domenica 4 maggio 2025

Formula E 2025: #6 e #7 eprix di Montecarlo

Nel fine settimana del 3/4 Maggio ritorna la Formula E con l'eprix di Montecarlo, che quest'anno sarà un doppio evento. Il fine settimana è lo stesso del GP di Miami, ma i due eventi sono contraddistinti da una grossa differenza, ovvero che nel Principato c'è un porto vero, mentre in Florida ce n'è uno finto! :-PPPP
E poi da quelle parti ci sono anche i coccodrilli nelle fogne ma non cielo dikonohhhh.

È sabato, sono le 15.00 e le vetture si apprestano a partire. I primi dieci sono Taylor Barnard (McLaren), Oliver Rowland (Nissan), Dan Ticktum (Cupra), Nyck De Vries (Mahindra), Pascal Wehrlain (Porsche), Robin Frijns (Envision), Jake Dennis (Andretti), Mitch Evans (Jaguar), Edoardo Mortara (Mahindra) e Maximilian Gunther (DS Penske) a completare i primi dieci.
La gara si appresta a partire e durerà 29 giri. Alla partenza rimane tutto pressoché immutato, si segnala tuttavia De Vries che strappa la terza piazza a Ticktum nelle prime battute.


A cerca un terzo di gara ci siamo ritrovati con la vettura ferma di Antonio Felix Da Costa (Porsche) a muro dopo un contatto(?) e una FCY. Qualche giro dopo il restart Rowland supera Barnard e si porta in testa, mentre il telecronista di Italia 1 afferma che i piloti dietro stanno iniziando a "rompere gli indugi". Poco dopo ecco un'altra breve FCY, stavolta per la vettura di Evans ferma in traiettoria.
È una gara con obbligo di pitboost, che per Nico Muller (Andretti) arriva con il timing giusto, tanto da ritrovarsi davanti ai leader quando questi si fermeranno, così come Nick Cassidy (Jaguar): pare che i due stessero facendo la sosta quando è stata messa FCY.
Dietro al duo Muller/ Cassidy si ritrova terzo Rowland, mentre anche De Vries e Dennis precedono Barnard. Cassidy, tuttavia, ha problemi di batteria rimanente e viene presto raggiunto e superato da alcuni dei piloti retrostanti. De Vries, intanto, supera Rowland e poi anche Muller e a cinque giri dalla fine è leader. Barnard, invece, sbatte ma riesce a ripartire nelle retrovie.
Con l'attack mode finale, Rowland esce vincente da un duello per la leadership tra De Vries e Dennis, superando entrambi e riportandosi in testa. Su Dennis pende una penalità di cinque secondi per eccesso di velocità in pitlane, ma ha il gap per chiudere terzo, mentre viene aggiunto un giro extra. Rowland vince, De Vries giunge secondo, Dennis riesce a mantenere la terza piazza. Mortara, Muller, Wehrlein, Ticktum e Frjins precedono Stoffel Vandoorne (Maserati), mentre Gunther chiude la zona punti.
Sam Bird (McLaren), Jean-Eric Vergne (DS Penske), Lucas Di Grassi (Lola), Norman Nato (Nissan) e David Beckmann (Cupra) si classificano davanti al poleman Barnard, mentre Cassidy giunge solo diciottesimo dietro anche a Jake Hughes (Maserati). Sebastien Buemi (Envision) si piazza diciannovesimo davanti a Evans, mentre Zane Maloney (Lola) si classifica in ultima posizione.

Domenica mattina è piovuto e la qualifica bagnata ha prodotto la seguente top-ten: Rowland, De Vries, Gunther, Vergne, Vandoorne, Da Costa, Ticktum, Buemi, Maloney e Wehrlein. Nuovamente alle 15.00 parte la gara e abbiamo Rowland in testa nelle prime fasi di gara. In questa occasione non c'è il pitboost e i piloti iniziano presto a usare l'attack mode.
Vergne ne approfitta per portarsi in testa superando Rowland nel tunnel e portarsi in testa. Ci sono piccoli intoppi, come una FCY a seguito di un incidente di Di Grassi, oppure Ticktum che vaga per le vie di fuga. JEV nel frattempo allunga, anche se poi al 14° giro una safety car per la vettura ferma di Muller annulla il suo vantaggio: poco dopo il restart avremo un notevole duello per la leadership e in generale le posizioni saranno aperte anche lungo il resto del gruppo.


Rowland, finito lungo in chicane mente3 attaccava JEV, perde una posizione a vantaggio di De Vries. Lo riprende, va a raggiungere e superare JEV sempre con un mezzo taglio di chicane e anche De Vries ne approfitta. Il grande free rider, tuttavia, è Buemi, che tra una cosa e l'altra supera tutti e si porta in testa. La gara verrà allungata di un giro, salendo da 29 a 30, ma ciò non cambia la sua rincorsa alla vittoria che manca ormai da New York 2019.
Allunga come aveva allungato Vergne in precedenza e porta a casa la prima piazza, mentre Rowland che a un certo punto ha fatto passare Vergne per togliersi da ogni impiccio, rimontando posizioni in seguito, conclude secondo, con Cassidy sul gradino più basso del podio. Da Costa, De Vries, Vergne, Wehrlein, Gunther, Dennis e Vandoorne completano la zona punti. Si piazzano invece nelle posizioni retrostanti Frijns, Mortara, Nato, Maloney, Ticktum, Barnard, Hughes, Evans, Beckmann e Bird.


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Milly Sunshine