata da Bernie Ecclestone, proprietario della Brabham e quindi in una posizione *lievemente* di conflitto di interessi, la FISA guidata da Jean-Marie Balestre, soggetto molto più inquietante di Bernie Ecclestone e anche maggiormente controverso, oserei dire. I team che non aderiscono alla FOCA sono schierati con la FISA e per faccende legate ai regolamenti tecnici e ai big money si rischia la scissione. I team allineati con la FISA dicono "se le regole queste noi non corriamo" e i team allineati con la FOCA rispondono "who kers, siamo dieci squadre e riusciamo a fare un gran premio con diciannove vetture".

Tutti vanno in Sudafrica, ovvero tutti tranne cinque team: Osella, Ligier, Renault... e fin qui who kers, poi anche Alfa Romeo il che immagino sia ugualmente tollerabile, ma siccome manca la Ferrari è considerata d'ufficio una gara non importante. Prima della gara piove di brutto, è il cielo che protesta per l'assenza delle Rosse. O forse è semplicemente pioggia. Comunque tutto si calma progressivamente e i piloti sono in dubbio se partire con le wet o con le slick. Nelson Piquet (Brabham), che scatta dalla pole, opta per le slick. Al suo fianco c'è Carlos Reutemann (Williams) sulle wet e al via perde posizioni, si inseriscono la Lotus di Elio De Angelis e la ATS di Jan Lammers! La gialla vettura, comunque, non dura molto, un contatto con De Angelis e addio terzo posto.

Dietro di loro c'è Carlos Reutemann (Williams) seguito oserei dire abbastanza sorprendentemente da un Ricardo Zunino (sostituto alla Brabham di Hector Rebaque, assente per epatite) che appare in forma migliore del solito, che però perde posizioni una dopo l'altra cadendo presto nel dimenticatoio. Risalgono Nigel Mansell (Lotus) e John Watson (McLaren) che superano a loro volta Reutemann. Watson è partito nientemeno che quindicesimo, se i punti venissero assegnati sulla base delle posizioni risalite dal fondo sarebbe il pilota più vincente della storia! Deve però accontentarsi di mettere nel mirino le Lotus... e non è cosa da poco. Supera Mansell, Mansell riprende la posizione, ma Watson non ci sta, gli dice "levati dalle pa**e e vai a fare i tuoi numeri da acrobata da un'altra parte".

Watson fa nell'arco di quindici secondi due sorpassi da urlo sui De Angsell e si porta addirittura secondo, per poi farsi anche un paio di giri in testa alla gara quando Piquet si fermerà per passare alle slick. Questo però accadrà dopo, per il momento assistiamo all'uscita di pista di Geoff Lees (Theodore) che si schianta contro una rete. Il giorno prima è successa la stessa cosa in una sessione di prove libere anche a Reutemann che si è ritrovato incastrato nella rete con la rete intorno al collo e ha rischiato di esserne strangolato. Wtf?! La gara però sembra andare molto meglio per il pilota argentino, si ferma ai box Piquet, si ferma ai box Watson ed ecco che Reutemann si trova leader. Tra i piloti Williams solo lui è partito sulle slick, Alan Jones si ferma invece ai box, ma ha indubbiamente problemi dato che si deve fermare altre volte e poi si ritira.

Sono otto in totale i ritirati, oltre a Lammers, Lees e Jones già citati si ritirano per problemi tecnici Siegfried Stohr (Arrows), Eliseo Salazar (March) e Marc Surer (Ensign), mentre per incidente altri due piloti, uno dei quali è Andrea De Cesaris su McLaren. Vorrei lasciare un attimo in sospeso il ritiro della Tyrrell numero 4 (quella che durante la stagione verrà guidata da Kevin Cogan, Ricardo Zunino e Michele Alboreto) e concentrarmi su chi la gara la finisce. Reutemann vince davanti a Piquet e De Angelis, tutti con distacchi piuttosto abissali e unici a pieni giri. Per Reutemann sarebbero nove punti preziosi per la classifica piloti, dato che si ritroverà nei mesi successivi a lottare per il titolo, ma come ho detto, *sarebbero*, perché le cose erano destinate ad andare diversamente.

Completano quella che dovrebbe essere la zona punti Keke Rosberg sulla Copersucar, dopodiché John Watson e la Arrows di Riccardo Patrese. A seguire troviamo Eddie Cheever (Tyrrell), Ricardo Zunino (Brabham) e Chico Serra (Copersucar). Non ho capito cosa gli sia successo, ma Mansell non ha avuto un proseguimento di giornata positivo come quello di De Angelis e chiude solo decimo a tre giri, precedendo tra le vetture in gara la sola March di Derek Daly. Sono loro gli undici classificati su un totale di diciannove presenti al via, anche una buona media visti i tempi e considerato che la gara è iniziata con pista bagnata, anche se poi è andata asciugandosi tanto da favorire chi era partito sulle slick. Oltre a Reutemann, anche Rosberg, autore di un ottimo piazzamento.

Fine della cronaca di gara, veniamo alle questioni burocratiche e alla Tyrrell numero 4, quella che abbiamo per il momento lasciato anonima. Chi la guidava aveva all'attivo una partecipazione al gran premio di Gran Bretagna della stagione precedente, culminata in un DNQ per problemi di motore. Questa era la sua prima partenza in Formula 1, destinata ad essere anche l'ultima, visto il suo status di one-off. Non è andata così: le "ragioni burocratiche" hanno portato ad annullare la gara e a considerarla non championship event. Se fosse stata convalidata come gara del campionato, Desiré Randall Wilson sarebbe diventata la terza donna a prendere il via a una gara di Formula 1. In griglia era sedicesima al fianco di John Watson e il suo distacco dal compagno di squadra Eddie Cheever era nella norma.

Per finire, siccome stiamo parlando di una vittoria, seppure non ufficiale, della Williams, qui in coda a questo post mi sembra doveroso ricordare una grande personalità della Formula 1 che ci ha lasciati oggi. R.I.P. Sir Frank Williams (1942-2021). :-((( 


sabato 27 novembre 2021

Perché il mondo ha bisogno di un bad boy e di dipingere Max Verstappen come tale

Disclaimer: non tifo né Hamilton né Verstappen e l'ultimo dei due in particolare non mi ha mai ispirato una particolare simpatia. Questo non è un post a sostegno di uno o dell'altro, quanto piuttosto la mia analisi di un fenomeno giornalistico e degli opinionisti, più o meno altolocati. Appurato che tra i due è al 90% Verstappen quello dipinto come il bad boy di turno, intendo semplicemente esporre la mia opinione del perché, tutto sommato, sia almeno in parte comprensibile questa visione della situazione. Almeno in parte, ho detto, e per una ragione: a mio vedere l'errore non consiste nel CHI identificare come bad boy, quanto piuttosto in un problema di fondo che sta alla base, ovvero il partire dal presupposto che, se c'è una situazione almeno vagamente polemica presente o passata, allora sia doveroso dovere dividere i soggetti coinvolti in buonihhhh e kattivihhhh (a meno che non sia la polemica tra Jones e Reutemann, perché quelli nessuno se li fila - e anche lì in realtà i fanboy argentini che ho visto tempo fa attaccavano Jones in modo random 40 anni dopo), visione a mio parere molto semplicistica delle cose. I buonihhhh e i kattivihhhh fanno molto fiaba, quindi roba da bambini. Oppure fanno molto film western, dove i buonihhhh sono comunque gente che spara addosso ai kattivihhhh, ma animata da migliori principi.

Detto questo, credo che l'etichettare qualcuno come buonohhhh o kattivohhhh, nel contesto degli hamilstappen, dipenda in una certa parte dalla capacità di generare empatia. Prendete il caso Hamilton. Stiamo parlando di uno che ogni tanto fa casini sui social, di uno che si è lasciato scappare il grande amore della sua vita (la Scherzy, ovviamente) preferendole la carriera, di uno che si è tirato addosso con il suo amichetto d'infanzia i cappellini nel retro del podio, di uno che si mette in pose tali da mostrare meglio i tatuaggi nelle foto, di uno che si riprende mentre cerca di svegliare il proprio cane, che si fa i selfie in bagno, che sembra sempre travestito da albero di Natale, che crede che i suoi risultati siano il trionfo della giustizia divina, a cui interessa magari la salvaguardia dei vitelli da allevamento ma non la testa dei propri colleghi, oppure che abbraccia spassionatamente i propri colleghi con cui ha fatto polemica per breve tempo in precedenza. In sintesi, mi sembra che Hamilton mostri molto tutte le sue sfaccettature umane, e che per quanto abbia cercato o abbiano cercato di costruirgli intorno l'aura da uomo perfetto, riesca ad apparire per quello che è: uno che, una volta che scende dalla monoposto, fa casini come qualsiasi persona normale, a volte non si rende conto dei casini che fa, e che poi fa cose comuni e normali come parlare con il cane quando si sente solo.

Se Hamilton a suo modo può generare empatia, mi sembra che Verstappen sia ben lontano, al momento attuale, da riuscire a emulare un simile risultato. Certo, non è solo per differenza di personalità, ma il fattore età ha sicuramente il suo effetto. Verstappen mostra sicuramente ugualmente di non essere perfetto, ma non sono sicura che riesca a trasmettere la stessa "umanità" di Hamilton. Verstappen ha ancora addosso l'aura del ragazzino insolente, i suoi colpi di testa appaiono come frutto del volere essere spaccone e non come una normale conseguenza dei suoi difetti. Questo non significa necessariamente che il vero Verstappen sia questo, né che debba per forza essere una persona peggiore di Hamilton. Quello che mi pare ormai appurato è che con la sua aria da bulletto bello e dannato (sì, vi starete chiedendo in che cosa consista la bellezza di Verstappen, ma siccome viviamo in un mondo che ha eletto Norris come sexiest drivahhhh evahhhh, gli standard di bellezza devono essere talmente sottoterra che dipingere Verstappen come bello può essere ampiamente accettabile) è più difficile per lui attirarsi il sostegno di chi non è un suo fan accanito.

Detto questo, appurato che se un kattivohhhh deve esserci è plausibile che Verstappen sia il migliore candidato a cui appioppare questo ruolo, si aggiungono gli altri dettagli: è circondato da gente che non nutre suscita simpatia, a cominciare da suo padre e da Marko. Certo, dall'altro lato anche Wolff non gode di molto apprezzamento in epoca recente, ma è pur sempre ritenuto rispettabile come persona (il che non capita molto di frequente a JVes) o come manager (il che non capita molto di frequente a Marko). In più Verstappen corre per la Redbull. Non dimentichiamoci dell'accoglienza che i titoli vinti dalla Redbull hanno suscitato nel grande pubblico. Non dimentichiamoci che, dopo avere vinto gare in gran parte senza episodi polemici, "qualche" anno fa Vettel veniva fischiato costantemente sul podio per il semplice fatto che stava vincendo gare consecutive! Da un lato posso sforzarmi di capire che la cosa suscitasse indignazione perché vinceva contro la Ferrari o perché non era ritenuto all'altezza dei suoi successi, ma in compenso per quanto in gioventù fosse un po' più esaltato di oggi, certi atteggiamenti polemici di Verstappen non mi risulta che li abbia mai avuti. Quindi ricordiamoci questo: Verstappen corre pur sempre per la scuderia che, suoi tifosi esclusi, è una delle meno rispettate dal grande pubblico, in passato in parte "ripulita" solo dalla presenza di un pilota amato come Ricciardo e degli anni di poco successo.

