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venerdì 1 agosto 2025

Formula E 2025: #13 e #14 eprix di Berlino // #15 e #16 eprix di Londra

Due settimane prima del gran finale, quindi ormai venti giorni fa, si è svolto l'eprix di Berlino, un double header nel corso del quale Oliver Rowland ha vinto il titolo con anticipo, mentre nello scorso fine settimana si è svolto invece l'eprix di Londra, un altro double header, che ha messo fine alla stagione.
A Berlino abbiamo avuto questa line-up:

PORSCHE/ Pascal Wehrlein - Antonio Felix Da Costa
MASERATI/ Stoffel Vandoorne - Jake Dennis
CUPRA/ David Beckmann - Dan Ticktum
ENVISION/ Robin Frijns - Sebastien Buemi
MCLAREN/ Taylor Barnard - Sam Bird
DS PENSKE/ Maximilian Gunther - Jean-Eric Vergne
JAGUAR/ Mitch Evans - Nick Cassidy
LOLA/ Lucas Di Grassi - Zane Maloney
NISSAN/ Sergio Sette-Camara* - Oliver Rowland
MAHINDRA/ Felipe Drugovich* - Edoardo Mortara
ANDRETTI/ Jake Dennis - Nico Muller

Sette-Camara e Felipe Drugovich hanno gareggiato sostituendo Norman Nato e Nyck De Vries impegnati nella 6 Ore di Sao Paulo, i quali sarebbero tornati per l'eprix di Londra, in cui abbiamo avuto la line-up che aveva contraddistinto tutti gli altri eventi della stagione.

BERLINO I: in una giornata bagnata, Evans e Frijns affiancati in prima fila, Rowland terzo con accanto a sé Hughes. La gara è iniziata con Dennis che è rimasto fermo sulla griglia e costretto al ritiro.
Rowland ha perso alcune posizioni nella prima parte di gara, cosa che è successa anche a Frijns in un secondo momento.
Era la gara con sosta obbligatoria per il pitboost, ma una volta archiviata questa faccenda c'è stato altro di cui discutere.
Un contatto tra Drugovich e Beckmann ha portato all'ingresso della safety car e in seguito il leader del campionato Rowland è stato ugualmente coinvolto in un incidente, venendo costretto al ritiro e procacciandosi anche cinque posizioni di penalità in griglia per la gara del giorno seguente.
Evans ha vinto davanti a Wehrlein, Mortara, Barnard, Cassidy, Gunther, Buemi, Muller, Ticktum e Da Costa.

BERLINO II: Wehrlein e Ticktum sono partiti 1/2, mentre Rowland per effetto della penalità da terzo che era si è ritrovato ottavo. Wehrlein era davanti nelle prime fasi, mentre Rowland rimontava alcune posizioni.
In testa alla gara, in un secondo momento, abbiamo trovato Barnard, leader quando è entrata una safety car per la vettura ferma di Buemi e poi poco dopo un'altra per un incidente tra Bird e Muller.
Nel finale le vetture erano tutte talmente vicine che per andare ad attivare l'attack mode le vetture di testa perdevano mediamente una dozzina di posizioni, con l'intera collettività convinta che tutto ciò sia eccitante.
La vittoria è andata infine a Cassidy, con Dennis e Vergne a podio. Il quarto posto è stato sufficiente a Rowland per portarsi a casa il titolo, e hanno completato la top-ten Evan, Barnard, Drugovich, Da Costa, Sette-Camara e Hughes.

LONDRA I: Evans, De Vries, Wehrlein e Ticktum occupavano le prime due file, pronti per una gara fatta di tunnel interminabili e di uscite alla luce del giorno con tanto di obbligo di pitboost. Evans è stato il leader iniziale, ma svettano di più le trashate, tipo quando qualcuno rimane fermo e si innesca un ingorgo con tanto di contatti minori, a onore del vero senza che capitassero danni troppo grossi.


Mentre si andava verso il pitboost, il leader era De Vries, il quale dopo la sosta ha subito il sorpasso di Cassidy in un duello in cui questo aveva l'attack mode. Poi, un contatto tra Ticktum e Dennis, che sono ripartiti... almeno finché Ticktum non è finito contro le barriere.
Scampato il pericolo di terminare la gara in safety car, Cassidy ha conservato il vantaggio per andare a vincere con De Vries e Wehrlein sul podio. Seguivano Vandoorne, Vergne, Mortara, Frijns, Dennis, Nato ed Evans a completare la zona punti.

LONDRA II: Ticktum ha fatto il miglior tempo, ma causa penalità per incidente nel gran premio precedente, Cassidy è partito dalla pole position davanti a Gunther, Evans e Wehrlein, mantenendo la prima posizione al via e nella prima parte della gara, neutralizzata un po' prima della metà a seguito di un incidente tra Nato e Barnard. Pochi giri dopo è avvenuto un altro incidente, con Rowland che è finito a muro.
Nel finale abbiamo avuto *drama* tra compagni di squadra, in quanto pendevano cinque secondi di penalità sulla testa di Evans, secondo dietro a Cassidy, e si è lamentato alla radio del fatto che Cassidy non l'abbia lasciato passare facendolo allungare sugli inseguitori, cosa che pare non essere stata chiesta a Cassidy.
Mentre Bird ha finito la sua ultima(?) gara di Formula E con una foratura, Cassidy - che con i punti conquistati a Londra si è portato secondo davanti a Wehrlein in classifica piloti - ha vinto davanti a De Vries, Buemi e Dennis, con Evans scivolato quinto precedendo, Da Costa, Gunther, Wehrlein, Di Grassi e Beckman. Questo ha conquistato quindi il suo unico punto stagionale, con Maloney che resta l'unico pilota a quota zero.




domenica 29 giugno 2025

Formula E 2025: #12 Eprix di Jakarta // ovvero vi spiego perché dovremmo tutti simpatizzare per Dan Ticktum (dandovi anche una ragione ancora migliore per non farlo)

Nello scorso fine settimana si è svolto l'eprix di Indonesia a Jakarta, nel quale Dan Ticktum, i cui risultati negli ultimi appuntamenti erano stati altisonanti rispetto a quelli di un tempo, ha conquistato la prima vittoria nella categoria, dopo essere partito dalla quinta casella della griglia alle spalle di Jake Dennis, Taylor Barnard, Nyck De Vries e Nick Cassidy, superando quest'ultimo alla partenza.
Dennis è sembrato il favorito per quasi due terzi di gara, ma è stato co-protagonista con De Vries di un incidente mentre duellavano per la prima posizione, con tanto di safety car per via dei pezzi sparsi. Leader al restart, De Vries è stato penalizzato per il contatto, penalità che tuttavia non avrebbe scontato causa ritiro per un problema tecnico. Dennis nel frattempo aveva perso parecchie posizioni e Ticktum era leader.
Con Edoardo Mortara negli scarichi il pilota inglese è andato a prendersi la bandiera a scacchi... ed era anche ora, direi! Come si fa a non amare questo pilota? Ticktum è il guilty pleasure di tutti noi, e non ammetto repliche! :-PPPP

RISULTATO: 1. Dan Ticktum (Cupra), 2. Edoardo Mortara (Mahindra), 3. Nico Muller (Andretti), 4. Antonio Felix Da Costa (Porsche), 5. Nick Cassidy (Jaguar), 6. Taylor Barnard (McLaren), 7. Sam Bird (McLaren), 8. Sebastien Buemi (Envision), 9. Robin Frijns (Envision), 10. Oliver Rowland (Nissan), 11. Pascal Wehrlein (Porsche), 12. Mitch Evans (Jaguar), 13. Lucas Di Grassi (Lola), 14. Norman Nato (Nissan), 15. Jean-Eric Vergne (DS Penske), 16. David Beckmann (Cupra), 17. Jake Dennis (Andretti), 18. Zane Maloney (Lola), Rit. Nyck De Vries (Mahindra), Rit. Stoffel Vandoorne (Maserati), Rit. Jake Hughes (Maserati), Rit. Maximilian Gunther (DS Penske).

Giusto per chiarire il concetto, ritengo che Ticktum abbia commesso una delle azioni peggiori della storia delle formule junior di questo secolo, quando ha superato diverse vetture in regime di safety car per andare a speronare deliberatamente un avversario con cui aveva precedentemente avuto un contatto.
Ricky Collard, che ai tempi era in lotta per il titolo in MSA (serie britannica a livello Formula 4) con Lando Norris e Colton Herta ci ha rimesso la possibilità di giocarsi il campionato, con quell'incidente. Alcuni anni dopo via social ha affermato che la mossa di Ticktum ha rovinato la sua carriera, dato che era a corto di sponsor.
Obiettivamente parlando, nel corso degli anni ho letto spesso messaggi a sostegno di Ticktum, che per quel fatto ha scontato un ban di un anno che gli ha in seguito precluso l'ottenimento dei punti superlicenza necessari per la Formula 1, nella quale sembrava potere avere un'opportunità.
Tuttavia, mentre al di là degli hater più accaniti, c'è stato spesso un certo sostegno nei confronti di Ticktum, che nel frattempo si faceva notare per polemiche contro questo o quell'altro sempre e costantemente iniziate da lui stesso (arrivando al punto di mettersi a cantare cose tipo "Latifi è una m*rda" live sui social, ai tempi in cui Nicholas era pilota della Williams, di cui Dan era development driver, venendo licenziato dal team stesso), a nessuno è mai importato un fico secco del tizio deliberatamente speronato.
Penso che la simpatia nei confronti di Ticktum sia spontanea, ma che sia giusto non dimenticare da dove viene. Ovviamente non ha più quindici anni e non è corretto a mio avviso valutarlo con quel metro di giudizio. Però nel corso del tempo non è neanche che abbia mostrato grossi segni di maturità e credo che anche questo debba essere considerato.

