martedì 29 settembre 2015

Keep calm and watch Champ Car!

Curiosità e osservazioni random su Formula Cart e Champ Car nell'epoca della scissione CART/IRL: 1999, 2000 e 2001

Sta proseguendo, talvolta non senza destarmi preoccupazione per la gran quantità di gare che sto vedendo, dato che è questa l'occupazione alla quale sto dedicando la maggior parte del mio tempo libero, la visione delle gare di Formula Cart di fine anni '90/inizio anni '00.
Stavolta sono pronta a parlare delle cose memorabili relative alle stagioni 1999, 2000 e 2001.

> TORA TORA TORAAAAAAAAAAA!
Ormai passati i tempi di Hiro Matsushita, al quale ho già dedicato l'opportuno spazio, e dei vari giapponesi random a cui veniva dato un volante solo ed esclusivamente a Motegi, è stata la volta di altri gloriosi(?) esponenti del Sol Levante. Nel 1999 ci sono stati addirittura due "omonimi" non imparentati tra loro: Naoki Hattori, uno che lo si era già visto (prevalentemente nelle prequalifiche) intorno al 1990 in Formula 1, e Shigeaki Hattori, uno a cui a metà stagione fu revocata la licenza perché ritenuto incapace di tenere una vettura in pista... che successivamente andò a correre nella Indycar Racing League!
Poi è stata la volta di un certo Takuya Kurosawa che all'esordio nel 2000 fece anche qualche giro da leader tra un pitstop e l'altro, prima di sparire nel dimenticatoio; il tutto corredato dalla presenza di Shinji Nakano e del più pittoresco di tutti, che più di ogni altro si faceva notare: Tora Takagi. Di solito la ragione per cui si faceva notare era che era finito contro un muro o contro un'altra vettura. Una volta ha mandato tre volte in una sola gara fuori qualcuno nella stessa curva, smettendola solo perché al terzo tentativo è finito fuori anche lui. Una volta invece è arrivato quarto... e nessuno se l'è filato!

> Juan Pablo Montoya
Sì, lo so, è forse esagerato inserire un singolo pilota tra i dettagli degni di nota di un periodo, ma nei due anni in cui Montoya è stato in Formula Cart (1999 e 2000) si è fatto notare parecchio, nel 1999 vincendo il titolo, nel 2000 vincendo con un motore Toyota dopo secoli che non accadeva... ah, a quanto pare anche all'epoca e dall'altra parte dell'oceano i motori giapponesi sembravano essere più utili per fare una grigliata piuttosto che per gareggiare.
Il 2000 di Montoya non fu eccezionale, ogni tre per due la macchina lo lasciava a piedi. Lui, però, si sbizzarriva. A Fontana 2000 si mostrò un eccellente gufatore: in una gara in cui c'erano rimaste in pista qualcosa come sette(?) vetture (una delle quali era quella di Tarso Marques - sì, proprio lui!), si sbizzarrì a fare, al microfono dell'intervistatore, un pronostico, secondo cui testualmente, se avesse dovuto scommettere dei soldi sul vincitore della gara avrebbe puntato su Castroneves. Per ben un minuto e 17 secondi la gara del brasiliano proseguì nel senso giusto, poi fece un gran botto contro un muro. Credo che i piloti siano preoccupati che un giorno, quando si ritirerà, JPM decida di fare il telecronista.

> Green for the crash!
Non poteva passare inosservato il team Green, il cui fondatore si chiamava Green di cognome ma che in ogni caso tra l'altro aveva vetture verdi. I piloti erano Dario Franchitti e Paul Tracy e tutto sommato il team non era messo male... quando i due non andavano l'uno addosso all'altro. Era già accaduto un paio di volte anche nel 1998(?), ma non hanno perso l'abitudine nemmeno in seguito.
Oh, e alla fine del 2000, Tracy che all'ultima gara era ancora in lotta per il titolo anziché i soliti capelli platinati sfoggiava un nuovo colore, qualcosa come verde chiaro brillante, che anziché dargli la semplice aria da alcolista che passa le domeniche pomeriggio sdraiato sul divano a guardare eventi sportivi tracannando litri di birra, lo faceva somigliare vagamente a un alieno (sì, certo, chiaramente un alieno alcolista che passa le domeniche pomeriggio sdraiato sul divano a guardare eventi sportivi tracannando litri di birra, per chi avesse dei dubbi).

> La grande capacità(?) dei brasiliani nel controllare le proprie emozioni
La gente che un tempo criticava Barrichello per le poche lacrime versate sul podio in qualche occasione, evidentemente non sa che cosa succedeva dall'altra parte dell'oceano, non ha mai visto l'intervista post-gara di Gil De Ferran quando vinse il titolo nel 2000, o quelle di Roberto Moreno e Cristiano da Matta dopo le vittorie... e soprattutto a quanto pare non è nemmeno lontanamente al corrente dell'esistenza di Helio Castroneves, che in occasioni di vittorie, podi, ritiri o eventi occasionali vari, aveva generalmente l'abitudine di scoppiare a piangere all'improvviso e del tutto inaspettatamente e senza preavviso (anche se, conoscendo il soggetto, dire "inaspettatamente" forse è un po' troppo).
L'unico brasiliano che ho visto mantenere l'autocontrollo in caso di vittoria è stato forse Christian Fittipaldi (uomo perseguitato dalla iella, tra parentesi: si sarà infortunato non so quante volte in pochi anni), che in compenso ogni volta in cui aveva un incidente con un'altra vettura passava una dozzina di minuti a inveire contro il malcapitato di turno.

> Un nuovo trend in fatto di occhiali
Kenny Brack portava gli occhiali sotto al casco e i suoi occhiali non erano tondi con lenti enormi.
Mai viste inquadrature in cui avesse gli occhiali sotto al casco, ma esistono foto che ritraggono Patrick Carpentier con gli occhiali da vista.

> Il momento di gloria della gente uscita dal nulla
Oh sì, una volta, mentre ci si avvicinava alla metà del 2001, Memo Gidley, pilota mezzo messicano e mezzo statunitense che si era già visto negli anni precedenti, sempre ammesso che qualcuno si fosse sforzato di notarlo, andò vicino a vincere una gara. I primi venti giri però li aveva sofferti stando in seconda posizione alle spalle di un tale Max Wilson, pilota mezzo tedesco e mezzo brasiliano, esordiente che nessuno aveva mai notato, a meno di non soffermarsi a leggere chi fosse l'ultimo in classifica, la cui gara fu così strutturata: venti giri da leader, trenta giri da secondo, poi venti posizioni perse per i casini altrui girando a vuoto per la pitlane per schivare una vettura finita in testacoda proprio davanti alla piazzola in cui avrebbe dovuto fermarsi, senza che nessuno lo rivedesse più, se non quando alla fine, da doppiato, stava in mezzo al duello per la vittoria tra Franchitti e Gidley. Gidley arrivò secondo. Sono davvero dispiaciuta che nessuno dei due piloti "usciti dal nulla" abbia mai conquistato una vittoria in Champ Car.

> Driven
Ho visto lo sponsor del film "Driven" su una vettura e in un circuito e un telecronista una volta, commentò che sembrava "una scena di Driven" un incidente alquanto pittoresco in cui Bryan Herta, già vittima di un "tentativo di decapitazione" qualche anno prima, si vide volare per di sopra un'altra vettura, tra l'altro guidata dall'appena citato Max Wilson. Sorpresa delle sorprese, per la prima volta nel corso della stagione qualcuno si è degnato di intervistarlo e ho provato un colpo al cuore: pensavo che non si potesse contemporaneamente somigliare a Felipe Massa e parlare anche con lo stesso accento, invece ho scoperto che si può. Sono ancora pià dispiaciuta che non abbia mai conquistato una vittoria.


[To be continued... con le curiosità delle stagioni successive.]

Pubblicato anche su F1GC.

lunedì 28 settembre 2015

Vettel ha trovato un "buco" nel regolamento

Il regolamento attuale dice che è vietato cambiare colore ai caschi (cosa di cui avevo già parlato qualche mese fa), ma non vieta le leggere modifiche alla livrea dei caschi stessi!
E' quello che ha fatto Vettel, forse non per la prima volta, ma in modo alquanto vistoso... nel suo casco del gran premio del Giappone c'era una bandiera giapponese con un'ideogramma e la scritta Japan...
...
...
...
...
...e trovo che questo casco sia davvero una figata unica! U.U

domenica 27 settembre 2015

I miei commenti live su twitter


GRAN PREMIO DEL GIAPPONE: GARA

Domenica 27 Settembre: è il giorno di gara a Suzuka, si parte in condizioni di asciutto (quindi le gomme sono medium e hard) e i giri previsti sono 53.
La griglia di partenza viene modificata, rispetto ai tempi di qualifica, per le penalità di Hulkenberg (+3 per incidente nel precedente gran premio) e Verstappen (+3 per avere parcheggiato la vettura in un tratto pericoloso in qualifica) e per Kvyat che parte dalla pitlane dopo che la sua vettura è stata rimessa in piedi dopo l'incidente nelle qualifiche.

Rosberg Mercedes M - Hamilton Mercedes M
Bottas Williams M - Vettel Ferrari M
Massa Williams M - Raikkonen Ferrari M
Ricciardo Redbull M - Grosjean Lotus M
Perez Force India M - Sainz Toro Rosso M
Maldonado Lotus M - Alonso McLaren M
Button McLaren H - Hulkenberg Force India M
Ericsson Sauber M - Nasr Sauber M
Verstappen Toro Rosso M - Stevens Marussia M
Rossi Marussia M - Kvyat Redbull M

Si parte: Rosberg e Hamilton sono affiancati in un primo momento, poi Hamilton va in testa e Rosberg perde altre due posizioni venendo superato da Vettel e Bottas.
Poco più indietro Ricciardo e Massa vengono a contatto, Ricciardo fora la posteriore sinistra, Massa la posteriore destra e danneggia l'ala anteriore, per poi toccarsi anche con Perez subito dietro che riporta a sua volta una foratura. I tre riescono ad arrivare tutti ai box e a uscirne, su gomme hard, Perez e Ricciardo tra l'altro sono a pieni giri.
Nel primo stint di gara i primi cinque sono Hamilton, Vettel, Bottas, Rosberg e Raikkonen, con le due Lotus a seguire. Le McLaren sono in una buona posizione, Alonso è in top-ten, ma non dura a lungo: lui e il suo compagno di squadra vengono superati rispettivamente da Ericsson e da Nasr ed è eloquente il commento via radio di Alonso, che si lamenta che gli sembra di avere il passo gara di una GP2.
Le Sauber continuano a farsi notare fino a quando, poco prima del primo pitstop, Nasr supera il compagno di squadra autore di un testacoda nello stesso punto in cui già ne aveva avuto uno ieri.

Tra i piloti non coinvolti in incidenti alla partenza Kvyat è stato il primo a rientrare, al 9° giro. I piloti della top-5 attendono ancora, con le Mercedes che sono le ultime a rientrare, al 15° Rosberg e al 16° Hamilton; tra di loro soltanto Hamilton e Bottas hanno montato di nuovo gomme medium.
Le posizioni tra i primi cinque sono invariate, ma Rosberg supera Bottas al 18° giro.
Hamilton continua a incrementare il proprio vantaggio, mentre a Rosberg viene comunicato di non avvicinarsi troppo a Vettel per non far surriscaldare il motore che potrebbe avere dei problemi. Bottas e Raikkonen intanto sono abbastanza vicini.
Dopo la sosta nel frattempo le McLaren sono tornate abbondantemente davanti alle Sauber e Alonso è in top-10 almeno fino al 26° giro quando viene superato da Verstappen, che lo marcava praticamente dall'inizio della gara.

