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domenica 23 marzo 2025

Formula 1 2025: #2 Commento al Gran Premio della Cina

23.03.2025, Shanghai - A solo una settimana di distanza dall'evento inaugurale in Australia, la Formula 1 ci ha regalato il secondo fine settimana di una lunghissima stagione 2025, che prevede in totale ventiquattro gran premi con anche sei sprint in corso d'opera. Questo era uno di quei fine settimana con la gara sprint, quindi ripercorrerò fatti e misfatti del weekend e in questo commento mi soffermerò sull'una e sull'altra gara. Specifico che l'evento principale era il gran premio numero 1100 nella storia della Ferrari... qualcosa poteva mai andare storto?
Lewis Hamilton, Max Verstappen, Oscar Piastri, Charles Leclerc, George Russell, Lando Norris, Kimi Antonelli, Yuki Tsunoda, Alexander Albon, Lance Stroll, Fernando Alonso, Ollie Bearman, Carlos Sainz, Gabriel Bortoleto, Isack Hadjar, Jack Doohan, Pierre Gasly, Esteban Ocon, Nico Hulkenberg, Liam Lawson, questo è l'ordine con cui i piloti si sono qualificati nello sprint shoutout, anche se Hulk è partito poi dalla pitlane. Questa sessione è stata trasmessa in diretta sulla TV dei povery, peccato che tendenzialmente noi povery alle 8.30 di venerdì mattina fossimo impegnati a procacciarci uno stipendio, anziché starcene a casa davanti alla TV a vedere le qualifiche sprint. Oserei dire che, se Lawson fosse stato seduto a una scrivania davanti al computer come me, venendo interpellato da un cliente a proposito della data di consegna di un container contenente merce urgente, il quale si trovava ancora a bordo di una nave appena entrata nel porto di Veracruz in Messico, la cui consegna ritardo rischia di fermare un impianto produttivo, anziché essere al volante di una Redbull, forse la sua giornata lavorativa sarebbe stata meno deprimente, ma se non altro sta contribuendo a una giusta causa, ovvero dimostrare che tutti quei poveri disgraziati che abbiamo insultato dal 2019 in poi perché ottenevano risultati scadenti sulla Redbull forse non erano tutti quanti dei pipponi clamorosi, il che spiegherebbe come mai in altri momenti della loro carriera abbiano fatto ottime cose in altre scuderie. Rimane un mistero cosa succeda esattamente a chi ha la sventura di appoggiare il posteriore sul sedile della seconda Redbull, ma inizierei a chiedermi se Daniel Ricciardo non abbia sorriso a trentadue denti scagliando una maledizione, il giorno in cui ha lasciato Milton Keynes. Il povero Lawson, ovviamente, non può andare contro una legge non scritta... non lui, peraltro, che di cognome fa proprio "figlio della legge".
Voce fuori campo: "Scusa, ma non hai nient'altro da dire?"
Autrice(C): "Che è il 21 marzo, cioè il compleanno onorario di Colapinto?"
Voce fuori campo: "Naaaahhhh, parlavo di qualcosa di più immediato. Non vedi forse dei ferraristi festanti?"
Autrice(C): "In effetti sì, vedo parecchia gente che su Facebook si sta masturbando davanti al fatto che Sainz sia uscito in SQ2."
Voce fuori campo: "Le priorità, quelle importanti."
LH: "Bisogna capirli. Sono tutti ancora intimoriti di fronte alle proporzioni del mio DRS, che ho mostrato loro in anteprima andandomi a procacciare la..."
Vanz: "POLE POSITION, POLE POSITION, POLE POSITION! DONNE, È ARRIVATO UN NUOVO ARROTINO, E LA METTE IN POLE POSITION!"
Naturalmente, avendo visto solamente una sintesi di sette minuti delle qualifiche, senza audio (ma sarebbe stato quello ufficiale del canale youtube, in inglese), perché l'ho guardata in velocità 1,5x mentre ero in bagno a metà della mattinata, come facciamo noi very uominy invece di lamentarci che il GP della Cina non segue il fuso orario europeo (il che significa che chi si lamenta non lavora, perché al venerdì pomeriggio altrimenti sarebbe nella stessa situazione), ma posso immaginare le urla del Vanz.

Noi very uominy, quando scopriamo che c'è una diretta TV8, ci entusiasmiamo sempre: la TV dei povery ha deciso di mostrarci in diretta anche la sprint. Era alle quattro di notte, ma sono sottigliezze. Una volta, nel lontano 2007, andai in discoteca la sera prima del GP d'Australia e quando tornai a casa per un attimo valutai l'idea di aspettare le quattro di notte per vedermi il gran premio in diretta, opzione che poi scartai e che non si ripresentò mai più dato che poi l'orario fu spostato più avanti e, in seguito, peraltro, le dirette sono diventate via via sempre più inesistenti.
Ho sempre sognato, un giorno, di guardare una gara di Formula 1 alle quattro di notte dopo essere tornata dalla discoteca. Diciamo che ho avverato la seconda parte di questo desiderio, avendo guardato una gara in diretta alle quattro di notte, ma dopo cinque ore di sonno. Ho messo la sveglia alle 3.55, quella del telefono che vibra e basta, per non disturbare nessuno, dopodiché ho indossato un paio di pantaloni da tuta sotto la camicia da notte e una felpa e mi sono recata in cucina ad accendere la TV. A dire il vero mi sono messa anche gli occhiali, ma questi sono dettagli... per voi almeno, non per me!
Hamilton ha mantenuto la prima posizione e a un certo punto della gara è stato insidiato da Verstappen, ma poi questo ha iniziato a soffrire problemi di degrado gomme venendo superato da Piastri. Norris, che aveva perso posizioni al via, ha superato Stroll in corso d'opera procacciandosi l'ultimo punto disponibile. Esattamente come la volta scorsa in Australia, è stato criticato perché è uno skarsonehhhh mentre Piastri è un fenomeno, con la sostanziale differenza che almeno stavolta non è stato criticato per avere vinto con un gap troppo basso e Piastri è stato elogiato per un podio anziché per essersi impantanato e arrivato nono tra l'una e l'altra Ferrari.
OP: "Oggi sono arrivato tra gli Hamilstappen, quindi sto diventando un bambino grande."
LH: "Io invece ho vinto, quindi non sono più un vecchio pensionato."
Vanz: "Infatti sei stato assunto come arrotinohhhh. DONNE, È ARRIVATO L'ARROTINOHHHH E VINCE LA SPRINT!"
Voce fuori campo: "Vittoria alla seconda gara come Vettel."
LH: "Quindi finirò come il mio amico Sebby? Momentaneamente elogiato, per poi essere messo da parte e criticato ogni tre per due?"
Voce fuori campo: "Sì, con l'aggravante che il fanbase è divenuto progressivamente più delirante rispetto ai tempi suoi. Quindi cerca di ricordare a lungo questa vittoria."
LH: "Cra, cra, cra."
Mentre Hamilton cercava di nascondere la rana, che insisteva a volere uscire dal taschino della tuta, tutti hanno iniziato a dimenticare, perché era solo una sprint e in quanto tale sarebbe stata dimenticata giusto in tempo per le qualifiche della main race.
Mi sembra doveroso, tuttavia, segnalare un'azione pittoresca a fine gara: Doohan e Bortoleto si sono scontrati mentre lottavano per la quartultima piazza, ostruendo la pista. Hulkenberg che era penultimo si è fermato in stile ingorgo a Montecarlo, mentre Sainz che era ultimo essendo l'unico ad avere effettuato un cambio gomme, ha superato tutti e tre in un colpo solo allargandosi sull'erba. Sarebbe stato ovviamente più pittoresco se avesse fatto strike, ma di lì a poche ore c'erano le qualifiche e forse le squadre non sarebbero state molto soddisfatte.

RISULTATO: Hamilton, Piastri, Verstappen, Russell, Leclerc, Antonelli, Norris, Stroll, Alonso, Albon, Gasly, Hadjar, Lawson, Bearman, Ocon, Sainz, Bortoleto, Hulkenberg, Doohan.

Qualche ultrà del TeamLH affermava sui social che prima di Hamilton mai nessuno nella storia aveva vinto gare con la Ferrari risparmiando gomme, un'affermazione quantomeno altisonante anche per gli espertoni, dato che "nella storia" non significa "da quando ho memoria", ma include anche gli anni '50, '60, '70, '80, ecc... incluse epoche in cui risparmiare gomme contava anche più di oggi.
Se mi è permesso fare una digressione, la mia principale critica al format della sprint è che la gara dura abbastanza da far consumare le gomme, ma non abbastanza da decidere come gestirlo. Ricollegandomi al quartetto di cui sopra, segnalo che nell'ultimo terzo di gara, ovvero il tempo intercorso tra l'unico cambio gomme visto in gara e la fine della gara stessa, il gap tra Hulkenberg e Sainz è calato di circa venti secondi. Questo significa che la maggior parte dei piloti stava letteralmente girando sui cerchioni. La breve durata di una gara sprint, tuttavia, fa sì che non ci sia alcuna possibilità di differenziazione strategica per arginare il consumo gomme.
Vero che chi consuma meno le gomme risulta generalmente il favorito, ma una gara di Formula 1 non dovrebbe essere uno show in cui si misurano i membri dei piloti e la classifica viene stilata sulle dimensioni. L'impressione è che il format sia costruito 1) per approfittare del fatto che l'assenza di cambi gomme in una gara che dura di più della vita ottimale di un set di gomme possa generare sorpassi nelle fasi finali, 2) per far sì che si generi possibilità di polemica; labile e di breve durata, perché ci si dimentica subito della sprint, ma pur sempre polemica.
Se da un lato concepisco il far passare il concetto che chi vince è il migliore, a mio parere l'obiettivo dovrebbe essere invece quello di dare a chi non è il migliore la possibilità di giocarsi le proprie carte. Quando pensiamo che i migliori debbano vincere sempre e comunque, dov'è finito il nostro animo romantico? Non siamo forse quelli che si entusiasmano rivedendo le vittorie di Olivier Panis o Johnny Herbert? E allora perché dovremmo disprezzare a priori tutto ciò che potrebbe essere la versione moderna di questi eventi?
Fine della riflessione su Panis e Herbert, veniamo alle qualifiche, la cui griglia di partenza è stata la seguente: Piastri, Russell, Norris, Verstappen, Hamilton, Leclerc, Hadjar, Antonelli, Tsunoda, Albon, Ocon, Hulkenberg, Alonso, Stroll, Sainz, Gasly, Bearman, Doohan, Bortoleto, Lawson. Il povero Figlio della Legge se la sarebbe cavata molto meglio, se anziché scendere in pista fosse stato a casa a guardarsi la diretta delle qualifiche incredibilmente trasmessa su TV8 alle 8.00, vaneggiando su Panis e Herbert, ma non si può avere tutto. Dopo il secondo ultimo tempo in due giorni, la sua vettura ha subito modifiche in regime di parco chiuso ed è stato spedito in pitlane.

