domenica 30 giugno 2019

Road to Indy: update di metà stagione

Oggi parliamo, seppure in modo sintetico, delle serie minori della Indycar, arrivate essenzialmente tutte a metà stagione. È poco popolata la griglia di partenza della Indylights (nove vetture, dieci al massimo), mentre vanno meglio le cose in Pro Indy (l'ex Pro Mazda) e US F2000.

INDYLIGHTS: Oliver Askew vs Rinus Veekay, sembra essere questa l'evoluzione del campionato. I due sono separati da soltanto tre punti, con Askew in cima alla classifica a quota 229.
I due hanno lo stesso numero di vittorie. Fino a Indianapolis Road Course anche Zachary Claman Sono Tornato In Indylights Perché In Indycar Mi Hanno Sbattuto Fuori stava ottenendo risultati degni di nota, ma è rimasto senza sponsor e, di conseguenza, a piedi.

Podio St.Pete Gara 1 - Zachary Claman De Melo, Toby Sowery, Oliver Askew
Podio St.Pete Gara 2 - Rinus Veekay, Zachary Claman De Melo, Toby Sowery
Podio Austin Gara 1 - Oliver Askew, Rinus Veekay, Robert Megennis
Podio Austin Gara 2 - Oliver Askew, Robert Megennis, David Malukas
Podio Indy Road Course Gara 1 - Robert Megennis, Oliver Askew, Rinus Veekay
Podio Indy Road Course Gara 2 - Rinus Veekay, Zachary Claman De Melo, Oliver Askew
Podio Freedom 100 Indianapolis - Oliver Askew, Ryan Norman, Rinus Veekay
Podio Road America Gara 1 - Ryan Norman, Robert Megennis, Aaron Telitz
Podio Road America Gara 2 - Rinus Veekay, Ryan Norman, Oliver Askew

PRO INDY: se in Indylights sembra esserci una supremazia di due piloti, qui il campionato pare essere ancora molto aperto tra più candidati.
Lindh è in testa alla classifica con 187 punti, ben ventisette di vantaggio nei confronti di Thompson a 160, ma dietro a quest'ultimo ci sono parecchi piloti piuttosto vicini: Kirkwood 152, Frost 146, Robb 146.

Podio St. Pete Gara 1 - Parker Thompson, Rasmus Lindhm Sting Ray Robb
Podio St. Pete Gara 2 - Parker Thompson, Kyle Kirkwood, Danial Frost
Podio Indy Road Course Gara 1 - Rasmus Lindh, Kyle Kirkwood, Danial Frost
Podio Indy Road Course Gara 2 - Rasmus Lindh, Sting Ray Robb, Danial Frost
Podio Lucas Oil Indianapolis - Danial Frost, Sting Ray Robb, Rasmus Lindh
Podio Road America Gara 1 - Kyle Kirkwood, Ian Rodriguez, Parker Thompson
Podio Road America Gara 2 - Kyle Kirkwood, Rasmus Lindh, Parker Thompson

US F2000: se negli altri campionati sopracitati pare che ci siano più piloti in lotta per il titolo, qui le cose funzionano un po' diversamente, dato che Eves ha ottenuto cinque vittorie su sette, è l'unico pilota ad avere ottenuto vittorie multiple e ha 40+ punti di vantaggio sul suo diretto inseguitore McElrea.

Podio St. Pete Gara 1: Braden Eves, Manuel Sulaiman, Hunter McElrea
Podio St. Pete Gara 2: Braden Eves, Hunter McElrea, Zach Holden
Podio Indy Road Course Gara 1: Braden Eves, Hunter McElrea, Manuel Sulaiman
Podio Indy Road Course Gara 2: Braden Eves, , Darren Keane, Hunter McElrea
Podio Lucas Oil Indianapolis: Cameron Shields, Alex Baron, Colin Kaminsky
Podio Road America Gara 1: Hunter McElrea, Colin Kaminsky, Cameron Shields
Podio Road America Gara 2: Braden Eves, Darren Keane, Hunter McElrea

In questa serie gareggia anche Bruna Tomaselli, scartata dalle selezioni della W Series. Al momento si trova decima in classifica con vari piazzamenti in top-10, il migliore dei quali un sesto posto.
Al momento quattordicesimo in classifica troviamo anche Eduardo Barrichello, figlio di Rubinho, che al momento ha come miglior risultato stagionale un quinto posto. Curiosità: il suo compagno di squadra pare essere nientemeno che il figlio del dottor Jack Miller, leggenda dei backmarker dell'epoca dello split!

