lunedì 30 novembre 2015

#19: Commento al Gran Premio di Abu Dhabi: 27-28-29 Novembre 2015

QUALIFICHE | GARA

C’erano momenti, nella mia vita, in cui la fine di una stagione mi metteva molta più tristezza di quanto non me ne metta oggi. Forse una parte di me vuole chiudere una volta per tutte con il 2015 motoristico e, di conseguenza, vedere il gran premio di Abu Dhabi mettere fine alla stagione è meno “traumatico” di quanto avrebbe potuto essere una volta.
Al di là di queste riflessioni filosofiche, credo che sia il caso di iniziare dall’inizio. L’inizio è che la Williams ha rinunciato all’appello per la questione della pressione delle gomme dello scorso gran premio e che, comunque, la cosa ha generato polemiche soltanto la sera stessa, su Twitter, per un paio d’ore, per poi cadere nel dimenticatoio. È così che le cose dovrebbero andare ogni volta. E mentre a nessuno importava più un emerito cavolo del fatto che Massa fosse stato squalificato dal gran premio del Brasile, capitavano fatti di un certo livello... per esempio c’è stata una riunione dello Strategy Group per stabilire se possano entrare dei nuovi motoristi, se si possa mettere un budget cut o roba del genere. Insomma, una roba del genere:
FIA: “Siete d’accordo a rinunciare a parte dei vostri investimenti per fare in modo che i vostri avversari possano competere con voi ad armi leggermente meno impari?”
Strategy Group: “Ahahahahahaha, ma vaff...”
Insomma, in conclusione dopo una giornata passata a litigare per le solite questioni i team grossi come al solito hanno deciso di fare di testa loro, tanto poi sono problemi degli altri, ma tanto salterà fuori qualcuno che li tiene in piedi quando rischiano di fallire.
Sarebbe finita lì se la FIA non avesse messo sotto indagine il motore con cui Vettel ha vinto a Singapore e il motore con cui Hamilton ha vinto ad Austin, motori che con tutta probabilità sono stati usati anche in altre occasioni. Non è chiaro perché si siano concentrati solo su quei motori, né dove si voglia andare a parare con questa questione, ma la mia impressione è che, come al solito, si concluderà con un nulla di fatto, che precederà la prossima riunione dello Strategy Group dove continueranno poi a litigare sulle solite stesse identiche cose.
Voce fuori campo: “Non sei preoccupata da tutto ciò?”
L’Autrice©: “No.”
Voce fuori campo: “Ma la Formula 1 sta andando allo sfascio!”
L’Autrice©: “Quando tutti a parte la Williams e la Force India minacciavano di costruire un campionato alternativo, tu dov’eri?”
Voce fuori campo: “Ero troppo impegnata a osservare quanto il mondo fosse ingiusto perché la Ferrari non stava vincendo. Comunque la Formula 1 non ha mai toccato il fondo tanto quanto oggi.”
L’Autrice©: “Ah, sì? Allora spiegami anche dov’eri quando...
...
...
...
...
...Okay, lasciamo stare, certe cose in un commento ironico stonano un po’ troppo per essere scritte. Fai finta che non abbia detto nulla e torniamo sul money-gate e sui gloriosi anni d’oro post scontro Ferrari vs McLaren. Ora mi è tutto chiaro: non ricordi nulla, perché la Ferrari non stava vincendo. Questo spiega tutti i tuoi vuoti di memoria.”

Mettendo da parte le mie velate polemiche e concentrandosi sui gossip, il Gangster Rapper, a due settimane di distanza dall’episodio mai del tutto chiarito di Montecarlo e delle auto ferme in un parcheggio, ha dato sfoggio di un’altra brillante performance, lungo le strade di Montecarlo, smanettando con uno smartphone mentre era al volante di un’auto e lì vicino c’era una macchina fotografica pronta a immortalarlo. Ne approfitto per ricordare ai miei lettori che, non importa che siate il Gangster Rapper o il primo comune mortale che passa per strada, usare il cellulare mentre si è al volante non è un comportamento Autrice©Approved.
Passiamo oltre e concentriamoci sugli altri gossip... aspetta, altri gossip? Ce ne sono stati davvero? direi di no, quindi passiamo davvero oltre e concentriamoci sulle qualifiche, che sono iniziate sabato alle 14.00 mentre il cielo di Abu Dhabi si colorava di rosso... sì, le qualifiche iniziano al tramonto e al tramonto ad Abu Dhabi ci sono ben venticinque gradi o più e io dico, beati loro.
Mentre venerdì Sebbiiii aveva dato il meglio di sé cantando “tanti auguri a te” al suo ingegnere Riccardo Adami (quello in onore di cui ha ribattezzato Eva la sua vettura di quest’anno, dando sfoggio di una certa fantasia nel ribattezzare le sue vetture, anche se la mia preferita è Kate’s Dirty Sister, che ricorda alla lontana i gemelli crudeli di cui Montezemolo si è messo a parlare DOPO quel fatto), purtroppo Feliiii non ha replicato sabato: era il compleanno di Smeddyyyy e meritava che qualcuno lo omaggiasse alla stessa maniera.
Oh, a proposito, Smeddy... C’è un motorgossippone che lo vorrebbe alla Haas il prossimo anno. La cosa è molto strappalacrime, sono costretta ad ammetterlo. Lui e Feliiii sono una cosa sola e mi auspico che possano restare tali. #PlzzSmeddyStayAtWilliamzzzz!!!111!!!11!!!
Purtroppo se Sebbiiii ha dato il meglio di sé venerdì, sabato non ha fatto lo stesso... o forse ha sbagliato il team? Non lo so, non ho ben capito come sia andata a finire, se non che, come puntualmente capita almeno un paio di volte all’anno, è capitato un fatto di questo tipo:
“Yeeeeeehhhh, sono quindicesimo e in pista ci sono solo delle carrette. Cosa faccio? Finisco il giro o vengo ai box a fare una visita di cortesia?”
“È meglio che risparmi le gomme e vieni ai box, tanto noi siamo i più forti, i più belli, i più sexy e i più dotati.”
“Okay, allora vengo subito. Oh, aspetta, ma mentre io sto rallentando ci sono degli altri che mi passano di fianco come se fossero schegge... mi sa che di gomme ne risparmierò almeno altri due set!”
Gli altri in questione erano Jensiiii e Grosjiii, che hanno visto la gloria della Q2, gloria che non vedevano le Sacre Cenerentole, Sonyericsson e... Ferniiii, che era nel bel mezzo di un weekend spiazzante in cui era destinato a non rompere nemmeno un motore.
Ferniiii: “Comunque oggi sono in buona compagnia. C’è quel tipo brutto e cattivo che non leave mai the space! Cosa ci fai qui Sebbiiii?”
Sebbiiii: “No, appunto... cosa ci faccio qui? O.O Sinceramente non ne ho idea. Non ho nemmeno portato le carte.”
Ferniiii: “Che dilettante...”
Sebbiiii: “Tu sei un esperto del rimanere fuori in Q1 invece...”
Ferniiii: “Certo. Devo fare prestazioni di questo tipo se voglio levarmi dalle scatole il mio fanboy numero uno.”
Carlos Fanboyzzzzz: “tunz tunz tunz!!!111!!!!1111!! F3RNì mY L0V3!!!1111!!!!!111!! dove sei???222???222 ho bisogno della tua presenza illuminante!”
Ferniiii: “Che due scatole! Questo si è messo in testa di dovere stare sempre al mio seguito. Lo capisci, Fanboyzzzz, che non sono il tuo baby sitter? Io non passo il mio tempo libero a giocare con il camion dei pompieri insieme al mio compagno di squadra, ma vado ad accertarmi che la Lara mangi e che non mi deperisca come la Dasha che si chiama come il Dash, il detersivo.”
Per onore di cronaca: questa battuta sul nome di Dasha Kapustina l’ho scritta per la prima volta nel commento al gran premio della Cina 2013, quindi mesi prima di leggere su sportmediaset un articolo in cui dei piloti di Indycar venivano paragonati a dei detersivi.
A proposito di Sebbiiii, invece, può darsi che qualcuno gliel’avesse tirata, non per niente c’era Webbiiii in giro per il paddock e non per niente giravano foto e filmati in cui i due chiacchieravano amabilmente. Il potere gufico non si fermerà mai... diversamente da Sebbiiii e Ferniiii che per il momento erano già fuori dai giochi. Non si sa dove sia andato a finire Webbiiii, però nel giorno di gara sembra che sia stato immortalato in una foto in cui comparivano entrambi i McLaren Boys. Questo spiega molte cose... in realtà guardando alle scorse gare mi viene da pensare che Webbiiii in realtà fosse la mascotte ufficiale della McLaren 2015, ma questo è un altro discorso.
Discorso Webbiiii, Sebbiiii e Ferniiii a parte la Q2 proseguiva e proseguiva con Jensiiii che si piazzava ben 12°, pronto a uscire di scena insieme ai Lotus Boys, a Verstappino e all’Altro Felipe rigorosamente in ordine sparso.
Uno dei Lotus Boys (quello franco-svizzero con gli occhi azzurri) è rimasto fermo con il cambio rotto, suscitando indignazione in una fangirl di Tumblr infastidita dal fatto che nel frattempo 1) fosse stato inquadrato, 2) ci fosse qualcuno che si dichiarava dispiaciuto dell’accaduto.
Jos The Boss invece appariva dispiaciuto di qualcos’altro che era accaduto.
Carlos Fanboyzz: “Sììììì!!!111!!!!!1!! l’ho messo in quel posto al mio compagno di squadra, mi vedi Ferniiii? Io sono in top-ten, laddove tu non sei mai arrivato quest’anno!”
Ferniiii: “Per cortesia, qualcuno gli tappi la bocca!”
Jos The Boss: “Gliela tappo io non appena mi capita a tiro, facendogli ingoiare il suo camion dei pompieri, dato che ha osato essere più veloce di mio figlio!”
Carlos Fanboyzz: “E sai qual è la cosa più pittoresca? È che se tu fossi in pista saresti più lento di entrambi!”
Jos The Boss: “Bene, vorrà dire che ti farò ingoiare anche il camioncino di Max e non solo il tuo.”
Verstappino: “Sì, ma dopo con cosa giochiamo?”
Carlos Fanboyzz: “Con le grid girl?”
Verstappino: “Questa è un’idea.”
Carlos Fanboyzz: “Oh, scusate un attimo, la Q3 è già iniziata?”
Voce fuori campo: “Esattamente dieci minuti fa.”
Carlos Fanboyzz: “Oh, andale, andale, si va in pista!”
Checoooo: “Come osi parlare come Speedy Gonzales? L’unico Speedy Gonzales della Formula 1 sono io e adesso spacco il cu*o a tutti! CHECO POWEEEEEERRRRRRR!”
Ho iniziato a sognare Checoooo che vendicava il clan messico-venezuelano salendo sul tetto del mondo, ma si è dovuto accontentare di un quarto posto.
Mazzoniiii: “...il che eguaglia il suo miglior risultato in qualifica, in Belgio nel 2012.”
Checoooo: “Oh my Maldiiii, è la volta che alla prima curva siamo stati tutti grosjeanizzati!” Fugge a gambe levate.
Voce fuori campo: “Poi c’è Iceman che è terzo e se dovesse conservare la posizione domani giungerebbe sul podio dove qualcuno con aria da trollface qualcuno gli offrirebbe una bottiglia formato famiglia di acqua brillante.”
Il Gangster Rapper: “E poi c’è Britney Bitch che non ha mai ottenuto sei pole position consecutive.”
Britney Bitch: “Adesso invece sì.”
Il Gangster Rapper: “Oh my Roscoe!”
Voce fuori campo: “Domani inoltre è il gran giorno, perché si deciderà quale tra i due finlandesi si piazzerà quarto in classifica.”
Altra voce fuori campo: “RISSA! RISSA! RISSAHHHHHH!”
Bo77as partiva sesto, accanto a Dani-Smile, mentre dietro c’erano i compagni di squadra di tutti a parte Sebbiiii perché era quindicesimo e là sarebbe rimasto perché è chiaro come la luce del sole al tramonto che non sa sorpassare. Oh, aspetta, la luce del sole al tramonto colora il cielo di rosso... e il rosso è anche il colore della tuta di Sebbiiii. Sono perplessa in proposito.


