F1 The Golden Days: un gran premio di Spagna del passato (recente) nel weekend in cui si doveva correre in Spagna
Quando si scrivono racconti o fan fiction e si è alle prime armi è difficile non incappare in qualche cliché. Se avete un po' di affinità e avete frequentato almeno una volta nella vita luoghi virtuali in cui si pubblica qualcosa, vi sarete probabilmente accorti di quanto molti autori e autrici, specialmente giovani, finiscano per imitare trame che già conoscono. A titolo di esempio, provate a leggere qualche racconto a tematica adolescenziale/ scolastica scritto da una ragazzina. Ci troverete nella maggior parte dei casi stereotipi visti in qualunque teen drama.
Quando si tratta di fan fiction sulla Formula 1, ovviamente, non ci sono cliché da teen drama (a meno che non ci sia una contaminazione con un contesto adolescenziale/ scolastico), ma ci sono comunque molti potenziali cliché.
Una delle trame più gettonate, un tempo, era scrivere storie che suonavano più o meno così: il protagonista/ la protagonista è un/a giovane pilota emergente che, di punto in bianco, si ritrova da un giorno all'altro in un top team, magari il più tamarro e teen-friendly presente sulla griglia di partenza.
Tutti sono perplessi: va bene che di solito il predecessore del/la giovane emergente è un pilota cacciato via a calci con infamia per qualche motivo strano o per qualche azione fuori dagli schemi che ne giustifichi la defenestrazione immediata, ma nessuno scommetterebbe un fico secco sul/la giovane emergente, perché si tratta di un/a giovane emergente e perché sono altri i piloti che stanno vincendo a ripetizione in quel campionato. Anche se il/la giovane emergente è arrivato a caso in un top team e quindi si presume che qualcuno nel top team credesse almeno un minimo in lui/in lei.
Naturalmente per il/la giovane emergente le cose non possono iniziare ad andare bene fin da subito già dal venerdì, a meno che l'autore/ l'autrice non sia talmente esagerato o inetto dal volere rendere irrealistico ogni singolo dettaglio della sua fan fiction.
Il venerdì sono altri a dominare, il sabato sono altri a ottenere la pole, tutto sommato il/la giovane protagonista fa dei buoni tempi, che iniziano a giustificare almeno la sua presenza in una squadra di prima fascia o che sta a metà tra la prima e la seconda fascia. Qualcuno inizia a pensare che, prima o poi, avrà un grande futuro... ed ecco che, alla domenica, le cose iniziano ad andare decisamente bene: i championship contenders si ritrovano in un modo o nell'altro fuori dai giochi senza potere battere ciglio, i piloti che di solito vincono quando i championship contenders sono impossibilitati incappano in qualche strategia che non è quella vincente...
Ecco che tutto, per magia, converge verso lo scenario ideale: protagonista che vince a sorpresa e consacrazione, almeno nell'immaginario collettivo. L'autore o l'autrice della fan fiction, ovviamente, è consapevole del fatto che cose del genere non succedano nella realtà, ma l'obiettivo è quello di generare pathos e per generare pathos ci vuole una vittoria a caso.
Fan fiction del genere ne sono state scritte tante nel corso degli anni e magari in tanti le hanno lette pensando, con una certa leggerezza, "tutto ciò non potrà mai accadere nella realtà".
Poi, all'improvviso, è arrivato il giorno in cui la realtà stessa ha deciso di travestirsi da fan fiction stereotipata e l'ha fatto il giorno in cui Daniil Kvyat è stato sbattuto a calci in Toro Rosso e Max Verstappen ha preso il suo posto in Redbull.
Correva l'anno 2016 e stavamo assistendo all'ennesimo scontro Lewis Hamilton vs Nico Rosberg per il titolo. Il Gangster Rapper partiva dalla pole position, come accaduto in tante occasioni. Ha anche avuto un'esitazione, probabilmente pensando a Snapchat e alle orecchie da coniglio da appioppare a Sainz in un'altra occasione.
Poi ha cercato di riprendersi la posizione, Britney Bitch si è messo tra lui e i suoi sogni di gloria e, a quel punto, è accaduto il fatto che tutti ricordano: le due Mercedes si sono spalmate l'una contro l'altra e i Rosbilton sono finiti fuori. Voci di corridoio narrano che in seguito tra i due ci sia stato un chiarimento sul bordo della piscina condominiale, avvenuto prima di un ulteriore loro incidente che non andiamo ad analizzare in quanto non pertinente con la nostra ricostruzione.
A quel punto Daniel Ricciardo si trovava in testa alla gara e pensava già con ansia al momento in cui si sarebbe sbarazzato dei suoi avversari sul podio, servendo loro champagne dentro le sue scarpe intrise di sudore, per celebrare la vittoria. Visto dove abita, possiamo ipotizzare che non faccia uso di pinne quando nuota nella piscina condominiale, altrimenti quel chiarimento tra i Rosbilton sarebbe avvenuto a distanza di anni luce dalla piscina, per evitare di essere coinvolti in un improvviso shoey acquatico. Questo, però, non ci riguarda, perché dopotutto i fescion model sono usciti al primo giro, quindi non c'è ragione per cui debbano essere protagonisti di questo recap. Però meritano sicuramente più loro lo status di protagonisti rispetto a Kevin Magnussen e Jolyon Palmer, ulteriormente protagonisti di un contatto tra compagni di squadra nelle retrovie.
Le strategie differenziate hanno portato in un secondo momento Max Verstappen e Kimi Raikkonen a lottare per la vittoria, davanti ai rispettivi compagni di squadra al terzo e al quarto posto, nello specifico in ordine sparso, dato che Dani-Smile era precipitato al quarto posto come un Hulkenberg qualsiasi.
Dato che l'ho nominato, specifico anche il Principe dei Poveri è stato il secondo ritirato della giornata, ragione per cui non è stato lui a salire sul podio (insieme a molte altre). Oltre a lui si sono ritirati, giusto per non farsi mancare niente, anche due habitué come Fernando Alonso e Romain Grosjean, il primo causa GP2, il secondo perché, evidentemente, le sue vetture si rifiutano di essere guidate da lui.
Max Verstappen, Kimi Raikkonen, Sebastian Vettel, questo il podio, con Dani-Smile relegato in quarta posizione a debita distanza da tutto e da tutti. Precedeva Valtteri Bottas, Carlos Sainz, Sergio Perez, Felipe Massa, Jenson Button (unico pervenuto della classe GP2) e Daniil Kvyat a completare la top-ten.
Mentre il nostro protagonista giovane emergente vinceva il gran premio come nelle migliori fan fiction, Kvyat decideva di vendicarsi trollando tutti per il giro più veloce. Ai tempi non comportava alcunché, niente punti, solo il riconoscimento di vedere il proprio nome scritto nella storia del motorsport... scritto molto in piccolo, un po' come le condizioni contrattuali sui moduli della banca o come le definizioni nei giornali di certi cruciverba che mia madre ha bisogno di guardare con la lente di ingrandimento.
Quello del Russo di Roma si tratta dell'unico giro più veloce mai ottenuto dalla Toro Rosso e, visto il rebranding, è destinato anche a rimanere unico, dato che il prossimo sarà firmato Alpha Tauri.
PS. Da allora le fan fiction stereotipate a proposito di potenziali giovani emergenti che vincono alla loro prima gara per un top team sono notevolmente diminuite. Quando la realtà batte la fantasia, bisogna correre ai ripari e inventarsi qualcos'altro.
MILLY SUNSHINE // Mentre la Formula 1 dei "miei tempi" diventa vintage, spesso scrivo di quella ancora più vintage. Aspetto con pazienza le differite di quella attuale, ma sogno ancora uno "scattano le vetture" alle 14.00 in punto. I miei commenti ironici erano una parodia della realtà, ma la realtà sembra sempre più una parodia dei miei commenti ironici. Sono innamorata della F1 anni '70/80, anche se agli albori del blog ero molto anni '90. Scrivo anche di Indycar, Formula E, formule minori.
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sabato 9 maggio 2020
Una gara in stile fan fiction: GP Spagna 2016
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W il magico mondo delle fangirl
domenica 12 aprile 2020
F1 The Golden Days: GP Cina 2016
La tradizione di questo "mondiale 2020" è quella di dedicare, in ogni fine settimana "di gara", un post a una vecchia edizione del gran premio che avrebbe dovuto svolgersi nel suddetto fine settimana, che si sia svolto possibilmente nello stesso periodo.
Oggi era la volta del Gran Premio della Cina, il primo che è stato annullato, pertanto andiamo a scoprire che cos'è successo a Shanghai nel 2016, gran premio nel quale si sono verificati alcuni avvenimenti che, nel loro piccolo, hanno almeno in parte condizionato la storia del motorsport moderno. Uno di tali eventi, del tutto inosservato il giorno stesso (tranne considerazioni che hanno suscitato un po' di ilarità) avrebbe segnato l'inizio della fine per uno dei piloti coinvolti.
Prima di tutto abbiamo assistito al cambio del format di qualifiche in corso d'opera... sì, perché per un breve periodo nel 2016 le vetture venivano eliminate una ogni minuto durante le varie sessioni, con il risultato che ci trovavamo senza vetture in pista ben prima che finissero le varie sessioni. Il ritorno al vecchio sistema è avvenuto per decisione presa all'unanimità, uno dei pochi casi in cui sono stati tutti d'accordo su qualcosa nella storia della Formula 1.
Il sistema di qualifiche, comunque, non ha avuto effetto sul sabato di Lewis Hamilton, dato che a causa di un guasto non è nemmeno riuscito a scendere in pista. La sua gara, il giorno dopo, non sarebbe andata molto bene, visto un incidente al via con nientemeno che Felipe Nasr, specializzato suo malgrado nello stare sulla strada di Hamilton al momento sbagliato (c'era lui, davanti a Hamilton, nella pitlane di Monaco 2015). Avrebbe ottenuto soltanto un modestissimo sesto posto, mentre la gara si decideva davanti, nello specifico sul podio. E, per un certo pilota, anche sul suo retro, ma di questo ne parleremo al momento più opportuno.
Nico Rosberg vs Daniel Ricciardo, questa la prima fila, che sarebbe stata perfetta per un torneo di briscola insieme a Stella Bruno. Ricciardo non ha mai giocato a carte con Stella, ma una volta ha morso una mela davanti a Stella, mela che rappresentava Verstappino, quindi sarebbe stato il partner perfetto per un torneo a tre.
Ricciardo ha preso la testa della gara, ma la cosa non è durata molto: ha infatti forato una gomma dopo trenta secondi contati, abbandonando tutti i suoi sogni di gloria, quei sogni di gloria che avrebbe dovuto rimandare fino a ottobre, con il GP della Malesia. I piloti che gli stavano intorno sono stati molto soddisfatti del suo quarto posto, in quanto hanno bevuto champagne uscito dalle bottiglie e non champagne contenuto nelle sue scarpe.
Lo scontro Rosberg vs Hamilton, intorno al quale si svolgeva il mondiale 2016, stavolta è andato, come intuibile dalle premesse di cui sopra, decisamente a vantaggio di Rosberg, che per tutta la gara è stato insindacabilmente in testa senza avere elementi di disturbo. Con il suo settimo posto, invece, Hamilton ha chiuso la gara alle spalle di Massa, precedendo le Toro Rosso dei due torelli scatenati Verstappen e Sainz e l'altra Williams, quella del suo attuale compagno di squadra Bottas.
Dietro di loro, altri dodici piloti hanno fatto i signori nessuno della situazione, classificandosi però tutti quanti: si tratta di uno dei pochi gran premi della storia in cui non ci sono stati ritirati. Rio Haryanto ha brillantemente battuto Jolyon Palmer, relegandolo all'ultimo posto. Gli spambot indonesiani hanno senz'altro gradito parecchio la cosa.
Occupiamoci ora della top-5, il cui quarto posto, alle spalle di Dani-Smile, era occupato da Kimi Raikkonen, riuscito a proseguire dopo essere stato speronato al via. I piloti coinvolti con lui nel poco lieto evento si trovavano in quel momento sul punto di salire sul podio... ed erano Sebastian Vettel e Daniil Kvyat. Per il pilota della Redbull si trattava del suo secondo podio in carriera, dopo quello di Ungheria 2015, e poteva essere considerato all'apice del successo.
Un destino piuttosto atroce, tuttavia, lo aspettava dietro l'angolo, e forse del tutto indipendentemente dagli eventi di quel pomeriggio cinese. L'intenzione di rimpiazzarlo un giorno con Max Verstappen è molto probabile che fosse già nell'aria, solo, in quel momento le tempistiche erano ancora piuttosto incerte.
Sul retro del podio stava andando in scena un evento che somigliava molto al GP d'Europa 2007, quando Alonso e Massa si mandavano elegantemente a ca*are in diretta televisiva. Purtroppo i Kvettel non l'hanno fatto in italiano, quindi non hanno raggiunto lo stesso livello di epicità. Poi, a dire la verità, c'è un'altra piccola differenza, ovvero che Massa aveva dato del co***one ad Alonso, mentre Vettel si è limitato a dare a Kvyat del torpedo, termine divenuto in seguito il suo soprannome.
Due settimane più tardi, come se fosse stato un pilota di NASCAR, Kvyat si vendicava involontariamente (ha detto di non averlo fatto apposta, quindi gli credo) prendendo a sportellate Vettel alla partenza del proprio gran premio di casa. Gli piovevano addosso un bel po' di critiche, in più perdeva il volante, venendo spedito alla Toro Rosso come un Gasly qualsiasi. Purtroppo per lui, non sarebbe andato a podio pochi mesi dopo la retrocessione, ma avrebbe perso il volante altre due volte a caso in corso d'opera. Però, alla fine, sarebbe andato a podio di nuovo, a sbevazzare champagne, curiosamente di nuovo insieme a Vettel, oltre che insieme a Verstappen, suo sostituto in Redbull. Questa, però, è un'altra storia che non ha nulla a che vedere con Cina 2016.
EDIT - mi rendo conto di avere toppato di una settimana perché Cina 2020 doveva essere in realtà il 19/04!
Oggi era la volta del Gran Premio della Cina, il primo che è stato annullato, pertanto andiamo a scoprire che cos'è successo a Shanghai nel 2016, gran premio nel quale si sono verificati alcuni avvenimenti che, nel loro piccolo, hanno almeno in parte condizionato la storia del motorsport moderno. Uno di tali eventi, del tutto inosservato il giorno stesso (tranne considerazioni che hanno suscitato un po' di ilarità) avrebbe segnato l'inizio della fine per uno dei piloti coinvolti.
Prima di tutto abbiamo assistito al cambio del format di qualifiche in corso d'opera... sì, perché per un breve periodo nel 2016 le vetture venivano eliminate una ogni minuto durante le varie sessioni, con il risultato che ci trovavamo senza vetture in pista ben prima che finissero le varie sessioni. Il ritorno al vecchio sistema è avvenuto per decisione presa all'unanimità, uno dei pochi casi in cui sono stati tutti d'accordo su qualcosa nella storia della Formula 1.
Il sistema di qualifiche, comunque, non ha avuto effetto sul sabato di Lewis Hamilton, dato che a causa di un guasto non è nemmeno riuscito a scendere in pista. La sua gara, il giorno dopo, non sarebbe andata molto bene, visto un incidente al via con nientemeno che Felipe Nasr, specializzato suo malgrado nello stare sulla strada di Hamilton al momento sbagliato (c'era lui, davanti a Hamilton, nella pitlane di Monaco 2015). Avrebbe ottenuto soltanto un modestissimo sesto posto, mentre la gara si decideva davanti, nello specifico sul podio. E, per un certo pilota, anche sul suo retro, ma di questo ne parleremo al momento più opportuno.
Nico Rosberg vs Daniel Ricciardo, questa la prima fila, che sarebbe stata perfetta per un torneo di briscola insieme a Stella Bruno. Ricciardo non ha mai giocato a carte con Stella, ma una volta ha morso una mela davanti a Stella, mela che rappresentava Verstappino, quindi sarebbe stato il partner perfetto per un torneo a tre.
Ricciardo ha preso la testa della gara, ma la cosa non è durata molto: ha infatti forato una gomma dopo trenta secondi contati, abbandonando tutti i suoi sogni di gloria, quei sogni di gloria che avrebbe dovuto rimandare fino a ottobre, con il GP della Malesia. I piloti che gli stavano intorno sono stati molto soddisfatti del suo quarto posto, in quanto hanno bevuto champagne uscito dalle bottiglie e non champagne contenuto nelle sue scarpe.
Lo scontro Rosberg vs Hamilton, intorno al quale si svolgeva il mondiale 2016, stavolta è andato, come intuibile dalle premesse di cui sopra, decisamente a vantaggio di Rosberg, che per tutta la gara è stato insindacabilmente in testa senza avere elementi di disturbo. Con il suo settimo posto, invece, Hamilton ha chiuso la gara alle spalle di Massa, precedendo le Toro Rosso dei due torelli scatenati Verstappen e Sainz e l'altra Williams, quella del suo attuale compagno di squadra Bottas.
Dietro di loro, altri dodici piloti hanno fatto i signori nessuno della situazione, classificandosi però tutti quanti: si tratta di uno dei pochi gran premi della storia in cui non ci sono stati ritirati. Rio Haryanto ha brillantemente battuto Jolyon Palmer, relegandolo all'ultimo posto. Gli spambot indonesiani hanno senz'altro gradito parecchio la cosa.
Occupiamoci ora della top-5, il cui quarto posto, alle spalle di Dani-Smile, era occupato da Kimi Raikkonen, riuscito a proseguire dopo essere stato speronato al via. I piloti coinvolti con lui nel poco lieto evento si trovavano in quel momento sul punto di salire sul podio... ed erano Sebastian Vettel e Daniil Kvyat. Per il pilota della Redbull si trattava del suo secondo podio in carriera, dopo quello di Ungheria 2015, e poteva essere considerato all'apice del successo.
Un destino piuttosto atroce, tuttavia, lo aspettava dietro l'angolo, e forse del tutto indipendentemente dagli eventi di quel pomeriggio cinese. L'intenzione di rimpiazzarlo un giorno con Max Verstappen è molto probabile che fosse già nell'aria, solo, in quel momento le tempistiche erano ancora piuttosto incerte.
Sul retro del podio stava andando in scena un evento che somigliava molto al GP d'Europa 2007, quando Alonso e Massa si mandavano elegantemente a ca*are in diretta televisiva. Purtroppo i Kvettel non l'hanno fatto in italiano, quindi non hanno raggiunto lo stesso livello di epicità. Poi, a dire la verità, c'è un'altra piccola differenza, ovvero che Massa aveva dato del co***one ad Alonso, mentre Vettel si è limitato a dare a Kvyat del torpedo, termine divenuto in seguito il suo soprannome.
Due settimane più tardi, come se fosse stato un pilota di NASCAR, Kvyat si vendicava involontariamente (ha detto di non averlo fatto apposta, quindi gli credo) prendendo a sportellate Vettel alla partenza del proprio gran premio di casa. Gli piovevano addosso un bel po' di critiche, in più perdeva il volante, venendo spedito alla Toro Rosso come un Gasly qualsiasi. Purtroppo per lui, non sarebbe andato a podio pochi mesi dopo la retrocessione, ma avrebbe perso il volante altre due volte a caso in corso d'opera. Però, alla fine, sarebbe andato a podio di nuovo, a sbevazzare champagne, curiosamente di nuovo insieme a Vettel, oltre che insieme a Verstappen, suo sostituto in Redbull. Questa, però, è un'altra storia che non ha nulla a che vedere con Cina 2016.
EDIT - mi rendo conto di avere toppato di una settimana perché Cina 2020 doveva essere in realtà il 19/04!
sabato 31 dicembre 2016
Videocommento al Campionato 2016
Link ai Commenti 2016:
GP d'Australia [X]
GP del Bahrein [X]
GP della Cina [X]
GP di Russia [X]
GP di Spagna [X]
GP di Montecarlo [X]
GP del Canada [X]
GP dell'Azerbaijan [X]
GP d'Austria [X]
GP di Gran Bretagna [X]
GP d'Ungheria [X]
GP di Germania [X]
GP del Belgio [X]
GP d'Italia [X]
GP di Singapore [X]
GP della Malesia [X]
GP del Giappone [X]
GP degli Stati Uniti [X]
GP del Messico [X]
GP del Brasile [X]
GP del Abu Dhabi [X]
Commento alla stagione 2016 [X]
giovedì 22 dicembre 2016
Formula 1 2016: il commento alla stagione
Voce fuori campo: "Autrice? Autrice...? Autrice,
dove ti sei cacciata? A quest'ora avresti dovuto scrivere il commento alla
stagione già da un po'."
L'Autrice(C): "Giusto, avrei dovuto."
Voce fuori campo: "Nel 2015 sei stata più scattante
e reattiva."
L'Autrice(C): "Esatto. Ciò mi sorprende, dato che il
mondiale 2015 e il mondiale 2016 sono finiti più o meno nello stesso modo. Fine
2015: il campionato è finito, arrivederci al 2016. Fine 2016: il campionato è
finito, tutti sono dispiaciuti perché Massa e Button si ritirano, poi Rosberg
si ritira e forse Alonso va al suo posto, anzi no, forse ci va Vettel, ma
Vettel smentisce, forse ci va Bottas, anzi no, anzi sì, forse il suo posto in
Williams lo prende Wehrlein, ma Wehrlein è troppo giovane per essere
testimonial Martini, quindi se Bottas va in Mercedes al suo posto ci va Massa,
che si è ritirato ma ci ha ripensato."
Potrei avanzare l'ipotesi che 2015 e 2016 non siano
finiti in modo esattamente analogo e che in realtà il 2016 ci abbia riservato
più colpi di scena dopo la fine che prima della fine. Ciò non sarebbe comunque
vero, in quanto anche nel corso della stagione ci sono stati momenti che non
hanno avuto molti precedenti.
Voce fuori campo: "Tipo...?"
L'Autrice(C): "Kv...
...
...
..."
Voce fuori campo: "Okay, ti interrompo che è meglio.
Che cosa ne diresti di raccontarci in maniera sintetica e schematica quello che
è successo nel corso della stagione?"
Devo ammettere che questa è un'ottima idea e forse è il
modo migliore per iniziare questo commento. Il campionato 2016, in realtà, i
suoi colpi di scena li ha avuti anche nel corso del campionato, e se non sono
stati veri colpi di scena possiamo comunque farceli bastare e considerarli
tali.
Tutto è iniziato prima dell'inizio della stagione. Per
essere precisi tutto è iniziato con una modifica al sistema di qualifiche. Tale
modifica ha aperto la mente a tutti, che hanno improvvisamente realizzato a
distanza di dieci anni che loro amavano più di ogni altra cosa il sistema del
2005. Alcuni hanno anche fatto un salto indietro di altri dieci anni, quando
c'erano due sessioni di qualifiche, una al venerdì e una al sabato, che
duravano un'ora. Questo nuovo sistema di qualifiche è durato molto poco, ha portato
agli stessi risultati del vecchio sistema, non piaceva a nessuno e ha messo
d'accordo tutti i team, i piloti e gli addetti ai lavori: meglio tornare al
sistema vecchio.
Nel frattempo Rosberg ha vinto un paio di gran premi
(Australia e Cina, perché la Malesia quest'anno non c'era, o meglio, c'era, ma
non in marzo), e siccome aveva già vinto gli ultimi tre del 2015 ciò ha
contribuito alla gioia di Mazzoni che ha potuto andare a scovare statistiche
che, di recente, erano cadute un po' nel dimenticatoio.
