sabato 30 giugno 2018

Autografi virtuali: Aprile/ Maggio/ Giugno 2018

Stavolta non ho tanti autografi virtuali da pubblicare, diversamente dai primi tre mesi del 2018, ma qualcuno c'è e ci tenevo a farlo anche stavolta, iniziando da Johnny Cecotto e dalla sua acconciatura giovanile:

Dopodiché il 10 Maggio per il quarto anno di seguito Helio Castroneves ha apprezzato i miei auguri di buon compleanno, mentre ho ricevuto un like per ragioni analoghe anche da Jordan Taylor:

Dopo la Indy 500 Stefan Wilson mi ha messo un like quando ho commentato la sua gara, mentre su Instagram ho ricevuto alcuni like da Alex Fontana, di cui vado a postare il più pittoresco:



In qualche momento random ai primi di giugno, James Davison ha messo un like a un mio post della settimana prima di Indy:


e infine James Calado ha messo un like ai miei auguri di buon compleanno:


venerdì 29 giugno 2018

Quello che i mondiali di calcio potrebbero insegnare agli appassionati di motori

Più rileggo il titolo di questo post è più mi dico che i mondiali di calcio sono qualcosa da cui nessuno ha nulla da imparare. Con tutto il rispetto per gli appassionati di calcio e di quelli che guardano le partite di calcio solo durante i mondiali, ho molti dubbi sul fatto che la tifoseria calcistica sia un esempio molto costruttivo, ma facciamo finta di niente.
I mondiali di calcio sono qualcosa che mettono d'accordo tutti: c'è un mese di tempo a disposizione per dare sfogo ai propri pregiudizi e agli stereotipi, facendo commenti che in altre circostanze verrebbero visti quantomeno come velatamente xenofobi.
Invece durante i mondiali ecco che gente latimo-americana ma non messicana afferma che i messicani sono tutti mafiosi... Attendo con ansia il giorno in cui qualcun dirà che i messicani mangiano sempre pineapple pizza, dopodiché sentirò di avere una nazionale che mi rappresenta! ;-)

A parte gli scherzi, credo che questi mondiali senza l'Italia (parto dal presupposto che la maggioranza dei miei lettori siano italiani o che comunque vivano in Italia), possano essere considerati come una fonte di ispirazione.
Nel periodo in cui seguivo i mondiali (quelli del 1998, 2002, 2006 li ho seguiti) non mi sarei mai aspettata che un giorno avremmo visto un mondiale senza l'Italia. Davo per scontato che si sarebbe sempre qualificata, invece non è stato così.
L'interesse degli italiani per i mondiali sicuramente è inferiore rispetto a quello dei mondiali a cui l'Italia prendeva parte, ma mi sembra lampante che la maggior parte dei disertori del mondiale 2018 siano quelli che l'avrebbero guardato solo ed esclusivamente per l'Italia.
Ci sono molti appassionati di calcio che stanno facendo quello che un appassionato di calcio in genere fa: guardare partite di calcio, poco importa chi c'è e chi non c'è.
Credo che questa sia l'illuminazione più grande che questi mondiali dovrebbero fornirci: esistono appassionati di un certo tipo di competizione che lo guardano a prescindere, sia che abbiano qualcuno per cui tifare sia che non ce l'abbiano.
L'Italia non c'è, ma loro non hanno abbandonato il loro presupposto di guardare il mondiale, allo stesso modo in cui molti di noi continueranno a seguire la Formula 1 una volta che il nostro eventuale pilota preferito si sarà ritirato o avrà perso il volante.
Uno sport è uno sport, non è una specifica squadra o uno specifico sportivo.

Seconda lezione di vita, nella quale dovrò scomodare un numero esiguo di persone con cui ho a che fare al lavoro, tre autisti originari del Marocco. La loro nazionale ha perso due partite e ne ha pareggiata una. Eppure, sebbene nessuno si sia scomodato di parlare del pareggio con e o con l'altra ragazza dell'ufficio, uno ha affermato, dopo avere visto la sua nazionale perdere una partita, che avevano perso ma che era rimasto impressionato da come avevano giocato.
Vi ricorda niente, questo? No, perché la mia impressione è che una cosa del genere sarebbe da sbattere in faccia a quelli che affermano che se tifi per il pilota X non particolarmente vincent, non ha senso che continui a seguire la Formula 1.
Ne approfitto per farlo ora: non è necessario tifare per il più vincente di tutti i tempi per potere essere impressionati dai suoi risultati positivi.
Aggiungo un dettaglio: nella *real life* non mi è capitato di sentire nessuno, rappresentato dalla propria nazionale ai mondiali, che facesse commenti sarcastici del tipo "noi ci siamo e voi no!!!11!!!", altro segnale incoraggiante. Allo stesso tempo non ho sentito nessun italiano prendere per i fondelli il trio degli autisti marocchini quando la loro nazionale è uscita di scena. Anzi, domenica scorsa ho sentito, davanti a un bar, un uomo che informava una sua presunta conoscente di probabile origine polacca che la Polonia stava perdendo 3:0 ma che "almeno voi ci siete arrivati".
La lezione di vita che dovremmo dedurne è che, se c'è anche gente che segue il calcio riuscendo a non sbeffeggiare gli altri tifosi, per gli appassionati di motori dovrebbe essere un passo molto facile.

Un'altra tendenza, in questi giorni, è stata quella di sentire che non c'è più l'Argentina del 1986, non c'è più il Brasile del 1970, al giorno d'oggi le partite sono tutte noiose, i calciatori odierni sono molto più scarsi di quelli del passato e nelle partite ci sono pochi goal...
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...credo fermamente che noi appassionati di motori dovremmo fare la stessa cosa, lamentandoci 24/7 che i vecchi tempi non torneranno più, che non ci sono Fangio, Lauda, Senna e Schumacher, che non ci sono piloti canadesi al volante di una Ferrari, che non c'è più il gran premio di Digione, che i piloti di oggi sono troppo scarsi in confronto a quelli di una volta e che i gran premi sono noiosi per l'assenza di duelli e sorpassi.
Dal momento che tali lamentele vengono generalmente esternate dagli appassionati di calcio quando sono insoddisfatti dei risultati, credo che noi appassionati di motori dovremmo lamentarci costantemente quando i risultati non ci soddisfano...
Come dite? Che sono stati proprio gli appassionati di motori a fare da maestri agli appassionati di calcio? Nooooohhhhh, è solo un'impressione!

Altra cosa che dovremmo assolutamente imparare è che i giapponesi sono scarsi. È necessario prenderli per i fondelli in ogni occasione possibile, cosa che ho sentito fare alla radio una sera della scorsa settimana. Mi pare che fino a quel momento il Giappone avesse vinto una partita, e poi in ogni caso non credo che una radio italiana potrebbe prendersi il lusso di deridere una nazionale che ai mondiali c'è arrivata.
Ricordo che alla radio hanno anche menzionato uno specifico calciatore, che in passato era in una squadra italiana (non ricordo né il nome né la squadra), essenzialmente facendo passare il messaggio che i risultati di tutti i calciatori giapponesi debbano essere per forza rappresentati dai risultati di un singolo calciatore giapponese.
Credo fermamente che noi appassionati di motori dovremmo iniziare ad etichettare tutti i giapponesi, in branco, come degli scarsi, e che i risultati di un pilota giapponese (possibilmente il meno competitivo che ci viene in mente) debbano essere rappresentativi di tutti i suoi connazionali...
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...oh, ancora una volta pare che i maestri di vita degli appassionati di calcio siano stati gli appassionati di motori. Il calcio e la Formula 1 si confondono l'uno con l'altra, a volte. Un telecronista brasiliano, durante la partita tra Svezia e Germania della settimana scorsa, si è confuso nel nominare un calciatore, e ha tirato fuori il nome di Timo Glock.

Tornando a parlare di cose positive, ho notato un certo interesse nei confronti degli outsider, con la convinzione generale che questo campionato mondiale sia abbastanza imprevedibile proprio grazie alle performance di tanti outsider. Ho notato, da parte del pubblico non solo italiano, un particolare interesse nei confronti dell'Islanda, che mai fino a quest'anno si era qualificata per un campionato mondiale. Per quanto l'Islanda mi lasci abbastanza indifferente, ma che differenza c'è, in fondo, tra l'Islanda che pareggia contro l'Argentina e Sato che su una Super Aguri superava Alonso al volante di una McLaren 2007?
Tifare l'Islanda così, per farsi quattro risate e senza prendersi sul serio, non è tanto diverso che provare coinvolgimento emotivo nei confronti dei piccoli team in Formula 1. Ci sarebbe bisogno anche di questo, per noi appassionati di motori. Quelli che contano sono fuori? E allora preoccupiamoci un po' di quelli che per noi non contavano, con quel romanticismo un po' ironico che non può fare altro che migliorare la nostra vita.
Infine, in generale, gli outsider: che differenza c'è, ancora una volta, tra la Corea del Sud che batte la Germania e Sato che superava Alonso quella volta? Peccato che anche la Corea sia stata eliminata in concomitanza, perché le schegge impazzite da cui ci si potrebbe aspettare qualsiasi cosa fanno sempre bene allo spettacolo. Mai sottovalutare gli outsider...
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...e mai sottovalutare la Corea, che si scontrò con l'Italia nel giorno in cui terminavo gli esami di terza media.

Nell'attesa di scoprire se noi appassionati di motori riusciremo a trarre qualche insegnamento dai mondiali di calcio (a parte quello che è giusto evitare le teorie del complotto se un pilota ha una costola incrinata o un virus intestinale, dato che non gareggiare in condizioni di salute precarie è sicuramente più edificante che stare stesi a terra per dieci minuti dopo avere ricevuto un calcio), vi anticipo che probabilmente a mondiale finito parlerò di nuovo di quello che è successo.
Queste sono le nazionali che accedono agli ottavi: Uruguay vs Portogallo, Francia vs Argentina, Brasile vs Messico, Belgio vs Giappone, Spagna vs Russia, Croazia vs Danimarca, Svezia vs Svizzera, Colombia vs Inghilterra.
Guardando gli abbinamenti, se Brasile e Inghilterra dovessero andare avanti, non si incontrerebbero prima della finale. Il mio pronostico è che la finale sia Brasile vs Inghilterra e che l'Inghilterra vinca in extremis. Indizi a sostegno della mia teoria: l'aura gufica dei telecronisti brasiliani e i mondiali infestati dal fantasma di Glock!

giovedì 28 giugno 2018

ARCA: Madison, Gateway, gare con nomi strani (una delle quali da me vista su Youtube) e ferri da stiro

Si può chiamare una gara "Herr's potato chips 200"? Evidentemente sì, anche se lo trovo molto imbarazzante.
La location è Madison, la data quella del 15 Giugno (sono rimasta un po' indietro, ma sto cercando di rimettermi in pari, guardando appunto le gare che trovo avvenute negli ultimi tempi).

Il circuito è lungo quanto una rotonda di città e percorrere 200 giri, tutto sommato, è stato abbastanza sbrigativo, nonostante un po' di caos in certe occasioni.
Per esempio c'è stata una safety car dopo solo otto giri, a causa di Graf(?) in testacoda.
Al momento si erano succeduti in testa Braden e Smith e, tra una cosa e l'altra, credo che questo discorso vada approfondito.

Ci sono due piloti che si chiamano Smith, nell'ARCA, Zane che corre full-time e Chandler che corre part-time.
Chandler è nato nel 2002, quindi passeranno secoli prima che possa bere champagne sul podio.
A parte questo, per la prima parte di gara i due Smith sono stati tra i piloti che si sono alternati in testa alla gara, oltre a Herbst e forse qualcun altro? Non saprei, c'erano troppe interruzioni pubblicitarie e alcuni momenti in cui mi sembrava che la safety car presente in pista fosse entrata per ragioni non ben chiarite visto che il caos doveva essere accaduto in concomitanza con lo stacco pubblicitario.

Di safety car non devono essercene state nemmeno così tante. A parte tagli random dovuti alla pubblicità, credo di averne viste altre due nella prima parte di gara, ma potrebbe essermi sfuggito qualcosa.
C'è stata ancora un'alternanza dei due Smith nelle prime posizioni, con anche comparse random di Creed (quello nato lo stesso giorno di Verstappino) in testa alla gara.

Poi c'è stata una safety car verso due terzi di gara. C'era una vettura ferma.
Al restart c'erano i due Smith primo e secondo. Chandler, quello con il numero 15, era in testa e ha messo un abbondante vantaggio tra sé e Zane. Quest'ultimo era inseguito da Creed, Purdy e Dean.
Chandler ha vinto davanti a Zane e Sheldon Smith ha chiuso in terza posizione, senza che nulla cambiasse in top-5 nei giri conclusivi.

