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lunedì 30 settembre 2024

Sergio Perez non si ritira!

Di recente un giornalista inglese - John Saward, lo stesso che anni fa aveva "previsto" il passaggio di Romain Grosjean alla Ferrari, ha affermato che Checo Perez sarebbe sul punto di annunciare il proprio ritiro dalla Formula 1, pare a fine stagione. Come potenziale sostituto si è fatto anche il di Oscar Piastri.
Perez ha reagito nella giornata di ieri pubblicando un meme di Leonardo Di Caprio che dice "I'm not retiring". Tutto risolto... ma sarà davvero così? Andiamo ad analizzare il post e il potenziale messaggio subliminale è davvero interessante!

Il video dura sedici secondi, un potenziale richiamo all'anno 2016. E chi è il pilota sosia di Di Caprio? Nientemeno che Nico Rosberg, campione del mondo 2016, celebre per essersi ritirato una volta terminata la stagione! Checo, stai cercando di dirci qualcosa? :-PPP
Ma soprattutto... Di Caprio nel 2016 ha finalmente ottenuto l'Oscar. Checo, stai nuovamente cercando di dirci qualcosa, stavolta su Piastri? :-PPPPP

[Post scritto just for fun, ma qualora qualche mia allusione dovesse avverarsi ne sarò molto fiera.]

venerdì 13 ottobre 2023

Jenson Button e Nico Rosberg, due campioni del mondo da rimuovere dalla memoria collettiva

IL TITOLO NON VUOLE ESSERE CLICKBAIT, SOLO SARCASTICO

Immagina di essere Jenson Button. Immagina che la McLaren abbia bussato alla tua porta quando eri campione del mondo, immagina di avere accettato di affiancare Lewis Hamilton - il *loro* campione del mondo - quando il grande pubblico non credeva in te e quando personalità del motorsport ti chiamavano "paracarro". Immagina di avere ribaltato le aspettative, di non avere sfigurato, di avere vissuto quei tre anni con Hamilton chiudendo con un confronto equo. Immagina di avere vinto otto gran premi con il team di Woking, di avere ottenuto nel 2012 quella che per nove anni è stata la ultima loro vittoria.
Immagina di essere stato con loro fino alla fine della tua carriera, di essere tornato one-off quando serviva un pilota, di avere passato anni nelle retrovie, di essere rimasto lì negli anni di declino. E poi arrivano loro, che festeggiano il 500° podio dimenticandosi di te, magari in buona fede, era solo un collage. Però da che quanto mi risulta non sono arrivate né scuse né nulla, ignorato come se non esistessi.

Magari in buona fede, la McLaren, ma dubito che lo stesso discorso possa applicarsi invece al post della Mercedes. Perché a distanza di pochi giorni il team di Brackley festeggiava l'anniversario del mondiale costruttori, risalente al 2014.
Immagina di essere Nico Rosberg e di avere fatto parte del team fin da quando esiste come Mercedes e di esservi rimasto per sette anni, i primi dei quali spesso arrancando e ottenendo risultati di livello quantomeno mediocre.
Immagina di essere rimasto quando, dopo Michael Schumacher, ti hanno affiancato Lewis Hamilton, dandoti il chiaro segnale che per loro non saresti mai stato quello che contava. Immagina di essere colui che nel 2012 ha ottenuto la loro prima pole e la loro prima vittoria.
Immagina di esserci stato da sempre e di avere pure vinto un mondiale con loro, che ai tempi era segno di pregio perché eri il primo pilota tedesco a vincere il mondiale con un'auto tedesca... un mondiale che solo adesso è un peso, perché se non l'avessi vinto tu Hamilton ne avrebbe vinti otto e l'ottavo non lo vincerà mai.
Immagina che nel pubblicare le foto dei festeggiamenti per un mondiale costruttori a cui hai contribuito con vittorie e piazzamenti, di avere sopportato il disonore di apparire ridicolo agli occhi del pubblico in quanto numero due che aveva cercato invano di vincere il mondiale, si mettano a ritagliare la foto, affinché tu non ci sia, come se non fossi mai esistito.


Immagina di essere chiunque altro e che il mondo si indigni perché non sei abbastanza attaccato al team per i suoi standard.
Immagina di essere un pilota stigmatizzato e denigrato se lascia una squadra per un'altra o se la squadra non è al centro dei suoi pensieri.
Immagina di dovere tutto te stesso a un team che un giorno ti cancellerà, non perché tu sia diventato un avversario, ma perché semplicemente non sei figo abbastanza o non sei in linea con la retorica a cui aderiscono al momento...

lunedì 5 giugno 2023

Formula 1 2023: #7 Gran Premio di Spagna - il commento del lunedì

Carissimi lettori, stasera vi propongo il Commento al GP di Spagna, iniziando come al solito con la cronaca scritta per il forum, per poi passare alle riflessioni semiserie, ovvero molto poco serie. Prima di tutto ciò, comunque, vorrei dare un po' di contesto: era il settimo gran premio della stagione e per la prima volta noi che non siamo abbonati alle PayTV abbiamo potuto vedere la gara in diretta.
Era da qualcosa come lo scorso ottobre(?) che non vedevo una diretta e devo ammettere che è stato qualcosa di insolito. Ce ne vorrebbero di più, quattro in un campionato di ventidue eventi con ventotto gare sono poche, a mio parere. Ai tempi della Rai - seppure vedessi all'epoca le gare con altri mezzi - erano nove su diciannove/ venti, una proporzione di gran lunga più ragionevole. Mi accontenterei anche della sola gara in diretta con qualifiche in differita, se solo ce ne fosse qualcuna in più.
Riflessione terminata, è giunto il momento di andare effettivamente avanti, per andare a vivere un evento che qualcuno ha definito noioso per la mancanza di incidenti, quindi di safety car e bandiere rosse che rimescolassero il risultato. Devo ammetterlo, è una faccenda che non capisco, perché questo atteggiamento lo noto anche da persone che un tempo si comportavano da fanboy illuminati vintage. Ovvero da gente che elogiava in tutte le salse gli anni '70 e '80, epoche in cui non entrava mai la safety car, mentre le bandiere rosse in corso d'opera non ribaltavano il risultato, ma generavano un risultato ottenuto per tempi aggregati. Non lo ritengo un passato ideale, ma in confronto a certi finali votati alla caciara di oggi penso sia qualcosa che dovremmo portare nel cuore.
Va bene, fine del discorso strappalacrime. Preoccupiamoci di cose serie: un certo pilota che insegue la vittoria numero 33 era nel box 33 e ha disputato il 33% dei gran premi della storia, visto che ora ce ne sono centocinquanta ogni anno, il che voleva dire che *sicuramente* avrebbe vinto. Poi magari già che c'era avrebbe anche conquistato il suo terzo titolo con una settantina di gare d'anticipo. Andiamo dunque a scoprire se sia accaduto oppure se la Ferrari giunta al Circuit de Catalunya con degli upgrade abbia fatto doppietta impedendogli i suoi sogni di gloria.

CRONACA PER IL FORUM: La qualifica a Montmelò - partita con una bandiera rossa discutibile causa presunta ghiaia in pista - riserva diverse sorprese, in primis Charles Leclerc fuori dopo la Q1 (19° tempo, davanti al solo Sargeant, che comunque ugualmente a lui partirà dalla pitlane) per un guasto non meglio precisato. La vettura non viene analizzata la sera per non lavorarci in regime di parco chiuso(?), cosa che comunque viene fatta al mattino di domenica, senza giungere a una conclusione univoca su quale fosse il problema.
Anche la Q2 vede degli eliminati illustri, Sergio Perez che dopo essere finito nella ghiaia durante il proprio tentativo, tornato in pista non riesce a fare un buon tempo, George Russell che invece si rende protagonista di un contatto con il compagno di squadra Lewis Hamilton (in Spagna, e mentre Nico Rosberg è in cabina di commento su Sky Italia). Delude le aspettative Fernando Alonso che si classifica solo nono dopo avere danneggiato la vettura in un'uscita di pista in precedenza, mentre Lance Stroll è sesto, Aston Martin non proprio nel massimo dello splendore.
In prima fila accanto al solito Max Verstappen scatterà Carlos Sainz, staccato comunque di oltre quattro decimi e mezzo, mentre Lando Norris strappa un'ottima terza piazza; veloci anche le Alpine, con Ocon settimo, Gasly quarto ma penalizzato per due diversi impeding, ai danni di Sainz e Verstappen, 3+3 posizioni e scatterà decimo in questa griglia:

1^ fila: Verstappen - Sainz
2^ fila: Norris - Hamilton
3^ fila: Stroll - Ocon
4^ fila: Hulkenberg - Alonso
5^ fila: Piastri - Gasly
6^ fila: Perez - Russell
7^ fila: Zhou - De Vries
8^ fila: Tsunoda - Bottas
9^ fila: Magnussen - Albon

La gara prevede 66 giri e inizia con Verstappen che mantiene la prima posizione, nonostante le gomme medium invece che soft come i piloti che lo inseguono. Sainz si mantiene in seconda piazza, mentre un lieve contatto Norris vs Hamilton causa danni sulla vettura di Norris costretto a fermarsi ai box. Sargeant e Leclerc partiti dalla pitlane passano sui detriti, ma ne restano in apparenza indenni.
Al via Stroll ne ha approfittato per portarsi terzo, ma all'8° giro Hamilton si porta terzo e inizia ad avvicinarsi a Sainz. Russell frattanto si porta quinto con un sorpasso su Ocon, che tra i piloti della top-ten sarà tra i primi a rientrare ai box. Alcuni piloti di centro e fondo griglia l'hanno già fatto, tra cui Hulkenberg che dopo avere perso posizioni nel primo stint si ritrova adesso a lottare con Tsunoda e Zhou (questi ultimi due saranno visti più volte lottare tra di loro nel corso della gara).
Le strategie sono molto diverse: Sainz si ferma al 16°, i piloti Mercedes al 25/26°, quelli Redbull al 27/28°, Verstappen e Perez unici a montare hard anziché medium. Hamilton esce ancora alle spalle di Sainz dopo la sosta e lo supera alcuni giri dopo, mentre Perez supera Alonso per l'ottavo posto: sono dietro a Tsunoda che ancora non si è fermato, per poi mel suo caso andare a superarlo in un secondo momento. I primi sei sono Verstappen, Hamilton, Sainz, Russell, Stroll e Ocon, almeno fintanto che Ocon non subisce il sorpasso di Perez. Leclerc nonostante fosse partito sulle hard ha anticipato di molto la sosta per passare alle soft e si trova ancora fuori dalla zona punti.
Al 35° giro Russell supera Sainz che vede Perez avvicinarsi a poco a poco. Si fermerà poi al 42° per la seconda sosta passando alle hard, mentre anche Stroll e Ocon si sono già fermati, così come altri piloti di centro gruppo e retrovie. Anche Leclerc monta gomme hard al momento della sosta.
Dopo essersi fermato ai box al 51° Alonso supera Ocon per poi avvicinarsi a Stroll nel finale di gara, si fermano ai box una dopo l'altra sia le Mercedes sia le Redbull per passare tutti alle soft, con Perez che torna in pista quinto, ma al 53° riesce a superare Sainz. La più grande emozione nel finale è data da un duello Tsunoda vs Zhou per l'ottavo posto, Yuki ne esce vincente, ma secondo i commissari ha forzato l'altro fuori dalla pista e gli appioppano cinque secondi di penalità che faranno tra gli altri rimontare Leclerc dal dodicesimo all'undicesimo posto.

Redbull - è indubbio che siano il team da battere, così come è indubbio che il duello Verstappen vs Perez di cui si parla all'occorrenza sia inesistente. Max vince con ampio gap e del tutto indisturbato, ma non fa più notizia.
Mercedes - il miglioramento c'è e si vede, i due piloti entrambi sul podio e Russell partiva addirittura dodicesimo dietro a Perez. Hamilton sembra finalmente soddisfatto... e noi con lui nel vedere un'insolita reunion, quando va a rispondere alle interviste pre-podio al microfono di Rosberg.
Ferrari - questo doveva essere il fine settimana della svolta grazie agli aggiornamenti portati e di fatto ha visto un guasto in qualifica peraltro non meglio identificato e un arrivo fuori dai punti senza effettive possibilità di rimonta con Leclerc, nonché una misera quinta piazza con Sainz che scattava dalla prima fila.
Aston Martin - la peggiore gara in termini di miglior risultato singolo dall'inizio della stagione, proprio quando mezzo mondo scomodava i numeri e la cabala per sostenere che Alonso avrebbe ottenuto una facile vittoria. Di per sé, comunque, si può dire che sia stato salvato il salvabile.
McLaren e Alpine - ottime entrambe in qualifica, McLaren non riesce a farsi notare in gara, almeno con Piastri, non sapremo mai cosa sarebbe stata la gara di Norris senza il contatto al via; Alpine diversamente pur non riuscendo a competere con i big dimostra comunque di potere puntare quantomeno alla seconda parte della zona punti, anche se nel caso di Gasly aiutato dalla penalità a Tsunoda.
Gli altri - Haas, Alpha Tauri, Alfa Romeo e Williams sembrano vivere di singoli exploit, quindi è doveroso da un lato ricordare l'ottavo tempo di Hulkenberg in qualifica, dall'altro riconoscere la performance di Zhou specie in gara, niente male per essere uno che un anno e mezzo fa veniva dipinto come un pilota totalmente incapace e indegno della Formula 1! // Milly Sunshine(C) per F1GC forum.

