L'elevazione di Kazuki-san /// 16-17 Giugno 2018
Mie carissime hulkenbabies che hanno smesso di seguire la Formula 1 nel lontano 2015 in concomitanza con la vittoria di Hulkenberg alla 24 Ore di Le Mans (anche di altri due, in realtà, ma who kers, quello che conta è il VoStRo iDoLo, ne sono consapevole), era già da un po' che progettavo di attirare anche la vostra attenzione. Come forse non saprete, dato che non seguite nulla di F1-centrico per protesta, ho l'abitudine di scrivere commenti ironici ai gran premi e, semplicemente, ho deciso di fare la stessa cosa anche con la 24 Ore di Le Mans. Anche l'anno scorso vi avevo dedicato un riepilogo ironico, ma non si trattava di un commento a sé stante, quanto piuttosto di una parte del commento al GP dell'Azerbaijan. Quando mi sono accorta che il GP dell'Azerbaijan avrebbe meritato di essere approfondito da sé, avevo già elaborato buona parte del commento alla "mancata sovrapposizione", quindi ho deciso di continuare come avevo progettato. La ragione principale per cui ho deciso di riservare alla 24 Ore un commento a sé stante (oltre che mi sono accorta per esperienza che un commento solo a due eventi non è che sia esattamente la migliore delle idee) è la lontananza temporale tra la 24 Ore e il GP di Baku, disputato alla fine di aprile.
Qualora facciate parte della categoria delle hulkenbabies che mi vorrebbero morta perché non ho smesso di seguire la F1 al momento della vittoria di Hulkenberg, probabilmente non avrete mai letto nessuna mia spiegazione a proposito del mio rapporto con l'endurance, quindi credo che sia necessario approfondire un po' la questione.
Prima di tutto vorrei che sappiate che, fino al 2011, non avevo mai visto nessuna gara automobilistica che non fosse Formula 1 o, occasionalmente, GP2. Disponevo solo di un computer anteguerra, non avevo la più pallida idea di come funzionasse lo streaming e, in realtà, non avevo neanche la più pallida idea di quando si svolgessero le gare motoristiche non F1-centriche. Nel 2012 iniziò a cambiare qualcosa. Non starò a raccontare in questa sede perché io avessi iniziato a interessarmi di Indycar, fatto sta che, dopo l'interesse per il campionato di Indycar, iniziai ad avere un interesse sempre crescente anche per le altre serie. In più, proprio grazie alla Indycar, avevo imparato ad avere dimestichezza con i siti di streaming e intendevo approfondire la mia cultura. In più, dettaglio non indifferente, era il mio primo anno come utente di Twitter (mi iscrissi alla fine del 2011) e grazie a Twitter avevo finalmente maggiori informazioni su quando si svolgevano certi eventi.
Quello che ricordo è che, quando provai per la prima volta a seguire a tratti la 24 Ore di Le Mans, non ne sapevo niente, se non quel poco che avevo appreso vedendo il film "Adrenalina blu - la leggenda di Michel Vaillante", ovvero quasi nulla.
Mi ritrovai a guardare una gara in cui le vetture appartenevano a diverse categorie, senza avere la più pallida idea del fatto che essendoci diverse categorie c'erano classi diverse che corrispondevano a performance diverse e che, di conseguenza, soltanto alla classe "maggiore" avrebbe potuto capitare di vincere la gara, mentre le altre avrebbero dovuto accontentarsi di vittorie di categoria, a meno che non accadessero cataclismi a quello che avrebbe potuto accadere l'anno scorso alla Jackie Chan (questo ve lo spiego più avanti). L'unica cosa che ricordo è che c'erano David Brabham e Karun Chandhok ed ero entusiasta di tutto ciò. Vinsero Marcel Fassler, André Lotterer e Benoit Treluyer sulla Audi, per il secondo anno di fila, mentre io sapevo a malapena chi fossero.
Poi venne il 2013, in cui la Audi era destinata a vincere di nuovo, con Tom Kristensen, Loic Duval e Allan McNish, ma alla fine non feci molto caso al risultato finale. Quell'anno Bruno Senna, che parallelamente alla carriera di pilota attualmente ne ha una anche come telecronista/ opinionista e in quanto immagino che comprenda che, senza nessuna spiegazione, è difficile capire il funzioanmento di una gara automobilistica a meno di non avere una conoscenza pregressa in proposito, linkò su Twitter un link per scaricare un file nel quale veniva spiegato come funziona una gara del WEC, con le categorie e tutto il resto, scritto dal suo entourage (o da lui stesso). Per fortuna mi capitò di essere su twitter nel momento in cui quel post mi passava in bacheca, quindi riuscii a farmi una cultura in proposito, che mi sarebbe servita per comprendere il funzionamento di ciò che vedevo.
Purtroppo la 24 Ore di Le Mans del 2013 era destinata a lasciarmi brutti ricordi e, in realtà, anche a farmi allontanare un po' dall'endurance.
Ero più convinta dell'anno precedente, avevo trovato un link per vedere la gara e, fin dalle prime fasi, mi misi a seguirla con l'intento di seguirne almeno un po', senza sapere a che cosa stavo andando incontro. Ricordo che, ad un tratto, vidi un incidente piuttosto violento, protagonista una vettura GT, con conseguente ingresso della safety car. Il pilota era Allan Simonsen, che non avevo mai sentito nominare prima di quel pomeriggio, avendo una conoscenza quasi nulla dell'endurance, a quell'epoca. Ricordo che guardai ancora un po' di gara, prima di cena. I telecronisti parlavano di "infortunio".
Quella sera, dopo cena e prima di uscire, mi collegai a internet, con l'intento di andare a vedere come fosse la situazione a Le Mans, di andare a cercare di nuovo un link a cui vedere qualcosa, anche se brevemente. All'epoca nella pagina del profilo Tim che mi si apriva in automatico ad ogni connessione, c'era anche un riquadro, in basso, con le ultime news. Nelle ultime news ce n'era una proveniente da Le Mans. C'era scritto che Simonsen era morto.
Non saprei dire, con esattezza, che cosa io abbia pensato in quel momento. So solo che rendermi conto di avere visto in diretta un incidente mortale mi ha lasciato l'amaro in bocca e che quel poco che non ha fatto vedere un incidente mortale in diretta sono state le reazioni. Per quanto per certe cose non si sia mai preparati fino in fondo, avendo assistito a degli incidenti mortali in diretta già da bambina, ero cresciuta con la consapevolezza che prima o poi sarebbe potuto succedere, consapevolezza che in molte persone a cui non era mai capitato di vedere nulla del genere mi è sempre sembrato che non avessero affatto. Quello che non mi aspettavo affatto, e che credo che abbia reso la situazione ancora più complicata, fu la parte delle reazioni sul web. Per intenderci, c'era la fazione che sosteneva che tutte le gare automobilistiche dovrebbero essere cancellate e c'era la fazione che se ne andava a ripetere frasi del tipo "motorsport is dangerous" con l'invito a fregarsene altamente di quello che era successo perché era la normalità.
Guardai qualche altro spezzone di gara, di questo ne sono sicura, ma senza più interesse, senza più coinvolgimento...
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...e quel coinvolgimento per l'endurance credevo che non l'avrei ritrovato mai più. Ammetto che il fatto che già di per sé l'endurance non sia la mia categoria preferita di competizioni (anzi, che stia al di sotto di molte altre categorie - l'idea che una gara duri ventiquattro ore e che per forza di cose vedrò solo una parte minoritaria della gara stessa non mi entusiasma affatto) abbia contribuito, ma sono certa che senza quel 2013 le cose sarebbero andate diversamente.
Nel 2014 e nel 2015 non vidi nulla della gara, se non ricordo male. In una delle due occasioni cercai di vedermi la fine della gara (non ricordo in quale dei due anni), ma la linea non funzionava bene quindi non ci riuscii. Nel 2014 vinsero di nuovo Fassler / Lotterer / Treluyer su Audi, mentre il 2015 fu l'anno della Porsche, con la vittoria di Nico Hulkenberg, Nick Tandy ed Earl Bamber.
Nel 2016, invece, guardai l'ultima ora. Era l'anno della sovrapposizionehhhh con il gran premio dell'Azerbaijan e, se devo essere sincera, ne avevo le pa**e piene di quelli che si lamentavano della sovrapposizione.
Una cosa la vorrei chiarire: non è che le sovrapposizioni tra una cosa e l'altra mi facciano impazzire, ma F1/WEC non è l'unica sovrapposizione (anzi, in Indycar/NASCAR capita molto di frequente, così come la NASCAR spesso si sovrappone ai gran premi nord e centro-americani, le serie minori si sovrappongono l'una con l'altra e quant'altro - ogni weekend mi tengo aggiornata su campionati minori e quant'altro e di sovrapposizioni ce ne sono veramente tante, so quello che dico) e, anzi, l'unica cosa che si sarebbe sovrapposta sarebbe stata la prima ora con le qualifiche, e penso che rinunciare a un'ora di 24 Ore oppure alle qualifiche non fosse un trauma così insopportabile. Peraltro esisteva l'opzione di vederle entrambe, una in TV e una sul computer, o entrambe sul computer con due pagine web ridimensionate e una delle due senza l'audio. La mia filosofia di vita è che, se sei davvero interessato a una gara, riesci a seguirla anche senza audio. Se invece senza audio non ci capisci nulla e non puoi fare a meno dell'audio per nessuna delle due cose che stai vedendo, è molto probabile che nessuna delle due cose ti interessi così tanto da giustificare lamentele per la sovrapposizionehhhh.
Peraltro la ragione per cui ci si lamentava era che Hulkenberg non poteva partecipare alla 24 Ore per via della sovrapposizione con un gran premio di Formula 1...
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...cosa che, guess what, un anno dopo non ha impedito ad Alonso di andare a correre la Indy 500 nonostante si svolgesse nello stesso giorno del GP di Monaco. Di conseguenza sono del parere che i piloti debbano fare delle scelte e che Hulkenberg abbia scelto. Peraltro siamo già a due edizioni non in sovrapposizione e non mi risulta che Hulk abbia gareggiato/ stia gareggiando ulteriormente a Le Mans, quindi mi sembra che ci si lamentasse più che altro per il gusto di lamentarsi.
Aggiungo anche che nel 2015 le Hulkenbabies mi avevano abbondantemente rotto le scatole, avendo avuto fin dal primo momento un atteggiamento nei confronti di Hulkenberg di gran lunga superiore di quello che molte persone stanno avendo quest'anno nei confronti di Alonso. Il problema è che l'Alonso-centrismo di quest'anno viene pesantemente criticato nonostante abbia mantenuto livelli a mio parere tutto sommato contenuti, mentre l'Hulkenberg-centrismo di un tempo veniva considerato una bella cosa.
Mi rendo conto che all'epoca non frequentavo ambienti molto altolocati, ma tuttora non frequento ambienti molto altolocati, sul web. Con tutto il rispetto per Hulkenberg, nel 2015 ci fu un eccessivo revisionismo storico dei suoi risultati in F1, al punto che c'era chi lo definiva il miglior pilota di sempre (a livello di F1) o (sempre a livello di F1) il migliore tra i suoi connazionali, il che mi sembra comunque decisamente esagerato, dato che con un quarto posto in classifica come miglior risultato veniva considerato di maggiore successo rispetto a due campioni del mondo e di gente che sul podio c'è stata e magari anche sul gradino più alto. Non parliamo poi della gente che voleva boicottare la F1 per protesta, perché Hulk merita assolutamente il miglior volante disponibile e Bernie keffàhhhh?...
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...per intenderci, non ho mai visto così tanti tifosi bimbiminchia quanto durante l'estate del 2015. Quando scrissi un post per ironizzare sull'accaduto, mi fu detto "hai ragione" da parte di una persona che pensava che volessi davvero boicottare la F1 per via delle mancate vittorie di Hulkenberg.
Nel 2016 a nessuno importava niente della 24 Ore, da quelle parti, segno che l'anno precedente l'avevano vista solo ed esclusivamente perché interessati alla gara. *roll-eyes* L'ultima ora fu traumatica, o meglio, gli ultimi minuti furono traumatici: Kazuki Nakajima, compagno di squadra di Sebastien Buemi e Anthony Davidson, era in testa mentre si avvicinavano le 15.00, ora a cui la gara sarebbe finita, in tempo per l'inizio del GP di Baku. Fu terribile vederlo rallentare a due o tre giri dalla fine per un guasto.
La vittoria andò di nuovo alla Porsche, con Neel Jani, Marc Lieb e Romain Dumas. Vinse la Porsche anche nel 2017, con Timo Bernhard, Brendon Hartley ed Earl Bamber. Su ventiquattro ore, ne guardai all'incirca otto, quattro al sabato pomeriggio, tra le due ore e mezza e le tre ore la notte tra sabato e domenica e la parte rimanente la domenica mattina. Fu un'edizione molto pittoresca, con tante sfighe per la Toyota come da prassi e con un'atmosfera da "ne resterà solo uno". Le LMP1 andavano verso l'esaurimento e una LMP2, la Jackie Chan (un team cinese) si ritrovò in testa alla gara nel corso della mattinata della domenica. Tuttavia, nell'ora conclusiva, venne superata da una LMP1 che nel corso della notte era doppiata di una ventina di giri, quella del cantante pop e dei suoi colleghi, per intenderci...
LE MANS 2018: la Porsche non c'è, quest'anno, così come negli anni scorsi non c'era più la Audi. In LMP1 c'è poca competizione, con le Toyota che sono indubbiamente il team dominante. Una è guidata da Sebastien Buemi, Kazuki Nakajima e Fernando Alonso. L'altra è guidata da Mike Conway, José Lopez e Kamui Kobayashi. Per chi ha poca affinità con serie motoristiche estranee alla Formula 1: Conway ha gareggiato in Indycar, mentre Lopez doveva debuttare in Formula 1 con la USF1, team che doveva entrare nel 2010 insieme al trio delle carrette, ma che in realtà non progettò mai una vettura.
Altri team di LMP1 da segnalare sono Rebellion Racing e SMP e la ragione della segnalazione è una mia scelta personale.
Rebellion schiera una vettura guidata da due passati vincitori della 24 Ore, André Lotterer e Neel Jani, oltre che da Bruno Senna, che l'anno scorso gareggiava con Rebellion in LMP2. Sull'altra vettura, invece, ci sono Mathias Beche, Thomas Laurent e Gustavo Menezes, che sono decisamente più giovani del trio Lotterer/ Jani/ Senna (almeno credo, così hanno detto, non ho controllato).
La SMP è un team russo, per il quale ha fatto il proprio debutto Jenson Button, sulla stessa auto di Vitaly Petrov e Mikhail Aleshin. Quest'ultimo gareggiava in Indycar, negli scorsi anni. Petrov, invece, stava sulla strada di Alonso ad Abu Dhabi 2010. Immagino che Alonso si auguri che Jensinho abbia fatto i propri bisogni sul sedile, prima che Petrov si sedesse in macchina. L'altra vettura è guidata da Stephane Sarrazin, brevemente titolare di un sedile in Minardi alla fine degli anni '90 (GP del Brasile 1999), insieme ai due giovani russi Isaakyan e Orudzhev, che l'anno scorso correvano nella World Series by Renault, serie open wheel ormai morta e sepolta.
LIVEBLOGGING: Ho seguito la gara, in linea di massima, nelle fasce orarie 15.10-17.00, 17.50-20.00, 20.30-21.30, 0.30-1.45, 7.25-8.10, 10.25-12.10, 14.40-fino alla fine, per un totale di circa nove ore, più di quanto mi aspettassi di riuscire a vedere (speravo intorno alle sei ore) e una in più dell'anno scorso.
Mi sono persa il via, arrivando con qualche minuto di ritardo, trovando Lotterer nelle retrovie e scoprendo che aveva avuto un incidente al via, mentre tentava di superare la Toyota Buemi, incidente in cui era stata coinvolta anche una Dragonspeed (ma non Buemi che, partito dalla pole dopo il miglior tempo di Nakajima nelle qualifiche, proseguiva imperterrito).