Per quanto attribuire a prescindere l'etichetta di kattivohhhh ragazzohhhh a un pilota sia qualcosa che viene esasperato molto in epoca social e in epoca Drive to Survive, non dimentichiamoci che fonda le sue basi su una pratica che esiste già da moltissimo tempo. Il punto, casomai, è che non tutti i piloti possono essere etichettati tanto facilmente a questa maniera e che ci sono poche eccezioni con le quali è possibile farlo senza apparire come troppo stonati o troppo esagerati. Siamo di fronte a due fattori: da un lato ci sono i media e una parte del fanbase che dipingono Verstappen come un bad boy, dall'altro c'è Verstappen che non fa spontaneamente nulla per dimostrare di avere un lato buono (parlo di cose semplici, tipo postare sui social cose che ispirano tenerezza). Credo di avere già visto questa situazione, e saprei dire precisamente anche dove e quando. Quindi, caro Verstappen, fai molta attenzione perché potresti avere un punto debole: appena arrivi a Jeddah fai una track walk e, per ogni evenienza, assicurati che i tombini siano ben fissati al suolo!


venerdì 26 novembre 2021

Dal caos e dal trash esce John Watson partito diciassettesimo: GP Stati Uniti Est - Detroit 1982

Credo sia giunto il momento di fare un bel viaggio nel passato e per oggi ho pescato una perla di puro trash: il Gran Premio degli Stati Uniti Est del 1982, disputato dopo Monaco. Non si tratta di una gara particolarmente famosa né di quelle che su Youtube vengono postate in tutte le salse e con tutte le telecronache, ma ho avuto la fortuna di trovarla ieri su un canale brasiliano o portoghese che ha postato la gara con cronaca italiana... a parte i primissimi minuti, in cui c'è un mash-up con la cronaca americana (con voce di Jackie Stewart e ho sentito nominare anche Jody Scheckter ma penso fosse un semplice inviato e non l'altra voce), perché la Rai ha iniziato il collegamento in ritardo e quindi il primo giro non è stato trasmesso in Italia. Ma questo è niente in confronto a come sono andate le cose in pista.

Il circuito cittadino di Detroit ha fatto nel 1982 il proprio esordio con l'asfalto inadatto a un gran premio e venendo duramente criticato da piloti e addetti ai lavori. I piloti hanno minacciato di non prendere parte alla gara, se non fosse stata fatta qualche sistemazione urgente... e niente, era già la seconda volta in sette gran premi che qualcuno minacciava di non correre, dopo lo sciopero del Sudafrica. Anzi, di fatto la terza, perché la seconda è stato a Imola quando la metà dei team sono rimasti direttamente a casa per il boicottaggio. La sistemazione urgente è stata fatta con qualche intervento su asfalto e tombini e SABATO MATTINA il circuito è stato finalmente pronto. Insomma, fino a qui era stato tutto abbastanza trash, immagino sarete anche voi d'accordo.

Il campione del mondo in carica Piquet non era presente sulla griglia: nella prima sessione di qualifiche ha avuto un problema tecnico e nella seconda è venuto a piovere quindi non ha potuto fare un tempo degno di qualifica ed è rimasto a guardarsi la gara in TV, così come De Villota e come Lammers che si è infortunato a una mano. E così come Paletti che si è qualificato, ma ha dovuto cedere la propria vettura al compagno di squadra Jarier dopo un incidente di quest'ultimo nel warm up. Comunque la gara è partita e tutto filava liscio, a parte che abbiamo per strada Baldi e Boesel e visto brevemente sul tracciato un mezzo dei commissari. I primi erano Prost, De Cesaris, Rosberg, Pironi, Mansell e Giacomelli. Tempo due giri e De Cesaris ha avuto un guasto e si è ritirato, stesso destino di Winkelhock e Jarier. Davanti, grazie al ritiro di De Cesaris, è salito in zona punti Cheever, "l'americanino di Roma o il romanino d'America". Grazie per questa perla, Poltronieri!

Poi, al sesto giro, la gara della Brabham è definitivamente terminata: fuori Patrese per incidente e fuori anche Guerrero. Le immagini non sono state ben chiare sulla dinamica (leggendo statsf1 pare che Guerrero si sia toccato con De Angelis e che Patrese poi non sia riuscito a evitarlo), ma è stata ben chiara la bandiera rossa esposta che ha portato a una...
...
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...lunga interruzione...
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...di un'ora e dieci. Non ho idea di che ora fosse in Italia, spero serata non troppo tarda, anche perché mantenere la concentrazione era fondamentale per comprendere i fatti successivi: bandiera rossa, quindi tempi aggregati. Quindi Prost è partito portandosi dietro Rosberg e se Rosberg l'avesse superato portandosi in testa, sarebbe stato in testa ancora Prost finché Rosberg non avesse recuperato il gap precedente alla bandiera rossa di qualcosa come tre secondi.

Tutto chiaro? Se la risposta è no, non importa. Davanti avevamo Prost e Rosberg a tu per tu, a fare da crack pairing nella mente delle fungirl early 80s. Poi seguiva il "terzetto degli inseguitori". C'erano Pironi, Giacomelli e Cheever e secondo Poltronieri, Giacomelli "ha deciso di rompere gli indugi". Ha pronunciato questa frase troppo presto, dato che Giacomelli non ha fatto in realtà alcun sorpasso, ma è rimasto nel mezzo di un trenino al quale si è unito anche Lauda. Poi dietro c'era Watson fisicamente settimo ma in realtà nono, per il momento, perché era attardato nella prima parte di gara. Il meglio, però, doveva ancora venire... no Salazar, non parlo di te, della tua verniciatura di muretto e del tuo conseguente ritiro. Però quantomeno Salazar era riuscito a qualificarsi, anche se non bene tanto quanto il suo compagno di squadra Winkelhock che era partito dalla terza o dalla quarta fila.

Pare si sia ritirato anche De Angelis per problemi tecnici, ma nessuno se l'è filato, anche perché il suo best friend forever Sexy Baffo era ormai negli scarichi di Prost. Poi l'ha superato. All'esterno. Fuori dalle linee di demarcazione della pista, ma non perché avesse tagliato. L'ha presa, di fatto, più lunga. Si è portato in testa fisicamente ma non di fatto per i tempi aggregati, anche se è stata una questione di poco tempo. Prost aveva problemi ed è precipitato indietro, con tanto del "terzetto degli inseguitori" ormai in quartetto, che in realtà non inseguivano ma non vedevano Rosberg nemmeno con il binocolo, venendo superato da tutti incluso Watson. Quindi al momento era ancora secondo, ma dietro al pilota che si trovava al nono posto, sempre ammesso che Watson fosse ancora nono. Seriamente, questa cosa dei tempi aggregati era parecchio confusionaria.

Nel frattempo Giacomelli più che rompere gli indugi stava per assistere alla rottura della sua monoposto. Già superato da Cheever e Lauda, doveva vedersela con Watson, che l'ha superato di forza mandandolo contro un muretto mentre andavamo verso metà gara. Giacomelli ha lasciato la monoposto "in posizione non pericolosa". Cioè a bordo pista dato la quasi totale mancanza di vie di fuga, quindi mi piacerebbe sapere quali fossero quelle pericolose. Il gruppetto degli "inseguitori" torna ad essere un quartetto con Watson in coda, almeno finché non "rompe gli indugi" e passa tutti i tre che ha davanti, salendo al second-... restando al quinto posto. Seriamente parlando, i piloti stessi come facevano a capire in quale posizione si trovavano? Andavano a intuito? Va beh, Watson stava soltando andando a prendere Rosberg, ormai...

I duellihhhh e i sorpassihhhh sono continuati, con vari scambi di posizioni, Lauda si è portato al terzo posto, che in realtà era secondo e, mentre la regia si soffermava su un sorpasso di Cheever su Pironi, davanti non inquadrato ma mostrato in replay Watson ha preso la testa della gara con un sorpasso su Rosberg, ma di fatto era ancora terzo secondo i tempi aggregati. Poi, poco dopo, hanno iniziato a succedere tante cose tutte insieme: Lauda si è ritirato per incidente parcheggiando a bordo pista, Pironi è stato inquadrato mentre percorreva una delle rare via di fuga, Rosberg ha perso la posizione su Cheever ma non è stato considerato dalla regia, mentre poco dopo è stato inquadrato in primo piano Alboreto fuori dalla vettura dopo il ritiro con un grosso logo di Candy sulla tuta. Anche stavolta Candy ha portato a casa una sostanziosa inquadratura.

Mansell si è poi ritirato, con un commissario che da verohhhh uomohhhh ha attraversato la pista di corsa (non si sa perché, l'auto è stata lasciata lì) mentre di lì a poco sono arrivate delle vetture, ma focalizziamoci un attimo sulla vera scheggia impazzita: Laffite è sbucato improvvisamente fuori dal nulla. Davanti Watson era leader con un ampio gap su Cheever che a sua volta aveva un ampio gap sul "gruppetto degli inseguitori". Laffite era il primo del gruppetto degli "inseguitori", davanti a Pironi (che secondo le ricostruzioni delle tumbler era il suo compagno di letto allo sciopero di Kyalami) e Rosberg, ma le loro tre posizioni per tempi aggregati erano l'esatto opposto di quelle che vedevamo in pista. Quindi non c'era più caos per i primi due, ma sul resto della top-5 si continuava a capire poco e niente, se non che la vettura di Laffite aveva l'anteriore che cadeva un po' a pezzi un po' come se non avesse verniciato un solo muretto, ma direttamente tutto il circuito.