sabato 29 giugno 2019

Indycar 2019: Commento al Gran Premio di Road America - 23 Giugno

A volte capita di rimanere indietro con i lavori e capita che è sabato, ma devo ancora scrivere il commento a una gara che si è svolta la scorsa domenica.
Quella gara l'ho vista per metà in diretta, poi ho dovuto lasciare il computer per andare a cena, dato che alla sera avevo un impegno e non potevo rimanere lì ad attendere che Marco Andretti andasse in victory lane come se niente fosse... anche perché, in realtà, a quel punto Marco Andretti si era già ritirato da un bel po', quindi era certo che non sarebbe andato in victory lane.
Purtroppo la mia visione della prima parte di gara è stata un po' offuscata dal fatto che al contempo stessi litigando via Twitter con un fanboy della Mercedes.
Sia chiaro, non è mia abitudine sprecare il mio tempo a litigare con i fanboy, di solito cerco di non entrare nella conversazione, però ci sono momenti in cui mi sento in dovere di intervenire, dato che se c'è una cosa che mi urta i nervi è una visione distorta della realtà.
Ho un'idea un po' diversa dallo standard di che cosa sia la noia. Per me la noia, guardando la Formula 1, coincide con una gara di una piattezza improponibile e la piattezza è rappresentata non solo dall'assenza d'azione, ma anche dall'assenza del pensiero che possa esserci un'azione. Il solo seguire gli sviluppi relativi alla strategia e la potenziale presenza di undercut o overcut ha, a mio parere, il suo interesse. Se non si pone il problema nemmeno relativamente a quello e se non ci sono, o non vengono inquadrati, duelli nella seconda parte della griglia di partenza, allora sopraggiunge la noia.
Per quanto io preferisca situazioni in cui esiste la lotta per il titolo, non la ritengo necessaria per trovare appassionante il singolo evento. Se c'è costituisce valore aggiunto, ma non è fondamentale per quanto mi riguarda per apprezzare il singolo evento. Allo stesso modo il dominio di una squadra può avere risvolti interessanti, quando entrambi i piloti danno segno di potere competere per il mondiale, anche se uno dei due è destinato a non vincerlo. Anni di un pluricampione che vince mondiali e di un eterno secondo che dimostra di non andarci troppo lontano ma che non vince potrebbero essere interessanti. Il problema inizia a porsi, da questo punto di vista, quando l'eterno secondo trolla tutti, vince il mondiale, va a fare lo youtuber e al suo posto arriva Bottas, con tutto il rispetto. Se poi ci aggiungiamo che che non solo la Mercedes ha la doppietta quasi assicurata ma che non esiste nemmeno una gran competizione per la top-5, dove troviamo in ordine sparso le Ferrari e una delle Redbull, sempre la stessa, raggiungiamo livelli di piattezza di risultati difficilmente visti in passato. Come mi è stato ricordato in un'altra sede, nel 2002 Schumacher e Barrichello facevano quasi sempre doppietta, ma questo non ha impedito a Irvine di salire sul podio con la Jaguar a spese dei soliti piloti Williams. Qui invece abbiamo Verstappen che arriva sempre terzo o quarto e i Leclettel che nel migliore dei casi arrivano terzo e quinto e nel peggiore si scambiano posizioni come se fossero figurine dei calciatori ogni volta in cui sono l'uno vicino all'altro.

Quindi, con tutto il rispetto per i fanboy della Mercedes, se questi vanno in giro ad affermare che chiunque non pensi che l'attuale campionato sia il più esaltante di tutti i tempi sia un fanboy incallito di Vettel che rosica, la cosa mi sta molto sulle scatole. E i commenti a proposito del fatto che nel 2004 non ci si lamentava sui social sono un po' useless, visto che nel 2004 non esistevano i social.
Per la cronaca, appartengo alla categoria secondo cui questo campionato non è dei più esaltanti. L'ho affermato. Ho detto che mi andrebbe bene una supremazia Mercedes se dietro ci fosse qualche genere di lotta per il terzo posto o se ci fossero le Force India o le Haas o qualcun altro che ottengono piazzamenti a podio a caso. Le accuse che ho ricevuto sono state quelle di essere una hater della Mercedes e di non avere rispetto per i suoi tifosi, lamentandomi se loro ne sono contenti. Mi è stato anche suggerito di smettere di seguire la Formula 1 e di andare a seguire il Motomondiale, la Formula E o la Indycar. Mi sembra abbastanza un out of contest, se devo essere sincera.
Per la cronaca, il gran premio più noioso che ho visto in diretta è stato il GP d'Ungheria 2004. E al GP di Francia dello stesso anno speravo che la Ferrari toppasse la famosa strategia a quattro soste e che la vittoria potessero portarsela a casa o Button o Alonso, che erano i piloti che si trovavano più spesso in zona podio. In più MSC era il mio idolo d'infanzia, anche se il tifo infantile funzionava in moo molto diverso da come l'ho concepito in un secondo momento. Mi sono accorta di non tifarlo più quando mi sono resa conto che passavo le gare a sperare che potesse vincere qualcun altro a caso piuttosto di una sua ulteriore ennesima vittoria. Se i tifosi Mercedes sono felici così, buon per loro. Io, ai miei tempi, non lo ero. Da non tifosa, a lungo andare qualunque situazione di dominio potrebbe spingermi a sperare in qualcosa di diverso. Semplicemente, siccome per "dominio" intendo il dominare un campionato e non vincerlo in modo risicato dopo avere vinto quello precedente, credo che quello di quest'anno sia un campionato dominato. Altri, compreso quello dell'anno scorso o compresi alcuni di quelli vinti da Ferrari o Redbull in passato, a mio parere non lo erano.

