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venerdì 15 agosto 2025

Indycar 2025: #15 Gran Premio di Portland // Palou campione in anticipo

La scorsa domenica si è svolto il quindicesimo appuntamento di una stagione di Indycar che volge ormai agli sgoccioli (mancano due eventi), nella quale Alex Palou è arrivato con un consistente margine nei confronti di Pato O'Ward. In una simile situazione è difficile che la storyline del giorno possa divenire un ultraquarantenne a rischio di perdere il volante che vince con Penske per la prima volta nella stagione... ma mai sottovalutare Will Power!
Iniziamo dall'inizio, quindi da O'Ward: il pilota di Arrow McLaren è infatti scattato dalla pole position, mantenendo la prima posizione davanti alla Meyer Shank di Felix Rosenqwist e allo stesso Willpowahhhh (che nei giorni successivi - il 14 agosto - avrebbe festeggiato l'anniversario del doppio dito medio in mondovisione). Il leader del campionato era soltanto quarto, al momento.

La prima parte di gara è stata quella meno tranquilla, in termini di incidenti. Al terzo giro di un totale di 110, infatti, Santino Ferrucci (Foyt) ha inaugurato le danze finendo in testacoda e andando a stampare il posteriore contro a un muro, segnando il primo ingresso della safety car. Si è visto poi un contatto tra Kyffin Simpson (Ganassi) e Louis Foster (Rahal Letterman), che tuttavia non ha provocato grossi danni ai due piloti.
Il momento clou ce l'hanno regalato Christian Rasmussen (Carpenter) e Conor Daly (Juncos): era il 15° giro ed era già da un po' che i due si tiravano delle mezze sportellate. Il botto è avvenuto e Daly è finito violentemente fuori pista andando a sbattere contro le barriere (nello screenshot qui sotto).
Dopo la gara, Daly ha criticato Rasmussen per la sua guida azzardata, mentre Rasmussen ha sostenuto che fosse stato lo stesso Daly a innescare l'incidente.


Power non si è mai fermato ai box in regime di safety car, ma ha effettuato la prima sosta intorno a un terzo di gara. Le cose sono precipitate, invece, per O'Ward: si giocava ancora il campionato con Palou, ma ha lasciato definitivamente il titolo nelle mani del pilota del team Ganassi, quando ha accusato problemi tecnici e ha trascorso parecchi giri fermo ai box dopo esserci arrivato al rallenty.
In una gara che è proseguita decisamente più tranquilla, Willpowahhhh è rimasto in testa in ciascuno stint, inseguito a gara inoltrata da Christian Lundgaard (Arrow McLaren) che gli stava molto vicino. Questo, però, più che andare ad attaccare Power ha dovuto vedersela con Palou, vicino a lui tanto quanto lui lo era nei confronti del leader della gara. Nel frattempo, dopo un contatto con Scott Dixon (Ganassi), Josef Newgarden (Penske) è riuscito a levarsi di mezzo senza divenire un intoppo.

Power è andato a vincere, Lundgaard è uscito vincente da un acceso duello con Palou, il quale ha salvato la terza piazza dopo avere anche messo le ruote sulla sabbia.
Graham Rahal (Rahal Letterman) e Alexander Rossi (Carpenter) hanno completato la top-5 precedendo Callum Ilott (Prema), Scott McLaughlin (Penske) e Marcus Armstrong (Meyer Shank), mentre Rosenqvist in una posizione di spessore nel primo stint ha chiuso nono davanti a Colton Herta (Andretti).
Dixon, Rasmussen e Foster hanno preceduto Sting Ray Robb (Juncos), Robert Shwartzman (Prema), Nolan Siegel (Arrow McLaren), Rinus Veekay (Coyne), Devlin Defrancesco (Rahal Letterman), David Malukas (Foyt) e Kyle Kirkwood (Andretti) a completare la top-20. Simpson ha preceduto Marcus Ericsson (Andretti) e Jacob Abel (Coyne), mentre Newgarden ha chiuso solo 24° davanti a O'Ward giunto a dieci giri dal leader.


domenica 8 settembre 2024

Indycar 2024: #15 e #16 Milwaukee Mile

Nel prossimo fine settimana si svolgerà l'evento finale della stagione 2024 di Indycar e, nell'attesa, credo sia il momento di narrare gli eventi che si sono svolti a Milwaukee Mile nel weekend del 31 agosto/ 1 settembre, con un double header come quindicesimo e sedicesimo evento stagionale. Questa era la line-up che ha preso parte alle due gare:

ANDRETTI: Colton Herta, Kyle Kirkwood, Marcus Ericsson
ARROW MCLAREN: Pato O'Ward, Nolan Siegel, Alexander Rossi
CARPENTER: Christian Rasmussen, Rinus Veekay
COYNE: Jack Harvey, Katherine Legge (pilota part time)
FOYT: Santino Ferrucci, Sting Ray Robb
GANASSI: Kyffin Simpson, Linus Lundqvist, Scott Dixon, Alex Palou, Marcus Armstrong
JUNCOS: Romain Grosjean, Conor Daly
MEYER SHANK: Felix Rosenqvist, David Malukas
PENSKE: Josef Newgarden, Scott McLaughlan, Will Power
RAHAL LETTERMAN: Graham Rahal, Pietro Fittipaldi, Christian Lundgaard

SATURDAY RACE - la gara è stata relativamente tranquilla, con il primo stint con protagonista e leader McLaughlin, seguito da vicino da Lundqvist il quale è riuscito ad appropriarsi della posizione superandolo in fase di doppiaggi. Un problema ai box l'ha comunque fatto precipitare indietro di diverse posizioni.
Nel successivo stint è stato O'Ward che è andato a prendersi la testa della gara ed è riuscito a mantenerla anche dopo la seconda e la terza sosta, andando a procacciarsi la vittoria. I giri di soste sono avvenuti in regime di green flag, in quanto il timing delle due entrate della safety car - la prima per un testacoda di Legge che si è comunque rimessa in strada, la seconda per un incidente Ericsson vs Newgarden - non era tale da generare soste in massa.
La gara è proseguita una ruota persa da Herta, una terza safety car e un quarto(?) giro di soste. Ferrucci ha occupato la seconda piazza per un certo tratto a gara inoltrata, ma si è visto sottrarre il podio da Power e da uno straordinario Daly risalito dalla 25^ piazza che ha regalato a Juncos il primo podio nella categoria.
TOP-TEN: O'Ward, Rossi, Daly, Ferrucci, Palou, Lundqvist, Rossi, McLaughlin, Lundgaard, Dixon.

SUNDAY RACE - la gara del championship leader Palou è iniziata malissimo, restando fermo nel giro di formazione. Sarebbe stato successivamente mandato in pista, finendo in appatenza per collezionare solo un'enormità di giri di distacco, ma in Indycar corrispondono a punti, specie in caso di elevato attention rate. E l'attrition rate è stato elevato.
Quando la gara ha potuto partire dopo un secondo giro dietro la safety car, un incidente al via ha messo fuori gioco il poleman Newgarden speronato da dietro da Lundqvist(?). McLaughlin era quindi leader, anche se è stato sopravanzato nel primo stint da Power, lo sfidante di Palou per il titolo, che è rimasto in testa anche dopo la prima sosta e poteva puntare seriamente alla leadership del campionato.
Dopo un testacoda di Robb senza grosse conseguenze se non la safety car, un giro di soste e Rahal a muro, nel restart Power è finito in testacoda da solo. Si trovava al momento sesto e, dopo essersi dovuto fermare ai box, era 14° e doppiato.
Intanto Herta e McLaughlin erano i principali candidati alla vittoria nella seconda parte della gara, con McLaughlin che si è ripreso la testa e l'ha mantenuta dopo ulteriori soste.
L'ultima è stata verso la fine, dopo un nuovo testacoda di Robb. Power non è rientrato ed è tornato a pieni giri, non andando tuttavia oltre la decima piazza, il tutto mentre Dixon si classificata secondo alle spalle del suo "omonimo".
TOP-TEN: McLaughlin, Dixon, Herta, Ferrucci, Ericsson, Rossi, Veekay, Kirkwood, Grosjean, Power.



martedì 17 maggio 2022

Indycar 2022: #5 Gran Premio di Indianapolis

Sabato sera è tornato a trovarci un grande classico del passato, la sovrapposizionehhhh tra l'Eurovision Song Contest e l'automobilismo, nella forma del Gran Premio di Indianapolis. Sono perfettamente consapevole del fatto che l'ESC (contest musicale che peraltro mi interessa relativamente poco) non abbia nulla a che vedere con l'automobilismo, ma non funziona così ovunque, perché in questi giorni ho letto una persona - immagino statunitense - che affermava di avere visto pochi minuti dell'Eurofestival e di essersi sorpresa che gli europei si lamentassero del comportamento dei vip americani ospiti ai gran premi quando poi in Europa si organizza un contest musicale più cringe del loro comportamento. Una simile osservazione lascia pensare che questa persona venga da uno di quegli alternate universe dove sommando due spiedini di gamberi e cinque carote vengono fuori sette fragole.

Mi auguro che a queste persone Will Power abbia riservato un saluto subito dopo avere ottenuto la pole - intendo il suo tipico "saluto". Il pilota di Penske ha ottenuto la pole accanto ad Alex Palou (Ganassi), seguito da Josef Newgarden (Penske), Conor Daly (Carpenter), Pato O'Ward (Arrow McLaren) e Felix Rosenqvist (Arrow McLaren) a completare le prime tre file. La gara è partita puntual-... la gara è partita dopo un rain delay e la partenza di Willpowahhhh non è stata particolarmente eccezionale. Al termine del primo giro c'era O'Ward al comando, seguito Palou, con Power solo in terza posizione, mentre anche Newgarden aveva perso alcune posizioni. Rosenqvist invece è risalito al terzo posto e poco dopo si è portato in seconda posizione alle spalle del compagno di squadra. Nel frattempo, di lì a poco, alcuni piloti hanno iniziato a recarsi ai box per passare dalle gomme da bagnato a quelle da asciutto.

Si è intravisto un mezzo contatto, mi è parso di capire tra Graham Rahal (Rahal) e Devlin De Francesco (Andretti), che tuttavia non ha generato conseguenze peggiori di un fugace testacoda. Nel frattempo anche i piloti di testa hanno iniziato a fermarsi ai box, con conseguente difficoltà nello stare dietro alle posizioni. Resta però un dato di fatto: Pato O'Ward si è ritrovato dietro Colton Herta (Andretti) e poi se l'è ritrovato davanti. Poi ecco il primo plot-twist vero e proprio: una vettura in testacoda, nello specifico quella di Palou! Non solo la prima safety car è entrata a causa di un pilota illustre, ma poco tempo dopo anche la seconda, stavolta è stato il caso di Newgarden. La terza, invece, è arrivata per la vettura incidentata di Rinus Veekay (Carpenter), il quale prima è finito sull'erba, poi nel rientrare in pista è stato colpito dalla vettura di De Francesco ed è finito in testacoda. Mentre accadeva tutto ciò, Herta era stabilmente in testa.

Herta, che prima era davanti alle Arrow McLaren di O'Ward e Rosenqvist, con Takuma Sato (Coyne) quarto davanti a Willpowahhhh, si è ritrovato dopo la sosta O'Ward attaccato agli scarichi, ma ha mantenuto la posizione. Nel frattempo il giro di pitstop andava avanti con piloti random che facevano i fighi stando brevemente in testa alla gara a caso: questo onore è toccato anche a Tatiana Calderon (Foyt), nello stesso momento in cui Dalton Kellett (Foyt) usciva di pista. In quei momenti, appena rientrato ai box, Scott Dixon (Ganassi) rimaneva senza benzina prima di raggiungere la propria piazzola. È entrata di nuovo la safety car, intanto stava iniziando a piovere e c'erano ancora dei piloti a caso davanti, Marcus Ericsson (Ganassi) era in prima posizione davanti a Kyle Kirkwood (Foyt), con Herta in terza posizione. Nel frattempo qualcuno iniziava a rientrare ai box per passare alle gomme da pioggia, tra cui Alexander Rossi (Andretti).

Subito dopo il restart, O'Ward ha tentato il sorpasso su Herta, ma gli è andata male. Anzi, malissimo, perché subito dopo si è toccato con il compagno di squadra Rosenqvist, uno dei due è finito in testacoda e poi si è girato nel senso giusto, gli altri piloti sono passati, ma non tutti, in quanto Sato ha tagliato per i prati, poi è stata messa di nuovo la safety car. Ericsson ha continuato a fare il figo in prima posizione, mentre Dixon che apparentemente era riuscito in qualche modo a proseguire, al restart ha cercato di superare per sdoppiarsi. Ericsson invece è stato superato da diverse vetture e ben presto si sono portate in top-5 dietro a Herta le vetture di Scott McLaughlin (Penske), Jack Harvey (Rahal), Romain Grosjean (Andretti) e Simon Pagenaud (Meyer Shank). Nel frattempo le cose andavano malissimo per Rossi, perché aveva smesso di piovere. Poi hanno iniziato ad andare male anche per Grosjean.