Alla domenica la TV dei povery è tornata a essere TV dei povery, con la differita alle 14.00, alla quale sono arrivata evitando ogni possibile spoiler, riuscendoci per la seconda volta in due gran premi. Mi sembra un notevole passo avanti, così come il fatto che stavolta alle 14.00 è partito in effetti il giro di formazione su TV8.
Al momento dello start, Piastri ha mantenuto la posizione, mentre Norris si è procacciato la seconda piazza superando Russell e tutte le sue -L. Questo l'avrebbe superato like a boss subito dopo la sosta, quando era andato vicino all'undercut, ma Norris si sarebbe ripreso la posizione di lì a dopo passando tutta la gara a tre/quattro secondi di distanza da Piastri.
LN: "Perché la gara di noi Papaya Bros viene descritta interamente nel primo paragrafo dedicato?"
OP: "Casomai la tua, io sono stato a malapena citato."
LN: "È quello che succede ai vincitori, non sei neanche stato inquadrato. Ora che mancano due giri alla fine, però, ho seri problemi di freni, temo di ritirarmi come un Alonso qualsiasi per questa ragione, e Russell si sta avvicinando notevolmente. Dovresti essere contento di non essere inquadrato."
Russell ha chiuso terzo, nonostante si fosse avvicinato notevolmente a Norris, mentre dietro di lui c'era Verstappen con a debita distanza le due Ferrari in quinta e sesta piazza.
La gara delle Rosse merita sicuramente di essere approfondita nel dettaglio, perché oggi hanno superato di gran lunga tutte le aspettative. Venivamo dal mondiale in tasca di ieri, ma oggi tanto per cominciare c'è stato un lieve contatto al via tra gli Hamlerc. Leclerc ha danneggiato l'ala anteriore, da cui si è staccato un pezzo. Poteva essere lo scoppio di una guerra tra tifoserie, ma le guerre tra tifoserie possono essere messe da parte quando si ha il sentore che tutto possa solo peggiorare.
CL: "Prosciuttello, sono più veloce di te."
LH: "Ma hai l'ala rotta."
CL: "Infatti credo che dovremmo essere equamente preoccupati da tutto ciò."
LH: "Naaaahhhh, non ho tempo da perdere a pensare alla tua ala. È successa una cosa terribile: la rana è scappata dopo avermi detto che si rifiutava di guidare."
L'unico lato positivo era che i due avevano superato Verstappen al via, quindi erano quarto e quinto. Per un po' è andato tutto bene e, a sorpresa, dopo la sosta non hanno subito né undercut né overcut. Però in compenso si è optato per un driver swap perché bisognava fare team work per vincerehhhh la garahhhh e in quel momento Leclerc era il miglior arrotino di Shanghai.
OP: "Solo perché io vado ancora alle medie e non ho ancora iniziato a lavorare."
Swappato con Hamilton, Leclerc si è lanciato all'inseguimento di Russell, mentre iniziava a emergere il fatto che le hard, montate per la prima volta nel corso del fine settimana, potevano permettere a tutti di arrivare in fondo, a parte quelli che avevano anticipato di gran lunga il pitstop, ovvero nessuno dei piloti di punta.
Leclerc non si è avvicinato a Russell, mentre Hamilton è stato convocato ai box perché... non preoccupiamoci del perché! L'obiettivo doveva essere scivolare dietro a Verstappen per poi andare a riprenderselo. Peccato che le hard avessero molto meno degrado del previsto e la cosa fosse del tutto impossibile. Anzi, Verstappen verso la fine della gara è andato a prendere anche Leclerc e l'ha superato portandosi quatto. Leclerc adesso era quinto e Hamilton sesto, un risultato non proprio altisonante per festeggiare i 1100 gran premi nella storia.
Poi la macchina di Leclerc è risultata sottopeso: squalifica per irregolarità tecniche, così come per il suo partner in crime Gasly. Quella di Hamilton invece è risultata avere il fondo troppo basso: doppia squalifica per irregolarità tecniche, prima volta nella storia!
CL: "Ma non avevamo il mondiale in tasca, fino a poco tempo fa?"
LH: "Il mondiale ce l'avrai tu, ragazzino ingenuo. Io in tasca tengo solo articoli di vitale importanza, tipo un passaporto falso e un biglietto di sola andata per Città del Messico."
La Haas che aveva fatto un incredibile settimo e decimo posto si è vista promossa in quinta e ottava posizione: Ocon è andato a completare la top-5! Precedeva Antonelli, che pare avesse il fondo danneggiato, e da Albon che aveva fatto il figo con un paio di giri in testa nel giorno del suo ventinovesimo compleanno essendo su una diversa pitstop window. Bearman che aveva recuperato posizioni like a boss nel secondo stint, invece era arrivato davanti a Gasly, che è stato squalificato, facendo sì che Stroll e Sainz venissero promossi in zona punti.
Le Sauber hanno fatto due soste e infatti sono arrivate entrambe nelle retrovie perfino a debita distanza da Lawson, mentre neanche per le Toro Rosso di Faenza ha funzionato. Tsunoda ha chiuso ultimo dopo una sosta ulteriore per la rottura dell'ala anteriore, mentre Hadjar ha battagliato con uno scatenato Doohan che si è procacciato una penalità. Le scene più intense del duello sembrano non essere mai state trasmesse, perché al contempo Piastri si apprestava a tagliare il traguardo. Jack ne è uscito vincente, ma è stato preso per le orecchie e trascinato perfino dietro a Lawson, che a forza di penalità e squalifiche altrui è riuscito ad arrivare ben dodicesimo a debita distanza da una zona punti in cui pressoché chiunque era entrato a caso.


RISULTATO: 1. Piastri/ McLaren, 2. Norris/ McLaren, 3. Russell/ Mercedes, 4. Verstappen/ Redbull, 5. Ocon/ Haas, 6. Antonelli/ Mercedes, 7. Albon/ Williams, 8. Bearman/ Haas, 9. Stroll/ Aston Martin, 10. Sainz/ Williams, 11. Hadjar/ Racing Bulls, 12. Lawson/ Redbull, 13. Doohan/ Alpine, 14. Bortoleto/ Kick Sauber, 15. Hulkenberg/ Kick Sauber, 16. Tsunoda/ Racing Bulls, Rit. Alonso/ Aston Martin (guasto ai freni) - DSQ Leclerc/ Ferrari (sottopeso - 5°), Hamilton/ Ferrari (fuori misura - 6°), Gasly/ Alpine (sottopeso - 11°).


venerdì 2 febbraio 2024

Presentazioni 2024: la Haas si svela (con un pensiero Andretti-centrico)

Era solo quarantotto ore fa, quando il mondo si indignava per la non concessione ad Andretti di entrare in Formula 1. Era una questione che mi ero ripromessa di trattare, ma quella vicenda sembra ormai lontanissima nel tempo, a seguito di quello che è successo ieri in termini di mercato piloti, totalmente inimmaginabile fino a due giorni fa. Ne parlerò in un'altra occasione (spero di potere uscire con un post in tarda serata), mentre adesso intendo affrontare la vicenda Andretti prendendola un po' da lontano. La principale risposta alle pure assurde argomentazioni contro la sua entrata è stata menzionare team di fondo griglia, o addirittura centro griglia, sostenendo che non danno valore aggiunto alla Formula 1 e alludendo al fatto che sono loro che non dovrebbero stare in griglia. Qualcuno ha rosicato per l'entrata dell'Osella in Formula 1 negli anni '80 (sì, l'ho letto davvero), mentre una serie di indignati ha proposto di buttare fuori dalla Formula 1 squadre quali Toro Rosso, Sauber e... Williams. Sì, la Williams non ha mai significato niente per la Formula 1. L'attention seeker, tuttavia, è stata la Haas, di cui tutti concordano che è uno scandalo.

Premesso che a un certo punto la Haas ha fatto una cazzata bella grossa (parlo di un certo main sponsor che ha imposto un certo pilota), non mi sembra che la sua presenza in griglia sia oggi come oggi così *inaccettabile* come alcuni la dipingono. Le principali accuse che le sono state rivolte sono state: 1) difficoltà economiche, 2) l'ex team principal Gunther Steiner a pochi sta simpatico, 3) la line-up di piloti Kevin Magnussen/ Nico Hulkenberg.
Sarò sincera, penso che si stia perdendo il lume della ragione. L'unico team mai *escluso* dalla Formula 1 fu l'Andrea Moda: quello che aveva una macchina che cadeva a pezzi, che si doveva far prestare i motori dalla Brabham, che di solito non si prequalificava nemmeno.
Le difficoltà finanziarie della Haas non sembrano peggiori di quelle che aveva la Force India ai tempi di Vijay Mallya. Ha sempre preso parte ai gran premi, non ha mai avuto alcuna difficoltà a stare nel 107% e tendenzialmente se la gioca nella parte bassa della griglia senza essere scandalosamente più lenta degli avversari. Eccetto il 2020, le possibilità di andare in Q2 e di fare punti occasionali non sono mai mancate.
Team principal poco simpatici ne potrei nominare a bizzeffe, ma soprattutto potrei menzionare team principal che hanno fatto cose ben peggiori del polemizzare con i piloti via stampa o comportarsi da "personaggio Drive to Survive" invece che da team principal. Non mi risulta che qualcuno abbia mai proposto l'esclusione delle scuderie per i quali avevano lavorato in passato - perché Steiner non c'è nemmeno più, in Haas.

La line-up di piloti... non mi spiego perché debba costituire un problema. Ritengo assolutamente legittimo preferire altri a loro (anche ex quali Romain Grosjean, Esteban Gutierrez o Mick Schumacher - personalmente io sono Team RoGro), ma pensare che un team debba essere escluso perché schiera Kmag/ Hulk, mi sembra rasentare il ridicolo. Mi sembrano due piloti assolutamente rispettabili e un grosso progresso rispetto a quanto visto in passato (vedi Nikita Mazepin).
Di fatto nella sua storia la Haas ha schierato "tre 80s kids" dalle carriere di lunga durata (Grosjean, Magnussen, Hulkenberg), un pilota che prima della Formula 1 è stato campione di GP3 (Gutierrez) e addirittura ha fatto esordire un campione GP2 (Schumacher). Ha fatto anche esordire Charles Leclerc come Friday driver, tra una cosa e l'altra.
Il fatto che una parte di questi piloti non abbia funzionato nel team mi sembra abbastanza irrilevante, abbiamo avuto in passato squadre che hanno messo in pista piloti ben peggiori di questi e che l'hanno fatto con costanza, quindi lunga vita al duo Kmag/ Hulk, per quanto mi riguarda! Senza contare che Hulkenberg soprattutto un giorno viene demonizzato e quello dopo "ti vogliamo in Ferrari!!!111!!!11!!!11!!"
Questo non vuole essere un'invettiva pro-Haas, quanto piuttosto semplicemente un'osservare come la sua presenza nel 2024 sia tutto fuorché scandalosa come alcuni la dipingono. E poi ci vuole una sorta di Cenerentola, che presenta la propria monoposto (la livrea, in realtà) per prima, senza potere sapere che nella data fissata si parlerà di ben altro che della Haas!


Per finire il discorso, sono molto dispiaciuta che il nome della famiglia Andretti venga sminuito come se niente fosse, mi dispiace per Mario e per Michael, ma soprattutto mi dispiace che non ci sarà un undicesimo team. A mio vedere la griglia dovrebbe essere ampliata, non ristretta.
Dal punto di vista dei team non apprezzo ma comprendo (specie da quelli delle retrovie) il veto nei confronti di una squadra che potrebbe puntare agli introiti riservati ai primi dieci, ma ritengo che alla base ci sia soprattutto un sistema sbagliato. Se chiedi a qualsiasi squadra "autorizzi l'ingresso di un nuovo avversario che potrebbe danneggiarti nei risultati ed economicamente?" dubito che sia ben lieta di accettare. Il problema è in primo luogo glielo si debba chiedere e, in secondo, che anche ammesso che l'entrata passi dalla volontà delle squadre, la FIA e il suo presidente, che sarebbero stati d'accordo all'ingresso di Andretti, non abbiano fatto concessioni o altro che potessero mediare e cambiare la posizione dei team.
In sintesi, è una questione ben più grossa di Haas vs Andretti, due entità distinte di cui la presenza di una non esclude l'altra.


lunedì 30 ottobre 2023

Formula 1 2023: #19 Gran Premio del Messico // il commento del lunedì

Diciannovesimo evento stagionale, Gran Premio del Messico, considerato quasi universalmente da rimuovere dal calendario, in concomitanza con l'esclusione di tutti i piloti messicani dai campionati FIA, perché ci sono i tifosihhhh messicanihhhh che minacciano di mortehhhh la Redbull e il compagno di squadra del loro idolohhhh. A questo proposito, vorrei dire alcune cose: è pur vero che la situazione è pesante e che si sono viste scene indecenti - tra cui una rissa sulle tribune, probabilmente a seguito di un certo incidente avvenuto alla prima curva - ma siamo sicuri che il problema sia essere in Messico? I tifosi messicani sono così invasati perché nello specifico sono messicani, o perché sono stati avvicinati in branco alla Formula 1 in un'epoca storica in cui vengono generati tifosi invasati?
Mi rendo conto che scaricare la colpa sul loro idolohhhh sia la strada più facile, specie in un momento storico in cui sta performando poco e niente, ma non mi sembra che sia lui a istigare i tifosi. C'è addirittura chi sostiene che suo padre dovrebbe essere bandito dal paddock perché istiga... ma la realtà è che Antonio Perez si limita ad affermare che suo figlio sia il best drivahhhh evahhhh senza mai avere tenuto alcun comportamento incivile e inadeguato alla vita pubblica.
Più che eliminare circuiti in base alle tifoserie, sarebbe stato meglio, diversi anni fa, rendersi conto che generare ultrà poteva avere risvolti poco contenibili, ovvero quelli che abbiamo visto questo fine settimana. Avere una tifoseria mediamente civile nel gran premio di casa di una seconda guida non è assolutamente impossibile, basti solo pensare che tra una settimana la Formula 1 andrà in Brasile, dove i tifosi urlavano, cantavano, saltellavano e ballavano 24/7 invocando i nomi di Rubens Barrichello e Felipe Massa limitandosi a sperare che capitassero circostanze favorevoli e che l'idolo di turno potesse vincere il gran premio, senza fare danni quando - specie nel caso di Rubinho che giungeva sul posto spiritualmente accompagnato da un esercito di gufi e gatti neri - risultava chiaro che non sarebbe accaduto.

CRONACA PER IL FORUM - A Città del Messico, dove la gara dura 71 giri, le Ferrari di Charles Leclerc e Carlos Sainz monopolizzano a sorpresa la prima fila dopo non essere mai stati nelle posizioni di vertice fino a quel momento. L'idolo di casa Checo Perez stavolta non è tanto lontano dal compagno di squadra Max Verstappen, ma purtroppo per lui l'Alpha Tauri di Daniel Ricciardo si frappone tra di loro.
Le Mercedes al momento non sembrano tenere il ritmo, con Lewis Hamilton e George Russell in sesta e ottava posizione con in mezzo la McLaren di Oscar Piastri. Quella di Lando Norris invece sarebbe in ultima fila, se non fosse per il cambio di motore di Yuki Tsunoda e la partenza dalla pitlane di Lance Stroll per modifiche in parco chiuso.
Questo è l'ordine di partenza (posizioni di qualifica tra parentesi):

Leclerc - Sainz
Verstappen - Ricciardo
Perez - Hamilton
Piastri - Russell
Bottas - Zhou
Gasly - Hulkenberg
Alonso - Albon
Ocon - Magnussen
Norris - Tsunoda(15)
Sargeant - Stroll(18)

La partenza non è delle migliori per le Ferrari, mentre le Redbull hanno un ottimo spunto. Nel caso di Perez di ottimo ha solo lo spunto, perché poi affianca Leclerc quando questo è quasi affiancato a Verstappen, impossibile uscire tutti indenni dalla curva. Infatti è contatto Perez vs Leclerc, con Charles che riesce a proseguire con l'ala anteriore danneggiata accodandosi a Verstappen. Va peggio a Checo, che quasi spicca il volo ed è costretto ai box, dove si ritira. Il pezzo danneggiato si stacca dalla Ferrari alcuni giri dopo, al 5° giro viene messa brevemente virtual safety car.
Verstappen, Leclerc e Sainz sono i primo tre, Ricciardo è ancora quarto e lo rimane fino all'11° giro quando dopo diversi tentativi Hamilton riesce a superarlo. Piastri e Russell non sembrano avvicinarsi al punto da infastidirlo.
È dietro a Russell che Verstappen si ritrova dopo la prima sosta per passare da medium a hard. Si avvicina in gran fretta e recupera diverse posizioni dato che gli altri piloti allungano il primo stint, puntando a una sola sosta: al 25° Hamilton, che overcutta così Sainz (pitstop al 31°) e per ultimo Leclerc al 32°, unico che non era ancora stato superato da Verstappen, che così si ritrova in testa.
Al 33° giro c'è un botto pazzesco da parte di Magnussen, forse innescato dalla rottura di una sospensione(?), fortunatamente Kevin viene inquadrato uscire dalla vettura e fermarsi sul muretto. Viene messa safety car e Verstappen va ai box: torna in pista ancora sulle hard, ancora in testa. Le barriere sono danneggiate, dal retro della vettura si innalzano fiamme, i commissari intervengono lentamente. Un giro dopo l'incidente viene esposta bandiera rossa.