Dopo questo insight che poco ha a che vedere con la Indycar, che seguo già senza avere avuto bisogno di ascoltare il consiglio di quel carissimo utente di Twitter, credo che sia il caso di concentrarsi finalmente sul campionato di Indycar, giunto nello scorso weekend a Elkhart Lake, altresì noto come Road America.
Prima di iniziare a parlarne rechiamoci tutti quanti in un centro anziani a giocare a tombola.
Ora che ci siamo calati nella parte e che ci sentiamo vecchi, ascoltiamoci due ore dei successi dell'Orchestra Casadei.
Adesso che ci sentiamo ancora più anziani, veniamo al punto dolente: Baby Herta, classe 2000, ha ottenuto la pole position.
Si tratta della prima pole ottenuta in Indycar da un 2000, quindi Baby Herta è passato alla storia. Non che non fosse già passato alla storia con la sua vittoria qualche tempo fa, ma adesso passa ancora di più alla storia.

GRIGLIA DI PARTENZA:
1^ fila: Herta - Rossi
2^ fila: Power - Newgarden
3^ fila: Rahal - Sato
4^ fila: Bourdais - Pigot
5^ fila: Hinchcliffe - Andretti
6^ fila: Jones - Dixon
7^ fila: O'Ward - Veach
8^ fila: Hunter-Reay - Pagenaud
9^ fila: Ericsson - Rosenqvist
10^ fila: Harvey - Leist
11^ fila: Ferrucci - Chilton
12^ fila: Kanaan ultimo e non sono sorpresa :-///

H3lio: "Posso capire tutto, va bene che ci siamo io e Juan Tombino qui nei pressi per la gara dell'IMSA, ma dovresti smetterla di pensare a noi quando scendi in pista."
Vin Diesel: "Hai ragione, ma quando sono in pista mi sento un V3KkYaCç10 impotente. In più in Carlin mi hanno ingaggiato come baby sitter per il Piccolo Chilli, quindi gli devo stare vicino ad ogni costo."
H3lio: "Anche se tu ogni tanto ti qualificassi penultimo e lasciassi l'ultima posizione a lui riusciresti a stare nei pressi del Piccolo Chilli."
Vin Diesel: "Lo so, ma ogni volta in cui mi metto al volante in una location che non sia l'Indianapolis Motor Speedway inizio a chiedermi che cosa ci faccio qui invece che andare a organizzare costantemente dei festini in stile carnevale brasiliano."
H3lio: "Aaaaawwwww, credo proprio che sia un'ottima idea. *-* Se tu organizzassi festini in stile carnevale brasiliano saresti sicuramente il migliore."
Vin Diesel: "Mi fa piacere sapere di potere ancora primeggiare in qualcosa."
H3lio: "In realtà primeggi anche nella classifica dei miei best friend forever e dei miei ammmmori. <3 Per quanto anche Juan Tombino sia fascinoso e gli piaccia trolleggiare like a boss, tu rimarrai sempre il signore e padrone di tutti i trolloni."
Vin Diesel: "AAAAAWWWWWWW."
H3lio: "E adesso, per cortesia, vai a stirare."

La gara non è partita nel modo migliore per Baby Herta. Sembrava un po' Bloody Mehri durante una pole position da reverse grid. Anzi, no, Bloody Mehri non si sarebbe fatto bruciare soltanto da Alex Non Sono Valentino Rossi, ma anche da un altro po' di gente random. L'altra gente random, invece, se ne stava tranquilla, a parte quelli che stavano un po' più indietro.
C'è stato un duello RHR vs Dixon, che si è concluso con il Detersivo al retrogusto di Kiwi girato nel senso opposto.
Dixon: "Io però ho vinto cinque titoli. TUNZ TUNZ TUNZ!!!11!!!111"
RHR: "OMG 1dOl0!!111!111!!!1!!"
Dixon: "Grazie, ma i murricani non capiranno mai il riferimento."
RHR: "I murricani non leggeranno mai i commenti scritti in italiano da Milly Sunshine."
Dixon: "Spero che anche molti italiani non leggano i commenti scritti da Milly Sunshine, ma che possano farsi un'idea migliore del nostro campionato."
Voce fuori campo: "Fate poca confusione, c'è una vettura nella sabbia."
Dixon: "Oh my RoGro."
Sonyericsson: "Che pa**e con questo RoGro. Nella sabbia ci sono finito da solo, non l'ho trascinato con me catapultandolo a Road America da Le Castellet dove dovrebbe trovarsi in questo momento, impegnato nell'ottava prova del campionato mondiale di bestemmie al volante."
Dixon: "Come gli sta andando quel campionato?"
Sonyericsson: "Benissimo, in questo momento ha una settantina di 'f*ck' di vantaggio nei confronti di Vettel, non c'è proprio storia."
Dixon: "RoGro è un idolo delle folle. Dovresti invitarlo negli States e fargli conoscere Paul Tracy."
Sonyericsson: "No, c'è il rischio che possa mettersi a insultarlo in modo random e ti ricordo che RoGro pesa a malapena la metà di Paul Tracy. Ci tengo alla sua sopravvivenza."
Dixon: "Sei un bravo collega. RoGro è stato fortunato a conoscere uno come te."
Alex Non Sono Valentino Rossi: "Si può sapere chi siete e perché fate conversazione in modo random durante la mia cavalcata trionfale? Venite per caso da Barcellona? In tal caso, sappiate che la Catalunya non riceverà mai l'indipendenza."
Sonyericsson: "No, non siamo catalani. Io sono svedese, come l'Ikea."
Alex Non Sono Valentino Rossi: "E come i polli giganti."
Sonyericsson: "Esatto."
Alex Non Sono Valentino Rossi: "Aspetta, mi ricordo di te..."
Sonyericsson: "Anch'io. Abbiamo gareggiato nello stesso campionato, in passato. Io stavo su una Caterham, tu stavi nel box della Marussia a sperare che ci fosse una macchina."
Alex Non Sono Valentino Rossi: "Non c'era mai. È stato un trauma per me. Per questa ragione oggi ho deciso di vendicarmi asfaltando Baby Herta."
Baby Herta: "Sei un kriminalehhhh!!111!111!"
Voce fuori campo: "Stai zitto, Baby Herta, e pensa alla tua gara, che dopo il primo pitstop perderai ulteriori posizioni e ti dovrai consolar più tardi con Baby Award."
Baby Herta: "Aaaaawwwward."
Baby Award: "Ammmmore <3 dimmi che cosa posso fare per consolarti. Ho portato con me una collezione intera di camion dei pompieri."
Baby Herta: "Spero che tu abbia portato anche i preservativi. Non possiamo mai essere sicuri al cento per cento: siamo in un universo strano, in cui potrebbero averci impiantato un utero a nostra insaputa."
Baby Award: "Hai ragione, non abbiamo ancora la barba né abbiamo raggiunto la drinking age, non possiamo correre il rischio di concepire dei figli."
Rinvigorito dal pensiero di quello che gli aspettava dopo la gara, Baby Herta si è messo a duellare con Rosenbitch. Poi è stato intervistato Sonniferetti: si era ritirato già da un po' e non me n'ero accorta. Strano, però, perché la sua presenza in pista avrebbe dovuto farmi cadere le palpebre, quindi avrei dovuto accorgermi che non c'era.
Nel frattempo, siccome la gara durava soltanto 55(?) giri, ci stavamo avvicinando verso la metà. A quel punto c'era ancora Alex Non Sono Valentino Rossi in testa, seguito da due Penske in seconda e terza posizione. Una era quella di Willpowahhhh, l'altra era quella di Nuovo Giardino, visto ormai come il principale avversario di Alex Non Sono Valentino Rossi per il discorso del titolo.
Più tardi, quando ho avuto modo di controllare sul cellulare il risultato della gara, ho visto che la top-3 era ancora la stessa che c'era nel momento in cui avevo dovuto smettere di seguirla, che il Detersivo al Kiwi era risalito fino al quinto posto e che Baby Herta aveva portato a casa una dignitosa ottava piazza, ma che era ben lontano dalle aspettative avute all'inizio di quella giornata.

