martedì 4 ottobre 2016

Commento al Gran Premio della Malesia: Sepang, 30-02 Settembre/Ottobre 2016

QUALIFICHE + GARA

C’era una volta il Gran Premio della Malesia in marzo/aprile.
C’era una volta il Gran Premio della Malesia che rischiava di svolgersi sotto temporali monsonici.
C’è tuttora, ma quest’anno è stato piazzato in ottobre come avveniva ai vecchi tempi, dove per vecchi tempi intendo dire che, l’ultima volta che avvenne in ottobre, era il 2001. Ci fu una doppietta Ferrari, tra parentesi. Ci fu un temporale monsonico. Quest’anno era prevista pioggia sia per il sabato sia per la domenica, ma né in qualifica né in gara se n’è vista una sola goccia e, in tutta sincerità, credo che non se ne sia sentita la mancanza, perché di cose da commentare ce n’erano anche troppe, la pioggia sarebbe stata un surplus non richiesto.
È chiaro e cristallino che gran parte del commento che mi accingo a scrivere è del tutto inutile, ma non ho intenzione di lasciare cadere nel dimenticatoio quei ventuno piloti messi lì a fare da contorno e di dedicare tutte le mie attenzioni al vero eroe della giornata... anche perché quello non se l’è filato nessuno nemmeno su Tumblaaahhhhh e se c’è Tumblaaaahhhhh che non prende in considerazione neanche da lontano Jolly Palmahhhh che ha gli occhi azzurri talmente azzurri che ricordano vagamente quelli di Cevert, chi sono io per sovvertire l’ordine naturale delle cose?
L’ordine naturale delle cose non è sovvertibile.
O meglio, non lo è in assenza di cause di forza maggiore.
In cause di forza maggiore tutto può succedere.
...
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Tutto.
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...
...
Non esageriamo, adesso.
C’è sempre un limite a quello che può succedere e a quello che non può succedere e, nella patria natale di Alex Yoong (il Sommo Yoong), ne abbiamo avuto le prove.
Voce fuori campo: “Autrice©, perché non fai un commento più normale? È stato un weekend ricco di tegami, frullatori e grigliate, oltre che di virtual safety car e di palme ricolme di banane. Perché non racconti del fatto che tante emozioni di prima mattina fanno male?”
Oh, giusto, il Gran Premio della Malesia ha aperto la stagione dei gran premi di prima mattina. In realtà le nove non sarebbero esattamente “prima mattina”, ma quando passi tutta la settimana iniziando a lavorare alle 11.30 hai un’idea diversa di che cosa sia la “prima mattina” rispetto all’epoca in cui ti alzavi alle sei per andare all’università o in cui ti alzavi alle sette per iniziare a lavorare alle otto e mezza di mattina.
Tra l’altro non ho capito molto bene come fosse strutturato il weekend: le qualifiche le hanno fatte quando qui erano le undici, la gara quando qui erano le nove. Ciò è molto strano e necessiterebbe un vasto approfondimento, ma ci sono cose più serie di cui dobbiamo occuparci, per esempio i 300 gran premi in carriera di Jenson Button. Obiettivamente sì, parlare della partenza della gara è interessante, ma prima della partenza c’è un mondo e di questo mondo ne fa parte, almeno per il momento, anche il nostro tanto amato Jensinho.
A proposito di Jensinho, vinse il suo duecentesimo gran premio in carriera, in Ungheria nel 2011 e lo festeggiò in concomitanza con il centesimo gran premio in carriera di Rosberg (in quello stesso gran premio quest’ultimo fu al centro di una delle più pittoresche osservazioni di sempre, che recitava testualmente: “Schumacher, no è Rosberg, è stato superato da Alonso, no è Massa”). Mi aspettavo che i due celebrassero i 300 e i 200 nello stesso gran premio invece no, Jensinho ha dovuto attendere fino al gran premio della Malesia perché pare che nel frattempo abbia saltato il gran premio del Bahrein 2015. In realtà in quel gran premio non si qualificò ma fu ammesso alla gara, in cui non riuscì a partire. Non è un evento a cui non ha preso parte, è semplicemente un evento in cui non è riuscito a prendere parte alla gara. Quando capitò a loro, Barrichello e Schumacher fecero i 300 senza scalare i gran premi in cui non erano apparsi in griglia, che se non vado errata erano due DNS e un DNQ per Barrichello e uno o due DNS per Schumacher. Questi conteggi mi confondono le idee. Adesso mi verrebbe da chiedermi se quando Button festeggiò i 200 fosse incluso il DNS di Indy 2005 oppure no. Che brutta cosa avere questi dubbi quando hai un commento a un gran premio da scrivere...