Nei momenti in cui ho seguito la gara ho fatto il liveblogging su Twitter, che ho deciso di inserire in questo commento in quanto non potrei spiegarei in modo migliore quello che ho visto:
> Yeeeeaaaaahhhhhh! La vettura per cui tifo ha già avuto un contatto ed è finita ai box. La gara è iniziata da appena dieci minuti, quindi le cose possono solo migliorare. #LeMans24 #ForzaRebellion
> E' stato nominato Will Stevens. Chi? #LeMans24 #ForzaRebellion
> Non importa quello che pensano gli altri, #IStandWithLotterer fino alla fine. <3 #LeMans24 #ForzaRebellion
> Apparentemente c'è stata qualche rara goccia di pioggia, mentre io sono in attesa che accada qualcosa di epico, mentre in realtà mancano ancora 23 ore e un quarto e non avrebbe senso aspettarsi adesso qualcosa di epico. #LeMans24 #ForzaRebellion
> Ogni tanto piove a tratti e sebbene sia passata poco più di un'ora l'atmosfera da mai una gioia è già dirompente. Per fortuna hanno inquadrato Bourdeeeeyyyyy ai box e l'ho riconosciuto dagli occhiali. *-* #LeMans24 #ForzaRebellion
> Calado con una gomma a terra... Y.Y Nel frattempo. dopo 1h e mezza, in testa alla gara Buemi ha 16 sec di vantaggio su Conway e un minuto e quaranta sulla SMP (non quella di Button/ Petrov/ Aleshin). #LeMans24 #ForzaRebellion
> Le slow zones sono tipo la virtual safety car, mi pare di capire. #MomentiInCuiCadonoLePalpebre #UnOraETreQuarti #LeMans #ForzaRebellion
> Va bene che l'Italia non è stata dentro al 107%, ma nessuna lamentela per la SoVrApPoSiZiOn3 tra i mondiali e la 24 ore? #LeMans24 #ForzaRebellion
> Dopo avere guardato le prime due ore di gara faccio una pausa. Ci sentiamo più tardi. #LeMans24 #ForzaRebellion
> Sono tornata dopo quasi un'ora, mi pare di capire che Lopez sia in testa davanti ad Alonso, terzo a distanza Beche sulla prima delle Rebellion, dopodiché una SMP e l'altra Rebellion risalita in top-5. #LeMans24 #ForzaRebellion
> Slow zones per la vettura di Felipe "Nasser" (cit.) nella sabbia. Intanto siamo a tre ore e un quarto di gara. #LeMans24 #ForzaRebellion
> Alonso è in testa davanti a Lopez. I telecronisti, nel frattempo, stavano parlando di Button. #LeMans24 #ForzaRebellion
> Yeeeeaaaaahhhhh, un'altra ruota a terra, di nuovo slow zones. Lopez nel frattempo è andato ai box verso le 18.30 ma è ancora secondo dato che dal terzo in poi i distacchi sono abissali. //// Wait, wait, wait, è entrata la safety car! #LeMans24 #ForzaRebellion
> A Le Mans c'è una ruota panoramica. Ed è appena stato inquadrato Jensinho ai box. <3 #LeMans24 #ForzaRebellion
> I telecronisti hanno detto qualcosa che suonava: che ci crediate o no, una Manor è andata per prati prima di tornare "back to green". Datevi una ridimensionata, altri al posto di quella Manor sarebbero finiti a muro dando la colpa a Ericsson. #LeMans24 #ForzaRebellion
> Prime quattro ore completate. Le Toyota 1-2 con Alonso ancora in testa davanti a Lopez dopo il pitstop. In terza posizione c'è la SMP di Sarrazin e dei due russi della World Series 3.5 2017, guidata da uno di loro. Le Rebellion guidate da Beche e Senna sono 4-5. #LeMans24
> Motorsport punto com ha postato un tweet chiedendo di pronosticare il risultato di Maldonado, debuttante in LMP2. Preferisco non riportare le risposte. #LeMans24 #ForzaRebellion #MaAncheForzaPastorone
> Mentre i telecronisti ridono sguaiatamente senza una ragione ben precisa, ho notato che in GT c'è Giovinazzi attaccato al posteriore di Dixon. #LeMans24
> Crash di Kraimhar (chiedo scusa per lo spelling probabilmente sbagliato), pilota della By Kolles, e nuovo ingresso della safety car, mentre lo streaming è saltato e ne sto cercando un altro. #LeMans24 #ForzaRebellion
> Nel frattempo che cercavo uno streaming si sono fatte le 19.30 e a quanto pare Lopez è andato in testa. La top-5 è Lopez / Alonso / Oderzhev / Beche / Senna. Ho trovato uno streaming, ma la grafica non si legge e l'audio è pessimo. :-((((( #LeMans24 #ForzaRebellion
> Nel frattempo Button è tornato in pista dopo molti giri passati ai box per problemi tecnici derivanti dagli accidenti tirati da Alonso a un altro dei piloti di quella SMP. #LeMans24 #ForzaRebellion
> Nella chat dello streaming su Youtube un utente suggerisce al proprietario del profilo di cambiare titolo in "video di gattini kawaii" per evitare la rimozione del video. #ChiacchiereDaSafetyCar #LeMans24 #ForzaRebellion
> Duello tra le Toyota! Alonso ha superato Lopez ed è tornato in testa alla gara. Orudzhev è ancora terzo, a seguire Beche, mentre Senna che era sesto è appena risalito in quinta posizione. Orudzhev è doppiato di 1 giro, Beche 2 e Senna 3. #LeMans24 #ForzaRebellion
> I telecronisti che si chiedono se sia stato detto a Lopez "Fernando is faster than you". Rob Smedley è l'uomo più quotato del motorsport. Intanto mancano pochi minuti alle 20.00, il mio dinner-time. A dopo. #LeMans24 #HoSeguitoQuattroOreSuCinque #WellDoneSunshine #APropositoDiCit
> Sto provando a seguire la gara per una mezz'oretta prima di uscire, ma non è facile ora che su youtube è rimasto solo uno streaming onboard. :-/ Nakajima è succeduto ad Alonso ed è in testa. Seguono Lopez, Orudzhev e le Rebellion ora guidate da Menezes e Jani. #LeMans24
> Trovato streaming con nome fake! *-* Il nome è "Seb Bourdais Home Movies" e l'autore chiede donazioni di birra. #EpicWin. Da quello che la gente scrive in chat, sembra che uno del telecronisti sia Chandhok, epico pilota della HRT e di un evento one-off alla Caterham! #LeMans24
> Stavo osservando che a Le Mans c'è ancora parecchia luce per essere le 20.45, poi ho guardato fuori dalla finestra e ho notato anche che anche fuori dalla finestra di casa mia c'è ancora luce. Sulla SMP in terza posizione adesso c'è Isaakyan. #LeMans24 #ForzaRebellion
> Apparentemente Paul Di Siesta e JPM dovrebbero essere nello stesso team, anche se non nella stessa vettura. #LeMans24
> Bandiere gialle. Inquadratura per una vettura contro le barriere. C'è un numero 32, su quella vettura, che promette poco di buono. E' stata sicuramente colpa di un tombino immaginario. #TripleCrownDiTombiniScoperchiati #JPM #LeMans24
> WTF?! il crash di Montoya è avvenuto alla curva Indianapolis. #LeMans24
> Le Toyota sono ancora 1 e 2, con al volante nientemeno che Nakajima e Kobayashi, in questo momento. #NipponPower alla massima potenza. *-* La top-5 è invariata, sono state completate 6H e tecnicamente potrebbe succedere di tutto. #LeMans24 #ForzaRebellion
> In entrambe le Toyota c'è un pilota giapponese, quindi tutto sommato una vittoria Toyota potrebbe essere un evento positivo per il motorsport. Intanto sono già le 21.15... #LeMans24 #ForzaRebellion
> Le Toyota sono moooolto vicine. Se Mazzoni stesse facendo la telecronaca della #LeMans24, probabilmente ci ricorderebbe dell'incidente tra Nakajima e Kobayashi al GP del Brasile 2009, quando Kobayashi sostituiva Glock dopo il suo infortunio.
> Sono le 21.30, devo andare, e così facendo ho già seguito cinque ore di gara, superando di gran lunga le mie aspettative (pensavo di riuscire a vederne al max sei in totale, tra oggi e domani, ma ci sono buone chance di fare di meglio). Koba è appena passato in testa. #LeMans24
> A mezzanotte e mezza sono tornata a seguire la gara. Toyota 1-2 (Conway - Buemi), Rebellion 3-4 (Laurent - Lotterer). La SMP è sotto di parecchi giri. #LeMans24 #ForzaRebellion
> Non sto scherzando, hanno inquadrato un pilota appena sceso da una vettura, che aveva un'aria familiare. Mi sono chiesta se fosse Petrov. Poi si è infilato un paio di occhiali rossi. Ho scambiato Bourdais per Petrov! #LeMans24
> Otto ore di gara completate (di cui ne ho viste cinque e mezza, ormai). Circa 40 min fa Buemi ha dovuto scontare uno stop and go, per questo è a due minuti di distacco da Conway. Si sta comunque avvicinando. #LeMans24 #ForzaRebellion
> Dopo che la Manor di Rowland è andata in giro per prati una ventina di minuti fa, davanti ci sono rimaste solo quattro LMP1 (Toyota & Rebellion), quinta in classifica generale c'è la prima delle LMP2. #LeMans24 #ForzaRebellion
> E' arrivato il bed-time di Laurent e Lotterer, al loro posto sono scesi in pista Beche e Senna. Dal livetiming pare che la SMP dei Petrov+Button+Aleshin sia ufficialmente fuori, mentre quella di Sarrazin e dei due russi della World Series by Renault sia ancora in pista. #LeMans24
> Il livetiming mette degli "out" a caso, dato che hanno appena inquadrato un onboard di Petrov e sono sicura di non essermelo sognato. Anche la gente della chat dello streaming conferma di averlo visto, dato che stanno facendo battute su Alonso. #LeMans #ForzaRebellion
> Ho appena visto una GT rosa confetto, per l'esattezza quella di Estre che attualmente è in testa alla classifica di categoria. Intanto anche Buemi è andato a dormire e Alonso sta tornando in pista. #LeMans24 #ForzaRebellion
> Quelli della chat si augurano che Alonso torni in testa e che rompa il motore all'ultimo giro... E' quello che è successo a Nakajima due anni fa. Nakajima condivide l'auto con Alonso. Attenti che se legge i vs commenti vi infila una katana su per il cu*o. #LeMans24
> Il cambio di pilota ha contribuito a incrementare il gap da 2+ a 3+ minuti tra i primi due, ma presto immagino che arrivi Lopez al posto di Conway. #LeMans24 #ForzaRebellion
> In chat c'è gente che si lamenta che la Formula 1 è noiosa, perché ci sono pochi duelli e sorpassi per la vittoria. Mi pare giusto scriverlo guardando una gara in cui i primi due sono separati da circa un giro, il terzo è a cinque giri e il quarto a sei. #LeMans24 #SorryNotSorry
> Ora sono passati al "guardare le gare su ovali è una cosa che possono fare solo gli americani" WTF?! Non ho mai sentito di fan brasiliani offesi da gente non brasiliana che guarda le stock car, idem per i fan tedeschi con il DTM. #facepalm anzi accrescitivo #facepalmer #LeMans24
> Un meccanico che saltella a caso, poi inquadrature di gente che dorme. Intanto manca un quarto alle due, ho già seguito 6H15' di gara in totale oggi e intendo seguirne un po' anche domani mattina, quindi buonanotte a tutti. <3 #LeMans24 #ForzaRebellion
> Sono le 7.30, mi sono collegata qualche minuto, per vedere le slow-zones dovute alla Dragonspeed di Hanley che procede lentamente. Le Toyota sono 1-2 con 15 sec tra Conway e Buemi, anzi, Conway è appena andato ai box(?), ora è in testa Buemi. #LeMans24
> Rettifico: Conway ha scontato uno stop&go per eccesso di velocità in slow-zone. Stessa sorte adesso anche per Buemi, quindi adesso si ferma anche lui. Ho scoperto che "out" nel livetiming significa "uscendo dai box" non "ritirato". #LeMans24 Laurent & Lotterer 3-4 #ForzaRebellion
> Conway si è fermato per un pitstop, il che ha fatto sì che Buemi rimanesse davanti. Rusinov è quinto ovvero in testa in LMP2 e guardando la classifica della GT vedo che davanti ci sono ancora Estre e la vettura rosa confetto. #LeMans24
> A quanto ho capito al momento Buemi non si deve fermare(?). Ha 40+ sec di vantaggio su Conway. Slow zones per la vettura insabbiata di Vaxiviere, quando mancano poco più di sette ore. #LeMans24
> Sono le otto passate da qualche minuto e attualmente ho visto sette ore su diciassette, mentre Buemi è ai box lasciando la leadership a Conway. // All'uscita il gap è 25+ sec e la gente in chat parla dei doppi punti di Abu Dhabi 2014 e di Interlagos 2008. #LeMans24
> Quelli della chat si sono divertiti durante Abu Double 2014 perché Hamilton rallentava tutti. L'età avanza e qui confondono un'edizione con l'altra... Intanto si è fermato anche Conway. Con Buemi in testa, alle 8.10 provo a tornare a dormire un po'. #LeMans24 #ForzaRebellion
> Sono tornata alle 10.25 scoprendo che ci sono le slow zones per qualche casino combinato da Di Resta. I primi cinque sono Alonso / Lopez / Beche / Senna / Vergne, quindi non è cambiato nulla tranne i piloti al volante. L'edizione 2017 è stata più movimentata. #LeMans24
> Non so come sia possibile che ci siano persone che si guardano tutte le 24h e magari siano le stesse che si addormentano guardando la F1.Senza offesa per il WEC, ma chi non resiste un'ora e mezza come fa a resistere 24h di fila, a cui già è quasi impossibile resistere? #LeMans24
> Ad ogni modo sia Alonso sia Lopez hanno iniziato il loro stint da a malapena un'ora, quindi facendo due calcoli tra qualche ora saranno rimpiazzati da Nakajima e Kobayashi e saranno i Nippon Bros a terminare la gara! <3 <3 <3 #LeMans24 #ForzeRebellion ma #NipponPower *-*
> Sono seria, leggendo la classifica generale ho visto un certo William Stevens 11° su una LMP2 e mi sono chiesta chi fosse. #WhosThatGuy #LeMans24
> Ci sono voci contrastanti in chat,chi dice che ci sono ancora le slow zones per l'incidente di Di Resta, chi parla di un tombino uscito dalla sede. Tra una cosa e l'altra ne ho approfittato per verificare cosa ne sia stato di Montoya e pare che sia in pista attualmente. #LeMans24
> Sono andata un attimo in bagno e vedo Senna davanti a Beche. Da fungirl di Lotterer non posso fare altro che prenderne atto ed essere felice! <3 #LeMans24 #ForzaRebellion
> Beche si sta avvicinando a Senna, da 10 sec è passato a 4 sec, mentre nel frattempo Pizzitola ha preso il posto di Jev al volante. 3h50' al termine della gara. #LeMans24
> Gran duello tra Makovieki e Bourdeeeeeyyyyyyyyy, la gente della chat si augura un incidente seguito da una rissa, forse hanno scambiato Mako per Paul Tracy. Pitstop effettuati in LMP1 intanto, Senna è ancora davanti a Beche con un buon margine. #LeMans24 #ForzaRebellion
> Sono le 11.30, mancano tre ore e mezza di gara e approssimativamente ne ho viste otto ore. Essenzialmente sto battendo il mio record dell'anno scorso. /// Discussione via radio con Bourdeeeeyyyyy relativa al cambio pilota. #LeMans
> Lopez, che cosa stai facendo?!?!?!?! <--- mezzo testacoda del pilota attualmente in seconda posizione. Ha almeno 10 giri di vantaggio sul terzo, no problem. /// Si parla di rischio pioggia per le 14.00. Ora manca un quarto a mezzogiorno. #LeMans24 #ForzaRebellion
> Driver switch a tre ore dalla fine: Menezes al posto di Beche, Jani al posto di Senna. E Jani è tornato in pista con la portiera aperta. Menezes è davanti, adesso. #ForzaRebellion #LeMans24
> In Toyota si sono appena fermati ai box, ma hanno continuato sia Alonso sia Lopez. Stanno preservando i Nakayashi per la zampata finale. Intanto c'è una vettura che va ai due all'ora. #LeMans24
> Sono le 12.10, devo staccare perché devo andare a pranzo da mia nonna, spero di riuscire a vedere il finale e spero che Jani vada a prendersi il podio. #LeMans24 #ForzaRebellion
> Alle 14.40 sono tornata al computer a venti minuti dalla fine, in sovrapposizione con l'ultimo giro del #GPCatalunya. Nakajima è in testa alla #LeMans24 mentre Lorenzo vince davanti a Marquez e a Rossi. #DucatiForTheWin <3
> Sulla chat ancora stanno sperando che la Toyota #8 rompa a fine gara. Ora, io posso capire che ce l'abbiano con Alonso o Buemi, ma cos'ha fatto di male il povero Nakajima, che è al volante ora, di fare di nuovo la stessa identica fine del 2016? #ProtectNakajima #LeMans24
> Così un millesimo di secondo puoi farlo durare per sempre, cit. Vettel in uno spot della Fiat su TV8. Ora comunque chiudo la MotoGP perché la gara è finita, mentre a Le Mans ci sono ancora 15 minuti di gara. #LeMans24
> In questo momento Menezes ha 13 giri in meno di Nakajima e 11 in meno di Kobayashi. Ovvero qualunque cosa succeda, la Toyota ha già assicurato la vittoria. #LeMans24
> Tra cinque minuti Kazuki Nakajima diventerà ufficialmente un eroe. #LeMans24
> È l'ultimo giro. L'inquadratura sullo sguardo di Nakajima è commovente. #LeMans24
> Gara poco combattuta davanti, eccetto un paio di duelli tra le Toyota ieri, vittoria Toyota quasi scontata, ma vedere Kazuki Nakajima tagliare il traguardo davanti a tutti dopo il terribile finale del 2016 è troppo aaaaawwwww. #LeMans24
> Nakajima è ancora al volante, il resto del team, Alonso e Buemi compresi, stanno già sbevazzando like a boss. #LeMans24
> #LMP1 1) Toyota - Buemi/ Alonso/ Nakajima, 2) Toyota - Conway/ Lopez/ Kobayashi, 3) Rebellion - Laurent/ Beche/ Menezes. #LeMans24
> Alonso e Buemi si sono praticamente gettati addosso a Nakajima e sono seduti in cima alla vettura mentre Nakajima guida durante il giro d'onore. #LeMans24
> Indianapolis 2017 ---> Sato. Le Mans 2018 ---> Buemi. Monaco 2019 ---> attendo pazientemente la vittoria di un giapponese. #LeMans24
> Nakajima con la bandiera giapponese al vento! *_________* Non è il memorial weekend quindi nessuno avrà niente da ridire, immagino. Comunque sembra abbastanza sconcertato. #LeMans24
> Jev e colleghi hanno vinto la LMP2 su una G-Drive, mentre la vittoria classe GTE Pro è andata alla Porsche rosa confetto. Alla fine quest'anno ho visto in totale nove ore, addirittura una in più dell'anno scorso. #LeMans24
> Il succo del weekend è che i vincitori della #LeMans24 che corrono in Formula 1 appaiono nuovamente dei fighi come ai tempi di Hulkenberg e che, di conseguenza, anche Hartley è un figo.