Domenica ore 14.00: SCATTANO LE VETTUREEEEEEEEEEE! E mentre il mondo, ancora una volta, si interrogava se il sorpasso del Gangster Rapper su Britney Bitch alla prima curva fosse stato regolare o no, il mondo ha dovuto constatare che in realtà il Gangster Rapper era sotto tiro e che Iceman gli lanciava cubetti di ghiaccio e Checoooo gli tirava peperoncini piccanti. Non che il lancio sia durato più di tanto, dopo un po’ li hanno finiti e il Gangster Rapper si stava involando verso il secondo posto, ma quello è un dettaglio secondario, perché dietro stava accadendo qualcosa, tipo che una vettura stava finendo fuori tipo palla da bowling.
Voce fuori campo: “Guess what?! It’s Maldiiii, it’s crash!”
Maldiiii: “Piano con le accuse. Non è colpa mia.”
Voce fuori campo: “Ahahahahahahahahahahah! Quante volte sei crashato fuori quest’anno?”
Maldiiii: “Sì, ma che ca**o c’entra, il fatto di essere crashato altre volte non significa che ho implorato Sua Maestà San Fernando Martire da Oviedo di auto-martirizzarsi contro la mia vettura!”
Voce fuori campo: “Inventatene una migliore.”
Il replay: “Stavolta ha ragione lui. Mentre era lì che progettava di crashare qualcuno, Ferniiii gli è praticamente volato addosso, mettendolo fuori gioco. E, come se non bastasse, è anche riuscito a proseguire con la vettura quasi intatta.”
Maldiiii: “Bene, almeno so come divertirmi nelle prossime due ore!” Ride con aria da trollface. “Se dovesse avere bisogno di una sosta extra, essere penalizzato o finire doppiato credo che mi divertirei molto... specie se finisse doppiato di due giri.”
Ferniiii: “Ehi, non è giusto! Questo è gufare!”
Maldiiii: “Ho preso da Montoya l’arte di guidare e ho la propensione a scambiare gli altri piloti per dei tombini, ma non è l’unica arte che ho imparato. Webbiiii e Feliiii sono due illustri gufatori e ho aggiunto anche questa arte alle mie qualità. La migliore, comunque, rimane trolleggiare nelle interviste, trolleggiare in pista e trolleggiare con la forza del pensiero. E ora, se non vi scoccia, me ne torno nel mio box e mi vado a cambiare, facendo svenire mia moglie e Carmen Jordà per l’emozione. Bye bye chicos! E soprattutto bye bye Checoooo! Non vedo l’ora che sia il 2016 per ricominciare a litigare con te!”
Checoooo: “Sempre che il tuo team non fallisca nel frattempo e che, dato che adesso ci sarà la Haas e ci sarebbero comunque quelle venti vetture che permettono a B€Rni€ di chiedere più soldi alle TV per i diritti televisivi che se ce ne fossero meno di venti, non venga lasciato fallire!”
Una fangirl tifosa di Palmy: “Noooooo! Se Jolly non debutta bisogna B0YK0tTàR3 la Formula 1!”
Una fangirl tifosa di Alex NSVR: “Che esagerazione, gente che non sa aspettare un anno per vedere il proprio idolo in pista...”
Cosa dire, se non che sono d’accordo con la tifosa di NSVR (anche se sono stata felicissima per il ritorno di Bloody Merhi)? E soprattutto cosa dire, se non che dopo l’avvio abbastanza movimentato in cui le Williams dovevano vedersela con tori, mucche e vitelli presenti, ci si avviava sempre di più verso una situazione da calma piatta valenciana?
Iceman: “Ma dov’è Bo77as?”
Voce fuori campo: “Da qualche parte, dietro a tutti i tori, le mucche e i vitelli. Non so come ci sia finito e quante posizioni abbia perso esattamente, ma è là.”
Bo77as: “Ma prima o poi coglierò qualcuno di sorpresa...”
L’ha fatto al primo pitstop, quando ha colto di sorpresa Jensinho, facendo strike e tornandosene in pista con solo mezza ala anteriore. La soluzione aerodinamica poteva anche essere interessante, ma così non poteva proseguire e tra pit-stop aggiuntivi e penalità per il pericoloso crimine di unsafe release non solo si allontanava sempre più dalla possibilità di finire sul podio (cosa irrilevante, causa presenza dell’acqua brillante al gusto di rosa - che secondo me dovrebbe avere un sapore più o meno simile a quello dei tonici per togliere il trucco, causa mie reminescenze dell’epoca in cui non mi ero ancora accorta che mi faceva seccare la pelle molto di più di quanto per struccarmi uso il sapone antibatterico), ma anche dal quarto posto in campionato.
Iceman: “Bye bye baby. Il mondo è mio. Però per par condicio puoi tenerti i paesi del mondo in cui non si può bere alcool.”
Bo77as: “Un giorno ci rivedremo... e quel giorno la tua gara avrà durata molto breve.”
Checoooo: “Oh my Maldiiii, perché quel giorno non è oggi? Mi basta che uno davanti a me si tolga di torno e finisco sul podio.”
Sebbiiii: “Io direi, invece, che potresti ritrovarti a fissare il mio cu*o, tra un’ora o giù di lì, sempre ammesso che tu ci veda bene da lontano.”
A proposito del cu*o di Sebbiiii, che se fosse stato ancora in Redbull avrebbe reso il mondiale falsato, era su una strategia diversa, era partito con le soft e contava di mettere le supersoft nel finale, cosa che ha sfasato i suoi pitstop.
Di fatto dopo il secondo era sesto, dietro a Checooooo e Dani-Smile. In un nanosecondo si è liberato di Dani-Smile e in qualche giro anche di Checoooo, prendendo il volo, non in senso letterale, mentre davanti Britney Bitch, il Gangster Rapper e Iceman si inseguivano mantenendosi a debita distanza l’uno dall’altro.
In realtà nel caso Britney/Rapper non è andata proprio così, è opportuno fare una piccola precisazione: i due, che erano stati su strategie uguali per una trentina di giri, poi hanno optato per fare cose diverse, il che ha ovviamente risvegliato i complottisti della domenica (dove per “complottisti della domenica” si intende la gente che la domenica va su twitter a lamentarsi di quello che succede in Formula 1 mentre al lunedì si è dimenticata dell’esistenza della Formula 1 e parla di cibo, di lavoro o dei fatti suoi), che non potevano perdere l’occasione per vedere complotti ovunque, facendomi rimpiangere i vecchi giorni di gloria in cui quando Barrichello vinceva un gran premio i tifosi di Schumacher (che visto il colore della tuta che indossava spesso appartenevano alla categoria altresì nota come fanboy) si guardavano bene dal rompere le scatole.
A proposito...! Dicevamo? Ah, sì, Barrichello.
Qualcosa come una settimana fa sono finita sul profilo Instagram di Rubinho a dare un’occhiata per vedere se ci fossero cose interessanti, tipo foto di nonna Isaura (una volta ne ha postata una, qualche mese fa). Non c’erano foto di nonna Isaura (sfortunatamente), ma Rubinho aveva pensato bene di pubblicare una vecchia foto dell’epoca della Ferrari, in cui lui e Schumacher si stavano abbracciando in un modo che, se fossero stati belli e con gli occhi azzurri, per le ragazze di Tumblr sarebbe stata un’istigazione allo slash.
Questo weekend Rubinho era ad Abu Dhabi, ospite del box Ferrari. È stato anche inquadrato durante la gara, prima di passare a un’inquadratura del box della Williams dove se non vado errata si è intravisto anche Felipinho (che compie sei anni oggi 30 novembre e oggi è anche l’ottavo anniversario di matrimonio di Felipe e Raffa). La cosa più bella, però, è che intorno alle 13.50 sulla Rai avevano trasmesso un’intervista registrata in cui Rubinho veniva intervistato dalla Stellona, parlando di fatti del passato tipo Hockenheim 2000. Si sono viste anche immagini d’epoca, tipo lui che piangeva sul podio asciugandosi le lacrime con una bandiera del Brasile e Hakkinen e Coulthard che poi lo sollevavano, cosa che generalmente capita quando c’è un nuovo vincitore e il secondo e il terzo classificato lo ritengono un tipo inoffensivo. Caso strano, dopo la prima vittoria di Barrichello una scena analoga la si è vista solo con la prima vittoria di Massa e con la vittoria di Maldonado. Poi sì, c’è anche un’altra prerogativa: oltre a essere un tipo inoffensivo un pilota per essere sollevato deve essere anche di piccole dimensioni, altrimenti la vedo dura... se uno è della stessa stazza di Paul Tracy dubito fortemente che non possa accadere (e se state per chiedermi chi è Paul Tracy, vi invito fortemente a googlarlo e a farvi una cultura).
...
...
...
...
...Okay, parlando di Barrichello e di piloti in formato mignon mi sono distratta. Dov’eravamo rimasti? Ah, già, a Britney Bitch e al Gangster Rapper che rientravano in momenti diversi.
Britney Bitch: “Le mie gomme sono ormai andate.”
Team: “Box this lap.”
Gangster Rapper: “Le mie gomme no.”
Dieci giri dopo: “Box this lap.”
Gangster Rapper: “No, ma io voglio finire la gara con questo set! Si guida meglio sui cerchioni. Voglio fare qualcosa di nuovo e vincere!”
Britney Bitch: “Sì, il torneo di jenga... non vedi che sto recuperando un secondo e mezzo al giro? Vuoi rimanere in pista a prenderlo in quel posto? Chi sei, Ferniiii in incognito?”
Ferniiii: “Ehi, ma io cosa c’entro?”
Gangster Rapper: “Nulla, quindi taci. Comunque il team non me la racconta giusta. La mia macchina va più piano di una volta.”
Team: “La colpa non è della macchina. Sei tu che hai abbandonato il biondo platino e sei tornato al tuo colore. Questo fa calare le prestazioni. Chiedi a un certo Jacques, se non ti fidi.”
Gangster Rapper: “E va bene, mi avete convinto. Montatemi un paio di gomme con cui possa superare Britney Bitch stando in bilico su tre ruote.”
Team: “Ma non puoi stare in bilico su tre ruote! Va contro le leggi della fisica.”
Gangster Rapper: “Ecco, lo sapevo. Così non vale. Lascio la Formula 1 e mi candido come personaggio di Driven!”
Voce fuori campo: “Questo dimostra chiaramente che c’è un complotto.”
Team: “Un complotto di che tipo, tanto per essere più precisi?”
Voce fuori campo: “Adesso non chiedere troppo, non è necessario indagare sul tipo di complotto, l’importante è affermare che ci sia.”
Gangster Rapper: “Ti do io un suggerimento. Dopo Singapore è accaduto qualcosa, perché i miei problemi sono iniziati allora.”
Voce fuori campo: “Sììììì, ora mi è tutto chiaro! Britney Bitch è morto per un’indigestione di cibo singaporese ed è stato rimpiazzato da un sosia! Per questo ora sta tornando a vincere.”
Gangster Rapper: “Sono d’accordo! Secondo me è proprio così ed è stato sostituito da Keke, che ora corre al suo posto!”
Britney Bitch: “Cosa, cosa, cosa?! Mio padre mi somiglierebbe?”
Rubinho: “Che complottisti da quattro soldi! Tra l’altro dovrebbero pagarmi i diritti d’autore. Sono io che correvo spacciandomi per mio padre.”
L’Autrice©: “Idolo estremo!”
Voce fuori campo: “L’unico idolo è il Gangster Rapper! Tu stessa sei un complotto!”
L’Autrice©: “Lo ammetto, è un onore.”
Com’è andato a finire il complotto? Mhm... che le posizioni, a conti fatti, non sono cambiate... altrimenti se lo fossero ci sarebbe stato un complotto di tipo diverso. Anzi, no, ne dubito fortemente: secondo me qualunque fosse stato il risultato si potevano affermare ugualmente le stesse cose, perché non c’è peggiore tifoso di quello che, ormai assuefatto dalla vittoria del proprio idolo, non riesce neanche lontanamente a immaginare che anche altri piloti possano vincere.
A proposito di polemiche, ne ho trovata un’altra bellissima, su un sito italiano che tecnicamente dovrebbe essere neutrale, ma i cui utenti sono palesemente schierati pro-Ferrari. Su quel sito c’è chi ama e chi odia gli ex piloti Ferrari......... no, non proprio. Dal momento che quando si tratta di Massa al massimo c’è chi è soddisfatto dei suoi risultati in Williams e chi è indifferente, direi che c’è chi ama e chi odia gli ex piloti Ferrari che per qualche ragione sono controversi. Uno di loro è quello che adesso sta in McLaren. Ho assistito a uno scontro di opinione tra fanboy accaniti, hater accaniti e gente capace di avere una visione semi-oggettiva delle cose. Mi sono ritrovata, infine, a leggere un’invettiva di un tizio che sosteneva che non ha senso fare certi discorsi, perché non esistono più i “veri piloti di una vola come Clark, Stewart e Prost.” Yeaaaaaahhhhh, uno che conosce l’esistenza di piloti diversi da Fangio, Lauda, Senna e Schumacher! Avrà detto una banalità con poco senso, ma ci ha messo un minimo di impegno in più rispetto ad altri! Poi va beh, non mi è chiaro perché i “piloti di una volta” siano solo quelli famosi o quelli che hanno vinto dei titoli, ma non ha importanza. Ci sono cose che non hanno importanza, come che cosa c’entri tutto ciò con Alonso, ma non mi pongo troppi problemi.
Ritorniamo a noi e ritorniamo al podio, dove Iceman non è stato poi così soddisfatto, a quanto posso immaginare.
Come rappresentante della Mercedes c’era una donna sconosciuta.
“Non sono una sconosciuta! Mi chiamo Kim Stevens.”
“Stevens... ora è tutto chiaro! Mi sembra ovvio che nessuno ti conosce!”
A condurre le interviste sul podio c’era David Mascella e, dopo la presenza di Barrichello, era un’altra cosa epica e old style...
Poi sì, va beh, non ho bisogno di andare fino ai tempi di Jim Clark per definire qualcosa “old style”, ma non ha importanza. Ci sono cose peggiori nella vita, tipo il fatto che sono le 22.13 di lunedì 30 novembre e che la mia connessione internet, per qualche ragione, va molto a fatica, cosa che mi fa inca**are e non poco, dato che pago un anno per l’altro.
Va beh, concludiamo. Da un gran premio non alcolico all’altro, questo è quanto scrivevo nel commento al gran premio del Bahrein: “salvo stravolgimenti esagerati, Hamilton vincerà questo mondiale, che Vettel e Rosberg battaglieranno per la seconda posizione in classifica e che dietro, a seguire, ci saranno Raikkonen, Bottas, Massa e Ricciardo, in questo esatto ordine, a completare i primi sette.” Come analisi è stata abbastanza accurata, solo una cosa ho sbagliato, dato che il Kiwi mi ha trollata. Però Dani-Smile ha chiuso ottavo. Quella di Vettel e Rosberg non la ritengo un errore: non ho specificato chi dei due l’avrebbe spuntata, per il secondo posto.