PS. Oggi 29 Giugno 2025 compie trent'anni il sopra citato Nicholas Latifi! *-*


martedì 3 giugno 2025

Formula E 2025: eprix di Tokyo (#8 e #9) e di Shanghai (#10 e #11)

Nel corso del weekend del 17/18 Maggio e di quello del 31 Maggio/ 1 Giugno si sono svolti due appuntamenti della Formula E, entrambi double header, prima a Tokyo e poi a Shanghai. Nell'evento giapponese, Oliver Rowland ha ottenuto il miglior tempo nelle prove libere e, quando la qualifica è stata cancellata per maltempo, questo miglior tempo è stato convertito in pole position per la gara di sabato.
Seguivano Edoardo Mortara (Mahindra), il compagno di squadra del poleman Norman Nato (Nissan), Taylor Barnard (McLaren), Nyck De Vries (Mahindra), Sebastien Buemi (Envision), Dan Ticktum (Cupra Kiro), Jean-Eric Vergne e il compagno di squadra Maximilian Gunther (DS Penske), infine Robin Frijns (Envision) a completare la top-ten sulla griglia di partenza. La gara, che si è svolta sotto la pioggia, è iniziata dietro la safety car e sono trascorsi alcuni giri prima che la vettura di sicurezza rientrasse.
In questa occasione era imposto il pitboost e Stoffel Vandoorne (Maserati) partito dalla quattordicesima casella della griglia era su una strategia totalmente diversa dagli avversari. Ha infatti usato molto l'energia nella prima fase di gara e anticipato la sosta. Quanto Gunther è rimasto fermo, costringendo la direzione gara a dare bandiera rossa, l'ex pilota della McLaren in Formula 1 era l'unico che aveva già smarcato il pitstop.
Con le soste altrui, si è ritrovato con una leadership abbondante e, nonostante una sbinnata, ha vinto senza problemi precedendo Rowland, Barnard, Buemi, Ticktum e Mortara. In ottava piazza si è classificato Antonio Felix Da Costa (Porsche) che era partito oltre la top-ten, seguito da Vergne, Frijns e da Nick Cassidy (Jaguar) che era partito ugualmente oltre la top-ten. De Vries era settimo al traguardo, ma a causa di una penalità per un incidente con Mitch Evans (Jaguar) ha avuto una penalità che l'ha fatto scivolare undicesimo.

L'indomani - giornata asciutta - abbiamo avuto una normale sessione di qualifiche per la gara domenicale, ma non è cambiato il fatto che Rowland sia partito dalla pole position, battendo Ticktum agli scontri diretti anche grazie a un incidente di Dan. Pascal Wehrlein (Porsche) si è classificato terzo davanti a Vergne, mentre Mortara è stato affiancato da Lucas Di Grassi (Lola) con Da Costa e Nato a completare la top-8. Barnard e il compagno di squadra Sam Bird hanno completato la top-ten sulla griglia di partenza.
La gara ha visto Rowland rinunciare alla leadership nella sua prima parte per una gestione differente degli attack mode. Mentre inizialmente si sono alternati in testa Ticktum e Wehrlein, in seguito Rowland è tornato in auge e si è riportato nuovamente leader. A gara ormai inoltrata era seguito molto da vicino da Wehrlein, Barnard e Ticktum, con Dan autore di un sorpasso su Taylor, che è stato tamponato da Mortara ed è andato a finire contro le barriere. Entrata la safety car, c'è stato un restart nel quale Rowland ha mantenuto brillantemente la testa della gara ed è andato a vincere davanti a Wehrlein e Ticktum, quest'ultimo autore del suo primo podio nella categoria.
Jake Dennis (Andretti) che partiva quattordicesimo ha completato la gara al quarto posto, mentre Mortara è giunto quinto al traguardo ma a causa della penalità è scivolato indietro di parecchie posizioni uscendo dalla zona punti, dove invece si sono classificati Di Grassi, Vergne, Cassidy, Bird, Buemi e Gunther. Mortara ha chiuso soltanto dodicesimo, dietro anche a Nico Muller (Andretti). Il vincitore del giorno precedente Vandoorne si è ritirato in questa occasione a causa di un incidente.

Gunther ha conquistato la pole position per la gara del sabato a Shanghai, dove si gareggia nello stesso circuito della Formula 1 ma con un differente layout, precedendo Bernard, Wehrlein, Cassidy, De Vries, Rowland, Dennis e Beckmann come piloti della top-8. Jake Hughes (Maserati) si è classificato in nona piazza e Vergne ha completato le prime dieci posizioni.
La gara ha visto Gunther sopravvivere ai vari attack mode e al pitboost perdendo la leadership nella parte centrale della gara, per poi andare a riprenderla in una fase più avanzata. Il suo compagno di squadra Vergne, che pare essere stato a un certo punto della gara coinvolto a qualche titolo in un contatto tra Cassidy e Mortara, ha conquistato nelle fasi conclusive della gara il secondo posto, beffando Barnard - poi terzo - e Ticktum che erano in lotta per la seconda posizione, quest'ultimo giunto quarto al traguardo, comunque un brillante risultato considerando che era soltanto ventunesimo sulla griglia di partenza.
Il leader della classifica Rowland ha portato a casa una quinta piazza, mentre Nato, Bird, De Vries, Buemi e Frijns hanno completato la zona punti.

La gara della domenica è partita in ritardo per le avverse condizioni meteo. Sono partiti dalla top-ten Cassidy, Da Costa, Wehrlein, Di Grassi, Hughes, Vergne, De Vries, Vandoorne, Gunther e Muller, dietro alla safety car che è rimasta in pista per diverso giri.
Cassidy ha mantenuto stabilmente la pole position, mentre nel corso della gara si sono viste parecchie sbinnate. Una delle prime è stata quella di De Vries, che è riuscito a ripartire senza colpire nulla. Se ne sono visti altri nel corso della gara e quando Gunther(?) ha danneggiato la macchina gli è stata esposta bandiera nera cerchio arancione, a suo tempo cavallo di battaglia di Gianfranco Mazzoni che amava menzionarla nel corso delle telecronache, spesso anche in maniera non troppo contestualizzata.
Tra i piloti che si sono esibite in tardive sbinnate ci sono stati anche Bird e Vandoorne. Stoffel è riuscito tuttavia a mantenere una posizione rispettabile concludendo in zona punti.
Cassidy ha vinto la gara con Wehrlein e Da Costa a completare il podio. Hughes, Vergne, Muller, Vandoorne, Frijns, Di Grassi e Barnard hanno completato la zona punti. Rowland ha chiuso la gara soltanto tredicesimo ma rimane in testa alla classifica con un vantaggio abissale, +68 su Wehrlein, con quasi il doppio dei punti di Da Costa e Barnard che si trovano quarto e quinto.
Con il termine del weekend di Shanghai, David Beckmann (Cupra Kiro) e Zane Maloney (Lola), che prima di questi ultimi due double header erano gli unici piloti a non avere mai ottenuto un solo punto in questa stagione, permangono gli unici due piloti a non avere segnato un solo punto.


domenica 4 maggio 2025

Formula E 2025: #6 e #7 eprix di Montecarlo

Nel fine settimana del 3/4 Maggio ritorna la Formula E con l'eprix di Montecarlo, che quest'anno sarà un doppio evento. Il fine settimana è lo stesso del GP di Miami, ma i due eventi sono contraddistinti da una grossa differenza, ovvero che nel Principato c'è un porto vero, mentre in Florida ce n'è uno finto! :-PPPP
E poi da quelle parti ci sono anche i coccodrilli nelle fogne ma non cielo dikonohhhh.

È sabato, sono le 15.00 e le vetture si apprestano a partire. I primi dieci sono Taylor Barnard (McLaren), Oliver Rowland (Nissan), Dan Ticktum (Cupra), Nyck De Vries (Mahindra), Pascal Wehrlain (Porsche), Robin Frijns (Envision), Jake Dennis (Andretti), Mitch Evans (Jaguar), Edoardo Mortara (Mahindra) e Maximilian Gunther (DS Penske) a completare i primi dieci.
La gara si appresta a partire e durerà 29 giri. Alla partenza rimane tutto pressoché immutato, si segnala tuttavia De Vries che strappa la terza piazza a Ticktum nelle prime battute.


A cerca un terzo di gara ci siamo ritrovati con la vettura ferma di Antonio Felix Da Costa (Porsche) a muro dopo un contatto(?) e una FCY. Qualche giro dopo il restart Rowland supera Barnard e si porta in testa, mentre il telecronista di Italia 1 afferma che i piloti dietro stanno iniziando a "rompere gli indugi". Poco dopo ecco un'altra breve FCY, stavolta per la vettura di Evans ferma in traiettoria.
È una gara con obbligo di pitboost, che per Nico Muller (Andretti) arriva con il timing giusto, tanto da ritrovarsi davanti ai leader quando questi si fermeranno, così come Nick Cassidy (Jaguar): pare che i due stessero facendo la sosta quando è stata messa FCY.
Dietro al duo Muller/ Cassidy si ritrova terzo Rowland, mentre anche De Vries e Dennis precedono Barnard. Cassidy, tuttavia, ha problemi di batteria rimanente e viene presto raggiunto e superato da alcuni dei piloti retrostanti. De Vries, intanto, supera Rowland e poi anche Muller e a cinque giri dalla fine è leader. Barnard, invece, sbatte ma riesce a ripartire nelle retrovie.
Con l'attack mode finale, Rowland esce vincente da un duello per la leadership tra De Vries e Dennis, superando entrambi e riportandosi in testa. Su Dennis pende una penalità di cinque secondi per eccesso di velocità in pitlane, ma ha il gap per chiudere terzo, mentre viene aggiunto un giro extra. Rowland vince, De Vries giunge secondo, Dennis riesce a mantenere la terza piazza. Mortara, Muller, Wehrlein, Ticktum e Frjins precedono Stoffel Vandoorne (Maserati), mentre Gunther chiude la zona punti.
Sam Bird (McLaren), Jean-Eric Vergne (DS Penske), Lucas Di Grassi (Lola), Norman Nato (Nissan) e David Beckmann (Cupra) si classificano davanti al poleman Barnard, mentre Cassidy giunge solo diciottesimo dietro anche a Jake Hughes (Maserati). Sebastien Buemi (Envision) si piazza diciannovesimo davanti a Evans, mentre Zane Maloney (Lola) si classifica in ultima posizione.

Domenica mattina è piovuto e la qualifica bagnata ha prodotto la seguente top-ten: Rowland, De Vries, Gunther, Vergne, Vandoorne, Da Costa, Ticktum, Buemi, Maloney e Wehrlein. Nuovamente alle 15.00 parte la gara e abbiamo Rowland in testa nelle prime fasi di gara. In questa occasione non c'è il pitboost e i piloti iniziano presto a usare l'attack mode.
Vergne ne approfitta per portarsi in testa superando Rowland nel tunnel e portarsi in testa. Ci sono piccoli intoppi, come una FCY a seguito di un incidente di Di Grassi, oppure Ticktum che vaga per le vie di fuga. JEV nel frattempo allunga, anche se poi al 14° giro una safety car per la vettura ferma di Muller annulla il suo vantaggio: poco dopo il restart avremo un notevole duello per la leadership e in generale le posizioni saranno aperte anche lungo il resto del gruppo.


