domenica 31 maggio 2015

Indycar 2015 #7: Indy Dual Detroit (Gara 1: 30 Maggio 2015)

Oh my Dani Smile, a Belle Isle, dove sabato 30 maggio si disputa gara 1 della "Indy Dual Detroit" c'è pista umida e ciò lascia intendere che per molti piloti potrebbe essere un dramma.
La partenza viene anticipata di 20 minuti, i giri permangono 70 però la gara avrà un limite massimo di due ore e si adotta la procedura di partenza da pista bagnata.
Voce fuori campo: "In Indycar hanno una procedura speciale per la pista bagnata?"
Altra voce fuori campo: "In Indycar i piloti partono davvero con pista bagnata, invece di andare a nascondersi in un ripostiglio per evitare di essere portati in pista con la forza?"
L'Autrice: "A quanto pare..."
La partenza da bagnato, a quanto pare, funziona esattamente così: la partenza è sempre lanciata, ma invece di essere in fila due per due, c'è fila singola. Per chi non avesse capito come partono: avete presente in Formula 1 quando si parte dietro la safety car? Ecco, nello stesso identico modo.
Per chi non avesse ben chiaro come funziona il resto della gara su bagnato, è più o meno così: la safety car rimane in pista più a lungo in Indycar con lieve pioggia di quanto accada a Sepang durante un temporale monsonico; sotto un diluvio qualunque pilota di Indycar sulle gomme da bagnato ha meno probabilità di rimanere in pista di quante ne avrebbe Massa sotto un diluvo con gomme slick.
Andiamo comunque a vedere cosa accadrà in una gara in cui nelle prime cinque vetture ci saranno nientemeno che quattro Penske, intervallate da un outsider.
...
...
...
...e l'outsider è nientemeno che il Piccolo Samurai! *________*

GRIGLIA DI PARTENZA: 1. Will Power (Penske), 2. Helio Castroneves (Penske), 3. Juan Pablo Montoya (Penske), 4. Takuma Sato (Foyt), 5. Simon Pagenaud (Penske), 6. Sebastien Bourdais (KV), 7. Scott Dixon (Ganassi), 8. Stefano Coletti (KV), 9. Marco Andretti (Andretti), 10. James Jakes (Schmidt), 11. Tristan Vautier (Coyne), 12. Sage Karam (Ganassi), 13. Graham Rahal (Rahal Letterman), 14. Jack Hawskworth (Foyt), 15. Tony Kanaan (Ganassi), 16. Ryan Hunter-Reay (Andretti), 17. Charlie Kimball (Ganassi), 18. Josef Newgarden (Carpenter Fisher Hartman), 19. Luca Filippi (Carpenter Fisher Hartman), 20. Carlos Muñoz (Andretti), 21. Conor Daly (Coyne), 22. Rodolfo Gonzalez (Coyne), 23. Gabby Chaves (Herta).

OH.
MY.
DANI.
SMILE.
Si parte senza alcun tipo di problema, il che è una novità non da tutti i giorni, considerando che ci si poteva aspettare un'esibizione di samba.
Ma soprattutto...
Takuuuu: "TORA TORA TORAAAAAAAAAA!"
Agitando la sua immancabile katana, il Piccolo Samurai supera nientemeno che Montyyyy, il che non è una cosa da tutti i giorni: se non fosse che tra loro non sembra esserci una particolare attrazione gravitazionale, è più o meno come avere Perez e Maldonado affiancati senza avere incidenti.
Takuuuu: "TORA TORA TORAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!"
Va a superare anche H3lio il che nonostante H3lio mi abbia retwittata quando gli ho fatto gli auguri di buon compleanno un paio di settimane fa mi fa comunque un gran piacere, perché il Piccolo Samurai è pur sempre il Piccolo Samurai.
Montyyyy e Sebbiiii stanno iniziando a prendersi a colpi di baguette (non si sa come Montyyyy se ne sia procurata una, non essendo francese, ma non ha importanza), Takuuuu dà la zampata fatale e si appropria della leadership.
OH.
MY.
SAMURAI.
Non ho nemmeno il tempo di fangirleggiare a dovere, perché leader della gara diventa la safety car: Speedy Gonzales, di ritorno dopo qualche settimana, è andato in testacoda all'inizio del quarto giro.

[...]
Restart!
La prima cosa che si sente è la voce del telecronista.
"CONTAAAAAAAAACT!"
Non è ben chiaro che cosa sia successo, pare che Jakesssss sia finito in testacoda, non è chiaro se per un contatto con Cooooooooooolleeeeeeeeeeti (Cit.) o perché, ma è finito in testacoda anche il sosia di Vin Diesel (che successivamente passerà una decina di giri ai box prima di ritornare in pista) e Grammo Reale gli è andato addosso, finendo ritirato.
Voce fuori campo: "Perché non entra la safety car?"
L'Autrice: "Abbi pazienza, sono passati due secondi contati, gli sventolatori di bandiere gialle si saranno soffermati un attimo ad ammirare Takuuuu."
E infatti la safety car entra prontamente. E' solo il sesto giro e inizio a pensare che sarà una gara mooooolto lunga! u.u
Un po' di piloti che si trovavano in fondo vanno ai box a montare le slick, perché la pista si sta asciugando.

[...]
Restaaaaaaaart!
Montyyyy: "Dov'è Sebbiiiiii?"
Sebbiiii: "Sono qua dietro."
I due cercano di riprendere il loro duello usando baguette come spade, ma c'è il Detersivo in mezzo a loro, che nonostante l'impellente minaccia che incombe su di lui, che invece è disarmato, si fa vedere negli specchietti di Montyyyy facendogli pernacchie e tentando di strappargli al quinta(?) posizione.
Tutto ciò finisce nel momento in cui Kimby, tre giri dopo, si mette a ballare la lambada. Pare che fosse uno dei piloti che avevano montato le slick, ma questo non significa che non sia ora di montare le slick anche per gli altri.
Tutti ai box!
Il Piccolo Samurai fa un'ottima sosta.
In realtà anche tutti gli altri, tranne Guglielmo Potere, che precipita nelle retrovie o giù di lì. Anche il Piccolo Samurai, H3lio e Montyyyy che gli stanno dietro, comunque, non se la passano molto bene, perché davanti hanno altri sette piloti che, tra parentesi, sono i sopravvissuti alle slick.
...
...
...
...OH MY DANI-SMILE, sono sette o sei? No, perché nelle posizioni che scorrono in cima alla schermata leggo testualmente "1. ANDRETTI" e il mio primo pensiero è che si tratti di una scritta messa lì per abbellire la grafica, dato che è da anni che mi chiedo se l'Uomo Noia esiste davvero o se è solo una figura leggendaria di cui la gente narra ai propri bambini quando non hanno altro modo per farli addormentare.
Dietro all'Uomo Noia ci sono Feeeeeellllllllipi (cit.), Hawskwskwskwskwskws, Dalyyyy, Collllllllllleeeeeeeeeti (cit.), HR e Nuovo Giardino.
E' quest'ultimo quello contro cui, quando si riparte, il Piccolo Samurai decide di andare a cozzare.
Voce fuori campo: "Perché, Taku? Perché?!"
Insomma, il Piccolo Samurai è come un gatto che si morde la coda: perfino quando le cose vanno bene, o quantomeno moderatamente bene, deve darsi la zappa sui piedi da solo, il che è un po' quello che farebbe Maldonado negli ultimi tempi se, al momento di darsi la zappa sui piedi da solo, la sua macchina non avesse già preso fuoco da almeno mezz'ora.
Si prosegue per un giro, il Piccolo Samurai ha l'ala anteriore danneggiata... poi inizia a perdere pezzi ed entra la safety car, mentre lui va a farsi un giro ai box, dove cambia l'ala pronto a tornare in pista in ultima posizione.

[...]
Si riparte di nuovo!
Tempo un giro e Vauty, dopo un contatto con Munizione, va a sbattere contro le barriere.
Tempo un altro giro e, dopo essere sopravvissuti alla safety car, ce la ritroviamo in pista ancora una volta, per la presenza di detriti, perché pare che anche Speedy Gonzales abbia fatto dei danni.
In perfetto stile "Ferrari al gran premio della Malesia 2009) dopo circa cinque giri dietro la safety car, o almeno così mi è parso, il Detersivo rientra ai box per montare gomme da bagnato. Anche H3lio fa la stessa cosa. Non sta ancora cadendo una sola goccia di pioggia, ma va bene così.

[...]
A quanti restart siamo già arrivati? boh, ormai ho perso il conto...
L'Uomo Noia non se la passa tanto bene: tutti lo superano facendolo precipitare al quinto posto, mentre Fellllllllipi e Collllllllleti (cit.), definiti "due italiani" dal telecronista nonostante uno dei due sia nato a Monaco approfittano del loro momento di gloria per prendersi a colpi di baguette, prestate per l'occasione da Sebbiiiii e da chiunque l'avesse prestata a Montyyyyy a inizio gara.
Dimenticavo: c'è Hawskwskwskwskws in testa!
E' uno dei tanti, comunque, che poco dopo (34°-35° giro, credo) va ai box a montare le gomme da bagnato, mentre l'Uomo Noia, Munizione e Pagyyyyy sono ancora in pista con le slick.
Al 41° l'Uomo Noia e Pagyyyyy vanno ai box.
Pagyyyy: "Ora sulle wet spacchiamo il culo a tutti."
L'Uomo Noia: "No, io non metto le wet, dato che stanno venendo tre gocce di pioggia in totale."
Tornano in pista e Carletto Munizione ha 25 secondi o più sugli altri due.
All'improvviso una sensazione di deja-vu incombe: la pista è in parte bagnata, in parte asciutta e con le slick si va più forte che con le gomme da pioggia, tanto che Carletto incrementa di un paio di secondi il proprio vantaggio.
OH. MY. RUBINHO.
Seriamente, proprio quando mi sto convincendo di assistere a una replica del gran premio di Germania 2000, al 47° giro scoppia un temporale e, non appena si vedono dei lampi, entra in pista la safety car.
Un giro dopo, quando Filllllllllipi (cit.) va a sbattere, si opta per l'esposizione della bandiera rossa, con l'intento dichiarato di riprendere la gara in seguito, perché manca ancora mezz'ora prima di entrare nel limite delle due ore.
La gara non riprenderà e Carletto Munizione sarà proclamato vincitore.

