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domenica 20 luglio 2025

GP Turchia e Italia 2005: la McLaren gioca le sue ultime carte

Anno 2005: il mese di luglio è stato piuttosto lungo e intenso, con quattro gran premi disputati in cinque fine settimana e un gap di ventisei punti tra il leader della classifica Fernando Alonso e il runner up Kimi Raikkonen. I due sono letteralmente imprendibili, anche se, incredibilmente considerando la stagione poco altisonante della Ferrari, al momento Michael Schumacher si trova in terza piazza a soli sei punti dal pilota della McLaren.
Per quanto riguarda la Rossa, nel frattempo, ai primi di agosto viene annunciato che nell'anno a venire il posto di Rubens Barrichello verrà preso da Felipe Massa. Purtroppo per Massa, al momento gli tocca ancora di guidare una Sauber, quindo sarà irrilevante nonostante il ritorno della Formula 1 dopo la pausa estiva avvenga proprio su quello che diventerà il suo circuito ideale: l'Istanbul Park, al suo esordio nel mondiale.

Nel weekend del 21 agosto, tutto inizia nel migliore dei modi per la McLaren: Raikkonen si procaccia infatti la pole position davanti alle Renault e al compagno di squadra Montoya. Al via, però, non va proprio benissimo, dato che Giancarlo Fisichella, che scatta dalla seconda posizione, si prende la testa della gara... anche se per appena mezzo giro. Raikkonen torna in testa, Fisichella viene superato anche da Alonso, con il quale a onore del vero non tenta resistenza alcuna.
Le McLaren allungano il primo stint, il che consentirà a Montoya di portarsi secondo dopo un overcut nei confronti di Alonso e Fisichella. I due piloti della McLaren resteranno 1/2 anche dopo la seconda sosta. Tutto lascia pensare a una doppietta imminente, ma Juan Pablo resta coinvolto in un incidente con il doppiato Tiago Monteiro sulla Jordan. Riuscito a rimanere in pista, si ritrova Alonso negli scarichi, che approfitterà di un suo svarione al penultimo giro per salire secondo.

Raikkonen, Alonso, Montoya, questo è il podio, mentre Fisichella chiude in quarta piazza precedendo la B.A.R. di Jenson Button, la Toyota di Jarno Trulli e le Redbull di David Coulthard e Christian Klien a completare la zona punti. In nona piazza giunge Takuma Sato con la B.A.R., precedendo l'unica Ferrari al traguardo, quella di Barrichello.
Schumacher è stato protagonista di un incidente con Mark Webber nel primo stint, quando il pilota della Williams era tuttavia doppiato dopo una foratura(?) nelle prime fasi di gara. Nonostante i danni alla vettura, Michael è stato rimandato in pista a girare a random, per migliorare la propria posizione di uscita in qualifica al successivo gran premio, per poi ritirarsi in corso d'opera quando nessun miglioramento ulteriore sarebbe più stato possibile.

Si segnala che entrambe le Williams, quella di Webber e anche quella di Heidfeld, si sono ritirate per forature, con la squadra ben poco soddisfatta dal fornitore Michelin, tanto che nel 2006 sarebbe passata a Bridgestone. Curiosità: Heidfeld era stato protagonista di un contatto con Massa al via, che aveva fatto sì che Felipe precipitasse nelle retrovie, risalendo di qualche posizione prima di ritirarsi intorno a metà gara per un guasto al motore.
Sarebbe stato l'ultimo gran premio per Nick alla Williams, sostituito a Monza da Antonio Pizzonia dopo avere riportato un infortunio in una sessione di test la settimana antecedente il gran premio. Più avanti, mentre era a casa infortunato, sarebbe stato investito da una moto mentre si trovava in bicicletta, saltando il resto della stagione. Ai tempi, c'erano teorie del complotto sul fatto che la Williams avesse deciso di appiedarlo anzitempo dopo il suo ingaggio dalla BMW Sauber per le stagioni a venire.

Al GP d'Italia, disputato il 4 settembre, dopo avere ottenuto il miglior tempo in qualifica, Raikkonen ha scontato una retrocessione di dieci posizioni in griglia, partendo undicesimo per la sostituzione del motore e lasciando la pole a Montoya, tenendo la prima posizione davanti ad Alonso e alle B.A.R. di Button e Sato, con a seguire Barrichello, Trulli, Michael Schumacher e Fisichella.
Le B.A.R. e le Ferrari hanno perso terreno con la prima sosta, quando peraltro anche Raikkonen, che puntava a un unico pitstop, è risalito in seconda piazza. Una foratura, tuttavia, l'avrebbe costretto a una seconda sosta ritrovandosi fuori top ten, per poi risalire a pitstop ultimati.
Montoya, Alonso, Fisichella, questi sono i primi tre a soste ultimate e lo rimarranno anche se JPM rallenta nel finale di gara per risparmiare le gomme ed evitare spiacevoli sorprese.

Persa la quarta piazza a vantaggio di Trulli dopo un testacoda, Raikkonen supera la Toyota tornando quarto - ventisette punti lo separano da Alonso, ne ha adesso ventuno sul diretto inseguitore MSC - e relegando il pilota abruzzese quinto, davanti al compagno di squadra Ralf Schumacher, mentre Pizzonia e Button chiudono la zona punti, mentre a proposito di B.A.R., Sato è precipitato già da tempo nel nulla cosmico senza che nessuno se lo fili.
Sauber > Ferrari, dato che Massa è nono e precede Michael Schumacher. Rubinho, che nel secondo stint si era difeso sagli attacchi del compagno di squadra per una posizione allora valevole di un punto, fa una sosta in più e chiude dodicesimo, davanti a lui c'è Jacques Villeneuve, quindi di nuovo Sauber > Ferrari.
Tra parentesi, ho un ricordo dell'epoca, di Barrichello intervistato sulla Rai nel post-gara, che si diceva emozionato per la sua ultima gara a Monza con la Ferrari, con tanto di lacrime agli occhi.


giovedì 3 luglio 2025

GP Francia, Gran Bretagna, Germania, Ungheria 2005: quattro gran premi in un mese

Il mese di luglio è spesso piuttosto intenso per la Formula 1 e quello del 2005 ha visto ben quattro gran premi venire disputati in cinque fine settimana. Ai tempi non esistevano ancora i triple header, quindi abbiamo avuto gare nei primi due e negli ultimi due weekend del mese. A Magny Cours, il ritorno di Fernando Alonso alla vittoria, a Silverstone la prima vittoria di Juan Pablo Montoya con la McLaren, a Hockenheim la rincorsa al titolo di Kimi Raikkonen subisce un brusco stop con il ritiro mentre era in testa, mentre all'Hungaroring va in scena quello che si rivelerà l'ultimo duello tra i fratelli Schumacher.

GP FRANCIA - 3 luglio // il leader del mondiale su Renault scatta dalla pole position, precede la Toyota di Jarno Trulli, le Ferrari di Michael Schumacher e Rubens Barrichello su stategie splittate, nonché la B.A.R. di un ottimo Takuma Sato che comunque uscirà molto in fretta dalle posizioni che contano.
Alonso accumula vantaggio, Schumacher sta negli scarichi di Trulli, ma deve aspettare la prima sosta per liberarsi di lui. Le McLaren allungano il primo stint: Raikkonen partiva tredicesimo per la sostituzione del motore, Montoya in bassa top-ten, dopo essersi fermati i due sono 2/3, anche se Montoya si ritirerà per un problema tecnico.
Le posizioni dei primi tre sono ormai consolidate, Fernando, Kimi e Michael, quest'ultimo sul podio proprio nel giorno in cui il suo piccolo fanboy Sebastian Vettel compie diciotto anni.
Jenson Button si piazza quarto, per la B.A.R. sono i primi effettivi punti stagionali, dopo quelli depennati a Imola, Trulli arriva quinto, dietro di lui Giancarlo Fisichella su Renault, Ralf Schumacher su Toyota e Jacques Villeneuve su Sauber a completare la top-8, con a seguire Barrichello che ha effettuato tre soste anziché due e David Coulthard su una Redbull meno performante che a inizio stagione.

GRAN BRETAGNA - 10 luglio // ancora una penalità per sostituzione del motore per Raikkonen e ancora Alonso in pole position, ma è Montoya a spuntarla portandosi in testa - il tutto mentre Sato resta fermo e verrà fatto partire a spinta - posizione che manterrà, seppure a fatica, all'uscita di Alonso dalla pitlane per la prima sosta, vicinissimo all'overcut.
Button, Barrichello e Fisichella stavano nelle posizioni immediatamente retrostanti a inizio gara, ma Rubinho ancora una volta è su una strategia alternativa essendo più scarico di benzina e farà una sosta in più. Button scivolerà invece alle spalle di Fisichella. Raikkonen supera Button dopo la seconda sosta e, insieme a un problema al pitstop per Fisichella, questo gli consegna il podio.
Montoya allunga su Alonso, che deve vedersela anche con qualche doppiato turbolento, Raikkonen giunge terzo seguono Fisichella, Button, Michael Schumacher, Barrichello e Ralf Schumacher in zona punti. Dietro di loro Trulli precede la Sauber di Felipe Massa, dopodiché le Williams, per il secondo gran premio di seguito in difficoltà.

A Silverstone avviene l'ultima apparizione di Patrick Friesacher in Formula 1, miglior risultato in carriera una sesta piazza, peccato che corressero solo in sei, era infatti il GP dell'Indy-gate, in cui le Ferrari hanno fatto una poco memorabile doppietta, le Jordan 3/4 con Tiago Monteiro e Narain Karthikeyan e Friesacher sesto battuto anche da Christijan Albers.
Preparatevi psicologicamente perché non vi sto per dare una semplice notizia di mercato piloti, ma perché siamo di fronte a un gossippone epico che a suo tempo venne riferito da Mazzoni durante una telecronaca. Poi aggiungerò un altro gossippone che sono andata a stanare da sola!
Il sostituto di Friesacher è Robert Doornbos, connazionale di Albers con il quale ha un rapporto piuttosto burrascoso. Secondo quanto riferito da Mazzoni, i loro contrasti risalirebbero ai tempi in cui uno dei due era fidanzato con la sorella dell'altro!
Sembrerebbe che la sorella fosse quella di Doornbos e che quindi l'ex fidanzato fosse Albers. Questo si è poi sposato con una certa Liselore, figlia di un certo Kooijman, possessore di un sacco di big money, che invece di suggerire al genero di cambiare mestiere, ha investito nella Midland/ Spyker perché potesse accaparrarsi un volante. Curiosità: nel 2005 ci sono stati dei rumour su un passaggio di Doornbos alla Midland, quindi Albers pare anche avere avuto un ingaggio a discapito dell'ex cognato!

GERMANIA - 24 luglio // Raikkonen parte dalla pole e conserva la posizione davanti ad Alonso, ma le cose andranno malissimo poco dopo la metà della gara, quando il motore lo abbandonerà. Ereditata la leadership, Alonso è ormai incontrastato, infatti andrà a vincere senza troppe preoccupazioni.
Una Ferrari in difficoltà vedere Michael Schumacher vedersela con Button, il pilota della B.A.R. gli strappa la seconda piazza, che diventerà terza una volta in cui entrambi subiranno overcut da parte di Montoya, partito ultimo per la sostituzione del motore e secondo al traguardo. Se Jenson si consola con il gradino più basso del podio, Michael giunge solo quinto, in quanto verrà superato anche da Fisichella. Coulthard e Massa completano la zona punti, mentre Barrichello partito attardato giunge solo decimo dietro a Christian Klien dopo avere dubito il sorpasso del pilota della Redbull.
Continuano i problemi in casa Williams: Nick Heidfeld giunge soltanto undicesimo, mentre Mark Webber finisce a millemila giri in quanto ha avuto problemi, ma è stato rimandato in pista nella speranza di percorrere chilometri che gli dessero una posizione di uscita decente alle successive qualifiche, in quanto l'ordine di qualifica è inverso all'ordine d'arrivo del gran premio precedente.
Reminiscenze mazzoniane: secondo il Sommo Gianfranco, pare che anche i webbfeld non fossero proprio best friends forever, ma non trovo alcuna conferma googlandoli.