La gara riprende con standing start dopo circa 25 minuti, la griglia di partenza è la seguente: Verstappen, Leclerc, Hamilton, Sainz, Ricciardo, Piastri, Russell, Tsunoda, Hulkenberg, Norris, Gasly, Albon, Zhou, Ocon, Sargeant, Bottas, Stroll, Alonso. Entrambi i piloti Mercedes ripartono su gomme soft, Russell riesce a superare Ricciardo. I piloti Mercedes sono adesdo terzo e quinto rispettivamente negli scarichi delle due Ferrari. Hamilton supera Leclerc nel corso del 40° giro.
Al 49° giro, poco dopo il ritiro di Alonso ai box, il lungo duello tra Piastri e Tsunoda che durava fin dal restart finisce con un contatto. Il pilota dell'Alpha Tauri finisce in testacoda e riparte nelle retrovie, mentre Piastri rimane in settima posizione. Norris, che aveva perso varie posizioni al restart e in seguito fatto alcuni sorpassi, si ritrova adesso ottavo. In seguito Norris passa davanti al compagno di squadra, va poi successivamente a raggiungere Ricciardo e riesce a superarlo al 60° giro.
Albon, nel frattempo, si trova in nona piazza, mentre Hulkenberg si trova decimo fino a gara inoltrata, per poi perdere posizioni a vantaggio delle due Alpine. Al 67° giro c'è un contatto tra Bottas e Stroll che provoca il ritiro di Lance ai box, mentre nel frattempo Norris supera Russell - che avevamo lasciato negli scarichi di Sainz ma ha poi perso terreno in seguito - e sale al quinto posto. Le posizioni dei primi cinque sono ben definite e tutti piuttosto distanti, mentre negli ultimi due giri Ricciardo si avvicina tantissimo a Russell senza tuttavia riuscire a passare davanti. Il settimo posto gli vale comunque i primi punti stagionali al termine di un weekend in cui ha messo a tacere i suoi numerosi critici.
All'ultimo giro, non inquadrato, Sargeant invece di tagliare il traguardo rientra in pitlane, pare per mancanza di carburante, sarà classificato 16°, doppiato di un giro. Dal momento che prima di quel momento si trovava 12° a pieni giri, verosimilmente si ferma all'ingresso della pitlane, senza riuscire a tagliare il traguardo. // Milly Sunshine(C) per F1GC Forum.

RISULTATO: 1. Max Verstappen (Redbull), 2. Lewis Hamilton (Mercedes), 3. Charles Leclerc (Ferrari), 4. Carlos Sainz (Ferrari), 5. Lando Norris (McLaren), 6. George Russell (Mercedes), 7. Daniel Ricciardo (Alpha Tauri), 8. Oscar Piastri (McLaren), 9. Alex Albon (Williams), 10. Esteban Ocon (Alpine), 11. Pierre Gasly (Alpine), 12. Yuki Tsunoda (Alpha Tauri), 13. Nico Hulkenberg (Haas), 14. Valtteri Bottas (Alfa Romeo), 15. Zhou Guanyu (Alfa Romeo), 16. Logan Sargeant (Williams), Rit. Lance Stroll (Aston Martin), Rit. Fernando Alonso (Aston Martin), Rit. Kevin Magnussen (Haas), Rit. Sergio Perez (Redbull).

RIFLESSIONI SEMI-SERIE DEL LUNEDÌ - ormai le riflessioni sulla questione Perez/ tifosi messicani le ho già scritte, mi permetto solo di aggiungere che, se non si fosse preso azzardi, Checo sarebbe verosimilmente finito a podio. Per sua stessa ammissione, stava tentando una manovra che, se ben riuscita, avrebbe potuto condurlo in testa alla gara. Riflessione personale, gli è andata pure bene, non oso immaginare cosa sarebbe successo se Verstappen fosse stato coinvolto in qualche modo nel contatto.
Adesso c'è un sacco di gente che vorrebbe Ricciardo al suo posto... sì, Ricciardo, quello che fino a poco tempo fa era uno scandalo che dopo il suo infortunio avesse osato tornare al volante, invece di lasciare il posto alla sua riserva Liam Lawson. Ricciardo, il pilota finito, il clown, quello che non aveva più niente da dire: cambia in fretta la direzione in cui soffia il vento, specie quando tutto viene estrapolato dal contesto e impacchettato in modo da vedere solo quello che fa comodo. Spero almeno che, se la prossima gara non farà punti, non sia di nuovo declassato a pagliaccio, ma non nutro molta fiducia in proposito. E con questo, alle dieci e mezza di lunedì mattina, mentre attendo pazientemente che venga ora di sistemare una faccenda burocratica a causa della quale mi sono dovuta prendere alcune ore di permesso al lavoro, metto fine a questo commento.


mercoledì 1 febbraio 2023

Presentazioni Formula 1 2023: Haas (solo livrea)

31 gennaio 2023, h.15.00 ora italiana: si apre l'epoca delle presentazioni, con la Haas che svela la nuova vettur-... ah no.
Ho letto polemiche social, sul fatto che non bisognerebbe considerare una presentazione qualcosa che di fatto non lo è, ma la realtà dei fatti è che già da anni funziona così e Haas non ha fatto niente di diverso da quello che altri (o Haas stessa) facevano quando ancora non facevamo polemica per qualsiasi cosa.
Il team statunitense ha presentato ufficialmente i propri colori, che vedremo sulle monoposto guidate nel 2023 da Kevin Magnussen e Nico Hulkenberg. L'ha fatto photoshoppando i propri colori su delle immagini, ma è pur sempre un inizio, è un mese di febbraio arrivato con un giorno d'anticipo, la rivelazione di una piccola Cenerentola in attesa delle big, con colori che strizzano l'occhio al 2016/17.
C'è un nuovo main sponsor, Moneygram, che per assonanza mi ricorda Moneytron e mi auguro per Haas che non diventi Nomoneygram! Anche se, mi è stato fatto notare (grazie, GS), in questo modo potrebbe ottenere un podio a random come successe alla Eurobrun. D'altronde stiamo ancora aspettando quel podio di Hulkenberg che arriverà senz'altro, prima o poi, nel giorno del mai.

giovedì 17 novembre 2022

Hulkenberg è dentro, Schumacher è fuori e il fanbase è fuori di testa!

Ci sono certe faccende che comportano di stravolgere i propri piani. A partire da oggi, infatti, intendevo postarvi una tripletta di post a tematica Formula 1 vintage e brasiliana (per essere specifici i gran premi del 2001, 1982 e 1972 di cui ho visto highlight e in un caso la gara intera - non usciranno in quest'ordine credo) ai quali ho lavorato lo scorso weekend e un po' nei giorni scorsi. Dovrò rimandare a domani, con un post al giorno venerdì, sabato e domenica, who kers di essere già ormai fuori tempo massimo per il Brasile. Lo faccio perché oggi mi sembra doveroso parlare di una faccenda che, per certi risvolti, mi sta lasciando un po' basita. Non sarebbe niente di che, in realtà: semplicemente stamattina è stato annunciato che Nico Hulkenberg passerà alla Haas nella prossima stagione e prenderà il posto di Mick Schumacher. Non ho dedicato post specifici ad avvicendamenti ben po' rilevanti, eppure stavolta ho alcune cose da dire, la maggior parte delle quali che non hanno a vedere con la decisione di mercato piloti in sé.

Sarò breve sulla questione di mercato piloti. Fino al 2020 la Haas non aveva mai mostrato alcun interesse a puntare su dei rookie ed è stato solo per motivi economici che per il 2021 ha schierato una livrea composta di due debuttanti. Direi di soprassedere su chi fosse uno dei due e sulle vicissitudini che l'hanno portato lontano dalla Haas. L'altro era Mick Schumacher, appunto, imposto dalla Ferrari in qualità di pilota FDA. Come ben sapevamo, un rinnovo tra Haas e Schumacher sembrava abbastanza improbabile, per una serie di ragioni: non ha mai avuto un buon rapporto con il team principal Gunther Steiner, il team sembra essersi risollevato a livello economico quindi era più difficile imporgli un pilota e per giunta lo stesso Schumacher non ha mai nascosto interesse per l'uscita dalla FDA e altre opzioni per il proprio futuro. Questo al di là da ogni considerazione su ipotetici risultati (a mio parere non brillanti, ma in varie occasioni dipinti come peggiori di quanto effettivamente non fossero): nei team relativamente poveri i risultati non sono sempre fondamentali.

Nel corso della stagione sono capitate vicende che potevano non sembrare probabili in un primo momento, tipo il passaggio in Aston Martin di Fernando Alonso, oppure il positivo debutto di Nyck De Vries, cosa che ha comportato una riduzione dei volanti potenzialmente disponibili, quindi è assolutamente normale che si ripeta il vecchio trend di un tempo: i piloti di fondo griglia spesso escono di scena dopo un paio di stagioni in un team, alcuni cambiando completamente categoria, altri cercandosi un ruolo di terzo pilota nella speranza di rientrare dalla finestra dopo essere stati messi alla porta. Dalle ultime dichiarazioni di Schumacher (che sembra potrebbe prendere il posto di De Vries come terzo pilota Mercedes) quest'ultima opzione sembra la strada che intende perseguire. E augurandogli di potere guadagnare soldi indossando indumenti sponsorizzati direi che possiamo salutarlo, per passare a parlare di Hulkenberg, in questo momento protagonista di enormi quantitativi di insulti da parte di detrattori e di grandi leccate di cu*o da parte di sostenitori.

Cercherò di essere obiettiva, nel valutarlo come pilota. Penso che un pilota come lui in un team di bassa classifica potrebbe andare bene e gradirei mandare cordialmente a ca*are chiunque abbia detto che a trentacinque anni si è troppo vecchi per la Formula 1 e troppo vecchi in generale e che dovrebbe levarsi di mezzo lasciando posto ai giovani. La mia principale rimostranza è che Hulkenberg non corre full season dal 2019, che ha preso parte a solo cinque gran premi da allora, che non ha gareggiato nel frattempo in altre categorie e che dovrà tornare a gareggiare full time dopo una quantità di giornate di test pressoché nulla. A parità di età o di esperienza avrei scelto piuttosto un pilota che avesse gareggiato negli ultimi anni, anche in altre categorie. Non so, magari avrei cercato di ricostruire il "dream team", cercando di riprendere Romain Grosjean e dimenticando definitivamente la parentesi degli ultimi due anni (non sono la sola ad avere fatto questo pensiero, posso dirlo), oppure qualcuno che si fosse dimostrato in grado di grandi cose con una carretta (sogno impossibile: Sebastian Vettel).

Avrei evitato invece una "giovane promessa". Non per altro, ma le giovani promesse disponibili attualmente oserei dire che come livello sono più o meno su quello di Schumacher e non vedo alcun senso nell'avere ingaggiato un rookie due anni fa e una volta che iniziava ad avere un minimo di esperienza rimpiazzarlo con un altro per fargli fare esperienza e rimpiazzarlo a sua volta con un rookie andando avanti di questo passo a oltranza. Senza offesa per i vari Robert Shwartzman di turno, mi sembra che a suo tempo siano già stati scartati in favore di Schumacher, quindi non mi sembrano esattamente la più brillante delle ipotesi. In sintesi, personalmente avrei scelto altre alternative, ma quantomeno mi sembra che abbiano preso una decisione accettabile, e da parte di un team che non sempre ha preso decisioni accettabili in termini di piloti (vedi il primo compagno di squadra di Mick Schumacher) mi sembra un notevole passo avanti. In generale tutto mi sembra un passo avanti: vi ricordo che due anni fa la Haas veniva criticata per essersi venduta al peggiore offerente.

Questo, per dire, adesso sembra che lo skandalohhhh sia avere messo un pilota di trentacinque anni al volante dopo che per tre anni non ha avuto un volante. Questo significa che è bastata una stagione al team americano per ripulire la propria immagine, se la faccenda di oggi viene vista come in qualche modo scandalosa o inopportuna. Anzi, per quanto non mi piaccia molto che abbiano gestito il tutto come una baracconata (e che qualora avessero deciso mesi fa di mettere alla porta Schumacher e gliel'abbiano detto solo ora impedendogli di fatto di cercarsi alternative anche in altri campionati, non sarebbero stati esattamente il massimo della correttezza), onore a loro per essere riusciti a rimanere al centro della scena e sempre sulla bocca di tutti, guadagnandoci in esposizione mediatica e forse anche in sponsor, semplicemente limitandosi a non annunciare il loro secondo pilota fino a novembre, quando in passato ci sono state squadre che annunciavano la loro line-up poche settimane prima dell'inizio della nuova stagione. Per intenderci: chiacchierati e criticati, ma per faccende sportive!