Nella fase conclusiva della gara, destinata a finire per raggiungimento delle due ore, non senza che la McLaren sbagliasse i calcoli esponendo a Watson il cartello che mancava ancora giro, quando poi il pilota è stato accolto dalla bandiera a scacchi, chiunque non fosse il leader è stato abbandonato a se stesso dalla regia, con tanto di Laffite e Rosberg che perdevano terreno e nel caso di Laffite anche posizioni. Fun fact: così, a intuito, la top-6 si è verosimilmente riallineata e Watson, Cheever, Pironi, Rosberg, Laffite e Daly sono stati classificati nelle posizioni che effettivamente occupavano in pista, a parte Daly forse, secondo statsf1 si trovava quarto al momento della bandiera a scacchi, ma who kers, è solo Daly e non era a bordo di una Tyrrell! Dietro di loro sono arrivati Mass, Surer, Henton, Arnoux, Serra e, senza completare il 90% della gara, sembrerebbe anche Prost. Poi il video è terminato, sembrerebbe perché era terminato anche il collegamento sulla Rai un nanosecondo dopo la fine della gara.


martedì 23 novembre 2021

Quattro ruote is for kids, due ruote is for men, tre ruote is for legends... - GP Olanda 1979

Oggi parliamo di quando i piloti erano very uominy, ma soprattutto di quando lo erano i contadini del posto: Mario Poltronieri ci spiega (in questa gara che ho visto sabato pomeriggio in versione con tagli di Perle di Sport) che la curva Tarzan si chiama così perché colui che ha venduto il terreno per costruire il circuito ha chiesto una curva chiamata con il proprio soprannome. Poltronieri non è da solo in cabina di commento, ma c'è una presenza silenziosa, che interviene solo ogni tanto: è Eddie Cheever, che sogna la Formula 1 e che, interpellato da Poltronieri, rivela di sentirsi italiano e non statunitense. Poltronieri narra anche di averlo conosciuto quando il giovane Cheever a tredici anni ha preso parte a una gara di kart a Orbassano, che mi pare di capire fosse stata seguita da Poltronieri in veste di giornalista.

Si parte con Alan Jones (Williams) che scatta in testa dalla seconda casella della griglia, con a seguire le Renault e l'altra Williams in ordine sparso. Sono ancora più sparse quando subito dopo la Williams di Clay Regazzoni si tocca con una delle Renault... è René Arnoux che perde una ruota. OMG OMG OMG OMG OMG Arnoux su tre ruote, certe ship sono proprio volute dal destino. <3 Arnoux e Regazzoni si ritirano entrambi e l'inviato ai box li va stanare per intervistarli, non prima di avere riferito di averli visti litigare a proposito dell'incidente. Ciascuno, durante le interviste, sostiene che la colpa sia dell'altro, come da buona tradizione. Regazzoni aggiunge che Arnoux parte sempre male. Lascia intendere che ciò avvenga per le difficoltà del turbo, ma scarica comunque la responsabilità su Arnoux.

Abbiamo iniziato bene la giornata, vedo. Nel frattempo Alan Jones è seguito dalla Ferrari di Gilles Villeneuve e dalla Renault di Jean-Pierre Jabouille, mentre la zona punti è provvisoriamente completata a ben più debita distanza da Didier Pironi (Tyrrell), Keke Rosberg (Wolf) e Jean-Pierre Jarier (Tyrrell) quest'ultimo appena rientrato da varie gare di assenza a causa di un'epatite virale. Tutto questo terzetto verrà successivamente superato dalla Ferrari Jody Scheckter e poi in ogni caso nessuno dei tre verrà la fine della gara senza che a nessuno freghi qualcosa del loro destino. Durante un'inquadratura di Rosberg, la cui Wolf sembra la futura Lotus di Elio De Angelis, Poltronieri sostiene che i piloti giovani come Rosberg (nato nel 1948) possano combinare di più dei piloti datati come il suo predecessore James Hunt (nato nel 1947).

Ma intanto la gara - che è stata definita asciutta quindi se piove verrà redflaggata per non falsarla - si rivela assolutamente non falsata in quanto Villeneuve passa in testa (ha rotto gli indugi, dice Poltronieri). Le Ferrari sono 1/3 perché nel frattempo Jabouille si è ritirato ai box e ai microfoni dell'inviato Rai ha spiegato, su sua richiesta, come ci si senta nel ritirarsi da un gran premio... il che è indubbiamente la sensazione che Jabouille conosce meglio. Frattanto Jacques Laffite su Ligier sembra ben lontano dalle zone che contano e ciò va a favore degli Scheckteneuve per la lotta per il titolo. Secondo Poltronieri in Ferrari in molti fanno il tifo per Villeneuve perché è più giovane di Scheckter. Seppure a onore del vero Villeneuve utilizzasse un'età fasulla sostenendo di essere nato nel 1952, i due sono nati il 18 e il 29 gennaio del 1950. Il giovane è quello nato il 18, il V3KkYaCçY0 è quello nato undici giorni più tardi.

A gara inoltrata Villeneuve inizia ad avere problemi di gomme e Jones si riprende la prima piazza. Poi, poco dopo, Villeneuve si insabbia nel fango con la posteriore sinistra forata, o per meglio dire distrutta completamente. Poi riparte e con la monoposto che cade a pezzi percorre un giro completo e si rifugia ai box, lasciando basito Eddie Cheever e venendo molto commentato da Poltronieri, che parla di "esuberanza giovanile", venendo tacciato di essere troppo diplomatico da uno dei giornalisti presenti collegati in studio. Il tono è obiettivamente diverso da quello con cui Poltronieri due anni più tardi commenterà Villeneuve che prosegue imperterrito in Canada 1981 con la vista ostruita dall'ala anteriore piegata, là sarà pur sempre diplomatico, ma farà capire che il suo pensiero è "se tu fossi mio figlio, uscirei dalla cabina di commento e verrei a prenderti a sberle prima di subito".

Con l'uscita di scena di Villeneuve, Jones e Scheckter sono primo e secondo, mentre terzo... chi c'è terzo? Si è ritirato praticamente chiunque. Ma... GUESS WHAT, c'è terzo Laffite, che è stato dato per spacciato ormai da molto tempo e rientra quindi almeno in parte nella lotta per il titolo (com'è finita ve l'ho raccontato tempo fa nel post sul GP d'Italia, successivo a quello d'Olanda). In quelle posizioni ci arrivano anche alla fine, mentre completano la zona punti Nelson Piquet (Brabham), Jacky Ickx (Ligier) e Jochen Mass (Arrows). Solo sette vetture arrivano al traguardo e la settima è la terza Lotus, guidata da Hector Rebaque. Finisce così questa giornata olandese, con la regia che si perde un attimo a inquadrare carri attrezzi che recuperano monoposto ritirate.

PS. Tra le vetture recuperate ho visto tra le altre una Tyrrell sponsorizzata Candy che veniva trainata da un carro attrezzi. E poi, seppure si intravedesse solo, ho visto anche l'ala posteriore dell'altra Tyrrell, con lo sponsor Candy sopra. Monoposto attention seeker anche senza i piloti a bordo, a quanto vedo. <3


