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sabato 8 marzo 2025

I campionati misti che esistevano nel 2017 non esistono più, l'ha detto Sophia Florsch

"Le griglie miste erano possibili nel 2017", scrive Sophia Florsch, pubblicando un collage di fotografie delle uniche apparizioni sul podio della sua lunga carriera open wheel, due terzi posti in Formula 4 ADAC. "Nel 2025, le donne gareggiano separatamente. 3-4 secondi dietro agli uomini. Non abbiamo bisogno di giorni di test femminili e serie femminili. Abbiamo bisogno di supporto al livello dei ragazzi. La realtà." Un post molto interessante, che ha ricevuto, ovviamente, un certo numero di like. Peccato che l'abbia scritto con tre mesi di ritardo. Infatti oggi è l'8 Marzo, Festa Internazionale della Donna. Se l'avesse scritto l'8 Dicembre, giorno dell'Immacolata, e avesse offerto in abbinato l'acquisto di una linea personale di panettoni, magari avrebbe preso due piccioni con una fava.
Da circa dieci anni a questa parte, infatti, costei ha l'abitudine - oserei dire per certi versi anche ammirevole - di convincere orde di fan in acclamazione che tutto ciò che dice è vero. Per intenderci, nel lontano 2020, riuscì perfino ad affermare che in questo secolo nessuna donna avesse mai effettuato un vero test al volante di una Formula 1, nonostante per un incidente in un vero test al volante di una Formula 1, Maria De Villota ci avesse rimesso un occhio, riportato danni cerebrali permanenti e infine fosse morta per i postumi dell'incidente stesso. È anche riuscita a convincere un sacco di gente che un discreto numero di suoi avversari siano dei piloti scarsissimi e indegni di un volante... il che magari è anche vero, ma essenzialmente tutti costoro, nessuno escluso, avevano al momento delle sue critiche un palmares di maggiore spessore rispetto al suo.

Non lo so se la realtà sia che le ragazze non ricevono lo stesso supporto dei ragazzi. Certo è che, dopo avere conquistato sei punti in un totale di tre stagioni di Formula 3, con un settimo posto come unico risultato in zona punti, l'unico supporto che riceverebbe un ragazzo sarebbe probabilmente un sonoro calcio nel culo, a meno che non sia figlio del titolare della squadra o dello sponsor. E anche in questo caso, è molto probabile che il padre, pur risparmiandogli il calcio nel culo, gli chiederebbe: "sei proprio sicuro di volere fare il pilota di open wheel? non so, magari non è che piuttosto ti piacerebbe andare invece a studiare Filosofia all'università di Harvard?"
Questa ragazza, tuttavia, da un decennio a questa parte vende la propria immagine di supercampionessa, dopo risultati spesso di gran lunga al di sotto della media e scelte di carriera che, invece di metterla in una luce migliore, hanno messo in risalto, numeri alla mano, le sue pecche. Ha infatti lasciato la Formula 4 per passare alla Formula 3 Europea proprio quando iniziava a ottenere qualche risultato degno di nota (vedi i due piazzamenti a podio), quando con una terza stagione avrebbe probabilmente potuto puntare almeno a qualche occasionale vittoria. Svanita nel nulla la Formula 3 Europea per come la conoscevamo, ha fatto una sola stagione in quella Formula Regional con griglia estremamente ridotta. Con una seconda stagione avrebbe potuto magari ambire a qualcosa di buono (e a battere la tanto screditata Jamie Chadwick), invece è passata in Formula 3 internazionale, con risultati disastrosi.
Abbandonate le open wheel per altre categorie, nelle quali avrebbe potuto costruirsi una carriera di tutto rispetto, ha deciso di tornare in Formula 3 per altre due stagioni. In una ha ottenuto quel tanto sudato settimo posto. Nell'altra ha concluso penultima, arrivando undicesima nel suo giorno migliore. Poi sia chiaro, se lo si chiede a lei scomoderà la iella e quant'altro. Sicuramente qualche disgrazia c'è stata. Però se l'unica volta in cui potevi fare punti è successa una disgrazia, significa che in tutte le altre occasioni eri assolutamente lontana dall'obiettivo.

Nel vendere l'immagine di supercampionessa, Florsch ha anche la pessima abitudine, a suo dire IN NOME DEI DIRITTI DELLE DONNE, di screditare qualunque donna non sia lei, oppure non condivida nella totalità le sue visioni del motorsport. Per intenderci, adesso sostiene che le ragazze meriterebbero lo stesso supporto dei ragazzi. Qualche anno fa, invece, durante una polemica su Twitter con una collega che gareggiava nella W Series (Alice Powell), ha sbeffeggiato quest'ultima per non avere sponsor, affermando di non avere bisogno di sponsor per correre, concludendo con un "I have money".
Nella sua guerra alle serie femminili non si è mai concentrata solo sul format in sé, come invece hanno fatto altre voci contrarie, ma ha screditato incondizionatamente chi vi prendesse parte, indipendentemente dalle ragioni che le avevano spinte a intraprendere quella strada, in certi casi dettata dall'assenza di sponsor e di supporto economico, quel supporto che tuttavia vorrebbe per se stessa. Per chi aveva visto la propria carriera finire per mancanza di sponsor, ovviamente, il discorso non si applicava (giusto per chiarire il concetto, la già citata Powell aveva lasciato le competizioni da qualche anno e lavorava come idraulico nell'impresa edile di famiglia, mentre Emma Kimilainen in una condizione simile aveva aperto un forno/pasticceria, stiamo parlando proprio di persone che sembravano definitivamente fuori dai giochi e che hanno intrapreso l'unica strada possibile per gareggiare, peraltro con risultati di tutto rispetto al confronto con le dirette avversarie).

In sintesi ultima, Sophia Florsch ha sempre raccontato la propria storia, poca importanza aveva raccontare cose vere. Anche nel suo tweet di oggi l'ha fatto. Il suo riferimento alla Formula Academy è evidente, ma l'affermazione secondo cui nel 2025 le griglie miste non esistano è TOTALMENTE FALSA. Nella Formula Winter Series, che finirà in questo fine settimana, tra i trentanove piloti che hanno disputato almeno un evento della stagione, undici sono ragazze. Una di queste (Nina Gademan) ha ottenuto cinque top-ten su nove gare finora disputate. Un'altra delle presenti (Alisha Palmowski) nel 2024 ha chiuso da runner-up una categoria minore open wheel.
Il fatto che la Formula Academy gareggi su auto tre/quattro secondi più lente di quelle dei ragazzi significa tutto e niente. Immagino che stia confrontando i tempi con quelli delle altre categorie che gareggiano sugli stessi circuiti. Quindi sta confrontando delle vetture di Formula 4 con quelle della Formula 3, sostenendo che alle ragazze vengano fatte guidare vetture inferiori, omettendo il non trascurabile dettaglio che la Formula Academy non sia una categoria di Formula 3.
Sul fatto che Sophia non abbia bisogno di serie femminili, l'ha dimostrato. È l'unica cosa vera che ha scritto nel tweet. Però aggiunge che non c'è bisogno di TEST FEMMINILI, quando solo pochi mesi fa avrebbe dovuto disputare con Nissan la giornata del test femminile della Formula E. La ragione per cui non vi ha preso parte? L'alluvione in Spagna, che ha fatto posticipare il test. Dal momento che Florsch in quei giorni era in America per un test di IndyNXT, non ha preso parte al test femminile.
Non escludo che in qualità di membro del junior team Alpine quel test possa esserle stato imposto, del resto l'altra Nissan era sempre del junior team Alpine, oppure che in seguito possa essere stata delusa dal fatto che nessuna delle ragazze che hanno disputato il test sia andata neanche lontanamente vicina a essere considerata per un volante, ma a mio parere screditare un test al quale avrebbe dovuto prendere parte FINGENDO INDIRETTAMENTE CHE LA SUA PARTECIPAZIONE A TALE TEST NON FOSSE MAI STATA PREVISTA mi sembra solo l'ennesimo tentativo di rigirare la realtà che tanto menziona a proprio piacimento...

...e la cosa mi dispiace, lo ammetto.
Sophia Florsch è esattamente quella voce fuori dal coro senza peli sulla lingua capace di dire ciò che gli altri non dicono. È un personaggio con il quale non concordo quasi mai, ma che probabilmente troverei illuminante ascoltare, se fosse capace di intavolare un dibattito senza autoesaltarsi e senza riempirlo di affermazioni fasulle che possano dare sostegno alla sua retorica.
Il sessismo nel motorsport sicuramente esiste. Mi dispiace dirlo, ma Florsch non combatte il sessismo. Piuttosto sfrutta il sessismo per autopromuoversi come paladina dei diritti delle donne. Nessuno ha il dovere morale di fare l'attivista, ma sarebbe doveroso, per chi lo fa, combattere davvero per una causa, invece che sbracciarsi per dire "ehi, sono qui, mettimi qualche like in più".


sabato 22 agosto 2020

Commento alla Formula 2 negli eventi anglo-catalani (e cenni sulla Formula 3)

Ci eravamo lasciati con le formule minori dopo gli eventi di Austria e Ungheria (da me precedentemente definiti come eventi dell'Impero Austro-Ungarico), ci ritroviamo adesso, con altri tre eventi disputati, la Formula 3 arrivata a due terzi della sua percorrenza (il campionato finirà con Spa/ Monza/ Misano), mentre quello di Formula 2 proseguirà ancora più a lungo, almeno fino a Sochi, poi forse per un successivo evento o più che non sono ancora stati annunciati: il calendario originale prevedeva Bahrein e Abu Dhabi, quindi potrebbe essere lecito aspettarsi l'introduzione di simili location nel calendario rivisto, una volta che queste verranno confermate come eventi del campionato di Formula 1. Magari se ci mettessero anche qualcosa in mezzo non sarebbe poi così male, dato che Bahrein e Abu Dhabi, in linea teorica, dovrebbero essere nel periodo di fine novembre/ dicembre. A parte questo, tornando a cose che ci riguardano più da vicino come la struttura del mio commento, ci tengo a precisare ancora una volta che, nell'impossibilità di coprire tutto con un'attenzione maniacale, ho deciso di concentrarmi in primo luogo sulla Formula 2, accennando comunque agli eventi della Formula 3 in finale di commento.

FORMULA 2 @ SILVERSTONE I - in questo primo evento britannico tutto è iniziato con una pole position di Drugovich, colui che compie gli anni lo stesso giorno di Barrichello, solo è di parecchi anni più giovane. Dopo la sua stagione pessima in F3 l'anno scorso, continuava a riprendersi like a boss, dato che ha battuto nientemeno che Ilott, che si sta distinguendo per essere abbastanza propenso a partire dalla pole position.
Ilott, tuttavia, non era destinato a partire dalla seconda piazza sulla griglia, dato che non appena è partito il giro di formazione la sua vettura si è ribellata.
Mazepin: "Tunz tunz tunz!!!11!!!11!"
Ilott: "E tu cosa vuoi?"
Mazepin: "Prenderti a sberle. Anche se dovrò farlo virtualmente!"
Ilott: "Qualcuno mi spiega cosa c'entra Mazepin in tutto ciò?"
Voce fuori campo: "Lascia stare. Lo scoprirai più avanti."
Nel frattempo scattanohhhhh le vetturehhhhh, in particolare è scattata quella di Schumacher che è partito like a Bottas (versione Austria 2018 ovviamente) e ha trollato Drugovich, irradiando Silverstone con il bagliore azzurro shocking dei suoi occhi e facendo indignare i newpredestinaters, delusi dal fatto che il loro New Idolo(C) fosse nelle retrovie. I newpredestinaters avrebbero avuto le loro soddisfazioni, perché a Occhi Azzurro Shocking sarebbe bastato un giro di pitstop per sprofondare, in crisi con le gomme come suo padre ad Austin 2012.
Prima del pitstop in oggetto, Schumacher era già stato superato da Mazepin, che a differenza sua e di New Predestinato sembrava non avere alcun problema con le gomme e che nessuno fosse destinato a farlo cadere giù dalla prima posizione sulla quale si era appollaiato come un falco famelico.
Mazepin: "Scusa, Autrice(C), cosa sono queste uscite?"
L'Autrice(C): "Taci, se no ti faccio ruggire come una marmotta assassina del Quebec."
Mazepin ha preceduto al traguardo Zhou e Tsunoda, salendo quindi sul podio con due asiatici, Lundgaard è arrivato Hulkenberg, mentre Ilott dall'ultima posizione è risalito fino alla top-5. Deletraz, Drugovich e Ticktum hanno completato la zona reverse grid, mentre Schumacher e Daruvala hanno completato la top-ten. I due punti ottenuti da Schumacher sono stati gli unici punti che la Prema ha portato a casa nel corso del fine settimana, il che ha comportato insulti random nei confronti del team da parte di fantomatici tifosi del team stesso.
Poi è arrivata la domenica e le cose non sono andate particolarmente bene per Ilott: nel corso della giornata 1) avrebbe speronato(?) Tsunoda al via provocandone il ritiro, 2) sarebbe finito fuori da solo, 3) avrebbe litigato con Max Chilton via twitter dopo che quest'ultimo avrebbe affermato che quanto accaduto al punto 2 era la punizione del karma per quanto successo al punto 1, salvo poi cancellare il tweet. Siccome era coinvolto Chilton e non un personaggio di grande spessore, a nessuno in realtà è importato un fico secco di questa polemica, il tutto mentre Ticktum vinceva la gara davanti a Lundgaard e Deletraz, con quest'ultimo in costante inseguimento della sua prima vittoria in Formula 2, inseguimento che al momento attuale non ha ancora dato i suoi frutti. In più, siccome aveva vinto Ticktum, erano ben altre le cose per cui il mondo si stava indignando.
Ticktum: "E Occhi Azzurro Shocking non ha fatto neanche un punto!!!11!!!11"
Voce fuori campo: "Chi se ne frega, l'unico Prema Boy che amiamo è il new predestinato."
Ticktum: "Neanche quello mi pare abbia fatto punti... karma, dopo che si è alleato con Occhi Azzurro Shocking per rubarmi le vittorie di Euro Formula 3!"
Daruvala è arrivato quarto, infatti è indiano e Hulkenberg guidava una vettura indiana, mentre Mazepin ha chiuso in top-5 precedendo Drugovich, Matsushita e Aitken a completare la zona punti. C'era anche Zhou in zona punti fino a poco prima, solo non è rimasto in zona punti abbastanza da esserci ancora al momento della bandiera a scacchi. Prema nel frattempo ha ricevuto altri insulti random, perché esisteva la vaga possibilita che gli Schurtzman potessero portare a casa qualche misero punto, se non si fossero fermati ai box verso fine gara in regime di safety car dopo che Ilott era stato punito dal karma (cit.) e la sua vettura era ferma in mezzo alle scatole.