UNGHERIA - 31 luglio // Michael Schumacher parte dalla pole position e Raikkonen, partito quarto, gli si mette negli scarichi, portandosi dietro Montoya. Dietro ci sono le Toyota di Trulli e Ralf, quest'ultimo viene tamponato da Alonso che perde l'ala anteriore. Ci sono vari contatti, Barrichello danneggia la macchina, ma va peggio ai Redbull: Klien addirittura cappotta, mentre Coulthard rompe una sospensione prendendo l'alettone perduto di Alonso. Questo si fermerà ai box, così come Rubinho, e gli finirà la gara dietro, solo undicesimo.
Schumacher e Raikkonen sono 1/2 ma su una strategia a tre soste, Montoya terzo e poco distante, ma prevede due pitstop. Ne farà solo uno, quando un guasto metterà fine alla sua gara.
Raikkonen fa una seconda sosta breve e prende la leadership, allungando su Michael Schumacher che, pur fermandosi molto dopo per la terza, rimane distante e, anzi, si ritrova negli scarichi il fratello. Ralf si avvicina a meno di un secondo, ma rimane terzo. Seguono Trulli, Button, finalmente Heidfeld e Webber, Sato porta a casa l'ultimo punto e la Renault resta a secco, visto che il meglio classificato è Fisichella solo nono.
Al parc fermé e sul podio i fratelli Schumacher sono meno espansivi l'uno con l'altro di quanto alla fangirl che è in me piacerebbe. :-(((( No problem, si rifaranno in occasione del loro prossimo podio insiem-... ah no, questo resterà l'ultimo.

giovedì 12 giugno 2025

GP del Canada 2005: Montoya, il semaforo della pitlane, Raikkonen vincitore e le Ferrari sui gradini più bassi del podio

12 Giugno 2005 // a Montreal si svolge il primo dei due eventi nordamericani e Jenson Button scatta dalla pole position affiancato a Michael Schumacher. Sembra una prima fila destinata a stravolgere la routine di una stagione che vede Renault e McLaren contrapposte. Tempo di una partenza, tuttavia, e il team di Enstone si trova 1/2 con Giancarlo Fisichella partito quarto leader davanti al compagno di squadra Fernando Alonso che partiva in terza piazza.
Tuttavia i due non erano destinati a fare doppietta: verso metà gara, prima Fisichella è stato costretto al ritiro da un guasto mentre Alonso scalpitava per un "Fernando is faster than you", poi Fernando ha verniciato il muro danneggiando la macchina. Le McLaren, che avevano superato Schumacher al via e overcuttato la B.A.R. di Button al momento della prima sosta, si sono ritrovate 1/2 con Juan Pablo Montoya leader davanti al compagno di squadra Kimi Raikkonen.

Montoya era stato in precedenza il pilota più vicino alle Renault ed era andato piuttosto vicino all'attaccare Alonso, prima del ritiro del leader della classifica piloti. Con gli avversari ormai fuori dai giochi, c'erano grandi prospettive alle porte per la squadra di Woking per entrambi i suoi piloti, o almeno così sembrava.
In casa B.A.R. nel frattempo Button era stabilmente in terza piazza, ma il suo compagno di squadra era stato visto rientrare ai box e ritirars-...
...
...
...no, non è andata proprio così, ma ne parleremo più tardi, perché prima è giusto parlare delle cose importanti, tipo le posizioni delle Ferrari.
Schumacher era quarto, su una pitstop window diversa da quella dei leader, mentre Rubens Barrichello partito dalla pitlane per non avere fatto un tempo in qualifica si trovava ai margini della zona punti. Se il senso di giustizia avesse prevalso, sicuramente qualcuno si sarebbe levato di mezzo per fare in modo che le Rosse vedessero la gloria del podio.

Button si è sacrificato per la causa andando a sbattere sul Wall of Champions, facendo anche entrare la safety car in corso d'opera. Proprio la safety car sarebbe stata determinante per un plot twist al quale abbiamo assistito. Raikkonen e diversi altri piloti sono infatti rientrati ai box, mentre Montoya rientrando un giro più tardi ha perso la posizione nei confronti del compagno di squadra, con Kimi divenuto leader.
Immagino possiate concordare con me che ritrovarsi secondo a contemplare il retrotreno della macchina gemella non sia il modo più eclatante di finire una gara che si stava leaderando, ma queste sono sottigliezze, c'è di peggio nella vita, tipo essere rientrati in pista quando c'era il semaforo rosso all'uscita dalla pitlane.
Per il secondo anno consecutivo, Montoya è stato squalificato dal GP del Canada, anche se nel 2004 era accaduto post-gara a lui, all'allora compagno di squadra Ralf Schumacher e a entrambi i piloti Toyota, per irregolarità tecniche. Però a Indy 2004 era stato blackflaggato in maniera controversa, quindi si è visto esporre una bandiera nera in nord-America per due anni di seguito.



La cosa che colpisce di più nelle inquadrature del momento in cui JPM è stato squalificato? Il vedere una B.A.R., segno che Sato era presente in pista, eppure lo si era visto fermarsi ai box molto tempo prima...
Non è tempo di occuparci di questa faccenda. Raikkonen è leader, Michael Schumacher secondo e per la Ferrari è alle porte un doppio podio, dopo il ritiro della Toyota di Jarno Trulli per un guasto ai freni: Barrichello si ritrova terzo, precedendo la Sauber di Felipe Massa che porta a casa la quarta piazza, la Williams di Mark Webber, la Toyota di Ralf Schumacher e le Redbull a completare la zona punti: Christian Klien è tornato al volante dopo essersi alternato in precedenza con Vitantonio Liuzzi, e chiude ottavo dietro al compagno di squadra David Coulthard.

Veniamo alla faccenda di Sato e delle qualifiche con il giro secco che si svolgevano nel 2005, al quale è verosimilmente legato il suo ritorno in pista. L'ordine d'uscita in qualifica era l'inverso dell'ordine d'arrivo dell'evento precedente e uscire dopo era meglio che uscire prima, a meno che non fosse dietro l'angolo la nuvola di Fantozzi.
Questo sistema ha fatto sì che ne venisse fuori una consuetudine a mio vedere di una tristezza infinita: a volte capitava che piloti costretti al ritiro tornassero in pista per percorrere giri, lontanissimi dalla vetta, in modo da percorrere più giri rispetto agli altri ritirati e potersi qualificare in un momento successivo rispetto a loro.
Sato sembrava quindi destinato a portarla fino al traguardo lontano millemila giri da tutto e da tutti, ma mai sottovalutare la potenza di una B.A.R.! L'abbiamo ritrovato, a cinque giri dalla fine, quando era doppiato di circa venticinque giri, ritirato con i freni in fumo.


Facendo qualche rapida ricerca sembra che Rubinho sia stato il primo pilota nella storia della Formula 1 a partire *ultimo* e a salire sul podio (purtroppo statisticamente un certo pilota che nel 1984 tagliò al terzo posto il traguardo del GP di Montecarlo si vide depennare di tutti i risultati per via della squalifica di un certo team), occorrenza che si è presentata in un numero sporadico di occasioni.
A dire il vero non è sorprendente che tutte queste occasioni risalgano agli ultimi vent'anni. Nel 2005 infatti è stata introdotta la qualifica con giro singolo, alla quale nel 2006 è subentrato il format a eliminazione. In concomitanza, sono state introdotte le retrocessioni in griglia in caso di sostituzione del motore. Queste circostanze hanno reso più plausibile vedere ultimi in griglia o top driver o piloti di centro griglia, piuttosto che l'Alex Yoong di turno.
Questo dovrebbe essere l'elenco esaustivo, qualora abbia dimenticato qualcuno segnalate:

● GP Canada 2005: Rubens Barrichello/ Ferrari - 3° posto (pitlane)
● GP Germania 2005: Juan Pablo Montoya/ McLaren - 2° posto (griglia)
● GP Bahrain 2006: Kimi Raikkonen - 3° posto (griglia) ***
● GP Australia 2009: Jarno Trulli/ Toyota (pitlane) - 3° posto
● GP Abu Dhabi 2012: Sebastian Vettel/ Redbull (griglia) - 3° posto ***
● GP Ungheria 2014: Lewis Hamilton/ Mercedes (pitlane) - 3° posto
● GP Germania 2019: Sebastian Vettel/ Ferrari (griglia) - 2° posto
● GP Brasile 2019: Carlos Sainz/ McLaren (griglia) - 3° posto
● GP Russia 2021: Max Verstappen/ Redbull (griglia) - 2° posto

*** In Bahrain 2006 e Abu Dhabi 2012 Raikkonen e Vettel erano effettivamente ultimi piloti in griglia, ma in entrambi i casi una vettura è partita dalla pitlane in extremis lasciando uno spazio vuoto sulla griglia stessa.


domenica 1 giugno 2025

Formula 1 2025: #9 Commento al Gran Premio di Spagna

Dopo diversi giorni in cui sia addetti ai lavori sia addetti al ruolo di capiscer sui social hanno vaneggiato a proposito di modifiche da apportare al layout del circuito di Montecarlo, proponendo soluzioni quali l'abbattere palazzi per allargare le strade o la costruzione di tratti di pista in stile palafitta sul mare, il triple header è arrivato al Circuit de Catalunya per il fine settimana del 1° giugno. Naruralmente chi non era impegnato a discutere del layout del tracciato monegasco si dedicava alla direttiva secondo cui la McLaren sarebbe stata immensamente penalizzata e il mondiale si sarebbe riaperto a favore della Ferrari, perché si sa che quando le cose cambiano in corso d'opera allora la Rossa ha sempre il mondiale in tasca.
Hulkenberg: "Più o meno allo stesso modo in cui io ho in tasca il podio."
Sabato è uscito in Q1, ma who kers, era solo sabato. Ha portato con sé Ocon, Sainz, Colapinto e Tsunoda. Questo è riuscito a classificarsi ultimo nonostante la macchina di Colapinto si fosse spenta mentre cercava di uscire dalla pitlane.
In Q2 non ci sono state enormi sorprese, con Albon primo degli esclusi davanti a Bortoleto, Lawson, Stroll e Bearman. Per qualche ragione Albon ha iniziato a inveire via radio contro quest'ultimo.
Albon: "Hai tirato la coda a tutti i miei gatti, uno dopo l'altro."
Bearman: "Se volessi tirare la coda a tutti i tuoi gatti e iniziassi adesso, finirei a dicembre nel corso del GP di Abu Dhabi."
Intanto la qualifica continuava senza che nessuno si preoccupasse per i gatti di Albon. Piastri ha fatto un giro mostruoso procacciandosi la pole verso la fine della Q3, precedendo Norris, segno che la crisi della McLaren tanto preventivata era una leggenda metropolitana. Verstappen e Russell hanno fatto lo stesso identico tempo e sono stati piazzati 3/4 perché Russell è stato il secondo a fare il tempo, mentre hanno completato la top-ten Hamilton, Antonelli, Leclerc, Gasly, Hadjar e Alonso. Leclerc e Alonso hanno fatto un solo tentativo e in finale di sessione non erano in pista, i tifosi spagnoli urlavano come dei pazzi al momento in cui Alonso ha fatto il tempo, che allora era il quinto.