Non resta che aggiungere il risultato della gara, in attesa che giunga il momento di riuscire a pubblicare questo commento, che è stato il seguente: 1. Rosberg (Mercedes), 2. Hamilton (Mercedes), 3. Raikkonen (Ferrari), 4. Vettel (Ferrari), 5. Perez (Force India), 6. Ricciardo (Redbull), 7. Hulkenberg (Force India), 8. Massa (Williams), 9. Grosjean (Lotus), 10. Kvyat (Redbull), 11. Sainz (Toro Rosso), 12. Jenson Button (McLaren, 13. Bottas (Williams), 14. Ericsson (Sauber), 15. Nasr (Sauber), 16. Verstappen (Toro Rosso), 17. Alonso (McLaren), 18. Stevens (Marussia), 19. Merhi (Marussia), DNF. Maldonado (Lotus).

Forse un giorno, quando mi guarderò indietro e cercherò di ricordarmi di quest’ultimo gran premio stagionale, vedrò le cose nella loro ottica migliore e vedrò i fatti di questa domenica come la fine pittoresca (o forse è meglio dire ostentatamente pittoresca, data la cultura dell’apparire talvolta forzatamente pittoreschi che mi sembra domini ad Abu Dhabi) di un campionato. Oggi non la vedo così: la vedo piuttosto come una liberazione e come un ritorno alla normalità... perché sì, alla normalità ci siamo già tornati e non so dire se sia un bene o un male.
Concludo con una riflessione: più la gente dice che più il tempo passa e più la Formula 1 cambia, più a me sembra che sia sempre tutto uguale.


domenica 29 novembre 2015

GRAN PREMIO DI ABU DHABI: GARA

Domenica 29 Novembre: ad Abu Dhabi finisce il campionato di Formula 1, con la gara che parte al tramonto alle 17.00 locali. Come al solito scattano dalla prima fila le due Mercedes e, in sintesi, questa è la griglia di partenza aggiornata per effetto delle penalità: Rosberg, Hamilton, Raikkonen, Perez, Ricciardo, Bottas, Hulkenberg, Massa, Kvyat, Sainz, Verstappen, Button, Maldonado, Nasr, Vettel, Alonso, Ericsson, Grosjean, Stevens, Merhi. Tutti partono con supersoft eccetto Vettel, Ericsson, Grosjean e Stevens sulle soft.

Si parte e Rosberg mantiene la leadership mentre Raikkonen e Perez vanno a insidiare Hamilton ma devono accodarsi mentre Hulkenberg risale in quinta posizione. Dietro Bottas perde posizioni e le Williams, le Redbull  e le Toro Rosso si ritrovano in lotta tra di loro. Dietro Maldonado e Alonso si toccano: Maldonado si ritira mentre Alonso riesce a proseguire fino ai box da dove uscirà in ultima posizione. Cose che nessuno si sarebbe mai aspettato prima del replay: Alonso si era già toccato con Ericsson, poi è andato a travolgere l’incolpevole Maldonado; verrà successivamente penalizzato con un drive through.
Continuano nei primi giri i duelli nella seconda parte della top-ten: Ricciardo è stabilmente sesto mentre al terzo giro Massa supera Sainz per il settimo posto e Kvyat e Bottas sono ancora in lotta per il nono post ed è il pilota della Redbull a spuntarla.

I pitstop per montare le soft iniziano abbastanza presto: Kvyat si ferma al 5° giro, mentre intanto Ricciardo risale al quinto posto dopo un acceso duello con Hulkenberg. Vettel intanto supera Verstappen e si porta in top-ten. Al 7° rientrano Perez, Ricciardo e Massa, nei giri successivi anche Hulkenberg e Sainz: posizioni invariate al ritorno in pista. Al 9° giro colpo di scena: Bottas esce dal box mentre sopraggiunge Button, i due si toccano e Bottas torna in pista perdendo pezzi con mezza ala anteriore mancante. Rientrerà in pista un giro dopo per sostituire l’ala anteriore e sarà successivamente penalizzato con uno stop and go per unsafe release.
I primi quattro sono Rosberg, Hamilton, Raikkonen e Vettel, nessuno di loro si è ancora fermato e Vettel potrebbe proseguire più a lungo degli altri essendo già su gomme soft, così come Grosjean ed Ericsson, rispettivamente quinto e settimo, uno davanti e uno dietro a Perez. 11° giro: si fermano Rosberg e Raikkonen, mentre Hamilton rientra un giro più tardi. Dopo la sosta Rosberg è ancora in testa, mentre Vettel al momento è in seconda posizione (Hamilton lo supererà tre giri dopo mentre ancora due giri dopo Vettel lascerà passare Raikkonen, più veloce di lui, per il terzo posto). Perez e Grosjean frattanto sono in lotta per il quinto posto con Perez che riesce a passare, mentre anche Ericsson perde posizioni.

Vettel si fermerà a 24° giro tornando in pista in sesta posizione: sono risaliti Perez e Ricciardo grazie alla sua sosta.
Per gli altri piloti è già arrivato il momento di fermarsi per la seconda volta: Hulkenberg al 25°, Kvyat al 26°, Ricciardo e Massa al 27°, Perez al 28° e poi a seguire anche gli altri.
Rosberg rimane in pista, perdendo lentamente terreno nei confronti di Hamilton (da sei secondi dopo la prima sosta il gap scende a poco più di un secondo), fino al 31° e segue due giri più tardi Raikkonen che, a causa di difficoltà nel montaggio di una gomma perde tre o quattro secondi di troppo: tornerà in pista quarto dietro a Vettel ma lo passerà tre giri più tardi.
Vettel si ferma al 40° per montare le supersoft, tornando in pista nuovamente alle spalle di Ricciardo, ma lo supererà un giro più tardi risalendo in quinta posizione e lanciandosi all’inseguimento di Perez.
Nel frattempo Hamilton prosegue, momentaneamente in testa alla gara, ma perdendo un secondo e mezzo al giro da Rosberg; dopo che il team gli ha comunicato l’impossibilità di rimanere in pista con quelle gomme fino alla fine si decide a rientrare al 42° montando ancora gomme soft e tornando in pista con 12 secondi di svantaggio nei confronti del compagno di squadra. Tra i primi cinque soltanto Vettel ha gomme supersoft e andando più veloce di Perez riesce a avvicinarsi notevolmente e a superarlo quando mancano dieci giri alla fine.
Fuori dalla top-ten sono scintille tra Button e Verstappen, con i due che hanno un lieve contatto quando Verstappen supera Button. Il pilota della Toro Rosso verrà penalizzato con uno stop and go applicato post-gara per avere tratto vantaggio dall’essere uscito dalla carreggiata. Verstappen sarà anche messo sotto indagine per avere ignorato le bandiere blu in un altro momento della gara.
C’è un sorpasso anche nelle zone finali della top-ten, con Massa che strappa l’ottava posizione a Kvyat. Quest’ultimo nel corso del penultimo giro verrà superato anche da Grosjean che, scatenatissimo sulle supersoft, aveva da poco superato anche Sainz.

Nella parte conclusiva della gara Hamilton si avvicina a Rosberg, ma non abbastanza da potere arrivare a impensierirlo.
I due conquistano la dodicesima doppietta stagionale, polverizzando qualunque record precedente (record che se non sbaglio apparteneva alla McLaren nell’epoca in cui il binomio McLaren Honda era un binomio vincente).

I TOP E I FLOP
Mercedes: partono davanti, arrivano davanti e sembra che nulla possa mettere in discussione il loro risultato, insomma, roba da top. Top dei top ai piloti: prima perché rischiano di crashare tra di loro nel giro d’onore, poi perché Rosberg si mette a fare vietatissimi burnout.
Ferrari: Raikkonen parte terzo e mantiene la posizione, Vettel parte indietro ma per un mix di strategia e abilità del pilota il risultato finale è indubbiamente il migliore che potessero ottenere. Top.
Force India: ancora una volta ottengono un risultato decisamente apprezzabile, con Perez che tra i due piloti sembra ancora una volta quello in forma migliore. Top; tra i due piloti uno in particolare che, pur non facendosi notare troppo è riuscito a ottenere un altro risultato notevolissimo.
Redbull: l’impressione è che non facciano né più né meno di quanto ci si aspettasse da loro, non hanno il passo di chi li precede ma dimostrano di potersela giocare alla pari con le Williams. Né top né flop.
Williams: ancora una volta ai box qualcosa va storto, stavolta si tratta di un unsafe release, proprio quando Bottas si giocava la quarta posizione in classifica con Raikkonen. Difficilmente ce l’avrebbe fatta visto quanto ha dimostrato la Williams nel weekend, ma quantomeno avrebbe potuto fare una gara in linea con quella del compagno di squadra, arrivando più o meno dove era partito, una volta che si erano stabilizzate le posizioni. Flop, per la solita ragione del solito.
Toro Rosso: il discorso è più o meno analogo a quello fatto per le “sorelle maggiori” Redbull, con la sola differenza che, diversamente dai piloti Redbull, quelli della Toro Rosso si sono ritrovati più spesso in azione. Non prendono punti, non per particolari demeriti ma più che altro perché Verstappen spiattella una gomma e perché alla fine Grosjean va più veloce di Sainz. Né top né flop.
Lotus: Grosjean parte tra gli ultimi e arriva in top-ten... saranno anche messi male, ma quantomeno hanno azzeccato la strategia giusta per rimontare con l’unica vettura rimasta in pista dopo la prima curva.
McLaren: Button salva il salvabile (ma davvero? c’è qualcosa di salvabile?), permanendo sempre lontano anni luce dalla zona punti ma arrivando quantomeno davanti alle Sauber e ai piloti rimasti coinvolti in qualche casino; Alonso invece fa strike alla prima curva, a un certo punto in gara inizia a lamentarsi che è il caso di ritirarsi ma poi prosegue arrivando al traguardo con due giri di ritardo. Per definire il team non uso il termine “flop” solo perché “no comment” è più pittoresco.
Sauber: partono indietro, arrivano indietro, nessuno li vede, ma almeno sono arrivati davanti a una delle McLaren. Né top né flop.
Marussia: fuori Rossi, di nuovo dentro Merhi, la situazione non cambia; uno parte dall’ultima fila, uno parte dai box... però arrivano, in pratica è la stessa solita storia. Né top né flop.

OSSERVAZIONI RANDOM
> La presenza di Rubens Barrichello nel box della Ferrari è stata pittoresca e strappalacrime, soprattutto dopo che sulla Rai avevano mandato in onda un servizio pre-gara in cui Stella Bruno lo intervistava e parlavano di Hockenheim 2000, mostrando nel frattempo delle immagini di quel gran premio, tipo quando Rubens sul podio si è asciugato le lacrime con la bandiera del Brasile.
> La presenza di Kimi Raikkonen sul podio in terza posizione è stata pittoresca e ha suscitato in me qualche risata, dato che sembra che ce l’abbia per abitudine di finire sul podio proprio nelle occasioni in cui c’è l’alcool; tra l’altro menzione doverosa la donna che era sul podio a consegnare un trofeo poi lo guardava come se fosse stata l’ottava meraviglia del mondo.
> In questo gran premio c’è stato un solo ritirato, e vista la sua identità l’intervista che ha rilasciato è stata comunque consolatoria.
> Ivan Capelli sembra fin troppo preoccupato per il fatto che Rosberg e Hamilton sembrano sopportare a malapena di essere all’interno della stessa stanza.
> La rappresentante del team Mercedes sembra non essere particolarmente infastidita dal fatto che Rosberg e Hamilton le abbiano rovesciato in testa l’acqua brillante al retrogusto di petali di rosa... ci potrei scommettere che invece Raikkonen era infastidito e anche parecchio dal fatto che l’acqua brillante al retrogusto di petali di rosa non avesse il sapore dello champagne.
> David Coulthard ha fatto le interviste sul podio, apparendo vestito in modo molto più impeccabile e normale di quanto lo sarebbe stato Eddie Jordan al posto suo.
> Nella foto di gruppo dei piloti pre-gara i piloti della Ferrari e quelli della Williams erano vicini: Massa per fortuna era tra Raikkonen e Bottas prevenendo l’Apocalisse.