Rowland, finito lungo in chicane mente3 attaccava JEV, perde una posizione a vantaggio di De Vries. Lo riprende, va a raggiungere e superare JEV sempre con un mezzo taglio di chicane e anche De Vries ne approfitta. Il grande free rider, tuttavia, è Buemi, che tra una cosa e l'altra supera tutti e si porta in testa. La gara verrà allungata di un giro, salendo da 29 a 30, ma ciò non cambia la sua rincorsa alla vittoria che manca ormai da New York 2019.
Allunga come aveva allungato Vergne in precedenza e porta a casa la prima piazza, mentre Rowland che a un certo punto ha fatto passare Vergne per togliersi da ogni impiccio, rimontando posizioni in seguito, conclude secondo, con Cassidy sul gradino più basso del podio. Da Costa, De Vries, Vergne, Wehrlein, Gunther, Dennis e Vandoorne completano la zona punti. Si piazzano invece nelle posizioni retrostanti Frijns, Mortara, Nato, Maloney, Ticktum, Barnard, Hughes, Evans, Beckmann e Bird.


venerdì 11 aprile 2025

Formula E 2025: #3 e #4 - ripercorriamo l'eprix di Jeddah in attesa di Miami

Come ho già detto ieri, questo fine settimana tornerà la Formula E, quindi andiamo a ripercorrere gli eventi precedenti del campionato. L'ultimo si è svolto circa due mesi fa a Jeddah Croniche ed è stato un double header. La Formula E gareggia ormai da diversi anni in Arabia Saudita, ma per la prima volta si è svolta a Jeddah (e, se posso esprimere il mio spassionato parere, questo circuito pur non piacendomi per la Formula 1 non mi è dispiaciuto con le monoposto elettriche nella sua configurazione per la Formula E).



Maximilian Gunther (DS Penske) ha ottenuto la pole position precedendo Pascal Wehrlein (Porsche), con quest'ultimo che tuttavia non ha mantenuto la seconda piazza al via, ma anzi, è stato risucchiato finendo indietro e si è toccato con Mitch Evans (Jaguar). È andata comunque peggio a Nico Muller (Andretti), che ha rotto l'ala anteriore in un contatto e ha fatto un gran volo contro le barriere. Dopo una safety car per questo incidente, è rientrata qualche giro dopo per la presenza di detriti.
Gunther ha allungato nei confronti di Oliver Rowland (Nissan), mentre dietro di loro Taylor Barnard (McLaren) e Nyck De Vries (Mahindra) lottavano per la terza piazza, mentre verso metà gara Rowland si è avvicinato a Gunther e si è preso la testa della gara.
Nel corso della gara sono avvenuti i pitstop obbligatori... sì, è una novità, soste per ricaricare rapidamente la batteria in 34 secondi, ma solonei double header e solo in una delle due gare. Dopo il giro di pitstop, Rowland era in testa davanti a Jake Hughes (Maserati) che poi ha perso diverse posizioni. Ci siamo ritrovati con Rowland, Gunther, Barnard e De Vries nelle prime quattro posizioni in trenino nelle fasi conclusive. Gunther ha superato Rowland nel corso dell'ultimo giro andando a prendersi la vittoria, con Barnard che ha chiuso il podio davanti a De Vries.
Hughes ha terminato quinto precedendo Jean-Eric Vergne (DS Penske), Edoardo Mortara (Mahindra), Sam Bird (McLaren), Antonio Felix Da Costa (Porsche) e Stoffel Vandoorne (Maserati) ultimi piloti a punti. A seguire si sono classificati Nick Cassidy (Jaguar), Sebastien Buemi (Envision), Robin Frijns (Envision), David Beckmann (Cupra) e soltanto quindicesimo Wehrlein. Evans invece ha chiuso ultimo alle spalle di Zane Maloney (Lola), Norman Nato (Nissan) e Dan Ticktum (Lola).
Jake Dennis (Andretti) non ha concluso la gara, mentre Lucas Di Grassi (Lola) è stato squalificato per eccessivo consumo di energia.
Fine della giornata, ma non certo fine del weekend: l'indomani si è svolto infatti il secondo evento saudita.


Barnard, già pilota più giovane sul podio nella storia della Formula E, è divenuto anche il poleman più giovane della categoria, venendo affiancato sulla griglia di partenza da Rowland. Gunther, invece, ha iniziato malissimo la gara, che per lui è anche durata pochissimo: incidente con Da Costa, ritiro per entrambi e penalità da scontare sulla griglia di partenza del prossimo eprix a Miami (ovvero domani sera).
Questa gara è stata più che altro un sorpassarsi e controsorpassarsi in regime di attack mode, con Barnard e Rowland impegnati nella lotta per la leadership. L'ha spuntata Rowland, che poi ha allungato, vincendo davanti a Barnard e a Hughes. Hanno completato la zona punti Dennis, Cassidy, Vandoorne, Vergne, Wehrlein, Ticktum, Mortara. Dall'undicesima posizione in poi si sono classificati invece Muller, Bird, De Vries, Frijns, Nato, Di Grassi, Beckmann, Maloney, Buemi e Evans.



giovedì 10 aprile 2025

Formula E 2025: #1 e #2, throwback agli eprix di Sao Paulo e Città del Messico

Si sta avvicinando il ritorno della Formula E, quindi mi sembra il momento più opportuno per andare a rievocare quello che è successo finora in questa stagione. Il campionato 2025 è iniziato in realtà a dicembre del 2024 a Sao Paulo, per poi proseguire a Città del Messico, con un double header a Jeddah. In questo post andiamo a ripercorrere i due eventi latino-americani.
A Sao Paulo, Pascal Wehrlein (Porsche) ha conquistato la pole position, affiancato in griglia da Oliver Rowland (Nissan), per una gara che non ha risparmiato colpi di scena, a cominciare dal DNS di Robin Frijns (Envision) per un problema tecnico. Diversi piloti sono usciti poi per incidente nelle fasi iniziali, si tratta di Jake Hughes (Maserati), Nico Muller (Andretti) e Lucas Di Grassi (ABT).


La gara è stata sospesa con bandiera rossa quando Jake Dennis (Andretti) è rimasto fermo per un guasto elettrico. La vettura era non solo ferma in mezzo alle scatole, ma bisognava anche evitare che qualcuno rimanesse folgorato. Se non fosse stata Formula E, ma il GP della Russia 2019, la cosa avrebbe potuto stimolare curiose teorie del kompl8. Se non ricordate di che cosa stia parlando, forse è meglio così!
Il restart è stato da fermi, perché giustamente cosa poteva mai andare storto? Stranamente niente è andato storto, nonostante la Formula E ci abbia abituato a momenti non troppo tranquilli. È bastato pazientare: il momento non troppo tranquillo è arrivato quando Wehrlein, che non si trovava più nelle primissime posizioni, si è toccato con Nick Cassidy (Jaguar) e ha fatto un volo che sembrava il cosplayer di se stesso alla Race of Champions - ve lo ricordate, vero? - con un'altra bandiera rossa.
Gli è andata bene, sbattendo di halo contro il muro sul quale si è ribaltato. È andata bene anche a noi: la caciara dei detrattori dell'halo è ormai terminata da anni, quindi nessuno ha detto che la gara sarebbe stata più divertente se Wehrlein avesse seriamente rischiato di rimetterci la testa.


Rowland, da leader che era stato, ha perso la posizione a causa di un drive through dovuto a un'irregolarità tecnica, si è ritrovato ultimo, quantomeno tra quelli che avrebbero potuto completare il 90% della gara. Pare che David Beckmann (Cupra) sia giunto al traguardo, ma senza giri sufficienti per essere classificato.
Mitch Evans (che era partito ultimo) è andato a vincere la gara davanti ad Antonio Felix da Costa (Porsche), Taylor Barnard (McLaren), Sam Bird (McLaren), Edoardo Mortara (Mahindra), Nyck De Vries (Mortara), Sebastien Buemi (Envision), Dan Ticktum (Cupra), Jean-Eric Vergne (DS Penske) e Stoffel Vandoorne (Maserati) a conquistare la zona punti. Hanno preceduto Maximilian Gunther (DS Penske), Zane Maloney (Lola), Norman Nato (Nissan) e il già citato Rowland, che avrebbe tuttavia avuto modo di riprendersi nel secondo evento stagionale a Città del Messico.


La gara messicana è stata più tranquilla, anche se ci sono state due safety car, per incidenti Beckmann vs Di Grassi e successivamente Evans vs Muller. Rowland, che aveva preso la testa della gara in corso d'opera, l'ha mantenuta fino alla bandiera a scacchi, conquistando la vittoria. Da Costa e Wehrlein, partiti dalla prima fila con Pascal in pole, hanno chiuso secondo e terzo.
Dennis, Vergne, Gunther, Vandoorne, De Vries, Muller e Hughes hanno conquistato le posizioni retrostanti della zona punti, con a seguire Frijns, Cassidy, Nato, Barnard, Maloney, Ticktum, Buemi, Bird, Mortara e Di Grassi, mentre Evans e Beckmann non hanno completato la gara.

venerdì 8 novembre 2024

Impressioni sul test femminile di Formula E

Non è la prima volta nella storia in cui la Formula E organizza una sessione di test per sole ragazze ed è quello che è successo oggi al Jarama nell'ambito di alcune giornate di test della categoria. Tra i nomi che vi hanno preso parte, era incluso quello altisonante di Simona De Silvestro, che in passato fu pilota titolare in quella categoria, anche se pare abbia percorso soltanto pochi giri. Accanto a lei, altre donne d'esperienza come Jamie Chadwick, Tatiana Calderon, Beitske Visser, Alice Powell e Miki Koyama. Avrebbe dovuto esserci anche Sophia Florsch, ma la sua presenza è saltata a causa del posticipo di un giorno del test a causa dell'alluvione a Valencia, che doveva essere la sede dei test prestagionali.
A parte Lilou Wadoux pilota di endurance (che non ha girato per un guasto) e la reject della W Series Gabriela Jilkova, il resto delle presenti provengono dalla Formula Academy del passato, del presente o, nel caso di Alisha Palmowski ed Ella Lloyd, del futuro. Proprio Abbi Pulling, la leader del campionato di Formula Academy ha svettato strappando il miglior tempo, anche se i distacchi non sono tanto indicativi, come dimostra per esempio De Silvestro nelle retrovie.