RISULTATO: 1. Carlos Muñoz (Andretti), 2. Marco Andretti (Andretti), 3. Simon Pagenaud (Penske), 4. Will Power (Penske), 5. Scott Dixon (Ganassi), 6. Helio Castroneves (Penske), 7. Jack Hawskworth (Foyt), 8. Josef Newgarden (CFH), 9. Luca Filippi (CFH), 10. Juan Pablo Montoya (Penske), 11. Takuma Sato (Foyt), 12. James Jakes (Schmidt), 13. Ryan Hunter-Reay (Andretti), 14. Sebastien Bourdais (KV), 15. Stefano Coletti (KV), 16. Sage Karam (Ganassi), 17. Tristan Vautier (Coyne), 18. Gabby Chaves (Herta), 19. Conor Dany (Coyne), 20. Tony Kanaan (Ganassi), 21. Rodolfo Gonzalez (Coyne), 22. Charlie Kimball (Ganassi), 23. Graham Rahal (Rahal Letterman).


mercoledì 27 maggio 2015

Indycar 2015 #6: INDY 500 (24 Maggio 2015)

A volte quando finisce un gran premio c'è tempo di ripensare all'accaduto. Il Gran Premio di Monaco di quest'anno avrebbe potuto essere il candidato ideale per dei ripensamenti, ma non ce n'è stato il tempo: alle 18.00 era fissata la partenza della 500 Miglia di Indianapolis e, di punto in bianco, tutto il resto ha perso di importanza.
Già da anni descrivo la Indy 500 come "la gara automobilistica più importante al mondo", perché davvero, secondo me l'atmosfera che si respira è diversa da tutto il resto. Poi certo, ci sono alcune cose del pre-gara che in genere mi lasciano perplessa, ma fanno parte di una cultura che non è la mia e, così come non giudico i tipi del Bahrein per andarsene in giro travestiti da tovaglia, preferisco evitare commenti tropo specifici.

La Indy 500 non iniziava con le migliori premesse: prima ancora delle qualifiche, nei giorni di prove libere, ben tre vetture avevano spiccato il volo: si trattava di Castroneves, Newgarden e Carpenter, usciti tutti quanti illesi. Purtroppo non ne è uscito illeso Hinchcliffe, nelle prove libere che seguivano le qualifiche. Per fortuna pare che le sue condizioni siano meno gravi di quanto sembrava in un primo momento. Quattro decolli, comunque, non lasciavano ben sperare. Per fortuna tutto è andato per il meglio almeno il giorno della gara.

GRIGLIA DI PARTENZA:
1^ fila: 1. Scott Dixon (Ganassi), 2. Will Power (Penske), 3. Simon Pagenaud (Penske)
2^ fila: 4. Tony Kanaan (Ganassi), 5. Helio Castroneves (Penske), 6. Justin Wilson (Andretti)
3^ fila: 7. Sebastien Bourdais (KV), 8. Marco Andretti (Andretti), 9. Josef Newgarden (CFH)
4^ fila: 10. J.R. Hildebrand (CFH), 11. Carlos Muñoz (Andretti), 12. Ed Carpenter (CFH)
5^ fila: 13. Oriol Servià (Rahal Letterman), 14. Charlie Kimball (Ganassi), 15. Juan Pablo Montoya (Penske)
6^ fila: 16. Ryan Hunter-Reay (Andretti), 17. Graham Rahal (Rahal Letterman), 18. Simona De Silvestro (Andretti)
7^ fila: 19. James Jakes (Schmidt), 20. Alex Tagliani (Foyt), 21. Sage Karam (Ganassi)
8^ fila: 22. Conor Daly (Schmidt), 23. Townsend Bell (Dreyer Reinbold), 24. Takuma Sato (Foyt)
9^ fila: 25. Pippa Mann (Foyt), 26. Gabby Chaves (Herta), 27. Sebastian Saavedra (Ganassi)
10^ fila: 28. Jack Hawskworth (Foyt), 29. Stefano Coletti (KV), 30. Bryan Clauson (Byrd)
11^ fila: 31. Ryan Briscoe (Schmidt)*, 32. Tristan Vautier (Coyne)**, 33. James Davison (Coyne)

*: Briscoe sostituisce Hinchcliffe dopo l'infortunio.
**: Vautier sostituisce Huertas assente per problemi di salute.


Si sono fatte le 18.00 e, come da buona tradizione, la scena era tutta per gente inni nazionali, gente che pregava, militari... ecc... insomma, tutto tranne che vetture in movimento. Poi...
OH-MY-FERNIIIII, è ora di partire! Si erano fatte nel frattempo le 18.20, ma non aveva importanza, perché quello che contava era ch di lì a poco sarebbe iniziata una gara pronta a entrare nella leggenda... forse non per Tagliani, che è rimasto fermo in un contesto in cui nessuno dovrebbe essere fermo (ma in qualche modo deve essere ripartito), e per Daly la cui vettura emanava un fumo poco invitante.
SI PARTEEEEEEEEEEEEEEE! Mentre davanti il Detersivo manteneva la prima posizione seguito da Poweeeeeeeer, Pagy, il Sommo Wilson e il sosia di Vin Diesel, mentre dietro accadevano cose strane, per esempio il fatto che il Piccolo Samurai rimaneva coinvolto in un incidente...
Varia gente sui social network: "Sempre lui..."
Il Piccolo Samurai: "Avete qualche problema?"
Varia gente sui social network: "Sì, hai appena fatto fuori Saggio Caramella e la cosa non ti verrà perdonata tanto facilmente."
Il Piccolo Samurai: "Guardate che Caramella non era obbligato a venirmi addosso."
Caramella: "E tu non eri obbligato a intraprendere la professione di pilota. Per esempio avresti potuto fare lo spazzino della pitlane."
Il Piccolo Samurai: "E tu avresti potuto fare lo spazzino della pista e raccogliere tutti questi detriti. Anzi, dato che sei ormai fuori, perché non lo fai?"
Caramella: "Perché è molto più allettante insultarti tra me e me e augurarti di arrivare ultimo."
Il Piccolo Samurai: "Questi ragazzini insensibili..." Alza gli occhi al cielo, scuotendo la testa. "E pensare che io a vincere questa gara ci sono andato più vicino di loro..."
Un muro: "Sì, poi mi sei venuto troppo vicino."
Il Piccolo Samurai: "Dettagli." Agita la katana. "I'm the boss!"
In conclusione tutto ciò che si può dire è che Saggio Caramella era ormai fuori dai giochi, mentre il Piccolo Samurai ha proseguito fino ai box. Ne è uscito doppiato di due giri, ma la cosa non ha importanza.
La gara avrebbe potuto ripartire senza difficoltà se non che dietro stava accadendo qualcosa di pittoresco, nonostante la presenza della safety car.
Simonaaaaa: "Oh my Pastor, c'è un ballerino di conga! *-* Come sono felice."
Montyyyy: "Stai parlando di me?"
Simonaaaaa: "Certo!"
Montyyyy: "Non capisco perché dovresti essere felice."
Simonaaaaa: "Perché stanotte ho sognato di essere un tombino."
Montyyyy: "WTF?!"
Simonaaaaa: "Lo so, sarebbe stato più normale essere la sorella adottiva dei fratelli calzolai... però non si può avere tutto dalla vita."
Montyyyy: "Sì, infatti, non vale la pena di sacrificare il risultato. Se tu fossi stata un tombino doppiato avrei potuto capirlo, ma..."
Simonaaaaa: "STRIKE!"
Montyyyy: "Oh my Ralf. T.T Perché non te ne torni a casa a mungere le mucche per fare l'emmental? Solo noi colombiani possiamo prendere l'iniziativa di ballare la conga!"
Dopo quella danza augurale, i due sono stati coinvolti in varie peripezie, per esempio quella che la pitlane fosse chiusa e che hanno vagato in lungo e in largo per la corsia dei box in attesa del momento propizio per effettuare il pit-stop. Evidentemente Montyyyy sentiva il bisogno di scontare un drive through senza che nessuno glielo avesse imposto.

[...] SI RIPARTEEEEEEEEEEEEEEE! Il Detersivo era pronto a dominare, mentre dietro di lui Pagy agitava la baguette per convincere il compagno di squadra Guglielmo Potere/ Potere della Volontà a farsi da parte. Non c'era molto da fare, per nessuno di loro.
Vin Diesel: "I'M THE BOSSSSSSSSSSSSSS!"
Si è fatto largo agitando le piume fucsia che teneva sul casco e, a passo di lambada, ha superato tutti uno dopo l'altro... anche il Detersivo.
Il Detersivo: "Oh my Dani-Smile."
Vin Diesel: "It's time for lambadaaaaaaaaaaaaaaaaa!"
I due hanno passato un bel po' di tempo a ballare la lambada a distanza, ed è stato il Detersivo a spuntarla, anche dopo il primo pit-stop disputato intorno al 35-40° in condizioni di bandiera verde.
L'ultimo a rientrare era stato il Badass Colombiano, rimasto in pista più a lungo di tutti per fare il figo in prima posizione almeno per un po'. Ai box è arrivato lungo, ma fortunatamente non c'era nessuno lì davanti pronto a farsi stirare.
Il Detersivo: "Fai come ti pare, tanto non durerà."
Montyyyy: "Nemmeno tu durerai."
Il Detersivo: "Se fossi in te, ci penserei due volte prima di affermarlo. Dietro di me c'è il vuoto."
In realtà dietro di lui c'erano Pagy, Vin Diesel, H3lio e Potere che non vedevano l'ora che si levasse di torno, ma questo è un dettaglio poco rilevante.
Tutto è proceduto almeno finché al 65° giro non si è sentito altro che un rimbombo di clacson... e infatti il Clacson è finito a muro per i fatti suoi(?).

Piccola digressione: su chi sia il Clacson, ci sono varie teorie alternative. Una di queste è che risponda al nome di Bryan Clauson e che abbia preso parte alla Indy 500 con un team chiamato Byrd, che non si era mai visto prima e che senza ombra di dubbio non si vedrà più... perché sì, alla Indy 500 la cosa più pittoresca è che partecipano anche team che nessuno ha mai visto per tutto il resto della stagione. Tra l'altro uno di questi, Dreyer Reinbold (sembra un nome da birra) aveva dato un volante al glorioso non-ex-del-tutto pilota oggi telecronista Campana Inviata Dalla Città (avere un nome del genere deve essere stato un trauma infantile per lui).

Torniamo al Clacson: è andato a muro, è entrata la safety car e... tutti ai box in branco! Pagy ne è uscito in testa e stava già agitando la baguette per festeggiare, ma al restart gli è andata male: il Detersivo l'ha superato.
Pagy: "Autrice, sei politically uncorrect! non è che mi ha superato e basta, io l'ho ri-superato, poi Vin Diesel ha superato entrambi, dopodiché il Detersivo ha superato di nuovo me, poi ha superato Vin Diesel, che però è ritornato davanti."
Potere: "Io intanto nel frattempo che cosa facevo?"
Pagy: "Mhm... te ne stavi lì in quarta posizione a pensare ai tuoi futuri sogni di gloria?"
Kimby: "Sììììì, io ero dietro di lui e te lo posso confermare. Anch'io stavo pensando ai miei futuri sogni di gloria, così come quelli che mi stavano dietro."
H3lio: "Invece io stavo pensando alla mia acconciatura perfetta e a quanto la giornata sarebbe stata completa se un pilota con i capelli perfetti avesse vinto qualunque genere di gara. Mi è stato detto, però, che a Montecarlo era già accaduto."
Montyyyy: "Io invece stavo pensando a quanto fosse intrigante avere davanti a me uno dei miei compagni di squadra dato che ballare la conga con lui avrebbe potuto essere molto intrigante."
H3lio: "Specie dopo che Pagy mi avrà prestato la sua baguette..."
Montyyyy: "Sei sicuro che la baguette possa fare molto? No, perché potrei chiedere al Piccolo Samurai di prestarmi la sua katana."
Voce fuori campo: "Il Piccolo Samurai esiste ancora?"
Montyyyy: "Forse."

