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martedì 17 giugno 2025

GP degli Stati Uniti 2005: l'Indy-gate

Venerdì 17 Giugno 2005 // Indianapolis, seconda sessione di prove libere: la Toyota di Ralf Schumacher esce violentemente di pista alla curva sopraelevata, la stessa in cui era stato protagonista di un devastante incidente un anno prima con la Williams durante la gara. La causa dell'incidente è una foratura e, nonostante non abbia riportato serie conseguenze, al pilota viene impedito di rimettersi al volante nel fine settimana. Il terzo pilota Ricardo Zonta prenderà il suo posto e sarà ugualmente protagonista di un incidente a seguito di una foratura.
Gli pneumatici del fornitore Michelin accusano problemi di sicurezza, intensificati soprattutto dal fatto che in gara non sarà permesso cambiare gomme, per via del regolamento introdotto per la stagione 2005. Non sembra accusare invece problemi Bridgestone, il problema è che è fornitore di gomme per appena tre scuderie: Ferrari, Jordan e Minardi. In sintesi, quattordici vetture su un totale di venti sembrano non essere nelle condizioni di sicurezza tali per proseguire il weekend.

Vengono valutate diverse soluzioni, tra cui una chicane temporanea alla curva sopraelevata, oppure la possibilità di consentire cambi gomme in gara, partendo dal fondo della griglia (nel senso, dalla settima posizione della griglia in poi, dietro ai gommati Michelin).
Nessuna soluzione viene approvata e il weekend prosegue. Al sabato è ancora una volta la Toyota a mettersi in mostra, stavolta grazie alla pole position di Jarno Trulli che si procaccia la prima fila accanto al secondo classificato Kimi Raikkonen su McLaren.
Fernando Alonso, che su Renault è il leader del mondiale, si classifica in quinta piazza, ma queste riflessioni lasciano il tempo che trovano, dato che sembra abbastanza probabile che i team gommati Michelin non potranno arrivare a disputare l'intera gara e che, di conseguenza, i championship contenders Alonso e Raikkonen andranno a casa con uno zero a zero.
Per quanto riguarda i gommati Bridgestone, invece le posizioni sono le seguenti: 5° Michael Schumacher, 7° Rubens Barrichello, 17° Tiago Monteiro, 18° Christijan Albers, 19° Narain Karthikeyan, 20° Patrick Friesacher.

Domenica 19 Giugno 2005 // il momento cruciale è arrivato, la gara si appresta a partire, ma le vetture gommate Michelin non sono nelle condizioni di potere gareggiare, si stima che si possano percorrere circa una decina di giri prima che le gomme inizino a deteriorarsi... il problema è che bisogna percorrerne ben 73.
In sintesi, non esiste la possibilità di disputare la gara, ma la gara non può essere cancellata. I sette team con pneumatici francesi, inoltre, gareggiando potrebbero incappare in un reato penale secondo le leggi dell'Indiana, in quanto starebbero *deliberatamente* innescando una condizione di potenziale pericolo.
Sembra ormai palese che, qualunque cosa accada, la Formula 1 ne uscirà malissimo.
Tutte le vetture si schierano sulla griglia per il giro di formazione e, quando finisce il giro di formazione, quattordici di queste tornano in pitlane, lasciando una surreale griglia con sole sei monoposto, piazzate sulle effettive posizione in cui si sono qualificate. Il danno è fatto, ma nel frattempo si accendono i semafori.



Schumacher, Barrichello, Monteiro, Albers, Karthikeyan e Friesacher prendono il via. L'indiano della Jordan sembra avere uno spunto migliore rispetto ad Albers, che tuttavia gli strappa la quarta piazza nel corso del primo giro. Narain risalirà nuovamente al quarto posto dopo la prima sosta di Albers, che a onore del vero ne effettuerà tre, anziché due come tutti gli altri.
La gara è abbastanza statica, anche se i Ferrari Bros finiscono inavvertitamente per renderla frizzante. Al primo pitstop, le posizioni vengono fuori invertite, con Barrichello leader. Al secondo, Schumacher va vicino all'overcut ed esce affiancato al compagno di squadra, che mette le ruote sull'erba perdendo definitivamente la leadership del gran premio.
Pare che a quel punto i due ricevano via radio un avvertimento che suona più o meno così: "non possiamo fare la figura dei cogl****, quindi vedete di non eliminarvi a vicenda servendo alla Jordan una doppietta su un piatto d'argento.

Schumacher vincerà davanti a Barrichello, Monteiro doppiato di un giro darà alla Jordan il suo ultimo podio, Karthikeyan arriverà quarto a sua volta doppiato di un giro, mentre Albers e Friesacher sulle Minardi chiuderanno quinto e sesto a due giri di distanza dal leader.
Il pubblico è inferocito per quanto accaduto, gli stessi piloti Ferrari se ne vanno di soppiatto dal podio non appena è possibile, mentre Tiagone nostro esulta come se non ci fosse un domani dall'alto del podio.
Jordan e Minardi occupavano le penultime due posizioni in classifica e continueranno a occuparle. Il team faentino non è per niente soddisfatto di come si sono evoluti gli eventi: prima del fine settimana americano, quando nessuno dei due vedeva la luce della zona punti, potevano appigliarsi alla speranza di un risultato fortunoso che permettesse loro di superare gli avversari in classifica, quanto successo a Indy ha fatto sì che la Jordan portasse a casa undici punti contro i sette della Minardi e fosse quindi del tutto inarrivabile, condannando la scuderia di Faenza all'ultima posizione in classifica.

I diciotto punti conquistati dalla Ferrari in questo evento a fine stagione avrebbero contribuito al terzo posto in classifica costruttori dopo Renault e McLaren, davanti alla Toyota staccata di dodici punti. Schumacher e Barrichello hanno chiuso terzo e ottavo nel mondiale piloti, senza i punti di Indianapolis avrebbero chiuso quinto e decimo. Un successivo ottavo posto di Monteiro a campionato inoltrato è stato l'unico altro punto visto da Jordan e Minardi, senza Indianapolis la Jordan avrebbe preceduto comunque la Minardi per un punto a zero.
Nel 2006 la controversa regola del divieto di pitstop sarebbe stata abolita, ma le conseguenze dell' "Indy-gate" sarebbero state evidenti e lampanti: la perdita di popolarità in America, l'uscita di scena di Indianapolis alla scadenza del contratto con la Formula 1, nonché l'addio di Michelin, a seguito del quale si sono avuti soltanto regimi di monogomma. A vent'anni di distanza, non direi che si è trattato di una delle peggiori gare di sempre perché sono capitati molti fatti ben peggiori nel corso della storia, ma non si può certo dire che sia stata una bella figura!


sabato 13 giugno 2020

F1 The Golden Days: GP Canada 2011

Provate a chiedere a molti appassionati di Formula 1 relativamente giovani qual è il loro gran premio preferito di sempre, oppure chiedete a qualche appassionato di vecchia data qual è la sua gara preferita dell'ultimo decennio: molti vi risponderanno Canada 2011 (che è stato oggetto del replay di oggi sul canale della Formula 1, anche se questo post ce l'avevo pronto già da un po', ed è la seconda volta di fila dopo il replay Baku 2017 che mi capita), anche se poi, magari, quel giorno stesso si erano lamentati delle lunghe attese, delle safety car e della bandiera rossa. Magari chiedete loro chi è stato il miglior pilota in quell'occasione. Vi risponderanno senza dubbio il vincitore Jenson Button, ma con tutta probabilità a gara in corso non la pensavano allo stesso modo. Su questo non c'è niente di incoerente: prima che Button superasse agevolmente le peripezie nelle quali era rimasto coinvolto, nessuno poteva sapere con quale maestria sarebbe riuscito a superare le suddette peripezie.

