domenica 30 ottobre 2016

Gran Premio del Messico: Qualifiche + Gara

Nel weekend del 30 Ottobre si svolge in Messico, sul circuito Hermanos Rodriguez, la terzultima prova del campionato 2016.

Nella giornata di sabato si svolge una qualifica senza eccessivi colpi di scena (a parte il passaggio di una Manor in Q2 e l'assenza di Palmer per via di un problema alla vettura, se possono contare come colpi di scena) nella quale le Ferrari, sembrate abbastanza performanti nelle prime due sessioni di qualifica, nella manche conclusiva si ritrovano a partire non solo dietro alle due Mercedes e alle due Redbull, ma anche dietro a un outsider, Hulkenberg che si qualifica con la Force India in quinta posizione.
Dopo le Ferrari vengono le Williams e, a completare la top-10, Sainz giunto in Q3 mentre il compagno di squadra era invece fuori dai giochi già dopo la Q1. Pessima qualifica per le Haas, con Gutierrez primo degli esclusi in Q1 e Grosjean addirittura ultimo classificato tra i piloti che avevano fatto registrare un tempo. Qualificato in 21° posizione sarebbe partito dalla pitlane, senza che ci fossero altre variazioni sulla griglia di partenza rispetto al verdetto delle qualifiche, che è stato il seguente:

1. Hamilton - Mercedes, 2. Rosberg - Mercedes
3. Verstappen - Redbull, 4. Ricciardo - Redbull
5. Hulkenberg - Force India, 6. Raikkonen - Ferrari
7. Vettel - Ferrari, 8. Bottas - Williams
9. Massa - Williams, 10. Sainz - Toro Rosso
11. Alonso - McLaren, 12. Perez - Force India
13. Button - McLaren, 14. Magnussen - Renault
15. Ericsson - Sauber, 16. Wehrlein - Manor
17. Gutierrez - Haas, 18. Kvyat - Toro Rosso
19. Nasr - Sauber, 20. Ocon - Manor
21. Grosjean - Haas, NQ. Palmer - Renault

La gara prevedeva 71 giri ed è stata disputata in condizioni di asciutto, così come le qualifiche, nonostante si vociferasse nelle ore precedenti alla gara che potesse esserci rischio di pioggia.
La partenza è stata abbastanza scoppiettante, con le prime file tutto sommato senza troppi problemi, anche se Hamilton ha brevemente tagliato per i prati e lo stesso ha fatto Rosberg per evitare il contatto con - suspense... - Verstappen. Dietro c'è stato un lieve contatto tra Massa e Vettel, un confronto tra Sainz e Alonso in cui il pilota della Toro Rosso si è conquistato una penalità per "forcing another car off the track" e, a completare l'opera, un contatto tra Ericsson e Wehrlein, eroi del sabato dopo l'accesso in Q2. Ericsson ha proseguito nelle retrovie, mentre Wehrlein è stato costretto al ritiro.
In regime di virtual safety car Ricciardo, partito su gomme supersoft (come tutti i piloti che della top-ten escluse Mercedes e Ferrari) è rientrato per montare le medium, mentre sono rientrati ai box anche piloti che in quel momento si trovavano nelle retrovie. Frattanto è entrata la safety car per via della presenza di parecchi detriti ed è rimasta un paio di giri.

Quando la gara è ripresa le posizioni sono rimaste pressoché invariate: Hamilton, Rosberg, Verstappen, Hulkenberg, Raikkonen, Massa, Vettel, Bottas e si è assistito a una situazione etichettabile come "calma piatta valenciana" per numerosi giri.
Verstappen è stato il primo a rientrare ai box tra i piloti di testa, seguito diversi giri dopo dalle Mercedes e da Raikkonen: Hamilton è rientrato al 18°, Rosberg e Raikkonen entrambi al 20°. Tutti hanno montato gomme medium e, si sarebbe scoperto più tardi, Hamilton e Rosberg, così come Verstappen, sarebbero riusciti a completare la gara con un solo pitstop.
Verstappen, tornato in pista alle spalle di Ricciardo, si è portato davanti al compagno di squadra, in terza posizione virtuale, la quarta dal momento che leader della gara era Vettel, autore di 32 giri sulle soft e intenzionato ad andare fino alla fine su gomme medium. Le Ferrari erano al momento in quinta e sesta posizione, ma Raikkonen si è fermato per una seconda sosta (46° giro) in quanto nonostante la mescola medium i tempi sul giro erano peggiorati.

Dopo un susseguirsi di duelli ai margini della top-ten (memorabile quello tra Massa e Perez, con Perez che ha tentato a un certo punto il sorpasso, ma andando lungo e perdendo la posizione appena conquistata) o nelle retrovie (si è visto a un certo punto un duello epico per la 19^ posizione tra Gutierrez e Ocon, con Ocon che ha superato il pilota della Haas), davanti la situazione era ancora in stile "calma piatta valenciana", almeno finché Verstappen non ha iniziato ad avvicinarsi a Rosberg durante le fasi di doppiaggio e l'ha superato al 50° giro, sorpasso che non è andato a buon fine in quanto Verstappen è andato lungo perdendo la posizione appena conquistata... La parte più pittoresca di tutto ciò è che lo svarione di Verstappen è andato a intralciare nientemeno che - suspense... - Kvyat che da Verstappen era da poco stato doppiato e che si è fatto da parte venendo superato nel frattempo da Button.
In quel momenti Ricciardo rientrava per il secondo pitstop, dopo il quale si sarebbe avvicinato notevolmente a Vettel, mentre anche Raikkonen si stava avvicinando a Hulkenberg che al momento occupava la quinta posizione.
La gara in apparenza stava tornando a volgere verso la situazione di "calma piatta valenciana", ma il meglio doveva ancora venire.

Al 68° giro Raikkonen ha superato Hulkenberg. Questo, senza che ci fosse alcun contatto tra di loro, ha fatto un testacoda a 360° gradi per poi riprendersi.
Subito dopo davanti - suspense... - Vettel che nel frattempo si era avvicinato a Verstappen ha tentato l'attacco. La manovra stava per riuscire, con Verstappen che tagliava per i prati. Dopo il taglio Verstappen è tornato davanti e, nonostante via radio gli abbiano detto di cedere a Vettel la posizione, lui non l'ha fatto, con tanto di Vettel che via radio snocciolava una serie di improperi. Nel frattempo Ricciardo si è avvicinato a Vettel, ha tentato il sorpasso, i due sono venuti a contatto e tutto si è chiuso con un nulla di fatto fino alla fine.
Al termine della gara Verstappen era già nel retro-podio quando ha appreso di una penalità di 5 secondi che l'ha condotto dalla terza alla quinta posizione. Vettel, nel frattempo, si stava recando a piedi verso il podio.
1. Lewis Hamilton Mercedes 1:40:31.402  
2. Nico Rosberg Mercedes +8.354  
3. Sebastian Vettel Ferrari +17.313
4. Daniel Ricciardo Red Bull +20.858
5. Max Verstappen Red Bull +21.323
6. Kimi Raikkonen Ferrari +49.376
7. Nico Hulkenberg Force India +58.891
8. Valtteri Bottas Williams +1:05.612
9. Felipe Massa Williams +1:16.206
10. Sergio Perez Force India +1:16.798
11. Marcus Ericsson Sauber +1 Lap  
12. Jenson Button McLaren +1 Lap  
13. Fernando Alonso McLaren +1 Lap  
14. Jolyon Palmer Renault +1 Lap  
15. Felipe Nasr Sauber +1 Lap  
16. Carlos Sainz Jr. Toro Rosso +1 Lap  
17. Kevin Magnussen Renault +1 Lap  
18. Daniil Kvyat Toro Rosso +1 Lap  
19. Esteban Gutiérrez Haas +1 Lap  
20. Romain Grosjean Haas +1 Lap  
21. Esteban Ocon Manor +2 Laps  
RIT. Pascal Wehrlein Manor +71 Laps 


Milly Sunshine per F1GC.

giovedì 27 ottobre 2016

Commento al Gran Premio degli Stati Uniti: Austin, 21-23 Ottobre 2016

QUALIFICHE + GARA

Il campionato sta lentamente volgendo al termine (ma proprio molto lentamente, in confronto agli standard di un tempo, dato che dieci anni fa di questo periodo dell’anno era già finito, mentre ho vaghe reminescenze addirittura di un campionato 2003 conclusosi il 12 ottobre o giù di lì) e finalmente è giunto il momento di abbandonare una volta per tutte gli argomenti di minore impatto come ad esempio l’Oki e Werly (no, in realtà dell’Oki ne parlerò approfonditamente in un secondo momento, ma avrà un solo ruolo di comparsa), perché è più in alto in classifica che sta succedendo qualcosa di eclatante.
State tranquilli: se siete spaventati di fronte alla prospettiva che io possa mettermi a snocciolare statistiche sui piloti Mercedes vi sbagliate di grosso. I piloti Mercedes non hanno fatto niente di importante in questo weekend, tranne conquistare una doppietta, quindi direi di abbandonarli al loro destino tirandoli fuori se e quando sarà necessario parlare di loro. Quando dico che sono qui per parlare delle cose importanti della classifica, intendo dire che non me ne frega niente di sottigliezze come chi vincerà il mondiale o chi arriverà ultimo, ma che in questo commento ci sarà modo di parlare in lungo e in largo di un’accesa battaglia per la decima posizione in classifica, perché sì, i due piloti in battaglia per la decima posizione in classifica in questo gran premio si sono contesi più di una top-ten in classifica e ci hanno deliziato di un gloriosissimo episodio che mi ha portato a sperare che i primi quattro venissero immediatamente rapiti dagli alieni in modo che i due piloti in questione potessero ritrovarsi a tu per tu nel retro del podio. Ci sarebbe stato perfino Ron Dennis, in tal caso (!!!11!!!1111!!) e Sainz avrebbe potuto interpretare la parte di Webber, tanto bibitaro lo è anche lui... (!!!111!!!111!!!)

Direi però di procedere con ordine e di concentrarci sull’inizio del weekend. Diciamo che è iniziato senza che accadesse nulla di interessante.
Sì, sì, va bene, c’era Dani-Smile che prendeva parte a servizi in cui andava in giro in trattore per un ranch vestito da cowboy, c’era un serpentello che se ne andava in giro per il box della Manor, c’era la Stellona che continuava a sognare a occhi aperti il principe azzurro, c’era la Susina che annunciava al mondo che in aprile vedrà la luce un piccolo lupetto o una piccola lupetta, c’era Hulk che si accasava alla Renault e la gente di Tumblahhhh che si disperava...
Giusto, giusto, è il caso di parlare dell’imminente passaggio di Hulk dalla Force India alla Renault, cosa che è stata accolta con grande sconforto da parte di Tumblaaahhhh al completo, perché come si fa a lasciare una squadra altolocata come la Force India per passare a un team che non ha mai concluso un emerito cavolo nel corso della sua storia? Già, perché evidentemente la Renault non ha mai ottenuto nulla. Non mi spingo a sperare che questa gente sappia che la Renault in passato ha vinto dei mondiali, con il nome di Benetton o proprio con il nome di Renault (anche se dalla gente che sta a postare dei post dall’elevato contenuto di Webbonso mi aspettavo che almeno avessero un’idea anche solo vaga che una decina d’anni fa Alonso stesse vincendo titoli con la Renault e non solo facendo amicizia con Webber), ma almeno arrivare a ricordare che qualche gran premio con il nome di Lotus e Raikkonen al volante l’ha vinto pochi anni fa... Nemmeno questo?!
Per fare un paragone, l’affermazione di Hulkenberg “il prossimo anno guiderò la Renault” mi ha dato l’impressione di avere fatto più scalpore di quando dieci anni prima un tale di cui non mi sovviene il nome anche se ce l’ho sulla punta della lingua disse che non avrebbe mai lasciato la Ferrari ma che non intendeva più gareggiare in Formula 1. Che poi quel tale di cui non mi sovviene il nome alla fine abbia lasciato la Ferrari e sia tornato in Formula 1 non c’entra, quello non lo poteva prevedere nessuno (a parte Mazzoni in telecronaca) nel 2006. Poi in realtà quel tale di cui non mi sovviene il nome non esiste, così come non esistono i mondiali della Benetton/Renault e in realtà neanche i gran premi vinti da Raikkonen con la Lotus. Tutti quei fatti sono accaduti dopo il gran premi del Fuji del 1976 e prima dell’uscita di “Rush”, pertanto non esistono.
Va beh, mi consolo con il fatto che, nonostante la Susina sia rimasta incinta, nessuno ha polemizzato sull’opportunità o meno di mettere al mondo dei figli, comportamento che per i Tumblahhhh standard non è accettabile, perché si sa che nessuna donna al mondo ha mai desiderato mettere al mondo dei figli. Questa, poi, ha addirittura lasciato le competizioni (non mi è ben chiaro a che gare abbia preso parte negli ultimi tre o quattro anni prima di ritirarsi, ma questo non c’entra nulla, è tutta colpa della Williams che per oscure ragioni ha preferito un campione di GP3 e un vincitore di undici gran premi in Formula 1 a lei), quindi è un comportamento imperdonabile.

Poi è arrivato venerdì e guess what? per radio hanno parlato di Formula 1 nel programma del pomeriggio, programma dove parlano di argomenti random e ogni tanto viene dedicato un po’ di spazio anche ai motori, quando ci sono argomenti di un certo livello. Sì, per intenderci è il programma in cui si parlò per ben due volte della ripartizione delle spese a quella famosa cena di gruppo dei piloti. Stavolta si è parlato invece di Vettel, che secondo lo speaker ha vinto dei titoli in Redbull che non contano niente e che non troverà mai una squadra competitiva come la Ferrari, se dovesse lasciare il team. Non so da dove sia sbucata fuori questa cosa che Vettel sia sul punto di lasciare la squadra e soprattutto non so esattamente dove sia competitiva la Ferrari quest’anno... ma dopotutto, secondo quello speaker, la colpa è tutta dei piloti Mercedes e del fatto che si contendano il titolo. Se così non fosse e la classifica fosse già chiusa, lascerebbero vincere le gare ai piloti della Ferrari.
Sì, lo ammetto, se proprio si vuole parlare di motori, è meglio parlare del fatto che ci sia un complotto ordito da Marquez, Lorenzo e Pedrosa per impedire a Rossi di vincere il titolo e che Pedrosa vince solo ed esclusivamente per fare un torto a Rossi. La gang degli spagnoli evidentemente non è altruista come i piloti Mercedes. Quelli una volta ci hanno seriamente provato a far vincere un gran premio alle Ferrari, ma purtroppo quel gran premio l’ha vinto Verstappen.
Oh, dimenticavo, Verstappen! Nel caso vi sia sfuggito qualcosa, il ragazzino sembra non essere proprio geniale nell’attirarsi la simpatia altrui. Nel corso del weekend pare che a una riunione dei piloti sia stato criticato per il suo stile di guida, in particolare da Hamilton, Raikkonen e sinceramente non ricordo chi altro. La reazione di Verstappen, a giudicare dalle sue dichiarazioni, è stata molto più matura di quella di buona parte degli utenti di Tumblahhhhhh.
Quelli erano tutti “come si permettono???222???222?? di osare dire qualcosa di negativo a proposito di Verstappen???22??22??” intervallati da qualcuno che osservava “fanno bene!!!11!!!!111!!”. Stranamente non ho visto dei flame, almeno sul mio dashboard. Ad ogni modo ricordo che una volta entrai su Twitter e scrissi una perla di saggezza a proposito del fatto che non apprezzo particolarmente né i simpatizzanti di Verstappen che mettono Verstappen davanti a qualunque cosa, né i detrattori di Verstappen che mettono Verstappen davanti a qualunque cosa.
A proposito, mi sorprende che per radio Verstappen venga generalmente ignorato. Sarà che, nei programmi poco impegnati, esistono due categorie di piloti: quelli che arrivano davanti alla Ferrari e quelli che arrivano dietro alla Ferrari. Vengono citati solo quando è proprio necessario, altrimenti l’uno vale l’altro.