RISULTATO
1. Nico Rosberg Mercedes 1:38:30.175 
2. Lewis Hamilton Mercedes +8.217 
3. Kimi Raikkonen Ferrari +19.430
4. Sebastian Vettel Ferrari +43.735
5. Sergio Perez Force India +63.952
6. Daniel Ricciardo Red Bull +65.010
7. Nico Hulkenberg Force India +93.618
8. Felipe Massa Williams +97.751
9. Romain Grosjean Lotus +98.201
10. Daniil Kvyat Red Bull +1:02.371 
11. Carlos Sainz Toro Rosso +1:03.525
12. Jenson Button McLaren +1 Lap 
13. Valtteri Bottas Williams +1 Lap 
14. Marcus Ericsson Sauber +1 Lap 
15. Felipe Nasr Sauber +1 Lap 
16. Max Verstappen Toro Rosso +1 Lap 
17. Fernando Alonso McLaren +2 Laps 
18. Will Stevens Manor +3 Laps 
19. Roberto Merhi Manor +3 Laps 
DNF. P. Maldonado Lotus +55 Laps

Milly Sunshine© per F1GC.

sabato 28 novembre 2015

GRAN PREMIO DI ABU DHABI: QUALIFICHE

Siamo giunti ad Abu Dhabi, che come l’anno scorso e come in alcuni degli anni precedenti segna la fine del campionato di Formula 1. Le qualifiche partono alle 17.00 ora locale, al tramonto, così come alla stessa ora partirà la gara domani.

Q1: fino all’ultimo momento sembra che non ci saranno colpi di scena, se non che per un’incomprensione tra Vettel e il box Ferrari il pilota abortisce il giro che avrebbe dovuto consentirgli l’accesso alla Q2. Si ritrova quindi 16° e primo degli esclusi, davanti ad Alonso (che ha riportato una foratura nelle fasi conclusive della prima manche), Ericsson (che via radio parlava di un non meglio specificato problema alla vettura) e alle Marussia, in cui fa ritorno Merhi per l’ultimo gran premio stagionale. Lo spagnolo è autore dell’ultimo tempo, ma partirà ultimo Stevens a causa di una retrocessione.

Q2: di gran lunga più tranquilla è la seconda manche, in cui l’unico “colpo di scena”, se così si può chiamare, è la Lotus di Grosjean che rimane ferma. Escono di scena Verstappen, Button, Maldonado e Nasr tra i piloti autori di un tempo. L’11° posto di Alonso in qualifica ad Austin rimane quindi il miglior risultato ottenuto dalla McLaren in qualifica.

Q3: come già evidente dalle manche precedenti la pole position si deciderà tra le due Mercedes, con Hamilton che potrebbe conquistare la 50esima pole in carriera e con Rosberg che potrebbe ottenere la sesta consecutiva. È quest’ultimo scenario quello che effettivamente si verifica e Hamilton deve accontentarsi della seconda posizione, davanti all’unica Ferrari ancora in pista e alla Force India di Perez, già autore di ottimi tempi nelle prove libere e nelle prime due manche. Seguono le Redbull, le Williams, Hulkenberg e Sainz in ordine sparso.

1. Nico Rosberg (Mercedes), 2. Lewis Hamilton (Mercedes)
3. Kimi Raikkonen (Ferrari), 4. Sergio Perez (Sauber)
5. Daniel Ricciardo (Redbull), 6. Valtteri Bottas (Williams)
7. Nico Hulkenberg (Force India), 8. Felipe Massa (Williams)
9. Daniil Kvyat (Redbull), 10. Carlos Sainz (Toro Rosso)
11. Max Verstappen (Toro Rosso), 12. Jenson Button (Mclaren)
13. Pastor Maldonado (Lotus), 14. Felipe Nasr (Sauber)
15. Romain Grosjean (Lotus), 16. Sebastian Vettel (Ferrari)
17. Fernando Alonso (McLaren), 18. Marcus Ericsson (Sauber)
19. Will Stevens (Marussia), 20. Roberto Merhi (Marussia)

Milly Sunshine per F1GC.


mercoledì 25 novembre 2015

25 Novembre 2012 - 25 Novembre 2015: da cronaca del Gran Premio del Brasile a Old Glory Days

[Ecco a voi il repost della Cronaca al Gran Premio del Brasile di tre anni fa visto nell'ottica di tre anni dopo, con i miei commenti attuali a ciò che ho scritto tre anni fa.]

Oggi il Blog ha superato quota 3000 visite. Grazie a tutti! > Brava Autrice(C) cara, ma oggi sei a quota 29000. Credi che quelle 3000 siano così eccezionali?
Il Gran Premio del Brasile, ultimo appuntamento stagionale, ha chiuso un 2012 piuttosto intenso e ricco di sorprese. > Nahhhh, ci sono sorprese migliori nella vita. Cosa avresti pensato se ti avessi parlato delle performance della McLaren Honda?
Hamilton scattava dalla sua settima pole position stagionale (è il pilota che ha ottenuto più pole nel corso dell’anno), seguito da Button, Webber, Vettel e Massa nei primi cinque. Con la retrocessione di Maldonado (10 posizioni per non essersi presentato ai controlli del peso post-qualifiche) sono risaliti di una posizione Hulkenberg, Alonso, Raikkonen, Rosberg e Di Resta è entrato in top-ten. > Cosa, cosa, cosa??? Maldonado che faceva casini già all'epoca? :-/ No, non ci credo, questa è una cronaca falsata!
La gara è partita sotto una lieve pioggia, su gomme slick. Fin dalle prime battute si è compreso come si sarebbe trattato di una gara intensa e mozzafiato: mentre Hamilton ha mantenuto la leadership, > eh, no, qua già non ci siamo... parliamo di gara mozzafiato, poi partiamo con Hamilton che primo era e primo rimane?
un’ottima partenza ha portato Massa ad appropriarsi della seconda posizione davanti a Button (che l’ha superato poi nel corso del primo giro), mentre entrambi i piloti della Redbull erano autori di una pessima partenza. Webber si è ritrovato quarto, > Guarda te, non so perché, ma mi sentivo che Webber avrebbe perso posizioni.
mentre Vettel è stato colpito dalla Williams di Bruno Senna, a sua volta colpito dalla Sauber di Sergio Perez (i due partivano rispettivamente in 11^ e 12^ posizione). Per Perez e Senna il ritiro è stato immediato, mentre Vettel, autore di un testacoda, è precipitato in ultima posizione con danni minori sulla vettura. > Povero Senna, era il suo ultimo gran premio di casa come pilota anziché come telecronista. Povero Perez, era il suo ultimo gran premio in Sauber prima di andare a spaccare il cu*o a tutti in McLaren. Povero Vettel, che non sapeva fare sorpassi... oggi, ovviamente, grazie alla tuta rossa ha imparato!
Frattanto a causa delle condizioni scivolose dell’asfalto molti piloti sono stati autori di sbavature ed errori, il caso più estremo è stato quello di Maldonado, finito in testacoda nel corso del secondo giro e costretto al ritiro. > Maldonado colpisce ancora! Ogni tanto colpisce muretti, ogni tanto colpisce altre vetture... ogni tanto invece si impantana senza colpire nulla, ma lo fa comunque in modo onorario.
Mentre le McLaren facevano l’andatura Webber e Alonso si sono avvicinati a Massa, durante il 2° giro Webber ha superato Massa e Alonso ne ha approfittato nel frattempo per superare entrambi, con anche Hulkenberg che ha superato i due di lì a poco portandosi in quarta posizione che si è tramutata in terza quando Alonso è finito lungo in una curva venendo sopravanzato dal pilota della Force india al 5° giro. > Okay, ho un po' di confusione in testa, ma quello che conta è che le McLaren facevano l'andatura. Credo che passerà un bel po' prima di potere ripetere questa frase.
Al 6° giro Massa ha superato Webber, mentre Raikkonen e Schumacher rientravano ai box per montare le gomme intermedie. Vettel nel frattempo stava effettuando una veloce rimonta e si trovava in tredicesima posizione. > Cosa, cosa, cosa???!!!! Ma Vettel non sa sorpassare! Gara falsata, lo dicevo.
Al settimo giro si è ritirato Grosjean, > Oh ma sacré Lotùssssss! Cos'è questa cosa della Lotus e dell'ultimo gran premio stagionale? Sembra la maledizione del gufo mutante.
mentre davanti era lotta per la leadership tra Hamilton e Button che favoriva Hulkenberg che si stava avvicinando a entrambi, e al margini della top ten tra Webber e Kobayashi: i due hanno avuto un contatto, Webber è finito in testacoda perdendo numerose posizioni. > Mentre le McLaren perdevano terreno, Webber perdeva posizioni e io perdevo verbi per strada. Tutto regolare.
Un giro più tardi Button ha superato Hamilton, mentre Vettel ha superato Kobayashi per la settima posizione. Il giapponese è rientrato ai box per montare le intermedie, mentre Vettel è risalito in sesta posizione. > Gara falsataaaaaaaa! Lol.
Al 10° giro Schumacher è rientrato per la sua seconda sosta in pochi giri, mentre anche Webber si fermava per montare le intermedie. > Yeeeeeeehhhh, tutti a cambiare gomme!
Al momento non era chiaro quali gomme fossero le più performanti: la pioggia andava e veniva, generando notevoli differenze tra un giro e l’altro; a seconda di quanto era bagnata la pista, capitava che chi era sulle slick girasse consistentemente più veloce rispetto a chi era sulle intermedie o viceversa. > Mancava Barrichello in pista. Avrebbe potuto giocarsi la vittoria. Anzi, no, avrebbe rimediato un'altra delusione vista la maledizione di Interlagos quindi era meglio che non ci fosse.
Ciò ha permesso ai piloti dei “piccoli team” di fare qualche giro da protagonisti. È il caso di Kovalainen e Glock che si trovavano rispettivamente in nona e decima posizione al 10° giro, alle spalle di Button, Hamilton, Hulkenberg, Alonso, Massa, Vettel, Di Resta e Vergne. > I piccoli team sono fighi, l'ho sempre detto.
Button, Hulkenberg e Massa hanno optato per l’opzione di evitare di mettere le intermedie e si sono ritrovati nelle prime tre posizioni. Alonso e Vettel invece si sono fermati per un cambio gomme, lo spagnolo è rientrato in pista in 12^ posizione, mentre Vettel si è trovato 17° alle spalle di Webber. A causa dei pit-stop dei “big”, Kovalainen e Glock hanno raggiunto addirittura temporaneamente la sesta e la settima posizione. > Ma chi se ne frega dei big, una Caterham momentaneamente sesta in una fase di pitstop è l'apoteosi dell'epicità e garantisce a questo gran premio l'etichetta di "Old Glory Days". Credo che all'epoca fosse un record assoluto per una vettura dei "nuovi team". Credo che all'epoca fosse un record. Mi piace pensare che lo sia ancora.
Per Massa la scelta di rimanere in pista non ha pagato: al 13° giro è stato superato da Hamilton per la terza posizione. Con le gomme slick ha iniziato a perdere circa due secondi al giro e, mentre Button e Hulkenberg avevano un vantaggio tale da mantenere il primo e il secondo posto, Massa ha perso diverse posizioni.
Alonso è risalito in quarta posizione superando il compagno di squadra, mentre un giro più tardi Vettel ha superato Kobayashi per la quinta posizione. A quel punto Massa si è fermato per montare gomme intermedie. Subito dopo, però, Button e Hulkenberg hanno iniziato ad essere i più veloci, a causa della pioggia che andava calando. Alle loro spalle, separati di decine di secondi, c’erano virtualmente in top-ten Hamilton, Alonso, Vettel, Kobayashi, Webber, Rosberg, Di Resta e Ricciardo.
> Ammetto che questa fase mi ha mandata un po' in tilt. Comunque non c'erano Caterham o Marussia nei paraggi, quindi sono giustificata.
Il colpo di scena che avrebbe potuto segnare l’esito del gran premio è avvenuto al 19° giro, quando Hulkenberg ha superato Button, portandosi in testa e facendo sognare alla Force India la sua prima vittoria. > YEAAAAAAHHHHHHHH! Dai Hulkenberg, facci sognare, facci credere che le fangirl che si strappano i vestiti per te lo facciano per i tuoi risultati e non per il tuo aspetto!
Nel frattempo molti piloti hanno optato per rientrare a sostituire le gomme, montando nuovamente le slick. Nel corso del 19° giro sono rientrati in particolare Schumacher per la terza sosta, Hamilton e Alonso per la seconda, e un giro più tardi Vettel, Webber e Massa. I due piloti della Ferrari, diversamente dagli altri che hanno montato gomme slick a mescola medium, hanno montato slick a mescola hard. > Sìììì, la mescola hard, questa è una gara a luci rosse!
Dopo i pit-stop Hulkenberg e Button avevano circa 45 secondi di vantaggio su Hamilton, Alonso, Vettel, Kobayashi, Webber, Vergne, Di Resta e Rosberg che erano in top-ten. Il pilota della Mercedes ha perso la sua decima posizione, però, nel corso del 21° passaggio, quando – probabilmente calpestando dei detriti – ha rimediato una foratura sulla gomma posteriore destra con conseguente spiattellamento, che l’ha costretto a fare un intero giro su tre ruote. È rientrato ai box e ne è uscito in ultima posizione. > Una Mercedes ultima, quale miracolo...
Al 23° giro è entrata la safety car, a causa dei detriti lasciati sulla pista dai vari incidenti avvenuti: Hulkenberg e Button ne hanno approfittato per rientrare ai box per il cambio gomme, montando le slick. > Yeaaaaahhhh, siamo come la Nascar, entrano safety car così, quando nessuno se lo aspettava più.
La safety car è rimasta in pista fino al termine del 29° giro. Ai doppiati, tra i quali figuravano anche entrambi i piloti della Mercedes, è stato consentito di sdoppiarsi e accodarsi al gruppo.
Le posizioni erano al momento: Hulkenberg, Button, Hamilton, Alonso, Vettel, Kobayashi, Webber, Di Resta, Ricciardo, Raikkonen, Massa, Glock, Vergne, Petrov, Schumacher, Kovalainen, Pic, De La Rosa, Karthikeyan, Rosberg. > Povero Rosberg, però. Stare dietro a Karthikeyan non deve essere il risultato a cui tutti i piloti puntano.
Al 30° giro la gara è ripartita con un sorpasso di Kobayashi su Vettel, mentre Webber cercava alle loro spalle cercava il sorpasso sia sul giapponese sia sul compagno di squadra (mia espressione nel vedere Webber in lotta con Vettel per la posizione: o.O) è finito in testacoda perdendo innumerevoli posizioni. > Webbiiii, Webbiiii, Webbiiii... seriamente, Webbiiiii, che cavolo pensavi di fare, a parte cercare di dimostrare di essere un campione di samba?
Un giro più tardi Hamilton ha conquistato la seconda posizione superando il suo compagno di squadra Button. Altri sorpassi hanno caratterizzato i giri successivi: al 32° Kobayashi ha superato Alonso che si è ripreso la posizione, mentre Massa al 33° giro si è portato in settima posizione alle spalle di Vettel, che ha superato al 34°, per poi superare anche Kobayashi al 37°. Era in difficoltà invece Di Resta che ha avuto un testacoda nel corso del 36° giro, perdendo alcune posizioni. > Questa è stata una di quelle fasi della gara in cui c'erano sorpassi a tutto andare, ma a nessuno importava niente e tutti stavano lì a bocca spalancata a riflettere sul senso della vita: cose del tipo wtf?! una Force India in testa? è un sogno? è la realtà? è una gara falsata?
Al 48° giro, approfittando di un errore di Hulkenberg, Hamilton si è appropriato della leadership, mentre la pioggia continuava ad andare e venire, al punto tale che alcuni piloti, come Rosberg, si sono fermati di lì a poco per montare le intermedie, mentre altri optavano per le slick. > Nooooo, i sogni di gloria della Force India che crollano... e Rosberg e le gomme dovevano avere un rapporto molto conflittuale quel giorno.
In quei frangenti Raikkonen si perdeva in una via di fuga, dovendo fare un lungo percorso prima di riuscire a ritrovare la pista. > Oh my Ferniiii, non mi ricordavo che era proprio in questa gara che Raikkonen si è perso!
Colpo di scena al 55° giro: Hulkenberg ha recuperato su Hamilton e l’ha superato, durante le fasi di doppiaggio di una Caterham e di una Marussia, che si sono regolarmente fatte da parte. > Sììììì, giustizia è fatta! E per "giustizia è fatta" non mi riferisco al sorpasso di Hulkenberg su Hamilton, bensì al fatto che in quel momento siano state inquadrate una Caterham e una Marussia. Si sa, io ho aspettative di un certo livello.
Hamilton si è riavvicinato a Hulkenberg e, quando quest’ultimo ha perso il controllo della vettura, i due si sono scontrati, cosa che ha costato a Hamilton il ritiro e a Hulkenberg la penalizzazione con un drive through (a mio parere discutibile). > Bye bye Hulkenberg. E no, per Hamilton non mi commuovo. Fosse l'unica volta nella sua vita che si è trovato in testa a una gara ci potrei anche pensare, ma così non vale.
Nel frattempo Vettel ha effettuato una sosta ai box, durata quasi undici secondi e mezzo, probabilmente la durata è stata così elevata per un errore del team, che non aveva le gomme pronte. > Sìììì, mi piace quando i team in lotta per il titolo fanno queste papere, rendono le gare dannatamente più pittoresche.
Al 56° giro anche Massa è rientrato ai box per montare gomme intermedie, in quanto la pioggia si faceva più intensa. Sono rientrati successivamente anche Alonso, Button, Hulkenberg (che poi ha scontato la penalità), mentre hanno proseguito Webber e Schumacher. A quel punto Button si è ritrovato in testa seguito da Massa in seconda posizione, Alonso in terza, poi a seguire Webber, Hulkenberg, Schumacher e Vettel in settima posizione. > Insomma, possiamo rigirare la frittata come vogliamo, ma Button da lì non lo schioda più nessuno, ormai.
Al 62° giro Massa ha ceduto la seconda posizione ad Alonso, che avrebbe potuto vincere il titolo nel caso Vettel non avesse ottenuto di meglio che un ottavo posto; ma Vettel era 7° e si è ritrovato 6° dopo avere superato Schumacher pochi giri dopo. Successivamente Schumacher si è ritrovato inseguito da Kobayashi. > Il povero Kamui, estasiato dal fatto che Schumacher avesse praticamente steso il tappeto rosso al passaggio di Vettel, pensava di approfittarne per superarlo a sua volta... che illuso.
Nel tentativo di sorpasso da parte del giapponese i due hanno avuto un lieve contatto, a due giri dalla fine, che ha condotto il pilota della Sauber in testacoda e ha fatto guadagnare una posizione a Vergne che era nono. > Povero Kamui al cubo: Jev non era nemmeno lì a salutarlo con la baguette.
Nel frattempo era accesa lotta per la dodicesima posizione tra Petrov e Pic, che avrebbe potuto significare per la Caterham o per la Marussia la conquista della decima posizione nella classifica costruttori – al momento in mano alla Marussia per via del 12° posto di Glock a Singapore – e i conseguenti introiti derivanti dalla ripartizione della parte dei diritti televisivi spettanti alle scuderie. > Oh mon Petit Charlì, mentre tu cerchi di spaccare il cu*o a tutti una voce fuori campo ti dice che Petrov is faster than you...
Al 70° giro sui 71 previsti Di Resta, che si trovava ai margini della top-ten, è finito in testacoda andando a impattare violentemente contro le barriere e riversando in pista detriti che hanno reso necessario l’ingresso della safety car. Ciò ha comportato un congelamento anticipato delle posizioni, che peraltro difficilmente avrebbero potuto cambiare, visti i distacchi esistenti tra i diversi piloti. > Mi permetto di dissentire: tra Petrov e Pic non c'era un distacco esagerato, anzi, stava andando in scena un duello epico che Di Resta ha interrotto.
Grazie al ritiro di Di Resta, Petrov è risalito in 11^ posizione, risultato grazie al quale la Caterham ha superato la Marussia nella classifica costruttori. È anche il miglior risultato mai ottenuto, dal 2010 ad oggi, da una vettura dei “nuovi team”. > Okay, Di Resta, sei perdonato, ma solo perché il tuo incidente ha fatto sì che si vedesse qualcosa di mai visto prima di allora.
Button ha tagliato il traguardo, dopo 71 giri, in testa, seguito da Alonso e Massa a completare il podio. In quarta posizione si è classificato Webber, seguito da Hulkenberg e da Vettel che, grazie al sesto posto conquistato nella gara conclusiva ha ottenuto il titolo con tre punti di vantaggio su Alonso. Hanno chiuso la top-ten Schumacher, che ha portato la Mercedes in zona punti per la prima volta dopo il gran premio di Monza garantendo al team la quinta posizione nel mondiale, Vergne, Kobayashi e Raikkonen. > Oh, giusto, mi ero momentaneamente dimenticata del fatto che oltre al duello tra Petrov e Pic c'era ancora qualcos'altro davanti.
Vettel conquista quindi il suo terzo titolo mondiale consecutivo e, all’età di soli 25 anni, diviene il più giovane tre volte campione del mondo di sempre. > E poi sarebbe diventato anche il quattro volte campione più giovane, ma quello è un altro discorso.

