martedì 17 giugno 2025

GP degli Stati Uniti 2005: l'Indy-gate

Venerdì 17 Giugno 2005 // Indianapolis, seconda sessione di prove libere: la Toyota di Ralf Schumacher esce violentemente di pista alla curva sopraelevata, la stessa in cui era stato protagonista di un devastante incidente un anno prima con la Williams durante la gara. La causa dell'incidente è una foratura e, nonostante non abbia riportato serie conseguenze, al pilota viene impedito di rimettersi al volante nel fine settimana. Il terzo pilota Ricardo Zonta prenderà il suo posto e sarà ugualmente protagonista di un incidente a seguito di una foratura.
Gli pneumatici del fornitore Michelin accusano problemi di sicurezza, intensificati soprattutto dal fatto che in gara non sarà permesso cambiare gomme, per via del regolamento introdotto per la stagione 2005. Non sembra accusare invece problemi Bridgestone, il problema è che è fornitore di gomme per appena tre scuderie: Ferrari, Jordan e Minardi. In sintesi, quattordici vetture su un totale di venti sembrano non essere nelle condizioni di sicurezza tali per proseguire il weekend.

Vengono valutate diverse soluzioni, tra cui una chicane temporanea alla curva sopraelevata, oppure la possibilità di consentire cambi gomme in gara, partendo dal fondo della griglia (nel senso, dalla settima posizione della griglia in poi, dietro ai gommati Michelin).
Nessuna soluzione viene approvata e il weekend prosegue. Al sabato è ancora una volta la Toyota a mettersi in mostra, stavolta grazie alla pole position di Jarno Trulli che si procaccia la prima fila accanto al secondo classificato Kimi Raikkonen su McLaren.
Fernando Alonso, che su Renault è il leader del mondiale, si classifica in quinta piazza, ma queste riflessioni lasciano il tempo che trovano, dato che sembra abbastanza probabile che i team gommati Michelin non potranno arrivare a disputare l'intera gara e che, di conseguenza, i championship contenders Alonso e Raikkonen andranno a casa con uno zero a zero.
Per quanto riguarda i gommati Bridgestone, invece le posizioni sono le seguenti: 5° Michael Schumacher, 7° Rubens Barrichello, 17° Tiago Monteiro, 18° Christijan Albers, 19° Narain Karthikeyan, 20° Patrick Friesacher.

Domenica 19 Giugno 2005 // il momento cruciale è arrivato, la gara si appresta a partire, ma le vetture gommate Michelin non sono nelle condizioni di potere gareggiare, si stima che si possano percorrere circa una decina di giri prima che le gomme inizino a deteriorarsi... il problema è che bisogna percorrerne ben 73.
In sintesi, non esiste la possibilità di disputare la gara, ma la gara non può essere cancellata. I sette team con pneumatici francesi, inoltre, gareggiando potrebbero incappare in un reato penale secondo le leggi dell'Indiana, in quanto starebbero *deliberatamente* innescando una condizione di potenziale pericolo.
Sembra ormai palese che, qualunque cosa accada, la Formula 1 ne uscirà malissimo.
Tutte le vetture si schierano sulla griglia per il giro di formazione e, quando finisce il giro di formazione, quattordici di queste tornano in pitlane, lasciando una surreale griglia con sole sei monoposto, piazzate sulle effettive posizione in cui si sono qualificate. Il danno è fatto, ma nel frattempo si accendono i semafori.



Schumacher, Barrichello, Monteiro, Albers, Karthikeyan e Friesacher prendono il via. L'indiano della Jordan sembra avere uno spunto migliore rispetto ad Albers, che tuttavia gli strappa la quarta piazza nel corso del primo giro. Narain risalirà nuovamente al quarto posto dopo la prima sosta di Albers, che a onore del vero ne effettuerà tre, anziché due come tutti gli altri.
La gara è abbastanza statica, anche se i Ferrari Bros finiscono inavvertitamente per renderla frizzante. Al primo pitstop, le posizioni vengono fuori invertite, con Barrichello leader. Al secondo, Schumacher va vicino all'overcut ed esce affiancato al compagno di squadra, che mette le ruote sull'erba perdendo definitivamente la leadership del gran premio.
Pare che a quel punto i due ricevano via radio un avvertimento che suona più o meno così: "non possiamo fare la figura dei cogl****, quindi vedete di non eliminarvi a vicenda servendo alla Jordan una doppietta su un piatto d'argento.

Schumacher vincerà davanti a Barrichello, Monteiro doppiato di un giro darà alla Jordan il suo ultimo podio, Karthikeyan arriverà quarto a sua volta doppiato di un giro, mentre Albers e Friesacher sulle Minardi chiuderanno quinto e sesto a due giri di distanza dal leader.
Il pubblico è inferocito per quanto accaduto, gli stessi piloti Ferrari se ne vanno di soppiatto dal podio non appena è possibile, mentre Tiagone nostro esulta come se non ci fosse un domani dall'alto del podio.
Jordan e Minardi occupavano le penultime due posizioni in classifica e continueranno a occuparle. Il team faentino non è per niente soddisfatto di come si sono evoluti gli eventi: prima del fine settimana americano, quando nessuno dei due vedeva la luce della zona punti, potevano appigliarsi alla speranza di un risultato fortunoso che permettesse loro di superare gli avversari in classifica, quanto successo a Indy ha fatto sì che la Jordan portasse a casa undici punti contro i sette della Minardi e fosse quindi del tutto inarrivabile, condannando la scuderia di Faenza all'ultima posizione in classifica.

I diciotto punti conquistati dalla Ferrari in questo evento a fine stagione avrebbero contribuito al terzo posto in classifica costruttori dopo Renault e McLaren, davanti alla Toyota staccata di dodici punti. Schumacher e Barrichello hanno chiuso terzo e ottavo nel mondiale piloti, senza i punti di Indianapolis avrebbero chiuso quinto e decimo. Un successivo ottavo posto di Monteiro a campionato inoltrato è stato l'unico altro punto visto da Jordan e Minardi, senza Indianapolis la Jordan avrebbe preceduto comunque la Minardi per un punto a zero.
Nel 2006 la controversa regola del divieto di pitstop sarebbe stata abolita, ma le conseguenze dell' "Indy-gate" sarebbero state evidenti e lampanti: la perdita di popolarità in America, l'uscita di scena di Indianapolis alla scadenza del contratto con la Formula 1, nonché l'addio di Michelin, a seguito del quale si sono avuti soltanto regimi di monogomma. A vent'anni di distanza, non direi che si è trattato di una delle peggiori gare di sempre perché sono capitati molti fatti ben peggiori nel corso della storia, ma non si può certo dire che sia stata una bella figura!


3 commenti:

  1. Ricordo bene quella gara, stavo tornando dalla Puglia e mi trovavo a Fiuggi, in Ciociaria, dove viveva la mia prozia, e vidi la gara lì.

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    1. Diciamo che fu difficile da dimenticare! Anche se rivedendola ammetto che non mi ricordavo esattamente del fatto che Schumacher e Barrichello per poco non siano venuti a contatto. XD

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    2. Una gara del genere è più unica che rara!

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