FORMULA 2 @ SILVERSTONE II - quando Ilott ha vinto dalla pole, ma nessuno l'ha preso in considerazione perché all'improvviso c'era una polemica a proposito di Ticktum! Purtroppo per lui la questione avrebbe avuto breve durata, ma andiamo con calma e torniamo al pilota che si sta rivelando costantemente uno dei più veloci in qualifica in questo campionato. In un primo momento al suo inseguimento c'erano proprio il nostro amato Ticktum e Lundgaard, poi Ticktum ha iniziato a perdere posizioni a caso, ma la regia si è concentrata comunque su di lui e sui suoi team radio. A un certo punto, mentre in pista litigava con qualcuno, avrebbe affermato qualcosa che suonava come: "se questo non la smette di ostacolarmi, gli vado addosso". Cosa che ovviamente poteva essere anche interpretata come "gli finisco fortuitamente addosso perché non ho posto in cui andare", anche se sarebbe stato più intuitivo un "all the times you have to leave the space". Il problema di Ticktum è che stiamo parlando di uno che una volta è andato addosso di proposito a un altro pilota, anche in circostanze che facevano dubitare molto del suo equilibrio mentale, quindi apriti cielo. Il giornalista Will Buxton, che non è nuovo alle polemiche inerenti ai piloti, l'ha ribattezzato Dick Tantum, come anagramma del suo nome o qualcosa del genere. Poi si è giustificato sostenendo che Dick è diminutivo di Richard ed era così che lo intendeva. Peccato che Ticktum si chiami Daniel.
Ad ogni modo Ilott, Lundgaard e finalmente Aitken hanno chiuso la gara a podio. Mazepin è arrivato quarto e infatti era tester della Force India ai tempi di Hulkenberg, poi a seguire Deletraz, Tsunoda, Schumacher e Shwartzman a completare la top-8 per una prima fila tutta Prema all'indomani. Quando Zhou e Daruvala hanno tagliato il traguardo in nona e decima posizione, stavano già suonando le trombe dell'apocalisse.
La domenica è andato tutto bene fino a due giri dalla fine, quando Shwartzman procedeva decisamente più lento di Schumacher mentre erano in prima e seconda posizione. Cosa poteva succedere a quel punto di disastroso? Mhm... qualcosa come un incidente tra i due. Riconosciuto come incidente di gara dai commissari, ha messo fuori gioco (fuori top-ten più che altro) Shwartzman quando stava per scivolare in seconda posizione e ha fatto perdere la leadership quasi conquistata a Schumacher, che si è visto superare da Tsunoda. Gli è andata meglio che al compagno di squadra, infatti ha chiuso secondo alle spalle del giapponese, con Aitken ancora una volta terzo classificato. Deletraz, Zhou, Ilott, Ticktum e Mazepin hanno chiuso la zona punti, ma a nessuno importava un fico secco della zona punti, in quel momento, dato che c'era stato un incidente tra compagni di squadra, piloti Prema, nonché Ferrari Junior, e bisognava commentarlo in tutte le salse.
Noi sappiamo come sia andata veramente:
Shwartzman: "Io sono figohhhh e tu no!!!"
Schumacher: "Ma ho gli occhi azzurro shocking."
Shwartzman: "Corri in Formula 2 solo perché hai un cognome famoso."
Schumacher: "E tu perché sei sponsorizzato dai petrolieri russi."
Shwartzman: "I petrolieri russi non sembrano più il malehhhh quando si tratta di me."
Schumacher: "Va beh, io intanto ti passo stando in bilico su due ruote."
Shwartzman: "E io, prima che finisci il sorpasso, cerco di farti rimanere davvero su due ruote."
Schumacher: "Temo ti sia andata male, bimbo."
Shwartzman: "Bimbo a chi? Sono un 1999 come te."
Schumacher: "E come Trollando."
Tsunoda: "Io invece sono un 2000 e sono un Redbull junior quindi un giorno o l'altro potrei spodestare il Russo di Roma."
Aitken: "E io vado a podio."
Tsunoda: "Ma nessuno ti caga."
Aitken: "Il che si spiega, dato che ho in parte origini asiatiche."
Tsunoda: "E sei pure mezzo coreano, quando gli unici paesi asiatici riconosciuti dal motorsport sono il Giappone, l'India e la Cina."
Aitken: "E l'Indonesia."
Tsunoda: "Cosa c'entra l'Indonesia?"
Aitken: "Per ora niente, ma presto avrà un significato."

FORMULA 2 @ CIRCUIT DE CATALUNYA - Ilott in pole anche a Montmelò, ormai sembra il punto di contatto tra un evento e l'altro. Ha superato indenne la prima curva, inseguito dai Prema Bros, con New Predestinato che si è portato in testa alla gara, seppure Ilott sia riuscito in seguito a prendersi la prima posizione. A proposito di Ferrari Junior, invece, continuava la striscia negativa di Armstrong, stavolta in testacoda al primo giro. Poi è arrivato il giro dei pitstop e le cose hanno iniziato a precipitare, specie per i piloti che si erano appena fermati: un incidente di Alesi ha fatto entrare la safety car e Matsushita ne ha approfittato per trollare tutti, fermandosi in regime di SC e recuperando una quantità notevole di posizioni. Non contento, ha superato quei due piloti che aveva davanti (Tsunoda e Ilott) e si è portato in testa dopo essere partito diciottesimo.
Ilott ha continuato a perdere qualche posizione, Tsunoda anche ne ha perse, soprattutto durante un duello con Mazepin che, nonostante fosse destinato a una penalità che l'avrebbe fatto precipitare fuori top-ten, intendeva arrivare terzo al traguardo. È arrivato alle spalle di Matsushita e di Shwartman, poi è stato trascinato via per le orecchie.
Zhou: "Tunz tunz tunz!!11!!!1!! A podio ci vado io!"
Shwartzman: "Ma non sei figo perché sei asiatico!"
Matsushita: "E siccome sei cinese, non sei neanche un rappresentante della nazionalità asiatica più stylish!"
La gara finiva, dopo una safety car e un restart all'ultimo giro per un incidente di Nissany, con Matsushita, Shwartzman, Zhou, Tsunoda, Ilott, Schumacher, Drugovich, Ghiotto (reverse grid pole), Ticktum e Deletraz.
A quel punto un enorme mistero, non ancora del tutto risolto, si faceva largo: un altro incidente era accaduto all'ultimo giro e sembrava ci fosse la vettura di Gelael ferma da qualche parte. Nessuna ripresa dell'incidente e nessuna idea sulla dinamica dell'incidente, solo un Tweet, più tardi, da parte di Aitken, che in quei frangenti era scivolato giù nelle posizioni e che sosteneva che qualcuno gli era andato addosso in gara. Nel frattempo girava voce che Gelael fosse stato ricoverato in ospedale, si pensava in un primo momento per uno svenimento al momento dell'incidente.
La cosa era un po' diversa: il pilota indonesiano risultava essersi fratturato una vertebra con un presunto salto su un "sausage kerb" e ad oggi non è chiaro cosa sia accaduto esattamente. Potrebbe avere spiccato il volo su un cordolo di quel tipo e avere colpito Aitken, così come avere spiccato il volo direttamente dopo avere colpito Aitken. Quello che è ormai certo è che, dopo il volo, sia atterrato nel senso giusto, pertanto l'incidente in un primo momento era sembrato meno pesante di quanto sia stato in realtà. Gelael sarà fuori per qualche settimana. Il suo sostituto è Juri Vips, con grande gioia dei suoi sostenitori, che criticavano la scelta del management Redbull di fargli disputare la Superformula (cosa che al momento non sta accadendo, in quanto se andasse in Giappone dopo l'evento di Formula Regional del weekend post-Barcellona verrebbe messo in quarantena e non potrebbe gareggiare), al momento è confermato per Spa, Monza e Misano.
Alla domenica soltanto ventuno vetture hanno preso il via e Ghiotto dalla pole è partito al rallenty facendosi trollare da Drugovich che, al termine di una gara tutto sommato tranquilla, è andato a podio con Ghiotto e Schumacher. Tsunoda è arrivato quinto, davanti a Matsushita, Mazepin, Piquet (a punti dopo essere stato penalizzato al sabato quando aveva chiuso in top-ten) e Ilott che, superato verso fine gara da Lundgaard, si è visto riassegnare l'ottavo posto perduto per una penalità attribuita all'altro per avere effettuato il sorpasso tagliando per i campi.
Ilott: "Sono in testa alla classifica anche dopo questo weekend, in cu*o a New Predestinato!"
Shwartzman: "Ma sono più figo di te."
Ilott: "Ora però la gentehhhh mi amahhhh."
Shwartzman: "Non lo farà a lungo. Ricordati che sono io il loro preferito, anche se sono sponsorizzato dai petrolieri russi."

FORMULA 3 - in Gran Bretagna è avvenuto il primo avvicendamento stagionale, ovvero Enaam Ahmed ha lasciato la serie dopo avere ottenuto risultati di pochissimo spessore, venendo sostituito per i due round britannici da Ben Barnicoat e per la Spagna da Leonardo Pulcini.
Nel primo weekend di Silverstone è accaduto un incidente Florsch vs Hauger con quest'ultimo che, ovviamente, è stato ferocemente criticato da Sophia su Twitter. Sarà comunque stata soddisfatta la domenica, quando il suo vecchio nemico Smolyar, che ha tagliato il traguardo in prima posizione, è stato punto dal karma per il loro incidente di qualche fine settimana fa, venendo penalizzato per ragioni random e scivolando in sesta piazza. Sabato aveva vinto Lawson, domenica ha ereditato la vittoria Beckmann che, per la seconda volta, vince per penalità altrui, specialità in cui si era in precedenza distinto D'Ambrosio in Formula E. TOP-TEN GARA 1: Lawson, Piastri, Sargeant, Hughes, Vesti, Peroni, Fernandez, Novalak, Beckmann, Smolyar / TOP-TEN GARA 2: Beckmann, Novalak, Peroni, Vesti, Sargeant, Smolyar, Lawson, Pourchaire, Verschoor, Hughes.
Nel secondo weekend di Silvertstone, strano a dirsi, indovinate chi ha fatto un'altra mezza polemica su Twitter? Esatto, proprio lei. Stavolta, se l'è presa contro i suoi detrattori, mettendo poi like e retweet vari a chiunque criticasse il team per cui corre per via della poca competitività della vettura. Non so se sia la strategia migliore: sono tanti i pilotini di F3 che fanno male al primo anno e bene al secondo, ma criticare costantemente il team o elogiare chi lo fa non mi sembra il modo migliore per continuare ad avere un volante anche per il secondo anno.
In questo fine settimana Barnicoat all'esordio ha avuto il suo breve momento di gloria, procacciandosi la reverse grid per la gara della domenica, in cui però ha perso qualche posizione al via e poi si è ritirato per problemi tecnici. La gara domenicale è terminata con un duello epico tra Zendeli, che era stato in testa per gran parte del tempo, e Viscaal, che invece è stato in testa nel momento in cui era necessario per vedersi assegnare la vittoria. TOP-TEN GARA 1: Sargeant, Hughes, Lawson, Vesti, Beckmann, Pourchaire, Piastri, Viscaal, Zendeli, Barnicoat / TOP-TEN GARA 2: Viscaal, Zendeli, Pourchaire, Beckmann, Lawson, Piastri, Hughes, Vesti, Novalak, Fraga.
Al Circuit de Catalunya abbiamo assistito alla prima vittoria di Hughes e a una serie di problemi tecnici per Vesti. Abbiamo assistito nuovamente a indovinate chi che criticava la vettura e abbiamo assistito al primo punto di Nannini, che si è anche conquistato la pole position da reverse grid. All'indomani, tuttavia, in una gara in cui Fernandez andava per prati ogni tre per due, Nannini è stato trollato da Piastri (che in questo modo si è avvicinato a Sargeant in classifica, portandosi a solo 1 punto dopo che l'americano era andato in testa negli eventi precedenti). Anche Peroni è riuscito a trollare Nannini, e curiosamente è il compagno della Florsch quindi mi verrebbe qualche dubbio sul team scarso di cui lei non fa altro che parlare. Comunque, approfittando anche di disgrazie varie accadute a D.Schumacher, è riuscita a batterlo in entrambe le gare, anche se il risultato medio di DSC è stato comunque superiore a quello di Sophia. A peggiorare la situazione, questo importantissimo scontro tra titani non ci sarà nell'evento belga di fine agosto: lei sarà impegnata a gareggiare nell'ELMS e Schumacher e il team Charouz hanno interrotto la loro collaborazione. TOP-TEN GARA 1: Hughes, Lawson, Sargeant, Novalak, Beckmann, Piastri, Pourchaire, Peroni, Verschoor, Nannini / TOP-TEN GARA 2: Piastri, Peroni, Nannini, Verschoor, Sargeant, Pourchaire, Lawson, Fittipaldi, Beckmann, Hughes.