Al 28° giro Sainz urta un paletto che si stacca da terra e finisce in mezzo alla pista, danneggiando l'ala anteriore.
Nel frattempo è ormai ora del secondo pitstop: Raikkonen rientra al 29°, seguito un giro più tardi da Rosberg e Bottas, con quest'ultimo che esce dietro a Raikkonen. Al 31° si ferma anche Vettel e torna in pista terzo dietro a Rosberg: ci sono voluti 31 giri ma le Mercedes sono di nuovo in prima e seconda posizione, con Hamilton che è l'ultimo a fermarsi. Stavolta sono tutte e cinque sulle hard.
Intanto va in atto un duello tra compagni di squadra, che ancora non si sono fermati per la seconda sosta: si tratta di Maldonado e Grosjean, con quest'ultimo che finisce per in giro per i prati prima di rientrare. Tuttavia Maldonado rimanda la sosta di qualche giro perdendo terreno nei confronti del compagno di squadra e dopo essersi fermato è dietro di lui. Hulkenberg nel frattempo è risalito in sesta posizione. Chiudono la top.10 le Toro Rosso.

Intanto nelle retrovie proseguono le peripezie di Massa: stabilmente ultimo dopo la sosta a inizio gara, proprio dopo avere recuperato un giro nei confronti delle Marussia viene richiamato ai box per quella che è la sua terza sosta che in perfetto Williams style non è che vada proprio a buon fine.
Rientra in pista superando di nuovo le Marussia di lì a poco e sdoppiandosi nei confronti di Button.
Intanto sta andando in scena un duello tra Perez, Ericsson e Kvyat, con Ericsson che supera Perez al 44° mentre Kvyat rimane un po' distaccato.
Stevens (a cui saranno aggiunti 5 secondi di penalità) finisce in testacoda, venendo evitato dal compagno di squadra che sopraggiunge dietro di lui, mentre Verstappen supera Sainz per la nona posizione.
Al 50° giro Perez, che era sempre stato in scia a Ericsson, si riprende la posizione, mentre il pilota delle Sauber adesso deve guardarsi anche dalle Redbull alle sue spalle.
A due giri dalla fine Nasr si ritira: è il primo pilota a ritirarsi in questo gran premio... e anche l'unico. Viene comunque considerato classificato avendo completato oltre il 90% della gara.

Riassumendo, Hamilton vince davanti a Rosberg e Vettel, mentre completano la top-10 Raikkonen, Bottas, Hulkenberg, Grosjean, Maldonado e Verstappen. Soltanto nove vetture sono arrivate al traguardo a pieni giri.



sabato 26 settembre 2015

GRAN PREMIO DEL GIAPPONE: QUALIFICHE

Dopo la pioggia del venerdì, che ha scombinato un po’ i valori in pista, torna l’asciutto nella giornata di sabato in cui la Mercedes si conferma al top nell’ultima sessione di prove libere: Rosberg è il più veloce davanti al compagno di squadra.

Le mescole di gomme da asciutto portate dalla Pirelli sono le medium e le hard e, come sempre, prima le vetture vanno in pista con la mescola più dura per poi passare alle option.
Rossi in pista non ci va, mentre Ericsson ci va finendo in testacoda. Escono di scena al termine della Q1 anche i rispettivi compagni di squadra, oltre che Button, risultato non esattamente positivo nel gran premio “di casa” della Honda.
Prosegue invece Alonso, che però è il più lento in Q2, dove non gira Verstappen, autore di un testacoda dovuto probabilmente a un guasto al termine della Q1 (che a sua volta perderà tre posizioni per penalità). Le qualifiche finiscono anche per Hulkenberg (11° in termini di tempi, verrà retrocesso di tre posizioni per via di una penalità successiva all’incidente in gara a Singapore), Sainz e Maldonado.

Si passa alla Q3 dove Rosberg è, in linea con gli standard del weekend, più veloce rispetto a Hamilton, almeno fino a 36 secondi dalla fine quando viene esposta bandiera rossa per un incidente di Kvyat, che finisce sull’erba e perde il controllo della vettura andando a schiantarsi contro le barriere e ribaltandosi in un 360°, uscendone per fortuna illeso; la vettura è invece distrutta.
Tornando al risultato, le due Mercedes monopolizzano la prima fila, mentre in seconda e in terza ci sono Williams e Ferrari in ordine sparso, in linea con gli standard stagionali.

1. Nico Rosberg (Mercedes), 2. Lewis Hamilton (Mercedes)
3. Valtteri Bottas (Williams), Sebastian Vettel (Ferrari)
5. Felipe Massa (Williams), 6. Kimi Raikkonen (Ferrari)
7. Daniel Ricciardo (Redbull), 8. Romain Grosjean (Lotus)
9. Sergio Perez (Force India), 10. Daniil Kvyat (Redbull)
11. Nico Hulkenberg (Force India), 12. Carlos Sainz (Toro Rosso)
13. Pastor Maldonado (Lotus), 14. Fernando Alonso (McLaren)
15. Max Verstappen (Toro Rosso), 16. Marcus Ericsson (Sauber)
17. Felipe Nasr (Sauber) 18. Jenson Button (McLaren)
19. Will Stevens (Marussia), Dnq. Alexander Rossi (Marussia)

Sunshine(C) per F1GC.

mercoledì 23 settembre 2015

GP GIAPPONE: orari sulla Rai

PROVE LIBERE 1: notte tra giovedì e venerdì, h.3.00
Sulla Rai venerdì h.7.45 (Raisport 2)

PROVE LIBERE 2: venerdì mattina, h.7.00
Sulla Rai venerdì h.11.35 (Raisport 2)

PROVE LIBERE 3: sabato mattina, h.5.00
Sulla Rai sabato h.9.30 (Raisport 2)

QUALIFICHE: sabato mattina, h.8.00
Sulla Rai sabato h.14.00 (Raidue)

GARA: domenica mattina, h.7.00
Sulla Rai domenica h.14.00 (Raiuno)

NB. Tutti gli orari sono in formato 0-24.