RISULTATO: 1. Max Verstappen (Redbull), 2. Lewis Hamilton (Mercedes), 3. George Russell (Mercedes), 4. Sergio Perez (Redbull), 5. Carlos Sainz (Ferrari), 6. Lance Stroll (Aston Martin), 7. Fernando Alonso (Aston Martin), 8. Esteban Ocon (Alpine), 9. Zhou Guanyu (Alfa Romeo), 10. Pierre Gasly (Alpine), 11. Charles Leclerc (Ferrari), 12. Yuki Tsunoda (Alpha Tauri), 13. Oscar Piastri (McLaren), 14. Nyck De Vries (Alpha Tauri), 15. Nico Hulkenberg (Haas), 16. Alex Albon (Williams), 17. Lando Norris (McLaren), 18. Kevin Magnussen (Haas), 19. Valtteri Bottas (Alfa Romeo), 20. Logan Sargeant (Williams).

RIFLESSIONI SEMISERIE DEL LUNEDÌ: mi ritrovo alla fine di questo weekend con tante domande che mi girano per la testa, molte delle quali a cui non sono sicura di volere trovare delle risposte. Il fanbase sembra avere raggiunto il degrado più totale... e devo dire che non fa altro che andare peggiorando. Ho visto orde di leclerchini che seguono la Formula 1 da una settimana urlare al complotto perché nessun pilota Ferrari ha mai avuto guasti a parte il loro idolo, orde di sainzini deriderli, poi leclerchini e sainzini a mescolarsi gli uni con gli altri per fare caciara insieme, cosa importa che la pensassero allo stesso modo, quello che conta è fare caciara cercando di coinvolgere chi non ne sta facendo.
Poi ho visto dei driverstosurvivers non italiani, che hanno iniziato a seguire la Formula 1 in epoca recente, che riscrivono le vicende dei Rosbilton a loro totale piacimento, un po' come se fosse una fan fiction ma spacciandola per reale. Così ecco che Rosberg viene descritto come uno psicopatico che ha bullizzato Hamilton per anni prima che Vettel lo salvasse e viene tacciato di avere insultato i familiari di Hamilton, insomma tutte cose di cui - oltre al suo essere sempre apparso come una persona decisamente civile e pacata - non è mai stato accusato dalle sue presunte vittime. Sinceramente trovo piuttosto sgradevole questa tendenza sempre crescente a inventarsi realtà alternative e a far passare il concetto che chi non è rimasto in Formula 1 abbastanza a lungo può essere descritto come cavolo ci pare.
Tutto ciò mi ricorda vagamente me stessa quando avevo undici/ dodici anni, solo che i miei pensieri li affidavo al diario con il lucchetto - ai miei tempi andava di moda, anche se non lo tenevo chiuso con il lucchetto - e non a decine e decine di persone. Mi ricorda me stessa, ma una parte di me stessa che vorrei tanto non fosse mai esistita, quindi non è affatto un complimento! A volte sembra che solo la fuga in Messico possa salvarci... un po' come dovrebbero fare altri.
CS: "Di chi parla?"
CL: "Di noi. Possibile che devo spiegarti tutto? Pensavo di essere io la capra!"
CS: "Naaahhhh, lascia perdere quello che ti faceva credere Crazy Frog, abbiamo entrambi una cultura superiore alla media."
CL: "Se la media è quella dei nostri tifosi direi di sì."
CS: "A proposito, ho visto che si mettono delle turbe a proposito dei nostri rapporti, litigano per stabilire se ci detestiamo oppure se siamo aMiK3TtY e nel tempo libero progettiamo di imbarcarci insieme per il Messico."
CL: "A 'turbe a proposito dei nostri rapporti' mi ero preoccupato."
CS: "Naaaahhhh, lo sanno tutti che hai fatto un voto di castità perché sei sposato con la Ferrari."
CL: "Non dovresti raccontare i miei segreti imbarazzanti in mondovisione."
CS: "Esagerato, siamo in un commento di Milly Sunshine, farà al massimo trenta visualizzazioni spammandolo a non finire, incluse quelle degli spambot."
CL: "Mai fidarsi degli spambot, sarebbero in grado di far vincere il Driver of the Day a Rio Haryanto, facendo emozionare nel sentire questo nome le voci fuori campo che ci stanno a sentire."
CS: "Non parlarmi di queste cose complicate, sai che siamo due menti semplici. Dovremmo pensare alle cose belle che ci circondano."
CL: "Cioè nessuna."
CS: "Cra, cra, cra."
CL: "Perché la rana? Mi stai trollando?"
CS: "No, stavo pensando alla qualifica di sabato, quando potevo ancora sperare di arrivare a podio e che ci fosse un kompl8 contro di te."
CL: "Orrorehhhh!!!111!!11!! Stai dicendo che vorresti un kompl8 contro di me?"
CS: "Quando si fa ca*are di proposito almeno si sa come smettere di fare ca*are."
CL: "Cra, cra, cra."
CS: "La rana?"
CL: "Niente, trollavo. È scappata penso che salti dal taschino di Zhou a quello di Tsunoda. Credo sia meglio mettere fine a questo commento."
CS: "Ma l'Autrice(C) cosa ne pensa?"
CL: "Non ha importanza. Le rane sono più importanti delle Autrici(C) di Commenti ai Gran Premi."

domenica 19 dicembre 2021

Extreme E 2021 (o è il 2016?): il team di Hamilton vince la gara, ma non riesce a colmare il gap... il titolo va al team di Rosberg!

In questo weekend è terminato l'ultimo dei campionati che ho coperto sul blog durante la stagione: l'Extreme E. Questo non significa che questo sia l'ultimo post che dedicherò ai campionati 2021, il mio obiettivo è prima della fine di dicembre di scrivere dei post per riepilogare cos'è accaduto in campionati di cui ho parlato sul blog negli scorsi anni ma non durante la stagione 2021 (Nascar, Stock Car Brazil, serie minori open wheel extra-europee), ma per il momento ci occupiamo del Jurassic Xprix, che si è svolto sullo sterrato (e sul fango) in Gran Bretagna.
Il team Rosberg X Racing è arrivato a quest'ultimo evento della stagione e, dopo le qualifiche, il team X44 era l'unico che potesse insidiarlo per la conquista del titolo. C'erano tanti 2016 vibes, perché Rosberg vs Hamilton è uno scontro che non ci siamo ancora dimenticati, visto che da allora non ci sono mondiali di Formula 1 assegnati all'ultima gar-... ah, no, ce n'è stato uno, ma forse era meglio se non ci fosse stato! A completare l'opera terzo in classifica c'era il team di Button, tre team di campioni del mondo di Formula 1 nelle prime tre posizioni. E nel team di Button corre anche una ex di Verstappen, di fatto manca solo Alonso per completare l'opera e mi stupisce che non sia ancora arrivato. Però quello che conta è pazientare.
Tra i piloti, si segnala il cambio di line-up in Veloce Racing, con il ritorno di Chadwick ma l'uscita di scena di Sarrazin che pare proprio non fare più parte della squadra. Il team è comunque uscito di scena insieme ad Abt, Ganassi e Xite dopo le prove che precedono la finale, alla quale hanno preso parte i cinque migliori team delle prove precedenti. Per il team di Hamilton l'unica possibilità di vincere il titolo era vincere la finale con il team di Rosberg in ultima (cioè quinta) posizione. E guess what? Il team di Rosberg si è procacciato il titolo con l'ultimo risultato disponibile per la vittoria, la quarta posizione! Ve l'ho detto che c'erano molti 2016 vibes.
Con la quarta piazza i neo-campioni non sono riusciti a salire sul podio, ma in compenso hanno festeggiato con stile, Kristofferson e la Taylor hanno organizzato una sorta di combattimento nel fango (vedi foto) uscendone luridi... ma questoè niente, dato che hanno coinvolto anche il loro team principal. Mi sembra una cosa molto poco principesca, ma molto finlandese. <3

JURASSIC XPRIX:
1. Team X44 - Sebastien Loeb, Cristina Gutierrez
2. JBXE - Kevin Hansen, Mikaela Alin-Kottulinsky
3. Andretti United - Catie Munnings, Timmy Hansen
4. Rosberg X Racing - Johan Kristofferson, Molly Taylor
5. Acciona Sainz - Carlos Sainz, Laia Sanz
6. Veloce Racing - Lance Wolridge, Jamie Chadwick
7. Abt Cupra - Mattias Exstrom, Jutta Kleinschmidt
8. Chip Ganassi Racing - Sara Price, Kyle LeDuc
9. Xite Energy Racing - Christine Giampaoli Zonca, Oliver Bennett

mercoledì 20 maggio 2020

Bimbahhhh di Wattpad per una sera: l'ammmmore formato fanfic, il trash, i gabbiani di Montreal e la tortora di Montecarlo!

Sottotitolo: questo non è un post serio, qualora fosse necessario specificare

Vettelton > Rosbilton?
Seagulls and pigeons, start your engines, che stasera ho deciso di far vedere la luce a contenuti moooolto trash.
A voi quindi questa trollata, perché di trollata si tratta dalla prima all'ultima parola, per dimostarvi che con un po' d'impegno posso scalare l'olimpohhhh delle bimbehhhh di Wattpad!
A parte gli scherzi, già qualche mese fa mi sono sbizzarrita con tutto ciò, quindi ho deciso di portare il trash anche qui sul blog. Ho infatti deciso di postare questa fan fiction puramente trash anche in questo luogo di perdizione.
Ambientazione: al bar dove i Vettelton stanno festeggiando il mondiale dei cappellini e dove uno dei due si è addormentato, ritrovandosi immerso in un sogno demenziale a tematica pennuti da circuito e piloti divenuti i suddetti pennuti!
Bonus: love story rigorosamente trash accennate, perché le bimbehhhh di Wattpad conoscono solo l'ammmmore, altri generi sono totalmente da depennare! (O da spennare, in questo caso...)

******

Sebastian si specchiò in una pozzanghera. Era meraviglioso. Non avrebbe saputo dire per quale scherzo della natura si fosse ritrovato improvvisamente nel corpo di un gabbiano, ma non importava: i gabbiani erano animali estremamente graziosi... e anche il gabbiano che gli stava accanto era stupendo.
Mentre Sebastian aveva le punte delle ali che tendevano al rossiccio, l'altro gabbiano aveva un piumaggio con sfumature argentate, che lo rendeva piuttosto riconoscibile.
"Grock, grock, grock!" esclamò Sebastian, nella lingua dei gabbiani. "Lewis! AAAAAWWWWWW!"
L'altro gabbiano si girò verso di lui.
"AAAAAWWWWW, Sebby! non ti avevo riconosciuto! Come sei dolce e kawaii!"
Sebastian allungò un'ala verso di lui.
Lewis fece la stessa cosa.
Le loro penne si sfiorarono e Sebastian provò un brivido di eccitazione.
Si buttò addosso a Lewis, chiedendosi in che modo venisse espresso l'affetto tra gabbiani. Come poteva fare, ad esempio, ad abbracciarlo? Non ne aveva la più pallida idea.
Lewis gracchiò a squarciagola, poi gli saltò addosso.
"Stai calmo!" gli intimò Sebastian.
L'altro, però, non si placò.
Con il becco gli strappò una piuma, poi gli fece la versione pennuta di una pernacchia.
Tutto ciò era bellissimo, Sebastian non aveva mai vissuto niente di più esaltante. Nemmeno fare invasione di pista in forma di gabbiano sarebbe stato altrettanto pittoresco, e poi le invasioni di gabbiani erano perfette per il gran premio del Canada, non certo per quello degli Stati Uniti, avvenuto nel weekend di un diluvio universale che si era fermato giusto in tempo per partire.

Mentre Lewis gli danzava intorno con la sua piuma nel becco, Sebastian lo attaccò, cercando di fare altrettanto.
Non ci riuscì.
"Tunz tunz tunz!" festeggiò Lewis. "Sono tremila volte più figo di te."
"Io ne avrei qualche dubbio" ribatté Sebastian. "Sono certo che qualunque marmotta assassina del Quebec metterebbe in discussione le tue insensate parole."
"Non siamo in Quebec, siamo in Texas."
"Azz, dobbiamo fare attenzione, allora, potrebbe saltare fuori in qualsiasi momento qualcuno con un fucile e spararci."
"Naaaahhhh, non corriamo pericoli, i texani si sparano tra di loro, non mettono in pericolo la vita di noi pennuti innocenti."
Quella prospettiva rese Sebastian piuttosto sollevato.
"Ti va di volare un po' insieme?" chiese a Lewis.
L'altro accettò.
In aria, il suo compare non aveva la stessa precisione che mostrava in pista.
"Lewis, che ca**o fai?! Sembri ubriaco! Possibile che tu non riesca a volare dritto?"
Si scontrarono accidentalmente in volo.
Lewis iniziò a precipitare.
Sebastian si fiondò in suo soccorso, anche se non aveva idea di cosa fare, al massimo avrebbe potuto schiantarsi a terra insieme a lui.
Per fortuna Lewis recuperò il controllo delle proprie ali.
Atterrarono con tutte le ossa e le penne intatte e iniziarono a strusciarsi l'uno contro l'altro, per poi scambiarsi parole di affetto reciproco.
"Se non ci fossi tu, sarei perduto."
"Anch'io. Senza di te mi sentirei come se fossi ancora in Redbull."
"Quindi ti sentiresti vicino a Daniel."
"Non sarebbe mai come te."
"Mi fa piacere sentirtelo dire. Senza di te, io mi sentirei ancora in McLaren, in balia di Ron Dennis e dei suoi commenti acidi contro i miei capelli e contro i miei tatuaggi."
"Contro le tue collane da rapper non ha niente da dire?"
"Tante cose."
"Va beh, tanto tocca a Fernando sopportarlo."
"Il fatto di non essere un aspirante gangster rapper gli sarà d'aiuto."
"Però non parliamo troppo di Fernando. Non riesco a sopportare l'idea che si divertisse a bullizzarti, quando eri ancora un ragazzino innocente. In questo somigliava molto a Webber, che faceva la stessa cosa con me."
Lewis accarezzò la testa di Sebastian con un'ala.
"Ora siamo cresciuti anche noi, sappiamo difenderci. Nessuno ci tormenterà più."