La gara di Jenson Button non era iniziata nel migliore dei modi, con un contatto con il compagno di squadra Lewis Hamilton, cosa che, se non fosse riuscito in seguito a vincere la gara, gli avrebbe sicuramente garantito commenti negativi.
Hamilton definitivamente fuori dai giochi al momento dell'impatto, Button nelle retrovie, Mazzoni che parlava di quanto la gara di quest'ultimo fosse rovinata (sì, un riferimento al Sommo dovevo metterlo), mentre davanti tutto proseguiva nel migliore dei modi, oppure nel peggiore a seconda dei punti di vista: c'era un po' di indecisione su gomme da asciutto e gomme da bagnato, c'era la pioggia che si faceva più intensa o meno a seconda dei momenti. Arrivati a un terzo di gara, questa è stata interrotta per pioggia intensa, con Sebastian Vettel, Kamui Kobayashi (che secondo Mazzoni era "senza fissa dimora") e Felipe Massa (che secondo Giovannelli era "bagnato come un pulcino", se non ricordo male) nelle prime tre posizioni.

Diverse inquadrature di cornacchie che scorazzavano per la pista più tardi, dopo circa due ore di sospensione fatte di meccanici davanti a tazze di tè e di piloti della HRT che speravano che la gara non riprendesse viste le loro posizioni nei confronti delle Marussia e delle Caterham (che si chiamavano Virgin e Lotus, non Marussia e Caterham, ma non soffermiamoci su queste sottigliezze) la gara è ripresa, con grande soddisfazione di Button, che così finalmente poteva riprendere la sua scalata.
La sua scalata al momento si è fermata in una fiancata di Alonso quando era risalito ormai nelle zone più basse della top-ten: dopo una foratura che l'ha fatto precipitare nelle retrovie, Button si è ritrovato ancora una volta a risalire dall'ultima posizione, mentre davanti c'era chi se la passava bene, tipo Kobayashi, Massa e Heidfeld tra la seconda e la quarta posizione.

O almeno, a tutti loro sarebbe piaciuto conservare quelle posizioni, perché nel frattempo Michael Schumacher si faceva largo tra la folla, arrivando a un certo punto a superare Massa che superava Kobayashi per il secondo posto. Avremmo ritrovato più tardi Massa a fare a sportellate con un doppiato (lo stesso che sarebbe stato paragonato da Vettel a un cetriolo in occasione di un futuro incidente analogo in Malesia 2012) e Kobayashi a lottare con Heidfeld per una posizione di minore gloria prima del ritiro per incidente di quest'ultimo.
Nel frattempo Sebastian Vettel, Michael Schumacher e Mark Webber componevano la top-3, ma il nostro eroe risalito due volte dal fondo non si era ancora dato per vinto e stazionava in quarta piazza, con il podio a portata di mano e l'intenzione di accaparrarselo, prima che si facesse sera, tra una safety car e l'altra.

Avrebbe potuto prendersela comoda, stare a guardare con la Coca Cola in mano quello che succedeva davanti a lui: Schumacher e Webber in lotta per il secondo posto, con Webber al sorpasso, ma tagliando una chicane, che ha dovuto di nuovo cedere a Schumacher la posizione.
Mentre il mondo dibatteva di chi, tra i due, fosse più meritevole della seconda piazza, Button ha deciso di non prendere parte al dibattito. Se li è messi dietro uno dopo l'altro così come se niente fosse, andando a lanciarsi all'inseguimento di Vettel. Nel frattempo Webber ne approfittava per strappare la terza posizione a Schumacher, ma non era più una faccenda che riguardasse Button (che ai miei tempi non era ancora stato ribattezzato Jensinho nei miei post - bei tempi, quelli...) che, nel frattempo, poteva vedere a occhio nudo il posteriore di Vettel.

Poi, all'ultimo giro, Vettel ha deciso di fare un giro per i prati facendosi trollare. Si sarebbe ripreso vincendo altre gare in carriera, diversamente da JR Hildebrand... azz, mi ero ripromessa che non avrei citato un ben più clamoroso caso di epic fail avvenuto nello stesso periodo, però non sono riuscita a trattenermi.
Torniamo in topic e concludiamo, con la top ten: Jenson Button (McLaren), Sebastian Vettel (Redbull), Mark Webber (Redbull), Michael Schumacher (Mercedes), Vitaly Petrov (Renault), Felipe Massa (Ferrari), Kamui Kobayashi (Sauber), Jaime Alguersuari (Toro Rosso), Rubens Barrichello (Honda), Sebastien Buemi (Toro Rosso). Il tutto, oltre quattro ore dopo il momento dello start: è questa la gara che ha portato alla modifica regolamentare relativa alle tempistiche. Prima c'era solo la regola di non superare le due ore di effettiva gara. Dopo c'era anche quella di non superare le quattro ore dal via alla bandiera a scacchi, qualunque fosse la lunghezza di eventuali interruzioni.


giovedì 19 marzo 2020

Throwback decennio 2010/19: i piloti più influenti "tra i poveri"

Ricordate i tempi in cui stilavamo liste degli eventi più intriganti del decennio 2010/19 o cose del genere? Ho deciso di stilare questa top-ten dei "piloti più influenti dei poveri" di quella decade... ovvero troverete una lista semiseria (molto semi- e poco seria, forse) di quelli che hanno, in qualche modo, scritto piccole e quasi impercettibili pagine di storia della Formula 1, ben lontani dai riflettori, ma pur sempre importanti nel loro piccolo.

Posizione numero 10: SERGIO PEREZ
Di lui non si parla molto, a meno che non si tratti di parlare di piloti che sono andati a podio con squadre improbabili, e infatti ha ottenuto una serie di terzi posti con Sauber e Force India. Con la Sauber si è anche giocato una vittoria, a un certo punto, prima di commettere un errore che l'ha relegato al secondo posto.
In tutto questo ha trovato un modo per battere anche un record, purtroppo per lui non molto positivo: nonostante il suo successo nelle gare (perché, a rigore di logica, andare a podio con la Force India rimane comunque qualcosa da non buttare via) è infatti il pilota con più gran premi disputati senza mai avere ottenuto una pole position. Più volte a podio, mai una pole: lui e Hulkenberg sono stati l'uno l'opposto dell'altro!

Posizione numero 9: RIO HARYANTO
Backmarker dimenticato dai più, passato alla storia più che altro per essere indonesiano, ha ottenuto l'importante riconoscimento di essere considerato estremamente importante dai suoi connazionali, che si sono messi a seguire la Formula 1 in massa nel breve periodo della sua presenza.
Spambot indonesiani sono stati sfruttati per votarlo costantemente come Driver of the Day, cosa che gli è valsa ogni volta la "squalifica" da questa importante(?) competizione.
Ci sono stati tanti piloti molto amati in patria, nel corso degli anni, ma raggiungere un simile livello di attaccamento da parte di un'intera nazione sarà comunque molto arduo!