lunedì 22 novembre 2021

Commento al Gran Premio del Qatar 2021

Non so se ricordate i vecchi tempi in cui i Vettelton si prendevano a ruotate dietro la safety car e venivano presi per le orecchie e messi in conferenza stampa al giovedì con in mezzo Kmag a fare da pianta ornamentale? Ecco, quei tempi sono terminati, così come quelli in cui Charlie Whiting andava in conferenza stampa insieme ai piloti che avevano fatto polemica nei suoi confronti per un chiarimento in mondovisione. Erano i tempi in cui si puntava a diminuire le polemiche invece di gettare benzina sul fuoco, cosa che invece sembra si stia facendo ultimamente. Dopo tutte le polemiche della volta scorsa le cose non sono migliorate: il direttore di gara ha pensato bene di affermare che Verstappino non è stato penalizzato in Brasile dopo il duello con il Prosciuttello Gangster perché non ha ritenuto necessario guardare i filmati del suo onboard. La Mercedes ha quindi chiesto di fare ricorso, questo giovedì si doveva decidere se concedere il ricorso, decisione slittata alla giornata di venerdì, tanto per riscaldare un po' gli animi e cercare di rendere la situazione ancora più infiammata.
La cosa mi pare stia riuscendo, sia dentro sia fuori dalle piste. Fuori: parlo dei social, mi sembra che molta gente si sia schierata in modo abbastanza estremo a favore di uno o dell'altro degli Hamilstappen per i motivi più disparati. Mi riferisco, nello specifico, a persone che non sono tifose né dell'uno né dell'altro e che non si sarebbero scagliate così duramente contro nessuno dei due se non fossero stati in lotta per il titolo. Nello specifico vedo un sacco di gente che più che tifare per uno dei due tifa contro l'altro, alcuni per motivi sensati, altri per motivi abbastanza campati in aria. Sono perplessa di fronte a certi atteggiamenti, ma del resto sono tanti anche atteggiamenti che non hanno a che vedere direttamente con gli Hamilstappen che mi lasciano perplessa. Più di ogni altra cosa mi chiedo perché ci sia gente che ha soprannominato "Karen" Christian Horner, ma non sono sicura di volere approfondire, ma nevermind.
Torniamo a noi, venerdì è stato deciso, come facilmente prevedibile, che non si possono fare ricorsi a caso nemmeno quando le cose vengono fatte abbastanza a caso. Quindi Verstappino non si è visto precipitare addosso nulla se non i canini del Vampiro Famelico sguinzagliato dal Prosciuttello Gangster, ma non si è scomposto.
Verstappino: "Guarda, una bandiera gialla!"
Vampiro Famelico: "Dove?"
Verstappino: "Non saprei."
Vampiro Famelico: "Tu invece hai visto la doppia bandiera gialla?"
Verstappino: "No, non vedo doppie bandiere gialle."
Prosciuttello: "Non eravamo rimasti a venerdì? Mi confondete le idee se è già sabato. Lasciatemi ottenere questa pole in modo normale, invece di assegnarmela per esigenze di commento e non per merito rendendo la qualifica passata."
Divino Ferni: "Ma soprattutto, prima dobbiamo assistere alle polemichehhhh, con le bottigliatehhhh e il sanguehhhh."
Prosciuttello: "E tu cosa vuoi?"
Divino Ferni: "Niente, solo specificare che correre contro la Mercedes è come giocare a basket con due canestri diversi e voi avete il più grande quindi fate canestro con maggiore facilità." NB. Vera metafora da lui fatta di recente.
Prosciuttello: "Sì, un po' come la Toyota che guidavi insieme ai tuoi compari in endurance."
Divino Ferni: "A proposito di Toyota, vogliamo parlare di quando ne hai superata una deprivando Feli di un potenziale mondiale?"
Prosciuttello: "Sì, qualche problema?"
Divino Ferni: "No, solo che a ripensarci vorrei complimentarmi con te per avere battuto Feli. È stata una cosa meravigliosa, glielo ricordavo sempre facendogli delle pernacchie quando eravamo compagni di squadra e nel frattempo Crazy Frog vinceva per cu*o e non per merito rendendo il mio terzo titolo inesistente."
A proposito del fondoschiena di Crazy Frog, il Divino è andato a fine qualifiche ad accertarsi delle sue qualità e gliel'ha accarezzato a caso.
Crazy Frog: "Aaaawwww."
Divino Ferni: "Aaaawwww al quadrato."
Crazy Frog: "Aaaawwww al cubo."
Divino Ferni: "Peccato che il destino ci abbia messi uno contro l'altro quando eravamo giovani e pucciosi."
Crazy Frog: "Tu non sei mai stato puccioso."
Divino Ferni: "Tu invece lo eri quando correvi per la Torohhhh Rossohhhh di Faenzahhhh e ti qualificavi nelle zone alte, senza rompere l'ala anteriore sui cordoli e forare a causa dell'ala rotta in corso d'opera fermandoti a caso."
Crazy Frog: "Di cosa parli?"
Pokemon: "Parla di me. Solo il Prosciuttello, Verstappino e Checo sono stati più veloci di me, nonostante non riesca a migliorarmi. Il Vampiro però lo sta facendo in regime di bandiere gialle e Verstappino di doppie bandiere gialle. Anzi, non si sono migliorati, hanno solo trovato un modo per farsi penalizzare a scoppio ritardato domenica nel primo pomeriggio."
Il Pokemon è quindi risalito SULLA SECONDA CASELLA DELLA GRIGLIA FACENDO ANDARE IN BRODO DI GIUGGIOLE LE FANGIRL DELL'ALPHA TAURI CHE STANNO VIVENDO UN NUOVO 2008 nella fattispecie certe Autrici(C) di commenti ai gran premi.
Dietro di loro sono risaliti il Divino Ferni, Trollando e Carlito, che ammirava il fondoschiena del suo Yd0l0 sulla griglia di partenza. Dietro di loro c'erano i Bottastappen retrocessi, dopodiché il Samurai, Oki e Crazy Frog. Poi veniva Checo che era uscito in Q2 per una briscola con Strollino, il telaio crepato del Predestinatohhhh, Dani-Smile e Multi-L. Erano invece usciti in Q1 Iceman, la marmotta del Quebec, Pantene, il Piccolo Principe, duecentoventi tartarughe, centocinquanta bradipi, millecinquecento lumache, settecentoquindici nonni col cappello sul trattore in tangenziale, il cane che morse il gatto che mangiò il topo che alla fiera dell'est mio padre comprò, infine Manzotin.
Poi è arrivata la domenica, sono arrivate le penalità di cui ho parlato, è arrivato il tardo pomeriggio del Qatar con la sua gara al tramonto, si sono accese le luci rosse e SCATTANOHHHH LE VETTUREHHHH e purtroppo quella del Pokemon non è passata in testa. Però non era comunque ragionevole pensare di lottare per qualcosa di così elevato quindi bisognava accontentarsi. Il Prosciuttello Gangster è rimasto in testa come da copione, seguito dal Divino Ferni che di lì a poco è stato superato dal Pokemon, dopodiché da Verstappino che si era portato quarto fin dal via.
E poi terzo.
E poi secondo.
E poi...
E poi sempre secondo, perché il Prosciuttello Gangster si è girato indietro, gli ha fatto una pernacchia e gli ha detto "spero che tu non sia miope come l'Autrice(C) perché in tal caso ti sei perso la pernacchia".
Se posso dire una cosa, Verstappino avrebbe fatto meglio a evitare di ripetere i suoi trascorsi messicani in termini di bandiere gialle. C'è comunque chi si è comportato in modo più strano di lui, ovvero suo padre JVes che qualche giorno fa, come se fosse uscito da una televendita di Vanna Marchi, ha insinuato che in Brasile il Prosciuttello abbia ricevuto forze oscure dal suo preparatore atletico e vinto per qualche ragione mistica. JVes, tutto bene? Perché non vai a prendere a cazzotti gente random possibilmente del tuo nucleo di parenti? Perché ciascuno di noi riesce bene in qualcosa e la tua specialità mi pare quella, altro che parlare di malocchio e macumbe varie. Se proprio ti devi lamentare, fai come fanno tutti e parla del cu*o e non del merito che rende i mondiali falsati, almeno non dai l'impressione di sponsorizzare la tradizione olandese delle canne legali.
Il Pokemon è scivolato al quarto posto e poi al quinto superato da Trollando poi anche sesto superato da Checo protagonista di una risalita, diversamente dal Vampiro Famelico che al via è rimasto incastrato con i canini nell'asfalto perdendo posizioni. Ne ha perse anche Crazy Frog, ma il Vanz aveva altri piloti di cui occuparsi e non se n'è accorto.
Il Vampiro Famelico ha ruggito invano per un po' all'indirizzo degli Strolnoda, sperando che si levassero di torno... ma niente, è rimasto per un po' fuori top-ten.
Verstaplino: "Intanto io vado ai box a caso nonostante il gap con il Prosciuttello non consenta un undercut."
Prosciuttello: "E rientro pure io."
Verstappino: "Come il Pokemon che è già entrato tempo fa."
Prosciuttello: "E un po' di gente varia nelle retrovie."
Crazy Frog: "Mentre noi very uominy che ce l'abbiamo enormehhhh rimaniamo in pista sulle gomme usurate e iniziamo ad andare a caso più veloci di prima."
Predestinatohhhh: "E magari ne approfittiamo per prendere parte a duelli totalmente inutili per la nostra gara giusto per non perdere l'allenamento e prendere qualche sberla."
Checo: "Tipo da me."
Predestinatohhhh: "Meglio prenderle da te che dal padre del tuo compagno di squadra."
Nel frattempo il Vampiro Famelico proseguiva imperterrito, anche quando i vari Alocon e Strollettel di turno si sono fermati ai box, perché lui ce l'ha enormehhhh e i suoi canini non si fanno spaventare da niente. Puntava a grandi risultati e avrebbe potuto addirittura ottenere il Marmottino d'Oro, riconoscimento che spetta ai migliori giri su tre ruote.
Si è fatto mezzo giro su tre ruote dopo una foratura, quando era terzo, anche se doveva andare ancora ai box al momento, ma chissà, magari se Checo avesse fatto una seconda sosta avrebbe conservato la posizione. Quello che è certo è che il Vampiro è stato costretto a rientrare ed è uscito ben fuori dalla top-ten, anche se poi si sarebbe ritirato per probabili danni conseguenti al mezzo giro su tre ruote. Altra certezza è che Checo è corso ai box, perché era meglio non correre troppi rischi. Idem per gli Hamilstappen che sono rimasti primo e secondo.
Checo: "Io invece vedo Strollino, il mio ex compagno di squadra."
Strollino: "Aaaawwww."
Checo: "Ma ti supero stando in bilico su due ruote."
Strollinio: "Nooooohhhhhh, come sei kattivohhhh!!!111!!!111!!!"
Checo: "E ora vedo Oki, il mio altro compagno di squadra."
Oki: "Ma vaff..."
Checo: "Come osi?!?!?!?!?!"
Oki: "Non mi sono scordato del 2017 e di tutte le ruotate che ci siamo tirati. Per me è come se fossimo ancora compagni di squadra e dovrai passare sulla mia baguette per prenderti la mia posizione."
Checo: "Che ca**o fai?!?!?!?! Perché non mi fai passare?"
Oki: "Perché ho faticato tanto a imprimere l'aroma delle mie ascelle sulla baguette e non ti permetterò di portarmela via così come se niente fosse."
Checo è riuscito a strappargliela via e si è lanciato con pessime intenzioni verso il fondoschiena di Trollando. Il pilota della Papaya stazionava al quarto posto, quando però proprio vicino alla corsia dei box si è trovato con una foratura ed è stato costretto a rientrare. Ne è uscito decimo, ma ha superato Crazy Frog portandosi nono, anche se senza possibilità di acchiappare i Leclainz e Strollino che stava davanti a loro. Il Pokemon invece era undicesimo dopo avere fatto due soste, una grande delusione per l'Alpha Tauri dopo tutte le buone premesse e la partenza del Pokemon dalla prima fila, sul tetto del mondo.
Divino Ferni: "Adesso però sul tetto del mondo ci sono io e Checo ne deve fare di strada per venire a prendermi con la baguette sottratta a Oki."
Piccolo Principe: "BANZAAAIIIIII!"
Divino Ferni: "Che cosa fai, bimbo? Se proprio vuoi girare sull'erba come un Manzotin qualsiasi, almeno non tornare in pista a caso attraversandola come la lepre di Monza."
Piccolo Principe: "E tu non osare paragonarmi a Manzotin. Sta prendendo oltre un minuto da me. E penso che finirò la gara davanti a Multi-L. E tra parentesi, 'haas' in olandese significa lepre."
Multi-L ha forato, si è fatto un bel tratto di strada su tre ruote ed è andato ai box, dai quali è uscito. Poi è toccato alla marmotta del Quebec l'onore di girare su tre ruote. Ha vagato a caso andando a parcheggiare in mezzo al nulla, un nulla da cui la direzione gara ha deciso di toglierlo a caso in regime di virtual safety car. Verstappino è rientrato ai box per un set di gomme soft con cui fare il giro più veloce che aveva già fatto e il Prosciuttello Gangster ha affermato di volere a sua volta gomme soft, ma ormai la gara si avviava verso la fine e non c'era altro da fare che tenere le gomme già presenti. Un solo giro di green flag non è servito a Checo per prendersi il podio, sul quale è salito il Divino Ferni. E sotto al podio, insieme al team Alpine, c'era Prost in compagnia del proprio elegante naso alla francese. Da appassionata di vintage e di anni '80, per me un ex pilota sotto al podio ha avuto più fascino dei tre che sul podio c'erano. *____*

RISULTATO: 1. Lewis Hamilton (Mercedes), 2. Max Verstappen (Redbull), 3. Fernando Alonso (Alpine), 4. Sergio Perez (Redbull), 5. Esteban Ocon (Alpine), 6. Lance Stroll (Aston Martin), 7. Carlos Sainz (Ferrari), 8. Charles Leclerc (Ferrari), 9. Lando Norris (McLaren), 10. Sebastian Vettel (Aston Martin), 11. Pierre Gasly (Alpha Tauri), 12. Daniel Ricciardo (McLaren), 13. Yuki Tsunoda (Alpha Tauri), 14. Kimi Raikkonen (Alfa Romeo), 15. Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo), 16. Mick Schumacher (Haas), 17. George Russell (Williams), 18. Nikita Mazepin (Haas), Rit. Nicholas Latifi (Williams), Rit. Valtteri Bottas (Mercedes).


domenica 21 novembre 2021

Il Gran Premio di Macao di oggi e del passato

In questo fine settimana si è svolto il Gran Premio di Macao, per la seconda stagione consecutiva con vetture di Formula 4 cinese. Per la seconda stagione consecutiva c'era un grande favorito e, dalle notizie che sono arrivate, quel grande favorito non si è smentito. Si tratta di Charles Leong, il predestinatohhhh!!!!11!!11!!! Partito dalla pole position nella qualifying race (oppure la si può chiamare sprint qualifying?) avrebbe mantenuto tale posizione sia nella qualifying race stessa sia nella main race. A podio con lui Andy Chang (ultimo in griglia per la qualifying race, risalito fino alla seconda piazza, posizione che avrebbe conservato nella main race) e Sicheng Li... podio tale e quale al 2020.
Altro non posso dire per il momento, perché su Youtube non è ancora arrivata né la gara né gli highlight, però possiamo sicuramente andare a ripercorrere il passato, per verificare quali piloti di Formula 1 2021 siano passati per Macao e come siano andate le loro gare. Ne ho trovati quindici su ventuno, mancano all'appello (salvo miei clamorosi errori) solo Raikkonen, Alonso, Perez, Stroll, Gasly e Tsunoda. Fun fact: nessuno di loro ha mai vinto.