Bene, ho già dato il mio "breve" parere su quanto accaduto alla Haas, adesso vorrei esprimermi su quello che ho letto su Twitter stamattina. Ho sentito il bisogno di silenziare diverse persone - che non seguo, ma che mi capitano in bacheca perché seguite da dei miei followed - non tutte appartenenti alla stessa tifoseria, così come di utilizzare per la prima volta la funzione "questo post non mi interessa" suggerendo a Twitter di evitare di mettermi sempre in bacheca certi pagliac-... certi utenti che commentano la Formula 1 e che mi appaiono senza che me li vada a cercare perché hanno tanti follower e ricevono tanti like. Ho visto livelli di tossicità che difficilmente si vedevano fino a qualche anno fa quando si parlava di piloti di bassa classifica. Con questo non intendo che fosse tutto rose e fiori, anzi, gli hater c'erano, ma di solito agivano per conto loro e come voci fuori dal coro, non se ne andavano in giro in branco a fare caciara con account pieni di glitter in cui si spacciavano per bambini e bambine dolci e kawaii.

Ci sono le schumine tossiche, ci sono gli hulkenbabies altrettanto tossici e questa gente vede tutto come una fanwar. Poi c'è gente che dice che i piloti superati i trent'anni dovrebbero morire di vecchiaia e che un trentenne non può avere futuro. Poi ci sono le fangirl (non necessariamente ragazze, come ho già detto ci sono fangirl di ogni genere) secondo cui Hulkenberg è un brutto V3KkYaCç1O che ruba il volante a un figonehhhh beliximohhhh e qui ci sono due generi di problemi, il primo che secondo loro l'assegnazione dei volanti dovrebbe andare in base alla loro avvenenza, il secondo è che secondo certe inquadrature Mickey pare anche un bel ragazzino, ma Hulk è decisamente un'altra cosa! A completare l'opera, siamo già sommersi da citazioni a "suck my balls, honey" e la gente si sta mettendo avanti con i lavori parlando di loro polemiche future, un po' come se fossero i primi a finire in squadra insieme dopo avere litigato pubblicamente: "impara a imparare", "impara tu a imparare", vi dicono niente queste parole?

In sintesi, la mia impressione è di essere di fronte a un fanbase totalmente delirante che coglie ogni minima scusa per delirare. Ho letto pure accenni a gente che sarebbe andata a insultare sui social i familiari dei due piloti protagonisti dell'avvicendamento e mi sembra che si stia perdendo totalmente quel minimo di lucidità che esisteva ancora. Siamo pieni di gente di m*rda che scrive vaccate colossali 24/7 ma che viene resa famosa da uno o due post carini fatti nel corso del tempo. Se alle fangirl di Schumacher non sta bene che il loro idolohhhh sia rimasto a piedi, che abbandonino la Formula 1 come minacciano di fare e che la smettano cortesemente di rompere le scatole. Magari dato che c'è il rischio che Mick possa trovare un volante tra un anno o due, consiglio loro nel frattempo di trovarsi un/a partner o un lavoro così almeno eviteranno di tornare. Certi/e hulkenbabies inoltre farebbero bene a seguire lo stesso percorso, magari candandosi per fare da babysitter alle suddette schumine, perché certi tipi di fanbase è meglio perderli che trovarli.


lunedì 14 novembre 2022

Commento al Gran Premio del Brasile 2022

Mentre inizio a scrivere questo commento, i fatti di cui si discute sono i seguenti: alcuni ferraristi sono indignati perché a Leclerc non vengono assegnate d'ufficio le posizioni di Sainz sempre e comunque indipendentemente dal fatto non ci sia una lotta per il titolo, in casa Redbull i piloti litigano per una faccenda di ordini di scuderia non rispettati, la madre di Verstappen scrive post sui social nei quali accusa pubblicamente Perez di avere tradito la moglie a Montecarlo e mezzo fanbase invoca che Perez venga radiato dalle competizioni perché ci sono prove che abbia innescato un incidente di proposito in qualifica a Montecarlo, dove per "prove" si intende che un giornalista amico di Tom Coronel abbia scritto un tweet in proposito e che Coronel abbia iniziato a mettere follow e successivi unfollow a gente che aveva condiviso il tweet. Sembra una trama da reality show, di quelle che vengono messe su per allungare il brodo quando non c'è niente di cui parlare. Poi sì, nel corso del weekend c'è stato un nuovo poleman partito davanti a tutti a bordo di una bagnarola, ci sono state due gare avvincenti e c'è stato un nuovo vincitore. Poi, tra una cosa e l'altra, c'è stato anche un ennesimo clamoroso errore da parte della direzione gara a proposito di un doppiato che non è stato fatto sdoppiare in regime di safety car facendogli perdere una posizione e un giro, ma vuoi mai, meglio parlare di quanto sia idolahhhh Sophie Kumpen o quanto sia tossica. In tutto ciò chissà com'è contenta la moglie di Perez di vedere sbandierati ai quattro venti ancora una volta i suoi fatti privati, specie alla luce del fatto che, comunque siano andate le cose, ha deciso di non mettere il marito alla porta, quindi se anche fosse appurato che è stata cornificata, magari gradirebbe che non se ne parlasse 24/7 da qui all'eternità.
Da dove possiamo iniziare? Magari dalle qualifiche, che si sono svolte di venerdì perché al sabato c'era la sprint. Si sono anche svolte in condizioni meteo altalenanti, di quelle in cui probabilmente Button ci avrebbe potuto vincere una gara. Tutto è iniziato con Latifi primo degli esclusi in Q1, tenendosi dietro Zhou, Bottas, Tsunoda e Schumacher. Qualcuno potrebbe chiedersi come mai Latifi non fosse ultimo e ci fossero ben quattro piloti alle sue spalle, ma la spiegazione è abbastanza semplice: questi non hanno saputo sfruttare a loro favore i pochi nanosecondi nei quali hanno girato sulle slick a fine sessione. Tutto sommato, per il momento, non stavamo neanche assistendo a una qualifica con risultati del tutto a caso, anche se il potenziale mostrato dalle monoposto degli ultimi quattro sembrava leggermente superiore al qualificarsi nelle ultime quattro posizioni. Poi via di Q2, con fuori Albon, Gasly, Vettel, Ricciardo e Stroll. Di fatto l'unica scheggia impazzita sembrava essere Magnussen che passava in top-ten, ma neanche troppo. In circostanze normali, nel senso, senza pioggia, il team avrebbe potuto posizionare entrambe le vetture diciamo in Q2, con la possibilità vaga di una vettura in Q3 in caso di qualche estro clamoroso. L'estro clamoroso di Kmag, comunque, è arrivato a inizio Q3, quando è stato il primo ad andare in pista mentre il cielo si faceva sempre più grigio e a fare un gran tempone portandosi in pole provvisoria davanti a Verstappen, Russell, Norris, Sainz, Ocon, Alonso, Hamilton, Perez... e poi Leclerc che era l'unico in pista su gomme intermedie nonostante non piovesse. Quando ha iniziato a piovere, Russell è finito fuori pista, impantanandosi insieme a tutte le sue -L, è stata data bandiera rossa e, nonostante la qualifica sia poi formalmente ripresa, la pioggia ha impedito a tutti di migliorarsi, il che significa che Kmag è stato ufficialmente autore della pole position! In casa Haas si sono messi a fare casino per festeggiare, Gunthahhhh Steinahhhh sembrava piuttosto scalmanato e sono accadute cose completamente folli.
Steinahhhh: "F*ck, f*ck, f*ck, we're f*cking legends! E ora mi metto a pomiciare con il primo venuto."
Piccolo Principe: "Ma il primo venuto sono io."
Steinahhhh: "Chi se ne frega, abbracciami anche se sei tu. Tanto ammmmore e soprattutto tanta dimensione del DRS."
Nel frattempo dato che i piloti Haas erano primo e ultimo, molta gente ha iniziato a dibattere di quanto fosse accaduto per l'ultima volta che due piloti fossero primo e ultimo in griglia, non a causa di penalità o di incidenti/ problemi tecnici che impedissero a un pilota di far registrare un tempo. Mi sono messa a fare ricerche in proposito, scoprendo che l'ultima volta era accaduto in casa Brabham nel GP di Spagna del 1970, in cui Jack Brabham ottenne la pole e il suo compagno di squadra Rolf Stommelen partì dall'ultima casella della griglia. Ci sono stati poi due casi di compagni di squadra del poleman non qualificati, entrambi nel 1981 al GP degli Stati Uniti Ovest e di Montecarlo, in cui la pole fu ottenuta rispettivamente da Riccardo Patrese e Nelson Piquet e i loro compagni di squadra alla Arrows e alla Brabham, Siegfrid Stohr e Hector Rebaque, non si qualificarono.
Però eravamo solo a venerdì e, per quanto la pole quest'anno sia attribuita a chi parte dalla pole in sprint race nei weekend sprint, Kmag aveva ancora tanta strada da fare e sembrava palese che non avrebbe potuto fare grandi cose, inseguito da tante vetture più competitive della sua. È esattamente quello che è successo sabato con l'asciutto, anche se al momento del via, che per poco la regia non si è persa, ha mantenuto la posizione. Non è durato comunque molto, superato in pochi giri prima da Verstappen, poi da Russell, poi dalle -L, poi dai piloti che gli stavano dietro. Di lui ne parleremo dopo, adesso abbiamo altri argomenti di cui discutere. In primo luogo c'è stato un incidente tra le Alpine degli Alocon, in cui Alonso ha danneggiato la vettura ed è stato costretto a una sosta ai box. Anche Ocon ha danneggiato la vettura, ma si è limitato a perdere posizioni, verso fine gara anche a favore dello stesso Alonso. Quest'ultimo, dopo avere tenuto un comizio via radio sbraitando contro Ocon, è stato tuttavia riconosciuto colpevole dell'incidente dai commissari e penalizzato scivolando nuovamente dietro a Ocon.
In questo weekend litigare tra compagni di squadra andava molto di moda, quindi poco dopo la partenza anche in casa Aston Martin c'è stato un momento ad alta tensione, con Stroll che ha frenato a caso davanti a Vettel, che invece di centrarlo è riuscito a tagliare per prati. In un successivo momento è riuscito a superare il compagno di squadra, mettendosi a gesticolare contro di lui mentre faceva il sorpasso. Si è sentito un "cra, cra, cra" ed è stato chiaro a tutti che sul volante c'erano in quel momento le zampe della rana. Nel frattempo Stroll si è ritrovato dietro altre vetture e ha tentato - prima di essere penalizzato post-gara per la faccenda con Vettel - di ostacolare i suoi inseguitori in modo leggermente fuori dagli schemi. Prima è stato superato da Gasly, poi si è ritrovato Schumacher negli scarichi. Il Vanz ha scambiato Schumacher per Magnussen chiedendosi cosa ci facesse dietro una Aston Martin, poi quando si è accorto che era Schumacher dietro a Stroll si è lamentato della regia che li inquadrava invece di inquadrare la gara vera. Poi, a gara completata, quando ha letto il risultato, ha detto che la rimonta di otto posizioni di Schumacher non era stata inquadrata, quindi non ce n'eravamo accorti.
La "gara vera" è quella che ha contrapposto prima i Russelstappen, con Russell che dopo un duello piuttosto intenso è riuscito a passare davanti a Verstappino e portarsi in testa involandosi verso la sua prima non-vittoria in carriera, mentre Verstappen, partito con gomme più dure di tutti gli altri, se la stava vedendo brutta. Superato da Sainz (che ha chiuso secondo poi è stato retrocesso di cinque posizioni in griglia la domenica per sostituzione di componenti del motore) l'ha tamponato lievemente vedendosi partire un pezzo di ala anteriore e a quel punto ha dovuto arrendersi anche a Hamilton, che con la retrocessione di Sainz è salito da terzo a secondo sulla griglia della domenica. Verstappen ha chiuso quarto davanti a Perez, che via radio aveva chiesto se poteva avere la posizione in nome della lotta per il secondo posto in classifica piloti, che sembra essere il risultato più rinomato, a cui chiunque cerca di puntare. Leclerc è arrivato sesto precedendo Norris e, infine, Magnussen ultimo pilota a punti venendo superato proprio verso fine gara da Norris, che nei giorni antecedenti alla gara era stato vittima di un intossicazione alimentare. Chissà se aveva fatto un giro dalle parti delle case popolari del progetto Singapura... Vettel, Gasly, Zhou, Bottas, Tsunoda, Stroll, Ocon, Alonso, Latifi e il ritirato Albon sono stati chiamati a completare la griglia della domenica in quelle posizioni, ma causa modifiche in regime di parco chiuso Tsunoda è partito dalla pitlane invece che dalla griglia.
Russell e le sue -L: "One-one-one, sono in testa con tutte le mie -L!!111!!111!!!"
Gangster Hammi: "E io sono davanti alle Redbull!!11!!!11!! Verstappino guardami il cu*o!!!11!!!11!!"
Dietro alle Redbull si è accodato Norris che con uno scatto fulmineo si è appropriato della posizione davanti alle due Ferrari (in realtà ha superato il solo Leclerc, perché Sainz era già dietro), mentre il suo compagno di squadra Ricciardo era in lotta con Magnussen in bassa top-ten. La gara dei due è durata molto poco e Kmag e Dani-Smile sono finiti entrambi fuori pista, con relativo ingresso della safety car. Vettel, Gasly e Schumacher si sono quindi accodati, poi di seguito anche gli altri piloti. La safety car, frattanto, è rimasta in pista abbastanza a lungo e, quando si è levata di mezzo, tutto è andato per il verso giust-... azz, no, ecco che Verstappen ha affiancato Hamilton e tra i due c'è stato un contatto. Hanno perso varie posizioni, poi Verstappen è stato costretto a rientrare ai box. Era in buona compagnia, Norris ha preso un cordolo e poi ha cozzato contro Leclerc, che è finito fuori e a sua volta ai box, ritrovandosi ultimo alle spalle di Verstappino. Hamilton, frattanto, ha dovuto superare Schumacher, Gasly, Vettel e poi lo stesso Norris per portarsi quarto alle spalle di Russell, Perez e Sainz.
Trollando: "Cosa ci fa Sainz davanti a me?"
L'Autrice(C): "Mi ero scordata di dire che ti aveva superato."
Frattanto in tutto ciò Vettel era in piena versione Crazy Frog e si è ritrovato nientemeno che sesto, il tutto mentre a Verstappen e Norris venivano segnalate penalità da scontare per i loro incidenti. Quella di Norris gli avrebbe fatto perdere varie posizioni, quella di Verstappen l'avrebbe fatto scivolare dietro a Leclerc, ma sarebbe comunque avvenuto tutto nel successivo giro di pitstop.
A proposito di pitstop e di strategie, c'erano piloti che con gomma medium sono andati più a lungo, da centro gruppo in poi, e piloti con le gomme soft. I piloti con le gomme soft sono riusciti a rimontare molto di undercut, mettendolo in quel posto a gente tipo le Haas e le Williams. Anzi, a gente tipo LA Haas e LE Williams, dato che Kmag ci aveva salutato da tempo. Le rimonte più altisonanti sembravano quelle di Alonso e di Bottas. Tra i piloti di testa Sainz era il solo sulle gomme medium, ma è stato costretto a fermarsi prima degli altri, in quanto gli si è incastrata nella vettura una bandiera a strappo non si sa bene di chi e ciò l'ha costretto a una strategia a una probabile sosta in più. Effettuata la seconda, comunque, è riuscito a undercuttare Hamilton e Perez che si sono ritrovati terzo e quarto."
Checo: "Cosa ci fa il Gangster Rapper davanti a me?"
Gangster Hammi: "Ti ho superato senza che l'Autrice(C) lo scrivesse perché impegnata a parlare d'altro."
Checo: "Mi è tutto chiaro. Va beh, mettiamoci a caccia di Sainz che ha le gomme più usurate delle nostre e per bene che gli vada arriverà una virtual safety car in corrispondenza della quale effettuare un pitstop perdendo poco terreno, ritrovandosi dietro di noi."
Gangster Hammi: "Come ragione della safety car propongo la rottura del motore di Norris e il suo successivo parcheggio a bordo pista."
Checo: "Mi piace. Facciamo anche che i commissari cercano di spostare la vettura a mano in virtual safety car, ma non riescono e quindi devono chiamare il trattore e la safety car. In questo modo ci ricompattiamo tutti, possiamo fare più caos e magari possiamo dare la possibilità alla direzione gara di mostrare che, quando ci sono solo tre doppiati, è facilissimo farli sdoppiare."
I doppiati erano Albon, Tsunoda e Latifi, ma solo ai due piloti della Williams è stata data la possibilità di sdoppiarsi. Per un errore del sistema non è uscita la segnalazione a Tsunoda che doveva sdoppiarsi a sua volta ed è rimasto doppiato, perché il direttore di gara non si è accorto dell'errore. Non era neanche ultimo, quindi ha perso così, d'ufficio, una posizione nei confronti di Latifi. Poi è rimasto doppiato alle spalle del quartetto di testa, cosa alla quale non è stato dato molto peso, ma che comunque poteva avere i suoi risvolti. Innanzi tutto l'Alpha Tauri si sta giocando la posizione nel mondiale costruttori con la Haas. Se a Tsunoda fosse stata data la possibilità di sdoppiarsi, si sarebbe ritrovato a poca distanza da Schumacher e avrebbe magari potuto lottare con lui per la posizione (cosa che ha fatto Gasly peraltro vincendo il duello, ma ritrovandosi dietro per penalità causa eccesso velocità nella pitlane). Il fatto che la Haas non abbia colto punti, ha impedito che fosse in qualche modo falsata la classifica costruttori. In più, al restart, il pilota immediatamente dietro a Tsunoda era Bottas, risalito fino a quel momento in quinta piazza grazie al giusto timing dei suoi pitstop. Ora, il vampiro famelico avrebbe sicuramente perso posizioni comunque (dietro aveva tra gli altri Leclerc e un po' più indietro Verstappen), ma se non avesse avuto davanti un doppiato che non sapeva dove andare, forse avrebbe avuto vita più semplice.
Comunque davanti Russell ha messo tutte le sue -L tra sé e Hamilton, senza dargli la possibilità di avvicinarsi. Per Hamilton, dopo l'incidente, un secondo posto era comunque un risultato brillante. Perez, frattanto, faticava. Gli si sono fatte dietro le Ferrari e prima Sainz e poi Leclerc l'hanno passato. Alonso ha fatto lo stesso e a quel punto si avvicinava Verstappen, il quale l'ha superato venendo istruito di lasciargli la posizione qualora non fosse riuscito a superare Alonso. Nel frattempo Leclerc citofonava ai box chiedendo con insistenza che gli dessero la posizione di Sainz, who kers se questo significava rischiare di perdere terreno nei confronti di Alonso che era lì dietro. Dopo la gara, si è lamentato che il team gli aveva PrOmEsSoHhHhHhH che Sainz gli sarebbe arrivato dietro e che non avevano mantenuto le promesse impedendogli di raggiungere l'obiettibo massimo della seconda posizione in classifica piloti. Ora, so che quello che dico è impopolare, ma sia nel suo caso sia in quello di Perez inseguire così fermamente la seconda posizione in griglia lo trovo un po', senza offesa, da pezzenti. Per quanto riguarda le "promesse" pre-gara, inoltre, penso che sia abbastanza difficile accordarsi pre-gara su cosa fare se il pilota che deve arrivare davanti viene speronato da un pilota di un altro team e deve fare una gara in rimonta. Chiaramente se Leclerc e Sainz fossero stati uno davanti all'altro fin dalle prime battute, un congelamento di posizioni sarebbe stata la cosa più normale. Nel momento in cui ci si ritrova con un pilota a lottare per il podio e con l'altro ultimo a dovere risalire, mi sembra anche palese che la gara di chi lotta per il podio non sia più da impostare sulla base della gara di chi, secondo i piani originari, doveva stare davanti. Se devo esprimere un giudizio esterno, per quanto mi riguarda il team deve innanzi tutto evitare di farsi cogliere di sorpresa ogni volta. Una volta non si sa che gomme mettere, una volta non si sa come gestire le soste in caso di safety car, una volta si pianificano gli ordini di scuderia senza prendere in considerazione il fatto che la gara possa non essere lineare come è stata programmata... fossi in Leclerc mi preoccuperei di più di essere mandato in pista con gomme da bagnato quando la pista è asciutta, piuttosto che del team kattivohhhh che non gli regala posizioni. Che si lamenti di Norris che l'ha speronato, piuttosto, perché la terza posizione (o forse qualcosa di meglio) l'ha persa lì e non certo perché non gli hanno dato quello che voleva quando si è messo a lamentarsi via radio.
Comunque in casa Ferrari va tutto relativamente bene, non ci sono genitori di piloti che sparlano della vita privata dei compagni di squadra dei propri figli a random. È in Redbull che sembra le cose vadano decisamente peggio, i Pereztappen si starebbero tirando i piatti e starebbe finendo tutto molto più in caciara di quanto ci si aspetterebbe. Sui social nell'arco di mezza giornata si è passati da "Verstappen kattivohhhh perché ha ignorato gli ordini di scuderia" a "Perez merita di essere cacciato per via del fatto che Verstappen non ha rispettato un ordine di scuderia". E tutto per una sesta piazza. Cos'avevo detto, polemiche da pezzenti... Aiuto, meno male che tra una settimana c'è Abu Dhabi.