1. Jenson Button   McLaren   > Yeeeeaaahhhh, vai Jensinho, il mondo è con te!
2. Fernando Alonso   Ferrari   > Alonso 2° dietro a Button, rivedremo mai questa cosa?
3. Felipe Massa   Ferrari   > Sono commossa. T.T
4. Mark Webber   Red Bull   > Come? non ha fatto altri testacoda?
5. Nico Hülkenberg   Force India   > Disonore della Force India, che le fangirl si dimentichino di te!
6. Sebastian Vettel   Red Bull   > V3ttel.
7. Michael Schumacher   Mercedes   > Ciao ciao nonnino...
8. Jean-Eric Vergne   Toro Rosso   > Yeah, un saluto con la baguette!
9. Kamui Kobayashi   Sauber   > Almeno Jev potevi cercare di andarlo a prendere.
10. Kimi Räikkönen   Lotus   > Questo dovrebbe portare con sé una bussola.
11. Vitaly Petrov   Caterham   > Petrov is faster than you!
12. Charles Pic   Marussia   > Complottooooooo! Pic stava per passare alla Caterham, questo è un favoritismo!
13. Daniel Ricciardo   Toro Rosso   > What?! Perché in mezzo ai piccoli team?
14. Heikki Kovalainen   Caterham   > Angry Birds powerrrrr!
15. Nico Rosberg   Mercedes   > Se avesse proseguito in skateboard magari qualche chance l'avrebbe avuta...
16. Timo Glock   Marussia   > mi chiedevo che fine avesse fatto...
17. Pedro de la Rosa   HRT   > Le Accaerretììììì! *____*
18. Narain Karthikeyan   HRT   > Ma c'è anche Karthyyyyyy! <3
19. Paul di Resta   Force India   > Yeah, il salvatore della Caterham!
OUT. Lewis Hamilton   McLaren   > Immagino che si sarà ripreso per lo shock del ritiro.
OUT. Romain Grosjean   Lotus   > Oh ma sacré Lotùs!
OUT. Pastor Maldonado   Williams   > Maldiiii strikes back!
OUT. Bruno Senna   Williams   > Perez ha centrato la Williams sbagliata.
OUT. Sergio Perez   Sauber   > Era un complotto anti-Maldonado, lo so!


Cronaca originale: QUI.
Questo repost è stato fatto al solo scopo di trolleggiare un po', non per fare informazione seria. L'informazione seria, però, è nel link alla cronaca originale: guardate bene la classifica piloti e scoprirete che Karthikeyan era ben penultimo davanti a De La Rosa. #EpicIndianWin.
La dicitura "Old Glory Days" l'avevo scelta inizialmente per celebrare l'ultimo gran premio di Michael Schumacher in Formula 1, ma nel rileggere la cronaca mi sono resa conto che quel giorno sono capitate tantissime cose epiche, quindi si riferisce un po' a tutto.

Questione di prospettive

In Formula 1 ci sono due tipi di sorpassi: quelli rilevanti per il risultato finale e quelli non rilevanti. O almeno questo è quanto appare quando si guardano le cose dalla prospettiva più comune.
Ho ripescato la gif qui accanto, a un anno e mezzo di distanza dai fatti (era il 25, era il mese di maggio) non solo per godere della bellezza di questo duello epico, ma anche per fare alcune piccole riflessioni.
Riflessione numero 1: un anno e mezzo fa, lungo "le anguste stradine del Principato di Monaco" Bianchi asfaltava Kobayashi e, per grazia ricevuta (leggi: visto che lì davanti c'era casualmente Raikkonen) un'inquadratura ci permise di assistere a tutto ciò; purtroppo non è sempre così e, senza ombra di dubbio, di analoghi duelli epici ce ne siamo persi tanti, così come ci saremmo persi questo se non ci fossero state, casualmente, vetture di un certo livello nei paraggi.
Riflessione numero 2: mentre davanti c'era chi si contendeva un titolo (momenti rilevanti per il risultato) dietro c'era chi non aveva niente da perdere (momenti non rilevanti)... ma è davvero andata così? A guardarci bene il momento immortalato in quella gif è stato fondamentale per la storia di due team, dal momento che, anche se in quell'istante ancora nessuno lo sapeva, lì si decideva che quel giorno sarebbe stata la Marussia, e non la Caterham, a conquistare punti, con tutte le conseguenze del caso. Grazie alle conseguenze, in forma di finanziatori che hanno salvato il team per via del risultato nel campionato 2014, la Marussia è ancora in piedi. Se fosse stata la Caterham a fare punti, quel giorno, la Marussia avrebbe chiuso i battenti e chissà, magari la Caterham sarebbe ancora in azione.
Riflessione numero 3: ogni giorno molteplici opinionisti decretano che in Formula 1 nessuno sorpassa, ma la mia osservazione è (e sempre sarà) che forse i sorpassi bisogna anche andare a cercarseli, cosa non sempre fattibile per chi indossa un paraocchi che gli permette di focalizzarsi soltanto sui primi tre che, al grido di "you have to leave the space", prendono ogni risultato come se gli fosse dovuto.
Riflessione numero 4: quello che ormai chiamo il giorno dell'Elevazione, è una realtà e il fatto che sia già passato un anno e mezzo non cambia le cose. Non importa quanto ci sarà da attendere, non importa se un risultato analogo potrebbe non arrivare mai. Quello che conta è che un anno e mezzo fa un team è salito sul tetto del mondo e che, per salirci, ha ritenuto sufficiente conquistare due punti, due punti ottenuti molto più duramente di quanto i top-team ottengano una vittoria.