lunedì 21 settembre 2015

#13: Commento al Gran Premio di Singapore: Marina Bay, 18-20 Settembre 2015

QUALIFICHE | GARA

YAAAAAAAAYYYYYYYY, siamo a Singapore! (in senso metaforico, ovviamente, io sono in Ferrariland/ Tororossoland) ed è giunto il momento di una brillante telecronaca in stile guida turistica!
Telecronista tipico: "YOOOOOOOOOO! Che giorno! Volevo fare questa telecronaca da anni!! !!1111!!!oneoneone!!1111!!!"
La Singapore Flyer: "Okay, entusiasmo a parte, non hai niente da dire?"
Telecronista tipico: "Zììììì! S3Bb1 e K1m1 spaccheranno il culo a tutti!!!111!!!11!!!11!! due Ferrari in testa nelle libere 3!!!11111!!!11!!!111!! In coolonso alle Mercedes!!111!!!11!!"
La Singapore Flyer: "Nobody loves me."
Telecronista tipico: "SEBBIIIIIIIII1I1I11IIII111III MY LOVE3E3E3E3E!!1111!!!111!! Tunz tunz tunz tunz tunz!!1111!!!11!!!11!"
Sebbi: "Povera Singapore Flyer, però, nessuno se la sta filando..."
Okay, vediamo di rimediare alle telecronache tipiche, ritrovando la tipicità delle telecronache di un tempo.
Siamo a Singapore, che deriva dal sanscrito "singapura", che significa "città del leone". Su Marina Bay svetta la Singapore Flyer, una ruota panoramica con ventotto cabine che completa il proprio giro in una quarantina di minuti. Non fa parte di questa telecronaca, ma si segnala che lo stato di Singapore in passato ha finanziato la costruzione delle case popolari che sorgono laddove un tempo sorgeva una favela accanto al circuito di Interlagos (probabilmente dalla parte opposta rispetto alla villetta dei nonni di Barrichello) con un progetto chiamato Progetto Singapura.
L'impianto di illuminazione è stato costruito da un'impresa italiana, ma non temete: Mazzoni ce ne ha accuratamente parlato alle 15.31 di sabato, quando iniziavo seriamente a preoccuparmi per l'assenza di tale informazione.
Ciò che ha fatto più scalpore una volta giunti a Singapore, però, non è la presenza della Singapore Flyer ma il debutto di Alexander Non Sono Valentino Rossi, che tra parentesi ha scelto il numero 53 perché quando era bambino era appassionato dei film del Maggiolino Herbie.
Voce fuori campo: "WHAT. THE. FUCK.?!?!?!?!?!?!?!?!"
Sì, lo so, sembra una bufala, io stessa quando ho letto la notizia la prima volta sono andata a controllare sul calendario che giorno fosse e mi sono accertata che non fosse il primo aprile. Probabilmente Alex avrà fatto la stessa cosa, sempre ammesso che in California il primo aprile sia una data in cui ci si atteggia a Maldonado della situazione e si trolleggia più o meno velatamente tutto il giorno.
In memoria dei bei tempi, quando ero in prima media (che sotto l'etichetta di "bei tempi" mi pare una forzatura, ma va beh...), in cui in settembre/ottobre insieme alla mia amica e compagna di banco attaccavo pesciolini di carta dietro alla schiena dei nostri compagni di classe nonostante mancassero ancora mesi e mesi al primo aprile, ho pensato che si trattasse comunque di uno scherzo. Non lo era e sabato, quando finalmente è giunto il momento delle qualifiche, mi sono resa conto della presenza di Alex in pista.
Alex NSVR: "Yaaaaayyyy, che figata, sto guidando in Q1 e vado anche più veloce di quel tipo lì di cui nessuno conosce l'identità."
Who's that guy: "Ma chi, io?"
Alex NSVR: "Esatto, e sono sicuro che ti batterò."
Who's that guy: "Io invece sono sicuro del contrario... oh, guarda, ho proprio battuto il tuo tempo in extremis."
Alex NSVR: "Va beh, non ha importanza, quello che conta è che ci sia qualcuno che pulisce la pitlane e che, non appena scendiamo dalla macchina, possiamo dedicarci alla partita di jenga che abbiamo progettato!"
Lo Spazzino della Pitlane: "WTF?! posso capire che io sia costretto a fare le pulizie mentre voi vi divertite a conquistare l'ultima posizione, ma non potete escludermi dal torneo di jenga così come se niente fosse! v3nd3tt4!!!1111!!!11!!"
Purtroppo Alex ha perso lo scontro intestino con il compagno di squadra (non sappiamo come sia andata la partita di jenga, invece) e Mazzoni ne ha approfittato per ricordarci che, essendo alto 1,88, Alex si sente piuttosto impacciato a stare dentro alla vettura... però non impacciato abbastanza per scegliere di rimanerne fuori. u.u In ogni caso la storiella dell'altezza di Non Sono Valentino Rossi ci ha messo un nanosecondo per diventare ben più strappalacrime e commovente di quella dell'altezza di Petrov, che con il suo metro e ottantacinque(?) era in quegli anni il più alto tra i piloti.
Segnalo anche che su google ho trovato che l'altezza di Non Sono Valentino Rossi è 1,86, ma considerando che la stessa fonte sosteneva anche che Barrichello è alto 1,72 e pesa quasi 80 chili la ritengo quantomeno dubbiosa e preferisco dare fiducia a Mazzoni.
Tornando a Non Sono Valentino Rossi si è aggiudicato un onore clamoroso per essere debuttante che non parla italiano e che guida per un team di cui i telespettatori occasionali della Formula 1 non conoscono l'esistenza: è stato intervistato dalla Stellona. L'argomento dell'intervista? Questioni di omonimia.
Una cosa del tipo:
Stellona: "Con il cognome che hai tutti ti collegano a Valentino Rossi. La cosa ti pesa?"
Alex: "Mhm... veramente no, non l'ho nemmeno mai incontrato in vita mia. A proposito... di chi stai parlando? Io sono americano e in quanto tale non conosco il motomondiale, la mia unica cultura relativa ai motori riguarda: 1) il campionato NHRA, 2) il campionato NASCAR, 3) le risse al termine delle gare di NASCAR. A questo proposito, se non la smetti di farmi domande a proposito di Valentino Non Sono Alexander Rossi mando i miei meccanici a picchiarti al termine delle qualifiche."
Stellona: "Okay, lasciamo stare. I tuoi nonni hanno origini italiane."
Feliiii, fuori campo: "Anche i miei, però la cosa non è trattata come un affare internazionale."
Alex: "Sì, i miei nonni hanno origini italiane, ma se è un modo per chiedermi velatamente se possiamo abbandonare l'inglese e passare all'italiano, la mia risposta è no."
Stellona: "Oh my frog cry."
Okay, va bene, non hanno usato queste parole tali e quali né parlato di NASCAR o di risse, però si è discusso prevalentemente di Valentino Non Sono Alex Rossi e del fatto che Alex NSRV ha origini italiane. Di fronte a tutto ciò il fatto che a giocarsi la pole potessero essere due piloti al volante di una vettura italiana, un pilota di origini italiane e un pilota cresciuto in Italia era irrilevante... almeno fino a quel momento: mezz'ora più tardi il miglior tempo di Dani Smile in Q3 quando nessun altro aveva ancora fatto registrare dei tempi sarebbe stato accolto con urli da ultrà, ma questo è un altro discorso. C'erano ancora tanti fatti interessanti che dovevano capitare, per esempio il fatto che le Sauber andavano troppo lente per puntare alla Q2 e che Maldiiii risultava fermo ai box della Lotus nel finale della Q1. Risultato: le McLaren in Q2.
Stiamo parlando di Maldiiii, però, quindi estendiamo il discorso alla Lotus: causa nuova sponsorizzazione da parte di X-Box, le tute dei piloti hanno cambiato colore, ora sono verdi... non verde coccodrillo tipo un certo team malese del recente passato, ma verde brillante tipo GoDaddy, tanto che Grosjiiii sembrava travestito da Danica Patrick, che tra parentesi, andando a fare un giro a curiosare sul suo profilo instagram (di Danica, non di Grosjean), ho trovato una sua foto in cui indossa un paio di occhiali con lenti negative che le rimpiccioliscono gli occhi anche di parecchio, il che mi fa pensare che sia miope almeno quanto Bourdais il che fa di lei una francese onoraria... e quindi Grosjiiii sembrava travestito da francese onoraria!
...Okay, il discorso è molto contorto, passiamo oltre, perché la McLaren con il 12° posto conquistato da Ferniiii in Q2 ha raggiunto un risultato mai visto prima: eguagliare la miglior performance in qualifica della Marussia 2014... insomma, roba di un certo livello, non c'è che dire.
Le Force India non hanno passato la "tagliola della Q2" (cit.) e hanno portato con loro "all'inferno" (cit.) (dove era atteso per una partita a briscola, probabilmente con Buemiiii, che stando alle vecchie telecronache all’inferno deve essere stato assunto come receptionist viste le innumerevoli volte in cui lo frequentava) anche Carlos Fanboyz, che si è fatto notare al termine della Q2, mentre continuava la sua scalata verso le "melme della bassa classifica" (cit.)/"sabbie mobili" (cit.).
Carlos: "Aaaaawwwwwww, z0n0 iN PiZTa Kol MY0 1d0£0 m3nTr3 Vo1 GùArDaT3 £a GaRa ࣠bàR!!!1111!!!!111!!! Ferniiii my love! <3 Tunz tunz tunz................. BANZAAAAAAAAAAAIIIIIIIII!"
L'altra volta avevamo assistito alla scomposizione in fattori primi (cit. me stessa) della vettura di Verstiiii, stavolta abbiamo visto quella del fanboy tifoso di Ferniiii perdere un paio di pezzi dopo avere impattato contro un muro. Poi sì, va beh, sono andati tutti insieme e appassionatamente a giocare a briscola, mentre i team e piloti meno perdigiorno erano costretti a disputare la Q3 prima di dedicarsi ai piaceri delle carte. È stato in quei frangenti che Dani Smile ha aperto l'ultima manche con una performance alla Ferniiii: ottenere il miglior tempo mentre era da solo in pista entusiasmando i telecronisti.
In realtà, alla fine della fiera, ha conquistato comunque la prima fila, ma da secondo: primo c'era Sebbiiiii. So che tale cataclisma ha conseguenze di un certo livello, ma cerchiamo di contenerci per un istante: dietro c'erano i rispettivi compagni di squadra e solo a quel punto, in terza fila, venivano le Mercedes, davanti ai vari Bo77as, Verstiiii, Feliiii e la finta Danica franco-svizzera.
Tornando al cataclisma...
...
...
...
...FUCK YESSSSSSSS! In culo a voi, detrattori dell'Italia, detrattori della Ferrari e detrattori di non so che cosa di tumblaaaaaahhhhhh!
Lo ammetto, sono mooooooolto preoccupata da me stessa: per fortuna ultimamente sto frequentando quel sito un po' meno di prima, se no per spirito di contraddizione correrei il rischio di trasformarmi in una fangirl ferrarista, cosa che vorrei evitare dato che mi sento più in pace con me stessa senza esserlo.
Poi sì, va beh, vedere tifose dello spazzino della pitlane rinnegare lo spazzino della pitlane perché Rossihhhhhh è un idolohhhhh e in quanto talehhhhhh deve esserehhhhh elogiatohhhhh dalla mattinahhhhhh alla serahhhhhh è stata una ragione in più per cui la mia presenza in quel luogo di perdizione è stata piuttosto limitata in questi ultimi giorni.
E con questo le qualifiche sono finite: non restava che attendere le 14.00 della domenica, momento in cui...
...
...
...
...
...SCATTANO LE VETTUREEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE (tradotto in “drivers start your engines” dal traduttore simultaneo di Alex Non Sono Valentino Rossi, che essendo americano non sa che in Formula 1 le vetture vengono azionate dal grido “scattano le vettureeeeeeee” di Mazzoni) con S3BbY che mantiene la primahhhh posizionehhhhhh!!!!!11111!!!!111!!!tunztunztunz!!111!!! e D4NY$M1£3 è ancora secondooooohhhhh!!!!11!! e c’è anche K1M1 terzoooooooohhhhhhhhhhh! ...insomma, nulla è cambiato, se non che al momento della partenza c’è stato un piccolo intoppo: il piccolo Verstappino ha perso il ciuccio e, dopo avere avuto la fortuna che nessuno lo travolgesse, è stato portato a spinta ai box, dove non ha trovato il ciuccio e ha capito che glielo aveva rubato Carlito Fanboyzzzzzz, ragione per cui, dopo avere invocato il padre di andare a picchiare il padre di Fanboyzzzzz, è corso in pista per riappropriarsene. Era talmente ultimo che, nel momento in cui Alex Non Sono Valentino Rossi e Who’s That Guy si sono girati per fargli una pernacchia non l’hanno visto.
NSVR: “Ehi, verstappino, dove sei? Abbiamo appena visto col binocolo Fanboyzzzzz che mostrava a Ferniiiii il tuo ciuccio!”
Who’s That Guy: “Ehi, NSVR, dove sei? Perché dietro di me non c’è nessuno? Perché inizio ad avvertire la vaga sensazione che lo prenderò in quel posto?”
NSVR: “Non ne ho idea. Sono piuttosto confuso. Perché un anno fa sono rimasto a piedi? Perché in Indycar hanno preferito Dracone e Speedy Gonzalez a me? Perché la Sacra Cenerentola ha ingaggiato King e Leimer come terzi piloti? Perché all’improvviso ho un volante? Perché non sono Valentino Rossi? Chi è Valentino Rossi? Chi sono io? Qual è il senso della vita umana?”
Who’s That Guy: “Ma come?! O.O Non mi chiedi chi sono io?! Oltraggiooooooohhhhhh!”
NSVR: “Tu esisti?”
Who’s That Guy: “Certo che esisto, mi hai scambiato per Jensinho?”
NSVR: “Jensinho esiste?”
Who’s That Guy: “Credo di no. Comunque tecnicamente nessuno di noi esiste, perché nessuno sta facendo nulla di strano o improbabile, tranne girare in tondo.”
NSVR: “Tecnicamente non stiamo girando in tondo, ma stiamo andando da una parte e dall’altra rischiando di perderci, cosa che accadrebbe ai piloti di NASCAR se venissero a gareggiare da queste parti.”