mercoledì 22 luglio 2020

Commento alla Formula 2 negli eventi austro-ungarici (e cenni sulla Formula 3)

Sono certa che nessuno se lo aspettasse, ma ho deciso di scrivere un commento ironico ai primi tre eventi della Formula 2, quindi mettiamoci subito all'opera, perché intendo scrivere un commento che possa dare un'idea di cosa sia la Formula 2 anche a chi non segue la Formula 2. Quindi iniziamo a parlare dei piloti, andando in ordine per numero di gara.
Con Dams corre Sean Gelael, che porta il numero 1 perché è il pilota più esperto del team che ha vinto il titolo nella scorsa stagione. Suo padre ha i big money, ha sponsorizzato anche Giovinazzi oltre che il figlio, e il giovane Gelael porta un casco che rappresenta lo sponsor del padre, Kentucky Fried Chicken... il suo casco rappresenta pollo fritto. Viene considerato uno che ha solo soldi e non combina niente e la definizione non si discosta molto dalla realtà. Il suo compagno di squadra è Dan Ticktum, tanto famoso quanto detestato, perché una volta in gioventù ha superato una decina di vetture in regime di safety car per andare a speronare un pilota che a suo dire l'aveva buttato fuori pista. È all'inseguimento da anni dei punti superlicenza per gareggiare in Formula 1 ed è stato un Redbull junior. Helmut Marko è stato pubblicamente elogiato per averlo eliminato come tanti altri piloti.
In Uni-Virtuosi c'è Guanyu Zhou, uno dei rookie più promettenti della scorsa stagione, nonché il pilota cinese più importante al mondo. Accanto a lui c'è Callum Ilott, idolo delle ragazze perché è un Ferrari Junior.
In ART c'è un altro Ferrari Junior, stavolta un rookie, Marcus Armstrong, a sua volta amato dalle ragazze. Il suo compagno di squadra è Christian Lundgaard e, insieme ad Armstrong, è visto come uno dei rookie più promettenti, anche se non il più promettente in assoluto.
In Carlin c'è Yuki Tsunoda, giapponese di poca esperienza(?), che in realtà nessuno si fila più di tanto perché è asiatico e gli asiatici nessuno li prende in considerazione. Il suo compagno di squadra è a sua volta un rookie, Jehan Daruvala, che essendo indiano va incontro allo stesso destino di tutti gli altri asiatici. In Campos, invece, c'è un pilota esperto, Jack Aitken, che vedevo come il principale contendente al titolo ma forse mi sbagliavo. Il suo compagno di squadra è Guilherme Samaia, un brasiliano che, visto il curriculum, forse sarebbe stato più adatto in Formula Regional.
In Charouz c'è Louis Deletraz, che è figlio di Jean Denis Deletraz, quello che correva per la Pacific. Se non sapete di cosa sto parlando, vi invito cortesemente ad approfondire. Il suo compagno di squadra è Pedro Piquet, un Piquet Jr che per il momento non ha ancora fatto scalpore come il fratello a suo tempo.
In MP c'è Nobu Matsushita, pilota che molti vedevano come favorito per il titolo ma che al momento è più indietro di Aitken in classifica, che porta lo stesso cognome di King Hiro. A seconda dei siti web, ci sono informazioni contrastanti sulla loro parentela, che vanno da un estremo all'altro: si passa da "sono padre e figlio" a "si tratta di omonimia, è un cognome molto diffuso in Giappone". In qualità di asiatico, in pochi lo considerano. Il suo compagno di squadra è Felipe Drugovich, che è andato benissimo in Euroformula Open e male in GP3 e che compie gli anni lo stesso giorno di Rubens Barrichello.
BWT ha le vetture rosa come le Pink Panther e una di esse è guidata da Artem Markelov, il veterano della serie, che io stessa vedevo come uno dei principali contendenti al titolo e mi pare di avergliela tirata. Accanto a lui c'è Giuliano Alesi, che è stato criticato da Sophia Florsch. Ciò lo accomuna, di conseguenza, a gran parte della popolazione mondiale. Curiosità: pur essendo figlio di Jean Alesi, ha origini per metà giapponesi da parte di madre e, in qualità di metà asiatico, nessuno se lo fila.
In Prema c'è Mick Schumacher, che è l'idolo delle ragazze perché 1) è un Ferrari junior, 2) è biondo, 3) cosa più importante di tutte, ha gli occhi azzurro shocking. Il suo compagno di squadra è il Nuovohhhh Predestinatohhhh Robert Shwartzman. È un Ferrari junior, è stato in Formula Renault e Formula 3 Europea, ha vinto la GP3, al debutto in Formula 2 si sta rivelando di una categoria a sé stante e suo padre è morto prematuramente. Quindi, oltre che idolo delle ragazze, ha anche tutte le carte in regola per diventare idolo delle folle, colui per il quale tempo un paio d'anni la tifoseria ferrarista potrebbe mettere da parte Leclerc.
In Trident ci sono Roy Nissany e Marino Sato (che non è parente di Takuma), il che lo rende il team meno appetibile, in quanto è l'unico team che ha due piloti asiatici. Da parte loro i Nissato finora non hanno fatto niente per dimostrare di meritare di essere presi maggiormente in considerazione. Poi, per finire, c'è l'ultimo team, Hitech. Uno dei piloti è Nikita Mazepin, che ha i capelli biondi ma viene detestato ugualmente perché nel 2016 ha picchiato Callum Ilott (poi divenuto in seguito suo compagno di squadra in GP3) e suo padre ha i big money. lIl suo compagno di squadra è Luca Ghiotto, l'unico italiano, che in Italia nessuno si fila per parlare dei cinque Ferrari Junior.
"Tu per chi tifi, Milly Sunshine?" chiede la Voce Fuori Campo. Diciamo che non tifo per nessuno, anche se speravo che Markelov potesse vincere il titolo. E, viste le mie gufate in tal senso, credo che nessuno dei piloti di Formula 2 vorrebbe avermi come tifosa, quindi va bene così. "Come si vede la Formula 2?" chiede nuovamente la Voce Fuori Campo. Su Sky, per chi ce l'ha e per chi ha tempo di vedersela, oppure ci si accontenta degli highlights che a partire da quest'anno vengono postati in tempi abbastanza brevi su Youtube. Io, di solito, seguo a tratti gli update su Twitter o eventualmente il livetiming, poi vedo gli highlights.
Come funziona il weekend: 1) prove libere una sessione al venerdì verso mezzogiorno, 2) qualifiche al venerdì pomeriggio, 3) feature race, una gara di circa un'ora, al sabato pomeriggio dopo le qualifiche della Formula 1 che assegna i punti ai primi dieci, 4) sprint race con la reverse grid dei primi otto la domenica mattina e punteggio ridotto ai primi otto rispetto a quella del sabato. In feature race è obbligatorio il cambio gomme e devono essere usate sia la mescola morbida sia quella dura, in sprint race no, infatti di solito i piloti non si fermano ai box a meno che non ci sia un degrado abissale.

IMPERO AUSTRO-UNGARICO I: tutto è iniziato con il Redbullring, in concomitanza con il primo gran premio stagionale di Formula 1. Zhou ha ottenuto la pole position e gli occhi si sono focalizzati su di lui nonostante sia asiatico e, per tali ragioni, corra sempre il rischio di non essere preso in considerazione. C'era anche chi era pronto ad affermare di volerlo in Renault, di cui è membro del junior team, in tempi non sospetti in cui non c'erano ancora certezze sul ritorno del Divino Ferni. Ci sarebbe un piccolo intoppo, ovvero che non è affatto certo che Zhou si piazzi tra i primi quattro in classifica piloti, cosa necessaria per i punti superlicenza, ma ai tempi tutti davano per scontato che ci sarebbe riuscito. Chiariamo un concetto: Zhou ha dimostrato cose positive, solo che non ha eguagliato nei successivi appuntamenti quanto visto nel primo. Di conseguenza tutto l'entusiasmo esistente nei suoi confronti, come spesso avviene in queste circostanze, è stato immediatamente dimenticato.
Accanto a Zhou c'era Drugovich... e questa, lo ammetto, è stata una sorpresa non da poco, perché come ho già anticipato, Drugovich era stato dominatore in Euroformula Open, ma i suoi risultati in GP3 dell'anno scorso non lasciavano certo pensare che potesse passare oltre e avere risultati positivi. Invece Drugovich ha effettivamente sorpreso molto in positivo, anche se le cose non sono andate bene fin da subito, per lui: ha perso infatti delle posizioni e Zhou ha trascorso la prima parte di gara in testa davanti a Ilott e Schumacher, il che era comunque una certa novità, perché nel 2019 non si vedeva generalmente in zona podio né Ilott né Schumacher.
GZ: "Ma io sono figohhhh e voi nohhhh!!111!!11"
CI: "Se ne sei convinto. Io sono un FDA..."
MS: "E io ho gli occhi azzurro shocking."
GZ: "Naaaahhhhh, al mondo non importa niente della FDA o degli occhi azzurro shocking."
CI: "E alla tua macchina non importa di farti finire la gara."
GZ: "Come osihhhh farmi il malocchio????222???? Sei proprio kattivohhhh!!!11!!!"
CI: "Istinto di sopravvivenza. Se voglio vincere, devo farvi fuori tutti."
MS: "Ahahahahah, sei un idolo!"
CI: "Taci, tu, che stai per finire in testacoda da solo e per finire dietro a Nissany."
MS: "Noooohhhhh, ha ragione Zhou, sei krudelehhhh!"
CI: "E sono felice di esserlo."
Mentre appunto Zhou non terminava la gara, fermato da problemi tecnici, e Schumacher andava in testacoda da solo mentre si trovava in seconda(?) posizione, Ilott ha resistito senza problemi ed è andato a portarsi a casa la prima vittoria della stagione. Dietro di lui sono arrivati a podio gli Armstzman, cosa che ha fatto andare in visibilio pressoché qualunque essere senziente che avesse una vaga idea della loro appartenenza alla FDA e al fatto che abbiano lottato per il titolo in GP3 lo scorso anno. Poi dietro di loro c'era Lundgaard, quindi tutti #TeamGP3, quel giorno. Ovviamente, così come l'interesse nei confronti di Zhou è improvvisamente terminato, al giorno d'oggi dopo l'Ungheria solo l'interesse per uno dei membri del #TeamGP3 è ancora intoccato, ma di questo ne parleremo un'altra volta.
Vediamo di sintetizzare, questa è stata la top-ten: Callum Ilott, Marcus Armstrong, Robert Shwartzman, Christian Lundgaard, Dan Ticktum, Giuliano Alesi, Louis Deletraz, Felipe Drugovich, Nobu Matsushita e Roy Nissany. Questo stava a significare che, dopo avere sorpreso in positivo al venerdì, a Drugovich era data anche la possibilità di mettersi in mostra la domenica, dato che sarebbe partito dalla pole position da reverse grid, precedendo Deletraz, ancora all'inseguimento della sua prima vittoria.
FD: "Che non otterràhhhh!!!11!!!!"
LD: "E tu chi ca**o sei?"
FD: "Sono un brasiliano festaiolo che stasera ballerà la samba per festeggiare, in cu*o a tutti voi!"
LD: "Ahahahahah, non ci credo, ti chiami Felipe e questo non può certo portare bene."
FD: "Perché tu come credi di chiamarti, Fernando?"
LD: "Purtroppo no."
FD: "Quindi stai al posto tuo."
Il suo posto era la seconda posizione, mentre Drugovich scappava a gambe levate involandosi verso la sua prima vittoria in carriera all'esordio, in quella che di fatto era la sua seconda gara. Niente male per essere un rookie che aveva combinato poco e niente nel campionato immediatamente precedente!
Poi, siccome non esistono storie intriganti senza un villain, si sono intromessi sia un destino avverso, che ha fatto andare in fumo a vettura di Armstrong, sia un pilota dal curriculum non proprio immacolato, che è salito sul podio pur non essendo un fan favourite ma un pilota con millemila hater.
Podio Felipe Drugovich, Louis Deletraz, Dan Ticktum, a chiudere la zona punti Robert Shwartzman, Christian Lundgaard, Nobu Matsushita, Mick Schumacher e Jack Aitken. Nonostante fosse giù dal podio Shwartzman era ancora sotto gli occhi di tutti oltre che in cima alla classifica piloti, ormai vicino al raggiungimento di uno status privilegiato di Predestinazionehhhh.