Posizione numero 8: NARAIN KARTHIKEYAN
Il fastest Indian in the world, a proposito di backmarker, è senza dubbio uno dei lumaconi ai quali tutti i team di basso livello avrebbero dovuto puntare. Nella sua breve seconda carriera (già più lunga della sua prima breve carriera del 2005) è riuscito a passare parecchio tempo sotto i riflettori, prevalentemente per essersi trovato al posto giusto nel momento giusto, ovvero tra le scatole a piloti più altolocati... quindi inquadrature che potrebbero essere state gradite agli sponsor. Solo le inquadrature, ma questo ha poca importanza...
Pur essendo sempre stabilmente tra gli ultimi è riuscito, nel giro di un anno e mezzo, ad avere incidenti con Massa, Button, Vettel e Rosberg. Quelli con Massa e Vettel, avvenuti a distanza di meno di un anno solare l'uno dall'altro, sono avvenuti mentre era doppiato. Quello con Button e quello con Vettel sono avvenuti nello stesso gran premio: un backmarker molto protagonista.

Posizione numero 7: PASTOR MALDONADO
Si può essere eroi per un giorno? Certo che si può ed è quello che Pastorone ci ha dimostrato nel lontano 2012, quando ha vinto, a sorpresa, il gran premio di Spagna, una vittoria talmente folle e impensabile da far nascere teorie del complotto campate in aria che esistono ancora ai giorni nostri.
Il resto della sua carriera in Formula 1 non è stato molto memorabile ed è rimasto celebre per la sua propensione a rimanere invischiato in incidenti random, che spesso hanno messo fine alle sue gare. La sua unica vittoria in Formula 1 è un po' una ricompensa per quella vittoria di De Cesaris che negli anni '80 ci è stata costantemente negata.

Posizione numero 6: DANIIL KVYAT
Il "Russo di Roma" ha all'attivo non tanti anni di carriera, ma la sua storia è stata molto intensa e travagliata. Originariamente pilota più giovane a punti di sempre, record poi battuto da sappiamo tutti chi, è stato promosso in un top-team quando molti lo ritenevano inadeguato.
Ha dimostrato risultati all'altezza, ma è stato messo da parte a favore sappiamo tutti di chi. Tornato nelle zone basse della classifica i suoi risultati sono precipitati e si è ritrovato due volte senza volante, di cui l'ultima considerata quasi definitiva.
Rientrato dalla porta dopo essere stato buttato giù dalla finestra, ha ottenuto risultati al di sopra delle aspettative, ricostruendo la propria carriera e coronando quest'ultima stagione con un podio.

Posizione numero 5: HEIKKI KOVALAINEN
Iniziamo a salire nella zona calda della classifica e, per questa ragione, potrebbe essere d'aiuto un estintore. L'allegro pompiere, uscito da un 2009 tutt'altro che brillante in un top-team, si è accasato in un team senza speranze risultando spesso il migliore tra i piloti dei "nuovi team", nei tre anni durante i quali vi ha gareggiato.
Celebre per il suo casco versione Angry Bird, ha collezionato un buon numero di accessi alla Q2 nei momenti più inaspettati, talvolta battendo occasionalmente anche piloti di top-team. Purtroppo dopo questa parentesi non ha mai avuto un'altra chance, ma come pilota di carretta si è dimostrato notevole. Peccato che non sia mai riuscito a concretizzare con un'inaspettata top-ten.

Posizione numero 4: NICO HULKENBERG
Arrivato all'inizio del decennio, andato via alla fine del decennio, credo che meriti il proprio spazio in questa specifica classifica, se non altro perché ha iniziato il trend del disputare nella stessa stagione gare di diversi campionati di alto livello, con la sua partecipazione alla 24 Ore di Le Mans, che si è tradotta in una vittoria.
In Formula 1 non ha ottenuto il successo sperato, andando vicino a giocarsi il podio e forse la vittoria in un'occasione, per poi passare alla storia per non essere mai riuscito ad andare a podio. La quarta piazza in questa classifica era l'unica a cui poteva ambire, di conseguenza...

Posizione numero 3: ANDRÉ LOTTERER
Sì, può darsi che non ve lo ricordiate, ma Lotterer è stato pilota di Formula 1 per lo spazio di un fine settimana, alla Caterham, al GP del Belgio 2014, andando più forte di Ericsson e poi prendendolo in quel posto per un problema tecnico.
Della sua esperienza in Formula 1 ha dato recensioni non particolarmente intriganti per la F1 stessa, ma dobbiamo renderci conto che guidava una misera Caterham e questo ha sicuramente avuto influenza sul suo giudizio. Lotterer è significativo per essere stato un pilota di un'altra serie che ha deciso di "contaminare" la propria carriera con partecipazioni parallele a diversi campionati.

Posizione numero 2: SUSIE WOLFF
Potrebbe stupire molto trovare una terza pilota in questa classifica, ma la Wolff si è rivelata epocale come prima donna a prendere parte a un weekend del campionato di Formula 1 dopo oltre vent'anni, come pilota delle prove libere. Visto il suo curriculum non di particolare spessore (nel DTM non era esattamente una front runner) girava su tempi piuttosto presentabili. Se le fosse interessato davvero fare la pay driver in un pilota di fascia bassa, avrebbe potuto essere come tanti altri piloti di fascia bassa, ma anche come pilota del venerdì è riuscita, a modo suo, a mettersi in mostra.

Posizione numero 1: ROBERT KUBICA
Potrebbe stupire vedermi mettere al primo posto un pilota che ho sempre rispettato nei suoi giorni di gloria, ma sempre considerato meno un "big deal" di quanto molti lo dipingessero. Gli attribuisco la prima posizione perché, seppure misero di risultato, il suo comeback è stata una grande dimostrazione di forza di volontà e, seppure confinato a una misera ultima posizione, Kubica è riuscito in quello che molti non credevano, ovvero completare un intero campionato senza essere messo alla porta in corso d'opera. Non solo, ha anche ottenuto un punto, dimostrandosi di maggiore successo rispetto ai suoi tanti detrattori che spesso erano suoi ex tifosi che gli davano contro dopo avere visto che era meno all'altezza di quanto si sarebbero aspettati, e si è procacciato un posto come riserva in Alfa Romeo.

martedì 14 gennaio 2020

Un cetriolo è per sempre

Ricordate Narain Karthikeyan? Penso di sì perché ha comunque fatto la storia, a modo suo.
Primo indiano in Formula 1.
Quarto classificato al GP dell'Indy Gate nonché autore dell'unico sorpasso di quell'evento (su Albers al primo giro).
Adorato compagno di incidenti di Massa, Button, Vettel e Rosberg, Massa e Vettel quando era doppiato, Button e Vettel nello stesso gran premio (quella volta si è superato).
Da allora è emigrato in Giappone, dove a quarant'anni e passa sei ancora una giovane promessa.
Il mese scorso ha anche vinto un eveto congiunto Super GT x DTM, lo stesso evento che ha sancito l'addio di Daisuke Nakajima, figlio di Satoru e fratello di Kazuki, alle competizioni.


venerdì 4 maggio 2018

Oh my Karthy win!