In effetti non è che avessero tutti i torti, dato che la prima parte di gara si stava rivelando piuttosto tranquilla e il Sommo Bernd si stava già struggendo perché non riusciva a trovare lo spazzino della pitlane per invitarlo a giocare a jenga tanto per passarsi il tempo. Niente paura, però, perché fuori dalla pitlane si stava per svolgere una situazione di questo tipo:
Feliiii: "I can race until the morning but I'm lost, you let your car on dust, I can race until the morning but I'm lost, you let your car on dust..."
Hulkkkk: "Una noche de samba, de samba, de samba y Felipe que baila, que baila, que baila, me da todo su calor, su calor, su calor, al ritmo de un nuevo amor."
Feliiii: "Off the track, off the track, off the track let's go, let's dance samba!"
Hulkkkk: "Finally I have found, I have found someone who makes me rumble... off the track, off the track, don't you know this fever is samba?"
Feliiii: "Una noche de samba, de samba, de samba y mi Nico que baila, que baila, que baila, me da todo su calor, su calor, su calor, al ritmo de un nuevo amor."
Hulkkkk: "I've been at Singapore and I love this party, I've been at Singapore and I love this party, I've been at Singapore and I love this party..."
Credits: Andrea Banica, “Samba”, con reinterpretazione dell’Autrice©.
...
...
...e va bene, non è andata proprio così, ma comunque c’è stato il primo momento di un certo livello della giornata.
Feliiii: “Yaaaaayyyyyy! Quattro gomme tutte uguali e tutte imbullonate! *______* Epic win! SpaKk0 1£ Kù£0 à TùTtY!!!11111!!!111!!!!111!!”
Hulkkkk: “Eh, no, se permetti io sono davanti e tu devi farti da parte per lasciarmi passare.”
Feliiii: “Sì, però sei tu che hai una pista intera di lato, per farti passare dovrei strisciare contro il muro?”
Una fangirl di tumblaaaaahhhhh: “Certo, Hulkkkk è più figo di te, quindi tu hai il dovere morale e materiale di accertarti che possa passare, per avere a sua completa disposizione il resto della gara per dare seguito alla sua scalata al successo.”
Voce fuori campo: “WTF?! O.O Una fangirl di tumblaaaaaahhhhh che fa un discorso così complicato?”
La fangirl di tumbaaaaahhhhh: “Oh, scusami, adesso mi correggo subito. Hù£K13 tY L0W0 F3£Y 6 1 V3Kk1açC10!!!1111!!!111!!!”
Voce fuori campo: “okay, ora tutto procede regolarmente.”
Hulkkkk: “Procede tutto regolarmente ‘sti cavoli, io sono impantanato fuori pista con la vettura incidentata. Se fossi nato pilota di Nascar anziché Principessa in Seconda potrei sfogarmi entrando in un box a caso con i miei meccanici e picchiando una mezza dozzina di persone a caso, però in qualità di Principessa in Seconda posso solo cercare di rubare lo specchio a Britney Bitch e contemplare la mia meravigliosa immagine.”
Voce fuori campo: “Perché questo commento è così critico nei confronti dei piloti di Nascar?”
L’Autrice©: “XK3 nN Z0n0 F1Gh1 KòM3 Hù£K3nB3RG!!!!!1111!!!!1111!!!!”
Voce fuori campo: “La stiamo perdendo, per cortesia, qualcuno faccia qualcosa per stravolgere l’esito della gara.”
Altra voce fuori campo: “Okay, adesso entra la safety car e Verstappino si sdoppia!”
L’Autrice©: “Ora ci sono due Verstappini gemelli! *_______* Recupereranno il ciuccio rubato da Fanboyzzzz e poi litigheranno per decidere chi deve portarselo a casa! Questo sì che è un plot twist degno di nota.”
Verstappino: “Io non ho un gemello segreto. Se ce l’avessi avuto, l’avrei soppresso non appena avesse osato rubarmi il ciuccio. Infatti adesso sopprimerò Fanboyzzzzzz.”
Fanboyzzzzz: “Z0n0 Qù1 1nZì3m3 à F3Rn1!!!111!!!111!! v1eN1 à Pr3nd3rM1!!!!111111!!!!11! Z0n0 m0£t0 + fAsTeR dY t3!!!!1111!!!! Ooooooooopzzz... perché sto restando a piedi?! HELP ME!”
E mentre la macchina di Fanboyzzzzz dava i numeri come se fosse stata un mix tra una McLaren Honda e una Cinquecento, Verstappino si avvicinava notevolmente. Intanto Feliiii e Hulkkkk venivano puntualmente raggiunti perché potessero illuminare il mondo con le loro impressioni sul fattaccio capitato qualche riga più in su.
Stellona: “Feliiiiiii! *-* Che piacere vederti!”
Feliiii: “In questa gara la mia rana deve avermi fatto la macumba, prima Hulkkkk mi è venuto addosso spacciandosi per un giapponese arrapato, poi ho forato, poi all’improvviso dopo pochi giri la mia macchina mi ha lasciato a piedi e, proprio quando ero soddisfatto perché ormai era finita, ho visto te che mi sei corsa incontro agitandomi un microfono davanti al naso.”
Stellona: “Quindi la colpa dell’incidente è stata di Hulk.”
Feliiii: “Di certo non è stata del gatto nero che passa per la strada, che tra parentesi sarei io.”
Voce fuori campo: “Sono sicura al 100% che Hulkkkk concorderà in pieno con la versione di Feliiii.”
Hulkkkk: “Cos’è successo? Mhm... è successo che cercavo di passare e Feliiii mi ha ostacolato al punto tale che gli sono andato addosso, mettendo fine alla mia preziosa scalata al successo.”
Voce fuori campo: “Okay, i due non sono d’accordo sulla versione dei fatti. Propongo la loro partecipazione immediata a un festino indo-brasiliano per stemperare la tensione... o magari un festino anglo-tamarro, se qualcuno si vuole aggiungere...”
Il Gangster Rapper: “Io non mi voglio aggiungere.”
La sua auto: “Sì che lo vuoi.”
Il Gangster Rapper: “OH MY FELIIII CRY! Tu non puoi condizionare i miei risultati.”
La sua auto: “Non te l’hanno detto, quando nonno Michael ha alzato il cu*o dal mio sedile e tu ci hai appoggiato il tuo, che correvi questo rischio?”
Il Gangster Rapper: “Sì, ma io non ci ho creduto.”
La sua auto: “E hai fatto male.”
Il Gangster Rapper: “Direi di sì, dato che mi stanno superando tutti facendomi pernacchie... e tra l’altro c’è anche uno che agita le maracas e mi sta sfidando!”
Ferniiii: “Olé! Ti aspetto tra dieci minuti nel mio box a giocare a briscola. Sono sicuro che ti batterò.”
Il Gangster Rapper: “Ma tu sei ancora in pista, non puoi giocare a briscola mentre guidi.”
Ferniiii: “Sì, ma non sono ottimista al punto tale da pensare di continuare a guidare molto a lungo.”
E infatti anche Ferniiii si è ritirato. Dato che Feliiii, il Gangster Rapper e Ferniiii si erano ritirati in un lasso di tempo brevissimo ho iniziato a sognare.
L’Autrice©: “YAAAAAAYYYYYYY, FUORI ALTRI CINQUE E ALEX NON SONO VALENTINO ROSSI FINISCE A PUNTI!”
Alex Non Sono Valentino Rossi: “Mi dispiace deluderti, ma non accadrà.”
L’Autrice©: “Prima o poi deve succedere.”
Alex Non Sono Valentino Rossi: “Sarebbe estremamente pittoresco, così le rinnegatrici dello spazzino della pitlane inizierebbero a fangirleggiare in modo piuttosto scatenato, specie le americanehhh da secolihhhh desiderosehhhhh di vederehhhhh un pilotahhhhh americanohhhhh in Formulahhhhh 1.”
L’Autrice©: “Ah, sì, quelle che non sono nemmeno minimamente consapevoli del fatto che nel 1993 il padre di quel figonehhhhh di Marcohhhhh Sonniferettihhhhh sia finito sul podio con la McLaren.”
Ferniiii: “Sul podio con la McLaren? Beato lui.”
A quel punto la situazione avrebbe potuto stabilizzarsi: dopotutto non essendoci piloti over-40 in pista non c’era nessun pericolo. Però in compenso c’era chi aveva fumato troppa erba indo-singaporese ed è accaduto che uno spettatore invadesse la pista. Nulla in stile Hockenheim 2000 o Silverstone 2003, sia chiaro, ma per un attimo ho rimpianto l’assenza di Barrichello: sono certa che avrebbe potuto conquistare un’altra vittoria, in queste circostanze.
Di fatto non è accaduto nulla di particolare, se non che è entrata la safety car e che i distacchi sono stati annullati ancora una volta. Se Sebbiiii non corresse per la Ferrari ma fosse ancora in R3dKù£!!!111!!!, senza dubbio sarebbero sorte teorie del complotto secondo le quali l’annullamento del suo vantaggio aveva lo scopo di favorirlo.
Scampato il pericolo del folle che andava a gironzolare per la pista, sono ricominciate le danze... nel vero senso della parola, dato che Jensinho, che voleva tenere alti i colori della McLaren, è andato a farlo addosso al retrotreno della vettura di Maldiiii. Su Tumblaaaaahhhh la teoria secondo cui in caso di tamponamento la colpa è sempre di chi sta dietro è magicamente scomparsa nel nulla e la gente ha iniziato a lamentarsi ancora del fatto che Maldiiii prima o poi sarà responsabile della morte di qualcuno, altra storiella che ultimamente ha iniziato a stancarmi, specie per il fatto che quelle che stanno sempre a parlare del cappottamento di Gutierrez sono generalmente quelle che chiamano Magnussen, che qualche gara dopo ha fatto la stessa cosa con Massa, “precious cinnamon roll” e che sostengono che Massa non avrebbe dovuto osare lamentarsi dell’accaduto perché Magnussen è figohhhh e quindi tutto gli è concessohhhh. Con questo non voglio che Maldiiii non ci metta spesso del suo, ma accusarlo anche di banali incidenti di gara o addirittura di azioni commesse da altri mi sembra accanimento. Del resto se fosse figo come i cinnamon roll credo che tutto questo polverone non si alzerebbe.
Jensinho: “Comunque sì, la colpa è di Maldiiii, è più pericoloso del manifestante che se ne andava in giro per la pista così dal nulla.”
Una fangirl: “Yaaaaayyyy, Jensinho my love, tu sì che sei la bocca della verità.”
Jensinho: “La mia macchina è fantastica e mi condurrà fino al traguardo.”
La sua macchina: “Mi dispiace, fangirl, ma Jensinho non è la bocca della verità.”
Ciò che ha sorpreso, in quei frangenti, quando verso la fine Jensinho è andato ai box a subire lo stesso destino del compagno di squadra, è stata la causa del ritiro: una rottura del cambio, anziché la classica “loss of power”. Anche questo è un evento da segnare sul calendario.
Ora, però, abbandoniamo la McLaren al proprio destino (ovvero quello di ritirarsi a ogni soffio di vento - ogni riferimento all’incidente di Ferniiii nei test prestagionali è del tutto involontario e me ne sono accorta soltanto dopo avere già citato il vento) e occupiamoci di eventi di spicco che si stavano verificando nelle zone basse della top ten: i Toro Rosso Kids erano scatenatissimi, Verstappino era davanti a Fanboyzzzzz quindi chiaramente aveva recuperato il ciuccio, e stavano superando tutte le Lotus che avevano nei paraggi... che di fatto erano poi solo due e che lo stavano prendendo in quel posto anche dalle Sauber, prima di decidere di rifugiarsi ai box, Maldiiii per cambiare gomme, Grosjiiii per portare la macchina a dormire, perché erano ormai le 22.00 ed era piuttosto stanca.
Su che cosa ci facessero dei bambini ancora in piedi a quell’ora non è chiaro, comunque Verstappino e Fanboyzzzzzz avevano Checo nel mirino e promettevano di fare grandi cose. In realtà non hanno fatto niente se non rimanere ciascuno a contemplare il retrotreno della vettura che avevano davanti, ma dal box hanno deciso di citofonare a Verstappino.
Box: “Ehi, tu, poppante che, nonostante l’ora te ne stai ancora in giro per la pista?”
Verstappino: “Sì?”
Box: “Fai passare immediatamente Fanboyzzzzz.”
Verstappino: “Ma non ci penso nemmeno!”
Box: “Fallo passare subito.”
Verstappino: “...”
Box: “Per favore...”
Verstappino: “...”
Box: “Ti supplichiamo, impegnandoci a proteggerti e a farti guardare i cartoni animati ogni sera.”
Verstappino: “...”
Box: “Vaff...”
Verstappino: “Vacci tu.”
Dopo questa presa di posizione, Fanboyzzzzz l’ha preso decisamente in quel posto. Eh, cose che capitano, quando si intraprende la professione di ladro di ciucci!
Direi però di abbandonare i ladri di ciucci al proprio destino e di occuparci di cose serie: arrivati al momento del podio, Sebbiiii ha commesso un reato imperdonabile: ha cercato di portarsi sul podio una bandiera della Ferrari, venendo prontamente bloccato perché... mhm... perché? non preoccupiamoci del perché, è chiaro che portare una bandiera della Ferrari sul podio è un terribile misfatto che deve essere a tutti i costi evitato. Spero che la cosa non si applichi nel caso delle bandiere nazionali, perché nell'improbabile caso che Massa vinca il gran premio del Brasile avrà pur bisogno di qualcosa con cui asciugarsi le lacrime sul podio...
Tornando a noi, sul podio Vettel sorrideva perché aveva vinto, Ricciardo sorrideva perché è Ricciardo e Raikkonen non sorrideva perché è Raikkonen. Intanto sui social network iniziava a girare la voce che la Ferrari fosse sotto investigazione... infatti lo era, all'inizio sembrava per il fatto della bandiera, poi si è scoperto che alcuni meccanici durante i festeggiamenti avevano spinto dei commissari. La questione pare essersi risolta con le scuse del team ai soggetti coinvolti, quindi lo posso dire senza problemi: era qualcosa di poco importante.
Occupiamoci di cose più importanti come la classifica, per esempio: finora tutti convintissimi che Hamilton avesse già il mondiale in tasca per via degli oltre 40(?) punti di vantaggio su Rosberg, si sono accorti che dietro a Rosberg c'è Vettel staccato di pochi punti, quindi da "Hamilton ha già vinto il mondiale" si è passati a "il mondiale è ancora apertissimo, dato che mancano ancora sei gran premi".
Britney Bitch: "Il che, tradotto, significa che nessuno mi caga."
...Il che è esattamente quanto accaduto nel mio commento, il che è un'ingiustizia, dato che c'erano cose interessanti da dire, tipo che ha annunciato il nome di sua figlia, Alaia.