RISULTATO: 1. George Russell (Mercedes), 2. Lewis Hamilton (Mercedes), 3. Carlos Sainz (Ferrari), 4. Charles Leclerc (Ferrari), 5. Fernando Alonso (Alpine), 6. Max Verstappen (Redbull), 7. Sergio Perez (Redbull), 8. Esteban Ocon (Alpine), 9. Valtteri Bottas (Alfa Romeo), 10. Lance Stroll (Aston Martin), 11. Sebastian Vettel (Aston Martin), 12. Guanyu Zhou (Alfa Romeo), 13. Mick Schumacher (Haas), 14. Pierre Gasly (Alpha Tauri), 15. Alex Albon (Williams), 16. Nicholas Latifi (Williams), 17. Yuki Tsunoda (Alpha Tauri), Rit. Lando Norris (McLaren), Rit. Kevin Magnussen (Haas), Rit. Daniel Ricciardo (McLaren).



sabato 12 novembre 2022

Kevin Magnussen in pole, Mick Schumacher ultimo in griglia, la strana storia della Haas, alla ricerca dei precedenti

Nelle ultime stagioni la mia regola aurea era non parlare di un gran premio fino alla fine del weekend stesso, per non essere troppo ridondante. Abbiamo ancora una sprint e una gara, quindi sarei in largo anticipo, ma ne vale la pena. Nelle qualifiche di ieri, che TV8 si degnerà di mostrarci con appena 24 ore di differita, è accaduto l'inverosimile: complice il meteo ballerino e una bandiera rossa, Kevin Magnussen ha conquistato la pole position. Sarà la pole per la sprint, ma statiaticamente gli sarà attribuita la pole dell'evento secondo le regole attuali. A meno che non vinca la sprint (e non ottenga un'altra pole in futuro), Kmag diventerà probabilmente l'unico poleman della storia della Formula 1 a fare una pole e non partire mai in pole in un effettivo gran premio. Negli sprint weekend finora chi si è aggiudicato una pole-non pole aveva sempre e comunque ottenuto altre pole. Poleman non partiti dalla pole causa DNS (gente tipo Charles Leclerc a Montecarlo 2021, oppure tipo Jarno Trulli all' "Indy-gate") che non siano mai partiti in altre occasioni dalla pole non me ne risultano. Comunque non è questo di cui vorrei parlare, quanto piuttosto di una situazione molto curiosa e pressoché inedita.

La qualifica è iniziata con una Q1 bagnata in cui la pista si è asciugata nel finale e chi ha avuto un pessimo timing o ha toppato qualcosa non ha migliorato il proprio tempo una volta messe le slick. In questo contesto Mick Schumacher si è aggiudicato l'ultima casella della griglia. Dopo la pole di Kmag, un dubbio esistenziale ha iniziato a tormentarci: era mai successo pole/ ultimo posto in griglia? Nel senso, dettate da tempi e non da penalità, seppure tempi venuti fuori da qualifiche strane? Perché ci vuole realismo nella vita: Schumacher non è giunto ultimo con una macchina da pole, né Magnussen ha fatto la pole con una macchina da ultimo posto. Probabilmente in circostanze normali la vettura era da probabile Q2 e potenziale passaggio in Q3 in caso di giro memorabile. Kmag il giro memorabile l'ha fatto e la pole è arrivata perché il meteo è intervenuto a suo favore. In sintesi: combinazione di fattori che di solito non si presentano tutti in una volta. E che soprattutto nella storia della Formula 1 non sempre si sarebbero potuti presentare. Per dire, fossimo nel 1990, oggi ci sarebbe una seconda sessione di qualifiche. O prima del 2006 nessuno sarebbe uscito prima della fine della sessione. O in epoche in cui c'erano vere e proprie carriole in pista modello HRT, nessuna vera e propria carriola sarebbe mai andata in pole.

Non c'è da stupirsi, quindi, che i casi pole/ ultimo siano da attribuirsi a situazioni in cui in epoca qualifica suddivisa in tre manche uno dei due piloti o non abbia potuto scendere in pista in Q1 per incidenti nelle libere, o guasti, o abbia avuto un incidente prima di fare un tempo in Q1. Quindi Daniel Ricciardo/ Max Verstappen in Redbull a Montecarlo 2018, oppure due volte in Mercedes in Brasile 2017 e Cina 2016, con Lewis Hamilton ultimo senza tempo e rispettivamente Valtteri Bottas e Nico Rosberg in pole. Spingendosi più indietro, in epoca dal 2006 in poi (sistema Q1/ Q2/ Q3) è accaduto solo altre due volte in precedenza, in Ferrari a Singapore 2010 con Fernando Alonso in pole position e Felipe Massa ultimo senza tempo, idem in casa Redbull in Giappone 2009 con Mark Webber ultimo senza tempo e Sebastian Vettel in pole. Il 2005, con unico tentativo di qualifica, ugualmente si presta bene, ma è accaduto una sola volta e ugualmente con pole/ ultimo senza tempo, stavolta in McLaren con Kimi Raikkonen e Juan Pablo Montoya.