RISULTATO: 1. Alexander Rossi (Andretti), 2. Will Power (Penske), 3. Josef Newgarden (Penske), 4. Graham Rahal (Rahal), 5. Scott Dixon (Ganassi), 6. Felix Rosenqvist (Ganassi), 7. James Hinchcliffe (Schmidt), 8. Colton Herta (Harding), 9. Simon Pagenaud (Penske), 10. Takuma Sato (Rahal), 11. Ryan Hunter-Reay (Andretti), 12. Sebastien Bourdais (Coyne), 13. Marcus Ericsson (Schmidt), 14. Spencer Pigot (Carpenter), 15. Jack Harvey (Shank), 16. Max Chilton (Carlin), 17. Patricio O'Ward (Carlin), 18. Zach Veach (Andretti), 19. Santino Ferrucci (Coyne), 20. Matheus Leist (Foyt), 21. Tony Kanaan (Foyt), 22. Ed Jones (Carpenter), 23. Marco Andretti (Andretti/ Herta).

venerdì 28 giugno 2019

NACAM F4 2018/19: il caos è bello...

Che cosa c'è di meglio per complicare la vita a chi si destreggia cercando update sulle serie motoristiche esistenti in giro per il mondo che cambiare calendari in corso d'opera? È esattamente quello che ha fatto la F4 sudamericana, probabilmente con l'obiettivo di allineare il campionato con l'anno solare.

Si doveva gareggiare ad Aguiscalientes ai primi di maggio, ma l'evento è stato spostato di due settimane.
Manuel Sulaiman ha vinto due gare su tre, con quella centrale vinta da Emiliano Richards.
Hanno completato il podio in Gara 1 Jack Crafword e Pablo Perez De Lara.
In Gara 2 Sulaiman è arrivato secondo, con Garcia terzo. Quest'ultimo è giunto di nuovo a podio in Gara 3, in cui Nicholas Christodoulou è arrivato terzo.

Ai primi di giugno si doveva gareggiare a Hidalgo... e invece no, gara due settimane dopo, però a Puebla.
In Gara 1 ha vinto Jack Crawford, con Manuel Sulaiman e Nicholas Christodoulou a podio. Lo stesso risultato si sarebbe avuto tale e quale anche in Gara 3.
Nel frattempo Pablo Perez De Lara ha vinto Gara 2, con Mariano Del Castillo secondo e Crawford, principale sfidante di Sulaiman per il titolo, al terzo posto.