[...] Si è arrivato al successivo pitstop con Vin Diesel in testa davanti a Pagy, con Potere che a un certo punto, prima delle soste, era riuscito a risalire in terza posizione.
Le soste si sono svolte quando ormai la gara stava arrivando a metà, sempre in regime di verde.
Pagy: "Je suis le boss! *_______* Vive la France!"
Mentre Pagy agitava la baguette per festeggiare la sua prima posizione, Vin Diesel dietro di lui aspettava il momento in cui avrebbe potuto asfaltarlo... non è arrivato ed è rimasto lì accodato, con Montyyyyy che di lì a poco ha superato Potere per la terza posizione.
Voce fuori campo: "Questo era trentesimo all'inizio. Come ci è arrivato fino a qui?"
Montyyyy: "Probabilmente Ralf Calzolaio mi sta facendo il malocchio, ma ha l'effetto opposto."
Nessuno ha fatto in tempo ad asfaltare nessuno: una decina di giri dopo è rientrata la safety car, perché Serviààààà, con la "A" accentata, per cortesia qualcuno lo spieghi ai telecronisti anglofoni, e Carpiiii hanno messo in scena un bel balletto che ha portato entrambi sul muro.

Anche ai box, comunque, c'era qualcosa in atto...
Davyyyy: "BANZAAAAAAAAAAAAAAAAAIIIIIIIIIII!"
Pippa Pink: "What?! o.O"
Vautiii: "Perché qualcuno mi sta venendo addosso?!"
I meccanici del team Coyne: "NOTAGAIIIIIINNNNNNNNN!"
Stavolta il team si è esibito in un mega-unsafe release, in cui Davyyyy è partito mentre Pippa Pink sopraggiungeva e, dopo che i due sono arrivati al contatto, è andato anche addosso a Vautiiii, con due meccanici che stamazzavano a terra. Pare che uno dei due sia stato successivamente operato per la frattura a un'anca.

[...] SI RIPARTEEEEEEEEEEEEEE!
Possiamo passare direttamente a quello che succede una trentina di giri più tardi, quando...
Il Detersivo: "Okay, può sembrare ripetitivo dire che io e Pagy ci siamo nuovamente contesi la leadership della gara per un certo tratto, ma non puoi cancellarci così come se niente fosse. Saresti un'Autrice unpolitically correct se così fosse."
L'Autrice: "E quindi?"
Pagy: "E quindi ti seguirei armato di baguette."
L'Autrice: "Oh my Monty Badass!"
Montyyyy: "Tu mi chiami e io faccio tutto quello che vuoi. Per esempio mi stai per caso ordinando di intromettermi nella lotta tra il Detersivo e Pagy?"
L'Autrice: "Veramente io non ho detto nulla, hai fatto tutto da solo..."
Montyyyy: "Ed è così che le cose devono andare! U.U I'M THE BOSSSSSSSSSSSSS!"
Il Detersivo: "Okay, io sono seriamente preoccupato."
Pagy: "Fai bene."
Il Detersivo infatti è stato superato da entrambi e in realtà non ho ben chiaro quali fossero le posizioni esatte prima del pit-stop in regime di verde, a circa tre quarti di gara, l'unica cosa che so è che di lì a poco la gara ha perso uno dei suoi protagonisti.
...IT'S TIME FOR SAMBA! Il sosia di Vin Diesel è finito a muro, il che mi è dispiaciuto perché, nella mia sfera di preferenze per la vittoria, era sicuramente tra le prime posizioni.
Pare che abbia fatto il trollone, dopo la gara, sostenendo che quantomeno era riuscito a dimostrare che le vetture di Indycar possono incidentarsi senza cappottare.

Qualcosa mi è sfuggito di vista, perché c'era Kimby in testa. Mhm... forse non si era fermato poco prima? Sicuramente... almeno credo. Va beh, proseguiamo, perché dietro di lui c'erano ancora (i soliti) Pagy e il Detersivo.
Il tempo di ripartire e Kimby è stato superato da un po' di vetture, in primis il Detersivo e Montyyyy che ne hanno approfittato per portarsi primo e secondo.
Potere: "Anch'io ho superato Kimby."
L'Autrice: "Sì, ma in questo momento non sei rilevante, perché è in atto un duello per la leadership tra il Detersivo e Monty."
Potere: "Sì, ma dopo vari cambi di posizioni tra i due, stavolta sarò io a rendermi protagonista, superando Montyyyyy e facendogli un culo così."
Montyyyy: "Sul sorpasso te lo posso concedere, ma sul culo, io aspetterei la fine della gara prima di parlare."
Un detrito: "Oh my Monty Badass, questi due sono compagni di squadra e c'è il rischio che si prendano a sportellate se non intervengo. Facciamo che mi metto a dormire nel bel mezzo della pista così rientra la safety car e questi due nel frattempo si calmano."
Montyyyy: "Una safety car per detriti? Mi sembra di essere tornato in Nascar..."
Potere: "Ecco, perché non ci torni?"
Montyyyy: "Perché spaccare il culo a te è molto più appagante."
Yaaaaaayyyy, è giunto il momento di gloria di Carletto Munizione, che approfittando del fatto che gli altri sono rientrati ai box in branco è rimasto lì a fare il figo davanti a nientemeno che a Wilsiiiii! *-*
Specifichiamo che in pitlane sono anche accaduti dei fatti importanti: per esempio Potere era davanti a tutti, e per davanti a tutti intendo davanti a Montyyyy, al Detersivo, a Pagy e a H3lio.

[...] SI RIPARTEEEEEEEEEEE! Wilsiiiii in testa! *_________* È durata appena un giro, perché poi Potere e Montyyyy, che erano secondo e terzo un attimo prima, l'hanno praticamente asfaltato, involandosi verso il dominio... o meglio, accodandosi dietro alla safety car rientrata perché nel frattempo c'era stato un balletto a tre: Saaviiii, StefAAAAAAAno ColllllllEEEEEti [cit] e Hawskwskwskwskwskw, con Saaviiii che è quello che, a parità di ritiro, ci ha rimesso di più perché ha riportato anche lievi ferite (una slogatura a una caviglia, credo).

...
...
...
...
-15 giri: si riparte e stavolta si fa sul serio.
Allora, premetto che a mio parere si è trattato di un finale alla "Oh-my-Dani-Smile" a livelli estremi. Premetto anche che i primi cinque erano Potere, Montyyyy, il Detersivo, Munizione e Kimby, ma che dopo due secondi contati questi ultimi due per me sono passati in secondo piano perché in quel momento è crollata la mia grande convinzione che i duelli epici tra le Marussia e le Caterham avessero reso la mia vita completa.
No, niente affatto.
Certo, vedere duelli epici tra le Marussia e le Caterham non è una cosa su cui si possa soprassedere facilmente, ma credo che esistano più tipi di fascino e che a Indy si possa soprassedere sulla mancanza di Marussia e Caterham in battaglia per la 15^ posizione (non che le Caterham ci siano ancora, altrove, ma quello è un altro discorso).
Guglielmo Potere AKA Potere della Volontà era primo.
Il Detersivo: "Ma non ci rimarrà."
Montyyyy: "Dovrai passare sul mio cadavere prima di andare a raggiungerlo."
Il Detersivo: "Pagy mi ha prestato la baguette. Sei finito."
Montyyyy: "Mi pare di avere già detto che non mi sarà difficile trovare una katana."
Il Detersivo: "Io non ne sono così convinto."
Il Piccolo Samurai: "I'M TAKU BITCH! Per celebrare il fatto che mentre mezzo mondo mi prende per i fondelli io ho recuperato due giri e che se qualcuno si degnasse di darmi una buona macchina vi prenderei a calci nel culo dalla mattina alla sera, sono onorato di prestare la mia katana a Montyyyy, certo che ne farà buon uso."
Il Detersivo & Potere: "OH MY DANI SMILE."
Il Detersivo ha approfittato dello shock di Potere per andare a prendersi la leadership, che ha tenuto più o meno per due giri, prima che Potere glielo mettesse in quel posto... giusto per un giro, non per tanto perché poi il Detersivo è ritornato in testa, per poi perdere definitivamente la leadership quando mancavano dieci giri alla fine.
A quel punto per Potere era fatta...
Montyyyy: "Autrice, ne sei proprio così sicura?"
L'Autrice: "No, te lo confesso, è da almeno quaranta minuti che sono praticamente certa che tu vincerai questa gara."
Montyyyy: "Allora abbi fiducia." Agita la katana. "TORA TORA TORAAAAAAAA!"
Potere: "Vi prego... T.T Qualcuno mi dia almeno una baguette."
Nessuno gli ha dato una baguette e, dopo essersi lasciato alle spalle il Detersivo, era intenzionato a fare lo stesso anche con Potere. E' andato in testa, ma poi in due giri è riuscito a: 1) perdere di nuovo la leadership, 2) perdere anche la seconda posizione. Mancavano sette giri al finale.
L'Autrice: "Okay, il mio presentimento era sbagliato..."
Mi aspettavo un finale al cardiopalma tra Potere e il Detersivo, ma non è andata a finire così: quando mancavano quattro giri alla fine il Detersivo è stato nuovamente superato da Montyyyy ed è caduto definitivamente nel dimenticatoio. Poi, un giro più tardi...
...
...
...
...OH.
CONGA.
DANCER.
Considerando il fatto che a Indy a quanto pare nessuno si traveste da tombino, quando mancavano tre giri alla fine Montyyyy ha superato il suo compagno di squadra.
Si è ritrovato un doppiato sulla sua strada.
Ha superato il doppiato senza problemi.
OH MY MONTYYYY.
Ho capito che ce l'aveva fatta nel momento in cui, tre giri più tardi, mi sono resa conto che l'audio dello streaming era leggermente sfasato dalle immagini: stava ancora completando il giro, quando veniva già acclamato come vincitore.
Quando l'ho visto raggiungere il traguardo ho capito che oltre alle Marussia e alle Caterham ci voleva qualcos'altro che rendesse la mia vita completa.

Il finale è stato un turbine di emozioni e, per finale, intendo qualcosa come gli ultimi quindici giri.
Se dieci anni fa qualcuno mi avesse detto che un giorno mi sarei emozionata, avrei pianto di gioia e avrei provato l'impulso di urlare perché Juan Pablo Montoya vinceva la 500 miglia di Indianapolis, mi sarei fatta quattro sane risate.
E' strano come il tempo possa cambiare le nostre convinzioni. E' strano come le convinzioni non siano vere convinzioni, ma siano qualcosa che ci esce da dentro.
Quello che è strano più di ogni altra cosa è che in quel momenti mi sono passati nella mente tanti episodi passati a cui non pensavo da un sacco di tempo. In quel momento ho capito che Montoya è tutto ciò che resta di una Formula 1 che non dimenticherò mai, non perché sia stata migliore dell'epoca precedente e dell'epoca successiva, ma perché è stata forse la Formula 1 che mi ha trasformata da "appassionata che guarda la Formula 1 quando gli altri ci guardano" ad "appassionata che programma/cerca di programmare i propri
weekend in base al campionato di Formula 1".
C'è qualcuno che dice che certi piloti o li si ama incondizionatamente o li si odia incondizionatamente. Io credo di averne scoperta un'ulteriore categoria: quelli da amare e odiare incondizionatamente nello stesso momento.