Due ragazze si sono classificate in top-ten: sesta Natalie Decker, nona la sua nuova compagna di squadra Toni Breidinger, che correrà part-time quest'anno. Curiosità: Toni è del 1999 e ha una gemella anch'essa con un passato da pilota, ma che attualmente ha ridimensionato i propri impegni nelle competizioni per studiare ingegneria. Probabilmente nel team Venturini chi si classifica peggio stira ed è toccato alla Breidinger, che comunque si è rifatta nei confronti della Decker sette giorni più tardi, 12^ > 15^, anche se il risultato è stato per entrambe più scadente della volta precedente.
La gara del 22 Giugno aveva come location Gateway. Il nome era "Papa Nicholas Coffee 150" (WTF?!) e dahhhh winnahhhhh is Sheldon Creed, il Verstappino onorario.
Chase Purdy e Harrison Burton hanno completato il presunto podio.

Piccola precisazione a proposito di quanto ho affermato: di Smith in realtà ce ne sono tre, in quanto c'è anche Brad Smith, che il prossimo ottobre compirà cinquant'anni. Corre nell'ARCA in maniera più o meno random dal 1988 e nel 2016 si è classificato sesto in classifica finale. Non so come ci sia riuscito, dato che il suo miglior risultato è stato un 12° posto in gara.

ARCA: andando a vedere la Pocono 200 e andando a dare un'occhiata ai risultati del Michigan Speedway

Sono rimasta un po' indietro con l'ARCA Racing Series, ma non c'è problema, non è mai troppo tardi per mettersi in pari e, anzi, credo che procederò un po' più lentamente di quanto avevo ipotizzato, perché cercherò di ritagliare un po' di tempo per vedere qualche gara occasionale.
Una l'ho già vista ed è quella di Pocono, disputata il 1° Giugno.

Cose che pensavo succedessero soltanto in "Cars 3": un pilota che inizia la gara e un'altro che la finisce. Protagonisti dell'evento Natalie Decker e Brendon Poole. La Decker, pressoché convalescente dopo un intervento chirurgico, ha iniziato la gara, disputandone un giro, per po essere rimpiazzata da Poole.

La location è quella di Pocono, definita "Tricky Triangle" in telecronaca.
Prima della gara ha piovuto, ma non è chiaro quanto prima.
Ottanta giri di gara, nel primo dei quali è venuta fuori una caution, motivo, incidente di tale Mrakovick (nome molto pronunciabile).
In testa alla gara c'era Gragson, per poi essere rimpiazzato da Creed in testa alla gara per lo spazio di pochi minuti, se non secondi.

Dopo appena otto giri di gara c'è stato un altro crash, protagonista Matchet di Cherry Hill(?), a detta dei telecronisti: altro ingresso della safety car.
Dopo il restart abbiano trovato di nuovo Gragson in testa alla gara, anche se il giro di pitstop avvenuto verso metà gara ha stravolto un po' la situazione, specie consierando che una vettura è andata a sbattere, era quella di Mrakovich, che a quanto pareva non si era ritirato per effetto del crash iniziale.
Gragson ha perso tempo ai box, si è vista una ruota che andava in giro per i fatti suoi, Herbst era in testa davanti a Harrison Burton, a quel punto.

Poi Burton è passato in prima posizione, anche se prima è c'è stato un altro ingresso della safety car, a trenta giri dal termine: colpa di un crash di Eckes.
Inquadrature per una signora sui quarant'anni o giù di lì: viene detto che è la madre di Burton, che a quanto pare non ha ancora raggiunto la drinking age, e non solo quella degli States.
Al restart ha mantenuto la prima posizione, dopodiché si è visto un contatto...
...
...
...niente vetture a muro?! niente safety car?! Yeaaaahhhhhhh!
Comunque un'altra safety car era dietro l'angolo, quando ho visto una vettura vegan green a muro.
Il problema è che Leilani Munter a muro non c'è andata da sola, ma con altre vetture. Quella che ha innescato l'incidente era quella di Mrakovich.

Le condizioni della vettura di quest'ultimo lasciavano ben sperare: tutto lasciava pensare a un ritiro, quindi all'impossibilità di essere coinvolto in ulteriori incidenti.
C'è stato un ulteriore incidente a dodici giri dalla fine, protagonista tale Rogers. Creed era appena passato in testa, ma nei giri finali Burton si è ripreso la posizione.

Il diciassettenne Harrison Burton ha vinto con Sheldon Creed e Zane Smith a completare il podio.
Non è chiaro, ovviamente, se nell'ARCA ci sia un podio. In ogni caso, sarà stato senz'altro un podio analcolico, dato che Burton è del 2000, Smith è del 1999 e Creed è un vecchiaccio nato nel 1997. Anzi, per l'esattezza è nato il 30 Settembre 1997, in SoVrApPoSiZiOn3 con la nascita di Verstappino.

Il Verstappino onorario ha vinto esattamente sette giorni dopo al Michigan Speedway, una gara denominata "Zomongo 200", precedendo Riley Herbst, classe 1999, e Michael Self. Quest'ultimo è del 1990, quindi tecnicamente potrebbe bere alcolici sul podio, ma vista la presenza di due bambini piccoli, in caso di esistenza del podio, anche quello doveva essere un podio analcolico.
Vegan Leilani si è ripresa bene dal crash del'altra volta: ha concluso in top-ten, con un nono posto. Mrako-quello là stavolta non c'era. Anche lui non ha ancora raggiunto la drinking age, è del 1999.

mercoledì 27 giugno 2018

Formula 4 britannica: update di metà stagione

Nel weekend appena terminato si è svolto il quinto appuntamento del campionato britannico di Formula 4, che l'anno scorso fu vinto da Jamie Caroline.

Composte di un totale di nove round, la stagione è iniziata nel weekend dell'8 Aprile sul circuito di Brands Hatch.
La prima gara stagionale è stata vinta da Ayrton Simmons, britannico, davanti al connazionake Kiern Jewiss e al novegese Dennis Hauger.
La mattina seguente, invece, la vittoria è andata a Sebastian Priaulx, figlio di Andy Priaulx, che ha preceduto sul podio Simmons e nientemeno che il figlio di Mike Doohan, Jack.
Simmons è tornato alla vittoria nella terza gara, con Jewiss secondo classificato e al terzo posto il finlandese Paavo Tonteri (non esistono più i finlandesi di una volta, quelli con il cognome che terminava in -EN).

Nel weekend del 29 Aprile si è svolto il secondo appuntamento stagionale a Donington Park, con il britannico Jonathan Hoggard vincitore di Gara 1 e Gara 3. In mezzo c'è stata la prima ittoria stagionale di Jewiss. Sul gradini più bassi del podio Priaulx Jr e Doohan Jr al sabato, Simmons e Hauger la domenica mattina, Pasma (altro finlandese il cui cognome non termina in -EN) e Jewiss la domenica pomeriggio.
Jewiss ha in seguito vinto le prime due gare di Thruxton, nel weekend del 20 Maggio. Ayrton Simmons e Paavo Tonteri hanno completato il podio nella prima delle due occasioni... e anche nella seconda, ma a parti invertite.
In Gara 3, Jack Doohan ha ottenuto la sua prima vittoria (l'unica, finora), mentre Simmons e Hauger sono saliti sul podio.

Il pilota norvegese ha vinto Gara 1 a Oulton Park, precedendo Kiern Jewiss e Patrick Pasma, nel weekend del 10 Giugno.
Nelle due gare successive sono tornati alla vittoria Simmons e Jewiss. Quest'ultimo era arrivato terzo, dietro anche a Doohan, in Gara 2, mentre sul podio in Gara 3 sono saliti, sui gradini più bassi, i due finlandesi Pasma e Tonteri. Vista la giovane età dei piloti, dubito che su quel podio ci fosse dell'alcool.
Nel fine settimana del 24 Giugno, Jewiss ha continuato a colezionare risultati di rilievo, vincendo Gara 2, dopo essere arrivato secondo in Gara 1, risultato poi ripetuto in Gara 3: la prima e l'ultima gara sono state vinte entrambe da Dennis Hauger. Terzo classificato in Gara 1 è stato Pasma, mentre Tonteri e Hauger sono saliti sui gradini più bassi del podio nella seconda gara. L'ultima finora disputata, invece, ha visto Doohan Jr classificarsi terzo, cogliendo un altro podio.

In attesa che il campionato ricominci nel weekend del 29 Luglio, Kiern Jewiss sembra abbastanza stabilmente in testa alla classifica, seguito a distanza da Simmons e Hauger. Quest'ultimo è in testa alla classifica dei rookie.
Quattordici piloti stanno prendendo parte alla stagione, di cui solo i primi otto in classifica hanno ottenuto almeno piazzamenti a podio.
Decimo in classifica c'è Hampus Ericsson, fratello minore di Marcus.

BRDC British Formula 3: update di metà stagione

Il campionato di Formula 3 britannica l'anno scorso è stato vinto da Enaam Ahmed, attualmente pilota nella Formula 3 europea.
La stagione 2018 è iniziata alla fine di marzo e proseguirà fino a metà ottobre, e finora sono stati disputati quattro eventi composti di tre gare ciascuna, a Oulton Park, Rockingham, Snettertone e Silverstone.
Al via sono presenti poco meno di una ventina di vetture, con un numero variabile tra le diciassette e le diciannove per via di presenze one-off.

Quando siamo esattamente a metà stagione la classifica è guidata dallo svedese Linus Lundqvist, che curiosamente ha vinto anche la gara inaugurale del primo round, davanti al danese Nicolai Kjaergaard e al britannico Billy Monger, celebre per essere rimasto amputato di entrambe le gambe in un incidente in Formula 4 nel 2017.
Gara 2 è stata vinta da Manuel Maldonado, il cugino di Pastor che fu portato fuori dal box della Williams durante l'incendio del 2012 dallo stesso Pastor, davani al francese Tristan Charpentier e alla britannica Jamie Chadwick.
Kjergaard ha vinto Gara 3, precedendo sul podio il britannico Tom Gamble e l'indiano Kush Maini, colui che attualmente si trova terzo in classifica piloti.

Quarto in classifica c'è Tom Gamble, vincitore di gara 1 nel secondo round del campionato. Sul podio con lui c'erano Lundqvist e il britannico Jordan Came, che attualmente si trova in quinta posizione in classifica.
Kush Maini ha vinto gara 2, hanno completato il podio Kiergaard e Lundqvist... e nell'ultima gara del weekend c'è stato un podio esattamente a parti invertite, con lo svedese vincitore, il danese nella stessa identica posizione e l'indiano terzo classificato.

Ironia della sorte, il successivo evento è iniziato con gli stessi tre piloti sul podio, stavolta però ha vinto Nicolai Kjaergaard. Maini è arrivato secondo, mentre Lundqvist ha dovuto accontentarsi di una terza posizione.
Il giorno dopo, in gara 2, si è imposto nientemeno che il cugino di Pastorone, che così facendo ha ottenuto la seconda vittoria stagionale. Sul podio ha presenziato in seconda posizione un altro indiano, Krishnaraaj Mahadik, mentre terzo si è classificato un tailandese, tale Sasakorn Chimongkol.
Ritorno alla normalità in gara 3: ha vinto Lundqvist, precedendo Kiaergaard e Maini.

L'ultimo evento finora disputato è stato il quarto round del campionato e si è svolto circa due settimane fa.
Linus Lunqdvist ha vinto la gara del sabato, con Kush Maini e Jordan Kahne a completare il podio.
Gara 2 è stata vinta da Pavan Ravishankar, pilota di Singapore che finora non aveva ottenuto risultati particolarmente degni di nota (una sola top-10, con un settimo posto come miglior risultato), davanti al ginese Sun Yue Yang e al britannico Tom Gamble.
Quest'ultimo ha vinto infine l'ultima gara del weekend, nonché ultima finora svolta, con Lundqvist e Maini a completare il podio.
Il campionato riprenderà nel weekend del 21/22 luglio.

martedì 26 giugno 2018

Commento al Gran Premio di Road America

Come vedere una gara e non vedere bimbiminchia che la commentano... /// 24 Giugno 2018

Ladies and gentlemen, start your engines che questo weekend si corre il gran premio di Road America, con Eduardo Vaz(?) e Felipe Fiaffone come telecronisti. In questa gara non ci saranno incidenti che coinvolgono delle Ferrari e delle Mercedes, ma nevermind, ci sarà sicuramente qualcosa di cui parlare.
Il circuito di Road America è situato nel Wisconsin e la località è altresì nota come Elkhart Lake.
La durata prevista della gara è di 55 giri e ciò promette bene: forse in programma per domenica sera non c'è una gara di endurance! Tutto questo, comunque, perde d'importanza, di fronte all'avvento in Indycar di nientemeno che Alfonso Celis Jr, proveniente dalla World Series by Renault che non si chiamava più World Series by Renault ma non ha importanza, perché tanto stiamo comunque parlando di una serie che non esiste più.
Il debutto di Celis è stato abbastanza positivo, in qualifica, dato che è riuscito a non ritrovarsi ultimo, ma ben terzultimo. Dietro a tutti c'era Gabby Chaves. Penultimo invece...
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...va beh, stendiamo un velo pietoso e concentriamoci anche sul resto della griglia di partenza, sulla quale ci sono ventidue piloti e, no, non negate, quello che parte accanto a Hinchcliffe non esiste davvero, il suo nome serve per abbellire la grafica.

