Visualizzazione post con etichetta WTF. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta WTF. Mostra tutti i post

mercoledì 13 agosto 2025

GP Ungheria 1995: le peripezie di Taki Inoue

13 Agosto 1995, una data che entrerà nella storia. All'Hungaroring, Damon Hill scatta dalla pole position affiancato dal compagno di squadra David Coulthard. Non saranno loro a enttare nella storia, né lo sarà Michael Schumacher che parte dalla terza piazza, affiancato alla Ferrari di Gerhard Berger, né Mika Hakkinen che sulla McLaren è quinto con accanto a sé l'altra Ferrari di Jean Alesi.
Eviterei a questo punto di illustrare tutta la griglia di partenza, concentrandomi sui fatti. Le Williams mantengono le posizioni 1/2, mentre Hakkinen dopo pochi giri è costretto al ritiro per un guasto al motore. Dopo tredici giri, su un totale di settantasette, Schumacher si inserisce tra le due Williams dopo un sorpasso su Coulthard, affermando: "Ce l'ho enormehhhh!!!111!!11!!" Davidone non si scompone: "Anch'io ce l'ho enorme." Lettori malpensanti, stanno solo discutendo dell'ampiezza delle loro mascelle.
Più o meno mentre accade tutto ciò, si scatena l'apoteosi, l'evento che passerà alla storia del motorsport e che anche anche adesso viene ricordato con grande partecipazione.

Taki Inoue, pilota della Footwork, che viaggia in questo momento in una diciottesima piazza abbastanza rispettabile dietro al compagno di squadra Max Papis, si ritira per un guasto al motore. Sceso dalla macchina, corre a prendere un estintore...
...
...
...e niente, viene investito da un mezzo dei commissari sopraggiunto sul posto e viene messo a terra.
Non è il primo incidente strano che gli capita. A Montecarlo, per esempio, alla fine di una sessione di prove libere è rimasto fermo lungo il tracciato, si è slacciato le cinture e poi è stato sbalzato fuori dalla monoposto quando la safety car, che stava facendo un giro dimostrativo, gli è finita addosso.
Non raggiungerà più questi livelli di poesia, ma si farà comunque notare di lì a un mese quando gli Schumill si spalmeranno tra di loro - curiosamente davanti a un pannello pubblicitario della Candy - subito dopo che li aveva rallentati durante un doppiaggio. Aggiungo che alcuni anni fa commentando l'episodio durante una telecronaca della GP2, Hill ha parlato del fatto, citandolo come "un pilota giapponese", vedo che ha lasciato molto il segno se gli ex colleghi neanche sanno come si chiama!

Il trittico Hill/ Schumacher/ Coulthard rimane nelle prime tre posizioni nel proseguire di questa giornata falsata dal fatto che poco dopo la metà della percorrenza Alesi sia costretto al ritiro da un guasto. In sintesi, avevamo due Ferrari in pista, adesso ne abbiamo una soltanto, quella di Berger, che porta il numero 28 e di conseguenza non è stylish come quella di Alesi.
Nelle fasi finali della gara, Berger è quinto, alle spalle di uno che se fosse pilota Ferrari negli anni '90 anziché negli anni 2000 porterebbe il numero 28 come uno sfigato qualsiasi. Essere quarto a bordo di una Jordan, però, è tanta roba. Quando dopo settantatré giri di gara il motore della Benetton di Schumacher si ammutolisce e gli Hillthard si ritrovano 1/2, ecco che Rubens Barrichello risale al terzo posto e inizia a viaggiare verso il podio.
Michelone probabilmente lo informa: "Se io fossi un pilota Ferrari del 1995 anziché del 1996 porterei il numero 27 e sarei il più stylish di tutti". Rubinho non è particolarmente toccato da queste parole, c'è di peggio nella vita, tipo la macchina che inizia a rallentare a poche curve dal traguardo.

Barrichello non salirà sul podio, ma in compenso ci andrà Berger, tentando di ristabilire l'ordine naturale delle cose. Johnny Herbert, nel frattempo, porta la Benetton a punti cogliendo una quarta piazza, davanti alla Sauber del nostro eroe Heinz-Harald Frentzen. L'ultimo punto disponibile se lo aggiudica la Ligier, nonostante il ritiro di Martin Brundle mentre si trovava in bassa zona punti. Abbiamo quindi un altro eroe da festeggiare, dato che sesto giunge Olivier Panis.
Barrichello viene classificato settimo e dietro di lui si classificano le due Minardi. Se fossimo nel 2003 anziché nel 1995, Luca Badoer conquisterebbe un punto dato che giunge ottavo. Se fosse un pilota Ferrari, però, guiderebbe una macchinina a pedali anziché una monoposto, quindi non avrebbe né il 27 né il 28. Dietro al suo compagno di squadra Pedro Lamy, arriva infine un'altra Sauber, guidata da Jean-Christophe Boullion.
Si conclude così una storica giornata che ha solo fatto da contorno alle struggenti peripezie di Takachico Inoue detto Taki.


venerdì 8 agosto 2025

GP di Germania 1982: dalla rissa Piquet vs Salazar alla vittoria di Tambay

L'8 Agosto si è svolto solo un gran premio nella storia della Formula 1, almeno ad oggi (anno 2025), e si è svolto a Hockenheim nel 1982, dodicesimo evento della stagione, passato alla storia per un certo momento iconico accaduto nel corso del 19° giro, in cui a un certo punto un backmarker che fino a quel momento non aveva preso in considerazione nessuno si è ritrovato improvvisamente al centro della scena. Non che essere al centro della scena sia sempre fonte di belle figure, ma questi sono dettagli, quello che conta è entrare nella storia! :-PPPP
Detto questo, oltre a raccontarvi le dinamiche di una rissa a cui la Formula 1 early 80s fa da contorno, direi di andare a contestualizzarla - salvandovi da una lunga notte insonne dato che questo post avrà una discreta lunghezza - partendo del precedente GP di Francia, svolto a Le Castellet, culminato con i piloti Renault che di tiravano i piatti dopo che René Arnoux non ha rispettato un ordine di scuderia nel quale gli chiedevano di lasciar passare Alain Prost.
Si narra che quest'ultimo la sera stessa mentre tornava a casa sia stato scambiato da un benzinaio per Arnoux e abbia ricevuto i complimenti per la vittoria. Questa è poesia.

A Le Castellet è accaduto anche un incidente piuttosto devastante, in cui Jochen Mass pilota della March è cappottato praticamente a due passi dal pubblico e la macchina è andata a fuoco. Ne è uscito senza ferite gravi, così come ne è uscito illeso il pubblico. Mass non è presente per il suo gran premio di casa, ufficialmente per infortunio, ma non tornerà più.
Al suo posto, Rupert Keegan non si qualifica. Anche Tommy Byrne che debutta sulla Theodore non si qualifica. Teo Fabi sulla Toleman invece proprio non fa un giro cronometrato, quindi ugualmente non si qualifica. Il primo degli esclusi, con il ventisettesimo tempo, è Marc Surer sulla Arrows, ciò significa che se una delle caselle della griglia rimanesse libera sarebbe il primo ripescato.
Niki Lauda, che alla fine della qualifica del venerdìha sbattuto malamente contro le barriere, ha un polso slogato ed effettivamente non prende parte al seguito del weekend. La McLaren schiera quindi il solo John Watson, che è un V3KkYaCç10 di trentasei anni (quindi era più giovane della mia età attuale), ma è un championship contender in un campionato in cui si salta da un vincitore all'altro per un totale di undici vincitori diversi, che in realtà sono solo sette in questo momento storico.

La situazione, in realtà è un po' più complessa di quella spiegata qui sopra. Esistono infatti due sessioni di qualifiche, una al venerdì e una al sabato. I tempi di ogni sessione contano per la qualifica. Siamo in un'epoca in cui le qualifiche spesso non ricevono copertura integrale, quindi nessuno è preoccupato dal fatto che se al sabato piovesse non si potrebbero migliorare i tempi del venerdì quindi la qualifica non genererebbe spettakolohhhh.
La ragione per il cambiamento del format, nei mid 90s, è proprio legato a questo fatto vista la maggiore copertura TV della giornata del sabato, ma non siamo nei mid 90s, quindi non divaghiamo troppo. In estrema sintesi, tornando a noi, venerdì c'è bel tempo, sabato piove, quindi tutta la qualifica che ho sintetizzato sopra - in realtà parlando solo dei non qualificati - è quello che succede di venerdì e che non può essere ribaltato al sabato.
Nel frattempo ci sono sessioni di prove libere mattutine, dato che il tifoso medio non ha ancora l'abitudine di sindacare sul fatto che sia noioso avere free practice quando loro lavorano al venerdì, oppure quando al sabato mattina vanno a fare la spesa alla Coop (non so che altri supermercati ci fossero negli early 80s, quindi ho menzionato quella, anche per assonanza con una certa curva di Silverstone menzionata urlando da un certo telecronista attuale).

Nella sessione di prove libere del venerdì mattina, il leader della classifica piloti Didier Pironi è vittima di un devastante incidente, che pare essere innescato dalla visibilità inesistente a causa delle condizioni meteo. Sopraggiunto a ridosso della Williams di Derek Daly, questo si scosta per superare Prost che procede lentamente. La dinamica pare essere questa (non esistono filmati o foto dell'incidente stesso, solo cronache scritte): Pironi non vede Prost, lo tampona violentemente, la vettura viene sbalzata in aria per poi atterrare con l'anteriore.
La Ferrari si squarcia e Pironi rimane gravemente infortunato, con fratture scomposte alle gambe, di una delle quali rischierà addirittura l'amputazione. Sarà la fine della sua carriera in Formula 1. Qualora qualcuno stesse cercando indizi del fatto che la sicurezza delle monoposto degli early 80s possa essere sintetizzata con il concetto di "sicurezza what", direi che questo è un indizio ulteriore.
Secondo Wikipedia, essere stato coinvolto in questo incidente sarà la ragione per cui Prost negli anni a venire si pronuncerà contro il gareggiare in condizioni meteo proibitive che non consentono sufficiente visibilità. Ammetto di non sapere se Prost abbia mai fatto una simile affermazione, dato c'è anche un bel "citation needed" che non esclude che l'autore della pagina wiki inglese di questo gran premio utilizzi come fonte i cuggggini insaider.
Una curiosità, nella qualifica del venerdì Pironi ha fatto registrare il miglior tempo, che non verrà battuto per via delle già specificate condizioni meteo proibitive del sabato e gli è attribuita ufficialmente la pole position con il risultato di DNS. È la seconda volta nella storia della Formula 1 in cui il poleman non prende il via alla gara, il primo è stato Jean-Pierre Jarier al GP d'Argentina 1975 per un guasto alla trasmissione avvenuto durante il giro di schieramento.
È successo in seguito altre tre volte che il pilota in pole position non sia partito: Michael Schumacher dopo una rottura di motore nel formation lap del GP di Francia 1996, Jarno Trulli nel 2005 in occasione dell' "Indy-gate" e Charles Leclerc per un guasto nel giro di schieramento al GP di Montecarlo 2021. Forse da quest'ultimo caso ricorderete che in tale circostanza la prima casella della griglia rimane vuota. È esattamente così che funzionava anche nella Formula 1 vintage, quindi Prost e Arnoux partono nelle caselle 2/3 ma è come se fossero 1/2 anche se tecnicamente Prost parte dal lato meno favorevole. Seguono Nelson Piquet su Brabham e Patrick Tambay su Ferrari.


