Mentre scrivo il commento al gran premio è la sera del 2 Settembre ed è il ventinovesimo compleanno di Marcus Ericsson: tanti auguri e goditi il tuo ultimo anno da giovane, perché tra un anno sarai un vecchio bollito.
Qualcuno si chiederà come mai abbia iniziato questo commento parlando di Ericsson, insinuando che non sia esattamente il pilota più importante sulla griglia di partenza del campionato di Indycar. Ovviamente l'importanza è relativa, ma sono d'accordo: Ericsson non è al volante di una Caterham, quindi non può essere considerato importante, in Indycar. Tuttavia è stato co-protagonista dell'evento pur non essendo a Portland, per cui vedrò di parlare nel momento opportuno del ruolo che i telecronisti brasiliani gli hanno riservato in modo random nonostante la sua assenza.
Prima, però, veniamo al dato di fatto: il birthday boy non era presente a Portland per una ragione precisa e cristallina. Più o meno giovedì c'erano dei dubbi sul fatto che Raikkonen potesse prendere parte al GP del Belgio, per via di uno strappo muscolare, che per sua ammissione si è procurato dedicandosi alla pericolosissima attività di fare sport "invece di bere birra". Quindi Ericsson è stato impacchettato e inviato con urgenza a Spa Francorchamps, dove ha scoperto che Raikkonen era perfettamente in grado di guidare e che il suo ruolo era quello di stare lì a rigirarsi i pollici.
Mentre Ericsson si rigirava i pollici e andava a caccia di polli giganti in Belgio, la Schmidt correva ai ripari mettendo al volante un pilota a caso, nello specifico Conor Daly, che tra un team e l'altro sta collezionando più partecipazioni negli ultimi mesi di quelle degli ultimi due o tre anni.
Si è anche qualificato bene, come dimostra la seguente griglia di partenza:
1^ fila: Herta - Power
2^ fila: Dixon - Harvey
3^ fila: Rosenqvist - Hunter-Reay
4^ fila: Rossi - Hinchcliffe
5^ fila: Daly - Pigot
6^ fila: Veach - Bourdais
7^ fila: Newgarden - Ferrucci
8^ fila: Rahal - Andretti
9^ fila: Sato - Pagenaud
10^ fila: Kanaan - Chilton
11^ fila: Leist - Kimball
12^ fila: Jones forever alone
Penso di potere affermare che certe posizioni non mi sorprendono per niente e tra quelle metterei quella di Kanaan, quella di Chilton e anche quella di Leist.
Come ho già detto Daly ha sorpreso in positivo, non facendo sentire la mancanza del Pollo Gigante, ma i telecronisti do Brasil sembravano pensarla diversamente. Infatti quella che si prospettava come una gara lunga, composta da ben 105 giri, è iniziata con una gran serie di sportellate.
Mentre davanti Baby Herta procedeva imperterrito in prima posizione, precedendo il duo dei detersivi Dixon e Power, nele retrovie c'era un botto che provocava l'ingresso della safety car, innescato da Grammo Reale che in seguito è stato al centro di insulti random via social, provenienti in gran parte da pubblico non americano, infastidito dal fatto che i telecronisti USA, a quanto pare, non abbiano criticato Grammo Reale tanto quanto il Grande Samurai la volta scorsa.
Il Grande Samurai non si sa bene come si sia ritrovato coinvolto, ma dopo un po' veniva segnalato come doppiato di due giri, mentre le vetture incidentate in grande stile erano, oltre a quella di Grammo Reale, quella di Veach, quella di Hinchcliffe e quella del povero Daly che aveva atto a malapena in tempo a salire in macchina prima di essere coinvolto in un incidente.
I telecronisti hanno riconosciuto bene la sua vettura. Solo che insistevano a chiamarlo "Marcus Ericsson"...
...
...
...
...Pollo Gigante: "Ora, qualcuno mi deve dare una spiegazione. Perché l'hobby di gran parte della popolazione mondiale, in particolare di Grosjean e dei telecronisti brasiliani, è quello di mettermi in mezzo a degli incidenti nei quali non sono coinvolto? Sono in Belgio. Dal Belgio, non posso crashare in America."
RoGro: "Però potresti crashare contro la mia macchina."
Pollo Gigante: "Infatti è strano che tu sia riuscito a finire la gara senza problemi, oggi."
RoGro: "Illuminati confirmed."
La safety car è stata in pista per qualcosa come una decina di giri e c'era gente in giro per il web che si lamentava sui social del fatto che non fosse una gara di Formula 1, quindi la SC non avrebbe dovuto stare in pista così tanto. Dunque, riaggiorniamo le nostre convinzioni: Formula 1 = serie in cui la safety car entra molto più spesso che in Indycar. Dopo questa deliziosa perla di saggezza non ci resta altro da fare che andare avanti a seguire la gara di Jack Harvey e della sua vettura rosa.
RHR: "Sei Tatiana Calderon?"
Harvey: "Chi?"
RHR: "Una colombiana."
Harvey: "Come Montoya."
Kanaan: "AAAAAAAWWWWWWWWWW!"
RHR: "Vin Diesel, calma i tuoi bollenti spiriti, altrimenti sarò costretto a speronare Harvey per protesta."
Harvey: "Nooooohhhhh, perché? Non ho fatto niente di male."
RHR: "Però non sei la Calderon."
Harvey: "Se fossi la Calderon, in questo momento starei andando in giro a braccetto con qualcuno che arriva sempre ultimo tipo Leist, altresì noto come 'o Matheus'..."
Anche RHR è stato protagonista di critiche pesanti via social, sempre da parte della gang "i telecronisti non criticano RHR tanto quanto hanno criticato Sato l'altra volta".