Il 4 Aprile di dieci anni fa Narain Karthikeyan, che all'epoca gareggiava in A1 GP per il team India (doveva essere una serie epica) ottenne a Brands Hatch la sua seconda vittoria nella serie, che era destinata ad essere anche l'ultima.
A fine stagione il team si classificò in decima posizione in classifica, che aveva schierato Karthikeyan per tutta la stagione tranne uno dei vari appuntamenti. I punti ottenuti erano stati tutti portati a casa da Karthikeyan.
Curiosamente la vittoria del campionato 2007/2008 fu ottenuta dal team Svizzera, al volante del quale c'era Neel Jani, che ha origini indiane!

giovedì 29 agosto 2013

Anche i piloti della Caterham meritano rispetto! u.u

Dato che la mia domanda finirà probabilmente segnalata, ho fatto uno stamp, in modo che ciò che al popolo di Answers sarà probabilmente negato possa comunque essere ricordato. ;-)


giovedì 28 febbraio 2013

Test prestagionali 2013: Montmelò, prima giornata

Pilota / Team / Tempo / Numero giri:

1. Mark Webber Red Bull 01:22.693 90
2. Lewis Hamilton Mercedes Grand Prix 01:24.348 113
3. Jean-Eric Vergne Scuderia Toro Rosso 01:25.017 59
4. Valtteri Bottas Williams 01:26.458 85
5. Sergio Perez McLaren 01:26.538 100
6. Esteban Gutiérrez Sauber 01:26.574 91
7. Paul di Resta Force India F1 01:27.107 57
8. Felipe Massa Ferrari 01:27.541 112
9. Max Chilton Marussia 01:28.166 78
10. Charles Pic Caterham 01:28.644 83
11. Romain Grosjean Lotus Renault 01:34.928 52

Angolo piloti rimasti a piedi per problemi di sponsor
Non è più assicurata la presenza di Luiz Razia alla Marussia per la stagione 2013, in quanto il pilota brasiliano ha problemi con il suo sponsor, che sembrerebbe non più disposto a pagare. Per quanto riguarda il volante eventualmente rimasto libero, si parla di Jules Bianchi oppure di Narain Karthikeyan.

venerdì 21 dicembre 2012

SUNSHINE-ON-F1: Puntata #1


SUNSHINE-ON-F1: La fine di un sogno spagnolo chiamato HRT
Puntata #1: Venerdì 21/12/2012

Cari lettori, dato che Grosjiiii e Maldiiii non hanno innescato la fine del mondo, siamo giunti alla prima puntata della nuova rubrica “Sunshine-on-F1”, che si presume avrà frequenza settimanale. Al momento non mi è ancora completamente chiara la struttura che le darò, ma è plausibile che, quando la stagione inizierà, potranno esserci dei cambiamenti nelle date.
Manca ancora parecchio tempo comunque al mese di marzo, perciò vediamo di non perderci in discorsi poco coerenti. D’altronde non siamo qui per rasare la barba di Nick Heidfeld grazie all’aiuto dell’Uomo-Gillette, noto supereroe brasiliano che ha perso il proprio volante in favore di un finlandese di cui Mazzoni ha parlato in lungo e in largo nel corso degli anni...
Ehm, dunque, vediamo di finirla. U.U

Era mia intenzione dedicare i miei sforzi per la produzione di questo primo post al potenziale ritorno di Adrian Sutil in Formula 1, ma spero che Adrian non me ne vorrà qualora dovessi decidere – come d’altronde ho deciso – di propendere verso un altro argomento. Per sicurezza mi guarderò bene alle spalle, monitorando la presenza di individui loschi con bottiglie rotte in mano.
Credo che, almeno per stavolta, ci sia chi merita uno spazio maggiore, e si tratta stavolta della HRT. Il team in questione, purtroppo, ha chiuso i battenti.

Tutto iniziò nel lontano 2009. All’epoca c’era Mosley che voleva mettere il budget fisso per i team, cosa che avrebbe permesso a nuovi team di entrare in Formula 1.
È mia intenzione sorvolare su tutto ciò che riguarda quest’uomo controverso, così come mi asterrò dall’esprimere le mie opinioni sul budget fisso. Però c’è una cosa che è stata sicuramente una cazzata: prima far entrare team minori che con il tetto di spese massimo avrebbero potuto avere risultati quantomeno accettabili, poi una volta che erano entrati non mettere quel budget specifico.
Ricordo ai lettori che i team che si garantirono l’accesso per il 2010 erano i seguenti:
- Campos Meta, AKA Hispania Racing, AKA HRT;
- Manor GP, AKA Virgin Racing, AKA Marussia;
- USF1, AKA quelli che sono falliti prima ancora di iniziare il mondiale.
Successivamente si aggiunse un quarto team:
- Malaysia F1 Team, AKA Lotus, AKA Caterham.

Nel 2010, 2011 e 2012 abbiamo avuto modo poche volte di vedere questi team mettersi in luce, in particolare ci rendevamo conto della loro presenza specie nella Q1, dove tutti si ritrovavano a precipitare, venendo messi fuori fin da subito.
C’è da dire che comunque vi sono stati anche alcuni colpi di scena: Heikki Kovalainen è riuscito più di una volta, nel corso degli anni, ad accedere alla Q2, mettendosi dietro talvolta nomi celebri in caso di sfortune degli stessi, ma anche – in qualche caso – riuscendo a competere con le Toro Rosso o altri team di livello medio-basso, mentre addirittura nel gran premio di Malesia del 2010, il primo in cui Kovalainen giunse in Q2, anche Glock con la Virgin, approfittando di una situazione particolare, riuscì ad accedere alla seconda sessione.

Di fatto Caterham, Marussia e HRT ci sono sembrate unite in un destino non troppo roseo, dal quale sarebbe stato molto arduo sollevarsi.
In particolare Marussia e HRT si contendevano le ultime posizioni dello schieramento, mentre la Caterham sembrava messa un po’ meglio. Anche all’inizio della stagione 2012, eccetto la mancata qualificazione delle HRT alla gara inaugurale, sembrava che la HRT potesse competere con la Marussia. Andando verso la fine del campionato, però, questa speranza iniziava a calare sempre più.

La HRT inoltre era stata messa in vendita, entro la fine di novembre un compratore avrebbe potuto salvare la sorte di questo team... ma così non è stato: per la HRT la storia in Formula 1 è finita definitivamente, senza  che nulla possa cambiare le cose.

Ricapitoliamo la storia della HRT, in particolare i suoi piloti.

2010:
- Bruno Senna, per tutto il 2010, eccetto un gran premio;
- Karun Chandhok, per la prima metà del 2010;
- Sakon Yamamoto, al posto di Senna nel gran premio che saltò e successivamente al posto di Chandhok;
- Christian Klien, al posto di Yamamoto nella fase conclusiva della stagione.

Da notare che:
- Senna venne messo a piedi per il GP di Gran Bretagna perché aveva erroneamente inviato al titolare del team un’email indirizzata a un altro destinatario, in cui insultava il suddetto titolare del team (quest’uomo è epico – no, non il titolare del team);
- Yamamoto saltà il GP di Singapore perché messo KO da un’intossicazione alimentare (visto quanto accaduto a Grosjean nel 2009 e a Calado – pilota GP2 – nel 2012, oserei dire che anche i cuochi di Singapore sono epici).

2011:
- Vitantonio Liuzzi, per tutta la stagione, eccetto un gran premio;
- Narain Karthikeyan, per la prima metà della stagione;
- Daniel Ricciardo, per la seconda metà della stagione.

Karthikeyan tornò a gareggiare in occasione del GP d’India, e prese per quell’occasione il posto di Liuzzi.

2012:
- Pedro De La Rosa, tutta la stagione;
- Narain Karthikeyan, tutta la stagione.