...o forse no?
#dubbioesistenziale
Quelle parole non si concretizzarono nella realtà, dal momento che, subito dopo, una temibile tortora si lanciò contro di loro e, in particolare, contro Lewis.
Faceva strani versi per essere una tortora, sembrava quasi che ruggisse, e colpiva ferocemente Lewis con il suo becco, strappandogli in corso d'opera numerose piume.
"Ehi, tornatene da dove sei venuto!" gli intimò Sebastian. "Cosa vuoi da noi?"
"Bada ai ca**i tuoi" gli ordinò la tortora, fissandolo con freddezza.
Sebastian riconobbe quello sguardo.
"Nico, sei tu?!"
"Sì, e tu sei alleato con il gabbiano sbagliato."
Fece un altro dei suoi micidiali ruggiti, poi si lanciò addosso a Sebastian che, da parte sua, era ancora convinto di poterlo fare ragionare. Dopotutto sarebbe bastata una serie di "f*ck" per farlo rinsavire, non c'era bisogno di terminare quella giornata nel sangue...
Purtroppo non ne ebbe il tempo, dal momento che Lewis afferrò di scatto la tortora per la coda e gli piantò il becco nelle penne, facendolo gemere per il dolore.
"Datevi una calmata!" li supplicò Sebastian.
Li preferiva umani. Almeno, in quelle situazioni, si lanciavano cappellini a vicenda e non commettevano azioni particolarmente cruente.
In forma volatile i due erano scatenatissimi e diedero vita a un combattimento micidiale, di cui per fortuna Sebastian fu soltanto spettatore, anche se in certi momenti fu tentato di coprirsi gli occhi con le ali per non assistere a quello scempio.
Gli saltarono addirittura addosso delle piume insanguinate...
...
...
...
...e poi, all'improvviso, si sentì scuotere e spalancò gli occhi.
Si era addormentato sul divanetto di un pub, dopo avere bevuto qualche birra di troppo, e Lewis gli aveva tirato una gomitata per svegliarlo.
Non erano gabbiani e nemmeno Nico era una tortora, seppure non fosse lì e Sebastian non potesse verificare. Era stato solo un sogno, tutto procedeva per il meglio... o forse no. Lewis aveva il volto solcato dalle lacrime, mentre continuava le lamentele che dovevano essere iniziate mentre Sebastian era ancora immerso nel sonno.
"...sono certo che Nico non mi voglia più bene. Non so se mi spiego, non solo oggi mi ha tirato un cappellino sul naso, ma stasera mi ha minacciato di bloccarmi su Whatsapp."
Sebastian cercò di rassicurarlo: "Dai, non penso che lo farà davvero."
"Sì, invece, magari mi ha già bloccato" si disperò Lewis, "E non ho nemmeno capito perché. Non riuscirò mai a superare tutto ciò."
"Ricordati che ci sono anche altre cose nella vita."
"Tipo?"
"Tipo che oggi hai vinto il mondiale."
"Che importanza vuoi che abbia un mondiale? Il mio amore per Nico supera qualsiasi cosa."
"Ne sei proprio sicuro? Ti importerebbe così tanto anche se il mondiale l'avesse vinto lui?"
"Non dirmi queste cose!" sbottò Lewis, tra i singhiozzi. "Vuoi che, oltre a perdere l'amore, io perda anche il mondiale? Non potrei sopportare tutto questo."
"Comunque non hai perso nulla, ne sono certo" cercò di consolarlo Sebastian. "Vedrai, tra pochi giorni starete di nuovo a limonare come se non ci fosse un domani."
"Magari, ma ne dubito..."
"Se anche ti ha bloccato su Whatsapp, puoi sempre lanciargli un messaggio all'interno di un cappellino, dalla finestra. Sono certo che potrebbe apprezzare."
Lewis smise di piangere e si asciugò le lacrime.
"Mi hai dato una bellissima idea. Se non fossi già innamorato di Nico, saresti la persona ideale per me."
Sebastian avvampò.
Era bello che Lewis avesse una simile considerazione per lui, peccato che ciò che aveva appena affermato si potesse riassumere in una sola parola: friendzone.


sabato 9 maggio 2020

Una gara in stile fan fiction: GP Spagna 2016

F1 The Golden Days: un gran premio di Spagna del passato (recente) nel weekend in cui si doveva correre in Spagna

Quando si scrivono racconti o fan fiction e si è alle prime armi è difficile non incappare in qualche cliché. Se avete un po' di affinità e avete frequentato almeno una volta nella vita luoghi virtuali in cui si pubblica qualcosa, vi sarete probabilmente accorti di quanto molti autori e autrici, specialmente giovani, finiscano per imitare trame che già conoscono. A titolo di esempio, provate a leggere qualche racconto a tematica adolescenziale/ scolastica scritto da una ragazzina. Ci troverete nella maggior parte dei casi stereotipi visti in qualunque teen drama.
Quando si tratta di fan fiction sulla Formula 1, ovviamente, non ci sono cliché da teen drama (a meno che non ci sia una contaminazione con un contesto adolescenziale/ scolastico), ma ci sono comunque molti potenziali cliché.

Una delle trame più gettonate, un tempo, era scrivere storie che suonavano più o meno così: il protagonista/ la protagonista è un/a giovane pilota emergente che, di punto in bianco, si ritrova da un giorno all'altro in un top team, magari il più tamarro e teen-friendly presente sulla griglia di partenza.
Tutti sono perplessi: va bene che di solito il predecessore del/la giovane emergente è un pilota cacciato via a calci con infamia per qualche motivo strano o per qualche azione fuori dagli schemi che ne giustifichi la defenestrazione immediata, ma nessuno scommetterebbe un fico secco sul/la giovane emergente, perché si tratta di un/a giovane emergente e perché sono altri i piloti che stanno vincendo a ripetizione in quel campionato. Anche se il/la giovane emergente è arrivato a caso in un top team e quindi si presume che qualcuno nel top team credesse almeno un minimo in lui/in lei.

Naturalmente per il/la giovane emergente le cose non possono iniziare ad andare bene fin da subito già dal venerdì, a meno che l'autore/ l'autrice non sia talmente esagerato o inetto dal volere rendere irrealistico ogni singolo dettaglio della sua fan fiction.
Il venerdì sono altri a dominare, il sabato sono altri a ottenere la pole, tutto sommato il/la giovane protagonista fa dei buoni tempi, che iniziano a giustificare almeno la sua presenza in una squadra di prima fascia o che sta a metà tra la prima e la seconda fascia. Qualcuno inizia a pensare che, prima o poi, avrà un grande futuro... ed ecco che, alla domenica, le cose iniziano ad andare decisamente bene: i championship contenders si ritrovano in un modo o nell'altro fuori dai giochi senza potere battere ciglio, i piloti che di solito vincono quando i championship contenders sono impossibilitati incappano in qualche strategia che non è quella vincente...

Ecco che tutto, per magia, converge verso lo scenario ideale: protagonista che vince a sorpresa e consacrazione, almeno nell'immaginario collettivo. L'autore o l'autrice della fan fiction, ovviamente, è consapevole del fatto che cose del genere non succedano nella realtà, ma l'obiettivo è quello di generare pathos e per generare pathos ci vuole una vittoria a caso.
Fan fiction del genere ne sono state scritte tante nel corso degli anni e magari in tanti le hanno lette pensando, con una certa leggerezza, "tutto ciò non potrà mai accadere nella realtà".
Poi, all'improvviso, è arrivato il giorno in cui la realtà stessa ha deciso di travestirsi da fan fiction stereotipata e l'ha fatto il giorno in cui Daniil Kvyat è stato sbattuto a calci in Toro Rosso e Max Verstappen ha preso il suo posto in Redbull.

Correva l'anno 2016 e stavamo assistendo all'ennesimo scontro Lewis Hamilton vs Nico Rosberg per il titolo. Il Gangster Rapper partiva dalla pole position, come accaduto in tante occasioni. Ha anche avuto un'esitazione, probabilmente pensando a Snapchat e alle orecchie da coniglio da appioppare a Sainz in un'altra occasione.
Poi ha cercato di riprendersi la posizione, Britney Bitch si è messo tra lui e i suoi sogni di gloria e, a quel punto, è accaduto il fatto che tutti ricordano: le due Mercedes si sono spalmate l'una contro l'altra e i Rosbilton sono finiti fuori. Voci di corridoio narrano che in seguito tra i due ci sia stato un chiarimento sul bordo della piscina condominiale, avvenuto prima di un ulteriore loro incidente che non andiamo ad analizzare in quanto non pertinente con la nostra ricostruzione.

A quel punto Daniel Ricciardo si trovava in testa alla gara e pensava già con ansia al momento in cui si sarebbe sbarazzato dei suoi avversari sul podio, servendo loro champagne dentro le sue scarpe intrise di sudore, per celebrare la vittoria. Visto dove abita, possiamo ipotizzare che non faccia uso di pinne quando nuota nella piscina condominiale, altrimenti quel chiarimento tra i Rosbilton sarebbe avvenuto a distanza di anni luce dalla piscina, per evitare di essere coinvolti in un improvviso shoey acquatico. Questo, però, non ci riguarda, perché dopotutto i fescion model sono usciti al primo giro, quindi non c'è ragione per cui debbano essere protagonisti di questo recap. Però meritano sicuramente più loro lo status di protagonisti rispetto a Kevin Magnussen e Jolyon Palmer, ulteriormente protagonisti di un contatto tra compagni di squadra nelle retrovie.

Le strategie differenziate hanno portato in un secondo momento Max Verstappen e Kimi Raikkonen a lottare per la vittoria, davanti ai rispettivi compagni di squadra al terzo e al quarto posto, nello specifico in ordine sparso, dato che Dani-Smile era precipitato al quarto posto come un Hulkenberg qualsiasi.
Dato che l'ho nominato, specifico anche il Principe dei Poveri è stato il secondo ritirato della giornata, ragione per cui non è stato lui a salire sul podio (insieme a molte altre). Oltre a lui si sono ritirati, giusto per non farsi mancare niente, anche due habitué come Fernando Alonso e Romain Grosjean, il primo causa GP2, il secondo perché, evidentemente, le sue vetture si rifiutano di essere guidate da lui.
Max Verstappen, Kimi Raikkonen, Sebastian Vettel, questo il podio, con Dani-Smile relegato in quarta posizione a debita distanza da tutto e da tutti. Precedeva Valtteri Bottas, Carlos Sainz, Sergio Perez, Felipe Massa, Jenson Button (unico pervenuto della classe GP2) e Daniil Kvyat a completare la top-ten.

Mentre il nostro protagonista giovane emergente vinceva il gran premio come nelle migliori fan fiction, Kvyat decideva di vendicarsi trollando tutti per il giro più veloce. Ai tempi non comportava alcunché, niente punti, solo il riconoscimento di vedere il proprio nome scritto nella storia del motorsport... scritto molto in piccolo, un po' come le condizioni contrattuali sui moduli della banca o come le definizioni nei giornali di certi cruciverba che mia madre ha bisogno di guardare con la lente di ingrandimento.
Quello del Russo di Roma si tratta dell'unico giro più veloce mai ottenuto dalla Toro Rosso e, visto il rebranding, è destinato anche a rimanere unico, dato che il prossimo sarà firmato Alpha Tauri.

PS. Da allora le fan fiction stereotipate a proposito di potenziali giovani emergenti che vincono alla loro prima gara per un top team sono notevolmente diminuite. Quando la realtà batte la fantasia, bisogna correre ai ripari e inventarsi qualcos'altro.


martedì 28 aprile 2020

Un cordiale saluto dal Brasile del 2006

Ieri mi sono rivista il Gran Premio del Brasile 2006 trovato su Youtube con telecronaca italiana e inizio subito con una confessione random, che di sicuro non vi aspettate: adoro la tuta verde-oro di Felipe Massa. <3
Okay, va bene, lo ammetto, ve l'ho detto migliaia di volte, quindi iniziamo a dare un po' di contesto all'evento: avevo diciotto anni, era appena nato il più giovane dei miei cugini, al sabato pomeriggio avevo studiato storia dell'arte fino a poco prima delle qualifiche e, se non sbaglio, avevo acceso la TV con un'ora d'anticipo o giù di lì.
Ero abbastanza esaltata per l'ultimo GP stagionale, così come per il fatto che fosse il GP del Brasile, il GP di casa del pilota con cui ero entrata in fissa nel corso della stagione.
Ironia della sorte, la tuta verde era destinata a farmi entrare ancora maggiormente in fissa e, se non sbaglio, me ne sono accorta alla fine delle qualifiche.

Era il finale di stagione con il titolo ancora da assegnare, ma che veniva considerato come se fosse già stato assegnato: Fernando Alonso aveva al momento dieci punti di vantaggio su Michael Schumacher e quest'ultimo avrebbe potuto vincere il mondiale solo se avesse vinto il gran premio con Alonso fuori dalla top-8 o ritirato.
Quello scenario era destinato a non verificarsi, quindi si può dire che tutto sia andato come da previsioni, però a pensarci al giorno d'oggi trovo veramente folle che, di fatto, Alonso avesse già festeggiato al GP del Giappone come se avesse vinto il mondiale e che tutti dessero per scontato che avrebbe vinto. Il ritiro del leader della classifica in sovrapposizione con la vittoria del suo diretto avversario non è la cosa più probabile, questo è vero, ma è una condizione lontana anni luce dall'impossibilità.
Non si tratta solo del rischio di perdere il mondiale. Si tratta del rischio di essere perculato vita natural durante per avere festeggiato un mondiale poi perso. Al giorno d'oggi credo che qualunque team o pilota andrebbe molto più cauto.