RIFLESSIONI POST-GARA: come ho già detto tra le righe, c'era una vettura per cui simpatizzavo, ed era la Rebellion numero 1. Al di là del fatto che, di per sé, il team mi ispira simpatia, inoltre credo che Lotterer abbia il suo perché. Mi piace come guida in Formula E. Credo di essere più o meno l'unica, ma nevermind. In Formula E il suo stile di guida mi ricorda molto i duelli epici tra le Marussia e le Caterham, non c'è da sorprendersi che nell'evento one-off a cui prese parte, quando nel 2014 disputò il suo gran premio di casa (più o meno, la sua nazionalità è molto più complessa di quanto possa sembrare), fosse al volante proprio di una Caterham. Tuttavia mi sono accorta fin da subito, come si vociferava già dopo l'evento inaugurale del campionato, che non c'era storia per nessuno e che c'erano solo due vetture che potevano competere per la vittoria, ovvero le Toyota. Andavano mediamente tre secondi al giro più veloci di SMP e Rebellion e nessuno avrebbe potuto puntare a vincere la gara, a meno che le Toyota non si fossero ritirate entrambe, il che considerando la "maledizione" della Toyota a Le Mans, avrebbe addirittura potuto succedere.
Non è successo e non rimane altro da fare che prenderne atto e accettare l'idea che la supremazia della Toyota è un dato di fatto. Ci sono teorie del kompl8, chiaramente, ma le teorie del kompl8 lasciano il tempo che trovano. I team più importanti, anche se tra le righe, dettano legge all'interno della loro categoria e la posizione che occupa al giorno d'oggi la Toyota nel WEC non è tanto diversa da quella che occupava la Mercedes in Formula 1 fino a qualche anno fa, o la Redbull o la Ferrari in momenti precedenti. L'unica differenza è che, essendo l'endurance una categoria diversa dalle altre, avere due vetture che stanno in testa alla gara con un distacco abissale per ventiquattro ore invece che per un'ora e mezza, con soltanto altre due vetture di LMP1 ancora in pista, è un po' diverso che seguire una gara di Formula 1 con la speranza che Vettel o Ricciardo arrivi sul podio o con la speranza di vedere una Marussia in zona punti. Anche le polemiche sul *quale* delle due Toyota abbia vinto lasciano un po' il tempo che trovano, secondo me, specie alla luce del fatto che una delle due ha vinto con DUE GIRI DI VANTAGGIO sull'altra, nonostante i vari stop and go rimediati da Buemi. Se poi è vero che ad un certo punto Buemi e Alonso hanno recuperato molto nei confronti di Conway e Lopez, forse gli stessi Conway e Lopez dovrebbero farsi qualche domanda. Tra parentesi, alla fine Nakajima andava like a boss, quindi credo che un po' di gloria bisognerebbe concedergliela...
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...ma niente, Nakajima è forse il pilota di cui si è parlato di meno, a mio parere un po' ingiustamente, perché tutto sommato avremmo potuto aspettarci che piloti del calibro di Alonso e Buemi potessero vincere una delle gare automobilistiche più importanti al mondo, ma avere le stesse aspettative nei confronti di Nakajima era un po' meno probabile. Io stessa ero convinta che un giorno un giapponese avrebbe vinto la 24 Ore, ma che quel giapponese sarebbe stato Kobayashi, pilota che sicuramente mi ha sempre suscitato molta più fiducia di Nakajima.
O meglio, un periodo in cui avevo aspettative alte nei confronti di Nakajima c'era. Chiusi un occhio quando esordì (al posto di Wurz, che si era ritirato con un gran premio d'anticipo alla fine del 2007) investendo due meccanici nel corso del suo primo pitstop durante una gara di Formula 1 e mi dissi che un giorno avrebbe dimostrato che i piloti giapponesi potevano liberarsi della loro reputazione anche grazie a lui. Nel 2008, essenzialmente la sua stagione da esordiente, visto che nel 2007 aveva fatto solo una gara, non andò così male, secondo me. Ero fiduciosa, fece vari punti e, anche se non ebbe mai dei veri exploit che convincessero a pieno, dimostrò di non essere tanto peggio di altri piloti presenti in quell'epoca. Poi venne il 2009, l'anno in cui la Williams aveva il "vantaggio irregolare" dovuto al buco sul fondo in stile Brawn GP. Ora, oserei dire che la Williams fu molto un fuoco di paglia quell'anno, ma ciò non giustifica il fatto che Nakajima sia stato l'unico pilota a gareggiare full-time senza portare a casa neanche un singolo punto. La vettura era migliore di quella dell'anno precedente, ma i risultati di Nakajima ebbero un netto decadimento e non c'è molto da sorprendersi che poi la Formula 1 gli abbia chiuso la porta in faccia (no, in realtà venne la Stefan, ma solo sulla carta).
Se Alonso ha aggiunto un elemento di prestigio al suo palmares e se Buemi ha dimostrato per l'ennesima volta che non sta esattamente facendo una vita di stenti nonostante non sia mai stato promosso in Redbull, forse Nakajima è quello che in questo weekend ha ottenuto più di tutti, passando da un giorno all'altro dall'essere uno che veniva ridicolizzato all'essere un vincitore di una delle gare automobilistiche più prestigiose della storia del motorsport. È strano come in relativamente poco tempo possano cambiare le cose, nel 2017 un giapponese ha vinto la 500 miglia di Indianapolis, oggi un giapponese vince a Le Mans...
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...forse è ancora presto per dirlo, ma credo che in (relativamente) poco tempo la reputazione di "pilota scarso" attribuita in automatico a qualunque pilota giapponese possa essere messa da parte, così come la stessa reputazione attribuita ad altri piloti asiatici. Nelle formule minori ci sono attualmente anche piloti cinesi e indiani che ottengono piazzamenti a podio e sporadiche vittorie, mentre ad alti livelli l'unica nazione asiatica rappresentata si sta finalmente prendendo qualche rivincita.
Vecchi tormentoni che finiscono, nuovi tormentoni che iniziano... Dieci anni fa Nakajima veniva imposto dalla Toyota alla Williams in cambio di una fornitura di motori, forse era grazie al taglio orientale dei suoi occhi che non era preso di mira tanto quanto avrebbe potuto accadere ad altri, era sì preso per i fondelli, ma non in modo più accentuato di quanto avebbe potuto succedere ad altri piloti che ne condividevano la stessa nazionalità. Nakajima era giapponese, quindi motori o no era visto come un pilota che rispettava gli standard del pilota giapponese: caotico e destinato a portare a casa pochi risultati. A dieci anni di distanza stava sulla Toyota che, per la prima volta, ha tagliato in prima posizione il traguardo a Le Mans ed è stato lui stesso a tagliare il traguardo, venendo accolto come un eroe. Questa è la cosa più simile a un happy ending che io ricordi di avere visto in tempi recenti e Kazuki-san è diventato un idolo delle folle, anche se il merito se lo stanno prendendo in particolare Sebastien-san e Fernando-san (detto all'orientale, all'occidentale è San Fernando).
Passando ad altro, dopo la squalifica della G-Drive di Rusinov, Vergne e Pizzitola, la vittoria della classe LMP2 è andata alla vettura di Lapierre, Thiriet e Negrao. In GT, invece, ha vinto la Porsche rosa di Christensen, Estre e Vanthoor.
MILLY SUNSHINE // Mentre la Formula 1 dei "miei tempi" diventa vintage, spesso scrivo di quella ancora più vintage. Aspetto con pazienza le differite di quella attuale, ma sogno ancora uno "scattano le vetture" alle 14.00 in punto. I miei commenti ironici erano una parodia della realtà, ma la realtà sembra sempre più una parodia dei miei commenti ironici. Sono innamorata della F1 anni '70/80, anche se agli albori del blog ero molto anni '90. Scrivo anche di Indycar, Formula E, formule minori.
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martedì 19 giugno 2018
sabato 14 aprile 2018
Commento all’eprix di Roma: 14 Aprile 2018
Sottotitolo: il primo eprix europeo della stagione 2017/2018
Cari lettori, forse qualcuno di voi ricorderà che una decina d’anni fa Bernie Ecclestone aveva proposto di organizzare un gran premio di Formula 1 all’Eur. Il progetto svanì nel nulla come tanti altri gran premi proposti nel corso degli anni, ma guess what? La Formula E è andata a correre sul circuito cittadino dell’Eur, dove c’è stata una gara che i fanboy della Formula 1 hanno dimostrato di avere apprezzato, tanto che vorrebbero vedere in Formula 1 le stesse identiche cose. Il giorno in cui vedranno la Formula 1 gareggiare su un circuito così stretto e vetture il cui colore non è il rosso, non sono certa che ne saranno così tanto entusiasti, ma non fa niente. L’arte di mescolare le cose, del volere la Formula 1 uguale alle altre serie e di lamentarsi quando in Formula 1 si vedono cose che nelle altre serie piacciono rientra in quella che definisco la categoria degli appassionati di endurance che criticano la Formula 1 perché le gare sono troppo lunghe (poi ci sono anche gli appassionati di sprint race che vorrebbero che le gare di endurance durassero per al massimo due ore, ma quelli sono un’altra ulteriore categoria a parte).
Per deformazione professionale, da addetta alla contabilità dei pallet la prima cosa a cui penso nell’udire il termine “Eur” è una tipologia di bancali (simili agli europallet, altresì noti come epal, ma meno costosi e a quanto ne so non rispecchiano gli standard di sicurezza per il trasporto internazionale), ma non fateci caso. Per parcondicio, sappiate che molte cose che non c’entrano nulla con il motorsport mi fanno pensare al motorsport.
Tornando a noi, l’eprix di Roma, essendo un evento italiano, ha ricevuto maggiore copertura mediatica, tanto che sia giovedì sia venerdì ne ho sentito parlare in uno dei servizi conclusivi del TG1. Considerando che si tratta di un weekend con Formula 1, ho provato molta sorpresa di fronte a questo interesse per le auto elettriche. Venerdì sera, tuttavia, la mia soddisfazione è venuta leggermente meno, per via del modo in cui l’evento è stato presentato. Non so voi, ma quando sento dire che “in Formula E corrono Nelson Piquet Jr, il nipote di Senna e uno dei figli di Prost” la mia impressione è che si voglia colpire un pubblico che non vede una gara di automobilismo da trent’anni pronunciando cognomi famosi...
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...poi, tra parentesi, vogliamo parlare di una cosa? È vero che Nelsinho Piquet corre in Formula E, ed è bene parlare di questo e non della sua parentesi in Formula 1. È vero che “uno dei figli di Prost” corre in Formula E. Il problema è che al giorno d’oggi Bruno Senna corre in Formula E tanto quanto Esteban Gutierrez corre in Formula 1. Anzi, non proprio, perché il Rasoio Gillette è andato nell’endurance e quantomeno ha concluso qualcosa in LMP2 guadagnandosi la “promozione” in LMP1, mentre non solo non mi risulta che Estebaby si sia mai fatto notare in qualche serie motoristica nel frattempo, ma non mi risulta nemmeno che attualmente disponga di un volante. Ad ogni modo Bruno Senna ha lasciato la Formula E dopo la stagione 2015/2016 e al suo posto c’è un algido svedese che, diversamente da altri, passa alle cronache per vincere delle gare invece che per farsi mettere a terra da dei pennuti di grosse dimensioni.
Purtroppo, pur essendo biondo con gli occhi azzurri, il povero Felix non viene considerato molto dalle fungirl. Anche il Rasoio Gillette, considerato da certe tumblere come il telecronista dal fascino sudamericano delle prove libere all’epoca in cui lavorava per Sky Sport UK, non aveva tutto questo traino, da parte loro, all’epoca della Formula E. Il fatto che in altri momenti venisse descritto come un figonehhhh con le lentigginihhhh passava del tutto inosservato. Non è francese come Jev, non ha gli occhi azzurro shocking come D’Ambrosio. L’unica preoccupazione che le tumblrere avevano per lui è che ha avuto alcune fidanzate senza lentiggini, nel corso degli anni, quindi se avesse prodotto un figlio c’era il rischio che nascesse senza lentiggini. Non sto scherzando. C’era anche una ragazza che sosteneva di pregare ogni giorno per lui, perché potesse trovarsi una donna lentigginosa con cui sfornare figli. La decisione di darsi alla macchia per andare nell’endurance, serie non fungirl friendly a meno che non ci sia Hulkenberg al volante, mi pare molto saggia, da questo punto di vista.
Al TG2 seguito oggi a pranzo hanno parlato delle qualifiche, che non ho potuto vedere, scoprendo solo della pole dello svedese che segretamente non è un pollo gigante, diversamente da altri, senza accenni al resto della griglia di partenza.