E ora come faremo senza la HRT?! O.O
Sì, lo so, a molti di voi può sembrare assurdo, ma sono dispiaciuta per l’assenza della HRT. Mi rendo conto che non avrebbe mai ottenuto risultati di grande pregio, ma d’altronde non era fantastico avere la HRT sulla griglia di partenza? Non era spettacolare sapere ogni volta chi sarebbe arrivato ultimo? ;-)
Senza contare, poi, che per la HRT hanno gareggiato anche piloti che apprezzo... Cioè, mettiamo le cose in chiaro: piloti che mi stanno simpatici, forse è meglio; anche se devo ammettere che alcuni dei piloti della HRT a mio parere, seppure non essendo dei campioni nati, hanno mostrato in altre occasioni di potersela comunque cavare e di poter ottenere anche qualche risultato positivo.
Preferisco sorvolare su chi siano i piloti in questione, sia quelli per cui provo simpatia sia quelli che credo che non siano il peggio del peggio – certi miei punti di vista potrebbero essere troppo impopolari per essere accettati, dato che su un paio di questi piloti c’è l’abitudine ricorrente di spargere quintali di merda, mentre si pratica regolarmente la santificazione di certi altri piloti che a mio vedere – per la serie “X è un pilota veloce, quindi non importa se ha una media di un incidente per gara, quello che conta è che sia veloce, dopotutto può incidentarsi con chiunque, finché non avrà un incidente con Alonso lo venereremo come una divinità” – nonostante questi abbiano dimostrato di non meritarsi di essere considerati così tanto eccezionali.

Soltanto su uno non me la sento di sorvolare. Si tratta di Pedro De La Rosa. Il “nonnino” della Formula 1, che a quarant’anni suonati ha mostrato di essere più veloce di Karthikeyan (casomai ci fosse stato ancora qualche dubbio XD) aveva già un contratto per la prossima stagione. Con il fallimento della HRT, significa che:
- Webber sarà il pilota più vecchio presente in pista;
- la carriera in Formula 1 di Pedro è definitivamente finita.

Credo che, tutto sommato, De La Rosa non sia stato uno dei peggiori piloti che la Formula 1 abbia mai visto e che, anzi, quando ha avuto a disposizione vetture accettabili (la Sauber della prima parte del 2010 a mio vedere non lo era) abbia anche mostrato di essere un pilota discreto.
Mi riferisco in particolare al 2006, quando sostituì Montoya alla McLaren e si mostrò comunque abbastanza competitivo. Arrivò anche secondo al gran premio d’Ungheria, il che fu indubbiamente un buon risultato – peraltro il miglior risultato della sua carriera – anche tenendo conto dei danni che faceva Montoya prima di lui.
Che altro dire? Montoya non mi manca, DLR mi mancherà! ;-)
Ma non solo De La Rosa... detto sinceramente: CHE FORMULA 1 È SENZA KARTHY?! :-P Il sommo non può mancare! È ufficialmente il mio talento indiano preferito! u.u
#SorryChandy.

Mhm... credo di essermi svelata un po’ troppo.
Ho espresso simpatia e ammirazione nei confronti di nonno Pedro.
Ho espresso notevole ammirazione per i due “talenti indiani”.
Ho definito l’uomo-Gillette epico.

Va beh, già che ci siamo posso anche dirvi che, a fine stagione, mi sono resa conto che:
- Daniel Ricciardo è superiore al compagno di squadra Vergne;
- non è sicuramente inferiore a Buemi;
- non è nemmeno inferiore ad Alguersuari;
- Ricciardo meritava di gran lunga la conferma per il 2013.

Nonostante questo, però, per il resto mi ritengo neutrale nei suoi confronti. Ovviamente non significa che ritengo che tutti i piloti che ho menzionato sopra siano dei fenomeni, chiaramente. Il discorso precedente riguardava la simpatia, e quei quattro, non posso negarlo, mi stanno simpatici, a prescindere da quali siano le loro prestazioni. Infatti tra i quattro il mio preferito in assoluto è il sommo Karthy, ma chiaramente in quanto a prestazioni non è sicuramente un fenomeno. XD

Sono però perfettamente consapevole che tutti e quattro siano stati sicuramente più memorabili per la Formula 1 rispetto a quanto non lo sia stato Anthony Davidson. E ora vi voglio a chiedere “chi? O______O”, cosa che mi farebbe capire che non sono la sola a pensare che Davidson sia stato uno dei piloti più anonimi degli ultimi anni.

E ora la puntata è finita.
VAI COL LANCIO DI POMODORI! #Pomodori-Time!
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Che poi, lancio di pomodori per così poco? Se un giorno, allora, dovessi osare parlare di San Fernando da Oviedo, cosa potrebbe accadere? Il pianeta Nibiru mi entrerebbe dalla finestra in volo facendomi l’occhiolino come Schumacher sulla Mercedes rossa della pubblicità dicendomi “Redbull ti mette le aliiiiii”? #MoltoProbabile. #OMG.
Va beh, ora direi che è proprio il caso di premere il pulsante di invio e di far vedere la luce a questo post, e di nascondermi, ovviamente, perché il lancio di pomodori è imminente! O.o La mia qualità preferita, comunque sono i Piccadilly, perciò preferirei mi tiraste dietro di quelli.


martedì 4 dicembre 2012

#19 Commento al Gran Premio degli Stati Uniti (16-17-18 Nov. 2012)


ATTO PRIMO: SAMBA-PARTY MADE IN SCOZIA
Karthy: «Karthyyyy for the win! ...ma perché sono ultimo? O.O #HRTForTheWin! The power of Indian cucumbers! Ehi, cetrioli, op-op-oppa Karthy style!»
DLR: «L’erba indiana fa male, questo è un dato di fatto, così come la gente che crede che Pic non riuscirà mai a battere il suo compagno di squadra...»
Pic: «Battere il mio compagno di squadra è irrilevante quando ho la possibilità di battere un pilota faster than Ferniiii e un Angry Bird! *_______*»
Petriiii: «WTF?! O.o»
Kovaaaa: «Ehi, Angry Birds, op-op-oppa Kovaaaa style! Ma... what?! Petriiii davanti a me?! Le Marussia davanti a me?! #EpicFail!»
Pic: «@Caterham: Marussia is faster than you, can you confirm you understood the message?»
Ricciardoooo: «Posso fischiettare tranquillamente tanto JEV finirà fuori in Q1 insieme ai piloti dei nuovi team...»
Veeeergne (agitando la baguette): «Sti ca***! Liberté, egalité, fraternité! Vive la France, Pic et les baguettes!»
Ricciardoooo: «WTF?! O____O Perché risulto primo degli esclusi, davanti a Glockkk, Carletto Piccolo, Petriiii, Kovaaaa, DLR e Karthyyyy? #Vendetta!»
Veeeergne (fischiettando allegramente): «Un certo nonno dai capelli argentati ha pagato me, Sergiño e Kobyyyy si farci eliminare in Q2, ma di battere Rosbiiiii, che non andrà oltre il 17° posto!»
Rosbiiii: «Ehi, cosa sono queste macchinazioni? Io ho tutte le caratteristiche per diventare un futuro campione del mondo, che sono nello specifico queste tre: 1) essere bello, 2) essere simpatico, 3) parlare bene l’italiano. Purtroppo a causa della mancanza della caratteristica numero 1 Buemiiii non diventerà mai champion du monde!»
Jensiiii: «The power of Jensiiiiii! McLaren for the win! Yeah! Jensi for the win..........ehm... che succede?! O.O Perché sembro non avere accesso alla Q3 e sono 12° con Bruninho davanti e Di Restaaaa dietro?»
Bruninho: «Ma è ovvio! Perché non puoi perdere tempo a disputare la Q3! Abbiamo deciso di invitarti al party scozzese-brasiliano!»
Jensiiii: «E, sentiamo, che cosa si fa a un party scozzese-brasiliano?»
Di Restaaaa: «Si balla la lambada suonata dalle cornamuse, indossando il kilt e fumando quintali di erba!»
Jensiiii: «Ottima cosa!»
Bruninho: «Già, ma non spargere troppo la voce, non vorrei che Bottassss mi facesse rapire dagli alieni per prendere il mio posto alla festa!»
Bottassss: «Non serve farti rapire dagli alieni per prendere il tuo posto a una festa, preferisco sborsare una carriola di soldi senza avere bisogno di mettermi degli sponsor ridicoli sul casco per prendere il tuo volante per il 2013!»
Bruninho: «Il mio casco col rasoio è fantastico! Grazie a questo sembro un FìGh3tTìNòOòO estremamente sTìLòSò!!!111!!!11!!!111!!!oneoneone!!!111!!! Perfino Heidfeld nel vedere il mio casco è svenuto!»
Jensiiii: «E te ne sorprendi?! Heidiiii non conosceva l’esistenza dei rasoi!»
Heidiiii: «Invece sì! Ne ho comprato uno dieci anni fa per rasarmi la barba in occasione della mia prima vittoria, ma è rimasto lì a prendere polvere!»
Di Restaaaa: «Vi sbrigate? La Q3 inizierà a momenti, dobbiamo andare via e metterci i kilt forniti da David Mascellaaaa abbinati a berretti scozzesi tipo quelli che Jackie Stewart porta anche per andare a letto!»