RISULTATO:
1. Juan Pablo Montoya -- Penske -- 3:05:56.528
2. Will Power -- Penske -- +0.104
3. Charlie Kimball -- Ganassi -- +0.795
4. Scott Dixon -- Ganassi -- +1.029
5. Graham Rahal -- Rahal Letterman -- +2.312
6. Marco Andretti -- Andretti -- +2.538
7. Helio Castroneves -- Penske -- +2.782
8. JR. Hildebrand -- CFH -- +3.563
9. Josef Newgarden -- CFH -- +4.028
10. Simon Pagenaud -- Penske -- +4.214
11. Sebastien Bourdais -- KV -- +5.306
12. Ryan Briscoe -- Schmidt -- +5.668
13. Takuma Sato -- Foyt -- +6.167
14. Townsend Bell -- Dreyer & Reinbold -- +8.500
15. Ryan Hunter-Reay -- Andretti -- +9.648
16. Gabby Chaves -- Herta -- +10.101
17. Alex Tagliani -- Foyt -- +11.215
18. James Jakes -- Schmidt -- +12.043
19. Simona De Silvestro -- Andretti -- +12.732
20. Carlos Muñoz -- Andretti -- +39.834
21. Justin Wilson -- Andretti -- +1 Lap
22. Pippa Mann -- Coyne -- +3 Laps
23. Sebastian Saavedra -- Ganassi -- +25 Laps
24. Jack Hawksworth -- Foyt -- +25 Laps
25. Stefano Coletti -- KV -- +25 Laps
26. Tony Kanaan -- Ganassi -- +49 Laps
27. James Davison -- Coyne -- +84 Laps
28. Tristan Vautier -- Coyne -- +84 Laps
29. Oriol Servià -- Rahal Letterman -- +88 Laps
30. Ed Carpenter -- CFH -- +88 Laps --
31. Bryan Clauson -- Byrd -- +139 Laps
32. Sage Karam -- Ganassi -- +200 Laps
33. Conor Daly -- Schmidt -- +200 Laps


martedì 26 maggio 2015

#5: Commento al Gran Premio di Monaco: Montecarlo, 21-24 Maggio 2015

PROVE LIBERE | QUALIFICHE | GARA


DAGLI SCENEGGIATORI DI “LAMBADA ALLA SAINTE DEVOTE”,

DAGLI SVENTOLATORI DI BANDIERE ROSSE,

DAI COMPOSITORI DI “OOPS I DID IT AGAIN”

E DAGLI STORICI PRODUTTORI DI “INSEGUENDO BERNOLDI IMPRECANDO IN DIALETTO SCOZZESE”...

BENVENUTI SU UN CIRCUITO UNICO:
L’UNICO IN CUI LA MARUSSIA ABBIA MAI CONQUISTATO DEI PUNTI.

UN CORDIALE SALUTOOOOOOOOOOOO! Come ogni anno si è raggiunta la fatidica domenica in cui si svolge la gara automobilistica più importante e avvincente al mondo.
Non appassionato di Formula 1: “Che cosa c’è di avvincente nel vedere venti macchine che girano in tondo?”
Appassionato di Formula 1: “Nella gara automobilistica più importante e avvincente al mondo le macchine non girano in tondo.”
L’Autrice©: “E invece sì! Solo che sono trentatre anziché venti e che non c’entrano niente con questo commento. Si ricorda, infatti, che siamo qui per parlare di quello che avviene sulle anguste stradine del Principato di Monaco dove ci sono in successione la curva più lenta e quella più veloce del mondiale e in cui nel 1992 Roberto Moreno riuscì per una strana serie di coincidenze a raggiungere la griglia di partenza nonostante di solito non superasse nemmeno le prequalifiche. Ah, dimenticavo: a Montecarlo ci sono senz’altro anche molti tombini.”
Voce fuori campo: “Ora che hai fatto questa panoramica puoi iniziare il commento?”
L’Autrice©: “Certo...”
Dunque, Montecarlo è un luogo pieno di yacht dove di solito nel periodo del gran premio c’è una temperatura primaverile e gente che se ne va in giro con pantaloncini corti e t-shirt. Quest’anno all’inizio del weekend c’erano meno di venti gradi, insomma, un po’ come essere al Nürburgring in piena estate. Non sono commossa: ho passato le giornate di giovedì e venerdì a congelarmi, perché quattordici gradi di massima in maggio mi sembrano decisamente pochi.
Quest’anno non c’erano nemmeno le grid girl, ma dei grid boy. Purtroppo nessuno ha approfittato della situazione per ricordare quanto possa essere degradante per l’immagine dell’uomo indossare pantaloni col risvolto (senza offesa per eventuali estimatori di questo dettaglio).

Incominciamo dall’inizio: le prove libere si sono svolte al giovedì e dal momento che è stato tutto un susseguirsi del Gangster Rapper in cima alla classifica direi che possiamo tranquillamente soprassedere e dedicarci a qualcosa di meno scontato e più avvincente.
È arrivato il venerdì... e con il venerdì è arrivata la sfilata di Amber Lounge, a cui quest’anno hanno sfilato i piloti della Marussia e della Sauber oltre che Gutierrez e Hulkenberg. So che nel corso degli anni eravamo state abituate troppo bene a vedere Guido Per Il Giardino o cose del genere... ma veramente, quest’anno se alle foto di Amber Lounge qualcuno avesse fotoshoppato l’immagine di un vescovo, sarebbe sembrata la foto di gruppo dopo la cresima. Se non altro c’era qualcosa di pittoresco: Gutiiii aveva la cravatta rossa. A compensare c’era lo spazzino della pitlane vestito di nero dalla testa ai piedi. Sembrava un becchino... anzi, il figlio di un becchino.
Who’s That Guy: “Comunque con questo abito gessato(?) che si abbina perfettamente alla mia cresta laterale da cantante da talent show, io sono il più figo di tutti.”
Sonyericsson: “Temo che non verrai nelle inquadrature delle foto, però, a meno che non siano a figura intera.”
Who’s That Guy: “Stai mettendo in dubbio il fatto che raggiungo la stratosferica statura di 1.71?”
Sonyericsson: “No, non lo metto in dubbio, quello che metto in dubbio è il sistema di misura secondo cui saresti 1.71.”
Who’s That Guy: “Comunque io sono più figo di te.”
Sonyericsson: “Io, però, sono biondo con gli occhi azzurri, quindi sono automaticamente figo. Le fangirl stanno strisciando ai miei piedi.”
Una fangirl: “Nemmeno per sogno. Io sto protestando per l’assenza di K-Mag, che sarebbe stato perfetto per la sfilata.”
Il piccolo Max: “E io?? È la sfilata dei bambini, quindi ero perfetto.”
Una fangirl: “Oh, mio adorato piccolo Max, che detestavo perché hai rimpiazzato Jev ma che adoro perché hai conquistato punti e che riprenderò a detestare non appena andrai addosso a qualcuno...”
Il piccolo Max: “Non è giusto che, mentre gli altri sfilano, io sia stato messo a letto con il ciuccio e che mio padre mi stia leggendo una fiaba in cui il principe azzurro commette violenza domestica nei confronti della principessa. Per riprendermi dovrò andare addosso a qualcuno, presto o tardi.”
Una fangirl: “Non lo farai, se non vorrai essere declassato a primo male dell’umanità.”

Dopo la sfilata di Amber Lounge è arrivato il giorno delle qualifiche. Dimentichiamoci dei gloriosi tempi in cui Guido Per Il Giardino conquistò la Q2...a meno che non vogliamo commuoverci per le McLaren in Q2, ma la cosa mi sembrerebbe 1) un tantino esagerata, 2) un tantino precoce, visto come sono andate le cose all’inizio della Q2.
Limitiamoci a dire che, mentre io stavo seguendo con grande interesse il duello a distanza tra lo spazzino della pitlane e Who’s that guy che soltanto all’ultimo ha battuto il suo tempo, Bo77as si trovava nelle melme della bassa classifica, in buona compagnia: aveva Luigi Filippo davanti e Sonyericson dietro.
Bo77as: “Scusate, ma siamo tornati nel 2013?”
Le peripezie della Williams non erano ancora finite: dal momento che aveva avuto l’onore di arrivare almeno in Q2, Feliiii non ha potuto fare a meno di rassegnarsi a fare l’ultimo tempo... e gli è anche andata bene, perché c’è stato chi è stato lasciato a piedi dalla macchina e non ha fatto nemmeno un tempo. Credo che non sia necessario specificare di chi si tratta.
Ferniiii: “Magari qualcuno potrebbe pensare che si tratti di Jensinho.”
Jensinho: “Perché? Io esisto davvero?”
Ferniiii: “Non saprei. Spero con tutte le mie forze che tu sia parte dell’incubo che sto sognando a occhi aperti da quando ho messo il cu*o su questa macchina, mettendo fine a tutte le leggende metropolitane secondo cui, essendo il più cool di tutti, il mio vero nome è Culonso.”
Feliiii: “Ma... sei vicino a me! *-* Tantoammmmmmmmmmmore!”
E mentre assistevamo al trionfo dell’ammmmmmmmmore con la A maiuscola, abbiamo visto anche Jensiiii riuscire nell’onore di conquistare la dodicesima posizione. Aveva davanti Grosjiiii e dietro Hulkie.
Si segnala anche che in Q3 ritrovavamo nientemeno che Maldiiiii e anche il compagno di squadra di un certo futuro campione del mondo che negli ultimi tempi sta combinando più danni di lui. Essendo una cosa sola con Maldiiii, non era sorprendente ritrovarli là insieme.
Mazzoniiii: “Comunque il Gangster Rapper non ha mai ottenuto la pole position su questo circuito, che è uno dei pochi circuiti insieme al Redbullring su cui non ha mai ottenuto una pole.”
Il Gangster Rapper: “Abbi pazienza, al Redbullring ci ho gareggiato una volta sola in tutta la mia vita e, avendo Feliiii conquistato la pole, era una qualifica falsata.”
Feliiii: “Qualifica falsata?” Agita una baguette. “WTF?!”
Il Gangster Rapper: “Ecco, lo vedi? Te ne vai in giro armato di baguette, quindi tutto è falsato.”
Feliiii: “Non so cosa farci, le bottiglie rotte erano finite.”
Il Gangster Rapper: “Bottiglie rotte? OHMYDANISMILE!”
Britney Bitch: “Va bene, vediamo di riequilibrare il mondiale. Ti cedo la pole su un piatto d’argento, Gangster Rapper. In cambio voglio che la smetti di cantare canzoni rap per tutto il weekend.”
Il Gangster Rapper: “E va bene, se proprio è la condizione necessaria per conquistare la pole...”
E così la pole è stata attribuita a nientemeno che al gangster rapper, con grande sorpresa di tutti, perché quest’anno aveva centrato solo tutte le pole tranne una, vuoi mai che qualcuno potesse considerarlo il favorito?
Ancora maggiore sorpresa c’è stata quando il secondo posto è stato conquistato nientemeno che da Britney Bitch.
Assenti ormai le Williams, le Redbull si sono travestite da Williams e si sono andate a giocare la seconda e la terza fila con le Ferrari: Sebbiii, Dani-Smile, Kiwi e Kimiiii, questo è stato l’inequivocabile verdetto. Dietro c’erano Checo, Santana Jr, Maldiiii e il piccolo Max.
Si segnala che Grosjiiii era stato retrocesso a partire dal bagno per avere sostituito il cambio: non a pulirlo, però, dato che il lisoform è stato consegnato a Santana Jr, che dopo le libere del sabato mattina aveva evitato di andare alle operazioni di peso.
Una fangirl: “WTF?! Come si fa a penalizzare un ragazzo adorabile come Santana Jr?! Neanche fosse stato lui a rubare il volante a Jev...”
Un’altra fangirl: “Sì, appunto, meritava non solo di rimanere lì, ma anche di essere lasciato passare da tutti i piloti che gli stanno davanti. Il mondo è ingiusto.”
La fangirl di prima: “Dovremmo scioperare contro le ingiustizie smettendo di guardare la Formula 1.”
Voce fuori campo: “E magari anche di commentarla?”