Va beh, occupiamoci di Jensinho, ma facciamolo come si deve. Jensinho al sabato ha dato il meglio di sé ed è riuscito a varcare la gloriosa soglia della top ten in qualifica! *inchino*
Chi se la passava peggio, in quel momento, era Ferniiii, che se ne stava andando a casa con un bellissimo set di tegami. In totale ce n’erano quarantacinque... Ah, no, niente tegami, erano soltanto quarantacinque posizioni di retrocessione. Detto così, tra l’altro, suona molto comico: SOLTANTO quarantacinque. Beh, tutto sommato è vero, l’altra volta erano sessanta, che batterono vistosamente le cinquantacinque(?) posizioni di retrocessione conquistate dal Gangster Rapper nella stessa occasione.
A proposito, cos’è questa strana attrazione gravitazionale osservabile tra i motori di Ferniiii e del Gangster Rapper? Personalmente inizio ad avere paura. Non è che Feliiii sta facendo il malocchio a entrambi? Io, se fossi in loro, andrei a nascondermi dentro al box della Caterham. Ah, già, è da tempo immemore che non esiste più la Caterham.
Non esiste la Caterham, però ci sono le Manor e ogni tanto Werly va in top-ten. Stavolta no, non è accaduto nulla di particolarmente spettacolare, senza eccessivi colpi di scena e stravolgimenti, quindi gli ultimi erano ultimi, i primi erano primi e il telecronista British stava dando prova del suo glorioso potere gufico, quando non era impegnato a idolatrare il Gangster Rapper e Jensinho. Sfortunatamente si concedeva qualche piccola pausa, dilettandosi in altre perle.
Il telecronista: “Britney Bitch ha fatto un tempo scadente in Q2, quindi Sebbiiii gli passerà davanti in Q3.”
Voce fuori campo: “Di grazia, mi è concesso di sapere da quando i tempi della Q2 stilano la classifica della Q3? Ma soprattutto, le Redbull non sono contemplate in questo universo?”
Il telecronista: “No.”
Voce fuori campo: “Buono a sapersi.”
Sebbiiii: “Ehi, aspetta, la Q3 è ormai finita. Io sono quinto.”
Il telecronista: “Okay, riprendiamo a parlare delle cose che contano davvero, per esempio il fatto che, se la Mercedes farà doppietta, vincerà il titolo costruttori. Perfetto, ho registrato questa frase e ora la manderò in onda settantacinque volte di seguito, qualora a qualcuno fosse sfuggito.”
In Mercedes dovevano essere sicuri di avere il coltello dalla parte del manico, ma più che un coltello in quel momento serviva un cornetto portafortuna.
Kimiiii: “Invece a me piacerebbe di più un cornetto Algida.”
Voce fuori campo: “Come osi?! Tu ti nutri solo di cremini, non puoi mangiare un cornetto così come se niente fosse! Non fa parte della tua dieta! Vuoi rimanere intossicato con due settimane di ritardo? Non ci pensare nemmeno.”
Quelli della Mercedes, comunque, hanno deciso di ignorare tutte le trollface già appostate lì intorno. Non è chiaro quante ce ne fossero, probabilmente diciannove. Il diciannove potrebbe essere considerato il numero del malaugurio, in quanto investito dall’aura gufica del Gufo di Interlagos.
Voce fuori campo: “Autrice©, la smetti di sparare scemenze e ti concentri su quello che è accaduto lungo le anguste stradine del Principato di Baku, al confine tra il Messico e il Turchia?”
L’Autrice©: “Fuck the what?”