RoGro, che ultimamente è stato al centro di polemiche con vari piloti che sembrano avere criticato la sua guida, si è ritrovato a tu per tu con Harvey ed è finita male, soprattutto per lui che è finito in testacoda. Anche Harvey ha perso qualche posizione, ma roba da poco, con Pagenaud che è passato al terzo posto, probabilmente triggerando tutti i fanboy di Lando Norris (se non sapete di cosa sto parlando oppure non ricordate, siete persone molto fortunate). O'Ward nel frattempo stava risalendo di nuovo in zona top-5, mentre la gara proseguiva tranquillamente. O almeno, è proseguita tranquillamente fintanto che non è tornato a piovere, generando una situazione in stile "prima vittoria di Barrichello a Hockenheim": c'era infatti metà pista bagnata e metà pista asciutta. Al momento tutti hanno proseguito sulle slick.

O meglio, hanno proseguito tutti sempre che quello che ha fatto Jimmie Johnson (Ganassi), ovvero finire in testacoda e impantanarsi, possa essere valevole come "proseguire". È tornata a farci visita la safety car e nel frattempo nelle zone basse della top-ten c'erano anche dei V3KkYaCçY tipo Helio Castroneves. Il pilota del team Meyer Shank era in buona compagnia, come se fosse in contemplazione di un cantiere con il giornale sotto al braccio, c'era dietro di lui anche Juan Pablo Montoya, in questo weekend presente con una terza vettura del team Arrow McLaren in attesa di partecipare alla Indy 500 a fine mese. Nel frattempo era la finestra di pitstop della maggior parte dei piloti, che sono rientrati in pitlane e ne sono usciti sulle slick. Poi è venuto a piovere e tipo dopo un giro dietro la safety car sono tornati tutti ai box in branco.

Sembra ci sia stato un contatto ai box tra Rahal e Harvey, con quest'ultimo che è precipitato indietro di diverse posizioni e Rahal penalizzato per avere innescato l'incidente. O'Ward nel frattempo era in testa, ma è stato superato da Herta, con la gara che non è durata molto a lungo in condizioni di bandiera verde, perché McLaughlin è partito in testacoda. Nel successivo restart non è chiaro cosa sia successo esattamente, ma O'Ward è rientrato ai box - mi viene in dubbio avesse fatto una sosta in meno in precedenza e quella fosse la ragione per cui era in testa - con Pagenaud risalito in seconda posizione davanti a Power: i tre successivamente hanno terminato la gara proprio in quelle posizioni, procacciandosi il podio. Nel frattempo Daly e Montoya completavano la top-5, ma Ericsson ha iniziato a farsi largo nelle posizioni che contano, purtroppo senza Grosjean, rientrato ai box da poco.

Ericsson si è portato al quarto posto superando anche Daly, che comunque ha chiuso la gara quinto, mentre è andata peggio a Montoya, che a due giri dalla fine ha forato aprendo la strada al sesto posto di Rosenqvist e al settimo di Sato. Dietro di loro, due nostre conoscenze dei tempi della Formula 2, Callum Ilott (Juncos) e Christian Lundgaard (Rahal), mentre in qualche modo Dixon è riuscito a chiudere la gara al decimo posto, precedendo Rossi e nientemeno che David Malukas (Coyne) che sembra non avere fatto danni nel corso della gara. Seguivano Harvey, Castroneves, Calderon, Rahal, Grosjean, Palou, O'Ward, McLaughlin, De Francesco, Johnson, Veekay e Montoya, mentre risultano come ritirati Newgarden, Kirkwood e Kellett. Si è conclusa così la gara di Indianapolis Road Course, in attesa la prossima settimana delle qualifiche della Indy 500 e poi della gara stessa che si svolgerà il 29 maggio in sovrapposizionehhhh con il GP di Montecarlo.

martedì 1 giugno 2021

Indycar 2021: Indianapolis 500

Non so se avete presente quella sensazione che qualcosa di nefasto stia per accadere e che sia del tutto inevitabile. Insomma, quella sensazione che si prova quando leggendo la line-up dei piloti e dei team che tenteranno di qualificarsi per la Indy 500 vedete che ci sono più di 33 vetture e che, in un modo o nell'altro, per qualcuno finirà male. L'ultima volta in cui è andata a finire così è stata quella volta in cui le Carlin se ne sono tornate a casa in anticipo e ci sono tornate in compagnia del pilota sul quale si basava tutta la campagna pubblicitaria del campionato di Indycar. Correva l'anno 2019 e quell'ultimo istante in cui Kaiser e Alonso si contendevano l'accesso alla griglia è stato da brividi. Il 2019, comunque, appartiene ormai al passato, quindi preoccupiamoci piuttosto della line-up del 2021:

- Team Penske: Josef Newgarden, Scott McLaughlin, Will Power, Simon Pagenaud;
- Team Andretti: Colton Herta, Alexander Rossi, Ryan Hunter-Reay, James Hinchcliffe, Marco Andretti, Stefan Wilson;
- Team Ganassi: Marcus Ericsson, Scott Dixon, Alex Palou, Tony Kanaan;
- Team Carpenter: Ed Carpenter, Conor Daly, Rinus Veekay;
- Team Rahal: Graham Rahal, Takuma Sato, Santino Ferrucci;
- Team Arrow McLaren: Patricio O'Ward, Felix Rosenqvist, Juan Pablo Montoya;
- Team Coyne: Pietro Fittipaldi, Ed Jones;
- Team Carlin: Max Chilton;
- Team Foyt: Dalton Kellett, Sebastien Bourdais, J.R. Hildebrand, Charlie Kimball;
- Team Shank: Jack Harvey, Helio Castroneves;
- squadre one-off: Sage Karam con Dreyer & Reinbold, Simona De Silvestro con Paretta, R.C. Enerson con Top Gun.

QUALIFICHE - mentre si avvicinava il weekend del 22/23 maggio sembrava esserci un'unica certezza, ovvero che due teste dovevano cadere e che una di queste dovesse per forza di cose essere quella di Enerson, l'ultimo arrivato, a bordo di una vettura di un team nuovo arrivato. Anche nel suo rookie test ci sono stati degli intoppi, ha iniziato a girare dopo chiunque altro e ha girato più lento di chiunque altro nei giorni che ci avvicinavano al grande evento.
Tutto il resto era da definire e sabato sera il processo di definizione stava facendo anche qualche sorpresa di troppo. Mentre Dixon, Herta, Kanaan, Carpenter, Veekay, Castroneves, Palou, Hunter-Reay ed Ericsson si qualificavano per la top-9, dietro c'erano piloti che lottavano per stare tra i primi trenta, dato che sabato venivano assegnate con certezza le posizioni dalla decima alla trentesima della griglia.
Tra i piloti che non stavano dentro i primi trenta - e nessuno sembrava migliorarsi - c'era nientemeno che Power. Ho pensato che questo complicasse le cose, che sarebbe andato sicuramente in griglia e, di conseguenza, il giorno dopo ci sarebbero stati solo altri due posti disponibili. Ho quasi sperato che entrasse in griglia sbattendo giù Kellett, perché gli altri avessero più speranze. Invece no, Kellett si è appropriato della trentesima piazza e il giorno dopo insieme a Power si sarebbero giocati l'accesso alla griglia Kimball, De Silvestro, Karam ed Enerson.

BUMP DAY - domenica sera, verso l'ora di cena, stavo seguendo il live timing. La sessione durava un'ora e un quarto o un'ora e mezza, non ricordo. Il primo a scendere in pista è stato Karam. Poi è arrivato Power. Avrebbe potuto essere il più veloce, se non fosse andato a sbattere alla fine. Per avere a disposizione un secondo tentativo dopo la riparazione della vettura, quel tempo avrebbe dovuto essere cancellato, ma per il momento era in griglia, dopo non ci sarebbero state certezze. Gli altri si sono "accodati" quando sono scesi in pista: De Silvestro, Kimball, Enerson, con Simona ultima della griglia. Dopo tre quarti d'ora di nulla cosmico, Enerson e Kimball ci hanno riprovato, non riuscendoci.
Dopo avrebbe dovuto esserci la Fast 9, una sosta di Q3 della Indy 500, in cui i primi nove del giorno prima andavano a lottare per la pole, ma dopo quello che avevamo appena vissuto non è riuscita a prendermi. Ho guardato il risultato solo una volta che è terminata, senza seguire il livetiming con costanza, perché dopotutto partire primo o nono non cambia molto, partire in ultima fila o non partire affatto - triste destino di Kimball ed Enerson - cambia tutto. Il giorno dopo Kimball ha scritto su Twitter che avrebbe seguito la gara con sua figlia (il giorno della gara ha postato un video in cui era al circuito con la figlia) tifando per la De Silvestro e per il team Paretta. È in momenti come questi che ti chiedi perché il motorsport sappia essere così crudele.

GRIGLIA DI PARTENZA:
1^ fila: Dixon - Herta - Veekay
2^ fila: Carpenter - Kanaan - Palou
3^ fila: Hunter-Reay - Castroneves - Ericsson
4^ fila: Rossi - Jones - O'Ward
5^ fila: Fittipaldi - Rosenqvist - Sato
6^ fila: Hinchcliffe - McLaughlin - Rahal
7^ fila: Daly - Harvey - Newgarden
8^ fila: Hildebrand - Ferrucci - Montoya
9^ fila: Andretti - Pagenaud - Bourdais
10^ fila: Wilson - Chilton - Kellett
11^ fila: Karam - Power - De Silvestro

MEMORIAL SUNDAY - la gara si è svolta domenica 30 maggio, con la partenza alle 18.45 ora italiana dietro alla safety car guidata da Danica Patrick e account random che su Youtube la trasmettevano in streaming. L'ho seguita a tratti, avendo cenato con la nonna (quindi ben prima dell'orario a cui sono abituata), vedendomi vari pezzi. Poi quello che mi ero persa l'ho recuperato con il Follow Forward. Tutto ciò, comunque, immagino non vi interessi e che quello che vi importa sia sapere com'è andata la gara.
La gara è iniziata con i tre della prima fila che si succedevano, uno dopo l'altro, in prima posizione. Quello che l'ha tenuta più a lungo è stato Veekay, per tutta la durata del primo stint, a seguito del quale è rientrato ai box, così come altri. Alcuni non l'hanno fatto subito, con conseguenze diverse a seconda delle occasioni: di lì a poco, infatti, è entrata la safety car quando Wilson ha frenato rientrando ai box e gli è partito il posteriore della macchina.
Dixon, Kanaan e Rossi, che stavano tutti un top-ten o zone limitrove, hanno finito il carburante nel momento sbagliato, sono rientrati ai box quando la pitlane era chiusa e questo ha messo fine alle loro ambizioni di stare nelle zone alte della classifica. Frattanto al restart, arrivato dopo un po' di tempo, i primi quattro erano Herta, Veekay, Daly e Castroneves, con Daly che ha superato gli altri prendendo la testa della gara, dove sarebbe rimasto per due stint, quindi fino oltre metà gara.

LA RUOTA DI RAHAL - una differenziazione di strategia ha portato quest'ultimo a risalire nelle zone alte della classifica, a detta dei telecronisti uno dei favoriti per la vittoria. Il momento del suo pitstop è arrivato dopo gli altri ed è capitato un intoppo piuttosto importante, la posteriore sinistra non è stata ben fissata. Rahal era da poco tornato in pista quando l'ha persa ed è andato a schiantarsi a muro. È stato il secondo dei tre ritirati della giornata: la terza, verso fine gara, sarebbe stata la De Silvestro, dopo un incidente simile a quello di Wilson ma con meno devasto. Però non divaghiamo, stiamo parlando di Rahal. La sua ruota ha proseguito la propria corsa impazzita, lasciando i segni del proprio passaggio sulla vettura di Daly, protetto dal cupolino.
Il giro di pitstop ha sancito che Palou, Castroneves e O'Ward dovevano essere i piloti della top-3, mentre Veekay era quarto, seppure destinato a perdere un po' di terreno e di posizioni in un successivo giro di pitstop. Nel frattempo i primi tre si superavano a vicenda, con Palou e Castroneves che sembravano a questo punto i candidati principali alla vittoria, se non ci fossero stati ulteriori stravolgimenti. Gli stravolgimenti li aspettavano Rosenqvist e Sato, che sono andati a lungo nella speranza di cavarsela con una sosta in meno qualora ci fosse stata una safety car, che tuttavia non c'è stata.