Le Renault 1/2 durano poco, Arnoux è davanti, Prost viene superato nel corso del primo giro da Nelson Piquet, che pare essere più veloce, e infatti nel corso del giro successivo andrà a superare anche Arnoux portandosi in testa, staccando tutti. Il motivo è semplice: ha meno benzina a bordo, perché in casa Brabham pianificano il rifornimento in corso d'opera. È la terza volta che ci provano, ma non sono mai arrivati al rifornimento, rimanendo sempre a piedi molto prima. Dopo tredici giri è proprio quello che succede a Riccardo Patrese: guasto al motore mentre si trovava in quinta piazza.
I primi quattro sono al momento sono Piquet, Arnoux, Tambay e Prost, con il ferrarista che si è inserito tra i due piloti della Renault. Anzi, sono Piquet, Tambay, Arnoux e Prost, perché Patrick ha superato anche René. Anzi, sono Piquet, Tambay, Arnoux e basta, perché un giro dopo Patrese anche anche Prost si ritira per un guasto, come da buona tradizione in casa Renault.
Prima di loro si sono ritirati anche, nell'ordine, Manfred Winkelhock su ATS, Jean-Pierre Jarier su Osella, Mauro Baldi su Arrows e Andrea De Cesaris su Alfa Romeo, tutti per dei guasti. Il ritiro seguente, anzi, doppio ritiro seguente, sarà moooolto pittoresco, ma prima dobbiamo fare mente locale e capire cosa stia succedendo nel resto della zona punti virtuale.

Ci sono Piquet, Tambay e Arnoux nelle prime tre posizioni a una certa distanza gli uni dagli altri. Segue John Watson sull'unica McLaren presente in pista, dopodiché la Williams di Keke Rosberg e la Tyrrell di Michele Alboreto. In questo momento storico la Tyrrell non sembra sponsorizzata Candy. Lo è stata in precedenza e lo sarà in futuro, nella stessa stagione, ma adesso no. Segue Jacques Laffite sulla Ligier e non sembra intenzionato a seguire, dato che passerà davanti ad Alboreto e poi, più avanti anche a Rosberg, ma who kers di Laffite e di quello che farà dopo, ci stiamo avvicinando al fatidico 19° giro destinato a entrare nella storia.
Seguendo un extended highlight con cronaca in inglese che non è quella della BBC, il telecronista spara una gufata micidiale, ammesso che extended highlight sia frutto di una telecronaca in diretta. In alternativa, simula una gufata micidiale, in quanto afferma, parlando della leadership di Piquet, che ormai ha staccato tutti e anche dopo il rifornimento potrebbe essere il principale candidato alla vittoria, le testuali parole: "the reigning world champion looking like everything his going absolutely is way, working his way through backmarkers, that's Eliseo Salazar's ATS ahead of him".
Raccontare quello che succede dopo è quasi superfluo, perché il 99% di voi lo saprà senz'altro, ma lo faccio per dovere di cronaca: Piquet doppia Salazar all'Ostkurve (trasformata in una chicane in quanto ritenuta troppo pericolosa dopo che due anni prima vi è avvenuto l'incidente mortale di Patrick Depailler), Salazar gli cozza contro, la gara di entrambi finisce lì, Piquet scende dalla macchina inveendo contro Salazar, gli corre incontro e si mette a tirare pugni e calci come se Salazar fosse un Brian Scott qualsiasi, colpendo più l'aria circostante che non lo stesso Salazar.
Se fate parte di quel 99% che non sa/ non si ricorda chi sia Brian Scott, è un pilota di NASCAR che nel periodo 2013 o giù di lì si è preso un calcio nelle parti intime da Nelsinho Piquet, figlio di Nelson, durante una rissa post-incidente.


Arriva un mezzo dei commissari per spostare le vetture, ne arriva un altro verso il quale si dirigono Piquet e Salazar, Piquet scaglia i guanti(?) a terra e continua a inveire, mentre nessuno sembra filarsi neanche di striscio tutto il resto... ma wait, wait, wait, Salazar si rivela un grande benefattore, perché innescare un incidente con il leader della gara is for boys, innescare un incidente con il leader della gara e fare indirettamente salire in prima piazza una Ferrari is for real men.
Ecco che Tambay, che solo a marzo prendeva parte allo sciopero dei piloti in Sudafrica pur senza essere un pilota in attività in Formula 1, si trova stabilmente davanti a tutti verso quella che potrebbe essere la sua prima vittoria in Formula 1. Lo sarà, anche se i giri sono in totale 45 e in questo momento non siamo ancora a metà.
Ha un certo vantaggio su Arnoux, il quale ha un certo vantaggio sugli inseguitori, il primo dei quali è Watson. Laffite invece sta perdendo terreno e posizioni e infatti si ritirerà per un guasto. Prima, tuttavia, è la volta di Elio De Angelis su Lotus, pare una foratura, anche se alcune fonti parlano di ritiro dovuto a forti dolori intestinali, poi Raul Boesel su March stavolta sicuramente per una foratura essendo questa immortalata dalle immagini televisive. Poi ancora tocca a Daly per un guasto al motore, mentre il suo compagno di squadra Rosberg è al quarto posto, che diventa terzo quando Watson va malamente a sbattere.

Per fortuna del caro John, sono i primi anni '80. Immaginate una simile situazione al giorno d'oggi: il leader della classifica piloti è ufficialmente fuori dai giochi in quanto non tornerà più al volante, il pilota che lo segue deve recuperare a malapena una decina di punti e butta al vento un potenziale terzo posto andando a sbattere. I suoi tifosi diventerebbero immediatamente suoi hater e lo insulterebbero per tutti i decenni a venire, specie se poi a fine anno il titolo lo vincesse un outsider con i baffi. Per fortuna siamo all'epoca dei very uominy e anche i tifosi sono very uominy, non perdendosi in certe amenità.
Rosberg giunge terzo al traguardo, giusto perché stiamo parlando di rincorsa verso il titolo. Nessuno lo sta ancora considerando, ma Keke ha intenzione di trollare tutti, dopo essere stato di solito intorno alla quinta piazza per mezzo campionato. Nei due gran premi successivi perderà un duello al photofinish con De Angelis e poi vincerà la gara successiva, ma questa è un'altra storia. E comunque il mondiale se lo meritavano gli altri trenta piloti ex-equo, praticamente tutti tranne Rosberg, mi hanno detto i fanboy vintage che scrivono su Zuckerbook o su Xwitter o nei commenti ai video su Youtube, non importa siano essi correlati a Keke o meno.

Tambay, Arnoux, Rosberg, questo è il podio. Alboreto arriva quarto, precede l'Alfa Romeo di Bruno Giacomelli. Surer messo in griglia praticamente a calci nel sedere si porta a casa una sesta piazza e l'ultimo punto disponibile. Seguono Brian Henton sulla Tyrrell, Roberto Guerrero sulla Ensign, Nigel Mansell sulla Lotus, Derek Warwick sulla Toleman e Chico Serra sulla Copersucar, nessun altro riesce a terminare la gara. Rientrato in questa occasione dopo un infortunio a un polso rimediato al GP del Canada, Mansell compie ventinove anni nel race day, anche se il telecronista gliene attribuisce solo ventotto.
De Angelis e Rosberg otterranno la loro prima vittoria nei due eventi successivi, in Austria e in Svizzera... ovvero a Digione, in Francia, dove si svolge il GP della Svizzera, dato che in terra elvetica le competizioni automobilistiche su circuito sono vietate per legge dal 1955. Parlo al presente storico, perché ai giorni nostri il ban è stato rimosso nel 2022. Smettendo per un attimo di divagare, il trittico Tambay/ De Angelis/ Rosberg costituisce una tripletta di "nuovi vincitori" in una serie di tre gran premi consecutivi, cosa che da allora non è più successa. Abbiamo avuto invece due nuovi vincitori consecutivi nel 2006, si tratta di Jenson Button e Felipe Massa in Ungheria e Turchia. Nel caso di Button è stato l'anniversario il 6 Agosto.
Torniamo a Tambay, in quanto otterrà un'altra vittoria, nel corso della propria carriera in Formula 1, al GP di San Marino dell'anno seguente, acclamato dagli imolesi che accoglieranno con gioia il ritiro di Patrese, ma questa è un'altra storia.


venerdì 18 luglio 2025

Sei il telecronista della Formula 1? Mi presenti Sainz? - semicitazione

"Avrei potuto fare a pezzi la Ferrari" ha scritto la Gazzetta dello Sport in un post su Instagram, attribuendo la citazione a Carlos Sainz jr, il quale pare non avere pronunciato le parole citate, estrapolate e parafrasate da una lunga intervista nel quale raccontava la sua stagione 2024 da separato in casa.
Non è una novità, nell'epoca contemporanea, che vengano fatti titoloni altisonanti. Non sono una grande fan di tutto ciò, ma entro certi limiti posso comprendere la necessità di attirare l'attenzione. Ciò che invece è a mio parere incomprensibile è il mettere TRA VIRGOLETTE, segno di punteggiatura che indica discorso diretto, quindi le vere parole pronunciate da qualcuno, ciò che NON è una citazione di qualcuno, ma un'interpretazione personale di ciò che qualcuno ha detto.
C'è naturalmente chi ha difeso questo titolo - tutti leclerchini possessori di account Xwitter incentrati interamente sul loro idolo, ovviamente - secondo cui, visto che Sainz e suo padre hanno il potere di influenzare la stampa, allora la Gazzetta non ha fatto niente di scorretto. Senza offesa, costoro non hanno capito niente di come funziona il giornalismo.
Il fatto che Sainz vada a fare dichiarazioni ambigue sui giornali di fiducia che decidono di dargli spazio RIPORTANDO LE SUE DICHIARAZIONI non significa che i giornali non compiacenti siano autorizzati a INVENTARE SUE DICHIARAZIONI per controbilanciare e ristabilire l'ordine naturale delle cose. Sinceramente questa cosa mi ricorda quella volta in cui su Tumblr c'era gente che acclamava un giornale che aveva inventato di sana pianta una dichiarazione altisonante di Helmut Marko, perché Helmut Marko ha fatto in altri casi dichiarazioni altisonanti e di conseguenza tutto ciò che può scatenargli addosso insulti e merda varia è legittimo.
Si sta perdendo di vista il fatto che chi scrive per mestiere debba INFORMARE, non inventarsi fatti mai successi per dare agli hater di un personaggio qualcosa su cui farsi delle fantasie erotiche. In questo caso, il personaggio in questione è intervenuto in prima persona per tacciare la Gazzetta di scrivere clickbait:


In tutto ciò, Carlo Vanzini era intervenuto e aveva scritto un "ok", che significava tutto e niente.
Criticava la Gazzetta? Criticava Sainz per le proprie presunte dichiarazioni? Dal "ciao" che gli ha scritto Carlito, sembra che quest'ultima sia l'interpretazione del diretto interessato:


In sintesi, oserei dire che non hanno fatto una bella figura né la Gazzetta né il nostro telecronista, anche se c'è chi su xwitter scrive che il Vanz si rivolgeva sicuramente alla Gazzetta e che quindi a prendere una cantonata è stato Sainz.
Personalmente non so cosa intendesse il Vanz, quindi preferirei evitare di psicanalizzarne le intenzioni come qualcuno sta facendo. Tuttavia vorrei osservare come un "ok", che ci mancava poco fosse un "ok boomer", non è esattamente un linguaggio giornalistico. Quando ci si presta a un modo di comunicare da tifosi da bar, si va incontro al rischio di essere percepiti come tali, specie se non ci si è distinti, nel corso degli anni, per imparzialità, o se al posto di un modo di comunicare strettamente giornalistico si è adottata la cosiddetta narrazione pop.




martedì 8 luglio 2025

Formula 1 2025: #12 Commento al Gran Premio di Gran Bretagna

06.07.2025 // a Silverstone si è scritta la storia, ma non potevamo saperlo alle 16.00 ora italiana, le 15.00 ora inglese, quando ci siamo messi a guardare la gara. O per meglio dire, era già stata scritta, ma ancora non lo sapevamo, quando noi povery ci siamo messi a guardare la gara alle 19.00 sulla TV a noi dedicata. Torniamo quindi indietro e andiamo a ricostruire i fatti che ci hanno condotto al momento che tutti stavamo aspettando da anni e anni, al punto tale da considerarlo impossibile.
Max Verstappen, Oscar Piastri, Lando Norris, George Russell, Lewis Hamilton, Charles Leclerc, Fernando Alonso, Pierre Gasly, Carlos Sainz, Kimi Antonelli (+3 posizioni di penalità per incidente nello scorso gran premio), Yuki Tsunoda, Isack Hadjar, Alexander Albon, Esteban Ocon, Liam Lawson, Gabriel Bortoleto, Lance Stroll, Oliver Bearman (+10 posizioni per redflag infringiment al venerdì), Nico Hulkenberg, Franco Colapinto: così si è andata a comporre la griglia di partenza, dopo una qualifica redflaggata in Q1 dopo che Colapinto aveva abbattuto dei pannelli in un incidente.
Per tutta la durata della qualifica dalla Q1 alla Q3, tagliata nella parte della bandiera rossa nella differita della TV dei povery, il Vanz ha pronunciato il nome "Copse" solamente due volte e senza urlarlo, anche se va notato come l'abbia menzionata due volte nell'arco di circa dieci secondi. In compenso in gara durante il formation lap ha raccontato dell'incidente del 2021 tra Verstappen e Hamilton.

Causa pioggia prima della gara, tutti hanno messo gomme intermedie, mentre sei piloti dopo il giro di formazione si sono presentati in pitlane per mettere le slick e partire dalla corsia dei box. Erano Russell, Leclerc, Hadjar, Bortoleto, Bearman e Colapinto. O almeno, cinque piloti hanno messo le slick, Colapinto proprio non è uscito per un problema al cambio senza essere né considerato né inquadrato. Il fatto che uno dei piloti con la strategia jolly fosse Leclerc, lasciava sospettare che fosse una strategia azzardata e non destinata a dare frutti.
Verstappen, Piastri, Norris, Hamilton, Gasly, Alonso, Sainz, Antonelli, Albon e Tsunoda, questi i primi dieci mentre un botto tra Ocon e Lawson ha fatto sì che questo non completasse il primo giro e arrivasse una virtual safety car. Poco dopo a causa di un crash di Bortoleto è entrata anche la safety car e Antonelli ne ha approfittato per rientrare ai box. Il suo restart sulle slick non è stato dei migliori e per un po' quelli su gomme intermedie se la sono cavata meglio.
All'arrivo dell'asciutto sono capitati due fatti di spicco: Piastri ha superato Verstappen dopo un acceso duello, mentre in casa Aston Martin hanno azzeccato bene il timing della sosta di Strollino: messe le slick nel momento ideale si è ritrovato in bassa top-ten, per non parlare di come abbiano azzeccato anche il timing della sosta per tornare alle intermedie, mentre invece Alonso si lamentava via radio che le strategie peggiori spettavano sempre a lui.
Al ritorno della pioggia Verstappen faticava, si è avvicinato Norris, quando Max ha messo le ruote sull'erba Norris è passato, ma Verstappen sarebbe tornato davanti grazie a una sosta lenta in casa McLaren quando chiunque non fosse sulle intermedie è andato a metterle, non perché fosse una doppia sosta ma perché proprio è stata lenta. Il responso a quel punto è stato: Piastri, Verstappen, Norris, Stroll!!!11!!!11!! e poi Hulkenberg e Gasly che non si erano ancora fermati.
L'incrementare della pioggia ha fatto sì che la direzione gara decidesse di far entrare la safety car per questioni di visibilità. Almeno in fase di safety car, il Vanz ha evitato di citare la Copse ogniqualvolta qualcuno vi arrivasse, il che è andato a compensare il fatto che fosse stata menzionata millemila volte nei minuti precedenti.

Quando la safety car si è tolta di mezzo eravamo a circa un terzo di gara, e a quel punto si è avuta l'apoteosi: mentre era in atto un duello tra Hamilton e Russell, nelle ultime posizioni Hadjar ha tamponato Antonelli e poi è andato a sbattere, il che non sarebbe un evento di estremo spicco, di per sé, ma la location: INCIDENTE A COPSE!!!111!!!11!!
È entrata di nuovo la safety car, Antonelli ha continuato, per poi fare una sosta ai box. Poi mi sono andata un attimo nel retrocucina a prendere i piatti, dato che stavo apparecchiando, e Verstappen ne ha approfittato per affiancare Piastri prima che la safety car si togliesse di mezzo. La direzione gara ha deciso che Oscar aveva rallentato a random non prima che l'uomo contro la macchina l'avesse sbinnata. Verstappen si è ritrovato in bassa top-ten a lottare con le Williams.
I primi cinque erano Piastri, Norris, Stroll, Hulkenberg e Gasly, ma dopo essere uscito vincente da un lungo duello con Russell, Hamilton ne ha superato le -L e si è cacciato all'inseguimento di Pedro Gaseoso (cit.), ha catturato un Pokemon ed è andato ad aggiungerai alla lotta per il podio.
Stroll faticava, a due terzi di gara ha iniziato a non riuscire più a contenere gli attacchi di chi gli stava dietro. Le trombe dell'Apocalisse hanno iniziato a suonare e NICOLAS HULKENBERG DETTO NICO SI È PORTATO IN TERZA POSIZIONE, NON VI STO TROLLANDO, ANDATE A CHIAMARE TUTTI I VOSTRI AMICI E PARENTI CHE NON STANNO SEGUENDO LA GARA. Hamilton frattanto si avvicinava minaccioso a Strollino, lo superava in tempi brevi e si avvicinav-... ah no. La gara proseguiva e tutto lasciava credere che non fosse così inconcepibile l'idea di quel podio mistico che tutti stavamo aspettando.
Qualche giro più tardi, Alonso è rientrato per le slick. Non sembrava una scelta azzeccata, ma in Mercedes hanno pensato bene di copiarla con Russell, unico pilota presente in pista dato che Antonelli si era ritirato per i danni riportati nell'incidente con Hadjar. Qualche giro dopo le cose sono cambiate, Hamilton è andato ai box, ne è uscito, ha fatto una mezza sbinnata, i piloti Haas si sono scontrati e hanno fatto un testacoda in perfetta sincronia, le slick erano ormai le gomme ideale quindi tutti sono rientrati, non inquadrato dalle telecamere Leclerc ha fatto una sbinnata e ha portato il suo vecchio compagno di scorribande Sainz con sé, Piastri ha scontato la penalità di dieci secondi, Norris è passato in testa, Hulkenberg nonostante problemi con una ruota che non voleva saperne di andare su aveva un vantaggio di vari secondi nei confronti del suo diretto inseguitore e viaggiava verso il podio, Verstappen era sesto e avrebbe superato Stroll (che sarebbe stato sorpassato anche da Gasly a dire il vero) prima della fine della gara, Leclerc era penultimo in mezzo al nulla, ma aveva oltre mezzo minuto di vantaggio su Tsunoda che era ultimo e che, a parte una penalità di dieci secondi per un contatto con Bearman, nessuno aveva capito come potesse essere così tanto indietro.
La gara viaggiava ormai verso la conclusione, un finale al cardiopalma, con Norris che ormai se lo filava solo sua madre, con Piastri distante a sufficienza da essere tagliato fuori per la vittoria, con Hulkenberg che andava a prendere quello storico podio che gli mancava da sempre e che mancava alla Sauber dal GP del Giappone 2012 (giusto per contestualizzare, erano passati tre giorni dall'annuncio di Michael Schumacher di lasciare la Formula 1 a fine stagione). In sintesi, un risultato perfetto, acclamato da tutti e degno di un finale musicale, non prima di avere segnalato la presenza dell'ex partner in crime di Hulkenberg, Kevin Magnussen, come ospite nel box della Sauber. *_____* Mettete tanti like e tanti cuoricini a tutto ciò!


Oggi mi sento un'Aston Martin se un'Alpine mi afferra,
con lo sguardo dentro in tasca, ma il mondiale è per terra,
se ho molte -L impazzisco come una Mercedes,
ci sto male - male, male, male,
vorrei svagarmi, ma oggi una Q3
e poi domani un temporale - e la Papaya è impopolare.

E mi hai buttato via in un sabato non sprint
mentre andavi in cerca di uno slancio di modernità,
Liberty vuole solo cuoricini, cuoricini,
pensava solo ai cuoricini, cuoricini,
stramaledetti cuoricini, cuoricini
che ti tolgono il gusto di inseguire Hulk,
poi mi uccidi, poi mi uccidi
quegli occhi sono due sainzini, due sainzini
Che sparano sui leclerchini, leclerchini
persino sotto alla notizia "terzo posto".

Una squadra e due piloti, è la tomba dei fanboy,
ce l'ha detto anche Ham-Soy
porta un chilo di prosciutto e poi nel dubbio passa a Copse
e almeno un urlo, COPSE!
e se oggi ho le Haas davanti all'anteriore
non mi giudicare - male, male, male
che dovrei dire io che la sbinnavo
e tu nemmeno ti mettevi a imprecare?

Tu mettevi solo cuoricini, cuoricini
pensavi solo ai cuoricini, cuoricini
stramaledetti cuoricini, cuoricini
che mi tolgono il gusto di inseguire Hulk,
poi mi uccidi, poi mi uccidi
quegli occhi sono due sainzini, due sainzini
che sparano sui leclerchini, leclerchini
persino sotto alla notizia "terzo posto".

Ma fortunatamente un domenica qualunque
ci hai portati via da tutta quanta la modernità
ma dove scappi senza cuoricini, cuoricini,
per Hulk sul podio, cuoricini, cuoricini,
c'è Kmag, cuoricini, cuoricini
che non tolgono il gusto di succhiare palle.