1^ fila: Newgarden - Power
2^ fila: Hunter-Reay - Rossi
3^ fila: Wickens - Bourdais
4^ fila: Sato - Dixon
5^ fila: Rahal - Pigot
6^ fila: Veach - Jones
7^ fila: King - Pagenaud
8^ fila: Andretti - Hinchcliffe
9^ fila: De Melo - Kanaan
10^ fila: Kimball - Leis
11^ fila: Celis - Chilton
12^ fila: Chaves

Si partehhhhhh e non so cosa succeda, quello che so è che nell'immediato ci ritroviamo con Jordan King tra le prime posizioni, o lameno così dice la grafica.
Willpowahhhh decide di fare il guastafeste, rientrando ai box dopo tre giri, per attirare l'attenzione su di sé invece che su King. Ah, no, tutto lascia pensare che si stia ritirando.
King, in realtà, non è chiaro dove sia. Davanti a tutto c'è Nuovo Giardino, seguito da RHR e Alex Non Sono Valentino Rossi. Cerco King nella grafica: è 15°, quindi ben lontano dalla top-5 che viene completata dal Grande Samurai e da Bourdeeeeeyyyyyy. Dietro di loro ci sono Wickens, il Detersivo al Kiwi, Grammo Reale, Sonniferetti e Spencer Maialotto a completare la top-10.
Bourdeeeeyyyyyy, che tutto lascia pensare sia su una diversa strategia, lo perdiamo per strada in anticipo rispetto agli altri e, al momento in cui gli altri si fermano ai box (dopo circa 15 giri di gara) poco cambia tra una posizione e l'altra, se non che Spencer Maialotto risale davanti a Sonniferetti e, in realtà, non è l'unica posizione che Sonniferetti perderà nel corso del tempo.

Altri 15 giri, altro pitstop. Alex Non Sono Valentino Rossi esce a tu per tu con Takuma Non Sono Hiroshi Aoyama.
C'è in palio una quarta posizione, perché ormai il Detersivo è davanti a entrambi. Il duello viene vinto da NSVR, peccato che non l'abbia fatto su un veicolo a due ruote ma su una monoposto, rendendo tutto meno stylish.
Il Grande Samurai, tuttavia, l'ha presa bene ed è rimasto tranquillo. Visto il soggetto mi aspettavo che crashasse insieme a Rossi. Oppure che crashasse con qualcun altro. O magari, all'occorrenza, che crashasse da solo. Niente, non è successo niente di tutto ciò. #EpicWin.
Tuttavia ci sono problemi per NSVR, anche se almeno dieci giri più tardi, quando lo ritroviamo ai box per molto più tempo del normale.
Nel frattempo Nuovo Giardino è ancora stabilmente in testa davanti a RHR e al Detersivo. Il Grande Samurai è risalito al quarto posto dopo i problemi di NSVR, mentre Wicky è l'ultimo della top-5 ed è a quattro posizioni di distanza dalla sua prima vittoria che sto ancora aspettando con una certa impazienza.

Mentre Dario Franchitti viene intervistato (AAAAAWWWWWW) do un'occhiata anche al resto della top-10.
Grammo Reale è sesto, seguito da Spencer Maialotto, Jones, Saimon e Hinchy. Insomma, per chiarire il concetto Sonniferetti si guarda bene dall'essere presente tra i primi dieci.
A quattro giri dalla fine viene inquadrata una vettura che va in giro per prati, ma è inquadrata solo da dietro, quindi non è chiara l'identità del pilota. Suppongo tuttavia che non fosse né "o Tony" né "o Matheus", se no i telecronisti sarebbero andati fuori di testa. Sulle posizioni occupate da "o Tony" e "o Matheus" preferisco soprassedere, parlando piuttosto di cose importanti.
Willpowahhhh è ritirato più o meno dall'inizio della gara, mentre NSVR è dispeso nelle retrovie. Il Detersivo al Kiwi, invece, è virtualmente a podio e presto anche non solo virtualmente. Essenzialmente ha la possibilità di accumulare punti a spese dei suoi avversari diretti...
Mentre le inquadrature vanno su Nuovo Giardino in corrispondenza dell'esposizione della bandiera bianca, Jones si trova ormai dietro a Saimon.
A nessuno sembra importare molto di questo avvicendamento, i telecronisti parlano del fatto che la prossima gara sarà l'8 Luglio a Iowa Corn...
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...e poi accade qualcosa di folle. Il telecronista accoglie Nuovo Giardino che passa sul traguardo con la stessa intonazione vocale di Galvao Bueno. Ci manca poco che si metta quasi a cantare, poi avremmo completato l'opera.
Il collegamento sta finendo. Parte la sigla del canale televisivo. Ne sono stata triggerata, per un attimo ho pensato che avessero scambiato Nuovo Giardino per un brasiliano e che fosse il "tema de vitoria". Se non sapete di cosa sto parlando, negli anni '80 e '90 le vittorie di piloti brasiliani erano accolte da una colonna sonora musicale su Rede Globo. Poi anni '80 e '90 fino a un certo punto, l'ultima apparizione di quel sottofondo musicale risale a Monza 2009, con l'ultima vittoria di Barrichello.

Ora che la gara è finita vorrei trovare il tempo per fare una riflessione random. Come penso che sia ampiamente dimostrato dai fatti, sono al contempo un'appassionata di Formula 1 e di Indycar. Non metto le due passioni sullo stesso piano, con una ci convivo praticamente fin da quando ho memoria, l'altra è un fenomeno molto più recente, iniziato nei miei mid-20s. Per quanto ci siano state e ci siano tuttora molte volte in cui ho vissuto/vivo gare di Indycar con una grande partecipazione emotiva, non è per me la stessa cosa della Formula 1. Sarà che fin da quando ho iniziato a vederla c'era spesso la possibilità di non vedere le gare di Indycar in diretta, la Indycar è una serie per la quale non mi capita quasi mai di stare in apprensione se non sto vedendo la diretta. Mi succede per tutte le serie, tranne che per la Formula 1. La Indycar non mi dà - salvo rare eccezioni - l'ansia che in certe circostanze mi dà la Formula 1.
Il fatto che il mio approccio tra le due serie sia diverso, tuttavia, non significa che io non riesca ad apprezzare entrambe le serie, seppure in modi diversi. Ne apprezzo anche altre, la Formula E in primis, ma mi capita di vedere anche gare diverse.
Una cosa che mi sta molto sulle scatole sono le fan war tra gli appassionati di una serie e gli appassionati di un'altra, che hanno generalmente l'obiettivo di demonizzare gli appassionati di Formula 1 dando l'impressione che siano caproni ignoranti incapaci di apprezzare una bella gara. Per quanto serie più mainstream = in genere più ignoranti che la seguono e che ne parlano, ritengo abbastanza nonsense, quelle volte in cui ci sono una gara di Formula 1 e una di Indycar nello stesso giorno, iniziare la solita storia che quella di Indycar è stata più bella e più movimentata della Formula 1, iniziando a indicare numeri a proposito del maggiore numero di sorpassi, senza tenere conto di alcuni fattori:
> l'ordine d'arrivo in Formula rispecchia in genere maggiormente la griglia di partenza di quanto non succeda in Indycar, di conseguenza aspettarsi meno sorpassi in Formula 1 di quanto non avvenga in Indycar è ragionevole;
> in più, nello specifico sugli ovali, ci sono contesti in cui anche tre o quattro vetture se non di più riescono a stare affiancate, il che favorisce maggiormente i sorpassi nonostante ciò venga preso come una novità assoluta;
> in Formula 1, con l'eccezione di problemi durante le qualifiche, incidenti o problemi di grossa entità durante la gara è difficile che le vetture più veloci si trovino nelle ultime posizioni e, fino a prova contraria, avere vetture più veloci dietro a vetture più lente è la ragione principale per cui avvengono molti sorpassi;
> in Indycar entra più di frequente la safety car rispetto a quanto non succeda in Formula 1, pertanto le vetture tendono ad essere più vicine l'una all'altra;
> il concetto di "sorpasso" in Formula 1 significa nella maggior parte dei casi "sorpasso compiuto da una Ferrari o da uno dei team avversari diretti della Ferrari", mentre in Indycar vengono considerati TUTTI i sorpassi che si sono verificati, compresi quelli tra vetture su diverse strategie.
Rimane anche il fatto che non sempre una gara per essere eccitante deve necessariamente prevedere dei sorpassi (Schumacher che trascorreva una gara negli scarichi di Alonso a Imola 2005 era ritenuto eccitante, così come era ritenuto eccitante lo stesso identico evento ma a parti invertite un anno più tardi), ma questo è già un discorso più ampio.
Quello che è certo è che questo weekend ci sono stati sia il gran premio di Francia sia il gran premio di Road America e che il caso ha voluto che la gara più piatta e monotona, tra le due, sia stata quella di Road America.
Meditate in proposito e, magari, già che ci siete, finitela una volta per tutte con queste storielle che una serie deve essere per forza sempre bella e spettacolare e un'altra deve essere per forza sempre noiosa e monotona.
Voce fuori campo: "Ma in Formula 1 ha vinto il Gangster Rapper il che era prevedibile!!111!!11!!"
L'Autrice(C): "Tre gare vinte su otto non è un dato particolarmente allarmante che suggerisca monotonia."
Voce fuori campo: "Ma in Indycar ha vinto un pilota biondo con gli occhi azzurri!!!!11!!!"
Il Detersivo: "E io sono arrivato terzo, come Iceman, quindi come me stesso, il che è la prova che Formula 1 e Indycar si equivalgono."
Nuovo Giardino: "Ma io sono giovane e fino a qualche tempo fa ero anche brufoloso come un Iceman ventenne."
RHR: "E io sono arrivato sul podio ma nessuno mi ca*a."
Nuovo Giardino: "Forse perché sei un soggetto meno irritante di Verstappino."
RHR: "Chi è Verstappino?"
Nuovo Giardino: "Un sosia di Sage Karam."
RHR: "Quindi un soggetto poco importante. Spero che Ed Carpentahhhh gli faccia la predica."
Nuovo Giardino: "è probabile che qualcuno gliel'abbia fatta, qualche tempo fa..."

RISULTATO: 1. Josef Newgarden (Penske), 2. Ryan Hunter-Reay (Andretti), 3. Scott Dixon (Ganassi), 4. Takuma Sato (Rahal), 5. Robert Wickens (Schmidt), 6. Graham Rahal (Rahal), 7. Simon Pagenaud (Penske), 8. Spencer Pigot (Carpenter), 9. Ed Jones (Ganassi), 10. James Hinchcliffe (Schmidt), 11. Marco Andretti (Andretti/Herta), 12. Jordan King (Carpenter), 13. Sebastien Bourdais (Coyne), 14. Tony Kanaan (Foyt), 15. Matheus Leist (Foyt), 16. Alexander Rossi (Andretti), 17. Max Chilton (Carlin), 18. Charlie Kimball (Carlin), 19. Gabby Chaves (Harding), 20. Alfonso Celis Jr (Juncos), 21. Zachary Claman De Melo (Coyne), 22. Zach Veach (Andretti), 23. Will Power (Penske).