LEWIS HAMILTON: 2003 e 2004 - ritirato il primo anno, alla seconda partecipazione ha vinto la qualifying race e scattava dalla pole nella main race, ma si è fatto trollare al via dal pilota che gli partiva accanto, nientemeno che Nico Rosberg. Stava inseguendo Rosberg quando insieme sono usciti su una macchia d'olio. Rosberg è finito a muro, Hamilton l'ha tamponato, riuscendo a ripartire e a classificarsi quattordicesimo.

ROBERT KUBICA: 2003, 2004, 2005 - ritirato alla prima partecipazione, ha ottenuto due secondi posti negli anni successivi, nelle gare vinte da Alexandre Premat e Lucas Di Grassi.

SEBASTIAN VETTEL: 2005 e 2006 - il suo destino era comparire al grande pubblico accanto a Kubica, quindi è giunto terzo alle spalle di Kubica stesso. L'anno seguente ha terminato la gara nelle retrovie dopo una retrocessione in griglia a seguito di una rottura del motore.

DANIEL RICCIARDO: 2009 - Dani-Smile ha preso parte a una sola edizione, giungendo al terzo posto. A quella stessa edizione ha gareggiato anche Bottas.

VALTTERI BOTTAS: 2009, 2010, 2011 - partito dalla terza casella della griglia, è giunto in quarta posizione alla prima partecipazione, mentre un anno più tardi, partendo quarto, è giunto al terzo posto. L'anno seguente si è invece ritirato per incidente.

CARLOS SAINZ: 2011, 2012, 2013 - ritirato per incidente alla prima partecipazione, nelle due successive ha ottenuto due settimi posti.

ESTEBAN OCON e ANTONIO GIOVINAZZI: 2013 e 2014: i due hanno partecipato a due edizuoni consecutive, senza ottenere risultati di primissimo piano. Ocon è giunto decimo al primo tentativo per chiudere il secondo con un ritiro, mentre "il nostro Giovinazzi" ha chiuso sedicesimo nel 2013 e poi dodicesimo nel 2014.

MAX VERSTAPPEN e NICHOLAS LATIFI - 2014: alla seconda delle loro due partecipazioni, Giovinazzi e Ocon hanno incontrato anche due loro attuali conoscenze. Verstappino ha chiuso la gara al settimo posto, mentre è andata meglio a Latifi, che ha terminato in quinta posizione.

CHARLES LECLERC: 2015 - il Predestinato(C) ha preso parte a una sola edizione, dimostrandosi un perfetto candidato al volante della Ferrari. È infatti giunto sul podio, in seconda posizione, il che è quanto più si addice a un ferrarista. Tredicesimo è arrivato un pilota che rivedremo in Formula 1 nella prossima stagione, Alex Albon.

GEORGE RUSSELL e NIKITA MAZEPIN: 2016 - anche il futuro pilota Mercedes ha portato a casa un secondo posto, nella stagione successiva a Leclerc. Non era il solo pilota 2021 al via di quella gara: l'altro, tuttavia, si è autoeliminato nelle prime fasi.

LANDO NORRIS: 2016 e 2017 - il pilota delle live in cui mangia la pizza al pollo (e la cosa che mi preoccupa maggiormente non sono le sue abitudini alimentari, ma il fatto che ci sia gente che segue questo tipo di live) ha rimediato solo un undicesimo posto nella sua stagione da rookie, per poi piazzarsi a sua volta al secondo posto.

MICK SCHUMACHER: 2017 e 2018 - siamo giunti alla fine con l'ultimo pilota di Formula 1 2021 a prendere parte all'evento di Guia, due volte, in concomitanza con le vittorie del suo rivale ormai caduto in disgrazia Dan Ticktum. Alla sua prima partecipazione è arrivato ultimo dopo avere avuto un problema tecnico, alla seconda, giunta anche al TG1 delle 20.00 per il volo di Sophia Florsch, si è classificato in quinta posizione. C'era in pista anche Guanyu Zhou, pilota Alfa Romeo 2022, che ha chiuso undicesimo.


sabato 20 novembre 2021

GP Australia 1993: Senna e Prost si abbracciano sul podio e le fangirl implodono!

Dedicato a G.S., inventore dello ship name "Alayrton" nonché, se fosse vissuto a quei tempi, tifoso sfegatato di Senna, da parte di Milly Sunshine, che forse non avrebbe tifato Prost perché predilige i midfielder, ma che sicuramente con la mentalità odierna qualche anno dopo avrebbe tifato per la sua eroica scuderia :-)

Mandando un sentito ringraziamento a chi l'ha postato su Youtube, mi appresto a commentare un gran premio storico con telecronaca di Mario Poltronieri ed Emanuele Pirro, gran premio preceduto da fatti interessanti, come ad esempio a un'inquadratura sulla griglia di Keke Rosberg accanto a J.J.Lehto (Sauber). Oppure come due aborted start, innescati da problemi sulle vetture di Ukyo Katayama (Tyrrell) ed Eddie Irvine (Jordan), il che ha permesso di dilungarsi su osservazioni a proposito di sponsor giapponesi o di risse avvenute a seguito del gran premio precedente, il tutto corredato da altre notizie come un ipotetico GP dell'Indonesia a Jakarta, circuito sul quale Pirro racconta di avere gareggiato.

Tra una cosa e l'altra a partire affiancati in prima fila ci sono Ayrton Senna e Alain Prost, rispettivamente su McLaren e Williams, per l'ultima volta dato che il quattro volte campione del mondo sta per appendere il casco al chiodo. Pare che nel briefing dei piloti quella mattina abbia fatto il suo discorso di addio ai colleghi venendo acclamato. Pirro racconta di quando quattro anni prima si ritirò dalle competizioni René Arnoux, che regalò a ciascun pilota un accendino ricoperto in pelle. Poi finalmente giunge il momento della partenza: mentre nelle retrovie si vede un po' di caos e una vettura in testacoda - Pedro Lamy (Lotus) - davanti i due vecchi avversari mantengono le posizioni inseguiti a distanza da Damon Hill (Williams) e Michael Schumacher (Benetton). Vi prego Schill, state buoni e tranquilli, che i protagonisti non siete voi.

Qualcuno ha problemi. Johnny Herbert (Lotus) rientra ai box lentamente. Eddie Irvine sbatte accidentalmente contro un muro allo stesso modo in cui dopo il gran premio precedente il suo mento ha sbattuto accidentalmente contro il pugno di Senna. Poi ci saluta anche Kayatama, con tanto di commenti non proprio eleganti sul suo stile di guida... quindi lineari con il suo stile di guida, a sua volta poco elegante. Secondo Pirro è il degno erede del connazionale Satoru Nakajima. Nel frattempo Schumacher è negli scarichi di Hill, ma prima di mettersi a litigare con lui si ferma per un cambio gomme lampo visti i tempi. Poi tornato in pista si ritira per un guasto, parcheggia e si allontana infilandosi in un buco della rete così come vari commissari presenti sul posto.

Ora è quarto Mika Hakkinen (McLaren), pronunciato da tutti o quasi con l'accento sulla I. What?!?! Dietro di lui completano la zona punti virtuale le Ferrari di Gerhard Berger e Jean Alesi... anzi no, Alesi è passato davanti a Berger e ora è lui al quinto posto. La gara di Hakkinen comunque non dura a lungo: poco dopo essersi fermato ai box per il primo cambio gomme ci torna, ma stavolta per ritirarsi. Nel frattempo in pista Jean-Marc Gounon si destreggia in qualche testacoda sull'unica Minardi in pista dopo il ritiro per problemi tecnici di Pierluigi Martini. I primi cinque, al momento, sono Senna, Prost, Hill, Alesi e Berger, con Prost che ha rimandato la sosta e perde terreno nei confronti di Senna, cosa che provoca critiche a Prost da parte di Pirro, così come ha lungamente criticato la sua partenza sostenendo che Prost ha l'abitudine di partire male.

E non è finita: secondo Pirro, Prost sta subendo una grande umiliazione da parte di Senna. Dopodiché osserva che Prost non fa la differenza nei confronti di Hill e che se Senna la facesse continuerebbe a umiliare Prost anche dopo il ritiro di quest'ultimo. Mi piace pensare che Prost sia passato sotto la cabina di commento ricordandogli che ha vinto quattro titoli. Pirro avrà risposto qualcosa "appunto, hai vinto quattro titoli, e io quelli che hanno vinto quattro titoli non li sopporto proprio". La realtà dei fatti non prevede però questa conversazione, ma solo Hill negli scarichi di Prost dopo la seconda sosta. Finirà in testacoda, ma conservando la terza piazza visto che le Ferrari sono piuttosto lontane. Frattanto assistiamo ai numeri delle Sauber: J.J.Lehto salta su un cordolo e va a sbattere, Karl Wendlinger salta a sua volta sul cordolo, ma in modo più soft.

Intanto ci avviciniamo al traguardo di quello che si scoprirà essere anche il 256esimo e ultimo gran premio in carriera per Riccardo Patrese (Benetton) che purtroppo al traguardo non ci arriva, le posizioni sono stabili e la zona punti è completata dalla Ligier di Martin Brundle. Ora che la sua carriera è finita, Prost viene acclamato in cabina di commento, anche Pirro si fa meno critico nei suoi confronti e ci si chiede se per caso diventerà un giorno team principal della Ligier. Poi Pirro sostiene che spera che in futuro assisteremo a un'accesa rivalità tra Senna e Schumacher: ha anticipato i tifosi da bar. Hill nel frattempo finisce in testacoda nel giro d'onore, ma poi riuscirà a riprendere e andare a parcheggiare al parc fermé come i Prosenna.