Alla domenica, Mazzoni si è sbizzarrito: "scatta Felipe Massa", who kers delle altre ventuno vetture! In realtà era impegnato a cercare di capire in che posizione fosse Michael Schumacher, partito decimo dopo avere avuto un problema tecnico durante le qualifice del giorno precedente.
Nel frattempo nelle retrovie accadeva una cosa dai retroscena meravigliosi, purtroppo non approfonditi ai tempi: una gloriosissima collisione tra Mark Webber e Nico Rosberg, all'epoca compagni di squadra alla Williams, il che faceva sì che per il terzo GP del Brasile di seguito Webber finisse coinvolto in un incidente con il compagno di squadra (gli altri erano stati Klien e Pizzonia).
Webber girava senza l'ala posteriore, Rosberg girava senza l'ala anteriore, o almeno ci provava, dato che è andato a schiantarsi centrando in pieno un muro.
Il retroscena più pittoresco è che ciò sia apparentemente avvenuto mentre i due, con le vetture sfasciate, stavano spingendo al massimo per accaparrarsi la possibilità di entrare per primo ai box.

Webber ai box c'è arrivato, ma è stato costretto a parcheggiare e a scendere dalla vettura per poi presentarsi poco dopo ai microfoni della Rai. Il giovane australiano appena trentenne ai tempi ha affermato che era in lotta con De La Rosa e che dietro di lui a quanto pareva Rosberg non aveva frenato. Più tardi anche Rosberg si è presentato ai microfoni della Rai, con tanto di look da cantante di boyband anni '90, capelli lunghi e catenina nera di gomma al collo, che se Hartley che seguiva il gran premio da casa si sarà sentito come se avesse appena ritrovato il gemello separato alla nascita. Secondo Rosberg la colpa dell'incidente era di Webber, in quanto quest'ultimo aveva presumibilmente frenato durante il suo duello con De La Rosa.

Poco dopo sono arrivati alle interviste Rai anche Jarno Trulli e Ralf Schumacher, piloti della Toyota, ritirati per analoghi problemi tecnici a poca distanza l'uno dall'altro. Trulli aveva una chioma sbarazzina da cantante pop a sua volta, mentre Ralf è stato interpellato da Giovannelli in tedesco per poi rispondere in inglese. Se ci fosse stato Wurz, al posto suo, avrebbe dato una lunga e dettagliata risposta in tedesco permettendo a Giovannelli di esibirsi in una lunga traduzione.
Oltre ai piloti Williams e Toyota l'unico altro ritirato è stato David Coulthard, all'epoca pilota della Redbull, che ci ha deliziati con l'elegante forma della sua mascella quadrata, andando a parlare della rottura di motore che aveva messo fine alla sua gara.
Gara che, nel frattempo, proseguiva tranquilla, senza altri intoppi a parte la safety car iniziale.

No, andiamoci piano, senza altri intoppi non è proprio quello che penserebbe Michael Schumacher, dato che, dopo avere ultimato il suo sorpasso su Giancarlo Fisichella per la quinta piazza, si è visto rimanere su tre ruote: una è forata dopo una sfiorata quasi impercettibile con la Renault del pilota romano.
Schumacher si è avviato verso i box, ne è uscito doppiato dietro a Massa, che nel frattempo faceva gara a sé e, dopo essersi sdoppiato, è andato a superare una lunga serie di backmarker e piloti di centro classifica, recuperando in corso d'opera un giro a Fisichella e arrivando a superarlo ancora una volta quando mancavano sette o otto giri alla fine.
Nel frattempo soggetti random venivano intervistati sulla sua rimonta, tra essi Niki Lauda. *-* E poi Keke Rosberg che, prima di lasciare il circuito in modo random a metà gara, ha pronosticato che sarebbe arrivato a podio.

Felipe Massa, Fernando Alonso, Jenson Button, erano questi i piloti in zona podio, ben lontani l'uno dall'altro e destinati a non vedere le loro posizioni messe in discussione: top-3 erano e top-3 sarebbero rimasti fino alla fine, con i Buttonso che avevano in precedenza sopravanzato Kimi Raikkonen tra un pitstop e l'altro.
Raikkonen si apprestava a prendere il posto di Schumacher in Ferrari l'anno a venire, mentre Schumacher si apprestava a prendere il quarto posto di Raikkonen a tre giri dal termine, mostrando una delle sue migliori performance stagionali. Ivan Capelli sosteneva che era molto difficile immaginarlo non più al volante di una monoposto e che sicuramente l'avremmo rivisto al volante come tester o qualcosa del genere. Schumacher ha realizzato in pieno le aspettative di Capelli, anzi, si è addirittura spinto molto oltre.

Kimi Raikkonen, Giancarlo Fisichella, Rubens Barrichello e Pedro De La Rosa completavano la zona punti, mentre tutti gli occhi erano puntati un po' a caso su Schumacher che si ritirava, su Alonso che vinceva il suo secondo mondiale, su Massa che vinceva il gran premio... con i tifosi brasiliani ai quali, in realtà, con tutta probabilità interessava soltanto quest'ultima cosa.
Impossibile non fare paragoni: Massa vinceva il GP del Brasile al suo primo evento di Interlagos disputato al volante di una monoposto competitiva, mentre Barrichello non ce l'aveva mai fatta. Accomunati da tante cose, ma resi per sempre diversi dalla ben differente sorte sul suolo casalingo. Ironicamente Rubinho era destinato a disputare ancora quell'evento al volante di una monoposto competitiva, ma ancora una volta per averne ben poche soddisfazioni. Ad oggi, nonostante il discreto successo in Stock Car Brasil, non ha vinto a Interlagos nemmeno in quel campionato.

domenica 5 aprile 2020

F1 The Golden Days: GP Malesia 2009

In questi giorni in cui avrebbe dovuto esserci la prima edizione del Gran Premio del Vietnam, in assenza di gran premi del Vietnam di cui parlare, andiamo a rievocare che cosa è successo in un'altra location asiatica, laddove a suo tempo si gareggiava in questo periodo dell'anno (almeno nell'occasione di cui andiamo a parlare oggi).
Parliamo del 2009, quella stagione in cui, dal nulla, era uscita la Brawn GP e in cui, quasi dal nulla, sarebbe uscita anche la Redbull, prima e seconda forza di un mondiale che, fino a poche settimane prima, avremmo immaginato con ben altre dinamiche.

GP della Malesia, seconda gara della stagione: in quei giorni faceva tanto discutere la cosiddetta "banda del buco", Brawn GP (piloti Jenson Button e Rubens Barrichello), Toyota (piloti Jarno Trulli e Timo Glock) e Williams (piloti Nico Rosberg e un altro che non ha mai fatto punti nonostante fosse tacciato di avere una vattura con vantaggio irregolare, che mi astengo dal citare per non intaccare la sua immagine, dato che al giorno d'oggi è diventato uno dei giapponesi più importanti del panorama motoristico internazionale). Curiosità: pare che il famoso buco sul fondo fosse stato progettato dalla Super Aguri. Quindi, se non fosse fallita un anno prima, forse i suoi piloti avrebbero potuto anche fare qualche punto, a differenza di Nak-... ehm, facciamo che non ho menzionato nessuno.

La gara è partita quando erano le undici di mattina nel fuso orario dell'Europa centrale, decisione di portare il gran premio a svolgersi in un orario che potesse piacere al pubblico europeo e che non comportasse di dovere gareggiare in notturna, con conseguenti traumi all'arrivo della bolletta della luce.
Purtroppo è stato scelto l'orario più sfavorevole dal punto di vista delle piogge monsoniche, che arrivano puntuali alle 17.00 come l'ora del tè a casa di Damon Hill (non perché io sia certa del fatto che ogni giorno Damon Hill beva il tè a quell'ora, ma perché la sua aria da gentleman inglese lo rilancia come candidato per questa citazione).

La pioggia è arrivata un po' più tardi dell'orario della partenza del gran premio, ha permesso a Button di fare una partenza epocale: anticipando l'imminente ascesa della Redbull ha fatto il Webber della situazione perdendo posizioni a vantaggio dei loschi individui che aveva nei dintorni.
È stato così che, dalla quarta casella della griglia di partenza, Rosberg si è portato in testa... e peraltro davanti a nientemeno che Trulli.
C'era anche la Renault di San Fernando da Enstone nemico giurato di Ron Dennis nei paraggi, ma Alonso è stato il primo a soccombere alla rimonta di Button.

Nel frattempo succedevano cose che andavano oltre l'umana immaginazione: Kimi Raikkonen veniva chiamato ai box per montare gomme da bagnato estremo, mentre la pista era asciutta. Michael Schumacher, che gironzolava per il box affacciato alla finestra con una mano fuori per sentire se piovesse, è stato in seguito velatamente accusato di essere l'autore di quella sciagurata decisione. Non so cosa pensare di quel fatto, anche se ammetto che l'alternativa era fidarsi di Meteofrance, il che poteva avere risultati addirittura peggiori. In ogni caso la scelta di quelle gomme da bagnato estremo, a un certo punto, ha iniziato a pagare: quando si erano logorate al punto tale da essere lisce come delle slick, Raikkonen ha preso a girare like a boss. Peccato che poi sia venuto a piovere davvero.

Avevamo lasciato Rosberg in testa e c'era ancora, è rimasto lì per quindici giri per poi rientrare ai box per il rifornimento, lasciando strada a Trulli. Quest'ultimo c'è rimasto un paio di giri, rientrando a sua volta. I due sono stati superati quindi da Button che ha prolungato il proprio stint (era il 2009, quindi non si usava il termine "overcut") e finalmente si è ripreso la testa della gara... o per meglio dire, si è preso la testa della gara, dato che di giri da leader fino a quel momento non ne aveva fatti.
Nel frattempo la pioggia scombinava le carte in tavola e in BMW Sauber cercavano un modo per recuperare posizioni con le loro vetture... o meglio, con la loro unica vettura ancora in pista, quella di Nick Heidfeld, che persisteva a non cambiare gomme mentre gli altri facevano numerosi pitstop.

Altro pilota che recuperava posizioni era #IsThatGlock, che con gomme intermedie quando gli altri erano sulle heavy rain si trovava nelle giuste condizioni meteo per ritrovarsi coinvolto all'improvviso in un festino brasiliano.
Button, Heidfeld, Glock, questi sarebbero stati i piloti sul podio, al termine di una gara durata solo trentuno giri invece dei previsti cinquantasei.
Al giorno d'oggi viene definita una gara dominata da Button, ma di fatto è stato in testa per la metà dei giri percorsi, segno che, senza nulla togliere al campione del mondo 2009, che nel corso della propria carriera si è dimostrato parecchie volte signore e padrone delle condizioni meteo che cambiano in modo random, abbiamo una nostra personale visione del mondo.

Come siamo arrivati alla bandiera rossa? Essenzialmente ci siamo arrivati perché in breve tempo una lunga serie di piloti iniziavano a finire in aquaplaning. Tra di loro è provato che ci siano finiti Fisichella, Buemi e Vettel, perché risultano ufficialmente ritirati. Siccome la regola impone che un caso di bandiera rossa il risultato venga stilato sulla base del penultimo giro completato, i piloti che hanno avuto lo stesso destino nel corso del trentaduesimo e di quella parte di trentatreesimo che si è svolta, si sono ritrovati decurtati del loro ritiro.

Come da buona tradizione, a quel punto, non è stato optato per andare a casa subito, ma è seguita un'oretta con le vetture ferme sulle griglia (quelle superstiti, almeno) e molti dubbi amletici sul da farsi.
L'unica Ferrari presente sulla griglia era quella di Massa, al momento nono, che attendeva che la gara riprendesse perché davanti a lui in zona punti c'erano almeno due piloti che figuravano, di fatto, ritirati per ragioni random (Rosberg e Barrichello). Aveva un grosso problema, però, infatti si è lanciato in un'accorata protesta a proposito della visiera scura del suo casco, ottimale in condizioni di sole, non tanto in condizioni di bagnato estremo. Via radio, Rob Smedley gli ha risposto con quel celebre "Felipe Baby, stay cool" che ha fatto la storia.
Il suo compagno di squadra, nel frattempo, ritirato ai box per un problema al kers, gustava un Cremino Algida davanti alle telecamere...


giovedì 26 dicembre 2019

I Rosbilton sono due uomini romantici!