IMPERO AUSTRO-UNGARICO II: al venerdì abbiamo assistito a un altro tentativo di un pilota asiatico di conquistare il mondo e, di conseguenza, la considerazione del grande pubblico. Tsunoda, infatti, ha ottenuto la pole, in attesa che si facesse il momento della gara al sabato pomeriggio. Quel giorno il Redbullring è stato sede di rain delay e Markelov ne ha approfittato per andare in griglia tipo Grosjean in Brasile 2016, infatti in griglia non c'è mai arrivato. Oserei dire che le cose non sono andate nel migliore dei modi, fino a questo momento, e che questo sia stato il punto più basso della sua prima parte di stagione. Purtroppo gli altri punti non sono stati particolarmente elevati...
Dopo l'incidente di Markelov c'è stato un tentativo di partenza dietro safety car, poi un altro rain delay. A quel punto le vetture sono partite dietro safety car quando ormai si faceva sera.
YT: "Ma finalmente arriverà il mio momento."
RS: "E tu chi saresti?"
YT: "Come chi sono? Sono il prossimo idolo Made in Japan. Tu, piuttosto, sei un russohhhh sfasciacarrozzehhhh."
RS: "No, sono un russohhhh predestinatohhhh e sono sicuro che oggi porterò a casa una vittoria."
Infatti, come da proprio pronostico, Shwartzman nel secondo stint si è preso la testa della gara, il tutto mentre avevamo salutato già da un po' Drugovich per problemi all'impianto frenante.
YT: "Va beh, il secondo posto è ancora mio."
GZ: "Eppure mi sembra di esserti davanti..."
YT: "Non ci resterai per molto. Dopotutto tra gli asiatici se c'è una nazionalità più in vista è la mia. Non permetterò mai a un cinese di battermi, sono stato chiaro?"
GZ: "Come la pelle di Kovalainen. A meno che non sia stato al sole, perché secondo me diventa rosso come un gambero."
YT: "Perché stiamo parlando di Kovalainen? Correva in GP2 nel lontano 2005, quando noi al massimo usavamo il triciclo."
GZ: "Giusta osservazione. Solo, non capisco come mai hai osato approfittare di un discorso a tematica Kovalainen per superarmi facendomi una pernacchia. Tutto ciò è inaccettabile."
YT: "Come Alonso in Renault?"
GZ: "Naaaahhhhh, tutto sommato sono contento che sia lui a guidare quella macchina."
YT: "Vincerà il suo terzo titolo."
GZ: "A briscola, uscendo in Q2?"
YT: "Come osi?!"
GZ: "Datti una calmata."
YT: "Scusa. È stato Carlito che mi ha costretto a indignarmi per quello che hai detto. Sta infestando la nostra gara così come se niente fosse."
Impossibilitato a viaggiare verso la prima vittoria in quanto spodestato da New Predestinatohhhh, Tsunoda si è accontentato di viaggare verso il secondo posto. Nel frattempo Zhou perdeva terreno e alla fine si è salvato per il gradino più basso del podio in un finale al photofinish con Occhi Azzurro Shocking, altresì noto come il Piccolo Hulkenberg.
MS: "Da quando mi è stato appioppato questo soprannome?"
GZ: "Da quando ho iniziato ad essere più figo di te."
MS: "Gente senza occhi azzurro shocking... lo sai che potrei rimorchiare più io di tutti voi altri messi insieme?"
GZ: "Sì, lo so, per questo mi sono concentrato sull'obiettivo di salire sul podio invece che di provarci con la Calderon."
MS: "Naaaahhhhh, la Calderon ora si è trasferita in Giappone per correre in Superformula."
Top-ten: Robert Shwartzman, Yuki Tsunoda, Guanyu Zhou, Mick Schumacher, Callum Ilott, Christian Lundgaard, Marcus Armstrong, Dan Ticktum, Jack Aitken e Sean Gelael. Il giro più veloce è stato ottenuto a sorpresa da Roy Nissany, che l'avrebbe ottenuto anche l'indomani mattina, però a parte ottenere il giro più veloce non ha fatto altro di notevole, quindi direi di metterlo da parte una volta per tutte.
La gara credo che l'abbiano vista in pochi, perché New Predestinatohhhh è uscito quasi subito, quindi non ne valeva la pena, era meglio contare ancora su Leclerc. Nel pomeriggio Leclerc avrebbe centrato il retrotreno di Vettel mettendo in discussione questa teoria, ma il pomeriggio era ancora lontano e il Bad Boy era in testa dopo essere partito dalla pole ottenuta tramite reverse grid. A Lundgaard, però, non piacciono i bad boy, quindi se l'è messo dietro così come se niente fosse dopo pochi giri. Ticktum si è accontentato quindi del secondo posto, mentre dietro gli Armacher lottavano per il podio.
MA: "Che cosa vuoi, Piccolo Hulkenberg?"
MS: "Superarti."
MA: "Non sono sicuro che ce la farai."
MS: "Ho gli occhi azzurri, quindi sono più figo di te, rassegnati."
Ha superato Armstrong e in quel momento gli si è aperto in modo random l'estintore, inondandogli l'abitacolo e la visiera del casco di liquido per estintori. La stessa cosa era capitata anche a Gasly. Schumacher si è ritirato, venendo criticato per questo su Twitter da Dani Juncadella che ha raccontato di quando lui, molti anni fa, terminò una gara mentre l'estintore gli riversava liquido addosso, e adesso non ci sono più i giovani di una volta. Nel frattempo, alla fine della giornata, sono arrivati in zona punti Christian Lundgaard, Dan Ticktum, Marcus Armstrong, Callum Ilott, Jack Aitken, Sean Gelael e Nikita Mazepin, che un tempo era pilota da test della Force India quindi Mazepink. Così si è conclusa la giornata della Formula 2, con il quarto nuovo vincitore in quattro gare disputate, cosa destinata a interrompersi in vista dell'evento successivo.

IMPERO AUSTRO-UNGARICO III: così come la Formula 1, anche la Formula 2 ha lasciato il Redbullring per l'Hungaroring. Dopo due fine settimana che l'avevano condotto a diventare ultimo in classifica, per Markelov non c'era niente da fare che sperare che le cose andassero un po' meglio. Non è stato il primo ritirato: incidente tra compagni di squadra Sato vs Nissany. Poi, però, è stata la volta di sbizzarrirsi anche per altri: Lundgaard ha tamponato Ghiotto, ha iniziato ad andare in giro ai due all'ora e, per evitarlo, Amrstrong ha speronato Markelov, che abbiamo visto prima sulla vettura incastrata nelle barriere e poi giù dalla vettura, mentre piangeva con la testa appoggiata a un muretto.
Nel frattempo Callum Ilott partito dalla pole position stava in testa alla gara ed era destinato a rimanerci per tutto il primo stint. A quel punto sono iniziati i problemi.
CI: "E mi rifiuto di credere che i problemi siano dati da un tipo che mi insegue con gli occhi azzurro shocking."
MS: "Infatti non è di me che devi preoccuparti, anche se intendo superarti così come se niente fosse. È il New Predestinato quello che devi tenere d'occhio."
New Predestinato, infatti, faceva parte di una ristretta cerchia di individui partiti con gomme dure ed è rimasto in pista un'infinità di tempo, pur continuando ad andare veloce. Poi, quando è giunto il momento, è tornato in pista arretrato ma ha iniziato a superare tutti uno dopo l'altro. La cosa incredibile è che in quel momento c'era in testa un pilota Prema (cioè Schumacher) e che c'era un pilota Prema favorito alla vittoria (cioè Shwartzman). Certe cose non sarebbero mai accadute ai tempi di Gelael, ma ammetto che ho iniziato a sentirne la mancanza perché era molto pittoresco.
RS: "Ora che mancano sei giri alla fine mi sono appropriato della testa della gara! Sono o non sono un YdOlO? Rassegnati, occhi azzurro shocking, sono io e non tu quello destinato all'Alfa Romeo."
MS: "Ma infatti non credo che sia poi così un male, non essere destinato all'Alfa Romeo."
RS: "Nobody loves me."
MS: "Io, se fossi in te, non mi piangerei addosso a quella maniera. Stai diventando un idolo delle folle e stai diventando più amato di Leclerc."
RS: "Non ancora."
MS: "Sì, ma non ti resta molto da aggiungere. E, appunto, siccome sei il pezzo privilegiato della F2, volevo chiederti che cosa ne pensi di lasciare Armstrong e di metterti insieme a me."
RS: "Sììììì, subito! Sei tu il mio nuovo ammmmore."
MS: "Sapevo che avresti detto di sì. In cu*o ad Armstrong!!!11!!!!1!!"
MA: "Come siete kattivihhhh."
MS: "Parla per te che hai messo fuori quel poveraccio di Markelov quando tutti i russi presenti a parte lui stanno dimostrando grandi cose."
Infatti a un giro dalla fine Mazepin ha superato Schumacher portandosi in seconda posizione e, sinceramente, vedere Mazepin che non solo aveva raggiunto il podio a spese di Ghiotto, ma che addirittura decideva di non salire sul gradino più basso del podio stesso, era una cosa che non mi sarei certo aspettata di vedere in tempi brevi. Qualcuno nel frattempo potrebbe chiedersi dove fosse andato a finire Ilott, che era partito dalla pole qualcosa come un'oretta prima. Evidentemente era stato preso a sberle da tutti (ma non da Mazepin, o almeno non materialmente, per una volta) ma si poteva appropriare della pole da reverse grid. Top-ten: Robert Shwartzman, Nikita Mazepin, Mick Schumacher, Luca Ghiotto, Felipe Drugovich, Jehan Daruvala, Louis Deletraz, Callum Ilott, Dan Ticktum e Guanyu Zhou.
Secondo una testata online italiana, Mick Schumacher era salito sul podio per la prima volta in carriera, in F2. Eppure, qualcosa mi fa pensare che a suo tempo fosse stato dedicato almeno un po' di spazio al fatto che l'anno scorso avesse vinto una sprint race, il che non coincide pienamente con il concetto di "stavolta era il suo primo podio". Nel frattempo un tizio sconosciuto fan di Shwartzman, ha scritto su Twitter che il suo preferito in F2 è Shwartzman, ma che gli piacciono anche Ilott e Schumacher perché hanno migliorato rispetto alla scorsa stagione. È stato tacciato di essere irrispettoso nei confronti di Shwartzman, perché ha menzionato anche altri due piloti invece di parlare solo dell'idolohhhh assolutohhhh. Tutto lascia pensare che stiamo assistendo sempre di più a una nuova glorificazione, ma questo l'ho già detto.
Anche domenica mattina la gestione delle gomme è stata importante. Infatti molti piloti sono rientrati ai box per una sosta, lasciando il solo Ghiotto in testa alla gara a spadroneggiare. Non più di tanto, in realtà, dato che alla fine ha dovuto vedersela con Ilott negli scarichi, pur avendo la meglio. Luca Ghiotto, Callum Ilott, Mick Schumacher, questo il podio dell'ultima gara finora disputata, mentre hanno chiuso a punti anche Robert Shwartzman, Nikita Mazepin, Louis Deletraz, Jehan Daruvala e Guanyu Zhou. Era ora che quest'ultimo avesse di nuovo una piccola gioia, ma in ogni caso non era una gioia tale da essere glorificato tanto quanto poteva sembrare a inizio stagione. Ormai i più stanno dalla parte del Divino Ferni per il futuro in Renault.