Se posso dire la mia, credo che la Formula Academy dovrebbe investire in qualche genere di partnership con la Formula E. Mi sembra abbastanza palese - parlando con realismo - che nessuna delle ragazze che attualmente gareggiano nei campionati minori open wheel arriverà in Formula 1, o quantomeno che non ci arriverà dalle serie minori propedeutiche (quanto piuttosto, chissà, magari un giorno dall'endurance), dato che non vedo realistico che tra di loro ci sia qualcuna che un giorno chiuderà il campionato di Formula 2 tra le prime posizioni, o almeno quello di Formula 3.
Al contrario, per chi di loro intenda rimanere nelle open wheel in futuro, la Formula E mi sembra uno sbocco decisamente più plausibile e credo che questo particolare non andrebbe sottovalutato.

sabato 27 luglio 2024

Formula E 2024: #15 e #16 eprix di Londra // Wehrlein vince il titolo

Nello scorso fine settimana a Londra si è svolto l'appuntamento finale della stagione 2024 di Formula E, nel corso del quale - o, per meglio dire, dei quali, dal momento che si trattava di un doppio evento - è stato assegnato il titolo. A conquistarlo, una nostra vecchia conoscenza... Partiamo, tuttavia, dall'inizio. A Londra non c'erano variazioni, rispetto alla line-up usuale, che vi ricordo essere la seguente:

ANDRETTI: Jake Dennis - Norman Nato
DS PENSKE: Stoffel Vandoorne - Jean-Eric Vergne
ERT: Sergio Sette-Camara - Dan Ticktum
ENVISION: Robin Frijns - Sebastien Buemi
MCLAREN: Jake Hughes - Sam Bird
MASERATI: Maximilian Gunther - Jehan Daruvala
JAGUAR: Mitch Evans - Nick Cassidy
ABT CUPRA: Lucas Di Grassi - Nico Muller
PORSCHE: Antonio Felix Da Costa - Pascal Wehrlein
MAHINDRA: Nyck De Vries - Edoardo Mortara
NISSAN: Oliver Rowland - Sacha Fenestraz

LONDRA I - Evans ha conquistato la pole position e leaderato la prima parte della gara, per poi ritrovarsi più avanti a lottare per la leadership con Wehrlein. È stato l'ex pilota di Sauber e Manor a spuntarla e a uscirne vincente, mentre Evans ha dovuto accontentarsi della seconda piazza.
La gara è stata per certi caotica nella prima fase, quando in un minuto contato abbiamo avuto tre collisioni di fila, con relativa perdita di posizioni: Frijns e Bird, Vergne e Dennis, nonché Rowland e Da Costa, quest'ultimo che era arrivato al double header finale con la possibilità matematica, seppure remota, di vincere il titolo. Si è ovviamente ritrovato tagliato fuori dallo scontro.
Tornando ai primi, in zona podio avevamo visto Nato, poi andato a sbattere a gara inoltrata, proseguendo ma rendendo necessaria una safety car per detriti, oltre che Gunther la cui vettura ha dato forfait a un giro dalla fine. Il podio è quindi stato Wehrlein, Evans e Buemi. Hanno completato la zona punti De Vries, Mortara, Muller, Cassidy in precedenza coinvolto in una verniciata di barriere, Bird, Vandoorne e Nato. Con la vittoria, Wehrlein si è portato in testa alla classifica, precedendo Evans e Cassidy...

LONDRA II - ...il quale ha conquistato la pole position e i relativi punti. Al momento in cui è partita la gara, Evans era a -3 punti dal leader del campionato Wehrlein, mentre Cassidy era a -4. Il campionato era ancora apertissimo, e di lì a pochi giri - durante i quali avevamo assistito a un incidente Nato vs Dennis vs Mortara - ci siamo ritrovati Cassidy, Evans e Wehrlein addirittura come top-3 in gara.
Bird, Nato e Ticktum sono successivamente finiti a sbattere tutti insieme, ma who kers, gli occhi erano tutti puntati sui primi tre. Cassidy è scivolato terzo attivando l'attack mode, mentre tra Wehrlein e Evans c'è stato un mezzo contatto. Successivamente Evans è passato davanti a Wehrlein, ma il grande plot twist è arrivato a gara inoltrata, quando Cassidy è stato speronato e la sua gara è terminata nella pitlane.
È entrata la safety car e, successivamente, ci siamo ritrovati con Rowland in prima posizione. Ha preceduto i due championship contenders sui gradini più bassi del podio, con Wehrlein davanti a Evans. Hanno completato la top-ten Buemi, Vergne, Muller, Frijns, Vandoorne, Di Grassi e Hughes.


Wehrlein ha conquistato il titolo con 198 punti, davanti a Evans con 192 e il compagno di squadra di quest'ultimo, Cassidy, fermo a 176 visto il ritiro in quest'ultima gara.


mercoledì 3 luglio 2024

Formula E 2024: #13 e #14 eprix di Portland

L'ultimo fine settimana di giugno è stato il penultimo fine settimana del campionato di Formula E, che si concluderà in luglio con il doppio eprix di Londra. A Portland sono sono stati disputati al sabato il 13° e alla domenica il 14° evento della stagione. Questa era la line-up:

ANDRETTI: Jake Dennis - Norman Nato
DS PENSKE: Stoffel Vandoorne - Jean-Eric Vergne
ERT: Sergio Sette-Camara - Dan Ticktum
ENVISION: Robin Frijns - Sebastien Buemi
MCLAREN: Jake Hughes - Sam Bird
MASERATI: Maximilian Gunther - Jehan Daruvala
JAGUAR: Mitch Evans - Nick Cassidy
ABT CUPRA: Lucas Di Grassi - Nico Muller
PORSCHE: Antonio Felix Da Costa - Pascal Wehrlein
MAHINDRA: Nyck De Vries - Edoardo Mortara
NISSAN: Caio Collet (sostituto di Oliver Rowland assente per malattia) - Sacha Fenestraz

PORTLAND I - Evans ha conquistato la pole position precedendo Hughes, Frijns, Da Costa, Ticktum, Mortara, Muller, Wehrlein, Buemi e Dennis a completare i primi dieci, con il leader del campionato Cassidy soltanto in undicesima posizione. Sembrava che nulla potesse accomunare Evans e Cassidy, ma si sa che la Formula E è caratterizzata da enormi rimescolamenti e rovesciamenti di classifica, quindi i due compagni di squadra sono stati accomunati dall'avere gettato la vittoria al vento.
Unica somiglianza il fatto in sé, non il modo in cui ci sono arrivati: Evans, infatti, nella prima parte di gara è stato protagonista di un contatto con Hughes, il quale è precipitato nelle retrovie a causa di una foratura. Sulla testa di Evans pendeva una penalità di cinque secondi post gara e si trovava nelle posizioni di rilievo, addirittura in testa prima che gli succedesse Cassidy.


Quest'ultimo era leader nella parte conclusiva, almeno finché non ha messo le ruote sull'erba e terminato la giornata con una clamorosa sbinnata. Evans è tornato in testa, ma a causa della penalità è scivolato in ottava posizione pur avendo tagliato il traguardo davanti a tutti, con Da Costa divenuto quindi vincitore.

TOP-TEN: Da Costa, Frijns, Vergne, Mortara, Muller, Dennis, Bird, Evans, Vandoorne, Wehrlein.

PORTLAND II - Vergne ha conquistato la pole position, in una gara che è stata caratterizzata da un certo caos, con vari contatti e vari piloti che hanno danneggiato le vetture. Tra quelli che hanno riportato i danni più grossi, c'è anche Cassidy: il leader della classifica non ha visto neanche un punto nemmeno alla domenica.
La vittoria se l'è aggiudicata Da Costa, che ha preceduto sul traguardo Frijns che gli stava molto vicino. Ha conquistato quindi due vittorie in due giorni e per giunta avendo vinto la seconda di Shanghai le vittorie consecutive sono tre.
Cassidy è ancora il leader della classifica, con Evans e Wehrlein - quest'ultimo al traguardo con l'ala anteriore mancante - entrambi staccati di 12 punti dal leader della classifica.

TOP-TEN: Da Costa, Frijns, Evans, Wehrlein, Vergne, Muller, Nato, Gunther, Buemi, Dennis.

domenica 26 maggio 2024

Formula E 2024: #11 e #12 eprix di Shanghai

Oserei dire che piazzare l'eprix di Shanghai nello stesso fine settimana in cui si svolgono il GP di Montecarlo e la Indy 500 non è necessariamente segno di grande saggezza, ma è comunque un progresso rispetto alla SoVrApPoSiZiOn3 con l'endurance, dato che quantomeno tutta la line-up originale ha potuto presentarsi sul suolo cinese senza doppi impegni:

ANDRETTI: Jake Dennis - Norman Nato
DS PENSKE: Stoffel Vandoorne - Jean-Eric Vergne
ERT: Sergio Sette-Camara - Dan Ticktum
ENVISION: Robin Frijns - Sebastien Buemi
MCLAREN: Jake Hughes - Sam Bird
MASERATI: Maximilian Gunther - Jehan Daruvala
JAGUAR: Mitch Evans - Nick Cassidy
ABT CUPRA: Lucas Di Grassi - Nico Muller
PORSCHE: Antonio Felix Da Costa - Pascal Wehrlein
MAHINDRA: Nyck De Vries - Edoardo Mortara
NISSAN: Oliver Rowland - Sacha Fenestraz

SHANGHAI I: l'undicesimo evento della stagione 2024 ha visto Vergne scattare dalla pole position davanti Rowland, Evans, Wehrlein, Hughes e Da Costa per quella che è stata una gara relativamente tranquilla, complice anche il fatto che su un circuito permanente le vetture non girano a mezzo metro dai muretti sempre pronti per essere verniciati.
A giocarsi la vittoria sono stati Wehrlein ed Evans, con quest'ultimo che ha fatto il sorpasso decisivo soltanto nel giro finale, in una conclusione con le vetture molto compatte nella quale l'ex pilota di Manor e Sauber è riuscito a conservare il secondo posto su Cassidy.
Rowland, Dennis, Vergne, De Vries, Buemi, Vandoorne e Di Grassi hanno completato la zona punti e Cassidy restava in testa alla classifica piloti.