Soltanto una Aston Martin ha preso il via alla gara, sabato sera è stato annunciato che Stroll non sarebbe stato presente al via. Su Zuckerbook ho visto gente celebrare l'evento e ridicolizzare il povero (in senso figurato) Lance... il tutto mentre la ragione del suo forfait è legata a problemi fisici dovuti alla caduta in bicicletta del pre-season 2023. Allora aveva subito un intervento chirurgico a un polso e pare che dovrà operarsi ancora una volta.
Qualcuno si è indignato perché il team non ha messo in pista al posto suo per la gara Gabriel Bortoleto urlando allo skandalohhhh e al kompl8, quando in realtà per regolamento un pilota per prendere parte alla gara deve avere disputato le qualifiche (o verosimilmente le prove libere, a condizione che nessuno abbia disputato le qualifiche, dato che esiste la possibilità per piloti non qualificati di essere ammessi alla gara su discrezione dei commissari). L'ultima volta che era successa una cosa del genere - pilota qualificato, DNS/ withdrew dovuto a problemi di salute (e non quindi a incidenti che avessero messo fuori gioco anche la vettura) - non era neanche stata millemila anni fa, ma al GP di Abu Dhabi 2021, quando nessuno poté rimpiazzare alla Haas il qualificato Nikita Mazepin dopo che questo la domenica mattina finì in quarantena positivo al coronavirus. Ne approfitto per ricordare che ai tempi il terzo pilota della Haas era Pietro Fittipaldi, la cui esistenza è ormai qualcosa di molto vago nell'immaginario collettivo... nonostante facendo qualche ricerca pare che sia tuttora il pilota di riserva della Haas.

Alla partenza Piastri ha conservato la posizione, Verstappen si è inserito secondo davanti a Norris e dopo ha accennato un attacco su Piastri prima che il gap tra loro incrementasse. Anche Russell e Antonelli hanno avuto la brutta pensata di perdere posizioni e ci siamo ritrovati con gli Hamilerc 4/5 con tanto di solite discussioni a proposito di un driver swap, con Hamilton che prima ha tentato di difendersi da Leclerc, poi dai box gli hanno ricordato che il suo dovere era lasciarlo passare per rispetto di noi telespettatori che altrimenti avremmo dovuto sorbirci per un'ora lamentele dei telecronisti perché Leclerc aveva la vittoriahhhh in tascahhhh.
I telecronisti ne sono stati molto soddisfatti perché Norris si stava avvicinando a Verstappen e parlare di un mancato driver swap avrebbe sottratto tempo all'argomento uomohhhh kontrohhhh makkinahhhh. In breve tempo la makkinahhhh si è ritrovata con i piloti 1/2 e lontani abbastanza da non doverci sorbire teorie del kompl8.
Mentre nelle retrovie prima e a centro griglia poi si fermavano ai box, davanti il primo a fermarsi è stato Verstappen e poco dopo le Ferrari. I McLaren bros sono rientrati a circa un terzo di gara subendo undercut, con Verstappen leader seguito dalle McLaren, dalle Ferrari e dalle Mercedes, con Verstappen unico a montare di nuovo le soft invece di passare alle medium.
In attesa della seconda sosta di Verstappen, avvenuta prima di metà gara, Lawson e Albon hanno pensato bene di animarla con un contatto nel quale l'ala anteriore del gattaro è andata a pezzi. Considerando che la sua gara era iniziata con una sosta dopo un giro per una rottura dell'ala anteriore, non è andata molto bene. A peggiorare la situazione, è anche stato costretto al ritiro. Frattanto Lawson ha proseguito la gara andando a litigare con Bearman. Dietro di loro, Alonso li guardava con i popcorn in mano sperando che si facessero fuori a vicenda e di rientrare a caso in top-ten dopo avere passato la prima parte della gara a girare a caso per l'erba.

Da un certo punto in poi è stato chiaro che Verstappen era su tre soste e gli altri front runner su due. Prima si sono fermati le Ferrari e Russell, Hamilton ultimo a fermarsi perché aveva un set di soft e ha subito undercut da Russell e da tutte le sue -L.
Verstappen ha anticipato di poco le McLaren e ne ha approfittato per avvicinarsi a Norris. I due a un certo momento si sono trovati davanti Lawson e Bearman che litigavano tra di loro.
Norris: "Ma questi?! Max, per caso tu li conosci?"
Verstappen: "No, non li ho mai visti prima."
Norris: "Va beh, lasciamoli nelle mani di Alonso."
Alonso: "Ne ho appena superato uno che ruggiva come un orso e che prima della fine della giornata si prenderà una penalità per track limits! Però sono solo dodicesimo e per come stanno le cose non entrerei in zona punti a caso nemmeno se Antonelli rompesse il motore e parcheggiasse nella ghiaia."
Quando ciò è accaduto è entrata la safety car e tutti si sono precipitati ai box. Verstappen ha messo le hard perché non aveva altre gomme e ha iniziato a tenere un comizio via radio sul fatto che, con la mescola hard, sarebbe stato molto probabile ritrovarsi a novanta.
Fatti sdoppiare i doppiati e restituendo quindi un barlume di dignità alla gara di Tsunoda, al restart la top-ten era Piastri, Norris, Verstappen, Leclerc, Russell, Hamilton, Hadjar, Hulkenberg, Gasly e Lawson. I due McLaren Bros non hanno avuto troppe difficoltà, Verstappen invece c'è mancato poco che partisse in una sbinnata. Ha fatto a ruotate con Leclerc, ha sbraitato contro Leclerc facendo al contempo a ruotate con Russell, ha sbraitato contro Russell ed è rimasto davanti a questo pur avendo tagliato per le campagne.
A completare l'opera, quando alla radio gli hanno ordinato di lasciarlo passare, Verstappen è stato affiancato da Russell... e niente, altra sportellata.
Russell: "WTF?!?!?! Sono appena stato kvyatizzato?"
Verstappen: "Non ho niente da dire in proposito."
Sainz: "YAAAAYYYYY!"
Tsunoda: "Cos'è successo? Dietro di me uno psicopatico si è appena messo a urlare a random."
Sainz: "Il mio Yd0l0 è in zona punti, ormai non credevo più che potesse accadere una cosa simile."
Hamilton: "Anch'io non credevo che Hulkenberg mi superasse a bordo di una Sauber, ma se proprio dobbiamo buttarla in caciara sarebbe bello se almeno facesse podio."
Purtroppo non ha fatto podio, ma è arrivato sesto al traguardo, quinto quando Verstappen è stato penalizzato con dieci secondi post-gara per la sua manovra ignorante contro Russell, ritrovandosi decimo e con tre punti persi sulla Superlicenza, arrivando a un totale di undici, quindi a un passo dal race ban.


RISULTATO: 1. Oscar Piastri/ McLaren, 2. Lando Norris/ McLaren, 3. Charles Leclerc/ Ferrari, 4. George Russell/ Mercedes, 5. Nico Hulkenberg/ Sauber, 6. Lewis Hamilton/ Ferrari, 7. Isack Hadjar/ Racing Bulls, 8. Pierre Gasly/ Alpine, 9. Fernando Alonso/ Aston Martin, 10. Max Verstappen/ Redbull, 11. Liam Lawson/ Racing Bulls, 12. Gabriel Bortoleto/ Sauber, 13. Yuki Tsunoda/ Redbull, 14. Carlos Sainz/ Williams, 15. Franco Colapinto/ Alpine, 16. Esteban Ocon/ Haas, 17. Oliver Bearman/ Haas, Rit. Kimi Antonelli/ Mercedes, Rit. Alexander Albon/ Williams.


giovedì 29 maggio 2025

29.05.2005: Gran Premio d'Europa // plot twist a un giro dalla fine

Se il giorno in cui ho compiuto diciassette anni qualcuno mi avesse chiesto "come ti immagini quando ne avrai trentasette", non penso che avrei risposto: "il 29 maggio 2025, in occasione nel ventennale del gran premio odierno al Nürburgring, recensirò il suddetto evento per il mio blog, approfittando di essere a casa dal lavoro perché sarò in ferie essendo una festività centro-nord europea, nei Paesi con i quali lavoro".
Però eccomi qui... e iniziamo da Nick Heidfeld in pole position per la prima e unica volta nella sua carriera in Formula 1. Non che rimanga davanto a lungo, Kimi Raikkonen infatti lo supera fin dal via, avvenuto dopo un aborted start a causa della Renault di Giancarlo Fisichella ferma in griglia.
Dietro alla McLaren e alla Williams si installa la Toyota di Jarno Trulli, almeno finché i commissari non sosterranno che i suoi meccanici sono rimasti in griglia più a lungo del consentito, infliggendogli un drive through. Questo accadrà più avanti, adesso siamo solo alla partenza e una collisione tra la McLaren di Juan Pablo Montoya e la Williams di Mark Webber mette fine alla gara di quest'ultimo. Per evitare il caos, diversi piloti tagliano per i campi, tra cui i due ferraristi, con Michael Schumacher che si ritrova il più arretrato dei due.

David Coulthard partito dodicesimo evita l'ingorgo e risale quarto, addirittura terzo dopo la sosta di Trulli. Dopo la sosta precoce di Heidfeld è secondo e quando rientra Raikkonen fa addirittura un giro in testa prima di fermarsi per il rifornimento a propria volta. Non so se avete presente: una Redbull è stata in testa per un giro! Cose del genere non capiteranno mai più... è così che la vediamo nel 2005.
Purtroppo per lui a causa di un eccesso di velocità in pitlane si procaccia un drive through, a causa del quale scivolarà al quinto posto dietro a Raikkonen, Heidfeld, la Renault di Fernando Alonso e la Ferrari di Rubens Barrichello. Sesto sulla Sauber, frattanto, Felipe Massa comanda un trenino con la Michael Schumacher e Juan Pablo Montoya.
Il best friend forever di quest'ultimo, Ralf Schumacher che corre su Toyota, è il secondo ritirato della giornata quando finisce in testacoda.

Raikkonen finisce vagamente per prati, Heidfeld passa nuovamente in testa, ma è su una strategia diversa: tre rifornimenti anziché due, pare destinato a finire non solo dietro a Raikkonen, ma anche allo stesso Alonso. Seguono a distanza Barrichello e Coulthard, mentre Massa ha ormai abbandonato la sesta piazza: una foratura lo costringe a una sosta nelle fasi finali della gara.
Siamo nel 2005 e non ci sono cambi gomme in gara, se non in caso di foratura e per la sola gomma forata. Questo significa che potrebbe capitare che ci sia chi è costretto a stare in pista su gomme ormai distrutte. Nelle fasi finali, infatti, lo stesso leader ha seri problemi con la gomma anteriore destra, tanto che Alonso inizia ad avvicinarsi pericolosamente a Raikkonen, provocando reazioni contrastanti nella cabina di commento spagnola - gran premio trovato su youtube con commento di Telecinco - dove tradizionalmente sono molto nazionalisti, ma Pedro De La Rosa è anche pilota di riserva della McLaren, con cui ha disputato il GP del Bahrain qualche tempo prima.
Per Raikkonen si tratta solo di reggere e cercare di non perdere troppo tempo quando gli si parano avanti dei doppiati... a meno che non si stacchi una ruota dopo la rottura di una sospensione, sia chiaro!