HELIO x4 - mentre la gara si apprestava a finire, sono rimasti solo due piloti papabili per il passaggio sotto la bandiera a scacchi, Palou e Castroneves, che hanno continuato a superarsi, scambiandosi di posizione varie volte. Poi, a due giri dalla fine, il sorpasso decisivo, quello che ha portato Castroneves in testa alla gara, ancora inseguito da Palou, che per l'età che ha potrebbe essere suo figlio. Poi è iniziato l'ultimo giro, mentre si avvicinavano a vetture sul punto di essere doppiate, che forse avrebbero potuto essere schegge impazzite.
Non ci sono state schegge impazzite se non una vettura nero-fucsia guidata da un quarantaseienne a cui alcuni anni fa Penske ha detto "sei troppo vecchio per un volante full time, vai nell'IMSA". Nell'IMSA, dove l'anno scorso ha vinto quello che ironicamente è stato l'unico campionato della sua carriera, Castroneves ha visto la fine del suo rapporto pluriventennale con Penske ed è rientrato come part-time in Indycar. Indy è stata la sua prima comparsa stagionale, dove non è stato solo una comparsa e ha ottenuto la prima vittoria della storia del team Shank. Con quattro successi alla Indy 500 eguaglia il record di Foyt, Mears e Unser... non è roba da poco.
L'ultimo giro l'ho visto con il cuore in gola e il fiato sospeso, sperando in un happy ending. Non ci sono happy ending migliori di questo, qualunque cosa ne pensino Palou e gli altri piloti della top-ten, ovvero Pagenaud, O'Ward, Carpenter, Ferrucci, Karam, Veekay e quei due vecchiaccihhhh di Montoya e Kanaan. Hanno completato la gara nelle venti posizioni successive Ericsson, Newgarden, Daly, Sato, Hildebrand, Herta, Dixon, Harvey, Andretti, McLaughlin, Hinchcliffe, Hunter-Reay, Kellett, Chilton, Fittipaldi, Bourdais, Rosenqvist, Jones, Rossi e Power, mentre come già detto De Silvestro, Rahal e Wilson non hanno visto il traguardo.



domenica 19 luglio 2020

Indycar @ Iowa Speedway

Iowa Speedway, 17/18 luglio, peccato che Max Chilton non corra più sugli ovali e quindi non sia al volante. Al suo posto(?) in Carlin c'è Conor Daly che ottiene la pole, quindi immagino che il team tutto sommato sia soddisfatto dell'assenza di Chilton.
Due gare di 250 giri, Daly è in pole per la prima. La qualifica è stata una sola, con due tentativi, uno che va a comporre la prima griglia e uno che va a comporre la seconda.
Conor Daly (figlio di Derek Daly, noto alle cronache per essere uno dei due piloti che nella storia della Formula 1 non sono andati a podio nella stagione in cui il rispettivo compagno di squadra vinceva il mondiale) deve comunque vedersela con Josef Newgarden che gli si attacca agli scarichie lo passa al 14° giro.

Nel frattempo, dopo oltre metà gara Simon Pagenaud, il best friend forever onorario di Lando Norris, partito ultimo è risalito fino alla prima posizione, salvo poi doversi fermare ai box...
Willpowahhhh però si è andato a schiantare e una ruota vagava per le strade di Iowa Corn. Ingresso della safety car... e Pagenaud si è fermato ai box in regime di safety car, il che gli ha permesso di recuperare nei confronti di chi si era già fermato.
I telecronisti nel frattempo spiegavano che la ruota vagante era la ragione per cui serve l'aeroscreen. Anche per altre: al restart Colton Herta è decollato sulla vettura di Rinus Askew e, grazie al cupolino, quest'ultimo ha ancora la testa attaccata al collo. Le nuove barriere sembrano avere contribuito alla non decapitazione di Herta, al contempo.

Patricio O'Ward a quel punto era in testa, ma "Sàimon" si è preso la testa della gara con una settantina di giri ancora da disputare. Nella parte finale di tali ha dovuto vedersela con Scott Dixon, che non sembrava molto intenzionato a lasciarlo andare via così come se niente fosse.
Simon Pagenaud, Scott Dixon, Oliver Askwe a podio, poi a seguire Pato O'Ward, Josef Newgarden, Alexander Rossi, Jack Harvey, Conor Daly, Marcus Ericsson e Takuma Sato a completare la top-ten.
Nelle interviste post-gara è stato ricordato a Pagenaud che il giorno dopo sarebbe partito di nuovo dall'ultima posizione dato che si era qualificato ultimo anche per la seconda gara.

L'indomani il "drivers start your engines" è stato pronunciato da Helio Castroneves, che sembrava piuttosto eccitato nonostante il diciottesimo posto ottenuto dal suo best friend forever Tony Kanaan il giorno precedente al suo ritorno.
La gara ha visto Josef Newgarden in testa e una situazione tranquilla almeno finché a metà gara Ed Carpentahhhh non è finito a muro. Dietro di lui c'è stato O'Ward per gran parte del tempo finché non ha avuto un problema a un pitstop perdendo parecchio terreno e uscendone doppiato, ciò ha messo fine definitivamente ai suoi sogni di gloria.

In seguito c'è stato un incidente di Ryan Hunter-Reay, dopo il quale Daly si trovava in terza posizione dietro a Newgarden e a Power, ma secondo quanto da lui affermato tramite Twitter era su una strategia diversa, che non ha funzionato.
Ciò che in un modo o nell'altro ha funzionato è stata la risalita  di "Saimon" che anche nella gara di sabato, seppure non tanto come quella di venerdì, ha ottenuto un risultato di alto livello partendo ultimo.
Top-ten: Josef Newgarden, Will Power, Graham Rahal, Simon Pagenaud, Scott Dixon, Oliver Askew, Jack Harvey, Alexander Rossi, Marcus Ericsson e nientemeno che Marco Andretti. Il best friend forever di Castroneves purtroppo per lui è arrivato solo undicesimo, ma si tratta comunque di un miglioramento rispetto a alla prima gara.

lunedì 13 luglio 2020

Indycar 2020 @ Road America

In questo fine settimana si è svolto un double header a Road America, con le gare che, per confonderci un po' le idee, si sono svolte a orari diversi, una sabato sera (per noi) l'altra domenica nel tardo pomeriggio (per noi). Uscivamo dalle prime due gare della stagione vinte da Scott Dixon e si parlava, ovviamente, delle garehhhh noiosehhhh per l'assenzahhhh dei duellihhhh e dei sorpassihhhh e delle Ferrari che si rendono protagoniste di duellihhhh e di sorpassihhhh passando l'una al di sopra dell'altra. Ah, no, quella è un'altra gara di cui parleremo quando sarà il momento, adesso non è il caso di anticipare i tempi, anche perché dobbiamo iniziare a parlare di quello che è successo sabato.

Il campione in carica Josef Newgarden ha deciso di salvarci dal destino di una terza vittoria di Dixon in tre gare conquistando la pole position per la gara di sabato, davanti a nientemeno che Jack Harvey, che con la sua vettura fucsiahhhh ultimamente sta dando conferma che il Vanz ha ragione quando urla "fucsiahhhh".
Nei paraggi c'erano anche Ryan Hunter-Reay, Graham Rahal e Will Power, proprio come sarebbe accaduto alla domenica, solo, con un outcome diverso. Però non vi anticipo niente della domenica... vi basti sapere che al sabato sono rimasti tutti in pista senza nessun particolare problema, mentre il giorno dopo non avrebbero avuto la stessa fortuna.

A un certo punto una nostra vecchia conoscenza, tale Santino Ferrucci, noto al mondo per ragioni non propriamente positive, risaliva in zona podio e ci rimaneva anche quando i vari pitstop stravolgevano un po' la situazione e quando più avanti Jack Harvey andava per prati.
Willpowahhhh si è preso la testa della gara davanti a Dixon... e niente, tempo un altro pitstop e poi sarebbe stato Dixon a portarsi in testa.
Top-ten: Scott Dixon, Will Power, Alex Palou, RHR, Colton Herta, Santino Ferrucci, Graham Rahal, Patricio O'Ward, Takuma Sato e nientemeno che il Pollo Gigante Marcus Ericsson. Spero che RoGro fosse al corrente di questa notizia e che si sia emozionato. Era comunque destinato a emozionarsi ancora di più nella giornata di domenica, per fortuna non durante il gran premio.

Nella seconda parte di gara del sabato sera sono entrate alcune safety car, una delle quali per Conor Daly fermo dopo essere stato speronato da un'altra vettura. Pare che questa vettura fosse quella di O'Ward, che poi ha ottenuto la pole nella gara di domenica ed era visto come colui che avrebbe potuto impedire la quarta vittoria su quattro di Scott Dixon, altresì noto per gli americani come Iceman. Altri piloti non hanno avuto questa possibilità: Willpowahhhh, RHR e Rahal sono stati coinvolti tutti in un incidente. Pare che Paul Tracy abbia dato la colpa a RHR in telecronaca e che sia stato smentito 1) su Twitter dal fratello di Justin Wilson, 2) dai commissari che hanno penalizzato Power.

O'Ward si stava involando verso la sua prima vittoria in carriera, ma era su gomme decisamente più consumate di tutti i piloti che aveva dietro, fossero essi a pieni giri oppure doppiati. In quello scenario, a due giri dalla fine, è intervenuta la legge del karma e ha perso terreno mentre Daly si stava sdoppiando. Ciò è bastato per far sì che il pilota che si trovava secondo al momento tagliasse il traguardo in testa. Quel pilota, a grande sorpresa, non era Dixon. Però guidava anche lui una vettura del team Ganassi.
Top-ten: Felix Rosenqvist, Patricio O'Ward, Alexander Rossi, Marcus Ericsson, Colton Herta, Santino Ferrucci, Alex Palou, Takuma Sato, Josef Newgarden, Charlie Kimball.
Adesso si torna in pista a fine settimana, con Iowa Speedway sempre double header il 17 e il 18 luglio.


martedì 3 settembre 2019

Indycar 2019: Commento al Gran Premio di Portland - 1 Settembre

Mentre scrivo il commento al gran premio è la sera del 2 Settembre ed è il ventinovesimo compleanno di Marcus Ericsson: tanti auguri e goditi il tuo ultimo anno da giovane, perché tra un anno sarai un vecchio bollito.
Qualcuno si chiederà come mai abbia iniziato questo commento parlando di Ericsson, insinuando che non sia esattamente il pilota più importante sulla griglia di partenza del campionato di Indycar. Ovviamente l'importanza è relativa, ma sono d'accordo: Ericsson non è al volante di una Caterham, quindi non può essere considerato importante, in Indycar. Tuttavia è stato co-protagonista dell'evento pur non essendo a Portland, per cui vedrò di parlare nel momento opportuno del ruolo che i telecronisti brasiliani gli hanno riservato in modo random nonostante la sua assenza.
Prima, però, veniamo al dato di fatto: il birthday boy non era presente a Portland per una ragione precisa e cristallina. Più o meno giovedì c'erano dei dubbi sul fatto che Raikkonen potesse prendere parte al GP del Belgio, per via di uno strappo muscolare, che per sua ammissione si è procurato dedicandosi alla pericolosissima attività di fare sport "invece di bere birra". Quindi Ericsson è stato impacchettato e inviato con urgenza a Spa Francorchamps, dove ha scoperto che Raikkonen era perfettamente in grado di guidare e che il suo ruolo era quello di stare lì a rigirarsi i pollici.
Mentre Ericsson si rigirava i pollici e andava a caccia di polli giganti in Belgio, la Schmidt correva ai ripari mettendo al volante un pilota a caso, nello specifico Conor Daly, che tra un team e l'altro sta collezionando più partecipazioni negli ultimi mesi di quelle degli ultimi due o tre anni.

Si è anche qualificato bene, come dimostra la seguente griglia di partenza:
1^ fila: Herta - Power
2^ fila: Dixon - Harvey
3^ fila: Rosenqvist - Hunter-Reay
4^ fila: Rossi - Hinchcliffe
5^ fila: Daly - Pigot
6^ fila: Veach - Bourdais
7^ fila: Newgarden - Ferrucci
8^ fila: Rahal - Andretti
9^ fila: Sato - Pagenaud
10^ fila: Kanaan - Chilton
11^ fila: Leist - Kimball
12^ fila: Jones forever alone

Penso di potere affermare che certe posizioni non mi sorprendono per niente e tra quelle metterei quella di Kanaan, quella di Chilton e anche quella di Leist.
Come ho già detto Daly ha sorpreso in positivo, non facendo sentire la mancanza del Pollo Gigante, ma i telecronisti do Brasil sembravano pensarla diversamente. Infatti quella che si prospettava come una gara lunga, composta da ben 105 giri, è iniziata con una gran serie di sportellate.
Mentre davanti Baby Herta procedeva imperterrito in prima posizione, precedendo il duo dei detersivi Dixon e Power, nele retrovie c'era un botto che provocava l'ingresso della safety car, innescato da Grammo Reale che in seguito è stato al centro di insulti random via social, provenienti in gran parte da pubblico non americano, infastidito dal fatto che i telecronisti USA, a quanto pare, non abbiano criticato Grammo Reale tanto quanto il Grande Samurai la volta scorsa.
Il Grande Samurai non si sa bene come si sia ritrovato coinvolto, ma dopo un po' veniva segnalato come doppiato di due giri, mentre le vetture incidentate in grande stile erano, oltre a quella di Grammo Reale, quella di Veach, quella di Hinchcliffe e quella del povero Daly che aveva atto a malapena in tempo a salire in macchina prima di essere coinvolto in un incidente.
I telecronisti hanno riconosciuto bene la sua vettura. Solo che insistevano a chiamarlo "Marcus Ericsson"...
...
...
...
...Pollo Gigante: "Ora, qualcuno mi deve dare una spiegazione. Perché l'hobby di gran parte della popolazione mondiale, in particolare di Grosjean e dei telecronisti brasiliani, è quello di mettermi in mezzo a degli incidenti nei quali non sono coinvolto? Sono in Belgio. Dal Belgio, non posso crashare in America."
RoGro: "Però potresti crashare contro la mia macchina."
Pollo Gigante: "Infatti è strano che tu sia riuscito a finire la gara senza problemi, oggi."
RoGro: "Illuminati confirmed."