I due, nel frattempo, entrano in perfetto clima "Driven", si stringono la mano al parc fermé e poi si dirigono sul podio. Terminati gli inni nazionali, Prost allunga una mano e sfiora il fondoschiena di Senna, che da parte sua lo invita sul gradino più alto del podio e lo abbraccia (foto in alto). Le urla del pubblico già abbastanza caotico si fanno più forti, sono tutti fungirl dei Prosenna e tutti non avevano fatto altro che sperare in un simile momento finora esistito soltanto nelle loro fan fiction mentali. Il mondiale 1993 si conclude così, con la McLaren costruttore più vincente di sempre con 104 vittorie contro le 103 della Ferrari, con il ritiro di Prost, con l'addio di Senna alla McLaren, ma soprattutto in modo estremamente aaaawwww con la nascita di un'amicizia a caso. I due condivideranno la stessa pista per l'ultima volta di lì a qualche settimana (foto in basso) a una gara di kart indoor organizzata come evento di beneficienza.

mercoledì 17 novembre 2021

L'ultima vittoria di Clay Regazzoni - GP Gran Bretagna 1979

Dopo avere recuperato gli eventi motoristici del weekend passato credo sia giunto il momento di dedicarci al vintage, ovvero di spostarci a Silverstone nel 1979. L'evento è stato postato su Youtube in versione sintesi di Perle di Sport, che è una buona sintesi. Di fatto è la telecronaca originale di Poltronieri a cui sono stati tagliati momenti in cui sembra essere successo poco e niente. Prima che la gara inizi veniamo tuttavia avvertiti che si tratta della prima vittoria della Williams e che a ottenerla è Clay Regazzoni... basta con questi spoiler! Parliamo piuttosto di tempistiche: l'evento precedente è il GP di Francia, famoso per la prima vittoria in carriera di Jean-Pierre Jabouille. Ah, no, non è per lui che è famoso quell'evento, ma nevermind.

Scatta dalla pole Alan Jones sulla Williams, seguito proprio dalla Renault di Jabouille e da Regazzoni che cerca di affiancarli. Le inquadrature di quel duello comunque sfumano, perché a passare sotto le telecamere ci sono "via via tutti gli altri" in particolare una Tyrrell che fa sfoggio dello sponsor Candy. Evidentemente mettere in mostra lo sponsor Candy è un must, anche quando i piloti non si esibiscono in cose strane. A proposito di cose strane, Jabouille è secondo dietro a Jones e non resta che chiedersi come finirà anzitempo la sua gara, perché tutte le gare di Jabouille finiscono anzitempo. Andrà ai box per cambiare gomme, qualcosa andrà storto e uscendo dai box romperà l'ala anteriore. Tornerà ai box per cambiarla, poi dovrà rientrare un'altra volta e verosimilmente ritirarsi.

A debita distanza, le Williams sono 1/2, poi c'è la Renault di René Arnoux e la Ligier di Jacques Laffite che ha superato le due Ferrari di Jody Scheckter e Gilles Villeneuve. I due ferraristi completano la zona punti e a gara inoltrata sono anche gli unici piloti a pieni giri. Poi Poltronieri critica la Tyrrell perché le sue vetture non sono in posizioni di spessore e sta iniziando a raccontare un gossip a proposito di un concorso indetto dallo sponsor Candy, ma non scopriremo mai di cosa si tratta perché in quel momento Jones, che è in testa, si ritira. Regazzoni passa quindi in testa, con una certa gioia da parte di Poltronieri che sembra indubbiamente un suo sostenitore e spera che possa amministrare la vettura fino in fondo. Perché siamo nel 1979 e spesso le vetture non arrivano in fondo.

Ci sono vari ritirati, tra cui anche Laffite e Villeneuve, così Regazzoni, Arnoux e Scheckter rimangono gli unici tre a pieni giri... anzi no, perché poi Scheckter viene doppiato e perde anche la terza piazza, venendo superato da... preparate i pon-pon e mettetevi a fare un balletto, Jean-Pierre Jarier al volante della Tyrrell sponsorizzata Candy! <3 Che bellezza, tutto ciò è meraviglioso... e addirittura farà il giro d'onore affiancato a Regazzoni. Mettere in mostra lo sponsor Candy è sempre un must. Frattanto chiude quarto John Watson su McLaren, che ha superato Jody Scheckter, e l'ultimo punto disponibile va a Jacky Ickx su Ligier, che corre al posto di Patrick Depailler rimasto infortunato in un incidente a bordo di un deltaplano.

PS. Nel corso della gara Poltronieri definisce Keke Rosberg, trent'anni, come un giovane promettente. La giovane età negli anni '70/'80 sembra essere definita dagli anni di esperienza. Trentenne con carriera di lunga data = vecchio, trentenne agli albori della carriera = giovane.


martedì 16 novembre 2021

Formula 4 Spagnola 2021: Dilano Van't Hoff vince il titolo

Avevo parlato dei primi quattro eventi della stagione 2021 di Formula 4 spagnola, adesso non mi resta altro da fare che segnalarne la conclusione, avvenuta nello scorso fine settimana, dopo un totale di sette eventi disputati. Contrariamente a quanto avveniva fino a qualche anno fa, è stata una delle serie di Formula 4 europee con il maggior numero di vetture al via, con una griglia piuttosto ricca. Segnalo anche la presenza di due ragazze, Lola Lovinfosse ed Emely De Heus... che non sembrano esattamente il futuro del motorsport al femminile. Ci sono stati in totale tre full time che non hanno fatto neanche un punto e due erano loro. L'altro era Oleksandr Partyshev, già visto lo scorso inverno nel campionato degli Emirati Arabi, campionato nel quale Dilano Van't Hoff era giunto in seconda posizione alle spalle di Enzo Trulli. Van't Hoff è stato, come forse ricorderete dal mio post precedente, uno dei protagonisti anche nel campionato spagnolo.

ROUND 5 - Valencia
Podio Gara 1: Sebastian Ogaard, Josep Maria-Martì, Makson Arkhangelskii
Podio Gara 2: Dilano Van't Hoff, Daniel Macia, Rik Koen
Podio Gara 3: Sebastian Ogaard, Dilano Van't Hoff, Josep Maria-Martì

ROUND 6 - Jerez
Podio Gara 1: Dilano Van't Hoff, Vladislav Ryabov, Enric Bordas
Podio Gara 2: Dilano Van't Hoff, Vladislav Ryabov, Josep Maria-Martì
Podio Gara 3: Dilano Van't Hoff, Enric Bordas, Josep Maria-Martì

ROUND 7 - Circuit de Catalunya
Podio Gara 1: Dilano Van't Hoff, Josep Maria-Martì, Noah Degnbol
Podio Gara 2: Filip Jenic, Rik Koen, Noah Degnbol
Podio Gara 3: Sebastian Ogaard, Noah Degnbol, Maksim Arkhangelskii

Se a Dilano Van't Hoff è sfuggito il campionato asiatico qualche mese fa, lo stesso non è certo accaduto nel campionato spagnolo, dove ha ottenuto la vittoria del titolo anche in anticipo e con un distacco abbondante rispetto al secondo classificato. Il secondo classificato è stato Sebastian Ogaard, mentre Josep Maria-Martì ha chiuso la stagione in terza posizione.