Finiti gli argomenti di contorno è giunto il momento di parlare di quando l’Oki ha visto la luce della pole position virtuale, dove per “pole position virtuale” intendo la pole position che si sarebbe avuta con una griglia di partenza invertita.
Oki: “Nobody loves me.”
Voce fuori campo: “Puoi sempre cercare di attirarti le simpatie dell’Altro Felipe. Tanto ormai partite fianco a fianco molto di frequente.”
L’Altro Felipe: “Nobody loves me.”
Voce fuori campo: “Esatto, soprattutto i tuoi capelli, che fuggono inesorabilmente dalla tua testa.”
L’Altro Felipe: “Questo è un commento molto trash. Io sono un figonehhhh!”
L’Autrice: “Direi che posso concordare. Possiedi una certa figaggine latinoamericana che non vedevo dai tempi di Crashgateinho.”
L’Altro Felipe: “Aaaaaawwwww!”
L’Autrice: “Okay, basta. Questo è un commento al gran premio, non è una fan fiction trash.”
Voce fuori campo: “Ecco, appunto, quindi smettila di scrivere esclamazioni degne di una fan fiction trash e concentrati sull’Oki.”
L’Autrice: “Cos’altro dovrei dire sull’Oki? Niente, almeno per il momento. Per fortuna domani avrà modo di mettersi in mostra.”
Oki: “Oki for the win! Oki for the win! Oki for the win!”
Meglio che all’Oki è andata a Werly, che si è appropriato di una preziosissima penultima fila al fianco di...
...
...
...devo proprio?
...
...
...devo infierire? Devo sparare sulla croce rossa?
Direi di sì: in penultima fila accanto a Werly c’era nientemeno che Jensinho, mentre davanti a loro c’erano Grosjiiii primo degli esclusi e K-mag al suo fianco.
Devo ammettere che era una Q1 abbastanza soddisfacente, da un certo punto di vista: Gutiiii e Jolly Palmahhhh in Q2 a spese dei loro compagni di squadra è qualcosa che non si vede tutti i giorni. Poi sì, a spese dei loro compagni di squadra sono passati in Q2 anche Ferniiii (di cui avrò modo di parlare quando tratterò della gara) e Sonyericson. Gutiiii, Palmahhhh e Sonyericson sono stati gli ultimi tre in Q2, mentre Ferniiii era 12° dietro a Checo.
Voce fuori campo: “Chi c’era dopo Ferniiiii e prima di Gutiiii?”
L’Autrice: “Devo proprio?”
...
...
...sì, devo: purtroppo ancora una volta sono costretta a sparare sulla croce rossa e a scrivere che 13° c’era il Kiwi, che appunto è ormai a un passo dal Messico in cui assumerà il falso nome di J.Mirtillo (questa battuta è vecchia, ma non mi stancherà mai).
A proposito del Kiwi, guess what? pare che il prossimo anno avrà ancora un sedile sotto al fondoschiena e che si tratti proprio del sedile della Toro Rosso! Questo è un dettaglio che tutto sommato mi soddisfa, perché il Kiwi è un po’ il simbolo dei diseredati che stanno cercando di riconquistarsi uno spazio nel mondo. Purtroppo lo spazio nel mondo non riesce a ritagliarselo in Q3, alla quale invece ha avuto accesso il suo compagno di squadra. Poi la giustizia divina ha trionfato: anche Hulk ha avuto accesso alla top-ten, per una volta quindi il suo compagno di squadra non gli è stato oltraggiosamente davanti. Queste sì che sono soddisfazioni. Se non accadessero bisognerebbe smettere seduta stante di guardare la Formula 1 e iniziare a seguire il WEC, dimenticandosi sistematicamente di avere sempre fatto credere a tutti di seguire già il WEC al fine di giustificare tutte le lamentele dovute alla S0VrAPP0S1Z10N3!!!!11!!!!111!!! e al fatto che, nel momento in cui la 24 Ore di Le Mans è finita, sia iniziato un gran premio su un circuito cittadino di cui mi sfugge il nome anche se ce l’ho sulla punta della lingua, circuito dove i tombini si scoperchiano e che dovrebbe essere eliminato dalla Formula 1.
Ah, no, il tombino si è scoperchiato a Montecarlo, che dovrebbe di conseguenza essere eliminato dalla Formula 1, però ciò è in contrasto sul fatto che il gran premio abbia perso charme per via della poca pericolosità del circuito. Quindi, di fatto, Montecarlo deve rimanere, però sarebbe opportuno svitare un po’ tutti i tombini presenti, in modo che possano scoperchiarsene di più. Sarà inoltre tassativamente proibito scoperchiare tombini senza fare arrivare detriti in testa a chi sopraggiunge dietro.
...
...
...Voce fuori campo: “La top-ten?”
L’Autrice: “Il Gangster Rapper, Britney Bitch, Dani-Smile, Verstappino, Iceman, Sebbiiii, Hulk, Bo77as, Fanboyzzzz!!!11!!!1, Feliiii.”
Voce fuori campo: “Tutto qui?”
L’Autrice: “Sì, cos’altro volevi?”
Voce fuori campo: “Mi aspettavo una descrizione più dettagliata.”
L’Autrice: “Non serviva.”
Il Gangster Rapper: “Infatti la Q3 non conta a niente!!!111!!!11!! Quello che conta è che in Q1 mio figlio Werly abbia battuto l’Oki, che è il figlio di Britney Bitch!!111!!!11!!!”
Voce fuori campo: “Oh. My. Feli. Cry.”
Il Gangster Rapper: “Il figlio di Feliiii è ovviamente l’Altro Felipe, mentre Sonyericson è figlio di Bo77as. Quindi, di conseguenza, il figlio di Bo77as è stato più veloce del figlio di Feliiii.”
Feliiii: “Nooooooohhhhhh! Dopo questa delusione avrò bisogno dell’intervento salvifico della mia rana protettrice.”
L’Autrice: “E se dessimo la linea alla gara?”
Voce fuori campo: “Dovrai aspettare fino alle nove di sera.”

L’attesa fino alle nove di sera è stata straziante. Se un giorno dovessero fare il gran premio degli Stati Uniti in notturna sarebbe una cosa terribile. Speriamo almeno che, in tal caso, gareggino di sabato sera anziché di domenica, in modo da equipararlo al Gran Premio d’Australia old style, quando partiva che qui erano le quattro di notte. Tra parentesi, non ho mai visto un gran premio d’Australia delle quattro di notte in diretta. Era l’epoca in cui era consuetudine utilizzare VHS e videoregistratori.
Tutto questo però c’entra poco e niente, quello che conta è che siano finalmente arrivate le tanto agognate nove di sera e che questo gran premio sia partito.
Stavolta tutto è partito con il piede giusto... almeno nelle prime due file, perché dietro ne sono accadute di tutti i colori.
C’è stato, per prima cosa, un contatto lieve tra Bo77as e una sagoma rossa.
Bo77as: “KIMI, KIMI, KIMI, KIMIIIIIII! TUTTA LA VODKA È MIAAAAAAA!”
La sagoma rossa: “Ma io non sono Kimiiii! F*CK!”
Bo77as: “Okay, allora facciamo che vado a sbattere per protesta contro il primo che passa.”
Hulk: “E che palle, non potevi scegliere il secondo?”
Bo77as: “No, il secondo sarebbe stato probabilmente troppo impegnato.”
Effettivamente più indietro c’era chi aveva degli impegni di un certo livello, per esempio Checoooo che imprecava via radio dopo un testacoda e il Kiwi che si conquistava una penalità per averlo spinto verso il testacoda. Poi c’erano anche l’Altro Felipe e l’Oki messi inizialmente sotto indagine per il terribile reato di “forcing another car off the track”, anche se non mi è chiaro che cosa sia accaduto esattamente, visto che non erano stati inquadrati.
Dani Smile: “Ma io che ho trollato Britney Bitch non sono degno di essere menzionato?”
L’Autrice: “Una cosa per volta! Chi siete tu e Britney Bitch per venire prima dell’Altro Felipe e di tutte le cose random che capitano alle vostre spalle e che siete destinati a non vedere mai? E che quando le vedete sono gli altri che non vedono le bandiere blu?”
Iceman: “Io sono quarto. Potresti almeno farlo notare.”
L’Autrice: “Questo commento è strano. Perfino Iceman sta diventando un tipo loquace. Ma non fa niente, il karma lo punirà.”
Infatti il karma l’ha fatto precipitare al quinto posto dietro a Verstappino nello spazio temporale di una sosta.
Verstappino, intanto, si dava alla pazza gioia, dato che vedeva Britney Bitch e Dani Smile a poca distanza da lui. Intanto si lamentava via radio perché era relegato in quarta posizione, un po’ come se avesse la pretesa che tutti si facessero da parte stendendo un tappeto rosso al suo passaggio.
Ho avuto paura.
Ho avuto molta paura.
Temevo che Verstappino riuscisse in un’eroica impresa, ma che quell’impresa rischiasse di non andare a buon fine.
Mi sono detta “ora sorpassa Britney Bitch e, nel caso questo sorpasso riesca senza complicazioni, va a prendere Dani Smile e succede un Istanbul Park 2010”.
Poi Verstappino ha iniziato a perdere terreno, ma chiaramente la colpa è di quei due bulli che non l’hanno fatto passare, impedendogli di andare a prendersi la sua bottiglia di champagne... ah, già, i ragazzini non possono bere lo champagne in Texas. Trovo molto un controsenso il fatto che da quelle parti possano iniziare a bere alcool solo quando da anni sono già ritenuti grandi abbastanza per possedere armi da fuoco, ma chi sono io per commentare tutto ciò? E soprattutto per farlo in un commento ironico a un gran premio?
Procediamo quindi con il commento al gran premio e spostiamoci sul secondo pitstop, in cui in casa Redbull hanno combinato un po’ di casino. In realtà pare che il casino l’abbia combinato Verstappino, rientrando così, a caso. Non erano pronti ed è precipitato indietro di alcune posizioni, almeno finché non è accaduto un plot twist.
La vettura: “Sai che ore sono?”
Verstappino: “Mhm... le tre del pomeriggio?”
La vettura: “Sì, ma in Europa sono le dieci di sera, quindi è ora che tu vada a dormire.”
Verstappino: “Okay, ora mi metto a cercare un letto.”
Ha cercato il letto per tutta la pista e, quando finalmente l’ha trovato, ha parcheggiato. Sembrava che avesse parcheggiato fuori dalle scatole, peraltro anche in un luogo in cui sarebbe stato abbastanza agevole portare via la vettura. Certo, se fosse rientrato ai box sarebbe andata meglio, ma evidentemente da quelle parti non c’era il letto.
Risultato: virtual safety car, rimasta per un bel po’.
Il pubblico deve essere rimasto molto deluso: non hanno nemmeno visto Bernd Maylander, loro che sono abituati alle safety car per “debris” messe così, a caso, nel corso delle gare.
Risultato: le Mercedes sono rientrati ai box e Britney Bitch che fino a quel momento era terzo ne è uscito notevolmente davanti a Dani Smile, che ha perso così la seconda posizione deliziandoci con gloriossisimi team radio che spero non siano giunti alle orecchie della madre di Britney Bitch.
Ed è qui (non nei team radio di Dani Smile) che si è visto finalmente l’eroica comparsa del weekend. *INCHINO* Il pitstop di Britney Bitch durante la virtual safety car sarebbe passato inosservato se non fosse stato che, al momento di uscire dalla pitlane, è stato a un passo dal superare la vettura del classico lumacone di passaggio, per poi accodarsi al lumacone stesso. Il lumacone era l’Oki, che è stato lungamente inquadrato, guadagnandosi anche un replay.
Oki: “Aaaaaaawwwwww!!1!!!!111!!!11 Sono un figo e un giorno guiderò una Mercedes!!!11!!!11!! a proposito, perché non ti ritiri dalle competizioni come tutti i nonni della tua età e non mi lasci il tuo volante?”
Britney Bitch: “FTW?!”
Oki: “Z0N0 UN F1G0!!1111!!!11!!”
Voce fuori campo: “Lo stiamo perdendo. Si può cortesemente archiviare definitivamente la virtual safety car, in modo da far terminare lo spazio a lui dedicato?”
La direzione gara ha deciso, dopo un tempo sufficientemente lungo da farmi chiedere più di una volta quanto tempo avessero intenzione di rimanere in quella situazione di stallo, prima di tornare alla normalità.
Finalmente sono tornati alla normalità e tutto è andato avanti regolarmente, con Iceman che era su tre soste anziché due.
Qualcuno potrebbe chiedermi perché io ne stia parlando e, in effetti, non ne starei nemmeno parlando se il suo destino fosse stato quello di arrivare quinto invece che quarto, come era verosimile che accadesse se tutto fosse andato bene.
Il punto è che non è andato tutto bene. Mi sono allontanata per un attimo dal PC per andare in bagno e quando sono tornata ho visto una Ferrari che andava in retromarcia lungo la pitlane e sono rimasta abbastanza perplessa. Ho sentito parlare di una ruota che non andava su e del fatto che Iceman si fosse fermato per evitare un unsafe release che, in effetti, era già un unsafe release. Leggende metropolitane sui social network hanno trascorso le ore seguenti a narrare di immaginarie posizioni di retrocessione sulla griglia di partenza del prossimo gran premio.