La griglia di partenza era questa:
1^ fila: Felix Rosenqvist - Sam Bird
2^ fila: Mitch Evans - André Lotterer
3^ fila: Sebastien Buemi - Lucas Di Grassi
4^ fila: Oliver Turvey - Jean-Eric Vergne
5^ fila: Daniel Abt - Nick Heidfeld
6^ fila: Alex Lynn - Tom Blomqvist
7^ fila: Nelsinho Piquet - Maro Engel
8^ fila: Nicolas Prost - Jerome D'Ambrosio
9^ fila: Edoardo Mortara - Luca Filippi
10^ fila: José Lopez - Antonio Felix Da Costa
Fin dalle prime inquadrature che ho visto del circuito ho pensato che fosse alquanto probabile che si andassero a creare ingorghi. Tuttavia i piloti sono riusciti a fare una partenza regolare, insomma, una di quelle in cui c’è qualche sportellata (vedi Lynn vs Engel, scambiato per Heidi, ma soprattutto vedi Di Gratis vs Buemiiii!), ma senza che accadesse nulla di irreparabile, tranne in alcuni casi perdere posizioni, come accaduto ai due championship contenders d’altri tempi.
Rosenbitch ha mantenuto la posizione, nonostante avesse un Volatile che lo inseguiva da molto vicino. Viste le pose di Sam Bird, Rosenbitch ha trovato tuttavia la velocità sufficiente per scappare, lasciandosi dietro il Volatile che aveva negli scarichi il pilota più odiato dalle tumblrere, Mitch Evans, pronunciato “ivans”, che purtroppo ho ormai catalogato pronunciando il suo cognome così com’è scritto e non credo che smetterò mai.
Al quarto posto c’era un ex Caterham Boy, che ha guidato la Caterham per un evento one-off: parlo di André Lotterer, colui che a suo tempo, parlando in italiano ai microfoni Rai, definì le full-wet come “gomme da piove”, espressione che ricordo di avere sentito pronunciare, così testuale, molti anni fa da Michael Schumacher. Dietro a Lotterer c’era l’ingegnere meccanico Turvey...
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...e la situazione si evolveva verso una calma piatta che faceva molto riflettere. Nello specifico mi chiedevo come mai la situazione fosse così tranquilla.
Poi nelle retrovie c’è stata una sportellata tra Antonio Felice Sulla Costa e Mortara, che correndo con licenza svizzera pur avendo anche nazionalità italiana (con la quale corre nel DTM) veniva snobbato perché questo weekend l’unico italiano presente in pista era “il nostro Filippi”, per il quale eravamo cortesemente invitati a votare per il fanboost.
Stavo seguendo la gara alla TV e non avevo il computer sottomano, quindi non ho votato per il fanboost. Ad ogni modo avrei votato Heidi come ho fatto altre volte, perché Heidi è Heidi e merita di essere protetto e tutelato finché non riuscirà a ottenere la sua prima vittoria in Formula E. Non mi interessa nemmeno che sia “la prima”, quello che conta è che ne ottenga una, prima o poi, ma più il tempo passa e più inizio a credere che soltanto l’Apocalisse potrebbe condurre a un tale risultato.
So benissimo che votare Heidi per il fanboost è deleterio, perché Heidi non vince mai nessuna gara quando lo voto per il fanboost. Però quando non lo voto la situazione è tale e quale, quindi il sostegno morale se lo meriterebbe, per questione di principio.
Il vincitore della classifica del fanboost è stato il campione del mondo in carica (Di Gratis, non JEV, per chi avesse dei dubbi sul significato della dicitura “campione del mondo in carica”), al secondo posto “il nostro Filippi” (mi scoccia un po’ chiamarlo “il nostro Filippi”, era più bello chiamarlo “Feeeeeellipy” come quando prendevo per i fondelli i telecronisti americani di Indycar), al terzo Buemiiii. Che tristezza, la gente che continua a votare puntualmente Di Gratis e Buemiiii per il fanboost, e non perché abbia qualcosa contro di loro. È un po’ come se venissero votati costantemente piloti del calibro di Vettel, Hamilton o Verstappino, quando a mio parere la gente dovrebbe votare in branco per piloti come Ocon, RoGro o addirittura per il pollo gigante.
Nel frattempo, mentre la classifica del fanboost veniva divulgata, a Lynn che andava in giro con l’alettone anteriore a pezzi, era stata esposta già da tempo la bandiera nera con il cerchio arancione, di cui Mazzoni ha parlato talmente tanto a lungo che dovrebbe essere entrato in testa a tutti che cosa significa tale bandiera. Per questa ragione eviterò di spiegarlo...
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...anzi, lo capirete lo stesso, perché sto per scrivere che Lynn è andato ai box, obbligato per ragioni di sicurezza a non continuare a stare al volante di un mezzo troppo pericoloso.
Intanto c’era un detrito sulla pista che di tanto in tanto veniva inquadrato, ma è diventato parte integrante del panorama senza disturbare nessuno.
Poi sono andata in bagno.
Sono tornata davanti alla TV.
Complice il fatto che la grafica durante le competizioni automobilistiche è 12-decimi-friendly, ho dato un’occhiata alle posizioni e ho letto “PRO” in testa alla classifica.
Ho creduto di essermi bevuta il cervello, dato che ricordavo che Nico Prost fosse nelle retrovie fino a quel momento, poi mi sono ricordata che, per ragioni mai del tutto chiarite, Rosenqvist è “FRO” e non “ROS”. È una cosa che non mi spiego e che non mi spiegherò mai. Probabilmente la Formula E si aspetta che accorrano in branco Rossiter, Rosberg e i due Rossi e vuole essere premunita per tale eventualità, anche se per anzianità la denominazione di ROS spetterebbe a Felix e a nessuno di loro.
Il tempo per fare queste riflessioni c’era tutto (anzi, no, le sto facendo adesso, ma facciamo finta che le abbia fatte in quel momento), dato che eravamo di nuovo verso una situazione di calma piatta...
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...e poi, mentre si avvicinava il momento dei pitstop, è capitata una di quelle situazioni da gare di Indycar sui circuiti cittadini. Due vetture sono andate a sbattere e una di queste era quella dell’ingegnere meccanico Turvey. L’altra mi è sembrata quella di Heidi.
Nelsinho, che sopraggiungeva in quel momento, è finito addosso al compagno di squadra. Feeeellipy e Mortara sono arrivati in quei frangenti e si sono rigati la macchina a vicenda. Per fortuna sono riusciti a proseguire, altrimenti l’ingorgo sarebbe diventato ingestibile.
Tutti ai box, intanto, sia quelli che erano rimasti coinvolti nell’incidente, sia quelli che non lo erano.
A quel punto Nelsinho è diventato il grande catalizzatore di attenzione, “Voyager” e “Mistero” stanno ancora indagando che cosa gli sia successo.
Abbiamo visto che rientrava ai box.
Abbiamo visto che stava fermo sulla vettura.
Non è chiaro se fosse la vecchia vettura o la nuova vettura, dato che finché non è rimasto fermo lì per diversi minuti nessuno si è fatto domande su di lui.
Stava fermo, anzi, si contorceva in modo strano all’interno dell’abitacolo, mentre nessuno prendeva in considerazione Rosenbitch, il Volatile, Buemiiii, Evans e Lotterer, con Di Gratis negli scarichi di quest’ultimo pronto ad approfittare della prima sbavatura per metterselo dietro.
Pare che non riuscisse a slacciarsi le cinture e a scendere dalla vettura e c’erano teorie a proposito del fatto che fosse nel mezzo di un attacco di claustrofobia.
Non ho capito granché della situazione, a parte le bandiere gialle. Se un pilota fosse preso da un attacco di claustrofobia e non riuscisse a slacciarsi le cinture e a scendere dalla vettura, il minimo che mi aspetterei sarebbe che chi di competenza intervenisse in suo aiuto.
O che dopo cinque minuti di sosta non riuscisse a ripartire e a tornare in pista così come niente fosse, fare qualche giro, dopodiché rientrare ai box con aria sconsolata, scendere dalla macchina imprecando e lanciare da parte guanti e casco.
Per parlare di Piquet che lanciava guanti e casco nessuno prestava più attenzione a quello che stava succedendo sulla scena principale: Rosenbitch era andato a sbattere.
A proposito, vorrei fare una piccola digressione su Rosenbitch, perché subito dopo è stato intervistato dagli uomini di Sport Mediaset, mentre teneva ancora in casco in testa. Una cosa del genere era capitata nel 2010 con la Stellona e Bruno Senna, quindi l’aura del Rasoio Gillette in qualche modo aveva a che vedere con l’eprix di Roma.
Durante l’intervista in inglese Rosenbitch ha detto che non sapeva cosa fosse successo e che il team doveva verificare. Ciò è stato tradotto più o meno così: Rosenbitch ha detto di avere sbattuto e di avere rotto una sospensione.
Che quella non fosse la teoria di Rosenbitch mi pareva evidente, ma ancora più evidente è stato quando su Twitter si è scomodato di polemizzare sull’accaduto. Pare che nelle interviste post-gara il vincitore (per questioni di spoiler dovrete aspettare un po’ per scoprire di chi si tratta) abbia dichiarato qualcosa del tipo “sono consapevole che non avrei mai vinto se Rosenbitch non avesse fatto quell’errore”. La dichiarazione è stata riportata da un sito sui motori e linkata su Twitter dall’account ufficiale di tale sito. Rosenbitch ha risposto al tweet con un’affermazione del tipo “peccato che in realtà non sia stato un mio errore”. Non ho capito se il tono fosse scherzoso o piccato.
In quest’ultimo caso, datti una calmata. So che essendo svedese non ami i pennuti (oh, ho spoilerato?) e sei terrorizzato dall’idea che ti taglino la strada, ma si può avere più classe, come ai gloriosi tempi in cui Antonio Felice sulla Costa dimostrava di non avere la più pallida idea di come utilizzare la punteggiatura e finì per scrivere “my bad mate Villeneuve”...
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...povero Platinum Jacques, meteoria della Formula E abbastanza a lungo perché, nonostante la sua Indy 500 e il suo titolo mondiale in Formula 1, venisse mandato a postare, in tuta larga stile skater, accanto al clan dei figli d’arte.
Va beh, andiamo avanti, perché a poco più di due terzi di gara il Volatile ereditava la leadership, inseguito molto da vicino dai piloti che gli stavano dietro.
Secondo c’era Evans, terzo c’era Buemiiii ma era in difficoltà e Di Gratis l’ha asfaltato, lasciandolo a vedersela con tutti gli altri che sopraggiungevano. Il finale era destinato ad essere una lotteria, quindi il Caterham Boy ad interim era pronto a dare il meglio di sé. Secondo i telecronisti, stava dietro a Buemiiii come “un cavallo pazzo”, mentre Di Gratis era dietro ad Evans “come un falco”. C’era tutto lo zoo al gran completo, a quanto pare, però Evans in qualità di neozelandese non era un animale ma un kiwi!
Poi c’è stata una bandiera gialla per rimuovere la vettura di Rosenbitch, mentre non è servita quando a due giri dalla fine José Lopez detto Pechito è andato a sbattere.
All’ultimo giro Lotterer ha asfaltato Evans (che poi ha perso ulteriori posizioni), guadagnando il podio, mentre Di Gratis non riusciva ad asfaltare il volatile.
Venti minuti più tardi, dopo interviste, inquadrature di Dario Franchitti che intervistava piloti, commento in italiano da parte di Lotterer alla gara e mia osservazione che da sotto al cappellino di Lotterer mi pareva di intravedere capelli brizzolati, è arrivato il momento del podio. Secondo gli opinionisti in studio non c’erano gradini, come nelle corse americane...
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...invece i gradini c’erano. Il primo ad arrivare è stato Lotterer, avvolto in una bandiera della Germania. La bandiera era presumibilmente al contrario, dato che sull’orlo mi è parso di vedere un’etichetta bianca. Poi + arrivato Di Grassi che indossava una bandiera brasiliana enorme come mantello. Era sotto investigazione per un presunto pitstop irregolare, ma pareva non preoccuparsene: dopotutto era meno imbarazzante che la questione delle mutande non ignifughe dell’altra volta. Poi è arrivato il vincitore, Sam Bird. Sono rimasta delusa dalle proporzioni della sua bandiera della Union Jack. In confronto a quelle degli altri, e in particolare a quella di Di Grassi, era molto più piccola: pilota mignon con bandiera mignon.
Il Volatile: “Ho tutto mignon, tranne la parte del corpo che porta il mio stesso nome. Sono certo che Felix potrebbe confermare.”
Rosenbitch: “Si è rotta una sospensione, non è stata colpa mia.”
Il Volatile: “Si è rotto il preservativo, non è stata colpa mia. Sappi che, se per caso possiedi un utero, ti sosterrò assistendoti personalmente durante il parto plurigemellare che ci sarà nell’ultimo capitolo.”
Rosenbitch: “Per chi mi hai preso, per Hulkenberg?”
Il Volatile: “Chi è Hulkenberg?”
Rosenbitch: “Uno che salirà sul podio solo quando Heidi avrà conquistato una vittoria.”
Il Volatile: “Ovvero mai.”
Rosenbitch: “In loro onore dovremmo chiamare i nostri figli Nick e Nico. Il terzo gemello, invece, si chiamerà Marco, in onore della vittoria a Indianapolis che Sonniferetti otterrà in concomitanza con gli eventi impossibili che abbiamo citato.”
Il Volatile: “Sono d’accordo. Ora scusami, ma devo andare urgentemente a togliermi la tuta. Ho bisogno di rimanere in più totale libertà, completamente nudo con gli attributi al vento.”
Rosenbitch: “Mi raccomando, usa un casco per ripararti dal vento.”
Il Volatile: “Certo!”
Il Gangster Rapper: “Se invece di stare completamente nudo e di proteggerti con un casco ti limitassi a indossare un paio di mutande attillate, l’effetto vedo non vedo svanirebbe, soppiantato dall’effetto vedo benissimo.”
Il Volatile: “Bada ai fatti tuoi, che non sopporto la tua tamarraggine. Ti ho anche criticato mesi fa ritenendomi offeso dal fatto che tu sia stato al gala della FIA travestito da albero di Natale, nel caso tu non te ne sia accorto.”
Il Gangster Rapper: “La cosa che non capisco è, appunto, che cosa ti offenda. Il resto del mondo si limita a ridere pensando che io non abbia il minimo buon gusto in fatto di vestiti.”
Il Volatile: “Il tuo modo di vestire è offensive e problematic e le tue mutande rosse sono cultural appropriation. Sei un ferrarista, da indossare mutande rosse? Quale sarà il prossimo passo, un paio di mutande con il cavallino rampante?”
Il Gangster Rapper: “No, il cavallino rampante lo custodisco dentro le mutande. Ora scusami, ma mi è stato riferito che il Principe Leo si aggira per il paddock di Shanghai, quindi devo andare assolutamente a mostrargli il mio cavallino.”
Il Volatile: “Oh. My. Owl.”
Ecco, appunto, a proposito del Gufo di Interlagos, c’era Massa in giro per l’eprix di Roma. Ieri su Twitter precisava che spera di essere presente anche il prossimo anno come pilota. Non solo per l’eprix di Roma, immagino. AAAAAAWWWWW. <3
Ora vi saluto, il prossimo appuntamento è tra due settimane con l’eprix di Parigi. Inizierà alle 16.00, immagino.
In sovrapposizione.
Con Baku.
Dov’è la gente che si indigna?
RISULTATO: 1. Sam Bird (DS Virgin), 2. Lucas Di Grassi (Audisport Abt), 3. André Lotterer (Techeetah), 4. Daniel Abt (Audisport Abt), 5. Jean-Eric Vergne (Techeetah), 6. Sebastien Buemi (Renault eDams), 7. Jerome D'Ambrosio (Dragon), 8. Maro Engel (Venturi), 9. Mitch Evans (Jaguar), 10. Edoardo Mortara (Venturi), 11. Antonio Felix Da Costa (Andretti), 12. Oliver Turvey (Nio), 13. Luca Filippi (Nio), 14. Nicolas Prost (Renault eDams), 15 Tom Blomqvist (Andretti), 16. Nick Heidfeld (Mahindra), 17. José Lopez (Dragon), Rit. Felix Rosenqvist (Mahindra), Rit. Nelsinho Piquet (Jaguar), Rit. Alex Lynn (DS Virgin). Giro più veloce: Daniel Abt.