Il campionato doveva finire lo scorso weekend a Città del Messico... ma no, a Città del Messico si correrà in agosto. E poi di nuovo in ottobre.
Per il momento Sulaiman è in testa su Crawford 313 a 254, con Perez De Lara a 218. Quello che succederà in seguito, lo scopriremo prossimamente...

giovedì 27 giugno 2019

Commento al Gran Premio di Francia 2019

Waiting for your home race and feeling like a stranger is in your place // 23 Giugno

A volte, a due settimane di distanza, credo che sia giusto dare un proprio parere più obiettivo su quello che succede attualmente in Formula 1. Ho deciso di farlo, in modo breve e indolore (va bene, indolore sì, ma magari in modo lungo). Inizio dicendo che, secondo me, la logica delle competizioni dovrebbe prevedere che un pilota possa tentare un sorpasso e che un pilota che viene attaccato possa tentare di difendersi: è quello che succede nella maggior parte delle serie. Se il regolamento attuale dice il contrario, c'è un problema di fondo. Se il regolamento attuale viene applicato solo quando è stylish e può servire per far salire le polemiche, è un altro problema. Badate bene, non sto parlando né di kompl9 né del fatto che più di tre anni fa Hamilton avrebbe fatto una manovra analoga nei confronti di Ricciardo. Ci può stare che dopo anni le cose vengano trattate in modo diverso. Quello che non ci sta è che nello stesso periodo storico vengano trattate in modo diverso situazioni che riguardano i top driver e situazioni che riguardano i backmarker o quello che succede nelle zone basse della top-ten. Sono sicura di avere visto piloti di centro-griglia, molto più recentemente che tre anni fa, fare le stesse cose ed essere acclamati come quelli che davano spettacolo. Penso che sia questo che non funziona, a prescindere da chi vinca e da chi siano i top-driver che ci rimettono quando si ritrovano in un certo tipo di situazione.
Tutto il resto che è stato detto in queste due settimane, a mio parere, è aria. Il fatto che il pilota che in quel momento si trovava dietro fosse migliore di quello che in quel momento si trovava davanti a mio parere non ha la benché minima correlazione con quanto è accaduto. Anzi, sarebbe molto grave se si pensasse che, se un outsider è davanti al favorito, fosse doveroso penalizzarlo per ristabilire l'ordine naturale delle cose... e lo dico anche e soprattutto pensando ai "veri" outsider, a quelli che un giorno si potrebbero trovare davanti senza avere mai vinto nulla prima e che in quella situazione meriterebbero di potersela giocare.
Ho sentito anche pareri molto negativi nei confronti dei Vanzené, accusati da qualcuno di avere istigato certi soggetti a scrivere minacce di morte su Facebook a Pirro, in quanto menzionato esplicitamente e criticato dai Vanzené per la penalità. Su questo avrei due cose da dire, la prima che i commissari di un gran premio di Formula 1 sono più o meno come gli arbitri e il guardialinee nel calcio. Premesso che spesso i Vanzené hanno detto cose con cui non sono d'accordo e che ho l'impressione che quello che dicono faccia parte di una precisa linea editoriale del canale per il quale lavorano (cosa per cui non posso biasimarli, se il loro lavoro è parlare della Ferrari qualunque cosa stia succedendo, avere un atteggiamento da santificazione alternata nei confronti di Vettel ed esaltare Leclerc qualunque cosa succeda, si limitano a fare il loro lavoro), non ritengo che i telecronisti abbiano il dovere di dare ragione sempre e comunque ai commissari. Così come i telecronisti di calcio possono mettere in dubbio le decisioni arbitrali durante una cronaca, lo stesso diritto ce lo dovrebbero avere anche quelli di Formula 1. Per il loro atteggiamento i telecronisti possono essere sicuramente criticati, ma credo che un dettaglio non debba sfuggire: anche se in telecronaca i Vanzené avessero detto cose tipo "Pirro ha preso una decisione sbagliata, garahhhh rubatahhhh", se c'è qualche coglione che si è scomodato di andare a cercare il profilo facebook di Pirro e di scrivergli minacce di morte, non vedo per quale ragione i Vanzené siano minimamente responsabili di tutto ciò. Chi sente i Vanzené dire che Pirro ha preso una decisione sbagliata rimane un individuo senziente. Può farsi la propria idea, può concordare con i Vanzené eventualmente, ma ciò non gli nega la possibilità di comportarsi da persona saggia e con la test sulle spalle. Se fa il coglione, la colpa è sua e non certo di Vanzini.
Passando oltre, da fervida sostenitrice del discorso sicurezza, trovo del tutto fuori luogo scomodare il fatto che con manovre come quella dei Vettelton in Canada "si rischiano incidenti mortali" e che è oltraggioso nei confronti di quelli che sono morti, magari anche citati esplicitamente. No, ad essere oltraggioso nei confronti di quelli che sono morti è scomodarli a caso, in una situazione in cui due vetture non si sono nemmeno toccate e in cui nessuno ha messo le ruote fuori dall'asfalto. :-/ Per la cronaca, seguo la Formula 1 praticamente da quando sono nata, ho passato tre incidenti mortali e la realtà dei fatti dice che nessuno di questi incidenti mortali è stato provocato da manovre azzardate riguardanti due vetture. Il fatto che qualcunque manovra minimamente fuori dagli schemi venga vista come potenziale causa di morte è un insulto nei confronti di quelli che sono veramente morti, generalmente per questioni di sicurezza delle loro auto o dei circuiti sui quali si trovavano.
Per il resto, andando a scomodare la difesa della Ferrari, se un team sostiene di potere far revisionare il proprio caso grazie a prove schiaccianti e come "prova schiacciante" porta un video pubblico in cui Karun Chandhok commenta la manovra stessa in TV esprimendo pareri favorevoli, tutto ciò che posso pensare è che l'erba indiana fa molto male. Però tutto questo non c'entra molto con quello che Vettel ha fatto in pista, che è stato scomodato non appena il ricorso è stato rigettato. Anzi, se fossi al posto di Vettel sarei molto contento di essermi trovato in pista a disputare le prove libere del venerdì pomeriggio mentre la squadra presentava come prova un video di Chandhok (e con questo non sto criticando Chandhok come opinionista, ma per fare un paragone è un po' come portare a proprio sostegno un video di Trulli e Capelli che analizzano la gara in studio su TV8).
Le prove libere, a proposito, hanno parlato a favore della Mercedes. Hamilton è stato il più veloce al venerdì mattina, per poi cedere lo scettro al vampiro famelico nelle altre sessioni. Dietro di loro c'era il nulla cosmico che terminava nel nulla cosmico delle Williams. Latifi, che è stato presente in Canada impressionando sua nonna durante l'attraversamento di una marmotta, è sceso in pista anche stavolta, non al posto di Kubica, ma di Russell. Kubica è riuscito ad essere più lento anche di Latifi, perché il mai una gioia è la sintesi di questa sua stagione.