Ladies, gentlemen and unicorns, stasera sono in vena di romanticismo quindi ho deciso di regalarvi questo post. Non preoccupatevi, non intendo parlare della *ship* tra i Rosbilton (AnK Se Sn TrPp BeLlY iNsYeMe!!!111!!!111 - non potevo non arricchire questo post con una simile affermazione), quanto piuttosto di come entrambi, in modo diverso, abbiano omaggiato le loro signore.
Partiamo dal nostro prosciuttello gangster, con il suo casco epico di Monaco 2013, con una caricatura di sé stesso insieme alla Scherzy (e a Roscoe, erano i tempi in cui Coco non c'era ancora). Un casco vistoso, tamarro, appariscente... insomma, nel pieno de suo stile seppure ai tempi fosse ancora un sobrio ragazzo semirasato, senza le sue gloriose treccine.
Un casco con quello stile sarebbe difficile immaginarlo sulla testa del suo best friend forever, ma sotto sotto i Rosbilton sono sempre stati un po' due lati della stessa medaglia. Il principe azzurro, nel suo casco nero, aveva come unica decorazione un VI metallico, il suo numero di gara in cifre romane. Ma accanto al più grande, se ne nota uno più piccolo, essenzialmente VIvi... ovvero il nome di sua moglie!
Due uomini romantici, ciascuno a suo modo. Mi raccomando, correte a sposare quello che è ancora celibe! ;-)

venerdì 2 novembre 2018

Ho aspettato dieci anni... e posso aspettare ancora

Ci sono due caratteristiche abbastanza comuni tra gli appassionati di motori che vedo in giro per il web, che sinceramente mi fanno un po’ sorridere. La prima è la mancanza totale di capacità di apprezzare il singolo risultato: ci sono persone che, quando vince il pilota o il team per il quale tifano, non sono soddisfatte perché era solo la vittoria di un gran premio e non certo la vittoria di un mondiale, alla cui assegnazione magari mancano ancora mesi e mesi. La seconda è la poca pazienza: il pilota o il team che sostengono non vince abbastanza spesso? Allora passano al piano B, ovvero fingere di non avere mai tifato per quel pilota o quel team, con critiche abbastanza pesanti in proposito.
Vorrei chiederglielo: come fate? Come fate a mettere sempre e comunque il risultato prima di ogni altra cosa? Come fate a non apprezzare mai nulla di ciò che vedere, a condizione che non si tratti di due o tre titoli vinti uno dietro l’altro? Sono certa che, con un po’ d’esercizio, riuscireste ad avere pazienza. Non ve lo dico per mettermi su un piedistallo, è l’ultima delle ragioni per cui lo farei, ma com’è possibile che a volte non riusciate a resistere nemmeno per due o tre mesi? Ve lo dico dall’alto della mia esperienza: resistere è possibile... e quello di non vedere le vittorie come fini a sé stesse è un problema che io stessa vorrei tanto non avere avuto.
Correva il 2 Novembre 2008, esattamente dieci anni fa: il pilota per cui tifavo si apprestava, per quella che sarebbe stata l’ultima volta in carriera, a vincere un gran premio di Formula 1. Pioveva a dirotto e stava vincendo un gran premio proprio lui che, quando pioveva a dirotto, in genere andava in giro per prati. Vorrei tornare indietro solo per potergli prestare un po’ di attenzione, invece no, quel giorno avevamo tutti - io compresa - gli occhi su Hamilton che inseguiva un quinto posto che gli era appena sfuggito, obiettivo riprendersi la posizione su Vettel in due giri di gara. Non riprese la posizione su Vettel, ma presero entrambi la posizione su Glock, in uno dei finali di stagione più folli di sempre. Montezemolo aveva detto che non voleva vedere la Ferrari vincere il mondiale all’ultima curva dell’ultimo gran premio stagionale... e, per quanto quello che successe non fosse quello che intendeva lui, fu comunque un’altra interpretazione di quel concetto.
Quel giorno speravo con tutte le mie forze che Massa potesse vincere il mondiale, anche se con la lucidità di oggi mi rendo conto che, per come si erano messe le cose nel corso della stagione, già il fatto di essere ancora in lotta per il titolo a Interlagos era molto di più di quanto si potesse pensare, specie dopo due occasioni perse come Ungheria e Singapore. Quando la mia speranza non si concretizzò, il mio unico pensiero fu che ci fosse comunque un’altra stagione. Non pensai nemmeno per un attimo non solo che forse Massa non sarebbe mai più arrivato a lottare per un titolo mondiale, ma addirittura non mi sfiorò nemmeno il pensiero che potesse non vincere più un solo gran premio. Non so nemmeno esattamente quando iniziai a capacitarmene: forse nel 2016, quando Massa guidava una vettura con cui era molto improbabile arrivare a podio e aveva già annunciato il suo imminente ritiro dalle competizioni (che poi non fu imminente).

Ad ogni modo non ho ancora perso le speranze: sono passati dieci anni, so che non potrà mai più vincere una gara di Formula 1, ma chissà, magari vincerà una gara di qualcos’altro, prima o poi...
In attesa che ciò accada, per il momento, mi accontento delle sue comparse random attuali: di recente ne ha fatta una (che non chiamerei proprio comparsa, si tratta di un video di mezz’ora) sul profilo Youtube di Rosberg in una sorta di intervista.
È stato un video molto bello da vedere, anche se secondo me il titolo “Hamilton vs Schumacher vs Alonso” non sintetizza affatto quello che si vede in quel video. Dei tre soggetti menzionati nel titolo del video si parla in prevalenza di Schumacher, mentre Hamilton viene nominato due volte e Alonso addirittura una volta soltanto.
Così, di primo impatto, prima di immergermi in quello che veniva detto nel video, a prima cosa che mi è saltata all’occhio era l’apparente diversa percezione della temperatura tra Rosberg e Massa: Massa era un mezze maniche, peraltro con una scollatura a V abbastanza ampia, Rosberg indossava una giacca di pelle. Una volta ricordo di avere visto su GPUpdate una foto in cui indossava una giacca a vento mentre era in mezzo a gente in mezze maniche. Anche a me succedono queste cose, ogni tanto! ...e comunque vista la loro provenienza geografica mi sarei aspettata piuttosto il contrario. Altra cosa che saltava all’occhio, nel guardare un video così lungo e nel vedere Massa inquadrato in primo piano per una mezz’ora, era vedere da vicino gli strascichi del suo incidente di nove anni fa: quando alza le sopracciglia, in realtà solo un sopracciglio si alza, quando aggrotta la fronte, dalla parte dell’incidente rimane completamente liscia.
Venendo al video in sé, pare essere stato girato in Svezia mentre assistevano al finale di un campionato di kart: è bella questa cosa di essere vicini di casa ma di ritrovarsi in Svezia. Un altro video dimostra che c’erano andati insieme, dato che erano a bordo dello stesso aereo, quindi non è stylish come un incontro casuale, ma non si può avere tutto dalla vita. Nella prima parte hanno parlato di Formula E, dove Massa si appresta a debuttare il prossimo mese. Hanno parlato della vettura, che anche Rosberg ha guidato in una demo, del fatto che il volante sia duro, dei circuiti sui quali, in Formula 1, il volante è più duro e quant’altro. Poi sono passati a parlare di Schumacher... ma attenzione, ne hanno parlato in modo abbastanza inedito, dato che non hanno parlato né dei suoi risultati, né della sua personalità, quanto piuttosto dell’approccio che aveva con ciò che faceva, del rapporto che instaurava con la squadra e della dedizione assoluta che aveva per le competizioni.
Infine, piccola postilla su Hamilton e Alonso. Di Hamilton discutevano del fatto che fosse o non fosse sotto pressione dopo avere vinto vari gran premi dietro fila: secondo Massa no perché a quel punto un pilota non è più sotto pressione, secondo Rosberg sì, perché la pressione rimane molto alta viste le aspettative a seguito di varie vittorie consecutive. Così, sulla fiducia, avrei voluto credere a Massa. Il problema è che considerando fine 2015/inizio 2016 Rosberg ha vinto sette gran premi di fila, mentre Massa al massimo si è fermato a due. Su Alonso, invece, c’è stata solo una piccolissima allusione: Massa lo pone esattamente allo stesso livello di Schumacher, a quanto pare anche nel rapporto che instaurava con la squadra. Non è l’impressione che dava a me, però visto il gap di risultati, se fossi al posto di Massa probabilmente mi sarei convinta che sia il pilota più forte di tutti i tempi...


martedì 2 ottobre 2018

02.10.2016

Il 2 Ottobre di due anni fa veniva disputato il Gran Premio della Malesia, per intenderci, quello del motore di Hamilton, anche se non sto scrivendo questo post per parlare del motore di Hamilton (ho le mie priorità, dopotutto).
Ricordo di avere seguito la diretta della gara al computer, nella mia stanza. Quando è terminata ho pensato "adesso guardo il podio, poi vado a fare colazione".
Dopo avere guardato il podio, non ho fatto nulla di tutto ciò perché mi si era chiuso lo stomaco: ho visto un intero podio bere champagne dalla scarpa di Ricciardo... e tutto sommato ne ero *abbastanza* disgustata (quei due poveri sprovveduti che non sono scappati a gambe levate in tempo, probabilmente lo erano più di me).
Per il momento non abbiamo più visto un intero podio fare uno shoey, dato che l'anno scorso a Baku Bottas si è guardato bene dal bere dalla scarpa di Dani-Smile, diversamente da Strollino (e come dargli torto)...

mercoledì 5 settembre 2018

Fescion love

Neanche i Castronaan sono ancora arrivati a simili livelli di ammmmore fescion. XD
Fonte dell'immagine: [X]

martedì 24 luglio 2018

Commento al Gran Premio di Germania

Novantadue minuti di f*ck /// 22 Luglio 2018

Yaaaaaayyyyyyy! Sono finalmente terminati i mondiali di calcio, con grande gioia da parte di RoGro, Gasly e Ocon, e finalmente possiamo occuparci di cose serie, come l'undicesimo gran premio del campionato 2018. Per l'occasione è stato rispolverato Hockenheim, che da una decina d'anni a questa parte si alterna con il Nurburgring come sede del gran premio di Germania, e nello specifico negli ultimi anni funziona che un anno c'è il gran premio di Germania a Hockenheim e l'anno dopo non c'è nessun gran premio di Germania.
Un tempo Hockenheim e il Nurburgring coesistevano nello stesso calendario, ma iniziarono ad alternarsi quando, con l'intenzione di inserire di lì a qualche tempo il GP d'Europa a Valencia, l'alternanza fu decisa sulla base del fatto che nessuno stato potesse ospitare più di un gran premio in una stagione, principio poco coerente con l'esistenza di un secondo gran premio spagnolo.
Il 2007 fu il primo anno dell'alternanza, con il Nurburgring che si chiamava ancora GP d'Europa, e per quanto mi riguarda potete provare tutti quanti a imparare. Per la cronaca, il GP di quest'anno si è svolto il 22 Luglio, proprio nell'anniversario di quel glorioso evento.
In attesa di parlare di eventi di un certo livello, gradirei iniziare elencando la hall of fame del GP di Hockenheim: la prima risale al 1970, vinta da Jochen Rindt. Dopodiché il GP di Germania è tornato alla sede storica del Nurburgring, per poi tornare a Hockenhem tra il 1977 e il 1984 (i vincitori furono Niki Lauda, Mario Andretti, Alan Jones, Jacques Laffite, Nelson Piquet, Patrick Tambay, René Arnoux e Alain Prost). Dopo un anno al Nurburgring si tornò a Hockenheim, con vittorie consecutive di Nelson Piquet (1986 e 1987), Ayrton Senna (1988, 1989 e 1990) e Nigel Mansell (1991 e 1992). Alain Prost tornò a vincere nel 1993, dopodiché vinsero nei tre anni seguenti Gerhard Berger, Michael Schumacher e Damon Hill. Berger torn a vincere nel 1997 (sua ultima vittoria in carriera), seguito da Mika Hakkinen ed Eddie Irvine nelle ultime due edizioni degli anni '90.
Rubens Barrichello ottenne la sua prima vittoria in Formula 1 nel 2000, Ralf Schumacher vinse nel 2001, Michael Schumacher nel 2002, 2004 e 2006, con in mezzo nel 2003 e 2005 vittorie di Juan Pablo Montoya e Fernando Alonso.
Lewis Hamilton ha vinto l'edizione 2008, Alonso ha vinto di nuovo nel 2010 e 2012, Nico Rosberg ha vinto nel 2014 e l'ultima edizione finora disputata ha visto la seconda vittoria di Hamilton al GP di Hockenheim, la terza al GP di Germania, avendo vinto al Nurburgring nel 2001.
Parlando di edizioni recenti del Nurburgring, si segnalano due vittorie Redbull nel 2009 e nel 2013 ottenute rispettivamente da Mark Webber (sua prima vittoria in carriera) e Sebastian Vettel. Questa del 2013 mise fine a uno degli storici tormentoni di Mazzoni, ovvero "Vettel non ha mai vinto il gran premio di Germania e non ha mai vinto una gara nel mese di luglio", osservazione che per onore di cronaca ad un certo punto venne fatta anche su Sky Sport UK proprio alla vigilia dell'evento.
Ora, però, torniamo a sintonizzarci su Hockenheim, location che ricordo fin dal 1999, e che in particolare fu il luogo in cui venne messo in pratica uno dei più tristi e strappalacrime ordini di scuderia che io ricordi... e giusto per chiarire il concetto, non sto parlando di quello che pensate voi, ma di un fatto al quale non viene data la benché minima importanza.
Il mondo si commosse molti anni più tardi e tuttora si commuove perché, ad un certo punto, fu stabilito che, dopo avere già vinto undici gran premi in carriera, Massa non poteva vincerne uno ulteriore, ma del povero Salo non dice niente nessuno. Massa aveva vinto undici gran premi in carriera, in quel momento, e per quanto poi si sia rivelato proprio così, all'epoca non c'era la certezza matematica che non potesse mai più ritrovarsi nella posizione per vincerne uno. Salo, invece, si ritrovò per una e irripetibile volta in testa a un gran premio, ma gli fu consentito di rimanerci per un battito di ciglia. Purtroppo per lui alle sue spalle c'era Irvine, divenuto in corso d'opera pilota di punta della Ferrari, e Salo si fece da parte. Ricordo che quella sera sentii qualcuno fare un'allusione al fatto che Irvine avesse vinto dopo che il suo compagno di squadra l'aveva fatto passare. Venne considerato un banale evento di routine, non solo senza nemmeno un minimo di indignazione, ma senza nemmeno un po' di commozione per un pilota che quel giorno aveva avuto l'occasione della vita e che, se in mezzo a lui e Irvine ci fosse stata una qualsiasi altra vettura, avrebbe potuto avere la speranza di portare a casa il risultato.
Per fortuna Hockenheim ci riservò anche delle belle storie, come l'invasione di pista del 2000 (non ai livelli di Silverstone 2003, in ogni caso), il rimescolamento della situazione e, infine, quello scroscio di pioggia che era caduto solo su metà circuito. Barrichello, partito da quella parte della griglia di partenza da cui al giorno d'oggi generalmente partono piloti tipo Hartley e Vandoorne, non si fermò ai box per passare alle gomme da bagnato, rimamendo in pista su quelle da asciutto. Credo che si sia trattata di una delle prime vittorie in carriera più pittoresche della Formula 1 moderna, ricordo qualche altro evento di un certo livello, ma quello fu un evento ricco di fascino (se non consideriamo che nel mondo ideale la prima vittoria di Barrichello avrebbe dovuto avvenire il giorno in cui si era ritrovato in testa al GP del Brasile su una Stewart, quando purtroppo rimase a piedi). Sul podio i piloti McLaren, alla fine, sollevarono Barrichello, cosa successa a pochissimi piloti in occasione della loro prima vittoria (nello specifico, ricordo Massa e Maldonado).
Per tornare a qualcosa di pittoresco fu necessario attendere diversi anni, anche se ricordo che nel 2006 Massa e Schumacher fecero doppietta davanti a Raikkonen e, in relazione ai gossip di quell'epoca che si sarebbero rivelati corretti, un sito che frequentavo all'epoca titolava l'accaduto "tre piloti Ferrari sul podio". Okay, lo ammetto, in confronto al 2000 mi sono accontentata con poco.
Poi venne il 2008. Venne Hamilton che scappava e Massa che inseguiva neanche troppo da vicino. Poi venne Glock che andò a schiantarsi contro un muro. Venne la safety car e accadde uno sconvolgimento notevole: Nelsinho Piquet, che era su una strategia a una sola sosta e che si era appena fermato ai box, si ritrovò in testa quando tutti gli altri rientrarono ai box, cosa che con il regolamento dell'epoca non potevano fare in regime di safety car a meno di non scontare una penalità. Vedere un pilota che veniva costantemente snobbato e criticato in testa a un gran premio fu qualcosa di memorabile, anche se poi fu costretto ad accontentarsi di una seconda posizione che comunque difese come meglio poteva. Rivedere quel gran premio dopo anni e anni, lo scorso autunno, fu un colpo al cuore, perché non capita tutti i giorni di vedere un pilota che guadagna posizioni a caso grazie a una safety car arrivata nel momento opportuno e che poi, qualche mese più tardi, fa entrare una safety car nel "momento opportuno". Avere rivisto Piquet arrivare secondo in quel gran premio ha messo fine ai tanti anni in cui ho pensato che fosse inverosimile che in Renault potessero ipotizzare che Alonso vincesse il GP di Singapore, con l'ingresso di una safety car dopo il suo pitstop. Se Piquet era arrivato secondo...
Anche l'edizione del 2010 fece molto parlare di sé, perché...
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...oh my Faster Fernando, ho un vuoto di memoria e non riesco assolutamente a ricordare che cosa successe quell'anno! Quindi direi che possiamo passare oltre, e peccato che la Marussia di Bianchi senza pilota al volante abbia percorso in retromarcia sì un tratto del GP di Germania, ma non a Hockenheim. Era il lontano 2013 e quell'evento fu piuttosto pittoresco.
Un'edizione ricca di contenuti fu sicuramente quella del 2016, in cui andai in bagno nel momento in cui Rosberg superò Verstappino e in cui mia madre passò davanti alla TV mentre veniva trasmesso il replay del sorpasso stesso. Fu una di quelle manovre che se l'avesse commessa Maldonado 1) non sarebbe sembrata particolarmente sguaiata perché ci aveva abituato a standard di maggiore livello, 2) sarebbe stata definibile come troll-sorpasso. In seguito Rosberg venne penalizzato per quel sorpasso e mi rendo conto che tutto ciò abbia rilevanza pressoché nulla in un resoconto in cui ho parlato di eventi tipo Piquet sul podio, ma ha la sua rilevanza limitatamente ai miei commenti ai gran premi, perché in quell'occasione per la prima volta scrissi che aveva vinto un frullatore.
C'era anche Mick Schumacher che gironzolava per i box, quell'anno, probabilmente chiedendosi se il gufo che gli era apparso in sogno quella notte gli avesse detto la verità, quando l'aveva informato che, diversamente dallo stesso Mick, Nikita Troitckii sarebbe stato capace di vincere a caso una gara di Formula 3, dopo che Dan Ticktum fosse stato penalizzato per jump-start con grande gioia di E. di Wattpad (per la penalità a Ticktum, intendo, dato che credo che E., come tutti quelli che seguono la Formula 3, avesse a malapena l'idea dell'esistenza di Troitckii).