NASCAR UPDATE: il 10 Giugno si è corsa la "Firekeepers Casino 400" al Michigan Speedway, dove c'è stato un rain delay. Ha vinto Clint Bowyer, davanti a Kevin Harvick e Kurt Busch.
Una settimana di pausa (il che è abbastanza inusuale), dopodiché in SoVrApPoSiZiOn3 con il GP di Road America la "Toyota Save Mart 350" di Sonoma (una delle due gare non su ovali della stagione), vinta da Martin Truex Jr che, allo stesso modo di Alfonso Celis Jr, nessuno sa esattamente di chi sia figlio nonostante si chiami Junior. Sul podio, entità fisica o spirituale che sia in NASCAR, Harvick secondo classificato e Bowyer terzo.
Gara terminata anzitempo per AJ Allmendinger, che invece al Michigan Speedway aveva battuto Ricky Stenhouse di diverse posizioni (anche se non era andato oltre una 17esima piazza).
AJ: "Autrice(C), toglimi una curiosità, perché confronti i miei risultati con quelli di Ricky? Ti ricordo che non ci siamo ancora fidanzati!"
Ricky: "Però dovremmo farlo... Perché non vai a stirare?"
AJ: "Non sono Danica."
Ricky: "Lo so. Hai molto più charme. AAAAAWWWWWWW!"
AJ: "Siamo piloti di NASCAR. Non dovremmo farci gli occhi dolci, dovremmo tirarci addosso dei caschi, per far vedere che siamo più fighi dei piloti di Formula 1 che si tirano solo i cappellini in sovrapposizione al kompl8 spagnolo anti-Rossi."
Ricky: "Alex Rossi che cosa?"
AJ: "Chi è Alex Rossi?"
Ricky: "Uno che gira in tondo al volante di una monoposto, come Danica. Solo che, diversamente da Danica, ha vinto a Indianapolis. Passa tutto il proprio tempo con Conor Daly."
NSVR: "Conor, vai subito a stirare le mie tute!"
Conor: "Sì, mio grande ammmmmore! Vado subito!"
Ricky: "Azz, NSVR fa stirare Daly anche se Daly non sta guidando. Sapevo che non avrei mai dovuto lasciare Danica..."
Danica: "Wait, wait, wait, credevo di essere stata io a lasciare te."
Ricky: "Perché eri stanca di stirare."
Danica: "No, perché adesso sto insieme a un giocatore di football molto più figo di te, nonostante la gente dica che la mia presenza tenda a gufarlo."
Ricky: "Sei nata a Sao Paulo in incognito?"
Danica: "No, la mia città natale si chiama come il cane del Gangster Rapper, personaggio di cui in linea teorica nessuno di noi dovrebbe conoscere l'esistenza."
Ricky: "Infatti non sappiamo minimamente chi sia."
E mentre gli Stenpatrick vivono senza sapere, non ci resta che mettere fine a questo commento. Da Milly Sunshine un cordiale saluto!

Serie minori made in USA: Indianapolis e dintorni & Road America

Il campionato di Indylights, di cui avevo parlato dopo St.Petersburg e Barber, lo scorso aprile, sta proseguendo seppure con un esiguo numero di vetture al volante.
Nel mese di maggio la serie ha gareggiato all'Indianapolis Road Course e sull'ovale per la Freedom 100, mentre in quest'uultimo weekend la si è vista in azione a Road America.

Colton Herta è in testa alla classifica, avendo vinto ben quattro delle cinque gare disputate tra maggio e giugno: le due dell'Indy Road Course, la Freedom 100 e Gara 1 a Road America.
La prima volta a Indy sul podio c'erano Santiago Urrutia e Aaron Telitz, quest'ultimo è arrivato secondo il giorno dopo, mentre terzo il brasiliano Victor Franzoni. Quest'ultimo ha vinto Gara 2 a Road America, ma non anticipiamo i tempi...
La Freedom 100 ha visto l'irlandese DAlton Kelleth partire dalla pole position, per poi essere superato in corso d'opera dal già citato Herta e da Patricio O'Ward. Se all'Indy Road Course c'erano state sette vetture, sull'ovale ce n'erano otto, visto il debutto di Davey Hamilton Jr che ha ottenuto anche il giro più veloce.
Poi Hamilton Jr è tornato da dove era venuto e a Road America ecco di nuovo in pista cinque vetture. O'Ward e Franzoni sul podio dietro a Herta in Gara 1, vittoria per Frazoni in Gara 2, precedendo proprio Herta e terzo classificato Telitz.

La ProMazda ha gareggiato all'Indy Road Course: Harrison Scott, Oliver Askew e Rinus Veekay il podio di Gara 1, Parker Thompson,  Carlos Cunha e Sting Ra Robb quello di Gara 2.
Nella settimana della Indy 500, c'è stata una gara al Lucas Oil Raceway, vinta nuovamente da Thompson. Cunha ha chiuso in seconda posizione, mentre Megennis si è classificato terzo.
A Road America è successa una cosa curiosissima: la top-6 di Gara 1 è stata David Malukas, Toby Sovery (partecipante one-off), Harrison Scott, Parker Thompson, Rinus Veekay, Carlos Cunha... e la top-6 di Gara 2 anche!
Al momento Thompson è in testa alla classifica con un notevole vantaggio su Veekay.

In US F2000 pare che Jamie Caroline abbia perso il volante dopo l'evento di Indianapolis Road Course, dove in una delle due gare aveva ottenuto un quarto posto che ha eguagliato uno dei risultati di St. Petersburg.
Il francese Alexandre Baron ha vinto Gara 1 all'Indy Road Course, mdove secondo si è classificato Kyle Kirkwood. Il giorno dopo le parti si sono invertite. Terzi classificati nelle due gare José Sierra e Rasmus Lindh.
Al Lucas Oil Raceway e a Road America Kirkwood ha vinto tre gare su tre, con Kaylek Frederik sempre secondo classificato. Lindh è salito nuovamente sul podio al Lucas Oil Raceway, mentre nelle due gare di Road America l'onore è andato a Keith Donegan e Lucas Kohl.
Donegan, che aveva iniziato la stagione con un altro team, attualmente occupa il volante che è stato lasciato libero da Caroline.
Al momento Kirkwood è in testa alla classifica con un vantaggio abissale nei confronti di Baron e Frederick.

lunedì 25 giugno 2018

Commento al Gran Premio di Francia

Duecentotrentotto volte al traguardo /// 24 Giugno 2018

A volte succede che ti svegli ed è giovedì. Dopo giorni e giorni in cui sei andata a letto ad un orario ragionevole, la notte scorsa non l'hai fatto. Ti svegli eppure non sei stanca, nonostante le poche ore di sonno, e ti rimane impresso il sogno che stavi facendo. È un sogno motoristico, ma il plot è quantomeno folle: la notte tra mercoledì e giovedì, infatti, ho sognato che Laura Pausini partecipava part-time al campionato di Formula 1 al volante di una Minardi disputando ogni anno il solo gran premio di San Marino, che in un'occasione aveva ottenuto un punto classificandosi sesta (punteggio pre-2003) e che quest'anno avrebbe dato il suo addio alle competizioni dopo il suo ultimo gran premio, disputato sempre al volante di una Minardi. Completava la gara, fuori dalla top-ten, e durante il giro d'onore rompeva il motore e una gran fiammata si alzava su dal retrotreno della sua monoposto.
Chiedo scusa alla cantante romagnola per averla coinvolta in un mio commento a un gran premio e ai miei lettori per averli scambiati per degli psicalanisti, ma ci tenevo a condividere con voi questo momento. Tra parentesi, Laura Pausini un minimo di collegamento con la Formula 1 ce l'ha, perché ricordo che era ospite nel box della Ferrari al GP del Brasile 2008.
A proposito di 2008, quell'anno mi ricorda qualcosa, a proposito del gran premio di Francia, anche se tuttavia era un'altra epoca e un altro circuito. L'altro circuito era quello di Magny-Cours, quello che da bambina e da ragazzina consideravo la sede Vera e Unica del Gran Premio di Francia.
Il GP di Francia, di per sé, non mi ha lasciato così tanti ricordi, solo qualche evento particolarmente pittoresco, come quello che successe nel 2000. Eravamo agli inizi di luglio e, se non sbaglio, quella sera doveva esserci la finale dei campionati europei. Nelle interviste pre-gara fu chiesto ad alcuni piloti di pronosticare chi avrebbe vinto il campionato, Michael Schumacher disse l'Italia, Jacques Villeneuve disse la Francia. Quest'ultima era sotto di un goal quando il secondo tempo era ormai sul tempo di terminare, ma pareggiò in extremis e si andò ai tempi supplementari. All'epoca ai tempi supplementari le partite terminavano non appena qualcuno faceva goal e la Francia fece goal, realizzando il pronostico di Villeneuve.
Il campione del mondo 1997 all'epoca guidava la B.A.R. quindi in gara non se lo filava mai nessuno. Potrei scrivere tante cose su JV alla B.A.R., ma non sarebbe la sede, anche se una cosa a suo favore va detta: il fatto che non gli abbia reso passare anni in una scuderia del genere è senz'altro vero, ma è altrettanto vero che un pilota importante che crede in una squadra del genere al punto tale da rimanerci per anni è comunque una bella cosa. In ogni caso non è la sede giusta: JV era alla B.A.R., MSC era in Ferrari ed era in lotta per le posizioni che contavano con Coulthard, quando ci fu un momento da "you have to leave the space". All'epoca non si sentivano i team radio, quindi non sapremo mai cos'abbia eventualmente urlato alla radio il mascellone scozzese, una cosa invece è certa, ovvero che i gesti volgari si vedevano anche all'epoca e che il dito agitato al vento non passò inosservato. A fine gara, terminata con una doppietta McLaren, Coulthard si scusò in conferenza stampa per avere dato il cattivo esempio ai bambini.
Quel giorno del 2000, a Magny-Cours, MSC si ritirò per un guasto al motore e non se ne parlò più per un sacco di tempo, anche perché in seguito accaddero tante altre cose alle quali fu dato maggiore spazio che a una rottura di motore. I motori rotti non fanno testo, a meno che non vengano rotti negli ultimi due mesi del campionato, in quel caso sì che passano alla storia. Il caso volle che al GP del Giappone del 2006, penultimo gran premio stagionale, MSC ruppe il motore mentre si trovava in testa alla gara, quando stava per prendere la testa della classifica e in quel caso sì che la cosa passò alla storia. Naturalmente nei giorni a venire si fece un gran parlare del fatto che MSC non si era ritirato per affidabilità da anni, proprio da quando ruppe il motore al GP di Francia del 2000.
Fine della storiella, non è stata niente di che, in fondo, a Magny-Cours successero anche altre cose. Per esempio dal 2004 in poi si parlò lungamente del fatto che la pitlane di quel circuito era la più corta di tutto il campionato. MSC riuscì a vincere facendo una sosta in più, quattro contro tre, perché poteva imbarcare meno carburante ed essere più veloce dei piloti che lo seguivano. Era il 2004, forse la stagione più scontata alla quale io abbia mai assistito, e pregai che accadesse qualcosa di miracoloso e che l'ennesima vittoria di MSC potesse essere sacrificata a un'ipotetica prima vittoria di Button al volante di una B.A.R., ma le mie preghiere non vennero ascoltate e, in realtà, Button finì per non vincere mai un gran premio con la B.A.R., visto che nel 2006 si chiamava Honda e correva con licenza giapponese.
Poi venne il 2006. Ricordo che MSC vinse e che Massa arrivò terzo. Era il gran premio immediatamente successivo alla vittoria dei mondiali di calcio da parte dell'Italia e, in qualità di Ferraristi, gli Schumassa avevano delle bandiere italiane al vento. Non ricordo granché della gara, ricordo che ad un certo punto Massa spruzzò dello champagne in un orecchio a Schumacher e mia mamma, che passava per caso in soggiorno davanti alla TV, commentò il fatto.
Poi vennero il 2007 e il 2008, vennero due anni che mi rimasero molto impressi, l'uno per un overcut, l'altro per il "karma" post-overcut. Il 2007 era l'anno della sindrome della santificazione alternata, in cui i piloti della Ferrari erano a seconda delle occasioni l'uno un fenomeno e l'altro uno scarso, ma non era ben chiaro in certe occasioni a chi toccasse un ruolo e a chi toccasse quell'altro.
Felipe Massa e Kimi Raikkonen, la nuova coppia di piloti post-MSC, quando si iniziava già a smettere di parlare ad ogni soffio di vento degli anni di MSC in Ferrari, quando la gente si era già accorta che eravamo nel 2007 e non più in un anno a caso tra il 1996 e il 2006, partiva dalla prima fila. All'epoca dei rifornimenti di benzina, le cose funzionavano un po' al contrario di come funzionano oggi. Al giorno d'oggi chi entra prima ai box va più veloce di chi entra dopo in quei giri di distanza, perché ha gomme più fresche. All'epoca chi rientrava dopo, in quei giri guadagnava perché aveva il serbatoio scarico e la vettura più leggera.
Massa era in testa davanti a Raikkonen. Poi rientrò ai box. Raikkonen fece due giri in più e tutto si tradusse in un overcut, un po' allo stesso modo in cui al giorno d'oggi Raikkonen sta dall'altra parte della barricata e, nei casi in cui è davanti a Vettel, dopo il pitstop gli è provvidenzialmente dietro. È quel modo elegante e di classe per invertire le posizioni tra piloti dello stesso team lasciando tutti nel dubbio: è successo per caso? è successo perché doveva succedere?
Ad ogni modo Raikkonen vinse l'edizione 2007 e di nuovo, anche se a parti invertite, i due piloti della Ferrari partirono dalla prima fila l'anno successivo. Raikkonen rimase in testa finché sulla sua vettura non si ruppe uno scarico. Riuscì ad arrivare in fondo e ad arrivarci in seconda posizione, ma appunto perse la prima posizione nei confronti di Massa, che quindi vinse quel gran premio.
Poi venne il vuoto cosmico.
Vennero gli anni senza gran premio di Francia e Magny-Cours e ora è tornato il gran premio di Francia, ma non il circuito di Magny-Cours.