Riassumiamo: il Gangster Rapper in testa, Britney Bitch secondo, Dani Smile terzo, Sebbi quarto... era uno di quei momenti in cui un outsider avrebbe potuto tranquillamente andare a occupare la quinta posizione e guess what? C’era proprio un outsider in Qu1Nt4 P0S1Z1On3!!!!11!!!11!! e doveva anche essere felice di essere lì.
Si sentivano già le classiche esternazioni di gioia: “ZòNò ìN PìStA CoL MyO YdOLo!!111!!11!! e ZòNò N3LLà P0S1Z10n3 çAn0n D3L MyO yDoLo!!111!!!!111!!”
Carletto Fanboyzzzz aveva raggiunto il top dei top, tanto che i telecronisti si sono messi a narrare di come il quinto posto sarebbe stato il miglior risultato di sempre e di quanto questo quinto posto fosse però messo a repentaglio dalla presenza poco rassicurante di Feliiii lì alle sue spalle in zona DRS.
Voce fuori campo: “Ora ho un dubbio, anzi, due.”
L’Autrice: “Ti ascolto.”
Voce fuori campo: “Cosa ci faceva Feliiii lì?”
L’Autrice: “Boh. Una leggenda metropolitana narra che avesse occupato lungamente la posizione di best of the rest, in un rest che non comprende Mercedes, Redbull e Ferrari.”
Voce fuori campo: “E Fanboyz, invece, come ci è arrivato lì dov’era?”
L’Autrice: “Boh. Suppongo che in qualche modo fosse riuscito ad appropriarsi lui della posizione di best of the rest.”
Il duello Fanboyzzzzz vs Feliiii si prospettava entusiasmante e avrebbe anche potuto esserlo, se il gap non fosse rimasto pressoché invariato per tutto il tempo che sono stati l’uno dietro all’altro. Ciò ha fatto sì che si stesse nel frattempo materializzando un altro plot twist, perché dietro a Feliiii c’era qualcuno che si avvicinava costantemente.
Fanboyzzzz: “Oh my Ferniiii, c’è Ferniiii! <3 Questo è il momento più eclatante della mia vita! Ferniiii ti lowo troppixxxximo!!!111!!!11!!”
A Ferniiii, però, in quel momento non importava un bel nulla delle dichiarazioni d’amore di Fanboyzzzz, voleva solo andare a prendere Feliiii e l’ha preso, infatti. Per essere più precisi l’ha preso su una fiancata, al culmine di un duello che è stato molto ingigantito dai commenti sui social network, il che è sorprendente, considerando che nessuna delle due vetture coinvolte era rossa.
Nessuno dei due piloti, ovviamente, era molto soddisfatto dell’accaduto. Ferniiii sbraitava via radio nonostante la buona riuscita del sorpasso e il conseguente sesto posto agguantato a tre giri dalla fine (sì, a tre giri dalla fine come al Nurburgring quella volta là), mentre Feliiii non è chiaro che cosa stesse facendo, perché nessuno si è degnato di farci ascoltare cosa diceva via radio fino al “I’ve got a puncture” di poco dopo. Per onore di cronaca, quando è rientrato ai box per un cambio gomme, è tornato in pista di nuovo esattamente in settima posizione, dato che ottavo c’era Checoooo ma in quel momento “Chi l’ha visto” era sulle sue tracce.
Ferniiii ha successivamente superato anche il suo fanboy, mettendosi a urlare di gioia via radio, e ciò che più mi ha lasciata affranta era l’esistenza dei piloti Mercedes, di Dani Smile e di Sebbiiii. Voglio dire, se non ci fossero stati loro, Ferniiii avrebbe vinto la gara, Fanboyz sarebbe arrivato secondo e Feliiii sarebbe arrivato terzo. Il contatto tra Ferniiii e Feliiii avrebbe avuto un seguito nel retro del podio.
Qualcosa come:
“Ho lottato con Sainz, ho lottato con tutti e a tre giri dalla fine non si può fare!”
“Vinci e dici cose così? Vinci e dici cose così? Vinci e dici cose così? Vinci e dici cose così? Vinci e dici cose così? Vinci e dici cose così? Vinci e dici cose così? Vinci e dici cose così? Vinci e dici cose così? Vinci e dici cose così? Vinci e dici cose così? Vinci e dici cose così? Vinci e dici cose così? Vinci e dici cose così? Vinci e dici cose così? Vinci e dici cose così? Vinci e dici cose così? Vinci e dici cose così? Vinci e dici cose così? Vinci e dici cose così? Vinci e dici cose così? Vinci e dici cose così? Vinci e dici cose così? Vinci e dici cose così? Vinci e dici cose così? Vinci e dici cose così? Vinci e dici cose così? Prova a imparare!”
“Prova tu a imparare!”
Poi si sarebbe avvicinato Ron Dennis, perché essendo Ferniiii di nuovo in McLaren nulla vietava a Ron Dennis di essere presente lì sul podio, e avrebbe invitato Feliiii a calmarsi. Feliiii avrebbe risposto mandandolo a quel paese, il tutto mentre Ferniiii rideva da solo in presenza di Fanboyzzzzz, che per l’occasione avrebbe potuto interpretare la parte del Webber di turno. Un po’ fuori dal coro, ma Checoooo sarebbe arrivato quarto e mi sarebbe dispiaciuto parecchio non vederlo sul podio anche se ero comunque soddisfatta del podio, un po’ come accadde quando al Nurburgring 2007 arrivò quarto Wurz.
Purtroppo non è accaduto nulla di tutto ciò e nel retro del podio ci siamo dovuti accontentare di sentire Britney Bitch che chiedeva a Dani Smile che cos’avesse detto su di lui. WTF, ma siamo sicuri che i piloti non parlino davvero in audioconferenza durante i gran premi?

1. Lewis Hamilton - Mercedes 1:38:12.618
Nel corso di questo weekend pare che non abbia pubblicato su Snapchat foto addobbate di orecchie da animale. Dato che su Tumblahhhh non ho visto gente in delirio, suppongo che non abbia pubblicato nemmeno foto in cui indossa pantaloni estremamente attillati che mettono in risalto le parti intime.
2. Nico Rosberg - Mercedes +4.520
Per la cronaca, la sua domanda a Dani Smile nel retro del podio non si è conclusa in stile Nurburgring 2007, ma semplicemente con qualche risata.
3. Daniel Ricciardo - Redbull +19.692
Sul podio ha portato con sé una lattina di Redbull. L’ha versata in una scarpa e ha offerto da bere all’attore Gerard Butler, presente sul podio per le interviste.
4. Sebastian Vettel - Ferrari +43.134
Incredibile ma vero, non è stato trasmesso nessun suo team radio in cui si lamentava dell’assenza delle bandiere blu. La cosa più importante che ha fatto, comunque, è stata rientrare ai box a due giri dalla fine e montare un set di gomme supersoft per fare il figo e ottenere il giro più veloce. Non mi è chiaro il senso di tutto ciò, ma ormai ho smesso di interrogarmi in proposito. Verso la fine dei gran premi spesso c’è qualcuno che decide di fare il figo e di cercare di portarsi a casa il giro più veloce. Fossimo in una serie dove dà punti potrei anche capirlo...
5. Fernando Alonso - McLaren +1:33.953
Incredibile ma vero, ha conquistato la top-five.
6. Carlos Sainz - Toro Rosso +1:36.124
Carletto Fanboyzzzz ha eguagliato il suo miglior risultato di sempre e, ironia della sorte, avrebbe potuto addirittura migliorarsi, se non fosse stato per il suo ìDòLò!!!11!!!!1!! che ha messo fine ai suoi sogni di gloria. Sono quasi profondamente commossa da tutto ciò. Lo ribadisco: quasi. Se Ferniiii si fosse fermato di colpo annunciando qualcosa come “I lost the power” mi sarei commossa molto di più.
7. Felipe Massa - Williams +1 Lap
La cosa importante, alla fine di questo weekend, è la classifica: se dopo la Malesia Alonso era decimo e Massa undicesimo e dopo il Giappone Massa era decimo e Alonso undicesimo, adesso Alonso è tornato decimo facendo sprofondare nuovamente Massa in undicesima posizione. E qui ho un dubbio esistenziale: non è che sono l’unica a parlare di tutto ciò?
8. Sergio Perez - Force India +1 Lap
Pare che alla fine sia arrivato al traguardo e anche in una posizione tutto sommato accettabile. Non ha coronato l’obiettivo di mettersi davanti alla Williams che lo precedeva, e che forse era ben lontana da lui, ma la Force India mi pare sia stabilmente davanti in classifica.
9. Jenson Button - McLaren +1 Lap
Due McLaren in top ten! *INCHINO*
10. Romain Grosjean - Haas +1 Lap
Una Haas in top-ten, ma soprattutto, una Haas in top-ten nel gran premio di casa! *INCHINO*
11. Daniil Kvyat - Toro Rosso +1 Lap
Arrivato al traguardo in dodicesima posizione, è risalito di una grazie a una penalità a K-mag, colpevole di avere superato qualcuno uscendo dal tracciato, credo.
12. Kevin Magnussen - Renault +1 Lap
È stato impegnato in lunghe e intense battaglie con il suo compagno di squadra, con cui si gioca la riconferma per il 2017. Poi, ovviamente, potrebbero tranquillamente essere messi a piedi entrambi, ma questo era scontato.
13. Jolyon Palmer - Renault +1 Lap
Dopo avere lungamente e intensamente battagliato con il suo compagno di squadra e invocato ordini di scuderia è finito dietro.
14. Marcus Ericsson - Sauber +1 Lap
Ericsson > Nasr.
15. Felipe Nasr - Sauber +1 Lap
Ericsson > Nasr. C’erano ancora dei dubbi?
16. Valtteri Bottas - Williams +1 Lap
Perso di vista subito dopo la partenza, non mi era chiaro esattamente dove fosse. Leggendo la classifica, ne comprendo la ragione.
17. Pascal Wehrlein - Manor +1 Lap
È arrivato davanti a Ocon, ma Ocon ha avuto molto più stile nel corso di questo weekend, quindi arrivare davanti a Ocon non vale per essere ricordati.
18. Esteban Ocon - Manor +2 Laps
Ciliegina sulla torta, in un party dopo la gara si è esibito cantando al karaoke insieme a Rosberg... o meglio, in realtà muovendo la bocca di tanto in tanto intanto che Rosberg cantava. Per l’occasione portava un paio di occhiali verde pisello. Su Tumblahhhh girano vari edit del video e varie gif, ma in pochi (e ciò mi delude) hanno riconosciuto Ocon.
DNF. Kimi Raikkonen - Ferrari +18 Laps
Mi è dispiaciuto per lui. Se proprio doveva ritirarsi, sarebbe stato meglio se l’avesse fatto per una giusta causa, come ad esempio cercare di abbattere un pannello pubblicitario della Rolex.
DNF. Max Verstappen - Red Bull +28 Laps
Non è andato sul podio, quindi non scopriremo mai che cosa sarebbe accaduto e se ci fosse stato o no lo champagne. Non sapremo mai, inoltre, se i piloti che sono saliti effettivamente sul podio fossero più deliziati dalla presenza dello champagne o dall’assenza di Verstappino.
DNF. Esteban Gutiérrez - Haas +40 Laps
Un guasto l’ha messo fuori gioco abbastanza presto. Ciò mi ha lasciata profondamente dispiaciuta.
DNF. Nico Hulkenberg - Force India +55 Laps
La cosa che mi sorprende maggiormente dell’incidente iniziale è che nessuno abbia cercato di dare la colpa a Verstappen. Dopotutto era una fila o due più avanti, ci si sarebbe potuti inventare qualcosa...

domenica 23 ottobre 2016

Gran Premio degli Stati Uniti: QUALIFICHE + GARA

Il 23 Ottobre 2016 si svolge il Gran Premio degli Stati Uniti, sul circuito di Austin introdotto nel campionato nel 2012.

Le qualifiche si svolgono sabato 22 alle 13.00 locali (le 20.00 in Italia) e si svolgono senza eccessive sorprese: nelle prime tre file troviamo le Mercedes, le Redbull e le Ferrari, con a seguire le Force India, le Williams e le Toro Rosso in ordine sparso, con la McLaren di Alonso in 16^ posizione, mentre il suo compagno di squadra partirà in ultima fila. La Manor è il fanalino di coda, ma in ultima fila ci sarà anche la Sauber di Nasr.
Hamilton, Rosberg e Verstappen avevano gomme soft in Q2 pertanto saranno gli unici piloti della top-ten a partire con le soft anziché con le supersoft.

Griglia di partenza:
1^ fila: Hamilton Mercedes - Rosberg Mercedes
2^ fila: Ricciardo Redbull - Verstappen Redbull
3^ fila: Raikkonen Ferrari - Hulkenberg Ferrari
4^ fila: Hulkenberg Force India - Bottas Williams
5^ fila: Sainz Toro Rosso - Massa Williams
6^ fila: Perez Force India - Alonso McLaren
7^ fila: Kvyat Toro Rosso - Gutierrez Haas
8^ fila: Palmer Renault - Ericsson Sauber
9^ fila: Grosjean Haas - Magnussen Renault
10^ fila: Button McLaren - Wehrlein Manor
11^ fila: Nasr Sauber - Ocon Manor

Si parte! Hamilton, che scatta dalla pole, mantiene la prima posizione, mentre Ricciardo risale al secondo posto superando Rosberg alla seconda curva.
Dietro, intanto, ci sono vari contatti. Bottas si tocca lievemente con Vettel, che prosegue indisturbato, e poi con Hulkenberg. Bottas fora e Hulkenberg danneggia la vettura, entrambi rientrano ai box e soltanto Bottas ritorna in pista. Più indietro si toccano Perez e Kvyat, con Perez che finisce in testacoda e perde posizioni e Kvyat che viene poi penalizzato con 10 secondi. Anche tra Ocon e Nasr pare esserci stato un contatto.
La prima fase di gara è movimentata soprattutto nelle retrovie: Gutierrez vs Button, con Button che la spunta per la decima posizione, mentre poi Gutierrez cerca di resistere, senza risultato, anche su Grosjean e Perez. Il messicano, però, si ritirerà dopo un terzo di gara per problemi tecnici.
Davanti i primi sei sono Hamilton, Ricciardo, Rosberg, Raikkonen, Verstappen e Vettel.
I primi a rientrare sono Ricciardo e Raikkonen (8° giro), seguono poi nell'ordine Verstappen, Rosberg, Hamilton e al 15° giro Vettel. A parte Rosberg sulle medium, gli altri hanno montato tutti gomme soft.
Raikkonen viene superato da Verstappen che inizia ad avvicinarsi a Rosberg, trovandosi in zona DRS per diversi giri, prima di perdere terreno.
Strategie differenziate nel secondo pit-stop: Raikkonen monta supersoft al 25° e di fatto ciò significa che dovrà fermarsi un'altra volta, mentre un giro più tardi Ricciardo rientra e monta le medium. Al 27° invece rientra Verstappen, inatteso dal suo box. Perde un po' di tempo ai box ed esce su gomme medium in settima posizione dietro a Massa che però dovrà fermarsi a breve ai box. La situazione per Verstappen è però destinata a peggiorare ulteriormente: al 30° (subito dopo che Vettel è rientrato ai box per le medium) inizia a rallentare e si fermerà definitivamente in una via di fuga provocando l'ingresso della virtual safety car.
Le Mercedes rientrano ai box al 31° in regime di VSC: Hamilton torna in pista con un notevolissimo vantaggio su Ricciardo e anche Rosberg è davanti al pilota della Redbull.
Al 39° giro avviene il pit-stop di Raikkonen e va tutto storto: ci sono problemi di montaggio della posteriore destra, ma il pilota viene fatto ripartire ugualmente ed è costretto a fermarsi lungo la pitlane prima di entrare in pista.
Il ritiro di Raikkonen, che sarebbe verosimilmente rientrato in pista quinto dietro a Vettel, promuove in top-5 Sainz, che però è inseguito da Massa e Alonso. Tra i tre c'è un duello piuttosto acceso che porta a un contatto tra Massa e Alonso al 51° giro mentre Alonso stava superando Massa, con il pilota della McLaren che riesce a passare davanti. L'incidente sarà investigato al termine della gara.
Massa rientrerà ai box a un giro dal termine a causa di una foratura, mentre il duello proseguirà tra Sainz e Alonso, con Alonso che supererà il pilota della Toro Rosso all'ultimo giro.
Hamilton vince, completano il podio Rosberg e Ricciardo. Vettel arriva quarto, dopo essersi fermato per un'ultima sosta a due giri dalla fine montando gomme supersoft, facendo registrare il giro più veloce al penultimo giro.

1. Lewis Hamilton - Mercedes 1:38:12.618
2. Nico Rosberg - Mercedes +4.520
3. Daniel Ricciardo - Redbull +19.692
4. Sebastian Vettel - Ferrari +43.134
5. Fernando Alonso - McLaren +1:33.953
6. Carlos Sainz - Toro Rosso +1:36.124
7. Felipe Massa - Williams +1 Lap
8. Sergio Perez - Force India +1 Lap
9. Jenson Button - McLaren +1 Lap
10. Romain Grosjean - Haas +1 Lap
11. Kevin Magnussen - Renault +1 Lap
12. Daniil Kvyat - Toro Rosso +1 Lap
13. Jolyon Palmer - Renault +1 Lap
14. Marcus Ericsson - Sauber +1 Lap
15. Felipe Nasr - Sauber +1 Lap
16. Valtteri Bottas - Williams +1 Lap
17. Pascal Wehrlein - Manor +1 Lap
18. Esteban Ocon - Manor +2 Laps
DNF. Kimi Raikkonen - Ferrari +18 Laps
DNF. Max Verstappen - Red Bull +28 Laps
DNF. Esteban Gutiérrez - Haas +40 Laps
DNF. Nico Hulkenberg - Force India +55 Laps

Milly Sunshine per F1GC.

lunedì 17 ottobre 2016

From Austin with love

Direi di evitare fin da subito i discorsi strappalacrime, perché il gran premio degli Stati Uniti, che si svolge ad Austin / Circuit of the Americas / COTA, è stato introdotto nel campionato di Formula 1 in tempi piuttosto recenti. Correva l’anno 2012, epoca molto vicina nel tempo... però curiosamente etichettabile a pieni titoli con la denominazione “ai tempi di Schumacher”.
Per l’esattezza il Gran Premio di Austin 2012 fu il penultimo gran premio della carriera di Michael Schumacher e l’ultimo in cui non conquistò punti. Era partito quinto dopo avere ottenuto il sesto tempo, ma giunse al traguardo diciassettesimo dopo che le gomme gli si erano trasformate in chewing-gum facendogli perdere una decina di posizioni in un solo giro. Oh, a proposito, c’è stata un’epoca in cui le gomme delle Mercedes si trasformavano in chewing-gum e tutti speravamo che potessero risolvere quel problema. Credo che in molti, al giorno d’oggi, rimpiangano quelle speranze, ma questo è un discorso che lascia il tempo che trova.
Curiosamente, nonostante soltanto quattro edizioni, il gran premio in questione è pieno colmo di retroscena imbarazzanti di ogni genere, quindi quale occasione migliore per ripercorrere quello che forse qualcuno di noi si è dimenticato? E quale occasione migliore per rimpiangere i bei tempi in cui avevamo dimenticato?