In realtà non è che nei due gran premi successivi il
vincitore sia cambiato, ma semplicemente c'erano altre cose di cui parlare,
dove per altre cose si intendono le partenze di Kvyat. Al Gran Premio della
Cina è capitato un po' di caos. Kvyat si è fatto un po' i fatti suoi e le due
Ferrari sono venute a contatto. Sarebbe finita lì, perché Raikkonen che era
quello che ci aveva rimesso di più non l'aveva neanche presa malissimo (un
bwoahhhh ed era tutto dimenticato, per lui, un po' come succede per le
vittorie... che poi, vittorie...) se non che, sul podio, si sono incontrati
proprio Vettel e Kvyat. Sul retro del podio non siamo arrivati ai livelli di
"impara a imparare" ma ci siamo andati molto vicini. Tutto sembrava
finito lì e tutto sarebbe finito lì se in Russia, due settimane più tardi,
Kvyat non avesse tamponato Vettel esattamente due secondi contati dopo l'inizio
della gara, costringendolo al ritiro, guadagnandosi l'odio dei ferraristi e,
soprattutto, perdendo il volante, venendo declassato alla Toro Rosso, con
istantanea promozione di Verstappino. La sua presenza in Redbull ha fatto
immediatamente discutere, così come il declassamento di Kvyat, e frattanto si è
arrivati in Spagna. Ironia della sorte, appena arrivati in Spagna Rosberg e
Hamilton sono finiti a sbattere l'uno contro l'altro e la gara l'ha vinta
nientemeno che Verstappino.
Piccola precisazione: fino a quel momento Hamilton era
andato in giro a collezionare disgrazie di ogni sorta, ritrovandosi sotto di
una quarantina di punti rispetto al suo compagno di squadra e facendo insorgere
una lunga serie di lamentele da parte degli appassionati del tipo "il
mondiale è già finito in maggio". Tuttavia quando è finito maggio, l'unica
ragione per cui non posso affermare che Hamilton abbia vinto la gara
automobilistica più importante e suggestiva al mondo è la mia convinzione che
la gara automobilistica più importante e suggestiva al mondo non sia stata
disputata a Monaco, ma sempre nello stesso giorno a Indianapolis. Quella l'ha
vinta l'ex Marussia Boy Alexander Rossi, ma non siamo qui per parlare di
Indycar. A Monaco Ricciardo era più o meno stabilmente in testa alla gara,
quando però ai box hanno fatto un po' di danni e smarrito le gomme.
#IrvineApproved. Hamilton ne ha ovviamente approfittato.
Al via del gran premio del Canada, Vettel ha fatto il
colpo del secolo, portandosi in testa. C'era intanto un lieve contatto tra le
Mercedes, uno di quelli che tutto sommato non hanno nemmeno mandato Toto Wolff
fuori di testa. Ha vinto di nuovo Hamilton, mentre Vettel ha chiuso secondo per
questioni di strategia e di gabbiani da schivare nel corso della gara. Dopo
avere collezionato svarioni per due weekend, Rosberg ha vinto in Azerbaijan (dove
Perez ha conquistato il secondo podio stagionale, dopo quello di Monaco), poi
ha ripreso a collezionare svarioni per tutto il mese seguente, iniziando con
l'andare addosso al compagno di squadra. Hamilton ha vinto in Austria
nonostante l'incidente, poi in Gran Bretagna, Ungheria e Germania, portandosi a
+19 al momento di andare in vacanza. Facendo un passo indietro, la Manor ha
conquistato un punto al Redbullring portandosi in vantaggio in classifica sulla
Sauber. #WeBelieveInWehrlein. ...Perché anche queste cose contano.
Il campionato è ripartito dal Belgio, con Hamilton ultimo
in griglia insieme ad Alonso, entrambi costretti alla sostituzione del motore. Avevamo
già visto una gara sospesa dalla bandiera rossa in Australia, dopo il
cappottamento di Alonso, e c'è stata una bandiera rossa anche in Belgio,
laddove Magnussen è andato a sbattere contro le barriere spargendo detriti
ovunque. Sia Hamilton sia Alonso ne sono stati abbastanza avvantaggiati, non lo
si può negare. Nel frattempo Rosberg stava recuperando in classifica con la
vittoria a Spa e con quella di una settimana più tardi al Gran Premio d'Italia.
Poi ha vinto anche a Singapore, in cui l'evento principale del weekend è stata
l'apparizione di un varano che ha attraversato la pista. #GiantLizardPower.
Hamilton era sul punto di riprendersi la vetta della
classifica in Malesia. Tutto era dalla sua parte: il suo avversario aveva
collezionato disgrazie ed era precipitato indietro, lui aveva decine di secondi
di vantaggio su avversari non troppo rilevanti per la classifica... insomma,
era nella stessa identica situazione di Massa in Ungheria 2008, tanto che tutto
è terminato con una grigliata all’ungherese. La gara è finita con una doppietta
Redbull che, a guardarci bene, negli ultimi tre anni ha vinto solo quando le
Mercedes finivano fuori, senza che nessuno scomodasse il fatto di vincere per
cu*o e non per merito.
In Giappone Hamilton ci è andato per vincere, ma non ha
vinto. Il vantaggio di Rosberg, a quel punto, era tale da permettergli di
arrivare sempre secondo dietro a Hamilton fino alla fine dell’anno. E'
esattamente quello che è successo in Texas, in Messico, in Brasile e ad Abu
Dhabi.
In realtà nessuno dei due piloti Mercedes è stato preso
molto in considerazione nel corso del GP del Messico. Lì si è scatenato il caos
che ha portato all'ennesima lite via stampa tra Vettel e Verstappen (a proposito,
i ferraristi ormai si erano dimenticati di Kvyat, anzi, qualcuno probabilmente
rimpiangeva i bei giorni di gloria in cui in Redbull c'era lui). Dopo il Gran
Premio del Brasile, in ogni caso, Verstappino si era già riconfermato come
santohhhh subitohhhh (oltre al diluvio, alle bandiere rosse e alla standing
ovation per Massa è infatti emerso anche lui - nessuno se n'è accorto, ma nel
frattempo anche Nasr ha dato il meglio di sé conquistando punti: Sauber >
Manor) e ormai era l'unico ostacolo che avrebbe potuto mettersi tra Rosberg e
il titolo, secondo l'opinione pubblica, e questo per due ragioni,
essenzialmente: 1) la maggior parte delle peripezie avute da Rosberg durante la
stagione avevano a che vedere con Verstappen e in genere Verstappen aveva sempre
avuto la meglio, 2) nessuno era convinto davvero che Rosberg potesse vincere il
titolo, a parte probabilmente sua madre.
Alla fine è venuto fuori che tutti si stavano sbagliando,
ma con una certa nonchalance sono saliti tutti in branco sul carro del vincitore,
facendo affermazioni da social justice warrior del motorsport del tipo
"sono troppo felicehhhh!!!11!!!!11! finalmente un pilota con l'aria da
secchionehhhh su cui nessuno avrebbe scommesso un centesimohhhh!!!11!! ha vinto
il titolo!!111!!11!!!" ...poi sì, magari il giorno prima erano loro stessi
che non ci avrebbero scommesso un centesimo e che sostenevano che la Mercedes
avrebbe dovuto metterlo a piedi, ma questo non ha importanza. Quello che conta
davvero è che alla fine sia davvero rimasto a piedi, innescando suo malgrado un
polverone enorme relativo al suo sostituto.
Prima di annunciare il proprio ritiro, Rosberg ha:
- fatto burnout;
- preso in braccio Bernie Ecclestone;
- festeggiato per un'intera notte bevendo come una
spugna;
- bevuto da una scarpa nel corso della notte;
- preso parte a vari eventi promozionali in Malesia;
- istigato le fangirl di Tumblr allo slash.
Il punto dello slash merita un particolare
approfondimento, in quanto è una storia abbastanza complessa. Le cronache
narrano che i Mercedes Boys siano stati compagni di squadra all'epoca del kart.
A quanto pare i due erano grandi amici e tra una gara e l'altra si sfidavano a
chi riusciva a mangiare più pizza. E' stato scomodato perfino Kubica per
raccontare tutto ciò. Poi andavano in giro sui monocicli, probabilmente
pensando di riciclarsi come acrobati da circo (avrebbero potuto farlo qualora
la Formula 1 non si fosse ripresa dal clima di pagliacciate dell'epoca della
spy-story e di tutti gli altri eventi capitati in quegli anni). Tutto ciò, comunque, di per sé è molto
strappalacrime: pare che, contro alle convinzioni generali, oltre a Sutil,
Hamilton abbia avuto anche un altro amico nel mondo del motorsport.
I due, da ragazzini, affermavano che sarebbe stato
bellissimo ritrovarsi come compagni di squadra anche in F1. Vengono tuttora
smentiti dalla stampa internazionale, ma intanto questi due, a parte prendersi
sporadicamente a sportellate e litigare tra di loro via stampa, hanno anche
passato gli ultimi tre anni a vincere tutto quello che c'era da vincere, a
parte tre vittorie Ferrari e quattro vittorie Redbull, quindi forse avevano
ragione loro e non la stampa internazionale. Quest'ultima ha sempre descritto
il tutto come uno scontro eterno tra il bravo ragazzo e il bad boy, con il
ruolo di bad boy che variava da un gran premio all'altro, dato che nessuno dei
due aveva abbastanza scheletri nell'armadio per interpretare la parte del bad
boy 24/7. In tutto ciò, ovviamente, la stampa italiana se ne fregava altamente,
perché si sa, chiunque non guidi la Ferrari è intercambiabile. Inoltre nessuno
è un santohhhh subitohhhh se non la guida e nessuno è un bad boy se non fa
nulla che danneggi la Ferrari, quindi al massimo qui da noi il tutto era visto
come un eterno scontro tra il secchione e l'ultimo della classe, e in effetti
c'è da dire che Hamilton si è impegnato abbastanza per avere un'aria da ultimo
della classe. Ce lo vedrei bene seduto in fondo all'aula mentre smanetta con il
cellulare.
I Rosbilton sono spesso stati protagonisti di fan fiction
slash scritte dalle fangirl di Tumblr, una volta superato il tormentone
Webbonso. In effetti le loro polemiche hanno sempre avuto un non so che che
ricordava alla lontana le discussioni di una coppia di coniugi anziani e
annoiati.
Quando tre giorni dopo la fine della stagione Hamilton ha
pubblicato su Twitter una foto di lui e Rosberg da ragazzini, accompagnata da
una didascalia che suonava come "adesso siamo entrambi campioni del mondo,
come sognavamo da bambini" le tumblrere si sono esaltate. Poi è arrivata
la risposta, che suonava come "tutto quello di cui abbiamo parlato durante
la nostra vacanza in Grecia è diventato reale diciassette anni più tardi".
La suddetta vacanza in Grecia è diventata hot topic su Tumblr (e per hot topic
potete intendere quello che volete).
Io, comunque, sono rimasta molto inquietata quando ho
iniziato a chiedermi di che cosa avessero effettivamente parlato all'età di 14
anni in Grecia. Se TUTTO si è avverato, nel tutto è compreso anche il ritiro
così, a caso, avvenuto cinque giorni dopo la vittoria del titolo? Anche se così
non fosse, ci sono comunque state molte ragioni per rimanere a bocca
spalancata. Okay, ci siamo, il fatto che così, da un giorno all'altro, Rosberg
abbia annunciato il proprio ritiro già di per sé mi ha sorpresa abbastanza. Il primo
pensiero che ho fatto è stato chiedermi se fosse impazzito completamente. Poi
mi sono chiesta se fosse sobrio o se fosse ancora impegnato a bere alcool fin
dalla domenica sera. Infine ho letto un'intervista in cui dichiarava di avere
iniziato a pensare al ritiro, se avesse vinto il titolo, dopo la vittoria in
Giappone, quando gli bastava arrivare sempre secondo per diventare campione del
mondo. Da allora è arrivato sempre secondo. Ora mi sto chiedendo se l'avesse
già pianificato, dato che mi sembra di capire che siamo di fronte a una mente
diabolica. Considerando che fin dal weekend degli USA mi ha dato l'impressione
di essere in modalità Button 2009, inizio ad essere profondamente convinta di
tutto ciò.
Curiosità: mentre noi italiani ferraricentrici ci siamo
dimenticati tutto esattamente lunedì 28 novembre, fregandocene altamente di
stabilire se Rosberg avesse meritato il titolo o di metterci a fare l’elenco di
tutte le combinazioni astrali in cui non l’avrebbe vinto, altrove sono ancora
scatenatissimi, complice il fatto che SkyUK è Hamilton-centrica (non solo, ma
in questo momento il Button-centrismo galoppante non è rilevante) tanto quanto
le reti italiane sono ferraricentriche. Sui social leggo spesso invettive dai
contenuti quantomeno bizzarri. Ne ho beccato uno che sul Tubo commentava un
video scrivendo che il mondiale di quest’anno non si può definire un mondiale
veramente vinto, perché è stato vinto solo all’ultima gara e non in anticipo,
della serie abbiamo invocato che i mondiali non finiscono “in maggio”, poi ci
lamentiamo quando finiscono in novembre. La cosa più pittoresca è gran parte
dei soggetti che sostengono che il mondiale vinto da Rosberg non sia da
considerarsi un vero titolo vinto mi sembrano messi ancora peggio dei soggetti
che ai tempi in cui la Ferrari perdeva il mondiale all’ultimo gran premio
stagionale iniziavano con la storiella del vincere per cu*o e non per merito
rendendo il mondiale falsato, che ormai ho citato in tutte le salse. Il
concetto esposto da quei soggetti era sintetizzabile come: con un altro regolamento
il mondiale sarebbe stato nostro. A volte, addirittura, era inclusa anche un po’
di autocritica. Poi che l’autocritica significasse eleggere un capro espiatorio
a caso (generalmente Domenicali) a cui appioppare la colpa di tutti i mali ignorando
qualsiasi altra cosa è un altro discorso, ma almeno talvolta l’autocritica era
contemplata. I fanboy British, invece, se ne vanno in giro per la rete ad
affermare che Rosberg è uno scarso e che loro sono fieri del fatto che Hamilton
abbia perso il titolo contro un pilota scarso, perché ciò dimostra che Hamilton
è il migliore. Roba che nemmeno negli Old Gold Days di Answers
Yahoo............
CLASSIFICA PILOTI:
1. Nico Rosberg - Mercedes, 385
2. Lewis Hamilton - Mercedes, 380
3. Daniel Ricciardo - Redbull, 256
4. Sebastian Vettel - Ferrari, 212
5. Max Verstappen - Toro Rosso/ Redbull, 205
6. Kimi Raikkonen - Ferrari, 186
7. Sergio Perez - Sauber, 101
8. Valtteri Bottas - Williams, 85
9. Nico Hulkenberg - Force India, 72
10. Fernando Alonso - McLaren, 54
11. Felipe Massa - Williams, 53
12. Carlos Sainz jr - Toro Rosso, 46
13.
Romain Grosjean - Haas, 29
14.
Daniil Kvyat - Redbull/ Toro Rosso, 25
15.
Jenson Button - McLaren, 21
16.
Kevin Magnussen - Renault, 7
17.
Felipe Nasr - Sauber, 2
18.
Jolyon Palmer - Renault, 1
19.
Pascal Wehrlein - Manor, 1
20.
Stoffel Vandoorne - McLaren, 1
21.
Esteban Gutierrez - Haas, 0
22.
Marcus Ericsson - Sauber, 0
23. Esteban Ocon - Manor, 0
24. Rio Haryanto - Manor, 0
CLASSIFICA COSTRUTTORI: 1. Mercedes 675, 2. Redbull 468,
3. Ferrari 398, 4. Force India
173, 5. Williams 138, 6. McLaren 76, 7. Toro Rosso 63, 8. Has 29, 9. Renault 8,
10. Sauber 2, 11. Manor 1.
RINGRAZIAMENTI:
Grazie Okiiiiii! <3 Grazie per la meravigliosa
performance in Brasile. Meritavi di ottenere punti. Grazie Rio! Grazie per
averci illuminati con la tua esistenza. Grazie anche a Werly, perché Werly ha
fatto un punto e certe cose non succedono esattamente tutti i giorni. Speriamo
di incrementare un po’ la frequenza prossimamente, perché non voglio aspettare
fino a quando avrò trent’anni per vedere la Manor fare punti un’altra volta.
Grazie Pastorone, non c’eri ma ho sentito la tua presenza
illuminante, nell’aria. Grazie Checo, perché in assenza di Pastorone ho potuto
ammirare le tue performance. Avrei tanto voluto ringraziare anche te,
Scoiattolino Nerd, ma non c’è molto per cui io possa ringraziarti.
Grazie Jensinho, per le foto con la torta durante i
festeggiamenti per i 300 gran premi. Grazie Felipe Primo e Unico, per la tua carriera
e per la pensione che potrai finalmente goderti... o forse no. Grazie Rosbiiii
per avere reso quest’inverno estremamente scoppiettante, il giorno in cui
deciderai di tornare al volante terrò le dita incrociate perché ti possa
capitare, prima o poi, di bere dalla scarpa di Dani-Smile.
Grazie Dani-Smile! <3 <3 <3 Grazie di esistere,
punto e basta.
...e poi basta, ne ho già ringraziati abbastanza, non
posso citarli tutti, altrimenti questo commento non finirà mai. Quindi cordiali
saluti e arrivederci al 2017. #SeeYouLater.
martedì 13 dicembre 2016
venerdì 9 dicembre 2016
Commento al Gran Premio di Abu Dhabi: Yas Marina, 25-27 Novembre 2016
Qualifiche + Gara ||| Riflessioni a freddo sul finale di stagione ||| Pensieri random su quello che è successo dopo
Miei cari lettori, siamo giunti al termine dei Commenti ai Gran Premi 2016. Negli anni scorsi dopo la fine della stagione ci fu anche un commento bonus in cui veniva sintetizzata tutta la stagione, ma quello è qualcosa che verrà in un secondo momento e sarà secondario. Mentre mi appresto a scrivere siamo già a dicembre, il campionato è finito da una decina di giorni e mi rendo conto che, essendo che il primo commento ironico fu quello al GP d’Australia 2007 (anche se ho iniziato a pubblicarli in rete soltanto nel 2011), sto completando dieci anni di stesura di commenti ai gran premi. In questi dieci anni ne ho saltato solo uno, quello dell’ultimo GP stagionale del 2011.
In dieci anni di commenti ai gran premi mi sono ritrovata davanti momenti di un certo livello. Ci sono state situazioni in cui guardavo la schermata bianca e mi chiedevo “come devo descrivere questi eventi?”, poi iniziavo a improvvisare. Nel primo anno in cui ho iniziato a scrivere i commenti ai gran premi c’è stata la spy-story, ci sono stati Alonso e Hamilton compagni di squadra in McLaren, c’è stato Raikkonen che ha trollato tutti vincendo il titolo e Ron Dennis che ha tentato di appigliarsi alla storia dei carburanti irregolari delle vetture guidate da gente che in altre situazioni nessuno si sarebbe filato neanche di striscio, salvo poi essere ridicolizzato per tutto ciò. La stagione è finita con Alonso che lasciava la McLaren per tornare in Renault e con Kovalainen che passava in McLaren all’inizio del campionato successivo. Il campionato successivo, appunto, è finito all’ultima curva e ho dovuto aspettare due settimane a scrivere il commento perché avevo il computer fuori uso. Per scrivere quel commento mi sono ascoltata a ripetizione tre canzoni eurodance abbastanza ritmate, perché mi aiutavano a mantenere alta la concentrazione e a non perdermi per strada. È stato abbastanza difficile, in effetti, riproporre in un commento quello che stavamo vedendo in pista. Non era ancora l’epoca dei dialoghi immaginari, in cui sarebbe stato tutto molto più facile. Per sicurezza, comunque, quelle canzoni sono la playlist che sto ascoltando in questo momento, anche se devo ammettere che adesso non mi sembra che rendano bene quanto allora..
Il terzo campionato, quello del 2009, è stato in certi momenti abbastanza complesso da scrivere, ma me la sono cavata. Bastava fare qualche battuta di tanto in tanto sul collo di Schumacher, sulle prestazioni di Badoer o su quelle di Fisichella e tutto poteva essere facilmente risolto; se non era fattibile bastava andare a ripescare le gomme slick di Glock nel finale del campionato precedente.
Nel 2010, poi, quando ormai ero una presenza stabile sul forum motoristico, tutto era molto più semplice. Anche quell’anno è stato facile fare battute: l’incidente di Vettel e Webber all’Istanbul Park, il “Fernando is faster than you”, il finale ad Abu Dhabi con Petrov, l’età pensionabile di Schumacher e De La Rosa... Gran parte di tutto ciò, tra parentesi, è stata una colonna portante dei campionati vinti dalla Redbull.
Dal 2014 in poi è storia recente e, in gran parte dei casi, fioccavano dialoghi immaginari a tutto andare e tutto veniva facilmente risolto. Nel 2015 ho anche superato indenne il Gran Premio dell’uragano, insomma, quello per intenderci in cui sono accadute tante cose folli che ricorderemo per molto tempo ancora, perché magari capiteranno anche tante altre cose folli nel corso del tempo, ma dubito fortemente che possano capitare tutte in un solo weekend.
Poi è arrivato il 2016, è arrivato il “campionato chiuso a maggio”, è arrivato Verstappen dopo che Kvyat era stato rimandato a calci in Toro Rosso, Verstappen ha vinto un gran premio subito dopo essere arrivato, ci sono stati millemila crash tra le Mercedes, ci sono state conversazioni a proposito di gabbiani, c’è stata la sovrapposizione, c’è stato Wehrlein che ha conquistato punti, c’è stata la Sauber che era sprofondata indietro in classifica ma che si è ripresa a fine stagione con un plot-twist grazie ai punti di Nasr, ci sono stati Massa e Button che hanno annunciato il proprio ritiro nel corso dello stesso weekend, c’è stato il varano in pista, c’è stato Massa acclamato come un eroe dopo avere crashato sotto l’acqua nel gran premio di casa, ci sono state tante altre cose che non ricordo................... Me la sono cavata, dall’inizio alla fine. Mi ero abituata che potevano capitare tante cose strane, ma sinceramente non aspettavo che le cose strane potessero raggiungere proporzioni così esagerate.
Quindi gradirei informarvi che scrivere un commento a un evento da what the fuck di proporzioni esagerate è stato il mio sogno fin dal lontano 2007 in cui ho iniziato a scrivere i commenti ai gran premi e che, una volta che avrò terminato il commento al gran premio di Abu Dhabi, appenderò il computer al chiodo e mi ritirerò definitivamente dalla scrittura dei commenti ai gran premi.
...
...
...