La safety car è stata in pista per qualcosa come una decina di giri e c'era gente in giro per il web che si lamentava sui social del fatto che non fosse una gara di Formula 1, quindi la SC non avrebbe dovuto stare in pista così tanto. Dunque, riaggiorniamo le nostre convinzioni: Formula 1 = serie in cui la safety car entra molto più spesso che in Indycar. Dopo questa deliziosa perla di saggezza non ci resta altro da fare che andare avanti a seguire la gara di Jack Harvey e della sua vettura rosa.
RHR: "Sei Tatiana Calderon?"
Harvey: "Chi?"
RHR: "Una colombiana."
Harvey: "Come Montoya."
Kanaan: "AAAAAAAWWWWWWWWWW!"
RHR: "Vin Diesel, calma i tuoi bollenti spiriti, altrimenti sarò costretto a speronare Harvey per protesta."
Harvey: "Nooooohhhhh, perché? Non ho fatto niente di male."
RHR: "Però non sei la Calderon."
Harvey: "Se fossi la Calderon, in questo momento starei andando in giro a braccetto con qualcuno che arriva sempre ultimo tipo Leist, altresì noto come 'o Matheus'..."
Anche RHR è stato protagonista di critiche pesanti via social, sempre da parte della gang "i telecronisti non criticano RHR tanto quanto hanno criticato Sato l'altra volta".
Credo che il problema segnalato da quella fetta di fan esista, ma che il modo per risolverlo non sia prendersela così tanto con i piloti su Twitter, specie alla luce del fatto che RHR ha anche ammesso con un tweet di essere responsabile di quanto accaduto con Harvey.
Parlando d'altro, la top-ten era Herta, Dixon, Power, NSVR, Rosenbitch.
Sonniferetti era sesto al momento ed è rimasto in top-ten per un po', anche dopo avere perso la posizione. Poi, come gli si addice, è sprofondato nel nulla cosmico.

La gara di Baby Herta è proseguita senza intoppi fino al 37° giro, poi le cose hanno iniziato ad andare decisamente male, per gli standard a cui eravamo abituati fino a quel momento.
Dixon l'ha superato.
Anche Willpowahhhh l'ha superato.
Per i telecronisti brasiliani, la pronuncia di "Will" è "Wiu".
Con la pronuncia di Willpowahhhh mi stava per sfuggire il fatto che anche Alex NSVR ha superato Baby Herta.
Baby Herta: "Qualcun altro si vuole aggiungere?"
Rosenbitch: "Certo, non sto aspettando altro."
Baby Herta: "Nobody loves me."
Al 40° giro o giù di lì ci sono stati i pitstop, il primo a rientrare è stato proprio il bambino, che adesso che ci penso si sentirà solo dato che O'Ward l'ha abbandonato a se stesso emigrando in Giappone.
Baby Herta: "Sì, sono disperato. ç_______ç Gli ho ricordato che sposandomi potrebbe procacciarsi la cittadinanza americana, ma non ha voluto sentire ragioni. L'ultima volta in cui l'ho chiamato mi ha sbattuto il telefono in faccia fingendo di scambiarmi per un operatore di telemarketing. Le sue ultime parole sono state: 'la mia bolletta della Telecom non è troppo alta, dato che non ho un telefono fisso'. Trovo che tutto ciò sia terribile."
NSVR: "Taci, bimbo. Non vedi che mi ha superato Rosenbitch di strategia?"
Baby Herta: "Sì, ma non me ne frega un ca**o."
NSVR: "Cosa sono questi termini? Vai subito a lavarti la bocca con il detersivo."
Baby Herta: "Prevedo che tra poco il Detersivo avrà problemi tecnici."
Infatti circa a metà gara Dixon è rientrato ai box e ne è uscito qualcosa come dieci minuti più tardi, e non è la prima volta che gli capita di recente.
I suoi problemi sono stati per gran parte della gara l'ultimo colpo di scena, con tutto invariato anche dopo il secondo pitstop, con Willpowahhhh, Rosenbitch, NSVR e Baby Herta ancora i primi quattro. Nuovogiardino è risalito nel frattempo in quinta posizione dopo essere stato tra gli ultimi al via.
Al 96° giro Ferrucci è rimasto fermo in modo random, con ingresso ulteriore della safety car, fino al restart a quattro giri dalla fine. È stato tutto piuttosto tranquillo e Rosenbitch anche stavolta ha vinto la prossima volta. La prossima volta, a proposito, sarà la gara conclusiva della stagione, con Newgarden, Rossi e Pagenaud a giocarsi il titolo. Fino a quel giorno Kanaan stirerà gli indumenti di Leist.

RISULTATO: 1. Will Power (Penske), 2. Felix Rosenqvist (Ganassi), 3. Alexander Rossi (Andretti), 4. Colton Herta (Harding), 5. Josef Newgarden (Penske), 6. Spencer Pigot (Carpenter), 7. Simon Pagenaud (Penske), 8. Matheus Leist (Foyt), 9. Sebastien Bourdais (Coyne), 10. Charlie Kimball (Carlin), 11. Max Chilton (Carlin), 12. Tony Kanaan (Foyt), 13. Marco Andretti (Andretti/Herta), 14. Ed Jones (Carpenter), 15. Takuma Sato (Rahal), 16. Scott Dixon (Ganassi), 17. Santino Ferrucci (Coyne), 18. Ryan Hunter-Reay (Andretti), 19. Jack Harvey (Shank), 20. James Hinchcliffe (Schmidt), 21. Zach Veach (Andretti), 22. Conor Daly (Schmidt), 23. Graham Rahal (Rahal).

domenica 26 agosto 2018

Commento alla Gateway 500

We've got the powahhhhhh!

Carissimi lettori, è arrivato il momento di commentare quello che è successo questo weekend (sabato 25 agosto / notte tra sabato e domenica in Italia) a Gateway, ma prima di arrivarci credo che sia doveroso fermarci per un istante a riflettere sul perché sentite la mancanza di qualcosa, ma non riuscite a comprendere che cosa.
Ve lo spiego io che cosa vi manca: un recap di quello che è successo nel mese di Agosto nel campionato di NASCAR.
Dal momento che gli eventi che mi accingo a narrare sono avvenuti prima di Gateway, in quanto nel weekend del 25/26 Agosto non era in programma nessuna gara della Sprint Cup, direi di iniziare dall'update di quanto è successo di recente.
Torniamo indietro a quello che succedeva il 5 Agosto, quel giorno a Watkins Glen, uno dei due non-ovali della Sprint Cup, quando si è svolta una gara denominata "Go Bowling at the Glen".
In gara sono accaduti due eventi completamente sorprendenti. Uno dei due è che la gara è durata appena due ore, tredici minuti e quarantaquattro secondi, come riportato da Wikipedia. Il secondo è che al termine di quelle due ore, tredici minuti e quarantaquattro secondi il Nick Heidfeld della NASCAR, Chase Elliott, ha tagliato il traguardo in prima posizione, andando finalmente a conquistare la prima vittoria lungamente inseguita. Truex, Kyle Busch, Suarez e Jones hanno chiuso la gara nelle prime cinque posizioni, tuttavia a volte accadono cose più pittoresche fuori dalle piste che dentro. Brian France, il CEO della NASCAR, quel giorno stesso è infatti stato arrestato per guida in stato di ebbrezza e possesso di droga. Dopo essere stato rilasciato, si è dimesso dal proprio ruolo.
Sette giorni dopo, il 12 Agosto, è stata la volta della "Pure Michigan 400"... anzi, no, quest'anno si chiamava "Consumers Energy 400". Durata poco meno di tre ore, la gara è terminata con la vittoria di Kevin Harvick, davanti al sosia di Kvyat Keselowski, a KyBusch, A.Dillon e Blaney. Come spesso vuole la tradizione, il primo ritirato è stato Corey Lajoie, altresì noto come Corey Jamais Une Joie. Curiosamente questo pilota è nato il 25 Settembre 1991, lo stesso giorno di Alexander Rossi.
Il 18 Agosto, infine, a Bristol si è svolta una gara al nome decisamente più altisonante di quelli precedenti, tale "Bass Pro Shops NRA Night Race". A vincerla è stato Kurt Busch, con a seguire Larson, Elliot, Logano e Jones a completare la top-5.

Nel frattempo c'è una notizia che unisce almeno in parte Indycar e NASCAR: si tratta di Conor Daly, che in questo weekend ha debuttato nella NASCAR Xfinity... ma ha perso il proprio sponsor, tale Lily's Diabete.
La ragione alla base di tutto ciò è la seguente: un certo Bob Lamey, telecronista ultrasettantenne di football americano, avrebbe riportato in TV, a Indianapolis, qualcuno avrebbe utilizzato un insulto razzista negli anni '80. Quel qualcuno è risultato, da rumour vari, essere Derek Daly che non ha né esattamente confermato né esattamente smentito tutto ciò, in quanto in un comunicato ufficiale ha riferito che, nel 1983, subito dopo essersi trasferito negli States, ha utilizzato un'espressione dialettale che in Irlanda era di uso comune, ma che negli States aveva una connotazione offensiva, cosa di cui non era informato al momento in cui l'ha utilizzata.
Dunque, Conor Daly, pilota nato nel 1991, ha perso il proprio sponsor per un gossip a proposito di un insulto razzista utilizzato da suo padre otto anni prima della sua nascita.
Il popolo di Twitter si è al 99% indignato per il comportamento dello sponsor che, se non avesse rilasciato dichiarazioni ufficiali in proposito, sarebbe probabilmente stato ignorato. C'è stato anche, però, qualche simpaticone che ha osservato che è giusto che Conor Daly perda lo sponsor, in quanto gli insulti razzisti sono intollerabili. Qualora questo simpaticone abbia tra i quindici e i diciotto anni, mi piacerebbe combinargli un fidanzamento con qualche tumblrera anti-Verstappino che dava a Verstappino la colpa di ciò che combina suo padre nella vita privata.

Passiamo adesso alla Indycar a Gateway, dove a causa di un rain delay non è stata disputata la sessione di qualifiche, ma è stata allungata la sessione di prove libere.
Per qualche motivo che va oltre la mia comprensione, a causa dell'annullamento delle qualifiche la griglia di partenza non è stata stilata sulla base dei risultati delle prove libere, ma sulla classifica piloti, quindi Dixon, Rossi, Power... eccetera, eccetera, eccetera.
La prima parte di gara è stata molto tranquilla, se si esclude che Bourdeeeeeyyyyy l'ha iniziata andando a sbattere e facendo entrare la safety car. Come potrete tranquillamente immaginare non ero per ninete soddisfatta di tutto ciò, ma non si può avere tutto dalla vita, non mi restava altro da fare che sperare nel Piccolo Chilli.
Il Piccolo Chilli, ovviamente, in pista non c'era davvero, ma il suo nome veniva scritto tra le ultime posizioni per abbellire la grafica.

In testa c'era il Detersivo al Kiwi, seguito da Willpowahhhh, Newgarden e Alex Non Sono Valentino Rossi, posizioni che sono rimaste invariate fintanto che NSVR non è riuscito a superare il campione in carica per andare a prendersi la terza posizione, poco prima del giro di pitstop.
Con i pitstop non è successo niente di particolare, mentre in seguito, dopo un'altra sosta, Willpowahhhh è scivolato in quarta posizione dietro a Dixon, NSVR e Pgenaud.
Willpowahhhhh ha superato "Saimon" e ha continuato a risalire, tanto che al 150esimo giro, si trovava in testa dopo avere superato Dixon.
Una ventina di giri più tardi è entrata la safety car: RHR procedeva lentamente ed è rimasto fermo sul circuito.
Willpowahhhh è rimasto in testa davanti al Detersivo e a NSVR dopo i pitstop effettuati in regime di safety car, mentre l'ultimo giro di soste è avvenuto quando mancavano una ventina di giri o meno al termine.
Subito dopo la sosta, Willpowahhhh era in testa mentre NSVR si è ritrovato secondo davanti al Detersivo, che lo inseguiva nei giri finali, senza riuscire a superarlo...
...
...
...
...NSVR: "Quindi ti ho recuperato qualche posizione in classifica, anche se ti atteggi a complottaro spagnolo! Rossi rules!!!11!!11!!"
Il Detersivo: "A proposito di kompl8, questo weekend c'è la SoVrApPoSiZiOn3 con il motomondiale a Silverstone, quindi che cosa ci fai ancora qua?"
NSVR: "Tanto il motomondiale verrà cancellato dopo un interminabile rain delay, perché diversamente dal Qatar, in Gran Bretagna non ci sono le Monday Races."
Willpowahhhhh: "Ma intanto mi guardate il cu*o quindi I've got the powahhhhh!"