Le cronache narrano di una prima fila Redbull/McLaren, con Sebastian Vettel in pole e Lewis Hamilton secondo. Terzo c’era Mark Webber e quarto Romain Grosjean, ma Grosjean doveva essere retrocesso per la sostituzione del cambio. Poco male, direte voi. Invece no, si venne a creare un problema grande come una casa, perché una leggenda metropolitana narrava che, partendo dal lato sporco della pista, si potessero perdere una marea di posizioni, e infatti Hamilton venne superato in partenza da Webber (!!!) che partiva dal lato pulito. La partenza di Hamilton e di Webber, però, non importava a nessuno, perché nelle ore prima della gara era avvenuto un evento senza precedenti. Mandato Grosjean al posto in cui doveva stare, risaliva in quarta posizione Raikkonen, davanti a Schumacher, Massa, Hulkenberg, Alonso e... suvvia, a chi importa chi c’era dietro? Quello che conta era che Fernando Alonso fosse ottavo, quindi dal lato sporco della pista. Un grosso problema, che in qualche modo bisognava pur risolvere.
A quel punto, con un colpo di genio mai visto prima di allora, in barba a tutte le accuse di sabotaggio che si leggono da parte dei sostenitori di... chiunque, perché c’è un complotto anti-chiunque, il complotto(?) venne bellamente messo in atto alla luce del sole. Il regolamento cita infatti che, sostituendo il cambio su una vettura, tale vettura sia retrocessa di cinque posizioni sulla griglia di partenza. Idem se vengono rotti i sigilli del cambio prima del tempo... il che è esattamente quello che in Ferrari fecero sulla vettura di Felipe Massa (senza sostituire il cambio), in modo che Massa non potesse partire sulla sua casella della griglia, ma che dovesse partire cinque posizioni più indietro. Ciò faceva risalire Alonso dall’ottava alla settima posizione, ovvero dal lato pulito della pista. Avrebbe potuto essere abbastanza deleterio per il campionato costruttori, in cui la Ferrari era in competizione con la McLaren per il secondo posto... ma suvvia, questi sono dettagli di poco conto!
I rumours pre-gara suggerirono l’ipotesi ancora più pittoresca che in Redbull volessero fare lo stesso giochetto sulla vettura di Webber, in modo da relegare nuovamente Alonso dal lato sporco della pista, ma in Redbull decisero che non era necessario darsi la zappa sui piedi da soli e che, nonostante tutte le ipotesi di complotto, volevano comportarsi in modo serio.
Vettel perse un po’ troppo tempo dietro ai doppiati e si accontentò di un secondo posto quando fu trollato da Hamilton nelle fasi conclusive della gara. Fu la sua ultima vittoria in McLaren. Vettel arrivò secondo, mentre Webber si ritirò per problemi al kers, probabilmente suscitando ipotesi di complotto, perché la Redbull diversamente dalla Ferrari danneggia volontariamente i propri piloti. Terzo arrivò Alonso e quarto arrivò curiosamente proprio Massa, probabilmente nella posizione in cui sarebbe arrivato ugualmente anche senza la pagliacciata del cambio. Se si fosse ritirato per problemi al cambio sarebbe stato tutto molto più pittoresco e sarebbe stato tra trollface anziché da facepalm, ma per quanto riguarda le trollate non ci resta che accontentarci del sorpasso di Hamilton ai danni di Vettel.
Sebastian Vettel vinse l’edizione del 2013, davanti a Romain Grosjean (!!!!!) e a Mark Webber, in un gran premio in cui in realtà non è che successero molte trollate.
Piccola nota di colore: in quel gran premio rivedemmo in pista nientemeno che l’allegro pompiere nonché Angry Bird Heikki Kovalainen, giunto in Lotus per sostituire Kimi Raikkonen dopo che quest’ultimo aveva dato forfait per sottoporsi a un piccolo intervento chirurgico reso necessario dopo un incidente in uno dei gran premi precedenti.

Le cronache narrano che nel 2014 e nel 2015 Lewis Hamilton sia tornato alla vittoria, trollando Nico Rosberg in entrambi i casi.
Nel 2014 Daniel Ricciardo arrivò terzo, dopo che entrambe le Williams, partite in seconda fila e in lotta per il podio, gli avevano di fatto lasciato via libera a causa di tempistiche non particolarmente brillanti nel rientro ai box per i cambi gomme: Bottas era stato il primo a crollare, mentre poi era stata la volta di Massa, con il pilota Redbull che andò quindi a ottenere la terza posizione.
Austin 2014 fu un gran premio condizionato da una notevole mestizia, causa assenza di Marussia e Caterham, recentemente entrate in amministrazione controllata e assenti nella trasferta sia nordamericana sia sudamericana di lì a poco a Interlagos. C’erano soltanto diciotto vetture sulla griglia di partenza, in quelle due occasioni, il numero più basso di sempre(?) in associazione con il gran premio inaugurale della stagione seguente (anche se, in realtà, in Australia 2015 il team Manor almeno era presente, seppure non riuscì a fare nemmeno un giro di pista).
Curiosità: finalmente Pastor Maldonado riuscì ad andare a punti e si tratta probabilmente dei primi punti mai conquistati da una vettura numero 13.

Nel 2015, un cult della Formula 1 odierna, accadde di tutto e di più, in particolare un uragano che si abbatté al confine tra il Texas e il Messico provocando pioggia dirompente per gran parte del weekend, fermandosi incredibilmente un’oretta prima della partenza della gara che, contrariamente a tutte le premesse, fu disputata sull’asciutto.
Le qualifiche, al sabato, vennero rimandate di mezz’ora in mezz’ora, ma curiosamente nessuno ne sentiva la mancanza: c’erano dei meccanici della Williams che fingevano di remare su dei canotti, c’erano meccanici della Force India che ballavano la break dance, c’erano Rosberg e Lauda che giocavano a calcio, c’erano Verstappino e Sainz che facevano indossare ai rispettivi padri delle tute della Toro Rosso prestate da dei meccanici e soprattutto c’era Daniel Ricciardo che ballava con Daniil Kvyat. *INCHINO* Il tutto, ovviamente, mentre il pubblico texano, sotto agli ombrelli, assisteva alla scena indossando abiti estremamente adatti alle condizioni meteo: c’era un sacco di gente in pantaloncini e ciabatte, insomma, arrivai a dubitare non solo che questi avessero mai sentito parlare degli stivali da pescatore, ma addirittura che non avessero la più pallida idea dell’esistenza di pantaloni lunghi e scarpe.
Bonus: tutto quello che era accaduto venne riproposto in un servizio il giorno successivo, quando ancora sotto la pioggia battente vennero disputate le qualifiche. Non fu disputata la Q3 a causa di un nuovo incremento della pioggia che rese la pista impraticabile e la top-ten fu decretata, come da regolamento, sui tempi ottenuti in Q2.
Dopo una non-qualifica così movimentata ci voleva una gara di un certo livello per tenere alti gli standard e, curiosamente, ci fu proprio una gara di un certo livello! Ci furono emozioni piuttosto intense, con cambi di leadership uno dopo l’altro. Per un po’ fu in testa perfino Kvyat, seppure brevissimamente, e iniziai a parteggiare per lui. Kvyat finì purtroppo per fare danni in varie occasioni, tanto che la sua gara finì anzitempo e, caso strano, tutto si decise tra le Mercedes. Hamilton vinse davanti a Rosberg e a Vettel, non prima che altri fatti di un certo livello accadessero: arrivarono al traguardo soltanto in dodici, con Alexander Rossi dodicesimo. Per tutto il tempo avevo sperato che altre due vetture random avessero qualche intoppo e potesse risalire in top-ten, ma purtroppo non accadde. Eroe della giornata fu comunque Raikkonen, che prese ripetute volte a sportellate un pannello con la pubblicità della Rolex.
Il weekend terminò con Rosberg che tirava un cappellino in faccia a Hamilton prima di salire sul podio, fatto che poi venne preso per i fondelli da Vettel diversi mesi dopo, in un periodo in cui Vettel di tanto in tanto si prendeva ancora il lusso di salire sul podio.

domenica 16 ottobre 2016

Commento ironico all'eprix di Hong-Kong (Formula E 2016/2017 #1)

Domenica 9 Ottobre, a Hong-Kong, è iniziato il campionato di Formula E, insomma, per intenderci quella serie noiosissima dove le macchine non fanno rumore e siccome non ci corre la Ferrari non interessa a nessuno se non alle fungirl che sbavano alla vista di JEV.
Seppure io non sia una fungirl che sbava alla vista di JEV, ho commesso l'oltraggiosa azione di tradire l'Italia guardando una serie in cui non gareggia la Ferrari e sono pronta a oltraggiare ulteriormente il mio paese natale producendo addirittura un oltraggioso commento al gran premio.
Voce fuori campo: "Sei sicura di non avere detto nulla di atroce?"
L'Autrice(C): "Orrorehhhhhhh!"
Naturalmente intendevo dire "commento all'eprix".

L'eprix di Hong-Kong ha visto partire dalla pole position, affiancato a un ingegnere meccanico, nientemeno che colui che, seppure non abbia concluso nulla la scorsa stagione, aveva vinto la stagione d'esordio. Gli appassionati di Formula 1 se lo ricordano maggiormente per ragioni che hanno a che vedere con un incidente, una safety car e una vittoria del suo compagno di squadra, sempre ammesso che non se ne siano già dimenticati. Sicuramente se ne sono già dimenticati, ma spero almeno che si ricordino che esistono alcuni scatti in cui questo pilota è immortalato mentre indossa occhiali da vista (purtroppo non sotto il casco, ma non si può avere tutto dalla vita).

GRIGLIA DI PARTENZA:
1^ fila: Piquet - Turvey
2^ fila: Lopez - Bird
3^ fila: Buemi - Rosenqvist
4^ fila: Abt - Vergne
5^ fila: Prost - Heidfeld
6^ fila: Duval - Engel
7^ fila: Da Costa - Sarrazin
8^ fila: Evans - Ma
9^ fila: Carroll - D'Ambrosio
10^ fila: Di Grassi - Frijns

Su Tumblahhhhh mi sembra che la Formula E abbia meno copertura mediatica rispetto alla scorsa stagione. Probabilmente è l'assenza dell'Uomo Rasoio o la presenza di Mitch Evans.
Mitch Evans è l'uomo che il 10% di Tumblaaahhhh ama incondizionatamente e l'89% di Tumblahhhhh odia incondizionatamente. Poi c'è un 1% a cui non importa un fico secco di Evans e credo di fare parte di questa categoria.
Sul perché Evans non nutra di una particolare simpatia, non ho tutti questi dubbi: le uniche volte in cui ho sentito parlare di lui generalmente aveva scritto tweet in cui insultava più o meno velatamente chiunque ed è arrivato a dare più o meno velatamente dei brocchi a tutti i piloti che gareggiano in Formula 1. Inoltre, atteggiamento che detesto nei piloti, mi sembra che la ragione per cui critica continuamente i piloti paganti, sia che lui non ha la possibilità di pagare la stessa cifra. Insomma, un po' un atteggiamento da bue che dà del cornuto all'asino.
Oltre ad avere insultato qualche figonehhhhh doc che all'89% delle tumblere probabilmente piace, si è anche macchiato del terribile reato di sessismohhhhhh in qualcuno dei suoi commenti a proposito di Carmen Jordà, commenti che tra parentesi risalgono a gennaio o febbraio 2015 e che mi aspetterei che chiunque avesse dimenticato. Purtroppo mi ricordo bene quella questione, perché fu una delle prime risse virtuali in cui rimasi coinvolta, colpevole ovviamente di essere sessistahhhhhh. Non perché avessi insultato qualcuno, sia chiaro. Piuttosto perché avevo fatto notare che anche l'atteggiamento di gran parte delle Tumblere era sessista.
Mi spiego meglio: Carmen Jordà è indubbiamente scarsa e il suo ingaggio è solo ed esclusivamente questione di marketing, su questo non ho dubbi. Al contempo, però, ritenevo esagerato farsi tutti questi problemi per una persona che ha come unico ruolo attivo quella di prendere parte a servizi fotografici, e soprattutto ritenevo sessista da parte delle Tumblere i seguenti due atteggiamenti:
1) lo squilibrio di trattamento sui social network e non solo tra piloti uomini di scarso talento (a cui, se sono rivolti insulti, essi riguardano solo ed esclusivamente le performance in pista) e donne di scarso talento (a cui anche su Tumblr erano rivolti insulti che andavano ben oltre le performance in pista, dato che furono fatte allusioni piuttosto pesanti alle sue doti morali basate sulla lunghezza dei suoi pantaloncini e pettegolezzi sulla sua vita sessuale), che si concluse con l'osservare qualcosa che suonava come "se al posto della Jordà ci fosse un uomo, magari attraente, qualcuna di voi sarebbe lo insulterebbe per la sua presunta vita sessuale, o magari sareste qui a commentare i suoi meravigliosihhhhh occhihhhhh azzurrihhhhh?";
2) al di là della questione della Jordà in sé, questa è stata la prima volta in cui mi sono resa conto che per le femministehhhhh di Tumblahhhhh la parità dei sessi non significa uguale trattamento per donne e uomini, ma uguale trattamento per donne di successo e uomini a prescindere dal successo, mentre le donne non di successo devono essere considerate un insulto per il resto del genere femminile.
Per qualche verso in questo dibattito ci finì in mezzo anche quel tweet di Mitch Evans e di un altro tizio sosia di Dale Jr che in GP3 aveva ritenuto risultati più o meno equiparabili a quelli della Jordà, con la sola differenza che il sosia di Dale Jr visti i risultati è probabilmente sparito dal panorama motoristico internazionale, mentre di Evans parla tuttora e mi pare di capire che ci siano rapporti di amicizia tra tumblrere che si siano drasticamente conclusi perché evidentemente le anti-Evans e le pro-Evans non possono essere amiche tra di loro.
Adesso che ci penso dovrei chiudere i miei rapporti con la mia migliore amica dopo ventiquattro anni di amicizia, perché non riesco a sopportare che secondo il suo spiccato parere i piloti più attraenti della Formula 1 odierna siano "i due finlandesi!!11!!!11!!!", e ciò equivale a pugnalarmi alla schiena con una bottiglia rotta di vodka.