SHANGHAI II: il dodicesimo evento della stagione è stato contraddistinto da un gap di appena un millesimo di secondo tra la pole di Hughes e il secondo tempo di Vandoorne, con a seguire Da Costa, De Vries, Cassidy, Evans.
A una leadership iniziale di Vandoorne è seguita una fase di gara nella quale abbiamo trovato in testa Nato, per poi essere definitivamente sopravanzato da Da Costa, che ha mantenuto la prima piazza fino al traguardo.
Il poleman Hughes ha chiuso secondo, con Nato che si è appropriato del gradino più basso del podio. Cassidy ha allungato in classifica con la quarta posizione, mentre la zona punti è stata completata da Evans, Vandoorne, Vergne, Gunther, Frijns e Rowland.

venerdì 17 maggio 2024

Formula E 2024: #9 e #10 eprix di Berlino

Lo scorso fine settimana si è svolto l'eprix di Berlino, appuntamento in calendario fin dagli albori di questa categoria, che prevedeva due appuntamenti, l'uno al sabato e l'uno alla domenica, e l'impossibilità per i piloti che si dividono tra la Formula E e il WEC di disputare gli eventi numero nove e dieci del campionato elettrico.
Abbiamo avuto quindi una line up rivisitata:

ANDRETTI: Jake Dennis - Norman Nato
DS PENSKE: Stoffel Vandoorne - Jean-Eric Vergne
ERT: Sergio Sette-Camara - Dan Ticktum
ENVISION: Joel Eriksson - Paul Aron
MCLAREN: Jake Hughes - Taylor Barnard
MASERATI: Maximilian Gunther - Jehan Daruvala
JAGUAR: Mitch Evans - Nick Cassidy
ABT CUPRA: Lucas Di Grassi - Kelvin Van Der Linde
PORSCHE: Antonio Felix Da Costa - Pascal Wehrlein
MAHINDRA: Jordan King - Edoardo Mortara
NISSAN: Oliver Rowland - Sacha Fenestraz

in sintesi, c'erano Eriksson al posto di Frijns, Aron al posto di Buemi, Van Der Linde al posto di Muller e King al posto di De Vries, oltre che Barnard al posto dell'infortunato Bird.

EPRIX I - la gara del sabato ha visto Mortara scattare dalla pole position, ma gli eventi allontanarlo dalla possibilità di vittoria e, anzi, ha concluso la gara soltanto nelle zone basse della top-ten.
La gara ha visto due ingressi della safety car, l'uno per un incidente di Eriksson, l'altro per la vettura ferma di Gunther.
La vittoria è andata a Bird che era partito dalla nona piazza sulla griglia, in una gara che è stata un susseguirsi di sorpassi e in parte determinata dall'attack mode, come tendenzialmente la maggior parte delle gare di Formula E.
TOP-TEN: Cassidy, Vergne, Rowland, Evans, Wehrlein, Da Costa, Vandoorne, Mortara, Fenestraz, Barnard.

EPRIX II - Cassidy ha superato il poleman Dennis alla partenza, ma si è trattato di una leadership destinata a durare poco, visto che ancora una volta la scelta di quando usare l'attack mode è stata penalizzante.
Anche in questa occasione ci sono stati due ingressi della safety car, uno dei quali determinato ancora una volta da Gunther, nonché una fase finale in cui è stato Da Costa a ritrovarsi leader. Per quanto riguarda Cassidy, inizialmente terzo dietro a Evans, ha portato a casa almeno la seconda posizione quando l'altro ha perso diverse posizioni nelle fasi conclusive della gara.
TOP-TEN: Da Costa, Cassidy, Rowland, Wehrlein, Dennis, Evans, Daruvala, Barnard, Eriksson, Vergne.

Con la vittoria di sabato e la seconda posizione conquistata domenica, Cassidy è al momento leader della classifica piloti con sedici punti nei confronti di Wehrlein e ventiquattro nei confronti di Rowland. Il prossimo appuntamento sarà il prossimo eprix di Shanghai, che si svolgerà nello stesso weekend del GP di Montecarlo e della Cinquecento Miglia di Indianapolis, che non mi sembra la cosa migliore per avere rilevanza mediatica, ma quantomeno non si sovrappone con il WEC, quindi i piloti che disputano sia endurance sia Formula E potranno tornare al volante.


sabato 27 aprile 2024

Formula E 2024: #8 eprix di Montecarlo

27 aprile, ore 15.00 passate da pochi minuti, diretta su Italia 1: oggi pomeriggio si è svolto l'eprix di Montecarlo, weekend iniziato con una sostituzione in corso d'opera: il 19enne Barnard ha preso il posto di Sam Bird, rimasto infortunato a una mano. La pole position per la gara disputata sulle "anguste stradine del Principato", come diceva Mazzoni, è stata ottenuta da Wehrlein, mentre un'altra nostra vecchia conoscenza gli partiva accanto: Vandoorne, che è anche riuscito a procacciarsi la prima posizione fin dalle prime battute della gara, la quale è stata tuttavia neutralizzata pochi giri dopo dall'intervento della safety car.
Avevamo già visto diverse scintille e varie vetture che cozzavano le une con le altre, specie a centro e fondo classifica, ma il clou lo abbiamo raggiunto con Mortara, finito contro le barriere dopo un contatto con Ticktum(?). La permanenza della SC si è prolungata nel tempo, perché c'era molto da fare per ripulire la pista, ma è stato comunque un'operazione molto più rapida di dove sia altrove spostare una vettura semplicemente rimasta ferma!



Nonostante Vandoorne avesse già attivato il primo attack mode e questo dovesse in teoria favorito nei confronti delle Jaguar, Evans e Cassidy sono riusciti a passare davanti e a fare gioco di squadra, rallentando gli inseguitori. Il pilota di DS Penske, quindi, si è dovuto accontentare di scivolare terzo seguito da Vergne.
Mentre la gara davanti era ancora piuttosto attendista, dietro le sportellate non mancavano per niente, ma non tra i primi, dove Cassidy e Vergne chiedevano timidamente alla radio se dovessero stare dietro o potessero tentare il sorpasso ai rispettivi compagni di squadra.
In sintesi, dopo un'ulteriore SC a seguito di un incidente che ha messo out Muller, le posizioni dei primi quattro sono rimaste invariate, anche perché nessuno era vicino abbastanza nelle fasi finali della gara. Quindi non hanno potuto "rompere gli indugi" espressione che è stato un piacere sentire pronunciare!

RISULTATO:
1. Mitch Evans/ Jaguar
2. Nick Cassidy/ Jaguar
3. Stoffel Vandoorne/ DS Penske
4. Jean-Eric Vergne/ DS Penske
5. Pascal Wehrlein/ Porsche
6. Oliver Rowland/ Nissan
7. Antonio Felix Da Costa/ Porsche
8. Sacha Fenestraz/ Nissan
9. Maximilian Gunther/ Maserati
10. Norman Nato/ Andretti
11. Lucas Di Grassi/ Abt Cupra
12. Nyck De Vries/ Mahindra
13. Dan Ticktum/ ERT
14. Taylor Barnard/ McLaren
15. Sebastien Buemi/ Envision
16. Jake Hughes/ McLaren
17. Robin Frijns/ Envision
18. Jake Dennis/ Andretti
19. Sergio Sette-Camara/ ERT
20. Jehan Daruvala/ Maserati
Rit. Nico Muller/ Abt Cupra
Rit. Edoardo Mortara/ Mahindra


sabato 20 aprile 2024

Formula E 2024: #6 e #7 eprix di Misano

Carissimi lettori, sono in ritardissimo, ma non per questo eviterò di raccontarvi in breve gli eventi dello scorso eprix di Misano, che si è svolto nel passato fine settimana, nelle giornate di sabato e di domenica, andando a costituire rispettivamente il sesto e il settimo evento del campionato 2024, che tornerà in pista tra una settimana a Montecarlo e prevede in totale sedici eventi.
Questa è la line-up, giusto come reminder:

ANDRETTI: Jake Dennis - Norman Nato
DS PENSKE: Stoffel Vandoorne - Jean-Eric Vergne
ERT: Sergio Sette-Camara - Dan Ticktum
ENVISION: Robin Frijns - Sebastien Buemi
MCLAREN: Jake Hughes - Sam Bird
MASERATI: Maximilian Gunther - Jehan Daruvala
JAGUAR: Mitch Evans - Nick Cassidy
ABT CUPRA: Lucas Di Grassi - Nico Muller
PORSCHE: Antonio Felix Da Costa - Pascal Wehrlein
MAHINDRA: Nyck De Vries - Edoardo Mortara
NISSAN: Oliver Rowland - Sacha Fenestraz

Sabato scorso la Formula E è scesa in pista a Misano per la prima volta nella storia e, in una gara iniziata con Evans in pole position, è stato un susseguirsi di scambi di posizioni, con grossi colpi di scena. Uno di questi è il fatto che Da Costa, che partiva ben tredicesimo, si sia ritrovato nelle zone alte della classifica. Non solo, si è anche portato in testa e nelle fasi finali ha resistito agli attacchi di Rowland, che lo seguiva molto da vicino, andando a conquistare la vittor-... ah no.
Proprio come spesso accadeva nella Formula E delle origini, a distanza di ore e ore è arrivato un grosso stravolgimento: la squalifica per irregolarità di Da Costa, che ha promosso Rowland vincitore, dopo che già con i punti del secondo posto era anche divenuto leader della classifica piloti, approfittando anche del ritiro di Cassidy e dell'arrivo nelle retrovie di Wehrlein.
In sintesi, la top-ten è stata la seguente: Rowland, Dennis, Gunther, Ticktum, Evans, Vergne, Nato, Vandoorne, Fenestraz, Di Grassi. Quest'ultimo, grazie alla squalifica di Da Costa, è risalito da undicesimo a decimo conquistando il primo punto stagionale.