lunedì 15 novembre 2021

Commento al Gran Premio del Brasile 2021

Iniziamo correggendo un'assunzione errata. Nonna Isaura era la nonna materna di Barrichello. Ad abitare in una villetta al di là dell'Arquibancadas erano i nonni paterni. Quindi quando nonna Isaura scrutava il cielo non lo faceva da dietro dell'Arquibancadas, non abitando lì. Ne approfitto per ricordare che il piccolo Rubens (Rubinho per distinguersi dal nonno Rubens e dal papà Rubens detto Rubão) in gioventù si arrampicava sui muretti del circuito insieme ad Alex Barros, poi divenuto pilota di motociclismo quindi collega di Valentino Rossi che in SoVrApPoSiZiOn3 da Valencia ha messo fine alla propria carriera nel motomondiale. Interlagos si trova in mezzo ai laghi di Sao Paulo, la città di Ayrton Senna, e il circuito si percorre in senso anti-orario come quello di Turchia quindi si presta a vittorie di potenziali ferraristi in tuta verde. Sullo sfondo ci sono le case popolari del progetto Singapura, finanziate dalla città di Singapore (quindi crossover con la Città del Leone che ospita una ruota panoramica con ventotto cabine che percorre il proprio giro in una quarantina di minuti) laddove un tempo sorgeva una favela.
La giornata di venerdì è iniziata con l'account di Jens Munser Design, che realizza caschi per i piloti vivendo di rendita soprattutto grazie a Crazy Frog, che postava una foto di un visitatore sul circuito di Interlagos: UN GUFO! Quanto mi erano mancati questi simpatici pennuti brasiliani nella scorsa stagione! *-* Ad ogni modo andiamo dritto alle qualifiche del venerdì ovvero le qualifiche che non sono qualifiche perché la vera qualifica è la sprint qualifying anzi, vista la location, la sprint quowlifying. Prima della sessione, tuttavia, è arrivata una potenziale brutta notizia per chi sperava che gli Hamilstappen in gara si trovassero l'uno vicino all'altro: sulla vettura del Prosciuttello Gangster è stato sostituito un componente del motore quindi cinque posizioni di penalità in griglia per la vera gara della domenica.
Verstappino: "Il che prova che io sono un giovanehhhh promettentehhhh e lui un V3KkYaCçY0 che dovrebbe andare in pensione."
Prosciuttello Gangster: "Se ci andassi adesso, ci andrei con quota 100. Tu pensi di arrivarci a un simile palmares?"
Verstappino: "Io ho gli occhi azzurri. Tu pensi che i tuoi cambieranno mai magicamente colore?"
Prosciuttello Gangster: "Io dentro le mutande ho un DRS enorne. E sono certo che ti piacerebbe molto metterci le mani sopra per accertartene, ma non te lo permetterei neanche se mi pagassi 50'000 euro."
Verstappino: "Vorrà dire che mi metterò a toccare quello della tua vettura dopo che hai ottenuto la non-pole position e che sarai sotto investigazione per avere il DRS troppo aperto."
Prosciuttello Gangster: "Il DRS non era irregolare. Si è rotto osservando 'ehi, aspetta, tu hai vinto sette titoli, non posso funzionare così come se niente fosse'. E tira via le mani da lì, altrimenti facciamo reclamo e verrai multato di 50'000 euro."
Entrambe le faccende sono state decise nel corso del sabato pomeriggio, quindi con 20+ ore di ritardo e con l'ultima sessione di prove libere prevista già disputata. Il Divino Ferni ha ottenuto il miglior tempo proprio quando a nessuno importava un fico secco di lui... quindi niente mondiale in tasca.
Con il Prosciuttello Gangster costretto a partire dall'ultima piazza è risalito davanti a tutti Verstappino e poi il Vampiro Famelico, Checo, il Pokemon, Carlito, il Predestinatohhhh, i Norricciardo, gli Alocon, Crazy Frog, il Samurai, i Raikkonazzi, Strollino, la marmotta del Quebec, Multi-L, il Piccolo Principe e Manzotin, quest'ultimo nell'occhio del ciclone - prima delle polemiche legate al gran premio stesso che hanno fatto sì che a nessuno importasse nulla di lui - per avere a quanto pare preso parte a una rissa con i buttafuori di un locale in Messico dopo il gran premio scorso.
Poi è arrivato il momento della sprint quowlifying, dove il Prosciuttello doveva partire ultimo e ormai era stato dato per spacciato da commentatori e opinionisti di mezzo mondo e forse anche dalle galline della fattoria biologica di Pedro Diniz a cui Crazy Frog ha fatto visita in modo random nei giorni antecedenti il gran premio.
Crazy Frog: "Aaaawwww, le galline!"
Verstappino: "Crazy Frog, che ca**o vuoi, stiamo per partire per la non-gara, bada ai cavoli tuoi."
Crazy Frog: "Certo che bado ai miei cavoli. Lo faccio con la stessa cura con cui bado alle mie melanzane, alle mie zucchine, alle mie cipolle e soprattutto ai miei cetrioli enormihhhh come il DRS del Prosciuttello Gangster."
Verstappino: "Naaaahhhh, ce l'ha piccolo. Ne sono certo. Si mette l'imbottitura dentro le mutande per fare bella figura."
Prosciuttello Gangster: "Chiedi al vampiro che hai di fianco, mi vede spesso nudo negli spogliatoi e può illustrarti di gran lunga le mie dimensioni."
Verstappino: "Non è più di fianco a me. È scappato, per andare a caccia di prede a cui succhiare il sangue. E comunque ce l'hai piccolo. Chiunque non finisca la non-gara in top-5 ce l'ha piccolo." Silenzio. "Ecco, vedo che non dici niente. Sei sicuro che non finirai mai tra i primi cinque. Hai superato agevolmente gli Schuzepin e le Williams in un colpo solo, così come ti sei liberato di un po' di gente random facendo da spettatore a un contatto tra Maschi Alfa dopo il quale Iceman è andato in testacoda, ma non pensare che gli altri siano così facili da passare."
Prosciuttello Gangster: "Perché non pensi a Carlito che ti ha superato strappandoti via il ciuccio dalla bocca al primo giro?"
Verstappino: "Perché l'ho già ripreso e mi sono anche ripreso il ciuccio. E il mio obiettivo è infilarlo su per il cu*o al Vampiro Famelico prima della fine della gara."
Carlito: "Come siete tutti volgari stasera, perché non vi calmate un po'? Ci sono bambini innocenti tipo Trollando che non meritano di sentire simili volgarità nel giorno del loro ventiduesimo compleanno, anche se commettono azioni infamanti tipo superare il Predestinatohhhh."
Trollando: "Carlito, taci che sei un secondo pilota Ferrari e la tua massima ambizione deve essere ottenere il numero 28, come le cabine della Singapore Flyer, tanto per continuare con i crossover."
Prosciuttello Gangster: "Voi fate tutti i crossover che volete, io intendo superare tutti stando in bilico su due ruote, specie alla luce del fatto che gli screenshot di Sky News 24 di ieri sostengono che sono stato il più veloce nelle libere gran premio di MotoGP. E infatti sto prendendo parte a una gara emozionante per via dei duellihhhh e dei sorpassihhhh, portandomi a ridosso del Divino Ferni che stava con la Linda quindi è un Valentino Rossi onorario."
Ferni seguiva Dani-Smile che seguiva Crazy Frog che invece di ritirarsi dalle competizioni seguiva Oki. Erano tutti e quattro in trenino, quindi per superarli il Prosciuttello doveva trovare anche un posto per infilarsi tra l'uno e l'altro, ma ce l'ha fatta, arrivando quindi in ottava posizione. E poi settimo, quando ha superato agevolmente il Pokemon che fin da inizio gara aveva perso posizioni.
Prosciuttello Gangster: "Bene, adesso non mi resta che andare a inseguire la vettura rossa del Predestinatohhhh e superare anche lui come se fosse un Carlito qualsiasi."
Carlito: "Basta, piantatela di prendermi per il cu*o, vorrei ricordarvi che Checo è qui dietro l'angolo e non mi ha nemmeno ancora minacciato di trasformarmi nel suo sombrero."
Voce fuori campo: "Dovresti esserci tu al posto del Predestinatohhhh in sesta posizione."
Prosciuttello Gangster: "Naaaahhhh, ora il Predestinatohhhh è settimo e si va all'inseguimento di Trollando. Se lo supero arrivo quinto, quindi ce l'ho enormehhhh. Hai paura, vero, Verstappino?"
Verstappino: "No, non ho paura di te. Fai tanto il verohhhh uomohhhh, ma sappiamo tutti che sei un Barbie Boy come Britney Bitch."
Al sentire nominare Britney Bitch, il Prosciuttello si è eccitato e ha fatto un ultimo sorpasso su Trollando all'ultimo giro, mentre il Vampiro tagliava il traguardo e andava sul non-podio a ricevere una corona floreale dall'ex compagno di squadra e idolo di casa Gufo di Interlag-... ehm, volevo dire da Massa, che ha avuto un weekend anche più impegnato rispetto ai piloti, dato che dovrebbe avere presentato un servizio sul GP del Brasile 2008 INSIEME A GLOCK, e sul suo profilo instagram ha anche postato delle loro foto insieme e in una di esse si stavano abbracciando. Ed eravamo solo alla sera del sabato, non si poteva dire che le emozioni, di tutti i tipi, fossero mancate, per il momento. Specifico, non sto dicendo che la sprint race sia un format emozionante, solo che eravamo solo a sabato sera e, dentro e fuori dalla pista era già accaduto di tutto, prima ancora della gara stessa, la cui griglia di partenza sarebbe stata: il Vampiro Famelico, Verstappino, Carlito, Checo, Trollando, i Lesly, Oki, Crazy Frog e il Prosciuttello retrocesso di cinque posizioni. Poi, a seguire, Dani-Smile, il Divino, Pantene, Strollino, il Samurai, la marmotta del Quebec, Multi-L e gli Schuzepin classificati dietro a Iceman che però partiva dalla pitlane. Domenica pomeriggio ho deciso di regalarmi un'emozione in più ovvero di seguire la gara in diretta tramite gente spagnola e brasiliana, a seconda del video di turno, che trasmetteva la gara abusivamente su Youtube. La cosa non è neanche andata troppo male, ho visto la gara di sbieco e girata a specchio di 180 gradi, ma ne è valsa la pena. Mi dicono dalla regia che tuttavia mi sono persa le urla del Vanz.
Prosciuttello Gangster: "E ha urlato per mehhhh!!!111!!!11!!! Facendo anche bene perché ho iniziato bene la giornata, dopo essermi liberato, con uno schiocco di dita di Pokemon vari, con un sorpasso su quel vecchio pensionato di Crazy Frog. Hai capito Crazy Frog, FaY SkYf0!!!111!!!111!! RiTiRaTy BrUtTa M*RdAçCyA!!!111!!11!!"
Crazy Frog: "Come sei kattivohhhh. Ç_ç Pensavo di essere il tuo best friend forever."
Prosciuttello Gangster: "Non mi freghi più, so che preferisci Iceman e il Piccolo Principe a me. Ma avranno un incidente tra di loro e in quel momento urlerò che fate schifohhhh tutti e tre!!!111!!!11!!"
Crazy Frog: "Ringrazia che non siamo a Baku in regime di safety car, altrimenti sai quante ruotate prendevi dopo una simile affermazione? Iceman è capace di difendersi da solo con i suoi bwoah, ma non osare mettere in mezzo il Piccolo Principe. È un bambinohhhh innocentehhhh che non rompe le pa**e con le live in cui mangia la pizza con il pollo e in quanto tale va tutelato e protetto."
Verstappino: "Scusate, io sarei in testa al gran premio e il Vampiro Famelico dopo averlo preso in quel posto da me lo sta prendendo in quel posto anche da Checo, si può sapere perché state litigando in modo fake nel bel mezzo di un commento a un gran premio che non ha previsto nulla di polemico tra di voi?"
Prosciuttello Gangster: "Infatti, hai ragione, ritiro tutto quello che ho detto, Crazy Frog è di nuovo il mio best friend forever e non vedo l'ora di pomiciare con lui dopo che avrò vinto il mondiale. Quindi andiamo, adesso supero anche le Ferrari e dopo avere chiesto gentilmente al Vampiro di farsi di lato in cambio di un bicchiere di sangue mio e uno di Toto Wolff, vengo a prendere te, il tuo compare e il suo sombrero. Intendo farlo a fette, il sombrero di Checo, e poi venire da te e infilartelo su per il cu*o fetta per fetta."
Mentre il Prosciuttello esponeva i suoi truculenti propositi, gli Strolnoda sono venuti a contatto nelle retrovie e hanno sparso detriti, provocando l'ingresso di Bernd Maylander, che non era stato necessario in occasione di un contatto al via tra i Norrisainz che aveva fatto perdere a Carlito la posizione sul Predestinatohhhh e costretto Trollando a rientrare ai box per una foratura e poi a una lunga rimonta fino alla zona punti. Dopodiché è stata la volta dei principi dei ghiacci, come anticipato sopra, con il Piccolo Principe che ha sparso pezzi, è rientrato ai box, ne è uscito ben lontano da tutto e da tutti e la gara è stata messa in virtual safety car.
Dopo è filato tutto liscio. Abbiamo visto un duello tra i Vettardo, abbiamo visto Ferni che superava qualche vettura, abbiamo visto un breve duello tra i Vettonso, abbiamo visto gente random far finire Crazy Frog subito fuori top-ten, abbiamo visto i piloti fermarsi per due soste, abbiamo visto Strollino e Dani-Smile ritirarsi ai box, ma soprattutto abbiamo assistito a una gara che anche davanti doveva ancora decidersi. Quando era stato il turno di Checo, questo ha opposto resistenza riprendendosi la posizione sul Prosciuttello, che però l'ha superato una seconda volta. A quel punto il Prosciuttello Gangster ha devoluto il resto della gara al più elevato obiettivo di divorare Verstappino e vincere come se non ci fosse un domani.
Verstappino: "Ma non ci riusciraihhhh!!!11!!!11!! Adesso ti blocco."
Prosciuttello Gangster: "E io ti segnalo nel tentativo di farti cancellare l'account. Anzi, chi se ne frega dell'account, adesso che mi hai fatto mettere le ruote sull'erba mi metto a ruggire come una marmotta assassina con degli attacchi di vampirismo alcolico."
Verstappino: "Sono un bambino grande, ormai, non mi fanno paura queste cose."
Prosciuttello Gangster: "Però adesso siamo a dodici giri dalla fine e sento che è giunto il momento di superarti stando in bilico su due ruote. TUTTI IN PIEDI SUL DIVANO DI ECO-PELLE, IL PROSCIUTTELLO DI SOIA C'È!"
Verstappino: "Okay, rettifico, sono ancora un bambino troppo innocente per assistere a questo scempio."
Prosciuttello Gangster: "Aspetta di vedere i fanboy brasiliani di Senna che fanno il tifo per me e che ti fischiano dietro perché stai con la figlia di Piquet!"
Verstappino: "Io intanto sto con la figlia di Piquet. Tu invece hai solo Roscoe."
Prosciuttello Gangster: "Ho anche sette titoli a farmi compagnia. E non sono sicuro di averne vinti abbastanza. Ci vediamo in Qatar. E considerato che abbiamo di fronte una tripletta analcolica, è giusto segnalare che il Vampiro Famelico è davanti a Checo ormai da tempo e può cogliere questa occasione per sbevazzare like a boss."