YAAAAAAAAAAAYYYYYY, SCATTANO LE VETTUREEEEEEEE!
Che poi, sarebbe stupendo se Mazzoniiiii urlasse anche “yaaaaaayyyyy” o qualcosa del genere al momento del via, ma purtroppo per il momento non sta accadendo. Dobbiamo quindi accontentarci di un semplice “scattano le vettureeeeee” e del fatto che il Kiwi abbia superato Dani-Smile in partenza. Nessuno gridava allo scandalo: da quando è molto improbabile che Dani-Smile possa conquistare una vittoria tutti quelli che l’anno scorso si dichiaravano suoi fan sfegatati hanno smesso di prenderlo in considerazione. Comunque il Kiwi ha superato Dani-Smile e questo è un dato di fatto: davanti non è accaduto nulla di particolare, mentre dietro...
Hulkie: “OHMYDANISMILEEEEEE! Che cosa ci faccio qui con la macchina mezza rotta?”
Feliiii: “Non chiederlo a me.”
Ferniiii: “E nemmeno a me.” Fischietta con aria indifferente. “I’m the boss.”
Su twitter la vicenda è stata spiegata più o meno così: Feliiii aveva danneggiato l’ala anteriore e forato in un contatto con Maldiiii (poco importa che Maldiiii fosse decine e decine di metri più avanti, l’importante era avere qualcuno da insultare per avere innescato il caos) mentre dietro Ferniiii e Hulkie si erano sportellati per i fatti loro.
Nella realtà dei fatti la vicenda si è dimostrata così: Ferniiii ha proseguito illeso, Hulkie è rientrato ai box per una sosta di routine-post-incidente, Feliiii è rientrato dove dopo una lunga operazione di rimessa in sesto della macchina è stato mandato fuori di nuovo.
Le spiegazioni post-gara si sono dimostrate queste: Maldiiii non c’entra niente, quello con cui Feliiii ha avuto a che fare in partenza era Hulkie e, in quanto tale, ovviamente non può essere insultato così come se niente fosse, il che è una buona ragione per continuare a insultare Maldiiii ancora per un paio d’ore, e chi l’avesse messo in dubbio sarebbe un insensibile che non conosce la vera essenza della Formula 1.
Maldiiii nel frattempo era impegnato in una gloriosa comunicazione con i box. Qualcosa di questo tipo:
Box: “Le telemetrie dicono che i freni non hanno problemi.”
Maldiiii: “A me sembra l’esatto contrario.”
Yeaaaaaahhhh, Maldiiii è un perfetto trollone in qualunque momento, questo non lo si può mettere in discussione.
Comunque, grazie alla maledizione del sigillo del gatto nero di Maracay, la sua gara è durata effettivamente soltanto una manciata di giri: si è ritirato per un guasto ai freni.

Sappiamo tutti che Montecarlo è un luogo dove si fanno meno pit-stop rispetto alla media.
Sappiamo anche che la maggior parte della gara è attesa che accada qualcosa.
Buona parte della gara, di fatto, è stata osservare nei distacchi che:
- dopo un certo numero di giri Hulkie ha raggiunto i Marussia Boys e li ha superati;
- dopo mezza giornata anche Feliiii ha raggiunto i Marussia Boys e li ha superati;
- subendo diversi doppiaggi, i Marussia Boys sono stati inquadrati molto spesso;
- lo spazzino della pitlane favoriva i doppiaggi vagando direttamente per le vie di fuga;
- senza che nessuno sapesse come mai, da un certo punto in poi lo spazzino della pitlane non è più stato l’ultimo classificato...
Lo spazzino della pitlane: “Oh my Carmen, c’è qualcuno dietro di me. Who’s that guy?”
Who’s that guy: “Pensavo che almeno tu mi riconoscessi...”
Lo spazzino della pitlane: “Sono spiacente, ma non riesco proprio a ricordarmi di te.”
Who’s that guy: “WTF?! O.O Tutte le partite di briscola, scopa e scala 40 non sono contate niente per te?”
Lo spazzino della pitlane: “No, veramente preferisco giocare a rubamazzo.”
Who’s that guy: “Infatti abbiamo giocato a rubamazzo poco prima della gara, prima di dover andare a vendere l’unico mazzo di carte che ci era rimasto al mercato nero delle carte da briscola per poterci pagare il pranzo, dato che abbiamo consegnato tutti i nostri soldi alla Sacra Cenerentola per farci guidare.”
Lo spazzino della pitlane: “Sì, ma non raccontare a tutti i nostri segreti imbarazzanti. Vuoi raccontare anche quello che facciamo quando ci chiudiamo in bagno?”
Who’s that guy: “Sì, andiamo a rubare la carta igienica perché non possiamo permetterci di comprarla! E oggi siamo perfino stati inseguiti da Santana Jr armato di lisoform dato che ci ha colti sul fatto.”
La gara non l’hanno fatta i piloti della Sacra Cenerentola, che non hanno nemmeno potuto approfittare di molti ritiri per rimontare. In realtà non ci sono stati nemmeno dei ritiri, per gran parte di gara...
Ferniiii: “Okay che corro per la McLaren, ma non esisto nemmeno?!”
L’Autrice©: “Sì che esisti, ma guidi la McLaren, quindi è normale che tu ti sia ritirato.”
Ferniiii: “Nobody loves me.”
La macchina di Ferniiii: “E io sono la prima a non amarti.”
Ferniiii: “OH MY RON DENNIS!”

La situazione si è animata a gara inoltrata, quando c’erano le Williams che venivano doppiate in stile 2013 e anche tanti altri che venivano doppiati. Il piccolo Max si era messo in scia a Sebbiiii e, quando qualcuno si faceva di lato, recitava la parte del pilota a pieni giri e si metteva dietro una vettura dopo l’altra.
Al via gli elogi in
...uno
...due
...tre
...quattro secondi contati.
Poi si è ritrovato davanti il Sommo Grosjiiii che, per una strana serie di coincidenze, si trovava nelle zone più basse della top-ten.
Il piccolo Max: “Puntiiiiii! Cartoni animatiiii!”
Si ricorda, infatti, che solo grazie agli arrivi in zona punti si conquista la possibilità di guardare la TV.
Grosjiiii: “Baguette!”
Il piccolo Max: “Ehi! Io sono minorenne, non puoi minacciarmi con la baguette così come se niente fosse! Sarebbe politically uncorrect.”
Grosjiiii: “Io sono politicaly uncorrect. Quando hai gli occhi azzurri te lo puoi permettere.”
Il piccolo Max: “Comunque io ti sorpasso in bilico su due ruote facendoti una pernacchia e non............ BANZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAIIIIIIIIIIIIIII!”
Il piccolo Max è andato a schiantarsi alla Sainte Devote, con Grosjiiii che urlava via radio ma che è riuscito a proseguire.
Una fangirl: “Che usurpatore.”

Di quello che è successo dopo se ne è discusso in tutte le lingue e in tutte le salse e se ne continuerà a discutere.
Il Gangster Rapper aveva qualcosa come 23 o 24 secondi di vantaggio su Britney Bitch che a sua volta aveva un secondo o giù di lì su Sebbiiii. Pit-stop con safety car in pista, perché tanto c’era tempo... anzi, no: il tempo, a quanto pareva, non c’era. È rientrato in pista terzo e gli altri non avevano alcuna intenzione di fermarsi.
È stato un errore clamoroso, da parte della Mercedes. È stato un errore, che ha fatto discutere più che altro al di fuori dei confini italiani. Qui erano tutti eccitati per il fatto che la Ferrari ci avesse guadagnato una posizione, più che altro. Altrove ne ho sentite di tutti i colori ma, dato che è più interessante scrivere dialoghi immaginari sui piloti della Marussia che parlano di carta igienica, mi limiterò a declamare i fatti: Britney Bitch ha vinto, Sebbiiii è arrivato secondo, il Gangster Rapper è arrivato terzo.
È stato un errore, chiaramente al Gangster Rapper la cosa non è piaciuta e se la Mercedes fosse in una situazione in cui perdendo punti potrebbe rischiare di perdere il titolo forse a qualcuno inizierebbe a bruciare il cu*o sulla sedia. Ovviamente Niki Lauda ne ha approfittato per dare contro al team, perché a quanto pare lì le cose le risolvono parlandosi dietro via stampa, come si era già notato all’epoca dell’incidente tra il Gangster Rapper e Britney Bitch la scorsa stagione.

Obiettivamente parlando la cosa che mi ha dato più fastidio è stata la capacità di usare mille pesi e mille misure che certa gente ha dimostrato.
Figuriamoci la reazione che avrebbero avuto in altre epoche e in altre circostanze.
Schumacher fa un pitstop in più nel momento meno opportuno, finisce indietro e Barrichello vince la gara: “aaaaawwww, era ora!”
Alonso fa un pitstop in più nel momento meno opportuno, finisce indietro e Massa vince la gara: “ahahahah, non ho mai visto niente di più divertente!”
Vettel fa un pitstop in più nel momento meno opportuno, finisce indietro e Webber vince la gara: “oh, la giustizia divina ha trionfato!”
Trattandosi di Hamilton, che è il salvatore dell’umanità che ha interrotto il dominio Redbull, e di Rosberg, che è un bad boy perché non sempre ha accettato di fare da seconda guida, però la reazione è: “che scandalo, la Mercedes sta penalizzando Luuuuuiiiiis di proposito”, come se le strategie non venissero decise insieme da team e pilota e come se nessuno avesse mai sbagliato strategie.
Poi è chiaro: il Gangster Rapper, per quello che aveva dimostrato fino a quel momento, meritava la vittoria... però la Formula 1 è fatta anche di errori di strategia. Ho visto Caterham e Marussia approdare in Q2 perché qualcuno dei top team aveva pensato di risparmiare un set di gomme. Ho visto pitstop frettolosi in cui le ruote non venivano imbullonate a dovere. Ho visto addirittura un team dimenticarsi di avere due avversari per il titolo anziché uno solo.
Mi sarei sconvolta molto di più se, una volta visti come stavano con i tempi, avessero fatto ripartire Hamilton senza assicurarsi che tutti i bulloni fossero al punto giusto, piuttosto fare almeno il pit-stop per bene.

