domenica 27 settembre 2015

GRAN PREMIO DEL GIAPPONE: GARA

Domenica 27 Settembre: è il giorno di gara a Suzuka, si parte in condizioni di asciutto (quindi le gomme sono medium e hard) e i giri previsti sono 53.
La griglia di partenza viene modificata, rispetto ai tempi di qualifica, per le penalità di Hulkenberg (+3 per incidente nel precedente gran premio) e Verstappen (+3 per avere parcheggiato la vettura in un tratto pericoloso in qualifica) e per Kvyat che parte dalla pitlane dopo che la sua vettura è stata rimessa in piedi dopo l'incidente nelle qualifiche.

Rosberg Mercedes M - Hamilton Mercedes M
Bottas Williams M - Vettel Ferrari M
Massa Williams M - Raikkonen Ferrari M
Ricciardo Redbull M - Grosjean Lotus M
Perez Force India M - Sainz Toro Rosso M
Maldonado Lotus M - Alonso McLaren M
Button McLaren H - Hulkenberg Force India M
Ericsson Sauber M - Nasr Sauber M
Verstappen Toro Rosso M - Stevens Marussia M
Rossi Marussia M - Kvyat Redbull M

Si parte: Rosberg e Hamilton sono affiancati in un primo momento, poi Hamilton va in testa e Rosberg perde altre due posizioni venendo superato da Vettel e Bottas.
Poco più indietro Ricciardo e Massa vengono a contatto, Ricciardo fora la posteriore sinistra, Massa la posteriore destra e danneggia l'ala anteriore, per poi toccarsi anche con Perez subito dietro che riporta a sua volta una foratura. I tre riescono ad arrivare tutti ai box e a uscirne, su gomme hard, Perez e Ricciardo tra l'altro sono a pieni giri.
Nel primo stint di gara i primi cinque sono Hamilton, Vettel, Bottas, Rosberg e Raikkonen, con le due Lotus a seguire. Le McLaren sono in una buona posizione, Alonso è in top-ten, ma non dura a lungo: lui e il suo compagno di squadra vengono superati rispettivamente da Ericsson e da Nasr ed è eloquente il commento via radio di Alonso, che si lamenta che gli sembra di avere il passo gara di una GP2.
Le Sauber continuano a farsi notare fino a quando, poco prima del primo pitstop, Nasr supera il compagno di squadra autore di un testacoda nello stesso punto in cui già ne aveva avuto uno ieri.

Tra i piloti non coinvolti in incidenti alla partenza Kvyat è stato il primo a rientrare, al 9° giro. I piloti della top-5 attendono ancora, con le Mercedes che sono le ultime a rientrare, al 15° Rosberg e al 16° Hamilton; tra di loro soltanto Hamilton e Bottas hanno montato di nuovo gomme medium.
Le posizioni tra i primi cinque sono invariate, ma Rosberg supera Bottas al 18° giro.
Hamilton continua a incrementare il proprio vantaggio, mentre a Rosberg viene comunicato di non avvicinarsi troppo a Vettel per non far surriscaldare il motore che potrebbe avere dei problemi. Bottas e Raikkonen intanto sono abbastanza vicini.
Dopo la sosta nel frattempo le McLaren sono tornate abbondantemente davanti alle Sauber e Alonso è in top-10 almeno fino al 26° giro quando viene superato da Verstappen, che lo marcava praticamente dall'inizio della gara.

Al 28° giro Sainz urta un paletto che si stacca da terra e finisce in mezzo alla pista, danneggiando l'ala anteriore.
Nel frattempo è ormai ora del secondo pitstop: Raikkonen rientra al 29°, seguito un giro più tardi da Rosberg e Bottas, con quest'ultimo che esce dietro a Raikkonen. Al 31° si ferma anche Vettel e torna in pista terzo dietro a Rosberg: ci sono voluti 31 giri ma le Mercedes sono di nuovo in prima e seconda posizione, con Hamilton che è l'ultimo a fermarsi. Stavolta sono tutte e cinque sulle hard.
Intanto va in atto un duello tra compagni di squadra, che ancora non si sono fermati per la seconda sosta: si tratta di Maldonado e Grosjean, con quest'ultimo che finisce per in giro per i prati prima di rientrare. Tuttavia Maldonado rimanda la sosta di qualche giro perdendo terreno nei confronti del compagno di squadra e dopo essersi fermato è dietro di lui. Hulkenberg nel frattempo è risalito in sesta posizione. Chiudono la top.10 le Toro Rosso.

Intanto nelle retrovie proseguono le peripezie di Massa: stabilmente ultimo dopo la sosta a inizio gara, proprio dopo avere recuperato un giro nei confronti delle Marussia viene richiamato ai box per quella che è la sua terza sosta che in perfetto Williams style non è che vada proprio a buon fine.
Rientra in pista superando di nuovo le Marussia di lì a poco e sdoppiandosi nei confronti di Button.
Intanto sta andando in scena un duello tra Perez, Ericsson e Kvyat, con Ericsson che supera Perez al 44° mentre Kvyat rimane un po' distaccato.
Stevens (a cui saranno aggiunti 5 secondi di penalità) finisce in testacoda, venendo evitato dal compagno di squadra che sopraggiunge dietro di lui, mentre Verstappen supera Sainz per la nona posizione.
Al 50° giro Perez, che era sempre stato in scia a Ericsson, si riprende la posizione, mentre il pilota delle Sauber adesso deve guardarsi anche dalle Redbull alle sue spalle.
A due giri dalla fine Nasr si ritira: è il primo pilota a ritirarsi in questo gran premio... e anche l'unico. Viene comunque considerato classificato avendo completato oltre il 90% della gara.

Riassumendo, Hamilton vince davanti a Rosberg e Vettel, mentre completano la top-10 Raikkonen, Bottas, Hulkenberg, Grosjean, Maldonado e Verstappen. Soltanto nove vetture sono arrivate al traguardo a pieni giri.



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