POLE DAY: quando le qualifiche sono iniziate, l'impressione era che non fosse cambiato molto per Kubica. L'abbiamo ritrovato come fanalino di coda, mentre Russell cercava di lottare con Strollino. Non che fosse qualcosa di molto altolocato, comunque per un po' sembrava che potesse avere qualche piccola soddisfazione. Non è andata così, con i Rusbica a dominare l'ultima fila. E pensare che in questo weekend cade l'anniversario di Austria 2014, quando Massa e Bottas con la Williams ottennero la pole e la seconda posizione...
Non è andata molto meglio a Strollino, che come al solito è uscito in Q1, classificandosi 18°, ed è stato criticato in lungo e in largo sui social. Rimanendo convinta che questo ragazzo non sia propriamente un fenomeno, sono comunque dell'opinione che venga descritto come peggiore di quello che è davvero. Fa qualifiche abbastanza pietose, però in gara tutto sommato porta a casa risultati in linea con la Pink Panther. Quindi è meglio che si ricordi di essere il più giovane pilota ad essere partito dalla prima fila e che, se un tempo combinava qualcosa una volta sì e tre volte no, non c'è ragione per cui non possa puntare a ripetere quegli standard.
Il primo degli esclusi è stato Kvyat, che ha preceduto RoGro, Strollino e le Williams, con Kubica risalito davanti a Russell dopo che quest'ultimo è stato retrocesso. Anche Kvyat doveva partire dalla pitlane, anche se non ho capito perché. In Toro Rosso ne hanno approfittato per rompere i sigilli sul motore, perché a quanto pare gli costerebbe meno posizioni in griglia in caso di effettiva sostituzione del motore. Qualcuno ha cercato di parlarne, senza essere molto preso in considerazione. Non diventerà un 2.0 dei sigilli del cambio di Massa (se vi siete scordati di cosa parlo, non andate ad approfondire, per il vostro bene).
Poi è arrivata la Q2, mentre RoGro era ai microfoni della TV British a pronunciare numerosi termini volgari opportunamente silenziati. Albon è stato il primo degli esclusi, precedendo Raikkonen, Hulk a dieci posizioni di distanza dal podio, Perez e Kmag. Al decimo posto c'era in quel momento Gasly e la cosa non prometteva molto bene, però almeno è passato in top-ten.
Nel frattempo andava in scena una nuova puntata di "la matematica è un'opinione", quando Croft(?) ha rimarcato come Leclerc avesse ottenuto il quarto tempo con cinque decimi di vantaggio su Vettel che in quel momento era secondo. Giusto, sono d'accordo, chi si trova al quarto posto ha sicuramente mezzo secondo di vantaggio di uno che in quel momento è due posizioni più avanti...
...
...
...
...ma parliamo di cose serie, tipo l'accesso di Giovinazzi in top-ten! *_______* Felici di avere un eroe delle folle, ci siamo in quel momento tutti dimenticati di che cosa fosse successo fino a quel momento: nelle prime due sessioni Bo77as aveva fatto tempi da vampiro famelico, stando davanti al suo compagno di squadra.
Purtroppo per lui non si è ripetuto nel momento in cui contava. Il Prosciuttello Gangster è andato a procacciarsi l'ennesima pole del suo vasto curriculum fatto di innumerevoli pole position, osservando post-qualifiche come: 1) per lui lottare contro Bottas sia più o meno come lottare contro le Ferrari in termini di impegno, 2) è sempre più difficile ottenere la pole position. Immagino che Bo77as non sia stato molto soddisfatto di queste dichiarazioni, specie del paragone con la Ferrari, se lontano dalle telecamere l'avesse preso per le treccine e appeso al muro non mi sentirei di dargli torto!
In seconda fila si sono piazzati due best friend forever come Leclerc e Verstappino, presunti compagni di risse all'epoca dei kart. Poi dietro di loro c'erano le McLaren in terza fila e non era neanche il primo aprile, con Norris davanti a Sainz. Sainz deve essere sicuramente stato contento di avere tra i piedi il suo giovane e brufoloso compagno di squadra inglese appena arrivato in Formula 1 dalla Formula 2: è una cosa in più che lo accomuna con il suo YdOlO!!111!!11!! Chissà se si rallenteranno a vicenda nel corso delle qualifiche ungheresi...
Okay, va bene, arrendiamoci di fronte all'evidenza che la top-ten non era composta da solo sei vetture e preoccupiamoci anche di quello che è successo dopo. Vettel che era stato fino a quel momento a dormire nel box parlando di malfunzionamento del cambio è andato in pista a prendersi il settimo posto, davanti a Ricciardo, a un'altra vettura e a Giovinazzi che aveva ugualmente iniziato la Q3 dormendo ai box. Su chi fosse quell'altra vettura preferisco non dire niente, perché ci tengo al Pokemon (ops, l'ho menzionato) ed è triste vederlo sempre e costantemente in mezzo al nulla, triste quasi quanto l'assenza di una telecronaca di Mazzoni, che alle 14.55, subito dopo avere narrato la storia del circuito, avrebbe sicuramente parlato con dovizia di particolari del matrimonio di Vettel avvenuto in probabile SoVrApPoSiZiOn3 con la 24 Ore di Le Mans. Considerando che porta la fede al dito senza dare segno di volerla nascondere facendo paperbagging, esiste la possibilità che i testimoni non siano stati soppressi al termine della cerimonia perché non divulgassero l'informazione.
Terminata la Q3 i primi tre qualificati si sono recati alle interviste tenute da Di Resta e nessuno di loro si è miracolosamente addormentato in concomitanza dell'evento, così come non si erano addormentati Simon Lazenby e Damon Hill mentre commentavano le precedenti sessioni insieme a lui (l'addetto al VAR era in questa occasione Davidson).
Qualcuno in giro per il web si è anche detto infastidito del fatto che Leclerc abbia scambiato qualche parola con Hamilton invece di accoltellarlo alle spalle. Probabilmente questa gente dovrebbe assistere più spesso alle interviste post-qualifica o post-gara, per rendersi conto che l'hobby dei piloti è quello di fare comunella e pomiciare anche dopo essersi presi a sportellate, figurarsi negli altri momenti. E poi stavano sicuramente parlando di cose serie, come scoprirete nella mia VERA ricostruzione del weekend...