Va bene, concentriamoci sulle cose che contano, per esempio il fanboost, che è andato a Buemiiii, Di Gratis e a José Lopez!!!11!!!! tunz tunz tunz!!!11!!!!1!!
José Lopez, per chi avesse vaghe reminescenze del team americano che doveva entrare in Formula 1 nel 2010, quello che verosimilmente non ha mai nemmeno progettato una vettura, era stato ingaggiato come pilota titolare della USf1. Su chi fosse stato ingaggiato invece come pilota di riserva, preferisco lasciarvi con il beneficio del dubbio, qualora non lo sapeste. Indizi: è americano, il suo debutto in Formula 1 è stato rimandato almeno tre o quattro volte, di nome non si chiama Valentino...
José Lopez, se non vado errata, l'anno scorso in occasione di un eprix era presente come pilota di riserva, dato che ci fu un'intossicazione alimentare e il rischio che Jev o l'Abete potesse perdere la gara per quella ragione.
Stavolta ce lo siamo ritrovati a perdere posizioni fin da subito, mentre il Volatile si è portato terzo dietro a Crashgateinho e all'Ingegnere Meccanico Turvey. Quest'ultimo sarebbe stato superato dal Volatile, da Buemiiii e da vari ed eventuali altri piloti in seguito, ma questo non è così importante.
Quello che conta è che, in sintesi:
> dietro ci sia stato un po' di caos, con vari contatti;
> My King Juan sia tornato ai box per andare a ritirarsi;
> all'Abete sia stata esposta bandiera nera con cerchio arancione perché perdeva pezzi;
> Di Gratis sia rientrato ai box per danni riscontrati nelle fasi iniziali ed evidentemente idem per Jev.

Al 15° giro Rosen-quello-là ha toccato il muro senza eccessive conseguenze. Due giri più tardi Joséééé Lopezzzzz ha deciso di schiantarsi e *PLOT TWIST* ci ha rimesso anche Crashgateinho che piuttosto che andare addosso a Lopez o evitarlo è andato a finire contro a un muro, dicendo addio alle sue speranze di vittoria.
È entrata la safety car e, seppure non si fosse ancora del tutto a metà gara, vari piloti sono rientrati per il cambio di monoposto. Di Gratis è stato il primo in assoluto, mi pare.
Ci ha guadagnato, ritrovandosi davanti a tutti.
Poi è arrivato il suo amichetto Buemiiii, pronto ad affondargli un machete nella schiena.
Si è trattenuto perché affondare il machete nella schiena dei propri avversari non è un comportamento approvato dal regolamento (anche se visti i loro trascorsi probabilmente Buemiiii lo farebbe molto volentieri, con Di Gratis).
Dato che non poteva stare lì senza fare niente, l'ha superato #LikeABoss. È stata una manovra vincente, nel vero senso della parola, dato che si è ritrovato in testa.
Il Volatile, nel frattempo, aveva problemi belli seri. Rientrato per ultimo o giù di lì aveva fatto per un po' il figo in testa alla gara, ma non era destino: ha avuto problemi ai box ed è rimasto fermo lì per parecchio tempo, mentre davanti c'erano Buemiiii e Di Gratis. Terzo c'era Heidi! *______*
Ci sono stati un po' di sorpassi nelle retrovie, mentre davanti è rimasto tutto uguale. Ha vinto Buemiiii, davanti a Di Gratis. Non sono volati colpi di machete e questo è un passo avanti notevole.

1. Sebastien Buemi e.Dams 53:13.298
2. Lucas Di Grassi ABT +2.477
3. Nick Heidfeld Mahindra +5.522
4. Nico Prost e.Dams +7.360
5. Antonio Felix da Costa Andretti +17.987
6. Robin Frijns Andretti +21.161
7. Jerome d'Ambrosio Dragon +28.443
8. Oliver Turvey NextEV +30.355
9. Maro Engel Venturi +30.898
10. Stephane Sarrazin Venturi +31.734
11. Nelsinho Piquet NextEV +35.256
12. Adam Carroll Jaguar +43.839
13. Sam Bird Virgin +48.058
14. Loic Duval Dragon +2 Laps
15. Felix Rosenqvist Mahindra +2 Laps
16. Daniel Abt ABT +11 Laps
17. Jean-Eric Vergne Techeetah +14 Laps
18. Mitch Evans Jaguar +21 Laps
19. José Lopez Virgin +30 Laps
20. Ma Qing Hua Techeetah +44 Laps

sabato 15 ottobre 2016

Commento al Gran Premio del Giappone: Suzuka 7-9 Ottobre 2016

QUALIFICHE + GARA

Era da un po’ che non sentivo parlare di piloti di MotoGP e sinceramente, visto di cosa si parla di solito, stavo bene anche senza. Ora, però, sono venuta a scoprire che Jorge Lorenzo ha testato una Formula 1. Pare che abbia guidato una Mercedes a Silverstone qualche giorno prima del Gran Premio del Giappone. Il lato più eclatante di tutto ciò è il modo in cui l’ho scoperto: ne hanno parlato Stella Bruno e Rosberg durante un servizio mandato in onda nel pre-gara sulla Rai in cui stavano giocando a carte (a scopa, non a rubamazzo come qualcuno in giro per la rete ha scritto, ma mi rendo conto che parlare di rubamazzo limita le possibili interpretazioni strane). Ora che ho già parlato dell’evento più importante di tutto il weekend, il commento può anche terminare; e per chi se lo stesse chiedendo l’evento più importante di tutto il weekend non è il membro della gang degli spagnoli alti un metro e cinquanta, bensì la partita a carte della mia OTP preferita...
...
...
...Mhm, no, il commento non può finire prima di iniziare, quindi vediamo almeno di iniziarlo in grande stile:
YAAAAAAAAYYYYYYY, TORA TORA TORAHHHHHHHHHHHHHHH!
...Ehm, dicevamo? Ah, sì, giusto, sono in (H)onda quindi non è il caso di continuare a trolleggiare così come se niente fosse, perché abbiamo cose molto importanti di cui occuparci, per esempio le trentacinque posizioni di retrocessione conquistate da Jensinho Button in questo weekend. Non che sia veramente importante, si tratta soltanto di un dettaglio che lascia il tempo che trova. Nel caso di Jensinho il tempo trovato era il diciassettesimo, ma sono dettagli, dopotutto lui era al volante della McLaren messa peggio: Ferniiii è riuscito, nella giornata di sabato, a passare ben in Q2 e a strappare il penultimo tempo di quella sessione, mettendolo in quel posto a Jolly Palmahhhh, autore del primo punto in carriera nella trasferta malese.
Prima di arrivare a sabato, però, sono successe varie cose di un certo livello. Ad esempio giovedì c’è stata la conferenza stampa, che il Gangster Rapper ha trascorso scattandosi dei selfie e scattando delle foto a Carletto Fanboyz, per poi postarle su Snapchat con filtri random, roba tipo orecchie da coniglio, nasi da maiale e cose del genere. Ne è seguita un po’ di polemica che suonava come “non si sta tutto il tempo al cellulare in conferenza stampa!” e “ma le conferenze stampa sono noiose!!!11!!!!11! quindi ho tutto il diritto di farmi i cavolacci miei”. Potrei discutere dell’opportunità o meno di cazzeggiare al cellulare in conferenza stampa, ma ho deciso di evitare. L’aspetto che mi preoccupa di più di tutta la vicenda è il fatto che Hamilton a trent’anni suonati se ne stia a pubblicare sui social network foto di sé stesso o altrui adornate con baffi da baffi da gatto o orecchie da asino. Tutto questo, però, è irrilevante ai termini del gran premio, quindi vediamo di archiviare il Gangster Rapper almeno per un po’, dopotutto ci sono cose molto più importanti a cui pensare, come ad esempio le posizioni in qualifica delle due Manor.
Werly era ultimo.
L’Oki era penultimo.
L’Oki ha successivamente dichiarato di essere stato piuttosto deluso dal non avere battuto le Sauber in qualifica.
Queste sono le osservazioni che mi piacciono, altro che le discussioni sulle orecchie da coniglio appioppate a Carletto Fanboyzzzz.
Cos’altro è capitato in qualifica? Direi essenzialmente niente di particolarmente interessante: tutto andava più o meno secondo i canoni standard, almeno finché non è arrivata la Q3 e...
...
...
...
*inchino*
...
...
...LE HAAS! LE HAAS! ENTRAMBE LE HAAS! *festeggia ballando la samba*
Non che me ne importi più di tanto di festeggiare ballando la samba al passaggio delle Haas in Q3, ma la cosa prometteva bene e ho iniziato a sperare che fosse il weekend buono per il piccolo Guti e che potesse portare a casa almeno un misero punto. Dopotutto, se ci è riuscito Jolly Palmahhhh, chi è lui per non riuscire nella stessa impresa?
Voce fuori campo: “è uno che è andato a punti una sola volta in carriera”.
Autrice©: “Lo so.”
Voce fuori campo: “E che quando aveva l’occasione di fare punti con la Sauber, gli unici punti della Sauber nel 2014, è andato a sbattere...”
Autrice©: “Lo so.”
Voce fuori campo: “...il che non sarebbe nemmeno tanto grave, se in quella gara la Marussia non avesse fatto punti e se non ci fosse andata vicina anche la Caterham.”
Autrice©: “So anche questo.”
Voce fuori campo: “Allora possiamo procedere, con la consapevolezza che lo Scoiattolino Nerd non vedrà la gloria della zona punti in questo eccellente weekend giapponese. A proposito, in che condizioni sei?”
Autrice©: “Pessime, dato che le qualifiche sono iniziate alle otto di mattina e non vedo l’ora che finiscano per tornare a letto.”
Britney Bitch: “Ora le qualifiche sono finite. Ho ottenuto la pole.”
L’Autrice©: “E tu chi sei? Paul Di Siesta?”
Il Gangster Rapper: “Io sono secondo.”
Kimiiii: “E io terzo.”
Il Gangster Rapper: “Noooooooohhhhh, con te non c’è gusto! Ti stanno male sia le orecchie da coniglio sia la coda da maiale.”
Kimiiii: “Dov’è la vodka?”
Il Gangster Rapper: “Non c’è la vodka.”
Kimiiii: “La squadra mi aveva promesso che se avessi battuto le Redbull ci sarebbe stata la vodka.”
Voce fuori campo: “Però hai battuto Sebbiiii e ciò non è edificante. Per questa ragione il tuo cambio darà segni di malfunzionamento e sarai costretto a sostituirlo, partendo più indietro rispetto a Sebbiiii. Ciò farà sì che le Redbull partano in seconda fila.”
Kimiiii: “Fammi capire, io devo andare in conferenza stampa a mostrarmi nel mio splendore con aria da pesce lesso e poi non posso nemmeno partire terzo?”
Voce fuori campo: “Esatto, hai capito tutto dalla vita. E ora, per cortesia, nascondi la vodka, perché terzo al posto tuo partirà uno che non ha ancora raggiunto la drinking age.”
Verstappino: “Tunz tunz tunz!!!111!!!1111!!!11!! Io parto in seconda fila mentre Fanboyz e Vodkvyat partono in settima fila!!!111!!!!11! E Fanboyz si taglierà le vene perché non sopporta l’idea di partire davanti al suo idolo!!111!!!111!!”
Voce fuori campo: “OMG, non esistono più i bambini di una volta.”
I bambini di una volta, infatti, quando si annoiavano giocavano a Space Impact con il Nokia 3310 nascosto sotto al tavolo. Non è una cosa particolarmente edificante, ma non c’era la possibilità di divulgare foto al mondo arricchendole di particolari imbarazzanti.

Domenica mi sono alzata alle 6.50. Ho fatto malissimo, perché sono arrivata in ritardo di qualcosa come venti minuti rispetto al servizio dei Brunberg che giocavano a carte, che ho dovuto andare a recuperare su Rai Replay non appena ne ho scoperto l’esistenza, ma credo che vederlo in diretta avrebbe avuto il suo perché.
Ad ogni modo sono arrivate le sette ed è arrivata finalmente la partenza del gran premio...
...
...
...
...c’è nessuno?
...
...
...ecco, se c’è qualcuno per cortesia lo dica al Gangster Rapper, che tutto stava facendo, tranne che partire. Dopo avere assistito a numerose pernacchie a lui rivolte finalmente si è messo all’inseguimento degli altri piloti, ritrovandosi da secondo che era sulla griglia a ottavo.
Webbiiii: “Mio allievo, sappi che sono fiero di te.”
Il Gangster Rapper: “Grazie.”
Webbiiii: “Se un giorno dovessi stancarmi di Ferniiii, potrei proporti di fare qualcosa di folle insieme.”
Il Gangster Rapper: “Impedire a Britney Bitch di falsare il mondiale buttandogli le bucce di banana sotto alle ruote e facendolo andare in giro per prati come l’anno scorso ad Austin?! Sìììììì, facciamolo subito! ...oh, aspetta, forse non avrei dovuto dirlo ad alta voce. Sono stato io a mettergli una buccia di banana sotto alle ruote, quella volta.”
Webbiiii: “Vai tranquillo, tanto è troppo lontano per sentirti.”
Il Gangster Rapper: “Nobody loves me. Ma non preoccuparti, arriverà il giorno in cui pagherete per quello che state facendo: ho intenzione di appiopparvi a tutti una coda da maiale, nei servizi fotografici che pubblicherò su Snapchat.”
Webbiiii: “Complottoooooohhhhhhh!”
Il Gangster Rapper: “Ma quale complotto?! Snapchat non è un complotto. E comunque parlare con te è noioso, infatti non vedo l’ora che sia l’anno prossimo, nella speranza che questi interventi li possa fare Jensinho.”
Jensinho: “Veramente il prossimo anno sarò un uomo molto impegnato, dato che dovrò gironzolare dalla mattina alla sera.”
Il Gangster Rapper: “Mi porti con te???222??? Anche guidare è noioso, specie considerando che in questo momento al secondo posto c’è Verstappino.”
Verstappino: “Tunz tunz tunz!!!111!!!!11!! I am the boss!”
Voce fuori campo: “Oh my Jos, Verstappino si è immedesimato nel padre.”
Verstappino: “Esatto, e quando questa gara sarà finita picchierò la mia fidanzata Britney Bitch perché ha intenzione di vincere questo gran premio invece di andare a casa a cucinare, come più si addice alle donne!”
Britney Bitch: “Wait, wait, wait, io sarei la tua... cosa?!?!?!?”
Verstappino: “Io e te siamo fidanzati, mi amor!”
Britney Bitch: “Piuttosto preferisco fidanzarmi con il Gangster Rapper e adottarti come figlio.”
Il Gangster Rapper: “Scusa, chi dovremmo adottare come figlio?”
Britney Bitch: “Se preferisci, possiamo adottare Fanboyz.”
Il Gangster Rapper: “Sììììì! Il mio amichetto Fanboyz Rabbit! *-* Ottima idea. Per quanto riguarda te, Verstappino, invece, faremo una buona azione e ti abbandoneremo in un convento subito dopo che Britney ti avrà partorito.”
Britney Bitch: “Cosa dovrei fare?!”
Il Gangster Rapper: “Niente, ne parliamo un’altra volta.”
Verstappino: “Abbandonarmi sarebbe una buona azione?”
Il Gangster Rapper: “Certo. Il giorno in cui le suore verranno proclamate sane per averti sopportato ci ringrazieranno. In ogni caso, parlando di cose leggermente meno serie, sappi che tra qualcosa come un’oretta, quando avrò superato Sebbiiii tramite pit-stop, ti arriverò finalmente negli scarichi.”
Verstappino: “Perché, c’è Sebbiiii terzo?”
Il Gangster Rapper: “Sì.”
Verstappino: “OMG, speriamo che si ricordi che sono un bambino piccolo e che non venga a picchiarmi per gli incresciosi eventi della settimana scorsa!”
Il Gangster Rapper: “Vai tranquillo, Sebbiiii non vedrà il podio nemmeno con il binocolo.”
...
...
...Un’ora dopo: “Ora, però, sono io a non avere bisogno del binocolo per appropriarmi della tua posizione, quindi vedi di sloggiare e farmi passare! Io ho un titolo da vincere.”
Verstappino: “Anch’io, quello di pilota più detestato del paddock.”
Voce fuori campo: “Grande Verstappino, tienilo dietro!!111!!!11!!”
Il Gangster Rapper: “Se in questo momento fossi vestito di rosso, stareste invocando a gran voce la sua fucilazione.”
Voce fuori campo: “La colpa è tua, che non hai avuto l’accortezza di vestirti di rosso.”
Altra voce fuori campo: “La gente vestita di rosso dov’è? Mandate a casa Domenicali! Mandate a casa Jean Todt! Cambiate i piloti! Ingaggiate Nuvolari e Fangio, se volete vincere il mondiale! Ma soprattutto, la colpa è del regolamento e dei commissari!!!111!!!!!1!! e delle Redbull che stanno falsando il mondiale loro che non hanno una storia! Non ci sono più le squadre serie di una volta! Non ci sono più i titoli vinti da marchi prestigiosi dell’automobilismo. Dobbiamo tornare nel 1995!!!!11!!!11!!!”
Ulteriore voce fuori campo: “Ecco, esatto, hai azzeccato proprio l’anno adatto, per vedere vincere un team dal nome storico. E comunque la Redbull non sta vincendo questo mondiale. Comunque le cose non cambiano, perché la Mercedes non è rossa e, andando più forte della Ferrari, è una vettura irregolare. Avete ragione voi, ci vuole qualcosa di rosso.”
Britney Bitch: “A proposito di qualcosa di rosso, qualcuno ha già steso un tappeto sulla linea del traguardo, come più si addice a una principessa?”
Verstappino: “No, sono tutti impegnati a guardare me, perché sono un enfant prodige!!!11!!!11!! e tra due settimane ad Austin voglio salire sul podio a bere lo champagne alla faccia della drinking age degli States! I’M THE BOSS, JOS THE BOSS!”
Voce fuori campo: “È partito completamente...”