La domenica Rowland avrebbe potuto seriamente fare il bis. In una gara iniziata con la pole position di Hughes, poi sprofondato in bassa zona punti in corso d'opera, avrebbe potuto vincere la seconda gara in due giorni, ma a causa di un consumo eccessivo di energia, la monoposto l'ha lasciato a piedi quando mancava ormai soltanto un giro alla conclusione della gara. A risalire in testa, quindi, è stato Wehrlein che è stato il primo pilota a ottenere una seconda vittoria stagionale nel 2024: aveva infatti già vinto la gara inaugurale in Messico.
Non solo: Wehrlein si è anche ritrovato in testa alla classifica, a pari punti con Dennis che ha chiuso la gara in seconda posizione: l'ex pilota di Manor e Sauber è considerato leader in quanto ha due vittorie contro una sola conquistata dal campione in carica nel secondo evento della stagione in Arabia Saudita. Rowland è sprofondato quindi al terzo posto, a causa del ritiro, conservando tuttavia una manciata di punti in più di Cassidy, nonostante questo abbia chiuso sul gradino più basso del podio superando sul finale Muller.
I primi dieci sono stati Wehrlein, Dennis, Cassidy, Muller, Fenestraz, Sette-Camara, Vergne, Hughes, Daruvala e Bird. Per Daruvala si è trattato il primo arrivo in zona punti da quando è approdato in questa categoria a inizio stagione.

sabato 30 marzo 2024

Formula E 2024: #5 eprix di Tokyo

Oggi si è svolto l'eprix di Tokyo... e me lo sono perso perché mi ero totalmente dimenticata che sarebbe stato oggi e non domani! A onore del vero, non so neanche se ci fosse la diretta su Canale 20, fatto sta che mi sono svegliata e sono entrata subito su Twitter, scoprendo che mancavano due giri regolamentari e due extra dovuti a recuperare il tempo perduto, tanto per cambiare, dietro la safety car. Giusto per rinfrescarvi le idee, questa è l'entry-list del campionato:

ANDRETTI: Jake Dennis - Norman Nato
DS PENSKE: Stoffel Vandoorne - Jean-Eric Vergne
ERT: Sergio Sette-Camara - Dan Ticktum
ENVISION: Robin Frijns - Sebastien Buemi
MCLAREN: Jake Hughes - Sam Bird
MASERATI: Maximilian Gunther - Jehan Daruvala
JAGUAR: Mitch Evans - Nick Cassidy
ABT CUPRA: Lucas Di Grassi - Nico Muller
PORSCHE: Antonio Felix Da Costa - Pascal Wehrlein
MAHINDRA: Nyck De Vries - Edoardo Mortara
NISSAN: Oliver Rowland - Sacha Fenestraz

Rowland ha conquistato la pole position, ma da highlight e commenti sembra che la sua strategia vincente sia stata quella di lasciare andare avanti altri per risparmiare energia e potersela giocare a fine gara.
Se l'è giocata a fine gara, infatti, lottando con Gunther per la vittoria nel giro finale, ma senza riuscire a prendersi la posizione: è stato il pilota Maserati il primo a tagliare il traguardo.
Il campione in carica Dennis è riuscito a chiudere la gars sul gradino più basso del podio, mentre Mortara che aveva chiuso la gara nella top-5(?) è stato squalificato per uso eccessivo di energia e si trova ancora senza punti in classifica.

RISULTATO: Gunther, Rowland, Dennis, Da Costa, Wehrlein, Nato, Muller, Cassidy, Frijns, Sette-Camara.

Con la quinta posizione, Wehrlein ha conquistato i punti necessari per strappare la leadership del campionato a Cassidy, che adesso lo segue di due punti, con anche Rowland e Dennis nello spazio di dieci punti.


domenica 17 marzo 2024

Formula E 2024: #4 eprix di Sao Paulo

Nella giornata di sabato 16 marzo si è svolto il quarto eprix della stagione 2023/24 che di fatto si svolge interamente nel 2024, ovvero a Sao Paulo, sullo stesso percorso che viene utilizzato per il carnevale della città. Per la prima volta in questa stagione ho visto la gara integralmente su Canale 20, essendosi svolta in un orario favorevole, ovvero alle 18.00.
Vorrei ricordare innanzi tutto quale sia la line-up del campionato, specie considerato che già da parecchie settimane i motori erano spenti:

ANDRETTI: Jake Dennis - Norman Nato
DS PENSKE: Stoffel Vandoorne - Jean-Eric Vergne
ERT: Sergio Sette-Camara - Dan Ticktum
ENVISION: Robin Frijns - Sebastien Buemi
MCLAREN: Jake Hughes - Sam Bird
MASERATI: Maximilian Gunther - Jehan Daruvala
JAGUAR: Mitch Evans - Nick Cassidy
ABT CUPRA: Lucas Di Grassi - Nico Muller
PORSCHE: Antonio Felix Da Costa - Pascal Wehrlein
MAHINDRA: Nyck De Vries - Edoardo Mortara
NISSAN: Oliver Rowland - Sacha Fenestraz

L'eprix di Sao Paulo ha visto Wehrlein scattare dalla pole position davanti a Vandoorne, con Vergne ed Evans a completare la seconda fila, seguiti da Bird, Mortara, Muller, Da Costa, ecc... Segnalo che Gunther è partito ultimo per la sostituzione di componenti e, avendo già finito le sostituzioni "free", ha anche dovuto scontare uno stop and go con il "metodo Pic" una volta iniziata la gara (dove mi rendo conto che chi non seguiva il motorsport una decina d'anni fa potrebbe non capire, ma mi riferisco a Charles Pic che si procacciò per analoghe ragioni una simile penalità - stop and go o drive through prima ancora che iniziasse la gara - per simili ragioni in Formula 1). Secondo i telecronisti italiani, la sua gara sarebbe stata definitivamente rovinata, ricordo chiaramente questa affermazione, e ricordo che non si sono accorti minimamente di lui quando è risalito in top-ten.


La risalita di Gunther in top-ten è stata resa possibile da due safety car. La prima è arrivata di colpo, all'improvviso, senza che si vedesse la ragione per cui c'era, una di quelle situazioni in cui non sai se ci sia stato un incidente talmente grave che le immagini sono censurate, oppure se semplicemente ci sono detriti in pista. Nessuno veniva dato per fermo, quindi la seconda soluzione era di gran lunga la più plausibile. Per fortuna si è rivelata esatta. Frattanto, lo segnalo, in testa alla gara si erano alternati diversi piloti, con posizioni che variavano un po' per attack mode vari, un po', per fortuna, anche per sorpassi. Devo ammettere che, al netto del trovare irritante l'attack mode e il modo in cui funziona, ho apprezzato parecchio tutte le fasi della gara, è stata bella da vedere. In tutto ciò, nel frattempo, c'era Dennis che era risalito abbastanza avanti, rispetto alla posizione di partenza, e andava a insidiare le posizioni che contavano.

La seconda safety car, invece, è arrivata a causa di un incidente di Cassidy, leader della classifica del campionato, che è rimasto tale nonostante il ritiro. Pare che, in seguito a una precedente foratura, sia uscito di strada andando a sbattere contro le barriere. Queste due interruzioni hanno provocato un allungamento della gara, come vuole la prassi della Formula E. Devo ammettere che, tutto sommato, non mi è dispiaciuto, perché ha permesso di vedere una parte di gara maggiore del solito disputata dopo l'esaurimento degli attack mode. C'è stato un ottimo duello tra Bird ed Evans, con quest'ultimo che a poche tornate dalla fine è riuscito a portarsi in testa. Poteva sembrare finita, ma non lo era: Bird ha fatto tutto il possibile per non schiodarsi da dietro la Jaguar e infine, durante l'ultimo giro già inoltrato, ce l'ha fatta, ha compiuto il sorpasso decisivo ed è andato a vincere, in un finale davvero spettacolare.

RISULTATO: Bird, Evans, Rowland, Wehrlein, Dennis, Da Costa, Vergne, Vandoorne, Gunther, Buemi...

Per il prossimo eprix ci sarà meno da aspettare, dato che si svolgerà tra appena due settimane, il 30 marzo in Giappone. Quindi vi do appuntamento a fine mese con le monoposto elettriche.

domenica 28 gennaio 2024

Formula E 2024: #2 e #3 eprix di Diriyah

Nel corso del weekend, nello specifico venerdì e sabato si sono svolti il secondo e il terzo appuntamento del campionato di Formula E 2024, denominato ufficialmente come campionato 2023/24. Mi sembra decisamente opportuno, prima di iniziare con la sintesi degli eventi serali dell'Arabia Saudita, ricordarvi quale sia la line-up che prende parte a questo campionato.

ANDRETTI: Jake Dennis - Norman Nato
DS PENSKE: Stoffel Vandoorne - Jean-Eric Vergne
ERT: Sergio Sette-Camara - Dan Ticktum
ENVISION: Robin Frijns - Sebastien Buemi
MCLAREN: Jake Hughes - Sam Bird
MASERATI: Maximilian Gunther - Jehan Daruvala
JAGUAR: Mitch Evans - Nick Cassidy
ABT CUPRA: Lucas Di Grassi - Nico Muller
PORSCHE: Antonio Felix Da Costa - Pascal Wehrlein
MAHINDRA: Nyck De Vries - Edoardo Mortara
NISSAN: Oliver Rowland - Sacha Fenestraz

FRIDAY RACE - Vergne scattava dalla pole position e la prima parte della gara stato un frequente scambio di posizioni tra lui, Evans e Dennis, ma dovuto agli attack mode e alle consuete posizioni perse nell'attivarlo.
Andando più avanti, tuttavia, la "vera" azione ha prevalso, con Dennis e poi Vergne autori di sorpassi nei confronti di Evans. Presa la leadership, Dennis si è appropriato definitivamente della prima piazza, mentre Vergne doveva vedersela con Evans per portarsi a casa il secondo posto.
Evans ha tentato un attacco all'ultimo giro, ma gli è andata male. Oltre a non recuperare la posizione su Vergne, si è anche ritrovato a perdere due ulteriori posizioni, classificandosi quinto.

TOP-TEN: Dennis, Vergne, Cassidy, Bird, Evans, Nato, Gunther, Wehrlein, Sette-Camara, Frijns.

SATURDAY RACE - la pole se l'è aggiudicata Rowland, ma Frijns ha preso la testa della gara in occasione della partenza, poi perduta in seguito tra un attack mode e l'altro a vantaggio di Cassidy.
Cassidy e Frijns hanno anche allungato di diversi secondi nei confronti dei diretti inseguitori, nello specifico di Rowland che si trovava relegato al terzo posto, ben distante dai due.
Nelle fasi conclusive della gara, tuttavia, si è avvicinato notevolmente al duo di testa, con il formarsi anche alle sue spalle di un lungo trenino, nel quale tuttavia è stato comunque Cassidy a passare sul traguardo davanti a tutti, con le posizioni invariate.