GARA: non appena i semafori rossi si sono spenti, il PiKkOlO FaNbOY di Alonso è partito like a boss tentando di andare a infastidire Verstappino e trollando il suo giovane compagno di squadra che nel tempo libero, quando non sta pubblicando delle meme sui social, si diletta a guidare una papaya. Davanti non era cambiato niente e neanche dietro, se non che Ricciardo era negli scarichi di Gasly e che Giovinazzi stava trascorrendo i suoi pochi momenti in una posizione che contava. Era destinato a una strategia a due pitstop e a cadere a breve nel dimenticatoio, un po' mai una gioia come Hartley.
Il mondo era pieno di gente che affermava che la McLaren era la seconda forza del mondiale e che poteva reggere benissimo il passo delle Ferrari e delle Redbull. Vettel non era per niente d'accordo con tutto ciò, mentre Gasly invece sottoscriveva in pieno quella teoria. Il risultato è stato che Vettel ha superato dopo qualche giro le McLaren staccandole, mentre Gasly non solo non ha staccato le McLaren, ma si è anche fatto staccare dalle McLaren stesse.
Mentre cercavo una ragione valida per non sbattere la testa contro uno spigolo ho continuato a sperare in lui, ma l'azione più edificante che ha commesso è stata evitare di essere undercuttato da Riciardo. Non che sia servito a molto: Dani-Smile gli è passato di fianco con un sorriso a sessantaquattro denti e si è preso la posizione.
Davanti, nel frattempo, c'era una gara di una piattezza desolante: il prosciuttello gangster aveva staccato di diversi secondi il vampiro famelico, che a sua volta aveva staccato Leclerc che aveva staccato Verstappen che aveva staccato Vettel che non vedeva più le McLaren nemmeno girandosi a guardare con il binocolo. In più erano tutti sulla stessa identica strategia, quindi non c'era neanche la possibilità di vedere cose strane e di chiedersi che cosa sarebbe accaduto per effetto delle strategie.
Dopo le soste, per passare alla mescola hard, sono tornati tutti in pista ancora più lontani l'uno dall'altro di quanto non lo fossero prima e il gap tra i Mercedes Bros è salito lentamente da sette a dodici secondi.
Poi è arrivato un apostrofo rosa tra la noia e i pitstop, proprio come al via si era visto un apostrofo rosa tra le vetture e le chicane tagliate. Quello del via era Perez, che aveva tagliato per i campi procacciandosi una penalità. Quello che si metteva in mostra più avanti era Strollino, che ha ritardato la sosta risalendo fino al settimo posto. Poi è precipitato nuovamente nel dimenticatoio, dietro a Perez.
Uno dei momenti più culturalmente elevati è stato quello in cui si è visto una specie di rotolo giallo a terra, che ha fatto entrare una virtual safety car durante la quale a Bo77as devono essere cadute molto le palpebre, visto l'andazzo del finale, quando si è ritrovato a diciotto secondi o giù di lì da Hamilton con il Ferrari Baby attaccato al fondoschiena.
Nel frattempo Sainz e Norris erano in sesta e settima posizione (con le McLaren che a oltre quaranta secondi da Vettel, la vettura a loro più vicina tra quelle davanti, si confermavano indubbiamente come la seconda forza del mondiale), ma Norris era diventato un mix tra Schumacher e Webber e accusava problemi al DRS. Non che gli servisse molto: erano altri che gli erano attaccati al retrotreno e che stavano per aprirlo.
C'erano i Banana Bros con Raikkonen in mezzo e Ricciardo ha vagato in lungo e in largo sulle decorazioni blu che segnalavano l'uscita dalla pista. Chuck Norris è finito in giro per quei prati blu perdendo posizioni mentre Dani-Smile tentava di trasformare Raikkonen in un ghiacciolo alla banana. Al momento ha funzionato, ma a fine gara è stato preso per le orecchie e trascinato dalla settima all'undicesima posizione per effetto di due penalità. Se vi volete emozionare, sappiate che, per effetto della penalità a Ricciardo, Gasly è riuscito inaspettatamente a vedere la gloria della zona punti. Il resto del mondo, nel frattempo, discuteva a proposito di chi tra Kvyat, Albon e Ticktum fosse il più adatto a prenderne il posto. Tra i tre, direi i due che dispongono della Superlicenza.
Poi non è successo nient'altro...
...
...
...
...anzi, sì, è successa una cosa che in un primo momento mi è sembrata ancora più epica di quanto non fosse in realtà. Una comunicazione radio rivolta a Vettel l'ha informato che era sul "piano F". Ora, di solito ci sono un piano A e un piano B, al massimo un piano C, il piano F non l'avevo mai sentito nominare. Alla fine si è scoperto che era un tentativo di ottenere il giro più veloce all'ultimo giro facendo un pitstop extra al penultimo.
Quindi Vettel è rientrato ai box e, proprio mentre Hamilton stava già festeggiando per avere ottenuto un grand chelem, gli ha sabotato il grand chelem strappandogli il giro più veloce in extremis. Intanto il mondo si indignava perché i risultati della Formula 1 odierna sono prevedibili. Qualcuno lo è meno degli altri: tra un duello Made in Toro Rosso, un ritiro di Grosjean e Kmag che non osava imprecare via radio dopo essere stato pesantemente rimproverato dal team l'altra volta per essersi lamentato dell'inguidabilità della macchina che lui stesso aveva sfracellato contro al muro dei campioni il giorno precedente, ci stava sfuggendo qualcosa di molto pittoresco. A un certo punto Russell ha rotto l'ala anteriore ed è stato costretto a un pitstop extra (un tentativo di farsi inquadrare per rendere contenta sua nonna, non ho dubbi): in quel modo è scivolato dietro a Kubica, che finalmente, per una volta, è riuscito a batterlo!