Forza Marussia, il mondo è con te.

martedì 24 novembre 2015

La Formula 1 non mi piace perché le gare sono troppo lunghe, disse l'appassionato di endurance

Era da tanto tempo che attendevo che giungesse il momento giusto per approfondire questo tema in modo più serio di come lo faccio di solito, quando faccio battute in proposito, magari nei commenti ai gran premi.
Più il tempo passa e più mi rendo conto che, in termini di diatribe tra tifosi, non inerenti a un gran premio specifico, ci sono tre grandi terreni di scontro:
1) quello più "da stadio": il dominio Mercedes (o Redbull, o qualunque altro team) è legittimo oppure questo mondiale è falsato?
2) quello più "da nostalgico": il tale pilota del passato è stato meglio o peggio dell'altro pilota del passato?
3) quello "da intellettuale": è meglio guardare la Formula 1 o le altre serie?
Ieri sera mi sono imbattuta in quella che per me è un'invettiva. Non farò nomi e cognomi, dirò solo che l'ho trovata su un sito rispettabile, scritta da una persona rispettabile con un linguaggio rispettabile. Dirò anche che non è la prima volta che leggo qualcosa del genere.
La cosa che mi ha infastidita, nel leggere quell'invettiva, è stata il concetto di fondo: mi è sembrato che l'autore dicesse, tra le righe "per una serie di ragioni trovo la Formula 1 noiosa e trovo altre serie, tipo WEC e Indycar, molto più emozionanti; per tale ragione ritengo che il mio punto di vista sia l'unico accettabile e, di conseguenza, che le persone che apprezzano la Formula 1 più di altre serie, o che non seguono altre serie, siano solo tifosi da stadio e non veri appassionati".
Mi ha infastidito perché da sempre sostengo non solo il diritto dell'appassionato di motori di preferire una serie alle altre, sia che si tratti di una serie mainstream sia che si tratti di una serie di nicchia, ma anche il diritto di un appassionato di potere appassionarsi a più serie senza che gli altri appassionati gli chiedano per forza di demonizzarne una.
Facendo un aggregato delle argomentazioni da me lette nel corso del tempo, si può sintetizzare, all'incirca, quanto segue:
- le persone che seguono la Formula 1 diminuiscono nel tempo, quelle che seguono endurance o Indycar aumentano;
- i piloti stessi ritengono l'endurance o la Indycar superiori alla Formula 1 quindi al giorno d'oggi non ha più senso seguire la Formula 1;
- lo spettacolo è dato solo ed esclusivamente dal singolo episodio influente per la leadership della gara;
- i sorpassi nelle posizioni di "poco rilievo" non danno spettacolo, ma distraggono da ciò che conta davvero;
- una gara non deve mai essere vinta per strategia o per superiorità della vettura, ma solo ed esclusivamente per il valore del pilota come accadeva un tempo;
- la Formula 1 al giorno d'oggi non esiste, in quanto è diversa da quella di trent'anni fa, anzi dovrebbero chiamarla in un altro modo perché non è degna di essere definita Formula 1;
- la Formula 1 è morta e i suoi sostenitori dovrebbero rassegnarsi e capire che al giorno d'oggi non ha più senso seguirla.
Okaaaaaaayyyyy, sono tutte considerazioni molto interessanti, ma dal momento che non mi piace la teoria dell' "il mio gusto personale è legge e chiunque la pensi diversamente da me è inferiore a me", né in altri contesti né in questo, avrei io stessa delle mie personali considerazioni.
Calano gli appassionati di Formula 1, crescono gli appassionati di endurance e di Indycar.
Benissimo, parliamone. Mi interessano queste cose, dopotutto una laurea in marketing l'ho presa per qualcosa, no? Questa affermazione, dal punto di vista dell'analisi di mercato, mi suscita molt domande.
Sono dati relativi all'Italia? Dove si trovano? Sono dati Auditel (che, tra parentesi, provengono non dai televisori di tutti come si potrebbe pensare, ma da un numero ristretto di utenti che hanno dato la disponibilità a collaborare per fini statistici facendosi impiantare nella TV un meccanismo che rivela i canali da loro guardati)? Sono stime del numero di telespettatori o una percentuale di ascolti sul totale (relativa a chi guarda la TV in quel momento, che non tiene conto della quantità totale di persone che guardano la TV)? Sono dati che tengono conto di chi guarda i campionati tramite fonti non convenzionali (streaming, youtube, ecc...)? Qual è il tasso di crescita o il tasso di diminuzione? A guardare la Formula 1 e a guardare altre serie sono persone diverse?
Insomma, potrei continuare all'infinito. Una cosa, però, non mi sorprende affatto: l'aumento di persone che seguono altre serie come Endurance o Indycar. Non mi sorprenderei se ci fosse un rapporto di proporzionalità diretta con la diffusione di Pay TV, streaming e maggiore interesse della stampa nazionale per tali categorie.
I piloti stessi ritengono altre serie superiori alla Formula 1. Ho la vaga impressione che, a seconda di chi viene intervistato, l'opinione potrebbe essere molto diversa. Mi sembra abbastanza facile andare a chiedere a un pilota di successo dell'endurance, che magari in Formula 1 non c'è mai stato o che ha ottenuto risultati di basso livello in team di basso livello, che cosa ne pensa dell'una o dell'altra serie. Non mi è comunque chiaro perché l'opinione del singolo individuo debba essere considerata l'opinione universale.
Il concetto di "altre serie", inoltre, significa tutto e niente. Confrontare la Formula 1 con le "altre serie" implica il non voler riconoscere che le altre serie siano al tempo stesso molto diverse l'una dall'altra. O vogliamo dire che la 24 Ore di Le Mans e la 500 miglia di Indianapolis sono gare simili solo perché nessuna delle due riguarda la Formula 1?
Lo spettacolo è dato solo dal singolo episodio influente per la leadership / ciò che accade nelle posizioni di poco rilievo distrae da ciò che conta. Obiettivamente queste considerazioni mi lasciano alquanto sconcertata. Si può discutere sulla bellezza di un sorpasso o di un'azione di gara, ci sono quelle destinate ad essere ricordate da qui a vent'anni e quelle che nessuno si ricorderà a partire da domani, però arrivare a dire che le azioni di gara, se non riguardano le prime posizioni, distraggano da quello che sta succedendo veramente mi lascia alquanto perplessa. A questo punto non serve nemmeno avere venti vetture: quattro bastano e avanzano, forse anche tre, o magari due.
Una gara non deve essere mai vinta per strategia o per superiorità della vettura. Okaaaaayyyy, il giorno in cui la Sauber dominerà gran premi dopo avere collezionato errori strategici per tutto il tempo finalmente potremmo rivedere la Formula 1 di un tempo.
Sia chiaro, concordo sul fatto che il valore del pilota debba essere un fattore determinante, ma ci siamo mai chiesti perché Hamilton e Vettel hanno vinto dei mondiali mentre Rosberg e Webber dovevano accontentarsi di arrivare secondi, tanto per fare un esempio? O ci siamo mai chiesti perché la Mercedes abbia ingaggiato Hamilton e anche lo stesso Rosberg, invece di Yoong e Yamamoto, tanto per fare un esempio?
La Formula 1 non esiste più, in quanto non è più quella di trent'anni fa, la vera Formula 1 è morta e i sostenitori non dovrebbero ostinarsi a seguirla. Obiettivamente parlando tante cose non sono più identiche a com'erano trent'anni fa, secondo questo paradosso si potrebbe arrivare a dire che nulla esiste. Facciamo un esempio assurdo: io non faccio la casalinga, non mi sono sposata a vent'anni e non mi piace cucinare, come magari invece hanno fatto molte donne in passato; ma in base a queste considerazioni nessuno metterà mai in dubbio che io sia una donna.
Che la Formula 1 non sia più quella di trent'anni fa è vero, però non è che il passaggio sia capitato così dal nulla. I tempi si evolvono. Trent'anni fa la Formula 1 era per caso identica a quella di trent'anni prima? Non mi pare. Ai piloti stessi, quelli un po' più vecchi, capita spesso che venga chiesto quali sono le differenze tra adesso e quando hanno debuttato. Se ci sono differenze in termini di dieci anni e, a guardarci bene, anche di tre o quattro, perché dovremmo aspettarci che non cambi?
Che cos'è la "vera Formula 1"? Se la risposta è "quella in cui correva il pilota tal dei tali" si arriva al paradosso che, se il pilota tal dei tali anziché diventare pilota avesse deciso di diventare professore di filosofia non sarebbe mai esistita la vera Formula 1.
Infine, anche prendendo per buono il fatto che la Formula 1 di oggi sia inferiore a quella di ieri e che come tale non sia degna di essere seguita, che cosa c'entra tutto ciò con altre serie? Mi sembra che, indirettamente, queste invettive conducano verso il paradosso che, se la sola ragione per cui seguire l'Endurance di oggi sia che la Formula 1 di oggi non è più quella degli anni '80, l'Endurance di oggi dovrebbe essere simile alla Formula 1 degli anni '80! Non so se mi spiego...
Poi c'è la questione del demonizzare una serie per ciò che invece delle altre serie piace (da notare la citazione nel titolo, non tanto diversa da quanto si legge spesso su siti internet anche abbastanza autorevoli). Per intenderci, è la solita questione di chi prima spara a zero contro ingressi della safety car, gare che vengono interrotte quando piove, risultati che possono dipendere totalmente dalla strategia o dall'avere risparmiato carburante in un certo momento di gara, poi viene a dirmi che la soluzione è smettere di guardare la Formula 1 e iniziare a seguire la Indycar.
Veniamo alla mia conclusione: ritengo che queste invettive non suscitino nelle persone un interesse genuino verso altre serie. Se tu dai indirettamente dell'ultrà a qualcuno solo perché gli piace la Formula 1, l'unica considerazione che farà è che le altre serie sono seguite soltanto da degli snob, il che non è vero.
Accettiamo la realtà: è normale che, in Italia, ci sia una visione Ferrari-centrica del motorsport e che, di conseguenza, alla gente, in generale, interessi di più la Formula 1 delle altre serie. Molti di quelli che la guardano sono persone a cui piace davvero e a cui potrebbero piacere delle altre serie, se trovassero un motivo per cui guardarle. Il "guarda questo e non quello altrimenti i veri appassionati ti giudicheranno male" non attacca, perché tu dall'alto del tuo piedistallo non ti sforzi di pensare che, chi ha dei gusti diversi dai tuoi, possa avere una passione genuina tanto quanto la tua o un intelletto paragonabile al tuo.
Finiamola con queste "guerre tra appassionati" che non portano da nessuna parte.
Se non volete finirla per voi stessi, fatelo almeno per chi ama sia la Formula 1 sia l'Endurance, sia la Formula 1 sia la Indycar, oppure tutto indistintamente.

Milly Sunshine
Scritto per F1GC e per il mio blog.

lunedì 23 novembre 2015

Osservazioni random aspettando Abu Dhabi

> Tra venerdì e sabato c'è stata la Race of Champions, il team England ha vinto la Nation Cup e Vettel ha vinto il titolo di Champion of Champions o qualcosa del genere. Su quel sito delizioso che è Tumblr (delizioso in senso ironico, sia chiaro) le fangirl sono riuscite a fare polemiche anche lì: questo non ha partecipato perché ha paura di perdere, questo ha battuto il mio cinnamon roll quindi è uno stronzo, i miei due cinnamon roll preferiti gareggiano l'uno contro l'altro quindi il mondo è un luogo crudele e insensibile... Ehm, avete un'idea di che cosa sia una gara fatta così, just for fun? No? Okay, dall'andazzo mi sembrava di averlo capito.

> Jeff Gordon (NASCAR) si è ritirato dalle competizioni e Hamilton è volato di là dall'oceano per assistere alla sua ultima gara. Su Twitter hanno fatto il giro del mondo le foto del momento in cui Hamilton ha conosciuto il figlio di Gordon: anziché stringergli la mano, il bambino gli ha voltato le spalle mettendosi a guardare altro. C'è gente che ha interpretato la presenza di Hamilton da quelle parti come un segnale del suo imminente(?) passaggio in NASCAR: c'è chi ne era disturbato e chi ne era deliziato.