...Okay, sto scherzando. Ho scritto una pagina word di introduzione, perché mi serviva per calarmi meglio nell’atmosfera. Ho scritto una pagina word di introduzione che ha cancellato le precedenti pagine di introduzione, insomma quelle in cui pensavo di dovere scrivere un commento a un gran premio normale, in cui avrei parlato del ritiro dalle competizioni di Massa e di Button e del fatto che tutto sommato il prossimo anno la mancanza di Button non si sarebbe sentita neanche più di tanto, perché Button non è stato l’unico pilota nella storia della Formula 1 a vincere un campionato dopo avere passato gli ultimi gran premi ad accodarsi ad altri. Oppure, se non avessi voluto parlare di un finale di stagione tanto #ButtonApproved, avrei potuto concentrarmi sulle altre cose strane che sono capitate, ovvero che Leo 2.0 ha vinto il titolo proprio nell’anno in cui Di Caprio ha finalmente ottenuto l’Oscar. Invece no, la sensazione di essere precipitata all’interno alla versione meno trash di una fan fiction trash con tanto di colpi di scena da fan fiction trash (per esempio Verstappen giunto in un top-team e vincitore al primo colpo dopo che i suoi avversari si sono autoeliminati) che si era recentemente affievolita si è intensificata e il campionato 2016 ha avuto, a scoppio ritardato, uno di quei finali spiazzanti che saranno ricordati a lungo nella storia della Formula 1. Voi, però, fate finta di non saperne ancora niente, così come non ne sapevano niente (ma davvero, loro), tutti quegli sprovveduti che hanno trascorso le ultime settimane a mettere il cu*o sui pochi sedili ancora disponibili a metà della griglia di partenza, perché non c’erano sedili migliori liberi e quindi bisognava affrettarsi per non rimanere a piedi o per non doversi accontentare di una carretta.
Cerchiamo quindi di recuperare un barlume di normalità e cerchiamo di ripercorrere quello che è successo nel corso del weekend, prima. Poi, quando avremo terminato, potremo occuparci di quello che è successo dopo il weekend.
Lunedì: il gran premio era alle porte e c'era qualcosa che preoccupava tutti.
"Ma non è che qualcuno fa una cazzata e scombina tutto rendendo il mondiale falsato?"
Martedì: il gran premio era ancora più alle porte e c'era ancora qualcosa che preoccupava tutti.
"Ma non è che qualcuno fa una cazzata e scombina tutto buttando fuori pista uno dei piloti Mercedes scelto così, a caso, a seconda della vicinanza sulla griglia di partenza?"
Mercoledì: il gran premio era imminente e il dubbio esistenziale si faceva ancora più approfondito.
"Non è che il pilota Mercedes che verrà buttato fuori pista da quel qualcuno di cui sopra poi finirà in carcere per avere attentato alla vita di un ragazzino quando l'ha incontrato per caso ai box dopo il ritiro?"
Eh sì, era chiaro e palese che quel qualcuno a cui tutti pensavano aveva un'identità ben precisa e che era il catalizzatore di attenzione, così come era palese chi sarebbe stato, secondo il punto di vista collettivo, il pilota Mercedes che ci avrebbe avuto a che fare.
Il Gangster Rapper: "Sììììì, che bello, quindi se nessuno mi caga perché non sono né Verstappen né il pilota Mercedes che tutti pensano verrà speronato da Verstappen, posso tranquillamente rimanermene qui a ritoccare selfie da pubblicare su Snapchat?"
Voce fuori campo: "No, è già giovedì e devi prendere parte alla conferenza stampa."
Il Gangster Rapper: "Davvero???222???22?? mi potrò sedere di nuovo vicino a Feliiii? <3 Aaaaawwwwww! Sono certo che riuscirò a convincerlo a farsi mettere un bel paio di orecchie da coniglio."
Voce fuori campo: "No. Feliiii è in conferenza stampa adesso insieme a Jensinho e ad altri tre che nessuno si fila. Stanno parlando di quello che faranno il prossimo anno, ovvero andare nei centri anziani a ballare sulle note di 'Romagna mia'. Tu parteciperai più tardi insieme a Britney Bitch."
Britney Bitch: "Aaaaawwww... Centri anziani. 'Romagna mia'. Musica per le mie orecchie."
Il Gangster Rapper: "Che ca**o dici?"
Britney Bitch: "Niente, pensavo ad alta voce."
Il Gangster Rapper: "Va beh, lasciamo perdere. In conferenza stampa volevo andarci insieme a Feliiii e Jensinho e avere dietro di me varia gente messa a caso a cui mostrare i miei preziosi selfie che tengo gelosamente custoditi sul mio altrettanto prezioso smartphone."
Voce fuori campo: "Perché non li mostri tutti al mondo?"
Il Gangster Rapper: "Perché è doveroso mostrare al mondo soltanto quelli riusciti meglio, ovvero quelli in cui sono completamente solo, senza una maglia a farmi compagnia."
Voce fuori campo: "Okay, va beh, andiamo avanti. Tu vai a metterti tutte le collane che riesci a raccattare, mentre Feliiii e Jensinho si calano nell'atmosfera 2017 e vanno al bar a giocare a scala quaranta."
Britney Bitch: "Scala quaranta!!!!111!!!111 Altra musica per le mie orecchie."
Voce fuori campo: "Smettila. Devi andare in conferenza stampa e rispondere a domande culturalmente elevate tipo 'cosa farai a Verstappen dopo che ti avrà buttato fuori mettendo fine a tutte le tue speranze di diventare campione del mondo?'."
Terminata la conferenza stampa dei comuni mortali è iniziata quella dei due contendenti al titolo, che naturalmente non vedevano l'ora di sorbirsi mezz'ora di domande ai limiti dell'assurdo. Per fortuna non ce n'è stata nessuna così esplicita come quella suggerita dalla voce fuori campo.
Britney Bitch indossava una maglietta bianca, aveva i capelli impeccabili e l'aria da secchione, come al solito.
Il Gangster Rapper portava una maglietta nera, aveva il cappellino e al collo una quantità notevole di collane da rapper e crocifissi. In mano teneva ovviamente il cellulare.
I due sono stati invitati ad avvicinarsi e a stringersi la mano per le foto di rito, ma se ne sono rimasti imbambolati con le mani in tasca. O meglio, nel caso del Gangster Rapper con una mano in tasca e l'altra che gli serviva per smanettare sullo smartphone. Poi, quando finalmente si è seduto, si è scattato un selfie con la lingua di fuori.
In quel momento ho sentito la mancanza di qualcosa, o meglio, di qualcuno. Sarebbe stato bello se Dani-Smile fosse stato a sua volta un contendente al titolo, così sarebbe stato presente anche lui e si sarebbe messo a sorridere così, a caso, senza un motivo ben preciso.
Dani-Smile, però, non c'era, e ci siamo dovuti sorbire una mezz'ora di domande talvolta imbarazzanti al punto tale che mi sono sorpresa che 1) il Gangster Rapper nel frattempo non si sia scattato foto a cui appioppare orecchie da coniglio, 2) Britney non abbia pregato di essere il Gangster Rapper in una vita futura, in modo da potersi scattare foto a cui appioppare orecchie da coniglio nei momenti di noia.
Il plot-twist è accaduto quando un giornalista che parlava in Cepu English, celebre per avere fatto due anni fa una domanda incredibilmente lunga a Vettel e per essersi sentito chiedere se poteva ripeterla, ha chiesto a Britney Bitch delucidazioni su uno scambio di meccanici passati da un pilota all'altro ad un certo punto della stagione, che non è stato meglio specificato. In quel momento, verosimilmente per come parlava il giornalista, ci sono state risate su risate. Poi Britney ha risposto alla domanda, ma quello che ha detto non era molto interessante. Alla fine il Gangster Rapper ha deciso di dire la sua, che suonava come: "Tra dieci anni scriverò un libro e vi spiegherò tutto quello che è successo". Pare che, a distanza, Toto Wolff abbia replicato, sostenendo che sarà lui stesso tra dieci anni a scrivere un libro in cui parlerà del Gangster Rapper. Penso comunque che al momento Toto Wolff abbia questioni più importanti di cui occuparsi, invece che di litigare a distanza con il Gangster Rapper, ma di questo parleremo più tardi.
Poi c’è stata una domanda vintage sulla loro infanzia. Il Gangster Rapper si è messo a parlare del fatto che lui e Britney Bitch da bambini avevano l’abitudine di cazzeggiare insieme, giocare alla Playstation insieme e mangiare pizza e cereali surgelati (spero ardentemente che non mettessero i cereali sulla pizza, perché la cosa mi preoccuperebbe profondamente) e ha concluso l’affermazione sostenendo che, mentre Britney ha smesso di cazzeggiare e giocare alla Playstation, lui lo fa ancora.
Il Gangster Rapper parlava parecchio, giovedì in conferenza stampa. Ha concluso tale conferenza stampa parlando del fatto che tra lui e Britney Bitch quest'anno non ci sono stati eccessivi problemi, diversamente dal 2014 in cui ci furono Monaco e Spa. Alla luce del fatto che quest'anno si sono verniciati le vetture a vicenda più di una volta, inizio a chiedermi che cosa sia accaduto nel 2014 dietro alle quinte, diversamente da quest'anno. *Cerca di cancellare dalla propria mente l'immagine dei Rosbilton che si lanciano i piatti.* Conclusione del discorso: tutto sommato le cose non vanno neanche tanto male, insomma, se non fossero stati amici d'infanzia nessuno starebbe a parlare della loro situazione, e il Gangster Rapper sperava di potere avere Britney come compagno di squadra ancora a lungo. *INSERIRE RISATE DI SOTTOFONDO, TRA UNA SETTIMANA SAPREMO PERCHÉ.*
Direi a questo punto di archiviare i fatti del giovedì e di procedere addentrandoci nel vero weekend del GP di Abu Dhabi, che è iniziato con le prove libere ed è proseguito con le qualifiche, al termine delle quali tutti erano molto sollevati.
Wolff: “OMG!!!111!!!1 Verstappino si è qualificato soltanto sesto!!!111!!!11!! Ciò significa che non romperà i maroni né a Hamilton né a Rosberg per tutto il resto del weekend. #EpicWin.”
Voce fuori campo: “No, no, no! Qui stiamo andando decisamente male. Dov’è la cronaca delle prove libere 1 e delle prove libere 2? Va beh, quella non conta tanto ha fatto il miglior tempo il Gangster Rapper, quello che conta sono le libere 3. Sebbiiii ha ottenuto il miglior tempo...”
Verstappino: “Davanti a me.”
Voce fuori campo: “Sì, ma tu non c’entri. Dicevamo, Sebbiiii ha ottenuto il miglior tempo e Iceman ha chiuso terzo, questo significa che, senza ombra di dubbio, la Ferrari ha il mondiale in tasca.”
Wolff: “Okay, ora possiamo continuare a parlare di Verstappino?”
Voce fuori campo: “No, c’è stata anche la Q1, dove le Sauber, le Toro Rosso, Kmag e l’Oki l’hanno preso in quel posto e ciò significa che...”
L’Autrice©: “WERLY! OH, WERLY!” *inchino*
Voce fuori campo: “Esatto, Werly è passato in Q2 e questo è un dettaglio che non merita di essere trascurato così come se niente fosse. Werly ha il suo perché.”
L’Autrice©: “In realtà l’Oki ce l’ha molto di più, ma per la Sacra Cenerentola sono disposta a soprassedere sull’identità di chi ottiene prestazioni di un certo livello. Confesso di essere comunque ancora molto amareggiata per il disastroso finale del precedente gran premio in cui sfortunatamente l’Oki si è visto sfumare la top-ten dopo averci trascorso qualcosa come tre quarti di gara.”
Voce fuori campo: “Ora, però, concentra la tua attenzione sulla Q2.”
L’Autrice©: “Mhm... sì, sono andati fuori Werly e Jolly Palmahhhh, le Haas e, messi meglio degli altri, Bo77as e Jensinho, con Jensinho che purtroppo non ha visto la luce della Q3 in occasione del suo ultimo gran premio.”
Voce fuori campo: “Scusa, Jensinho, non ti eri preso un anno sabbatico?”
Jensinho: “Sì, ma per colpa di Hakkinen nessuno crede a queste storie. Infatti il prossimo anno ho intenzione di andare al centro anziani insieme a Felipe a giocare a carte e a tombola e a ballare i valzer dell'orchestra Casadei.”
Feliiii: “YAAAAAAYYYYYYYYYYY!”
Jensinho: “Feliiii, ti senti bene?”
Feliiii: “Benissimo, non potrei stare meglio, dato che partirò di fianco al mio best friend forever, altresì noto per guidare una GP2 esattamente come te.”
Ferniiii: “GP2-GP2-GP2!!!!111!!11”
Unico dettaglio: Ferniiii si è piazzato davanti a Feliiii, mentre davanti a loro c’erano le Force India. Ancora più avanti c’erano gli altri piloti messi a caso... non troppo a caso, in realtà, perché le Mercedes avevano trovato comunque la via della prima fila.
Poi c’era Dani Smile.
Poi c’era Iceman, e questa era la prova che Sebbiiii è un bollito.
Poi c’era Sebbiiii, e questa era la prova che se Iceman è un bollito Sebbiiii è ancora più bollito, perché in Ferrari è tutta colpa dei piloti, la macchina è perfetta.
Poi c’era Verstappino e tutti erano molto sollevati nel saperlo lontano dalla vetta della classifica. Tutti sono stati ancora più sollevati nel vederlo andare in testacoda in partenza, il giorno dopo, e ritrovarsi ultimo dovendo azzardare una strategia diversa per recuperare.
È rimasto in pista per venti giri inoltrati, mentre gli altri si erano già fermati da un bel po’ per il primo pitstop. Insomma, in una situazione del genere era chiaro che qualcuno sarebbe uscito dai box nel momento propizio per doversi accodare a lui e gli avrebbe dovuto guardare il retrotreno per un po’. La situazione del genere è andata oltre all’immaginazione.
Verstappino: "Yaaaayyyyy, adesso mi giro indietro e faccio una pernacchia a questo sprovveduto!...
...
...
...
...oh, lo sprovveduto è Britney! Che sorpresa."
Britney: "F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK!"
Voce fuori campo: "Autrice, per caso hai scambiato Britney Bitch per Sebbi?"
Effettivamente sì, Britney Bitch non si è esibito in un coro di "f*ck", ma è esattamente quello che avrebbe fatto se in genere avesse l'abitudine di esprimersi con un linguaggio da scaricatore di porto in stile Sebbiiii. Britney, però, di solito mantiene l'autocontrollo di più di quanto non faccia Sebbiiii, almeno dal punto di vista delle esternazioni vocali, anche se ha sempre avuto la tendenza, quest'anno, a prenderlo in quel posto abbastanza spesso, quando c'era Verstappino nei paraggi.
Britney: "In pratica, detto come va detto, l'Autrice mi stava dando per spacciato."
L'Autrice(C): "Può darsi, ma tu non stai facendo niente per dimostrare di non esserlo."
Britney: "Wait and see."
L'Autrice(C): "C'è poco da vedere. Verstappino si fermerà una volta in meno e adesso sei terzo. Il tuo box ti ha detto che devi superarlo, ma tu non lo stai facendo, quindi...
...
...
...
...
...WHAT. THE. FUCK."
Britney Bitch ha fatto ciò a cui nessuno credeva più: dopo avere preso le misure a Verstappino per qualcosa come venti minuti, dopo essersi accodato a Verstappino talmente tanto a lungo da lasciare credere che non se ne sarebbe mai liberato, l'ha superato senza nessuna esitazione, come solo un wannabe world champion avrebbe potuto fare in quel momento. In quel momento ho capito tante cose, una delle quali era che, se Britney avesse visto il traguardo, difficilmente non avrebbe visto anche la vetta della classifica. Un incontro ravvicinato con Verstappino era la cosa peggiore che gli potesse capitare e che lo potesse allontanare dalla vittoria del campionato. In quel momento ne era uscito indenne e non riuscivo a vedere, in tutta sincerità, quali altri ostacoli potessero mettersi tra lui e il titolo.
Sebbiiii: "Nel frattempo io sto facendo il figo e nessuno si degna di citarmi."
Già, perché quando Verstappino è andato finalmente ai box, in Mercedes erano ormai pronti per la seconda sosta, così come Iceman, terzo in un primo momento, scivolato dietro a Dani Smile tra un pitstop e l'altro. Sebbiiii, invece, rimandava ed è rimasto in testa per qualche giro. Manteneva il passo, ma non poteva durare troppo a lungo. Quando è rientrato ai box il Gangster Rapper si è ripreso la prima posizione. Credevamo di avere visto tutto, ma non era così.
Un campionato scoppiettante non poteva che terminare in modo scoppiettante: il Gangster Rapper avrebbe potuto staccare tutti, ma non l'ha fatto. Ha rallentato, ricompattando le posizioni dietro di lui.
Seguiva Britney.
Seguivano le Redbull.
Seguivano le Ferrari.
Sebbiiii in quel momento era il pilota più veloce in pista e, quando Iceman gli ha spianato la strada, ha iniziato ad andare come un pazzo, andando a prendere Dani-Smile e lanciandosi all'inseguimento di Verstappino.
Mentre la gara volgeva sempre più verso il termine ha superato anche Verstappino.
Alla fine i primi tre, le Mercedes e Sebbiiii, erano racchiusi in meno di un secondo.
Al penultimo giro Sebbiiii ha tentato il sorpasso su Britney. Gli è andata male. Non ci ha riprovato perché, per sua ammissione, sarebbe stato difficile riuscire a infilarsi tra le due Mercedes così vicine senza speronarne almeno una delle due. Speronare una delle due Mercedes, in quel momento, sarebbe stata l'ultima cosa da fare.
Il Gangster Rapper, dopo una serie di polemiche via radio, ha tagliato il traguardo in prima posizione; troppo poco per vincere il titolo, dato che Britney era secondo. Qualcuno, nel frattempo, provava a parlare della Ferrari che aveva conquistato il podio e qualcuno si dispiaceva perché era stato solo un podio e non una vittoria.
Il risultato è stato il seguente:
1. Lewis Hamilton - Mercedes 1:38:04.013
Sembrava abbastanza contrariato, via radio, dopo la fine della gara e nelle interviste post gara. Il peggio, però, doveva ancora arrivare, ed è arrivato quando il Mascellone scozzese, presente sul podio per le interviste post gara, l’ha costretto ad abbracciare Britney.
2. Nico Rosberg - Mercedes +0.439
Penso che per lui la cosa sia stata abbastanza indifferente, dato che abbracciare il Gangster Rapper era sicuramente meglio che prendere in braccio Bernie Ecclestone, cosa che Britney aveva già fatto sul retro del podio.
3. Sebastian Vettel - Ferrari +0.843
È arrivato terzo. Purtroppo per lui è arrivato terzo proprio in una delle poche occasioni in cui nessuno se lo filava.
4. Max Verstappen - Redbull +1.685
La cosa che trovo più curiosa è che ciò che molti temevano per un attimo sembrava davvero sul punto di trasformarsi in realtà. Tra parentesi, se Britney non l’avesse superato a quel punto della gara in cui l’ha fatto, probabilmente sarebbe arrivato al traguardo al terzo posto con tanto di titolo al Gangster Rapper.
5. Daniel Ricciardo - Redbull +5.315
Oh my Dani Smile. Di lui ne parleremo di nuovo tra un po’.
6. Kimi Raikkonen - Ferrari +18.816
Di lui invece non ne parleremo affatto, perché tutto ciò che c’è da dire posso dirlo ora. Intervistato prima della gara pare gli sia stato chiesto chi avrebbe vinto il mondiale. Lui ha risposto che non gliene fregava niente. Spero ardentemente che abbia introdotto la risposta con un “bwoah”.
7. Nico Hulkenberg - Force India +50.114
Questa è stata la sua ultima gara in Force India. In assenza di altri volanti per lui si è affrettato a mettere il fondoschiena su una Renault.
8. Sergio Perez - Force India +58.776
Lui invece resterà in Force India.
9. Felipe Massa - Williams +59.436
Le ultime cose che ha fatto Feliiii durante la sua carriera in Formula 1 sono state, rispettivamente: 1) arrivare al traguardo davanti a Ferniiii, 2) vedere il Gangster Rapper perdere un titolo all’ultima gara a causa di un motore rotto in precedenza mentre era in testa a un gran premio. Insomma, la Formula 1 ha dato il suo addio a Feliiii nel più pittoresco dei modi... oppure è il karma.
10. Fernando Alonso - McLaren +59.896
Al traguardo è arrivato dietro a Feliiii, ma in classifica gli è arrivato davanti e si è conquistato la decima piazza.
11. Romain Grosjean - Haas +1:16.777
Niente punti per la Haas.
12. Esteban Gutiérrez - Haas +1:35.113
Niente punti neanche per l’altra Haas e niente punti neanche per lo Scoiattolo... ma non solo stavolta, proprio in tutta la stagione.
13. Esteban Ocon - Manor +1 Lap
Oki > Werly! <3 E con classe, peraltro...
14. Pascal Wehrlein - Manor +1 Lap
Parliamo di Oki e Werly: li abbiamo visti verso la fine del gran premio, impegnati a dimostrare che, se per caso si fosse liberato un posto in Mercedes, entrambi avevano la classe giusta che serviva per occupare quel posto. Mentre stavano battagliando come un Pic e un Glock qualsiasi, si sono rifilati un’amorevole sportellata in stile Rosbilton. Werly ha fatto la parte del Rosby di turno e l’ha preso in quel posto.
15. Marcus Ericsson - Sauber +1 Lap
Ericsson > Luigi Filippo.
16. Felipe Nasr - Sauber +1 Lap
Come sopra.
17. Jolyon Palmer - Renault +1 Lap
Jolly Palmahhhh l’abbiamo visto mentre mandava Carletto Fanboyzzzz per prati.
DNF. Carlos Sainz - Toro Rosso +14 Laps
Purtroppo la sua gara è finita da qualche parte nei prati.
DNF. Daniil Kvyat - Toro Rosso +41 Laps
Non mi è chiaro con esattezza che cosa gli sia accaduto. Tutto ciò che conta è che lo si è visto ritornare ai box in sella a una bicicletta prestata dai commissari.
DNF. Jenson Button - McLaren +43 Laps
Mentre la Formula 1 lo salutava in grande stile con Britney che vinceva il mondiale accodandosi agli altri, la sua vettura lo salutava anzitempo dopo che una sospensione era saltata. Voci di corridoio narrano che, in ogni caso, un po’ prima che la sospensione saltasse, Jensinho si fosse immedesimato in Montoya andando a verniciare un paletto.
DNF. Valtteri Bottas - Williams +49 Laps
Non è chiaro che cosa gli sia accaduto, il che tristemente significa che a nessuno importava un tubo di quello che gli era accaduto.
DNF. Kevin Magnussen - Renault +50 Laps
Al via deve avere verniciato qualcuno o qualcosa, ma nessuno se l’è filato granché, anche perché in quei frangenti Verstappino finiva in testacoda.
Abbiamo finito di parlare del gran premio, ora non ci resta che parlare di tre argomenti alquanto importanti:
> l’alcool;
> le polemiche;
> l’altra faccenda, che non nomino esplicitamente perché significherebbe spoilerare e nessuno di voi naturalmente ne sa ancora niente.