Cari lettori, forse qualcuno di voi ricorderà che una decina d’anni fa Bernie Ecclestone aveva proposto di organizzare un gran premio di Formula 1 all’Eur. Il progetto svanì nel nulla come tanti altri gran premi proposti nel corso degli anni, ma guess what? La Formula E è andata a correre sul circuito cittadino dell’Eur, dove c’è stata una gara che i fanboy della Formula 1 hanno dimostrato di avere apprezzato, tanto che vorrebbero vedere in Formula 1 le stesse identiche cose. Il giorno in cui vedranno la Formula 1 gareggiare su un circuito così stretto e vetture il cui colore non è il rosso, non sono certa che ne saranno così tanto entusiasti, ma non fa niente. L’arte di mescolare le cose, del volere la Formula 1 uguale alle altre serie e di lamentarsi quando in Formula 1 si vedono cose che nelle altre serie piacciono rientra in quella che definisco la categoria degli appassionati di endurance che criticano la Formula 1 perché le gare sono troppo lunghe (poi ci sono anche gli appassionati di sprint race che vorrebbero che le gare di endurance durassero per al massimo due ore, ma quelli sono un’altra ulteriore categoria a parte).
Per deformazione professionale, da addetta alla contabilità dei pallet la prima cosa a cui penso nell’udire il termine “Eur” è una tipologia di bancali (simili agli europallet, altresì noti come epal, ma meno costosi e a quanto ne so non rispecchiano gli standard di sicurezza per il trasporto internazionale), ma non fateci caso. Per parcondicio, sappiate che molte cose che non c’entrano nulla con il motorsport mi fanno pensare al motorsport.
Tornando a noi, l’eprix di Roma, essendo un evento italiano, ha ricevuto maggiore copertura mediatica, tanto che sia giovedì sia venerdì ne ho sentito parlare in uno dei servizi conclusivi del TG1. Considerando che si tratta di un weekend con Formula 1, ho provato molta sorpresa di fronte a questo interesse per le auto elettriche. Venerdì sera, tuttavia, la mia soddisfazione è venuta leggermente meno, per via del modo in cui l’evento è stato presentato. Non so voi, ma quando sento dire che “in Formula E corrono Nelson Piquet Jr, il nipote di Senna e uno dei figli di Prost” la mia impressione è che si voglia colpire un pubblico che non vede una gara di automobilismo da trent’anni pronunciando cognomi famosi...
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...poi, tra parentesi, vogliamo parlare di una cosa? È vero che Nelsinho Piquet corre in Formula E, ed è bene parlare di questo e non della sua parentesi in Formula 1. È vero che “uno dei figli di Prost” corre in Formula E. Il problema è che al giorno d’oggi Bruno Senna corre in Formula E tanto quanto Esteban Gutierrez corre in Formula 1. Anzi, non proprio, perché il Rasoio Gillette è andato nell’endurance e quantomeno ha concluso qualcosa in LMP2 guadagnandosi la “promozione” in LMP1, mentre non solo non mi risulta che Estebaby si sia mai fatto notare in qualche serie motoristica nel frattempo, ma non mi risulta nemmeno che attualmente disponga di un volante. Ad ogni modo Bruno Senna ha lasciato la Formula E dopo la stagione 2015/2016 e al suo posto c’è un algido svedese che, diversamente da altri, passa alle cronache per vincere delle gare invece che per farsi mettere a terra da dei pennuti di grosse dimensioni.
Purtroppo, pur essendo biondo con gli occhi azzurri, il povero Felix non viene considerato molto dalle fungirl. Anche il Rasoio Gillette, considerato da certe tumblere come il telecronista dal fascino sudamericano delle prove libere all’epoca in cui lavorava per Sky Sport UK, non aveva tutto questo traino, da parte loro, all’epoca della Formula E. Il fatto che in altri momenti venisse descritto come un figonehhhh con le lentigginihhhh passava del tutto inosservato. Non è francese come Jev, non ha gli occhi azzurro shocking come D’Ambrosio. L’unica preoccupazione che le tumblrere avevano per lui è che ha avuto alcune fidanzate senza lentiggini, nel corso degli anni, quindi se avesse prodotto un figlio c’era il rischio che nascesse senza lentiggini. Non sto scherzando. C’era anche una ragazza che sosteneva di pregare ogni giorno per lui, perché potesse trovarsi una donna lentigginosa con cui sfornare figli. La decisione di darsi alla macchia per andare nell’endurance, serie non fungirl friendly a meno che non ci sia Hulkenberg al volante, mi pare molto saggia, da questo punto di vista.
Al TG2 seguito oggi a pranzo hanno parlato delle qualifiche, che non ho potuto vedere, scoprendo solo della pole dello svedese che segretamente non è un pollo gigante, diversamente da altri, senza accenni al resto della griglia di partenza.
La griglia di partenza era questa:
1^ fila: Felix Rosenqvist - Sam Bird
2^ fila: Mitch Evans - André Lotterer
3^ fila: Sebastien Buemi - Lucas Di Grassi
4^ fila: Oliver Turvey - Jean-Eric Vergne
5^ fila: Daniel Abt - Nick Heidfeld
6^ fila: Alex Lynn - Tom Blomqvist
7^ fila: Nelsinho Piquet - Maro Engel
8^ fila: Nicolas Prost - Jerome D'Ambrosio
9^ fila: Edoardo Mortara - Luca Filippi
10^ fila: José Lopez - Antonio Felix Da Costa
Fin dalle prime inquadrature che ho visto del circuito ho pensato che fosse alquanto probabile che si andassero a creare ingorghi. Tuttavia i piloti sono riusciti a fare una partenza regolare, insomma, una di quelle in cui c’è qualche sportellata (vedi Lynn vs Engel, scambiato per Heidi, ma soprattutto vedi Di Gratis vs Buemiiii!), ma senza che accadesse nulla di irreparabile, tranne in alcuni casi perdere posizioni, come accaduto ai due championship contenders d’altri tempi.
Rosenbitch ha mantenuto la posizione, nonostante avesse un Volatile che lo inseguiva da molto vicino. Viste le pose di Sam Bird, Rosenbitch ha trovato tuttavia la velocità sufficiente per scappare, lasciandosi dietro il Volatile che aveva negli scarichi il pilota più odiato dalle tumblrere, Mitch Evans, pronunciato “ivans”, che purtroppo ho ormai catalogato pronunciando il suo cognome così com’è scritto e non credo che smetterò mai.
Al quarto posto c’era un ex Caterham Boy, che ha guidato la Caterham per un evento one-off: parlo di André Lotterer, colui che a suo tempo, parlando in italiano ai microfoni Rai, definì le full-wet come “gomme da piove”, espressione che ricordo di avere sentito pronunciare, così testuale, molti anni fa da Michael Schumacher. Dietro a Lotterer c’era l’ingegnere meccanico Turvey...
...
...
...e la situazione si evolveva verso una calma piatta che faceva molto riflettere. Nello specifico mi chiedevo come mai la situazione fosse così tranquilla.
Poi nelle retrovie c’è stata una sportellata tra Antonio Felice Sulla Costa e Mortara, che correndo con licenza svizzera pur avendo anche nazionalità italiana (con la quale corre nel DTM) veniva snobbato perché questo weekend l’unico italiano presente in pista era “il nostro Filippi”, per il quale eravamo cortesemente invitati a votare per il fanboost.
Stavo seguendo la gara alla TV e non avevo il computer sottomano, quindi non ho votato per il fanboost. Ad ogni modo avrei votato Heidi come ho fatto altre volte, perché Heidi è Heidi e merita di essere protetto e tutelato finché non riuscirà a ottenere la sua prima vittoria in Formula E. Non mi interessa nemmeno che sia “la prima”, quello che conta è che ne ottenga una, prima o poi, ma più il tempo passa e più inizio a credere che soltanto l’Apocalisse potrebbe condurre a un tale risultato.
So benissimo che votare Heidi per il fanboost è deleterio, perché Heidi non vince mai nessuna gara quando lo voto per il fanboost. Però quando non lo voto la situazione è tale e quale, quindi il sostegno morale se lo meriterebbe, per questione di principio.
Il vincitore della classifica del fanboost è stato il campione del mondo in carica (Di Gratis, non JEV, per chi avesse dei dubbi sul significato della dicitura “campione del mondo in carica”), al secondo posto “il nostro Filippi” (mi scoccia un po’ chiamarlo “il nostro Filippi”, era più bello chiamarlo “Feeeeeellipy” come quando prendevo per i fondelli i telecronisti americani di Indycar), al terzo Buemiiii. Che tristezza, la gente che continua a votare puntualmente Di Gratis e Buemiiii per il fanboost, e non perché abbia qualcosa contro di loro. È un po’ come se venissero votati costantemente piloti del calibro di Vettel, Hamilton o Verstappino, quando a mio parere la gente dovrebbe votare in branco per piloti come Ocon, RoGro o addirittura per il pollo gigante.
Nel frattempo, mentre la classifica del fanboost veniva divulgata, a Lynn che andava in giro con l’alettone anteriore a pezzi, era stata esposta già da tempo la bandiera nera con il cerchio arancione, di cui Mazzoni ha parlato talmente tanto a lungo che dovrebbe essere entrato in testa a tutti che cosa significa tale bandiera. Per questa ragione eviterò di spiegarlo...
...
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...anzi, lo capirete lo stesso, perché sto per scrivere che Lynn è andato ai box, obbligato per ragioni di sicurezza a non continuare a stare al volante di un mezzo troppo pericoloso.
Intanto c’era un detrito sulla pista che di tanto in tanto veniva inquadrato, ma è diventato parte integrante del panorama senza disturbare nessuno.
Poi sono andata in bagno.
Sono tornata davanti alla TV.
Complice il fatto che la grafica durante le competizioni automobilistiche è 12-decimi-friendly, ho dato un’occhiata alle posizioni e ho letto “PRO” in testa alla classifica.
Ho creduto di essermi bevuta il cervello, dato che ricordavo che Nico Prost fosse nelle retrovie fino a quel momento, poi mi sono ricordata che, per ragioni mai del tutto chiarite, Rosenqvist è “FRO” e non “ROS”. È una cosa che non mi spiego e che non mi spiegherò mai. Probabilmente la Formula E si aspetta che accorrano in branco Rossiter, Rosberg e i due Rossi e vuole essere premunita per tale eventualità, anche se per anzianità la denominazione di ROS spetterebbe a Felix e a nessuno di loro.
Il tempo per fare queste riflessioni c’era tutto (anzi, no, le sto facendo adesso, ma facciamo finta che le abbia fatte in quel momento), dato che eravamo di nuovo verso una situazione di calma piatta...
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...e poi, mentre si avvicinava il momento dei pitstop, è capitata una di quelle situazioni da gare di Indycar sui circuiti cittadini. Due vetture sono andate a sbattere e una di queste era quella dell’ingegnere meccanico Turvey. L’altra mi è sembrata quella di Heidi.
Nelsinho, che sopraggiungeva in quel momento, è finito addosso al compagno di squadra. Feeeellipy e Mortara sono arrivati in quei frangenti e si sono rigati la macchina a vicenda. Per fortuna sono riusciti a proseguire, altrimenti l’ingorgo sarebbe diventato ingestibile.
Tutti ai box, intanto, sia quelli che erano rimasti coinvolti nell’incidente, sia quelli che non lo erano.
A quel punto Nelsinho è diventato il grande catalizzatore di attenzione, “Voyager” e “Mistero” stanno ancora indagando che cosa gli sia successo.
Abbiamo visto che rientrava ai box.
Abbiamo visto che stava fermo sulla vettura.
Non è chiaro se fosse la vecchia vettura o la nuova vettura, dato che finché non è rimasto fermo lì per diversi minuti nessuno si è fatto domande su di lui.
Stava fermo, anzi, si contorceva in modo strano all’interno dell’abitacolo, mentre nessuno prendeva in considerazione Rosenbitch, il Volatile, Buemiiii, Evans e Lotterer, con Di Gratis negli scarichi di quest’ultimo pronto ad approfittare della prima sbavatura per metterselo dietro.
Pare che non riuscisse a slacciarsi le cinture e a scendere dalla vettura e c’erano teorie a proposito del fatto che fosse nel mezzo di un attacco di claustrofobia.
Non ho capito granché della situazione, a parte le bandiere gialle. Se un pilota fosse preso da un attacco di claustrofobia e non riuscisse a slacciarsi le cinture e a scendere dalla vettura, il minimo che mi aspetterei sarebbe che chi di competenza intervenisse in suo aiuto.
O che dopo cinque minuti di sosta non riuscisse a ripartire e a tornare in pista così come niente fosse, fare qualche giro, dopodiché rientrare ai box con aria sconsolata, scendere dalla macchina imprecando e lanciare da parte guanti e casco.
Per parlare di Piquet che lanciava guanti e casco nessuno prestava più attenzione a quello che stava succedendo sulla scena principale: Rosenbitch era andato a sbattere.
A proposito, vorrei fare una piccola digressione su Rosenbitch, perché subito dopo è stato intervistato dagli uomini di Sport Mediaset, mentre teneva ancora in casco in testa. Una cosa del genere era capitata nel 2010 con la Stellona e Bruno Senna, quindi l’aura del Rasoio Gillette in qualche modo aveva a che vedere con l’eprix di Roma.
Durante l’intervista in inglese Rosenbitch ha detto che non sapeva cosa fosse successo e che il team doveva verificare. Ciò è stato tradotto più o meno così: Rosenbitch ha detto di avere sbattuto e di avere rotto una sospensione.
Che quella non fosse la teoria di Rosenbitch mi pareva evidente, ma ancora più evidente è stato quando su Twitter si è scomodato di polemizzare sull’accaduto. Pare che nelle interviste post-gara il vincitore (per questioni di spoiler dovrete aspettare un po’ per scoprire di chi si tratta) abbia dichiarato qualcosa del tipo “sono consapevole che non avrei mai vinto se Rosenbitch non avesse fatto quell’errore”. La dichiarazione è stata riportata da un sito sui motori e linkata su Twitter dall’account ufficiale di tale sito. Rosenbitch ha risposto al tweet con un’affermazione del tipo “peccato che in realtà non sia stato un mio errore”. Non ho capito se il tono fosse scherzoso o piccato.
In quest’ultimo caso, datti una calmata. So che essendo svedese non ami i pennuti (oh, ho spoilerato?) e sei terrorizzato dall’idea che ti taglino la strada, ma si può avere più classe, come ai gloriosi tempi in cui Antonio Felice sulla Costa dimostrava di non avere la più pallida idea di come utilizzare la punteggiatura e finì per scrivere “my bad mate Villeneuve”...
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...povero Platinum Jacques, meteoria della Formula E abbastanza a lungo perché, nonostante la sua Indy 500 e il suo titolo mondiale in Formula 1, venisse mandato a postare, in tuta larga stile skater, accanto al clan dei figli d’arte.
Va beh, andiamo avanti, perché a poco più di due terzi di gara il Volatile ereditava la leadership, inseguito molto da vicino dai piloti che gli stavano dietro.
Secondo c’era Evans, terzo c’era Buemiiii ma era in difficoltà e Di Gratis l’ha asfaltato, lasciandolo a vedersela con tutti gli altri che sopraggiungevano. Il finale era destinato ad essere una lotteria, quindi il Caterham Boy ad interim era pronto a dare il meglio di sé. Secondo i telecronisti, stava dietro a Buemiiii come “un cavallo pazzo”, mentre Di Gratis era dietro ad Evans “come un falco”. C’era tutto lo zoo al gran completo, a quanto pare, però Evans in qualità di neozelandese non era un animale ma un kiwi!
Poi c’è stata una bandiera gialla per rimuovere la vettura di Rosenbitch, mentre non è servita quando a due giri dalla fine José Lopez detto Pechito è andato a sbattere.
All’ultimo giro Lotterer ha asfaltato Evans (che poi ha perso ulteriori posizioni), guadagnando il podio, mentre Di Gratis non riusciva ad asfaltare il volatile.