RISULTATO: 1. Vettel (Ferrari), 2. Ricciardo (Redbull), 3. Raikkonen (Ferrari), 4. Rosberg (Mercedes), 5. Bottas (Williams), 6. Kvyat (Redbull), 7. Perez (Force India), 8. Verstappen (Toro Rosso), 9. Sainz (Toro Rosso), 10. Nasr (Sauber), 11. Ericsson (Sauber), 12. Maldonado (Lotus), 13. Grosjean (Lotus), 14. Rossi (Marussia), 15. Stevens (Marussia), RIT. Button (McLaren), RIT. Alonso (McLaren), RIT. Hamilton (Mercedes), RIT. Massa (Williams), RIT. Hulkenberg (Force India).



domenica 20 settembre 2015

GRAN PREMIO DI SINGAPORE: GARA

Domenica 20 Settembre: è giunto il giorno della gara a Marina Bay, che scatta alle ore 20.00 locali, quando da noi sono le 14.00.
La gara viene disputata in condizioni di asciutto, i giri previsti sono 61 e ad avere conquistato la pole position è stato Vettel su Ferrari. Le gomme portate dalla Pirelli sono soft e supersoft e tutti i piloti partono con le supersoft.
Le uniche penalità attribuite sono state 5 posizioni di retrocessione ai due piloti della Marussia per sostituzione del cambio, pertanto la griglia di partenza rimane invariata rispetto alle qualifiche, essendo i due già ultimi:
1. Sebastian Vettel (Ferrari), 2. Daniel Ricciardo (Redbull)
3. Kimi Raikkonen (Ferrari), 4. Daniil Kvyat (Redbull)
5. Lewis Hamilton (Mercedes), 6. Nico Rosberg (Mercedes)
7. Valtteri Bottas (Williams), 8. Max Verstappen (Toro Rosso)
9. Felipe Massa (Williams), 10. Romain Grosjean (Lotus)
11. Nico Hulkenberg (Force India), 12. Fernando Alonso (McLaren)
13. Sergio Perez (Force India), 14. Carlos Sainz (Toro Rosso)
15. Jenson Button (McLaren), 16. Felipe Nasr (Sauber)
17. Marcus Ericsson (Sauber), 18. Pastor Maldonado (Lotus)
19. Will Stevens (Marussia), 20. Alexander Rossi (Marussia)

La partenza è regolare, non avvengono contatti, ma Verstappen rimane fermo sulla griglia di partenza, venendo fortunatamente evitato dai piloti che sopraggiungono. A quel punto i primi dieci sono Vettel, Ricciardo, Raikkonen, Kvyat, Hamilton, Rosberg, Bottas, Massa, Hulkenberg e Perez con quest’ultimo che per poco non va a tamponare il compagno di squadra.
La prima fase di gara è piuttosto tranquilla, con Vettel che mette un certo gap tra sé e Ricciardo, arrivando a circa cinque secondi. Anche tra i piloti che seguono i distacchi sono particolarmente elevati e al momento non ci sono duelli nemmeno per le posizioni di minore rilievo.
I pitstop iniziano abbastanza presto: il primo a rientrare è Grosjean (al 10°) mentre tra i primi è Kvyat (13°) il primo a cambiare le gomme. Allo stesso giro rientra anche Massa che, nell’uscire, è protagonista di una collisione con Hulkenberg che gli è davanti ma che lo stringe contro a un muretto. Tra i due ci rimette Hulkenberg, che finisce fuori pista e che viene anche penalizzato (+3 posizioni al via a Suzuka), mentre Massa accusa una foratura e due giri più tardi torna nuovamente ai box passando stavolta alle gomme soft.
In regime di virtual safety car gli altri piloti rientrano ai box: adesso i primi dieci sono Vettel (SS), Ricciardo (SS), Raikkonen (SS), Hamilton (S), Rosberg (S), Kvyat (SS), Bottas (SS), Perez (S), Nasr (S) e Grosjean (S). Da VSC si passa poi a safety car in quanto la pista è piena di detriti. La SC rimane in pista abbastanza a lungo in quanto la vettura di Verstappen è doppiata e viene lasciata sdoppiare. Si ripartirà al 19°.

Davanti le posizioni rimangono tali e quali, mentre ci sono problemi per Sainz a cui la vettura va in folle facendolo precipitare in penultima posizione, davanti al solo compagno di squadra che non ha avuto il tempo di riaccordarsi prima che la safety car uscisse di scena. I due “enfant prodige” inizieranno comunque la loro rimonta di lì a poco.
Dopo diversi giri di tranquillità, Hamilton inizia a lamentarsi via radio di una perdita di potenza che nel corso del 27° giro lo vede perdere posizioni a vantaggio di Rosberg, Kvyat e Bottas, dopodiché anche a vantaggio di Perez, Nasr, Alonso e Button con le due McLaren che al momento completano la zona punti. Dopo avere perso ulteriori posizioni e avere iniziato a girare con 14/15 secondi di svantaggio al giro nel confronto con i primi, Hamilton si ritirerà al 33° andando a parcheggiare ai box. Non è l’unico pilota a ritirarsi in quei frangenti: lo stesso destino tocca anche a Massa (rientrato al 30° dopo che la vettura gli è andata in folle, tornerà in pista ma vi rimarrà soltanto per un giro) e Alonso (al 34° per un surriscaldamento del cambio).

Al 36° Kvyat è nuovamente il primo pilota a rientrare ai box, mentre un giro più tardi, quando Vettel aveva circa sei secondi di vantaggio su Ricciardo, la gara viene neutralizzata con la safety car a causa dell’invasione di pista a causa di uno spettatore, che fortunatamente non attraversa la pista né rischia di farsi investire. Ne approfittano per rientrare ai box gli altri piloti (la maggior parte dei quali montano gomme soft in quanto la gara è ancora lunga) e Kvyat perde una posizione a vantaggio di Bottas.
Ci sono al momento 16 vetture in pita: Vettel (S), Ricciardo (S), Raikkonen (S), Rosberg (S), Bottas (S), Kvyat (S), Perez (S), Grosjean (S), Maldonado (S), Button (S), Nasr (SS), Verstappen (SS), Sainz (SS), Rossi (SS), Stevens (SS). Questi ultimi due sono doppiati e per non perdere troppo tempo non vengono lasciati sdoppiare, ma ai due viene ordinato di lasciar passare le altre vetture al restart, che avviene al 41° giro. Rossi, che era davanti a Stevens fin dal primo giro, perde per un breve istante la posizione nei confronti del compagno di squadra, ma poi riesce a riprenderla.
Al 41° giro nel tentativo di superare Maldonado, Button lo tampona distruggendo l’ala anteriore e danneggiando anche la Lotus del rivale che però rimane in pista. Button rientra ai box, riesce a tornare in pista davanti alle sole Marussia, ma la sua gara non durerà comunque fino alla fine: tornerà dentro al 53° ritirandosi per un problema al cambio.
Tornando a Maldonado, subito dopo la collisione con Button è stato superato da entrambe le Toro Rosso che sono scatenatissime e si lanciano all’inseguimento di Grosjean: sia Verstappen sia Sainz lo superano al 47° giro, non senza che si senta qualche commento in stile “you have to leave the space” via radio da parte di Grosjean. Superato anche da Nasr ed Ericsson al 54° Maldonado rientra ai box, montando gomme supersoft e tornando in pista davanti alle sole Marussia.
Nasr entra in top-ten quando mancano appena due giri alla fine, superando Grosjean che accusa un problema, tanto che rientra ai box per non uscirne più, venendo classificato comunque davanti a Rossi e Stevens che ormai sono doppiati di due giri.
Mentre tra i primi sei le posizioni sono piuttosto stabili, negli ultimi giri Verstappen e Sainz sono ormai negli scarichi di Perez. Si segnala anche un ordine di scuderia dato al più giovane degli “enfant prodige”, nella convinzione che Sainz potesse recuperare nei confronti di Perez. Al “we need to switch positions”, Verstappen ha urlato un no secco. Nessuno dei due ha superato Perez, ma se davvero Sainz era più veloce non è riuscito a dimostrarlo.

1. Sebastian Vettel -- Ferrari -- 2:01:22.118
2. Daniel Ricciardo -- Redbull -- +1.478
3. Kimi Raikkonen -- Ferrari -- +17.154
4. Nico Rosberg -- Mercedes -- +24.720
5. Valtteri Bottas -- Williams -- +34.204
6. Daniil Kvyat -- Redbull -- +35.508
7. Sergio Perez -- Force India -- +50.836
8. Max Verstappen -- Toro Rosso -- +51.450
9. Carlos Sainz -- Toro Rosso -- +52.860
10. Felipe Nasr -- Sauber -- +1:30.045
11. Marcus Ericsson -- Sauber -- +1:37.507
12. Pastor Maldonado -- Lotus -- +1:37.718
13. Romain Grosjean -- Lotus -- +2 Laps
14. Alexander Rossi -- Marussia -- +2 Laps
15. Will Stevens -- Marussia -- +2 Laps
Dnf. Jenson Button -- McLaren -- +9 Laps
Dnf. Fernando Alonso -- McLaren -- +28 Laps
Dnf. Lewis Hamilton -- Mercedes -- +29 Laps
Dnf. Felipe Massa -- Williams -- +31 Laps
Dnf. Nico Hulkenberg -- Force India -- +49 Laps

I TOP: le scelte sono tante, sicuramente Vettel ha fatto un’ottima gara e la Ferrari aveva un’ottima macchina, però privilegerei come top dei top Verstappen che, ritrovatosi ultimo e doppiato già a inizio gara, ha davvero sorpreso risalendo fino alla zona punti e dimostrando ancora una volta di essere all’altezza di battagliare con piloti che hanno molta più esperienza di lui... se non ero ancora convinta, la sua risposta all’ordine di scuderia mi ha fatto propendere per attribuirgli questa carica.
I FLOP: anche qui le scelte sono tante, passando dal tizio comparso improvvisamente in pista a chi avrebbe dovuto impedire che accadesse, fino alle McLaren che ancora una volta non sono arrivate in fondo... però un riconoscimento alla Mercedes ci sta tutto, specie considerando che è la prima volta dall’inizio della stagione che non è mai in posizione di competere almeno per il podio e che e che per il secondo gran premio consecutivo arriva al traguardo con una sola delle due vetture.


Sunshine© per F1GC.
Si ringraziano i lampioni artificiali di Singapore, la Singapore Flyer e la presenza di Alexander Rossi per il supporto fornito nella stesura di questa cronaca. La zona punti è ancora lontana, ma la Sacra Cenerentola almeno sta vedendo spesso il traguardo...


sabato 19 settembre 2015

GRAN PREMIO DI SINGAPORE: QUALIFICHE

Sabato 19 Settembre, Singapore AKA “città del leone”, ore 21.00 (le 15.00 in Italia): prendono il via le qualifiche più attese di tutta la stagione; più attese perché dopo la prima sessione di prove libere in cui si è assistito alle Mercedes che andavano più forte di tutti gli altri, c’è stata un’inversione di tendenza nelle libere 2 e nelle libere 3, in cui Ferrari e Redbull si sono rivelate più performanti. Da quanto visto nelle prove libere, quindi, emerge la netta possibilità che si possa non assistere a un dominio Mercedes in qualifica, o quantomeno che anche Ferrari e Redbull possano giocarsi la pole position. Per chiarire come stanno le cose, basta pensare che addirittura, in Q1, vedremo Vettel rimanere fermo ai box dopo il primo tentativo, mentre Raikkonen e Ricciardo permangono in pista con gomme soft, mentre le Mercedes sono già passate alle supersoft.