Poi li uccidi, poi li uccidi
si fottano quei due sainzini, due sainzini
che sparano sui leclerchini, leclerchini,
persino sotto alla notizia "terzo posto"
e i prosciuttini, i verstappini,
i piastrini, i norrisini,
chi se li fila, alla notizia "terzo posto"!


RISULTATO: 1. Norris/ McLaren, 2. Piastri/ McLaren, 3. Hulkenberg/ Kick Sauber, 4. Hamilton/ Mercedes, 5. Verstappen/ Redbull, 6. Gasly/ Alpine, 7. Stroll/ Aston Martin, 8. Albon/ Williams, 9. Alonso/ Aston Martin, 10. Russell/ Mercedes, 11. Bearman/ Haas, 12. Sainz/ Williams, 13. Ocon/ Haas, 14. Leclerc/ Ferrari, 15. Tsunoda/ Redbull, Rit. Antonelli/ Mercedes, Rit. Hadjar/ Racing Bulls, Rit. Bortoleto/ Kick Sauber, Rit. Lawson/ Racing Bulls, DNS. Colapinto/ Alpine.

sabato 5 aprile 2025

Ho chiesto all'intelligenza artificiale di raccontarmi il GP di Montecarlo 1982 partendo dalla fine... i risultati sono stati folli!

Ho deciso di mettere alla prova ChatGPT, per vedere se riuscisse a ricostruire un evento movimentato come uno dei miei gran premi preferiti, ma con un inizio in media res: "Raccontami gli eventi del GP di Montecarlo 1982, ma a ritroso partendo dalla fine".

La risposta di ChatGPT è stata molto interessante:

+++ Il Gran Premio di Monaco del 1982 è stato un evento memorabile, ricco di colpi di scena e sorprese. Ecco una cronaca a ritroso, partendo dalla fine:

La fine della gara:
La gara si è conclusa con una vittoria di Riccardo Patrese, che, alla guida della sua Alfa Romeo, ha ottenuto la sua prima vittoria in Formula 1. Patrese approfittò degli imprevisti che colpirono gli altri contendenti e di una serie di incidenti per tagliare il traguardo come vincitore.

La penultima parte della gara:
Al 70° giro, la corsa stava entrando nella fase finale. Patrese si trovava in testa, ma la tensione era alta con molti piloti che cercavano di rimanere in gara dopo vari incidenti e ritiri. La maggior parte dei favoriti, come Alain Prost e Nelson Piquet, erano ormai fuori causa a causa di problemi tecnici o errori strategici. La gara era quindi molto incerta, con diversi piloti che potevano approfittare della situazione.

Incidenti e ritiri:
Nel corso della gara, Didier Pironi (Ferrari), che stava lottando per la vittoria, fu costretto al ritiro a causa di un guasto meccanico. Pironi stava conducendo la gara quando la sua Ferrari si fermò improvvisamente. Niki Lauda, che stava lottando per il podio, fu coinvolto in un altro incidente, così come Keke Rosberg (Williams), che dovette ritirarsi a causa di un incidente all'80° giro. La gara divenne sempre più una lotta tra chi riusciva a rimanere in pista.

Situazione della gara a metà:
A metà gara, il leader della corsa era Alain Prost con la sua Renault, ma la sua gara fu compromessa da un problema alla sua vettura, che lo costrinse a fermarsi. Questo evento aprì la porta a una serie di sorpassi e cambiamenti al vertice della classifica.

I primi giri e le qualifiche:
Durante le qualifiche, Ayrton Senna, all'epoca pilota della Toleman, aveva sorpreso tutti con un'ottima prestazione, ma la sua vettura non aveva abbastanza velocità in gara per mantenere il ritmo dei top team. In partenza, Gilles Villeneuve (Ferrari) era una delle figure più attese, ma purtroppo la sua gara finì prematuramente. Anche il compagno di squadra di Patrese, Andrea de Cesaris, ebbe una gara difficile con la sua Alfa Romeo, ma riuscì a rimanere in gara a lungo.

In sintesi, il GP di Monaco del 1982 fu una gara caotica con molti ritiri e una vittoria inaspettata per Riccardo Patrese, che approfittò degli incidenti e dei problemi degli altri per cogliere il primo successo della sua carriera. +++

Sconcertata da una simile serie di cavolate, ho replicato: "Per favore, puoi riscrivere la cronaca? Ho letto non più di due frasi corrette."

ChatGPT ha raggiunto l'apoteosi (anche se quantomeno ha avuto la decenza di menzionare solo piloti viventi all'epoca dei fatti):

+++ Mi scuso per l'errore! Ecco la cronaca corretta, a ritroso, del Gran Premio di Monaco del 1982:

La fine della gara:
La gara si concluse con la vittoria di Stefan Bellof, ma il suo successo fu messo in discussione a causa di un incidente che coinvolse diversi piloti. Alla fine, Bellof si aggiudicò la vittoria, ma non senza una lunga e discussa battaglia con Nelson Piquet, che finì secondo. La gara fu segnata da una serie di incidenti e imprevisti che cambiarono rapidamente la classifica.

Gli ultimi giri:
L'ultimo tratto di gara fu caratterizzato dalla continua lotta tra Nelson Piquet e Stefan Bellof. Mentre Bellof era in testa, Piquet cercò di sorpassarlo, ma alla fine Bellof riuscì a mantenere la posizione e vinse la gara. Tuttavia, molti ritenevano che Piquet avesse avuto la possibilità di vincere, se non fosse stato per un errore nelle fasi finali.

La metà della gara:
A metà gara, la situazione era estremamente incerta. Il pilota Alain Prost, che stava facendo una buona gara con la Renault, fu costretto al ritiro a causa di un guasto tecnico. Niki Lauda, invece, stava combattendo per la posizione in top 5, ma un incidente lo costrinse a fermarsi prima della fine.

Gli incidenti di metà gara:
Nel corso della gara, ci furono numerosi ritiri e incidenti. Keke Rosberg, uno dei favoriti per la vittoria, dovette abbandonare la gara dopo aver avuto problemi al motore. Allo stesso modo, Didier Pironi, che stava facendo una buona gara con la Ferrari, fu costretto a fermarsi per un guasto meccanico.

Le qualifiche:
Durante le qualifiche, Ayrton Senna sorprese tutti con una prestazione straordinaria, qualificandosi nelle posizioni alte nonostante la sua Toleman non fosse tra le auto più competitive. Questo fece presagire che la gara sarebbe stata molto combattuta.
La gara del GP di Monaco del 1982 è ricordata per il suo carattere imprevedibile e per il numero di incidenti che coinvolsero molti dei piloti favoriti. Nonostante le difficoltà, la vittoria finale andò a Stefan Bellof, un pilota che si distinse in quel GP per la sua determinazione. +++


Niente, ancora una volta ChatGPT ha deciso di scrivere cose alla cazzum. L'intelligenza artificiale è perdonata solo ed esclusivamente per avere fatto comparire in pista dal nulla Bellof e attribuirgli d'ufficio la vittoria! *-*


mercoledì 19 febbraio 2025

Presentazione collettiva delle livree 2025: l'Eurofestival della Formula 1

Nella serata del 18 febbraio, per la prima volta nella storia tutti i team hanno presentato le loro livree a un evento elegant-... ah no. La presentazione è avvenuta a una trashata in cui c'erano cantanti sconosciuti, ballerini, pubblico che fischiava e, a fare da contorno, anche qualche monoposto inquadrata per pochi minuti.
Ho seguito a tratti mentre facevo altro, per vedere le livree delle monoposto, con la netta impressione che fosse la versione motoristica dell'Eurovision Song Contest. Per vostra informazione, l'Eurovision Song Contest è una di quelle cose che mi suscitano orticaria a pelle. Potete immaginare che gioia, da parte mia, nell'assistere a un simile spettacolo dedicato ai "nuovi fan". Ciò conferma la mia teoria secondo cui per nuovi fan si intende un'orda di tumblrer teledipendenti, ovvero gente che fino a un decennio fa, quando frequentavo Tumblr, seguiva comunque la Formula 1 per effetto della Rush-mania.
Dato che "Rush" aveva insegnato ai ragazzini che due piloti possono essere avversari senza che ci sia un buonohhhh e un kattivohhhh, rimpiango fortemente i vecchi tempi, ma purtroppo non torneranno mai più.

La scaletta della serata prevedeva che, tra esibizioni di pseudo-cantanti e coreografie varie, in ordine contrario alla classifica costruttori della stagione 2024, le squadre iniziassero a mostrare i loro colori.
La prima è stata la Sauber, che per mostrare il proprio verde fluo è stata circondata da percussionisti armati di tamburi:


Fortunatamente è arrivata un inaspettato sprazzo di sobrietà. La Williams ha mostrato un video evocativo del proprio passato, per poi arrivare a rivelare la propria vettura blu:


La Visa Cash App RB (si chiama ancora così?) altresì nota come Toro Rosso di Faenza si è presentata con una nuova livrea che mi pare di avere già visto da qualche parte.
Sbaglio o una cosa del genere la si era vista addosso a una Redbull in occasione di non so quale occasione avesse necessitato di una livrea celebrativa? Somigliava molto a questa, se ricordo bene:


La Haas, di cui era girato un leak nei giorni scorsi, è stata preceduta da un tizio che parlava, per poi mostrarsi in colori molto simili a quelli già visti nelle passate stagioni:


L'Alpine quest'anno non alternerà due livree iniziando da quella rosa... anche perché, se ben ricordo, da un certo punto in poi nel 2024 il rosa è tornato in corso d'opera. Di fatto, avremo una monoposto equamente rosa e blu, così potremo continuare a chiamarla Pink Panther.
Questa specifica presentazione ha lasciato notevoli dubbi sull'esistenza di una monoposto, perché è passato un bel po' prima che venisse mostrata:


Gli standard non sono cambiati più di tanto con l'Aston Martin, sono stati necessari parecchi minuti per vedere una livrea verde molto simile a quella già vista:


Dopo tutte le discussioni Mercedes grigia vs Mercedes nera che ogni pre-stagione danno vita a titoloni clickbait perché a quanto pare la livrea della Mercedes è l'unica cosa di cui parlare, abbiamo scoperto che la Mercedes è grigia, ma ugualmente non dipinta in molti punti, tanto da apparire parzialmente nera:


Mi sono cadute abbastanza le braccia prima che la Redbull facesse capolino in mezzo a quella che sembrava un'esibizione di artisti di strada. La vettura di per sé non ha nulla di diverso da solito, quindi se tutta quella gente fosse rimasta a casa non sarebbe stato così terribile:


Poi, finalmente, un po' di sana sobrietà. Non sono certa che la presentazione della livrea Ferrari (con un po' troppo bianco) sia stata davvero quella cosa meravigliosa che è apparsa. Però, dopo avere visto la trashata della Redbull, sembrava di vedere la luce.
Il video molto evocativo della propria storia sembrava una netta inversione di tendenza, infine è arrivata la monoposto in livrea 2025:


Anche la McLaren ha scelto un approccio vintage, omaggiando la propria storia, così come fatto da Ferrari e Williams. Se non altro almeno la chiusura ha avuto il suo fascino... e poi eccola, la vettura color papaya:


In sintesi, va bene, i V3KkY devono morire e lasciare spazio ai nuovi fan, ma siamo sicuri che tutto ciò che è vecchio stile sia il male? Oppure qualcosa, come le vecchie presentazioni individuali, è durato così a lungo semplicemente perché si adattava bene a ogni epoca? Forse non è necessario sempre cambiare di default.