ALCOOL: negli Emirati Arabi Uniti è vietato bere alcool, anche se tuttavia ciascun emirato prevede delle eccezioni. Ad Abu Dhabi è consentito bere alcool all’interno di locali chiusi come ristoranti o alberghi richiedendo una licenza. Requisiti fondamentali per il rilascio della licenza sono: 1) non essere islamici (quindi Haryanto sarebbe stato destinato a rimanere a secco in ogni caso), 2) avere compiuto 21 anni (anche Verstappino a secco!!!11!!!111!!!!1!!); rimane comunque tassativamente vietato bere in pubblico o essere ubriachi in pubblico. Evidentemente laddove c’è Ecclestone le regole cambiano, dato che per prima cosa si è vista la madre di Rosberg ai microfoni di Martin Brundle con in mano un bicchiere che difficilmente conteneva sostanze analcoliche. Ad ogni modo nessuno di coloro che ha circondato Rosberg nel resto del weekend sembrava particolarmente sobrio, forse la moglie un po’ di più, ma siccome esistono foto in cui Vivian se ne andava in giro per il paddock indossando una tuta da pilota abbinata a un paio di sandali infradito non ne sarei così sicura. Il top dei top, comunque, è arrivato qualche giorno dopo (a seguito dell’altra faccenda), quando sul profilo di Dani Smile è apparsa una foto di Rosberg, che, indossando un cappello girato al contrario e una camicia sbottonata completamente fradicia (probabilmente di qualche bevanda alcolica) beve da una scarpa di probabile proprietà di Dani Smile. Il suo commento è stato “Fake, Photoshop” con una lunga serie di punti esclamativi.
POLEMICHE: mentre in Italia il mondo si divideva tra Stella Bruno che si complimentava con Rosberg per il titolo in un servizio al TG e tutto il resto a cui non importava un emerito cavolo di chi avesse vinto il titolo dato che ciò non aggiungeva né toglieva nulla alla Ferrari, Sky UK e affiliati vari si sono scatenati. Sembra che abbiano reagito alla vittoria di Rosberg allo stesso modo in cui io, a undici anni, reagii al campionato vinto da Hakkinen, mentre la Ferrari perdeva per la terza stagione dietro fila all’ultima gara. L’unica differenza è che ad un certo punto io mi sono messa a pensare anche ad altro.
ALTRA FACCENDA: venerdì 2 dicembre, esattamente cinque giorni dopo avere vinto il titolo, Rosberg ha annunciato il proprio ritiro dalle competizioni per rimanere a casa con la moglie e la figlia. L’ho già detto, ma tanto vale ripetersi: quando ho sentito la notizia alla radio, la prima cosa che ho fatto è stata controllare sul calendario che non fosse il primo aprile... ma dico sul serio, non sto scherzando. Pare che abbia dichiarato che, dopo il GP del Giappone, avrebbe deciso di ritirarsi qualora fosse riuscito a vincere il titolo. Ciò significa, essenzialmente, che l’ha deciso prima di mettersi a fare il minimo sindacale per ottenere tale titolo. Ciò significa anche che, dietro la sua natura di trollone che gioca a carte con la Stellina, si nasconde un potenziale genio del male! Nel frattempo, da una settimana, se ne va in giro armato di trofeo, come Hulkenberg dopo la vittoria a Le Mans.
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...Qualunque pilota, in quel momento: “Wtf?! Ho venduto l’anima alla [inserire team random qui] per avere un volante e adesso c’è un posto libero in Mercedes?!?!?!?!?!”
Miei cari lettori, siamo giunti al termine dei Commenti ai Gran Premi 2016. Negli anni scorsi dopo la fine della stagione ci fu anche un commento bonus in cui veniva sintetizzata tutta la stagione, ma quello è qualcosa che verrà in un secondo momento e sarà secondario. Mentre mi appresto a scrivere siamo già a dicembre, il campionato è finito da una decina di giorni e mi rendo conto che, essendo che il primo commento ironico fu quello al GP d’Australia 2007 (anche se ho iniziato a pubblicarli in rete soltanto nel 2011), sto completando dieci anni di stesura di commenti ai gran premi. In questi dieci anni ne ho saltato solo uno, quello dell’ultimo GP stagionale del 2011.
In dieci anni di commenti ai gran premi mi sono ritrovata davanti momenti di un certo livello. Ci sono state situazioni in cui guardavo la schermata bianca e mi chiedevo “come devo descrivere questi eventi?”, poi iniziavo a improvvisare. Nel primo anno in cui ho iniziato a scrivere i commenti ai gran premi c’è stata la spy-story, ci sono stati Alonso e Hamilton compagni di squadra in McLaren, c’è stato Raikkonen che ha trollato tutti vincendo il titolo e Ron Dennis che ha tentato di appigliarsi alla storia dei carburanti irregolari delle vetture guidate da gente che in altre situazioni nessuno si sarebbe filato neanche di striscio, salvo poi essere ridicolizzato per tutto ciò. La stagione è finita con Alonso che lasciava la McLaren per tornare in Renault e con Kovalainen che passava in McLaren all’inizio del campionato successivo. Il campionato successivo, appunto, è finito all’ultima curva e ho dovuto aspettare due settimane a scrivere il commento perché avevo il computer fuori uso. Per scrivere quel commento mi sono ascoltata a ripetizione tre canzoni eurodance abbastanza ritmate, perché mi aiutavano a mantenere alta la concentrazione e a non perdermi per strada. È stato abbastanza difficile, in effetti, riproporre in un commento quello che stavamo vedendo in pista. Non era ancora l’epoca dei dialoghi immaginari, in cui sarebbe stato tutto molto più facile. Per sicurezza, comunque, quelle canzoni sono la playlist che sto ascoltando in questo momento, anche se devo ammettere che adesso non mi sembra che rendano bene quanto allora..
Il terzo campionato, quello del 2009, è stato in certi momenti abbastanza complesso da scrivere, ma me la sono cavata. Bastava fare qualche battuta di tanto in tanto sul collo di Schumacher, sulle prestazioni di Badoer o su quelle di Fisichella e tutto poteva essere facilmente risolto; se non era fattibile bastava andare a ripescare le gomme slick di Glock nel finale del campionato precedente.
Nel 2010, poi, quando ormai ero una presenza stabile sul forum motoristico, tutto era molto più semplice. Anche quell’anno è stato facile fare battute: l’incidente di Vettel e Webber all’Istanbul Park, il “Fernando is faster than you”, il finale ad Abu Dhabi con Petrov, l’età pensionabile di Schumacher e De La Rosa... Gran parte di tutto ciò, tra parentesi, è stata una colonna portante dei campionati vinti dalla Redbull.
Dal 2014 in poi è storia recente e, in gran parte dei casi, fioccavano dialoghi immaginari a tutto andare e tutto veniva facilmente risolto. Nel 2015 ho anche superato indenne il Gran Premio dell’uragano, insomma, quello per intenderci in cui sono accadute tante cose folli che ricorderemo per molto tempo ancora, perché magari capiteranno anche tante altre cose folli nel corso del tempo, ma dubito fortemente che possano capitare tutte in un solo weekend.
Poi è arrivato il 2016, è arrivato il “campionato chiuso a maggio”, è arrivato Verstappen dopo che Kvyat era stato rimandato a calci in Toro Rosso, Verstappen ha vinto un gran premio subito dopo essere arrivato, ci sono stati millemila crash tra le Mercedes, ci sono state conversazioni a proposito di gabbiani, c’è stata la sovrapposizione, c’è stato Wehrlein che ha conquistato punti, c’è stata la Sauber che era sprofondata indietro in classifica ma che si è ripresa a fine stagione con un plot-twist grazie ai punti di Nasr, ci sono stati Massa e Button che hanno annunciato il proprio ritiro nel corso dello stesso weekend, c’è stato il varano in pista, c’è stato Massa acclamato come un eroe dopo avere crashato sotto l’acqua nel gran premio di casa, ci sono state tante altre cose che non ricordo................... Me la sono cavata, dall’inizio alla fine. Mi ero abituata che potevano capitare tante cose strane, ma sinceramente non aspettavo che le cose strane potessero raggiungere proporzioni così esagerate.
Quindi gradirei informarvi che scrivere un commento a un evento da what the fuck di proporzioni esagerate è stato il mio sogno fin dal lontano 2007 in cui ho iniziato a scrivere i commenti ai gran premi e che, una volta che avrò terminato il commento al gran premio di Abu Dhabi, appenderò il computer al chiodo e mi ritirerò definitivamente dalla scrittura dei commenti ai gran premi.
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...Okay, sto scherzando. Ho scritto una pagina word di introduzione, perché mi serviva per calarmi meglio nell’atmosfera. Ho scritto una pagina word di introduzione che ha cancellato le precedenti pagine di introduzione, insomma quelle in cui pensavo di dovere scrivere un commento a un gran premio normale, in cui avrei parlato del ritiro dalle competizioni di Massa e di Button e del fatto che tutto sommato il prossimo anno la mancanza di Button non si sarebbe sentita neanche più di tanto, perché Button non è stato l’unico pilota nella storia della Formula 1 a vincere un campionato dopo avere passato gli ultimi gran premi ad accodarsi ad altri. Oppure, se non avessi voluto parlare di un finale di stagione tanto #ButtonApproved, avrei potuto concentrarmi sulle altre cose strane che sono capitate, ovvero che Leo 2.0 ha vinto il titolo proprio nell’anno in cui Di Caprio ha finalmente ottenuto l’Oscar. Invece no, la sensazione di essere precipitata all’interno alla versione meno trash di una fan fiction trash con tanto di colpi di scena da fan fiction trash (per esempio Verstappen giunto in un top-team e vincitore al primo colpo dopo che i suoi avversari si sono autoeliminati) che si era recentemente affievolita si è intensificata e il campionato 2016 ha avuto, a scoppio ritardato, uno di quei finali spiazzanti che saranno ricordati a lungo nella storia della Formula 1. Voi, però, fate finta di non saperne ancora niente, così come non ne sapevano niente (ma davvero, loro), tutti quegli sprovveduti che hanno trascorso le ultime settimane a mettere il cu*o sui pochi sedili ancora disponibili a metà della griglia di partenza, perché non c’erano sedili migliori liberi e quindi bisognava affrettarsi per non rimanere a piedi o per non doversi accontentare di una carretta.
Cerchiamo quindi di recuperare un barlume di normalità e cerchiamo di ripercorrere quello che è successo nel corso del weekend, prima. Poi, quando avremo terminato, potremo occuparci di quello che è successo dopo il weekend.
Lunedì: il gran premio era alle porte e c'era qualcosa che preoccupava tutti.
"Ma non è che qualcuno fa una cazzata e scombina tutto rendendo il mondiale falsato?"
Martedì: il gran premio era ancora più alle porte e c'era ancora qualcosa che preoccupava tutti.
"Ma non è che qualcuno fa una cazzata e scombina tutto buttando fuori pista uno dei piloti Mercedes scelto così, a caso, a seconda della vicinanza sulla griglia di partenza?"
Mercoledì: il gran premio era imminente e il dubbio esistenziale si faceva ancora più approfondito.
"Non è che il pilota Mercedes che verrà buttato fuori pista da quel qualcuno di cui sopra poi finirà in carcere per avere attentato alla vita di un ragazzino quando l'ha incontrato per caso ai box dopo il ritiro?"
Eh sì, era chiaro e palese che quel qualcuno a cui tutti pensavano aveva un'identità ben precisa e che era il catalizzatore di attenzione, così come era palese chi sarebbe stato, secondo il punto di vista collettivo, il pilota Mercedes che ci avrebbe avuto a che fare.
Il Gangster Rapper: "Sììììì, che bello, quindi se nessuno mi caga perché non sono né Verstappen né il pilota Mercedes che tutti pensano verrà speronato da Verstappen, posso tranquillamente rimanermene qui a ritoccare selfie da pubblicare su Snapchat?"
Voce fuori campo: "No, è già giovedì e devi prendere parte alla conferenza stampa."
Il Gangster Rapper: "Davvero???222???22?? mi potrò sedere di nuovo vicino a Feliiii? <3 Aaaaawwwwww! Sono certo che riuscirò a convincerlo a farsi mettere un bel paio di orecchie da coniglio."
Voce fuori campo: "No. Feliiii è in conferenza stampa adesso insieme a Jensinho e ad altri tre che nessuno si fila. Stanno parlando di quello che faranno il prossimo anno, ovvero andare nei centri anziani a ballare sulle note di 'Romagna mia'. Tu parteciperai più tardi insieme a Britney Bitch."
Britney Bitch: "Aaaaawwww... Centri anziani. 'Romagna mia'. Musica per le mie orecchie."
Il Gangster Rapper: "Che ca**o dici?"
Britney Bitch: "Niente, pensavo ad alta voce."
Il Gangster Rapper: "Va beh, lasciamo perdere. In conferenza stampa volevo andarci insieme a Feliiii e Jensinho e avere dietro di me varia gente messa a caso a cui mostrare i miei preziosi selfie che tengo gelosamente custoditi sul mio altrettanto prezioso smartphone."
Voce fuori campo: "Perché non li mostri tutti al mondo?"
Il Gangster Rapper: "Perché è doveroso mostrare al mondo soltanto quelli riusciti meglio, ovvero quelli in cui sono completamente solo, senza una maglia a farmi compagnia."
Voce fuori campo: "Okay, va beh, andiamo avanti. Tu vai a metterti tutte le collane che riesci a raccattare, mentre Feliiii e Jensinho si calano nell'atmosfera 2017 e vanno al bar a giocare a scala quaranta."
Britney Bitch: "Scala quaranta!!!!111!!!111 Altra musica per le mie orecchie."
Voce fuori campo: "Smettila. Devi andare in conferenza stampa e rispondere a domande culturalmente elevate tipo 'cosa farai a Verstappen dopo che ti avrà buttato fuori mettendo fine a tutte le tue speranze di diventare campione del mondo?'."
Terminata la conferenza stampa dei comuni mortali è iniziata quella dei due contendenti al titolo, che naturalmente non vedevano l'ora di sorbirsi mezz'ora di domande ai limiti dell'assurdo. Per fortuna non ce n'è stata nessuna così esplicita come quella suggerita dalla voce fuori campo.
Britney Bitch indossava una maglietta bianca, aveva i capelli impeccabili e l'aria da secchione, come al solito.
Il Gangster Rapper portava una maglietta nera, aveva il cappellino e al collo una quantità notevole di collane da rapper e crocifissi. In mano teneva ovviamente il cellulare.
I due sono stati invitati ad avvicinarsi e a stringersi la mano per le foto di rito, ma se ne sono rimasti imbambolati con le mani in tasca. O meglio, nel caso del Gangster Rapper con una mano in tasca e l'altra che gli serviva per smanettare sullo smartphone. Poi, quando finalmente si è seduto, si è scattato un selfie con la lingua di fuori.
In quel momento ho sentito la mancanza di qualcosa, o meglio, di qualcuno. Sarebbe stato bello se Dani-Smile fosse stato a sua volta un contendente al titolo, così sarebbe stato presente anche lui e si sarebbe messo a sorridere così, a caso, senza un motivo ben preciso.
Dani-Smile, però, non c'era, e ci siamo dovuti sorbire una mezz'ora di domande talvolta imbarazzanti al punto tale che mi sono sorpresa che 1) il Gangster Rapper nel frattempo non si sia scattato foto a cui appioppare orecchie da coniglio, 2) Britney non abbia pregato di essere il Gangster Rapper in una vita futura, in modo da potersi scattare foto a cui appioppare orecchie da coniglio nei momenti di noia.
Il plot-twist è accaduto quando un giornalista che parlava in Cepu English, celebre per avere fatto due anni fa una domanda incredibilmente lunga a Vettel e per essersi sentito chiedere se poteva ripeterla, ha chiesto a Britney Bitch delucidazioni su uno scambio di meccanici passati da un pilota all'altro ad un certo punto della stagione, che non è stato meglio specificato. In quel momento, verosimilmente per come parlava il giornalista, ci sono state risate su risate. Poi Britney ha risposto alla domanda, ma quello che ha detto non era molto interessante. Alla fine il Gangster Rapper ha deciso di dire la sua, che suonava come: "Tra dieci anni scriverò un libro e vi spiegherò tutto quello che è successo". Pare che, a distanza, Toto Wolff abbia replicato, sostenendo che sarà lui stesso tra dieci anni a scrivere un libro in cui parlerà del Gangster Rapper. Penso comunque che al momento Toto Wolff abbia questioni più importanti di cui occuparsi, invece che di litigare a distanza con il Gangster Rapper, ma di questo parleremo più tardi.
Poi c’è stata una domanda vintage sulla loro infanzia. Il Gangster Rapper si è messo a parlare del fatto che lui e Britney Bitch da bambini avevano l’abitudine di cazzeggiare insieme, giocare alla Playstation insieme e mangiare pizza e cereali surgelati (spero ardentemente che non mettessero i cereali sulla pizza, perché la cosa mi preoccuperebbe profondamente) e ha concluso l’affermazione sostenendo che, mentre Britney ha smesso di cazzeggiare e giocare alla Playstation, lui lo fa ancora.
Il Gangster Rapper parlava parecchio, giovedì in conferenza stampa. Ha concluso tale conferenza stampa parlando del fatto che tra lui e Britney Bitch quest'anno non ci sono stati eccessivi problemi, diversamente dal 2014 in cui ci furono Monaco e Spa. Alla luce del fatto che quest'anno si sono verniciati le vetture a vicenda più di una volta, inizio a chiedermi che cosa sia accaduto nel 2014 dietro alle quinte, diversamente da quest'anno. *Cerca di cancellare dalla propria mente l'immagine dei Rosbilton che si lanciano i piatti.* Conclusione del discorso: tutto sommato le cose non vanno neanche tanto male, insomma, se non fossero stati amici d'infanzia nessuno starebbe a parlare della loro situazione, e il Gangster Rapper sperava di potere avere Britney come compagno di squadra ancora a lungo. *INSERIRE RISATE DI SOTTOFONDO, TRA UNA SETTIMANA SAPREMO PERCHÉ.*
Direi a questo punto di archiviare i fatti del giovedì e di procedere addentrandoci nel vero weekend del GP di Abu Dhabi, che è iniziato con le prove libere ed è proseguito con le qualifiche, al termine delle quali tutti erano molto sollevati.
Wolff: “OMG!!!111!!!1 Verstappino si è qualificato soltanto sesto!!!111!!!11!! Ciò significa che non romperà i maroni né a Hamilton né a Rosberg per tutto il resto del weekend. #EpicWin.”
Voce fuori campo: “No, no, no! Qui stiamo andando decisamente male. Dov’è la cronaca delle prove libere 1 e delle prove libere 2? Va beh, quella non conta tanto ha fatto il miglior tempo il Gangster Rapper, quello che conta sono le libere 3. Sebbiiii ha ottenuto il miglior tempo...”
Verstappino: “Davanti a me.”
Voce fuori campo: “Sì, ma tu non c’entri. Dicevamo, Sebbiiii ha ottenuto il miglior tempo e Iceman ha chiuso terzo, questo significa che, senza ombra di dubbio, la Ferrari ha il mondiale in tasca.”
Wolff: “Okay, ora possiamo continuare a parlare di Verstappino?”
Voce fuori campo: “No, c’è stata anche la Q1, dove le Sauber, le Toro Rosso, Kmag e l’Oki l’hanno preso in quel posto e ciò significa che...”
L’Autrice©: “WERLY! OH, WERLY!” *inchino*
Voce fuori campo: “Esatto, Werly è passato in Q2 e questo è un dettaglio che non merita di essere trascurato così come se niente fosse. Werly ha il suo perché.”
L’Autrice©: “In realtà l’Oki ce l’ha molto di più, ma per la Sacra Cenerentola sono disposta a soprassedere sull’identità di chi ottiene prestazioni di un certo livello. Confesso di essere comunque ancora molto amareggiata per il disastroso finale del precedente gran premio in cui sfortunatamente l’Oki si è visto sfumare la top-ten dopo averci trascorso qualcosa come tre quarti di gara.”
Voce fuori campo: “Ora, però, concentra la tua attenzione sulla Q2.”
L’Autrice©: “Mhm... sì, sono andati fuori Werly e Jolly Palmahhhh, le Haas e, messi meglio degli altri, Bo77as e Jensinho, con Jensinho che purtroppo non ha visto la luce della Q3 in occasione del suo ultimo gran premio.”
Voce fuori campo: “Scusa, Jensinho, non ti eri preso un anno sabbatico?”
Jensinho: “Sì, ma per colpa di Hakkinen nessuno crede a queste storie. Infatti il prossimo anno ho intenzione di andare al centro anziani insieme a Felipe a giocare a carte e a tombola e a ballare i valzer dell'orchestra Casadei.”
Feliiii: “YAAAAAAYYYYYYYYYYY!”
Jensinho: “Feliiii, ti senti bene?”
Feliiii: “Benissimo, non potrei stare meglio, dato che partirò di fianco al mio best friend forever, altresì noto per guidare una GP2 esattamente come te.”
Ferniiii: “GP2-GP2-GP2!!!!111!!11”
Unico dettaglio: Ferniiii si è piazzato davanti a Feliiii, mentre davanti a loro c’erano le Force India. Ancora più avanti c’erano gli altri piloti messi a caso... non troppo a caso, in realtà, perché le Mercedes avevano trovato comunque la via della prima fila.
Poi c’era Dani Smile.
Poi c’era Iceman, e questa era la prova che Sebbiiii è un bollito.
Poi c’era Sebbiiii, e questa era la prova che se Iceman è un bollito Sebbiiii è ancora più bollito, perché in Ferrari è tutta colpa dei piloti, la macchina è perfetta.
Poi c’era Verstappino e tutti erano molto sollevati nel saperlo lontano dalla vetta della classifica. Tutti sono stati ancora più sollevati nel vederlo andare in testacoda in partenza, il giorno dopo, e ritrovarsi ultimo dovendo azzardare una strategia diversa per recuperare.
È rimasto in pista per venti giri inoltrati, mentre gli altri si erano già fermati da un bel po’ per il primo pitstop. Insomma, in una situazione del genere era chiaro che qualcuno sarebbe uscito dai box nel momento propizio per doversi accodare a lui e gli avrebbe dovuto guardare il retrotreno per un po’. La situazione del genere è andata oltre all’immaginazione.
Verstappino: "Yaaaayyyyy, adesso mi giro indietro e faccio una pernacchia a questo sprovveduto!...
...
...
...
...oh, lo sprovveduto è Britney! Che sorpresa."
Britney: "F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK!"
Voce fuori campo: "Autrice, per caso hai scambiato Britney Bitch per Sebbi?"
Effettivamente sì, Britney Bitch non si è esibito in un coro di "f*ck", ma è esattamente quello che avrebbe fatto se in genere avesse l'abitudine di esprimersi con un linguaggio da scaricatore di porto in stile Sebbiiii. Britney, però, di solito mantiene l'autocontrollo di più di quanto non faccia Sebbiiii, almeno dal punto di vista delle esternazioni vocali, anche se ha sempre avuto la tendenza, quest'anno, a prenderlo in quel posto abbastanza spesso, quando c'era Verstappino nei paraggi.
Britney: "In pratica, detto come va detto, l'Autrice mi stava dando per spacciato."
L'Autrice(C): "Può darsi, ma tu non stai facendo niente per dimostrare di non esserlo."
Britney: "Wait and see."
L'Autrice(C): "C'è poco da vedere. Verstappino si fermerà una volta in meno e adesso sei terzo. Il tuo box ti ha detto che devi superarlo, ma tu non lo stai facendo, quindi...
...
...
...
...
...WHAT. THE. FUCK."
Britney Bitch ha fatto ciò a cui nessuno credeva più: dopo avere preso le misure a Verstappino per qualcosa come venti minuti, dopo essersi accodato a Verstappino talmente tanto a lungo da lasciare credere che non se ne sarebbe mai liberato, l'ha superato senza nessuna esitazione, come solo un wannabe world champion avrebbe potuto fare in quel momento. In quel momento ho capito tante cose, una delle quali era che, se Britney avesse visto il traguardo, difficilmente non avrebbe visto anche la vetta della classifica. Un incontro ravvicinato con Verstappino era la cosa peggiore che gli potesse capitare e che lo potesse allontanare dalla vittoria del campionato. In quel momento ne era uscito indenne e non riuscivo a vedere, in tutta sincerità, quali altri ostacoli potessero mettersi tra lui e il titolo.