Credo che il problema segnalato da quella fetta di fan esista, ma che il modo per risolverlo non sia prendersela così tanto con i piloti su Twitter, specie alla luce del fatto che RHR ha anche ammesso con un tweet di essere responsabile di quanto accaduto con Harvey.
Parlando d'altro, la top-ten era Herta, Dixon, Power, NSVR, Rosenbitch.
Sonniferetti era sesto al momento ed è rimasto in top-ten per un po', anche dopo avere perso la posizione. Poi, come gli si addice, è sprofondato nel nulla cosmico.
La gara di Baby Herta è proseguita senza intoppi fino al 37° giro, poi le cose hanno iniziato ad andare decisamente male, per gli standard a cui eravamo abituati fino a quel momento.
Dixon l'ha superato.
Anche Willpowahhhh l'ha superato.
Per i telecronisti brasiliani, la pronuncia di "Will" è "Wiu".
Con la pronuncia di Willpowahhhh mi stava per sfuggire il fatto che anche Alex NSVR ha superato Baby Herta.
Baby Herta: "Qualcun altro si vuole aggiungere?"
Rosenbitch: "Certo, non sto aspettando altro."
Baby Herta: "Nobody loves me."
Al 40° giro o giù di lì ci sono stati i pitstop, il primo a rientrare è stato proprio il bambino, che adesso che ci penso si sentirà solo dato che O'Ward l'ha abbandonato a se stesso emigrando in Giappone.
Baby Herta: "Sì, sono disperato. ç_______ç Gli ho ricordato che sposandomi potrebbe procacciarsi la cittadinanza americana, ma non ha voluto sentire ragioni. L'ultima volta in cui l'ho chiamato mi ha sbattuto il telefono in faccia fingendo di scambiarmi per un operatore di telemarketing. Le sue ultime parole sono state: 'la mia bolletta della Telecom non è troppo alta, dato che non ho un telefono fisso'. Trovo che tutto ciò sia terribile."
NSVR: "Taci, bimbo. Non vedi che mi ha superato Rosenbitch di strategia?"
Baby Herta: "Sì, ma non me ne frega un ca**o."
NSVR: "Cosa sono questi termini? Vai subito a lavarti la bocca con il detersivo."
Baby Herta: "Prevedo che tra poco il Detersivo avrà problemi tecnici."
Infatti circa a metà gara Dixon è rientrato ai box e ne è uscito qualcosa come dieci minuti più tardi, e non è la prima volta che gli capita di recente.
I suoi problemi sono stati per gran parte della gara l'ultimo colpo di scena, con tutto invariato anche dopo il secondo pitstop, con Willpowahhhh, Rosenbitch, NSVR e Baby Herta ancora i primi quattro. Nuovogiardino è risalito nel frattempo in quinta posizione dopo essere stato tra gli ultimi al via.
Al 96° giro Ferrucci è rimasto fermo in modo random, con ingresso ulteriore della safety car, fino al restart a quattro giri dalla fine. È stato tutto piuttosto tranquillo e Rosenbitch anche stavolta ha vinto la prossima volta. La prossima volta, a proposito, sarà la gara conclusiva della stagione, con Newgarden, Rossi e Pagenaud a giocarsi il titolo. Fino a quel giorno Kanaan stirerà gli indumenti di Leist.
RISULTATO: 1. Will Power (Penske), 2. Felix Rosenqvist (Ganassi), 3. Alexander Rossi (Andretti), 4. Colton Herta (Harding), 5. Josef Newgarden (Penske), 6. Spencer Pigot (Carpenter), 7. Simon Pagenaud (Penske), 8. Matheus Leist (Foyt), 9. Sebastien Bourdais (Coyne), 10. Charlie Kimball (Carlin), 11. Max Chilton (Carlin), 12. Tony Kanaan (Foyt), 13. Marco Andretti (Andretti/Herta), 14. Ed Jones (Carpenter), 15. Takuma Sato (Rahal), 16. Scott Dixon (Ganassi), 17. Santino Ferrucci (Coyne), 18. Ryan Hunter-Reay (Andretti), 19. Jack Harvey (Shank), 20. James Hinchcliffe (Schmidt), 21. Zach Veach (Andretti), 22. Conor Daly (Schmidt), 23. Graham Rahal (Rahal).
MILLY SUNSHINE // Mentre la Formula 1 dei "miei tempi" diventa vintage, spesso scrivo di quella ancora più vintage. Aspetto con pazienza le differite di quella attuale, ma sogno ancora uno "scattano le vetture" alle 14.00 in punto. I miei commenti ironici erano una parodia della realtà, ma la realtà sembra sempre più una parodia dei miei commenti ironici. Sono innamorata della F1 anni '70/80, anche se agli albori del blog ero molto anni '90. Scrivo anche di Indycar, Formula E, formule minori.
martedì 3 settembre 2019
Indycar 2019: Commento al Gran Premio di Portland - 1 Settembre
Etichette:
#Colton Herta,
#Conor Daly,
#Felix Rosenqvist,
#Graham Rahal INDY,
#Marcus Ericsson,
#Ryan Hunterreay INDY,
#Scott Dixon INDY,
#Will Power INDY,
Compleanni dei piloti,
Indycar anni 2010
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento
Grazie per essere arrivato/a fino in fondo. Se vuoi, fammi cosa ne pensi con un commento. :-) Puoi farlo anche in maniera anonima.
Se sei capitato/a qui per caso ti invito a visitare il mio blog, in particolare le etichette "Commenti ai GP" e "F1 vintage".
Se invece mi leggi abitualmente e sei arrivato/a qui di proposito, ti ringrazio per l'apprezzamento e spero continuerai a leggermi.
Buon proseguimento di giornata (o a seconda dell'orario, di serata, o buona notte). <3
Milly Sunshine