ATTO SECONDO: LA GRIGLIA DI PARTENZA DELLE POSIZIONI PERSE
Sebbiiii: «The power of biberon! Nonostante non abbia celebrato mettendo un numero 100 a simboleggiare i miei cento gran premi sul casco indossato per l’occasione, più o meno il novantanovesimo in cento gran premi, ho conquistato la pole seguito da Hammiiii! Rassegnati, Webbiiii, tu sei solo terzo, non hai speranze!»
Webbiiii: «Si dice che partendo dal lato sporco della pista si possano perdere fino a sette posizioni, ho fatto apposta a non classificarmi secondo per evitare il problema.»
Sebbiiii: «Ma come?! O.O Tu perdi sette posizioni a ogni partenza già di tuo... dov’è il problema?»
Webbiiii: «Il problema è che tu non sai superare, non sai guidare sotto la pioggia, non sai guidare sotto il sole, non sai guidare con le catene da neve e non sai giocare a Scala 40! Io sì, e mi riesce tutto alla perfezione...»
Sebbiiii: «In particolare giocare a Scala 40 è la tua specialità, lo devo ammettere!»
Hammiiii: «Se domani Webbiiii mi supera in partenza, allora poi la gara la vinco io!»
Grosjiiii: «Non hai speranze di vittoria, io sono proprio dietro di te.»
Icemaaaan: «Stai tranquillo, Hammiiii, Grosjiiii sarà retrocesso per la sostituzione del cambio, perciò ci sarò io dietro di te. Mi accusano di avere buttato fuori Ferniiii e di avergli impedito di vincere il mondiale, dato che è l’unico pilota che si sia mai ritirato, ma in realtà se non avesse natura divina tutti capirebbero che non ero l’unico responsabile!»
Feliiii: «Come zerbino intramontabile del sommo, non posso far altro che dire una cosa: ICEMAAAAAN AL ROGO!»
Schumiiii: «Ma no, così si scioglie e allaga la pista dietro di sé, non è l’ideale dato che devo partire una posizione dietro di lui.»
Feliiii: «Io allora gli sarò proprio in scia... giusto, non possiamo!»
Il cambio: «Tu partirai dietro a Feliiii?»
Feliiii: «Lui si è qualificato 5°, io 7°, con la retrocessione di Grosjiiii partiremo 4° e 6°.»
Il cambio: «Ho avuto un sogno premonitore e...»
Schumiiii: «Feliiii, fai tacere quel cambio?! O.O Io mi sono qualificato 6° mentre Rosbiiii è 17° e nessuno sembra essersene accorto!»
Mazzoniiii: «Me ne sarei accorto se fosse accaduto il contrario.»
Schumiiii: «Va bene, allora domani arriverò dietro a Rosbiiii solo per farti contento: grazie a un’ottima strategia lui vincerà e io arriverò secondo.»
Mazzoniiii: «Attento, ricordati che la Mercedes la zona punti da quando tu ancora non avevi i capelli brizzolati!»
* Schumiiii si gratta freneticamente le parti intime, sapendo che non servirà. *
Hulkkkk: «Yeaaaaaaaahhhh! Sono davanti a Ferniiii!»
Maldiiii: «Solo io mi sono qualificato dietro di lui, nella top-ten?»
* Medita vendetta. *
I Grandi Strateghi: «Non possiamo permettere che Ferniiii, grazie alla retrocessione di Grosjiiii, parta dal lato sporco della pista, dobbiamo inventarci una soluzione.»
Feliiii: «Perché tutti guardano me?»
* Si nasconde dietro un bonsai. *
Il cambio: «Ehi, perché mi state rompendo i sigilli?! O.O»
Ferniiii: «Perché il cambio di Feliiii parla e il mio no?»
Il cambio di Ferniiii: «Parlo anch’io, e lo faccio solo per dire che sei un pilota perfetto e imbattibile e che guidi una macchina peggio di Force India e Williams, quindi hai fatto un miracolo riuscendo a lottare per il titolo fino alla fine.»
Il cambio di Feliiii: «Ma se Ferniiii è una divinità infallibile perché ultimamente è più lento di Feliiii?»
Il cambio di Ferniiii: «Eretico, come osi?! O_____________o Brucerai tra le fiamme dell’inferno!»
Il cambio di Feliiii: «Eh, no, qui ti sbagli, mi hai confuso con Buemiiii!»
Il cambio di Ferniiii: «Sì, siete sexy allo stesso modo!»
Buemiiii: «Attenti a quello che dite su di me! Potrei chiedere aiuto al mio pseudo-conterraneo Grosjiiii e convincerlo a vendicarmi!»
* Il cambio di Ferniiii sbianca come Hammiiii nei fotomontaggi che lo ritraggono in tuta della Mercedes. *