Fonte delle immagini: screenshot fatti durante la live su Youtube.


domenica 16 febbraio 2025

Breaking News: ChatGPT si è inventata di sana pianta un pilota vintage, con tanto di biografia

Dopo una conversazione con il "collega" autore del canale Motor Stories a proposito di ChatGPT, che restituisce risultati improbabili se interrogato a proposito di gran premi del passato, ho deciso di fare un esperimento, facendo una domanda facile, ovvero: Qual era l'entry list del GP di Montecarlo 1981?

ChatGPT ha scritto una risposta contorta, menzionando venti piloti poi divenuti ventisei, rimescolando piloti da una squadra all'altra in maniera random, duplicando numeri di vettura, duplicando piloti, mettendo piloti alla cazzum, cambiando first name a Martin Donnelly e a Jan Lammers...
La risposta è stata questa:

+++ L'entry list del Gran Premio di Monaco del 1981, che si è corso il 24 maggio 1981, includeva 20 piloti, rappresentanti 13 squadre. Ecco la lista completa dei piloti che parteciparono a quella gara:

Ferrari
27: Gilles Villeneuve
28: John Watson

Tyrrell
3: Jean-Pierre Jarier
4: Derek Daly

Renault
15: René Arnoux
16: Jean-Pierre Jabouille

Alfa Romeo
5: Mario Andretti
6: Bruno Giacomelli

Williams
2: Carlos Reutemann
6: Keke Rosberg

Lotus
9: Elio de Angelis
10: Nigel Mansell

McLaren
11: John Watson
12: Andrea de Cesaris

Brabham
3: Niki Lauda
4: Riccardo Patrese

Arrows
28: Mike Donnelly
29: Jochen Mass

Osella
23: Giorgio Francia
24: Piercarlo Ghinzani

March
12: Ruud Lammers
14: Marc Surer

Ligier
25: Jacques Laffite
26: Didier Pironi

Shadow
30: Alan Jones
31: Didi Kvasnička

Questi erano i piloti e le rispettive squadre per il GP di Montecarlo del 1981, una delle edizioni memorabili della Formula 1 in quanto segnò un altro capitolo della rivalità tra Ferrari, Renault e le altre scuderie. +++

Wait, wait, wait, chi sarebbe l'ultimo pilota citato? Sono andata per curiosità su Google a cercare se fosse mai esistito un uomo (o una donna) con quel nome, pilota o meno che fosse. Zero risultati, sembra che non sia mai esistita una persona con quel nome.
Ho chiesto: Parlami della carriera di Didi Kvasnička.

ChatGPT è riuscito a INVENTARSI letteralmente la biografia di un pilotamai esistito nella realtà:

+++ Didi Kvasnička è stato un pilota di Formula 1 ceco, noto soprattutto per la sua breve carriera nella massima serie automobilistica negli anni '80. Nacque il 9 ottobre 1954 a Zlín, in Cecoslovacchia (ora Repubblica Ceca). La sua carriera in Formula 1 è stata piuttosto limitata e non è mai decollata come quella di altri suoi contemporanei.
Kvasnička ha fatto il suo debutto in Formula 1 nel 1981 come pilota per la scuderia Shadow. Durante quel periodo, la Shadow era in difficoltà finanziarie e tecniche, e Kvasnička non ha avuto molte opportunità per dimostrare il suo valore.

Esordio in F1 // Il suo esordio avvenne al Gran Premio di Monaco del 1981, come compagno di squadra di Alan Jones. A Monaco, Kvasnička si trovò a guidare una macchina non competitiva, con prestazioni inferiori rispetto ai piloti di squadre più forti. Sebbene non fosse riuscito a qualificarsi per molte gare, la sua partecipazione a Montecarlo ha segnato il suo ingresso nel mondo della Formula 1.

La sua carriera post-Formula 1 // Kvasnička ha avuto una carriera limitata in Formula 1, partecipando solo a poche gare nel 1981, senza mai riuscire a ottenere punti o una qualifica significativa. Dopo la sua esperienza in F1, non riuscì mai a trovare un posto stabile in una squadra di Formula 1. Nonostante ciò, continuò la sua carriera nelle competizioni automobilistiche, principalmente nelle categorie inferiori, ma senza ottenere risultati di grande rilievo.

Altre esperienze // Dopo la sua breve parentesi in Formula 1, Didi Kvasnička ha partecipato a gare in altre categorie, ma non ha mai raggiunto i riflettori della massima serie. Ha corso in eventi minori e competizioni automobilistiche incentrate su circuiti più brevi e meno esposti.

Carriera e impatto // Sebbene la carriera di Kvasnička in Formula 1 sia stata estremamente breve e non molto significativa in termini di risultati, la sua esperienza rappresenta la storia di molti piloti che non sono riusciti a imporsi in un campionato molto competitivo come la Formula 1 degli anni '80. Didi Kvasnička rimane un esempio di come, in quegli anni, molti piloti provenienti da piccoli team o con poche risorse avessero difficoltà a emergere in un ambiente dominato da squadre più potenti. +++

Ero curiosa, volevo sapere che cosa ne fosse stato di lui, quindi ho chiesto: È ancora vivo?

ChatGPT ha dato il triste annuncio:
+++ No, Didi Kvasnička è deceduto. È morto il 10 luglio 2011 all'età di 56 anni. La causa della sua morte non è stata ampiamente divulgata, ma è stato un addio relativamente silenzioso per un pilota che ha avuto un impatto limitato nella Formula 1. Nonostante la sua carriera non sia stata lunga o di grande successo nel massimo campionato automobilistico, Kvasnička rimane una figura di interesse per gli appassionati delle corse e della storia della Formula 1. +++

Vorrei concludere con un piccolo suggerimento: usate le AI consapevolmente. Finché si tratta di chiedere suggerimenti per post divertenti, come quelli che ho fatto nei giorni scorsi chiedendo come sarebbero stati i telecronisti di Formula 1 come direttori artistici del Festival di Sanremo, ha il suo perché.
Però non prendete per serio quello che dice, quando si tratta di fare domande sui veri fatti del motorsport. Come vedete, ha una fantasia galoppante e, a meno che non vogliate scrivere un racconto fittizio con un pilota cecoslovacco degli anni '80 come protagonista, vi consiglio di andarci cauti.
Infine, se volete scrivere un racconto su un personaggio di fantasia, da autrice amatoriale vi consiglio di limitarvi a usare l'AI prima della stesura. Personalmente la uso occasionalmente per *visualizzare* scene che ho in mente e rendermi conto di come potrebbero apparire in una narrazione. Da questo punto di vista posso dire che tendenzialmente ne escono elaborazioni scritte in modo molto puerile e che, a meno che non siate degli sgrammaticati, sicuramente saprete scrivere molto meglio se lo fate da soli.

venerdì 31 gennaio 2025

Quando le nuvole si sono radunate per Derek Daly

Ho chiesto all'AI: "Sintetizza il GP di Montecarlo 1980 raccontando tutti gli episodi salienti". Cosa potrebbe mai andare storto?
ChatGPT ha scritto:

+++ Il Gran Premio di Monaco 1980, disputato il 18 maggio, è stato uno degli eventi più memorabili nella storia della Formula 1 per le sue condizioni climatiche e gli imprevisti che hanno caratterizzato la gara.
La gara si svolse su un tracciato cittadino noto per la sua difficoltà, dove le nuvole si erano radunate sin dal mattino, creando un’atmosfera di incertezza. A causa della pioggia che cadde prima della gara, la partenza fu ritardata e si decise di partire dietro la safety car per i primi giri.
La gara iniziò con la Ferrari di Jody Scheckter che riuscì a mantenere la testa della corsa, ma non passò molto prima che il suo compagno di squadra, Gilles Villeneuve, fosse costretto al ritiro per un problema tecnico. La pioggia fece spesso il suo ritorno durante il Gran Premio, con diversi piloti che lottavano per mantenere il controllo delle loro vetture su un asfalto scivoloso
Il momento clou del GP di Monaco 1980 fu il duello tra il giovane Alan Jones, alla guida della Williams, e lo scatenato René Arnoux, che difendeva la sua posizione alla guida della Renault. I due si scambiarono diverse volte la posizione, ma alla fine fu Alan Jones a prevalere, nonostante qualche difficoltà nell’affrontare il tracciato bagnato.
Jones vinse la gara, un risultato che consolidò la sua leadership nel campionato mondiale. La vittoria di Williams a Monaco fu la prima nella storia del team, e Jones si aggiudicò il successo dopo una gara piena di imprevisti, segnata anche dai ritiri di altri contendenti come Carlos Reutemann e Nelson Piquet.
In sintesi, il GP di Monaco 1980 fu una gara ricca di sorprese, con condizioni meteorologiche variabili e un finale teso, che premiò la determinazione di Alan Jones e la costanza della Williams.
+++

Di fronte a una simile scena, con risultati totalmente alla cazzum, avrei dovuto cliccare sulla X in alto a destra, ma ammetto che di fronte alle nuvole che *si sono radunate* ho deciso di trollare l'AI al fine di chiederle di parlare di un episodio saliente.

Ho detto: "È stato tutto molto bello e realistico, potresti aggiungere anche un piccolo accenno all'incidente di Daly e alla reazione dello sponsor Candy?"
ChatGPT gli ha risposto, cambiando tra le altre cose anche il first name a Daly:

+++ Certo! Un altro episodio saliente del GP di Monaco 1980 fu l'incidente che coinvolse John Daly, il pilota britannico che correva per la scuderia Ensign. Daly, in una gara molto complicata e resa ancora più difficile dalle condizioni meteo, fu vittima di un incidente mentre stava tentando di completare il primo giro. La sua vettura si schiantò contro le barriere, causando il ritiro immediato dal Gran Premio.
Questo incidente ebbe una ripercussione anche fuori dalla pista, poiché il suo sponsor principale, la Candy, che supportava la Ensign, non prese affatto bene l’accaduto. La reazione fu particolarmente negativa, in quanto lo sponsor si aspettavano prestazioni migliori dalla squadra. Questo episodio contribuì a rendere ancora più difficile il rapporto tra la scuderia e i suoi sostenitori commerciali.
Nonostante il ritiro di Daly, il GP rimase un evento indimenticabile, segnato non solo da episodi tecnici e sportivi, ma anche da queste tensioni extra-pista, che contribuirono a rendere la giornata ancora più carica di emozioni.
+++

Niente, cosa dire? Non so se sia meglio scappare a gambe levate o apprezzare la poesia trash che ChatGPT riesce occasionalmente a regalare. Nel dubbio, in attesa di ricominciare a scrivere qualche seria - o meno seria - considerazione sul motorsport odierno, oppure vintage chi può dirlo, ho deciso di permettere all'AI di dare sfogo alla propria pazzia.


giovedì 30 gennaio 2025

L'AI depriva Rosberg della prima vittoria in Formula 1... ma lo fa in modo stylish!