Sebbiiii: "Nel frattempo io sto facendo il figo e nessuno si degna di citarmi."
Già, perché quando Verstappino è andato finalmente ai box, in Mercedes erano ormai pronti per la seconda sosta, così come Iceman, terzo in un primo momento, scivolato dietro a Dani Smile tra un pitstop e l'altro. Sebbiiii, invece, rimandava ed è rimasto in testa per qualche giro. Manteneva il passo, ma non poteva durare troppo a lungo. Quando è rientrato ai box il Gangster Rapper si è ripreso la prima posizione. Credevamo di avere visto tutto, ma non era così.
Un campionato scoppiettante non poteva che terminare in modo scoppiettante: il Gangster Rapper avrebbe potuto staccare tutti, ma non l'ha fatto. Ha rallentato, ricompattando le posizioni dietro di lui.
Seguiva Britney.
Seguivano le Redbull.
Seguivano le Ferrari.
Sebbiiii in quel momento era il pilota più veloce in pista e, quando Iceman gli ha spianato la strada, ha iniziato ad andare come un pazzo, andando a prendere Dani-Smile e lanciandosi all'inseguimento di Verstappino.
Mentre la gara volgeva sempre più verso il termine ha superato anche Verstappino.
Alla fine i primi tre, le Mercedes e Sebbiiii, erano racchiusi in meno di un secondo.
Al penultimo giro Sebbiiii ha tentato il sorpasso su Britney. Gli è andata male. Non ci ha riprovato perché, per sua ammissione, sarebbe stato difficile riuscire a infilarsi tra le due Mercedes così vicine senza speronarne almeno una delle due. Speronare una delle due Mercedes, in quel momento, sarebbe stata l'ultima cosa da fare.
Il Gangster Rapper, dopo una serie di polemiche via radio, ha tagliato il traguardo in prima posizione; troppo poco per vincere il titolo, dato che Britney era secondo. Qualcuno, nel frattempo, provava a parlare della Ferrari che aveva conquistato il podio e qualcuno si dispiaceva perché era stato solo un podio e non una vittoria.
Il risultato è stato il seguente:
1. Lewis Hamilton - Mercedes 1:38:04.013
Sembrava abbastanza contrariato, via radio, dopo la fine della gara e nelle interviste post gara. Il peggio, però, doveva ancora arrivare, ed è arrivato quando il Mascellone scozzese, presente sul podio per le interviste post gara, l’ha costretto ad abbracciare Britney.
2. Nico Rosberg - Mercedes +0.439
Penso che per lui la cosa sia stata abbastanza indifferente, dato che abbracciare il Gangster Rapper era sicuramente meglio che prendere in braccio Bernie Ecclestone, cosa che Britney aveva già fatto sul retro del podio.
3. Sebastian Vettel - Ferrari +0.843
È arrivato terzo. Purtroppo per lui è arrivato terzo proprio in una delle poche occasioni in cui nessuno se lo filava.
4. Max Verstappen - Redbull +1.685
La cosa che trovo più curiosa è che ciò che molti temevano per un attimo sembrava davvero sul punto di trasformarsi in realtà. Tra parentesi, se Britney non l’avesse superato a quel punto della gara in cui l’ha fatto, probabilmente sarebbe arrivato al traguardo al terzo posto con tanto di titolo al Gangster Rapper.
5. Daniel Ricciardo - Redbull +5.315
Oh my Dani Smile. Di lui ne parleremo di nuovo tra un po’.
6. Kimi Raikkonen - Ferrari +18.816
Di lui invece non ne parleremo affatto, perché tutto ciò che c’è da dire posso dirlo ora. Intervistato prima della gara pare gli sia stato chiesto chi avrebbe vinto il mondiale. Lui ha risposto che non gliene fregava niente. Spero ardentemente che abbia introdotto la risposta con un “bwoah”.
7. Nico Hulkenberg - Force India +50.114
Questa è stata la sua ultima gara in Force India. In assenza di altri volanti per lui si è affrettato a mettere il fondoschiena su una Renault.
8. Sergio Perez - Force India +58.776
Lui invece resterà in Force India.
9. Felipe Massa - Williams +59.436
Le ultime cose che ha fatto Feliiii durante la sua carriera in Formula 1 sono state, rispettivamente: 1) arrivare al traguardo davanti a Ferniiii, 2) vedere il Gangster Rapper perdere un titolo all’ultima gara a causa di un motore rotto in precedenza mentre era in testa a un gran premio. Insomma, la Formula 1 ha dato il suo addio a Feliiii nel più pittoresco dei modi... oppure è il karma.
10. Fernando Alonso - McLaren +59.896
Al traguardo è arrivato dietro a Feliiii, ma in classifica gli è arrivato davanti e si è conquistato la decima piazza.
11. Romain Grosjean - Haas +1:16.777
Niente punti per la Haas.
12. Esteban Gutiérrez - Haas +1:35.113
Niente punti neanche per l’altra Haas e niente punti neanche per lo Scoiattolo... ma non solo stavolta, proprio in tutta la stagione.
13. Esteban Ocon - Manor +1 Lap
Oki > Werly! <3 E con classe, peraltro...
14. Pascal Wehrlein - Manor +1 Lap
Parliamo di Oki e Werly: li abbiamo visti verso la fine del gran premio, impegnati a dimostrare che, se per caso si fosse liberato un posto in Mercedes, entrambi avevano la classe giusta che serviva per occupare quel posto. Mentre stavano battagliando come un Pic e un Glock qualsiasi, si sono rifilati un’amorevole sportellata in stile Rosbilton. Werly ha fatto la parte del Rosby di turno e l’ha preso in quel posto.
15. Marcus Ericsson - Sauber +1 Lap
Ericsson > Luigi Filippo.
16. Felipe Nasr - Sauber +1 Lap
Come sopra.
17. Jolyon Palmer - Renault +1 Lap
Jolly Palmahhhh l’abbiamo visto mentre mandava Carletto Fanboyzzzz per prati.
DNF. Carlos Sainz - Toro Rosso +14 Laps
Purtroppo la sua gara è finita da qualche parte nei prati.
DNF. Daniil Kvyat - Toro Rosso +41 Laps
Non mi è chiaro con esattezza che cosa gli sia accaduto. Tutto ciò che conta è che lo si è visto ritornare ai box in sella a una bicicletta prestata dai commissari.
DNF. Jenson Button - McLaren +43 Laps
Mentre la Formula 1 lo salutava in grande stile con Britney che vinceva il mondiale accodandosi agli altri, la sua vettura lo salutava anzitempo dopo che una sospensione era saltata. Voci di corridoio narrano che, in ogni caso, un po’ prima che la sospensione saltasse, Jensinho si fosse immedesimato in Montoya andando a verniciare un paletto.
DNF. Valtteri Bottas - Williams +49 Laps
Non è chiaro che cosa gli sia accaduto, il che tristemente significa che a nessuno importava un tubo di quello che gli era accaduto.
DNF. Kevin Magnussen - Renault +50 Laps
Al via deve avere verniciato qualcuno o qualcosa, ma nessuno se l’è filato granché, anche perché in quei frangenti Verstappino finiva in testacoda.
Abbiamo finito di parlare del gran premio, ora non ci resta che parlare di tre argomenti alquanto importanti:
> l’alcool;
> le polemiche;
> l’altra faccenda, che non nomino esplicitamente perché significherebbe spoilerare e nessuno di voi naturalmente ne sa ancora niente.
ALCOOL: negli Emirati Arabi Uniti è vietato bere alcool, anche se tuttavia ciascun emirato prevede delle eccezioni. Ad Abu Dhabi è consentito bere alcool all’interno di locali chiusi come ristoranti o alberghi richiedendo una licenza. Requisiti fondamentali per il rilascio della licenza sono: 1) non essere islamici (quindi Haryanto sarebbe stato destinato a rimanere a secco in ogni caso), 2) avere compiuto 21 anni (anche Verstappino a secco!!!11!!!111!!!!1!!); rimane comunque tassativamente vietato bere in pubblico o essere ubriachi in pubblico. Evidentemente laddove c’è Ecclestone le regole cambiano, dato che per prima cosa si è vista la madre di Rosberg ai microfoni di Martin Brundle con in mano un bicchiere che difficilmente conteneva sostanze analcoliche. Ad ogni modo nessuno di coloro che ha circondato Rosberg nel resto del weekend sembrava particolarmente sobrio, forse la moglie un po’ di più, ma siccome esistono foto in cui Vivian se ne andava in giro per il paddock indossando una tuta da pilota abbinata a un paio di sandali infradito non ne sarei così sicura. Il top dei top, comunque, è arrivato qualche giorno dopo (a seguito dell’altra faccenda), quando sul profilo di Dani Smile è apparsa una foto di Rosberg, che, indossando un cappello girato al contrario e una camicia sbottonata completamente fradicia (probabilmente di qualche bevanda alcolica) beve da una scarpa di probabile proprietà di Dani Smile. Il suo commento è stato “Fake, Photoshop” con una lunga serie di punti esclamativi.
POLEMICHE: mentre in Italia il mondo si divideva tra Stella Bruno che si complimentava con Rosberg per il titolo in un servizio al TG e tutto il resto a cui non importava un emerito cavolo di chi avesse vinto il titolo dato che ciò non aggiungeva né toglieva nulla alla Ferrari, Sky UK e affiliati vari si sono scatenati. Sembra che abbiano reagito alla vittoria di Rosberg allo stesso modo in cui io, a undici anni, reagii al campionato vinto da Hakkinen, mentre la Ferrari perdeva per la terza stagione dietro fila all’ultima gara. L’unica differenza è che ad un certo punto io mi sono messa a pensare anche ad altro.
ALTRA FACCENDA: venerdì 2 dicembre, esattamente cinque giorni dopo avere vinto il titolo, Rosberg ha annunciato il proprio ritiro dalle competizioni per rimanere a casa con la moglie e la figlia. L’ho già detto, ma tanto vale ripetersi: quando ho sentito la notizia alla radio, la prima cosa che ho fatto è stata controllare sul calendario che non fosse il primo aprile... ma dico sul serio, non sto scherzando. Pare che abbia dichiarato che, dopo il GP del Giappone, avrebbe deciso di ritirarsi qualora fosse riuscito a vincere il titolo. Ciò significa, essenzialmente, che l’ha deciso prima di mettersi a fare il minimo sindacale per ottenere tale titolo. Ciò significa anche che, dietro la sua natura di trollone che gioca a carte con la Stellina, si nasconde un potenziale genio del male! Nel frattempo, da una settimana, se ne va in giro armato di trofeo, come Hulkenberg dopo la vittoria a Le Mans.
...
...
...
...Qualunque pilota, in quel momento: “Wtf?! Ho venduto l’anima alla [inserire team random qui] per avere un volante e adesso c’è un posto libero in Mercedes?!?!?!?!?!”
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domenica 27 novembre 2016
Gran Premio di Abu Dhabi: QUALIFICHE + GARA
Il Gran Premio di Abu Dhabi si svolge nel weekend del 27 Novembre ed è l'ultimo appuntamento del campionato 2016, il ventunesimo gran premio stagionale. Qualifiche e gara partiranno alle ore 17.00 locali sul circuito di Yas Marina, dove la gara viene disputata al crepuscolo.
Prima del gran premio Rosberg è leader del campionato con 12 punti di vantaggio su Hamilton e, in caso di vittoria di Hamilton, gli basta arrivare sul podio per divenire campione del mondo. Qualora Hamilton non vinca la gara, ma arrivi sul podio, Rosberg deve arrivare sesto per vincere il titolo il caso di secondo posto di Hamilton e ottavo qualora Hamilton giunga terzo al traguardo. Se Hamilton arriva giù dal podio, non ha nessuna speranza di vincere il titolo qualunque sia il risultato di Rosberg.
QUALIFICHE - Al sabato non si vedono risultati particolarmente fuori dagli schemi, l'unica cosa che fa un po' storcere il naso sono le Toro Rosso in grandissima difficoltà, entrambe fuori in una Q1 in cui l'evento più memorabile è l'ennesimo passaggio di Wehrlein in Q2. Anche in Q2 non capitano grossi stravolgimenti, con un risultato abbastanza prevedibile, e passano in Q3 le Mercedes, le Redbull, le Ferrari, le Force India, una McLaren e una Williams, con Massa giunto in Q3 nel suo ultimo gran premio, mentre purtroppo Button non ha oltrepassato la Q2.
A conquistare la pole position è Hamilton, davanti a Rosberg e a Redbull e Ferrari in ordine sparso, con Verstappen come peggio qualificato tra di loro, a interrompere almeno momentaneamente le polemiche di chi già da tempo affermava che sarebbe stato una scheggia impazzita che avrebbe disturbato la gara delle Mercedes.
GRIGLIA DI PARTENZA
1^ fila: 1. Hamilton Mercedes, 2. Rosberg Mercedes
2^ fila: 3. Ricciardo Redbull, 4. Raikkonen Ferrari
3^ fila: 5. Vettel Ferrari, 6. Verstappen Redbull
4^ fila: 7. Hulkenberg Force India, 8. Perez Force India
5^ fila: 9. Alonso McLaren, 10. Massa Williams
6^ fila: 11. Bottas Williams, 12. Button McLaren
7^ fila: 13. Gutierrez Haas, 14. Grosjean Haas
8^ fila: 15. Palmer Renault, 16. Wehrlein Manor
9^ fila: 17. Kvyat Toro Rosso, 18. Magnussen Renault
10^ fila: 19. Nasr Sauber, 20. Ocon Manor
11^ fila: 21. Sainz Toro Rosso, 22. Ericsson Sauber
GARA (55 giri) - La partenza è regolare davanti, con le posizioni delle Mercedes che rimangono invariate, Raikkonen che risale in terza posizione e dietro a seguire Ricciardo e Vettel. Verstappen finisce in testacoda (probabile contatto con la Force India di Hulkenberg) e precipita in ultima posizione. Magnussen rientra ai box per sostituire l'ala anteriore. La sua gara comunque non durerà a lungo e, nelle fasi iniziali, si ritireranno anche Bottas e Button per problemi tecnici.
Generalmente tutti i piloti sono su una strategia di due pitstop e davanti sono partiti tutti sulle ultrasoft con eccezione delle Redbull partite sulle supersoft sulle quali hanno disputato la Q2. Ricciardo rientra comunque al 10° giro, due giri più tardi rispetto a Hamilton e Raikkonen e un giro più tardi rispetto a Rosberg e Vettel. Non sono avvenute inversioni di posizioni tra questi piloti, ma Hamilton è l'unico ad essere tornato in pista davanti a Verstappen che, visto l'errore al via, ha optato per una strategia diversa nel tentativo di guadagnare posizioni e farà una sosta soltanto.
Rosberg non prende rischi con Verstappen e gli rimane dietro, senza essere messo sotto pressione da Raikkonen e Ricciardo impegnati a lottare tra loro, almeno fino al 20° giro quando riesce a superarlo e inizia ad avvicinarsi anche a Hamilton che prima aveva un vantaggio di circa cinque secondi. Verstappen rientra ai box per l'unica sosta due giri più tardi per montare gomme soft, stessa mescola che in quel momento stanno usando anche le Mercedes, le Ferrari e Ricciardo. Quest'ultimo rientra al 25° e un giro più tardi è la volta di Raikkonen che perde la posizione nei suoi confronti; ancora gomme soft per entrambi, così come per le Mercedes (Hamilton 29° giro, Rosberg 30° giro). Vettel rimane in pista fino al 38° giro trascorrendo un tratto di gara in prima posizione, poi rientra e monta gomme supersoft. Torna in pista in sesta posizione, ma è il più veloce in pista e, dato il gap non abissale tra i piloti di testa, ci sono elevate probabilità di rimonta.
Hamilton che sta cercando di rallentare tutti nella speranza che qualcuno riesca a inserirsi tra lui e Rosberg, dato che le Redbull sono piuttosto vicine. Il tentativo di Hamilton è destinato a fallire, mentre fermarsi dopo tutti gli altri per montare le supersoft si sta dimostrando per Vettel la strategia ottimale (diciamolo, per una volta, dato che in caso di fallimento puntiamo sempre il dito contro gli strateghi della Ferrari): dopo essere stato lasciato passare da Raikkonen al 41° giro, non si scompone quando un giro più tardi davanti a lui i doppiati Palmer e Sainz vengono a contatto (Sainz si ritirerà di lì a poco, mentre Kvyat si era già ritirato nella prima parte di gara) e va ad avvicinarsi alle Redbull. Supera Ricciardo (46°) e Verstappen (51°) e si porta negli scarichi di Rosberg. Tenta un attacco al penultimo giro che si conclude con un nulla di fatto e deve accontentarsi della terza posizione, a meno di un secondo di distacco da Hamilton, che nonostante la vittoria deve accontentarsi del secondo posto in campionato: 380 il suo punteggio contro i 385 punti di Rosberg.
Evento pittoresco del giorno: un contatto tra le Manor verso la fine della gara durante un duello dal quale Ocon pare essere uscito vincente.
RISULTATO
1. Lewis Hamilton Mercedes 1:38:04.013
2. Nico Rosberg Mercedes +0.439
3. Sebastian Vettel Ferrari +0.843
4. Max Verstappen Red Bull +1.685
5. Daniel Ricciardo Red Bull +5.315
6. Kimi Raikkonen Ferrari +18.816
7. Nico Hulkenberg Force India +50.114
8. Sergio Perez Force India +58.776
9. Felipe Massa Williams +59.436
10. Fernando Alonso McLaren +59.896
11. Romain Grosjean Haas +1:16.777
12. Esteban Gutiérrez Haas +1:35.113
13. Esteban Ocon Manor +1 Lap
14. Pascal Wehrlein Manor +1 Lap
15. Marcus Ericsson Sauber +1 Lap
16. Felipe Nasr Sauber +1 Lap
17. Jolyon Palmer Renault +1 Lap
DNF. Carlos Sainz Jr. Toro Rosso +14 Laps
DNF. Daniil Kvyat Toro Rosso +41 Laps
DNF. Jenson Button McLaren +43 Laps
DNF. Valtteri Bottas Williams +49 Laps
DNF. Kevin Magnussen Renault +50 Laps
TOP: Button & Massa, premio alla carriera. Button si è trovato per un anno nel posto giusto al momento giusto e ha raccolto ciò che non ha mai potuto raccogliere nel resto della sua carriera, in cui si è trovato spesso e volentieri al posto sbagliato nel momento sbagliato: un titolo, generalmente, non lo si vince solo grazie al caso. Massa non ha mai vinto titoli, ma nel corso degli anni ha ottenuto risultati che hanno dimostrato che era degno di un volante almeno in un team di seconda fascia. Diciassette stagioni in Formula 1 per Button, quattordici per Massa considerando solo quelle come titolare; entrambi hanno, a modo loro, scritto almeno qualche capitolo della storia della Formula 1 e, nel bene e nel male, rimarranno nel cuore degli appassionati di Formula 1 molto a lungo. Speriamo di vederli a condurre interviste sul podio (e a bere dalla scarpa di Ricciardo) nel 2017! Nel caso di Massa, inoltre, speriamo di vedere un giorno in Formula 1 il suo erede!
FLOP: Gutierrez, premio alla carriera, dato che le probabilità di trovare un volante per il 2017 sembrano ridotte al lumicino e, qualora non fosse presente nel 2017, un suo rientro in Formula 1 in seguito sarebbe di difficile realizzazione. Nonostante il suo curriculum pre-F1 fosse di livello più basso rispetto a gran parte degli altri piloti di F1, non si è mai mostrato un incompetente. Però, al di là di dimostrare di essere in grado di tenere una vettura in pista, non è che si sia mai messo in mostra o che abbia fatto nulla per meritarsi di stare in Formula 1 più di altri e in carriera ha collezionato un solo arrivo in zona punti. In questa stagione nella maggior parte dei casi è stato condizionato dalle performance non troppo elevate della Haas e non ha sfigurato così tanto nel confronto con Grosjean, pilota di maggiore spessore rispetto a lui, ma se a parlare sono le classifiche, le classifiche dicono che ogni volta in cui era possibile cogliere qualcosa, quel qualcosa è stato colto da Grosjean. Il suo futuro sembra essere quello di cadere nel dimenticatoio.
Milly Sunshine(C) per F1GC.
Prima del gran premio Rosberg è leader del campionato con 12 punti di vantaggio su Hamilton e, in caso di vittoria di Hamilton, gli basta arrivare sul podio per divenire campione del mondo. Qualora Hamilton non vinca la gara, ma arrivi sul podio, Rosberg deve arrivare sesto per vincere il titolo il caso di secondo posto di Hamilton e ottavo qualora Hamilton giunga terzo al traguardo. Se Hamilton arriva giù dal podio, non ha nessuna speranza di vincere il titolo qualunque sia il risultato di Rosberg.
QUALIFICHE - Al sabato non si vedono risultati particolarmente fuori dagli schemi, l'unica cosa che fa un po' storcere il naso sono le Toro Rosso in grandissima difficoltà, entrambe fuori in una Q1 in cui l'evento più memorabile è l'ennesimo passaggio di Wehrlein in Q2. Anche in Q2 non capitano grossi stravolgimenti, con un risultato abbastanza prevedibile, e passano in Q3 le Mercedes, le Redbull, le Ferrari, le Force India, una McLaren e una Williams, con Massa giunto in Q3 nel suo ultimo gran premio, mentre purtroppo Button non ha oltrepassato la Q2.
A conquistare la pole position è Hamilton, davanti a Rosberg e a Redbull e Ferrari in ordine sparso, con Verstappen come peggio qualificato tra di loro, a interrompere almeno momentaneamente le polemiche di chi già da tempo affermava che sarebbe stato una scheggia impazzita che avrebbe disturbato la gara delle Mercedes.
GRIGLIA DI PARTENZA
1^ fila: 1. Hamilton Mercedes, 2. Rosberg Mercedes
2^ fila: 3. Ricciardo Redbull, 4. Raikkonen Ferrari
3^ fila: 5. Vettel Ferrari, 6. Verstappen Redbull
4^ fila: 7. Hulkenberg Force India, 8. Perez Force India
5^ fila: 9. Alonso McLaren, 10. Massa Williams
6^ fila: 11. Bottas Williams, 12. Button McLaren
7^ fila: 13. Gutierrez Haas, 14. Grosjean Haas
8^ fila: 15. Palmer Renault, 16. Wehrlein Manor
9^ fila: 17. Kvyat Toro Rosso, 18. Magnussen Renault
10^ fila: 19. Nasr Sauber, 20. Ocon Manor
11^ fila: 21. Sainz Toro Rosso, 22. Ericsson Sauber
GARA (55 giri) - La partenza è regolare davanti, con le posizioni delle Mercedes che rimangono invariate, Raikkonen che risale in terza posizione e dietro a seguire Ricciardo e Vettel. Verstappen finisce in testacoda (probabile contatto con la Force India di Hulkenberg) e precipita in ultima posizione. Magnussen rientra ai box per sostituire l'ala anteriore. La sua gara comunque non durerà a lungo e, nelle fasi iniziali, si ritireranno anche Bottas e Button per problemi tecnici.