Venti minuti più tardi, dopo interviste, inquadrature di Dario Franchitti che intervistava piloti, commento in italiano da parte di Lotterer alla gara e mia osservazione che da sotto al cappellino di Lotterer mi pareva di intravedere capelli brizzolati, è arrivato il momento del podio. Secondo gli opinionisti in studio non c’erano gradini, come nelle corse americane...
...
...
...invece i gradini c’erano. Il primo ad arrivare è stato Lotterer, avvolto in una bandiera della Germania. La bandiera era presumibilmente al contrario, dato che sull’orlo mi è parso di vedere un’etichetta bianca. Poi + arrivato Di Grassi che indossava una bandiera brasiliana enorme come mantello. Era sotto investigazione per un presunto pitstop irregolare, ma pareva non preoccuparsene: dopotutto era meno imbarazzante che la questione delle mutande non ignifughe dell’altra volta. Poi è arrivato il vincitore, Sam Bird. Sono rimasta delusa dalle proporzioni della sua bandiera della Union Jack. In confronto a quelle degli altri, e in particolare a quella di Di Grassi, era molto più piccola: pilota mignon con bandiera mignon.
Il Volatile: “Ho tutto mignon, tranne la parte del corpo che porta il mio stesso nome. Sono certo che Felix potrebbe confermare.”
Rosenbitch: “Si è rotta una sospensione, non è stata colpa mia.”
Il Volatile: “Si è rotto il preservativo, non è stata colpa mia. Sappi che, se per caso possiedi un utero, ti sosterrò assistendoti personalmente durante il parto plurigemellare che ci sarà nell’ultimo capitolo.”
Rosenbitch: “Per chi mi hai preso, per Hulkenberg?”
Il Volatile: “Chi è Hulkenberg?”
Rosenbitch: “Uno che salirà sul podio solo quando Heidi avrà conquistato una vittoria.”
Il Volatile: “Ovvero mai.”
Rosenbitch: “In loro onore dovremmo chiamare i nostri figli Nick e Nico. Il terzo gemello, invece, si chiamerà Marco, in onore della vittoria a Indianapolis che Sonniferetti otterrà in concomitanza con gli eventi impossibili che abbiamo citato.”
Il Volatile: “Sono d’accordo. Ora scusami, ma devo andare urgentemente a togliermi la tuta. Ho bisogno di rimanere in più totale libertà, completamente nudo con gli attributi al vento.”
Rosenbitch: “Mi raccomando, usa un casco per ripararti dal vento.”
Il Volatile: “Certo!”
Il Gangster Rapper: “Se invece di stare completamente nudo e di proteggerti con un casco ti limitassi a indossare un paio di mutande attillate, l’effetto vedo non vedo svanirebbe, soppiantato dall’effetto vedo benissimo.”
Il Volatile: “Bada ai fatti tuoi, che non sopporto la tua tamarraggine. Ti ho anche criticato mesi fa ritenendomi offeso dal fatto che tu sia stato al gala della FIA travestito da albero di Natale, nel caso tu non te ne sia accorto.”
Il Gangster Rapper: “La cosa che non capisco è, appunto, che cosa ti offenda. Il resto del mondo si limita a ridere pensando che io non abbia il minimo buon gusto in fatto di vestiti.”
Il Volatile: “Il tuo modo di vestire è offensive e problematic e le tue mutande rosse sono cultural appropriation. Sei un ferrarista, da indossare mutande rosse? Quale sarà il prossimo passo, un paio di mutande con il cavallino rampante?”
Il Gangster Rapper: “No, il cavallino rampante lo custodisco dentro le mutande. Ora scusami, ma mi è stato riferito che il Principe Leo si aggira per il paddock di Shanghai, quindi devo andare assolutamente a mostrargli il mio cavallino.”
Il Volatile: “Oh. My. Owl.”
Ecco, appunto, a proposito del Gufo di Interlagos, c’era Massa in giro per l’eprix di Roma. Ieri su Twitter precisava che spera di essere presente anche il prossimo anno come pilota. Non solo per l’eprix di Roma, immagino. AAAAAAWWWWW. <3
Ora vi saluto, il prossimo appuntamento è tra due settimane con l’eprix di Parigi. Inizierà alle 16.00, immagino.
In sovrapposizione.
Con Baku.
Dov’è la gente che si indigna?
RISULTATO: 1. Sam Bird (DS Virgin), 2. Lucas Di Grassi (Audisport Abt), 3. André Lotterer (Techeetah), 4. Daniel Abt (Audisport Abt), 5. Jean-Eric Vergne (Techeetah), 6. Sebastien Buemi (Renault eDams), 7. Jerome D'Ambrosio (Dragon), 8. Maro Engel (Venturi), 9. Mitch Evans (Jaguar), 10. Edoardo Mortara (Venturi), 11. Antonio Felix Da Costa (Andretti), 12. Oliver Turvey (Nio), 13. Luca Filippi (Nio), 14. Nicolas Prost (Renault eDams), 15 Tom Blomqvist (Andretti), 16. Nick Heidfeld (Mahindra), 17. José Lopez (Dragon), Rit. Felix Rosenqvist (Mahindra), Rit. Nelsinho Piquet (Jaguar), Rit. Alex Lynn (DS Virgin). Giro più veloce: Daniel Abt.
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domenica 3 luglio 2016
2015/2016 #9: Commento ironico all’eprix di Londra, Gara 1 (02/07/2016)
Come sempre succede, alla fine tutti i nodi vengono al
pettine e il campionato si inoltra lentamente, ma neanche troppo, verso la fine
e lo fa con il doppio eprix di Londra, di cui ho già trovato gente che
affermava che non si tratta di una cosa seria. Mi è bastato leggere un articolo
con commenti per arrivarci, giusto per dare un'idea di come siamo messi.
Il doppio eprix di Londra funziona che ce n'è uno, con le
proprie sessioni di prove e qualifiche, al sabato, come se non ci fosse un
domani. Poi arriva la domenica e si ricomincia dall'inizio.
La gara parte alle 16.00 locali, che per noi sono le
17.00, anzi, per essere più specifici parte alle 17.04, segno evidente che
qualcosina in comune Formula E e Indycar ce l'hanno. Se avessero in comune
qualcosa di più, però, la gara partirebbe alle 17.07.
Location: circuito cittadino di Londra, che è talmente
stretto da far sembrare largo Baku. Le strade sono piene di foglie secche e c'è
un costante rischio di pioggia.
La griglia di partenza di Gara 1 è la seguente:
1^ fila: 1. Nicolas Prost (eDams), 2. Bruno Senna
(Mahindra)
2^ fila:
3. Oliver Turvey (Nextev), 4. Robin Frijns (Andretti)
3^ fila:
5. Jean-Eric Vergne (Virgin), 6. Daniel Abt (Audisport)
4^ fila:
7. Sam Bird (Virgin), 8. Nick Heidfeld (Mahindra)
5^ fila:
9. Loic Duval (Dragon), 10. Lucas Di Grassi (Audisport)
6^ fila: 11. Jerome D'Ambrosio (Dragon), 12. Sebastien
Buemi (eDams)
7^ fila: 13. Mike Conway (Venturi), 14. Antonio Felix Da
Costa (Aguri)
8^ fila: 15. Stephane Sarrazin (Venturi), 16. Ma Qing Hua
(Aguri)
9^ fila: 17. Simona De Silvestro (Andretti), 18. Nelsinho
Piquet (Nextev)
Per rinfrescare la memoria a chi se ne fosse
provvidenzialmente dimenticato, questo è il weekend in cui Di Grassi e Buemi si
giocano il campionato, vinto l'anno scorso da nientemeno che Crashgateinho,
piuttosto deludente in questa stagione e anche stavolta in ultima fila attaccato
alla gonna della De Silvestro.
Di Grassi ha introdotto il weekend lamentandosi del
fanboost e del fatto che potrebbe falsare il campionato, invocando che lui e
Buemi fossero esclusi dalla votazione per il fanboost. In realtà almeno per
sabato la situazione è di parità, dato che entrambi otterranno il fanboost
(l'altro è Heidfeld), ma non mettiamo il carro davanti ai buoi, non mettiamo i
tori rossi davanti ai cavallini rampanti e soprattutto non mettiamo i due
contendenti al titolo davanti agli altri... no, no, mettiamo in prima fila,
come segnale di buon auspicio, Nicòòòò e Mr Gaelle, che casualmente sono gli
unici due piloti che hanno una correlazione molto vaga con la McLaren Honda. Il
fatto che ciò sia accaduto nello stesso giorno in cui Button ha conquistato una
top-5 nelle qualifiche del Gran Premio d'Austria e in cui partirà addirittura
terzo (!!!111!!!11!!one-one-one!!!11!!!) è molto inquietante.
In realtà penso che tutti siano rimasti molto più
inquietati dal fatto che Nicòòòò va dritto per i fatti suoi, Mr Gaelle anche e
dietro l'ingegnere meccanico Turvey resta in terza posizione a fare da tappo.
Quarto c'è Jev, che stavolta non sta facendo né danni né azioni degne di nota.
Sono certa che il suo fanbase di ragazzine affascinate dai piloti francesi non
sia rimasto del tutto indifferente, ma il fanbase di ragazzine affascinate da
piloti francesi è ormai solo un ricordo lontano, perché sul mio dashboard di
Tumblaaaahhhh non ci sono più e perché su Tumblaaaaahhhhh non ci sono nemmeno
entrata, dato che non volevo spoiler sulle qualifiche della Formula 1 che
ancora non avevo visto e la cui differita, iniziata verso le 17.50, si è
sovrapposta al dopogara dell'eprix di Londra. #Oltraggioohhhhhh!
Torniamo a noi: nulla cambia, nelle posizioni di pregio,
nemmeno con i pitstop a metà gara, a parte qualche posizione recuperata da Di
Gratis e Buemiiii, che subito dopo i pit-stop supera Frinjiiiii portadosi 5° e
6°.
Poi al 20° giro ci prova anche l'Abete, ma il tentativo
non va a buon fine (forse per la pioggia? anche se in realtà la pioggia io l'ho
vista solo un po' dopo) si aggancia a Frinjiiii, vernicia un muro, poi torna a
verniciare anche la vettura di Frinjiiii. Risultato: doppio ritiro + ingresso
della safety car, che ci rimane per quattro giri.
Le mie impressioni a caldo sono state le seguenti:
> Se fossero stati piloti di NASCAR, si sarebbero
tirati dietro i caschi;
> Se fossero stati piloti di Indycar, si sarebbero
tirati dietro i guanti;
> Se fossero stati piloti di Formula 1, si sarebbero
tirati dietro i cappellini;
> Invece non si sono tirati dietro niente, chissà,
magari in Da Costa-Style andranno su twitter a chiamarsi "my bad
mate" a vicenda.
Via la safety car, via anche la pioggia, sembra fatto
apposta. Nicòòòò riprende il largo, Mr Gaelle fa lo stesso, l'ingegnere
meccanico Turvey continua a fare da tappo e lo farà fino al penultimo dei 33
giri, quando andrà a sbattere per i cavolacci suoi lasciando strada libera a
Jev.
Facendo un passo indietro, però, il clou dei clou è il
duello Di Gratis vs Buemi. Prima Di Gratis rischia di sfasciare la macchina,
poi chiude giustamente la porta a Buemiiii che cerca di superarlo e
quest'ultimo... *suspense* ...si mette a sbraitare in francese alla radio.
Qualcuno aveva dei dubbi?
Poi si mette in mezzo il Volatile, in senso letterale,
perché sul finale supera Buemiiii, guadagnandosi un cordiale(?) gesto di saluto
da parte dell'ex pilota della Toro Rosso.
Poi il Volatile ha avuto problemi nel finale: Buemiiii
riesce a superarlo di nuovo, non senza peripezie, perché prima di tutto l'ha
lievemente speronato, poi gli ha anche fatto un altro cordiale segno di saluto.
Risultato: top-5 per Buemiiii, f*ck yeah! ...anzi, visto
il soggetto ci starebbe meglio un più elegante hell yeah.
Il dopogara (che si sovrappone con la differita delle
qualifiche -.- senza che nessuno si scandalizzi perché c'è questa teoria a mio
parere abbastanza imbarazzante sul fatto che la Formula E sia un'alternativa
alla Formula 1 e che nessuno guardi l'una e l'altra) è stato pittoresco.
È stato un susseguirsi di gente che si fa i selfie sul
podio, cosa che raggiunge il top dei top quando Alain Prost tenta di farsi un
selfie insieme al figlio... e dico tenta perché il selfie con il figlio se l'è
anche fatto, ma nel frattempo si sono aggiunti tutti i presenti... tutti
esclusa l'hostess che è stata immobile come una statua per tutto il tempo.
Non approvo il comportameto di quella hostess. u.u Non è
affascinata dalla figaggine francese?
RISULTATO:
1. Nicolas Prost - eDams
Finalmente costui dopo una lunga attesa è riuscito non
solo ad andare meglio di Buemi, ma anche a vincere una gara. Risultato: la sua
vittoria è stata accolta con osservazioni sui figli d'arte e sul fatto che
anche quelli che ci sono in altre serie a volte siano deludenti per gli
appassionati, a parte qualche eccezioni. Sono stata profondamente ammaliata dal
fatto che tra le eccezioni sia stato citato nientemeno che il "figlio di
Graziano Rossi".
2. Bruno Senna - Mahindra
Un podio dai colori indo-brasilianiiiiiii! Sarei stata
molto più soddisfatta se sul podio ci fosse stato anche il suo compagno di
squadra Heidi, magari sul gradino più alto, ma non si può avere tutto dalla
vita.
3. Jean Eric Vergne - Virgin
Preferisco non fare commenti, perché finirei per tirare
in ballo il suo fanbase tumblreriano e vorrei dimenticare che Jev ha un fanbase
tumbleriano.
4. Lucas Di Grassi - Audisport
Gli è andata meglio che a Buemi, ma se la giocano
domenica.
5. Sebastien Buemi - eDams
Gli è andata peggio che a Di Grassi, ma se la giocano
domenica.
6. Antonio Felix Da Costa - Aguri
Non mi sono accorta della sua presenza, ma prendiamo per
scontato il fatto che ci fosse.
7. Sam Bird - Virgin
Buemi è da denunciare alla Protezione Uccelli. Non si può
mandare a quel paese Bird due volte nel giro di cinque minuti. :-/
8. Nick Heidfeld - Mahindra
Soltanto sei posizioni lo separavano dalla gloria della
vittoria, il che mi lascia abbastanza affranta, ma non troppo. Continuo a
sperare che un giorno o l'altro ci sorprenderà.
9. Jerome D'Ambrosio - Dragon
A parte che non ho notato la sua presenza in nessun
momento della gara, le osservazioni che potrei fare sarebbero simili a quelle
per Jev.
10. Mike Conway - Venturi
L'ho già detto che i colori del suo casco mi ricordano
alla lontana quelli del casco di Mr Gaelle?
11. Simona De Silvestro - Andretti
Si è allontanata da Crashgateinho. Ciò è un risultato
almeno in parte soddisfacente.
12. Stephane Sarrazin - Venturi
Sarryyyyy. ç_ç
13. Ma Qing Hua - Aguri
Ormai sono talmente tanto abituata a definirlo My King
Juan, che non mi ricordo nemmeno come si scriva davvero il suo nome. Meglio che
non cerchi di pronunciarlo, se no Ransie mi sguinzaglia dietro un esercito di
piccoli demoni pescatori!
14.
Nelsinho Piquet - Nextev
Ultimo
classificato...
15.
Oliver Turvey - Nextev
Mi è dispiaciuto che non abbia portato a casa il terzo
posto.
16. Loic Duval - Dragon
Deve essersi ritirato per qualche guasto tecnico di
natura non ben precisata.
17. Robin Frijns - Andretti
Questo è il "bad mate".