Ci sono gare poco importanti, ovvero quelle in cui non corre la Ferrari. Al GP della Svizzera 1982 in cui Keke Rosberg ottenne la prima vittoria, di Ferrari al via della gara non ce n'erano.
Mi sono detta: anche se è una gara poco importante, ChatGPT saprà raccontarla? Devo dire che il risultato è stato simile a quello ottenuto chiedendo di raccontare le gare importanti... ovvero un'accozzaglia di cose senza senso.
Tenetevi forte, perché due Ferrari c'erano a random e non potete nemmeno immaginare che cosa sia passato per la "mente" dell'AI (al netto del fatto che non mi spiego come mai non si limiti a infilare a caso piloti almeno viventi all'epoca dei fatti)!

+++
Hai detto: Racconta gli eventi del GP della Svizzera 1982

ChatGPT ha detto:

Il Gran Premio della Svizzera 1982, che si svolse sul circuito del Dijon-Prenois, è stato un evento significativo nel campionato mondiale di Formula 1 di quell’anno, anche se non si trattava di una gara ufficiale in Svizzera, poiché nel 1955 il Paese aveva vietato le corse automobilistiche a causa di un incidente mortale avvenuto alla 24 Ore di Le Mans. La gara di Dijon-Prenois, che si trovava in Francia, fu quindi la "gara della Svizzera" del 1982.
La corsa, che si disputò il 1° agosto 1982, è ricordata soprattutto per le emozionanti battaglie tra i piloti e le sorprese che portarono a un risultato inaspettato. La vittoria andò a René Arnoux, che ottenne il suo primo successo con la Ferrari. La gara è particolarmente celebre per un emozionante duello tra Arnoux e il compagno di squadra Gilles Villeneuve.
I due piloti della Ferrari si scambiarono posizioni più volte durante gli ultimi giri, con Villeneuve che cercava in ogni modo di superare Arnoux, ma quest'ultimo riuscì a difendersi con grinta e determinazione, nonostante il pressing incessante. Questo duello rimase nella storia come uno dei più spettacolari della Formula 1.
Il Gran Premio del 1982 fu anche caratterizzato da una serie di incidenti e ritiri: molti piloti non riuscirono a completare la gara, tra cui il campione del mondo in carica Keke Rosberg e Niki Lauda. La gara si svolse sotto un clima teso, con una grande incertezza riguardo il risultato finale, soprattutto a causa della grande concorrenza tra i vari team e i continui colpi di scena.
Alla fine, Arnoux tagliò il traguardo al primo posto, seguito da Jean-Pierre Jarier su Osella e da Nelson Piquet su Brabham, che chiuse il podio. La vittoria di Arnoux rappresentò un'importante svolta nella sua carriera e consolidò la sua posizione come uno dei piloti di punta della Ferrari in quel periodo.

+++

Un duello Villeneuve (R.I.P) vs Arnoux messo alla cazzum tre anni dopo, un Arnoux in Ferrari in largo anticipo, un'Osella sul podio, ma soprattutto il ritiro del vincitore reale, tutto ciò è inspiegabile! Oltretutto anche la data non è corretta, ma direi di non preoccuparmi troppo per questo piccolo dettaglio!



mercoledì 29 gennaio 2025

Mika Hakkinen deprivato di una sua storica vittoria, secondo ChatGPT!

Ho chiesto a ChatGPT di raccontarmi gli eventi del GP del Belgio 2000 soffermandosi in particolare su Zonta. Il risultato è stato giusto leggermente inquietante.
La risposta dell'AI:

+++ Il Gran Premio del Belgio del 2000, corso a Spa-Francorchamps, è una gara che è passata alla storia, non solo per la vittoria di Michael Schumacher, ma anche per l'insolito e sfortunato ruolo di Ricardo Zonta.
Zonta, pilota brasiliano che all'epoca faceva parte della squadra Jordan, era un sostituto di Heinz-Harald Frentzen, che era stato licenziato dalla squadra prima della gara. Zonta, dunque, si trovò a correre una gara in una squadra che non conosceva molto bene e con poca esperienza in una Formula 1 di altissimo livello. La sua performance durante il weekend non fu esaltante, ma nonostante ciò, fece una notevole figura durante la gara.
In gara, Zonta si trovò al centro di un episodio che avrebbe segnato la sua carriera: mentre stava cercando di fare il suo massimo, venne coinvolto in un incidente proprio con il suo compagno di squadra, Jean Alesi. Nella parte finale della gara, Zonta, che stava cercando di evitare una serie di contatti per guadagnare posizioni, si trovò in una situazione difficile. Alla curva "Les Combes", Alesi cercò di superarlo ma entrambi finirono per toccarsi, danneggiando le vetture e costringendo Zonta al ritiro.
Nonostante la sfortuna e il ritiro, quel GP rimase uno dei momenti più memorabili della carriera di Zonta. La sua partecipazione a quella gara ha mostrato a molti che, seppur non fosse tra i top driver della griglia, aveva comunque il talento e la determinazione per affrontare la competizione ai massimi livelli. La sua carriera in Formula 1, purtroppo, non decollò mai completamente, ma quel GP rimane uno degli episodi più discussi in cui fu protagonista.
+++



martedì 28 gennaio 2025

Bellof is for kids, Senna is for real AI // il GP di Montecarlo 1984 raccontato da ChatGpt

Ho chiesto a ChatGPT: "Racconta gli eventi del GP di Montecarlo 1984".
L'AI ha le idee giusto leggermente confuse, sia su chi abbia conquistato la pole position (e su come sia possibile recuperare posizioni se si è sempre stati in testa) sia su cosa sia successo dopo la bandiera rossa:

+++
Il Gran Premio di Monaco del 1984, corso il 3 giugno, è stato uno degli eventi più iconici della storia della Formula 1, non solo per la sua estrema spettacolarità, ma anche per il dramma che ha caratterizzato la gara.
La corsa è stata vinta da Alain Prost della McLaren, ma la storia della giornata ruota attorno a una serie di eventi che hanno visto protagonisti diversi piloti.
Al via, la pole position era stata conquistata da Ayrton Senna, al suo debutto con la Toleman, una squadra di basso livello. La partenza ha visto Senna subito protagonista, dando vita a una delle sue performance più memorabili, nonostante le condizioni meteo particolarmente difficili: la pioggia ha reso il tracciato molto scivoloso. Senna ha mostrato un talento straordinario sotto la pioggia, guadagnando posizioni e mettendo in difficoltà anche piloti di squadre molto più forti.
Nel frattempo, i piloti di punta come Alain Prost (McLaren), Niki Lauda (McLaren) e Nelson Piquet (Brabham) hanno dovuto fare i conti con le difficili condizioni meteo e con il rischio di finire fuori strada, cosa che ha causato numerosi incidenti e ritiri.
La gara è stata interrotta dalla pioggia torrentiale, ma dopo una lunga pausa, è stata ripresa, con Prost che ha approfittato della sua esperienza e della performance stabile della McLaren per mettersi in testa. Tuttavia, l'evento che ha segnato maggiormente la gara è stato il clamoroso ritiro di Senna, che stava dominando la corsa quando, dopo il restart, ha avuto problemi meccanici e ha dovuto abbandonare la gara.
Alla fine, Alain Prost ha vinto la gara, con Niki Lauda che ha conquistato il secondo posto e Michele Alboreto (Ferrari) che ha completato il podio. Nonostante la vittoria di Prost, il vero trionfatore emotivo è stato Senna, la cui performance sulla pioggia lo ha consacrato come uno dei grandi talenti della Formula 1.
Questo GP è ricordato non solo per l'emozione e la qualità della guida sotto la pioggia, ma anche per il modo in cui ha segnato l'inizio di una carriera che avrebbe rivoluzionato la F1, con Senna che in seguito sarebbe diventato uno dei più grandi campioni della storia.

+++

In sintesi, scopriamo che se la gara fosse proseguita, Senna non l'avrebbe vinta, mentre in ogni caso Stefan Bellof non è mai esistito. :-PPPP


lunedì 27 gennaio 2025

Sentite come suonano le trombe, perché ChatGPT ci racconta il GP d'Europa 1999!

Ho chiesto a ChatGPT: "Racconta il GP d'Europa 1999 soffermandoti sui piloti che hanno avuto ritiri o altri problemi quando erano in testa o in buone posizioni."

La sua risposta è stata sorprendente... ha fatto perfino comparire Michael Schumacher in pista a random affinché potesse avere una foratura al posto del fratello.

+++
Il Gran Premio d'Europa del 1999, disputato sul circuito di Nürburgring, è stato un evento ricco di sorprese e drammi, soprattutto per quei piloti che si trovavano in posizioni di vertice, ma che sono stati costretti al ritiro o hanno avuto problemi che hanno compromesso le loro gare.

1. Mika Häkkinen (McLaren)
Häkkinen era uno dei favoriti per la vittoria. Dopo una partenza solida, si trovò al comando della gara, ma nel corso della corsa ebbe un problema tecnico. Una perdita di pressione nei pneumatici lo costrinse al ritiro al giro 28, proprio quando la vittoria sembrava a portata di mano. Questo fu un duro colpo per il finlandese, che stava cercando di allungare il suo vantaggio nel campionato mondiale.

2. Michael Schumacher (Ferrari)
Il pilota di casa, Michael Schumacher, stava dominando la gara e sembrava destinato a conquistare una vittoria importante davanti al suo pubblico. Tuttavia, al 35° giro, una foratura dovuta a un danno alla gomma, causato probabilmente da un contatto con la macchina di Eddie Irvine (compagno di squadra Ferrari), lo costrinse a rientrare ai box per una sosta non programmata. Questa sosta lo fece scivolare indietro nella classifica, minando la sua possibilità di vittoria. Nonostante il suo impegno, Schumacher non riuscì a recuperare e chiuse la gara solo al 3° posto, alle spalle di Heinz-Harald Frentzen e di David Coulthard.

3. David Coulthard (McLaren)
Coulthard fu uno degli altri protagonisti che, purtroppo, dovette ritirarsi. Dopo essere stato in buona posizione per il podio, al giro 40 dovette fermarsi a causa di un problema al motore della sua McLaren, mettendo fine alla sua gara e alla sua possibilità di ottenere un risultato positivo.

4. Eddie Irvine (Ferrari)
Irvine stava avendo una buona gara, ma al 43° giro, mentre si trovava in quarta posizione, un problema alla sospensione lo costrinse a un ritiro prematuro, vanificando un possibile risultato positivo per lui e per la Ferrari.

5. Giancarlo Fisichella (Benetton)
Fisichella stava correndo una gara solida in posizioni di testa, ma al giro 55, quando sembrava poter ottenere punti importanti, la sua Benetton si fermò a causa di un problema al motore. Anche lui dovette abbandonare la gara, nonostante una performance inizialmente promettente.

In definitiva, questo Gran Premio d'Europa del 1999 è stato segnato da numerosi ritiri e problemi meccanici che hanno condizionato le sorti della gara. Alla fine, a prevalere fu Heinz-Harald Frentzen, che colse la sua unica vittoria in carriera con la Jordan, seguita da un sorprendente Giancarlo Fisichella in seconda posizione, nonostante il suo ritiro precedente.