Kimi perde il controllo, per poco non centra la B.A.R. di Jenson Button che è prossimo a subire il doppiaggio, ma alla fine è l'unico a rimetterci andando a finire nel muro quando è appena iniziato l'ultimo giro. Al di là di tutto, il divieto di cambi gomme offre spunti di riflessione, o almeno dovrebbe. Dal punto di vista della sicurezza, non sembrerebbe un'ottima idea.
Alonso eredita la leadership e vince davanti a Heidfeld e Barrichello. Coulthard si porta a casa un quarto posto, mentre Michael Schumacher, Fisichella, Montoya e Trulli completano la zona punti.
Vitantonio Liuzzi chiude nono in quello che sarà il suo ultimo gran premio in Redbull prima del ritorno di Christian Klien e Button è decimo. Raikkonen viene classificato undicesimo davanti ai doppiati, Takuma Sato su B.A.R., le Sauber di Jacques Villeneuve e di Massa, le Jordan di Tiago Monteiro e Narain Karthikeyan, nonché le Minardi di Christijan Albers e Patrick Friesacher. Si segnala come in corso d'opera sia Karthikeyan sia Albers si siano procacciati uno stop and go per il mancato rispetto delle bandiere blu.


domenica 25 maggio 2025

Formula 1 2025: #8 Commento al Gran Premio di Montecarlo

L'ultima volta che un gran premio era stato disputato il 25 Maggio era il 2014, si correva a Montecarlo proprio come oggi e Jules Bianchi si infilava tra le barriere della Rascasse e Kamui Kobayashi facendo il sorpasso che, alla fine della gara, sarebbe stato essenziale per la Marussia per ottenere i due punti del nono posto, un risultato storico, anche nel confronto con la rivale Caterham. La penultima, invece, è stata nel 2008, quando per mano di Lewis Hamilton la McLaren ha ottenuto fino a oggi l'ultima vittoria monegasca.
Un tempo le prove libere nelle "anguste e tortuose stradine del Principato" avvenivano di giovedì, adesso sono di venerdì come in tutti gli altri circuiti, e già dal venerdì abbiamo iniziato ad assistere a fatti di un certo livello. Per esempio Stroll si è messo a zigzagare a random a bassa velocità davanti a Leclerc che arrivava nel suo giro lanciato cozzandogli contro e si è guadagnato una posizione di retrocessione in griglia. Se ne sarebbe guadagnate altre tre per un impeding in qualifica su Gasly, ma nevermind, alla fine si sarebbe ritrovato sulla griglia nella stessa posizione di qualifica.
Bearman, invece, la scorsa settimana ha avuto la bella pensata di far notare l'errore della direzione gara in qualifica. Quindi, quando venerdì è stata data bandiera rossa e si è ritrovato davanti Sainz che andava già ai due all'ora, e ha commesso il grave errore di superarlo, anziché inchiodare schiantandosi sopra di lui nella speranza che entrambe le macchine potessero volare in tribuna trucidando una ventina di spettatori, si è guadagnato dieci posizioni di retrocessione in griglia.
L'ultimo a incappare in una retrocessione è stato Hamilton, colpevole di essere presente in pista e di non essere in grado di rimpicciolirsi, mentre Verstappen sopraggiungeva.
Per l'ennesima volta tutti i casi accaduti hanno fatto sorgere il dubbio che il regolamento debba essere leggermente rivisto, ma in ogni caso questa è la griglia di partenza che ne è uscita:

Norris - Leclerc
Piastri - Verstappen
Hadjar - Alonso
Hamilton(4°+3) - Ocon
Lawson - Albon
Sainz - Tsunoda
Hulkenberg - Russell
Antonelli - Bortoleto
Gasly - Colapinto
Stroll(19°+1+3) - Bearman(17°+10)

È quel gran premio in cui si è deciso un cambio regolamentare one-off a random, ovvero l'obbligo di due pitstop. A tale proposito non era chiaro, quindi, se per Verstappen, Alonso e Hamilton partire con le hard potesse dare qualche vantaggio in termini di strategia. Quello che è chiaro è che Leclerc ha affiancato Norris, che ha fatto un gran bloccaggio, ma ha mantenuto la posizione.
Vanz: "Vanno via tutti puliti."
Bortoleto: "Che suonata di trombe!"
È finito in barriera e, per quanto sia riuscito a ripartire, è stata messa virtual safety car per riparare la barriera.
I Mercedes Bros, partiti nelle retrovie dopo che Antonelli aveva crashato in Q1 e che la macchina di Russell si era ammutolita sotto al tunnel prima che avesse fatto un tempo in Q2, non sono rientrati per smarcare la prima sosta, nonostante fin da sabato il Vanz ipotizzasse una loro sosta a inizio gara.
Nessun big si è fermato ai box, a parte Tsunoda se possiamo considerarlo tale. Tornato in pista nelle retrovie insieme a quei pochi che si erano fermati, al nono giro sarebbe stato tamponato da Gasly, uscendone senza danni, diversamente dal Pokemon che è arrivato ai box con una ruota penzolante. Ha lasciato un detrito in pista, ma ci sono state solo doppie bandiere gialle. Nessuno si è fermato ai box, mentre intanto il Vanz parlava continuamente di Lawson che come un Kevin Magnussen qualsiasi rallentava il gruppo per permettere al compagno di squadra di avere il gap per il pitstop. Tra il 18/19° giro si sono fermati Hadjar, Alonso e Hamilton, con il Prosciuttello che ha recuperato due posizioni per overcut.
A quel punto, tre giri dopo essersi fermato, Hadjar si è fermato di nuovo per smarcare la seconda sosta, però i Papaya si sono fermati uno dopo l'altro in quei frangenti, quindi a nessuno importava più un fico secco di Hadjar. È rientrato anche Leclerc rimanendo tra le due McLaren, mentre Verstappen ha atteso fino al 28°.

A prima sosta ultimata i primi sei erano Norris, Leclerc, Piastri, Verstappen, Hamilton e Alonso, mentre intanto Williams e Mercedes dovevano ancora fermarsi e Sainz sembrava rallentare le Mercedes per aprire il gap per Albon e frattanto venivano tutti doppiati dai top driver.
Antonelli: "E noi cosa siamo?"
Russell: "Oggi siamo stati declassati. Se Sebastian Vettel fosse ancora in pista, mia nonna tiferebbe per lui."
Voce fuori campo: "Cra, cra, cra."
Verstappen intanto si è lamentato dei doppiati indisciplinati e della mancanza di bandiere blu osservando via radio che sembrava di essere al GP di Montecarlo del 1972. Ne approfitto per segnalare che in quell'occasione Jean-Pierre Beltoise ottenne la sua unica vittoria in Formula 1, che era il cinquantesimo gran premio in carriera per Jacky Ickx, che di classificò secondo, mentre Emerson Fittipaldi arrivò terzo dopo essere partito per la prima volta dalla pole position.
La Williams gareggiava con due vetture March guidate da Henri Pescarolo e Carlos Pace. Ai giorni nostri invece Albon è andato a fare la sosta e Sainz ha cercato di nuovo di aprirgli il gap. Così come Lawson e diversamente da Kmag nella scorsa stagione, è riuscito a farlo senza andare in giro per track limits.
Sainz: "NOOOOOHHHHH."
Albon: "Cos'è successo?"
Sainz: "Una disgrazia terribile, si è appena ritirato il mio YdOlOhHhHh in una via di fuga con la macchina in fumo."
Al 42° giro Albon si è fermato per la seconda sosta, mentre i primi cinque e qualcuno nelle retrovie erano solo alla prima sosta.
A quel punto gli Albonsainz hanno fatto un driver swap e Albon ha iniziato a rallentare i Mercedes Bros per permettere a Sainz di aprire il gap. Quando Sainz ha fatto la prima sosta, Russell ha optato per superare Albon tagliando la chicane del porto, affermando via radio che preferiva prendersi una penalità piuttosto che stare dietro. Livello di intelligenza: il giovane Verstappen che si vantava di non avere rallentato in regime di bandiera gialla. Per questa bella pensata si è procacciato un drive through.

Nel frattempo, faccendo un piccolo passo indietro, tra i big Piastri è stato il primo a fermarsi per la seconda sosta al 49° giro, seguito un giro più tardi da Leclerc e un giro dopo ancora da Norris. Verstappen ha proseguito, anche perché nell'ultimo stint aveva a disposizione un set di soft. Si è ritrovato ben presto i Norriclerc negli scarichi, mentre a parte il passaggio ai box per il drive through, i Mercedes Bros non accennavano a rientrare un pitlane, al punto che quasi ci si chiedeva se volessero buttarla in caciara e non fermarsi venendo blackflaggati. Ovviamente non è successo, ma l'essere stati tutto il tempo a rimirare il retrotreno della Williams di turno senza tentare di scopiazzare le strategie Double Trouble altrui non ha dato frutti. Nel frattempo Verstappen è rimasto in testa alla gara a fare il figo in attesa che accadesse qualcosa, con il Vanz che affermava che secondo lui Verstappen avrebbe atteso rientrando all'ultimo giro tagliando il traguardo prima di fare la sosta e vincendo per avere concluso la gara prima del pitstop. Considerando che è una modalità simile alla vittoria di Michael Schumacher al GP di Gran Bretagna 1998, quando scontò uno stop and go all'ultimo giro, mi auguro che ventisette anni siano stati sufficienti a colmare un simile vuoto regolamentare, ma è sempre meglio non dare le cose troppo per scontate: siamo nello stesso universo in cui, due stagioni fa, ci siamo ritrovati a scoprire a random che era stato previsto quale punteggio applicare cosa succeda in caso di bandiera rossa che interrompe la gara a meno di 75% dei giri completati, ma non cosa succeda se la bandiera rossa è prima e il 75% non venga completato perché nel frattempo è arrivato il tramonto e solo Valtteri Bottas, in qualità di vampiro, possa proseguire la gara così come se niente fosse.
Verstappen: "Facciamo che entro al penultimo giro dopo avere tenuto Norris, Leclerc e Piastri in trenino a caso."
È esattamente quello che è successo e a quel punto i tre piloti inseguitori si sono allontanati. Norris è stato soddisfatto perché ha vinto e ricevuto il trofeo dal principe Alberto. È andata meglio a Leclerc, dato che il trofeo della seconda piazza è stato consegnato dalla principessa Charlene, Piastri purtroppo non ha avuto alcuna soddisfazione.


RISULTATO: 1. Lando Norris/ McLaren, 2. Charles Leclerc/ Ferrari, 3. Oscar Piastri/ McLaren, 4. Max Verstappen/ Redbull, 5. Lewis Hamilton/ Ferrari, 6. Isack Hadjar/ Racing Bulls, 7. Esteban Ocon/ Haas, 8. Liam Lawson/ Racing Bulls, 9. Alexander Albon/ Williams, 10. Carlos Sainz/ Williams, 11. George Russell/ Mercedes, 12. Oliver Bearman/ Haas, 13. Franco Colapinto/ Alpine, 14. Gabriel Bortoleto/ Kick Sauber, 15. Lance Stroll/ Aston Martin, 16. Nico Hulkenberg/ Kick Sauber, 17. Yuki Tsunoda/ Redbull, 18. Kimi Antonelli/ Mercedes, Rit. Fernando Alonso/ Aston Martin, Rit. Pierre Gasly/ Alpine.


domenica 18 maggio 2025

Formula 1 2025: #7 Commento al Gran Premio del Made in Italy e dell'Emilia Romagna