Generalmente tutti i piloti sono su una strategia di due pitstop e davanti sono partiti tutti sulle ultrasoft con eccezione delle Redbull partite sulle supersoft sulle quali hanno disputato la Q2. Ricciardo rientra comunque al 10° giro, due giri più tardi rispetto a Hamilton e Raikkonen e un giro più tardi rispetto a Rosberg e Vettel. Non sono avvenute inversioni di posizioni tra questi piloti, ma Hamilton è l'unico ad essere tornato in pista davanti a Verstappen che, visto l'errore al via, ha optato per una strategia diversa nel tentativo di guadagnare posizioni e farà una sosta soltanto.
Rosberg non prende rischi con Verstappen e gli rimane dietro, senza essere messo sotto pressione da Raikkonen e Ricciardo impegnati a lottare tra loro, almeno fino al 20° giro quando riesce a superarlo e inizia ad avvicinarsi anche a Hamilton che prima aveva un vantaggio di circa cinque secondi. Verstappen rientra ai box per l'unica sosta due giri più tardi per montare gomme soft, stessa mescola che in quel momento stanno usando anche le Mercedes, le Ferrari e Ricciardo. Quest'ultimo rientra al 25° e un giro più tardi è la volta di Raikkonen che perde la posizione nei suoi confronti; ancora gomme soft per entrambi, così come per le Mercedes (Hamilton 29° giro, Rosberg 30° giro). Vettel rimane in pista fino al 38° giro trascorrendo un tratto di gara in prima posizione, poi rientra e monta gomme supersoft. Torna in pista in sesta posizione, ma è il più veloce in pista e, dato il gap non abissale tra i piloti di testa, ci sono elevate probabilità di rimonta.
Hamilton che sta cercando di rallentare tutti nella speranza che qualcuno riesca a inserirsi tra lui e Rosberg, dato che le Redbull sono piuttosto vicine. Il tentativo di Hamilton è destinato a fallire, mentre fermarsi dopo tutti gli altri per montare le supersoft si sta dimostrando per Vettel la strategia ottimale (diciamolo, per una volta, dato che in caso di fallimento puntiamo sempre il dito contro gli strateghi della Ferrari): dopo essere stato lasciato passare da Raikkonen al 41° giro, non si scompone quando un giro più tardi davanti a lui i doppiati Palmer e Sainz vengono a contatto (Sainz si ritirerà di lì a poco, mentre Kvyat si era già ritirato nella prima parte di gara) e va ad avvicinarsi alle Redbull. Supera Ricciardo (46°) e Verstappen (51°) e si porta negli scarichi di Rosberg. Tenta un attacco al penultimo giro che si conclude con un nulla di fatto e deve accontentarsi della terza posizione, a meno di un secondo di distacco da Hamilton, che nonostante la vittoria deve accontentarsi del secondo posto in campionato: 380 il suo punteggio contro i 385 punti di Rosberg.
Evento pittoresco del giorno: un contatto tra le Manor verso la fine della gara durante un duello dal quale Ocon pare essere uscito vincente.
RISULTATO
1. Lewis Hamilton Mercedes 1:38:04.013
2. Nico Rosberg Mercedes +0.439
3. Sebastian Vettel Ferrari +0.843
4. Max Verstappen Red Bull +1.685
5. Daniel Ricciardo Red Bull +5.315
6. Kimi Raikkonen Ferrari +18.816
7. Nico Hulkenberg Force India +50.114
8. Sergio Perez Force India +58.776
9. Felipe Massa Williams +59.436
10. Fernando Alonso McLaren +59.896
11. Romain Grosjean Haas +1:16.777
12. Esteban Gutiérrez Haas +1:35.113
13. Esteban Ocon Manor +1 Lap
14. Pascal Wehrlein Manor +1 Lap
15. Marcus Ericsson Sauber +1 Lap
16. Felipe Nasr Sauber +1 Lap
17. Jolyon Palmer Renault +1 Lap
DNF. Carlos Sainz Jr. Toro Rosso +14 Laps
DNF. Daniil Kvyat Toro Rosso +41 Laps
DNF. Jenson Button McLaren +43 Laps
DNF. Valtteri Bottas Williams +49 Laps
DNF. Kevin Magnussen Renault +50 Laps
TOP: Button & Massa, premio alla carriera. Button si è trovato per un anno nel posto giusto al momento giusto e ha raccolto ciò che non ha mai potuto raccogliere nel resto della sua carriera, in cui si è trovato spesso e volentieri al posto sbagliato nel momento sbagliato: un titolo, generalmente, non lo si vince solo grazie al caso. Massa non ha mai vinto titoli, ma nel corso degli anni ha ottenuto risultati che hanno dimostrato che era degno di un volante almeno in un team di seconda fascia. Diciassette stagioni in Formula 1 per Button, quattordici per Massa considerando solo quelle come titolare; entrambi hanno, a modo loro, scritto almeno qualche capitolo della storia della Formula 1 e, nel bene e nel male, rimarranno nel cuore degli appassionati di Formula 1 molto a lungo. Speriamo di vederli a condurre interviste sul podio (e a bere dalla scarpa di Ricciardo) nel 2017! Nel caso di Massa, inoltre, speriamo di vedere un giorno in Formula 1 il suo erede!
FLOP: Gutierrez, premio alla carriera, dato che le probabilità di trovare un volante per il 2017 sembrano ridotte al lumicino e, qualora non fosse presente nel 2017, un suo rientro in Formula 1 in seguito sarebbe di difficile realizzazione. Nonostante il suo curriculum pre-F1 fosse di livello più basso rispetto a gran parte degli altri piloti di F1, non si è mai mostrato un incompetente. Però, al di là di dimostrare di essere in grado di tenere una vettura in pista, non è che si sia mai messo in mostra o che abbia fatto nulla per meritarsi di stare in Formula 1 più di altri e in carriera ha collezionato un solo arrivo in zona punti. In questa stagione nella maggior parte dei casi è stato condizionato dalle performance non troppo elevate della Haas e non ha sfigurato così tanto nel confronto con Grosjean, pilota di maggiore spessore rispetto a lui, ma se a parlare sono le classifiche, le classifiche dicono che ogni volta in cui era possibile cogliere qualcosa, quel qualcosa è stato colto da Grosjean. Il suo futuro sembra essere quello di cadere nel dimenticatoio.
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F1 stagione 2016,
GP Abu Dhabi
sabato 19 novembre 2016
Commento al Gran Premio del Brasile: Interlagos, 11-13 Novembre 2016
QUALIFICHE + GARA
Quando il mondiale si avvicina alla fine è dovere di ogni Autrice(C) che si rispetti quello di salvare tanti lettori di Commenti Ironici da lunghe notti insonni, magari raccontando di lunghi gran premi che durano tre ore e che ogni tanto sono caratterizzati dall'esposizione di una bandiera rossa. I gran premi che durano tre ore e che contano più di una bandiera rossa possono riservare colpi di scena inaspettati che stravolgono completamente la storia del campionato. Possono fare risalire qualcuno e fare sprofondare qualcun altro, ma di questo ne parleremo più tardi, quando sarà il momento giusto per approfondire la questione, per inchinarsi di fronte all'immensità di Nasr e per andare in un angolo a lamentarsi del destino crudele che ha negato alla Manor la gioia di vedere almeno un misero punto dopo che Ocon aveva percorso più giri in top-ten dei giri in top-ten totali percorsi da piloti della Sacra Cenerentola dal 2010 a oggi. Purtroppo certe soddisfazioni non sono destinate a concretizzarsi, e devo ammettere che, anche se Ocon fosse arrivato decimo e la Sacra Cenerentola fosse comunque sprofondata in classifica dietro alla Sauber, il mio lato di Marussia-fan ne sarebbe stato ugualmente soddisfatto, perché i punti della Sacra Cenerentola sono qualcosa di destinato a entrare negli annali della storia della Formula 1.
...
...
...Va bene, va bene, procediamo, invece di continuare a vaneggiare a proposito del punto sfortunatamente non conquistato da Ocon (blame on you, Alonso! blame on you too, Bottas). Prima di entrare a pieno nell'atmosfera del "grandi premiu du Brasiu" è doveroso concentrarci sui gossip di mercato che hanno caratterizzato gli ultimi tempi.
Ero rimasta a Hulkenberg pronto a passare in Renault per andare a fare coppia non si sa bene con chi. Pare che finalmente sia giunto un responso ufficiale: farà coppia con Jolly Palmahhhhh, mentre Kmag sarà costretto ad emigrare negli States. Alla Haas farà coppia con Grosjean. Manca qualcuno? Ah, già, il sostituto di Hulkenberg alla Force India. Avevo sperato in qualche plot twist di un certo livello e magari in un comeback di un certo pilota venezuelano che avrei visto benissimo a fare coppia con Checo, ma chiaramente stiamo parlando di uno scenario che esisteva soltanto nella mia mente e che nella mia mente è rimasto. Però c'è comunque una news di un certo livello: a occupare quel sedile vacante sarà Ocon.
Ho intravisto sui social media una diatriba a proposito del fatto che Ocon meritasse o non meritasse quel volante e a proposito del fatto che sia un pilota pagante e quindi il Malehhhh Assolutohhhh, perché è troppo giovane quindi è come Verstappen e soprattutto perché non ha mai fatto punti, il che è una cosa gravissima. E' bello ed emozionante sapere che c'è gente che pensa che fare punti al volante della Marussia sia una cosa che capita tutti i giorni. E' davvero molto emozionante, peccato che nella realtà dei fatti i punti della Marussia si contino sulle dita della mano di un mutilato quando siamo quasi al termine della sua settima stagione in Formula 1 e che purtroppo, nonostante il weekend che abbiamo visto, non siano incrementati proprio grazie a Ocon.
In tutta questa trafila non si sa ancora 1) se Wehrlein resterà alla Marussia, ma pare verosimile, 2) chi sarà il suo nuovo compagno di squadra. Quello che appare chiaro è che la matematica non è un'opinione.
Renault: Hulkenberg + Palmer.
Force India: Perez + Ocon.
Haas: Grosjean + Magnussen.
La matematica, che continua a non essere un'opinione, ci dice che a rimanere senza volante sarà lo scoiattolo nerd che tra parentesi è fresco di matrimonio (in Rai lo sanno? e soprattutto in Rai sanno che la Minttu ha annunciato su Instagram l'arrivo di un altro piccolo Iceman?). Avevamo dei dubbi? Qualora così dovesse essere, troverebbe conferma una mia vecchia "profezia": ricordo di avere scritto, in un commento a un gran premio delle passate stagioni, che Gutierrez sarebbe diventato il Massa dei poveri una volta che Massa si fosse ritirato dalla Formula 1, sempre ammesso che al momento del ritiro di Massa avesse avuto ancora un volante. Tutto lascia pensare che Gutierrez non avrà un volante... anche se c'è ancora la Marussia, in realtà. Il volante di Massa, qualora facciate parte di quella ristretta minoranza di persone che non è al corrente di questa informazione, passerà invece a Lance (S)Troll, di cui conto sulla speranza che sia un trollone in modo da mantenere fede al proprio cognome.
Dopo il gossip di mercato è arrivato il momento di concentrarci sul giovedì, giorno della conferenza stampa. Era doveroso convocare Massa e piazzarlo al centro della scena, attorniato dai due piloti Mercedes, la cui presenza era ugualmente doverosa, se ci si vuole ricordare ogni tanto che c'è anche un titolo ancora da assegnare, tra le tante cose. Questa era la fila davanti, in cui Massa sorrideva con aria da grillo parlante, Hamilton smanettava con il cellulare e Rosberg guardava la telecamera che lo stava riprendendo con l'aria da intellettuale. Nella fila dietro c'erano nientemeno che Ricciardo, Vettel e Verstappen, ovvero per intenderci i grandi protagonisti dell'ultimo giro del gran premio del Messico. Poi è arrivato anche Charlie Whiting, presente per spiegare alla stampa i criteri sui quali erano state assegnate le penalità nell'occasione precedente. Si è piazzato di fianco a Hamilton, il che ha fatto sì che i piloti in prima fila finissero tutti vicini l'uno all'altro, il che ha permesso sia a Hamilton sia a Rosberg di passare il resto della conferenza stampa con un gomito appoggiato sulla sedia di Massa. Alla fine il bilancio della conferenza stampa è stato positivo, in seconda fila sono stati tutti tranquilli e politically correct, mentre in prima fila Hamilton si girava sistematicamente indietro per passare lo smartphone a Ricciardo e Vettel, visibilmente più interessati allo smartphone di Hamilton che a litigare tra di loro o con Verstappen. Il momento più culturalmente elevato lo si è avuto quando Hamilton ha pubblicato su Instagram il selfie insieme a Massa senza aggiungerci particolari imbarazzanti tipo a orecchie da coniglio.
No, scherzo, il momento più acculturato della conferenza stampa è stato quando è qualcosa di questo genere:
Domanda: "Mercedes Boys, avete paura che Verstappino vi rompa le scatole durante il weekend ostacolando le vostre speranze di vittoria?"
Britney: "No." *Si gratta le parti intime con la forza del pensiero.*
Gangster Rapper: "Qual è la domanda?" *Si guarda intorno nella speranza che qualcuno gliela ripeta e, quando non succede, risponde a caso.* "Comunque no." *Si gratta anche lui le parti intime con la forza del pensiero.*
Domanda: "E tu Verstappino? Cosa pensi che farai?"
Verstappino: "Aspetto di vedere chi mi paga di più."
Domanda: "E voi altri, cosa fareste se vi trovaste a lottare per la vittoria con i piloti della Mercedes? Li lascereste andare in nome della lotta per il titolo?"
Dani-Smile: "Non ci penso nemmeno."
Sebbiiii: "Nemmeno io."
Feliiii: "Lottare per la vittoria con i piloti della Mercedes? Cos'è, fantascienza?"
La notizia più intrigante della giornata è stata comunque la telefonata di Toto Wolff a Jos Verstappen, che non è stata gradita dalla Redbull. Insomma, qualcosa che potrebbe essere andato così:
Wolff: "Ehi Big Ves!"
Big Ves: "Ciao Lupo. Mi hai chiamato per chiedermi di fare da padrino al battesimo del tuo futuro figlio?"
Wolff: "Non ci penso nemmeno. Ti ho chiamato per chiederti di tenere al guinzaglio tuo figlio, di fargli la predica e magari di tirargli un paio di sberle."
Big Ves: "Per quale motivo?"
Wolff: "Perché se dovesse mettersi sulla strada dei miei preziosihhhhh pilotihhhhh sarei io a tirargli un paio di sberle. Anzi, dato che lui è un poppante, dovrei tirarle a te."
Big Ves: "Mi stai sfidando, Lupo? Non aspetto altro!!111!!!111!!"
Wolff: "Okay, lo prendo come un no. Pazienza, mi dimenticherò del fatto che tuo figlio è un bambino innocente. Se dovesse anche solo avvicinarsi ai miei preziosihhhh pilotihhhh invece di continuare a litigare con Sebbiiii, gli farò una macumba."
Big Ves: "Non credo nelle macumbe."
Wolff: "Fai male. Ora ti saluto. Che Stefiiii possa vegliare sugli strateghi della Redbull."
Dopo le rituali polemiche su Verstappen è finalmente iniziato il weekend. E' iniziato con le Mercedes che ottenevano i migliori tempi nelle prove libere e la vaga sensazione che non si potesse nemmeno affermare che la Ferrari aveva il mondiale in tasca. Ciò ha portato una vampata di serietà, ma anche una vampata di delusione, perché OMG, siamo dietro alle Redbull!!!!!11!!!! ma ci siamo sempre, quindi preoccupiamoci del fatto che siamo anche dietro alle Williams!!111!!11!!!!1!! ...ed effettivamente sì, essere dietro alle Williams potrebbe anche apparire preoccupante.
Nel frattempo tutti erano infervorati per le Williams, e per "tutti" intendo verosimilmente qualche migliaio di fan che raggiungono il circuito di Interlagos alle sette del mattino e che subito iniziano a urlare, cantare, saltellare e invocare il nome del loro Eroe Do Brasil. Purtroppo tali migliaia di fan dell'Eroe Do Brasil erano destinati a non essere altrettanto soddisfatti sabato dopo le qualifiche, ma dopotutto qual è il problema? A loro basta potere urlare, cantare, saltellare e invocare il nome del loro Eroe Do Brasil, cosa che fanno sempre e comunque con il sorriso sulle labbra. Che poi nel frattempo abbiano ancora come massima aspirazione quella di avere un nuovo Senna (non quel "nuovo Senna" che correva per la HRT) è ormai chiaro e scontato, ma in attesa del giorno in cui ciò accadrà si consolano con ciò che hanno a disposizione. Se non hanno nulla a disposizione, naturalmente, non è un grosso problema: quello che conta è continuare a urlare, cantare e saltellare, dalle sette del mattino fino alle quattro o alle cinque del pomeriggio quando finisce la gara, con qualunque condizione meteo. Bisogna ammettere, però, che ultimamente devono affrontare la concorrenza dei tifosi messicani, che a differenza loro anziché concentrarsi solo sui loro idoli nazionali tifano praticamente per chiunque, quindi urlano, cantano e saltellano inneggiando un po' a chiunque. In ogni caso, ormai, tifare per Feliiii poteva considerarsi una soddisfazione, per loro: non è arrivato in top-ten, ma quantomeno non si è piazzato ultimo come l’Altro Felipe, affiancato dal compagno di squadra mentre davanti a loro c’erano le Sacre Cenerentole. Non ci sono rimaste a lungo, o meglio, una c’è rimasta, l’altra no, perché abbiamo ritrovato il giorno successivo l’Oki in ultima posizione sulla griglia di partenza. Avevo capito che avesse cambiato il motore... invece no! Aveva dovuto scontare tre posizioni di penalità per avere intralciato Jolly Palmahhhh in qualifica.
Jolly Palmahhhh: “Quindi tutto ciò significa che, senza essere rallentato, chissà cosa avrei fatto, dato che venendo rallentato sono comunque riuscito a passare in Q2 a spese di Kmag!”
Kmag: “Nobody loves me.”
Jolly Palmahhhh: “Guarda al lato positivo, partirai accanto a Jensinho. E tu, Jensinho, sei soddisfatto di partire accanto a Kmag?”
Jensinho: “Era proprio quello che desideravo. GP2-GP2-GP2!!!111!!!!”
Ferniiii: “Smettila di lamentarti, questa macchina è da top-ten!”
Jensinho: “Ne dubito fortemente.”
...*Qualche minuto più tardi.* Ferniiii: “Addio Williams Boys, addio Scoiattolo Nerd, addio Vitellini Rossi, addio Jolly. Indovina chi è passato in top-ten?”
Jensinho: “Meriti che ti venga fatto il malocchio. Arriverai ultimo, dietro alle Force India. E sarete tutti e tre dietro a Grosjean.”
Mentre le trombe dell’Apocalisse si mettevano a suonare al passaggio di Grosjean qualificato settimo, il Gangster Rapper ha conquistato la pole davanti a Britney e davanti a Iceman... ICEMAN, OH ICEMAN! ILLUMINACI TU, CON LA TUA AURA GLACIALE! Dietro c’erano Verstappino, Sebbiiiii e Dani-Smile, ma lo riporto solo per onore di cronaca, perché il dopo-qualifica che nulla ha a che vedere con questi tre è stato abbastanza intrigante.
Questo è il modo in cui è sintetizzabile, all’incirca, il dopo-qualifica su Tumblahhhh:
“Che qualifica orribilehhhhhh! Contro tutte le mie aspettative Ricciardo non ha ottenuto la pole staccando le Mercedes di un secondo e mezzo!”
“OMG, Hamilton e Rosberg si sono stretti la mano, che scena erotica!”
“Kimi! <3 Mi ero dimenticata che Kimi esisteva ancora e che ha ottenuto il terzo posto!”
“I tifosi della Ferrari dovrebbero smettere di lamentarsi. Hanno visto le posizioni di qualifica di Alonso e Button?”
“AAAAAAWWWWWW, bellissima qualifica di Ericsson, è ben ventunesimo e, data la retrocessione di Ocon, partirà addirittura ventesimo!”
Ci voleva qualcosa di più intrigante per allietare la nostra giornata e qualcosa di intrigante è avvenuto in conferenza stampa.
Sintesi della conferenza stampa:
Gangster Rapper: “Ho ottenuto la pole e ciò è importantissimo per la gara.”
Britney: “Partirò dalla primahhhhh filahhhhh e la gara è domani, quindi smettila di fare il galletto.”
Gangster Rapper: “La gara è domani, ma la vincerò io. Tunz tunz tunz!!!111!!11!!!”
Iceman: “Bwoahhhhh.”
Oltre ai numerosi “bwoahhhh” di rito, è stato comunque protagonista anche di una scena di un certo livello. Mentre l’argomento delle domande era diventato l’imminente ritiro dalla Formula 1 di Massa, Iceman ha dato la sua risposta e, subito dopo, non appena ha smesso di parlare, Britney gli si è rivolto dicendo qualcosa sottovoce. Iceman è scoppiato a ridere. Chissà, magari stavano parlando di pettegolezzi vari su Feliiii...
Poi è arrivata la domenica. Pioveva. Pioveva e Grosjiiii è stato il primo ad inaugurare una serie di incidenti dovuti all’aquaplaning. Sfortunatamente per lui, è l’unico che l’ha fatto nel giro di formazione invece che durante la gara, quindi la sua reputazione potrebbe non esserne uscita tanto linda e immacolata quanto quella degli altri. Era una giornata in stile NASCAR e la gara è iniziata (dietro la safety car) dopo un lungo rain delay.
Poi la safety car si è levata di torno.
Verstappino: “I’M THE BOSS, JOS THE BOSS!”
Ha superato Iceman, pronto ad addentrarsi ancora di più nell’Olimpo del motorsport. Sonyericsson, nel frattempo, si addentrava in un muro... o per meglio dire, nella pitlane. In sintesi: è andato contro un muro, poi è andato a finire nel bel mezzo dell’ingresso della pitlane.
Voce fuori campo: “Va bene, va bene, da questa sintesi non si capisce un tubo, quindi vediamo di spiegare ciò che non è stato spiegato. Pioveva, ma ciò nonostante qualcuno pensava che fosse giunto il momento di montare le intermedie. Dietro l’hanno fatto tutti, tranne le Sauber e le Sacre Cenerentole. Davanti l’ha fatto qualcuno, tipo Sebbiiii dopo avere spiattellato le gomme in un testacoda senza altre conseguenze, tipo Verstappino quando Sonyericsson girava come una trottola, tipo Dani-Smile dopo che la pitlane era stata chiusa vista la presenza della vettura incidentata di Sonyericsson. Dani-Smile si è conquistato uno stop and go da scontare successivamente.”
In quel momento, dettaglio di un certo livello, l’Oki era decimo e Werly era undicesimo, posizioni tenendo conto solo delle monoposto e non della safety car, che ovviamente era ancora presente in pista. Poi la safety car ha spento le luci e Bernd Maylander stava già iniziando a pregustare la partita di briscola a cui avrebbe partecipato.
Tre.
Due.
Uno.
Vai col botto! Stavolta ci ha pensato Iceman, che ha sbattuto da una parte, ha rimbalzato dall’altra, è stato evitato da Verstappino, è stato sfiorato da Hulk e poi evitato da tutti quelli che aveva dietro. È stato in quel momento che abbiamo avuto la prima bandiera rossa della giornata, con le vetture che tornavano nella pitlane, laddove tutti montavano gomme full wet, sia chi era partito con le full wet, sia quelli che avevano deciso di passare alle intermedie.