#HOCKENHEINRETURNS: in vista del gran premio di Germania sono accaduti alcuni eventi degni di nota che hanno un po' oscurato la conferenza stampa, nella quale è stato chiesto a Perez se ingaggerebbe un pilota pagandolo 40 milioni di euro se fosse il titolare di un team, e Perez ha risposto che ingaggerebbe sé stesso per quella cifra.
L'hot-topic era il rinnovo del Gangster Rapper con la Mercedes fino al 2020, fatto che fino a questo momento non era dato per sicuro perché... mhm... non saprei, non vedo in quale altro team avremmo potuto trovarlo: anche se i calzini rosa che ha indossato di tanto in tanto lo qualificano come un fanboy della Force India, non credevo che potesse prendere sul serio quella strada. Se non avesse rinnovato, probabilmente sarebbe finito a fare lo youtuber come il suo best friend forever, anche se tuttavia perfino quello aveva rinnovato con la Mercedes prima di andare a fare lo youtuber. Comunque spero che il Gangster Rapper non segua le sue orme, altrimenti corriamo il rischio di vederlo mentre pubblica video di sé stesso in bagno. Per il suo futuro, un giorno in cui anche Dani-Smile diventerà uno youtuber, lo vedo meglio a fare la comparsa nei video di Dani-Smile.
Rimane comunque un grosso problema, a quanto pare: Gangster Hammi, infatti, non è stato il solo a rinnovare e, ancora una volta, si ritroverà a condividere il box con un vampiro assetato di sangue. Ah, no, Bo77as è un vampiro vegetariano, non si nutre di sangue, ma solo di vodka!
A proposito di bevitori di vodka, non è ancora chiaro dove sarà l'altro nel 2019, ma è un momento storico in cui sono altri gli hot-topic, non ci sarebbe tempo per parlare anche di lui, adesso.
Dani-Smile: "Il bello in tutto ciò è che a nessuno sembra importare più un fico secco nemmeno di me."
Gangster Hammi: "Puoi sempre diventare una stella di Youtube."
Dani-Smile: "Sììììììì! Utilizzerò il tuo cellulare dopo avertelo sottratto di nascosto e mi riprenderò, postando tutto sul tuo canale."
Gangster Hammi: "E Sebby creperà di invidia, perché lui non possiede canali social, anche se era l'unico pilota che pensavo di seguire su Instagram, avendo aggiunto tra i followed un profilo fake con il suo nome."
Sebby: "Te lo confesso, anch'io sono un fake di me stesso, quello vero è quello che indossa il sacchetto di carta."
Gangster Hammi: "Adesso ti sguinzaglio dietro Bo77as affinché ti strappi via il sacchetto di carta a morsi."
Sebby: "Ho sentito un ruggito che ha fatto tremare l'asfalto, quindi se fossi in te smetterei di istigarlo."
Gangster Hammi: "Ma è un vampiro fescion bellissimo."
Sebby: "Ma quale fescion, da quando è arrivato lui, Hugo Boss vi ha abbandonati per passare in Formula E e ha ingaggiato il Principe Leo come testimonial."
Gangster Hammi: "Hai ragione, non è tanto fescion, eri molto più fescion tu in quello scatto di tanti anni fa in cui c'eravate tu e Webbi che mostravate il lato B. Peccato che quel lato B fosse coperto da un paio di jeans, ma rimane la prova del fatto che vincevate per cu*o e non per merito rendendo il mondiale falsato."
Come da buona tradizione, venerdì pomeriggio non ho avuto nessun genere di delucidazione a proposito dell'eventuale risultato falsato delle prove libere, ma ormai ci ho fatto l'abitudine. Ciò a cui non si fa mai l'abitudine è che, diversamente dalle prove libere 1 di Spa 2012, il miglior tempo non venga costantemente ottenuto da Charles Pic al volante di una Marussia.
Le prove libere del venerdì mattina e del venerdì pomeriggio sono state prove libere nel segno delle corna della Redbull: Ricciardo ha ottenuto il miglior tempo con Gangster Hammi, Verstappino, Vettel e i Finnish Bros a completare la top-6. Nel pomeriggio invece è stato Verstappino a ottenere il miglior tempo mentre Ricciardo era il mezzo al nulla. Hamilton e Bottas seguivano e successivamente c'erano anche i Ferrari Bros.
Giovinazzi ha fatto la propria comparsa al volante venerdì mattina alla Sauber, mentre in Force India si è visto Latifi...
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...poi sono arrivate le prove libere di sabato mattina ed è successo qualcosa di pittoresco, complice una sessione disputata sotto la pioggia: Leclerc ha fatto il miglior tempo davanti a Sonyericsson e a Sirotkin. Non siamo ai livelli di Pic, che saranno difficilmente raggiungibili, ma non si può avere tutto dalla vita.
Le qualifiche sono iniziate con i dettagli in stile guida turistica, che dichiaravano che in Germania, ogni anno, vengono consumati 800 milioni di wurstel al curry.
Poi le vetture sono scese in pista e Vandoorne si è lamentato di problemi tecnici: ho temuto che fosse sul punto di andare a dormire in un van, invece è riuscito a ottenere una performance in linea con i suoi standard, classificandosi in mezzo al nulla.
Ultimi cinque classificati nella prima manche sono stati Ocon, Gasly, Hartley, Stroll e Vandoorne, ma il vero e proprio colpo di scena è quello che è avvenuto verso la fine della Q1: Gangster Hammi ha iniziato a rallentare e si è fermato per un problema al cambio. Né lui né Ricciardo avrebbero girato in Q2, dato che quest'ultimo era destinato a una retrocessione per sostituzione di vari componenti del motore.
In Q2 Ericsson è andato in giro per le campagne e, tornando in pista, è riuscito nell'eroica impresa di riempirla di ghiaia e di far redflaggare la sessione a metà, in modo che potesse essere ripulita. I telecronisti ne hanno approfittato per riflettere che, siccome i Riccilton non avrebbero girato e c'era in pista gente tipo Ericsson e Sirotkin, gli Alonsainz avevano buone probabilità di passare oltre, almeno uno dei due. Erano i telecronisti spagnoli, ovviamente, altrimenti avrebbero avuto altri pensieri per la testa.
Anche altri dieci piloti avevano altri pensieri della testa, nello specifico quello di relegare Alonso in undicesima piazza, dalla quale è uscito di scena insieme a Sirotkin, Ericsson, Hamilton e Ricciardo, con quest'ultimo destinato a partire ultimo per la sostituzione di componenti del motore, che di conseguenza non aveva girato.
La pioggia che si ipotizzava arrivasse sul finale della Q2 non è arrivata neanche in Q3 e non ci sono stati eccessivi sconvolgimenti se non che, con sole quattro vetture da top-6 in pista, le Haas ne hanno approfittato per andare a procacciarsi le posizioni finali della top-6.
I primi quattro erano Vettel, Bo77as, Raikkonen e Verstappino, poi a seguire Kmag e RoGro, davanti alle Renault di Hulkenberg e Sainz. Leclerc e Perez chiudevano la top-10.
I Raikkonettel e il presunto vampiro sono andati a farsi intervistare da Coulthard, ma è stato tutto breve e indolore.
I telecronisti spagnoli, nel frattempo, continuavano a pronunciare frasi in cui ogni tre parole una era "Fernando". Le altre due erano "Carlos" e "Carlos", perché il loro idolo ha ormai già una certa età, quindi bisogna mettersi avanti con i lavori in vista del futuro. A proposito di uno di quei due soggetti e del raffronto Vandonso, intanto, qualcuno sta iniziando a notare, in giro per il web, che le perforance di Stoffy che dorme in un van, ultimamente, stanno facendo pensare che dorma al volante. Quindi non c'era altro da fare che sperare che Stoffy potesse riprendersi in vista della gara.
Stoffy: "Aaaaaaawwwwww."
Voce fuori campo: "Cosa succede?"
Stoffy: "Stavo pensando ai BeLiXiMi capelli di Hulk. <3 Ho una gran voglia di stringerlo tra le mie braccia e di dargli tanti baci."
Hulk: "Prima dovrai raggiungermi. Ne passerà di tempo..."
Kmag: "E poi Hulk è esattamente dietro di me a contemplare il mio meraviglioso retrotreno. Non ha nessun bisogno di te. Puoi tornare a fare il toyboy per Ferni."
Stoffy: "Il problema è che per vedere anche lui mi serve il binocolo. Se continua così, finirò per avere una love story con Sirotkin."
Sirotkin: "Guarda che io parto accanto a Ferni, anche per vedere me al momento ti serve il binocolo."
Ferniiii: "Noooooooohhhhhhh, un altro hacker russo che vuole sabotare i miei risultati! Adesso scappo in Indycar, dove nessuno ti farà entrare perché in quanto cittadino dell'Unione Sovietica sei un nemico degli States."
Sirotkin: "Veramente l'Unione Sovietica si era già disgregata prima che fossi concepito."
Ferniiii: "Tu non avresti dovuto essere concepito. Il tuo volante dovrebbe spettare a Kubica, che sarebbe stato il mio compagno di squadra perfetto. Lo dicevano tutti che era il mio best friend forever e che, se fossimo stati compagni di squadra, non avrebbe mai cercato di arrivare davanti a me e non ci saremmo mai lanciati addosso i piatti. AAAAAWWWWWW!"
Sirotkin: "Ah, sì, una di quelle situazioni tanto dolci e aaaaawwwww, un po' come se un giorno il Gangster Rapper e il Principe Leo fossero stati compagni di squadra."
Voce fuori campo: "A proposito, c'è un'evoluzione trash nel prossimo paragrafo. Vi ringrazio per avere introdotto l'argomento."