+++

Go home, you're drunk. Capisco i risultati alla cazzum, ma almeno coerenza interna non guasterebbe!

martedì 14 gennaio 2025

Franco Colapinto, la reincarnazione di Ayrton Senna? /// NON È UN POST SERIO!!!

Ispirandomi a certi post trashissimi dei colapinters, ho chiesto a un'AI: "Scrivi un articolo clickbait sul fatto che Franco Colapinto sia la reincarnazione di Ayrton Senna, usando come elementi a sostegno di questa ipotesi il fatto che abbiano in comune i capelli scuri e ricci, l'avere preso il sole in costume e l'avere indossato una tuta blu della Williams".
Questa è stata l'elaborazione, molto in linea con i post trash suddetti.

+++
Franco Colapinto: La Reincarnazione di Ayrton Senna?

Nel mondo della Formula 1, le leggende non muoiono mai. Una delle più affascinanti è quella di Ayrton Senna, il leggendario pilota brasiliano. Oggi, le voci si fanno sempre più forti: Franco Colapinto potrebbe essere la reincarnazione di Senna! Ecco i motivi che ci fanno pensare a questa straordinaria connessione.

Capelli Scuri e Ricci: Un Segno del Destino? // Uno degli elementi più evidenti che accomuna Franco Colapinto e Ayrton Senna è il loro aspetto fisico. Entrambi vantano capelli scuri e ricci, un dettaglio che non può passare inosservato. Questa somiglianza non è solo superficiale; potrebbe essere un segno che Colapinto è destinato a continuare un'eredità nel mondo delle corse!

Sole, Costume e Passione per la Velocità // Un altro aspetto che unisce i due piloti è il loro amore per il sole e il mare. Entrambi sono stati visti prendere il sole in costume, una passione che riflette il loro spirito libero e la gioia di vivere. Questo legame con la natura e il desiderio di godersi la vita potrebbero essere indicativi di una connessione più profonda.

La Tuta Blu della Williams: Un Dettaglio Significativo // Infine, non possiamo ignorare il fatto che Colapinto ha indossato una tuta blu della Williams. Questo colore iconico è un richiamo diretto a un periodo significativo della storia della Formula 1. Indossare una tuta di questa scuderia potrebbe suggerire una connessione simbolica tra Colapinto e la leggenda di Ayrton Senna.

Conclusione: Un Mito Vive Attraverso un Nuovo Pilota // In un'epoca in cui i fan della Formula 1 cercano sempre nuovi eroi, Franco Colapinto potrebbe essere la risposta. Con le sue somiglianze fisiche e le esperienze di vita che richiamano quelle di Ayrton Senna, la possibilità che Colapinto sia la reincarnazione del grande campione è intrigante. Sarà lui a portare avanti un'eredità? Solo il tempo potrà dircelo!
+++

Grazie a you.com

mercoledì 27 novembre 2024

Sainz ha battuto Leclerc nella classifica da spogliatoio usando un righello contraffatto (il titolo è ironico, ma è meglio specificarlo perché vuoi mai che venga capita l'ironia)

Era da un po' che non mi lamentavo dei deliri del fanbase e credo che sia arrivato il momento, perché da un lato vedo gente che fa il countdown per la fine della stagione in attesa dello split tra due certi compagni di squadra, ma dall'altro ho l'impressione sempre meno vaga che non basterà la fine della stagione per mettere fine alle polemiche tra leclerchini e sainzini a cui la Formula 1 fa da contorno e ogni accadimento, sia esso reale o immaginario, darà vita a nuove polemiche, per non farsi mai mancare nulla. Il problema sarebbe facilmente arginabile, se si trattasse solo di gestire i bimbiminchia delle tifoserie, il punto è che siamo arrivati al livello in cui anche persone che dovrebbero essere superiori a certe retoriche le inseguono e le ripropongono in tutte le salse, senza un motivo ben precis-... ah no, il motivo c'è: si tratta di gente che si diletta a fare la personalità social, quindi che ha bisogno di like, condivisioni e magari anche contestatori, perché anche quelli aumentano le interazioni.

Ormai mi sono rassegnata, sui tifosi. Immagino il fanboy di Sainz come un buzzurro che dice assurdità mentre sta sdraiato sul divano a bere birra, a fare caciara finché ne ha voglia e ad assumere atteggiamenti in stile Answers Yahoo. Il fanboy di Leclerc, invece, me lo immagino come una sorta di k-popper del motorsport, convinto seriamente che il mondo ruoti intorno al proprio idolo e che, se la sua tifoseria ripete 24/7 che non è mai esistita la Formula 1 prima di Leclerc, ciò diventi realtà.
Però da chi si autoproclama giornalista, mentre in realtà è solo un blogger nel tempo libero, e si comporta come un analista di motorsport, mi aspetterei un atteggiamento sensato. Per dire, c'è qualcuno che riflette in modo serio sulla faccenda dei due Carli a Las Vegas? A un certo punto Leclerc si è messo a sbroccare alla radio contro Sainz che non rispettava gli ordini di scuderia e sono state prodotte decine di post e di articoli sul fatto che Sainz non abbia ceduto a Leclerc la posizione nello stint conclusivo della gara.
Generalmente tali ordini di scuderia comportano una ventina di minuti di trattative via radio. Nulla di tutto ciò è stato trasmesso e al momento non abbiamo alcuna prova che questa richiesta ci sia stata. Ci fosse qualcuno che l'abbia fatto notare, che si sia chiesto se effettivamente i due lati del box diano le stesse indicazioni ai piloti... Però chiedersi questo non trascina le folle, non permette di scrivere articoli sotto ai quali orde di bimbiminchia commentano con un "beliximohhhh kontinua!!!111!!!11!!"

Ne ho lette di tutti i colori. In questo specifico caso, povero cucciolo Leclerc, il compagno di squadra kattivohhhh gli fa i dispetti e la Ferrari, invece di smerdarlo pubblicamente, impone ai due piloti di mantenere un atteggiamento professionale. È davvero uno scandalo inaudito che i due non siano best friends forever, tutta colpa di Sainz che, istigato da Riccardo Adami, che è l'ex ingegnere di Vettel, ha deciso che il suo compito non è stendere il tappeto rosso al passaggio di Leclerc e di identificarsi con la squadra che l'ha messo a piedi, ma pensare alla propria gara, mentre Sainz padre paga il Vanz per tifare contro Leclerc durante le telecronache - se così fosse, credo potrebbe investire i propri soldi per qualcosa di più concreto.
A voi sembra normale tutto ciò? E che almeno una buona parte di questo venga scritto anche in quelli che dovrebbero essere articoli? A me no. Passi per la domenica pomeriggio, ma arrivati a mercoledì sarebbe anche ora di tornare alla realtà e di darsi un certo contegno, invece di auto-ridicolizzarsi in nome dei like. In più, già che ci sono, vorrei ricordare ai k-popper che il loro idolo - il povero cucciolo che pensa solo al bene della Ferrari - era quello che urlava e si indignava quando Vettel stava davanti a lui e, solo perché Sebastian era già caduto in disgrazia presso i tifosi, veniva incensato come il salvatore del mondo.
Forse vi stupirà, ma i piloti pensano a sé stessi, non al povero cuore spezzato dei tifosi degli avversari qualora portarsi a casa a malapena un podio li renda devastati.

Nessuno fa eccezione, mediamente, nemmeno il vostro idolo, e i ruoli di seconda guida vengono accettati dai diretti interessati se fanno comodo (e tendenzialmente fare la seconda guida in un top team dà maggiori garanzie che disputate le prequalifiche sulla Coloni o cercare di mettere una Eurobrun sulla griglia di partenza).
Appiedare un pilota a febbraio e poi pretendere che stenda tappeti rossi per altri mi sembra una prospettiva un po' troppo ottimista per trovare riscontri reali. Peraltro mi sfugge per quale motivo, con il titolo piloti già assegnati, un driver swap tra i due piloti perché anziché terzo e quarto arrivino quarto e terzo dovrebbe essere considerato necessario alla sopravvivenza del genere umano e non una polemica tra morti di fame.
Forse ce lo spiegheranno questi bimbiminchia che bevono ancora il latte con il biberon. Hanno ancora molte cose da imparare, sulla convivenza tra compagni di squadra e tra prime e seconde guide. Qualcuno riempia i loro biberon di Canberra milk!



domenica 22 settembre 2024

Formula 1 2024: #18 Commento al Gran Premio di Singapore

22.09.2024 // Lion City (super clean edit)

Il GP di Singapore è stato preceduto dalla richiesta, da parte del presidente della FIA, di smettere di utilizzare termini volgari durante i team radio, perché ci sono bambinihhhh che guardanohhhh le garehhhh. Il clou, però, doveva ancora arrivare. Ricordate quando si faceva un gran parlare della regola che vieterebbe ai piloti discorsi di natura politica, religiosa, sociale o lesiva dell'immagine della FIA? Finora non era mai accaduto nulla, ma quando nella conferenza stampa del giovedì Verstappen ha detto che nell'evento precedente "la macchina era fottuta" è scattata la sanzione. Ebbene, abbiamo scoperto che a ledere l'immagine della FIA è il pronunciare qualsiasi termine volgare, non importa che questo venga utilizzato come insulto nei confronti di qualcuno. Anche dire "merda" come esclamazione sarà considerato un gravehhhh kriminehhhh.
Per fortuna esistono almeno momenti di ilarità, con le prove libere del sabato mattin-... no, non mattina, diciamo tardo pomeriggio dato che a Marina Bay si corre di sera, redflaggate perché un varano passeggiava per la pista. Sono entrati due commissari di percorso, uno dei quali armato di sacchetto di plastica, e si sono lanciati all'inseguimento dell'animale, il quale correva decisamente più veloce di loro.
Commissario: "fermati, cazzone di un varano!"
Traduttore simultaneo FIA friendly: "Perdonate la richiesta, messere, ma potreste farci la grazia di spostare le vostre zampe e la vostra coda in un luogo più adatto alla vostra natura di rettile?"