Sarò breve e indolore su questi passaggi: la gara è ripartita dietro la safety car dopo mezz’ora, salvo poi decretare che non c’erano condizioni di sicurezza tali per gareggiare ed è seguita un’altra mezz’ora di interruzione. C’erano l’Oki ottavo e Werly nono, dopo il ritiro di Iceman e un pit-stop di Hulkenberg prima della seconda bandiera rossa e, dato che Dani-Smile doveva ancora scontare la penalità, c’era la possibilità che risalissero settimo e ottavo qualora la gara fosse stata conclusa in anticipo e fossero tornati tutti a casa con punteggio dimezzato. Nasr era addirittura sesto. Un lato di me sperava fortemente che andassero davvero tutti a casa con punteggio dimezzato. La Sauber avrebbe portato a casa quattro punti e le Manor tre, con la Sauber ugualmente davanti in classifica a parità di punti per via del sesto posto di Nasr, ma come ho già detto di fronte ai punti della Sacra Cenerentola tutto il resto perde d’importanza, specie alla luce del fatto che un settimo o un ottavo posto sarebbero stati i risultati migliori della storia. Sfortunatamente, però, una legge non scritta della Formula 1 dice che una Sacra Cenerentola può conquistare punti soltanto se posizionata a caso sulla griglia di partenza e indubbiamente nessuno dei due piloti l’aveva fatto.
Se la gara non fosse ripresa, però, si sarebbe parlato a lungo di “mondiale falsato”... perché si sa, quando piove non piove per tutti, ma solo per chi arriva ultimo. E poi, se la gara non fosse ripresa, non avremmo potuto assistere a una scena destinata ad entrare negli annali della Formula 1, la scena per cui forse il campionato 2016 verrà ricordato.
Eravamo rimasti alla seconda bandiera rossa e, come ogni bandiera rossa che si rispetti, è stata seguita da un restart dietro la safety car. Non appena la safety car si è levata di torno...
Voce fuori campo: “Verstappino, ti ricordi almeno vagamente che il Lupo non vuole che vai a disturbare i suoi santissimihhhhh pilotihhhhh?”
Verstappino: “Scusa, voce fuori campo, non ti ho sentito perché stavo superando Britney Bitch. Che cos’hai detto?”
Voce fuori campo: “Niente, lasciamo stare.”
Wolff: “Bene, Verstappino. Adesso ti faccio il malocchio.”
Il malocchio ha fatto effetto soltanto a metà: a un certo punto Verstappino ha fatto un gran svarione ed è tornato in pista con Britney negli scarichi. Britney ha deciso di accodarsi pazientemente in attesa di un plot twist di qualche genere, desideroso di non essere presente qualora Verstappino fosse finito nel bel mezzo di una tempesta tropicale o di un temporale monsonico. Poi, più tardi, anche Britney Bitch ha fatto un piccolo svarione, ma non plateale come quello di Verstappino. Terzo era e terzo è rimasto, con Checo al momento quarto e abbastanza distante.
Frattanto c’era chi andava a montare le intermedie. Dani-Smile è stato uno di questi e ha scontato nel frattempo la sua penalità. Verstappino anche, è rientrato anche lui ai box. Nel frattempo c’era chi teneva un comizio via radio per decretare quale fosse la cosa migliore da fare.
Jensinho: “C’è troppo bagnato, non riesco a guidare.”
Box McLaren: “Che cosa dici? Stanno tutti passando alle intermedie. Adesso è il tuo momento.”
Jensinho: “Non ci penso nemmeno! Qui servirebbero gomme da temporale monsonico.”
Box McLaren: “WTF?! Sei sicuro di ricordarti come si guida sul bagnato?”
Jensinho: “Sì, e sono anche sicuro che questa macchina sia un catorcio.”
Box McLaren: “Adesso non esagerare. Hai il mondiale in tasca. Ti basterà accodarti dietro ai tuoi avversari pensando al fatto che sei davanti a loro in classifica.”
Jensinho: “Sarò anche davanti ai vari Wehrlein di turno in classifica, ma in pista sono dietro a tutti e devo ammettere che questa cosa mi preoccupa abbastanza.”
Box McLaren: “Va beh, dai, capiterà qualcosa che possa rompere la noia e la monotonia della Formula 1 moderna.”
...
...
...Voce fuori campo: “Avanti, serve un po’ d’atmosfera! Qualcuno metta su ‘Summertime Sadness’ di Lana Del Rey.”
Il muro: “Crash me hard before you go, Brazil-time sadness, everyone just wants you to know, that baby you’re the best. You’ve not a red suit on tonight, dancing on the track you still look fine...”
Voce fuori campo: “Oh my Feliiii cry.”
Altra voce fuori campo: “Mai parole furono più azzeccate nella storia dei Commenti Ironici ai Gran Premi.”
Dopo essersi schiantato come un Sonyericsson qualsiasi, Feliiii è sceso dalla propria monoposto incidentata e, in quel momento, non c’è più stato nessun gran premio in corso. Voglio dire, c’era ovviamente un gran premio in corso, con la safety car in pista, mentre si andava verso i tre quarti di gara, ma nemmeno alla regia interessava inquadrare ciò che succedeva in pista.
Non saprei come descrivere la scena. Non saprei nemmeno da dove iniziare. Potrei dire che, per l’unica volta nella storia della Formula 1, ho visto un pilota venire acclamato come un eroe dopo un incidente, con commissari di percorso che lo abbracciavano piangendo e con tanto di meccanici delle altre squadre che uscivano dal loro box per andare sotto la pioggia ad applaudirlo. Alcuni di quelli della Ferrari sono addirittura andati ad abbracciarlo. Poi, lì dietro di loro, c’era Gino Rosato della Ferrari (che è stato il padrino di Robin Ice, tra parentesi) con la sua solita aria semi-esaltata. E c’era il pubblico che urlava festosamente coprendo il rumore dei motori, poi Raffa e Felipinho che correvano verso Felipe, che nel frattempo aveva le lacrime agli occhi e continuava a tenere in alto una bandiera del Brasile. L’unica nota stonata era che Raffa non aveva il solito tacco dodici: indossava un paio di scarpe da bagnato estremo, ma non si può avere tutto dalla vita.
Ho sintetizzato in un paragrafo una scena che difficilmente può essere descritta in tutto il suo splendore. Il concetto che ne veniva fuori, di fatto, era uno e uno soltanto: che cosa te ne fai di diventare campione del mondo e di guidare per un top team quando là fuori c’è qualcuno che viene idolatrato per il semplice fatto che esiste e che la sua esistenza ha allietato, anche se per pochi istanti, la vita di qualcuno?
Mentre la safety car era in pista, non importava più niente a nessuno del fatto che la gara stesse per ripartire e che ormai fosse sul punto di essere superata la fatidica soglia dei tre quarti, quella dopo la quale in caso di necessità il gran premio avrebbe potuto essere redflaggato definitivamente mandando a casa tutti con punteggio pieno.
Dietro la safety car Dani Smile e Verstappino sono andati a montare gomme full wet, una volta in cui la pitlane è stata riaperta. Verstappino è tornato in pista quindicesimo ed è passato sotto la bandiera a scacchi in terza posizione. Naturalmente non ci sono state vie di mezzo nei commenti, tra “è il pilotahhhh più fortehhhh di tutti i tempi” e “è un brocco che aveva le gommehhhh più freschehhhh, poco importa che anche altri ce le avevano e non hanno cavato un ragno dal buco”. Si sa, quando si tratta di Verstappino l’obiettività non esiste, né da una parte né dall’altra. Verstappino è quel pilota che risveglia l’anima adolescenziale di ognuno di noi e ci riporta in quella fase della vita in cui è tutto giusto e tutto è sbagliato e in cui non è possibile ammettere che un pilota abbia fatto una gran gara senza dovere andare a scomodare gare random di altre epoche.
Naturalmente non ci sono state vie di mezzo nemmeno per commentare la scelta della Redbull di mettere le gomme intermedie, in quel punto della gara in cui Jensinho sosteneva che per stare in pista ci volessero le full wet: ad un certo punto erano dei geni che avrebbero undercuttato chiunque, cinque minuti più tardi erano degli imbecilli che avevano fatto qualcosa di impensabile.
Poi c’è chi, con un minimo di lucidità, si sofferma sul fatto che quei due pitstop in più abbiano parato il culo a Britney, permettendogli di arrivare secondi invece che terzo e di perdere soltanto sette punti dal Gangster Rapper. Io, intanto, rifletto sul senso della vita e penso che, con Verstappino così scatenato e con i vantaggi annullati dalla safety car, se non ci fossero stati quei due pitstop Britney non sarebbe arrivato secondo, ma con buone probabilità nemmeno il Gangster Rapper avrebbe vinto.
Poi smetto di riflettere sul senso della vita, penso al podio perduto di Checo (era terzo, prima di diventare l’ultima “vittima” della rimonta di Verstappino), penso alle schermaglie tra Sebbiiii e Ferniiii (con Ferniiii che girava per prati ripetendo il suo grido di battaglia “you have to leave the space, you have always to leave the space”), ma soprattutto penso al povero Oki, che per buona parte della gara è rimasto aggrappato a quel decimo posto che avrebbe potuto renderlo improvvisamente un eroe. Purtroppo non tutti sono fatti per diventare degli eroi e, con buone probabilità, il piccolo Oki non vedrà mai la gloria al volante di una Sacra Cenerentola. Passerà in Force India e sicuramente otterrà risultati di maggiore spessore, ma nulla è e sarà mai equiparabile, secondo il mio spassionato punto di vista, ai punti conquistati al volante di una carretta.
Come si dice in queste situazioni(???) anche le gare più lunghe prima o poi arrivano al momento della bandiera a scacchi. Poi arriva la conferenza stampa, dove talvolta accadono momenti destinati a entrare negli annali della Formula 1.
Domanda: “In passato ci sono stati gran premi ancora più bagnati di questo, in cui era possibile rimanere in pista, tipo il Gran Premio del Giappone 2007. Che differenza c’è tra gareggiare adesso sul bagnato e gareggiare sul bagnato nel 2007?”
Britney: “Che le vetture sono diverse e che le gomme sono diverse.”
Gangster Rapper: “Che le vetture sono diverse e che le gomme sono diverse.”
Verstappino: “Mhm...” *Ripensa al fatto che lui nel 2007 giocava con la playstation.*
Chiudiamo questo lungo commento con il risultato e le osservazioni di rito, perché qualche tassello di questo puzzle altrimenti noto come Gran Premio del Brasile non è ancora stato messo a posto:
1. Lewis Hamilton - Mercedes
Per vincere il mondiale non gli resta che vincere il gran premio di Abu Dhabi e sperare che Rosberg non sia sul podio. Detta così non sembra neanche così tanto difficile, specie adesso che Hamilton ha vinto tre gran premi di fila ed è portato su un piedistallo esattamente come accadeva a Rosberg nell'epoca in cui era stato lui ad avere vinto tre gran premi di fila mentre Hamilton pubblicava foto di dubbio gusto su Snapchat.
2. Nico Rosberg - Mercedes
Il punto è che, statisticamente, finora Rosberg ha chiuso sul podio quindici gran premi su venti. Di fatto si può dire che, a favore di Hamilton, in questo momento c'è solo l'imprevedibilità della Formula 1.
3. Max Verstappen - Redbull
Vorrei scrivere un commento che ha a che vedere con ipotetiche future lotte per il titolo, ma ho molta paura. Direi di rimandare questo discorso a data da destinarsi, ovvero mai.
4. Sergio Perez - Force India
Chiaramente speravo in un podio.
5. Sebastian Vettel - Ferrari
"Leave the space, leave the space..."
6. Carlos Sainz Jr - Toro Rosso
Speravo di vederlo arrivare in top-ten, ma non si può avere tutto dalla vita.
7. Nico Hulkenberg - Force India
Okay, dai, riprendiamo per vie traverse il discorso di prima. Conto sulla speranza che, quando la Mercedes avrà finito di dominare campionati, la Renault possa riprendersi dal suo stato catatonico e mettere in pista una vettura vincente. Spero in un duello Ferrari vs Renault. Tra il secondo titolo di Raikkonen (perché sì, non bisogna mai perdere speranze che fino all'altro ieri non sapevo nemmeno di avere) e il quinto e il sesto titolo di Vettel ci può stare anche un titolo di Hulkenberg. Anche se io, in realtà, continuo a sperare in Jolly Palmahhhh.
8. Daniel Ricciardo - Redbull
Anzi, no, vedrei bene una coppia Hulkenberg + Ricciardo in Renault e vorrei che l'ipotetico titolo vinto dalla Renault lo vincesse proprio Dani-Smile. Non per altro, ma perché un'altra speranza che non sapevo di avere fino all'altro ieri è che anche Dani-Smile vinca un titolo e farglielo vincere in Redbull potrebbe essere un'impresa ardua.
9. Felipe Nasr - Sauber
EROEHHHHH NAZIONALEHHHHH.
10. Fernando Alonso - McLaren
Oh, giusto, gli facciamo vincere all'età di quarant'anni suonati anche il famoso terzo titolo al volante della McLaren o è chiedere troppo?
11. Valtteri Bottas - Williams
A lui posso concedere qualche vittoria. Dopotutto la Williams è pur sempre la Williams è Bo77as è pur sempre Bo77as.
12. Esteban Ocon - Manor
Non sarà l'eroe nazionale di nessuno, ma è l'eroe mio e questo dovrebbe bastare e avanzare.
13. Daniil Kvyat - Toro Rosso
Contiene olio di palmahhhhh.
14. Kevin Magnussen - Renault
Visti i risultati, in realtà, non mi sembra che l'ipotetico ritorno tra i big della Renault sia particolarmente probabile, ma nevermind...
15. Pascal Wehrlein - Manor
Oki > Werly.
16. Jenson Button - McLaren
Ci mancava poco che stavolta toccasse a lui ripetere "GP2 GP2 GP2".
DNF. Esteban Gutiérrez - Haas
Lo si è visto ritirarsi per un guasto non meglio precisato. Lo si è visto lanciare oggetti per aria. Lo si è visto mentre il team principal lo strattonava e sbraitava contro di lui. Poi è caduto nel dimenticatoio.
DNF. Felipe Massa - Williams
Brazil caput mundi.
DNF. Jolyon Palmer - Renault
Prima di una delle bandiere rosse ha tirato una sportellata al Kiwi e ha danneggiato la propria vettura al punto tale che non ha ripreso il via. Chissà che effetto fa mescolare il succo di kiwi con l'olio di palma.
DNF. Kimi Raikkonen - Ferrari
E' finito in una pozzanghera e ne è uscito con onore.
DNF. Marcus Ericsson - Sauber
E' finito in una pozzanghera e ne è uscito con onore.
DNF. Romain Grosjean - Haas
E' finito in una pozzanghera e ne è uscito con disonore, ma per la classica fortuna del principiante a nessuno importava un tubo di lui.
Quando il mondiale si avvicina alla fine è dovere di ogni Autrice(C) che si rispetti quello di salvare tanti lettori di Commenti Ironici da lunghe notti insonni, magari raccontando di lunghi gran premi che durano tre ore e che ogni tanto sono caratterizzati dall'esposizione di una bandiera rossa. I gran premi che durano tre ore e che contano più di una bandiera rossa possono riservare colpi di scena inaspettati che stravolgono completamente la storia del campionato. Possono fare risalire qualcuno e fare sprofondare qualcun altro, ma di questo ne parleremo più tardi, quando sarà il momento giusto per approfondire la questione, per inchinarsi di fronte all'immensità di Nasr e per andare in un angolo a lamentarsi del destino crudele che ha negato alla Manor la gioia di vedere almeno un misero punto dopo che Ocon aveva percorso più giri in top-ten dei giri in top-ten totali percorsi da piloti della Sacra Cenerentola dal 2010 a oggi. Purtroppo certe soddisfazioni non sono destinate a concretizzarsi, e devo ammettere che, anche se Ocon fosse arrivato decimo e la Sacra Cenerentola fosse comunque sprofondata in classifica dietro alla Sauber, il mio lato di Marussia-fan ne sarebbe stato ugualmente soddisfatto, perché i punti della Sacra Cenerentola sono qualcosa di destinato a entrare negli annali della storia della Formula 1.
...
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...Va bene, va bene, procediamo, invece di continuare a vaneggiare a proposito del punto sfortunatamente non conquistato da Ocon (blame on you, Alonso! blame on you too, Bottas). Prima di entrare a pieno nell'atmosfera del "grandi premiu du Brasiu" è doveroso concentrarci sui gossip di mercato che hanno caratterizzato gli ultimi tempi.
Ero rimasta a Hulkenberg pronto a passare in Renault per andare a fare coppia non si sa bene con chi. Pare che finalmente sia giunto un responso ufficiale: farà coppia con Jolly Palmahhhhh, mentre Kmag sarà costretto ad emigrare negli States. Alla Haas farà coppia con Grosjean. Manca qualcuno? Ah, già, il sostituto di Hulkenberg alla Force India. Avevo sperato in qualche plot twist di un certo livello e magari in un comeback di un certo pilota venezuelano che avrei visto benissimo a fare coppia con Checo, ma chiaramente stiamo parlando di uno scenario che esisteva soltanto nella mia mente e che nella mia mente è rimasto. Però c'è comunque una news di un certo livello: a occupare quel sedile vacante sarà Ocon.
Ho intravisto sui social media una diatriba a proposito del fatto che Ocon meritasse o non meritasse quel volante e a proposito del fatto che sia un pilota pagante e quindi il Malehhhh Assolutohhhh, perché è troppo giovane quindi è come Verstappen e soprattutto perché non ha mai fatto punti, il che è una cosa gravissima. E' bello ed emozionante sapere che c'è gente che pensa che fare punti al volante della Marussia sia una cosa che capita tutti i giorni. E' davvero molto emozionante, peccato che nella realtà dei fatti i punti della Marussia si contino sulle dita della mano di un mutilato quando siamo quasi al termine della sua settima stagione in Formula 1 e che purtroppo, nonostante il weekend che abbiamo visto, non siano incrementati proprio grazie a Ocon.
In tutta questa trafila non si sa ancora 1) se Wehrlein resterà alla Marussia, ma pare verosimile, 2) chi sarà il suo nuovo compagno di squadra. Quello che appare chiaro è che la matematica non è un'opinione.
Renault: Hulkenberg + Palmer.
Force India: Perez + Ocon.
Haas: Grosjean + Magnussen.
La matematica, che continua a non essere un'opinione, ci dice che a rimanere senza volante sarà lo scoiattolo nerd che tra parentesi è fresco di matrimonio (in Rai lo sanno? e soprattutto in Rai sanno che la Minttu ha annunciato su Instagram l'arrivo di un altro piccolo Iceman?). Avevamo dei dubbi? Qualora così dovesse essere, troverebbe conferma una mia vecchia "profezia": ricordo di avere scritto, in un commento a un gran premio delle passate stagioni, che Gutierrez sarebbe diventato il Massa dei poveri una volta che Massa si fosse ritirato dalla Formula 1, sempre ammesso che al momento del ritiro di Massa avesse avuto ancora un volante. Tutto lascia pensare che Gutierrez non avrà un volante... anche se c'è ancora la Marussia, in realtà. Il volante di Massa, qualora facciate parte di quella ristretta minoranza di persone che non è al corrente di questa informazione, passerà invece a Lance (S)Troll, di cui conto sulla speranza che sia un trollone in modo da mantenere fede al proprio cognome.
Dopo il gossip di mercato è arrivato il momento di concentrarci sul giovedì, giorno della conferenza stampa. Era doveroso convocare Massa e piazzarlo al centro della scena, attorniato dai due piloti Mercedes, la cui presenza era ugualmente doverosa, se ci si vuole ricordare ogni tanto che c'è anche un titolo ancora da assegnare, tra le tante cose. Questa era la fila davanti, in cui Massa sorrideva con aria da grillo parlante, Hamilton smanettava con il cellulare e Rosberg guardava la telecamera che lo stava riprendendo con l'aria da intellettuale. Nella fila dietro c'erano nientemeno che Ricciardo, Vettel e Verstappen, ovvero per intenderci i grandi protagonisti dell'ultimo giro del gran premio del Messico. Poi è arrivato anche Charlie Whiting, presente per spiegare alla stampa i criteri sui quali erano state assegnate le penalità nell'occasione precedente. Si è piazzato di fianco a Hamilton, il che ha fatto sì che i piloti in prima fila finissero tutti vicini l'uno all'altro, il che ha permesso sia a Hamilton sia a Rosberg di passare il resto della conferenza stampa con un gomito appoggiato sulla sedia di Massa. Alla fine il bilancio della conferenza stampa è stato positivo, in seconda fila sono stati tutti tranquilli e politically correct, mentre in prima fila Hamilton si girava sistematicamente indietro per passare lo smartphone a Ricciardo e Vettel, visibilmente più interessati allo smartphone di Hamilton che a litigare tra di loro o con Verstappen. Il momento più culturalmente elevato lo si è avuto quando Hamilton ha pubblicato su Instagram il selfie insieme a Massa senza aggiungerci particolari imbarazzanti tipo a orecchie da coniglio.
No, scherzo, il momento più acculturato della conferenza stampa è stato quando è qualcosa di questo genere:
Domanda: "Mercedes Boys, avete paura che Verstappino vi rompa le scatole durante il weekend ostacolando le vostre speranze di vittoria?"
Britney: "No." *Si gratta le parti intime con la forza del pensiero.*
Gangster Rapper: "Qual è la domanda?" *Si guarda intorno nella speranza che qualcuno gliela ripeta e, quando non succede, risponde a caso.* "Comunque no." *Si gratta anche lui le parti intime con la forza del pensiero.*
Domanda: "E tu Verstappino? Cosa pensi che farai?"
Verstappino: "Aspetto di vedere chi mi paga di più."
Domanda: "E voi altri, cosa fareste se vi trovaste a lottare per la vittoria con i piloti della Mercedes? Li lascereste andare in nome della lotta per il titolo?"
Dani-Smile: "Non ci penso nemmeno."
Sebbiiii: "Nemmeno io."
Feliiii: "Lottare per la vittoria con i piloti della Mercedes? Cos'è, fantascienza?"
La notizia più intrigante della giornata è stata comunque la telefonata di Toto Wolff a Jos Verstappen, che non è stata gradita dalla Redbull. Insomma, qualcosa che potrebbe essere andato così:
Wolff: "Ehi Big Ves!"
Big Ves: "Ciao Lupo. Mi hai chiamato per chiedermi di fare da padrino al battesimo del tuo futuro figlio?"
Wolff: "Non ci penso nemmeno. Ti ho chiamato per chiederti di tenere al guinzaglio tuo figlio, di fargli la predica e magari di tirargli un paio di sberle."
Big Ves: "Per quale motivo?"
Wolff: "Perché se dovesse mettersi sulla strada dei miei preziosihhhhh pilotihhhhh sarei io a tirargli un paio di sberle. Anzi, dato che lui è un poppante, dovrei tirarle a te."
Big Ves: "Mi stai sfidando, Lupo? Non aspetto altro!!111!!!111!!"
Wolff: "Okay, lo prendo come un no. Pazienza, mi dimenticherò del fatto che tuo figlio è un bambino innocente. Se dovesse anche solo avvicinarsi ai miei preziosihhhh pilotihhhh invece di continuare a litigare con Sebbiiii, gli farò una macumba."