RISULTATO: 1. Will Power (Penske), 2. Alexander Rossi (Andretti), 3. Scott Dixon (Ganassi), 4. Simon Pagenaud (Penske), 5. Zach Veach (Andretti), 6. Spencer Pigot (Carpenter), 7. Josef Newgarden (Penske), 8. Ed Jones (Ganassi), 9. Takuma Sato (Rahal), 10. Graham Rahal (Rahal), 11. Pietro Fittipaldi (Coyne), 12. Ed Carpenter (Carpenter), 13. Tony Kanaan (Foyt), 14. Marco Andretti (Andretti/Herta), 15. James Hinchcliffe (Schmidt), 16. Matheus Leist (Foyt), 17. Max Chilton (Carlin), 18. Gabby Chaves (Harding), 19. Charlie Kimball (Carlin), 20. Ryan Hunter-Reay (Andretti), 21. Sebastien Bourdais (Coyne).

PS. Domenica mattina c'è stato un update sulle condizioni di Robert Wickens: è stato comunicato che attualmente respira autonomamente e che ha incontrato e parlato con i suoi familiari.

lunedì 1 maggio 2017

Commento al GP di Phoenix 2017 (Indycar #4)

Notte tra il 29 e il 30 Aprile 2017, sera del 29 Aprile negli States: DRIVERS. START. YOUR. ENGINES.
Trovare la gara, disputata sull'ovale di Phoenix, per vederla il giorno dopo è stata un'impresa eroica, l'hanno caricata sul Tubo soltanto domenica sera e, pur di vedermela, non spargete troppo la voce in giro ma ho disertato gran parte della NASCAR, di cui ho visto solo gli ultimi 80/90 giri. Ho tenuto comunque incrociate le dita per tutto il tempo in cui ne sono stata lontana, nella speranza che almeno per una volta Danica potesse battere Ricky nella loro solita sfida: ultimamente le sta toccando di stirare troppo spesso.
Volevo evitare spoiler, ma nel frattempo ho scoperto già di prima mattina (sì, insomma, alle dieci e mezza o alle undici di mattina, per intenderci) chi aveva vinto, trovando uno spoilerone su Twitter, mentre nel pomeriggio ho scoperto che un certo pilota che ultimamente si era messo un po' tranquillo aveva approfittato dell'occasione per crashare. E' giapponese e in passato guidava la BAR e la Super Aguri... e, per intenderci, mi riferisco a quello che ha crashato e non al vincitore. Il vincitore è francese e purtroppo non è quello con gli occhiali.
Dopo avere spoilerato il risultato già in apertura, almeno la parte del risultato di cui ho appreso prima di vedere la gara "in differita", forse è meglio che io mi concentri sulla griglia di partenza di questo evento, che era la seguente:

1^ fila: 1. Power, 2. Castroneves
2^ fila: 3. Newgarden, 4. Hildebrand
3^ fila: 5. Kanaan, 6. Pagenaud
4^ fila: 7. Dixon, 8. Aleshin
5^ fila: 9. Andretti, 10. Bourdais
6^ fila: 11. Hunter-Reay, 12. Hinchcliffe
7^ fila: 13. Kimball, 14. Chilton
8^ fila: 15. Jones, 16. Rossi
9^ fila: 17. Sato, 18. Rahal
10^ fila: 19. Daly, 20. Muñoz
11^ fila: 21. Carpenter

Primo pensiero: H3lio secondo!!!11!!!111! speriamo che vinca... ah, già, ha vinto sAImon. :-/
Secondo pensiero: OMG, è tornato Hildy dopo l'infortunio! *-* E nell'immagine che mostrano mentre scorre la griglia di partenza la sua acconciatura mi ricorda i giorni bui in cui Trulli portava i capelli lunghi.
Terzo pensiero: oh, c'è scritto il nome di Sonniferetti, che in realtà non esiste, per abbellire la quinta fila.
Quarto pensiero: noooooohhhhh, Daly terzultimo, dopo che ha risposto a una mia domanda nel Q&A dell'altro giorno speravo che potesse partire tra i primi.
Quinto pensiero: la mia domanda era quale fosse il suo pronostico per la top-3 di Phoenix e lui ha risposto Newgarden, Hunter-Reay e Carpenter. Quest'ultimo non parte nella migliore posizione per arrivare in alto... ma dopotutto sugli ovali può succedere di tutto e, in realtà, in Indycar anche non solo sugli ovali, quindi chissà, magari spaccherà il coolonso a tutti!!!11!!!

Poi la gara è iniziata.
Aleshin si è girato di lato ed è andato a verniciare il muro.
Vari piloti random si sono improvvisati pittori e hanno verniciato tutto quello che c'era nei paraggi.
I piloti in questione erano: Sonniferetti e la cosa era tollerabile, Grammo Reale e la cosa era ancora tollerabile, Sebby Bourdeeeeeyyyyy e la cosa iniziava a urtarmi i nervi e, ciliegina sulla torta, il Piccolo Chilli, il che mi ha lasciata sconsolata, specie alla luce del fatto che almeno nelle qualifiche aveva vinto il suo duello tra ex-Marussia con Alexander Non Sono Valentino Rossi.
Durante le interviste mi sono accorta che, per l'età che ha, è parecchio stempiato, anche se nasconde la stempuatura con un'acconciatura in stile Barrichello.
Il Piccolo Chilli: "Perché devi parlare dei miei capelli?"
L'Autrice(C): "Non ne ho idea, in effetti... comunque se la stempiatura è la ragione per cui non hai più quell'acconciatura in stile istrice che avevi in passato, tutto sommato sono felice che tu stia perdendo i capelli come un Felipe Nasr qualsiasi."
L'Altro Felipe: "E io cosa c'entro?"
L'Autrice(C): "Niente, quindi tornatene da dove sei venuto e lasciami commentare la gara."
L'Altro Felipe: "Nobody loves me. Nemmeno Sonyericson avrà più memoria delle nostre epiche battaglie dell'anno scorso."
Sonyericson: "Sì che mi ricordo, mi hai lasciato dei segni sulle fiancate e tuo padre ti ha fatto la predica per questo."
L'Altro Felipe: "Ormai ci sono abituato. Adesso non faccio altro che sentire lamentele, da parte sua, fin da quando ho perso il volante. Mi manca la Saubahhhhh! E' brutto essere a piedi. Vorrei avere ancora un sedile sotto al fondoschiena."
Sonyericson: "Non lamentarti! La Saubahhhhh ha appena firmato un contratto con la Honda per il prossimo anno! Se rimango qui, proverò l'ebbrezza di avere un sedile sotto al fondoschiena e di essere a piedi nello stesso momento!"
L'Autrice(C): "Basta! Andatevene! Questo è un commento a una gara di Indycar."

Torniamo a concentrarci sulla gara di Indycar: è entrata la safety car ed è rimasta per una ventina di giri e, per i fanboy della Formula 1 che eventualmente mi stessero leggendo, ci tengo a specificare che un giro durava all'incirca quaranta secondi.
Nel frattempo...
L'Autrice: "OH MY HOLY OWL! C'è in prima posizione il pilota con i capelli più perfetti del motorsport, adornati con piume fucsia nel clima di carnevale brasiliano perenne! H3lio for the win!!111!!!11!!!!1!!"
Pur sapendo che H3lio non avrebbe vinto, mi sono goduta la scena nel vederlo in prima posizione per un po', per l'occasione davanti a Nuovogiardino, Willpowahhhh e nientemeno che Hildy che era ancora lì e nessuno lo schiodava da lì e, nonostante i capelli in stile Trulli, la sua monoposto non presentava i problemi che presentava la Toyota nei giorni di gloria di Trulli.
Hildy, tuttavia, non era destinato a rimanere al quarto posto a lungo, perché sAImon l'ha raggiunto e superato nel corso del primo stint di gara.
Hildy: "Aiutohhhhh! C'è un pazzo scatenato che mi minaccia con una baguette al retrogusto d'ascella!"
sAImon: "Ciò è falso, non c'è nessun retrogusto d'ascella, dato che ho l'abitudine di lavarmi. In genere, quando sono sotto la doccia, sogno a occhi aperti che possa materializzarsi all'improvviso H3lio accanto a me! Così Willpowahhhh si pentirà di avermi lasciato per tornare insieme a Sebby!"
L'Autrice(C): "Oh my Grosjiiii crash, perché ci sono tutti questi retroscena slash anche nei commento alla Indycar, di recente? Tanto nessuno si portà mai àMàR3!!!11!!! tanto quanto i Vettelton."
Leo 2.0: "Sogna, sogna... Il Gangster Rapper ama solo me! E soprattutto i miei capelli sono molto più perfetti di quelli di H3lio."
H3lio: "Non sfidarmi, bambolotto. Io sono molto più figo di te. E soprattutto non ho l'abitudine di strusciarmi contro dei tamarri, ma soltanto contro dei F1G0N1 B3££1X1M1 come il sosia di Vin Diesel! <3 AAAAAWWWWW! Inoltre i tuoi capelli non raggiungeranno la perfezione dei miei nemmeno tra un milione di anni. Ritirati!"
Leo 2.0: "Mi sono già ritirato un bel po' di tempo fa e, siccome non ho altro da fare che fare il fanboy, rompo le scatole ai piloti che sono ancora in attività. In che posizione è in questo momento Bo77as? B077as my love!!111!!!"
H3lio: "Questa è una gara di Indycar, quindi non c'è nessun barile finlandese con la testa grossa, il collo grosso, le spalle grosse... e sicuramente ha anche qualcos'altro di grosso."
Leo 2.0: "AAAAWWWWW! <3 <3 <3 Spero che qualcuno abbia un paio di occhiali con cui vedere al di sotto dei vestiti da prestarmi. Jensinho, tu per caso ne hai un paio?"
Jensinho: "Lasciami in pace, non vedi che sto cazzeggiando e che sto ignorando i whattsap che mi sta mandando Ferniiii per lamentarsi del fatto che il motore della sua monoposto fa pena e che progetta di ritirarsi ancora prima della partenza domani?"
Leo 2.0: "E ti pare il momento di cazzeggiare così come se niente fosse?"
Jensinho: "Certo che sì. Lo farò anche al GP di Montecarlo. Tanto al GP di Montecarlo ci vado solo perché voglio convincere il Gangster Rapper a tornare definitivamente insieme a me."
Leo 2.0: "Sì, ti pregohhhh! Facciamo un threesome! è quello che desidero da sempre."
H3lio: "Anch'io desidero fare un threesome con il sosia di Vin Diesel e con Juan Tombino, ma non per questo è l'argomento portante di questo commento."
Il sosia di Vin Diesel: "TUNZ TUNZ TUNZ!!!11!!!11!! Juan Tombino! il mese di maggio è alle porte e presto tornerà a possederci selvaggiamente e a prenderci a morsi dopo averci scambiato per degli hamburger!"
H3lio: "E tu chi sei? Un hamburger?"
Il sosia di Vin Diesel: "No, sono il tuo amichetto d'infanzia."
H3lio: "Impossibile, il mio amichetto d'infanzia non esiste già da tempo ed è come Sonniferetti, il suo nome viene scritto nella grafica per abbellirla."
Jensinho: "Ha delle somiglianze molto inquietante con me."
...
...
...
...Okay, andiamo avanti, perché ci stiamo perdendo in chiacchiere. Intorno al 70/80esimo giro tutti sono rientrati per il primo giro di pitstop e H3lio ha perso definitivamente la leadership. Era secondo dietro a Willpowahhhh in quel momento, ma Hildy se la passava peggio, in quei frangenti: era solo sesto, davanti a lui c'erano anche Saimon, Nuovogiardino e Hinchy.