Voce fuori campo: “Niente, lascia stare, è giunto il momento di andare avanti e di posizionare le vetture sulla griglia di partenza.”
Feliiii: “Help me! La rana mi ha sabotato la macchina e ora non si accende più!”
Voce fuori campo: “Sei sicuro che sia stata una rana?”
Feliiii: “No. Sento odore di Venezuela nell’aria. Probabilmente è Pastorone che guardando il gran premio da casa ha pronosticato che oggi sarei salito sul podio.”
Il telecronista: “Oh, giusto. Qui Feliiii non è mai salito sul podio e, siccome questa è l’ultima occasione, si può dedurre che difficilmente riuscirà mai a salirci dopo questa disavventura che lo costringerà a partire della pitlane, prontamente ignorato da tutti, me compreso.”
Feliiii: “Certo, perché altrimenti il podio sarebbe stato totalmente alla mia portata.”
Voce fuori campo: “Ovvio! Così come la vittoria è a portata della Ferrari.”
Un fanboy!!11!!!: “Dai che oggi le Mercedes non vincono e vinciamo noi!!!11!!!11!!! Sebbiiii, fai vedere alle Mercedes e alle Redbull chi ha la macchina più resistente!”
Sebbiiii: “LIKE A BOSSSSSSSSSSSSS!”
Dopo una partenza degna di una roulette russa (no, il Kiwi era molto più indietro a raccogliere mirtilli ed era alle prese con Kmag, ma al tifoso medio tutto ciò non importa perché non gli interessano i figonihhhh biondihhhh con le bracciahhhh tatuatehhhh) l’impressione era che la macchina più resistente non fosse esattamente quella di Sebbiiii, che stava ormai cadendo a pezzi.
Verstappino, nel frattempo, stava proseguendo senza troppi intoppi.
Anche Britney Bitch stava proseguendo senza intoppi, se si esclude che in quel momento era più o meno ultimo. No, sto scherzando, non era ultimo, ultimo c’era Feliiii, perché Feliiii aveva bisogno di un tocco di classe per rimanere impresso nella mente dei telespettatori allo stesso modo in cui i team-radio successivi erano destinati a rimanere impressi negli annali della Formula 1.
Tutto è iniziato con Verstappino:
“Help me! Help me! C’è un bad boy in pista che ha fatto una partenza alla ‘hit me Sebby one more time’ e mi sembra doveroso lamentarmene, anche se è andato addosso a un altro!”
“Mi sembra giusto.”
“Sebbiiii è pazzo! Qualcuno dovrebbe chiuderlo in manicomio!”
Poi, dopo una virtual safety car e una terza posizione durata qualcosa come un nanosecondo, è toccato a Checoooo tenere un comizio via radio sulle cose folli che accadono in pista:
“Quando Verstappino ha superato Iceman c’erano ancora le bandiere gialle!”
“E a te cosa te ne frega?”
“Niente, ma pare che farsi i cazzi degli altri vada molto di moda stamattina.”
Voce fuori campo: “Sì, ma solo se stanno davanti, perché più indietro Gutiiii è stato tamponato da Kmag che a sua volta è stato tamponato dal Kiwi ma a nessuno importa niente di tutto ciò, nonostante ci sia di mezzo il kiwi.”
L’Autrice©: “Peccato che non sia più il 2012 e che Grosjiiii non sia più qui a fare danni.”
Grosjiiii: “Ma io ci sono!”
L’Autrice©: “Però non fai danni.”
...
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...10 giri dopo: Grosjiiii è finito in testacoda e si è insabbiato, facendo entrare un’altra virtual safety car, mentre vari piloti random sono rientrati ai box a cambiare gomme. Tra quelli che stavano davanti spicca Verstappino perché è stato l’uno dei piloti che c’erano davanti a fermarsi, tra quelli che stavano dietro spicca Britney Bitch perché tra i piloti che stavano dietro era l’unico che veniva preso in considerazione.
Britney Bitch: “A proposito, che effetto faccio con corpetto di pelle borchiato, reggicalze e tacco dodici? Posso andare a posare per il calendario Pirelli?”
Voce fuori campo: “No, Autriceeeee©, smettila con queste battute squallide sulle mescole hard.”