Quando è giunto il nostro sabato pomeriggio, ancora una volta mi sono persa gran parte delle qualifiche e purtroppo i problemi condominiali hanno contribuito ad allungare il ritardo con cui sono arrivata davanti alla TV. Perez era già uscito di scena, al momento del mio arrivo, e non era ancora iniziato il Q3. C'è stata un'interruzione, non per un varano ma perché Sainz è finito a verniciare barriere.
CS: "Azz, mi sono schiantato a muro di culo!"
Traduttore simultaneo FIA friendly: "Maledizione! Ho sfregato il posteriore su una lastra metallica collocata ad uopo di barriera."
Sceso dalla macchina ha attraversato la pista a piedi come un varano qualsiasi, venendo multato per l'accaduto. Il suo compagno di squadra, nel frattempo, al ritorno in pista veniva mandaro con gomme fredde(?) per malfunzionamento delle termocoperte. Intanto quel bambino delle scuole elementari che è Norris si ritrovava a partire accanto a un volgare scaricatore di porto in questa griglia di partenza:

Norris - Verstappen
Hamilton - Russell
Piastri - Hulkenberg
Alonso - Tsunoda
Leclerc - Sainz
Albon - Colapinto
Perez - Magnussen
Ocon - Ricciardo
Stroll - Gasly
Bottas - Zhou

In attesa della gara abbiamo scoperto dalla voce del Vanz che a Marina Bay c'è il terzo casinò più grande al mondo, ma nient'altro. Niente nome che deriva dal sanscrito "singapura" che significa città del leone, niente ruota panoramica che percorre il proprio giro in una quarantina di minuti, niente impianto di illuminazione realizzato da un'impresa italiana.
Alla partenza Norris ha mantenuto la posizione, Verstappen la seconda, poi dietro due sagome verdi. Una voce fuori campo ha esclamato: "con questa livrea Petronas celebrativa, le Mercedes sembrano delle Aston Martin, ma che cazz..."
Traduttore simultaneo FIA friendly: "Le Mercedes hanno la parvenza di essere delle Aston Martin, diamine!"
Piastri: "e quel vecchio rincoglionito di Hulkenberg ha osato superarmi. Ma vaff..."
Traduttore similtaneo: "quell'antipatico uomo attempato che è Hulkenberg ha avuto l'ardire di prendere possesso della mia quinta piazza, perdindirindina!"
Piastri si è ripreso subito la posizione, mentre seguivano Alonso, Leclerc, Colapinto e Perez, uscito vincente da un duello con Tsunoda e un varan-... ah no, era Sainz.
Mentre prima della partenza era già stato celebrato il funerale di Norris, che sicuramente avrebbe perso la leadership, questo in realtà ha iniziato ad allungare nei confronti di Verstappen nella prima parte di gara, in cui più indietro c'erano i vari Hulkenberg di turno che facevano da locomotive per vari trenini.
Sainz è stato tra i primi piloti di centro gruppo a rientrare ai box e nei primi giri ha superato diverse vetture. Nel frattempo davanti solo Hamilton è stato il primo a fare la sosta, mentre tutti gli altri proseguivano ancora e l'hanno fatto per parecchi altri giri.
Il terzetto Hulkenberg/ Alonso/ Leclerc permaneva con posizioni immutate, finché Alonso non è rientrato ai box e Leclerc ha superato Hulkenberg. Avvicinandosi a metà gara, nel frattempo, ecco un po' di drama: Verstappen è rientrato ai box ed è uscito dietro a Leclerc dovendolo superare in pista, ma Norris soprattutto ha fatto uno svarione che avrebbe potuto costargli caro.
LN: "Merda, sono stato vicino a mandare la mia gara in vacca verniciando le barriere!"
Traduttore simultaneo FIA friendly: "Corbezzoli, che rischio! Egregia signora barriera, Le chiedo la cortesia di spostarsi al mio passaggio, affinché qualora io perda un attimo la lucidità, la mia ala anteriore non venga a sfiorarla. In attesa di Suo riscontro sulla cortese disponibilità di attenersi a questa richiesta, Le porgo distinti saluti recandomi in pitlane per il cambio gomme."
Piastri ha rimandato la sosta, è uscito dietro alle Mercedes ma poi le ha superate e a dire il vero le Mercedes venivano forse davvero equiparate a delle Aston Martin dato che, dopo la sosta, Russell e le sue -L erano davanti a Hamilton senza che si formulassero teorie del kompl8. Anche perché c'era da parlare di un evento di rilievo.
Voce fuori campo: "DONNE, È ARRIVATO L'ARROTINO! Uscito dai box dietro al duo spagnolo, si trova al momento all'inseguimento di Alonso e poi andrà a superare il compagno di squadra."
Box Ferrari: DRIIIIIN.
CS: "Dite a me? Cosa volete?"
Box Ferrari: "Levati, varano da quattro soldi."
Traduttore simultaneo FIA friendly: "Fai strada al tuo predestinato compagno di squadra."
CS: "Perché è stato censurato il fatto che mi abbiano chiamato varano?"
CL: "Non fare perdermi tempo con queste domande inutili. Devo andare a prendere il Prosciuttello di soia per le treccine e poi andare a raggiungere Russell per chiedergli se vuole arrotare le -L."
Si sarebbe scoperto a fine gara che le -L non avevano bisogno di essere arrotate. Nel frattempo sarebbero successi altri fatti di minore entità nelle retrovie: una foratura di Magnussen dopo avere litigato con un muro, il giro più veloce del suddetto al ritorno in pista dopo il cambio gomme poi battuto da Norris e il suo ritiro a due giri dalla fine ai box, finalmente un compagno di briscola per Albon che aspettava da un'ora e mezzo.
E poi, per finire, Ricciardo. Mentre si parla di un suo imminente appiedamento in favore di Lawson, è stato fatto rientrare per il canto del cigno. Da ottimo cigno ha sorriso e, ultimo al traguardo, ha sfoderato il giro veloce sottraendolo a Norris, il quale nel frattempo grondante di sudore al parc fermé veniva intervistato da Coulthard e dalla sua mascella quadrata.
LN: "È stata una gara difficile, cazzo!"
Traduttore simultaneo FIA friendly: "Porca paletta, stata una dura cavalcata, ma il mio dovere di baldo giovane è stato ultimato. E anche quello dell'Autrice(C)."

RISULTATO:
1. Lando Norris/ McLaren
2. Max Verstappen/ Redbull
3. Oscar Piastri/ McLaren
4. George Russell/ Mercedes
5. Charles Leclerc/ Ferrari
6. Lewis Hamilton/ Mercedes
7. Carlos Sainz/ Ferrari
8. Fernando Alonso/ Aston Martin
9. Nico Hulkenberg/ Haas
10. Sergio Perez/ Redbull
11. Franco Colapinto/ Williams
12. Yuki Tsunoda/ Visa Cash App RB
13. Esteban Ocon/ Alpine
14. Lance Stroll/ Aston Martin
15. Zhou Guanyu/ Kick Sauber
16. Valtteri Bottas/ Kick Sauber
17. Pierre Gasly/ Alpine
18. Daniel Ricciardo/ Visa Cash App RB
19. Kevin Magnussen/ Haas
Rit. Alex Albon/ Williams



lunedì 29 aprile 2024

Indycar 2024: #3 Gran Premio di Barber

Ieri si è svolto il GP dell'Alabama, a soli pochi giorni di distanza dalla squalifica di Newgarden e McLaughlin dal GP di St.Pete per push to pass irregolare e relativo uso. Quello di Barber era il terzo evento della stagione 2024 e questa era la line-up presente:

ANDRETTI: Colton Herta, Kyle Kirkwood, Marcus Ericsson
ARROW MCLAREN: Pato O'Ward, Theo Pourchaire, Alexander Rossi
CARPENTER: Christian Rasmussen, Rinus Veekay
COYNE: Jack Harvey, Luca Ghiotto
FOYT: Santino Ferrucci, Sting Ray Robb
GANASSI: Kyffin Simpson, Linus Lundqvist, Scott Dixon, Alex Palou, Marcus Armstrong
JUNCOS: Romain Grosjean, Agustin Canapino
MEYER SHANK: Felix Rosenqvist, Tom Blomqvist
PENSKE: Josef Newgarden, Scott McLaughlan, Will Power
RAHAL LETTERMAN: Graham Rahal, Pietro Fittipaldi, Christian Lundgaard

McLaughlin si è ripreso alla grande, conquistando la pole e la vittoria, in una gara in cui di fatto non è mai stato messo in discussione, precedendo il compagno di squadra Power. È andata decisamente peggio a Newgarden, che da giorni viene perculato dalla parte americana della mia timelime su Twitter, e che ha concluso nelle retrovie.
Lundqvist ha completato il podio, su una strategia diversificata effettuando la prima sosta in concomitanza con il primo ingresso della safety car. La si è vista varie volte: la prima per un incidente O'Ward vs Fittipaldi, la seconda quando Rossi ha perso una ruota, poi per un di Robb e... plot twist! perché a un certo punto un manichino promozionali appeso a un ponte è caduto in pista, venendo peraltro colpito da McLaughlin: momento abbastanza da wtf.

TOP-TEN: McLaughlin, Power, Lundqvist, Rosenqvist Palou, Lundgaard, Ferrucci, Herta, Armstrong, Kirkwood.


lunedì 25 marzo 2024

Indycar non championship: One Million Dollar Challenge

Può una gara chiamarsi One Million Dollar Challenge at the Termal Club ed essere una gara seria? Sulla carta sì, per giunta una gara di Indycar. Certo, off season, ma sempre Indycar, dove fanno solo cose stylish, perché loro non sono sotto l'effetto delle idee partorite da Liberty Media dopo un festino alcolico.
Però questa cosa di due batterie, una da quattordici e una da tredici macchine, che fanno praticamente delle sprint qualifying, non so, tanto promettenti non sembrano. Mi immagino guida attendista e...

E niente, Romain Grosjean e Rinus Veekay non sono d'accordo con questo parere, anche se pare ci sia stato un intervento di altri a far scattare la scintilla, fanno un caos degno dei migliori RoGro che stanno in giro per i circuiti, poi la gara finalmente riparte una volta rimediati i danni e la spuntano Felix Rosenqvist, Scott McLaughlin, Josef Newgarden, Christian Lundgaard, Agustin Canapino e Colton Herta: solo i primi sei accedono alla fase successiva, risultano non qualificati Nolan Siegel, Santino Ferrucci, Will Power, Kyle Kirkwood, Sting Ray Robb e Scott Dixon, quest'ultimo implicato nella collisione al via.
La seconda batteria vede il passaggio in finale di Alex Palou, Marcus Armstrong, Graham Rahal, Linus Lundqvist, Pietro Fittipaldi e Alexander Rossi. Non passano oltre Tom Blomqvist, Pato O’Ward, Callum Ilott, Kyffin Simpson, Christian Rasmussen, Colin Braun e Marcus Ericsson: sei più sei qualificati, la finale sarà una gara da dodici auto.

La gara finale consiste in venti giri, il doppio delle heat, con in mezzo una pausa, un po' come se ci fossero primo e secondo tempo. Ma che cazz...
L'apoteosi del cringe è una gara attendista con le posizioni specie di testa ben definire e nessuna sorpresa sul risultato finale, con la vittoria di Palou, mai messo in discussione dai diretti inseguitori, tipo McLaughlin e Rosenqvist.
Herta rimonta posizioni e chiude quarto davanti ad Armstrong, Lundqvist, Rossi, Newgarden, Lundgaard e Canapino. Rahal non finisce la gara per un problema tecnico. Fittipaldi viene squalificato durante l'intervallo perché il team non gli ha messo abbastanza benzina(?).

A completare l'opera, i fanboy brasiliani che commentano la gara in diretta chat durante uno str3aming ill3gal3 su Youtube, sostengono che si sia un kompl8 contro Fittipaldi.
Poi c'è gente che si chiede dove siano Sato e Castroneves. Fortunatamente, diversamente dai vecchi streaming ufficiali della Formula 3 Europea, nessuno parla di dimensioni dell'ala mobile dei piloti.