Mentre qualche giro prima Alexander Non Sono Valentino Rossi aveva sfiorato un muretto danneggiando la vettura, al 136° il Grande Samurai ha pensato bene di fare le cose in grande stile. In realtà, per i suoi standard, non è stato neanche troppo un grande stile, ma è stato sufficiente per ritirarsi seduta stante e per far entrare la safety car.
Saimon era già rientrato ai box.
Gli altri piloti di testa erano nella pitlane in quel momento.
Saimon ne è stato decisamente avvantaggiato, ritrovandosi con un'ampia leadership per via dei vari doppiati che stavano in mezzo a lui e a chi lo seguiva.
Il telecronista: "Lì in mezzo c'è anche il sosia di Vin Diesel, che è doppiato."
H3lio: "Vin Diesel! *-* Aaaawwww."
Il sosia di Vin Diesel: "E tu dove sei? Mi sembri anonimo tanto quanto me, in questo momento."
H3lio: "Naaaaahhhhh, non vedi che sono terzo?"
Il sosia di Vin Diesel: "A volte si può essere terzi anche nell'anonimato... infatti quel bollito finlandese di cui mi sfugge il nome che indossa una tuta rossa probabilmente domani arriverà terzo, rimanendo a dormire per tutta la gara."
H3lio: "Parla piano! Non vorrai svegliare il faraone Tutankimi III dal suo sonno eterno!"
Iceman: "Bwoah, non sto dormendo, mi sono qualificato in prima fila like a boss e domani, dopo che il Gangster Rapper avrà superato me e il mio amato Sebby in partenza, me ne starò terzo a fischiettare davanti a B077as."
Il Gangster Rapper: "Va bene tutto, ma sei sicuro di avere visto bene chi c'è dietro di te?"
Iceman: "Sì, ci sei tu, Val77i. A proposito, oggi ti trovo meno pallido del solito e hai un'aria da furbetto che mi spaventa. Inoltre tieni il cellulare nel taschino della tuta e hai un paio di orecchie da coniglio sul casco. Sei sicuro di stare bene?"
Il Gangster Rapper: "No, Leo 2.0 mi sta facendo il malocchio perché gli ho detto che preferisco Sebby a lui, quindi la mia vettura si rifiuta di essere performante come quella del mio compagno di squadra. Tu, invece, stai bene?"
Iceman: "No, ma starò molto meglio non appena mi sarò appropriato di una preziosissima bottiglia di champagne. TUNZ TUNZ TUNZ!!111!!!1111!!"
H3lio: "Okay, abbiamo già capito che in Formula 1 ci sono solo dei pazzi scatenati. Perché non diamo di nuovo la linea all'Autrice?"
L'Autrice(C): "Ecco, esatto, buona idea... Aspetta un attimo, che faccio mente locale. Dove siamo?"
...
...
...ah, già, eravamo al crash del Grande Samurai Taku e alla successiva safety car. Non ne sono entrate altre fino alla fine e il giro successivo di pitstop non ha messo in discussione neanche da lontano la leadership di sAIon. Alla fine della gara anche Willpowahhhh era ancora secondo, mentre terzo *STANDING OVATION* c'era nientemeno che Hildy!
Non solo il pronostico di Daly non si è avverato, ma sia Hunter-Reay sia Nuovogiardino hanno entrambi verniciato il muretto a 30 giri dal termine e Hunter-Reay è stato immediatamente costretto al ritiro. Quello a cui è andata meglio è stato Carpenter.
Spero che i tre non sappiano di quel pronostico. Ad ogni modo Daly si è ritirato quando di giri ne mancavano almeno una settantina, quindi avrà avuto tutto il tempo per scappare a gambe levate!

RISULTATO:
1. Simon Pagenaud - Penske 1:46:24.947  
2. Will Power - Penske +9.102  
3. J.R. Hildebrand - Carpenter +9.341  +0.239
4. H3lio Castroneves - Penske +16.586  +7.245
5. Scott Dixon - Ganassi +1 Lap  
6. Tony Kanaan - Ganassi +1 Lap  
7. Ed Carpenter - Carpenter +2 Laps  
8. Charlie Kimball - Ganassi +2 Laps  
9. Josef Newgarden - Penske +2 Laps  
10. Carlos Munoz - Foyt +3 Laps  
11. Ed Jones - Coyne +3 Laps  
12. James Hinchcliffe - Schmidt +4 Laps    
13. Ryan Hunter-Reay - Andretti +30 Laps  
14. Conor Daly - Foyt +70 Laps  
15. Alexander Rossi - Andretti/Herta +109 Laps  
16. Takuma Sato - Andretti +115 Laps  
17. Mikhael Aleshin - Schmidt +250 Laps  
18. Marco Andretti - Andretti +250 Laps  
19. Sebastien Bourdais - Coyne +250 Laps  
20. Max Chilton - Ganassi +250 Laps  
21. Graham Rahal - Rahal +250 Laps

PS. A Richmond ha vinto Logano, davanti a Keselowski, Hamlin, Stenhouse, Harvick, McMurray, Newman, KuBusch, Almirola, Truex. Direi che Danica deve stirare anche questa settimana... e oh my Dani-Smile, Ricky quarto! O.O Questi sono gli eventi che non ti aspetti...

sabato 29 aprile 2017

Q&A con Conor Daly

L'anno scorso, una volta, mentre era in aereo, Marco Andretti scrisse su Twitter che intendeva fare un Q&A e rispondere alle domande degli utenti su twitter.
Inutile dire che provai a fargli una domanda e che non mi prese minimamente in considerazione.
Giovedì sera, quando Conor Daly ha deciso di fare lo stesso, ci ho riprovato... e stavolta mi è andata decisamente meglio.
La domanda che gli ho fatto non è stata niente di che, gli ho solo chiesto un pronostico sui primi tre classificati a Phoenix e, a quanto pare, secondo lui i primi tre classificati saranno Josef Newgarden, Ryan Hunter-Reay e Ed Carpenter.
Solo il tempo ci dirà se Conor Daly è un gufo o un indovino...  ad ogni modo, se a quel terzetto le cose dovessero andare male, spero che non leggano mai il suo tweet!

Curiosità: nello scorso GP di Barber, è stata mostrata un'immagine di Conor Daly insieme a Ferniiii al GP dell'Indy-gate.

sabato 2 luglio 2016

Indycar 2016: #9(?) Road America

Miei cari lettori, ne sono consapevole: la cosa non è da me, ma è già sabato pomeriggio quando finalmente mi appresto a salutarvi cordialmente, dato che ci stiamo avviando verso il recap di quanto accaduto quasi una settimana fa a Elkarth Lake AKA Road America; gara breve e indolore, di una cinquantina di giri, durata in totale meno di due ore.

Andiamo con ordine e ricapitoliamo, perché nel corso del tempo ci siamo persi un po' di cose.
Eravamo rimasti, per esempio, a Hinchy incavolato nero con Carletto Muñoz colpevole, a suo dire, di averlo messo fuori gioco al via della gara di Detroit, poi ci siamo ritrovati con Hinchy che dopo avere visto un replay realizzava che in realtà Carletto non c'entrava nulla e che era stato a sua volta coinvolto nel big mess alla partenza.
Poi c'è stato un tentativo di disputare la Texas Firestone, tentativo con cui la pioggia non sembrava particolarmente d'accordo. Sono stati disputati alcuni giri e la gara riprenderà tra due mesi. Nel frattempo Nuovogiardino aveva avuto modo di fracassarsi un po' di ossa... ma non al punto tale da rimanersene a casa dopo due settimane. Infatti ce lo siamo ritrovati in pista a Road America. *inchino*

Procediamo con ordine, ancora una volta, e andiamo con la griglia di partenza:
1^ fila: Power - Dixon
2^ fila: Kanaan - Pagenaud
3^ fila: Castroneves - Rahal
4^ fila: Chilton - Hunter-Reay
5^ fila: Daly - Muñoz
6^ fila: Kimball - Bourdais
7^ fila: Aleshin - Montoya
8^ fila: Sato - Rossi
9^ fila: Pigot - Hawskworth
10^ fila: Chaves - Newgarden
11^ fila: Andretti - Hinchcliffe

Procediamo ancora con un commento breve e indolore a quanto accaduto: per fortuna la gara non è stata molto movimentata dai colpi di scena, quindi realizzare un commento breve non sarà particolarmente difficile.

Partiamo da Powaaaaaaahhhhh. E' partito primo, accanto al suo collega Detersivo. Ha chiuso primo, mentre il suo collega detersivo non ha finito la gara e, anzi, si è ritirato abbastanza in fretta.
Conclusioni: tra l'ammorbidente e il detersivo (sì, perché Powaaahhhh è un ammorbidente onorario) a uscire vincitore dallo scontro è stato abbondantemente l'ammorbidente. Meriterebbe di ricevere un bacio del vincitore da quella che si chiama Dasha come il Dash... Tanto Dasha ci aveva già fatto l'abitudine a baciare piloti che hanno l'hobby di perdere il titolo all'ultimo gran premio stagionale...

Procediamo con Sebbiiii e Aleshinnnn che in realtà non hanno fatto niente di che, se non che Sebbiiii ha avuto qualche problema già nella prima fase della gara e si è ritrovato doppiato.
Aleshiiiinnnn non ha fatto nulla di eccezionale, tranne partire abbastanza vicino a Sebbiiii. Speravo che ci fosse qualche scintilla tra di loro, ma non si può avere tutto dalla vita.

Nello scontro tra Marussia Boyssss del passato (a proposito, sono la sola che sente la mancanza di Rodolfo Gonzalez?) Chilliiii era uscito indubbiamente vincitore nelle qualifiche.
Poi a metà gara l'ho visto che veniva mosso a spinta... non so che cosa gli sia accaduto esattamente, se non che è in qualche modo riuscito a ripartire, ma che ha concluso la gara nelle retrovie.

Il clou è stato quando Dalyyyy, figlio onorario di Juanpablinho e Paul Tracy, a 11 giri dal termine si è ritirato per un incidente dovuto alla probabile rottura di una sospensione, anche se per qualche ragione Dalyyyy si è ritrovato a imprecare contro Hunter-Reay.
E' entrata la safety car, per l'unica volta nel corso della gara.
Quando la safety car si è levata di torno, abbiamo vissuto qualche momento di spicco.
Per esempio Pagy era secondo al momento del restart, ma la sua baguette non ha potuto nulla nei confronti di chi lo stava asfaltando.
Vin Diesel è quello che era più portato per l'asfaltatura ed è andato a finire negli scarichi di Powahhhh. Il problema è che le gare non si vincono arrivando negli scarichi di qualcun altro.
Il top del top, però, è stato il duello tra Nuovogiardino e Juanpablinho. Per avere una spalla fratturata e una mano altrettanto fratturata, Nuovogiardino ha dato il meglio di sé. Poi sì, va bene, è arrivato al traguardo dietro a Juanpablinho, ma non possiamo pretendere che Juanpablinho non asfalti come un tombino uno in quelle condizioni.

Conclusione finale: un certo pilota è arrivato 12°, ma io sarei pronta ad affermare che in pista non ci fosse e che il suo nome abbia lo scopo di abbellire la grafica... *rolleyes*

RISULTATO: 1. Will Power (Penske), 2. Tony Kanaan (Ganassi), 3. Graham Rahal (Rahal), 4. Ryan Hunter-Reay (Andretti), 5. Helio Castroneves (Penske), 6. Charlie Kimball (Ganassi), 7. Juan Pablo Montoya (Penske), 8. Josef Newgarden (Carpenter), 9. Spencer Pigot (Rahal), 10. Carlos Muñoz (Andretti), 11. Jack Hawskworth (Foyt), 12. Marco Andretti (Andretti), 13. Simon Pagenaud (Penske), 14. James Hinchcliffe (Schmidt), 15. Alexander Rossi (Andretti), 16. Mikhail Aleshin (Schmidt), 17. Takuma Sato (Foyt), 18. Sebastien Bourdais (KV), 19. Gabby Chaves (Coyne), 20. Max Chilton (Ganassi), 21. Conor Daly (Coyne), 22. Scott Dixon (Ganassi).

mercoledì 15 giugno 2016

Indycar-chaos

Nel corso del weekend si è pseudo-svolta la Firestone 600 in Texas, dove dico pseudo-svolta perché la gara è stata rimandata da un giorno all'altro per forti temporali e il giorno successivo è stata di nuovo interrotta per forti temporali.

Evento saltato alle cronache è però un brutto incidente che ha coinvolto Conor Daly e Josef Newgarden, nel quale quest'ultimo è rimasto infortunato. Per fortuna si tratta soltanto di qualche frattura, nulla che abbia conseguenze permanenti.

Relativamente alla gara, riprenderà il 27 Agosto... e per "riprenderà il 27 Agosto", si intende che si ripartirà dal 72° giro, quello che si stava svolgendo quando è stata esposta la bandiera rossa.
Sì, lo so, è un caos, ma il fatto che una gara di Indycar sia valida solo quando è stato completato almeno il 50% della percorrenza ha questa conseguenza.

domenica 5 giugno 2016

Indycar 2016: #7 Detroit I (04/06/2016)

Il modo migliore per iniziare questo commento è spendendo una buona parola per la Indycar, perché quando non puoi vedere la diretta troverai sempre un video dove vederla su Youtube in tempi brevi.
In realtà le gare vengono pubblicate anche sul profilo ufficiale della Indycar, ma siccome vengono editate per togliere tutte le pubblicità lì si tratta di aspettare almeno un paio di giorni. Nelle versioni pubblicate dagli utenti random invece no, magari la gara c'è alle 21.30/22.00 del sabato sera e la domenica mattina alle dieci o alle undici la gara è già presente.