L’Autrice©: “Va bene. Sono molto sollevata dal fatto che Verstappino sia sulle soft in questo momento. Lui è un bambino piccolo, qualcuno gli metta in bocca un ciuccio.”
A proposito di Verstappino, nel venerdì delle prove libere ha compiuto diciannove anni. Però è e resterà sempre un poppante! U.U
Quello che conta, comunque, è che una volta dopo essere tornato in pista ha iniziato a girare su dei tempi degni di nota e a recuperare al punto tale che era chiaro che avrebbe undercuttato perfino il Gangster Rapper, ma era altrettanto chiaro che il Gangster Rapper, così come Dani Smile e Iceman, avrebbe fatto un pitstop in meno.
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...Venti minuti di fatti random.
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...Aaaawwww, Sonyericsson settimo! *-*
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...Sarebbe bellissimo se arrivasse in quella posizione... Oh, aspetta, deve ancora fermarsi?!
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...
...
...Ci sono stati momenti molto deludenti. Il momento più deludente di tutti è accaduto non so bene quando, ma ricordo di avere visto Britney Bitch negli scarichi dell’Oki. Ecco, in quel momento lo streaming è saltato e quando un paio di minuti più tardi mi sono nuovamente sintonizzata sul gran premio Britney Bitch aveva abbandonato l’Oki al proprio destino già da un po’.
Dato che quei due minuti che mi sono persa posso immaginarmeli come voglio, mi auguro fortemente che l’Oki abbia cercato di riprendersi la posizione. Sarebbe stata la scena più pittoresca di tutti i tempi, ma dubito fortemente che sia accaduta. In compenso l’Oki, che fino a questo momento non mi ero filata neanche di striscio, ha coronato la propria gara con alcune azioni memorabili:
> in partenza era risalito fino alla decima posizione e a un certo punto è stato addirittura ottavo;
> ha vinto il premio Pastorone d’Oro, per essere stato penalizzato DUE VOLTE per due eccessi di velocità nella pitlane;
> è stato protagonista di un duello epico con Werly, duello epico che purtroppo l’Oki ha perso... lo so, ci sono poche soddisfazioni nella vita.

Tornando indietro ai venti minuti di fatti random, davanti sono andati ai box, credo che abbiano montato le soft(?), poi anche Verstappino c’è tornato infine, a metà gara inoltrata, Britney Bitch è andato a cambiarsi scarpe ed è rimasto sul tacco dodici.
Tacco dodici anche per Kimiiii, che è rientrato esattamente un giro dopo nonostante avesse le gomme più fresche, tanto che il Gangster Rapper e Dani Smile sono rimasti fuori ancora per un po’, per non essere undercuttato.
Voce fuori campo: “Dovresti smetterla di italianizzare termini di cui la telecronaca British abusa.”
L’Autrice©: “Non sono preoccupata per gli abusi di termini da parte della telecronaca British. Questo weekend non ho sentito pronunciare il termine ‘hammertime’ nemmeno una volta, qualunque cosa esso significhi, ed è stato un salto di qualità non indifferente.”
Kimiiii: “Anch’io ho fatto un salto di qualità non indifferente, anche se sul tacco dodici barcollo come se fossi ubriaco.”
Britney Bitch: “Ma tu sei ubriaco... e io sto per asfaltarti.”
Kimiiii: “What the fuck?! Non osare!”
Britney Bitch: “Sì sì, mi mancano pochi punti per vincere un frullatore gigante e non ho intenzione di farmelo scappare! LIKE A BOOOOOOOOOOSSSSSSSSS, HUGO BOSS!”
Kimiiii: “????????”
Britney Bitch: “What?! Due frullatori giganti?! *______* #EpicWin! Un attimo che li sistemo accanto al fornello. Sìììì, stanno benissimo lì!”
Verstappino: “Posso prenderne uno in prestito?”
Dani Smile: “L’altro lo prendo io!”
Britney Bitch: “Okay, ma non rovinatemeli.”
L’Autrice©: “OH MY HOLY ISTANBUL PARK, CHE COSA STA SUCCEDENDO?!”