Direi di finirla qui con il gran premio. Il 24 Maggio è finito (con Montoya che vinceva la Indy 500, cosa di cui parlerò nei prossimi giorni, dedicandogli il dovuto spazio) ed è arrivato il 25... sì, il 25, anniversario di Monaco 2014. Mi piace chiamare il 25 maggio il "giorno dell'elevazione". Non credo che, finché avrò memoria, mi dimenticherò mai quello che è successo un anno fa.
Colpo di culo, dice qualcuno.
Tanto a Montecarlo è impossibile sorpassare, quindi era normale, che succedesse, dice qualcun altro.
Sì, va bene, diciamo che pure che è un colpo di culo, diciamo pure che non c'è alcun merito, ma quello che conta sono i fatti. Con certe persone non ci sarebbe nemmeno da perdere tempo a specificare che tre penalità in un solo gran premio non sono esattamente un colpo di culo e che se gli altri si schiantano non sarà un merito ma quantomeno un demerito altrui c'è. Quello che nessuno può negare è che un anno fa la Marussia ha ottenuto punti e che grazie a quei punti ha battuto la Sauber (team di medio livello, è vero, ma certo non i primi venuti dato che sono lì da vent'anni) e si è conquistato la possibilità di prendere parte al campionato 2015.
La Marussia per me è stato il top, tra i piccoli team, ma non sarebbe cambiato molto se a riuscirci fosse stata la Caterham o la HRT, quando c'era, a parte la chance di poter sopravvivere.
Credo che molta gente veda i piccoli team come inutili, ma se fossero davvero inutili non ci sarebbero stati mai.
I piccoli team, tecnicamente, dovevano entrare in una Formula 1 con budget limitato. Però i top team e quelli di medio livello non ci stavano, perché loro i soldi ce li avevano e, se fosse stato fatto il budget cut, si sarebbero ritirati in branco. Prima ancora di esistere, i piccoli team hanno dovuto sottostare al ricatto di tutti i team (eccetto Williams e Force India, gli unici che non minacciavano la scissione) ed entrare, senza abbastanza fondi, in una Formula 1 in cui più soldi avevi e più potevi spenderne. E poi sono stati trattati come gli straccioni che non avevano abbastanza soldi per sopravvivere.
Credo che molta gente veda i piccoli team come quelli che si sono rovinati da soli "ingaggiando piloti senza talento". Certo, poi magari sono quelli che leccavano il culo a Ricciardo quando vinceva in Redbull, dimenticandosi che aveva debuttato alla HRT. O magari quelli che definiscono Trulli un campione mancato, senza ricordarsi che ha guidato la Caterham. O quelli che sostengono che tutti gli altri piloti passati per questi team erano degli incapaci, dimenticandosi che magari non erano il top del top ma nei confronti di piloti che, come Trulli o Kovalainen, avevano vinto gran premi non erano neanche così scandalosi. Se da un lato è vero che i soldi non fanno il talento, dall'altro lato è vero che i soldi non significano automaticamente non essere in grado di fare nulla. HRT, Marussia e Caterham hanno ingaggiato piloti che la capacità di portare le vetture al termine in generale ce l'avevano. Poi che ogni tanto facessero delle cappelle clamorose non se ne può discutere, ma vedere gente che li paragona a Taki Inoue è qualcosa che davvero non si può leggere.
Inoue arrivava tra gli ultimi nelle serie minori, questi nelle serie minori vincevano o quantomeno avevano risultati più che accettabili.
Inoue sulla Arrows arrivava dietro a Simtek, Pacific, Forti e compagnia bella, questi se hanno avuto prima o dopo la possibilità di guidare vetture più decenti se non altro piloti di livello medio hanno dimostrato di esserlo.

Tornando a noi: un anno fa la Marussia ha spaccato il culo a tutti e ha dimostrato che anche i piccoli team ce la possono fare.
Colpo di culo? Può darsi, ma arrivare al traguardo mentre gli altri vanno su per i muri non è un demerito personale.
A Montecarlo non si sorpassa? Qualcuno lo spieghi a Bianchi (autore del sorpasso) e a Kobayashi (vittima del sorpasso), dato che, grazie a un sorpasso, si è deciso chi tra Marussia e Caterham avrebbe battuto la Sauber in classifica e chi, di conseguenza, sarebbe stato il team sopravvissuto per il 2015.
Se poi davanti preferiscono stare a urlare "you have to leave the space" piuttosto che tentare un azione, lamentarsi che hanno della polvere negli occhi mentre inseguono in compagno di squadra, invocare penalità nei confronti di chi ha osato superarli, che facciano pure. I piccoli team ci sono, sono una realtà, e talvolta pur essendo i più lenti sono anche capaci di portare la vettura al traguardo più spesso di quanto facciano scuderie con nomi ben più blasonati.
I piccoli team sono una realtà, ma sono soggetti ai tiramenti di culo altrui.
Non vogliamo una grigia con 18 macchine, quindi facciamoli entrare in branco come se ci fosse il budget cut e poi aboliamo il budget cut.
Vogliamo la terza vettura, quindi facciamoli fallire tutti quanti, uno dopo l'altro.
Come non detto, niente terza vettura, quindi cerchiamo di riportarli in vita per non ritrovarci con una griglia di partenza con 18 macchine.
Sì, ma se tornano poi gli spettano dei soldi, quindi facciamoli fallire di nuovo.
Okay, ma non abbiamo i mezzi per farli fallire, quindi costringiamoli a fare una vettura in un mese, così magari ci rinunciano.
E invece non ci hanno rinunciato.
Ogni volta in cui vedo le Manor gareggiare, ogni volta in cui le vedo arrivare al traguardo, mi ricordo di Monaco 2014. Perché ormai quei giorni sembrano lontani, perché ormai la Manor sembra senza speranze...
Forse fallirà prima di avere raggiunto di nuovo la zona punti, non lo metto in discussione, ma quello che accadrà non cancellerà quello che è stato.
Non mi importa PERCHÉ sia successo, quello che conta è che è successo e che niente e nessuno potrà mai negarlo, perché mentre c'è chi dà la vittoria o il podio per scontati ci sono anche team che ci mettono tutto il cuore per conquistare quello che agli altri sembra solo un misero punto.
Poi ora c'è anche chi viene a dire che la Manor è lì perché le interessano solo i soldi. Certo, come se per stare lì non spendessero molto di più di quello che guadagneranno... e come se sia a chi ha cercato di farli fuori (vedi Force India) sia a chi ha minacciato di costruire un campionato alternativo se fosse stato messo il budget cut (tutti gli altri, con poche eccezioni), a loro no, i soldi non importassero affatto.
A me verrebbe da pensare che in realtà i primi a pensare ai soldi sono tutti gli altri, nessuno escluso.
Da appassionata spero che non accada mai, ma se un giorno la Formula 1 dovesse andare davvero allo sfascio perché non sono più in grado di sostenere le spese, spero che almeno Mosley possa farsi delle gran risate alle spalle di tutti quelli che, pur di non mettere un limite ai costi, sono arrivati a farlo passare per il pagliaccio di turno e a farlo fuori. A posteriori, penso che fosse l'unico che aveva capito che, per far sopravvivere la Formula 1, bisognava arrivare a una situazione in cui top team, team di medio livello e piccoli team dovessero arrivare a dei compromessi pur di sopravvivere tutti quanti, per il bene della Formula 1.
Sarò estrema, sarò influenzata dalle mie opinioni personali, ma penso che, senza piccoli team:
1) sarebbero molti meno i piloti che possono mettersi in mostra ed eventualmente puntare a un futuro migliore in team almeno di media fascia;
2) i top team inizierebbero a fare la guerra ai team di fascia medio-bassa, con conseguente fallimento di altri team e ulteriore riduzione delle vetture presenti in pista.
Questo è il motivo per cui, al di là di preferenze personali (che tra l'altro vanno proprio in quel senso), credo che l'elevazione della Marussia da team senza speranze a team che ha conquistato dei punti sia da interpretare come un segnale positivo per la Formula 1 in generale.

Okay, ora ho finito. Torno in topic, inserendo il risultato:
1. Rosberg (Mercedes), 2. Vettel (Ferrari), 3. Hamilton (Mercedes), 4. Kvyat (Redbull), 5. Ricciardo (Redbull), 6. Raikkonen (Ferrari), 7. Perez (Force India), 8. Button (McLaren), 9. Nasr (Sauber), 10. Sainz (Toro Rosso), 11. Hulkenberg (Force India), 12. Grosjean (Lotus), 13. Ericsson (Sauber), 14. Bottas (Williams), 15. Massa (Williams), 16. Merhi (Marussia), 17. Stevens (Marussia), RIT. Verstappen (Toro Rosso), RIT. Alonso (McLaren), RIT. Maldonado (Lotus).

domenica 24 maggio 2015

Oh My Monty Precious Boy

Esisteva un'epoca in cui per le l'esistenza della Indy 500 era soltanto teorica: sapevo che era una gara automobilistica disputata dall'altra parte dell'oceano verso la fine di maggio, ma non è che ne sapessi molto di più. Poi ho iniziato a vederla. Poi mi sono guardata alcune vecchie edizioni. Da allora la definisco la gara automobilistica più importante al mondo.

Guardare la Indy 500 non è come guardare una gara di Formula 1. Alla 500 miglia di Indianapolis nessuno si accontenta, tutti corrono per vincere. Sì, in Formula 1 c'è chi ci tiene a vincere il gran premio di casa, c'è chi ci tiene a vincere il gran premio in cui diventerà campione del mondo, ma l'atmosfera non è e non sarà mai quella della Indy 500. In un qualsiasi gran premio di Formula 1 il secondo classificato generalmente sorride e parla di quanto sia il risultato sia importante per la classifica. Alla Indy 500, se il secondo classificato sorride è il sorriso di circostanza di chi si sta mordendo la lingua per non proferire in una mezz'ora di imprecazioni ininterrotte. Alla Indy 500 è tutto o niente e a volte mi rendo conto che è difficile capirlo per chi non l'ha mai vista.

Tutto può cambiare.
Tutto può cambiare da un momento all'altro.
Il pilota che nei primi giri si è ritrovato trentesimo dopo un contatto nemmeno innescato da lui può risalire fino a lottare per la vittoria.
Può vincere.
Può vincere quando hai passato mezz'ora a credere che ce l'avrebbe fatta e poi hai capito che non sarebbe accaduto.
Nel momento in cui capisci che non accadrà mancano tre giri alla fine ed è già da dieci minuti buoni che trattieni il fiato. Hai appena capito che non accadrà, quando eccolo che conquista la leadership, strappandola al compagno di squadra.
Ti passa davanti agli occhi un flashback: hai 12 anni e stai guardando il gran premio, quando ecco che un debuttante strappa la leadership al campione del mondo in carica.
Ti dici, forse lo urli, ma nemmeno te ne ricordi, che se quest'uomo ha tenuto testa a Michael Schumacher in un campionato che non era il suo non c'è verso di togliergli la vittoria a Indianapolis, dove ha già vinto quindici anni fa e in cui chissà quante altre volte avrebbe vinto se fosse rimasto dalla parte dell'oceano giusta per lui.
In attesa della bandiera a scacchi, ti chiedi quand'è stata l'ultima volta che eri così emozionata ed eccitata per il risultato di una gara di automobilismo, ti rendi conto che non te ne ricordi.
Poi, dopo quella che sembra una vita, arriva la bandiera a scacchi e con lei il suo verdetto: Juan Pablo Montoya ha vinto la 99^ edizione della 500 miglia di Indianapolis...
...
...
...
...ha vinto e soltanto a quel punto mi sono resa conto di quanto desiderassi che accadesse.
Grazie Montoya.
Grazie per avermi ricordato che al mondo c'è un posto per tutti.
Grazie per avermi ricordato che non importa dove andiamo, ma prima o poi tutti torneremo al posto nostro.
Grazie per avermi fatta scoppiare in lacrime di felicità.
...
...
...Seriamente, davvero una volta ero allergica a questo pilota?