Se davanti ci sono delle differenze rispetto al solito, non si può dire che dietro succeda altrettanto: in ultima posizione ci sono le Marussia, con Stevens davanti alla new-entry Rossi (che ha rimpiazzato Merhi, il cui contratto finora veniva rinnovato gara per gara e che tornerà in Russia e Abu Dhabi quando Rossi sarà impegnato nel campionato GP2); si segnala comunque che il californiano nel primo tentativo aveva girato meglio di Stevens.
Le Sauber deludono e questo, unito al fatto che mentre la Q1 sta terminando Maldonado è fermo ai box, fa sì che le McLaren possano andare avanti e vedere un po’ di gloria in Q2: né Button né Alonso rimangono fermi in corso d’opera e, a migliorare le cose, Alonso si qualifica addirittura 12° (la McLaren eguaglia quindi il miglior risultato ottenuto in qualifica dalla Marussia nel 2014... il che effettivamente non è poi così tanto eccezionale). Le Force India in Q2 non convincono mai fino in fondo e infatti le troviamo una davanti e una dietro ad Alonso, mentre segue Sainz, autore di un incidente sul finale della seconda manche, in cui va a strisciare contro un muretto spargendo detriti in pista (che vengono puntualmente calpestati da una Williams che sopraggiungeva, forse Massa dai colori del casco?), ma riuscendo a rientrare ai box; nonostante l’accaduto si rivela comunque più veloce rispetto all’altra McLaren.

Si arriva in Q3 con un’unica certezza: né in Q1 né in Q2 c’era una Mercedes in testa alla classifica e tutto lasciava ipotizzare che si potesse proseguire sullo stesso stampo... infatti è andata esattamente così, con Vettel che si è mostrato fin da subito il più performante, nonostante subito dietro ci fossero il suo compagno di squadra e le Redbull. Sono stati loro i primi quattro, con Vettel e Ricciardo in prima fila e i rispettivi compagni dietro di loro; nn solo le Mercedes non hanno visto la luce della prima fila, ma nemmeno della seconda, piazzandosi entrambi in terza, con dietro le Williams, Verstappen e Grosjean in ordine sparso come da risultato seguente:

1. Sebastian Vettel (Ferrari), 2. Daniel Ricciardo (Redbull)
3. Kimi Raikkonen (Ferrari), 4. Daniil Kvyat (Redbull)
5. Lewis Hamilton (Mercedes), 6. Nico Rosberg (Mercedes)
7. Valtteri Bottas (Williams), 8. Max Verstappen (Toro Rosso)
9. Felipe Massa (Williams), 10. Romain Grosjean (Lotus)
11. Nico Hulkenberg (Force India), 12. Fernando Alonso (McLaren)
13. Sergio Perez (Force India), 14. Carlos Sainz (Toro Rosso)
15. Jenson Button (McLaren), 16. Felipe Nasr (Sauber)
17. Marcus Ericsson (Sauber), 18. Pastor Maldonado (Lotus)
19. Will Stevens (Marussia), 20. Alexander Rossi (Marussia)

Si tratta della prima pole position ottenuta dalla Ferrari da anni ed è la prima volta, a partire dall’inizio del 2014 (l’“era ibrida”, cit. Mazzoni) in cui una vettura non motorizzata Mercedes ottiene una pole position ed è il primo passo per assistere, almeno nei commenti di quest’anno, all’elevazione di Singapore da “schifoso obbrobrio in cui non si dovrebbe nemmeno gareggiare” a “male necessario alla sopravvivenza”... soltanto quello che accadrà in gara stabilirà se si passerà all’ulteriore grado di “bel circuito”.

Sunshine© per F1GC.
Cronaca ispirata dalla consapevolezza che, nonostante le mille peripezie che hanno preceduto questo momento, finalmente Alex Rossi si è conquistato uno spazio in Formula 1... e ha perfino avuto l’onore di essere intervistato da Stella Bruno! *-*


giovedì 17 settembre 2015

A volte ritornano

Mentre l'attesa per il Gran Premio di Singapore è ormai finita, una notizia bomba ha sconvolto gli equilibri della Formula 1. ...E mentre la voce fuori campo che interviene durante i miei commenti ai gran premi mi ricorda che non devo esagerare dato che dopotutto stiamo parlando "solo" della Marussia o Manor che dir si voglia, io mi rifiuto di ammettere che non si tratti di un dettaglio importante: per la prima volta nella stagione siamo di fronte a un pilota che viene messo a piedi (seppure temporaneamente) per lasciare spazio a un altro. Abbiamo già visto (in senso metaforico, dato che percorse appena sei giri in un weekend) Magnussen al posto di Alonso in McLaren, ma quello era un caso diverso. Stavolta, per quanto ne sappiamo, Merhi sta benissimo anche se guarderà la gara standosene a casa o nel paddock o ovunque si trovi. Al suo posto sarà al volante, per il gran premio di Singaore e anche per tutti gli altri a parte Russia e Abu Dhabi ci sarà...
...
...
...
...
...
... *STANDING OVATION*
...
...
...
...Alexander Rossi! E no, non è uno scherzo, dato che il primo aprile è stato cinque mesi e mezzo fa.
Non è ancora chiaro quali sono le dinamiche a cui assisteremo in questi giorni, quindi prima di darlo per scontato è meglio aspettare, visto l'andazzo, però intanto è già un passo avanti per la conquista del mondo, a cui Alex punta già da parecchio tempo.

Stay tooned, perché si parlerà ancora di lui.

mercoledì 16 settembre 2015

Keep calm and watch Champ Car!

Curiosità e osservazioni random su Formula Cart e Champ Car nell'epoca della scissione CART/IRL: 1996, 1997 e 1998

Youtube è una miniera d'oro di gare di Formula Cart/ Champ Car. Visto il mio intento di farmi una cultura in tal senso, già parecchio tempo fa avevo iniziato a guardare delle gare degli anni '90. Negli ultimi tempi ho ripreso, a ritmi piuttosto assidui, a guardare delle gare e, di recente, ho visto tutte le gare del 1996, 1997 e 1998. Praticamente ho visto a partire dalle gare post-scissione CART/IRL e ho intenzione di continuare.

La prima cosa che ho notato è - sorpresa delle sorprese - che su youtube i commenti che vengono fatti alle gare sono cose tipo "una volta sì che la Indycar era spettacolare, non come adesso che è noiosissima". Eh sì, non importa quale serie stai guardando, prima o poi ci sarà sempre qualcuno che tira fuori questo discorso!
Per come la penso io ho intenzione di continuare a farmi una cultura prima di esprimere il mio punto di vista nel confronto tra tempi passati e tempi presenti; resta comunque il fatto che trovo l'Indycar attuale tutt'altro che noiosa quindi il fascino delle gare del passato non mi porterà a smettere di guardarla.
Sì, l'ho detto: le gare che ho guardato hanno avuto molto fascino e sono state, in gran parte, piuttosto spettacolari. Purtroppo non si è trattato di un ciclo sempre positivo, ma qui voglio parlare soltanto di cose positive, pertanto stilerò un elenco dei particolari che mi sono rimasti impressi.

Per chi se lo stesse chiedendo: per trovare queste gare su youtube, basta scrivere cose come "CART 199* season" e vi si aprirà un mondo.
Sono sempre o quasi con telecronaca americana (talvolta brasiliana), quindi con un bel po' di interruzioni e con divagazioni varie quando c'è la safety car in pista, con tanto di filmati che non c'entrano un tubo con la gara (talvolta piuttosto pittoreschi).

> Il leader incontrastato dei piloti epici
Non si può guardare la Formula Cart di quell'epoca senza rendersi conto dell'esistenza di Hiro Matsushita. In realtà è quel soggetto che in gara non si vede (quasi) mai, ma di cui chiunque è consapevole dell'esistenza... un po' il Karthikeyan di turno, quello da prendere velatamente per i fondelli solo perché c'è. A renderlo ancora più pittoresco, il suo soprannome è da oltre vent'anni King Hiro, diminutivo di F*cking Hiro.

> Le "nuove generazioni"
Non so se sia stato più commovente vedere Franchitti, Kanaan e Castroneves come debuttanti o vedere Kanaan con folti capelli ricci.

> I piloti con dubbio gusto in fatto di occhiali
Innanzi tutto parliamo della questione piloti con gli occhiali: non mi aspettavo che ce ne fossero così tanti (Paul Tracy, Greg Moore, Bobby Rahal, Bryan Herta, Jimmy Vasser, ma potrebbe essermi sfuggito qualcuno dato che alcuni di loro a quanto pare ci vedevano abbastanza decentemente da portarli solo quando guidavano).
Non so se fosse la moda dell'epoca in fatto di occhiali, ma TUTTI avevano occhiali con enormi lenti tonde, un mix tra Harry Potter e le nonne degli anni '80. Tutti i piloti sopracitati sembrano essersi sottoposti a interventi agli occhi tra il 1997 e il 1998.

> La gloriosa grafica dei canali brasiliani
Ho beccato una gara (forse del 1998) così come era stata trasmessa dalla TV brasiliana e, a quanto pare, ciascun canale curava la grafica come gli pareva.
Sapevo che i brasiliani hanno l'abitudine di chiamare quasi chiunque con il nome di battesimo o con un diminutivo invece che con il cognome, ma non credevo che arrivassero a livelli così deliranti. Ebbene, in quella grafica Castroneves veniva citato come Helinho.

> Capelli ossigenati Made in Canada
Per chi fosse convinto che Jacques Villeneuve sia stato il primo pilota canadese a tingersi i capelli di biondo platino... no, non è andata così: Paul Tracy ce li aveva già decolorati nel 1996. Oltretutto ho notato anche che Tracy aveva un po' l'aria da alcolista che trascorre le domeniche pomeriggio a guardare eventi sportivi in TV tracannando litri di birra, ma le apparenze ingannano.

> Bizzarri incidenti tra compagni di squadra
A parte il fatto che gli incidenti tra compagni di squadra mi sono sembrati più frequenti di quanto potessi immaginare, uno è stato molto più pittoresco degli altri: alla penultima gara stagionale del 1997 Alex Zanardi matematicamente vincitore del titolo ha speronato il compagno di squadra Jimmy Vasser vincitore della gara durante il giro d'onore, mandandolo in testacoda. Pare che i due avessero scommesso che, se Vasser avesse vinto la gara, avrebbe dovuto andare a sbattere volontariamente dopo avere tagliato il traguardo.

> La polenta... o quello che era...
Tipico dei canali americani era decidere che, piuttosto che mostrare certi giri di gara, era più interessante mandare in onda servizi sulle curiosità del paddock. Quello che mi è rimasto maggiormente impresso è stato un servizio in cui venivano mostrati Max Papis e Greg Moore mentre cucinavano qualcosa che somigliava vagamente a della polenta. Il servizio è terminato con i due che si tiravano addosso secchiate d'acqua (non nella cucina).


[To be continued... con le curiosità delle stagioni successive.]

Pubblicato anche su F1GC forum.

domenica 13 settembre 2015

I want to race again

Parodia di "What's my age again" dei Blink 182 (X), ispirata ai piloti della Toro Rosso.

I got off my car, it was a Sunday night
I watched aroud to see Redbulls alright
I started to realize that they got rid of me
And now there's race on the TV

And that's about the time they read nice tweets from me
Nobody likes you when you're twenty-three
And you're too old to keep your flying car
Who the hell is that damn kid?
My tweets say he's underage
I want to race again
I want to race again

Then later on, while here at my home
I sent some tweets from my new phone
I said I was not old and their driver's too young
Who would be out of Redbull gang

And that's about that time I'd raced Formula E
Redbull sacks you when you're twenty-three
And you're too old to keep your flying car
Who the hell is that young kid?
My tweets say he's underage
I want to race again
I want to race again

And that's about the time they read nice tweets from me
Nobody likes you when you're twenty-three
And you're too old to keep your flying car
Who the hell is that damn kid?
My tweets say he's underage
I want to race again

That's about that time that no one answered me
Redbull should not take kids so seriously
With a few years ahead they'll lost the seat
Why would they not end up like me?
I never wanna race for them
But want to race again
I want to race again
I want to race again

mercoledì 9 settembre 2015

#12: Commento al Gran Premio d’Italia: Monza, 4-6 Settembre 2015


Come ogni anno è arrivato il weekend del gran premio d'Italia, con la gente di tutto il resto del mondo che passa le proprie giornate con la netta convinzione che i piloti non facciano altro che mangiare quintali di pizza, ignari del fatto che non si tratti esattamente di un piatto tipico milanese.
Come ogni anno è tempo di storielle strappalacrime sul fatto che il gran premio d'Italia bla bla bla è sempre stato disputato in tutte le stagioni bla bla bla, sempre a Monza bla bla bla, tranne che nel 1980 quando bla bla bla venne disputato bla bla bla sul circuito di Imola bla bla bla successiva sede del gran premio di San Marino tra il 1991 e il 2006.