Mentre Verstappino era completamente partito, ci stava però sfuggendo la gara del coniglietto pasquale Fanboyzzzz, che ha fatto in modo di farsi notare.
Per questa ragione dobbiamo fare molti passi indietro, perché ad un tratto si era ritrovato al cospetto di Sua Maestà ed è più che opportuno ripercorrere questi gloriosi momenti.
Fanboyz: “AAAAAWWWWW, sono in pista col mio idolo!”
Ferniiii: “No, io sono in pista, tu sei in giro per prati.”
Feliiii: “E io adesso ti supero facendoti una pernacchia.”
Bo77as: “Già che ci sono ti supero anch’io facendoti un’altra pernacchia.”
Fanboyz: “Ma WTF?! Posso capire Feliiii e il suo brio festaiolo, ma adesso anche un finlandese serio si mette a farmi pernacchie?! Non ci sono più i finlandesi di una volta. Dovreste diventare tutti apolidi come Britney Bitch.”
Britney Bitch: “Ma io non sono apolide.”
Fanboyz: “Male. Ti stai appropriando della cittadinanza altrui e ciò è molto scorretto. Tra l’altro ti sei appropriato anche delle tradizioni australiane bevendo dalla scarpa di Dani-Smile l’altra volta.”
Britney Bitch: “Ti assicuro che è una tradizione di cui avrei fatto volentieri a meno, ma ho dovuto sottostare alle decisioni popolari, in cambio della possibilità che bevesse anche Verstappino. Sai, è ancora un bambino piccolo, il suo metabolismo non è ancora sviluppato bene e sia io sia Dani-Smile speravamo che gli venisse un attacco di diarrea.”
Fanboyz: “Come siete KaTt1v1 con quel bambino innocente.”
Voce fuori campo: “Ma quale bambino innocente, ti ricordi quanti biberon ti ha sbattuto in testa nel corso degli anni?”
Fanboyz: “Ecco, ora che me l’hai ricordato mi hai triggerato. Ciò è scorretto quasi quanto il fatto che Bo77as continui ad essere finlandese nonostante mi faccia le pernacchie invece di starsene imbambolato come una statua del museo delle cere.”
Bo77as: “Voglio un Martini!”
Feliiii: “Sono spiacente, ma l’unico disponibile ce l’ho io!”
Bo77as: “Come ti permetti, nonno? Sei troppo vecchio per bere e soprattutto non c’è motivo per cui tu debba stare davanti a me!”
Feliiii: “Invece sì, ho una cosa molto importante da fare in questo weekend.”
Voce fuori campo: “Andare a prendere le Force India?”
Checoooo: “Ahahahahahahah, dopo la nostra sosta saremo lontani, i 19-77 non hanno speranze di raggiungerci. Dove sei Hulk? Ti sei già liberato di quei due bevitori di Martini?”
Hulk: “He was a Williams boy, I said see you later boy.”
Feliiii: “Naaaaaahhhhh, io non voglio raggiungere le Force India, ma piuttosto concentrarmi su un obiettivo realistico e rimettermi in una posizione comoda in classifica piloti.”
Ferniiii: “Ovvero?”
Feliiii: “Ovvero davanti a te, e con i punti del nono posto è tutto ciò che posso fare.”
Ferniiii: “Nobody loves me. E ora vediamo di trovare qualcosa di interessante da dire via radio.”
Voce fuori campo: “NO...
...
...
...NO!
...
...
...
...NOT AGAIN!”
Ferniiii: “Ho un problema al motore, funziona a metà, ogni tanto parte un suono che fa... GP2-GP2-GP2! E ogni volta in cui parlo è sempre imbarazzante, come quella volta che fu così lampante: GP2-GP2-GP2! Posso offrirti da bere? Jenson dice ‘va bene’, solo che quando gli passo il bicchiere: guido una GP2, è pericolosa, stammi lontano, è contagiosa!!!!!11!!!!!1”
Voce fuori campo: “OH MY JENSON RETIRE.”
Ferniiii: “Non so se sono pazzo o se sono un genio [“ha detto genio o ha detto scemo?], faccio selfie mossi stando giù dal podio, fumo erba indiana ma ormai sono astemio, io non faccio punti, ma con la Honda in tangenziale andiamo a comandare!!!!11!!!!11!”
Voce fuori campo: “Vedo con piacere che lo stiamo perdendo allo stesso modo in cui lui perde le speranze di vincere il suo terzo titolo.”
Ferniiii: “Voce fuori campo di poca fede, il giorno in cui guiderò una Mercedes vincerò sicuramente molti titoli. Se Britney Bitch deve partorire Verstappino, prima o poi andrà pure in congedo di maternità...”
Voce fuori campo: “Okay, questo è il momento più opportuno per sventolare la bandiera a scacchi e andare tutti a seguire la gara di...”
Ferniiii: “GP2-GP2-GP2!”
Voce fuori campo: “...Formula E.”

Mi sembra più che opportuno dare qualche chiarimento a proposito del risultato, prima di abbandonarvi al vostro destino, giusto per non fare cadere nel dimenticatoio il fatto che, oltre a un commento ironico, c’è stato anche un gran premio.

1. Nico Rosberg - Mercedes
Aveva iniziato il weekend tanto bene, twittando qualcosa con saluti in giapponese e ideogrammi, che speravo che al microfono di Kai Ebel, uno al cui confronto Eddie Jordan si veste benissimo, salutasse il pubblico nella lingua locale. Purtroppo non l'ha fatto.
2. Max Verstappen - Redbull
Reduce dal secondo posto consecutivo adesso non gli resta che sperare in un podio anche al GP degli States, in modo da procacciarsi quella famosa bottiglia di champagne che va contro la drinking age. Sempre ammesso che ci sia lo champagne e che non lascino tutti a secco. In tal caso, seppure improbabile, sarebbe molto pittoresco che, su un podio in cui non c'è lo champagne a causa dell'età di Verstappen, gli altri piloti presenti fossero i Finnish Bros.
3. Lewis Hamilton - Mercedes
Alla fine della gara sembrava abbastanza irritato, tanto che non ha cagato Verstappino, colpevole di non avergli spianato la strada. Sul podio si aggirava come un'anima in pena spruzzando champagne sugli occhiali del rappresentante della Mercedes (brutta cosa quando ti spruzzano qualcosa sugli occhiali) per poi lasciare nelle sue mani la bottiglia. Prima della fine del podio è riuscito comunque a bere a scrocco dalla bottiglia del compagno di squadra (su Tumblahhhh la cosa è stata immortalata con numerose gif e con un commento che suona come "bere dalla bottiglia dove ha già bevuto un altro è come baciarsi"... WTF?!).
4. Sebastian Vettel - Ferrari
È inutile girarci intorno, in questo weekend aveva chiaramente una macchina vincente. Se non fosse stato per gli errori strategici, l'arbitro cornuto e l'allineamento sfavorevole dei satelliti di Saturno avrebbe sicuramente dominato la gara.
5. Kimi Raikkonen - Ferrari
Stesso discorso anche per lui, solo che essendo qualcosa che sta a metà tra una figura leggendaria, un secondo pilota e un ubriacone patentato a nessuno importa un fico secco della sua posizione d'arrivo. In realtà una leggenda metropolitana narri che non importi nemmeno a lui.
6. Daniel Ricciardo - Redbull
Sfortunatamente per lui con il GP del Giappone le sue speranze di vincere il titolo, fino a quel momento dirompenti, sono state ridotte a zero da una classifica crudele. Povero Dani-Smile, in un alternate universe in cui Britney Bitch fosse andato a partorire Verstappino portandosi il Gangster Rapper in suo aiuto come ostetrico, avrebbe avuto il mondiale in tasca.
7. Sergio Perez - Force India
È arrivato davanti a Hulkenberg. Usurpatore!
8. Nico Hulkenberg - Force India
È arrivato dietro a Perez. Vittima del sistema!
9. Felipe Massa - Williams
Si è ripreso la posizione in classifica che Ferniiii gli aveva strappato in epoca recente. Per quanto io sia convinta che ormai non gli importi più niente dei risultati, questa è stata senz'altro una soddisfazione! Dettagli random: di recente ha dichiarato che in futuro 1) gli interessa continuare a gironzolare nel paddock, ma diversamente da Jensinho non si farà pagare per farlo, 2) gli interessa un futuro come telecronista (!!!!!!), 3) sta pensando a una carriera futura in serie come il DTM, il WEC o la Formula E. AAAAAAAAAWWWWW! <3
10. Valtteri Bottas - Williams
È arrivato dietro al compagno di squadra. Se non vado errata gli è capitato un pitstop abbastanza lento e quella sembra esserne la ragione, ma dato che ormai la Williams è stabilmente dietro alla Force India in classifica a nessuno importa più nulla del parlare di queste cose.
11. Romain Grosjean - Haas
In una gara che iniziava con una partenza dalla top-ten le cose non sono andate molto bene alla Haas, con RoGro fuori dalla zona punti e ultimo pilota a pieni giri.
12. Jolyon Palmer - Renault
Palmahhhh > Kmag!!!11!!!!1!!
13. Daniil Kvyat - Toro Rosso
Kiwi > Fanboyz!!!111!!!11!!!
14. Kevin Magnussen - Renault
Cos'altro c'è da dire su Kmag? Niente, credo. Non ho fatto molto caso a lui. Neanche Palmahhhh deve averlo visto, dato che gli stava dietro.
15. Marcus Ericsson - Sauber
Mr Ikea si conferma ancora una volta il meglio classificato dei Sauber Boyssss.
16. Fernando Alonso - McLaren
Tra una cosa e l'altra, Ferniiii è riuscito ad arrivare al traguardo davanti al suo fanboy e al compagno di squadra.
17. Carlos Sainz - Toro Rosso
È un coniglietto pasquale ed effettivamente la sua posizione ha una spiegazione: il coniglietto pasquale arriva qualche giorno dopo la domenica delle palme, quindi doveva essere abbondantemente dietro a Jolly Palmahhhhh.
18. Jenson Button - McLaren
Ad un tratto, nel corso del weekend, ho fatto un pensiero triggerante. Mi sono resa conto che non vincerà mai più un gran premio per tutto il resto della sua carriera.
19. Felipe Nasr - Sauber
C'è chi dice che prenderà il posto del suo omonimo in Williams. L'unica cosa certa è che adesso, invece di prendere il posto di qualcuno, lo sta invece prendendo in quel posto.
20. Esteban Gutiérrez - Haas
Era partito bene, poi l'ho visto all'improvviso nelle retrovie a farsi speronare dal coniglietto pasquale. Non so cos'altro sia accaduto.
21. Esteban Ocon - Manor
Oki > Werly.
22. Pascal Wehrlein - Manor
Oki > Werly, l'ho detto un attimo fa.

domenica 9 ottobre 2016

Gran Premio del Giappone: QUALIFICHE + GARA

Il Gran Premio del Giappone si svolge a Suzuka nel weekend del 9 Ottobre ed è il diciassettesimo appuntamento del campionato 2016.
Le qualifiche, nella giornata di sabato, non riservano particolari colpi di scena, a meno che non si consideri colpo di scena la performance scadente delle McLaren nel gran premio di casa della Honda, e a ottenere la pole position è Rosberg, già autore del miglior tempo in tutte e tre le sessioni di prove libere.

1. Rosberg - Mercedes, 2. Hamilton - Mercedes
3. Raikkonen - Ferrari, 4. Verstappen - Ferrari
5. Vettel - Ferrari, 6. Ricciardo - Ferrari
7. Perez - Force India, 8. Grosjean - Haas
9. Hulkenberg - Force India, 10. Gutierrez - Haas
11. Bottas - Williams, 12. Massa - Williams
13. Kvyat - Toro Rosso, 14. Sainz - Toro Rosso
15. Alonso - McLaren, 16. Palmer - Renault
17. Button - McLaren, 18. Magnussen - Renault
19. Ericsson - Sauber, 20. Nasr - Sauber
21. Ocon - Manor, 22. Wehrlein - Manor

Vettel viene retrocesso di tre posizioni per incidente nello scorso gran premio e Raikkonen viene retrocesso di cinque posizioni (quindi Vettel ne recupera una) per sostituzione del cambio. Button, inoltre, sostituisce il motore e scatta dall'ultima posizione.

Alla partenza Rosberg mantiene la prima posizione mentre Hamilton viene superato da diverse vetture ritrovandosi ottavo dopo le fasi di partenza. Secondo è Verstappen davanti a Perez, Ricciardo, Vettel, Hulkenberg e Raikkonen, mentre la top-10 è completata al momento dalle Haas, che per la prima volta in questa stagione hanno ottenuto entrambe il passaggio in Q3. Vettel supera quasi subito Ricciardo mentre al terzo giro sopravanza anche Perez. Anche l'altra Force India a breve perderà posizioni, con Hulkenberg superato da Raikkonen e Hamilton tra il sesto e il settimo giro. Si procede a quel punto a posizioni invariate fino al primo pitstop.
Partiti sulle soft, tutti i piloti di testa montano le hard nel corso della prima sosta, il primo a fermarsi è Ricciardo (11°), Rosberg e le Ferrari rientrano due giri dopo mentre al 14° rientra Hamilton che torna in pista davanti a Raikkonen e Perez: il ferrarista ha superato il messicano proprio in quei momenti, mentre stavano entrambi superando Palmer che si era allargato essendo più lento di entrambi per via delle gomme ormai degradate.
Hamilton è risalito in quarta posizione nei giri successivi dopo avere superato Ricciardo e le Williams che, partite sulle medium, hanno proseguito fino a quasi metà gara effettuando un unico pit-stop. Frattanto si sono viste un po' di scintille nelle retrovie, con Gutierrez in testacoda ma senza conseguenze dopo un contatto con una Toro Rosso (Mazzoni ha detto che era Sainz, però nel frattempo c'era Kvyat che imprecava via radio). Il pilota della Haas è al momento ventesimo, mentre anche Grosjean ha perso varie posizioni rispetto alle prime fasi di gara.
Il primo a rientrare per la seconda sosta, tra i piloti di punta, è Raikkonen (27°), seguono pochi giri dopo Verstappen e Rosberg mentre allunga Ricciardo, decisione che si rivela errata in quanto torna in pista in sesta posizione abbondantemente dietro a Raikkonen che lo seguiva prima della sosta. Hamilton e Vettel rientrano al 34° e al 35° giro, con Vettel che è l'unico dei piloti di testa a montare le soft. Il ritardo con cui è rientrato, però, gli è costato la terza posizione, dopo che nella prima metà della gara era riuscito a gestire abbondantemente il proprio vantaggio: adesso è quarto e, se in un primo momento è veloce abbastanza per rimanere in zona DRS nei confronti di Hamilton, dopo pochi giri è costretto ad arrendersi alla quarta posizione, anche perché Hamilton è il pilota più veloce in pista e si avvicina notevolmente a Verstappen e in termini numerici anche a Rosberg che però ha circa cinque secondi di vantaggio su Verstappen.
Proprio all'ultimo giro, dopo che era sceso in zona DRS, Hamilton tenta l'attacco su Verstappen, che però si difende, mentre Hamilton è costretto a spostarsi in una via di fuga per evitare il contatto. Visto l'abbondante vantaggio ormai accumulato su Vettel, chiude stabilmente in terza posizione, con le Ferrari piuttosto lontane a completare la top-5. Conquistano punti anche Ricciardo (che però è ormai matematicamente escluso dalla lotta per un titolo che comunque non aveva chance di vincere), entrambe le Force India ed entrambe le Williams. Per quest'ultimo team, comunque, si tratta di un risultato non troppo positivo dal punto di vista della classifica, perché dopo essere stati superati dalla Force India nello scorso gran premio continuano a perdere terreno.
Dettagli random: nelle retrovie ci sono stati un po' di duelli, il più acceso dei quali ha coinvolto Alonso e Sainz, con l'allievo che ha rischiato di finire per prati e successivamente ha dovuto subire il sorpasso delle Williams, mentre i doppiati si sono beccati qualche maledizione perché oggi come non mai non hanno esattamente agevolato i doppiaggi. Anche Verstappen si è preso qualche accidente da Hamilton via radio, ma come al solito chi ha spiccato maggiormente nelle comunicazioni radio è stato Alonso che, esortato a spingere, ha osservato che gli sarebbe piaciuto poterlo fare.
Le interviste sul podio sono state tenute da Kai Ebel, che indossava una giacca nera a righe bianche e pantaloni gialli.