Voce fuori campo: “Multi 333! Multi 333! Multi 333!”
L’Autrice©: “WTF?”
Verstappino: “Fammi passare! Io sono l’enfant prodige della squadra!”
Dani Smile: “Ahahahahahah, chi ti credi di essere? Io sono un modello della Mentadent e tu sei il nulla!”
Verstappino: “Quando ti avrò rotto i denti a colpi di frullatore dovrai cambiare mestiere.”
Dani Smile: “Vai a bere il latte con il biberon e non rompere, altrimenti sarò costretto a sfidarti a duello usando i frullatori come spade.”
Verstappino: “Sììììì, il duello con i frullatori!!!11!!!!”
Voce fuori campo: “I frulla tori.”
L’Autrice©: “Se i tori si frullassero a vicenda, questa gara terminerebbe verosimilmente con una doppietta Mercedes e non sono moralmente pronta per tutto ciò.”
Il motore della vettura del Gangster Rapper: “Se io non avessi intenzione di andare a fuoco tra due secondi contati, questa gara terminerebbe verosimilmente con una vittoria, ma sto già bruciando e tra poco sarà necessario l’intervento di Kovalainen in versione pompiere.”
Il Gangaster Rapper: “NOOOOOOOOOOOOHHHHHHHHHHHH! NOOOOOOOOOOOOOOOOHHHHH! NOOOOOOOOOOOHHHHHHHHHHHH!”
Voce fuori campo: “Virtual safety car. Tutti ai box! Intanto Gutiiii perde una gomma ma giustamente nessuno se lo fila.”
Verstappino: “Noooooooohhhhh, mentre io sto qui a guardare il retrotreno di Dani Smile perdo tempo. A proposito, bel retrotreno. Però era molto più bello prima, quando su mescola hard portava un perizoma tigrato, mentre adesso su mescola soft si è messo i mutandoni di Bridget Jones.”
Kimiiii: “In tutto ciò, la notizia più importante è che sono quarto, ma Britney Bitch perderà dieci secondi per andare a recuperare i suoi frullatori e se non riuscirà a recuperare altri quattro secondi su di me andrò sul podio procacciandomi finalmente una bottiglia di champagne.”
...
...
...
...
...Cinque minuti più tardi: “Okay, ho capito, niente champagne, nobody loves me.”
Nel frattempo, per la prima volta da quando era iniziato il gran premio, la situazione si avviava verso la calma e ho avuto tempo per dare un’occhiata a chi altro ci fosse in top-ten.
C’era Bo77as.
C’erano le Force India e le McLaren in ordine sparso.
C’era Jolly Palmahhhh.
...
...
...Sì sì, proprio così, c’era Jolly Palmahhhh e credo che questo sia stato uno dei momenti più suggestivi e memorabili del campionato. Ora rimango in paziente attesa del primo punto stagionale dello scoiattolo nerd. Sarebbe bello se arrivasse al gran premio del Messico.

Concludo facendo una menzione al commento alla gara che ho sentito lunedì mattina alla radio, in un programma in cui generalmente si parla di musica o di gossip e in cui in ogni frase lo speaker inserisce il termine “olé” o “yeppa”.
La sua sintesi della gara è stata piuttosto minuziosa e accurata, qualcosa che suonava come: ci sono state polemiche tra Verstappen e Vettel che protagonisti di un incidente non se la sono mandata a dire, mentre Hamilton ha rotto il motore e si è lamentato che con tanti motori Mercedes, non so quanti sono sei o otto, proprio lui l’ha rotto, mentre Rosberg che è arrivato terzo allunga in classifica, gara sfortunata per la Ferrari che con il quarto posto di Raikkonen è rimasta giù dal podio.
Ci ho riflettuto per qualche istante.
Mi sono chiesta che cosa non tornasse in questo resoconto.
Oh, giusto, detta così pare che questa gara non l’abbia vinta nessuno!
...
...
...