> Il rumor su Dale Junior alla Marussia pare essere stato completamente dimenticato, dal momento che nessuno ne sta parlando. La Marussia, intanto, pubblica sul proprio profilo twitter foto di Jordan King e Ryo Haryanto, che a quanto pare è a sua volta development driver del team.
Stando in tema di Marussia, ad Abu Dhabi rivedremo in pista nientemeno che il nostro eroe Merhi, il che significa che Rossi almeno per quest'anno non tornerà più in gara. Sono curiosa di scoprire che cosa gli riserverà il futuro.

lunedì 16 novembre 2015

#18: Commento al Gran Premio del Brasile: 13-14-15 Novembre 2015

CRONACA GARA

Questo post, più che "commento al gran premio del Brasile" si potrebbe intitolare "storia di una settimana senza computer". E, per chi si stesse immaginando la sottoscritta trafficare su uno smartphone alla ricerca delle ultime news, vi smentisco: non ho mai sentito la necessità di avere uno smartphone, visto che generalmente il mio cellulare trascorre tutta la giornata in un angolo della borsa senza che io sia mai consapevole al 100% del fatto che sia acceso o spento, di conseguenza quando sono senza computer non ho un altro accesso alla rete. Non ci sono stata abituata, perché ho avuto la fortuna che per quattro lunghi anni il mio computer vecchio ha funzionato giorno e notte, ma stavolta è accaduto. Dopo problemi su problemi martedì l'ho portato dal tecnico che, quando ha visto quanto era malmesso, mi ha fatto notare che a ripararlo avrei speso di più che a comprarne uno nuovo. E difatti ho optato per comprarne uno nuovo al quale, augurandogli una vita lunga e colma di successi, ho messo il nome Bernie. Poi sì, per trolleggiare un po' ho deciso di allungarlo in Dr. Bernie Miller, in onore di tale Dr. Jack Miller di cui ho parlato in un post di qualche tempo fa sulla Indy Racing League dell'epoca della scissione IRL/CART, che vi suggerisco di leggere qualora siate interessati ad approfondire il fatto che un dentista abbia gareggiato nella 500 miglia di Indianapolis.
A proposito di 500 miglia di Indianapolis, più o meno al secondo posto nelle mie gare preferite si piazza il gran premio del Brasile, perché... oh, suvvia, importa davvero che ci sia un perché? Il Gran Premio del Brasile mi piace, punto e basta. Mi piace da anni, perché nel 1994 dopo averlo visto a casa dei miei nonni all'ora di cena (non so a che ora fosse, ma sono propensa a credere che all'epoca i miei nonni cenassero un po' in anticipo su quello che io percepisco come ora di cena) il giorno dopo narrai quanto accaduto alla mia maestra d'asilo. Mi piace da anni, perché nel 2003 accaddero cose epiche. Mi piace da anni, perché nel 2006 Massa indossò una tuta verde-oro. Mi sarebbe piaciuto ancora di più se nel 2009 Barrichello, che partiva dalla pole position, fosse riuscito a vincere la gara, o almeno mi sarebbe piaciuto non essermi persa la prima ora della gara, ma non si può avere tutto dalla vita.
Tornando a noi: si avvicinava il gran premio del Brasile e io non ero minimamente al corrente di quanto stesse accadendo fuori dalle piste in attesa dell'evento imminente. Per esempio lunedì sera Hamilton ha avuto una disavventura lungo le strade di Montecarlo, quando dopo una festa, in giro per strada, ha centrato in pieno alcune macchine parcheggiate. Per esempio nei giorni successivi pare non avere nemmeno ricevuto tante critiche per l'accaduto... ma d'altronde negli ultimi due o tre anni Hamilton è percepito come il salvatore della patria: se qualcosa del genere l'avesse combinato un po' di tempo prima, sarebbe stato descritto come un pericoloso criminale intento a distruggere il mondo, il che è un po' quello che accadrebbe se la stessa disavventura fosse capitata a un pilota che attualmente ha una pessima reputazione. Aspetta... piloti che hanno una pessima reputazione? Tralasciando Maldonado troppo poco rilevante perché quanto accade nella sua vita privata possa conquistarsi un posto nella cronaca, di piloti che hanno una pessima reputazione non ce ne sono più: non lo è Vettel perché corre per la Ferrari (e poi, non essendo avvezzo agli scandali, al massimo si sarebbe beccato qualche presa per i fondelli), non lo è Rosberg perché non è mai stato un serio concorrente al titolo (e comunque, non essendo avvezzo agli scandali le considerazioni sarebbero le stesse anche nel suo caso), non lo è Alonso perché da potenziale bad-boy si è trasformato in uno che generalmente viene preso per i fondelli per le prestazioni dei motori Honda.
Non ero al corrente di quanto accadeva perché la mia unica fonte di informazione era il notiziario che sentivo al lavoro, su Radio Playstudio e poi su RTL 102-5 quando le interferenze causate dalla presenza di un aeroporto a pochi chilometri di distanza ha mandato definitivamente in palla Radio Playstudio. Ovviamente sui notiziari di due minuti della radio, di Formula 1 non se ne parla quasi mai, ma giovedì ho comunque sentito la notizia alla quale è stato aggiunto anche che Hamilton ha avuto l'influenza. Cosa ci facesse in giro in piena notte mentre era ammalato non siamo tenuti a saperlo.
Le gioie di essere corregionale della Ferrari si sono finalmente fatte sentire quella sera stessa: aspettando il meteo regionale delle 20.00 su Raitre, ho beccato l'ultimo servizio del telegiornale regionale, che era sulla Formula 1. Hanno intervistato Massa, che ha parlato delle sue vecchie vittorie a Interlagos. Hanno intervistato Vettel, lo intervistava la Stellona e gli ha chiesto se la Ferrari è forte in Brasile. Vettel ha risposto, con la filosofia brasiliana della presa per i fondelli: "La Ferrari è sempre forte." Mi sono girata verso la TV e ho sgranato gli occhi. Quando ho verificato che era biondo con gli occhi azzurri non ci ho voluto credere. Chissà, forse era doppiato da Massa (non in senso motoristico) quando ha risposto a quella domanda. Altrimenti era posseduto, e in effetti al gran premio del Brasile può essere che i piloti siano posseduti dal Gufo di Interlagos, il che porterebbe ciascuno degli altri piloti ad essere Feliiii in incognito. Guarda caso gli altri piloti oltre a Feliiii sono diciannove, il che è un chiaro messaggio subliminale.
Torniamo in tema: subito dopo è stato annunciato che anziché 20 grid girl ci sarebbero state metà grid girl e metà grid boy. Mi sono sentita sollevata dal non avere un computer a disposizione, perché stare lontana da tumblaaaaahhhh è stata una manna dal cielo. Già a causa dei problemi al PC avuti in precedenza c'ero stata poco all'epoca in cui la Susina ha annunciato, una decina di giorni fa, il ritiro dalle competizioni. Su tumblaaaaahhhh hanno gridato allo scandalo, perché la colpa è della Formula 1 che è troppo sessista e della Williams che non le ha mai dato una possibilità concreta, quando lei avrebbe fatto molto meglio dei piloti attuali. Considerando che la Susina perfino nelle serie minori non ha mai vinto una gara (e per "non ha mai vinto una gara" non intendo dire che abbia ottenuto secondi e terzi posti), io qualche piccolo dubbio ce l'avrei. Poi sì, Tumblaaaaahhhhh ha una visione F1-centrica dell'automobilismo. Nonostante chiunque rimanga fuori dalla Formula 1 si trovi un volante altrove, il fatto che la Susina non fosse nemmeno intenzionata a farlo è inesistente. Che poi quando è salita su una Formula 1 abbia girato su dei tempi accettabili è un altro discorso: con tutta probabilità anche moltissimi altri piloti di serie minori l'avrebbero fatto.
Tra una cosa e l'altra è arrivato venerdì. Non avevo il computer e non sono stata in casa che alla mattina, quindi non ho saputo che sabato cos'era successo nelle prove libere. Di fatto c'era chi aveva fatto delle papere, chi aveva superato con la bandiera rossa (Bo77as, che si è beccato tre posizioni da scontare sulla raccolta punti), chi aveva rotto il milionesimo motore stagionale (piccolo indizio: è spagnolo e ha la barba) e quant'altro.
Poi è arrivato il sabato, la mattina sono andata a prendere il computer nuovo, finalmente mi sono aggiornata sul venerdì e poi alle 17.00 è giunta l'ora delle qualifiche.
Non pioveva.
Non c'erano gufi in vista (a parte uno, su una vettura bianco-Martini).
Insomma, non stavano accadendo tutte le cose che di solito accadono a Interlagos.
Oh, aspetta, c'era un gruppetto di gente che indossava tute in stile anni '80 che saltellando urlavano il nome di Senna, quindi sì, le cose tipiche di Interlagos tutto sommato stavano accadendo. Uno di loro, che indossava una tuta della Williams, dalla stazza sembrava un pluricampione di gara di hamburger + birra e, mentre saltellava la pancia gli andava su e giù.
Poi c'era, da un'altra parte, uno travestito da pollo.
In generale, anche quelli vestiti in modo normale erano lì che saltavano, urlavano e facevano un gran casino.
Erano esaltati per quanto accadeva in pista? Non direi: in pista le macchine non erano ancora scese.
Semplicemente il pubblico brasiliano è il pubblico brasiliano: seppure i messicani siano sembrati ancora più calorosi e infervorati, anche i brasiliani non scherzano. Quest'anno che avevano due gloriosi alfieri verde-oro, poi... e peraltro anche omonimi!
A proposito di verde-oro, sono rimasta alquanto delusa. Avevo sperato per giorni e giorni di vedere Feliiii indossare una tuta celebrativa, ma non è accaduto.
In ogni caso i due brazileiros si davano da fare.
Luigi Filippo: "La la la la la la la la la, samba de Janeiro!"
Feliiii: "Tanto per curiosità, cosa stai facendo?"
Luigi Filippo: "Sto facendo la mia passeggiata trionfale facendomi ammirare dai miei fan."
Feliiii: "Ai tuoi fan non interessa niente di te. Stanno urlando per l'eccitazione nella speranza che un giorno nasca un altro Senna. E, no, non mi riferisco a quello che fa il telecronista su Sky Uk."
Il pubblico: "Senti, noi non siamo schizzinosi, amiamo chiunque sia brasiliano e in realtà anche chi non è brasiliano. A dirla tutta perfino la presenza dei piloti non è fondamentale. Ormai siamo già spompati, abbiamo passato le scorse quattro ore a saltare. Siamo venuti qui per smaltire il pranzo, dato che abbiamo fatto una mega sfida di hamburger e birra! It's time for samba!"
Feliiii: "Te lo credo che it's time for samba. LUIGI FILIPPO LEVATI DI TORNO!"
Luigi Filippo: "Perché, cosa succede?"
Feliiii: "Vaff... io sono qui per qualificarmi, non per fare la danza del pannello da schivare, nel cui campionato mondiale non ci sono mai stati vincitori colombiani!"
Luigi Filippo: "Qualificarsi è troppo mainstream. Potresti rimanere fuori dalla Q2 per andare a prendere il sole dopo essere rimasto a piedi ed esserti appropriato della sedia di un commissario."
Feliiii: "I piloti che guidano vetture serie non fanno queste cose."
Ferniiii: "Infatti io non guido una vettura seria. E ho altre sorprese in mente. Sto solo aspettando Jensinho."
Feliiii: "A proposito, dov'è Jensinho?"
Ferniiii: "E' in pista che tenta di passare in Q2, ma non ce la farà."
E infatti Jensinho non ce l'ha fatta, mentre Feliiii sì. I piloti della Sacra Cenerentola e Maldiiii erano già pronti per il mega-torneo di jenga. Aspettavano i McLaren Boys... che non c'erano.
Voce fuori campo: "Scusate, dove sono Ferniiii e Jensinho?"
Ferniiii & Jensinhooooo: "POWEEEEEEEEEERRRRRRR! Siamo riusciti a eludere la sicurezza e a salire sul podioooooo!"
Un tizio della McLaren con la macchina fotografica in mano: "Sorridete e urlate: like a Webbiiii! E no, vi vieto tassativamente di grattarvi le parti intime nel pensare a lui."
I commenti post-scenetta comica:
Jensinho: "Non so se verremo sanzionati per questo, ma è stato più divertente che essere sanzionato per avere cambiato mezza macchina."
Ferniiii: "Che problema c'è? Mhm... che ho rotto due motori in due giorni? O che domani userò il dodicesimo? O che il frullatore che ho vinto era guasto?"
Oh, dimenticavo!
C'era stato un Ferniiii-moment prima delle qualifiche. Ferniiii ha fatto due dichiarazioni una più sorprendente dell'altra:
1) è convinto che la McLaren sia la unica alternativa alla Mercedes... non si sa quando, però, perché tecnicamente se le cose vanno avanti così la McLaren potrebbe tornare vincente dopo che il periodo vincente della Mercedes è già finito da anni;
2) il giorno in cui si ritirerà dalla Formula 1 non farà più nulla che abbia a che vedere con la Formula 1 e chissà, magari trascorrerà il suo tempo accompagnando dei bambini a scuola... questo significa che il sogno di vedere un Glorioso Discendente Martire potrebbe realizzarsi!
Finita la Q2 (in cui l'evento principale è stato il giretto sul podio dei McLaren Boys) sono usciti di scena i soliti, tra cui anche Luigi Filippo che sentiva già puzza di penalità.
In seguito ho appreso su tumblaaaahhhh che pare che Feliiii abbia cercato con scarso successo di convincere i commissari a non penalizzare il suo connazionale.
Qualcosa del genere:
"No, vi prego, non fatelo partire indietro, ci penso io a lui! Ho già una bottiglia rotta nella manica, omaggio di un mio pseudo-compagno di squadra..."