LA STORIA IN BREVE: il Gran Premio di Francia è una delle gare più antiche della storia del motorsport, quindi non scenderò nei dettagli, dato che la prima edizione risale al 1906, quasi mezzo secolo prima della nascita della Formula 1. Il vincitore fu Ferenc Szisz su Renault e la gara si svolse a Le Mans. Pare che sia stata la prima gara nella storia ad essere definita con la denominazione di "gran premio".
Il gran premio di Francia non si svolse tra il 1909 e il 1911, non si svolse durante la prima e durante la seconda guerra mondiale. Tra il 1906 e il 1939 ne furono disputate ventidue edizioni, su dodici circuiti diversi, spesso alternandosi da un anno all'altro. Nel 1926 vinse Jules Goux, colui che nel 1913 era stato il primo europeo a vincere la 500 miglia di Indianapolis.
Dal 1947 fino agli anni '50 (escluso 1955 - gran premio non disputato) e '60 si alternarono nuovamente diversi circuiti, a fine anni '60/ inizio '70 si alternarono Charade e il Paul Ricard, dopodiché il Paul Ricard iniziò ad alternarsi con Digione fino a metà degli anni '80. Nel 1979 a Digione vinse Jean-Pierre Jaboille, ma nessuno se lo filò per via del duello Villeneuve vs Arnoux. Nel 1985 si svolse l'ultima gara al Paul Ricard nella sua conformazione storica e a partire dal 1986 fino al 1990 si gareggiò su un'altra versione del Paul Ricard.
Poi, dal 1991 al 2008, si passò a Magny-Cours.
Tra i plurivincitori vanno citati Michael Schumacher e Alain Prost, con otto e sei vittorie, ma anche Louis Chiron: il pilota monegasco vinse cinque edizioni negli anni '30 e '40.

MAKING-OF: quando inizia un nuovo giorno e quel giorno è giovedì, inizi ad entrare nell'atmosfera del race-weekend. È il primo giorno d'estate, è sul punto di iniziare il primo di tre weekend consecutivi di gare. È il 21 Giugno ed esattamente dieci anni fa era sabato e la Ferrari conquistava una prima fila completa, che sarebbe stata destinata a rimanere l'ultima prima fila completa fino al GP di Russia 2017.
È giovedì, è il giorno della conferenza stampa ed è il giorno in cui potrebbe accadere qualcosa di pittoresco oppure potrebbe non accadere nulla. Quando non succede nulla ci sono due strade, riconoscere che non è accaduto nulla, oppure fingere che sia accaduto qualcosa e lavorare di fantasia in proposito.
In conferenza stampa potrebbe succedere qualcosa di questo tipo:
Voce fuori campo: "Quindi adesso hai vinto a Le Mans. Punti alla Triple Crown, adesso?"
Ferni: "Mhm... non so, fai tu. È da oltre un anno che ne parlo e adesso ci sono più vicino..."
Voce fuori campo: "Però è stata una vittoria facile."
Ferni: "Per te che guardavi la gara sonnecchiando sul divano sicuramente, per me che dovevo guidare e sperare che Nakajima non facesse a ruotate con Kobayashi mentre lasciavo la macchina incustodita per andare a dormire un po' meno."
Voce fuori campo: "Cosa pensi di Le Mans?"
Ferni: "Che è più imprevedibile della Formula 1. L'Autrice(C) vorrebbe che io dicessi che non ci può essere una prevedibilità o un'imprevedibilità assoluta e che la prevedibilità varia da gran premio a gran premio, ma io rimango del mio parere: in Formula 1 è prevedibile che la macchina mi lasci a piedi, in endurance non è prevedibile sapere se lo farà o non lo farà."
Voce fuori campo: "Perché non ti sei portato il trofeo al seguito?"
Ferni: "Lascio fare queste cose ai finti principi che vincono a Le Mans o ai veri principi che vincono il campionato di Formula 1. #FerniWins."
Un'intervista di questo genere non dovrebbe suscitare reazioni particolari...
...
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...
...invece sì, perché breaking news, Alonso potrebbe passare in Indycar il prossimo anno, dato che punta alla Triple Crown, e pare abbastanza soddisfatto dall'endurance da potere scegliere di rimanerci.
Dunque, è esattamente da quando Ferni ha annunciato che avrebbe gareggiato alla Indy 500 l'anno scorso, ovvero aprile 2017, che si parla di un suo potenziale futuro in Indycar. Addirittura prima di tutto ciò, mi pare che avesse espresso il suo interesse per gareggiare in altre serie motoristiche, eventualmente dopo avere vinto quel famoso terzo titolo che al momento attuale non ha ancora vinto e che, se le cose continuano così, penso che lui stesso inizi a dubitare di potere vincere. Non si potrebbe evitare di spacciare tutto ciò per una novità assoluta?
No, a quanto pare. Tuttavia ciò apre voci di mercato interessanti. Interpellato, in qualche momento, su dove sarà il prossimo anno, se in Redbull, in Ferrari o in Mercedes, è Dani-Smile a lanciare una bomba a mano abbastanza notevole.
"Perché Redbull, Ferrari o Mercedes? Potrei essere anche in McLaren, sono interessati a me."
Il web al gran completo: "Noooooohhhhhh, non rovinarti passando in McLaren come ha fatto Ferniiii!"
Dani-Smile: "Veramente non corro nessun pericolo, lo sappiamo tutti che ogni volta in cui Ferni lascia una scuderia questa inizia ad avere risultati migliori. Se non mi credete, vi ricordo che non appena lasciò la Minardi, alla prima gara della stagione successiva Webber arrivò a punti."
Io, se fossi al posto di Dani-Smile, starei bene attento a non farmi portare via il volante da Leclerc: le voci sul suo arrivo in Ferrari al posto di Iceman (destinazione ritiro per probabile nuova vecchia-carriera nel mondiale rally) si fanno sempre più insistenti...
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...
...e a suo tempo Perez ci ha insegnato che, se un pilota viene costantemente associato alla Ferrari, il fatto che possa essere ingaggiato dalla McLaren è un'opzione abbastanza probabile.
In tutta questa trafila nessuno prende in considerazione un dettaglio di un certo livello: si parla di un imminente approdo di Lando Norris in McLaren e, allo stesso tempo, si parla di chi potrebbe sostituire Alonso se questo se ne andasse. Tutto ciò mi porta a fare due più due, ovvero che se l'arrivo di Norris è imminente e che si cerca qualcuno a cui affidare l'altro volante, Stoffy rischia di essere mandato a dormire in un van...
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...ma non commuovetevi, mi raccomando, non è Kmag, non se lo merita. E poi non ha senso continuare a parlare di mercato piloti, ormai è venerdì ed è giorno di prove libere.
È venerdì, è il 22 giugno e il 22 giugno di dieci anni fa era domenica e veniva disputata l'ultima edizione, ad oggi, del gran premio di Francia.
Dal gradino più alto del podio Felipe Massa ci fissava, ricordandoci che a dieci anni di distanza ci sarebbe sembrato di vivere un'altra vita, di vedere un'altra Formula 1, di avere assistito a talmente tante cose da non accorgerci nemmeno di quanto gli eventi si succedessero, portandoci verso una realtà diversa.
2018 >>> 2008, questo è poco ma sicuro, per quanto mi riguarda. Solo una cosa mi colpisce di quei giorni. Sul gradino più alto del podio, quel giorno, c'era Massa, l'unico pilota promosso dalla Sauber alla Ferrari, vincitore di undici gran premi in carriera. Ora, il palmares di Leclerc suggerisce che potrebbe vincere molto più di undici gran premi, ma non mi spingo a chiedere così tanto. L'unica cosa che desidero, forse destinata a non realizzarsi mai, è che un giorno anche a Leclerc venga data una vettura migliore di quella che guida ora, come è toccato a Massa a suo tempo. Non mi spingo a sperare che vinca diverse gare e che un giorno possa lottare per il titolo. Mi spingo a sperare di poterlo vedere sul gradino più alto del podio almeno un'unica volta...
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...e vorrei ricordare ai Raikkonen-fan indignati che 1) Leclerc ha diciotto anni in meno di Raikkonen, quindi la sua carriera potrebbe arrivare tranquillamente a un esaurimento naturale nel corso di breve tempo, 2) che non ho ancora sentito nessuno indignarsi perché preferirei la coppia Raikkonen-Leclerc alla coppia Vettel-Leclerc e che un tempo erano i tifosi di Vettel quelli che avevano la fama di essere bimbiminchia (anche se al giorno d'oggi i tifosi di Vettel che lo tifavano per il semplice fatto di essere dei bimbiminchia tifano per un pilota molto più bimbominchia di quanto non fosse Vettel a quell'età, che porta la stessa tuta che portava Vettel all'epoca #SorryNotSorry).
Verstappino: "Adesso che mi hai già dato del bimbominchia senza che io abbia ancora fatto assolutamente nulla, non possiamo andare avanti parlando delle prove libere?"
Voce fuori campo: "Oppure al giorno in cui Verstappino guiderà la Ferrari???222???"
Sebby: "Così termineremo tutte le gare con un doppio DNF!!111!!11!!!!!"
Voce fuori campo: "E in Redbull ci sarà Dan Ticktum, il NoStRo 1DoLo!!111!!!"
Non se ne parla ancora tanto, ma Dan Ticktum sembra essere un enfant prodige di scuola Redbull a cui la Redbull sembra tenere molto. Vincitore del gran premio di Macao 2017, Ticktum è famoso per motivi che vanno oltre la sua vittoria a Macao. All'epoca della Formula 4 britannica, infatti, dopo essere stato speronato da un giovane collega ed essere finito fuori pista, ha avuto la brillante idea di tornare in pista con la vettura incidentata, superare una decina di vetture in regime di safety car e di andare a speronare quello che l'aveva buttato fuori.
I suoi fanboy, messi di fronte a tutto ciò, di solito replicano con un "ma anche Vettel, a Baku 2017", il che è un po' come giustificare un bullo che sevizia i suoi compagni di scuola con la scusa che i suoi coetanei fanno videogiochi violenti, dato che in Baku 2017 mi sembra che manchi tutto quello che è successo a Ticktum, eccetto un probabile contatto volontario dietro la safety car (il cui outcome, tuttavia, dalle voci di corridoio sembra essere stato diverso).
Verstappino: "Perché stiamo parlando di Ticktum? Dovremmo parlare del Prosciuttello Gangster che ha spaccato il cu*o a tutti?"
Miglior tempo delle due Mercedes nella prima sessione di prove libere, con tanto di notizia alla radio alle 16.00, con due ore e mezzo di ritardo, ma non fa nulla, l'importante è che se ne parli. In top-5, citati dalla radio, anche Ricciardo e i Raikkonettel. Uno di questi ultimi, classificato quarto, viene dato per potenzialmente prossimo al ritiro anche dalla radio.
Il Gangster Rapper: "Ma non importa a nessuno perché il mio tempo è stylish!!!11!!11!!!"
Verstappino: "Ora non ci resta che andare a chiamare il Principe Leo 2.0 e di convocarlo d'urgenza per venire a gufarti!!!11!!!"
Il Gangster Rapper: "Roscoe, Coco, appropriatevi immediatamente dei cactus del Principe. Qualora dovesse presentarsi a Le Castellet, non esitate a immergerli nell'acqua bollente."
Leo 2.0: "Come sei kattivohhhh!!11!!!! i miei cactus sono preziosi quasi quanto i miei capelli!!!11!!"
Il Gangster Rapper: "Manderò Sutil a rasarti i capelli!!!11!!!!"
J-Ves: "Sutil! <3 Dovreste presentarmelo, sono certo che scoppierebbe l'ammmmore e che potremmo prenderci a bottigliate 24/7!"
Fino alle 20.00, notizie sulla Formula 1 per radio non pervenute: Gangster Hammi ancora il più veloce nelle prove libere 2, davanti a Ricciardo, Verstappino e ai Raikkonettel ancora nelle stesse identiche posizioni. Bo77as non pervenuto: pare abbia avuto problemi tecnici, ma si è ripreso Sabato 23 Giugno alle 13.00, nelle libere 3, quando ha ottenuto il miglior tempo, con una top-5 completata da da Sainz, Leclerc, Alonso e Vettel. No, non sono ubriaca, è che pioveva.
Nel frattempo continuano le voci di mercato su Leclerc e sul suo futuro approdo in Ferrari. Era da anni che attendevamo di sapere chi sarebbe stato il successore di Perez, Hulkenberg e Bianchi.
Voci di corridoio, nel frattempo, narrano che un certo XNDA che ha duettato con Christina Aguilera in una nuova canzone intitolata "Pipe" sia in realtà il Gangster Rapper, quindi a nessuno importa del fatto che essendo dopo il GP del Canada sotto di un punto in classifica, in questo weekend potrebbe tornare davanti, quello che conta è la sua carriera musicale.