PETTEGOLEZZI CONDOMINIALI: uno degli hot-topic di sabato pomeriggio, su Twitter, era un presunto lancio di piatti a distanza tra i Rosbilton (è inutile girarci intorno, sono destinati a rimanere la Royal Couple della Formula 1), narrato dalla Bild, a proposito del quale in tanti facevano polemica. Ora, premesso che di solito il grado di autorevolezza della Bild è paragonabile più o meno a quello del giornale spagnolo Marca (e questo paragone non è un complimento), la storiella è di per sé abbastanza comica. Pare che tutto sia iniziato quando qualcuno ha chiesto in un'intervista al Principe Leo se avrebbe condotto le interviste post-gara e il Principe Leo avrebbe dichiarato che era stato inizialmente contattato per quel ruolo ma che, dopo avere ricevuto la liberatoria da parte della rete televisiva per cui lavora, gli è stato comunicato che non c'era più bisogno di lui per le interviste.
Secondo la Bild, tutto ciò sarebbe dovuto a un veto imposto dal Gangster Rapper, che sia a Monaco sia a Hockenheim avrebbe chiesto alla FOM di non far tenere le interviste sul podio dal suo ex compagno di squadra per evitare di essere nuovamente intervistato da lui.
È una storia molto affascinante, peccato che mi sembri un po' troppo campata in aria per essere concreta così come viene raccontata, dato che se il Gangster Rapper avesse imposto questo veto alla FOM (a che titolo, poi?) e la FOM l'avesse preso sul serio (quindi tecnicamente ciascun pilota potrebbe potenzialmente impedire a personaggi random di tenere le interviste? funziona solo per i top driver? oppure anche Ericsson potrebbe sollevare questo tipo di richieste?), non si spiegherebbe come mai il Principe fosse stato convocato qualche giorno prima del GP di Germania, ovvero quasi due mesi dopo Monaco, momento in cui sembra essere entrato in vigore il presunto veto. Poi, oltre al fatto che le fonti di questa soffiata non sono citate, c'è la questione del non essere intervistato "nuovamente", dato che mi risulta che l'unica volta in cui il Principe Leo ha tenuto le interviste sul podio, il Gangster Rapper fosse abbondantemente lontano dal podio stesso...
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...ah, ma forse ho capito tutto! Esistono interviste post-gara condominiali, che avvengono a bordo piscina, il Gangster Rapper ha pensato che fosse già abbastanza essere intervistato dal suo best friend forever nonché vicino di casa quando entrambi indossano salvagenti rosa con i brillantini tra un gran premio e l'altro.
Ad ogni modo, dato che i Rosbilton sono appunto vicini di casa, non mi sorprende che la Bild parli di loro, dato che mi sembra una testata molto propensa a parlare di pettegolezzi condominiali.
Tornando alle cose serie, pare che Leo 2.0 abbia dichiarato a Sky Sport UK che non aveva mai visto il Gangster Rapper così sconvolto come dopo essere uscito di scena al termine della Q1... neanche durante le riunioni di condominio? e neanche quando lui e il Principe tentano di bucarsi a vicenda i salvagenti rosa con i brillantini durante le loro risse acquatiche che scoppiano durante le interviste post-gara condominiali? Tra parentesi, povero Eddie Jordan. Messo da parte perché ha osato dire che il rosa deve essere il colore riservato alle sue camicie e i piloti o ex piloti non possono indossare salvagenti di quel colore...
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...Voce fuori campo: "Va bene, Autrice(C), hai già vaneggiato in lungo e in largo e sei anche stata istigata a farlo dalle cose che leggi sulla tua bacheca Twitter, ma non ti pare di avere già dedicato abbastanza spazio a presunte riunioni condominiali nonsense organizzate in piscina?"
L'Autrice(C): "Certo, ma dobbiamo ancora raggiungere i livelli più esagerati. Le riunioni condominiali a bordo piscina, per ragioni di buon vicinato, prevedono sicuramente la presenza di Dani-Smile."
Dani-Smile: "Naturalmente in piscina indosso sempre un paio di pinne, in modo da poterle utilizzare all'occorrenza per uno shoey celebrativo."
Verstappino: "Toglimi una curiosità, cosa dovremmo festeggiare?"
Dani-Smile: "La vittoria di Feliiii nella gara di nuoto post-interviste che abbiamo appena organizzato."
Verstappino: "Gara falsata. Era chiaro che avrebbe vinto, dato che era una gara in stile rana."
Feliiii: "Cra, cra, cra."
Leo 2.0: "Cra, cra, cra."
Gangster Hammi: "Smettila di fare il ranocchio, altrimenti ti bacio per farti tornare principe."
Leo 2.0: "No, dopo che hai BoYkOtTaT0 le mie interviste, mi farò baciare solo da Feliiii e da Dani-Smile!"
Gangster Hammi: "Come sei kattivohhhh!111!!11!! Ti ho BoYk8At0!!11!!!1 solo per la mia sopravvivenza. Temevo che il tuo potere gufico fosse talmente tanto devastante da impedirmi di salire sul podio."

RACE-DAY: domenica mattina mi sono svegliata pensando che fosse finalmente giunto il giorno del pilota che più di ogni altri avrebbe bisogno di giorni fortunati. O meglio, del pilota di uno dei top-team che avrebbe bisogno più di ogni altri di giorni fortunati, perché se estendiamo il discorso a tutta la griglia di partenza, un certo cantante pop mi sembra decisamente più in difficoltà.
Ero convintissima che, qualunque cosa fosse successa, nulla avrebbe potuto negare a Bo77as la possibilità di arrivare davanti a Hamilton. Certo, non mi aspettavo che da un momento all'altro potesse ritrovarsi in testa alla gara dopo che il suo predecessore si era smaterializzato da un momento all'altro...
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...eppure è successo anche questo, ma evidentemente il giorno fortunato di Bo77as quest'anno arriverà nello stesso giorno in cui Hulkenberg salirà sul podio.
Ad ogni modo la  gara è iniziata con una partenza regolare, per intenderci, una di quelle in cui nessuno ha verniciato muretti o altre vetture e in cui nessuna McLaren iniziava già a dare segni di avaria. Tutto andava come da prassi e, come da prassi, Stoffy era ultimo e dormiva in un van stando al volante, nella speranza che fosse il giorno fortunato per arrivare davanti al suo compagno di squadra. Alla fine della giornata ci sarebbe anche riuscito, ma il suo compagno di squadra è arrivato ultimo, quindi anche Stoffy non è che se la sia passata poi così bene.
Non è il caso, tuttavia, di perdere tempo a pensare a Stoffy: davanti, nelle prime due posizioni, c'erano i Vettas, mentre dietro di loro il pilota più anziano e il pilota più giovane battagliavano per la terza posizione, o meglio, il più giovane dei piloti conosciuti al grande pubblico, perché Strollino era ben lontano da lì. Però per il momento era in pista, onore che non avrebbe avuto al termine della gara.
Lasciamo perdere anche Strollino, concentriamoci sulle cose che contano: i Vettas si allontanavano l'uno dall'altro, Iceman allungava nei confronti di Verstappino, e dalle retrovie c'erano i Riccilton che cercavano di risalire verso la zona che conta.
Dopo una ventina di giri di gara, Gangster Hammi era già in top-5. Per entrare in zona punti, invece, Ricciardo ha avuto bisogno che vari piloti di metà classifica rientrassero ai box. In quel momento era sulla mescola di gomme più dure disponibili, che erano le medium e non le hard.
Grazie alla sua mescola medium, Dani-Smile comunicava con l'Aldilà, invocando che il suo vicino di casa che ha lasciato questo mondo non gliela tirasse. Il suo vicino di casa che ha lasciato questo mondo, tuttavia, era triggerato dal fatto che Dani-Smile indossi le pinne per fare uno shoey nella piscina condominiale, quindi non c'è stato molto da fare: dopo 29 giri, su un totalwe di 67, il suo motore, che aveva sostituito per iniziare bene la giornata, l'ha lasciato a piedi. Ha avuto l'accortezza di parcheggiare dove non disturbava, quindi ciò non ha influito sulle strategie di nessuno...
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...va bene, parliamo di strategie: Iceman era rientrato dopo quindici giri di gara, qualcosa come dieci o quindici giri rispetto ai piloti che aveva nei dintorni. Dopo avere undercuttato tutti, si è ritrovato in testa, ma doveva ancora fermarsi, o almeno così pare. Non era chiaro chi dovesse fermarsi e chi no, era chiaro soltanto che tutti stavano aspettando la pioggia da mezz'ora buona e che come al solito non era ben chiaro se sarebbe piovuto o meno.
Anche il Gangster Rapper aspettava la pioggia: partito sulle soft invece che sulle hypersoft(?) è andato avanti per oltre metà gara, poi si è arreso all'evidenza che doveva continuare sulle slick. Non tutti erano della stessa scuola di pensiero: Alonso e Leclerc sono passati alle intermedie. La ciliegina sulla torta, comunque, è stato il pitstop del Pokemon: vincitore del premio Malesia 2009, è andato in pista su gomme full wet, nonostante in quel momento non stesse affatto piovendo. La pista iniziava a inumidirsi, ma Verstappino è tornato ai box e ha montato ancora le slick, quelle della mescola più morbida disponibile.
Davanti, nel frattempo, erano state invertite le posizioni tra i Raikkonettel, dopo una conversazione che suonava più o meno così:
"Sai, Iceman, è arrivata una nuova fornitura di vodka formato famiglia, in frigo, al retrogusto di cremino Algida. Nove anni di esperienza ci hanno resi capaci di lasciarti in pista sulle gomme slick quando non piove e sei ancora da solo e sai quello che stai facendo, a parte quando ti perdi per le vie di fuga di Interlagos. Il Gufo di Interlagos gareggerà nelle Stock Car Brasil e nelle Stock Car Brasil può succedere di tutto, anche Barrichello che può vincere a Interlagos. Se prendi una scimmia ammaestrata e la metti su una monoposto...
...
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..."
"Devo fare passare Sebby, giusto?"
"Sì. Abbiamo rapito i tuoi cremini e, se vuoi rivederli, devi farti da parte."
"Okay, vado a bere vodka insieme al mio amichetto Bo77as."
La situazione era sotto controllo nel modo più assoluto, tranne che nessuno riusciva a controllare la pioggia e tutto andava un po' a caso. Cc'era Leclerc che si esibiva in un 360 gradi perfetto nel mezzo dell'asfalto, molto simile a quello fatto a casaccio da Pastorone in Bahrein 2012 mentre Ferni urlava "you have to leave the space, all the time you have to leave the space", c'era Perez che cercava di impantanarsi e riempire la pista di sabbia in stile Sonyericsson nelle qualifiche e, nel frattempo, c'è stato un avvicendamento per la seconda posizione tra i Finnish Bros, con Bo77as che è andato a guadagnarsi la seconda piazza, che in quel momento gli parava le spalle dal Gangster Rapper che era quarto...
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...e poi c'è stato un momento in cui Bo77as deve avere visto la luce. Un attimo più tardi, però, gli è arrivata la bolletta ed era piuttosto salata.
Eravamo a quindici giri dalla fine quando i telecronisti spagnoli hanno osservato che il Gangster Rapper era il pilota più veloce in pista e che l'unico che girava sui suoi tempi era Vettel.
Meno tre.
Meno due.
Meno uno.
Inquadrature su Vettel stampato contro le barriere, quien es Mazzoni?
Voce fuori campo: "Abbiamo perso, ma ci credevo, come a Shanghai e a Barcellona, intanto c'è Bo77as che per smaltire peso con Iceman si nutre solo di cremini, fumando erba cinese come Ho-Pin Tung, c'è Hulkenberg sul podio ma è una fake news... e anche se piove la vodka si scola!"
L'Autrice(C): "Che cosa ci fa una voce fuori campo in questo momento? Diamo la linea ai protagonisti di questo gran premio"...
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...Novantadue minuti di "f*ck".
A quel punto, reduce da molte partite a briscola, ha fatto il proprio ingresso trionfale Bernd Maylander, che si è appropriato della leadership della gara a bordo della safety car.
Dai box hanno detto a Bo77as di rientrare.
Poi gli avrebbero detto anche di uscire, se non avesse perso tempo ai box.
Alla fine, comunque, è uscito.
Intanto dai box avevano detto a Gangster Hammi di rientrare, poi gli hanno detto di non farlo. Gangster Hammi era già entrato nella corsia dei box, ma l'ha tagliata per uscire.
Iceman: "Ho fatto la stessa identica cosa in regime di safety car al GP d'Europa di cui cade l'undicesimo anniversario."
Gangster Hammi: "Prova a imparare."
Iceman: "Prova tu a imparare."
B077as: "Posso provare anch'io a imparare?"
Gangster Hammi: "Sì, dal tuo ex compagno di squadra ai tempi della Williams. Resta a contemplare il mio retrotreno e già che ci sei anche le mie meravigliose treccine con le extention."
Bo77as: "Tutto ciò è ingiusto. Feli non ha mai dovuto contemplare treccine con le extention. Aveva un compagno di squadra dall'aspetto quantomeno normale. Adesso, non appena c'è il restart, ti asfalto."
Gangster Hammi: "Ne dubito."
Al restart è accaduto l'impensabile: Bo77as ha affiancato il Gangster Rapper e in quel momento mi sono messa a fare calcoli sulle combinazioni astrali di quello che poteva succedere.
C'era già Verstappino che pensava di riuscire a superare Iceman, per vincere nel caso le due Mercedes fossero uscite di scena.
C'era già Iceman che sperava nell'uscita di scena delle due Mercedes per potere ottenere quella vittoria che gli manca ormai dal paleozoico.
Poi, dietro di loro...
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...niente, ciò che c'era dietro di loro lasciava intendere che i Mercedes Bros sarebbero rinsaviti prima di verniciarsi le vetture a vicenda, perché la loro auto-eliminazione avrebbe significato che Hulkenberg, da quinto che era, sarebbe risalito in terza posizione, il che era un chiaro segnale che tutto ciò non poteva accadere.
Dai box hanno dato a Bo77as lo stesso ordine di mantenere le posizioni che veniva utilizzato dalla Williams all'epoca in cui invece di ritirarsi nell'anonimato più totale mentre personaggi più illustri facevano gli attention seaker crashando da soli, occupava posizioni di rilievo, talvolta anche le prime due, ma con due mine vaganti come Juan Pablo Montoya e Ralf Schumacher al volante.
Bo77as si è messo a rallentare tutti quelli che aveva dietro per mettere cinque secondi tra loro e il Gangster Rapper, dato che esisteva la possibilità di una penalità post-gara per l'attraversamento dell'erba della pitlane. Bo77as ha avuto l'accortezza di terminare la gara a quattro secondi e mezzo dal compagno di squadra, per restare nel range che gli avrebbe garantito di vincere per cu*o e non per merito rendendo gli ordini di scuderia falsati, qualora Gangster Hammi fosse stato penalizzato.
A distanza di ore è emerso che c'è stato un richiamo ufficiale, ma nessuna penalità, il che ha permesso a Bo77as di salvare la propria immagine, evitando di vincere a tavolino, cosa che tutto sommato potrebbe essere anche accettabile, a condizione che il soggetto interessato avesse vinto anche gare non assegnate a tavolino.
Le interviste sul podio sono state tenute dal Mascellone, che evidentemente non è stato boicottato da eventuali piloti fanboy di MSC ancora indignati per Spa 1998. Sarà che eventuali fanboy di MSC attualmente al volante, probabilmente nel 1998 erano troppo piccoli per capire che cosa succedesse durante i gran premi.
Tutto è terminato con il Gangster Rapper che sfoggiava le proprie treccine, mentre i Raikkottas affogavano i propri dispiaceri nello champagne.