RISULTATO
1. Nico Rosberg Mercedes 1:26:43.333
2. Max Verstappen Red Bull +4.978
3. Lewis Hamilton Mercedes +5.776
4. Sebastian Vettel Ferrari +20.269
5. Kimi Raikkonen Ferrari +28.370
6. Daniel Ricciardo Red Bull +33.941
7. Sergio Perez Force India +57.495
8. Nico Hulkenberg Force India +59.177
9. Felipe Massa Williams +1:37.763
10. Valtteri Bottas Williams +1:38.323
11. Romain Grosjean Haas +1:39.254
12. Jolyon Palmer Renault +1 Lap
13. Daniil Kvyat Toro Rosso +1 Lap
14. Kevin Magnussen Renault +1 Lap
15. Marcus Ericsson Sauber +1 Lap
16. Fernando Alonso McLaren +1 Lap
17. Carlos Sainz Jr. Toro Rosso +1 Lap
18. Jenson Button McLaren +1 Lap
19. Felipe Nasr Sauber +1 Lap
20. Esteban Gutiérrez Haas +1 Lap
21. Esteban Ocon Manor +1 Lap
22. Pascal Wehrlein Manor +1 Lap

Milly Sunshine per F1GC.


mercoledì 5 ottobre 2016

Pensieri random ripescando una vecchia immagine

Se mi chiedo che cosa mi è rimasto di questi ultimi due anni, ho una risposta.
Mi è rimasta l'arte di rimpiangere il passato.
Mi è rimasto il ricordo di quando intravedendo qualcosa che mi appariva come epico, sul momento feci uno screenshot, affrettandomi perché c'era il giro dei pitstop in corso e non c'era tempo da perdere, pensando che quello sarebbe diventato il momento topico della gara.


Purtroppo quella gara era destinata ad essere ricordata per altre ragioni.

martedì 4 ottobre 2016

Commento al Gran Premio della Malesia: Sepang, 30-02 Settembre/Ottobre 2016

QUALIFICHE + GARA

C’era una volta il Gran Premio della Malesia in marzo/aprile.
C’era una volta il Gran Premio della Malesia che rischiava di svolgersi sotto temporali monsonici.
C’è tuttora, ma quest’anno è stato piazzato in ottobre come avveniva ai vecchi tempi, dove per vecchi tempi intendo dire che, l’ultima volta che avvenne in ottobre, era il 2001. Ci fu una doppietta Ferrari, tra parentesi. Ci fu un temporale monsonico. Quest’anno era prevista pioggia sia per il sabato sia per la domenica, ma né in qualifica né in gara se n’è vista una sola goccia e, in tutta sincerità, credo che non se ne sia sentita la mancanza, perché di cose da commentare ce n’erano anche troppe, la pioggia sarebbe stata un surplus non richiesto.
È chiaro e cristallino che gran parte del commento che mi accingo a scrivere è del tutto inutile, ma non ho intenzione di lasciare cadere nel dimenticatoio quei ventuno piloti messi lì a fare da contorno e di dedicare tutte le mie attenzioni al vero eroe della giornata... anche perché quello non se l’è filato nessuno nemmeno su Tumblaaahhhhh e se c’è Tumblaaaahhhhh che non prende in considerazione neanche da lontano Jolly Palmahhhh che ha gli occhi azzurri talmente azzurri che ricordano vagamente quelli di Cevert, chi sono io per sovvertire l’ordine naturale delle cose?
L’ordine naturale delle cose non è sovvertibile.
O meglio, non lo è in assenza di cause di forza maggiore.
In cause di forza maggiore tutto può succedere.
...
...
...
...
Tutto.
...
...
...
...
Non esageriamo, adesso.
C’è sempre un limite a quello che può succedere e a quello che non può succedere e, nella patria natale di Alex Yoong (il Sommo Yoong), ne abbiamo avuto le prove.
Voce fuori campo: “Autrice©, perché non fai un commento più normale? È stato un weekend ricco di tegami, frullatori e grigliate, oltre che di virtual safety car e di palme ricolme di banane. Perché non racconti del fatto che tante emozioni di prima mattina fanno male?”
Oh, giusto, il Gran Premio della Malesia ha aperto la stagione dei gran premi di prima mattina. In realtà le nove non sarebbero esattamente “prima mattina”, ma quando passi tutta la settimana iniziando a lavorare alle 11.30 hai un’idea diversa di che cosa sia la “prima mattina” rispetto all’epoca in cui ti alzavi alle sei per andare all’università o in cui ti alzavi alle sette per iniziare a lavorare alle otto e mezza di mattina.
Tra l’altro non ho capito molto bene come fosse strutturato il weekend: le qualifiche le hanno fatte quando qui erano le undici, la gara quando qui erano le nove. Ciò è molto strano e necessiterebbe un vasto approfondimento, ma ci sono cose più serie di cui dobbiamo occuparci, per esempio i 300 gran premi in carriera di Jenson Button. Obiettivamente sì, parlare della partenza della gara è interessante, ma prima della partenza c’è un mondo e di questo mondo ne fa parte, almeno per il momento, anche il nostro tanto amato Jensinho.
A proposito di Jensinho, vinse il suo duecentesimo gran premio in carriera, in Ungheria nel 2011 e lo festeggiò in concomitanza con il centesimo gran premio in carriera di Rosberg (in quello stesso gran premio quest’ultimo fu al centro di una delle più pittoresche osservazioni di sempre, che recitava testualmente: “Schumacher, no è Rosberg, è stato superato da Alonso, no è Massa”). Mi aspettavo che i due celebrassero i 300 e i 200 nello stesso gran premio invece no, Jensinho ha dovuto attendere fino al gran premio della Malesia perché pare che nel frattempo abbia saltato il gran premio del Bahrein 2015. In realtà in quel gran premio non si qualificò ma fu ammesso alla gara, in cui non riuscì a partire. Non è un evento a cui non ha preso parte, è semplicemente un evento in cui non è riuscito a prendere parte alla gara. Quando capitò a loro, Barrichello e Schumacher fecero i 300 senza scalare i gran premi in cui non erano apparsi in griglia, che se non vado errata erano due DNS e un DNQ per Barrichello e uno o due DNS per Schumacher. Questi conteggi mi confondono le idee. Adesso mi verrebbe da chiedermi se quando Button festeggiò i 200 fosse incluso il DNS di Indy 2005 oppure no. Che brutta cosa avere questi dubbi quando hai un commento a un gran premio da scrivere...

Va beh, occupiamoci di Jensinho, ma facciamolo come si deve. Jensinho al sabato ha dato il meglio di sé ed è riuscito a varcare la gloriosa soglia della top ten in qualifica! *inchino*
Chi se la passava peggio, in quel momento, era Ferniiii, che se ne stava andando a casa con un bellissimo set di tegami. In totale ce n’erano quarantacinque... Ah, no, niente tegami, erano soltanto quarantacinque posizioni di retrocessione. Detto così, tra l’altro, suona molto comico: SOLTANTO quarantacinque. Beh, tutto sommato è vero, l’altra volta erano sessanta, che batterono vistosamente le cinquantacinque(?) posizioni di retrocessione conquistate dal Gangster Rapper nella stessa occasione.
A proposito, cos’è questa strana attrazione gravitazionale osservabile tra i motori di Ferniiii e del Gangster Rapper? Personalmente inizio ad avere paura. Non è che Feliiii sta facendo il malocchio a entrambi? Io, se fossi in loro, andrei a nascondermi dentro al box della Caterham. Ah, già, è da tempo immemore che non esiste più la Caterham.
Non esiste la Caterham, però ci sono le Manor e ogni tanto Werly va in top-ten. Stavolta no, non è accaduto nulla di particolarmente spettacolare, senza eccessivi colpi di scena e stravolgimenti, quindi gli ultimi erano ultimi, i primi erano primi e il telecronista British stava dando prova del suo glorioso potere gufico, quando non era impegnato a idolatrare il Gangster Rapper e Jensinho. Sfortunatamente si concedeva qualche piccola pausa, dilettandosi in altre perle.
Il telecronista: “Britney Bitch ha fatto un tempo scadente in Q2, quindi Sebbiiii gli passerà davanti in Q3.”
Voce fuori campo: “Di grazia, mi è concesso di sapere da quando i tempi della Q2 stilano la classifica della Q3? Ma soprattutto, le Redbull non sono contemplate in questo universo?”
Il telecronista: “No.”
Voce fuori campo: “Buono a sapersi.”
Sebbiiii: “Ehi, aspetta, la Q3 è ormai finita. Io sono quinto.”
Il telecronista: “Okay, riprendiamo a parlare delle cose che contano davvero, per esempio il fatto che, se la Mercedes farà doppietta, vincerà il titolo costruttori. Perfetto, ho registrato questa frase e ora la manderò in onda settantacinque volte di seguito, qualora a qualcuno fosse sfuggito.”
In Mercedes dovevano essere sicuri di avere il coltello dalla parte del manico, ma più che un coltello in quel momento serviva un cornetto portafortuna.
Kimiiii: “Invece a me piacerebbe di più un cornetto Algida.”
Voce fuori campo: “Come osi?! Tu ti nutri solo di cremini, non puoi mangiare un cornetto così come se niente fosse! Non fa parte della tua dieta! Vuoi rimanere intossicato con due settimane di ritardo? Non ci pensare nemmeno.”
Quelli della Mercedes, comunque, hanno deciso di ignorare tutte le trollface già appostate lì intorno. Non è chiaro quante ce ne fossero, probabilmente diciannove. Il diciannove potrebbe essere considerato il numero del malaugurio, in quanto investito dall’aura gufica del Gufo di Interlagos.
Voce fuori campo: “Autrice©, la smetti di sparare scemenze e ti concentri su quello che è accaduto lungo le anguste stradine del Principato di Baku, al confine tra il Messico e il Turchia?”
L’Autrice©: “Fuck the what?”
Voce fuori campo: “Niente, lascia stare, è giunto il momento di andare avanti e di posizionare le vetture sulla griglia di partenza.”
Feliiii: “Help me! La rana mi ha sabotato la macchina e ora non si accende più!”
Voce fuori campo: “Sei sicuro che sia stata una rana?”
Feliiii: “No. Sento odore di Venezuela nell’aria. Probabilmente è Pastorone che guardando il gran premio da casa ha pronosticato che oggi sarei salito sul podio.”
Il telecronista: “Oh, giusto. Qui Feliiii non è mai salito sul podio e, siccome questa è l’ultima occasione, si può dedurre che difficilmente riuscirà mai a salirci dopo questa disavventura che lo costringerà a partire della pitlane, prontamente ignorato da tutti, me compreso.”
Feliiii: “Certo, perché altrimenti il podio sarebbe stato totalmente alla mia portata.”
Voce fuori campo: “Ovvio! Così come la vittoria è a portata della Ferrari.”
Un fanboy!!11!!!: “Dai che oggi le Mercedes non vincono e vinciamo noi!!!11!!!11!!! Sebbiiii, fai vedere alle Mercedes e alle Redbull chi ha la macchina più resistente!”
Sebbiiii: “LIKE A BOSSSSSSSSSSSSS!”
Dopo una partenza degna di una roulette russa (no, il Kiwi era molto più indietro a raccogliere mirtilli ed era alle prese con Kmag, ma al tifoso medio tutto ciò non importa perché non gli interessano i figonihhhh biondihhhh con le bracciahhhh tatuatehhhh) l’impressione era che la macchina più resistente non fosse esattamente quella di Sebbiiii, che stava ormai cadendo a pezzi.
Verstappino, nel frattempo, stava proseguendo senza troppi intoppi.
Anche Britney Bitch stava proseguendo senza intoppi, se si esclude che in quel momento era più o meno ultimo. No, sto scherzando, non era ultimo, ultimo c’era Feliiii, perché Feliiii aveva bisogno di un tocco di classe per rimanere impresso nella mente dei telespettatori allo stesso modo in cui i team-radio successivi erano destinati a rimanere impressi negli annali della Formula 1.
Tutto è iniziato con Verstappino:
“Help me! Help me! C’è un bad boy in pista che ha fatto una partenza alla ‘hit me Sebby one more time’ e mi sembra doveroso lamentarmene, anche se è andato addosso a un altro!”
“Mi sembra giusto.”
“Sebbiiii è pazzo! Qualcuno dovrebbe chiuderlo in manicomio!”
Poi, dopo una virtual safety car e una terza posizione durata qualcosa come un nanosecondo, è toccato a Checoooo tenere un comizio via radio sulle cose folli che accadono in pista:
“Quando Verstappino ha superato Iceman c’erano ancora le bandiere gialle!”
“E a te cosa te ne frega?”
“Niente, ma pare che farsi i cazzi degli altri vada molto di moda stamattina.”
Voce fuori campo: “Sì, ma solo se stanno davanti, perché più indietro Gutiiii è stato tamponato da Kmag che a sua volta è stato tamponato dal Kiwi ma a nessuno importa niente di tutto ciò, nonostante ci sia di mezzo il kiwi.”
L’Autrice©: “Peccato che non sia più il 2012 e che Grosjiiii non sia più qui a fare danni.”
Grosjiiii: “Ma io ci sono!”
L’Autrice©: “Però non fai danni.”
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...10 giri dopo: Grosjiiii è finito in testacoda e si è insabbiato, facendo entrare un’altra virtual safety car, mentre vari piloti random sono rientrati ai box a cambiare gomme. Tra quelli che stavano davanti spicca Verstappino perché è stato l’uno dei piloti che c’erano davanti a fermarsi, tra quelli che stavano dietro spicca Britney Bitch perché tra i piloti che stavano dietro era l’unico che veniva preso in considerazione.
Britney Bitch: “A proposito, che effetto faccio con corpetto di pelle borchiato, reggicalze e tacco dodici? Posso andare a posare per il calendario Pirelli?”
Voce fuori campo: “No, Autriceeeee©, smettila con queste battute squallide sulle mescole hard.”
L’Autrice©: “Va bene. Sono molto sollevata dal fatto che Verstappino sia sulle soft in questo momento. Lui è un bambino piccolo, qualcuno gli metta in bocca un ciuccio.”
A proposito di Verstappino, nel venerdì delle prove libere ha compiuto diciannove anni. Però è e resterà sempre un poppante! U.U
Quello che conta, comunque, è che una volta dopo essere tornato in pista ha iniziato a girare su dei tempi degni di nota e a recuperare al punto tale che era chiaro che avrebbe undercuttato perfino il Gangster Rapper, ma era altrettanto chiaro che il Gangster Rapper, così come Dani Smile e Iceman, avrebbe fatto un pitstop in meno.
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...Venti minuti di fatti random.
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...Aaaawwww, Sonyericsson settimo! *-*
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...Sarebbe bellissimo se arrivasse in quella posizione... Oh, aspetta, deve ancora fermarsi?!
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...Ci sono stati momenti molto deludenti. Il momento più deludente di tutti è accaduto non so bene quando, ma ricordo di avere visto Britney Bitch negli scarichi dell’Oki. Ecco, in quel momento lo streaming è saltato e quando un paio di minuti più tardi mi sono nuovamente sintonizzata sul gran premio Britney Bitch aveva abbandonato l’Oki al proprio destino già da un po’.
Dato che quei due minuti che mi sono persa posso immaginarmeli come voglio, mi auguro fortemente che l’Oki abbia cercato di riprendersi la posizione. Sarebbe stata la scena più pittoresca di tutti i tempi, ma dubito fortemente che sia accaduta. In compenso l’Oki, che fino a questo momento non mi ero filata neanche di striscio, ha coronato la propria gara con alcune azioni memorabili:
> in partenza era risalito fino alla decima posizione e a un certo punto è stato addirittura ottavo;
> ha vinto il premio Pastorone d’Oro, per essere stato penalizzato DUE VOLTE per due eccessi di velocità nella pitlane;
> è stato protagonista di un duello epico con Werly, duello epico che purtroppo l’Oki ha perso... lo so, ci sono poche soddisfazioni nella vita.