18.05.2025 // Oscar Piastri, Max Verstappen, George Russell, Lando Norris, Fernando Alonso, Carlos Sainz, Alexander Albon, Lance Stroll, Isack Hadjar, Pierre Gasly, Charles Leclerc, Lewis Hamilton, Kimi Antonelli, Gabriel Bortoleto, Liam Lawson, Franco Colapinto, Nico Hulkenberg, Esteban Ocon, Oliver Bearman e Yuki Tsunoda, sono queste le posizioni con cui i piloti sono andati ad allinearsi sulla griglia di partenza del Gran Premio di Imola. Pare che il weekend sia iniziato con Gasly che ha investito una lepre, il che è fonte di grandi gaslocon vibes, dato che "lepre" in olandese si dice "haas". Al suo fianco non c'è più Jack Doohan, ma è tornato al volante l'eroe dell'intera Argentina, con una tifoseria che fa caciara in branco sui social, dove per "caciara in branco" non mi riferisco ad abitudini tutto sommato soft come quella dei tifosi turchi che invadevano le chat di qualunque serie minore in cui gareggiasse Cem Bolukbasi, inneggiando al loro idolo in maniera caotica ma senza insulti di sorta.
Nel corso della Q1, Tsunoda ha preso in pieno un cordolo, ha perso il controllo della vettura ed è andato a schiantarsi violentemente alla curva Villeneuve (lo stesso tratto di pista in cui avvenne l'incidente mortale del "pilota amatoriale" - cit.- Roland Ratzenberger, anche se la pista è stata modificata successivamente) con tanto di cappottamento. Ne è uscito illeso così come poi Colapinto da un altro schianto piuttosto violento.
L'idolo dei colapinters pare fosse uscito dai box per tornare in pitlane troppo presto dopo la bandiera rossa per l'incidente di Tsunoda, procacciandosi una posizione di grid drop: era passato in Q2 venendo classificato 15° ma è partito 16°. La Q1 è finita in bandiera rossa per l'incidente di Colapinto, mentre Bearman che aveva appena fatto un tempo valevole la Q2 se l'è visto cancellare alla cazzum nonostante la bandiera rossa non fosse ancora stata esposta.
Il top della giornata è stato quando Hulkenberg ha fatto un mezzo impeding su Antonelli e sulla grafica ne è uscito un "Perez/ Norris, no further investigation".
CL: "Prosciuttello, tu che sei un uomo di mondo anziché una capretta che ha preso il diploma in una scuola con banchi monoposto, mi spieghi cosa c'entra Checo con tutto ciò?"
LH: "Parla piano, vuoi farti scoprire? L'ho chiamato ieri sera per chiedergli ospitalità quando scapperemo in Messico per vivere in clandestinità, decisione di gran lunga migliore che continuare a correre per questa scuderia."
CL: "Sei proprio sicuro che vuoi scappare? È solo grazie alla Ferrari che abbiamo scoperto che in caso di difficoltà si può lasciare guidare le rane al posto nostro."
LH: "Il problema è che l'hanno scoperto anche gli Alonsainz e l'hanno comunicato in Aston e in Williams."
FA: "Cra, cra."
CS: "Cra, cra, cra."

Nonostante fosse la gara numero 400 per la Redbull e i numeri tondi solitamente portino iella, Verstappen si è preso la posizione al via con le McLaren che sarebbero state 2/3 quando di lì a diversi giri Norris avrebbe superato Russell portandosi terzo. Nel frattempo il quartetto delle Aston e Williams in ordine sparso teneva botta, con Leclerc che dopo essere andato a caccia di Pokemon, ha visto Gasly perdersi per la sabbia e per consolarsi è andato a superare Strollino, prima di anticipare la prima sosta in una situazione in cui non era chiaro se avesse senso pensare a una oppure a due soste.
CL: "Adesdo faccio un giro like a boss, giusto per farmi notare."
Pessima idea: Russell, Alonso, Sainz e Stroll l'hanno imitato, quindi si sono trovati undercuttati, quindi dietro di lui, quindi sapevano dove fosse e potevano testimoniare contro di lui in caso di fuga in Messico.
CS: "Cra, cra, cra."
FA: "Perché sono appena stato superato da una rana?"
CS: "Perché tu ti sei rifiutato di far guidare la rana al posto tuo. Dovresti sapere che è infallibile. So che hai battuto Massa a quel modo."
FA: "Non è vero, non ho fatto guidare la rana, ho semplicemente rapito la rana di Felipe."
Voce fuori campo: "Vorrei farvi notare che Piastri è andato ai box ed è uscito davanti a Leclerc, non pensate che questo dettaglio sia più importante del parlare della rana?"
Verstappen, Norris e Albon sono rimasti nelle posizioni di testa distaccati anni luce gli uni dagli altri. Si sono fermati in virtual safety car quando Ocon è rimasto fermo a bordo pista. Anche vari piloti che avevano già fatto una sosta si sono fermati, compreso Piastri che è rientrato quarto: i primi tre erano Verstappen, Norris e Albon tutti distaccati anni luce, anche se poi Piastri sarebbe andato a prendersi Albon tornando in zona podio.
Hadjar era quinto davanti sd Antonelli, Hamilton, Alonso, Stroll e Leclerc. Gli Aston non si erano fermati ed è stata una pessima idea, dato che sono finiti molto rapidamente fuori dalla top-ten.
Si è visto Hamilton battagliare con Antonelli, si è visto anche Leclerc da qualche parte, Hadjar intanto... who kers di Hadjar, era solo il gran premio di casa della Toro Rosso di Faenza, non si potrà certo perdere tempo a parlare di lui!
Era il gran premio di casa anche per Antonelli, nel senso che proprio poteva andare tranquillamente a casa in anticipo: la macchina l'ha salutato, ha parcheggiato decisamente in mezzo, c'è stata una safety car e sono andati ai box anche se non nello stesso momento Norris, uscito terzo dietro a Verstappen e Piastri, Albon uscito quinto dietro a Leclerc, Hamilton uscito settimo dietro a Russell, Hadjar uscito nono dietro a Sainz. Completava la top-ten Hulkenberg, ma Tsunoda ha deciso di dare un senso alla propria presenza in pista e l'ha superato entrando in zona punti.
Norris aveva gomme più fresche, ha superato Piastri. Albon ha tentato l'assalto su Leclerc, ha messo le ruote sulla sabbia, Hamilton - che già si era liberato di Russell - ha superato agevolmente entrambi e poi Leclerc ha ceduto la quinta piazza ad Albon per evitare penalità.
Passare da 11/12 a un quarto e sesto posto è stato considerato un risultato di grande entità, non dico a livelli da mondialehhhh in tascahhhh, ma poco ci manca e pare che i piani di fuga in Messico siano ancora ben presenti nella mente dei due alfieri in rosso.


La gara è finita, chissà quando sarà la prossima diretta su TV8, ma ci penseremo in un altro momento, adesso tutti a incrociate le dita affinché Marco Andretti non venga bumpato e si procacci un posto in ultima fila a Indianapolis!

RISULTATO: 1. Verstappen (autore del 100° fastest lap della storia della Redbull), 2. Norris (McLaren), 3. Piastri (McLaren), 4. Hamilton (Ferrari), 5. Albon (Williams), 6. Leclerc (Ferrari), 7. Russell (Mercedes), 8. Sainz (Williams), 9. Hadjar (Racing Bulls), 10. Tsunoda (Redbull), 11. Alonso (Aston Martin), 12. Hulkenberg (Kick Sauber), 13. Gasly (Alpine), 14. Lawson (Racing Bulls), 15. Stroll (Aston Martin), 16. Colapinto (Alpine), 17. Bearman (Haas), 18. Bortoleto (Kick Sauber), Rit. Antonelli (Mercedes), Rit. Ocon (Haas).



giovedì 24 aprile 2025

24.04.2005: il duello Alonso vs Schumacher al GP di San Marino

Il 24 Aprile 2005 la Formula 1 approda in Europa per il GP di Imola, destinato a entrare nella storia per un intenso duello per la vittoria tra Fernando Alonso e Michael Schumacher nel corso degli ultimi dodici giri di gara, che curiosamente si sarebbe ripetuto a parti invertite nell'edizione successiva. Oggi è però il ventennale dell'evento del 2005, non di quello del 2006, quindi ripercorriamolo iniziando dalla pole position di Kimi Raikkonen.
Il pilota della McLaren - la cui gara durerà nove giri prima di ritirarsi per un problema tecnico - precede la Renault di Alonso e la B.A.R. di Jenson Button, nonché una serie di soggetti random e solo in nona e dodicesima piazza le Ferrari di Barrichello e Schumacher. Rubens festeggia il suo 200° gran premio in questa circostanza che in realtà è l'entry numero 203, avendo all'attivo un DNQ e due DNS. Però per queste statistiche di solito si contano le partenze, quindi mi dispiace Rubinho, ma il numero 200 è oggi e in quanto tale porterà con sé l'aura nefasta dei gran premi con celebrazione: ritiro al 19° giro per un problema tecnico.
Anche in casa Renault perdono un pilota per strada, anzi, l'hanno già perso, perché Giancarlo Fisichella è stato il primo ritirato al 6° giro.

Michael Schumacher sembra lontano dalla vetta, ma una diversa pitstop window gli consente di andare avanti più a lungo degli avversari in occasione di entrambe le soste e, di conseguenza, di rimontare. Risale al terzo posto, dietro ad Alonso e Button, dopo la prima sosta.
Nel corso del secondo stint riesce anche a superare Button e, dopo la sua ultima sosta, è secondo alle spalle di Alonso. Il gap di mezzo minuto che Fernando aveva nei suoi confronti a un certo punto della gara è ridotto a una manciata di secondi e, quando siamo a 50 giri di gara già percorsi, Michael si porta a meno di un secondo.
I due sono incollati l'uno all'altro negli ultimi dodici giri, Schumacher tenta l'attacco, ma Alonso si difende bene. Non ci sono sorpassihhhh a ogni soffio di vento, la posizione dei due non muta mai, nonostante qualche attacco, però questo duello coglie bene non solo l'essenza della Formula 1 di vent'anni fa, ma anche la storyline del pilota giovane dal radioso futuro alle porte che batte il veterano plurititolato e sembra pronto a rubargli la scena. A volte ci si riesce anche senza fare polemica!


Sul gradino più basso del podio sale Button. Sia lui sia il compagno di squadra Takuma Sato, quinto al traguardo, hanno ottenuto un ottimo risultato, per una B.A.R. che solitamente si rompe ogni tre per due e che, da quando è succeduta alla Tyrrell, ci ha spesso mostrato fumate di motore niente male.
Ecco, appunto, è succeduta alla Tyrrell e decide di onorarne la storia: si fa cogliere sul fatto per essere sottopeso e, nello specifico, per avere attuato un escamotage che consenta di correre sottopeso una parte di gara, grazie a un serbatoio aggiuntivo.
La sanzione, che verrà decretata una decina di giorni dopo, è la doppia squalifica e due gran premi di ban. Sul podio non è salito fisicamente, ma il terzo posto viene assegnato ad Alexander Wurz che, senza più scarpe spaiate perché in McLaren lo vogliono sobrio, sostituisce Pedro De La Rosa come sostituto di Juan Pablo Montoya, che tempo prima si era infortunato a una spalla a bordo di una moto da cros-... volevo dire, durante una partita di tennis.
Per Wurz è il secondo podio, il primo avvenuto nel lontano 1997 quando sostituiva Gerhard Berger alla Benetton in quanto questo era assente per problemi di salute.