18. Daniel Abt - Audisport
Sì sì, Frijns è stato proprio il bad mate...
sabato 21 maggio 2016
2015/2016 #8: Commento ironico all’eprix di Berlino (21/05/2016)
Un cordiale saluto ai miei carissimi lettori, è la volta
dell'eprix di Berlino che, data la cancellazione dell'eprix di Mosca del mese
prossimo, è il penultimo appuntamento stagionale dopo il doppio appuntamento di
Londra a luglio. Lo so che detta così è una frase un po' contorta, ma il fatto
rimane che è stato cancellato il gran premio della Russia, laddove l'anno
scorso Sam Bird prese parte alla foto di gruppo dei piloti in maglietta a mezze
maniche e pantaloncini corti, mentre gli altri indossavano felpe e giacche a
vento. In realtà, visti i trascorsi, per il Volatile potrebbe essere stato un
notevole sforzo anche indossare t-shirt e pantaloncini, ma non siamo qui per
discutere dei photoshot del Volatile, bensì per parlare dell'eprix di Berlino.
Partiamo da un'ammissione: su come funzionino esattamente
le qualifiche, non ci ho ancora capito molto, tanto che non ho capito
esattamente quali fossero le posizioni del Rasoio Gillette e di Heidi prima di
essere retrocessi in penultima fila, davanti agli altrettanto retrocessi Sarry
e D'Ambriiii.
C'è chi dice che erano secondo e terzo, c'è chi dice che
erano quinto e sesto, c'è chi non si pone minimamente il problema. Io, invece,
il problema me lo pongo eccome, perché nel caso non ve ne ricordiate avevo detto
tempo fa che speravo prima o poi di vedere una doppietta della Mahindra, il che
in quanto a probabilità è più o meno analogo al vedere una doppietta della
Force India in Formula 1, con l'aggravante che Heidi ha un talento naturale per
il conquistarsi delle penalità nei momenti meno opportuni e che l'Uomo Gillette
è specializzato nell'andare a cercare casini e a dimostrare che in realtà lui è
un giapponese in incognito. Non a caso è riuscito nell'eroica impresa, nella
gara inaugurale della Formula E 2014/2015, di ballare la samba anche con il
Sommo Taku, che faceva una presenza occasionale in Formula E.
Sta di fatto che Gillette e Heidi non sono partiti nelle
zone alte della classifica, ma in penultima fila. Dietro di loro c'erano Sarry
e D'Ambriiii, come ho scritto esattamente due minuti fa... e mi rendo conto che
per parlare dei Mahindra Boys ho dimenticato un dettaglio che avrà fatto vedere
cuoricini alati a tutte le fangirl, perché un figonehhhhhh francesehhhhh ha
conquistato la pole position!!!111!!111!!111!! tunz tunz tunz!!11!!!11!!!11!!
*JEV, TI LOVVIAMOHHHHHH TUTTEHHHHH!!!11!!!11!!!11!!!*
1^ fila: 1. Jean Eric Vergne (Virgin), 2. Sebastien Buemi
(eDams)
2^ fila: 3. Daniel Abt (Audisport), 4. Sam Bird (Virgin)
3^ fila: 5. Nelsinho Piquet (Nextev), 6. Nico Prost
(eDams)
4^ fila: 7. Oliver Turvey (Nextev), 8. Lucas Di Grassi
(Audisport)
5^ fila: 9. Loic Duval (Dragon), 10. Simona De Silvestro
(Andretti)
6^ fila: 11. Mike Conway (Venturi), 12. Robin Frijns
(Andretti)
7^ fila: 13. René Rast (Aguri), 14. Ma Qing Hua (Aguri)
8^ fila: 15. Bruno Senna (Mahindra), 16. Nick Heidfeld
(Mahindra)
9^ fila: 17. Stephane Sarrazin (Venturi), 18. Jerome
D'Ambrosio (Dragon)
*JEV, TI LOVVIAMOHHHH TUTTEHHHH ANCORAHHHH PIUHHHH DI
PRIMAHHHHH!!!!!11!!!1!11!! SPACCAHHHHH IL COOL-O A TUTTIHHHH!!!11!!!11!! TUNZ
TUNZ TUNZ!!!111!!!11!!!*
Era una lunga gara: 48 giri di fangirlismo elevato alla
massima potenza, cosa che guardare la gara sulla versione web di Raisport2 mi
ha permesso di evitare.
In ogni caso le fangirl dovevano essere veramente
depresse, dato che tutte le fangirl di Jev sono anche fangirl di D'Ambriiiii
perché ha gli occhi azzurri e parla francese, quindi è un figohhhhh
onorariohhhhh quasi come se fosse un francese vero.
Non ho ancora capito quale sia la ragione per cui basti
essere francese per essere un figonehhhhh stratosferico, ma lo prendo per un
dato di fatto. Quindi, dopo essermi asciugata la bava alla bocca per avere
visto un'inquadratura di Alain Prost di profilo nel box del team eDams, direi
che posso procedere con la narrazione dei gloriosi eventi di Berlino, laddove
le fan di Jev pensavano che Jev avrebbe vinto e dominato, ma Buemiiii non era
dello stesso parere.
Dopo una partenza a colpi di baguette con Buemiiii che ha
superato Jev per poi esserne controsorpassato, Buemiiii ha dovuto attendere ben
sei giri per riprendere la testa della gara.
Buemiiii: "E adesso che sono qui, nessuno mi schioda
più. Je suis le Boss!!!"
Jev: "Je suis le crasheur!"
...
...
...ma nell'attesa di vedere Jev dare il meglio di sé,
molto nell'attesa perché per Jev c'è voluto un po', nelle retrovie c'era chi
cercava di animare la gara o di farsi inquadrare.
Rastttttt: "IT'S TIME FOR CRASH!!!"
Gillette Fusion:
"TUNZ-TUNZ-TUNZ!!!111!!!111!!!111!!11! Gaelle, guardami! sto crashando solo
per farmi notare da te!"
Gaelle: "E se io preferissi Jev?"
Gillette Fusion: "Oh my ‑neverwinning Heidi."
Bilancio della situazione: mentre l'Uomo Gillette aveva
quantomeno l'accortezza di recarsi ai box (o almeno mi risulta che l'abbia
fatto), Rastttt ha aspettato che lo costringessero a rientrare grazie
all'esposizione della bandiera nera con cerchio arancione (quella di cui
Mazzoni parlò un bel po' durante quel gran premio dell'epoca Brawn GP in cui
Vettel e Kubica crasharono a pochi giri dalla fine, in cui alla fine vinse
Button e arrivò secondo Barrichello).
Davanti nel frattempo c'era stato un contatto tra l'Abete
e il Volatile, quando quest'ultimo aveva cercato di adornarlo in qualità di
stella cometa (meglio non sapere che cosa avrebbe dovuto usare come coda), con
il Volatile che è stato richiamato ai box con bandiera nera con cerchio
arancione perché aveva un pezzo di alettone mezzo staccato, mentre l'Abete
procedeva senza danni andando a superare Jev.
Jev: "Nobody loves me."
Crashgateinho: "Ti lamenti tu???2222??? Che cosa
dovrei dire io, allora?! Partivo dalla quinta posizione!!!11!!!11!!! tunz tunz
tunz!!11!!!111!! e adesso sto sprofondando nei bassifondi come se fossi il
presidente in carica degli sfigati do Brasil."
Gaelle: "A me piacciono gli sfigati do Brasil."
Jev: "Ma non ti piacevo io?"
Gaelle: "No."
Jev: "L'ho detto... nobody loves me."
INTERMEZZO: Buemiiii ha vinto la classifica del fanboost,
battendo Sarry e Heidiiii.
Jev: "Nobody loves me. Adesso per protesta vado a
sbattere contro qualunque cosa abbia consistenza solida sacrificandomi per la
causa."
Il suo tentativo di sacrificarsi per la causa è andato a
buon fine, dato che gli è stata esposta la gloriosa bandiera nera con cerchio
arancione.
Plot twist: eravamo già a metà gara, quindi Jev è andato
direttamente ai box a cambiare macchina, evitando una sosta aggiuntiva e
ritrovandosi in quinta posizione al suo rientro: davanti c'erano Buemiiii,
l'Abete, Nicòòòò e Di Gratis, che stava risalendo verso l'obiettivo primario,
quello di dimostrare che Buemiiii vince solo per culo e non per merito rendendo
il mondiale falsato.
Bonus: c'è stato un duello epico tra le Venturi in
pitlane, anche se definirlo "duello epico" significa che i miei
standard in fatto di duelli epici si stanno sfortunatamente abbassando, il che
è colpa del fallimento della Caterham.
Intanto, siccome tutti non facevano altro che sbattere di
qua e di là e di collezionare bandiere nere con cerchi arancioni, la pista era
invasa di "debris", che se fossimo stati in Nascar sarebbero già
entrate almeno ventidue safety car prima di quel momento... Ma niente paura, i
"debris" sono fatti perché prima o poi qualcuno li usi per realizzare
la propria coreografia.
Bonus: il pilota che ha fatto tale coreografia è stato
l'Uomo Gillette, che ha fatto un testacoda completo e poi si è messo a girare
di qua e di là a caso nel tentativo di ritrovare la strada.
Doppio bonus: si è passati al regime di "full course
yellow".
Al restart sono accadute di fatto tre cose:
1) Dellavalle, che era dietro a Heidi, miracolosamente
risalito senza che nessuna delle sue caprette gli mettesse i bastoni tra le
ruote, è stato penalizzato con un drive through per "using too much
power" o qualcosa del genere;
2) Di Gratis ha superato Nicòòòòò iniziando ad
avvicinarsi al compagno di squadra Abete e iniziando a sbraitare via radio;
3) proprio mentre attendevo pazientemente di sentire
affermazioni del tipo "it's ridicolous" o "Lucas is faster than
you, can you confirm you understood the message", sempre Dellavalle ha
pensato bene di sacrificarsi per la causa dell'Abete e di impedire che potesse
essere superato di lì a poco: a sei giri dalla fine è andato a muro, facendo
entrare la safety car.
Sono seguiti due giri finali abbastanza intensi,
introdotti da una vettura nelle retrovie che faceva un dritto da qualche parte
ma che poi ritrovava la strada. Secondo i telecronisti era probabilmente My
King Juan.
Per il resto non ci sono stati stravolgimenti di
posizioni, nemmeno quella di Di Gratis, sotto indagine per eccesso di velocità
durante i giri di full course yellow.
Ho visto il podio negli highlights, dato che nel
collegamento televisivo non è stato mostrato. Sembravano tutti abbastanza
soddisfatti.
Buemiiii: "Io soprattutto! Je suis le
boss!!!1111!!!111!! tunz tunz tunz!!111!!11!!"
RISULTATO:
1. Sebastien Buemi (eDams Renault)
2. Daniel Abt (Audisport ABT)
3. Lucas Di Grassi (Audisport ABT)
4. Nicolas Prost (eDams Renault)
5. Jean Eric Vergne (Virgin)
6. Robin Frijns (Andretti)
7. Nick Heidfeld (Mahindra)
8. Mike Conway (Venturi)
9. Simona De Silvestro (Andretti)
10. Stephane Sarrazin (Venturi)
11. Sam Bird (Virgin)
12. Oliver Turvey (Nextev)
13. Nelsinho Piquet (Nextev)
14. Ma Qing Hua (Amlin Aguri)
15. Bruno Senna (Mahindra)
16. Jerome D'Ambrosio (Dragon)
17. René Rast (Amlin Aguri)
18. Loic Duval (Dragon)
martedì 5 aprile 2016
2015/2016 #6: Commento ironico all’eprix di Long Beach (02/04/2016)
Sabato 2 Aprile, notte tra sabato e domenica per noi, era
in programma l'eprix di Long Beach, che speravo di riuscire a guardare
domenica... invece no, per una lunga serie di peripezie (AKA l'impossibilità di
trovarlo da qualche parte in rete) ho dovuto invece attendere fino a martedì,
quando la replica è stata trasmessa su Raisport.
La griglia di partenza è stata quindi la seguente:
3^ fila: 5. Frijns - Andretti 6. Abt - Audisport Abt
4^ fila: 7. Buemi - eDams Renault, 8. Prost - eDams Renault
5^ fila: 9. D'Ambrosio - Dragon, 10. Senna - Mahindra
6^ fila: 11. Vergne - Virgin, 12. De Silvestro - Andretti
7^ fila: 13. Turvey - Nextev, 14. Conway - Venturi
8^ fila: 15. Duran - Aguri, 16. Duval - Dragon
9^ fila: 17. Piquet - Nextev, 18. Da Costa - Aguri
Dopo la partenza il Volatile è rimasto primo.
Dopo la partenza Di Gratis è rimasto secondo.
Dopo la partenza Sarry è rimasto terzo, e ciò è un bene! *-*
Dopo la partenza Heidi è rimasto quarto... giusto per un paio di giri, poi l'hanno superato in quattro.
Quarto è risalito quindi Frinjiiii, poi c'era l'Abete... oh, a proposito, l'Abete...
...
...
...Dunque, l'Abete, per gli amici intimi Daniel Abt, è un personaggio di un certo livello, che finora ho sempre ricollegato a quella partita dei mondiali del 2014 tra Germania e Brasile in cui il Brasile prese un bel po' di goal, per i selfie che avevano pubblicato lui e Di Gratis guardando la partita, in cui Di Gratis era in posizione di facepalm.
Di recente l'Abete ha fatto dichiarazioni di una certa rilevanza, per esempio che se dovesse vincere il fanboost andrebbe sulla griglia di partenza nudo e si metterebbe a cantare canzoni di Taylor Swift.
Sarò sincera: credo che siano in pochi ad avere votato l'Abete per le canzoni di Taylor Swift!
La dura legge del fanboost, meccanismo tanto criticato da Di Gratis sempre pronto a ipotizzare che i voti vengano conteggiati nella stessa maniera di quelli del "Driver of the day" in Formula 1, ha però dichiarato che...
Di Gratis: "VOTO FALSATO! VOTO FALSATO! VOTO FALSATO!"
Il fanboost: "Il vincitore sei tu."
Di Gratis: "Non fa niente, il voto è ugualmente falsato."
Il fanboost: "No, il voto non è falsato, altrimenti avrebbe vinto il pilota giunto secondo."
Di Gratis: "Ovvero?"
Il fanboost: "Ovvero Heidi!"
*Un fulmine squarcia un due il cielo.*
Voce fuori campo: "Non si possono menzionare ipotetiche vittorie di Heidi così come se niente fosse!"
Il fanboost: "Se interessasse a qualcuno, D'Ambriiii è arrivato terzo."
Una fangirl: "D'Ambriiii ha gli occhi azzurri quindi è figo. E poi è belga, quindi francofono, quindi doppiamente figo."
Voce fuori campo: "Giusto, ora però andiamo avanti?"
L'Autrice(C): "Andiamo avanti così? Senza vedere l'Abete travestito da bronzo di Riace? Il mondo è ingiusto. Andate tutti a fanboostarlo per il prossimo eprix!"
Frinjiii: "Ma quale le boss. Qualcuno mi dia una baguette, per cortesia!"
*Nessuno gli dà una baguette.*
Bye bye Frinjiiii...
Ma soprattutto bye bye Buemiiii...
Buemiiii: "Ma quale bye bye, je suis le boss!"
Au revoir Buemiiii...
Mentre sbraitava via radio in francese, gli è stata esposta la bandiera nera con il cerchio arancione (la bandiera preferita di Gianfriiii, per intenderci), e dopo quattro giri trascorsi con mezza ala anteriore mancante è andato in largo anticipo ai box a cambiare vettura.
Buemiiii: "Je suis le boss."
Voce fuori campo: "ma quale le boss, che stai perdendo una posizione a ogni battito di ciglia?"
Buemiiii: "Nobody loves me. Nemmeno la Carta Sim!"
La Carta Sim, infatti, stava in scia a Jev e ad Antonio Felice sulla Costa, lontana anche dal suo #GrandeAmmmmmmore Crashgateinho.
Il Volatile: "No, io non ti ho fatto passare! Mi sono distratto perché la tuta è scomoda. Perché devo stare in pista, quando potrei andare in un campo nudisti?"
Nessuno ha risposto ai dubbi esistenziali del Volatile, ma tutti sono rientrati ai box verso la metà della gara e ne sono usciti esattamente dove stavano prima (Nicòòòò ne è uscito troppo in fretta e poco dopo è stato penalizzato con un drive through), ovvero con Di Gratis (che ha origini pugliesi - cit. - e ha anche passaporto italiano - sempre cit.) primo e il Volatile secondo... almeno fino al momento in cui non s'è messo di nuovo a pensare ai campi nudisti e ha fatto un dritto (era il 23° giro).