Tornando indietro ai venti minuti di fatti random, davanti sono andati ai box, credo che abbiano montato le soft(?), poi anche Verstappino c’è tornato infine, a metà gara inoltrata, Britney Bitch è andato a cambiarsi scarpe ed è rimasto sul tacco dodici.
Tacco dodici anche per Kimiiii, che è rientrato esattamente un giro dopo nonostante avesse le gomme più fresche, tanto che il Gangster Rapper e Dani Smile sono rimasti fuori ancora per un po’, per non essere undercuttato.
Voce fuori campo: “Dovresti smetterla di italianizzare termini di cui la telecronaca British abusa.”
L’Autrice©: “Non sono preoccupata per gli abusi di termini da parte della telecronaca British. Questo weekend non ho sentito pronunciare il termine ‘hammertime’ nemmeno una volta, qualunque cosa esso significhi, ed è stato un salto di qualità non indifferente.”
Kimiiii: “Anch’io ho fatto un salto di qualità non indifferente, anche se sul tacco dodici barcollo come se fossi ubriaco.”
Britney Bitch: “Ma tu sei ubriaco... e io sto per asfaltarti.”
Kimiiii: “What the fuck?! Non osare!”
Britney Bitch: “Sì sì, mi mancano pochi punti per vincere un frullatore gigante e non ho intenzione di farmelo scappare! LIKE A BOOOOOOOOOOSSSSSSSSS, HUGO BOSS!”
Kimiiii: “????????”
Britney Bitch: “What?! Due frullatori giganti?! *______* #EpicWin! Un attimo che li sistemo accanto al fornello. Sìììì, stanno benissimo lì!”
Verstappino: “Posso prenderne uno in prestito?”
Dani Smile: “L’altro lo prendo io!”
Britney Bitch: “Okay, ma non rovinatemeli.”
L’Autrice©: “OH MY HOLY ISTANBUL PARK, CHE COSA STA SUCCEDENDO?!”
Voce fuori campo: “Multi 333! Multi 333! Multi 333!”
L’Autrice©: “WTF?”
Verstappino: “Fammi passare! Io sono l’enfant prodige della squadra!”
Dani Smile: “Ahahahahahah, chi ti credi di essere? Io sono un modello della Mentadent e tu sei il nulla!”
Verstappino: “Quando ti avrò rotto i denti a colpi di frullatore dovrai cambiare mestiere.”
Dani Smile: “Vai a bere il latte con il biberon e non rompere, altrimenti sarò costretto a sfidarti a duello usando i frullatori come spade.”
Verstappino: “Sììììì, il duello con i frullatori!!!11!!!!”
Voce fuori campo: “I frulla tori.”
L’Autrice©: “Se i tori si frullassero a vicenda, questa gara terminerebbe verosimilmente con una doppietta Mercedes e non sono moralmente pronta per tutto ciò.”
Il motore della vettura del Gangster Rapper: “Se io non avessi intenzione di andare a fuoco tra due secondi contati, questa gara terminerebbe verosimilmente con una vittoria, ma sto già bruciando e tra poco sarà necessario l’intervento di Kovalainen in versione pompiere.”
Il Gangaster Rapper: “NOOOOOOOOOOOOHHHHHHHHHHHH! NOOOOOOOOOOOOOOOOHHHHH! NOOOOOOOOOOOHHHHHHHHHHHH!”
Voce fuori campo: “Virtual safety car. Tutti ai box! Intanto Gutiiii perde una gomma ma giustamente nessuno se lo fila.”
Verstappino: “Noooooooohhhhh, mentre io sto qui a guardare il retrotreno di Dani Smile perdo tempo. A proposito, bel retrotreno. Però era molto più bello prima, quando su mescola hard portava un perizoma tigrato, mentre adesso su mescola soft si è messo i mutandoni di Bridget Jones.”
Kimiiii: “In tutto ciò, la notizia più importante è che sono quarto, ma Britney Bitch perderà dieci secondi per andare a recuperare i suoi frullatori e se non riuscirà a recuperare altri quattro secondi su di me andrò sul podio procacciandomi finalmente una bottiglia di champagne.”
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...Cinque minuti più tardi: “Okay, ho capito, niente champagne, nobody loves me.”
Nel frattempo, per la prima volta da quando era iniziato il gran premio, la situazione si avviava verso la calma e ho avuto tempo per dare un’occhiata a chi altro ci fosse in top-ten.
C’era Bo77as.
C’erano le Force India e le McLaren in ordine sparso.
C’era Jolly Palmahhhh.
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...Sì sì, proprio così, c’era Jolly Palmahhhh e credo che questo sia stato uno dei momenti più suggestivi e memorabili del campionato. Ora rimango in paziente attesa del primo punto stagionale dello scoiattolo nerd. Sarebbe bello se arrivasse al gran premio del Messico.

Concludo facendo una menzione al commento alla gara che ho sentito lunedì mattina alla radio, in un programma in cui generalmente si parla di musica o di gossip e in cui in ogni frase lo speaker inserisce il termine “olé” o “yeppa”.
La sua sintesi della gara è stata piuttosto minuziosa e accurata, qualcosa che suonava come: ci sono state polemiche tra Verstappen e Vettel che protagonisti di un incidente non se la sono mandata a dire, mentre Hamilton ha rotto il motore e si è lamentato che con tanti motori Mercedes, non so quanti sono sei o otto, proprio lui l’ha rotto, mentre Rosberg che è arrivato terzo allunga in classifica, gara sfortunata per la Ferrari che con il quarto posto di Raikkonen è rimasta giù dal podio.
Ci ho riflettuto per qualche istante.
Mi sono chiesta che cosa non tornasse in questo resoconto.
Oh, giusto, detta così pare che questa gara non l’abbia vinta nessuno!
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...A proposito di Dani Smile, mi sono resa conto di quanto questo pilota abbia qualcosa di diverso da tutti gli altri. È riuscito più di una volta a sovvertire l’ordine naturale delle cose e ho anche un po’ di paura nello scrivere le seguenti affermazioni, perché potrebbero essere male interpretate. Facciamo quindi un piccolo disclaimer: sono felicissima che Dani Smile sia riuscito a vincere un gran premio e potrei affermare senza mezzi termini che, se devo scegliere un vincitore preferito tra i quattro piloti che hanno vinto delle gare quest’anno, sceglierei lui a occhi chiusi; ho inoltre ormai archiviato definitivamente l’epoca in cui mi faceva venire l’orticaria prevalentemente per il suo status privilegiato.
Status privilegiato, vi chiederete. Cosa vuole dire?
Essenzialmente vuole dire che, nel corso della gara, Dani Smile ha:
> mantenuto di forza la propria posizione sul compagno di squadra, nonostante quest’ultimo fosse su gomme più fresche, fosse più veloce e ci sia qualcuno che azzarda che ciò che Dani Smile ha fatto sia stato ignorare un ordine di scuderia;
> atteso pazientemente che il motore di chi gli stava davanti andasse a fuoco, ereditandone la leadership;
> ha fatto tutto questo al volante di una Redbull.
Questa è la prima volta nella storia dell’umanità in cui vedo un pilota Redbull che ha potenzialmente ignorato un ordine di scuderia e vinto anche e soprattutto grazie a un ritiro altrui sentendo esternazioni di gioia anziché la storiella del vincere per culo e non per merito rendendo il mondiale falsato. Non so che cos’abbia fatto Dani Smile di particolarmente eccezionale per conquistarsi questo riconoscimento, ma quello che conta è che se lo sia conquistato e ciò è destinato a fare la storia.

Arrivati a questo punto siamo in dirittura d’arrivo, ma il commento merita di essere ulteriormente approfondito con il risultato e con i commenti che finora non ho fatto.

1. Daniel Ricciardo - Redbull  
L’aspetto più importante della sua vittoria è che subito dopo si è messo a trolleggiare like a boss. Tutto è iniziato ancora prima di salire sul podio, mentre dietro di lui Rosberg ha chiesto a Verstappen cosa fosse successo alla partenza. Ho visto Verstappen infervorarsi e ho avuto l’impressione, per un attimo, che fossimo sul punto di assistere a una scena del tipo “prova a imparare”, per poi rendermi conto che secondo Verstappen chi doveva provare a imparare era Vettel. Dani Smile, in quel momento, era girato verso la telecamera e rideva da solo, dando l’impressione di ridere per quello che stava succedendo dietro. Poi, sul podio, ha bevuto champagne da una scarpa e, dalla stessa scarpa, l’ha fatto bere a Horner. E a Verstappen. E a Rosberg. A quel punto Webber, arrivato sul podio per le interviste di rito, gli ha strappato di mano la scarpa e l’ha buttata giù, informandolo che non sarebbe stato il prossimo.
2. Max Verstappen - Redbull
Dopo un gran premio come questo, la mia speranza è di rivederlo sul podio nel gran premio degli Stati Uniti, allo scopo di vedere se gli sarà concesso bere champagne o no, nonostante non abbia ancora raggiunto la drinking age.
3. Nico Rosberg - Mercedes
In conferenza stampa, mentre si parlava del gusto dello champagne versato in una scarpa, qualcuno gli ha chiesto testualmente, riferendosi al suo commento schifato, se fosse la prima volta che beveva champagne dalla scarpa di un altro. È stata una delle domande più culturalmente elevate che io abbia sentito negli ultimi mesi.
4. Kimi Raikkonen - Ferrari
[Non oso immaginare cosa sarebbe accaduto se fosse stato sul podio... Dani Smile gli avrebbe offerto una scarpa piena di champagne?] ---> Copia.
5. Valtteri Bottas - Williams
---> Incolla.
6. Sergio Perez - Force India
Nessuno se n’è accorto, ma è arrivato sesto. Nel corso del weekend è stato anche ufficializzato che rimarrà con la Force India per un altro anno.
7. Fernando Alonso - McLaren
È arrivato settimo!!!111!!!111! Qualcuno se n’è accorto.
8. Nico Hulkenberg - Force India
È arrivato dietro a Checo un’altra volta, qualcuno se n’è accorto e l’ha scritto sui social e a quel punto sono scappata a gambe levate perché avevo paura delle risposte che avrei potuto leggere.
9. Jenson Button - McLaren
Ha festeggiato il 300° facendo punti! #EpicWin.
10. Jolyon Palmer - Renault
JOLLYYYYY PALMAHHHHH! <3 Finalmente un punto!!!!1!!!!11!!!!
11. Carlos Sainz - Toro Rosso
La Toro Rosso è in caduta libera. Quello che cade di meno continua comunque ad essere lui. Nel corso di questo weekend, però, non ho sentito rumor che lo riguardano.
12. Marcus Ericsson - Sauber
Il suo settimo posto provvisorio mi ha estasiata, in un primo momento. Mi sembra più reattivo che ai tempi della Caterham. Dettagli random: a Sepang ci è giunto pieno di fasciature, dopo una caduta in bicicletta causata dall’investimento di un pollo che, stando a quanto dichiarato dallo stesso Ericsson, è uscito invece illeso dall’incidente.
13. Felipe Massa - Williams
Quando Hamilton ha dichiarato qualcosa che suonava con “con tutti i motori Mercedes, proprio il mio?” tutti hanno interpretato quelle parole come “Complotto!!111!!!111!!”. Solo io le ho interpretate come: “per la legge dei grandi numeri, se un motore Mercedes esplode dovrebbe essere quello di Massa che attira le disgrazie allo stesso modo in cui le mie foto attirano la gente su Snapchat, invece del mio”, a quanto pare. È un’interpretazione che si addice molto di più a un commento a un gran premio.
14. Daniil Kvyat - Toro Rosso
La Toro Rosso è in caduta libera, dicevo.
15. Pascal Wehrlein - Manor
Werly > Oki. Per la prima volta dopo vari gran premi mi sono resa conto di quanto ciò non è che mi soddisfi al cento per cento.
16. Esteban Ocon - Manor
Sì, l’Oki è pittoresco, bisogna ammetterlo.
RIT. Felipe Nasr - Sauber
Ogni campionato ha bisogno di un Felipe stempiato che incurante della stempiatura continua a sistemarsi i capelli in modo da farli sembrare più folti. Sfortunatamente per la breve durata dei suoi capelli, l’avremo anche il prossimo anno.
RIT. Lewis Hamilton - Mercedes
Prima del weekend ha pubblicato su Snapchat una foto in cui indossava un paio di pantaloni attillati (quei pantaloni erano naturalmente l’unico indumento che indossava) e in mezzo alle gambe aveva un pacco abbastanza consistente. Ciò nonostante su Tumblaaaahhhh qualcuno l’ha criticato per le dimensioni, facendomi sorgere il dubbio che le Tumblr Girlz abbiano standard molto elevati. Nello scontro intestino con il compagno di squadra, che nel corso del weekend ha pubblicato qualcosa come una ventina di foto sul suo Instagram, ne è uscito indubbiamente vincente, perché catalizzare l’attenzione delle Tumblr Girlz è un must. Il suo weekend è finito con un tocco di stile non indifferente: le calze che arrivano a metà polpaccio abbinate ai pantaloncini erano abbastanza da facepalm.
RIT. Esteban Gutiérrez - Haas
Noooooohhhhh, il mio scoiattolino. Ç_ç
RIT. Kevin Magnussen - Renault
Lui è andato a parcheggiare ai box, con la vettura rimasta danneggiata nell’incidente iniziale.
RIT. Romain Grosjean - Haas
Di lui mi pare di avere già parlato.
RIT. Sebastian Vettel - Ferrari
Non ho capito se le polemiche con Verstappino ci siano state davvero o se siano state ingigantite dallo speaker della radio. Quello che ho capito è che ho le idee confuse: perfino su Twitter siamo passati da “è tutta colpa di Rosberg” a “è tutta colpa di Verstappen” così, da un momento all’altro, e pare che l’unico non colpevole sia lui. I commissari che gli hanno appioppato tre posizioni di retrocessione sulla griglia di partenza del prossimo gran premio sembrano pensarla diversamente.