...A proposito di Dani Smile, mi sono resa conto di quanto questo pilota abbia qualcosa di diverso da tutti gli altri. È riuscito più di una volta a sovvertire l’ordine naturale delle cose e ho anche un po’ di paura nello scrivere le seguenti affermazioni, perché potrebbero essere male interpretate. Facciamo quindi un piccolo disclaimer: sono felicissima che Dani Smile sia riuscito a vincere un gran premio e potrei affermare senza mezzi termini che, se devo scegliere un vincitore preferito tra i quattro piloti che hanno vinto delle gare quest’anno, sceglierei lui a occhi chiusi; ho inoltre ormai archiviato definitivamente l’epoca in cui mi faceva venire l’orticaria prevalentemente per il suo status privilegiato.
Status privilegiato, vi chiederete. Cosa vuole dire?
Essenzialmente vuole dire che, nel corso della gara, Dani Smile ha:
> mantenuto di forza la propria posizione sul compagno di squadra, nonostante quest’ultimo fosse su gomme più fresche, fosse più veloce e ci sia qualcuno che azzarda che ciò che Dani Smile ha fatto sia stato ignorare un ordine di scuderia;
> atteso pazientemente che il motore di chi gli stava davanti andasse a fuoco, ereditandone la leadership;
> ha fatto tutto questo al volante di una Redbull.
Questa è la prima volta nella storia dell’umanità in cui vedo un pilota Redbull che ha potenzialmente ignorato un ordine di scuderia e vinto anche e soprattutto grazie a un ritiro altrui sentendo esternazioni di gioia anziché la storiella del vincere per culo e non per merito rendendo il mondiale falsato. Non so che cos’abbia fatto Dani Smile di particolarmente eccezionale per conquistarsi questo riconoscimento, ma quello che conta è che se lo sia conquistato e ciò è destinato a fare la storia.

Arrivati a questo punto siamo in dirittura d’arrivo, ma il commento merita di essere ulteriormente approfondito con il risultato e con i commenti che finora non ho fatto.

1. Daniel Ricciardo - Redbull  
L’aspetto più importante della sua vittoria è che subito dopo si è messo a trolleggiare like a boss. Tutto è iniziato ancora prima di salire sul podio, mentre dietro di lui Rosberg ha chiesto a Verstappen cosa fosse successo alla partenza. Ho visto Verstappen infervorarsi e ho avuto l’impressione, per un attimo, che fossimo sul punto di assistere a una scena del tipo “prova a imparare”, per poi rendermi conto che secondo Verstappen chi doveva provare a imparare era Vettel. Dani Smile, in quel momento, era girato verso la telecamera e rideva da solo, dando l’impressione di ridere per quello che stava succedendo dietro. Poi, sul podio, ha bevuto champagne da una scarpa e, dalla stessa scarpa, l’ha fatto bere a Horner. E a Verstappen. E a Rosberg. A quel punto Webber, arrivato sul podio per le interviste di rito, gli ha strappato di mano la scarpa e l’ha buttata giù, informandolo che non sarebbe stato il prossimo.
2. Max Verstappen - Redbull
Dopo un gran premio come questo, la mia speranza è di rivederlo sul podio nel gran premio degli Stati Uniti, allo scopo di vedere se gli sarà concesso bere champagne o no, nonostante non abbia ancora raggiunto la drinking age.
3. Nico Rosberg - Mercedes
In conferenza stampa, mentre si parlava del gusto dello champagne versato in una scarpa, qualcuno gli ha chiesto testualmente, riferendosi al suo commento schifato, se fosse la prima volta che beveva champagne dalla scarpa di un altro. È stata una delle domande più culturalmente elevate che io abbia sentito negli ultimi mesi.
4. Kimi Raikkonen - Ferrari
[Non oso immaginare cosa sarebbe accaduto se fosse stato sul podio... Dani Smile gli avrebbe offerto una scarpa piena di champagne?] ---> Copia.
5. Valtteri Bottas - Williams
---> Incolla.
6. Sergio Perez - Force India
Nessuno se n’è accorto, ma è arrivato sesto. Nel corso del weekend è stato anche ufficializzato che rimarrà con la Force India per un altro anno.
7. Fernando Alonso - McLaren
È arrivato settimo!!!111!!!111! Qualcuno se n’è accorto.