POLE-DAY: wait, wait, wait, lo streaming appena reperito è in italiano! C'è già la voce inconfondibile del nuessssstro amigo Marc Gené e prima della gara si parla di Christina Aguilera e del Gangster Rapper. Poi c'è un servizio sulla Mercedes, con James Allison che parla e inquadrature dei Bottaston. Uno dei due ha lo sguardo da pazzo e, come facilmente prevedibile, non parlo dello stesso che avrebbe debuttato con Christina Aguilera.
L'argomento portante sembra essere la pioggia, che potrebbe arrivare da un momento all'altro, il tutto mentre in tribuna viene inquadrato uno striscione in onore di Ocon.
L'inizio delle qualifiche coincide con la prima sessione che vedo, in questo weekend. Inizio a capire perché il layout del circuito sia stato tanto criticato dai puristi: i puristi apparentemente non sono divertiti dall'idea che qualcuno potrebbe perdersi nel corso della gara. Vanzini e Gené, invece, sono d'accordo su quale sia la curva più bella.
Sul finire della Q1, tuttavia, l'argomento è un altro: McLaren e Williams, due team che hanno "fatto la storia", sono in notevole difficoltà, con la Williams a monopolizzare l'ultima fila (anche se poi Hartley partirà ultimo per sostituzione della power-unit).
Fuori le McLaren con Hartley in mezzo, con Hulkenberg ultimo dei qualificati per la Q2, primo di una tripletta consecutiva di vincitori della 24 Ore di Le Mans. Ultimo classificato Stroll che ha fatto "una penna" (cit. Vanzini), ovvero c'è mancato poco che spiccasse il volo saltando su un cordolo. Fuori le McLaren, fuori le Williams, fuori anche Hartley di cui non importa a nessuno, voci di corridoio a proposito di qualche goccia di pioggia che scende... e tutto vanno subito in pista all'inizio della Q2: le Ferrari sono sulle ultrasoft, gli altri tutti sulle supersoft.
Sainz fa dei gran tempi, in un primo momento, poi la routine prende il sopravvento e il Gangster Rapper torna davanti a tutti come in Q1. Vettel, che faticava in Q1, risale in seconda posizione. Cose notevoli che accadono nel frattempo: i top-6 tornano in pista sul finale per vedere dove piove di più, perché con l'halo non arriva la pioggia sulla visiera (o almeno così ha detto Vanzini), mentre c'è un incrocio di traiettorie nella pitlane tra Sonyericsson e RoGro!
Secondo Vanzini la Mercedes è "devastante come a Barcellona", il Gangster Rapper concorda con lui, mentre Bo77as sembra di tutt'altro parere. Poi all'improvviso nulla di tutto ciò è rilevante e le lacrime iniziano a pizzicarmi gli occhi. Fuori le Force India, con Hulkenberg in mezzo, fuori anche Gasly ed Ericsson. Con 20 millesimi di vantaggio su Ocon, tra pochi minuti, per la prima volta, Leclerc prenderà parte a una Q3.
Ancora una volta vanno tutti in pista il prima possibile per limitare il rischio pioggia, ma dopo quattro minuti la sessione viene redflaggata: una vettura in testacoda e poi contro le barriere. Si tratta di una Haas. Si tratta di...
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...ma cosa ve lo dico a fare? Le marmotte locali, nel frattempo, ringraziano: almeno stavolta è finito a muro.
Dopo cinque minuti di stop si riparte, con telecronaca britannica perché il video di quella italiana tendeva a saltare ed era in ritardo di oltre un minuto, le Mercedes sono al momento in prima e seconda posizione e la pioggia potrebbe congelare il risultato. Non che le condizioni meteo portino a pensare a un congelamento delle posizioni, ma non importa, l'importante è che se ne parli. Entrambi i Mercedes Bros si migliorano e, per un attimo, ho l'illusione che Bo77as sia andato a prendersi la pole.
Chiaramente non era destino che succedesse nulla di tutto ciò, mentre era destino che si bloccasse lo streaming all'ultimo. Ho provato a rimetterlo, ma si sono aperti millemila pop-up e ho sentito soltanto la voce di chi conduceva le interviste sul podio, prima che si bloccasse di nuovo. Dall'accento, era inconfondibilmente Jean Alesi. Ad ogni modo ho trovato un altro streaming. La dicitura era "France Grand Prix - Qualification" e trasmetteva una partita dei mondiali tra Corea e Messico!
Ho scoperto il motivo: la maggior parte di quegli streaming erano di ESPN, canale americano che trasmette la Formula 1 con telecronaca della TV britannica. Solo che non appena finisce la sessione cambiano programma. Infatti cambiando sito ecco che mi ritrovo Paul Di Siesta commentare le qualifiche alla moviola...
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...no, fermi tutti, questo non è Paul Di Siesta, è Anthony Davidson, non è possibile che ci sia cascata di nuovo, pur sapendo che essendo un weekend del DTM, Di Resta di sicuro non poteva essere a Le Castellet!

GRIGLIA DI PARTENZA:
1^ fila: Hamilton - Bottas
2^ fila: Vettel - Verstappen
3^ fila: Ricciardo - Raikkonen
4^ fila: Sainz - Leclerc
5^ fila: Magnussen - Grosjean
6^ fila: Ocon - Hulkenberg
7^ fila: Perez - Gasly
8^ fila: Ericsson - Alonso
9^ fila: Hartley - Vandoorne
10^ fila: Sirotkin - Stroll

RACE-DAY: c'è un'unica variazione sulla griglia di partenza, in quanto Brendon Bitch ha sostituito componenti della power-unit, quindi viene retrocesso in ultima posizione. Se ci fossero ancora le penalità a rate, ne avrebbe scontate delle altre anche la prossima volta, sempre ammesso che per lui ci sia una prossima volta, cosa di cui non si può mai stare così sicuri, viste le voci di corridoio che lo riguardano.
È domenica, è il 24 Giugno, sesto anniversario del giorno in cui MSC ottenne l'ultimo podio in carriera, cosa che trovai molto commovente, ma con la maturità dei miei trent'anni mi rendo conto che la cosa veramente commovente sarebbe stata se MSC e Webber non fossero stati in grado di lottare per quel podio e se il terzo posto fosse andato al pilota che entrambi avevano superato, quello che al giorno d'oggi guida una vettura gialla e che il podio non l'ha ancora visto neanche con il binocolo. Il fatto che Hulkenberg non sia mai riuscito in altri modi a vedere il podio è forse la ragione principale di queste mie riflessioni a posteriori.
Sono le 16.00, è ora degli inni nazionali, l'attesa è terminata, così come la partita dei mondiali tra Inghilterra e Panama che non doveva sovrapporsi alla gara, gara destinata a sovrapporsi invece con la partita tra Senegal e Giappone. Ma uno dei giapponesi in campo a quanto ho capito si chiama Honda, quindi la SoVrApPoSiZiOn3 è consentita, dato che ha un retrogusto di gran premi e di grigliate.
La gara parte con una certa tranquillità. Ci sono le due Mercedes che mantengono la posizione mentre Vettel è costretto ad accodarsi a Hamilton e Bo-
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...come non detto, niente partenza tranquilla, Vettel tampona Bottas ed entrambi iniziano a vagare per la pista con le vetture danneggiate. Però almeno loro vagano nella pista e riescono a rientrare ai box, tornando in pista nelle ultime due posizioni, mentre due dei piloti di casa non sono stati altrettanto fortunati.
Ironicamente pare che TUTTI E TRE i piloti di casa siano coinvolti in quello che è successo. Secondo l'Oki il primo a iniziare è stato RoGro. Vista la reputazione di costui, la sua versione dei fatti è abbastanza credibile, tanto più che RoGro si è anche beccato una penalità. L'Oki è finito in testacoda, venendo centrato dal Pokemon e, mentre RoGro proseguiva imperterrito, l'Oki e il Pokemon si sono ritirati. Non so se l'Oki e il Pokemon abbiano finito la giornata tirandosi i piatti, su Twitter c'è da settimane gente che sostiene che tra i due non scorra buon sangue. L'anno scorso, però, Mazzoni ha detto che i due sono amici e ho la tendenza a pensare che Mazzoni conosca i fatti privati dei piloti meglio della gente di Twitter!
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...yaaaaaayyyyy, dopo cinque giri la safety car si leva di torno e si riparte con la rimonta dei Vettas, che superano varie vetture. Intanto uno dei piloti che hanno vinto Le Mans è relegato in ultima posizione dietro alle Williams: alla fine verrà proclamato vincitore nella classe GP2. Uno dei piloti Williams, invece, presto verrà penalizzato per essere andato TROPPO LENTO dietro alla safety car. Ho il vago ricordo che ciò sia accaduto in passato anche a qualcuno che guidava per uno dei "nuovi team", anche se non saprei dire chi sia stato. Non avrà vinto nessun titolo importante, oggi, ma il premio Palmer d'Oro l'attribuirei senza dubbio a lui.
Il Gangster Rapper è in testa davanti a Verstappino e a Carlito, almeno finché il piccolo fanboy non viene superato da Dani-Smile a nono giro. Via radio lo informano che Sebby dovrà scontare una penalità di cinque secondi. Non mi è chiaro che cosa gliene importi in questo momento, ma non fa niente...
Intanto Iceman supera Carlito e poco dopo Sebby fa la stessa cosa con Hulkenberg. Non so se esserne soddisfatta o meno: ciò lo fa precipitare fuori top-ten quindi ancora più lontano da un ipotetico podio, ma dal momento che non arriverà sul podio tanto vale fare le cose in grande stile. A questo punto Sebby si porta negli scarichi di Checo, ma suggerisco di fermarci un attimo a fare una standing ovation per Ferni: ha superato Sirotkin e superare piloti russi non è mai stata la sua specialità!
Terminata la mia standing ovation, Vettel è avanti a Checo e anche a RoGro, mentre Checo è dietro anche a Hulkenberg. Il prossimo sulla wish-list di Vettel è Leclerc, quindi sono grata all'inquadratura che va su Bo77as che asfalta Checo (non servirà, il sorpasso si vedrà ugualmente)...
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...Bo77as arriva in top-10 al ventesimo giro, quando Vettel è ormai negli scarichi di Carlito, in lotta per la quinta posizione.
Standing ovation per Leclerc, è ormai vicinissimo a Kmag... ma commette un errore e si fa superare da Hulkenberg, quindi il pilota più vicino a Kmag in questo momento è proprio il suo amichetto. I due non si incontreranno, comunque, in pista, quindi non si insulteranno a vicenda davanti alle telecamere.
Bo77as si avvicina invece a Leclerc, rimanendogli negli scarichi diversi giri per poi superarlo poco dopo metà gara. Le Redbull intanto si sono fermate ai box: erano dietro di diversi secondi dal Gangster Rapper e distanti tra di loro, Verstappino dopo la sosta è davanti a Vettel, Ricciardo gli è dietro, il tutto mntre Checo entra ai box e non ne esce più. Sconsolato, sembra non volere uscire neanche dalla vettura.
I pitstop di Gangster Hammi e Iceman, quando mancano una ventina di giri al termine, non cambiano molto. Ricciardo, da parte sua, supera Vettel al 34° e si riporta in terza posizione. Vettel e Bottas sono al momento quarto e sesto, con Vettel che perderà cinque secondi per la penalità che si è procacciato al via, e non è chiaro se si fermeranno di nuovo oppure no. Forse se verrà a piovere, cosa di cui si parla da venti minuti... venti minuti fa si diceva che era prevista pioggia dopo venti minuti, in un team-radio di Ferni, che ora viene inquadrato mentre viene superato da Leclerc....
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...I Vettas si fermano entrambi quando mancano 12-13 giri al termine, Bottas ritrovandosi dietro a Sainz e Kmag, Vettel subito dopo mantenendo la quinta posizione dato che è stato superato da Raikkonen prima di rientrare. Vandoorne nel frattempo asfalta Strollino guadagnandosi un'inquadratura. La vera ragione dell'inquadratura, tuttavia, era la presenza di Verstappino che si apprestava a doppiarli.
Tra un doppiaggio e l'altro i Riccikonen si avvicinano notevolmente l'uno all'altro e Iceman supera Dani-Smile per una posizione che vale una bottiglia di champagne. Ciò non fa comunque passare in secondo piano un sorpasso tra i Vandonso, con Stoffy che asfalta Ferni prima che quest'ultimo rientri ai box ritrovandosi nuovamente ultimo.
A tre giri dalla fine Carlito emula Alonso con un "no power, no power" e inizia a perdere terreno, venendo superato da Kmag e Bo77as, ma non da Hulkenberg e Leclerc che completano la top-10 (ancora a secco RoGro 11°). Nel frattempo durante un duello tra gli Strollotkin, Strollino fora senza avere apparentemente toccato nulla e finisce fuori: virtual safety car, fino a mezzo giro dalla fine.
Poi vengono esposte le bandiere gialle, non sappiamo perché. Scopriamo solo nei replay post-gara che è tutta colpa di una McLaren con una gomma che sul punto di staccarsi. Si tratta di Ferni, che scappa ai box. Ha comunque terminato la gara, battendo il record del maggior numero di gare terminate di tutti i tempi (238). Se non altro è una cosa pittoresca che il pilota con più gare terminate in carriera sia proprio quello che di solito prendiamo per i fondelli perché non vede il traguardo. Ironia della sorte, il traguardo l'ha tagliato dalla corsia dei box, dato che è rientrato all'ultimo giro.
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...e poi tutto perde d'importanza e nessuno pensa più a Ferni, perché ci sono le interviste al parc fermé, tenute da Montagny e Alesi. Infine c'è il podio e, sul retro del podio, non c'è minimamente traccia di Iceman. Il Gangster Rapper e Verstappino conversano amabilmente, mentre Iceman è il primo a comparire sul podio. Indossa un paio di occhiali da sole, quindi è andato a procurarseli, immagino. Oppure è andato in bagno: quando è salito sul podio si stava riallacciando la tuta.
Quella di oggi è la terza vittoria stagionale per il Gangster Rapper e per la Mercedes. Tanto per curiosità, sono andata a verificare un dato ad alto coefficiente gufico, scoprendo che quest'anno la Mercedes ha vinto tre delle quattro gare in cui Rosberg non era presente nel paddock (stavolta era al Norisring a consegnare il trofeo del secondo classificato in Gara 2 del DTM), mentre non ne ha vinta nessuna delle quattro in cui era presente. Altro che Webber e altro che Massa... o meglio, ogni volta in cui quest'ultimo è nel paddock le Williams vanno malissimo, ma il fatto è che le Williams vanno malissimo sempre e comunque indipendentemente dalla sua presenza.
Si narra che dopo ci sia stata una conferenza stampa e che in conferenza stampa Verstappino abbia fatto un'allusione al fatto che l'incidente innescato da Vettel non farà discutere tanto quanto ha fatto lui all'inizio di questa stagione. Lo ritengo probabile. Però vorrei anche spezzare una lancia a favore di chi ha discusso dei danni combinati da Verstappino: sono certa che se Vettel dovesse avere incidenti per tre gare di seguito, magari ritirandosi in più di un'occasione e frenando di botto al suo compagno di squadra in una di tali occasioni, riceverebbe critiche analoghe. Quindi ci sarà sicuramente chi l'ha criticato perché si diverte a criticarlo, ma non è che il cento per cento delle persone che l'hanno criticato (il suo team compreso) si siano completamente inventati critiche infondate. #SorryNotSorry.
Verstappino: "Ma io sono il più figo di tutti!!11!!!11!! Tunz tunz tunz!!111!!11! Vero Hammi?"
Il Gangster Rapper: "Come no..."
Verstappino: "Pensavo che fossimo diventati best friends forever..."
Il Gangster Rapper: "Pensavi male."
Verstappino: "Pensavo che tu mi amassi..."
Il Gangster Rapper: "WTF?! Sebby, come ti sei permesso di crashare con Bo77as? Volevo salire sul podio con della gente normale, non con questo qua! Altro che cinque secondi di penalità, dovevano radiarti a vita."
Verstappino: "Così saremmo stati ancora più vicini!!11!!!1!!!! Promettimi che staremo sempre insieme e che verseremo l'acqua bollente su tutti i cactus del Principe!"
Il Gangster Rapper: "NOOOOOOOOHHHHHHHHHHH! Non risvegliare il Principe per una volta che non è venuto a gironzolare sabotando la mia gara con la sua presenza."
Verstappino: "Però quella di Bo77as è stata sabotata ugualmente."
Il Gangster Rapper: "Chi è Bo77as?"
Bo77as: "Questa è la considerazione che hai per me?! T________T Adesso vado a travestirmi da bottiglia di champagne, così sono certo che Iceman mi darà un bacio alla francese."
Sebby: "Io sono stato eletto driver of the day e le fungirl di Twitter si stanno indignando, perché non si sono rese conto che speronando Bo77as e precipitando in ultima posizione con lui ho fatto sì che in questa gara ci fossero dei duellihhhh e dei sorpassihhhh."
Il Gangster Rapper: "Le fungirl non vogliono vedere duellihhhh e sorpassihhhh, vogliono vedere piloti che si danno la lingua in bocca. Se Iceman non fosse già impegnato con lo champagne non esiterei a farlo. Un tempo, quando giocavo alla Playstation, lo sceglievo sempre come pilota. Credo che Verstappino, invece, scegliesse sempre RoGro!"
Il varano di Singapore: "Non credo proprio. Se Verstappino si identificasse con RoGro, sarei stato stirato molto tempo fa..."