Plot twist: dopo avere spesso fatto finire in fumo le gare di Jacques Villeneuve, la B.A.R. con la doppia squalifica gli ha offerto un quarto posto su un piatto d'argento, un risultato di tutto rispetto per la Sauber.
Precede le Toyota di Jarno Trulli e Ralf Schumacher, ma quest'ultimo perde la zona punti a causa di una penalità per unsafe release applicata dopo la gara. Al sesto e settimo posto si classificano quindi le Williams di Nick Heidfeld e Mark Webber.
La squalifica delle due B.A.R. e la penalità di Ralf fa risalire all'ottavo posto colui che si era classificato undicesimo: l'esordiente Vitantonio Liuzzi, che nel corso della stagione si alternerà con Christian Klien al volante della seconda Redbull, al fianco di David Coulthard.



giovedì 3 aprile 2025

03.04.2005: vent'anni fa in Bahrein il gran premio più caldo della storia

Il 3 Aprile 2005 si è svolto il gran premio più caldo della storia: la temperatura dell'atmosfera ad Al Sakhir era di 42,5 gradi. Nel corso di quell'evento è stato anche fatto registrare il giro più veloce del circuito, che resiste fino al giorno d'oggi. A suo tempo non ho visto la gara, perché non era stata trasmessa in diretta Rai a seguito della morte avvenuta il giorno precedente del Papa Woytila.
Ho scoperto solo di recente che era stata successivamente trasmessa l'indomani in terza serata, quindi la prima volta in cui l'ho vista è stata qualche anno fa mi pare su dailymotion. L'ho rivista una seconda volta in questi giorni per rinfrescarmi la memoria prima di scrivere questo post. Ricordavo la pole position di Fernando Alonso, che ha preceduto Michael Schumacher, la Toyota di Jarno Trulli, le Williams di Nick Heidfeld e Mark Webber, dopodiché l'altra Toyota di Ralf Schumacher.

Mentre la Renault di Alonso manteneva la prima posizione, il compagno di squadra Giancarlo Fisichella è stato ben presto costretto al ritiro a causa di un guasto al motore. Michael Schumacher è rimasto in seconda posizione per diversi giri, salvo poi effettuare un testacoda, probabilmente causato da un problema meccanico dato che è subito dopo rientrato ai box per ritirarsi. È stato il suo primo ritiro per un problema tecnico dal GP di Germania 2001.
Trulli si è ritrovato dunque in seconda posizione, con Webber terzo, mentre Heidfeld è stato costretto al ritiro per la rottura del motore. Nel corso del secondo stint, a causa di un testacoda, Webber avrebbe perso due posizioni, a vantaggio di Kimi Raikkonen e Ralf Schumacher. Il pilota della McLaren quindi otteneva un'ambita terza piazza, ma purtroppo per lui era in terra di podio analcolico.
Sull'unica Ferrari rimasta in corsa, Rubens Barrichello stava avendo una gara abbastanza difficile, tallonato da Pedro De La Rosa, che poco prima del secondo rifornimento avrebbe segnato il giro più veloce - quello che resiste tuttora - qui immortalato in sovrimpressione, mentre l'immagine mostra la Ferrari di Rubinho con il musetto nero in segno di lutto per la scomparsa del pontefice.


Il pilota spagnolo gareggiava sulla seconda McLaren, mentre Juan Pablo Montoya si era infortunato a una spalla giocando a tennis. Questa, almeno, era la versione ufficiale, pare che l'infortunio fosse invece avvenuto a seguito di una caduta mentre, all'insaputa della squadra di Woking, stava provando una moto da cross. Da buon rivale di Michael Schumacher, molto probabilmente era all'insaputa del fatto che i mezzi a due ruote abbiano la necessità di rimanere in equilibrio!
I commenti trovati su youtube si complimentato per la velocità sul giro secco di De La Rosa, ma sostengono che la performance in gara non sia stata troppo brillante. Mi permetto di dire che, avendo alla fine strappato la quinta piazza a Webber, il risultato finale può essere considerato buono. Detto questo, Webber ha preceduto al traguardo Felipe Massa, che nel terzo e ultimo stint aveva relegato Barrichello all'ottavo posto, celebrando con i punti del settimo il gran premio numero 200 della storia della Sauber.
Rubinho è stato superato anche dalla Redbull di David Coulthard, quindi ha chiuso nono, nonché fuori dai punti: l'ultima volta che la Ferrari non aveva visto neanche un punto era stata il GP del Brasile 2003, dove Schumacher era uscito per incidente e Barrichello era rimasto senza benzina.


Doppio ritiro per la B.A.R., di cui quello di Jenson Button qui immortalato all'uscita della pitlane, fermo per un guasto dopo peraltro una sosta interminabile e caotica, con attrezzature finite a terra. Anche Takuma Sato era stato messo out da un problema tecnico, ma incredibilmente per nessuno dei due si è trattato di una fumata di motore.
Per la squadra sponsorizzata Lucky Strike, tuttavia, sarebbero presto venuti tempi miglior-... ah no. Button sarebbe salito sul terzo gradino del podio fisicamente nel gran premio seguente, ma quel risultato sarebbe poi stato attribuito ad Alex Wurz, nuovo sostituto di Montoya. Questa, tuttavia, è un'altra storia e ne parleremo quando sarà ora di dedicare spazio al GP di San Marino.


domenica 16 marzo 2025

Formula 1 2025: #1 Commento al Gran Premio d'Australia

16.03.2025 - il mondiale è ufficialmente iniziato, con l'Albert Park e con il dominio incontrastato e inconfutabile della Ferrar-... ah no. Dopo un inverno pieno di titoloni e affermazioni secondo cui questo sarà l'anno giusto, potrebbe essere arrivato il momento di tornare con i piedi per terra e affermare che forse sarebbe stato meglio, anziché elogiare risultati ancora non avvenuti, dedicarsi a qualche altra attività, tipo inventare una parodia motoristica di "Tuta Gold" di Mahmood.
Una voce fuori campo mi chiede se io invece mi sia dedicata a tale attività, ma preferisco soprassedere e informarvi che non mi sono dedicata nemmeno ad altre attività quali parlare a ogni soffio di vento dei rookie e delle loro prospettive. A tale proposito ho solo una cosa da dire ai commentatori British che ho sentito venerdì nella sintesi ufficiale delle prove libere, ovvero che usare la pronuncia "AISAK" per il first name di un pilota franco-algerino potrebbe essere giusto leggermente random.
Detto questo possiamo passare oltre: dopo un venerdì di mondiali in tasca sono arrivate le qualifiche che hanno condotto a una prima fila tutta papaya, con Norris in pole davanti a Piastri, con Verstappen e Russell in seconda fila nonostante i loro compagni di squadra fossero stati messi fuori in Q1 da Bortoleto. Ci sono state alcune sorprese, tra cui lo scoprire che Antonelli aveva rimediato danni al fondo in un'uscita di pista e che l'ormai dimenticato Checo Perez non era al volante, ma Lawson lo stava sostituendo degnamente. In tutto ciò una Toro Rosso di Faenzahhhh era la migliore qualificata tra le monoposto italiane e c'era chi si stupiva di vedere la Williams con due piloti in Q3. C'era anche chi si stupiva di vedere la Williams con due piloti e nel mentre le bimbe di Albon implodevano invocando podi e vittorie.
Poi c'era una distesa di struzzi con la testa nascosta sotto la sabbia. Però non si erano sepolti la testa proprio del tutto e si intravedevano numerosi cappellini della Ferrari.
Questa è stata la griglia di partenza:

Norris - Piastri
Verstappen - Russell
Tsunoda - Albon
Leclerc - Hamilton
Gasly - Sainz
Hadjar - Alonso
Stroll - Doohan
Bortoleto - Antonelli
Hulkenberg - Ocon
Lawson (PL - 18°) - Bearman (PL - 20°)

La gara doveva partire alle 5.00 ora italiana ma si vociferava che potesse esserci un cambio di orario per via delle previsioni meteo avverse. Per noi che vediamo le gare alla TV dei Povery non ci sarebbe stato in ogni caso alcun cambiamento e alle 14.00 in punto ci aspettava la differita, quindi innumerevoli ore in cui evitare spoiler. E in cui canticchiare "Tuta Rossa", la parodia di "Tuta Gold" dedicata al nostro Prosciuttello preferito, perché why not?

Se arriverò, a Budapest ti ricorderai
Di Massa in testa, motore on fire
Fumando a fine gara, non cambierai
E a Marina Bay, fottendosi la testa in the night,
Soffrire può sembrare un po' fake
Ora che amano me e non Felipe Babe.

Dani-Smile ha l'oro sui denti Oral B,
Non paragonarlo a una Bitch così,
Non era abbastanza io solo insieme a Brit,
Sebby e Verstappino a rincorrere.

Cinque cellulari nella tuta rossa,
Toto, non richiamerò
Ballavamo nella curva Copse
Quando incontravo Max,
Con i tori, tori su mescola hard,
Ne era dispersa la metà,
Mi passerà, ricorderò
Gli occhi tuoi dolci pieni di zucchero,
Cambio il numero,
Cinque cellulari nella tuta rossa,
Toto non richiamerò.

Dov'è la Force India? Diventata rosa
E senza più lo sponsor Sahara,
Mi raccontavi storie di soldi senza dire
Mai il nome, nome, nome,
Il portafoglio di Strollone,
Ma a stare a centro griglia serve fottuta personalità,
Se partirò, dimmi Fernando chi lo consolerà?

Dani-Smile ha l'oro sui denti Oral B,
Non paragonarlo a una Bitch così,
Non era abbastanza io solo insieme a Brit,
Sebby e Verstappino a rincorrere.

Cinque cellulari nella tuta rossa
Toto, non richiamerò,
Ballavamo nella curva Copse
Quando incontravo Max,
Con i tori, tori su mescola hard,
Ne era dispersa la metà,
Mi passerà, ricorderò
Gli occhi tuoi dolci pieni di zucchero,
Cambio il numero,
Cinque cellulari nella tuta rossa,
Toto non richiamerò.

Sono stato bene in Mercedes,
Ma fuori dalle medie hai preso Anto,
Dicevo: "lo sai che è un bimbo, è palese",
Il mio rosso è un gran bel colore,
Anche se il fanbase mi criticherà
Davanti al panettone.

Ballavamo nella curva Copse
Quando incontravo Max,
Con i tori, tori su mescola hard,
Ne era dispersa la metà,
Mi passerà, ricorderò
Gli occhi tuoi dolci pieni di zucchero,
Cambio il numero,
Cinque cellulari nella tuta rossa,
Toto non richiamerò,
Cinque cellulari nella tuta rossa,
Toto non richiamerò.