GRAN PREMIO DI MONTECARLO: gara

Domenica 24 Maggio 2015: la temperatura si è alzata a Montecarlo, dove splende il sole, e ancora una volta il Gran Premio di Monaco si conferma come l’attesa del colpo di scena che può arrivare o non arrivare che, quando arriva, può avere conseguenze indirette.
Hamilton partirà dalla pole, davanti al compagno di squadra Rosberg, con a seguire Vettel, Kvyat, Ricciardo, Raikkonen, Perez, Maldonado, Verstappen, Button, Hulkenberg, Massa, Alonso, Nasr, Bottas, Grosjean, Ericsson, Stevens e Merhi, mentre Sainz prenderà il via dalla pitlane. Quasi tutti i piloti (e comunque tutti quelli della top-ten) partiranno con gomme supersoft per passare poi alle soft in quello che è programmato come unico pit-stop della gara.

La partenza è regolare, davanti: Hamilton mantiene la posizione davanti a Rosberg, Vettel, Kvyat che ha sopravanzato Ricciardo, poi Raikkonen e Perez. Nelle retrovie Hulkenberg e Alonso vengono a contatto, Hulkenberg danneggia la vettura e rientra ai box da cui esce ancora a pieni giri, Alonso verrà penalizzato con cinque secondi di stop and go che sconterà in occasione della sosta. Anche Massa rientra ai box, avendo danneggiato la vettura al via in un contatto con Maldonado, effettua una lunga sosta nel corso della quale viene sostituita l’ala anteriore ed esce doppiato.
Verstappen inizia ad avvicinarsi a Maldonado per la 8^ posizione, lo tampona lievemente durante un tentativo di sorpasso danneggiando la propria ala anteriore e riesce finalmente a superarlo al 6° giro, poco prima che il pilota della Lotus si ritiri per l’ennesimo problema all’impianto frenante.
Null’altro di memorabile avviene nel corso del primo stint di gara, nel corso del quale Hamilton ha un buon ritmo, ma per lungo tempo non riesce a distanziare chi lo segue che di pochi secondi: sui tre-quattro nei confronti di Rosberg e poco più nei confronti di Vettel che è abbastanza vicino al connazionale. È soltanto durante una lunga fase di doppiaggi in attesa della sosta che Hamilton riesce a costruire un margine maggiore, di chi lo segue, arrivando a circa 10 secondi.

Le soste, tra i piloti di testa, vengono aperte da Kvyat che rientra al 29°, mentre gli altri attendono ancora una decina di giri o poco meno: al 17° rientrano Vettel, Ricciardo e Perez, al 18° Rosberg e Raikkonen, al 39° Hamilton.
I primi sei sono a questo punto, Rosberg (a circa +8), Vettel (a circa +9), Kvyat, Raikkonen e Ricciardo, in quanto il finlandese della Ferrari è riuscito a uscire davanti a uno dei due piloti della Redbull sfruttando un buon giro quando si è ritrovato pista libera. Seguono Perez, Button, Alonso e Nasr a completare la top-ten... almeno finché Alonso non si ritirerà per un problema al cambio al 43° giro.
Per i piloti di testa ci sono ancora doppiaggi da effettuare ed è interessante seguire la gara di Verstappen, uscito dalla top-ten a causa di una lunga sosta ai box, che in scia a Vettel sfrutta l’occasione per superare prima Sainz e poi Bottas mentre Vettel li sta doppiando. Cerca di fare lo stesso anche con Grosjean ma la cosa non riesce, gli rimane in scia e al 64° tenta il sorpasso, ma lo tampona, perde il controllo della vettura e si schianta violentemente contro le barriere della Sainte Devote, uscendone per fortuna illeso. Grosjean riesce a proseguire ed entra in pista la safety car.

L’ingresso della safety car è il punto di svolta. Diverse vetture ai margini della top-ten o nelle retrovie rientrano ai box e al 65° giro rientra anche Hamilton, montando gomme supersoft. Prima della sosta aveva circa 22 secondi di vantaggio su Rosberg. Non sono sufficienti per rimanergli davanti né sono sufficienti per rimanere davanti a Vettel: in conclusione Hamilton ha gomme fresche, ma è terzo.
Quando la gara riparte al 72° giro Rosberg inizia a staccare chi lo insegue, accumulando entro la fine del 78° giro circa cinque secondi su Vettel, con Hamilton che rimane accodato dietro alla Ferrari fino alla fine.
Seguiamo invece cosa succede appena più indietro: Ricciardo su gomme fresche supera Raikkonen con una manovra piuttosto aggressiva subito dopo il restart, viene fatto passare da Kvyat e si avvicina a Vettel e Hamilton. Non riuscendo a guadagnare ulteriori posizioni il team gli chiede, alla fine, di restituire la posizione a Kvyat, cosa che Ricciardo farà alla fine dell’ultimo giro.
Si segnala l’arrivo di Button in 8^ posizione: per la McLaren sono i primi punti stagionali.

RISULTATO:
1. Nico Rosberg -- Mercedes -- 1:49:18.420
2. Sebastian Vettel -- Ferrari -- +4.486
3. Lewis Hamilton -- Mercedes -- +6.053
4. Daniil Kvyat -- Red Bull -- +11.965
5. Daniel Ricciardo -- Red Bull -- +13.608
6. Kimi Raikkonen -- Ferrari -- +14.345
7. Sergio Perez -- Force India -- +15.013
8. Jenson Button -- McLaren -- +16.063
9. Felipe Nasr -- Sauber -- +23.626
10. Carlos Sainz Jr. -- Toro Rosso -- +25.056
11. Nico Hulkenberg -- Force India -- +26.232
12. Romain Grosjean -- Lotus -- +28.415
13. Marcus Ericsson -- Sauber -- +31.159
14. Valtteri Bottas -- Williams -- +45.789
15. Felipe Massa -- Williams -- +1 Lap
16. Roberto Merhi -- Manor -- +2 Laps
17. Will Stevens -- Manor -- +2 Laps
DNF. Max Verstappen -- Toro Rosso -- +16 Laps
DNF. Fernando Alonso -- McLaren -- +37 Laps
DNF. Pastor Maldonado -- Lotus -- +73 Laps


I TOP E I FLOP
È arduo stilare una lista dei top e dei flop quando Verstappen stava rimontando benissimo e poi ha commesso un errore così grave, però sono del parere che in un momento del genere cose di questo tipo possano accadere.
È arduo anche quando la Mercedes aveva la possibilità di dominare ed è successo quello che è successo, ma anche qui sono del parere che errori di valutazione del genere possano capitare (avesse Hamilton avuto un secondo di margine in più sarebbe uscito in testa, fosse stato il pitstop un paio di decimi più veloce sarebbe probabilmente uscito davanti a Vettel, fossero state le gomme di Rosberg e Vettel più usurate avrebbe potuto riprendersi la testa della gara nelle fasi conclusive) e che siano meno gravi che magari far uscire, nella fretta, un pilota su tre ruote.



Sunshine per F1GC.

sabato 23 maggio 2015

Formula E 2014-2015 #8: BERLINO, 23 Maggio 2015, COMMENTO IRONICO

YAYYYYYYY, preparatevi tutti quanti a fare la ola agitando pon-pon (sempre che sia possibile fare la ola agitando pon-pon, cosa di cui ho seri dubbi), perché c'è Trulli che sta per scattare dalla pole position. #EPICWIN!
Okay, non sono impazzita completamente, anche se così potrei dare proprio quell'impressione. Sto parlando dell'eprix di Berlino, che vedo ancora su un canale (in streaming) portoghese o brasiliano, dove il pre-gara viene dedicato nientemeno che alla rivalità tra Digrassinho e Crashgateinho, leader e inseguitore nella classifica del campionato, segno evidente che se la Formula E fosse stata inventata dieci anni prima probabilmente entrambi avrebbero raccolto maggiori soddisfazioni.
Digrassinho scatterà dalla seconda posizione, affiancato a Trulli, un po' come quando erano affiancati in penultima fila in Formula 1 ai gloriosi tempi della Caterham che si chiamava Lotus e della Marussia che si chiamava Virgin.

GRIGLIA DI PARTENZA:
1^ fila: 1. Jarno Trulli (Trulli), 2. Lucas Di Grassi (Audisport abt)
2^ fila: 3. Sebastien Buemi (edams), 4. Nick Heidfeld (Venturi)
3^ fila: 5. Daniel Abt (Audisport Abt), 6. Jerome D'Ambrosio (Dragon)
4^ fila: 7. Nico Prost (edams), 8. Loic Duval (Dragon)
5^ fila: 9. Stephane Sarrazin (Venturi), 10. Jean Eric Vergne (Andretti)
6^ fila: 11. Vitantonio Liuzzi (Trulli), 12. Scott Speed (Andretti)
7^ fila: 13. Nelsinho Piquet (Nextev China), 14. Jaime Alguersuari* (Virgin)
8^ fila: 15. Sam Bird (Virgin), 16. Salvador Duran (Amlin Aguir)
9^ fila: 17. Charles Pix (Nextev China), 18. Bruno Senna (Mahindra)
10^ fila: 19. Antonio Felix Da Costa (Amlin Aguri), 20. Karun Chandhok (Mahindra)
*: Alguersuari è stato retrocesso per qualche penalità.
Fanboost: Pic, Piquet, Buemi.

Dopo una partenza alla oh-my-dani-smile, per il semplice fatto che era da secoli che non vedevamo Trulli partire in pole in qualche genere di gara, passano un paio di curve prima che Di Gratis lo passi. Anche vedere Di Gratis secondo è stato un bello shock, se fossimo stati in Formula 1 probabilmente l'avremmo visto nell'esatta posizione di Antonio Felice sulla Costa.
Tornando alla partenza, l'Abete va in testacoda. Tutti lo sfilano senza che nessuno lo travolga e questo è già un notevole passo avanti.
Di Gratis: "Okay, facciamo che adesso mi faccio una gara in solitaria senza che nessuno mi prenda in considerazione."
Trulliiii: "Fai come ti pare, tanto era da secoli che non mi trovavo secondo in qualunque genere di gara e mi va più che bene. Sono perfettamente sicuro che la mia vettura, una Toyota di F1 che ho opportunamente travestito da vettura di Formula E, mi condurrà al traguardo, proprio come accadeva in Formula 1... ehi, cos'è questo miagolio che proviene dall'abitacolo?"
Un gatto nero: "Io, al posto tuo, non sarei tanto sicuro del successo."
Trulliiii: "Oh my Caterham."
Segnalo anche che in quel momento c'era terzo il Demone Siciliano, seguito da Heidi e D'Ambriiii, con nientemeno che... LIUZZIIIII SESTO!
...
...
...ma per lui le cose si mettono ancora meglio quando una vettura inizia, intorno al 7-8° giro, a perdere posizioni.
Trulliiii: "Autrice, non dimentichi niente?"
L'Autrice: "Mhm... cosa?"
Trulliiii: "Quella vettura... è la mia!"
E così la causa della risalita di Liuzzi in top-5 non è stata altro che la fine del momento di popolarità di Trulli. C'est la vie.