FORMULA 3 (cioè la vecchia GP3): facciamo le cose in grande stile e parliamo anche, almeno in parte, della Formula 3, anche se non in maniera approfondita tanto quanto di Formula 2 (spero che vogliate perdonarmi per questa scelta). Qui le cose funzionano in modo simile, solo che le due gare hanno lo stesso numero di giri, danno lo stesso punteggio e la reverse grid della gara della domenica è data dai primi dieci. Ci sono dieci team con tre vetture ciascuno, per un totale di trenta piloti.
Al momento in testa alla classifica c'è Piastri, uno dei piloti Prema, seguito dal compagno di squadra Sargeant. A far parlare di sé nei primi due appuntamenti, però, è stata la Florsch, che al momento si trova ventiquattresima in qualifica con un quattordicesimo posto come miglior risultato, quindi in linea teorica dovrebbe essere l'ultima persona a commentare i risultati altrui, ma nevermind. Tutto è cominciato in occasione del primo evento stagionale, quando la TV tedesca ha postato un tweet che parlava di "tre Schumacher" in un solo programma.
Uno era Ralf, telecronista, gli altri erano Mick e David, rispettivamente piloti di Formula 2 e Formula 3. La Racing Goddess si è indignata, sostenendo che c'è un solo Schumacher famoso, che nessuno di quei tre merita di finire sui media e che sono altri i piloti junior tedeschi a cui la TV tedesca dovrebbe dare spazio. Ha successivamente risposto a tono a gran parte di quelli che sui social le hanno dato risposte diverse dall' "hai ragionehhhh, idolahhhh!!!11!!!", peccato che molti di quelli che le hanno dato contro per questa sparata abbiano tirato fuori in gran parte argomentazioni sensate. Cose del tipo:
1) almeno Ralf Schumacher in qualità di opinionista televisivo ha diritto di andare in TV nel programma da lui presentato;
2) Ralf Schumacher ha vinto sei gare di Formula 1 quindi è abbastanza sgradevole che una che ha vinto in totale due gare in Ginetta Junior e nessuna su monoposto dica che non ha mai vinto niente;
3) la Florsch ha detto più di una volta che il suo sogno era *partecipare* al GP di Macao, si è vantata di avere lottato per la tredicesima piazza a tale competizione... e il GP di Macao, Ralf Schumacher l'ha vinto quindi quantomeno dovrebbe considerarlo un pilota da emulare;
4) Mick Schumacher non è esattamente un fenomeno, ma ha vinto un campionato nel quale la Florsch è arrivata ventiduesima conquistando un solo punto;
5) David Schumacher è ancora meno un fenomeno, ma l'anno scorso ha vinto delle gare in una serie in cui lei non ha mai visto il podio;
6) la Racing Goddess non è minimanente tra i piloti tedeschi junior che si stanno mettendo più in luce (cfr David Beckmann e Lirim Zendeli in F3) ed è forse quella che riceve più spazio in assoluto;
7) così, a intuito, spargere m*rda sugli altri piloti in modo gratuito e lasciando pensare che sia un modo per vendicare dissapori personali (aveva già criticato in passato Vivien Kesztheliy, pilota della W Series 2019 nonché fidanzata di David e amica di Mick Schumacher) non è esattamente il modo migliore per farsi rispettare;
8) siccome nelle risposte a chi la criticava, si è vantata di non essersi qualificata ultima ma di essersi messa dietro tre o quattro piloti, qualcuno le ha fatto notare che vantarsi di non arrivare ultima non è il modo migliore per affermare di credere nell'uguaglianza tra uomini e donne al volante di cui sostiene di essere convinta.
In tutto questo sta facendo abbastanza scalpore il fatto che David Schumacher finora non abbia fatto nemmeno un punto tanto quanto lei, ma che le sia quasi sempre arrivato davanti, anche se in realtà il pregio maggiormente riconosciuto a questo ragazzo è che, diversamente dalla Racing Goddess, non sente il bisogno di avere un profilo Twitter su cui scrivere cavolate varie. Nel frattempo nel secondo round la Racing Goddess ha litigato via social con Smolyar dopo che a suo dire lui l'aveva speronata, mentre Smolyar sosteneva che fosse lei la responsabile del loro contatto. Incredibile ma vero, nel corso del terzo appuntamento della stagione non sembra che sia stata coinvolta in qualche genere di drama e questo è qualcosa di alquanto inedito.
I risultati in breve:
AUSTRIA I - Sabato: Oscar Piastri, Logan Sargeant, Alex Peroni, Frederik Vesti, Lirim Zendeli, Liam Lawson, David Beckmann, Richard Verschoor, Aleksandr Smolyar.
Domenica: Liam Lawson, Richard Verschoor, Clement Novalak, David Beckmann, Lirim Zendeli, Frederik Vesti, Aleksandr Smolyar, Oscar Piastri, Enzo Fittipaldi, Max Fewtrell.
AUSTRIA II - Sabato: Frederik Vesti, Lirim Zendeli, David Beckmann, Oscar Piastri, Olli Caldwell, Logan Sargeant, Richard Verschoor, Liam Lawson, Theo Pourchaire, Jake Hughes.
Domenica: Theo Pourchaire, Logan Sargeant, David Beckmann, Richard Verschoor, Oscar Piastri, Olli Caldwell, Max Fewtrell, frederik Vesti, Sebastian Fernandez, Lirim Zendeli.
UNGHERIA - Sabato: Theo Pourchaire, Oscar Piastri, Bent Viscaal, Richard Verschoor, Sebastian Fernandez, Logan Sargeant, Alex Peroni, Dennis Hauger, Clement Novalak, David Beckmann.
Domenica (il primo a tagliare il traguardo è stato Viscaal, retrocesso per due diverse penalità e classificato diciassettesimo): David Beckmann, Oscar Piastri, Dennis Hauger, Logan Sargeant, Richard Verschoor, Theo Pourchaire, Aleksandr Smolyar, Sebastian Fernandez, Enzo Fittipaldi, Alex Peroni.

giovedì 16 luglio 2020

Katherine Legge, il suo incidente e i commenti nonsense di un troll

Credo di avere già accennato, qualche tempo fa, al fatto che, a mio parere, ci fosse più apertura mentale nei confronti delle donne nel motorsport una quindicina d'anni fa di quanta non ce ne sia ora. Se non altro un tempo una donna nel motorsport per essere presa di mira doveva essere di altissimo profilo e a nessuno importava granché della prima Katherine Legge di turno (nonostante il fatto che, in realtà, è stata proprio lei la prima donna che, in questo secolo, ha vinto una gara di alto livello su una monoposto, nelle formule minori della Indycar, quindi il profilo non era proprio bassissimo).

Non saprei dire se c'è gente che lo fa solo ed esclusivamente per trolleggio, non lo metterei del tutto in dubbio, ma oserei dire che c'è modo e modo di atteggiarsi nella vita. Perché esiste un principio fondamentale, a mio parere, ovvero che c'è modo e modo di parlare delle donne nel motorsport. Ridicolizzare le vittime di infortunio in test o competizioni, in una scala di cultura tra il meno infinito e il più infinito, potete immaginare benissimo dove si collochi secondo il mio spassionato parere. Per fortuna comportamenti di questo tipo sembrano non essere particolarmente diffusi, ma il punto è che non lo dovrebbero essere affatto.

Qualora qualcuno volesse una contestualizzazione dell'accaduto, sto parlando di Katherine Legge, impegnata in un test dell'ELMS in un team tutto femminile, in cui fa pairing con Tatiana Calderon e Sophia Florsch. Nella giornata di ieri ha avuto un brutto incidente, nel quale ha riportato una frattura a una gamba per la quale è stata sottoposta a un intervento chirurgico e delle lesioni a un polso che si sono rivelate meno gravi rispetto al report iniziale. Spiegatemi voi se un fan normale dovrebbe sbeffeggiare una persona in queste condizioni così, just for fun, perché è donna quindi cogliamo pure la palla al balzo prima che l'occasione sfumi.

Giusto per chi non avesse le idee chiare, Katherine Legge non è una principiante senza esperienza come sembrava in quel post, ma è una quarantenne con alle spalle una carriera ventennale in serie automobilistiche di alto livello: ha gareggiato in Champs Car, Indycar, DTM, Formula E, IMSA e sicuramente anche da qualche altra parte. Il fatto di non essere una pluricampionessa, così come non lo sono tanti piloti che hanno gareggiato negli stessi campionati, non la rende incapace di guidare una vettura così, di colpo, dopo vent'anni di carriera. Questo concetto non dovrebbe essere così difficile da capire...

Ma d'altronde il soggetto che ha affermato che era ovvio che sarebbe finita così, dato che le donne non dovrebbero guidare mezzi che raggiungono quelle velocità, è lo stesso che qualche mese fa sosteneva che le ragazzine del motorsport non dovrebbero puntare a un futuro nella Ferrari Academy, quanto piuttosto andare a letto con lui, quindi forse sono io quella che ha aspettative troppo alte da parte degli utenti dei social network, anche quelli che hanno dimostrato il degrado più totale in passato. Il problema è che, quando si tratta di perseguire le proprie idee, magari anche sensate, c'è chi dà corda ai soggetti di questo tipo.

Questo tipo, infatti, ha pensato bene di scrivere la sua invettiva contro le donne nel motorsport e contro la Legge in risposta a un tweet di una delle sue compagne di squadra. Sta a voi indovinare quale. La cosa, ovviamente, è terminata con una polemica via Twitter a cui costei ha preso parte, venendo criticata per avere risposto a questo tizio. Il punto è che, per una volta nella vita, la Racing Goddess aveva smerdato uno che meritava di essere smerdato... e l'aveva fatto per la sua compagna di squadra e non per il suo tornaconto personale. Credo che bisognerebbe imparare una cosa, nella vita: che solo perché qualcuno ci sta sulle scatole, non è una buona idea dargli sempre contro, anche quando sta affermando cose di buon senso.

Con questo, non mi resta altro da fare che augurare a Katherine Legge di guarire il prima possibile e di tornare al più presto al volante. Per fortuna mi unisco al coro di tante altre persone che l'hanno fatto, un bel po' di personaggi del mondo del motorsport specie Made in USA compresi. E ricordo a questi soggettoni (i troll, intendo) che, forse, la questione della velocità in sé è l'ultima che tocchi il motorsport al femminile, o almeno quello della generazione di Katherine Legge. Non capisco perché si associ l'essere donna al dovere guidare una vettura più lenta, considerando che ai tempi della Legge la maggior parte delle donne del motorsport hanno fatto la storia correndo sugli ovali in Indycar...


martedì 16 giugno 2020

Jamie Chadwick in Formula Regional con Prema... "Eh, sì, ma in GP3 Sophia Florsch vive di stenti"

Non ho l'audacia di affermare che oggi sia stato un grande giorno per le donne nel motorsport, ma solo perché ho l'impressione che il margine di rischio a cui andiamo incontro possa essere più elevato di quanto potrebbe apparire a primo impatto. Purtroppo ho anche qualche sensazione negativa, grazie al contributo degli appassionati di motori che, anche in questa circostanza, potrebbero dare il loro contributo.
Ma andiamo con ordine: vi ricorderete sicuramente di Jamie Chadwick, campionessa della MRF Challenge e poi della W Series, tester occasionale di Formula E, legata alla Williams da un ruolo formale e di fatto una sorta di pilota di junior team. L'ultima volta che l'abbiamo vista al volante è stato pochi mesi fa: gareggiava nella Formula 3 Asia e avevo parlato del suo progresso avvenuto da un certo punto della stagione in poi. Il giro di boa è avvenuto in concomitanza di quella che, prima di una squalifica per jump start, era sembrato la sua prima vittoria.
In questa stagione la Chadwick doveva tornare a gareggiare nella W Series, in quanto la regola secondo cui chi vince il campionato non può più prendere parte a una seconda edizione non è retroattiva, visto che nel 2019 non erano stati dati punti superlicenza. Solo che la W Series 2020 è saltata per effetto del coronavirus, lasciando a piedi fino al 2021 tutte le concorrenti, almeno dal punto di vista di quel campionato.

Dopo le prime notizie relative a un test con il team, la bomba è scoppiata stamattina: Jamie Chadwick disputerà il campionato 2020 di Formula Regional (che partirà nel corso dell'estate inoltrata e durerà fino all'autunno inoltrato) e lo farà con Prema, tanto che tra i suoi compagni di squadra ci sarà anche il fratello del Predestinatohhhh. Non siamo tuttavia qui per parlare di Arthur Leclerc, ma soltanto della Chadwick.
Ci sono molte cose che parlano a suo favore: molti piloti della F.Regional provengono dalla Formula 4 o da campionati minori, Prema ha un buon nome relativamente alla serie in questione, la vettura è molto simile a quella della W Series e a quella della F3 asiatica nelle quali ha già gareggiato... insomma, Jamie Chadwick si trova in un'ottima posizione, in questo momento, il che la rende la donna più vicina ad avere, un giorno, un futuro in Formula 1.
Chadwick è anche la ragazza che, più di ogni altra, tra quelle dell'attuale panorama motoristico, sarebbe adatta a un futuro in Formula 1. Ha un palmares interessante, ha mostrato un palmares interessante, ha buone possibilità di conquistare i punti necessari a ottenere la superlicenza (è a quota 10 su 40 grazie al risultato della F3 asiatica) e il legame con Prema potrebbe accompagnarla nei passi successivi della sua carriera.

Però, ed è questo che mi spaventa, intorno a lei c'è un'aura che promette bene e male allo stesso tempo: gareggerà nello stesso campionato in cui l'anno scorso correva Sophia Florsch, con cui in tanti la confrontano per il semplice fatto che sono donne. Florsch era quella che dimostrava grandi risultati, pur senza mai salire sul podio, ma era colpa del team, colpa della macchina, con i team di GP3 che hanno "riconosciuto il suo potenziale", secondo l'opinione pubblica. La stessa opinione pubblica, dalla Chadwick si aspetta che vinca il titolo o che ci arrivi vicino, altrimenti sarà considerata un flop.
Jamie Chadwick ha un curriculum di tutto rispetto e, diversamente da qualcun'altra, sembra stia scegliendo di gareggiare in campionati compatibili con il suo grado di esperienza, oltre che con il suo budget. Eppure c'è un'ombra enorme che incombe su di lei: qualunque cosa faccia, viene scomodato il confronto con la Florsch, e purtroppo il fanbase di quest'ultima è abbastanza a livello ultrà. Qualunque cosa Sophia faccia, appare come eroica, con una mistificazione completa della sua immagine. Qualunque cosa un'altra ragazza faccia, viene scomodata la Florsch e la teoria che la Florsch l'avrebbe fatta meglio. I risultati della Florsch vengono attribuiti a un mezzo non all'altezza. I risultati della Chadwick vengono spesso attribuiti a una concorrenza scadente o a serie poco altolocate.