Big Ves: "Non credo nelle macumbe."
Wolff: "Fai male. Ora ti saluto. Che Stefiiii possa vegliare sugli strateghi della Redbull."
Dopo le rituali polemiche su Verstappen è finalmente iniziato il weekend. E' iniziato con le Mercedes che ottenevano i migliori tempi nelle prove libere e la vaga sensazione che non si potesse nemmeno affermare che la Ferrari aveva il mondiale in tasca. Ciò ha portato una vampata di serietà, ma anche una vampata di delusione, perché OMG, siamo dietro alle Redbull!!!!!11!!!! ma ci siamo sempre, quindi preoccupiamoci del fatto che siamo anche dietro alle Williams!!111!!11!!!!1!! ...ed effettivamente sì, essere dietro alle Williams potrebbe anche apparire preoccupante.
Nel frattempo tutti erano infervorati per le Williams, e per "tutti" intendo verosimilmente qualche migliaio di fan che raggiungono il circuito di Interlagos alle sette del mattino e che subito iniziano a urlare, cantare, saltellare e invocare il nome del loro Eroe Do Brasil. Purtroppo tali migliaia di fan dell'Eroe Do Brasil erano destinati a non essere altrettanto soddisfatti sabato dopo le qualifiche, ma dopotutto qual è il problema? A loro basta potere urlare, cantare, saltellare e invocare il nome del loro Eroe Do Brasil, cosa che fanno sempre e comunque con il sorriso sulle labbra. Che poi nel frattempo abbiano ancora come massima aspirazione quella di avere un nuovo Senna (non quel "nuovo Senna" che correva per la HRT) è ormai chiaro e scontato, ma in attesa del giorno in cui ciò accadrà si consolano con ciò che hanno a disposizione. Se non hanno nulla a disposizione, naturalmente, non è un grosso problema: quello che conta è continuare a urlare, cantare e saltellare, dalle sette del mattino fino alle quattro o alle cinque del pomeriggio quando finisce la gara, con qualunque condizione meteo. Bisogna ammettere, però, che ultimamente devono affrontare la concorrenza dei tifosi messicani, che a differenza loro anziché concentrarsi solo sui loro idoli nazionali tifano praticamente per chiunque, quindi urlano, cantano e saltellano inneggiando un po' a chiunque. In ogni caso, ormai, tifare per Feliiii poteva considerarsi una soddisfazione, per loro: non è arrivato in top-ten, ma quantomeno non si è piazzato ultimo come l’Altro Felipe, affiancato dal compagno di squadra mentre davanti a loro c’erano le Sacre Cenerentole. Non ci sono rimaste a lungo, o meglio, una c’è rimasta, l’altra no, perché abbiamo ritrovato il giorno successivo l’Oki in ultima posizione sulla griglia di partenza. Avevo capito che avesse cambiato il motore... invece no! Aveva dovuto scontare tre posizioni di penalità per avere intralciato Jolly Palmahhhh in qualifica.
Jolly Palmahhhh: “Quindi tutto ciò significa che, senza essere rallentato, chissà cosa avrei fatto, dato che venendo rallentato sono comunque riuscito a passare in Q2 a spese di Kmag!”
Kmag: “Nobody loves me.”
Jolly Palmahhhh: “Guarda al lato positivo, partirai accanto a Jensinho. E tu, Jensinho, sei soddisfatto di partire accanto a Kmag?”
Jensinho: “Era proprio quello che desideravo. GP2-GP2-GP2!!!111!!!!”
Ferniiii: “Smettila di lamentarti, questa macchina è da top-ten!”
Jensinho: “Ne dubito fortemente.”
...*Qualche minuto più tardi.* Ferniiii: “Addio Williams Boys, addio Scoiattolo Nerd, addio Vitellini Rossi, addio Jolly. Indovina chi è passato in top-ten?”
Jensinho: “Meriti che ti venga fatto il malocchio. Arriverai ultimo, dietro alle Force India. E sarete tutti e tre dietro a Grosjean.”
Mentre le trombe dell’Apocalisse si mettevano a suonare al passaggio di Grosjean qualificato settimo, il Gangster Rapper ha conquistato la pole davanti a Britney e davanti a Iceman... ICEMAN, OH ICEMAN! ILLUMINACI TU, CON LA TUA AURA GLACIALE! Dietro c’erano Verstappino, Sebbiiiii e Dani-Smile, ma lo riporto solo per onore di cronaca, perché il dopo-qualifica che nulla ha a che vedere con questi tre è stato abbastanza intrigante.
Questo è il modo in cui è sintetizzabile, all’incirca, il dopo-qualifica su Tumblahhhh:
“Che qualifica orribilehhhhhh! Contro tutte le mie aspettative Ricciardo non ha ottenuto la pole staccando le Mercedes di un secondo e mezzo!”
“OMG, Hamilton e Rosberg si sono stretti la mano, che scena erotica!”
“Kimi! <3 Mi ero dimenticata che Kimi esisteva ancora e che ha ottenuto il terzo posto!”
“I tifosi della Ferrari dovrebbero smettere di lamentarsi. Hanno visto le posizioni di qualifica di Alonso e Button?”
“AAAAAAWWWWWW, bellissima qualifica di Ericsson, è ben ventunesimo e, data la retrocessione di Ocon, partirà addirittura ventesimo!”
Ci voleva qualcosa di più intrigante per allietare la nostra giornata e qualcosa di intrigante è avvenuto in conferenza stampa.
Sintesi della conferenza stampa:
Gangster Rapper: “Ho ottenuto la pole e ciò è importantissimo per la gara.”
Britney: “Partirò dalla primahhhhh filahhhhh e la gara è domani, quindi smettila di fare il galletto.”
Gangster Rapper: “La gara è domani, ma la vincerò io. Tunz tunz tunz!!!111!!11!!!”
Iceman: “Bwoahhhhh.”
Oltre ai numerosi “bwoahhhh” di rito, è stato comunque protagonista anche di una scena di un certo livello. Mentre l’argomento delle domande era diventato l’imminente ritiro dalla Formula 1 di Massa, Iceman ha dato la sua risposta e, subito dopo, non appena ha smesso di parlare, Britney gli si è rivolto dicendo qualcosa sottovoce. Iceman è scoppiato a ridere. Chissà, magari stavano parlando di pettegolezzi vari su Feliiii...
Poi è arrivata la domenica. Pioveva. Pioveva e Grosjiiii è stato il primo ad inaugurare una serie di incidenti dovuti all’aquaplaning. Sfortunatamente per lui, è l’unico che l’ha fatto nel giro di formazione invece che durante la gara, quindi la sua reputazione potrebbe non esserne uscita tanto linda e immacolata quanto quella degli altri. Era una giornata in stile NASCAR e la gara è iniziata (dietro la safety car) dopo un lungo rain delay.
Poi la safety car si è levata di torno.
Verstappino: “I’M THE BOSS, JOS THE BOSS!”
Ha superato Iceman, pronto ad addentrarsi ancora di più nell’Olimpo del motorsport. Sonyericsson, nel frattempo, si addentrava in un muro... o per meglio dire, nella pitlane. In sintesi: è andato contro un muro, poi è andato a finire nel bel mezzo dell’ingresso della pitlane.
Voce fuori campo: “Va bene, va bene, da questa sintesi non si capisce un tubo, quindi vediamo di spiegare ciò che non è stato spiegato. Pioveva, ma ciò nonostante qualcuno pensava che fosse giunto il momento di montare le intermedie. Dietro l’hanno fatto tutti, tranne le Sauber e le Sacre Cenerentole. Davanti l’ha fatto qualcuno, tipo Sebbiiii dopo avere spiattellato le gomme in un testacoda senza altre conseguenze, tipo Verstappino quando Sonyericsson girava come una trottola, tipo Dani-Smile dopo che la pitlane era stata chiusa vista la presenza della vettura incidentata di Sonyericsson. Dani-Smile si è conquistato uno stop and go da scontare successivamente.”
In quel momento, dettaglio di un certo livello, l’Oki era decimo e Werly era undicesimo, posizioni tenendo conto solo delle monoposto e non della safety car, che ovviamente era ancora presente in pista. Poi la safety car ha spento le luci e Bernd Maylander stava già iniziando a pregustare la partita di briscola a cui avrebbe partecipato.
Tre.
Due.
Uno.
Vai col botto! Stavolta ci ha pensato Iceman, che ha sbattuto da una parte, ha rimbalzato dall’altra, è stato evitato da Verstappino, è stato sfiorato da Hulk e poi evitato da tutti quelli che aveva dietro. È stato in quel momento che abbiamo avuto la prima bandiera rossa della giornata, con le vetture che tornavano nella pitlane, laddove tutti montavano gomme full wet, sia chi era partito con le full wet, sia quelli che avevano deciso di passare alle intermedie.
Sarò breve e indolore su questi passaggi: la gara è ripartita dietro la safety car dopo mezz’ora, salvo poi decretare che non c’erano condizioni di sicurezza tali per gareggiare ed è seguita un’altra mezz’ora di interruzione. C’erano l’Oki ottavo e Werly nono, dopo il ritiro di Iceman e un pit-stop di Hulkenberg prima della seconda bandiera rossa e, dato che Dani-Smile doveva ancora scontare la penalità, c’era la possibilità che risalissero settimo e ottavo qualora la gara fosse stata conclusa in anticipo e fossero tornati tutti a casa con punteggio dimezzato. Nasr era addirittura sesto. Un lato di me sperava fortemente che andassero davvero tutti a casa con punteggio dimezzato. La Sauber avrebbe portato a casa quattro punti e le Manor tre, con la Sauber ugualmente davanti in classifica a parità di punti per via del sesto posto di Nasr, ma come ho già detto di fronte ai punti della Sacra Cenerentola tutto il resto perde d’importanza, specie alla luce del fatto che un settimo o un ottavo posto sarebbero stati i risultati migliori della storia. Sfortunatamente, però, una legge non scritta della Formula 1 dice che una Sacra Cenerentola può conquistare punti soltanto se posizionata a caso sulla griglia di partenza e indubbiamente nessuno dei due piloti l’aveva fatto.
Se la gara non fosse ripresa, però, si sarebbe parlato a lungo di “mondiale falsato”... perché si sa, quando piove non piove per tutti, ma solo per chi arriva ultimo. E poi, se la gara non fosse ripresa, non avremmo potuto assistere a una scena destinata ad entrare negli annali della Formula 1, la scena per cui forse il campionato 2016 verrà ricordato.
Eravamo rimasti alla seconda bandiera rossa e, come ogni bandiera rossa che si rispetti, è stata seguita da un restart dietro la safety car. Non appena la safety car si è levata di torno...
Voce fuori campo: “Verstappino, ti ricordi almeno vagamente che il Lupo non vuole che vai a disturbare i suoi santissimihhhhh pilotihhhhh?”
Verstappino: “Scusa, voce fuori campo, non ti ho sentito perché stavo superando Britney Bitch. Che cos’hai detto?”
Voce fuori campo: “Niente, lasciamo stare.”
Wolff: “Bene, Verstappino. Adesso ti faccio il malocchio.”
Il malocchio ha fatto effetto soltanto a metà: a un certo punto Verstappino ha fatto un gran svarione ed è tornato in pista con Britney negli scarichi. Britney ha deciso di accodarsi pazientemente in attesa di un plot twist di qualche genere, desideroso di non essere presente qualora Verstappino fosse finito nel bel mezzo di una tempesta tropicale o di un temporale monsonico. Poi, più tardi, anche Britney Bitch ha fatto un piccolo svarione, ma non plateale come quello di Verstappino. Terzo era e terzo è rimasto, con Checo al momento quarto e abbastanza distante.
Frattanto c’era chi andava a montare le intermedie. Dani-Smile è stato uno di questi e ha scontato nel frattempo la sua penalità. Verstappino anche, è rientrato anche lui ai box. Nel frattempo c’era chi teneva un comizio via radio per decretare quale fosse la cosa migliore da fare.
Jensinho: “C’è troppo bagnato, non riesco a guidare.”
Box McLaren: “Che cosa dici? Stanno tutti passando alle intermedie. Adesso è il tuo momento.”
Jensinho: “Non ci penso nemmeno! Qui servirebbero gomme da temporale monsonico.”
Box McLaren: “WTF?! Sei sicuro di ricordarti come si guida sul bagnato?”
Jensinho: “Sì, e sono anche sicuro che questa macchina sia un catorcio.”
Box McLaren: “Adesso non esagerare. Hai il mondiale in tasca. Ti basterà accodarti dietro ai tuoi avversari pensando al fatto che sei davanti a loro in classifica.”
Jensinho: “Sarò anche davanti ai vari Wehrlein di turno in classifica, ma in pista sono dietro a tutti e devo ammettere che questa cosa mi preoccupa abbastanza.”
Box McLaren: “Va beh, dai, capiterà qualcosa che possa rompere la noia e la monotonia della Formula 1 moderna.”
...
...
...Voce fuori campo: “Avanti, serve un po’ d’atmosfera! Qualcuno metta su ‘Summertime Sadness’ di Lana Del Rey.”
Il muro: “Crash me hard before you go, Brazil-time sadness, everyone just wants you to know, that baby you’re the best. You’ve not a red suit on tonight, dancing on the track you still look fine...”
Voce fuori campo: “Oh my Feliiii cry.”
Altra voce fuori campo: “Mai parole furono più azzeccate nella storia dei Commenti Ironici ai Gran Premi.”
Dopo essersi schiantato come un Sonyericsson qualsiasi, Feliiii è sceso dalla propria monoposto incidentata e, in quel momento, non c’è più stato nessun gran premio in corso. Voglio dire, c’era ovviamente un gran premio in corso, con la safety car in pista, mentre si andava verso i tre quarti di gara, ma nemmeno alla regia interessava inquadrare ciò che succedeva in pista.
Non saprei come descrivere la scena. Non saprei nemmeno da dove iniziare. Potrei dire che, per l’unica volta nella storia della Formula 1, ho visto un pilota venire acclamato come un eroe dopo un incidente, con commissari di percorso che lo abbracciavano piangendo e con tanto di meccanici delle altre squadre che uscivano dal loro box per andare sotto la pioggia ad applaudirlo. Alcuni di quelli della Ferrari sono addirittura andati ad abbracciarlo. Poi, lì dietro di loro, c’era Gino Rosato della Ferrari (che è stato il padrino di Robin Ice, tra parentesi) con la sua solita aria semi-esaltata. E c’era il pubblico che urlava festosamente coprendo il rumore dei motori, poi Raffa e Felipinho che correvano verso Felipe, che nel frattempo aveva le lacrime agli occhi e continuava a tenere in alto una bandiera del Brasile. L’unica nota stonata era che Raffa non aveva il solito tacco dodici: indossava un paio di scarpe da bagnato estremo, ma non si può avere tutto dalla vita.
Ho sintetizzato in un paragrafo una scena che difficilmente può essere descritta in tutto il suo splendore. Il concetto che ne veniva fuori, di fatto, era uno e uno soltanto: che cosa te ne fai di diventare campione del mondo e di guidare per un top team quando là fuori c’è qualcuno che viene idolatrato per il semplice fatto che esiste e che la sua esistenza ha allietato, anche se per pochi istanti, la vita di qualcuno?
Mentre la safety car era in pista, non importava più niente a nessuno del fatto che la gara stesse per ripartire e che ormai fosse sul punto di essere superata la fatidica soglia dei tre quarti, quella dopo la quale in caso di necessità il gran premio avrebbe potuto essere redflaggato definitivamente mandando a casa tutti con punteggio pieno.
Dietro la safety car Dani Smile e Verstappino sono andati a montare gomme full wet, una volta in cui la pitlane è stata riaperta. Verstappino è tornato in pista quindicesimo ed è passato sotto la bandiera a scacchi in terza posizione. Naturalmente non ci sono state vie di mezzo nei commenti, tra “è il pilotahhhh più fortehhhh di tutti i tempi” e “è un brocco che aveva le gommehhhh più freschehhhh, poco importa che anche altri ce le avevano e non hanno cavato un ragno dal buco”. Si sa, quando si tratta di Verstappino l’obiettività non esiste, né da una parte né dall’altra. Verstappino è quel pilota che risveglia l’anima adolescenziale di ognuno di noi e ci riporta in quella fase della vita in cui è tutto giusto e tutto è sbagliato e in cui non è possibile ammettere che un pilota abbia fatto una gran gara senza dovere andare a scomodare gare random di altre epoche.
Naturalmente non ci sono state vie di mezzo nemmeno per commentare la scelta della Redbull di mettere le gomme intermedie, in quel punto della gara in cui Jensinho sosteneva che per stare in pista ci volessero le full wet: ad un certo punto erano dei geni che avrebbero undercuttato chiunque, cinque minuti più tardi erano degli imbecilli che avevano fatto qualcosa di impensabile.
Poi c’è chi, con un minimo di lucidità, si sofferma sul fatto che quei due pitstop in più abbiano parato il culo a Britney, permettendogli di arrivare secondi invece che terzo e di perdere soltanto sette punti dal Gangster Rapper. Io, intanto, rifletto sul senso della vita e penso che, con Verstappino così scatenato e con i vantaggi annullati dalla safety car, se non ci fossero stati quei due pitstop Britney non sarebbe arrivato secondo, ma con buone probabilità nemmeno il Gangster Rapper avrebbe vinto.
Poi smetto di riflettere sul senso della vita, penso al podio perduto di Checo (era terzo, prima di diventare l’ultima “vittima” della rimonta di Verstappino), penso alle schermaglie tra Sebbiiii e Ferniiii (con Ferniiii che girava per prati ripetendo il suo grido di battaglia “you have to leave the space, you have always to leave the space”), ma soprattutto penso al povero Oki, che per buona parte della gara è rimasto aggrappato a quel decimo posto che avrebbe potuto renderlo improvvisamente un eroe. Purtroppo non tutti sono fatti per diventare degli eroi e, con buone probabilità, il piccolo Oki non vedrà mai la gloria al volante di una Sacra Cenerentola. Passerà in Force India e sicuramente otterrà risultati di maggiore spessore, ma nulla è e sarà mai equiparabile, secondo il mio spassionato punto di vista, ai punti conquistati al volante di una carretta.
Come si dice in queste situazioni(???) anche le gare più lunghe prima o poi arrivano al momento della bandiera a scacchi. Poi arriva la conferenza stampa, dove talvolta accadono momenti destinati a entrare negli annali della Formula 1.
Domanda: “In passato ci sono stati gran premi ancora più bagnati di questo, in cui era possibile rimanere in pista, tipo il Gran Premio del Giappone 2007. Che differenza c’è tra gareggiare adesso sul bagnato e gareggiare sul bagnato nel 2007?”
Britney: “Che le vetture sono diverse e che le gomme sono diverse.”
Gangster Rapper: “Che le vetture sono diverse e che le gomme sono diverse.”
Verstappino: “Mhm...” *Ripensa al fatto che lui nel 2007 giocava con la playstation.*
Chiudiamo questo lungo commento con il risultato e le osservazioni di rito, perché qualche tassello di questo puzzle altrimenti noto come Gran Premio del Brasile non è ancora stato messo a posto:
1. Lewis Hamilton - Mercedes
Per vincere il mondiale non gli resta che vincere il gran premio di Abu Dhabi e sperare che Rosberg non sia sul podio. Detta così non sembra neanche così tanto difficile, specie adesso che Hamilton ha vinto tre gran premi di fila ed è portato su un piedistallo esattamente come accadeva a Rosberg nell'epoca in cui era stato lui ad avere vinto tre gran premi di fila mentre Hamilton pubblicava foto di dubbio gusto su Snapchat.
2. Nico Rosberg - Mercedes
Il punto è che, statisticamente, finora Rosberg ha chiuso sul podio quindici gran premi su venti. Di fatto si può dire che, a favore di Hamilton, in questo momento c'è solo l'imprevedibilità della Formula 1.
3. Max Verstappen - Redbull
Vorrei scrivere un commento che ha a che vedere con ipotetiche future lotte per il titolo, ma ho molta paura. Direi di rimandare questo discorso a data da destinarsi, ovvero mai.
4. Sergio Perez - Force India
Chiaramente speravo in un podio.
5. Sebastian Vettel - Ferrari
"Leave the space, leave the space..."
6. Carlos Sainz Jr - Toro Rosso
Speravo di vederlo arrivare in top-ten, ma non si può avere tutto dalla vita.
7. Nico Hulkenberg - Force India
Okay, dai, riprendiamo per vie traverse il discorso di prima. Conto sulla speranza che, quando la Mercedes avrà finito di dominare campionati, la Renault possa riprendersi dal suo stato catatonico e mettere in pista una vettura vincente. Spero in un duello Ferrari vs Renault. Tra il secondo titolo di Raikkonen (perché sì, non bisogna mai perdere speranze che fino all'altro ieri non sapevo nemmeno di avere) e il quinto e il sesto titolo di Vettel ci può stare anche un titolo di Hulkenberg. Anche se io, in realtà, continuo a sperare in Jolly Palmahhhh.
8. Daniel Ricciardo - Redbull
Anzi, no, vedrei bene una coppia Hulkenberg + Ricciardo in Renault e vorrei che l'ipotetico titolo vinto dalla Renault lo vincesse proprio Dani-Smile. Non per altro, ma perché un'altra speranza che non sapevo di avere fino all'altro ieri è che anche Dani-Smile vinca un titolo e farglielo vincere in Redbull potrebbe essere un'impresa ardua.
9. Felipe Nasr - Sauber
EROEHHHHH NAZIONALEHHHHH.
10. Fernando Alonso - McLaren
Oh, giusto, gli facciamo vincere all'età di quarant'anni suonati anche il famoso terzo titolo al volante della McLaren o è chiedere troppo?
11. Valtteri Bottas - Williams
A lui posso concedere qualche vittoria. Dopotutto la Williams è pur sempre la Williams è Bo77as è pur sempre Bo77as.
12. Esteban Ocon - Manor
Non sarà l'eroe nazionale di nessuno, ma è l'eroe mio e questo dovrebbe bastare e avanzare.
13. Daniil Kvyat - Toro Rosso
Contiene olio di palmahhhhh.
14. Kevin Magnussen - Renault
Visti i risultati, in realtà, non mi sembra che l'ipotetico ritorno tra i big della Renault sia particolarmente probabile, ma nevermind...
15. Pascal Wehrlein - Manor
Oki > Werly.
16. Jenson Button - McLaren
Ci mancava poco che stavolta toccasse a lui ripetere "GP2 GP2 GP2".
DNF. Esteban Gutiérrez - Haas
Lo si è visto ritirarsi per un guasto non meglio precisato. Lo si è visto lanciare oggetti per aria. Lo si è visto mentre il team principal lo strattonava e sbraitava contro di lui. Poi è caduto nel dimenticatoio.
DNF. Felipe Massa - Williams
Brazil caput mundi.
DNF. Jolyon Palmer - Renault
Prima di una delle bandiere rosse ha tirato una sportellata al Kiwi e ha danneggiato la propria vettura al punto tale che non ha ripreso il via. Chissà che effetto fa mescolare il succo di kiwi con l'olio di palma.
DNF. Kimi Raikkonen - Ferrari
E' finito in una pozzanghera e ne è uscito con onore.
DNF. Marcus Ericsson - Sauber
E' finito in una pozzanghera e ne è uscito con onore.
DNF. Romain Grosjean - Haas
E' finito in una pozzanghera e ne è uscito con disonore, ma per la classica fortuna del principiante a nessuno importava un tubo di lui.
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