RISULTATO: 1. Lewis Hamilton (Mercedes), 2. Max Verstappen (Redbull), 3. Kimi Raikkonen (Ferrari), 4. Daniel Ricciardo (Redbull), 5. Sebastian Vettel (Ferrari), 6. Kevin Magnussen (Haas), 7. Valtteri Bottas (Mercedes), 8. Carlos Sainz (Renault), 9. Nico Hulkenberg (Renault), 10. Charles Leclerc (Sauber), 11. Romain Grosjean (Haas), 12. Stoffel Vandoorne (McLaren), 13. Marcus Ericsson (Sauber), 14. Brendon Hartley (Toro Rosso), 15. Sergey Sirotkin (Williams), 16. Fernando Alonso (McLaren), 17. Lance Stroll (Williams), Rit. Sergio Perez (Force India), Rit. Esteban Ocon (Force India), Rit. Pierre Gasly (Toro Rosso).

Formula 2 e GP3 @ Le Castellet

Yeeeeeeaaaaaaahhhhhhh, come gare di contorno del Gran Premio di Francia sono ritornate la Formula 2 (che mancava da Montecarlo) e la GP3 (che mancava da Montmelò)
Norris è arrivato a Le Castellet in testa alla classifica, ma senza un gap particolarmente elevato nei confronti dei suoi inseguitori.

Nel pomeriggio di sabato, avendo trovato uno streaming abbastanza decente (qualità dell'immagine meravigliosa, purtroppo tendeva a saltare un po'), mi sono messa a seguire in diretta la feature race di Formula 2, prevista per le 17.50.

Griglia di partenza:
1^ fila: Russell - Albon
2^ fila: Norris - Sette-Camara
3^ fila: Ghiotto - Aitken
4^ fila: Markelov - De Vries
5^ fila: Deletraz - Latifi...

Three.
Two.
One.
Si parte... ma non sono partiti né Norris né Markelov, rimasti fermi sulla griglia di partenza fintanto che non sono stati spinti avanti.
Latifi intanto andava in giro per prati e Ghiotto ha fatto un testacoda. Poi anche altri sono finiti in testacoda, favoriti anche dalla pioggia (attesa ma non arrivata a pieno durante le qualifiche della Formula 1) che li spingeva a sentirsi tutti quanti come Massa a Silverstone 2008.
Tra il giro più veloce fatto registrare ad un certo punto da Nissany, Merhi che andava in giro per le vie di fuga e Gelael che faceva lo stesso, stava iniziando a piovere di brutto.

Nissany si è fatto rivedere poco dopo, con un quasi-contatto con Maini. Ghiotto nel frattempo è venuto a contatto con un cordolo ed è finito in testacoda. Subito dopo anche Gelael si è girato e tra una cosa e l'altra non eravamo neanche a un terzo di gara!
Quarto, dietro a Russell, Sette-Camara e Albon c'era Mehri. *inchino*
Mentre Norris aveva evidenti problemi ai box e Gelael a un certo punto rimaneva impantanato, la pioggia iniziava progressivamente a calare.
Frattanto, tra una cosa e l'altra, grazie ai pitstop altrui Merhi era terzo, mentre Ghiotto era risalito fino al quarto posto dalle retrovie. Anche Fuoco, precipitato nelle retrovie dopo uno stop and go che si era procacciato a inizio gara, stava risalendo like a boss.
Poi c'è stata una virtual safety car per la vettura di Boschung ferma sul rettilineo, ma ha avuto breve durata.

Poi Albon ha avuto problemi tecnici e si è messo a sbraitare alla radio. Nel frattemo Merhi era ai box e c'erano probelemi nel montare una delle ruote. #MaiUnaGioia.
Sette-Camara, frattanto, era sempre più vicino a Russell: se molto tempo prima erano separati da cinque o sei secondi, a due terzi di gara solo due secondi o anche meno li separavano. Nel frattempo Latifi e Makino erano in lotta per la nona posizione, mentre Makino urlava via radio.
A cinque giri dalla fine De Vries è rientrato ai box dalla terza posizione e Merhi è risalito in terza posizione un'altra volta. De Vries è tornato in pista sesto, dietro anche a Ghiotto e Fuoco, ma era più veloce di tutti.

Gli ultimi giri sono stati bollenti. Sette-Camara era negli scarichi di Russell e hanno duellato per la leadership fino all'ultimo istante, nel giro finale Fuoco, che era stato superato in precedenza da De Vries è andato a riprendersi la posizione, il tutto mentre Latifi e Makino erano protagonisti di un duello epico che valeva l'ottava posizione in griglia, ovvero la pole position della sprint race.

George Russell.
Sergio Sette-Camara.
Roberto Merhi.
Luca Ghiotto.
Antonio Fuoco.
Nick De Vries.
Louis Deletraz.
Nicholas Latifi.

Questo è stato l'ordine d'arrivo dei primi otto, quelli che sarebbero partiti con posizioni invertite in griglia domenica verso l'ora di pranzo...
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...anzi no. ç________ç Mehri è stato squalificato per problemi di pressione delle gomme (cfr. Massa Interlagos 2015) e ha drammaticamente perso il terzo posto. Di fatto Tadasuke Makino è risalito in ottava posizione, quindi pole in sprint race, che iniziando domenica a mezzogiorno non ero destinata a vedere per intero.
Mi sono consolata scoprendo una cosa importante, ovvero che Sette-Camara è nato il 23 maggio 1998, ovvero condivide il proprio compleanno con Barrichello (e con Drugovich).

Russell fermo in griglia, Fukuzumi anche, ma a nessuno importa nulla di Fuzukumi, quello che conta è Russell, il diretto inseguitore di Norris in classifica, mentre al momento Fukuzumi è il diretto inseguitore di Nissany guardando la classifica al contrario.
C'è qualcuno a cui è andata peggio: Aitkin che è finito in testacoda nel giro di formazione, non facendo esattamente una bella figura, oltre che ritirandosi.
Poi i semafori si sono spenti e Latifi ha superato Makino al via (e, a dire la verità, non è stato il solo a superare Makino al via). Dietro Mehri e Boschung sono rimasti fermi sulla griglia di partenza, quello che è successo dopo non è chiaro.

Deletraz è risalito in seconda posizione e il telecronista se ne è uscito con un "what can Deletraz do?" che mi ha ricordato il "and what is Deletraz doing?" di Murray Walker riferito al padre di Louis quando correva in Formula 1.
Deletraz si è portato in testa al quarto giro, quando erano ormai le 12.10 ed era ormai ora di staccare.
Nel frattempo Latifi era inseguito anche da De Vries, con Ghiotto e Makino a completare la top-5. Gelael invece era fermo ai box e veniva dato come ritirato, anche se lo si è visto uscire dalla pit-lane.
A quel punto sono uscita e, quando sono toranta a casa, ho scoperto che ha vinto Nick De Vries, con Louis Deletraz e Luca Ghiotto a completare il podio.