Per l'occasione il Gangster Rapper ha deciso di stupire tutti quanti: convinto che fosse carnevale ha deciso di travestirsi da Jacques Villeneuve... o meglio, da come sarebbe stato Villeneuve se oltre ad avere i capelli decolorati se ne fosse anche andato in giro vestito da rapper americano.
Non è stato sufficiente per far parlare di sé per tutto il tempo: domenica scorsa è nata la Kleine Prinzessin di cui ancora non sappiamo il nome, inoltre si vocifera che sia nata nei giorni immediatamente successivi anche la Kleine Kind in Seconda, che pare rispondere al nome di Matilda Vettel, sempre ammesso che sia nata davvero.
Attendo con ansia la prossima nascita, quindi mi auspico che gli altri piloti si diano da fare per ingravidare le rispettive consorti. U.U
Altro fatto capitato prima del gran premio è che Feliiii (confermato dalla Williams per il 2016 insieme a Bo77as) è stato invitato a un evento sulla Terrazza Martini all'Expò, evento in cui era ospite anche Bar Refaeli e i due sono stati protagonisti di una breve intervista trasmessa su un sito strano, della serie Youtube questo sconosciuto. Ai due sono state poste delle domande peraltro ben poco interessanti e tra l'altro Bar Refaeli mi ha dato l'impressione, quando ha detto che lei naturalmente è appassionata di Formula 1, che in realtà fremesse dal desiderio di rispondere "Formula 1? e che cosa sarebbe?". Da notare che a Feliiii è stato chiesto se: 1) nel tempo libero gioca a calcio, della serie i brasiliani hanno una fama che li precede, 2) qual è il circuito su cui più di ogni altro si sente a casa, la cui risposta presumo che sia intuitiva. Poi sì, Feliiii è stato anche il più avanti di tutti: rispondeva in inglese, poi si traduceva da solo in italiano.

Siamo entrati nel vivo del gran premio venerdì, in cui il Gangster Rapper ha fatto segnare il miglior tempo nelle libere 1. Abbiamo continuato ad essere nel vivo con le libere 2 in cui il Gangster Rapper ha conquistato di nuovo il miglior tempo. L'ha ottenuto anche nelle libere 3 al sabato mattina, ma ormai non faceva più notizia, era meglio concentrarsi sulle cose di maggiore interesse, tipo le retrocessioni varie sulla griglia di partenza a cui andavano incontro le Redbull, le Toro Rosso e, sorpresa delle sorprese, nientemeno che le McLaren. Tutto sommato le McLaren non hanno nemmeno sfigurato, stavolta: solo 5 posizioni a testa, invece che le 20 toccate a tutti gli altri. Non mi sono nemmeno posta il problema su che cosa avessero sostituito, certa che con tutta probabilità la sostituzione non sarebbe stata sufficiente per avere un weekend quantomeno decente.
Non mi sbagliavo: a parte il Piccolo Max che è andato in pista giusto per assistere alla scomposizione in fattori primi della propria vettura guadagnandosi un drive through con il "metodo Pic" e a parte le Sacre Cenerentole, Jensinho e Ferniiii sono stati i più lenti. C'è da dire, comunque, che grazie alle retrocessioni altrui sono riusciti anche a guadagnare una posizione a testa, per via delle strane dinamiche della Formula 1. Sempre per via delle strane dinamiche della Formula 1, la gente di Tumblaaaaaahhhh pare convinta che, a causa delle retrocessioni per la sostituzione del motore, la Formula 1 sia morta e sepolta. Non oso immaginare quali sommosse popolari sarebbero capitate se avessero iniziato a seguire la Formula 1 all'epoca in cui lo stop and go non erano cinque secondi di sosta prima del cambio gomme ma qualcosa che poteva stravolgere completamente l'esito di una gara.
Comunque va beh, quella era solo la prima avvisaglia che questo weekend piuttosto che stare sui social network sarebbe stato meglio mangiare quantità industriali di yogurt scaduto. Peccato non averlo fatto...
Nel corso del weekend, infatti, sono stata costretta a leggerne di tutti i colori, tra Tumblaaaaaaahhhh e Twitter, con un'escalation alquanto preoccupante.
La cosa che pare avere fatto più scalpore, in giro per il web, è quanto accaduto durante l'omaggio a Justin Wilson, in cui molta gente (di cui un buon 90% non aveva mai sentito nominare Wilson fino a quel momento in quanto si sa che tra il 1976 e il 2013 la Formula 1 non è esistita per chi è affetto dalla rushmania) si è indignata perché Hamilton teneva un cappellino in testa.
Personalmente preferisco non entrare nel merito della questione, perché secondo i miei personali standard non mi pare che la presenza di un cappello in testa sia qualcosa di particolarmente rilevante (anzi, sinceramente trovo più strano che la gente si metta a guardare se, in un momento del genere, i piloti hanno o non hanno il cappello). Che cosa dica in proposito la cultura britannica, sinceramente non lo so. Alla fine è venuto fuori che Hamilton non si era accorto di quello che stava succedendo, il che mi fa pensare che fosse piuttosto svampito sia lui (che peraltro a mio parere ci avrebbe fatto più bella figura se avesse detto di essersi dimenticato di toglierlo), sia quelli che gli stavano intorno. Poi sì, va beh, su Tumblaaaaaahhhhhh le foto di quel momento sono state accolte con dei commenti sulla figaggine di questo o dell'altro pilota o di quanto fosse bello vedere certi piloti vicini gli uni agli altri. E' tempo di mega-facepalm.
Poi sì, anche i sostenitori della causa pro-Hamilton non è che siano stati tanto meglio: ho letto cose del tipo "quando gli altri piloti usano termini sessisti o razzisti non se ne parla mai" (ma come?!?!?!? c'è gente che critica pesantemente Vettel perché ha commentato l'aspetto fisico di alcune donne quattro mesi fa! oppure c'è gente che dà del razzista a Merhi per un lost-in-translation da lui pubblicato su twitter e poi subito rimosso durante la partita di calcio pre-gran premio di Montecarlo) "mentre stavolta per fatti che riguardano una cosa da niente c'è tutto questo polverone". Wtf?! l'uso di un termine inadeguato è un affare internazionale e un incidente mortale in un'altra categoria motoristica è una cosa da niente? Davvero, mi chiedo la gente di Tumblaaaaaaahhhhh che cosa si fumi.
Poi sì, c'è anche la questione vittoria di Hamilton a rischio, ma di quello ne parlo dopo avere spiegato come siamo arrivati alla vittoria di Hamilton... e non che ci fossero dubbi in proposito così come non c'erano dubbi che qualcuno avrebbe immaginato strani complotti (stavolta ai danni di Raikkonen, di cui si parlerà più avanti), ma direi che possiamo andare con calma e tornare al momento in cui i McLaren Boys venivano, come prevedibile, sbattuti fuori al termine della Q1.
La Q2 è stata come al solito il moento in cui vari piloti da mezza classifica venivano mandati a giocare a jenga; la cosa che ha fatto più scalpore è che i Redbull Boys, certi di essere ormai fuori dai giochi, in pista ci sono andati solo per fare numero.
Si è arrivati quindi in Q3, dove anche stavolta tutto si decideva tra i Mercedes Boys.
Voce fuori campo: "Ehi, aspetta, non vedi che Britney Bitch è decisamente più lento del compagno di squadra e ha anche il vecchio motore?"
L'Autrice(C): "Oh... giusto..."
Risolviamo subito la questione vecchio motore: per entrambi i Mercedes Boysssss c'erano motori nuovi, studiati per essere più performanti, come se quelli vecchi già non lo fossero. Sulla vettura di Britney Bitch ha dato fin da subito problemi, tanto che è tornato al vecchio. Il Gangster Rapper sembrava al riparo da ogni problema, invece, anche se c'era già chi si grattava.
Come al solito, quando Britney Bitch è impossibilitato a lottare per la pole position, qualcuno inizia a mettere in discussione il fatto che possa qualificarsi almeno secondo. Nel 99% dei casi si sbagliano, ma stavolta era il caso giusto. Tutti iniziavano a scommettere immaginariamente sul secondo classificato, forse era Sebbiiiii, forse era Bo77as che con il maltempo si esalta (peccato che non piovesse e che tutto questo esaltarsi con il maltempo finora è ancora da vedere)... e invece no, è toccato a Icemaaaaaan andare a fare coppia con il Gangster Rapper in prima fila. Naturalmente sono seguite statistiche strappalacrime sul numero di gran premi da cui la Ferrari non ottenva la seconda fila e in cui non la otteneva a Monza. Peccato che di queste statistiche io me ne sia scordata un minuto più tardi, altrimenti le avrei trascritte.
Le qualifiche si possono definire in modo piuttosto semplice: i primi sei erano le Mercedes, le Ferrari e le Williams, con le Mercedes e le Ferrari in ordine sparso, Britney Bitch quarto e Bo77as l'ultimo della top-six.

Domenica, ore 14.00: SCATTANO LE VETTUUUUUUUUUUUUUUREEEEEEEEE!
...tutte, tranne una, nel vero senso della parola.
Iceman: "Ehi, sexy alcool, op, op, oppa Webbiiii style!"
Tutti sono partiti, Iceman no, ha fatto il Webbiiii ma nel vero senso della parola e anche meglio: tutti gli sono passati di fianco e lui li salutava con la mano, dal momento che non si era premunito facendosi prestare la baguette da Jev.
A quel punto si sono risvegliate varie teorie in proposito, oltre che lo stesso Iceman, che finalmente si è accorto che la gara era già partita e ha deciso di partire a propria volta.
Teoria dell'osservatore medio: "Che cos'è successo? Non ne ho idea, ma adesso sta girando su tempi normali, quindi non preoccupiamocene e occupiamoci di tutto il resto."
Teoria post-gara: "Iceman si è addormentato alla partenza. Quando si è risvegliato, ha fatto quello che poteva."
Teoria di Tumblaaaahhhhh: "OMG, è un complottoooooooooooo! non può essere in nessun modo colpa di Iceman, lui è un Santooooohhhhh Subitoooohhhhh e questo è chiaramente un complotto ai suoi danni, perché il team lo odiahhhhh e lo vuole metterehhhhhh in cattivahhhhhh lucehhhhh."
E' inutile far notare a qualcuno che fino all'altro giorno il team non lo odiava abbastanza da metterlo a piedi e di far mettere il culo sulla sua macchina a Hulk, ma le fangirl di Tumblaaaaaahhhhh sono molto labili e saltano da una teoria all'altra senza problemi. In questi giorni Hulk è stato ufficializzato dalla Force India, quindi sono più concentrati sul fatto che la Force India sia un team di Santiiiiihhhhh Subitoooohhhhh più che su tutto il resto.
In realtà sono molto concentrate anche su tutto il resto, ma è tutto il resto che non riguarda Hulk, appunto. Quello è figo a prescindere e la cosa deve essere dichiarata in tutte le salse, ma solo nelle occasioni in cui non c'è niente di più importante(?) di cui parlare.
Le cose più importanti, ovviamente, spaziano in lungo e in largo ovunque, possono andare dal sessismo e al razzismo nel motorsport fino alla figaggine di Sam Bird, passando per le ingiustizie del mondo derivanti dal fatto che Jev non corre in Formula 1 e che la Haas non stia dominando questo campionato.