Il telecronista: "Forse andiamo full course yellow."
Il Volatile: "No, facciamo che riparto e aspetto qualche momento prima di spogliarmi."
Voce fuori campo: "Ottima idea."
Il Volatile è ripartito e si è trovato davanti una vettura che andava più lenta e il suo unico scopo era quello di passare davanti e di recuperare la quinta posizione... purtroppo per lui quella era la vettura di Gillette Fusion, il Vitaly Petrov di Sao Paulo, celebre per fare qualche comparsa di tanto in tanto nelle posizioni della top-5, generalmente con lo scopo di tenersi dietro qualcuno che vorrebbe farsi largo a colpi di katana.
Evento sorprendente: quella di Gillette Fusion non era l'unica Mahindra in top-5, dato che c'era Heidiiii che era nientemeno che quarto.
Al 34° giro, proprio quando non ci aspettavamo più che accadessero dei colpi di scena, è accaduto... nulla, solo quello che capita praticamente in ogni eprix, ovvero che Crashgateinho è andato a sfasciare la macchina contro un muretto.
Poco dopo, mentre Antonio Felice sulla Costa parcheggiava ai box, è entrata in pista la safety car per la vettura di Crashgateinho.
La gara è ripartita al 39° giro. Erano 41 in totale.
Heidiii: "Bene, ora spacco il cu*o a tutti."
Di Gratis, Sarry e l'Abete: "ahahahahahaha."
Heidiii: "Okay, non spacco il cu*o a tutti, però proclamo un festino indo-brasiliano per stasera."
Gillette Fusion: "Io porto l'erba!"
Heidiiii: "E io la birra."
Gillette Fusion: "E il Volatile non lo invitiamo."
Il Volatile: "Peccato, volevo venire nudo con una piuma di pavone lì davanti."
Gillette Fusion: "OH MY PETRIIIII BLOCK!"
Va bene, va bene... io ho un serio problema con quest'uomo: ogni volta che vince si mette a scalare la vettura, in tuta rossa e casco verde-oro. È nato a Sao Paulo e ha origini pugliesi. È un Feliiii onorario?
2. Stephane Sarrazin - Venturi
SARRYYYYYYYYYY! *________* Attendo con ansia il momento in cui otterrà una vittoria.
3. Daniel Abt - Audisport Abt
Attendo con ansia il momento in cui vincerà il fanboost.
4. Nick Heidfeld - Mahindra
A proposito di gente che dovrebbe vincere, prima o poi...
5. Bruno Senna - Mahindra
A proposito di gente che dovrebbe indossare più spesso gli occhiali da nerd...
6. Sam Bird - Virgin
L'hanno inquadrato alla fine della gara e sembrava abbastanza affranto... secondo me era la tuta che gli stava stretta!
7. Jerome D'Ambrosio - Dragon
Esisteva davvero?
8. Loic Duval - Dragon
Anche lui?!
9. Simona De Silvestro - Andretti
Sembra essersi definitivamente allontanata dal suo #GrandeAmmmmore Crashgateinho... e dato che ciò le permette di non essere crashgateata è senz'altro una cosa positiva!
10. Mike Conway - Venturi
Chissà se sente la mancanza di una "Conway Street", ogni volta in cui va su un circuito in cui non c'è.
11. Nicolas Prost - eDams Renault
Oggi il suo pit-stop è stato degno di un Heidfeld qualsiasi.
12. Oliver Turvey - Nextev
Oh, giusto, l'ingegnere meccanico... dov'era?
13. Jean-Eric Vergne - Virgin
Grazie a Da Costa e De Silvestro mi ero accorta della sua presenza... più che altro perché c'era Buemi e quindi li hanno inquadrati, un po' come Pic e Glock quella volta del duello epico che altrimenti non si sarebbe filato nessuno (non per Buemi in quel caso, ma penso si sia capito cosa intendevo).
14. Salvador Duran - Aguri
A un certo punto è stato penalizzato con un drive through, ma non mi ricordo perché.
15. Robin Frijns - Andretti
Bye bye Frinjiiii...
16. Sebastien Buemi - eDams Renault
Alla fine della gara sembrava abbastanza contrariato. Spero che si sia ripreso vincendo almeno una manche nel torneo di eco-briscola a cui la Formula E fa senz'altro da contorno.
17. Antonio Felix Da Costa - Aguri
Povero Felix. T.T
18. Nelson Piquet Jr - Nextev
No comment, è meglio così!
Cominciamo dalle cose serie, per esempio la griglia di
partenza, in cui Antonio Felice Sulla Costa svettava in prima posizione...
anzi, no! u.u Causa irregolarità nella pressione degli pneumatici si è
trasformato nel suo alter-ego Antonio Felipe Sulla Costa, quello circondato da
gufi e gatti neri, ed è stato spedito a calci in ultima posizione. Bye bye
Felice... Al primo posto è passato quindi nientemeno il Volatile.
Molto più indietro Crashgateinho è stato retrocesso di un
numero indefinito di posizioni per avere sostituito il motore e 10 secondi di
stop and go per averne sostituito un altro... e, no, prima che me lo chiediate,
le posizioni non erano 55; il record di Alonso è destinato, almeno per il
momento, a rimanere imbattuto.La griglia di partenza è stata quindi la seguente:
1^ fila: 1. Bird - Virgin, 2. Di Grassi - Audisport Abt
2^ fila: 3. Sarrazin - Venturi, 4. Heidfeld - Mahindra3^ fila: 5. Frijns - Andretti 6. Abt - Audisport Abt
4^ fila: 7. Buemi - eDams Renault, 8. Prost - eDams Renault
5^ fila: 9. D'Ambrosio - Dragon, 10. Senna - Mahindra
6^ fila: 11. Vergne - Virgin, 12. De Silvestro - Andretti
7^ fila: 13. Turvey - Nextev, 14. Conway - Venturi
8^ fila: 15. Duran - Aguri, 16. Duval - Dragon
9^ fila: 17. Piquet - Nextev, 18. Da Costa - Aguri
3... 2... 1... GOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!
Ci sono gare movimentate fin dall'inizio. Invece ci sono
gare in cui all'inizio sembra esserci una situazione di "calma piatta
valenciana". L'eprix di Lungaspiaggia è stata una di queste, in cui in un
primo momento sembrava che il colpo di scena principale fosse che il Volatile
indossasse tuta e casco, invece di posare come un bronzo di Riace (con la sola
differenza che i bronzi di Riace probabilmente non sono alti un metro e
un........ tappo).Dopo la partenza il Volatile è rimasto primo.
Dopo la partenza Di Gratis è rimasto secondo.
Dopo la partenza Sarry è rimasto terzo, e ciò è un bene! *-*
Dopo la partenza Heidi è rimasto quarto... giusto per un paio di giri, poi l'hanno superato in quattro.
Quarto è risalito quindi Frinjiiii, poi c'era l'Abete... oh, a proposito, l'Abete...
...
...
...Dunque, l'Abete, per gli amici intimi Daniel Abt, è un personaggio di un certo livello, che finora ho sempre ricollegato a quella partita dei mondiali del 2014 tra Germania e Brasile in cui il Brasile prese un bel po' di goal, per i selfie che avevano pubblicato lui e Di Gratis guardando la partita, in cui Di Gratis era in posizione di facepalm.
Di recente l'Abete ha fatto dichiarazioni di una certa rilevanza, per esempio che se dovesse vincere il fanboost andrebbe sulla griglia di partenza nudo e si metterebbe a cantare canzoni di Taylor Swift.
Sarò sincera: credo che siano in pochi ad avere votato l'Abete per le canzoni di Taylor Swift!
La dura legge del fanboost, meccanismo tanto criticato da Di Gratis sempre pronto a ipotizzare che i voti vengano conteggiati nella stessa maniera di quelli del "Driver of the day" in Formula 1, ha però dichiarato che...
Di Gratis: "VOTO FALSATO! VOTO FALSATO! VOTO FALSATO!"
Il fanboost: "Il vincitore sei tu."
Di Gratis: "Non fa niente, il voto è ugualmente falsato."
Il fanboost: "No, il voto non è falsato, altrimenti avrebbe vinto il pilota giunto secondo."
Di Gratis: "Ovvero?"
Il fanboost: "Ovvero Heidi!"
*Un fulmine squarcia un due il cielo.*
Voce fuori campo: "Non si possono menzionare ipotetiche vittorie di Heidi così come se niente fosse!"
Il fanboost: "Se interessasse a qualcuno, D'Ambriiii è arrivato terzo."
Una fangirl: "D'Ambriiii ha gli occhi azzurri quindi è figo. E poi è belga, quindi francofono, quindi doppiamente figo."
Voce fuori campo: "Giusto, ora però andiamo avanti?"
L'Autrice(C): "Andiamo avanti così? Senza vedere l'Abete travestito da bronzo di Riace? Il mondo è ingiusto. Andate tutti a fanboostarlo per il prossimo eprix!"
Torniamo a noi e in particolare alla gara di Buemiiiii:
dopo avere superato l'Abete all'ottavo giro, quattro giri più tardi era proprio
dietro a Frinjiiiii... e poi gli è quasi salito sopra!
Buemiiii:
"Je suis le boss!"Frinjiii: "Ma quale le boss. Qualcuno mi dia una baguette, per cortesia!"
*Nessuno gli dà una baguette.*
Bye bye Frinjiiii...
Ma soprattutto bye bye Buemiiii...
Buemiiii: "Ma quale bye bye, je suis le boss!"
Au revoir Buemiiii...
Mentre sbraitava via radio in francese, gli è stata esposta la bandiera nera con il cerchio arancione (la bandiera preferita di Gianfriiii, per intenderci), e dopo quattro giri trascorsi con mezza ala anteriore mancante è andato in largo anticipo ai box a cambiare vettura.
Buemiiii: "Je suis le boss."
Voce fuori campo: "ma quale le boss, che stai perdendo una posizione a ogni battito di ciglia?"
Buemiiii: "Nobody loves me. Nemmeno la Carta Sim!"
La Carta Sim, infatti, stava in scia a Jev e ad Antonio Felice sulla Costa, lontana anche dal suo #GrandeAmmmmmmore Crashgateinho.
Mentre Buemiiii tamponava Frinjiiii, davanti andava in
scena un altro dramma.
Di Gratis: "Yaaaayyyy! ho appena fatto una
pernacchia al Volatile che si è distratto e mi ha lasciato passare!"Il Volatile: "No, io non ti ho fatto passare! Mi sono distratto perché la tuta è scomoda. Perché devo stare in pista, quando potrei andare in un campo nudisti?"
Nessuno ha risposto ai dubbi esistenziali del Volatile, ma tutti sono rientrati ai box verso la metà della gara e ne sono usciti esattamente dove stavano prima (Nicòòòò ne è uscito troppo in fretta e poco dopo è stato penalizzato con un drive through), ovvero con Di Gratis (che ha origini pugliesi - cit. - e ha anche passaporto italiano - sempre cit.) primo e il Volatile secondo... almeno fino al momento in cui non s'è messo di nuovo a pensare ai campi nudisti e ha fatto un dritto (era il 23° giro).
Il telecronista: "Forse andiamo full course yellow."
Il Volatile: "No, facciamo che riparto e aspetto qualche momento prima di spogliarmi."
Voce fuori campo: "Ottima idea."
Il Volatile è ripartito e si è trovato davanti una vettura che andava più lenta e il suo unico scopo era quello di passare davanti e di recuperare la quinta posizione... purtroppo per lui quella era la vettura di Gillette Fusion, il Vitaly Petrov di Sao Paulo, celebre per fare qualche comparsa di tanto in tanto nelle posizioni della top-5, generalmente con lo scopo di tenersi dietro qualcuno che vorrebbe farsi largo a colpi di katana.
Evento sorprendente: quella di Gillette Fusion non era l'unica Mahindra in top-5, dato che c'era Heidiiii che era nientemeno che quarto.
Al 34° giro, proprio quando non ci aspettavamo più che accadessero dei colpi di scena, è accaduto... nulla, solo quello che capita praticamente in ogni eprix, ovvero che Crashgateinho è andato a sfasciare la macchina contro un muretto.
Poco dopo, mentre Antonio Felice sulla Costa parcheggiava ai box, è entrata in pista la safety car per la vettura di Crashgateinho.
La gara è ripartita al 39° giro. Erano 41 in totale.
Heidiii: "Bene, ora spacco il cu*o a tutti."
Di Gratis, Sarry e l'Abete: "ahahahahahaha."
Heidiii: "Okay, non spacco il cu*o a tutti, però proclamo un festino indo-brasiliano per stasera."
Gillette Fusion: "Io porto l'erba!"
Heidiiii: "E io la birra."
Gillette Fusion: "E il Volatile non lo invitiamo."
Il Volatile: "Peccato, volevo venire nudo con una piuma di pavone lì davanti."
Gillette Fusion: "OH MY PETRIIIII BLOCK!"
La gara è ripartita che era ormai finita e, tra
un'inquadratura di Leonardo Di Caprio e l'altra, Di Gratis ha tagliato il
traguardo in prima posizione... e non è stato squalificato. Sarry ha chiuso
secondo *festeggia* e l'Abete ha completato il podio. Sono stati ovviamente
tutti invitati al festino indo-brasiliano Made in Mahindra.
RISULTATO:
1. Lucas Di Grassi - Audisport AbtVa bene, va bene... io ho un serio problema con quest'uomo: ogni volta che vince si mette a scalare la vettura, in tuta rossa e casco verde-oro. È nato a Sao Paulo e ha origini pugliesi. È un Feliiii onorario?
2. Stephane Sarrazin - Venturi
SARRYYYYYYYYYY! *________* Attendo con ansia il momento in cui otterrà una vittoria.
3. Daniel Abt - Audisport Abt
Attendo con ansia il momento in cui vincerà il fanboost.
4. Nick Heidfeld - Mahindra
A proposito di gente che dovrebbe vincere, prima o poi...
5. Bruno Senna - Mahindra
A proposito di gente che dovrebbe indossare più spesso gli occhiali da nerd...
6. Sam Bird - Virgin
L'hanno inquadrato alla fine della gara e sembrava abbastanza affranto... secondo me era la tuta che gli stava stretta!
7. Jerome D'Ambrosio - Dragon
Esisteva davvero?
8. Loic Duval - Dragon
Anche lui?!
9. Simona De Silvestro - Andretti
Sembra essersi definitivamente allontanata dal suo #GrandeAmmmmore Crashgateinho... e dato che ciò le permette di non essere crashgateata è senz'altro una cosa positiva!
10. Mike Conway - Venturi
Chissà se sente la mancanza di una "Conway Street", ogni volta in cui va su un circuito in cui non c'è.
11. Nicolas Prost - eDams Renault
Oggi il suo pit-stop è stato degno di un Heidfeld qualsiasi.
12. Oliver Turvey - Nextev
Oh, giusto, l'ingegnere meccanico... dov'era?
13. Jean-Eric Vergne - Virgin
Grazie a Da Costa e De Silvestro mi ero accorta della sua presenza... più che altro perché c'era Buemi e quindi li hanno inquadrati, un po' come Pic e Glock quella volta del duello epico che altrimenti non si sarebbe filato nessuno (non per Buemi in quel caso, ma penso si sia capito cosa intendevo).
14. Salvador Duran - Aguri
A un certo punto è stato penalizzato con un drive through, ma non mi ricordo perché.
15. Robin Frijns - Andretti
Bye bye Frinjiiii...
16. Sebastien Buemi - eDams Renault
Alla fine della gara sembrava abbastanza contrariato. Spero che si sia ripreso vincendo almeno una manche nel torneo di eco-briscola a cui la Formula E fa senz'altro da contorno.
17. Antonio Felix Da Costa - Aguri
Povero Felix. T.T
18. Nelson Piquet Jr - Nextev
No comment, è meglio così!
Appuntamento tra tre settimane con l'eprix di Parigi.
Mi auguro che ci siano tanti altri eventi di spicco da
commentare.
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