Questo atteggiamento è una variante di un fenomeno che tutti conosciamo: l'idolatria di uno specifico pilota, scelto come guru, e tutto quello che fa quel pilota diviene improvvisamente interessante anche per chi se ne fregava. I risultati di quel pilota sono dettati, unico caso al mondo, dal merito, mentre i risultati altrui vanno demonizzati, oppure va rimarcato come il guru avrebbe fatto di meglio se fosse stato lì.
C'è un guru e ci sono tanti inetti, che si appropriano di risultati e volanti destinati al guru. Quest'ultimo, però, risorge sempre dalle proprie ceneri e tutto ciò che fa, commenti acidi contro altri piloti o team o motoristi o campionati compresi, viene glorificato. Il guru è un idolo e non deve esserci spazio per nessuno, se non per lui. Gli altri sono solo approfittatori che, se non fosse stato per l'assenza dell'idolo o la vettura non competitiva dell'idolo, non sarebbero arrivati da nessuna parte.
Sophia Florsch viene trattata dal suo fanbase nella stessa identica maniera in cui il fanbase di Fernando Alonso si comporta nei confronti di quest'ultimo. Certo, il livello è molto diverso, stiamo parlando di situazioni completamente diverse dal punto di vista strettamente motoristico, ma per il tifo formato bar e formato social poco cambia.
Quello che è da vedere è come questo scontro a distanza tra le Flodwick verrà gestito da chi ha il potere di condizionare le loro carriere. Perché i fan di Alonso idolizzano i suoi team radio, ma la Honda si è vendicata di brutto nei suoi confronti, ma non è detto che la storia si ripeta in altre situazioni.

sabato 29 febbraio 2020

Ne resterà una sola... o forse no

Ladies and gentlemen, start your engines e, se siete vere ladies, armatevi di armi di distruzione di massa, che il vostro obiettivo deve essere quello di devastare il resto della popolazione femminile, un po' come se fosse il video di "Bad Blood" di Taylor Swift, canzone chiaramente ispirata agli anni trascorsi dai Rosbilton come compagni di squadra. Oggi, infatti, parliamo di un argomento che negli ultimi tempi ha iniziato a cadermi spesso sotto gli occhi.
Un paio di giorni fa ho assistito a un nuovo tassello di questa tendenza dell'epoca contemporanea ed è accaduto quando è stato annunciato l'ingaggio di Sophia Florsch da parte del team Campos di F3 (la ex GP3, per intenderci). Un opinionista olandese(?) faceva la seguente osservazione: Jamie Chadwick, con il budget e il supporto della W Series, non è riuscita a trovare un volante in F3, mentre c'è riuscita Sophia Florsch, che si è contraddistinta per essere una "hater" della categoria. Invitava quindi a trarre ciascuno di noi le nostre conclusioni.

L'unica conclusione che ne traggo io è che ci sia un'esasperazione, specie da parte degli addetti ai lavori, per ingigantire le rivalità femminili nel motorsport, anche a distanza. Infatti Florsch e Chadwick non hanno MAI gareggiato l'una contro l'altra e, da quando ho memoria, non hanno MAI gareggiato nemmeno nelle stesse categorie.
Questo significa che viviamo in un mondo in cui finora Sophia e Jamie sono coesistite senza mai avere di fatto nulla a che fare l'una con l'altra, che hanno scelto di intraprendere percorsi diversi.
Peraltro, la Florsch è intervenuta dopo che qualcuno aveva suggerito che avesse più sponsor per via della maggiore popolarità, sostenendo di non avere sponsor che pagano per lei. E' intervenuta Alice Powell, che le ha chiesto se gareggiasse gratis, al che la Florsch le ha risposto, testualmente "no, ho i soldi, hai qualche problema?"... di conseguenza pare che, per propria ammissione, Florsch abbia un volante in F3 perché aveva i fondi per pagare (cosa piuttosto normale, nelle serie junior).

Questo cosa significa? Al di là del fatto che molti altri piloti sarebbero stati messi in croce per avere scritto un tweet analogo invece che ricevere dei like, quello che ci interessa è la parte puramente concettuale. In sintesi, è andata così:
Opinionista: "La Florsch ha un volante in GP3 snobbando la W Series, mentre la Chadwick non ce l'ha pur avendo fatto la W Series e avendola vinta."
Soggetto random: "La Florsch è più sponsorizzata."
Florsch: "Naaaahhhh, non sono gli sponsor che pagano per me e non ho bisogno dei bonus della W Series."
Powell (ex pilota GP3): "Quindi corri gratis?"
Florsch: "No, ho i soldi, diversamente da te che sei povera."
Questo significa, in sintesi, che se Chadwick fosse stata in possesso della stessa quantità di soldi della Florsch o se, possedendola, fosse stata desiderosa di un passaggio immediato in F3, l'avere fatto la W Series probabilmente non sarebbe stata una cosa vincolante (poi, non mi stancherò mai di ripeterlo, la Chadwick ha fatto anche la F3 Asia, di fatto la versione asiatica della F.Regional europea).

Il concetto più profondo che posso estrapolare da questa vicenda è che, a mio parere, ci sia troppa enfasi sul fatto che debbano esserci per forza una scelta giusta e una scelta sbagliata, trainata proprio dalla questione di genere. Il messaggio di fondo è: partecipare alla W Series è o al 100% giusto o al 100% sbagliato e chi farà carriera, alla fine, dimostrerà di avere ragione.
No, fermi tutti. Perché dovrebbe essere così? Al di là di tutte le questioni etiche che riguardano LA SERIE, penso che bisognerebbe tenere separato il campionato da chi vi gareggia, specie alla luce del fatto che la W Series ha sì l'obiettivo di essere un campionato per sole donne, ma ha anche la peculiarità di FINANZIARE la stagione delle sue partecipanti, ingaggiate dopo un'apposita selezione. Di conseguenza c'è chi ha scelto di gareggiare in questa categoria anche e soprattutto per potere gareggiare in una serie open wheel senza avere i big money per farlo altrove e per procurarsi degli sponsor grazie a un'esposizione mediatica che altrimenti non avrebbe.
Quindi non c'è da discutere del fatto che ci sia una scelta giusta e una scelta sbagliata, quanto piuttosto del fatto che ci sia anche chi non ha molte scelte.

In più si parte dal presupposto che dalle attuali formule minori debba uscirne UNA SOLA donna di successo, che solo una debba arrivare a gareggiare ad alti livelli (se non in Formula 1, in serie come Formula E o cose del genere). Spesso, l'Unica Eletta viene identificata nella Florsch o nella Chadwick, come se ci fosse la convinzione innata che l'unico modo che una donna ha per fare successo sia l'annientare tutte le altre donne esistenti.
In tutta obiettività, mi sembra un discorso molto campato in aria, sia per questioni di poca fondatezza, sia per questioni commerciali. Infatti quando è stato il momento di maggiore presenza femminile nel motorsport? Esatto, l'epoca di Danica Patrick. La grande prominenza di quest'ultima non ha sbarrato le porte alle altre ragazze, quanto piuttosto ha portato al loro incremento. C'erano altre donne in Indycar, c'era una donna in Champ Car, c'erano donne in Road to Indy, c'erano donne nel DTM... si è arrivate a gare di Indycar in cui c'erano ben quattro o cinque donne al via... che è, essenzialmente, come sarebbe avere tre donne al via di una gara di Formula 1.

In più, vedendo per forza la Formula 1 come obiettivo finale e vedendo per forza Florsch e Chadwick come le uniche potenziali candidate, a mio parere si commettono due grossi errori di valutazione.
Il primo è che, appunto, la Formula 1 non è l'unica serie di elevato spessore. Vedere donne in Indycar, in Formula E, il LMP1 a Le Mans o anche nel DTM, sarebbe comunque un enorme risultato e non dovrebbe essere sminuito per il solo fatto che "non è la Formula 1".
Il secondo è che la prossima donna in Formula 1 potrebbe non essere né la Florsch né la Chadwick. Per quanto riguarda specie una delle due (quella che non ha corso in F3 Asia) la rincorsa ai punti superlicenza potrebbe essere mooooolto lunga e piena di insidie e, soprattutto, le Flodwick sono le più prominenti donne delle formule junior oggi come oggi, ma non sappiamo che cosa ci riserverà il futuro. Oltre a loro bisogna tenere d'occhio anche quelle che ogni anno debuttano in F4. Probabilmente molte di loro saranno a un livello inferiore, ma mai dire mai. La prossima donna in Formula 1 potrebbe anche essere una di quelle di cui non sappiamo ancora nulla, perché magari si sta apprestando proprio ora a fare il grande salto dai kart alla F4.

Quello che mi sento di dire in conclusione è: teniamo d'occhio il panorama e smettiamola di costruire una rivalità artificiale tra gente che gareggia in campionati diversi, come se fosse una questione in cui soltanto una puà sopravvivere.

domenica 19 gennaio 2020

Sophia non al volante, auto-gloroficazione costante

"She moves like she don't care
Smooth as silk, cool as air
Oh, it makes you wanna cry
She doesn't know your name
And your heart beat like a subway train
Oh, she makes you wanna die"
- Blondie, "Maria"

Modelle sorridono ai box dopo essersi vendute al marketing
(didascalia comprensibile soltanto a fine post)
Carissimi motori al berilio (se non sapete di cosa sto parlando, non preoccupatevi), l'argomento donne nel motorsport, come avrete capito, mi tocca molto nel profondo, e oggi andiamo a parlare di un argomento che avrei voluto evitare, ma che non evito perché c'è un'altra questione che mi tocca nel profondo. Ci occupiamo di un articolo uscito sul sito in lingua inglese todayheadline.com, che cita altre testate.
L'argomento è relativo alle dichiarazioni di Binotto secondo cui la Ferrari ha intenzione di aprire il proprio junior team, nel futuro, anche alle ragazze, in quanto al giorno d'oggi è giusto non avere pregiudizi nei confronti delle ragazze che intraprendono una carriera motoristica. Per intenderci, sono le stesse dichiarazioni per cui qualche giorno fa non si sono sprecati commenti agghiaccianti contro probabili kartiste che frequentano al momento le scuole medie.

Indovinate quale ragazza del mondo del motorsport è stata l'unica voce fuori dal coro che trova disdicevole queste dichiarazioni? Secondo cui l'intento di "aprire alle ragazze" il proprio futuro è nientemeno che sessista? Esatto, la stessa che afferma che i ragazzi son piloti migliori delle ragazze.
Ho visto la prima parte di questa cosa accadere in diretta su Twitter e sono rimasta abbastanza basita, volevo commentare la cosa, poi mi sono detta "no, meglio non farlo, perché sicuramente non ho capito".
Credo che sia giusto precisare che non sono una grande amante del concetto di "quote rosa", perché generalmente mi sembra un contentino. Sono convinta che uomini e donne debbano avere le stesse opportunità e che se, in quanto donna, ho un'opportunità, debba essere perché sono in grado e non perché una legge o una consuetudine lo impone. Però non ho visto nulla di sgradevole nelle dichiarazioni che sono passate.

L'ho interpretato come: finora non abbiamo mai considerato molto le ragazze, ma adesso terremo gli occhi aperti sulle giovani kartiste, nel tentativo di ingaggiarne una che possa avere il suo valore di mercato. Stesso discorso che viene applicato a qualunque ragazzo, solo, decidendo di insistere anche a cercare talenti futuri tra le ragazze. La motivazione dichiarata è non avere più vecchi pregiudizi, o qualcosa del genere. Per quanto io possa sforzarmi, non riesco a vederci niente di negativo e, ve lo assicuro, sono una che, se vuole trovare qualcosa di negativo a tutti i costi, può riuscire a trovarlo.
Devo dire che Sophia Florsch c'è riuscita con successo, proprio quando c'era gente che sosteneva che potesse essere lei una potenziale junior Ferrari (la versione italiana di motorsport.com dice anche che si sia offerta personalmente alcune settimane fa quando la dichiarazione girò la prima volta e che sia stata rifiutata, facendo quindi commenti contrari, ma facciamo finta in questo post di non averlo mai letto, perché sono altri gli argomenti su cui voglio focalizzarmi).

All'indomani dei suoi tweet contro l'apertura della Ferrari alle donne, avrebbe rilasciato dichiarazioni che sono state riportate dall'articolo che stavo leggendo, appunto. Si iniziava con "l'utilizzo delle ragazze per questioni di big money è sessista". Sì, può essere, se stessimo parlando di una onlus o una cosa del genere. Il punto è che il mondo del motorsport non è una onlus. Gli sponsor investono su di te, pilota, perché hai un valore o come pilota o dal punto di vista commerciale. Questo succede sia che tu sia uomo sia che tu sia donna.
Svegliati, Sophia, non è che fino all'altro ieri hai vissuto in un monastero tibetano in cui ci si nutre dei frutti della propria terra coltivata in prima persona.

Sei pilota da quando eri bambina, hai pubblicato un'autobiografia a quindici anni e tu stessa ti sei sempre posta come un elemento di marketing. Vuoi essere trattata come pilota normale quando fa comodo, ma come donna quando è più conveniente, sostieni che non ci sono differenze tra uomini e donne, poi sei tutta un "girl power", "race girl", "racing against the boys", snobbi qualsiasi altra ragazza per hobby e dai per scontato che una futura ipotetica Ferrari junior (al giorno d'oggi probabilmente una kartista di 11 anni) si stia per guadagnare il posto vendendo la propria immagine.
Ma niente, lo sappiamo tutti che la gente non ti giudica come pilota, ma solo per le foto da fitness girl in top e shorts che posti sui tuoi canali social. E non vedo niente di male in tutto questo, né vedo per niente in chiave positiva il fatto che nessuno dica niente sul fatto che Alex Yoong una ventina d'anni fa sbattesse le proprie natiche in copertina, mentre la tua scollatura sia un grandehhhh scandalohhhh. Deciditi: se scegli di vendere la tua immagine, peraltro in maniera a mio vedere piuttosto rispettabile, sarebbe altrettanto rispettabile non scagliarsi a spada tratta contro chi la compra.