Tra il 1996 e il 2005, nonostante la sessione singola, non è mai accaduto, il che è abbastanza facilmente spiegabile: chiunque potesse puntare ragionevolmente alla pole ma finisse fuori per incidente o guasto prima di fare un tempo, verosimilmente sarebbe sceso in pista con il muletto (o addirittura - qualche volta succedeva - con la vettuta del compagno di squadra). Di conseguenza anche l'abolizione del muletto e in generale il divieto di cambiare monoposto hanno influito. Figuriamoci prima di quell'epoca, quando c'erano le qualifiche del venerdì e quelle del sabato. La pioggia poteva influenzare, certo, ma bisognava che piovesse due volte e che ci fossero circostanze di partenza ben più altisonanti dell'avere a disposizione un giro di Q1 per mettere la macchina in Q2 e rimanere fuori. Per tornare a un caso di pole/ ultima posizione dobbiamo andare in Belgio 1985, con la pole di Alain Prost su McLaren, dove però è andata così solo sulla carta: Niki Lauda ha infatti avuto un incidente nelle libere e si è fratturato un polso, non facendo alcun tentativo di qualifica. La McLaren ha tentato in extremis di schierare John Watson al suo posto, quindi non ha ritirato ufficialmente la monoposto, vedendosi tuttavia rifiutare l'autorizzazione. Essendoci solo venticinque vetture, con ventisei posti in griglia, Lauda risulta quindi qualificato d'ufficio in ultima posizione, pur non avendo mai gareggiato.

Ci sono nel 1981 inoltre ben due casi in cui il compagno di squadra del poleman non è riuscito a qualificarsi. Montecarlo 1981, pole position di Nelson Piquet, una sola Brabham in pista perché Hector Rebaque era 23° su un totale di ventotto vetture presenti e andavano in griglia solo in venti. Fosse stata griglia da ventisei come sugli altri circuiti, si sarebbe qualificato e non ultimo. Pochi gran premi prima situazione simile in casa Arrows: Siegfried Stohr fuori dalla griglia con il 28° tempo su ventinove presenti, mentre Riccardo Patrese ha conquistato la pole position. Per intenderci, così come negli anni '90, anche negli anni '80 non risulta nessun poleman/ ultimo in griglia. Bisogna spingersi ancora più indietro, inerpicarsi lungo un'epoca in cui è anche difficile sapere se i compagni di squadra avessero vetture analoghe. Ad ogni modo l'ultimo pilota compagno di squadra di poleman, giunto ultimo in griglia con un tempo, pare essere Rolf Stommelen in Spagna 1970, su Brabham, con pole conquistata da Jack Brabham... ma guess what? Anche lui sarebbe stato non qualificato: ventidue entry, sedici ammessi in griglia, con il 17° tempo è stato ammesso in griglia al posto di un non started.

Arrivati a questo punto entriamo in una casistica decisamente più complessa, perché andando a ritroso si giunge a una situazione in cui oltre alle monoposto ufficiali dei team, c'erano team privati che schieravano vecchie monoposto degli altri costruttori pur senza essere effettivi compagni di squadra. Ad esempio c'erano Lotus, o Brabham o Cooper di scuderie private, con occasionali ultimi posti in griglia di vetture dello stesso costruttore di quella che aveva fatto la pole, ma appartenenti a team diversi. Spingendosi ancora più indietro, indicativamente anni '50, il concetto stesso di team è molto più labile, oppure millemila vetture dello stesso costruttore, come griglie composte per metà o oltre da delle Maserati. In Belgio 1956 si è avuto il caso forse più in linea con la nostra ricerca, con André Pilette, su una *quinta vettura* Ferrari, si è qualificato ultimo potendo essere considerato vero e proprio compagno di squadra di Juan Manuel Fangio autore della pole, che in Germania 1954 in Mercedes si era ritrovato in una situazione analoga con uno dei vari compagni di squadra, Karl Kling.

In sintesi, Kevin Magnussen - suck my pole, honey! - e Mick Schumacher hanno scritto la storia, ottima cosa per Kmag, dubito che sia un record che Schumacher potesse desiderare, ma nevermind. Assolutamente entrambi da adottare per un giorno, e un suggerimento a Mick: bimbo, ti sei scelto sicuramente degli ottimi amici con cui andare a cena, però ecco, Felipe Massa e le gufate vanno a braccetto, per non parlare di Rubens Barrichello e la iella a Interlagos! Credo che tu abbia sfidato troppo la sorte questo weekend...

Si ringrazia il sito statsf1.com consultato per la mia ricerca.



lunedì 30 maggio 2022

Commento al Gran Premio di Montecarlo 2022

Un tempo, qualcosa come dieci o quindici anni fa, affermavo senza mezzi termini di non apprezzare il Gran Premio di Montecarlo. Poi, all'improvviso, mi sono accorta che stavo semplicemente ripetendo cose dette da altri, non quello che pensavo io. Mi sono accorta che, mentre molti altri guardavano il GP di Montecarlo senza capire il senso di ciò che vedevano, io stavo iniziando a intuirlo e forse, in passato, mi ero rifiutata di intuirlo perché credevo di dovere aderire a un set preciso di regole di pensiero. Non ritengo la mia posizione superiore a quella di chi lo trova noioso. Però ritengo sia la mia posizione sia quella di chi si limita a sostenere che sia un gran premio noioso di gran lunga superiore rispetto a quella di chi - driverstosurvivers, parlo di voi, specie americani - ritenendolo noioso ritiene anche un'offesa nei suoi confronti il fatto che non venga cancellato. Penso che, con 20+ gran premi all'anno, chi proprio non vuole guardarsi uno specifico gran premio, potrebbe semplicemente dedicarsi allo shopping o al giardinaggio o qualsiasi altro proprio hobby nel momento in cui quel gran premio viene trasmesso, invece di guardarselo al solo scopo di *indignarsi* per la sua esistenza.
Per di più, ultimamente, vedo che i driverstosurvivers americani lo fanno coincidere con qualcosa che non rispetta "i valori contemporanei", a qualsiasi cosa si riferiscano quando affermano tutto ciò, e che gli europei ostentano i big money e tutto ciò è sbagliatissimo, diversamente dal riempire i circuiti di celebrità americane che non sanno niente di Formula 1 e ostentare i big money americani. Forse agli americani sfugge un dato di fatto a mio parere di enorme rilevanza: il GP di Montecarlo sarà anche un'esposizione di lusso, eleganza e big money... ma nessuno, in Europa, ha mai 1) pensato che rappresentasse la vita dell'europeo medio, 2) pensato che fosse doveroso rappresentare agli occhi del mondo la vita dell'europeo medio all'interno di un evento motoristico. Per intenderci, il GP di Montecarlo rappresenta quello che *non* siamo, che *non* saremo mai e nel cui contesto, solo se siamo dedicati di una spiccata fantasia, magari ci inseriamo nel bel mezzo delle nostre fan fiction mentali. È molto probabile, a questo punto, che l'americano medio veda le celebrità tamarre e multimilionarie e ambisca ad avere gli stessi big money un giorno. L'europeo medio appassionato di motori mi sembra decisamente molto più capace di assistere a due ore di GP di Montecarlo contornato di yacht e gente con i big money pensando che il giorno dopo è lunedì e che deve andare a lavorare se a fine mese vuole ricevere lo stipendio (o se vuole essere pagato ad altre scadenze se si tratta di libero professionista).
Credo che noi fan di vecchia data siamo perfettamente capaci di vedere un gran premio senza vederlo come un'ostentazione di diseguaglianza sociale... anche perché, parliamoci chiaro, penso che ci siano diseguaglianze sociali che ci toccano *molto* più da vicino rispetto al fatto che ci sia chi ha lo yacht e che ci siano i pezzenti come noi (senza offesa per eventuali lettori possessori di yacht!). Ma soprattutto, perché siamo stati abituati specie nei decenni passati, prima della cultura della drivertosurviverizzazione, a vedere i gran premi come il fulcro dei gran premi stessi, non come un contorno ad altro. Non è necessario che un gran premio debba essere fonte di riflessione o chissà che cosa, a volte ci può evocare soltanto motorsport e storia del motorsport... e a Montecarlo la storia del motorsport è stata scritta tante volte, nonostante sia un gran premio che si trova all'inizio della stagione e non verso la fine. Il GP di Montecarlo è poesia del motorsport e, in quanto poesia, è normale che ci siano persone a cui fa cadere la palpebra e a cui suscita disinteresse. Però non è che ci si indigni perché la poesia fa parte dei programmi di letteratura. O meglio, non succedeva quando in cui gli studenti decidevano se volevano studiare oppure scaldare il banco sperando nel sei politico, invece di pretendere che il programma stesso consista nello scaldare il banco perché studiarehhhh e difficilehhhh.
Dicevo, è normale che la poesia possa apparire noiosa a una fetta di pubblico, ma al contempo c'è chi ritiene sufficiente vedere inquadrature delle "anguste e tortuose stradine del Principato", come le chiamava Mazzoni, per richiamarlo, nel proprio immaginario, a vecchi video in bianco e nero con il briefing dei piloti prima di andare in griglia presieduto da Louis Chiron in veste di direttore di gara, che parlava un inglese molto francesizzato. C'è chi vedendo le inquadrature di Montecarlo si immagina l'eleganza di Graham Hill e dei suoi baffi vintage, o magari alla Triple Crown e al fatto che anche i piloti di oggi dovrebbero avere la possibilità di puntare al trittico delle competizioni storiche, invece di assistere alla cancellazione di una di esse perché i driverstosurvivers lobotomizzati piangono sostenendo che Miami è megliohhhh e che i big money europei sono classisti e offensivi e quelli americani no.
C'è chi vedendo le inquadrature di Montecarlo pensa a Grace Kelly che era troppo elegante per rimanere una semplice celebrità americana e chi evoca Derek Daly che decolla e poi atterra sul proprio compagno di squadra con lo sponsor Candy che si compiace delle inquadrature in primo piano del proprio sponsor. Oppure chi evoca un giovane di belle speranze che, partito dalle retrovie, cerca di risalire fino alla zona podio... parlo ovviamente di Stefan Bellof, cos'avevate capito? A parte gli scherzi, quanta insensibilità motoristica ci vuole per essere indifferenti a tutto ciò? Per essere indifferenti al record delle cinque vittorie di Graham Hill, poi divenuto record delle sei vittorie di Ayrton Senna, i cui fanboy brasiliani scrivono sotto ai video vintage che è un numero falsato, perché sarebbero state sette se Senna stesso non si fosse schiantato mentre era in testa con un minuto di vantaggio all'edizione del 1988... Come si possono ignorare le monoposto epiche e bellissime degli anni '80 e '90 che si destreggiano per le vie di Montecarlo e le speranze della Ferrari di vincere nel Principato per la prima volta dopo millemila anni? Non so se avete presente i sedici anni passati tra la vittoria di Gilles Villeneuve nel 1981 e quella del 1997 di Michael Schumacher, che poi a bordo della Ferrari si è ripetuto qualche altra volta, ma non tante quanto sugli altri circuiti, con l'ultima nel 2001? E curiosamente sono passati di nuovo sedici anni, prima della successiva vittoria della Ferrari... e non per mano di uno qualsiasi, ma proprio per mano del suo fanboy che dopo tanti tentativi di imitazione fallimentari almeno in una cosa è riuscito a emularlo! E poi c'è la caotica edizione del 1996, quella di "that's Olivahhhh Penis", ultima vittoria di sempre della Ligier. E la vittoria di Keke Rosberg nel 1983 poi emulato dal proprio figlio trent'anni più tardi, non è che certe cose succedano tutti i giorni, perché di solito o i figli non ripetono i successi dei padri oppure sono figli di padri che non hanno mai avuto successo. E il finale del 1982, che se non lo conoscete dovete *assolutamente* farvi una cultura.
Poi vogliamo parlare dell'abbinamento Montecarlo/ Indianapolis nello stesso giorno? Sia chiaro, non sto promuovendo le SoVrApPoSiZiOnY, che provocano sempre un po' di scombussolamento negli appassionati di motori, ma è un giorno, una singola domenica di maggio, avere due tra le gare automobilistiche più storiche al mondo nello stesso giorno credo non sia nulla di cui sia doveroso lamentarsi. Se fosse così tutti i fine settimana inizierebbe a diventare abbastanza traumatico, ma un fine settimana così penso lo si possa vivere senza problemi. Quindi, per quanto mi riguarda, lunga vita al GP di Montecarlo e lunga vita anche al fatto che finisca poco prima dell'inizio della Cinquecento Miglia (poi pazienza se TV8 lo mette in SoVrApPoSiZiOn3).
Al sabato, però, non ci sono state sovrapposizioni, se non tra una bandiera rossa e il nulla cosmico quando Tsunoda ha forato ed è rientrato ai box, cosa che ha portato alcuni piloti tipo Gasly a finire fuori già al primo turno perché rientrati in pista più tardi degli altri e hanno preso bandiera a scacchi. Una seconda bandiera rossa è arrivata per un incidente di Perez praticamente al termine dell'ultima sessione, che ha impedito di migliorarsi a vari piloti tra cui lui stesso. Invece di infilarsi tra le Ferrari, a cui poteva ambire per mettere qualcuno tra sé e Verstappino, si è preso una Ferrari addosso di striscio, dato che Sainz è arrivato sul posto trovandoselo davanti a sorpresa. Per fortuna gli altri piloti erano stati avvisati, quindi c'è stato un po' di ingorgo ma nessun vero e proprio mucchio. Si è delineata, in vista della domenica, questa situazione:

1^ fila: Leclerc - Sainz
2^ fila: Perez - Verstappen
3^ fila: Norris - Russell
4^ fila: Alonso - Hamilton
5^ fila: Vettel - Ocon
6^ fila: Tsunoda - Bottas
7^ fila: Magnussen - Ricciardo
8^ fila: Schumacher - Albon
9^ fila: Gasly - Stroll
10^ fila: Latifi - Zhou