RISULTATO: 1. Lewis Hamilton (Mercedes), 2. Max Verstappen (Redbull), 3. Valtteri Bottas (Mercedes), 4. Sergio Perez (Redbull), 5. Charles Leclerc (Ferrari), 6. Carlos Sainz (Ferrari), 7. Pierre Gasly (Alpha Tauri), 8. Esteban Ocon (Alpine), 9. Fernando Alonso (Alpine), 10. Lando Norris (McLaren), 11. Sebastian Vettel (Aston Martin), 12. Kimi Raikkonen (Alfa Romeo), 13. George Russell (Williams), 14. Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo), 15. Yuki Tsunoda (Alpha Tauri), 16. Nicholas Latifi (Williams), 17. Nikita Mazepin (Haas), 18. Mick Schumacher (Haas), Rit. Daniel Ricciardo (McLaren), Rit. Lance Stroll (Aston Martin).


domenica 14 novembre 2021

Motomondiale 2021: l'addio di Valentino Rossi

Questo fine settimana è terminato il campionato 2021 di motociclismo e con esso è terminata la lunga carriera di Valentino Rossi nel motomondiale. Come ho già detto, le due ruote non mi hanno mai catturata tanto le quattro, anche se ne sono/ ne sono stata telespettatrice occasionale specie in passato quando facevamo pranzi tra parenti la domenica e i parenti ci guardavano.
A mio nonno piaceva molto il motociclismo, ricordo che i giorni di gara accendeva sempre la TV in largo anticipo e spesso vedeva la 125 e la 250 più che altro per aspettare la 500/ MotoGP che per vero e proprio interesse per i piloti e le gare delle categorie minori del motomondiale. Era abbastanza fanboy di Rossi, tanto che per lui, non era "alle due parte la gara di motociclismo", ma "alle due parte Valentino".
Personalmente non sono mai stata una grande fan di Rossi, anzi, non mi piaceva per niente il Rossi-centrismo. Negli ultimi anni la mia "avversione" nei suoi confronti è passata, specie considerato che comunque è un pilota che ha corso in passato per la Ducati, squadra per cui ho simpatie specie per ragioni geografiche, anche se non nel momento migliore della sua carriera. A proposito di brutti momenti, peraltro, così come mi urtava l'idolatria, non mi piace neanche il modo in cui i suoi hater si sono comportati contro di lui negli ultimi anni, di fatto è lo stesso atteggiamento, ma all'opposto.

MOTOMONDIALE 2021 - Vincitori dei titoli:
MotoGP: Fabio Quartararo
Moto 2: Remy Gardner
Moto 3: Pedro Acosta
Moto E: Jordi Torres


sabato 13 novembre 2021

Tra gli stereotipi early-80s la spunta Slim Borgudd - GP Gran Bretagna 1981

Ci sono gran premi vintage che quando li guardi non puoi fare altro che pensare "devo scriverci un post in proposito"... e magari pubblicarlo mentre in Brasile tutto tace a proposito di penalità strane. È il caso del Gran Premio di Silverstone 1981 (sì, ho visto varie gare di quell'anno, in quanto sono state caricate di recente su Youtube), di cui Poltronieri ha ricordato subito come la pista sia ricavata da un aeroporto. Il motivo per cui intendo raccontarvi di questo gran premio non è l'aeroporto, né la telecronaca di Poltronieri, ma l'incredibile susseguirsi di cliché dei primi anni '80. Insomma, ho visto un numero incredibile di cose già viste e le ho viste *tutte insieme*. Andiamo quindi a scoprirle, una dietro l'altra, ma soffermiamoci un attimo sulla cosa meno stereotipata e più importante: c'è Borgudd e si è qualificato. *-* Come potete immaginare ho già un backmarker favorito.

In pole position, però, non c'è purtroppo Borgudd che quindi lasceremo da parte, ma Arnoux. Si parte e, guess what? È Prost ad appropriarsi della prima posizione. Prost che trolla Arnoux alla partenza: c'è. E siamo appena ai primi metri della gara, le cose non possono fare altro che migliorare, siate fiduciosi.
Nei giri immediatamente successivi i primi quattro sono Prost, Pironi, Arnoux e Villeneuve. Quattro turbo nelle prime quattro posizioni nei primi giri di gara: ci sono.
Nelle retrovie frattanto c'è un gran botto di Stohr dopo un contatto con Rebaque. Incidente in fondo che non viene preso in considerazione dalla regia: c'è.
Arnoux si riprende la seconda posizione e si lancia all'inseguimento di Prost, ma è a debita distanza. Prost che potrebbe girarsi a fare una pernacchia agli inseguitori e chiedere loro se esistano ancora: c'è.

Qualche giro dopo Villeneuve finisce in testacoda. Omaggio al futuro di Mansell (non qualificato per problemi della vettura in questa occasione): c'è.
Si solleva la sabbia e quando si intravede qualcosa si scopre che Jones si è toccato con Villeneuve. Jones che finisce nel dimenticatoio: c'è.
Ma non è il solo. Anche un altro pilota finisce fuori, sembra senza avere toccato/ essere stato toccato né da Villeneuve né da Jones. De Cesaris coinvolto in un incidente: malauguratamente c'è anche questo.
Piquet frattanto supera vetture e si porta al terzo posto: è l'unico pilota a non perdere contatto con la Renault di Arnoux. Nel frattempo il suo compagno di squadra è nelle zone basse della top-ten. Rebaque molto meh, ma non trash come Zunino: c'è.

Piquet supera Arnoux e si porta al secondo posto, ma poco dopo fa un gran botto a causa di una probabile fpraturforatura. Una Brabham che esce di pista mentre si trovava in zona podio: c'è. Il pilota viene soccorso da un'ambulanza che entra in pista. Mezzo di soccorso che passa in mezzo alla pista a gara in corso: c'è.
Nel frattempo Watson risalito da oltre zona punti supera una vettura dietro l'altra e si porta al terzo posto. Watson che recupera posizioni in modo completamente random: c'è.
Dietro di lui, Pironi si ritira per un guasto al motore con tanto di enorme fumata bianca. Un turbo Ferrari in fumo: c'è. Frattanto Prost si trova ancora in testa, quando è costretto ai box per problemi al motore. Una Renault che si ritira per problemi tecnici mentre è in testa alla gara: c'è.

Arnoux nel frattempo è l'unico pilota al volante di una vettura turbo rimasto in pista e si trova al comando della gara. Pilota in testa dopo che gli altri sono finiti immancabilmente fuori: c'è.
Watson è secondo mentre al terzo posto c'è Reutemann, senza che nessuno lo prenda davvero in considerazione. Pilota della Williams poco considerato: c'è, anche se non è Jones.
Frattanto De Angelis si ferma a caso lungo la pitlane e scende dalla vettura sbraitando, senza che nessuno sappia perché. Evento senza spiegazione: c'è. Si scoprirà più avanti che è stato blackflaggato per un sorpasso in regime di bandiere gialle. Squalifica random per infrazione che al giorno d'oggi comporta una sanzione molto minore: c'è.

Si prosegue con un po' di calma e nel frattempo Patrese ne approfitta per potarsi in quarta posizione dopo un sorpasso su Andretti. Patrese nelle zone alte della classifica anche in Arrows: c'è.
Si ritrova anche ultimo pilota a pieno giri, se non fosse che nelle fasi conclusive della gara Andretti riesce a sdoppiarsi da Arnoux. Leader che di botto inizia a rallentare a gara inoltrata: c'è.
L'Alfa di Andretti somiglia alla McLaren di Watson. Flashforward con telecronista che pensa in modo random che Watson sia davanti ad Arnoux ma in realtà era Andretti, cosa di cui si ravvede all'istante: non è qualcosa in stile primi anni '80 ma c'è e non ce lo facciamo mancare.
Mentre Watson è negli scarichi di Arnoux, Andretti rallenta improvvisamente e si ferma. Attention seeker casuale: c'è. Watson nel frattempo passa in testa, ma dietro ad Andretti va a parcheggiare anche Surer. Raduno di vetture ritirate: c'è.

Arnoux si ferma a soli tre giri dalla fine. Pilota puccioso che ha una gara sfortunata e si vede sfumare la vittoria: c'è. Poltronieri nel frattempo osserva come per fortuna faccia bel tempo. Osservazione sul fatto che la pioggia renderebbe la gara falsata - sì, l'ha detto: c'è.
Altra osservazione su come Patrese sia passato in zona podio. Flashforward: andiamo direttamente nel 1999... e insomma, per Patrese suonano le trombe, se capite cosa intendo. Tra l'elogio di Poltronieri e il ritiro passano appena quaranta secondi.
Quando Watson taglia il traguardo, Poltronieri narra la storia della sua vita e osserva come i piloti "anziani" possano riscattarsi. Pilota di 35 anni dato per vecchio perché in una posizione non di primo piano: c'è.

Poltronieri chiude la telecronaca raccontando che Watson in passato portava la barba ma se l'è tagliata sei anni prima in occasione della sua prima (e fino a pochi minuti fa unica) vittoria, da allora si presenta sbarbato e chiedendosi se se la farà ricrescere, il telecronista osserva di avere dato tutte le notizie rilevanti. Amo queste chicche. <3 Però non abbiamo ancora finito, ha vinto Watson, secondo Reutemann... terzo posto per un pilota che nessuno considerava prima del via - quel V3KkYaCçY0 di Laffite: c'è. Insomma, in questo gran premio l'unico cliché che manca è una vettura sponsorizzata Candy che finisce in un incidente che esponga il nome dello sponsor! Però ci sono altre soddisfazioni di un certo livello. Quarto giunge Cheever, e ci sta. Quindo giunge Rebaque e questo stupisce di più. Però sesto arriva Borgudd... OMG, ora mi sento davvero realizzata! Borgudd a punti a caso è la scheggia impazzita che ci voleva.