Altre fonti che ho consultato per schiarirmi le idee riportano come la Florsch sia indignata perché nessuna donna viene presa in considerazione. Indovinate chi ha usato come esempio?
Questa era facile: Jamie Chadwick. Secondo la Florsch sta sprecando due anni della propria carriera a correre contro elementi di poco talento nella W Series, invece di gareggiare ina altri campionati.
No, fermi tutti. La Chadwick gareggia *ANCHE* nella W Series. Attualmente sta prendendo parte alla Formula 3 Asiatica, che è essenzialmente la variante asiatica della F3 Regional dove la Florsch gareggia in Europa. Ci sono sedici piloti, di cui quattordici ragazzi. In base al numero di peni e di testicoli, unità di misura del talento secondo la Florsch a quanto pare, c'è più talento nella F3 Asia che nella sua versione europea.
Veramente, cos'è questa storia del "o questo è quello"? Se corri nella W Series non corri davvero nella F3 Asia mi sembra la versione motorsport del se ti piace studiare allora non può piacerti andare in discoteca della tarda adolescenza. Sophia, ti prego, contieniti.

Invece no, non si contiene, perché accanto alla Chadwick che non gareggia contro uomini, sostiene che il Ferrari Junior Team non le darebbe le stesse chance che dà a Mick Schumacher e che questo è sessista.
Devo commentare?
Sì, devo.
Devo per forza, perché il mondo è pieno di gente che ha elogiato la Florsch per avere puntualizzato che, diversamente da altri che hanno un cognome famoso, lei non abbia la strada spianata.
Ora, il concetto di "cognome famoso" e "strada spianata" possono tranquillamente andare a braccetto l'uno con l'altro. Il fatto che Mick Schumacher non meriterebbe tutta questa attenzione ha il suo senso, così come a onore di cronaca non penso che se la meriti ugualmente Callum Ilott, con risultati analoghi ai suoi in F2 e ugualmente membro del Ferrari junior team, solo che conoscere Schumacher è mainstream, conoscere Ilott è da colti. Non so cosa dire, evidentemente criticare i piloti del Junior Team Ferrari e tacciarli tra le righe di rubare il volante a piloti di talento in Formula 1, nonostante gareggino in serie minori, è la nuova moda del momento. Oserei dire che non è la prima volta che un simile argomento viene di moda, ma andrei off topic e ci sono già abbastanza cose da dire senza inerpicarsi lungo una simile via.

Palmares a confronto
Torniamo al confronto totalmente a caso tra Schumacher e Florsch e... no, dai, non prendiamoci in giro. Questi qui sono i risultati di Schumacher e quelli della Florsch dal loro debutto a oggi. So che è uno stamp di Wikipedia, ma ho seguito una parte di quei campionati e vi posso assicurare che Wikipedia non se li è inventati, ho scelto uno screenshot di quel sito solo perché è schematico abbastanza da capire che aria tira. Aggiungo che, nel caso della Florsch, i risultati open wheel iniziano dalla Formula 4.
Ora, dimenticatevi per un attimo che uno ha un cognome famoso e l'altra è una ragazza. Questa sta dicendo tra le righe di *meritarsi la stessa attenzione* di uno che è arrivato secondo in un campionato in cui lei è arrivata diciannovesima (mi sono sbagliata sul sedicesima) e che ha vinto un campionato in cui è arrivata ventiduesima conquistando un solo punto, di uno che al giorno d'oggi conta ventiquattro vittorie su vetture a ruote scoperte, mentre lei controbilancia con due piazzamenti a podio. E hanno corso nelle stesse categorie, quindi il fatto che lei corresse in serie più difficili sarebbe inventato. Perfino fingendo che la Formula Regional 2019 fosse allo stesso livello della F3 Europea (e non lo era dato che c'erano tra le dieci e le tredici vetture di cui un paio guidate da piloti pseudo-amatori), dal confronto dei loro palmares ne, viene fuori un risultato univoco: al giorno d'oggi, se questa ragazza ha del potenziale, è ben lontana dall'averlo messo in mostra.

Sophia, sei sicura di quello che dici? Sostieni di volere essere scelta PER MERITO E NON PERCHE' DONNA. Pensi davvero che, se qualcuno ti offrisse le stesse possibilità che offre a un pilota che era un front runner nelle serie minori in cui tu stavi a centro gruppo nel migliore dei casi e in cui arrivavi tra gli ultimi nei peggiori, senza particolari miglioramenti durante il tuo percorso di crescita, lo farebbe *per merito e non perché sei donna*? Dai, ci vuole coerenza nella vita. Vuoi davvero fare carriera facendo la versione motorsport della femminista delle medie formato Tumblr (per intenderci, ragazzine che non sono mai uscite di casa e che conoscono la vita solo grazie ai reality show e ai social network bimbominchia-friendly, e che seppure spesso ispirate da idee positive finiscono per fare la figura delle cretine perché si limitano a parlare spesso a caso di cose che conoscono solo in teoria)?
Ti ricordo che perfino Pippa Mann è in grado di mettere in luce positiva i propri risultati e, considerando che ha un curriculum peggiore del tuo in Europa e che l'ha salvato dimostrandosi presentabile sugli ovali, non è che non riuscire a fare la stessa cosa ti renda onore.
Ti ricordo inoltre che, se vuoi fare qualcosa per le donne nel motorsport, ne hai la possibilità. Però evidentemente spargere m*rda su di loro, perché non sono te, è un'alternativa più facile.

Adesso parliamo del punto dolente, perché tutto quello che ho detto finora fa parte delle cose che posso tollerare senza difficoltà. Certo, tollerare qualcosa non significa dovere dire "sìsì, hai ragionehhhh!!11!!!1! idolahhhh!!!11!" e ignorare la palese incoerenza di certi ragionamenti, ed è per questo che ho parlato degli argomenti che sembrano interessare a Sophia più di qualsiasi altra cosa. La Chadwick è vista come donna immagine della W Series e non è la prima volta che la Florsch fa commenti su di lei. Schumacher invece è cugino del fidanzato di Vivien Keszthelyi, a suo tempo screditata dalla Florsch stessa: il fatto che abbia parlato di lui e non di altri piloti del Junior Team Ferrari (tra cui un avversario contemporaneo di Sophia che ha ugualmente un cognome famoso) mi fa sentire una certa puzza di bruciato. Ma freghiamocene, perché qualunque cosa abbia contro la stirpe dei Keszthmacher non ci tocca.

Adesso cito le testuali parole riportate da Today Headline. Preciso che, ovviamente, non ho la *prova* che la Florsch le abbia dette, però così sono state riportate... e niente, ho la pelle d'oca solo a pensarci.
"There have been a few women in the past that were supported by F1 teams, but only stood to grim and smile at the camera". Essenzialmente, ci sono stati team di F1 che hanno ingaggiato delle donne, ma queste donne si facevano solo inquadrare dalle telecamere facendo smorfie o sorridendo.
Ammetto che questa definizione mi ricorda molto quello che faceva Carmen Jordà nel box della Lotus/Renault... ma la Florsch sta cadendo pienamente nello stesso tranello del presunto tifoso ignorante, quello tacciato di conoscere solo la Jordà e di pensare che tutte le donne siano la Jordà.

Per quanto costei e il team per il quale posava abbiano a suo tempo avviato una collaborazione alquanto discutibile per i proclami che facevano, che sarebbe stata evitata ingaggiando ufficialmente la Jordà come spokewoman e facendola passare per pilota semi-amatoriale che non aveva avuto successo in GP3 e che si era reinventata come modella, quello che la Florsch avrebbe affermato dovrebbe riguardare *SOLTANTO LA JORDA'*, non essere esteso in modo assolutamente random ad altre.
Questo non significa che le donne che sono arrivate in F1 come tester non abbiano avuto la strada aperta dal fatto di essere donne, perché per una parte è stato così. Però ci vuole un po' di rispetto nella vita e, cara Sophia, fammi il piacere di tacciare di avere solo sorriso o fatto smorfie invece di guidare solo chi non ha guidato.

Correva l'anno 2014/2015. Susie Wolff, peraltro capo della Florsch nel progetto Dare to be Different di cui Sophia stessa è ambasciatrice, dopo avere completato brillantemente un rookie test, girando su tempi ritenuti sorprendenti per una che aveva pochi e lontani anni di open wheel alle spalle e anni di scarso successo nel DTM, partecipava ad occasionali sessioni di prove libere e a test prestagionali. Non so se mi spiego: scendeva in pista e guidava come tutti gli altri, non stava nel box a grattarsi la fi*a, cosa di cui le tue parole la tacciano.
Correva l'anno 2019: Tatiana Calderon non ha speranze di arrivare nemmeno a quei livelli, però ha guidato la Sauber/Alfa Romeo in test esterni. Capisco che magari era lenta abbastanza da pensare che si stesse grattando la fi*a nel momento in cui guidava.

Correva ancora una volta l'anno 2014: Simona De Silvestro, pilota di discreto successo negli Stati Uniti, con un podio all'attivo in Indycar, dove non era una Dixon 2.0 però aveva risultati di tutto rispetto, venendo considerata particolarmente ferrata sui circuiti cittadini, a mia memoria mai vista nel box della Sauber, è diventata pilota affiliata del team. Probabilmente la donna di maggiore successo che sia salita su una Formula 1 di recente, partecipava a due sessioni di test con lo scopo di arrivare al chilometraggio che serviva, ai tempi, per ottenere la superlicenza e diventare friday driver, con un potenziale qualcosa di più in futuro. Poi perdeva la propria sponsorizzazione (qualcosa che aveva a che vedere con le centrali nucleari, credo) e il progetto si arenava una volta per tutte. Però, ne sono certa, nemmeno lei si stava grattando la fi*a.

Ma niente, ancora una volta, con un po' di sforzo, posso arrivare a considerare tutto questo come una debolezza umana comprensibile. Quello che non capisco arriva adesso e lo capisco ancora di meno da parte di una che ha spiccato il volo, si è ribaltata al di là di una rete ed è sopravvissuta senza danni permanenti. A questo punto dovrebbe essere almeno in grado di portare un minimo di rispetto alla vita altrui...
Invece no, a quanto pare. Correva l'anno 2012: Maria De Villota, terza pilota Marussia, sprovvista di superlicenza, prendeva parte a un test aerodinamico. Uscita di pista dopo un testacoda, si schiantava contro un camion del team parcheggiato in una via di fuga. L'impatto era violento al punto tale da spezzarle in due il casco, provocarle la perdita di un occhio e un gravissimo trauma cranico. Sopravvissuta all'incidente, moriva un anno più tardi, per le conseguenze dei danni cerebrali riportati nell'incidente.
Avanti, Sophia, proprio tu che hai visto la morte in faccia, fai uno sforzo e datti una risposta: credi che la De Villota sia morta perché aveva fatto troppe smorfie o troppi sorrisi davanti alle telecamere?
Per soli tre giorni, la Florsch ha evitato di fare la sua dichiarazione sulle donne che in F1 in occasione di quello che sarebbe stato il quarantesimo compleanno della De Villota.

NOTE:
- la foto della De Silvestro viene da motorsport.com, chiedo scusa al sito per avere tagliato a metà il loro logo, ma non sono riuscita a fare altrimenti facendo il collage con una app;
- le foto delle altre le ho trovate su Google e non sono riuscita a risalire alla fonte originale.


mercoledì 21 novembre 2018

Chiariamo alcune cose sul mio pensiero a proposito dei fatti di Macao

Negli ultimi giorni ne ho lette di tutti i colori, quindi, oltre a esprimere la mia soddisfazione nello scoprire che, dopo l'intervento, Sophia Florsch pare essere in grado di muovere gli arti e che il rischio di paralisi sembra scongiurato, penso che sia il caso di esprimere la mia opinione su alcuni luoghi comuni che ho letto in tutte le salse.

> "I media parlano dell'incidente solo per fare audience, dato che si tratta di una donna giovane e bella."

L'unico telegiornale che ho visto di recente è stato il TG1 di domenica sera (in questi giorni ho finito di lavorare alle 20.00 e sono arrivata a casa che il TG1 che i miei genitori guardano a cena era già terminato), mi è sembrato un servizio abbastanza normale, casomai la critica che posso fare è che, invece di spiegare che cosa sia il GP di Macao, hanno spiegato piuttosto che l'idolo della Florsch è MSC.
Nella giornata di lunedì ho sentito due update nel corso di due diversi notiziari orari alla radio. Sinceramente ho apprezzato il fatto che venissero dati degli aggiornamenti e che la Florsch non sia stata abbandonata a sé stessa non appena il suo incidente non era più una novità assoluta.
Sul fatto che se la Florsch non fosse stata una ragazza e non fosse stata così giovane forse non se ne sarebbe parlato qualche dubbio mi viene, ma rimane il fatto che, essendo il GP di Macao una competizione internazionale, sarebbe buona norma che i media ne parlassero anche qualora non avvengano incidenti gravi.

> "Nessuno sapeva chi fosse la Florsch prima dell'incidente, nessuno segue il GP di Macao e quindi nessuno dovrebbe parlarne."


Seriamente... wtf?!
Premesso che personalmente sono al corrente dell'esistenza della Florsch da anni e che stavo guardando il gran premio di Macao in diretta quando è accaduto, il mio dubbio è: e se anche fosse? se anche parte degli appassionati di motori che hanno provato qualche genere di coinvolgimento nell'apprendere la notizia non avessero saputo di chi si trattasse prima dell'incidente, quale sarebbe esattamente il problema?
Le notizie di incidenti gravi avvenuti in serie motoristiche che non seguo, non sempre mi lasciano indifferente. Allo stesso modo non mi aspetto che gli altri appassionati di motori rimangano indifferenti di fronte a notizie simili relative a serie che loro non seguono.