Torniamo a noi: stavamo scattando le vetture, Iceman non stava scattando affatto e Britney Bitch, trovandosi proprio dietro di lui, aveva due opzioni alternative: andargli addosso, oppure guardarsi intorno cercando uno spazio in cui passare. Ha optato per la seconda e le Williams l'hanno superato facendogli una pernacchia.
Britney Bitch: "Va beh, non importa, tanto faranno qualche casino con le gomme da montare e recupererò nei loro confronti."
Oh my Feliiii cry, invece non hanno fatto casini! *________* E tra l'altro c'era un solo pit-stop programmato, quindi una volta sistemato quello potevano andare fino alla fine senza rischiare altre disgrazie; peccato che ormai fossero dietro a Britney Bitch e neanche di poco.
Voce fuori campo: "Fammi capire, ci stiamo avvicinando alla doppietta Mercedes anche stavolta?"
L'Autrice(C): "Per ora no, ma ho molta paura."
Voce fuori campo: "Dici che non ci sono speranze nemmeno stavolta?"
L'Autrice(C): "Okay, te lo confesso, in realtà non ho affatto paura. Anzi, tutto sommato la doppietta Mercedes è l'ordine naturale delle cose. Sono più interessata ad eventuali duelli epici tra Who's That Guy e lo Spazzino della pitlane."
Voce fuori campo: "Pensi che la regia te li lasci vedere?"
L'Autrice(C): "Effettivamente no, dato che i principali centri d'interesse in questo gran premio sono: 1) la fidanzata di Ferniiii al box della McLaren, 2) gli striscioni del pubblico, 3) di tanto in tanto le altre 18 vetture."
Voce fuori campo: "Vedo che hai capito tutto dalla vita. Chissà se anche Sebbiiii ha capito tutto e spianerà la strada a Britney Bitch."
Britney Bitch: "Senti, voce fuori campo, se sei così convinta che farsi regalare posizioni sia così facile, perché non vieni tu a guidare mentre io intervengo a sproposito nel commento al gran premio?"
Voce fuori campo: "Perché non sono né un pilota né una rana."
Altra voce fuori campo: "Ci sono delle rane, da queste parti?"
Voce fuori campo: "Wait and see..."

Mentre l'inquietante prospettiva di avere a che fare con delle rane sconcertava tutti quanti, ma neanche troppo per il momento, in pista stavano andando in scena vari drammi.
Jensinho: "Eh, no, non permetterti di parlare di me, Autrice(C). Lo sai che io non esisto!"
Ferniiii: "Invece esisti e sei a un passo di distanza da me! Sono pronto per la scalata al successo."
Jensinho: "Io invece sono pronto alla scalata sul cesso: le nostre macchine fanno cagare."
Voce fuori campo: "Sono estasiata dalla finezza dell'autrice."
L'Autrice(C): "Non rompere le scatole che stiamo parlando di cose serie: ci sono Jensinho e Ferniiii in lotta per la quartultima posizione. Di fatto dietro di loro ci sono solo le Sacre Cenerentole e, interpretando alla perfezione il ruolo delle Caterham, adesso stanno lottando arduamente per avere un attimo di popolarità."
Voce fuori campo: "Autrice, non dire scemenze. I piloti del Coccodrillo Rombante non sono mai stati agguerriti quanto quelli della Sacra Cenerentola, inscenando meravigliosi duelli intestini. Generalmente si degnavano di combinare qualcosa di epico soltanto in presenza dei piloti della Sacra Cenerentola."
Ferniiii: "Perché tutti questi paragoni con il Coccodrillo Rombante? Per caso vi sembro Who's that guy?"
Feliiii: "No, mi sembri Kobacrashi. Cra, cra, cra."
Ferniiii: "Oh my frog cry."
Jensinho: "Ma intanto mi sei dietro. I'VE GOT THE POWER!"
Ferniiii: "E ora sto rientrando ai box. I'VE LOST THE POWER!"
Insomma, in conclusione Ferniiii si è finalmente avvicinato a Jensinho, ma è durata poco: è stato costretto al ritiro di lì a poco, quando mancavano ormai pochi giri alla conclusione della gara. Sembra esserci una macumba nei suoi confronti e perfino Feliiii si divertirebbe, se fosse il suo compagno di squadra...
...
...
...
...anzi, no, non credo che qualcuno si divertirebbe, se avesse il culo appoggiato sul sedile di una McLaren, quest'anno.

In una gara in cui le inquadrature di Lara Adrian (che purtroppo non si chiama Dasha come il Dash) e quelle del pubblico si susseguivano, rubando la scena allo Spazzino della Pitlane, non restava altro da fare che concentrarsi sulle sottigliezze tipo quello che stava succedendo al leader della gara.
La situazione era più o meno così:
Box: "Spingi al massimo e guadagna su chi ti sta dietro."
Il Gangster Rapper: "WTF?! ma ho 20 secondi di vantaggio!"
Box: "Non bastano."
Il Gangster Rapper: "Perché, cosa volete fare nel frattempo, invitarmi ai box e offrirmi un tè preparato da Britney Bitch? Tanto non lo bevo, l'ha corretto con del lassativo."
Britney Bitch: "Non è lassativo, è il collutorio di Dani Smile."
Il Gangster Rapper: "A proposito, dove sono Dani Smile e il suo compagno di squadra?"
Britney Bitch: "Non ne ho idea, ma qualcuno avrà senz'altro denunciato la loro scomparsa un'ora fa."
Il Gangster Rapper: "E comunque io sono il più faster di tutti."
Britney Bitch: "Chi te l'ha chiesto, tanto per curiosità?"
Il Gangster Rapper: "Nessuno, ma mi sembrava opportuno ricordarlo, qualora qualcuno non fosse pressoché certo della mia vittoria ancora prima della partenza."
Britney Bitch: "Io non ne sono affatto sicuro. E' da un'ora che ho in mano l'asso di briscola e non vedo l'ora che giunga il momento di consumare la nostra sfida."
Il Gangster Rapper: "Io invece non vedo l'ora di rifilare altri due o tre secondi a Sebbiiii girando in equilibrio su due ruote."
Britney Bitch: "Perché non su una?"
Box: "Britney, taci e pensa al tuo motore."
Britney Bitch: "Sto pensando intensamente a lui."
Il motore: "Anch'io sto pensando intensamente a te e al fatto che non vedi l'ora di andare a giocare a briscola. FIREWORKS TIME!"
Britney Bitch: "WTF?! ma io non guido una Lotus!"
Il motore: "Nemmeno Grosjiiii e Maldiiii in questo momento, dato che non hanno nemmeno completato il primo giro e che adesso si sono rintanati in uno stanzino a fare cose folli."
Britney Bitch: "Tipo?"
Il motore: "Tipo provocare una scissione del campionato di briscola costruendo un torneo alternativo per protestare contro lo strapotere dello Spazzino della Pitlane."
Britney Bitch: "Oh my Feliiii cry."
Feliiii: "Ma quale Feliiii cry. Veramente sto gracidando... ehm, volevo dire, ridendo alle tue spalle. Cra, cra, cra."

E' finita così, con il Gangster Rapper che stra-dominava ma nessuno ci faceva caso, con Sebbiiii che, ormai libero dalla pressione di Britney Bitch, era sicuro di avere la seconda posizione a portata di mano... e con Feliiii che non era sicuro di un bel nulla, perché dietro a lui c'era un finlandese assetato di champagne.
Bo77as: "Fatti da parte, altrimenti ti tirerò addosso la mia riserva di bottiglie di vodka."
Feliiii: "Non lo farai. Non rinunceresti mai alla vodka."
Bo77as: "Me le sono già scolate. Non c'è più la vodka, ci sono solo le bottiglie. Stavo pensando di riempirle d'acqua e di venderle a Iceman per fargli uno scherzo di carnevale in ritardo di sette mesi, ma penso di poterle sacrificare per una giusta causa."
Feliiii: "Oh my frog, sono troppo vecchio per queste cose!"
La regia: "Okay, questo è il momento ideale per inquadrare la folla sugli spalti sbattendocene altamente del fatto che questi due si stiano giocando il gradino più basso del podio."
A proposito di Feliiii troppo vecchio per queste cose, su Tumblaaaaahhhh c'è chi ha pubblicato una sorta di video commemorativo in stile marcia funebre dedicato ai suoi capelli, giorno dopo giorno sempre più radi. Il mio commento in proposito potrebbe essere qualcosa tipo: OH. MY. FELIIII. CRY.

E' finita che si è scoperto anche cosa stavano architettando in casa Mercedes, quando hanno detto al Gangster Rapper che doveva incrementare il proprio gap più che poteva: rischiavano una penalità non precisata dal regolamento a proposito della pressione delle gomme, roba di cui non ho capito nulla, se non che a un certo punto si è deciso di farne un nulla di fatto, con indignazione di tutti... e per indignazione di tutti, intendo proprio indignazione di TUTTI:
1) i tifosi di altri piloti eccetto il Gangster Rapper erano delusi dal fatto che non fosse stato squalificato;
2) i tifosi di Britney Bitch si lamentavano che il gap in classifica ormai è troppo alto;
3) i tifosi del Gangster Rapper invece di essere felici per la mancata squalifica urlavano al tentato complotto o al fatto che al mondo ci fosse gente che ingiustamente non stava facendo i salti di gioia per il fatto che il Gangster Rapper avesse vinto;
4) Mitch Evans ha scritto un tweet in proposito quindi tutto è stato trasformato in un complotto anti-Evans che in GP2 è stato penalizzato per un problema che aveva qualche analogia con questo, sostenendo che le regole vengono applicate in modo diverso da un caso all'altro;
5) qualcuno si è anche indignato perché la gente che di solito se ne frega quando all'interno della stessa serie le regole vengono applicate alla cazzum stavolta faceva un gran polverone omettendo il fatto che GP2 e F1 sono di fatto due serie diverse e che quindi è tollerabile che in circostanze simili (AKA non identiche) ci siano decisioni diverse;
6) se qualcuno avesse osato scrivere le osservazioni del punto precedente su Tumblaaaaaahhhhh ci sarebbe stata ulteriore indignazione.
Poi sì, va beh, c'erano anche quelli che hanno fatto un calderone con la pressione delle gomme e il cappellino del Gangster Rapper, iniziando a urlare allo scandalo perché il Gangster Rapper ha (o sembra avere) meno fan di Sebbiiii, vedendo un complotto anche in tutto ciò. Io stessa inizio a credere che Tumblaaaaahhhhh sia un complotto finalizzato all'autodistruzione della lucidità di chi ci passa troppo tempo. Seriamente, ci sono troppe cose che non capisco: in passato ho attraversato momenti in cui ero una sorta di tifoso da bar in versione bambina di 12 anni, ma non mi sono mai messa a fare statistiche su quale pilota avesse più fan nel mondo. Che poi non capisco nemmeno perché le ragazzine di Tumblaaaaaahhhhh dovrebbero essere rappresentative degli appassionati di Formula 1 nel mondo, ma questo è un altro discorso.

Va beh, per ora la finisco qua, limitandomi ad aggiungere soltanto il risultato e a darvi appuntamento tra due settimane (dieci giorni, ormai), quando si svolgerà il gran premio delle intossicazioni alimentari.

1. Hamilton (Mercedes), 2. Vettel (Ferrari), 3. Massa (Williams), 4. Bottas (Williams), 5. Raikkonen (Ferrari), 6. Perez (Force India), 7. Hulkenberg (Force India), 8. Ricciardo (Redbull), 9. Ericsson (Sauber), 10. Kvyat (Redbull), 11. Sainz (Toro Rosso), 12. Verstappen (Toro Rosso), 13. Nasr (Sauber), 14. Button (McLaren), 15. Stevens (Marussia), 16. Merhi (Marussia), 17. Rosberg (Mercedes), 18. Alonso (McLaren), Rit. Grosjean (Lotus), Rit. Maldonado (Lotus).