Gangster Hammi: "Tunz tunz tunz, io sono figo e voi no!"
B077as: "E io sono un vampiro, quindi potrei nutrirmi delle tue treccine!"
Gangster Hammi: "Orrorehhhhh!"
Iceman: "Comunque sì, quelle treccine ti stanno benissimo. Se non temessi di essere cacciato di casa da Minttu, mi farei la stessa identica pettinatura."
Gangster Hammi: "Aaaawwwww."
Iceman: "Vuoi essere il mio cremino per una notte?"
Gangster Hammi: "No. Hai le rughe e sicuramente sei un vampiro in incognito."
Iceman: "Te lo confesso, sono uno di quei vampiri anziani al seguito di Vitaly Petrov che vivono in Toscana nei libri di Stephenie Meyer."
Gangster Hammi: "Il principe Leo invece deve essere uscito dall'unico libro della Meyer che non parla di vampiri. Sicuramente la sua coscienza è stata sostituita da quella di una larva aliena, altrimenti non si spiega come mai la sua presenza gufica ci abbia consentito di fare doppietta."
Sebby: "Sono tutte scuse per non dargli i venti euro che gli avevi promesso se avesse gufato me, vero?"

INTERVISTE CONDOMINIALI: ovviamente un weekend motoristico non termina una volta che scende la bandiera a scacchi, è necessario continuare a parlare per ore e ore di tutto quello che è successo, rigorosamente insultando piloti, team o altri tifosi.
Dani-Smile: "Parlare di TUTTO quello che è successo è una parola grossa. Non mi risulta che ci sia gente che si sta strappando le vesti per parlare del fatto che sia Sonyericsson sia Brandon Bitch sono arrivati in top-10."
L'Autrice(C): "Ti ringrazio per avermi ricordato questo importante evento. Mentre i loro compagni di squadra, così come gli Alonsainz, venivano costretti a un ulteriore cambio gomme una volta in cui era appurato che le gomme giuste erano le slick, si sono ritrovati nelle posizioni che contavano. Carlito in realtà è riuscito a risalire fino alla top-ten, ma è stato penalizzato per un sorpasso in regime di safety car, quindi a fine gara la decima piazza è tornata al cantante pop! <3 Queste sono notizie importanti."
Dani-Smile: "Infatti vanno festeggiate con uno shoey in piscina. Sono pronto a dissetare tutti i miei vicini di casa dalle mie pinne."
Verstappino: "Io non posso, sono un bambino piccolo."
Gangster Hammi: "Bevi, ti farà solo bene."
Verstappino: "Se lo dici tu."
Leo 2.0: "Cosa aspettate, miserabili pezzenti? Stendete un tappeto rosso al passaggio del vostro principe."
Gangster Hammi: "Succede sempre così quando sono con te, prima dici di no, poi ci troviamo in piscina, il tuo corpo è una giostra e non voglio scendere, dimmi dove sei e ti passo a prendere..."
Leo 2.0: "Invece ti conviene scendere subito, dato che i fanboy di Twitter mi hanno detto che hai BoYkOtTaT0 la mia intervista. k0m3 Ty 6 xM3sS0???222???22??? Per vendetta ti taglierò le treccine durante un momento di intimità."
Gangster Hammi: "Ti prego, non farlo. ç_______ç Queste treccine sono tutte per me e so che mi trovi un figonehhhh beliximohhhh. A proposito, che cosa ne pensi del mio fondoschiena adornato da un meraviglioso perizoma tigrato?"
Leo 2.0: "Penso che a guardarti si direbbe che hai vinto per cu*o e non per merito. Se anche Dani-Smile si mettesse un costume così bello, potrebbe vincere il prossimo gran premio in bilico su due ruote."
Dani-Smile: "AAAAAAAAAAAWWWWWWWWWW!!!!!!"
Leo 2.0: "Calmati, che è arrivato il momento delle interviste. Che cosa ne pensi del fatto che il Gangster Rapper non mi abbia ancora dato i venti euro che mi aveva promesso se avessi sabotato Sebby?"
Dani-Smile: "Davvero l'hai sabotato?"
Leo 2.0: "Sì, gli ho mandato una foto dei Raikkottas mano nella mano e gli ho ricordato che Iceman non potrà mai amarlo davvero, dato che non è un cubetto di ghiaccio."
Dani-Smile: "Come sei stato krudelehhhh. Hai sabotato solo Sebby e non Verstappino."
Verstappino: "Sei tu che sei krudelehhhh. Io sono un bambino innocente, non posso essere sabotato."
Dani-Smile: "Allora vattene a letto, che sono già le nove di sera, se non vuoi essere affidato a Feliiii."
Feliiii: "No, ti prego, ne ho avuto abbastanza di badare a Strollino!"
Verstappino: "Sì, ti prego, affidami a Feliiii, mi farebbe giocare con le macchinine 24/7, non mi prenderebbe a sberle come fa mio padre e come fate voi."
Feliiii: "OMG, come vi permettete?! Adesso chiamo il telefono azzurro...
...
...
...
...resti tra noi, ma avete fatto benissimo, avete tutta la mia approvazione."
Gangster Hammi: "Bene, adesso che ho l'approvazione di tutti, non mi resta che comunicare al mondo che mi sono fidanzato ufficialmente."
Infatti, secondo la fonte universale del sapere che è Tumblahhhh, il Gangster Rapper avrebbe iniziato a seguire il Principe Leo su Instagram, con tanto di screenshot postati dalle tumblrere, il che secondo le leggi di Tumblahhhh equivale più o meno a un fidanzamento ufficiale. Pare che stavolta il Gangster Rapper abbia centrato il profilo giusto, quindi o l'ha chiesto al diretto interessato oppure ha imparato a distinguere la differenza tra un profilo autenticato e un profilo aperto da un fanboy che si spaccia per un pilota.
Rimango comunque molto perplessa dalle dinamiche della Royal Couple e dei gossip su di loro, perché mi sfugge la dinamica del boicottare un'intervista da parte di uno che si intende iniziare a seguire su Instagram, ma la realtà dei fatti è che probabilmente i due fescion model nel tempo libero inventano e diffondono gossip su loro stessi. Probabilmente è tutto un kompl8 per distogliere l'attenzione all'ammmmore incontrastato dei Raikkonettel.
Sebby: "Okay, lo confesso, quando mi sono schiantato stavo pensando a quando sia aaaaawwww il mio Iceman."
Iceman: "aaaaawwwww."
Sebby: "E stavo anche pensando che, siccome il pupazzo di neve dei test somigliava a un gabbiano, io e Iceman condividiamo in parte la stessa natura."
Gangster Hammi: "Oh my Dani-Smile."
A proposito, ha iniziato a seguire su Instagram anche Dani-Smile e anche questo caso sembra averlo chiesto al diretto interessato, dato che non si è messo a seguire un fanboy a caso che si spaccia per Dani-Smile. Tra poco organizzeranno riunioni di condominio via direct message.

F.A.Q.: per concludere, alcune cose che ci terrei a chiarire, perché so che il mondo degli appassionati di motori sul web è sempre pronto a puntarti un coltello alla gola se non esprimi il tuo parere, perché ti appioppano d'ufficio un parere a caso, che secondo loro è il Malehhhh Assolutohhhh. Quindi, veniamo a esprimere un mio parere su quello che potrebbe interessarvi, così se anche quello che dico è per voi il Malehhhh Assolutohhhh almeno non mi accuserete di avere cercato di nascondervi il mio punto di vista.
1) Pensi che dopo la gara di questo weekend Hamilton abbia già vinto il mondiale? Risposta: penso che le persone che sostengono che Hamilton ha già vinto il mondiale siano le stesse che dicevano la stessa cosa di Vettel una settimana fa, che dicevano la stessa cosa di Hamilton ancora prima, e così via a seconda di chi stava in testa alla classifica in ogni momento di questo campionato. Per quanto mi riguarda il campionato finisce a novembre, non a luglio, e il gap esistente attualmente tra Hamilton e Vettel è di gran lunga inferiore a quello che Raikkonen aveva nei confronti di Hamilton e Alonso due gran premi prima di vincere il mondiale. Il campionato lo si vince quando la classifica dice che hai vinto.
2) Pensi che Hamilton abbia meritato la vittoria o che abbia vinto solo di cu*o? Risposta: penso che se un pilota parte quattordicesimo e vince, esistono buone probabilità che, se ha trovato situazioni favorevoli, le abbia sapute sfruttare a proprio vantaggio.
3) Pensi che l'incidente di Vettel dimostri la sua incapacità come pilota? Risposta: penso che l'incidente di Vettel sia esattamente quello che è, ovvero un incidente. Così, a occhio e croce, mi pare un po' azzardato giudicare l'intera carriera di un pilota in base a un singolo evento. Tra parentesi, penso che le stesse persone che dicono che è un incapace siano le stesse che lo portavano su un piedistallo dopo la sua vittoria a Silverstone e che lo porteranno su un piedistallo in occasione della sua prossima vittoria. In aggiunta a tutto ciò, nel corso della mia esistenza ho tifato piloti di gran lunga inferiori, sarebbe abbastanza assurdo che me ne andassi a dire alla gente: come puoi tifare per uno scarso del genere?
4) Sei stata soddisfatta di questo gran premio? Risposta: non mi sembra che sia stata una delle gare più noiose dell'anno, anzi... Non la ritengo la più appassionante, in quanto ci sono state gare a mio parere più intense e preferisco di gran lunga le gare in condizioni di asciutto piuttosto che quelle con pioggia o meteo variabile, ma direi che mi è piaciuta abbastanza. Se la domanda è dal punto di vista di me come tifosa, vorrei ricordare che il mio pilota preferito corre sporadicamente in Stock Car Brasil e, tra quelli attuali, il mio preferito è arrivato tra gli ultimi.
5) Cosa ne pensi dell'ordine di scuderia dato a Raikkonen? Risposta: personalmente sono a favore della competizione e, quando vengono utlizzate strategie diverse per piloti appartenenti allo stesso team, un po' di domande me le faccio. Tuttavia ritengo il lasciar passare un pilota su strategia differente, che non sarà in diretta competizione in un successivo momento, un po' diverso che lasciar passare un pilota platealmente in stile Zeltweg 2002.
6) Cosa ne pensi dell'ordine di scuderia dato a Bottas? Risposta: una tristezza infinita visto che Bottas era partito dalla prima fila, tuttavia in una scala di indignazione, metterei il congelamento delle posizioni ad un livello molto meno grave di un'inversione di posizioni. Alla fine della giornata, va bene il fare una sosta in più e va bene un problema ai box, ma se un pilota parte dalla prima fila e arriva dietro al compagno di squadra partito nelle retrovie, forse qualche domanda se la dovrebbe fare lui stesso, in primo luogo, tanto più che, prima della safety car, avevo già la sensazione che Hamilton potesse essere in grado di raggiungere Bottas. Con questo non significa che non mi sarebbe piaciuto vedere Bottas provarci... anzi, ne ho parlato per dieci minuti buoni con mio padre (che non aveva visto la gara, ma solo il servizio al TG), che nel suo piccolo è un mezzo fanboy di Bottas e ho espresso la mia delusione per il fatto che Bottas si stia rivelando inferiore alle mie aspettative. Va bene che, per la legge dei grandi numeri, se la Mercedes vincesse ancora quindici gare all'anno, Bottas qualche vittoria riuscirebbe a coglierla di sicuro, ma il punto è che una seconda guida di successo dovrebbe quantomeno riuscire a vincere le gare in cui il suo compagno di squadra è impossibilitato a lottare per la vittoria. Il problema di Bottas, quest'anno, è che le gare in cui Hamilton sembra senza speranze, vengono vinte da altri, o addirittura in alcuni casi dallo stesso Hamilton. Ad ogni modo è il male minore: il peggio sarebbe stato se fosse stato in Williams e se fosse nella posizione in cui attualmente si trova Sirotkin...

RISULTATO: 1. Lewis Hamilton (Mercedes), 2. Valtteri Bottas (Mercedes), 3. Kimi Raikkonen (Ferrari), 4. Max Verstappen (Redbull), 5. Nico Hulkenberg (Renault), 6. Romain Grosjean (Haas), 7. Sergio Perez (Force India), 8. Esteban Ocon (Force India), 9. Marcus Ericsson (Sauber), 10. Brendon Hartley (Toro Rosso), 11. Kevin Magnussen (Haas), 12. Carlos Sainz (Renault), 13. Stoffel Vandoorne (McLaren), 14. Pierre Gasly (Toro Rosso), 15. Charles Leclerc (Sauber), 16. Fernando Alonso (McLaren), Rit. Lance Stroll (Williams), Rit. Sebastian Vettel (Ferrari), Rit. Sergey Sirotkin (Williams), Rit. Daniel Ricciardo (Redbull).