Non avendo visto la gara in diretta non saprei dire se sia iniziata alle 21.37, alle 21.47, alle 21.57 o a che ora esattamente, ma non soffermiamoci su queste sottigliezze e concentriamoci sui dati di maggiore spessore: questo è il weekend di Detroit e a Detroit funziona che ci sono due gare, ciascuna preceduta dalla propria qualifica... Quindi in gara 2 non c'è come griglia di partenza l'ordine d'arrivo della gara precedente, non ci sono griglie di partenza invertite o quant'altro. Poi sì, in passato in occasione di doppie gare è capitato che in Indycar scegliessero anche procedure quantomeno discutibili per delineare la griglia di partenza di gara 2, ma quella era un'epoca passata che fortunatamente è stata dimenticata.
La versione che ho trovato della gara era con telecronaca spagnola (probabilmente latino-americana), che è iniziata con tanto di elogio al team Penske e con osservazioni sul fatto che fossero i favoriti.
Effettivamente, guardando la griglia di partenza, lo si poteva anche pensare, dato che era la seguente:

1^ fila: 1. Pagenaud - Penske, 2. Castroneves - Penske
2^ fila: 3. Montoya - Penske, 4. Hinchcliffe - Schmidt
3^ fila: 5. Muñoz - Andretti, 6. Dixon - Ganassi
4^ fila: 7. Kanaan - Ganassi, 8. Kimball - Ganassi
5^ fila: 9. Power - Penske, 10. Rahal - Rahal
6^ fila: 11. Sato - Foyt, 12. Aleshin - Schmidt
7^ fila: 13. Bourdais - KVSH, 14. Newgarden - Carpenter
8^ fila: 15. Hunter-Reay - Andretti, 16. Daly - Coyne
9^ fila: 17. Rossi - Andretti, 18. Chilton - Ganassi
10^ fila: 19. Andretti - Andretti, 20. Chaves - Coyne
11^ fila: 21. Pigot - Rahal, 22. Hawskworth - Foyt

La gara prevedeva settanta giri ed è iniziata con uno sventolamento di baguette e di piume: con Sàimon (orroreehhhhhh! ma questo lo sa che lo chiamano tutti sAImon? e, se sì, perché non è ancora intervenuto decapitandoli ad uno ad uno con la baguette) e H3lio quasi affiancati. "Lado a lado, mano a mano" ha detto il telecronista, che tradotto dovrebbe significare più o meno "fianco a fianco, mano nella mano". Ora, non so nemmeno se sAImon e H3lio sarebbero felici di stare mano nella mano, ma qualche dubbio in proposito ce l'ho; forse è comunque il caso di soprassedere.
Le posizioni si sono consolidate abbastanza in fretta, con Sàimon che manteneva la leadership e con H3lio che, con molta calma, seguiva stando a debita distanza. Terzo c'era quel tipo alto e longilineo, biondo con gli occhi azzurri e con l'aria da principessa che ama saltare sui tombini...
...
...
...
...oh, wait, wait, wait, questo l'abitudine di saltare sui tombini ce l'ha, però non ha l'aria da principessa, non è biondo con gli occhi azzurri, non è alto, ma soprattutto non è longilineo (NB. prima che qualcuno mi accusi di essere una "body shamer", la corporatura di Montoya non mi causa nessun problema e anzi, sono molto soddisfatta per lui che il fatto di non essere esattamente uno scheletro non gli abbia impedito di avere una brillante carriera, ma essere in evidente sovrappeso è abbastanza raro tra i piloti).

Sàimon e H3lio stavano indisturbati in prima e seconda posizione mentre, già dopo pochi giri, indietro varie vetture iniziavano a rientrare ai box... e in realtà neanche tanto indietro: Juantombino è rientrato già al 10° gro e in quel momento il Piccolo Chilliiii si è sacrificato per una giusta causa, quella di ottenere due secondi di popolarità andando a stamparsi contro a un muro.
A difesa del Piccolo Chilliiii va detto che è molto plausibile che avesse già rotto qualcosa, al momento in cui ha perso il controllo della macchina. In realtà, comunque, a nessuno importava niente né di dare addosso al Piccolo Chilliiii né di difenderlo da accuse infamanti, in quanto la priorità era un'altra, ma di questo ne parleremo tra un po'.
Quello che conta è che oggi, quando finalmente ho visto la gara e sono successivamente entrata su Twitter, che prima avevo evitato come la peste per evitare spoiler, ho trovato gente che parlava (anche se velatamente) di Indycar sul mio dashboard. L'argomento portante era proprio il Piccolo Chilliiii e l'argomento di conversazione era: è mai finito contro un muro in gara quando era in Formula 1? Dopo varie elucubrazioni sono arrivati a una risposta: sì, a Monza nel 2014, per intenderci, quella volta che saltò su un cordolo, confermandosi un piccolo juanpablito dei poveri (se non sapete di quale momento della carriera in F1 del Piccolo Chilliiii io stia parlando, credo che sia abbastanza normale perché, tra i pochi incidenti che ha avuto Chilliiii in gara, quello è stato l'unico veramente anonimo, ben diverso dall'impresa eroica in cui scaraventò Pastorone contro le barriere, seminò il panico e proseguì indisturbato senza eccessivi danni alla vettura).
Torniamo a noi. La cosa più pittoresca dell'incidente di Chilliiii è stato che la grafica, per qualche momento, ha segnalato l'ingresso della safety car come "redflag" e io ero lì con un'espressione da what the f*ck.
La cosa più importante, invece, è che sia Sàimon sia H3lio non erano rientrati ai box e farlo in presenza della safety car avrebbe significato ritrovarsi nelle retrovie. Quindi sono rimasti fuori, esattamente come Carletto Muñiz.

Occupiamoci del restart! Powaahhhhhh! Powaaahhhhh! Powahhhhh! Juanpablito ha visto subito una sagoma che lo affiancava e lo superava facendogli una pernacchia, ma non ha avuto il tempo di capire di che cosa si trattasse. Evidentemente Powaaaahhhh in quel momento era troppo concentrato sull'andare a prendere anche Carletto Muñiz per perdere tempo ad alzare il dito per farsi riconoscere.
In effetti per Powaaaaahhhh è un po' come una carta di identità. Probabilmente ogniqualvolta deve entrare laddove è richiesto esibire un documento gli basta alzare il dito per essere universalmente riconosciuto (sì, lo so, le mie osservazioni non sono di buon gusto, un po' come quelle che il fratello commediante di Powahhhh fa di solito a proposito di Bourdais).
Dunque, dunque, ricapitoliamo un po': Sàimon era primo davanti a H3lio e al terzo posto è risalito Powaaaahhhhh. Non mi è chiaro se quest'ultimo abbia superato anche H3lio, ciò che mi è chiaro è che il primo pit-stop di chi non ne aveva ancora fatti (AKA Sàimon, H3lio e Carletto) è avvenuto soltanto pochi giri prima di Powaaahhhhh. Juanpablito, che evidentemente si era fermato dopo rispetto a Powaaaaahhhh, ha proseguito invece di più e in seguito abbiamo visto anche un accenno di duello tra i due. Speravo in qualche sportellata, ma evidentemente questi due in pista vanno più d'accordo di quanto potrebbe sembrare: niente sportellate.
Più o meno al 40° giro, mentre l'argomento clou era l'arrivo della pioggia, Hinchcliffe ha fatto la danza della pioggia nel bel mezzo della pista e per l'esattezza andando a finire contro un muro. Il risultato è stato un secondo ingresso della safety car, oltre che un plot-twist: alcuni piloti, tra cui Juanpablito, non sono rientrati ai box in branco, diversamente da tutti gli altri.
Poi c'è stato un altro plot-twist: Powahhhh è stato abbandonato per strada dalla sua monoposto, l'abbiamo visto fermo in una via di fuga durante il periodo della SC.
Tornando a noi non si erano fermati: Juanpablito, Grammo Reale, il detersivo (già protagonista nelle fasi iniziali di un pit-stop poco riuscito), Sebbiiii, Dalyyyy e Chavessss, anche se quest'ultimo deve essere rientrato ai box dopo il restart, perché è uscito di scena e ho letto il suo nome nelle retrovie.

Da ciò che dicevano i telecronisti, sembrava che la gara dovesse decidersi a una quindicina di giri dal finale, al momento dei pitstop di Juanpablito e del Detersivo, che nel frattempo era risalito in seconda posizione.
Juanpablito è uscito dietro a Sàimon.
Il Detersivo è uscito dietro a Sàimon, ma davanti a Juanpablito...
...
...
...
...poi ha iniziato a rallentare: bye bye Detersivo.
Pochi giri più tardi, quando ne mancavano una decina al finale, Juanpablito ha superato prima Sàimon e poi H3lio, portandosi in terza posizione.
Il plot-twist che non avevo tenuto in considerazione, però, era che i due che stavano là davanti non avevevano la benché minima intenzione di fare un'altra sosta, essendosi presumibilmente fermati poco prima dell'ultimo ingresso della safety-car.
Secondo c'era Dalyyyy.
Primo c'era l'unico intramontabile Sebbiiii, il pilota che porta gli occhiali sotto al casco. #EpicWin.
...Dove per "epic win" si intende che Sebbiiii è rimasto in testa fino alla fine, conquistando una vittoria che, viste le premesse iniziali, tutto sommato qualcosa di pittoresco ce l'ha avuto.
Sebbiiii: "In c*lo a Powaaaahhhhh!!!111!!!111!!"
Powahhhh: "Nobody loves me."
Sebbiiii: "Ma soprattutto in c*lo al bambinetto russo che cerca di rovinare la mia esistenza!!!11!!111!!11!! incurante del fatto che io abbia vinto quattro titoli e 30+ gare!!!11!!111!!!11!!"
Voce fuori campo: "Non sei credibile. In una simile affermazione dovresti metterci almeno una ventina di 'f*ck'."
NDA: stavo per scriverlo come "f-word" invece di "f*ck", ma mi sembrava ridicolo (e mi sembra ridicolo anche quando scrivo in inglese) per cui ho lasciato perdere.
Effettivament, in ogni caso, Sebbiiii non è credibile: il Vettel della Indycar è Powaaaahhhh, dopotutto hanno le stesse usanze, l'unica differenza è che alzano un dito diverso.

RISULTATO
1. Sebastien Bourdais - KVSH 1:40:51.683
Il momento che preferisco delle vittorie di Sebbiiii è che lo inquadrano mentre si toglie gli occhiali per togliersi il casco e poi si rimette gli occhiali. Ha il suo perché.
2. Conor Daly - Coyne +2.040
Ogni tanto capita che faccia il figo tra le prime posizioni. Sono felice che stavolta sia riuscito a fare il figo anche negli ultimi giri.
3. Juan Pablo Montoya - Penske +5.706
Il grigio ingrassa.
4. Graham Rahal - Rahal +7.479
Non ho fatto molto caso a lui, se non quando è rimasto in pista mentre tutti andavano ai box in branco.
5. Helio Castroneves - Penske +40.013
All'incirca, deve essere risalito in top-5 al momento del ritiro del Detersivo.
6. Carlos Muñoz - Andretti +40.759
Dopo l'ultimo pit-stop ho fatto poco caso a lui.
7. Ryan Hunter-Reay - Andretti +42.299
Questo non l'ho notato praticamente mai.
8. Charlie Kimball - Ganassi +44.469
Idem.
9. Tony Kanaan - Ganassi +45.583
Idem^2.
10. Alexander Rossi - Andretti +48.296
Storiella del giorno: secondo i telecronisti ispanici (mi rendo conto che questo termine potrebbe significare qualcosa di diverso per i murricani, ma non facciamoci caso), dopo il suo successo alla Cinquecento Miglia di Indianapolis, vista la sua crescente popolarità, spesso si è sentito rivolgere le seguenti domande, "tu e Valentino Rossi siete parenti?", la cui risposta è stata no, e "sei italiano?", la cui risposta credo che sia stata ugualmente no (anche se effettivamente non so quale sia il significato che negli States danno al termine "italiano", che potrebbe anche coincidere con "ho un lontanissimo antenato emigrato dall'Italia duecento anni fa e, siccome fingere di appartenere a una minoranza etnica mi rende meno problematic, mi spaccio per italiano, cosa confermata dal fatto che il mio piatto preferito sia la pineapple pizza", cosa che però vedrei meglio come comportamento in stile Tumblr più che da gente seria).
11. Takuma Sato - Foyt +51.106
Stavolta non si è minimamente avvicinato ai casini.
12. Gabby Chaves - Coyne +51.325
Non sono poi così sicura che abbia effettuato un tardivo pitstop. Esiste la possibilità che si sia perso per strada da solo dopo il restart.
13. Simon Pagenaud - Penske +52.531
Ha perso posizioni alla fine e per un attimo non ci ho capito un tubo, perché i telecronisti hanno pensato bene di mettersi a parlare di Montoya in concomitanza e credevo che fosse Montoya a perdere posizioni.
14. Josef Newgarden - Carpenter +1:06.235
Ecco un altro a cui non ho fatto molto caso.
15. Mikhail Aleshin - Schmidt +1:14.142
Male, anzi, malissimo, il duello Bourdais vs Aleshin viene stravinto da Bourdais. Ora per parcondicio voglio una vittoria di Aleshinnnn in gara 2! *-*
16. Marco Andretti - Andretti +1 Lap
Error 404, not found.
17. Spencer Pigot - Rahal +1 Lap
Non mi sono accorta nemmeno di lui, in realtà, ma mi pare meno preoccupante di quello precedente, che puntualmente non noto da molto tempo.
18. James Hinchcliffe - Schmidt +5 Laps
Bel balletto.
19. Scott Dixon - Ganassi +14 Laps
E' stata una giornata sfortunata per il detersivo.
20. Will Power - Penske +26 Laps
Anche per l'altro detersivo. Per caso a Detroit sono degli zozzoni che non lavano mai la biancheria?
21. Max Chilton - Ganassi +62 Laps
Povero Piccolo Chilliiii... stavolta non ha nemmeno avuto tempo di studiare percorsi alternativi tagliando le chicane. T.T
22. Jack Hawksworth - Foyt +70 Laps
Credo che non sia proprio partito. Per quel poco che l'ho visto, l'ho visto fermo ai box mentre tutti gli altri stavano partendo. Il fatto che abbia 70 giri di ritardo dal vincitore è una prova lampante!

domenica 15 maggio 2016

Indycar 2016: #5 Indianapolis Road (14/05/2016)

Ritorna la Indycar! *festeggia*
Non solo: ritorna con il "Grand Prix of Indianapolis", che da un paio d'anni è il preludio alla gara più intrigante, affascinante e importante al mondo.
Giusto come preludio ci sono alcune novità di un certo livello, tipo la presenza di un maggior numero di piloti (venticinque in totale, tra cui alcuni soggetti di cui era più che opportuno sentire la mancanza) e anche un certo team Pirtek mai sentito nominare prima d'ora (con al volante Matthew Brabham, figlio di Geoff Brabham e nipote di Jack Brabham).