8. Nico Hulkenberg - Force India
È arrivato dietro a Checo un’altra volta, qualcuno se n’è accorto e l’ha scritto sui social e a quel punto sono scappata a gambe levate perché avevo paura delle risposte che avrei potuto leggere.
9. Jenson Button - McLaren
Ha festeggiato il 300° facendo punti! #EpicWin.
10. Jolyon Palmer - Renault
JOLLYYYYY PALMAHHHHH! <3 Finalmente un punto!!!!1!!!!11!!!!
11. Carlos Sainz - Toro Rosso
La Toro Rosso è in caduta libera. Quello che cade di meno continua comunque ad essere lui. Nel corso di questo weekend, però, non ho sentito rumor che lo riguardano.
12. Marcus Ericsson - Sauber
Il suo settimo posto provvisorio mi ha estasiata, in un primo momento. Mi sembra più reattivo che ai tempi della Caterham. Dettagli random: a Sepang ci è giunto pieno di fasciature, dopo una caduta in bicicletta causata dall’investimento di un pollo che, stando a quanto dichiarato dallo stesso Ericsson, è uscito invece illeso dall’incidente.
13. Felipe Massa - Williams
Quando Hamilton ha dichiarato qualcosa che suonava con “con tutti i motori Mercedes, proprio il mio?” tutti hanno interpretato quelle parole come “Complotto!!111!!!111!!”. Solo io le ho interpretate come: “per la legge dei grandi numeri, se un motore Mercedes esplode dovrebbe essere quello di Massa che attira le disgrazie allo stesso modo in cui le mie foto attirano la gente su Snapchat, invece del mio”, a quanto pare. È un’interpretazione che si addice molto di più a un commento a un gran premio.
14. Daniil Kvyat - Toro Rosso
La Toro Rosso è in caduta libera, dicevo.
15. Pascal Wehrlein - Manor
Werly > Oki. Per la prima volta dopo vari gran premi mi sono resa conto di quanto ciò non è che mi soddisfi al cento per cento.
16. Esteban Ocon - Manor
Sì, l’Oki è pittoresco, bisogna ammetterlo.
RIT. Felipe Nasr - Sauber
Ogni campionato ha bisogno di un Felipe stempiato che incurante della stempiatura continua a sistemarsi i capelli in modo da farli sembrare più folti. Sfortunatamente per la breve durata dei suoi capelli, l’avremo anche il prossimo anno.
RIT. Lewis Hamilton - Mercedes
Prima del weekend ha pubblicato su Snapchat una foto in cui indossava un paio di pantaloni attillati (quei pantaloni erano naturalmente l’unico indumento che indossava) e in mezzo alle gambe aveva un pacco abbastanza consistente. Ciò nonostante su Tumblaaaahhhh qualcuno l’ha criticato per le dimensioni, facendomi sorgere il dubbio che le Tumblr Girlz abbiano standard molto elevati. Nello scontro intestino con il compagno di squadra, che nel corso del weekend ha pubblicato qualcosa come una ventina di foto sul suo Instagram, ne è uscito indubbiamente vincente, perché catalizzare l’attenzione delle Tumblr Girlz è un must. Il suo weekend è finito con un tocco di stile non indifferente: le calze che arrivano a metà polpaccio abbinate ai pantaloncini erano abbastanza da facepalm.
RIT. Esteban Gutiérrez - Haas
Noooooohhhhh, il mio scoiattolino. Ç_ç
RIT. Kevin Magnussen - Renault
Lui è andato a parcheggiare ai box, con la vettura rimasta danneggiata nell’incidente iniziale.
RIT. Romain Grosjean - Haas
Di lui mi pare di avere già parlato.
RIT. Sebastian Vettel - Ferrari
Non ho capito se le polemiche con Verstappino ci siano state davvero o se siano state ingigantite dallo speaker della radio. Quello che ho capito è che ho le idee confuse: perfino su Twitter siamo passati da “è tutta colpa di Rosberg” a “è tutta colpa di Verstappen” così, da un momento all’altro, e pare che l’unico non colpevole sia lui. I commissari che gli hanno appioppato tre posizioni di retrocessione sulla griglia di partenza del prossimo gran premio sembrano pensarla diversamente.

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Milly Sunshine