Come facilmente intuibile, rimaneva un grande dubbio ancora irrisolto: vista una prima fila tutta rossa, che cos'avrebbe messo in atto la Ferrari per riuscire a perdere la gara con entrambe le monoposto? Perché fin dalle 15.00 in punto quando è iniziata la gara era destino che accadesse. Ah no, alle 15.00 in punto non è iniziata la gara, ma era da poco iniziato un acquazzone che si andava intensificando e che ha provocato un'ora di rain delay con nel frattempo due giri alle spalle della safety car.
Le vetture sono rientrate ai box e appunto più tardi ne sono uscite sulle gomme full wet, come da regolamento in caso di partenza dietro la safety car per pioggia. Mentre facevano il giro dietro la safety car sono andata in bagno e quando sono tornata in cucina (stavo guardando là la gara) ho ritrovato Latifi che litigava con le barriere. Era in buona compagnia, dato che Strollino aveva appena finito di fare qualcosa di simile. I due sono andati in pitlane e Latifi è stato il primo pilota a puntare sulle intermedie... e non ha neanche fatto cose strane, era tutto nella norma.
Davanti nel frattempo sono andati tutti in maniera molto prudente, i Leclainz, i Perestappen, poi Russell, Norris, Alonso, Hamilton e via via tutti gli altri - come avrebbe detto Mazzoni o prima di lui Poltronieri. Sembrava chiaro che quello che contava al momento era non finire in aquaplaning invece che i duellihhhh e i sorpassihhhh con le vetture rosse per la prima posizione che non avrebbe falsato la gara. Le Rosse nel frattempo procedevano 1/2, in attesa del momento in cui avrebbero potuto finalmente rispettare la trafizionre la storia mettendosi a pasticciare.
Dietro dei piloti random intanto hanno cambiato gomme, tra loro Gasly, Vettel e Schumacher che quando avevano pista libera andavano decisamente veloci e sembrava che avessero buone probabilità di rimanere in strada. Gasly era il più scatenato, andava like a boss e ha fatto un paio di bei sorpassi su Zhou e Ricciardo. Subito dopo anche Vettel dovrebbe avere fatto la stessa cosa, senza essere inquadrato dalla regia. Esiste un onboard di un suo sorpassone su Zhou alla Rascasse, ma il Vanz non è stato esposto a un simile spettacolo.
Nel frattempo sembra ci sia stato anche un duello tra gli Schulbon che potrebbe essersi concluso con un contatto, stando a una sequenza di indizi: 1) a un certo punto qualcosa accaduto tra di loro è stato messo sotto indagine, 2) Schumacher ha perso posizioni, 3) i due poco dopo sono rientrati entrambi ai box. Sembra siano stati i primi a montare le hard, quando eravamo intorno a diciotto o diciannove giri. Nel frattempo credo sia opportuno tornare davanti, laddove si consumava tutto il *drama*. Quindi mettetevi comodi, aprite la lattina di Coca Cola, iniziate a sorseggiarla e procediamo.
Nel frattempo, da alcuni giri, Perez si è fermato per le intermedie.
In Ferrari, per evitare che Leclerc subisse undercut, volevano... marcare Perez con Sainz, invece di far rientrare lo stesso Leclerc.
Avrei molte cose da dire, ma ne dico solo una: queste marcature indirette che vengono tentate occasionalmente sembrano un modo efficace per mandare in vacca una gara.
Sainz ha detto "no grazie, rientro solo quando è ora delle hard". Leclerc è stato chiamato dentro due giri dopo Perez per montare le intermedie subito imitato da Verstappino.
Leclerc ha subito undercut da Perez. Se Sainz si fosse fermato, avrebbe probabilmente subito undercut da entrambi, ma la parte del fanbase ferrarista pro-Leclerc e anti-Sainz non se n'è accorto perché non giova alla sua retorica. Per contro, la fazione pro-Sainz e anti-Leclerc (sbucata fuori con tempistiche tali da far pensare sia gente affetta da una qualche tipologia di sindrome della santificazione alternata - soggetti da tenere monitorati e da studiare nel prossimo futuro) sostiene che la colpa dell'undercut e di quanto accaduto in seguito sia di Leclerc.
In seguito per Sainz è giunta l'ora delle hard e Leclerc è rientrato nello stesso giro per passare a sua volta alle hard. Sainz ha incontrato davanti a sé un doppiato che andava ai due all'ora - uno a caso, la marmotta del Quebec sulla Williams. Ha quindi subito overcut da Perez quando entrambi i piloti Redbull si sono fermati ai box. Frattanto Leclerc ha subito overcut da Verstappen. Per perdere la gara sono bastati solo ventuno giri, una buona progressione.
Mentre il quartetto di testa era ancora molto vicino, mi sono distratta un attimo al cellulare. Piccola digressione (di cui presto capirete il senso): chi non fosse informato sulla mia vista, sono miope e mi mancano circa tre diottrie e mezzo. Sono in una situazione in cui uso due diverse paia di occhiali, quelli da tre diottrie e mezzo per la lunga distanza (quindi per guidare o per guardare la TV se devo leggere scritte varie) e quelli vecchi, risalenti a quando mi mancavano due diottrie, quando devo fare qualunque cosa comporti il dover vedere bene a più di trenta o quaranta centimetri di distanza. Con gli occhiali da "media distanza" riesco a leggere da vicino (cosa che faccio regolarmente senza occhiali), gli occhiali da lontano sono troppo forti per tenerli indosso in tali situazioni. Quindi ho tolto gli occhiali un attimo, letto una cosa sul cellulare e poi alzato istintivamente gli occhi verso la TV8. Ho visto ciò che in un primo momento, senza occhiali, ho pensato fossero due vetture incidentate. Avevano gli stessi colori, bianco e rosso e mi sono detta "sono le due Haas... ma aspetta, Magnussen veniva dato già per ritirato". Non erano le due Haas: erano due metà della Haas di Schumacher, il che significava che oggi (non finirò il commento in giornata ma mentre scrivo queste parole siamo a domenica sera, quindi oggi) era uno di quei giorni in cui era doveroso passare un minuto o due a credere di avere appena visto morire un pilota.
Fortunatamente non è morto nessuno e nessuno si è fatto male, ma quando vedo questi incidenti, in cui un pilota sbatte anche in maniera abbastanza banalotta e invece di uscirne con la macchina un po' ammaccata ne esce con la macchina aperta in due, mi viene da pensate che non è morto nessuno *stavolta* e che non si è fatto male nessuno *stavolta*, ma che è difficile che possa andare sempre bene. Nel frattempo la gara è stata redflaggata e qualcuno ha iniziato a ipotizzare l'idea che tempo un anno o giù di lì Mick Schumacher possa fare la fine di un Marcus Ericsson qualsiasi e diventare un pilota random senza volante in Formula 1 della cui esistenza nessuno più si ricorda a causa della sua irrilevanza nel panorama motoristico mondial-...
...
...
...
...nel frattempo la gara è redflaggata, a Ericsson ci torniamo tra un po', dopo avere preso il latte fuori dal frigo.
Quando la gara è ripartita erano le 17.15 e i giri da 77 (sarebbero 78, ma uno era stato scontato per il doppio formation lap dietro la safety car) sono calati al numero che consentisse di stare entro il limite delle due ore (tempo dei due formation lap inclusi, credo), numero di giri che poi alla fine si è tradotto in 64 (che secondo Marc Gené, se ho ben capito, dovevano essere circa sette giri in meno di quelli previsti). Nel frattempo le Redbull avevano messo gomme medium, le Ferrari erano rimaste sulle hard usate, perché tutta la gara restante con le medium esponeva al rischio di degrado gomme. Più indietro alcuni erano su una strategia analoga alla Redbull, altri su una strategia analoga alla Ferrari. Altri, come Albon, invece, di lì a poco non stavano più guidando ma erano costretti al ritiro ai box.
Specifico che Albon in quegli ultimi momenti della sua gara si ritrovava ultimo, ma con la sua uscita di scena Latifi poteva puntare a un'ultima piazza. E invece no, Zhou e Tsunoda hanno deciso di salvarlo da questo triste destino. Zhou a un certo punto ha fatto un lungo micidiale mentre era in lotta con Tsunoda, mentre Tsunoda stesso pare che nelle fasi finali della gara si sia esibito in qualche sorta di danza propiziatoria. Incredibile ma vero, Latifi ha ripreso ad andare piano ma sano e lontano ed è arrivato al traguardo senza combinare danni, quindi direi che possiamo concentrarci su quello che stava facendo il quartetto di testa e su quello che stavano facendo gli Hamonso. Direi di partire dagli Hamonso: il Divino si trovava infatti in settima posizione e si è ritrovato il Gangster Rapper dietro. Quest'ultimo era seguito da un lungo trenino di vetture ed erano tutti rallentati da Alonso che, con una vettura che dava qualche segno di malfunzionamento, si teneva tutti dietro like a boss. La sua vettura, poi, improvvisamente, sembra essersi rimessa a funzionare a dovere, tanto che è riuscito a staccare almeno un po' Hamilton che fino a quel momento gli era stato attaccato agli scarichi. Le vetture blu-rosa sembrano essere state il principale intoppo di Hamilton nel corso della gara: Ocon gli era subito dietro e in precedenza gli aveva anche tirato una sportellata (ragione per cui si è conquistato una penalità che a fine gara gli ha fatto perdere la nona piazza occupata fino al traguardo).
Quinto e sesto c'erano ancora Russell e Norris e quest'ultimo quando ha avuto strada libera ha fatto un pitstop extra, riuscendo poi con pista libera a risalire fino negli scarichi di Russell e delle sue -L in finale di gara. Però davanti c'erano ancora quei quattro di prima, quindi credo sia giunto il momento, appunto, di parlare dei quattro di prima. Si erano infatti allontanati, nel corso della parte restante di gara, ma quando si avvicinava il finale Perez sembrava avere un certo graining e ha iniziato ad andare ai due all'ora facendo sì che si formasse un quartetto tutto in trenino, insomma, una di quelle situazioni da cardiopalma in cui però il tifoso medio se ne esce con commenti tipo "perché non si superano ventisei volte al giro? è noiosohhhh", sostenendo che ai tempi di Senna e Mansell non sarebbe mai successo che chi era davanti non aprisse la strada a chi stava dietro solo per offrire ai telespettatori il gusto di vedere un sorpassohhhh.
Perez si è tenuto la posizione e ho notato una piccola curiosità: finora l'ultima volta in cui si era disputato un gran premio nel giorno del mio compleanno era stato il 2016 e in quell'occasione Perez era arrivato sul podio con la Force India! Stavolta ha vinto, diventando il pilota messicano con più gran premi vinti della storia, oltre che la prima volta dai tempi di Gerhard Berger che viene vinto un gran premio da un pilota padre di tre figli (già nati, quando Crazy Frog ha vinto a Singapore nel 2019, il terzo figlio anonimo era già in cantiere, ma sarebbe nato solo di lì a due mesi). Le posizioni dei primi quattro non sono cambiate, come prevedibile se nessuno avesse fatto delle pazzie. Nessuno ha fatto pazzie e credo sia questa la ragione per cui Russell e tutte le sue -L non hanno vinto la gara.
La giornata non era tuttavia ancora finita e dopo cena sono riuscita a vedermi gli ultimi venti giri della Cinquecento Miglia di Indianapolis (che conto di recuperare almeno con extended highlight nella giornata di oggi - dove mentre scrivo è lunedì mattina, quindi l'indomani della gara). È capitato che uno dei piloti che ai tempi della Formula 1 venivano snobbati, colpevole di avere passato la sua ultima stagione accanto a un predestinatohhhh compagno di squadra che andava più forte di lui, sia riuscito a metterlo in quel posto ai suoi detrattori. Ha anche vinto al volante di una vettura rossa, quindi spettacolohhhh, anche se purtroppo era solo una vettura di Indycar del team Ganassi e non una Ferrari, il che ha reso il tutto meno spettacolare. Quando ho visto Ericsson tagliare il traguardo davanti a tutti, ammetto di essermi commossa, la giornata motoristica non poteva terminare meglio.
Questo mi fa pensare che alla fine i piloti che ci sembrano anche più senza speranze magari riescono a fare qualcosa che ci faccia cambiare idea sul loro conto. Vorrei quindi mandare un messaggio di incoraggiamento al devastatore delle Haas tagliate in due: hai ancora qualche speranza, sempre ammesso che tu riesca a sopravvivere a prossimi eventuali futuri schianti. A questo proposito vorrei aggiungere che Schumacher si sta rivelando un pilota da studiare in maniera approfondita (così come è da studiare in maniera approfondita il fatto che in passato nel fare una demo sulla Jordan di De Cesaris abbia detto che stava guidando la monoposto di suo padre - questo spiegherebbe molte cose), perché sta offrendo spunti di riflessione interessanti: per quanto non abbia mai mostrato grandi sprazzi di competitività, i momenti in cui non si sta schiantando in maniera devastante non lasciano per niente pensare che si tratti di un pilota votato allo schiantarsi in maniera devastante. Mi spiego meglio: niente incidenti particolarmente grossi con altri, niente penalità (finora) in Formula 1, niente penalità pare per tutta la durata della sua carriera in Formula 2 e apparentemente un palmares almeno simile perfino in Formula 3, essenzialmente guidava in maniera tranquilla in stile chi va piano va sano e va lontano perfino in campionati in cui di solito molti piloti guidano in modo per nulla tranquillo. Eppure ogni singola volta in cui va a sbattere da solo, perfino dopo errori abbastanza banali, ci lascia per qualche istante a pensare di essere di fronte a un morto sicuro. Non so quante vite abbia questo ragazzo, ma spero per lui più di sette, perché di questo passo potrebbe esaurirle abbastanza rapidamente.