ATTO TERZO: WHO KERS?
Webbiiii: «Ho superato Hammiiii alla partenza! #EPICWIN!»
Hammiiii: «Ho scoperto di non sbiancare solo nei fotomontaggi in tuta della Mercedes... Ma questo significa che vincerò! E intanto mi riprendo subito la posizione e vado a caccia di Sebbiiii, mentre tu dovrai vedertela con Ferniiii e Schumiiii deve contenere le due Lotus...»
Webbiiii: «Eh, qualche posizione in qualche momento la dovevo pur perdere... ç_ç»
Icemaaaan: «Schumiiii, perché non usi lo shampoo antiforfora sui tuoi capelli grigio argento?»
Schumiiii: «No, io uso lo shampoo per capelli tinti!»
Grosjiiii: «E io nascondo i capelli sotto un cappello da cuoco. Il mio sogno è andare a svolgere la professione di cuoco a Singapore, per avvelenare piloti sia di Formula 1 sia di GP2 in occasione del gran premio!»
Schumiiii: «Dopo questa notizia credo che supererò tutti e vincerò!»
Le gomme: «Noi invece crediamo che ti farai superare da tutti e arriverai tra gli ultimi.»
Schumiiii: «Certo che voi gomme siete peggio perfino di Mazzoniiii!»
Grosjiiii: «Testacoda-time! *_____*»
Tutti: «O.O Grosjiiii che ha un incidente da solo e non in partenza?! WTF!»
Grosjiiii: «Grosjiiii for the win! Hey, crash time, op-op-oppa Grosjiiii style! Io ho origini franco-svizzere e un tempo lavoravo in banca, io ho origini franco-svizzere e un tempo lavoravo in banca, io ho origini franco-svizzere e un tempo lavoravo in banca, io ho origini franco-svizzere e un tempo lavoravo in banca, io ho origini franco-svizzere e un tempo lavoravo in banca, io ho origini franco-svizzere e un tempo lavoravo in banca, io ho origini franco-svizzere e un tempo lavoravo in banca, io ho origini franco-svizzere e un tempo lavoravo in banca, io ho origini franco-svizzere e un tempo lavoravo in banca, io ho origini franco-svizzere e un tempo lavoravo in banca, io ho origini franco-svizzere e un tempo lavoravo in banca, io ho origini franco-svizzere e un tempo lavoravo in banca, io ho origini franco-svizzere e un tempo lavoravo in banca, io ho origini franco-svizzere e un tempo lavoravo in banca...»
Sergiño: «Mi stavo giusto chiedendo chi mi avesse rubato l’erba messicana con retrogusto di peperoncino piccante... Pensavo fosse stato Maldiiii!»
Maldiiii: «My LòVé!!!111!!!!111!!1oneoneone!!!111!!!11!! Sergiño & Maldiiiii 4évà!!!111!!!11oneone!!!11»
Bruninho: «Ecco spiegata anche la sparizione dell’erba indo-brasiliana che ho coltivato insieme a Chandy...»
Feliiii: «L’erba brasiliana è la migliore! U.U #FeliiiiForTheWin!»
* Tutti lo fissano a bocca spalancata e lui ne approfitta per fare qualche sorpasso. *
Il kers di Webbiiii: «E ora, dopo 16 giri, è giunto il momento di rilassarsi e di fumare un po’ di erba...»
Webbiiii: «Nooooo! Ti prego, non farlo!»
L’alternatore: «Ci penso iooooooooo! La tua gara è finita! *_____*»
Webbiiii: «#@^ò#à§#!!!!111!!!!11oneoneone!!!111!!!»

ATTO QUARTO: SHAMPOO ANTIFORFORA
Schumiiii: «Ma perché le mie gomme si stanno di nuovo logorando?»
Gloooock: «Misteri della vita...»
Jensiiii: «Ma perché Feliiii è quarto e Icemaaaaan quinto?»
Icemaaaan: «The power of vodka! Piuttosto, Jensiiii, che cosa ci fai da queste parti? Non eri partito 12° facendo anche una pessima partenza?»
Jensiiii: «Hey, posizioni perse, op-op-oppa Webber style!»
Icemaaaan: «CREMINO-TIME!»
Jensiiii: «Non ci pensare nemmeno, sono risalito fino a qui e ho la necessità impellente di superarti, proprio come ha fatto Feliiii dopo che tu l’avevi superato dopo il pit-stop!»
Guido di “Cars”: «PIT STOP!»
Schumiiii: «Nooooooo! Ç_ç Devo fermarmi di nuovo, arriverò solo 16°! Se solo fossi bello, simpatico e parlassi bene l’italiano potrei puntare a una 13^ posizione come Rosbiiiii!»
Rosbiiii: «Siamo fregati! Ç_ç La Sauber ci supererà in classifica!»
Schumiiii: «Se Sergiño continua a non combinare nulla come ha fatto da quando ha annunciato il suo passaggio in McLaren possiamo stare tranquilli come Icemaaaan mentre beve la vodka!»
Icemaaaan: «Io sono costituito da ghiaccio e shampoo antiforfora. U.U»
Jensiiii: «Ho appena superato un blocco di ghiaccio con retrogusto di shampoo antiforfora.»
Icemaaaan: «NOOOOOOOOOOOOO!»
Jensiiii: «E ora vado a raggiungere Feliiii...»
Feliiii: «Non ci provare! Troverai sulla tua strada numerose bucce di banana rubate a Rosso Marrone!»
Jensiiii: «Noooooo! Ç_ç»
Hammiiii: «Jensiiii, non osare superare Feliiii! Solo io posso farlo! #tantoammmmmmmore!»
Feliiii: «HàMmI my LòVè!!!111!!!!111!!!»
Hammiiii: «F3LìIyìIy mY LòVé!!!111!!!!11oneoneone!!!111!!»
Ferniiii: «Ehi, come mai nessuno mi caga da almeno una pagina?»
Sebbiiii: «Perché diversamente da Hammiiii che mi è negli scarichi mi sei lontano una quarantina di secondi.»
Ferniiii: «ç_____ç»

ATTO QUINTO: HAMMIII FOR THE WIN!
Mazzoniiii: «C’è una Accaerretì...»
Tutti: «Così è troppo generico, di’ le cose come stanno, quello è Karthyyyy!»
Sebbiiii: «Noooooo! C’è di nuovo il cetriolo!»
* Un fulmine squarcia in due il cielo: nessuno può permettersi di insultare un talento indiano. *
Karthy: «Op-op-oppa India style!»
* Balla in stile film di Bollywood nel bel mezzo della pista e si sconvolge quando Sebbiiii e Hammiiii non si uniscono al balletto. *
Karthy: «Noooooooo! L’India vi maledirà per questo! U.U»
Sebbiiii: «Spostati!»
Hammiiii: «Non spostarti, devo approfittarne per avvicinarmi e superare Sebbiiii, oltre che strappargli le ali e le corna da toro!»
Karthy: «Op-op-oppa Zontaaaa style!»
Zontaaaa: «Ma nooooo! Io sono molto più pittoresco di te!»
* Un altro fulmine squarcia in due il cielo: nessuno è pittoresco tanto quanto i talenti indiani, nemmeno Carletto Piccolo! *
Sebbiiii: «Oh, finalmente sono riuscito a doppiare il cetriolo.»
Hammiiii: «Bene, anch’io ho doppiato Karthyyy, ora non mi resta che superare Sebbiiii. Ecco fatto!»
Sebbiiii: «Y.Y»
* 14 giri dopo... *
Hammiiii: «Op-op-oppa winner style!»
Sebbiiii: «#@ç#§@#!»
Ferniiii: «Ehi, dove andate? Perché salite sul podio senza di me? Se aspettate due o tre giorni arrivo anch’io!»
Feliiii: «In cu** a Jensiiii e in cu** ai sigilli del cambio!»
Jensiiii: «Feliiii, come sei volgare, non si addice alla professione che svolgerai il prossimo anno, ovvero quella di maggiordomo di Ferniiii. La Ferrari ti ha ingaggiato per questo, no? ...Ehi, chi è che mi lancia i cubetti di ghiaccio addosso?»
Icemaaaan: «Io che sono dietro di te e non ho niente da fare.»
Grosjiiii: «Io sono dietro di voi... mi è venuto in mente qualcosa che potrei fare!»
Ferniiii, Feliiii, Jensiiii e Icemaaaan: «Meglio scappare!»
Maldiiii: «Vieni qui Hulk, ora prendo a sportellate anche te come ho fatto col mio compagno di squadra, tanto fortunatamente non essendo dotato dell’uso delle gambe Frank Williams non può seguirci in capo al mondo armato di mazza da golf!»
Hulkkkk: «Ma non ci pensare nemmeno! Io guido una monoposto indiana, quindi sono un indiano onorario, e quindi devo arrivare davanti a te!»
Karthy: «Ma la filosofia indiana è la ricerca dell’ultima posizione! O.o»
D’Ambriiii: «Io sono un potenziale indiano allora!»
Maldiiii: «E tu da dove sbuchi?»
D’Ambriiii: «Ero nascosto dietro i quintali di erba messico-venezuelana che coltivate tu e il tuo alter-ego!»
Bruninho: «Vuoi anche un po’ d’erba indiana già che ci siamo?»
D’Ambriiii: «Sìììììììììì! *____*»
Hammiiii, Sebbiiii e Ferniiii: «Ma la finite di parlare d’erba? Noi siamo saliti sul podio indossando cappelli texani e voi parlate d’erba così come se niente fosse?! Fumate in silenzio! U.U»