La gara, sul circuito stradale (si definisce così?) prevede 82 giri e la griglia di partenza è la seguente:
1^ fila: 1. Pagenaud - Penske, 2. Kimball - Ganassi
2^ fila: 3. Hinchcliffe - Schmidt - 4. Hawskworth - Foyt
3^ fila: 5. Kanaan - Ganassi, 6. Montoya - Penske
4^ fila: 7. Dixon - Ganassi, 8. Bourdais - KV
5^ fila: 9. Aleshin - Schmidt, 10. Power - Penske
6^ fila: 11. Chilton - Ganassi, 12. Rossi - Andretti
7^ fila: 13. Castroneves - Penske, 14. Brabham - Pirtek
8^ fila: 15. Hunter-Reay - Andretti, 16. Hildebrand - Carpenter
9^ fila: 17. Muñoz - Andretti, 18. Pigot - Rahal
10^ fila: 19. Andretti - Andretti, 20. Sato - Foyt
11^ fila: 21. Tagliani - Foyt, 22. Daly - Coyne
12^ fila: 23. Chaves - Coyne, 24. Rahal - Rahal
13^ fila: forever alone 15. Newgarden - Carpenter

Si parte, si parte, si parteeeeehhhhh... e va tutto bene, almeno fino al momento in cui, due secondi contati più tardi, qualcuno balla la conga.
Si tratta di Kanaan e di Bourdais, il che mi lascia un po' spiazzata: Sebbiiii partiva poco lontano dal suo amico Aleshin, se c'era un contatto, mi aspettavo che fosse tra di loro! ...le strane aspettative dell'Autrice(C)!
Sebbiiii si sbraccia e gesticola, solleva la visiera del casco e si vedono gli occhiali, intanto entra la safety car, le vetture devono essere rimosse... e mentre per il sosia di Vin Diesel il ritiro è immediato, Sebbiiii ci delizierà ancora della propria presenza.
Pagenaud, secondo classificato nelle prime due gare stagionali e vincitore delle altre due (giusto per ricordare che in Indycar i risultati sono mooooooolto variegati e lo sono sempre), nel frattempo agita la sua baguette in prima posizione, seguito da Hinch, Kimby, Hawshwshwshwshwhshw e dal badboy colombiano, badboy colombiano che lo supererà al restart portandosi in quarta posizione e iniziando la sua scalata verso il successo (ahahahahahah, come no!), mentre poi Hawskwswskwskw viene superato anche dal detersivo e di lì a poco destinato al dimenticatoio.
Momenti di un certo livello: Alexander Non Sono Valentino Rossi sembra destinato a vincere il duello intestino tra ex piloti della Marussia con il Piccolo Chilliiii, ma non solo: sembra anche destinato a farsi notare nel momento in cui ha a che fare con Will Powaaaaaahhhhhh!
Lo supera e quest'ultimo, senza essere minimamente sfiorato dalla vettura di NSVR, mette le ruote sull'erba e finisce in testacoda. Se solo NSVR non avesse sempre mantenuto la propria traiettoria, sarebbe stata una manovra epica tipo il trollsorpasso di Maldonado sul Piccolo Ves l'anno scorso.

Poi si arriva al primo pitstop: al 22° giro rientra il leader, mentre Kimby rientra poco dopo e...
...
...
...
...
Kimby: "Yaaaayyyyy! nessuno avrebbe scommesso un centesimo su di me e ora avverto l'aura della prima posizione!"
Pagy: "L'aura della mia baguette su per il cu*o non la senti?"
Kimby effettivamente sente l'aura della baguette di Pagy in un luogo in cui preferirebbe non sentirla e non gli resta altro da fare che arrendersi all'evidenza: Pagy è destinato alla prima posizione.
A questo punto ci terrei a fare un po' di precisazioni:
1) in realtà Hawskwskwskwskws nel dimenticatoio ci cade adesso, perdendo varie posizioni a causa di un problema al pitstop;
2) il badboy colombiano mi sembra che abbia tagliato la linea bianca all'uscita dai box e per tale ragione dovrebbe essere stato penalizzato;
3) i primi cinque, dopo la prima sosta, sono Pagy, Kimby, Hinch, il Detersivo, HR... e subito dietro, in sesta posizione, al momento c'è Alex Non Sono Valentino Rossi.

Il colpo di scena avviene poco prima della metà della gara, quando Sebbiiii, rientrato in pista non si sa bene quando, giusto perché fa parte della filosofia della Indycar, rimane fermo in mezzo alle scatole e, guess what, rientra la safety car, con tutti che rientrano ai box in branco.
Non rientra H3lio.
Non rientra Dalyyyy.
Entrambi si sono fermati poco fa.
H3lio è al momento in testa alla gara.
Dalyyyy è al momento secondo.
Piccola digressione: sono felicissima del fatto che H3lio sia in testa alla gara, perché è adorabilissimo e martedì 10/05, in occasione del suo compleanno, ha retwittato tutti quelli che gli hanno mandato messaggi di auguri. E' il secondo anno consecutivo che vengo retwittata da H3lio in occasione del messaggio di auguri di buon compleanno e, dal punto di vista motoristico, H3lio è sicuramente il pilota più titolato da cui io abbia mai ricevuto un retweet. Insomma, ci sono vari piloti che se vincessero mi farebbero mooooooolto felice e lui è uno di questi!
Ho capito che non era aria nel momento in cui c'è stato il restart e in cui Dalyyyy l'ha superato portandosi in testa alla gara e ha preso un distacco sufficiente per girarsi e fargli una pernacchia di tanto in tanto.
Durante la safety car c'era Hinch in terza posizione, ma Pagy è sempre lì con la baguette e poco dopo ce lo troviamo terzo, mentre dietro c'è un po' di caos tra Hinch e Kimby, con Kimby che ci rimette un po' di posizioni e Grammo Reale risale in top-5.

Quando mancano poco più di una ventina di giri al termine della gara inizio ad essere seriamente commossa per Dalyyyy: è quello su cui nessuno avrebbe scommesso nemmeno due centesimi, è partito indietro con i meloni, eccetera, eccetera, eccetera... insomma, è il candidato ideale per ottenere quella che potrebbe essere una vittoria epica.
Dalyyyy: "Autrice(C), me la stai tirando!"
Autrice(C): "Chi, io? Beh, sì, in realtà continuo a sperare che H3lio possa riprendersi la leadership, visto che mi ha retwittata appena quattro giorni fa, ma non si può avere tutto dalla vita, quindi tanto vale che accada qualcosa di epico."
H3lio: "Autrice(C), la stai tirando anche a me!" *Si nasconde dietro le piume fucsia.*
Pagy: "Io invece non mi nascondo dietro a niente, perché... je suis le boss!"
Dalyyyy rientra al 61° giro, mentre gli altri piloti di testa rientrano tutti dopo, ultimo dei quali Pagy... che si ritrova in testa con la baguette al vento e con tre o quattro secondi di vantaggio su H3lio.
Voce fuori campo: "E Dalyyyy?"
Autrice(C): "E' stabilmente terzo."
Hinch: "Mi dispiace deluderti, ma adesso terzo ci sono io."
Autrice(C): "Va bene, va bene, è stabilmente quarto."
Grammo Reale: "Dispiace anche a me deluderti, ma quarto ci sono io, in questo momento."
Autrice(C): Allora possiamo dire che è stabilmente quinto."
Dalyyyy: "Autrice, smettila!"
La smetto, ma solo perché la gara finisce, con Dalyyyyy che salva almeno la sesta posizione... e gli va bene, perché aveva il Detersivo e il badboy colombiano negli scarichi.

1. Simon Pagenaud - Penske
La cosa più pittoresca è stata la macchina con i colori Menard... ovvero giallo canarino, un po' come la Minardi di Gené e Mazzacane.
2. H3lio Castroneves - Penske
Continuo ad attendere il momento in cui tornerà alla vittoria e in cui scoppierà a piangere da un momento all'altro nelle interviste post-gara.
3. James Hinchcliffe - Schmidt
Ha chiuso la gara negli scarichi di Castroneves. Qualche giro in più e avrebbe potuto arrivare secondo.
4. Graham Rahal - Rahal
Più il tempo passa e più mi chiedo esattamente quando sia risalito fino alle zone di un certo livello. Partiva dalle retrovie...
5. Charlie Kimball - Ganassi
Peccato per il balletto con Hinch...
6. Conor Daly - Coyne
Eroe della giornata...
7. Scott Dixon - Ganassi
Avrebbe potuto lavare le lenzuola di Daly, ma non ne ha avuto il tempo materiale. Mi sento quasi sollevata.
8. Juan Pablo Montoya - Penske
Mi sento sollevata dal fatto che anche lui abbia girato al largo da Daly.
9. Ryan Hunter-Reay - Andretti
Ho visto JPM asfaltare qualcuno, nelle fasi finali di gara. Penso che quel qualcuno fosse lui.
10. Alexander Rossi - Andretti
La conquista del mondo è vicina! Il giorno in cui diventerà più famoso di Valentino Non Sono Alexander Rossi è sempre più vicino... o forse no!
11. Spencer Pigot - Rahal
Il Maialotto! *_________*
12. Carlos Muñoz - Andretti
Ad un certo punto l'ho visto esibirsi in qualche danza colombiana.
13. Mikhael Aleshin - Schmidt
Si sta rivelando molto deludente, dato che non ha ancora litigato con Sebby, dopo St. Pete.
14. Max Chilton - Ganassi
E' uscito decisamente perdente dallo scontro intestino tra ex piloti della Marussia.
15. Marco Andretti - Andretti
Avevo l'impressione che mancasse qualcosa per abbellire la classifica, quindi ci ho scritto un nome a caso, giusto perché se no stonava! ...A parte gli scherzi, c'era davvero?
16. Matthew Brabham - Pirtek
In un primo momento avevo letto "Simtek" invece che "Pirtek". E' il degno erede dello zio David. U.U
17. Gabby Chaves - Coyne
L'ho letto citato come "Luca Filippi" su GPUpdate, e mi sono chiesta perché non ho sentito pronunciare il nome "Feeeeeeeeeeeellipi"? La cosa è grave. Invece la cosa grave è che hanno sbagliato completamente pilota.
18. Takuma Sato - Foyt
L'ho sentito nominare soltanto nel momento in cui veniva citata una penalità, a inizio gara, per avere calpestato linee bianche all'uscita della pitlane. Mi mancano i suoi casini.
19. Will Power - Penske
Per qualche astrusa ragione, nella classifica su GPUpdate c'è il nome di Servia al posto del suo. O.O
20. Jack Hawskworth - Foyt
Bye bye Hawskwskwskwskws...
21. Josef Newgarden - Carpenter
Bye bye Nuovogiardino...
22. J.R. Hildebrand - Carpenter
Ha concluso doppiato di un giro, ma è sempre meglio concludere, cosa che su questa pista non è sempre scontata!
23. Alex Tagliani - Foyt
E' un piacere rivederlo al volante. Che poi, rivederlo è un eufemismo, visto che non l'ho notato...
24. Sebastien Bourdais - KV
Su twitter la sua gara è stata definita come "Bourdais is doing Bourdais things". Questo è il momento che mi è rimasto più impresso.
25. Tony Kanaan - Ganassi
Se fosse in Formula 1, la sua gara sarebbe stata commentata con termini tipo "pensionato" o "troppo vecchio".