Poi, dopo paziente attesa, sono arrivate le fatidiche ore 14.00 e abbiamo scoperto che in Australia la partenza non era stata rimandata ma era abbondantemente piovuto, oltre che anche i piloti che partono dalla pitlane quest'anno devono fare il giro di formazione.
Su TV8 erano un po' in ritardo con i lavori, quindi la partenza sarebbe stata alle 14.10 o giù di lì, se Hadjar non fosse finito sulle barriere subito dopo la partenza del giro di formazione. Lo si è visto sconsolato fuori dalla vettura, venire rincuorato a random prima dal padre di Hamilton e poi da Stefano Domenicali. Cosa gli avranno detto? Forse qualcosa tipo: "Tranquillo, è successo anche a Grosjean".
Quando la gara è finalmente partita, è entrata subito la safety car per un botto di Doohan... e anche questo è successo sicuramente a Romain in passato! Le vetture si sono allineate dietro la vettura di sicurezza mentre veniva rimossa la pink panther. Giusto per non farci mancare niente, Sainz ha perso il posteriore ed è andato a sbattere contro le barriere in regime di safety car. Guess what, RoGro a suo tempo ci aveva deliziati anche di questo, e l'ha anche fatto due volte!
Dietro la safety car i primi dieci erano Norris, Verstappen, Piastri, Leclerc, Tsunoda, Albon, Hamilton, Gasly e Alonso, per effetto di quanto accaduto nelle poche curve in cui non vi erano bandiere gialle. Al restart, avvenuto non proprio nell'immediato, la pista sembrava essere andata asciugandosi rispetto alle condizioni di inizio gara.
Non sono capitate altre azioni alla RoGro, si segnala solo che in corso d'opera, dopo un sorpasso su Hulkenberg, Antonelli ha fatto un trecentosessanta gradi completo perdendo la posizione. In seguito avrebbe rimontato superando anche Stroll e andando a mettersi alle spalle di Alonso all'inseguimento della top-ten.
Il momento clou, tuttavia, è arrivato quando Verstappen ha fatto un bloccaggio e Piastri si è portato secondo. Eravamo a quel punto a circa un terzo di gara e la situazione si è consolidata con i due Papaya che allungavano, Verstappen che perdeva terreno, Russell e Leclerc a debita distanza, poi Tsunoda, dopodiché Albon con Hamilton destinato a restargli a lungo negli scarichi.
Siccome in corso d'opera era scesa occasionale pioggia, proseguire sulle gomme intermedie montate a inizio gara non era impossibile per il momento, quindi non ci sono stati pitstop e le due McLaren nel frattempo si sono avvicinate molto l'una all'altra. Via radio hanno detto ai piloti di mantenere le posizioni. Piastri prima si è lamentato che Norris era lento, poi ha fatto uno svarione e si è rimesso diligentemente in carreggiata, più lontano di prima.
Poi Alonso è finito in testacoda ed è andato a sbattere... ma niente problema, ai rookie si perdona tutto. E in caso lo status di rookie sia messo in discussione, torna la carta: l'ha fatto anche Grosjean.
In regime di safety car tutti tranne gli Haas hanno montato le slick, i Papaya le hard, Verstappen le medium. Si completavano i due terzi di gara, in quei frangenti, e subito dopo avere messo tutti le slick si è iniziato a parlare di pioggia imminente. Nonostante ciò, dopo essersi sdoppiati gli Haas sono andati a montare le slick con effetto che Bearman si è dovuto sdoppiare una seconda volta.
Dopo qualche giro di tregua, la pioggia ha iniziato a scendere. I piloti con le hard faticavano di più di chi stava sulle medium e i Papaya hanno rischiato di finire entrambi a novanta nello stesso momento. Norris ha proseguito ed è scappato ai box, sommerso dalle critiche. Piastri povero cucciolo è finito impantanato e dopo essere ripartito si è ritrovato ultimo, il mondo è ingiustohhhh. Verstappen ha tentato il colpaccio andando avanti sulle slick, ma un giro dopo ha dovuto rinunciarvi. In Ferrari hanno tentato anche più a lungo di andare sulle slick, perché la strategia era talmente sbagliata che bisognava seguirla il piùa lungo possibile. Un testacoda di Leclerc più tardi, i due piloti sono rientrati entrambi in regime di safety car, dopo uno svarione anche di Tsunoda: Lawson era andato a sbattere, come anche Bortoleto a dire il vero ma who kers di Bortoleto.
Norris, Verstappen, Russell, Albon!!!11!!!11!! e nientemeno che Antonelli erano i primi cinque dietro la safety car. Dietro di loro c'erano Strollino e Hulkenberg. Ho invocato che ci fossero quattro ritiri che provocassero il Podio Mistico, ma non è accaduto. In compenso Leclerc ha superato Hamilton, ma i frutti da raccogliere erano talmente scadenti che le loro tifoserie hanno pensato che litigare per questo fosse una polemica da morti di fame. Piastri ne ha approfittato per superare almeno una delle rosse, mentre Norris si teneva dietro a fatica Verstappen. Però se l'è tenuto dietro ed è andato a vincere e questo ha messo fine al gran premio odierno.
A dire il vero nel frattempo è capitato che Antonelli strappasse la quarta piazza ad Albon, per poi perderla per un presunto unsafe release e ritrovarla quando si è deciso che non c'era unsafe release. Una Williams al quinto posto era tanta roba e dal team ci hanno tenuto a far sapere che è anche merito di Sainz, che ha avuto l'intuizione di uscire in pitlane a vedere se pioveva. Più che genio Sainz direi rimbambiti tutti quelli che non ci hanno pensato (cioè ogni singolo presente a parte lui), ma nevermind.


RISULTATO:
1. Lando Norris/ McLaren
2. Max Verstappen/ Redbull
3. George Russell/ Mercedes
4. Kimi Antonelli/ Mercedes
5. Alexander Albon/ Williams
6. Lance Stroll/ Aston Martin
7. Nico Hulkenberg/ Kick Sauber
8. Charles Leclerc/ Ferrari
9. Oscar Piastri/ McLaren
10. Lewis Hamilton/ Ferrari
11. Pierre Gasly/ Alpine
12. Yuki Tsunoda/ Racing Bulls
13. Esteban Ocon/ Haas
14. Oliver Bearman/ Haas.
Rit. Liam Lawson/ Redbull
Rit. Gabriel Bortoleto/ Kick Sauber
Rit. Fernando Alonso/ Aston Martin
Rit. Carlos Sainz/ Williams
Rit. Jack Doohan/ Alpine
DNS. Isack Hadjar/ Racing Bulls


venerdì 14 marzo 2025

Vent'anni di 2005: la Renault stupisce in Australia, ma in Malesia è già conferma

In questo fine settimana si gareggia all'Albert Park, quindi mi sembra il momento migliore per iniziare a rievocare il mondiale di vent'anni fa. Correva l'anno 2005 e il mondiale di Formula 1 iniziava dal GP d'Australia, con la vittoria della Renault di Giancarlo Fisichella. Il compagno di squadra Fernando Alonso, scattato dalla tredicesima piazza, ha concluso invece la gara sul gradino più alto del podio. Sicuramente un buon biglietto da visita per la Renault, bisognava vedere soltanto se se sarebbe riuscita a ripetersi. Due settimane più tardi, sarà Alonso a imporsi a Sepang, esame superato, direi!

AUSTRALIA: la stagione di vent'anni fa è iniziata con due grossi cambiamenti. Uno di questi è stata la qualifica con tentativo singolo, con ordine di uscita dei piloti basato sulla gara precedente (in questo caso GP del Brasile 2004), un sistema che avrebbe provocato griglie creative in caso di condizioni meteo variabili. Un altro enorme cambiamento è stato il divieto di cambi gomme in gara (eccetto la singola gomma, in caso di foratura), che ha portato gli equilibri verso le squadre gommate Michelin.
La prima fila è stata tutta italiana, con la Toyota di Jarno Trulli in seconda piazza ad affiancare la Renault di Fisichella. Mark Webber su Williams e Jacques Villeneuve su Sauber erano terzo e quarto, mentre in terza fila vi erano due sorprendenti Redbull, guidate da David Coulthard e Christian Klien. Per la scuderia "bibitara" era l'esordio in Formula 1 dopo essere succeduta alla Jaguar. Il mascellone scozzese, addirittura, al via - attardato da un aborted start perché Kimi Raikkonen aveva stallato in griglia - si è procacciato la terza posizione, davanti alle Williams di Webber e del compagno di squadra Nick Heidfeld.
Nel primo stint c'è stato un 1/2 tutto italiano, ma Trulli è stato in seguito attardato da problemi di passo gara. Rubens Barrichello, partito appena fuori dalla top-ten, è riuscito a risalire fino alle zone che contavano, installandosi in uno stabile secondo posto. È stata l'unica nota positiva in un weekend complicato per la Ferrari, unico top-team gommato Bridgestone. Partito dalle retrovie dopo una sostituzione del motore, Michael Schumacher non ha terminato la gara, protagonista di un incidente con Heidfeld che è costato il ritiro a entrambi.



Con Alonso risalito terzo, Coulthard ha mantenuto almeno il quarto posto, dopo essersi tenuto dietro per tutta la gara Webber. Klien ha portato a casa un ottimo risultato, giungendo settimo alle spalle di Juan Pablo Montoya alla prima apparizione su McLaren. La zona punti è stata completata dall'altra McLaren, quella di Raikkonen. Trulli ha concluso nono, fuori dai punti, mentre la top-ten è stata chiusa dalla Sauber di Felipe Massa. I rispettivi compagni di squadra Ralf Schumacher e Villeneuve hanno chiuso 12/13, con Platinum Jacques sprofondato dopo l'ottim qualifica.
Le due B.A.R. di Jenson Button e Takuma Sato si sono ritirate entrambe a un giro dalla fine, classificate 11° e 14° senza variazioni rispetto alla posizione che occupavano in precedenza, per aggirare la regola che obbligava a usare lo stesso motore per due eventi, a meno che non ci si ritrasse. Dietro a costoro sono giunte le Jordan di Narain Karthikeyan e Tiago Monteiro, nonché la Minardi di Patrick Friesacher. Christijan Albers, compagno di squadra di costui, era stato invece il primo dei ritirati a causa di un guasto.

MALESIA: due settimane dopo, Alonso ha conquistato la pole davanti a Trulli e a Fisichella, seguiti da Webber, Ralf Schumacher, Raikkonen e, ancora una volta, due ottime Redbull con Klien e Coulthard affiancati in quarta fila. Le primissime posizioni sono rimaste invariate, mentre le "lattine" hanno perso una posizione o due nelle prime fasi della gara.
Alonso ha fatto gara a sé staccando Trulli, mentre Fisichella era terzo seguito da Webber. A due terzi di gara, tuttavia, i due sono stati coinvolti in un incidente che ha messo out tutti e due, mentre Heidfeld ha approfittato del fatto per risalire sul gradino più basso del podio. Fisichella e Webber sono andati ad aggiungersi a un nutrito gruppo di ritirati, che includeva Friesacher per un'uscita di pista nelle prime fasi, così come Villeneuve dopo un testacoda in corso d'opera. L'apoteosi, tuttavia, la si è raggiunta in occasione del terzo giro, quando due compagni di squadra sono stati abbandonati dal motore nello stesso giro!


Ricordate le B.A.R.? Ricordate che nella gara precedente erano rientrate ai box per potere cambiare motore? La cosa non ha avuto grandi frutti, sono usciti di scena sia Button sia Anthony Davidson, questo con tanto di fiamme dal retrotreno. Già presente in griglia per due eventi del 2002, con la Minardi, quando aveva sostituito Alex Yoong, stavolta è stato chiamato a gareggiare al posto di Sato, al quale i medici hanno sconsigliato di gareggiare a causa di sintomi influenzali.
L'ultimo ritirato della gara è stato Barrichello per un problema tecnico. La Ferrari stavolta ha raccolto ancora meno che in Australia, con Michael Schumacher soltanto settimo. Il terzetto Alonso/ Trulli/ Heidfeld è andato a podio, con Montoya e Ralf Schumacher a completare la top-5. Le Redbull hanno concluso ancora una volta entrambe a punti, con Coulthard e Klien sesto e ottavo. Fuori dai punti si sono classificati Raikkonen, che si trovava in bassa top-8 quando aveva forato, Massa, Karthikeyan, Monteiro e Albers.



venerdì 1 novembre 2024

GP Brasile 2004: la delusione soft di Rubens Barrichello

Nel lontano 2004, per la prima volta, il GP del Brasile si è svolto nella fase conclusiva della stagione invece che nella parte iniziale. Nello specifico, si è trattato dell'ultimo evento in assoluto del mondiale 2004, che già da tempo era stato assegnato alla Ferrari e a Michael Schumacher, che in questa occasione è partito dalla penultima fila a causa di una retrocessione di dieci posizioni per la sostituzione del motore. Il suo compagno di squadra Barrichello ha invece conquistato la pole position, precedendo la Williams di Juan Pablo Montoya, la McLaren di Kimi Raikkonen e un outsider molto stylish che menzionerò quando verrà il momento. Per Raikkonen viene il momento di insidiare la prima piazza di Rubinho e la leadership del pilota di casa dura poco e niente. Però la gara è partita con pista umida e con gomme intermedie e tutto può cambiare.
Causa brutta partenza di Montoya, si trova quarto. Al terzo posto c'è Jenson Button sulla gara, poi perde posizioni, infine il motore Honda perde fumo, perde molto fumo... just B.A.R. things! Barrichello, invece, si porta negli scarichi di Raikkonen, poi lo passa, si porta in testa, mentre a centro gruppo, poco prima, Michael Schumacher ha fatto una sbinnata, mentre un certo Sebastian Vettel che guardava la gara da casa esclamava: "Aaaawwww, sei il mio idolo!"