* The End *

Risultato della gara:
1. Hamilton (McLaren), 2. Vettel (Redbull), 3. Alonso (Ferrari)
4. Massa (Ferrari), 5. Button (McLaren), 6. Raikkonen (Lotus), 7. Grosjean (Lotus), 8. Hulkenberg (Force India), 9. Maldonado (Williams), 10. Senna (Williams)
11. Perez (Sauber), 12. Ricciardo (Toro Rosso), 13. Rosberg (Mercedes)
+1 giro: 14. Kobayashi (Sauber), 15. Di Resta (Force India), 16. Schumacher (Mercedes), 17. Petrov (Caterham), 18. Kovalainen (Caterham), 19. Glock (Marussia)
+2 giri: 20. Pic (Marussia), 21. De La Rosa (HRT), 22. Karthikeyan (HRT)
RET. Webber (Redbull), Vergne (Toro Rosso)

PS. Commento al Gran Premio del Brasile: in arrivo.

sabato 27 ottobre 2012

GP India: prima fila tutta Redbull per la terza volta consecutiva


Un cordiale saluto ai nostri lettori da F1GC...

Si ritorna per il secondo anno al Buddh International Circuit, dove fin dal venerdì Sebastian Vettel si dimostra al top. Il pilota della Redbull riesce infatti a conquistare il miglior tempo in entrambe le due sessioni di libere della giornata, e la situazione non cambia al sabato mattina, dove ugualmente ancora una volta è Vettel a ottenere il miglior tempo.
Si passa quindi alle qualifiche, dove ancora una volta le Redbull sembrano essere molto veloci fin dalle prime fasi, in cui molti piloti si sono contraddistinti per errori, testacoda e uscite di pista, ma senza eccessive conseguenze.

Di fatto la Q1 non è fonte di particolari sorprese: si evince fin da subito che nelle ultime tre file si piazzeranno Caterham, Marussia e HRT, ancora incapaci di avvicinarsi agli altri team che generalmente si collocano nella seconda metà dello schieramento, mentre sembra lotta tra le Toro Rosso per il passaggio in Q2.
È infatti Vergne, che non usciva in Q1 dal gran premio di Germania che fu disputato nello scorso luglio, a non riuscire a passare in Q2, grazie alla risalita di Ricciardo arrivata nelle ultime fasi della prima manche.
Terzultima fila tutta con i colori della Caterham: Vitaly Petrov ha conquistato la 19^ posizione davanti al compagno di squadra Kovalainen, che alla fine della sessione è finito in testacoda andando a fermarsi in mezzo alla ghiaia e facendo uscire le bandiere gialle, ma non dando particolari problemi a nessun pilota, in quanto quasi tutti avevano già completato il loro ultimo tentativo.
Glock, il meglio piazzato dei piloti della Marussia, si è qualificato in 21^ posizione davanti alle HRT di De La Rosa e dell’idolo locale Narain Karthikeyan, mentre Charles Pic, con l’altra Marussia, ha concluso in ultima posizione, ma dentro al 107%.
Il miglior tempo è stato ottenuto da Pastor Maldonado che sul finire della prima manche ha battuto il tempo effettuato da Vettel, ma utilizzando gomme soft, che non sono state montate dal pilota della Redbull come da altri piloti che avevano ottenuto già buoni tempi con la mescola più dura; Rosberg, sempre su gomme soft come Maldonado, è riuscito a conquistare la terza posizione.

La seconda manche è molto serrata, sono molti i piloti che potrebbero puntare alla top-ten ed effettivamente tra gli ultimi dei qualificati e il primo degli esclusi il gap è davvero limitato. I tempi di molti piloti vengono condizionati da errori, è il caso ad esempio di Massa e di Grosjean che rischiano l’esclusione. Alla fine il brasiliano riesce a rientrare in top-ten in decima posizione, cosa che non riesce al francese della Lotus, che si qualifica 11°. Hulkenberg, il meglio piazzato dei due piloti della Force India, non va oltre il 12° tempo, davanti alla Williams di Bruno Senna, alla Mercedes di Schumacher e alla Toro Rosso di Ricciardo che, in 15^ posizione, è riuscito a battere Di Resta e Kobayashi.
Passeranno alla Q3 quindi le due Redbull, con Vettel che peraltro è stato autore del miglior tempo nella seconda manche, le due McLaren, le due Ferrari, una Williams, una Lotus, una Mercedes e una Sauber.

Vettel fa un errore nella fase iniziale dell’ultima manche, rinunciando al suo primo tentativo. In effetti sono soltanto tre i piloti che effettuano due diversi tentativi, e nel primo di questi Webber è il pilota più veloce, davanti ai soli Alonso e Hamilton.
Per quanto riguarda il secondo tentativo, tutti i piloti a parte scendono in pista, a parte Rosberg, in quanto la Mercedes decide di risparmiare un set di gomme.
Nonostante le difficoltà iniziali è Sebastian Vettel a conquistare la pole position, la 35^ della sua carriera, con il suo compagno di squadra Webber che va a completare la prima fila. Per la terza volta in successione, dopo i gran premi di Giappone e Corea, vi è quindi una prima fila tutta Redbull.
Hamilton conquista la terza posizione al termine della sessione, davanti al compagno di squadra Button. Le prestazioni mostrate finora dalla McLaren potrebbero complicare la situazione di Fernando Alonso, al momento secondo in classifica, staccato di sette punti da Sebastian Vettel, che ha conquistato soltanto il quinto tempo davanti all’altra Ferrari di Massa.
Raikkonen è settimo, davanti a Perez e a Maldonado, con quest’ultimo che ha girato su tempi parecchio alti in Q3.

Non risultano al momento retrocessioni o penalità, perciò la griglia di partenza coinciderà – a meno che non vi sia qualche stravolgimento nelle prossime ore – con il risultato delle qualifiche, che è il seguente:

 Stamp: fonte.

...da F1GC un cordiale saluto.