> "È vergognoso iniziare a seguire la Florsch sui social dopo l'incidente."

Farlo per un interesse morboso dovuto all'incidente mi sembra abbastanza discutibile, tuttavia vorrei anche ricordare che chi segue tante serie non sempre segue tutti i piloti su twitter (o magari non si ricorda nemmeno chi segue e chi non segue). Qualora uno di questi sia coinvolto in un incidente, iniziare a seguirne il profilo se non lo si seguiva prima può essere un ottimo modo per tenersi aggiornati in modo certi sulle sue condizioni di salute, dato che gli update personali sono sicuramente più accurati delle notizie scritte a caso.
Se non avessi seguito la Florsch su Twitter prima dell'evento e avessi notato che il suo twitter viene aggiornato da lei, dal suo PR o dalla sua famiglia, probabilmente avrei iniziato a seguirlo per avere informazioni attendibili.

> "Ci sono persone che hanno criticato la Florsch in passato che si definiscono preoccupate per il suo stato di salute."

Correlazione zero.
Io stessa non apprezzo alcuni atteggiamenti della Florsch, dato che a volte mi sembra appartenere a quella categoria di piloti che si sentono divinità ultraterrene, oltre che il suo passaggio un po' prematuro dalla F4 alla F3...
...
...
...
...ma questo che genere di correlazione ha? Chi fa commenti di questo genere ha mai sentito parlare del concetto di empatia?

> "L'assenza dell'halo non ha aggravato la situazione, quindi è la dimostrazione che l'halo non serve."

Giusto, avevo dimenticato che quando qualcosa non ci piace in tutt'altro contesto è doveroso inventare di sana pianta ragioni per cui non dovrebbe esserci.
Mi spiego meglio: ciascuna cosa dovrebbe essere valutata in funzione al proprio scopo, perché arrivando all'estremizzazione si potrebbe anche dedurre che la presenza o l'assenza di estintori non avrebbe cambiato le cose per la Florsch, quindi gli estintori non servono.
L'halo non è la risposta universale a tutti i problemi del motorsport. Però magari a Sho Tsuboi non sarebbe dispiaciuto così tanto averne uno mentre la vettura di Sophia Florsch strisciava sulla sua.

> "Guardare il video dell'incidente è una cosa orribile, perché significa feticizzare gli incidenti."

O magari cercare di capire che cosa sia successo, sensazione che si potrebbe anche desiderare di provare, quando si è totalmente all'oscuro di quello che è successo.
Non sono d'accordo con la loro condivisione selvaggia in nome dei like e dei retweet, però se si evitasse di puntare un coltello alla gola di chiunque abbia guardato i video e magari si accettasse che non tutti hanno la stessa reazione e che non tutti hanno l'abitudine di informarsi alla stessa maniera sarebbe un passo avanti.

> "Bisognerebbe censurare questo incidente, altrimenti la gente penserà che le donne non sanno guidare."

La gente che guardando il video dell'incidente e vedendo che la vettura della Florsch aveva già perso due ruote in un probabile contatto di minore entità ne deduce che la Florsch sia volata fuori dalla pista perché possiede una vagina non mi sembra dotata di particolare intelletto, quindi non vedo perché dovremmo preoccuparci di loro come se fossero l'aspetto principale.
Comunque mi deludono anche loro: se vogliono essere ignoranti dovrebbero esserlo fino in fondo, insinuando che Tsuboi abbia attirato la vettura su di sé per via del taglio orientale dei propri occhi, che lo qualificano come propenso all'incidente.

domenica 18 novembre 2018

Macao 2018: una gara che non è andata come speravo

Me lo ricordo bene il Gran Premio di Macao di un anno fa, il primo che ho visto, la domenica pomeriggio, in un video in cinese trovato su Youtube che rischiava di essere rimosso. Me li ricordo, Sergio Sette-Camara e Ferdinand Habsburg, che lottavano per la vittoria nelle fasi conclusive. Me li ricordo, che andavano a sbattere, con Daniel Ticktum che passava in testa e vinceva la gara.
Me la ricordo, l'anno scorso, l'attenzione per l'evento sulla mio profilo Twitter, nei giorni precedenti. Quest'anno ho notato addirittura come fosse aumentata.

Venerdì sera ho scoperto che la qualifying race si sarebbe svolta alle 2.00 della notte tra sabato e domenica. Poi ho scoperto che la gara si sarebbe svolta alle 8.30 di domenica mattina. Ho iniziato a pianificare di vedere sia la qualifying race sia la gara dal vivo, visto che sarebbero state trasmesse in livestreaming.
Venerdì sera ho ignorato la stanchezza che mi ordinava di non fare le ore piccole, ho atteso che venissero le due e mi sono messa a seguire la qualifying race.
Di fatto, con una griglia di partenza stilata grazie a una sessione di qualifica come siamo abituati a conoscerla, le vetture scendono in pista per una mini-gara di dieci giri. L'ordine d'arrivo, o quello di non arrivo, determina la posizione sulla griglia di partenza. Questo non significa che sia tale e quale a vedere la gara effettiva: i piloti hanno un approccio più conservativo, l'obiettivo è quello di avere una posizione buona in griglia per la domenica.

In prima fila c'erano Dan Ticktum e Callum Ilott. Quest'ultimo ha tentato il sorpasso, ha centrato il sorpasso ed è stato in testa per un po', prima che Ticktum si riprendesse la posizione. Poi, plot-twist, quando mancavano ormai cinque giri, c'è stata un'invasione animale: è infatti entrato in pista un cane ed è stata mandata sul tracciato la safety car.
Joel Eriksson ha superato Sacha Fenestraz per la terza posizione al restart, poi si è appropriato anche della seconda con un sorpasso su Ilott, mentre ormai Ticktum era già lontano.
Dietro a Ticktum / Eriksson / Ilott / Fenestraz c'era Guanyu Zhou, che però è andato a sbattere all'ultimo giro. Jake Hughes e Mick Schumacher sono risaliti rispettivamente in quinta e sesta posizione, accaparrandosi la quarta fila.
Qualcosa come una ventina di posizioni più indietro c'era "Dragon", il pilota di F3 e F4 giapponesi che corre sotto pseudonimo. Ho scoperto che altri non è che Ryuji Kumita, titolare del team B-Max, 51enne e pertanto pilota più anziano presente in pista.

La notte tra venerdì e sabato, mentre guardavo la qualifying race, mi sono accorta di un dettaglio secondo me un po' stonato: la grafica è di bassa qualità. O meglio, ci sono gli acronimi dei piloti che scorrono sul lato della pista, che aiutano a riconoscere le posizioni dei top-driver, ma che lasciano nella nebbia dell'ignoranza quando si tratta di riconoscere da tre lettere piloti che si trovano nelle ultime posizioni, spesso provenienti da campionati meno seguiti dalle nostre parti.
Ci sono state alcune uscite di pista e alcuni piloti che impattavano contro le barriere, ma guess what? la grafica non interveniva per chiarire la loro identità e, dato che si trattava prevalentemente di backmarker, anche i telecronisti andavano un po' a caso cercando di riconoscerli dai numeri di gara. Ho anche capito che Sekiguchi fosse andato a sbattere, quando in realtà vedevo il suo nome tra quelli dei piloti ancora in gara. Probabilmente era qualcuno con un nome simile, ma grafica what?, volete che a qualcuno interessi qualcosa?

Poi è arrivata la notte tra sabato e domenica e avevo un livello di ansia pre-gara paragonabile a quello di certi gran premi mattutini di Formula 1, tale da faticare a dormire. Lo ripeto: quello di CERTI gran premi mattutini di Formula 1, perché per fortuna non va sempre così.
Quando sono arrivate le 8.20, orario al quale avevo puntato la sveglia, ero già sveglia da quasi mezz'ora. Alle 8.20 ho acceso il computer, mi sono connessa a internet e sono andata a recuperare il link al quale vedere la gara, gara che valeva per il vincitore cinque punti per la Superlicenza di Formula 1, con lo scopo di fare accedere alla Formula 1 solo piloti qualificati per gareggiarci, per evitare il debutto di gente troppo inesperta e incapace di ottenere risultati di spessore, tipo in questo secolo come piloti tipo Button, Alonso, Raikkonen, Vettel, Ricciardo e Verstappen, che mi risulta al momento del loro debutto non avrebbero avuto abbastanza punti superlicenza, ai quali invece sarebbero arrivati tranquillamente i vari Petrov, Chandhok, Chilton, Gutierrez e gran parte dei piloti visti come non abbastanza qualificati per la Formula 1.

Lasciamo da parte questa premessa: si sono fatte le 8.30 e già ero entrata nel clima euforico del race day, senza avere la più pallida idea di quello che mi aspettava.
La gara è iniziata con Dan Ticktum in testa alla gara, con Sacha Fenestraz in seconda posizione, mentre Joel Eriksson era soltanto terzo. Poi una vettura ha sfiorato un muro. Un'altra è andata a sbattere nella curva dove di solito si formano degli ingorghi (una volta, moltissimi anni fa, ci andarono a sbattere insieme appassionatamente anche i Mercedes Fescion Bros) e altre tre vetture sono rimaste coinvolte.
Venivano fatti i nomi di Marino Sato, Alex Palou, Charlie(?) Leong e Keyvan Soori-Andres. La gara è proseguita dietro la safety car per qualche giro, poi c'è stato il restart, in cui tutto è sembrato inizialmente tranquillo...
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...e poi le inquadrature sono andate su una vettura, rigorosamente anonima, che era andata a impattare contro le barriere. Non solo: è stata inquadrata anche una rete di protezione con un buco. Al di là della rete di protezione bucata c'era una vettura e risultavano vari ritirati random.

A quel punto ho iniziato ad avvertire un clima surreale. Cose del tipo "la gara è stata redflaggata perché c'è una rete da riparare", senza nessuna informazione su chi fossero i piloti coinvolti nell'incidente.
È intervenuto Twitter. La vettura che ha sfondato la rete è stata identificata, dai tweet di alcuni team, come quella di Sophia Florsch, pilota della Formula 3 europea. In un'inquadratura che metteva in primo piano le vetture tra le prime posizioni, si intravedeva sullo sfondo la sua auto che terminava il proprio volo.
In seguito, grazie a dei telespettatori che hanno identificato i colori della vettura, è risultato che la vettura andata a sbattere contro le barriere era quella di Sho Tsuboi, campione della Formula 3 giapponese.

In telecronaca i nomi di Florsch e Tsuboi non venivano nemmeno menzionati, si continuava a parlare della bandiera rossa per la rete da riparare, si continuava a ridere e scherzare e a parlare del fatto che Dan Ticktum meriterebbe un posto in Formula 1. Penso anch'io che non abbia niente da invidiare a certi piloti da top-5 di Formula 2, ma non era l'argomento che secondo me si addiceva maggiormente al momento.
L'inviata nella pitlane intervistava alcuni piloti, rigorosamente top-driver. Da quello che dicevano, sembrava che nessuno fosse pienamente consapevole di quello che era successo.
Replay non ce n'erano. In compenso iniziavano a girare sui social alcune riprese amatoriali. Non so chi le abbia postate e che scopo avesse, quello che so è che ci sono due lati della medaglia. Ne ho visti due, il primo per scelta e il secondo per caso perché mi è capitato davanti in formato gif sulla bacheca. Ho scelto di vedere il primo (con tutti gli avvertimenti del caso) perché mi stavo sforzando di capire e non capivo, vista l'assenza non solo di replay, ma anche di informazioni in proposito.

Quello che ho visto è stato agghiacciante. La vettura della Florsch, probabilmente per un guasto dell'impianto frenante, ha sbattuto contro una barriera e, ormai senza controllo, è schizzata addosso a quella di Tsuboi (lasciandogli - si sarebbe scoperto dalle foto - segni evidenti sulla vettura e sul casco) e a quel punto è stata sbalzata in aria, ha sfondato la barriera e si è schiantata contro una colonna dove c'erano dei fotografi.
Non esagero se dico che è stato uno dei peggiori incidenti che abbia mai visto nella mia vita. Sono tornata a letto verso le 9.30 con la speranza che la gara non ripartisse.
La gara è ripartita, ma non ho visto la seconda parte, di cui ho visto un video di highlight più tardi, nel pomeriggio. Ha vinto Dan Ticktum, davanti a Joel Eriksson e Sacha Fenestraz. Jake Hughes e Mick Schumacher hanno completato la top-5, mentre è arrivato più indietro Callum Ilott.

Prima di pranzo ho letto gli update: Florsch, Tsuboi, due fotografi e un commissario di percorso erano stati trasferiti in ospedale, apparentemente erano tutti coscienti, ma non c'erano informazioni precise sulle loro condizioni di salute. Nel pomeriggio è risultato che i fotografi e il commissario hanno riportato ferite gravi, ma non sono in pericolo di vita.
Tsuboi ha pubblicato un tweet in giapponese, mentre le fonti ufficiali riportavano che ha dolori lombari per i quali sarà sottoposto a maggiori approfondimenti.
Anche la Florsch ha pubblicato un tweet, nel quale ha scritto che domani mattina sarà sottoposta a un intervento chirurgico. Secondo il bollettino ufficiale ha riportato una lesione spinale, non si sa di che entità.
Ho letto molte polemiche sulla questione sicurezza, in giro per il web. Per oggi non mi interessano. Mi sento solo sollevata al pensiero, per quanto neanche consolatorio fino in fondo, che oggi non sia morto nessuno.