Si viene a delineare il nuovo podio virtuale, composto da Di Grassinho, il Demone Siciliano e nientemeno che D'Ambriiii che ha superato Heidi.
L'Autrice: "Povero Heidi, però... sto ancora aspettando che tutti si facciano da parte per servirgli una vittoria si un piatto d'argento."
Heidi: "Ehi, guarda che so vincere anche da solo."
*Coro di risate in sottofondo, come durante un episodio di qualche sit-com.*
Heidi: "Nobody loves me."
D'Ambriiii: "Io ho gli occhi azzurri."
Heidi: "...veramente anch'io."
A proposito di D'Ambriiii, mi sono resa conto dopo secoli che essendo belga è francofono, e quindi con tutta probabilità si chiama D'ambrosiò.

Il pit-stop avviene intorno al 16° giro per tutti tranne Crashgateinho e Carletto Piccolo, il primo che si trovava da qualche parte ai margini della top-ten o forse fuori, il secondo che si trovava nelle retrovie davanti alle due HRT... ehm, volevo dire Mahindra e all'Abete che era stabilmente ultimo.
Rimandando la sosta Carletto Piccolo è riuscito a ritrovarsi ultimo, a vantaggio di Gillette Fusion e dell'Abete e anche di Chandy che però l'ha preso in quel posto dall'Abete ritrovandosi di nuovo penultimo.
Crashgateinho si è trovato ottavo alle spalle di Antonio Felice sulla Costa, che però insieme al compagno di squadra Duran Duran sarà di lì a poco penalizzato per avere fatto un pit-stop troppo veloce.

Specifichiamo che a questo punto i primi sei sono Di Gratis, D'Ambriiii, il Demone Siciliano, Heidi, Dellavalle e nientemeno che Sarraziiiiiin! Su dove sia andato a finire Liuzziiii, pare che i telecronisti non ne siano molto interessati.
Heidi: "Sono quarto. Sono a un passo dal podio. Sono a tre passi dalla vittoria. Qualcuno mi presta una baguette?"
Il Demone Siciliano: "Non osare minacciarmi con una baguette o ti farò incornare dai miei tori rossi con le ali che mi sono preso come risarcimento quando la Toro Rosso mi ha messo a piedi!"
Dellavalle: "Ce l'ho ioooooo la baguette!"idi: "Oh my Dani Smile."
Crashgateinho: "Anch'io ho una baguette!"
Dellavalle: "Ma tu non sei francese!"
Crashtageinho: "E allora? Corro per un team cinese. Credi che in Cina nessuno imiti le baguette?!"
Heidi: "Oh my Dani smile, sono perduto."
Infatti era perduto, dato che ha perso di lì a poco due posizioni, e mentre si avvicinava la fine non c'era margine di recupero.
Gillette Fusion: "Rasati la barba, tutto cambierà."
Heidi: "Detto da uno che è 15° al volante di una specie di HRT indiana, non so quanto possa fidarmi."
I commissari: "Veramente Gillette Fusion ha superato i limiti di velocità nella pitlane, quindi è invitato a farsi una gita turistica che lo farà arrivare perfino dietro a Trulliiii."
Trulliiii: "Dovrei sentirmi sollevato?"
Gillette Fusion: "No, ma se ti può consolare sono dietro anche a Duran Duran, quindi questo significa che sei ben terzultimo."
Voce fuori campo: "Veramente Trulliiii sta precipitando ultimo... TRULLIIIII, DOVE SEI?!"
Trulliiii: "Non lo so dove sono. Ti è sufficiente sapere questo?"

Comunque Di Gratis vince, nonostante la macchina fosse sul punto di lasciarlo a piedi. Effettivamente si è ritrovato fermo dopo il traguardo.
Poi va beh, deve essere riuscito a ripartire, forse a spinta, perché poi lo si è visto raggiungere la sua finale destinazione per festeggiare mettendosi a gironzolare e a saltellare sulla carrozzeria della sua macchina, cosa che fare indossando una tuta rossa e un casco giallo-verde è indubbiamente plagio.
D'Ambriiiii e Buemiiii finiscono sul podio insieme a lui.
Non è ben chiaro che cosa sia successo a Trulliiii... ma arriva a due giri di ritardo, o forse non arriva affatto e la sua gara era già terminata. Questo non lo sapremo mai.

RISULTATO: 1. Lucas Di Grassi (audisport abt), 2. Jerome D'Ambrosio (Dragon), 3. Sebastien Buemi (edams), 4. Loic Duval (Dragon), 5. Nelsinho Piquet (Nextev China), 6. Nick Heidfeld (Venturi), 7. Stephane Sarrazin (Venturi), 8. Jean Eric Vergne (Andretti), 9. Sam Bird (Virgin), 10. Vitantonio Liuzzi (Trulli), 11. Nico Prost (edams), 12. Antonio Felix Da Costa (Amlin Aguri), 13. Jaime Alguersuari (Virgin), 14. Scott Speed (Andretti), 15. Daniel Abt (Audisport Abt), 16. Karun Chandhok (Mahindra), 17. Charles Pic (Nextev China), 18. Salvador Duran (Amlin Aguri), 19. Bruno Senna (Mahindra), 20. Jarno Trulli (Trulli).

___________________

EDIT. (23/05 h.21.00)
Di Grassi è stato squalificato per irregolarità sulla vettura. Vince quindi D'Ambrosio.
Chandhok è stato penalizzato con un drive through post gara per avere usato troppa potenza.

RISULTATO AGGIORNATO: 1. Jerome D'Ambrosio (Dragon), 2. Sebastien Buemi (edams), 3. Loic Duval (Dragon), 4. Nelsinho Piquet (Nextev China), 5. Nick Heidfeld (Venturi), 6. Stephane Sarrazin (Venturi), 7. Jean Eric Vergne (Andretti), 8. Sam Bird (Virgin), 9. Vitantonio Liuzzi (Trulli), 10. Nico Prost (edams), 11. Antonio Felix Da Costa (Amlin Aguri), 12. Jaime Alguersuari (Virgin), 13. Scott Speed (Andretti), 14. Daniel Abt (Audisport Abt), 15. Charles Pic (Nextev China), 16. Salvador Duran (Amlin Aguri), 17. Bruno Senna (Mahindra), 18. Karun Chandhok (Mahindra), 19. Jarno Trulli (Trulli), DSQ. Lucas Di Grassi (audisport abt).

Auguri RubensX2

Oggi è il compleanno di nientemeno che di Rubinho! *-*
Ricordo che già parecchi anni fa, quando correva ancora in Formula 1, gli davano del nonno. In realtà così tanto nonno non credo che lo fosse, dato che se la matematica non è un'opinione ha appena compiuto 43 anni.
Per chi avesse perso sue notizie, dal 2013 Rubens gareggia regolarmente nel campionato brasiliano di Stock Car, dove ha vinto il titolo nel 2014.
Chi ha seguito le telecronache sulla Rai saprà sicuramente che oggi è il compleanno anche di suo padre Rubens detto Rubão.

GRAN PREMIO DI MONTECARLO: qualifiche

Sabato 23 Maggio: è giorno di qualifiche a Montecarlo, dove in questo weekend si sta svolgendo il sesto gran premio del campionato 2015.

Dopo il miglior tempo di Hamilton nelle FP1 di giovedì e il miglior tempo sempre di Hamilton seguito da Rosberg nelle FP2, al sabato mattina è Vettel a conquistare il miglior tempo. Basta che comincino le qualifiche, però, per rendersi conto di come sia la Mercedes, ancora una volta, la vettura da battere, seppure la Ferrari si stia confermando seconda. Entrambi i team girano soltanto con gomme soft nella prima manche di qualifiche, mentre i loro avversari sono costretti a fare un tempo sulle supersoft.
Chi non si conferma è la Williams: Bottas esce di scena, soltanto 17°, con una Sauber davanti e una Sauber dietro. In ultima fila... non c’è bisogno di dire chi ci stia.

Entrambe le McLaren vanno in Q2 e questo potrebbe anche sembrare positivo, almeno fino al momento in cui, appena sceso in pista, Alonso rimane fermo. Dei piloti che effettivamente riescono a completare un giro è Massa l’ultimo classificato, mettendo fine alla giornata della Williams. Grosjean (che però non partirà 11°, per via di una penalità), Button e Hulkenberg sono i primi tre ad essere esclusi.
Nella prima manche era stato Rosberg il pilota più veloce e si conferma anche nella seconda.

In Q3 è Hamilton a conquistare la pole position, favorito anche da un errore di Rosberg che gli impedisce di effettuare l’ultimo tentativo. Vettel deve accontentarsi della terza posizione davanti alle Redbull e al compagno di squadra, autore di un errore nel primo tentativo. Seguono Perez, Sainz (che partirà dalla pitlane), Maldonado e Verstappen.

1. Lewis Hamilton -- Mercedes -- Q3: 1:15.098
2. Nico Rosberg -- Mercedes -- Q3: 1:15.440
3. Sebastian Vettel -- Ferrari -- Q3: 1:15.849
4. Daniel Ricciardo -- Red Bull -- Q3: 1:16.041
5. Daniil Kvyat -- Red Bull -- Q3: 1:16.182
6. Kimi Raikkonen -- Ferrari -- Q3: 1:16.427
7. Sergio Perez -- Force India -- Q3: 1:16.808
8. Carlos Sainz Jr.* -- Toro Rosso -- Q3: 1:16.931
9. Pastor Maldonado -- Lotus -- Q3: 1:16.946
10. Max Verstappen -- Toro Rosso -- Q3: 1:16.957
11. Romain Grosjean** -- Lotus -- Q2: 1:17.007
12. Jenson Button -- McLaren -- Q2: 1:17.093
13. Nico Hulkenberg -- Force India -- Q2: 1:17.193
14. Felipe Massa -- Williams -- Q2: 1:17.278
15. Fernando Alonso -- McLaren -- Q2: no time
16. Felipe Nasr -- Sauber -- Q1: 1:18.101
17. Valtteri Bottas -- Williams -- Q1: 1:18.434
18. Marcus Ericsson -- Sauber -- Q1: 1:18.513
19. Will Stevens -- Manor -- Q1: 1:20.655
20. Roberto Merhi -- Manor -- Q1: 1:20.904

*: Sainz partirà dalla pitlane per mancato rispetto delle operazioni di peso.
**: Grosjean sarà retrocesso di 5 posizioni per sostituzione del cambio e partirà 15°.

Sunshine per F1GC.