RISULTATO: 1. Sergio Perez (Redbull), 2. Carlos Sainz (Ferrari), 3. Max Verstappen (Redbull), 4. Charles Leclerc (Ferrari), 5. George Russell (Mercedes), 6. Lando Norris (McLaren), 7. Fernando Alonso (Alpine), 8. Lewis Hamilton (Mercedes), 9. Valtteri Bottas (Alfa Romeo), 10. Sebastian Vettel (Aston Martin), 11. Pierre Gasly (Alpha Tauri), 12. Esteban Ocon (Alpine), 13. Daniel Ricciardo (McLaren), 14. Lance Stroll (Aston Martin), 15. Nicholas Latifi (Williams), 16. Guanyu Zhou (Alfa Romeo), 17. Yuki Tsunoda (Alpha Tauri), Rit. Alex Albon (Williams), Rit. Mick Schumacher (Haas), Rit. Kevin Magnussen (Haas).

lunedì 28 marzo 2022

Commento al Gran Premio dell'Arabia Saudita // Formula 1 2022

Mentre scrivo queste parole è sabato, giorno delle qualifiche a Jedda. Non so cosa succederà domani, ma in questo commento ci sarà una parte che scrivo oggi e una che scriverò domani. Mi è difficile mettere insieme le idee e trovare qualcosa da dire, ma lo farò ugualmente, cercherò di riferire i fatti. Ebbene, i fatti sono iniziati ieri, quando un missile si è abbattuto a una ventina di chilometri dal circuito, segno evidente che le location in cui andare a correre dovrebbero essere scelte meglio. Ci sono stati tanti posti discutibili nel corso degli anni e sinceramente non sono una di quelle persone che vorrebbero eliminare ogni gran premio non occidentale. Però ecco, una regola di base dovrebbe esserci: non si dovrebbe correre laddove per la situazione del paese ospitante, team, piloti o addetti ai lavori corrano rischi per la propria incolumità. In Arabia Saudita, palesemente, questa situazione non ha dimostrato di esserci e, a peggiorare la situazione, sembra che dopo la faccenda del missile i piloti abbiano chiesto di non correre, venendo minacciati dalle autorità locali di non essere autorizzati a uscire dall'Arabia Saudita se il gran premio non si fosse regolarmente disputato.
No comment.
No comment.
Assolutamente no comment.
Alle tre di notte ora saudita (l'una in Italia) è stato annunciato che il gran premio sarebbe regolarmente proseguito, così come gli eventi di contorno. Dopo avere assistito a un venerdì di incidenti in Formula 2 ci sarebbe stato quindi anche un sabato di incidenti... perché diciamocelo, un circuito cittadino che di per sé è uno dei circuiti più veloci del mondiale proprio tanta fiducia non dovrebbe ispirarla, poi ci aggiungiamo che non c'è visibilità e che sembrano esserci anche grosse difficoltà nel rimuovere le vetture incidentate. Ma è Montecarlo che è un circuitohhhh pericolosohhhh in cui si corre solo per i soldihhhh. E sì, anche a Montecarlo si corre per soldi, ma non mi risulta siano mai caduti missili nel porto e che ai piloti venisse detto "dovete correre per forza".
Dopo tre sessioni di Ferrari con il mondiale in tasca, è arrivata l'ora delle qualifiche, inaugurate di lì a pochi minuti da una botta contro il muro per opera della marmotta del Quebec che è comunque riuscito a qualificarsi davanti a Tsunoda che non è andato in pista a causa di un guasto. In generale i motorizzati Mercedes non se la passavano molto bene, con una Aston fuori (quella di Hulk - ancora al posto di Vettel tuttora positivo al coronavirus), entrambe le Williams fuori e soprattutto un illustre primo degli esclusi: il Gangster Rapper non è andato in Q2, forse a causa di problemi con la vettura (nel senso, problemi avuti dalla Mercedes solo sulla sua vettura).

Hamilton
Albon
Hulkenberg
Latifi
Tsunoda

Poi è arrivata la Q2, in cui tutto è andato abbastanza liscio per gran parte della sua durata, insomma quelle situazioni in cui pensi che tutto sommato per ora è andata bene, che la breve bandiera rossa per l'incidente di Latifi non è neanche una cosa così grave. Quel pensiero innocente era destinato ad essere smentito. La smentita è arrivata sotto forma di uno schianto devastante. Schumacher è arrivato male su un cordolo e a quel punto è andato a sbattere contro le barriere rimbalzando dall'altro lato contro un altro muro. La vettura ne è uscita distrutta, con l'halo segnato dall'impatto con una ruota perduta. Forse, senza halo, oggi avremmo perso un altro pilota.
È seguita una lunga attesa: sulla Haas era saltato tutto quindi non ci sono state comunicazioni radio tra il team e il pilota. Mentre la pista veniva ripulita (o riempita di polvere) sono state mostrate finalmente scene in cui il Piccolo Principe veniva inquadrato da lontano, in piedi e circondato dai soccorritori (scene reputate triggeranti da tumblrer che a quanto pare è triggerata dai piloti sopravvissuti agli incidenti). Poi è stato intervistato Gunther Steiner, che ha raccontato che avenano dovuto convincerlo a farsi caricare in elicottero per andare in ospedale e che ci è salito solo perché al telefono gliel'ha ordinato sua madre. Nel frattempo è passato parecchio tempo prima che venisse terminata la sessione, con i McLaren Bros che sono stati i primi degli esclusi.

Norris
Ricciardo
Zhou
Schumacher
Stroll

Tra una cosa e l'altra Schumacher è riuscito a conquistarsi anche un onore molto difficile per un pilota della Haas: il suo incidente è finito infatti al TG1 delle 20.00, telegiornale che non ha dato il risultato delle qualifiche, ma obiettivamente quando è iniziato il telegiornale dovevano ancora finire le qualifiche e probabilmente doveva ancora iniziare la Q3.
Fino a quel momento si erano visti i Leclainz svettare su tutto e su tutti con le Redbull a distanza ravvicinata, quindi non restava altro da fare che l'aura emiliano-romagnola della Ferrari e quella bovina della Redbull si fondessero producendo una pole position per la Toro Rosso di Faenza. Naturalmente tutto ciò non è accaduto, ma mi sono fatta bastare il fatto che 1) ci fossero ancora venti piloti vivi, 2) non stessero capitando altri danni. Però qualcosa di inconsueto è accaduto, ancora più improbabile di una pole della Toro Rosso che almeno una volta nella storia è accaduta. Perez in pole, adesso Hulkenberg per compensare deve fare un podio...

Perez
Leclerc
Sainz
Verstappen
Ocon
Russell
Alonso
Bottas
Gasly
Magnussen

Adesso non è più sabato, ma domenica e la domenica è iniziata con la notizia di un commissario di percorso rimosso dal proprio incarico dopo avere scritto insieme a un giornalista saudita tweet in cui si augurava che un pilota avesse un incidente grave e in cui c'erano, pare da parte del giornalista, delle minacce di morte nei confronti del pilota stesso, Hamilton colpevole di avere criticato la scelta di correre un gran premio in Arabia Saudita. Sono rimasta abbastanza sconvolta dal fatto che un commissario, uno che potrebbe dovere intervenire per salvare la vita di un pilota, lasciasse intendere che se il pilota non rientra nelle sue simpatie sarebbe lieto di vederlo morire. Non so, forse bisognerebbe selezionare meglio la gente che si prende a lavorare per un evento motoristico...? Però d'altronde se non c'è una selezione decente nemmeno per le location, cosa ci si può aspettare?
No comment.
Anche stavolta, no comment.
Era tuttavia preoccupante che mancassero ancora ore alla gara e ci fosse già stato un numero così elevato di no comment. Non restava altro da fare che sperare non ce ne fossero altri. Ammetto che quando la gara è iniziata e non sono capitati danni ho tirato un sospiro di sollievo pensando che tutto sommato poteva essere una giornata più positiva di quelle passate. Le novità della giornata erano semplicemente Dani-Smile retrocesso di tre posizioni per ostruzione su Ocon (notizia di ieri presumo, ma mi era sfuggita) e Tsunoda fermo nel giro di schieramento(?), quindi solo diciotto vetture sono andate in griglia.
Perez ha mantenuto la posizione mentre Verstappino si è inserito tra le due Ferrari, portandosi terzo. Le cose sono andate normalmente tra i primi quattro, seguiva poi Russell con le sue -L e poi c'era un duello tra Pink Panther con gli Oconso piuttosto scatenati. Ocon si comportava un po' come se uno a caso tra lui e Perez fosse sul punto di portarsi in testa al gran premio delle ruotate di Baku. Dopo sorpassi, controsorpassi, tagli di chicane e momenti da all the time you have to leave the space, Alonso l'ha spuntata lasciando Ocon a vedersela con un famelico Bo77as, il tutto mentre Kmag lì dietro aspettava di essere invitato per tirare sportellate.
Poi è arrivato il momento delle soste... o meglio, quello DELLA sosta perché si è fermato Perez e poi Latifi. Solo che Latifi si è fermato non ai box ma contro una barriera, sempre con un tempismo perfetto, perché doveva assolutamente cogliere la possibilità di mettersi contro degli altri fanbase: Goatifi. Nel senso che spesso guida come una capra. Risultato: i primi tre hanno superato Perez fermandosi dietro safety car, anche se tra i Peresainz non si vedeva a occhio nudo chi stava davanti con posizione resa subito dopo il restart. Quest'ultima frase però leggetela molto lentamente, perché tra il momento in cui Latifi è andato a sbattere e quello in cui c'è stato il restart è passata parecchia acqua sotto ai ponti, se la sono presa molto comoda.
La gara è ripartita con i Leclestappen, Sainz e Perez che hanno subito staccato Russell le cui -L staccavano Kmag e il Gangster Rapper che non essendosi ancora fermati ai box erano sesto e settimo su gomme hard che attendevano il momento propizio per fermarsi. Siccome quel momento difficilmente sarebbe arrivato nell'immediato ne hanno approfittato per mettersi a duellare tra di loro. Hamilton ha superato Kmag recuperando una labile sesta piazza mentre in seguito Kmag è stato raggiunto da una sagoma rosa che in quanto tale non era guidata da un verohhhh uomohhhh bensì da una creatura divina. Alonso ha superato il pilota della Haas e si è portato settimo, dove è rimasto finché all'improvviso la sua vettura, in simultanea con quella di Dani-Smile, ha deciso che quella doveva essere una gara di GP2. Entrambi hanno iniziato ad andare ai due all'ora, obiettivo raggiungere la pitlane e levarsi di mezzo. L'unico destinato a raggiungere tale obiettivo era Bo77as un po' dopo quando la sua vettura famelica è divenuta sazia anzitempo. Le vetture dei Riccionso sono rimaste definitivamente in GP2 prima di arrivare in pitlane e la papaya di Ricciardo era anche parecchio in mezzo alle pa**e. I commissari, dopo avere terminato una partita a briscola piuttosto lunga, hanno deciso di mettere la virtual safety car e chiuso la pitlane. Kmag è andato ai box, così come Hulk che era sulla stessa strategia, mentre Hamilton non ha colto l'attimo, dovendo attenderne la riapertura. Si è trovato fuori dai punti insieme a Kmag a duellare con Strollino. La voce fuori campo però ha detto "who kers, il gap tra i Leclestappen sembra sceso e l'impressione è che si metteranno a duellare come matti rischiando di verniciare muretti". I Leclestappen si sono quindi dati una doverosa grattata là dove non batte il sole, poi si sono preparati al duello.
Devo ammetterlo, così come a Sahkir anche stavolta c'è stato un duello piuttosto acceso ma piacevole da vedere, insomma uno di quei duelli che si potrebbero vedere di solito nelle zone basse della top-ten, dove si va molto vicini al limite ma non si supera mai del tutto il limite. Insomma, quel tipo di duelli che non finiscono male, ma al massimo finiscono con "un suck my b*lls honey". A proposito, sembra che i b*lls sucker originali si siano chiariti dopo anni e anni allo scorso gran premio. Tutto ciò è molto aaaawwww, anche se rimane da definire la situazione degli ultimi giri. Dunque, duello Leclestappen, occasionale inquadratura di Stroll al posto loro (non stava tuttavia saltando su un cordolo stavolta, ma duellando con Hamilton), sorpassi e controsorpassi, poi infine bandiere gialle random per un incidente tra gli Strolbon quando mancava ormai poco più di un giro al termine della gara, gara che gli Ocorris hanno chiuso duellando tra di loro ma venendo un po' ignorati perché nel frattempo i piloti di testa stavano facendo il giro d'onore.
Finalmente questo lungo weekend è terminato, speriamo che sia stato l'ultimo su questo circuito e soprattutto speriamo che le cose in Australia possano andare meglio. Non ci vorrà tanto, del resto. Aggiungo che spero che TV8 metta il suddetto gran premio a un orario decente e che un gran premio si svolgerà verso le sette di mattina italiana non venga trasmesso alle nove di sera. A questo, però, ci penseremo a tempo debito.

RISULTATO: 1. Max Verstappen (Redbull), 2. Charles Leclerc (Ferrari), 3. Carlos Sainz (Ferrari), 4. Sergio Perez (Redbull), 5. George Russell (Mercedes), 6. Esteban Ocon (Alpine), 7. Lando Norris (McLaren), 8. Pierre Gasly (Alpha Tauri), 9. Kevin Magnussen (Haas), 10. Lewis Hamilton (Mercedes), 11. Guanyu Zhou (Alfa Romeo), 12. Nico Hulkenberg (Aston Martin), 13. Lance Stroll (Aston Martin), 14. Alex Albon (Williams), Rit. Valtteri Bottas (Alfa Romeo), Rit. Fernando Alonso (Alpine), Rit. Daniel Ricciardo (McLaren), Rit. Nicholas Latifi (Williams), Dns. Yuki Tsunoda (Alpha Tauri), Wtd. Mick Schumacher (Haas).