A parte le Renault e la McLaren di David Coulthard, tutti sono partiti su gomme intermedie, ma devono rientrare dopo pochi giri per passare a quelle da asciutto. Così facendo, l'outsider che partiva quarto si fa un paio di giri in testa... Se possedete un'auto, andate immediatamente a prenderla e percorrete le strade delle vostre città/ paesi di residenza e suonate il clacson all'impazzata, vomitando arcobaleni nel frattempo: si tratta di Felipe Massa al volante di una Sauber. Poi rientra anche lui e lascia strada libera a Fernando Alonso (come già detto, le Renault sono partite sulle dry).
Un duello in pitlane tra Raikkonen e Montoya si è concluso con il sorpasso di Juan Pablo, che diventa leader più avanti, quando Alonso si ferma ai box per il rifornimento di rito. Kimi insegue da vicino ed è quello che succederà anche due giri di pitstop più tardi, con Montoya che manterrà la prima posizione fino alla fine andando a vincere l'ultima gara disputata con la Williams.
Alonso sembra avviato per il terzo posto, mentre Barrichello è anche alle spalle della Williams di Ralf Schumacher e dalla B.A.R. di Takuma Sato. Superato quest'ultimo a soste ultimate è in terza piazza, con Alonso, Sato, Ralf Schumacher, Michael Schumacher e Massa a completare la zona punti.
Diciassette vetture su venti tagliano il traguardo: oltre a Button si sono ritirati anche Nick Heidfeld su Jordan per un guasto e Mark Webber su Jaguar dopo una collisione con il compagno di scuderia Christian Klien. Piccolo flashforward: nel 2005 e nel 2006 in Williams, a Interlagos Webber sarà coinvolto in incidenti anche con i successivi compagni di squadra, Antonio Pizzonia e Nico Rosberg.
Siamo rimasti a Massa ottavo, nono c'è il suo compagno di squadra Giancarlo Fisichella, mentre Jacques Villeneuve su Renault chiude la top-ten. Coulthard è undicesimo davanti alle Toyota di Jarno Trulli e Ricardo Zonta, che precedono Klien, dopodiché Timo Glock sulla Jordan e infine le Minardi di Zsolt Baumgartner e Gimmi Bruni.


Se Montoya ha vissuto il suo happy ending con la Williams, ottenendo l'unica vittoria stagionale, non si può dire che per Barrichello ci sia stato un finale altrettanto positivo. Per quanto abbia terminato il gran premio di casa per la seconda volta in carriera (la prima era stata nel lontanissimo 1994 - quarto posto), la pole position faceva sperare in quella che poteva essere una gloriosa vittoria. Quindi Rubens ha dovuto aspettare ancora per ottenere il gradino più alto del podio nel proprio circuito di cas-... ah no. E non ha vinto a Interlagos neanche in Stock Car, nonostante in quella location sia riuscito a vincere un titolo.



domenica 29 settembre 2024

GP Italia 2004: l'ultima doppietta Ferrari a Monza

Mentre il mese di settembre si avvia neanche troppo lentamente verso la sua conclusione, ho deciso di vedermi il Gran Premio d'Italia 2004, svolto appunto nel mese di settembre, anche se decisamente più indietro nel corso del mese.
Di questa gara ricordavo una doppietta Ferrari, con la vittoria di Rubens Barrichello davanti a Michael Schumacher, che non era stata una vittoria così immediata per le Rosse e che Fernando Alonso si era impantanato dopo un testacoda, venendo costretto al ritiro. In quella circostanza, aveva gesticolato contro i commissari che non l'avevano rimesso in pista a spinta (e a giudicare dalla sua posizione, la cosa magari avrebbe anche avuto senso).

Non ricordavo molto bene le dinamiche che hanno portato i ferraristi ad allontanarsi dalle posizioni di vertice, riscoprendo quindi che Barrichello è partito - dalla pole - su gomme intermedie perché aveva piovuto in precedenza, mentre la scelta giusta sarebbe stata partire sulle slick. Schumacher, invece, era terzo sulla griglia alle spalle della Williams di Juan Pablo Montoya, ma si è ritrovato in testacoda dopo una curva ed è precipitato nelle retrovie, dando vita a una lenta risalita.
Barrichello ha dovuto fermarsi molto in anticipo, per passare alle gomme da asciutto, il che l'ha obbligato a fare tre soste anziché due come la maggior parte degli altri piloti. Superato nel primo stint da Alonso, che si è portato in testa, si è ritrovato nel secondo stint dietro al trio Button/ Alonso/ Montoya, con Jenson che ha preso la testa della gara e chissà, magari si poteva sognare anche la sua prima vittoria in Formula 1.
Successivamente Barrichello si è ritrovato dietro al solo Button, ma con pitstop window diverse. La B.A.R. si giocava la seconda piazza nel mondiale costruttori con la Renault e il ritiro di Alonso, ha permesso al team motorizzato Honda di superare la squadra francese per la seconda piazza.


Il nostro eroe Button, sventuratamente, non ha potuto fare alcunché per mantenere la prima piazza. In occasione della seconda sosta ha subito undercut da Barrichello, con Schumacher che, terzo dopo la seconda sosta, nel frattempo l'ha superato in pista ritrovandosi secondo. Contro tutte le aspettative iniziali le Ferrari erano 1/2, sempre ammesso che nel 2004 si potessero vedere le Ferrari nelle posizioni retrostanti e pensare "oggi non hanno speranze", cosa di cui, devo ammetterlo, non sono poi così tanto convinta.
Barrichello, che girava più leggero, ha allungato like a boss, dato che aveva in mano la possibilità, almeno per una volta, di sorprenderci: aveva la concreta possibilità di finire la gara davanti a Schumacher, certe cose non succedono tutti i giorni! E infatti, effettuata la terza sosta, è tornato in pista in prima posizione e l'ha mantenuta fino alla bandiera a scacchi, mettendosi a girare fianco a fianco con Schumacher durante il giro d'onore.


Button ha dovuto accontentarsi del gradino più basso del podio, con quarto il compagno di squadra Takuma Sato. Montoya è arrivato quinto, precedendo la McLaren di David Coulthard, partito dalla pitlane ma giunto fino in fondo, diversamente dal compagno di squadra Kimi Raikkonen ritirato per un guasto. Le Williams hanno chiuso in quinta e settima piazza, dato che Antonio Pizzonia si è classificato dietro al mascellone scozzese, mentre la zona punti è stata chiusa dalla Sauber di Giancarlo Fisichella.
Jarno Trulli ha concluso decimo alle spalle della Jaguar di Mark Webber: la Renault non ha preso punti. Sarebbe stata l'ultima gara del pilota abruzzese per il team gestito da Flavio Briatore, a partire dal successivo evento è stato rimpiazzato da Jacques Villeneuve.

Premio backmarker attention seeker dell'evento: Gimmi Bruni, verso metà gara incidente altisonante nel box Minardi, con la vettura a fuoco come se fosse stata la Benetton di un Jos Verstappen qualsiasi a Hockenheim. Le fiamme sono state velocemente domate e non sono stati riportati danni seri o infortuni.




mercoledì 12 giugno 2024

GP Francia 2004: quattro pitstop per la vittoria

Il mondiale 2004, dopo una parentesi nordamericana, è tornato in Europa per il GP di Francia che si è svolto il 4 luglio a Magny-Cours. Ha visto cinque team qualificarsi in ordine sparso nelle prime dieci posizioni della griglia: Renault con Fernando Alonso in pole position e Jarno Trulli quinto, Ferrari con Michael Schumacher secondo e Rubens Barrichello decimo, McLaren con David Coulthard terzo e Kimi Raikkonen nono, B.A.R. con Jenson Button quarto e Takuma Sato settimo, Williams con Juan Pablo Montoya sesto e, in ottava piazza, el nuestro amigo Marc Gené, sostituito di Ralf Schumacher che si era infortunato nel GP degli Stati Uniti.
Il campionato vedeva Michael Schumacher con un vantaggio abissale in classifica nei confronti di Barrichello, il quale aveva a sua volta un immenso vantaggio nei confronti di Button. Tuttavia la griglia di partenza parlava meno a favore delle Rosse di quanto fosse accaduto in altri momenti e, in effetti, Alonso è rimasto in prima posizione una volta che la gara è partita.

I settanta giri disputati non hanno regalato le emozioni facili che colpiscono in primis chi vede solo duelli spettacolari, né ci sono stati ritiri particolarmente altisonanti. Perfino il motore Honda della B.A.R. di Sato, quando ha dato forfait dopo una ventina di minuti di gara, non l'ha fatto il modo notevole, ma si è limitato a una fumata decisamente più lieve di quelle a cui eravamo abituati.
Nel frattempo, tuttavia, Alonso e Schumacher erano in diretta competizione per la vittoria della gara. Certo, non quella competizione ruota contro ruota che fa venire la pelle d'oca, ma Ross Brawn aveva in serbo una genialata per puntare alla vittoria della gara.
Così, mentre dalla terza piazza in poi si giungeva a una situazione di stallo con Trulli terzo, Button quarto, Barrichello quinto, poi le McLaren, davanti la sfida tra Alonso e Schumacher verteva su due strategie molto diverse: Fernando faceva tre soste, come tutti, Schumacher invece ne avrebbe fatte quattro!

In epoca di rifornimenti di benzina, di solito la strategia vincente era allungare più degli altri, per girare più scarichi, quindi più leggeri, con l'overcut come concreta possibilità. Fare quattro soste anziché tre, tuttavia, era una variante che permetteva di imbarcare meno benzina degli avversari e, di conseguenza, andare più forte di loro. Certo, c'era da considerare il tempo perso per una sosta ulteriore, ma la pitlane di Magny-Cours era la più corta del mondiale.
La strategia alternativa ha permesso a Schumacher di rimanere secondo dietro ad Alonso e poi, quando quest'ultimo ha effettuato, prendendo la testa della gara quando Fernando è rientrato per la seconda sosta e, in maniera sfasata, alternandosi con lui al comando per via delle differenti finestre di pitstop.
Quando il pilota della Renault è rientrato per la terza, quindi, il ferrarista era davanti e ha allungato abbastanza da potere avere il tempo di fermarsi ai box per la quarta sosta e di uscire davanti, andando a procacciarsi agevolmente la vittoria.

Questo dovrebbe far riflettere: il GP di Francia 2004 viene considerato un capolavoro di strategia, servita a sopperire le difficoltà di un sorpasso in pista, che 1) non sembrava l'eventualità più probabile, 2) probabilmente non è mai stata perseguita.
Qualunque cosa ne pensino quelli che a ogni gara piangono per la mancanza di sorpassihhhh spettacolarihhhh, questa gara dovrebbe ricordare che non tutto è un susseguirsi di sorpassi - anche se Barrichello ne ha fatto uno per la terza piazza su Trulli all'ultima curva (in seguito pretesto con cui il pilota abruzzese è stato appiedato a stagione in corso) - e che l'obiettivo di chi gareggia è vincere o ottenere il miglior risultato possibile, non necessariamente dare spettacolo. Forse se dentro e fuori dal mondo della Formula 1 si accettasse questo concetto, si eviterebbero quei tentativi attuali di generare spettacolo artificiale.
Tornando al risultato, Button precipitato dietro a Barrichello dopo l'ultima sosta ha chiuso quinto, con la zona punti completata da Coulthard, Raikkonen e Montoya. Gené ha chiuso decimo, dietro alla Jaguar di Mark Webber.