TOP-TEN: Cassidy, Frijns, Rowland, Hughes, Vandoorne, Fenestraz, Wehrlein, Vergne, Gunther, Evans.


domenica 14 gennaio 2024

Formula E 2024: #1 Eprix di Città del Messico

Sabato 13 gennaio ha avuto inizio a Città del Messico la stagione 2023/24 di Formula E, di cui mi sfugge perché non si chiami solo 2024, dato che è iniziata a gennaio e non nel 2023, ma sono anni che si trascinano dubbi simili, pertanto direi che possiamo soprassedere. Il campionato prevede la presenza di undici team, per un totale di ventidue vetture, e il ritorno di Nyck De Vries dopo la sfortunata parentesi in Formula 1. Questa è l'entry-list della stagione:

ANDRETTI: Jake Dennis - Norman Nato
DS PENSKE: Stoffel Vandoorne - Jean-Eric Vergne
ERT: Sergio Sette-Camara - Dan Ticktum
ENVISION: Robin Frijns - Sebastien Buemi
MCLAREN: Jake Hughes - Sam Bird
MASERATI: Maximilian Gunther - Jehan Daruvala
JAGUAR: Mitch Evans - Nick Cassidy
ABT CUPRA: Lucas Di Grassi - Nico Muller
PORSCHE: Antonio Felix Da Costa - Pascal Wehrlein
MAHINDRA: Nyck De Vries - Edoardo Mortara
NISSAN: Oliver Rowland - Sacha Fenestraz

Wehrlein ha conquistato la pole position, battendo Buemi nello scontro finale tra quelli diretti per i piloti qualificati nella top-8. I due anche in gara hanno mantenuto le posizioni e, in realtà, la gara non ha riservato grossi colpi di scena (salvo due incidenti nelle retrovie, Da Costa vs Muller e Frijns vs Mortara), tanto che anche i fan dell'attack mode non hanno snocciolato numeri a proposito di inversioni di posizioni.
La supremazia di Wehrlein non è stata messa in discussione, se non da un'investigazione per irregolarità tecniche, che poi si è conclusa nella notte italiana con un nulla di fatto. Ha quindi vinto, siain pista sia nei risultati ufficiali, davanti a Buemi e a Cassidy, il quale era partito quarto accanto a Gunther terzo sulla griglia.

TOP-TEN: Wehrlein, Buemi, Cassidy, Gunther, Evans, Vergne, Hughes, Vandoorne, Dennis, Nato.

giovedì 10 agosto 2023

Formula E 2023: #15 e #16 eprix di Londra, Jake Dennis diventa campione del mondo

Carissime monoposto che fanno un rumore da aspirapolvere, sono passati ormai una decina di giorni dal weekend del 28/30 luglio nel quale si è svolto il finale della stagione 2023 di Formula E, con Nick Cassidy, Jake Dennis, Mitch Evans e seppure lontano in classifica pure Pascal Wehrlein a lottare per il campionato in un double header in cui entrambe le gare erano previste entrambe nel tardo pomeriggio, quella del sabato più o meno in SoVrApPoSiZiOn3 con la sprint della Formula 1. Per la gara del sabato i primi tre in qualifica sono stati proprio i championship contenders. Se ci fosse stata Liberty Media avrebbe probabilmente studiato il modo per innescare un incidente di proposito in modo da fare una serie di grande successo di Silent-Drive to Survive, ma è meglio soprassedere. In Formula E ci sono spesso state cose trash, ma almeno gli incidenti avvengono ancora in maniera spontanea!
Prima di passare agli incidenti, tuttavia, credo sia meglio passare per la griglia di Gara 1:

1^ fila: Evans/Jaguar - Cassidy/Envision
2^ fila: Dennis/Andretti - Buemi/Envision
3^ fila: Ticktum/NIO - Rast/McLaren
4^ fila: Wehrlein/Porsche - Vandoorne/DS
5^ fila: Bird/Jaguar - Nato/Nissan
6^ fila: Mortara/Maserati - Muller/ABT
7^ fila: Vergne/DS - Gunther/Maserati
8^ fila: Lotterer/Andretti - Fenestraz/Nissan
9^ fila: Da Costa/Porsche - Hughes/McLaren
10^ fila: Sette-Camara/NIO - Di Grassi/Mahindra
11^ fila: Frijns/ABT - Mehri/Mahindra

Se Dennis ed Evans erano soli, Cassidy era in buona compagnia del proprio compagno si squadra Sebastien Buemi con cui nella prima fase della gara sono stati anche 1/2. Qui sotto, tuttavia, vedete che cosa ci sia nei video suggeriti di Youtube in caso guardiate gli highlight ufficiali della gara del sabato. Quindi, incredibile ma vero, la rincorsa di Cassidy al titolo si è conclusa con un incidente, ma con il proprio compagno di squadra!
Ciò è avvenuto quando, dopo il primo attack mode, i due erano 3/4 con Buemi davanti a Cassidy, i due sono tuttavia venuti a contatto con Nick costretto al ritiro a causa della rottura dell'ala anteriore, il tutto mentre Dennis si apprestava - non nell'immediato, in realtà, sarebbe stata una lunga trafila - a classificarsi in terza posizione alle spalle di Evans e Antonio Felix Da Costa, sul quale tornerò tra poco. Il podio gli è stato sufficiente per diventare campione del mondo con un eprix d'anticipo, con conseguenti festeggiamenti nel box del team Andretti. Prima, tuttavia ci sono state due bandiere rosse.
Una è arrivata quando Sasha Fenestraz ha avuto un contatto con Dan Ticktum(?) e ha spiccato il volo andando a sbattere contro le barriere. Fortunatamente nessuno si è fatto male - subito prima Wehrlein era stato protagonista di un contatto con René Rast, giusto per chi fosse interessato alle vicissitudini di Pascal. Ai diversi contatti accaduti nel corso della gara, invece, è troppo difficile starci dietro.
La seconda, invece, è avvenuta a un paio di giri dalla conclusione, quando Buemi è venuto a contatto con un'altra vettura... e niente, dietro di loro si è venuto a generare giusto un po' di caos, con tutti fermi in branco.


Alla fine il risultato ufficiale è stato il seguente: Mitch Evans, Jake Dennis, Sebastien Buemi, Sam Bird, Edoardo Mortara, Lucas Di Grassi, Dan Ticktum, Norman Nato, Pascal Wehrlein, Jake Hughes, Stoffel Vandoorne, Maximilian Gunther, André Lotterer, René Rast, Roberto Mehri, Antonio Felix Da Costa, quest'ultimo penalizzato di tre minuti per un'irregolarità tecnica.
Si sono ritirati Sasha Fenestraz, Nick Cassidy, Nico Muller, Jean-Eric Vergne e Robin Frijns, mentre Sergio Sette-Camara risulta squalificato per non avere seguito le istruzioni dei commissari. Nella classifica diffusa in precedenza risultava avere terminato in quinta posizione.
Alla domenica invece Cassidy ha conquistato la pole position, precedendo sulla griglia di partenza Evans, Nato, Dennis, Vandoorne, Bird, Buemi e Muller a completare il gruppo dei primi otto. La gara, tuttavia, non sembrava molto intenzionata a iniziare e vi è stato un lungo rain delay con bandiere rosse varie per oltre un'ora.
Alla fine, quando c'è stato il via, la gara è stata alquanto conservativa, obiettivo portare la vettura al traguardo. Cassidy l'ha fatto in prima posizione, precedendo sul podio proprio Evans e Dennis. Nato e Vandoorne hanno preceduto l'altra Envision di Buemi, con i punti conquistati il team dalle vetture verde brillante ha portato a casa il titolo costruttori. Bird, Muller, Ticktum e Wehrlein hanno completato la zona punti.
Tutti i piloti hanno concluso la gara, dall'undicesimo posto in poi si sono classificati Mortara, Rast, Sette-Camara, Gunther, Fenestraz, Da Costa, Frijns, Di Grassi, Hughes, Merhi, Lotterer e Vergne.

domenica 16 luglio 2023

Formula E 2023: #13 e #14 eprix di Roma

L'eprix di Roma è tornato, con un doppio evento come nel 2021 e 2022, solo che la sua collocazione originale è stata spostata, non si è svolto quindi in aprile ma in questo weekend del 15/16 luglio, sotto a un caldo torrido. A lottare per il titolo Jake Dennis, Nick Cassidy, Pascal Wehrlein e Mitch Evans, con quest'ultimo che è andato a ottenere la pole position per la gara di sabato precedendo il compagno di squadra. Un buon inizio di fine settimana, mentre le cose iniziavano malissimo in casa McLaren che, dopo un incidente di Jake Hughes in qualifica, ha schierato una sola monoposto sulla griglia, che si presentava nella maniera seguente:

1^ fila: Evans/Jaguar - Bird/Jaguar
2^ fila: Fenestraz/Nissan - Buemi/Envision
3^ fila: Rast/McLaren - Mortara/Maserati
4^ fila: Dennis/Andretti - Gunther/Maserati
5^ fila: Cassidy/Envision - Wehrlein/Porsche
6^ fila: Nato/Nissan - Vandoorne/DS
7^ fila: Da Costa/Porsche - Muller/Abt
8^ fila: Di Grassi/Mahindra - Vergne/DS
9^ fila: Frijns/Abt - Ticktum/NIO
10^ fila: Mehri/Mahindra - Lotterer/Porsche
11^ fila: Sette-Camara/NIO - (Hughes/McLaren)

I giri di gara erano 25 e i primi rischiavano di essere un non volere staccarsi dal gruppo per consumare di meno. C'è stata un'alternanza tra Sam Bird e Mitch Evans in testa alla gara, con Bird poi scivolato dietro a Sacha Fenestraz. Frattanto perdevamo per strada per un contatto con il muro André Lotterer e in pista rimanevano soltanto venti vetture... non per molto, tuttavia: Bird ha perso il controllo della vettura - eravamo a circa un terzo di gara, cogliendo di sorpresa diversi piloti che lo seguivano, molti che non sono riusciti a evitare una spaventosa collisione multipla: Sebastien Buemi, Antonio Felix Da Costa, Edoardo Mortara, Lucas Di Grassi e Robin Frijns risultano i piloti ritirati per questo incidente, Mortara quello che si è schiantato in maniera più terrificante.
Era il giorno fortunato di tutti, nessuno si è fatto male, la gara è stata redflaggata, le vetture superstiti sono rientrare in pitlane, la pista è stata ripulita e una quarantina di minuti più tardi c'è stata una seconda partenza.

Sacha Fenestraz, Mitch Evans, René Rast, Jake Dennis, Nick Cassidy, Max Gunther, Dan Ticktum, Nico Muller, Sergio Sette-Camara, Roberto Mehri, Jean-Eric Vergne, Pascal Wehrlein, Stoffel Vandoorne, Norman Nato, questo era l'ordine del restart.
Wehrlein, rientrato ai box nei primissimi giri di gara per la rottura dell'ala anteriore e precipitato nelle retrovie, dopo essersi riaccodato con la safety car per l'incidente di Lotterer, con la bandiera rossa rientrava in auge per qualcosa di più, visto che con poche vetture in pista era decisamente più ragionevole riuscire a racimolare qualche punto utile alla causa.
La gara ha perso ben presto un altro protagonista, quando Rast è rientrato ai box e si è ritirato per cause non chiarite in telecronaca, più o meno nei frangenti in cui Ticktum si ritrovava ultimo dopo rottura dell'ala e relativa sosta ai box. Davanti, nel frattempo, attack mode e strategie scandivano i ritmi della gara.