Rimasto in pista un solo brasiliano, o per dirla diversamente un solo Felipe, il pubblico non sembrava particolarmente impressionato e continuava a urlare e saltellare così come se niente fosse.
In realtà l'hanno fatto ugualmente anche quando Feliiii ha concluso solo ottavo, davanti a Dani-Smile che sarebbe andato a sorridere in ultima fila dopo avere cambiato il motore e davanti a Verstappino.
Fuori una Williams dalla top-6 ci è entrato Hulk, mentre la top-5 era tutta questione di Mercedes, Ferrari e Williams.
Bo77as si è piazzato quarto tra i due Ferrari Boys, mentre davanti era tutta questione delle Mercedes.
Venivamo da quattro pole position consecutive di Rosberg e abbiamo avuto finalmente una grande sorpresa: Rosberg ha ottenuto un'altra pole! Era la quinta pole consecutiva e non aveva mai ottenuto cinque pole consecutive in carriera. Ora sì.
Le ultime sei pole, in aggiunta, le ha ottenute qualcuno che non era Hamilton. Ora, però, direi di concludere, mettendo le cose in chiaro. E' andata così: Rosberg - Hamilton, Vettel - Bottas, Raikkonen - Hulkenberg, Kvyat - Massa, Ricciardo - Verstappen, Nasr - Sainz, Perez - Ericsson, Grosjean - Maldonado, Button - Rossi, Stevens - Alonso; questa sarebbe stata la griglia di partenza senza le penalità. Però le penalità c'erano e l'unico che non ne sarebbe stato intaccato era Ferniiii, che era maledettamente ultimo perché mentre gli altri avevano fatto un tempo lui non ce l'aveva.
Torniamo alle sei pole position di Hamilton: pare che domenica, prima della gara, sulla BBC(?) David Mascellone abbia osservato che, fin dalla volta in cui rischiò la squalifica per la questione della temperatura delle gomme, Hamilton non ha più ottenuto pole position. Questa osservazione non era rilevante, ma Mascella si è ritrovato un ottimo veggente: non c'entra nulla con Hamilton, ma la questione della temperatura delle gomme sarebbe tornata a farci visita, mentre l'aura del Gufo di Interlagos, in forma di gufo travestito da rana che si morde la coda, si iniziava a espandere a macchia di leopardo. No, non preoccupatevi, non c'entra nulla Irvine. C'entra un altro che è stato compagno di squadra di Schumacher in Ferrari, ma questo non lo rende Irvine.
E, a proposito di ex compagni di Schumacher in Ferrari, purtroppo in assenza di Barrichello nessuno racconta più la storiella della nonna di Barrichello che abitava fuori dal circuito in una villetta a pochi passi dall'Arquibancadas.
In ogni caso i dati di fatto ci sono e sono sempre gli stessi: il circuito di Interlagos sorge a Sao Paulo, che è grande come l’Umbria ed è la città natale di Ayrton Senna, è dedicato a Carlos Pace, un altro che in quella città ci è nato, non ce l’ha ricordato nessuno ma lo dico lo stesso, Sao Paulo è anche la città della nonna di Barrichello, dello stesso Barrichello, di Massa e delle sue centinaia di parenti, è la città di Pedro Diniz e di Lucas Di Grassi, di Emerson Fittipaldi e familiari vari... e potrei continuare all’infinito: a Sao Paulo sono nati tantissimi piloti. Accanto al circuito di Interlagos ci sono dei laghi artificiali e sono certa che se in “Driven” avessero gareggiato a Interlagos qualcuno sarebbe finito dentro a un lago. Mazzoni non le ha menzionate quest’anno, ma ci sono anche le case popolari del progetto Singapura, che sorgono laddove un tempo sorgeva favela; tale progetto si chiama così perché è stato finanziato dalla città di Singapore, luogo dove evidentemente hanno talmente tanti soldi che ne hanno dati un po’ in beneficienza anche ai brasiliani. Poi sì, ci sono un po’ di curve con dei nomi pittoreschi tipo la “curva do sol”, ma non è niente a confronto del circuito cittadino su cui gareggiava la Indycar a Sao Paulo, in cui c’era una “S do samba”, circuito cittadino su cui in altra epoca dell’anno si svolge il carnevale.
Fine del vaneggiamento, si passa alla partenza: SCATTANO LE VETTUREEEEEEEEEEE e Britney Bitch mantiene la posizione, con grande disappunto di tutti quelli che stavano già polemizzando chiedendosi se il sorpasso del Gangster Rapper alla prima curva fosse o non fosse regolare. Eh, purtroppo non si può avere tutto dalla vita, a volte le polemiche non arrivano se non alla fine della gara, quando c’è un plot twist che capita così, alla cazzum, permettendo ai complottisti  di tirare fuori dal nulla immaginari complotti che dimostrano la loro fantasia galoppante.
Prima di arrivarci, dobbiamo passare per la partenza.
Non è successo nulla se non che Bo77as ha infilato un paio di vetture, portandosi in quinta posizione, alle spalle di Iceman.
Iceman: “Oh my vodka.”
Bo77as: “Vodkaaaaaaa! Chi ha parlato di vodka?”
Iceman: “No, ti prego, non facciamo un vodka party almeno per una volta.”
Bo77as: “Sì, infatti, siamo in Brasile, va bene anche qualche litro di caipirinha, tanto per cambiare un po’.”
Iceman: “Oh my Daniiii Smile.”
Bo77as: “Dov’è Daniiii Smile?”
Iceman: “Daniiii Smile esiste?”
Bo77as: “Credo di no. E nemmeno tu esisti, dato che stai fuggendo.”
Iceman: “Allo stesso modo non esiste Sebbiii.”
Sebbiiii: “E non esistono le Mercedes.”
Il Gangster Rapper: “Però Britney Bitch esiste e prima o poi mi avvicinerò abbastanza per spettinargli i capelli.”
Britney Bitch: “No, i capelli nooooo... Y.Y Sono preziosi, lo sai!”
Il Gangster Rapper: “Un giorno te li raserò! *-* YO, YO!”
Daniiii Smile: “Okay, nessuno mi sta cagando, ma dato che davanti non succede niente è bene che io mi impegni per mostrare un po’ di colori: quelli della Sacra Cenerentola.”
Rientrato per la prima sosta dopo due secondi contati, si è ritrovato dietro a Who’s That Guy, che nonostante non sia più al volante di un Coccodrillo Rombante, ha cercato di tenere testa a Daniiii Smile, finché ha potuto, guadagnandosi un’inquadratura più lunga di quelle che di solito gli sono dedicate.
A proposito di Sacra Cenerentola, nei giorni di assenza mi ero persa un rumor veramente epico, secondo cui un investitore americano vorrebbe investire nel team mettendo un pilota americano al volante... e non un pilota qualsiasi, bensì nientemeno che Dale Ear...Eaha…Erh… insomma, Dale Junior. Per quanto sia la cosa più strana che io abbia mai letto, è lo scenario più suggestivo che io possa immaginare! *_______*
Okay, abbandoniamo la mia fantasia di vedere Dale Junior in Formula 1 all’età di oltre quarant’anni (seconda soltanto alla fantasia di vedere Dale Junior fidanzato con Danica Patrick) e procediamo, perché purtroppo nessuno si è più filato né Who’s That Guy né Alex Non Sono Valentino Rossi, prossimo a uscire di scena per lasciare nuovamente spazio a Bloody Merhi per il gran premio di Abu Dhabi, dove spero che finalmente Bloody Merhi possa conquistare il mondo.
A Interlagos purtroppo nessuno ha conquistato il mondo: Britney Bitch era in testa, il Gangster Rapper era dietro di lui e le Ferrari differenziavano le strategie tanto per dimostrare che, se il loro destino era finire terzo e quarto, potevano farlo anche distinguendosi dalla folla.
Di fatto tra i primi quattro non accadeva nulla e neanche tra i “secondi quattro”, se non che, a detta di Mazzoni, delusi dal fatto che Feliiii fosse soltanto ottavo (per non parlare di dove fosse Luigi Filippo, protagonista peraltro di un balletto quasi indolore con il Real and Only Crashtornado), gli spettatori si erano messi tranquilli. WTF?! Il pubblico brasiliano ha l’obbligo morale di saltellare, ballare e urlare mentre sta assistendo al gran premio, quindi spero semplicemente che un fatto così irrilevante come il risultato del pilota di casa non li distolga dal loro brio festaiolo.
I messicani: “Se non dovesse accadere, verremmo ufficialmente proclamati i nuovi festaioli!”
I brasiliani: “OH OUR FELIIII CRY!”
Tra i primi quattro, o meglio, tra i primi due, c’è stato comunque anche un momento clou:
Gangster Rapper: “Guess who’s back?”
Britney Bitch: “Esatto, guess who’s BACK.”
Gangster Rapper: “E comunque a starti in scia le gomme vanno in poltiglia e mi deconcentro. Per cortesia vai più forte, se no poi dovrei tentare di superarti.”
Voce fuori campo: “Ma non è questo il tuo obiettivo?”
Gangster Rapper: “Sì, ma a Interlagos non si sorpassa.”
E mentre Verstappino, Checoooo e Grosjiiiii si piegavano in due dalle risate all’udire l’affermazione del Gangster Rapper, è andata a finire che il Gangster Rapper non ha cavato un gufo dal nido, se non centrando l’obiettivo di fare le gomme quadrate nella parte conclusiva della gara e lasciare la gloria, la vittoria, la fama e il successo a Britney Bitch che, al microfono di Martin Brundle, si sarebbe sentito dire che avrebbe dovuto pensarci prima.
Prima di arrivare a Martin Brundle, però, bisognava passare per il podio, sul quale sono giunti, come nel 90% dei casi, i Mercedes Boyssss e Sebby.
Sebby ha eluso la sorveglianza per portarsi sul podio il casco, per indicare lo stemma della Ferrari. EPIC WIN! Poi va beh, si è dimenticato di togliersi il cappello per l’inno nazionale, ma nessuno l’ha accusato di nulla o ha polemizzato in proposito, dato che per fortuna l’unico inno che si è sentito era il suo.
Davvero, non volevo che il gran premio del Brasile venisse rovinato dalle polemiche, dato che c’era uno splendido quadretto strappalacrime in cui il rappresentante della Mercedes era un tizio di mezza età dalla barba incolta, in cui Britney Bitch e Sebbyyyy sbevazzavano come due finlandesi e in cui il Gangster Rapper sembrava dormire in piedi a occhi aperti.
Poi è arrivato Martin Brundle.
Brundle: “Ehi, Britney, complimenti... però potevi pensarci prima!”
Britney: “Oh my Shining Brunette Star! Che acuta osservazione.”
Brundle: “Come ti senti, dopo questa vittoria?”
Britney: “Eh, immagino che tu non riesca a immedesimarti.”
Brundle: “Ora, Rapper, passiamo a te.”
Hammiiii: “EHI, PUBBLICOOOOOOOO! YO, YO!”
Il pubblico: “YEAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHH! SAMBAAAAAAA PARTYYYYYY!”
Brundle: “Ehm...”
Hammiiii: “YOOOOO, YOOOOO, YOOOOO! Ehm, scusa, Martin, hai detto qualcosa?”
Brundle: “No, no, figurati...”
Il pubblico: “YEAAAAAAAAHHHHHHHHHH!”
Brundle: “Okay, passiamo a te, Sebby. Perché non hai vinto oggi?”
Sebbyyyy: “Perché le Mercedes andavano più forte, come sempre.”
Martin Brundle se n’è andato.
I piloti se ne sono andati.
Il pubblico è rimasto lì: saltellava, cantava cori da stadio, ballava e quant’altro, probabilmente festeggiando la vittoria di Carlos Pace del 1976(?).
Infine siamo giunti al momento clou: più o meno tre ore dopo la fine della gara si è scoperto che, alla misurazione ufficiale pre-gara, una delle gomme di Feliiii aveva la temperatura o la pressione o non so cosa, troppo alta.
Feliiii: “Oh my me stesso, non mi sarò auto-gufato?”
La rana: “Certo, ma è esattamente quello che serve per non rivelare al mondo che sei il Gufo di Interlagos.”
Feliiii: “Oh my me stess, non sarà stato Felipinho a gufarmi?”
Felipinho: “Chi, io? No.” Risata malefica in sottofondo.
I commissari: “Okay, ora che abbiamo finito la partita a briscola, abbiamo stabilito il nostro verdetto.”
Voce fuori campo: “WTF, WTF, WTF, come mai squalificate Feliiii mentre nessuno squalificò il Gangster Rapper per la stessa infrazione a Monza?”
Altra voce fuori campo: “Perché c’è un complotto anti-Ferrari.”
Voce fuori campo: “Ma quale complotto anti-Ferrari?! C’è un complotto anti-Hamilton, per quello non l’hanno squalificato!”
Altra voce fuori campo: “E, sentiamo, perché Hamilton verrebbe graziato per l’esistenza di un complotto anti-Hamilton?”
Voce fuori campo: “Perché squalificandolo avrebbe attirato simpatie mentre passandola liscia avrebbe guadagnato degli hater.”
Altra voce fuori campo: “Ora mi è tutto chiaro. O forse no.”
Voce fuori campo: “E poi anche Rosberg aveva le gomme nelle stesse condizioni. Avrebbe dovuto essere squalificato anche lui, ma ha fatto un incantesimo facendo rompere il suo motore per non dovere essere squalificato.”
Altra voce fuori campo: “Okay, questa è la prova che tutti cercavamo. L’erba brasiliana è la migliore.”
Dettagli random:
- entrambe le McLaren hanno finito la gara;
- Sainz non ha nemmeno fatto in tempo a iniziarla e già gli si era spento il motore due volte;
- Rosberg è matematicamente vicecampione del mondo;
- la Williams è matematicamente terza classificata, anche se tre punti se ne sono andati per strada;
- Maldonado ha preso un punto grazie alla squalifica di Massa, ma potrebbe perderlo qualora la Williams vincesse il ricorso;
- non si sa quando si svolgerà tale ricorso;
- Stevens ha battuto Rossi.
RISULTATO: 1. Rosberg (Mercedes), 2. Hamilton (Mercedes), 3. Vettel (Ferrari), 4. Raikkonen (Ferrari), 5. Bottas (Williams), 6. Hulkenberg (Force India), 7. Kvyat (Redbull), 8. Grosjean (Lotus), 9. Versteppen (Toro Rosso), 10. Maldonado (Lotus), 11. Ricciardo (Redbull), 12. Perez (Force India), 13. Nasr (Sauber), 14. Button (McLaren), 15. Alonso (McLaren), 16. Ericsson (Sauber), 17. Stevens (Marussia), 18. Rossi (Marussia), dnf. Sainz (Toro Rosso), dnq. Massa (Williams).