Il gran premio di Singapore sarà anche terminato da poco, ma siamo già mentalmente in viaggio verso la Russia, dove si correrà nel fine settimana meno imminente di quanto lasciano pensare le mie parole di poco fa. Parliamo di Russia, ma facciamolo fino in fondo, ovvero parlando della Formula 4 russa... perché sì, in Russia c'è anche un campionato di Formula 4 che, se non ricordo male, non è considerato come un campionato certificato dalla FIA. Ovvero, in parole povere, non offre punti superlicenza. Visto il numero irrisorio di partecipanti, tuttavia, non ne avrebbe assegnati lo stesso. Una curiosità è che i punti della classifica piloti vengono assegnati soltanto ai piloti russi e che i cinque finlandesi che ci hanno gareggiato occasionalmente (quattro occasionalmente, uno l'ha fatto sempre) non sono stati inclusi nella classifica.
Il campionato è durato in totale per sette eventi, che si sono svolti nelle seguenti location: Grozny, Bogordosk, Smolensk, Kazan, Mosca, Volokolamsk e, infine, quando è saltato l'evento conclusivo a Sochi è stato inserito un evento in Finlandia, a Loimaa.
Il primo evento della stagione è stato l'unico nel quale si è svolta una sola gara, che è stata vinta da Pavel Bulanstev, partito dalla pole position. Ivan Nosov e Aleksey Nesov hanno completato il podio. Sì, lo so, state pensando che sia un caos avere due piloti con un cognome così simile, ma siate felici che non si chiamino entrambi Felipe, come Massa e Nasr.
Let's go, si passa a Borgo-qualcosa: Artem Lobanenko che si chiama Artem come Markelov e come Petrov (non Vitaly) ha vinto la prima gara del fine settimana, sempre ammesso che in Russia corrano nel fine settimana. Bulanstev si è appropriato della seconda piazza, mentre Nesov è arrivato terzo.
Quest'ultimo ha vinto poi la seconda gara del weekend, davanti a Nikita Aleksandrov e al già citato Artem Lobanenko. Bulanstev si è ritirato, ma si sarebbe ripreso presto.
Al terzo evento della stagione, al quale non ha partecipato Lobanenko, ma in compenso si è arrivati a una griglia di dieci vetture dato che oltre a Max Salo c'erano anche altri due finlandesi, tali Markus Laitala e Jimi Hannus, Bulanstev si è ripreso iniziando con una vittoria. Aleksander Vartanyan, one-off, è arrivato secondo, per poi vincere l'altra gara proprio davanti a Bulanstev. Aleksandr Vilaev e Aleksey Nesov si sono appropriati dei terzi posti.
Artem Lobanenko è tornato a Kazam, dove ha vinto entrambe le gare. Nesov è arrivato secondo, mentre al terzo posto ha concluso Irina Sidorkova, che forse conoscete per la F4 spagnola e per il test della W Series.
Bulanstev, che si era ritirato nella prima gara, ha conquistato la seconda posizione nella seconda, precedendo Vilaev.
Poi è stata la volta del quarto evento stagionale, con doppia vittoria di Bulanstev, ritornato in grande stile. Lobanenko e Nesov sul podio al sabato(?), Nesov e la Sidorkova sul podio la domenica(?).
Al successivo evento, l'ultimo che si è svolto sul suolo russo, Bulanstev ha ottenuto inizialmente una vittoria che è stata la sua ultima della stagione, precedendo Nesov e Aleksandrov, dopodiché un secondo posto alle spalle del vincitore Artem Lobanenko, in una gara in cui Nesov ha ottenuto il terzo posto.
In attesa dell'ultimo evento stagionale in Finlandia, spieghiamo un attimo cosa succedeva per i piloti finlandesi: questi non prendevano punti e, a titolo di esempio, quando Hannus è arrivato quinto, i punti del quinto posto sono andati al sesto classificato. Il miglior risultato ottenuto dai finlandesi fino a quel momento era stato il quarto posto di Hannus, non nella gara in cui il suo connazionale era arrivato quinto.
Max Salo (sì, è chi pensiate che sia) nel frattempo riusciva nell'eroica impresa di arrivare ultimo in nove gare disputate fino a quel momento su undici. Nelle altre due gli era andata di lusso: era arrivato penultimo.
Nell'ultimo evento finlandese sono arrivati anche Nestori Virtala ed Elias Seppanen (finalmente un finlandese in -EN), arrivando spesso e volentieri dietro a Salo.
Entrambe le gare sono state vinte da Markus Laitala, che è stato ricompensato ottenendo la bellezza di 0 punti, con Lobanenko e Bulanstev secondo e terzo in entrambe le occasioni, prendendosi i punti della vittoria e del secondo posto. Nosov e Nesov hanno ottenuto i punti dei terzi posti arrivando quarti. #WeBelieveInHulkenberg.
Pavel Bulanstev ha collezionato 254 punti, che gli hanno consentito di vincere il titolo davanti ad Artem Lobanenko, piuttosto lontano a 224, con terzo classificato Aleksey Nesov, totale 204 punti.
Non avendolo specificato prima, segnalo che tutte le vetture erano del team SMP e che il sito ufficiale del campionato è aggiornato al 2018, tanto che l'ultimo evento stagionale è stato rinviato di una settimana e per una settimana mi sono chiesta come mai i risultati non erano usciti neanche su account non ufficiali su Twitter o su Wikipedia. Così si fa, il modo migliore per essere conosciuti dal grande pubblico è nascondersi dietro un immenso sacchetto di carta, come se i piloti fossero tutti parenti di Vettel.
MILLY SUNSHINE // Mentre la Formula 1 dei "miei tempi" diventa vintage, spesso scrivo di quella ancora più vintage. Aspetto con pazienza le differite di quella attuale, ma sogno ancora uno "scattano le vetture" alle 14.00 in punto. I miei commenti ironici erano una parodia della realtà, ma la realtà sembra sempre più una parodia dei miei commenti ironici. Sono innamorata della F1 anni '70/80, anche se agli albori del blog ero molto anni '90. Scrivo anche di Indycar, Formula E, formule minori.
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Milly Sunshine