Dennis, terzo alle spalle di Evans, è riuscito anche a portarsi in testa con un sorpasso su Fenestraz, a un certo punto in netta difficoltà - avrebbe finito la gara decimo - per poi ritrovarsi con Evans suo diretto inseguitore, nonché in seguito leader della gara pressoché indisturbato.
Rimasto secondo, Dennis doveva vedersela con Cassidy che a sua volta è riuscito a portargli via la posizione e a involarsi verso la leadership del campionato. Dennis, con problemi di gestione, ha anche perso la terza piazza a vantaggio di Gunther e visto la gara aumentare a 27 giri per i soliti "tempi supplementari".
Evans/ Cassidy/ Gunther, questo il podio, mentre inaspettatamente Dennis è riuscito, facendo un paio di giri lenti, a risparmiare quel tanto che gli ha permesso di lottare ad armi pari con Vergne e Muller giunti nei suoi scarichi, tenendoseli dietro e finendo quarto. Wehrlein ha rimontato fino al settimo posto, precedendo Nato, Sette-Camara e Fenestraz, mentre non hanno fatto punti Vandoorne, Mehri e Ticktum.


Vorrei a questo punto parlare di commenti piuttosto sgradevoli che ho letto nel corso del tardo pomeriggio e della serata di sabato su Twitter, ovvero di gente che invoca la cancellazione della Formula E come campionato e la sua condanna più totale per il pericolo, per gli incidenti e per il rischio a cui i piloti sono esposti guidando quelle vetture.
Sinceramente tutto ciò che mi sento di condannare è l'ipocrisia di alcuni di questi odiatori seriali della categoria full electric. Ribadisco che non sono un'entusiasta accanita della Formula E, né che ritengo di avere competenze per parlare di auto elettriche stradali, le quali sinceramente non mi fanno né caldo né freddo nel confronto con le altre auto (e comunque dubito che guiderò un'auto elettrica nel giro dei prossimi anni, ma la ragione prevalente è che sono del parere che sia economicamente più sostenibile continuare a utilizzare un'auto già esistente piuttosto che comprarne una nuova per sfizio - quindi indicativamente avrò un'auto elettrica o ibrida se e quando costituiranno una buona fetta del mercato dell'usato), ma ritengo assurdo l'accanimento con cui si parla male della categoria, al punto da giudicarlo un rischio eccessivo portando come prova un incidente in cui tutti i piloti, seppure con fortuna, solo usciti TOTALMENTE ILLESI. E che a farlo siano magari persone - ne ho viste - che nelle categorie di loro gradimento glorificano il pericolo e la morte.
Per dire, solo due settimane fa c'è stato un incidente mortale in Formula Regional causato anche dalla decisione di correre con visibilità nulla e in condizioni meteo proibitive e ho visto utenti di Twitter considerarla una banale fatalità che può succedere. Al contempo, le stesse persone secondo cui degli adolescenti possono essere mandati a morire sotto al diluvio in nome dello spettacolo, poi si indignano perché uomini adulti escono illesi da vetture incidentate in una categoria che non ritengono da "very uominy". Se non amano la Formula E nessuno li obbliga a guardarla, ma che la smettessero di inventarsi ragioni per cui la sua stessa esistenza li offende e dovrebbe quindi essere eliminata.


Veniamo dunque alla domenica, in cui giusto per dimostrare che nessuno era in pericolo di vita, tutti e ventidue i piloti si sono qualificati tranquillamente. Dennis e Cassidy sono andati a fare coppia in prima fila, seguiti da Nato/ Evans, Bird/ Gunther e Ticktum/ Buemi come piloti passati alle fasi più avanzate della qualifica, mentre Mortara e Da Costa hanno chiuso i primi dieci.
Il grande assente della gara di sabato, Hughes (DNS per incidente, vi ricordo) ha rimediato un 11° tempo e ha fatto coppia in sesta fila con Vergne, mentre nella fila successiva Rast e Di Grassi hanno preceduto Wehrlein soltanto 15°, parecchio distante dai piloti con i quali lotta per il titolo, posizione non troppo promettente per le sue ambizioni.
A fare coppia in ottava fila con l'ex pilota di Manor e Sauber è stato Sette-Camara, mentre le ultime tre file sono state così composte: Lotterer/ Vandoorne, Muller/ Frijns, Mehri/ Fenestraz. Non restava altro da fare che attendere il pomeriggio affinché giungesse il momento della gara.

La gara è iniziata con Nato che ha brevemente cercato di farsi vedere, ma il trio Dennis/ Cassidy/ Evans che si è ritrovato ben presto nelle prime tre posizioni, con Dennis che doveva difendersi dagli attacchi di Cassidy. È stato quest'ultimo, tuttavia, che se l'è vista brutta quando dietro di lui Evans ha mancato una frenata e gli è letteralmente volato di sopra.
Cassidy è precipitato nelle retrovie, ritrovandosi 17° davanti a vetture che per un motivo o un altro avevano dovuto rientrare ai box e aiutato dalla safety car a ritrovarsi comunque attaccato al resto del gruppo. Evans è riuscito a raggiungere i box e tornare in pista, ma è stato costretto poco dopo al ritiro definitivo. Dennis, frattanto, poteva controllare la gara.
Va bene, ha dovuto vedersela prima con Nato e poi con Bird, rimediando anche una tamponata da Nato che ha proseguito con l'ala anteriore penzolante, ma poteva in qualche modo gestirla e l'ha gestita, andando a prendersi la vittoria. Nato è invece tornato davanti a Bird e ha conservato fino in fondo il secondo posto, sia pure con Bird negli scarichi.

Mortara, Buemi, Gunther, Wehrlein, Vandoorne, Ticktum e Muller sono stati i piloti che hanno completato la top-10, mentre Da Costa ha chiuso 12° alle spalle di Hughes, anche se non mi è del tutto chiara la sua posizione al traguardo: doveva scontare cinque secondi di penalità per un contatto con Di Grassi a seguito del quale Lucas era finito a muro - solo bandiera gialla locale, nessuna ulteriore safety car rispetto a quella iniziale, quindi nessun tempo supplementare e solo i 24 giri canonici a completare la gara (oggi era un giro in meno di ieri).
Cassidy, che aveva viaggiato anche vicino alla zona punti in precedenza, ha finito 14° dietro a Rast, precedendo Vergne, nonché Fenestraz doppiato a seguito di problemi avuti in gara. Mehri e Frijns si erano ritirati in precedenza in pitlane, mentre la gara è finita in regime di bandiere gialle senza che venisse inquadrato cosa fosse successo. Sette-Camara e Lotterer risultano entrambi avere completato un giro in meno e risultano ufficialmente ritirati.

Dennis frattanto è abbondantemente leader della classifica, precedendo di 24 punti Cassidy, a seguire c'è poi Evans, mentre Wehrlein è ancora più lontano seppure matematicamente non ancora fuori dai giochi, in vista del double header di Londra.

martedì 27 giugno 2023

Formula E 2023: #12 eprix di Portland

Il campionato di Formula E si avvicina sempre di più alla sua conclusione, con due double header ancora da disputare, il primo dei quali sarà l'eprix di Roma e si svolgerà a metà luglio.Stavolta la sede era oltreoceano ed era Portland, su un "vero circuito" invece che su un tracciato cittadino. Wehrlein è partito dalle retrovie, non il modo migliore di iniziare il fine settimana per un championship contender.
 
GRIGLIA DI PARTENZA:
1^ fila: Dennis/Andretti - Fenestraz/Nissan
2^ fila: Nato/Nissan - Rast/McLaren
3^ fila: Gunther/Maserati - Hughes/McLaren
4^ fila: Da Costa/Porsche - Lotterer/Andretti
5^ fila: Frijns/ABT - Cassidy/Envision
6^ fila: Mortara/Maserati - Muller/ABT
7^ fila: Di Grassi/Mahindra - Ticktum/NIO
8^ fila: Bird/Jaguar - Buemi/Envision
9^ fila: Mehri/Mahindra - Wehrlein/Porsche
10^ fila: Sette-Camara/NIO - Evans/Jaguar
11^ fila: Vergne/DS - Vandoorne/DS

Non sono riuscita a vedere la gara e ho visto quindi gli highlight ufficiali... che a mio parere sono stati fatti abbastanza male, commento che ho letto anche da parte di molti spettatori su Youtube. Più di uno hanno fatto notare che non si capivano i cambi di leadership perché spesso i sorpassi decisivi erano tagliati e che il motivo di ingresso della safety car dopo pochi giri di gara (Mehri fermo) non era in alcun modo comprensibile. Altri utenti li hanno silenziati sostenendo che il loro dovere era guardare la gara e non potevano lamentarsi se gli highlight non erano comprensibili.

WHAT THE FUCK?!

In sintesi, tra notizie e video, della gara ho capito che il team DS è stato spedito in fondo alla griglia con entrambe le vetture dopo avere captato segnali radio di altri team per scoprire le loro strategie in qualifica, che è entrata una safety car per la vettura ferma di Mehri, che in seguito Muller è stato protagonista di un incidente e infine che, ancora una volta, i piloti cercano di non andare in testa per un bel tratto di gara in modo tale da consumare meno energia.
I sorpassi sono avvenuti in gran parte con l'attack mode e per recuperare il tempo perduto sono stati percorsi quattro giri extra. Al termine della gara, inseguito da vicino da Dennis, Cassidy è riuscito a conservare la prima posizione e a conquistare la terza vittoria stagionale, portandosi a -1 da Dennis in classifica.

RISULTATO: 1. Nick Cassidy, 2. Jake Dennis, 3. Antonio Felix Da Costa, 4. Mitch Evans, 5. Sebastien Buemi, 6. Maximilian Gunther, 7. Lucas Di Grassi, 8. Pascal Wehrlein, 9. Norman Nato, 10. Robin Frijns, 11. Jean-Eric Vergne, 12. Stoffel Vandoorne, 13. Dan Ticktum, 14. René Rast, 15. Sacha Fenestraz, 16. Sergio Sette-Camara, 17. Sam Bird (nono[?] al traguardo, penalizzato per "forcing off the track), 18. Jake Hughes, 19. André Lotterer, 20. Edoardo Mortara, Rit. Nico Muller, Rit. Roberto Mehri.