In GP3, sabato mattina, sembrava che Dorian Boccolacci avesse vinto, con Antoine Hubert e Nikita Mazepin a completare il podio, ma post-gara è stato squalificato così come il suo compagno di squadra Kari, quello con gli occhi azzurro shoking che sosteneva di avere dovuto fare da seconda guida a Stroll o qualcosa del genere in Formula 4.
Di conseguenza Hubert è stato promosso vincitore, con Mazepin secondo e Giuliano Alesi terzo.
Con la classifica revisionata l'ottava posizione (ovvero pole per gara 3) è andata a Callum Ilott, il best friend forever di Mazepin.
Ho visto gli ultimi cinque giri della sprint race e Ilott era in testa davanti a Pedro Piquet e a Mawson #FinalmenteUnaGioia.
Dietro di loro era lotta per la quarta posizione tra Lorandi e Mazepin.

Callum Ilott, Pedro Piquet, Joey Mawson, Lorenzo Lorandi, Nikita Mazepin, Giuliano Alesi, Antoine Hubert, Leonardo Pulcini, questo è stato il risultato finale.

domenica 24 giugno 2018

Formula 3 Europea @ Norisring

Al Norisring, come evento "di contorno" del DTM, si è svolto anche il campionato di Formula 3 Europea, serie che il prossimo anno si fonderà probabilmente con la GP3 (e, di conseguenza, probabilmente non verrà più trasmessa gratis su Youtube).
Gara 1 si è svolta sabato mattina, con la seguente griglia di partenza:

1^ fila: Armstrong - Daruvala
2^ fila: Aron - Ticktum
5^ fila: Aberdein - Troitckii
4^ fila: Schumacher - Vips
5^ fila: Shvartzman - Fenestraz...

La gara è partita in modo mooooolto tranquillo, con un contatto tra due vetture al via, che sono andate a sbattere e hanno provocato l'ingresso della safety car. Mentre la gara era neutralizzata, hanno inquadrato Sabine Kehm che parlava con un uomo con la barba. Sono abbastanza sicura che l'uomo con la barba in questione fosse una nostra vecchia conoscenza, che un tempo si dilettava a girare con le slick sotto il temporale al GP del Brasile! #GlockForTheWin <3

Al restart una vettura nelle retrovie è andata in testacda, mentre frattanto c'era Amrstrong in testa seguito da Aron e Ticktum. Daruvala, dopo un contatto(?) con Aberdein.
Daruvala si è ripreso la terza posizione, relegando Daruvala quarto, mentre seguivano Schumacher e Shvartzman.
Il resto della gara è stato abbastanza tranquillo.

RISULTATO: 1. Marcus Armstrong, 2. Ralf Aron, 3. Jehan Daruvala, 4. Daniel Ticktum, 5. Mick Schumacher, 6. Robert Shvartzman, 7. Juri Vips, 8. Marino Sato, 9. Guanyu Zhou, 10. Alex Palou, 11. Keyvan Andres Soori, 12. Ben Hingeley, 13. Artem Petrov, 14. Enaam Ahmed, 15. Sebastian Fernandez, 16. Jonathan Aberdein, 17. Ameya Vaidyanathan, 18. Ferdinand Habsburg, 19. Fabio Sherer, 20. Julian Hanses, 21. Petru Florescu, 22. Nkita Troitckii, Rit. Sacha Fenestraz.

Incidenti al via in gara 2: mi sono persa il via e ho trovato la bandiera rossa. Shvartzman è finito a muro dopo un contatto con Ahmed, mentre Ticktum doveva avere fatto un gran botto viste le condizioni della sua macchina. Il replay ha mostrato che è rimasto fermo sulla griglia di partenza e che è stato centrato da chi sopraggiungeva, che si è rivelato essere Vaidyanathan.
Il cronometro non è stato interrotto, perché poi ci dovevano essere altre competizioni e, se non vado errata, le qualifiche del DTM.

Quando la gara è ripartita Ahmed era in testa davanti a Vips, Armstrong e...
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...WTF?! Anders Soori, che non ricordo di avere mai visto nemmeno da lontano avvicinarsi alla top-ten, figurarsi in quarta posizione.
Poi Vips ha superato Ahmed e si è portato in testa alla gara, ma who kers? Il duello per l'11^ posizione tra Zhou e Schumacher era mooooolto più pittoresco e più degno di essere inquadrato.
Poi si è aggiunto Scherer. Sono arrivati tutti e tre affiancati e Zhou ci ha rimesso due posizioni.
Andres Soori ha chiuso quarto ma vista la penalità ad Ahmed per il contatto iniziale (aveva chiuso secondo) si è ritrovato addirittura terzo!

RISULTATO: 1. Juri Vips, 2. Marcus Armstrong, 3. Keyvan Andres Soori, 4. Alex Palou, 5. Ferdinand Habsburg, 6. Jehan Daruvala, 7. Marino Sato, 8. Sacha Fenestraz, 9. Mick Schumacher, 10. Fabio Sherer, 11. Nikita Troitckii, 12. Guanyu Zhoi, 13. Ralf Aron, 14. Jonathan Aberdein, 15. Enaam Ahmed, 16. Ben Hingeley, 17. Julian Hanses, 18. Artem Petrov, 19. Petru Florescu, 20. Sebastian Fernandez, Rit. Ameya Vaidyanathan, Rit. Daniel Ticktum, Rit. Robert Shvartzman.

Nel pomeriggio, verso le 15.40, in attesa della gara di Formula 1, sono andata a vedere cosa stesse succedendo nel livestreaming della Formula 3 europea.
Ho scoperto che mancavano 14 minuti alla fine, ma che in quel momento la gara era redflaggata, probabilmente fin da poco dopo lo start, per un incidente che aveva coinvolto diverse vetture.
Quando la gara è ripresa dietro la safety car di minuti ne mancavano 18 quindi si sfiorava la SoVrApPoSiZiOn3 con il gran premio di Formula 1 senza che nessuno battesse ciglio.

Armstrong era in testa e c'è rimasto una volta che la safety car si è levata di torno, inseguito da Ticktum e Vips. Poi la safety car è tornata, per via di una vettura addosso alle barriere. Era Andres Soori o Soori Andres come lo chiamano ultimamente.

Al restart un'altra vettura è rimasta ferma in mezzo alle pa**e dopo un contatto e nel frattempo Ticktum era passato in testa. È tornata la safety car e ho iniziato seriamente a chiedermi se fosse Formula 3 oppure NASCAR.
La vettura ferma era quella di Fenestraz, pare che il contatto l'avesse avuto con Mick Schumacher (che comunque ha festeggiato l'anniversario dell'ultimo podio del padre in Formula 1 con un triplo arrivo a punti questo weekend). Al Paul Ricard, intanto, stavano già eseguendo l'inno francese.
Il restart è stato a quattro giri dalla fine. Ticktum, Vips e Armstrong erano la top-3, posizioni che sono rimaste invariate fino al termine, avvenuto pochi minuti prima che iniziasse la gara di Formula 1.

RISULTATO: 1. Daniel Ticktum, 2. Juri Vips, 3. Marcus Armstrong, 4. Guanyu Zhou, 5. Jehan Daruvala, 6. Ralf Aron, 7. Robert Shvartzman, 8. Mick Schumacher, 9. Enaam Ahmed, 10. Ferdinand Habsburg, 11. Sebastian Fernandez, 12. Artem Petrov, 13. Julian Hanses, 14. Marino Sato, 15. Petru Florescu, 16. Fabio Scherer, Rit. Sacha Fenestraz, Rit. Keyvan Andres Soori, Rit. Alex Palou, Rit. Nikita Troitckii, Rit. Jonathan Aberdein, Rit. Ben Hingeley.

DTM @ Norisring

In questo weekend di SoVrApPoSiZiOn1 di cui non importa a nessuno, dal momento che non riguardano il GP di Baku e la 24 Ore di Le Mans, uno degli eventi che si sono svolti è stato quello del DTM al Norisring.

Edoardo Mortara è partito dalla pole position in Gara 1, che si è svolta sabato pomeriggio un paio d'ore prima della Formula 1 (ma che ho guardato successivamente), affiancato sulla griglia di partenza da Philipp Eng. A seguire c'erano Wittmann, Paffett, Di Resta, Juncadella, Auer, Glock, Spengler, Muller, Ericsson, Farfus, Green, Wehrlein, Duval, Frijns, Rockenfeller e Rast.
Eng, che adesso è indicato come ENG sulla grafica e non più come PEN, è andato ai box quasi subito, mentre Mortara proseguiva indisturbato in testa alla gara davanti a Wittmann e Di Resta.
Dopo il pitstop, Mortara era ancora davanti, con Wittmann stavolta inseguito da Wittmann e Paffett.
O meglio, davanti c'era Frijns che ha fatto il figo in testa rimandando il pitstop il più a lungo possibile (è rientrato alla fine del penultimo giro), mentre Paffett si è preso la seconda posizione virtuale, che era al momento la terza, con un sorpasso su Wittmann circa un quarto d'ora prima della fine della gara.

RISULTATO: 1. Edoardo Mortara (Mercedes), 2. Gary Paffett (Mercedes), 3. Marco Wittmann (BMW), 4. Paul Di Resta (Mercedes), 5. Philipp Eng (BMW), 6. Bruno Spengler (BMW), 7. Lucas Auer (Mercedes), 8. Daniel Juncadella (Mercedes), 9. Joel Eriksson (BMW), 10. Timo Glock (BMW), 11. Jamie Green (Audi), 12. Robin Frijns (Audi), 13. Pascal Wehrlein (Mercedes), 14. Augusto Farfus (BMW), 15. Mike Rockenfeller (Audi), 16. René Rast (Audi), 17. Loic Duval (Audi), 18. Nico Muller (Audi).

Daniel Juncadella, divenuto celebre per avere crashato la vettura di Perez una volta che lo sostituiva nelle prove libere nel 2015, ha ottenuto la pole position per gara 2 (che è stata un buon modo per attendere l'orario del gran premio di Formula 1). A seguire Paffett, Auer, Di Resta, Mortara, Spengler, Wittman, Eriksson, Glock, Eng, Muller, Green, Rast, Farfus, Rockenfeller, Frijns, Duval e Wehrlein.

Auer si è portato in prima posizione fin dalle fasi iniziali di gar, seguito da Paffett, Di Resta e Wittmann.
Sia Juncadella sia Auer hanno ritardato la sosta, uscendo davanti a Wittmann, Mortara e Spengler.
Non ha funzionato: Wittmann si è ritrovato presto davanti a tutti, così come Mortara si è ritrovato virtualmente secondo. A seguire c'era Juncadella, mentre anche Spengler è passato davanti ad Auer.

Verso metà gara c'è stato un lieve tamponamento di Paffett nei confronti di Glock, che è stato accolto con una mezza risata da parte di Rosberg che era ospite in uno dei box.
A Le Castellet, Hamilton e Bottas hanno tirato un sospiro di sollievo: visto che l'effetto gufico di Webber al confronto ra roba da niente, sicuramente erano ben contenti che Rosberg fosse ben lontano da loro in quel momento!
Il duello tra Glock e Paffett per le posizioni basse della top-ten è continuato, a vantaggio di Glock che è rimasto davanti. Paffett, invece, è precipitato indietro di diverse posizioni.

RISULTATO: 1. Marco Wittmann (BMW), 2. Edoardo Mortara (Mercedes), 3. Daniel Juncadella (Mercedes), 4. Bruno Spengler (BMW), 5. Lucas Auer (Mercedes), 6. Paul Di Resta (Mercedes), 7. Nico Muller (Audi), 8. Robin Frijns (Audi), 9. Pascal Wehrlein (Mercedes), 10. Timo Glock (BMW), 11. Philipp Eng (BMW), 12. Joel Eriksson (BMW), 13. Gary Paffett (Mercedes), 14. René Rast (Audi), 15. Jamie Green (Audi), 16. Mike Rockenfeller (Audi), 17. Augusto Farfus (BMW), 18. Loic Duval (Audi).

Ho guardato anche il podio dato che c'era tempo e mi pare che l'inno nazionale sia stato tagliato anche se il vincitore non era Paul Di Siesta.
Sul podio c'era DJ Otzi insieme a Rosberg, e DJ Otzi indossava una cuffia rossa e prima degli inni nazionali teneva in mano un cellulare o qualcosa con cui stava riprendendo ciò che aveva intorno. DJ Otzi ha consegnato il trofeo al rappresentante della BMW e Rosberg l'ha consegnato a Mortara.
Il tipo della BMW è stato successivamente sommerso di carburante dai piloti presenti.
In chat c'era gente che parlava del fatto che ieri Ogier avesse consegnato uno dei trofei.