IL VERO GP DI FRANCIA:
Voce fuori campo: "Ferrari. Man. Idolo. Delle. Folle. Is. Our. Race. Winnahhhh."
Leo 2.0: "Sebby meritava la penalità."
Sebby: "Non vale se lo dici tu che sei fidanzato con il Gangster Rapper."
Leo 2.0: "Azz, mi hai scoperto."
Sebby: "Mi sono guardato il video dei festeggiamenti del GP di Monaco. C'eri tu che spruzzavi champagne addosso a un bel po' di gente tra cui un tipo vestito in modo impeccabile che scappava a gambe levate e si è rivelato essere il tuo best friend forever."
Jolly Palmahhhh: "Basta parlare di ammmmore, parliamo di cose serie, sono sicuro anch'io che Sebby meritasse la penalità."
Sebby: "E tu chi ca**o sei?"
Jolly Palmahhhh: "Ecco, appunto, me lo stavo chiedendo io stesso."
Chandy: "Come potete vedere dalle immagini della moviola, il Ferrari Man aveva due possibilità, una era quella di fare quello che ha fatto, l'altra era quella di sfracellarsi contro al muro trascinando con sé il Gangster Rapper, facendo sì che il Ferrari Baby vincesse il gran premio e che Bo77as salisse in testa alla classifica."
Ferrari: "Ecco, quello che ha detto Chandy è la ragione per cui chiediamo che la penalità sia cancellata."
I commissari: "Vi rendete conto di quello che dite? Il Ferrari Man ha impedito che il Ferrari Baby vincesse e che Bo77as salisse in testa alla classifica. Tutto ciò è orribilehhhh. Non ci pensate a tutti i bambini traumatizzati che ci sono adesso nel mondo?"
Ferrari: "Azz..."
I commissari: "E adesso andatevene a sostenere il vampiro famelico, che ha promesso di fare una strage vampiresca qualora non riesca a vincere il gran premio."
Bo77as: "TUNZ. TUNZ. TUNZ. I miei denti estraibili sono cresciuti ulteriormente e non vedo l'ora di conficcarli nella marmotta canadese amica di Latifi."
Latifi: "Orrorehhhhh. Adesso corro a nascondermi dietro a Russell."
Bo77as: "Perché non dietro al naso di Kubica?"
Voce fuori campo: "Russell sembra un po' il Rosberg dei poveri. Kubica invece è il MSC dei morti di fame."
L'Autrice(C): "Voce fuori campo, per cortesia, un po' di contegno."
Voce fuori campo: "È vero, scusa, la Williams non può essere paragonata alla Mercedes del 2010."
Sebby: "Va beh, facciamo che faccio un secondo tempo a caso durante la Q2 giusto perché Toto Wolff possa dire che la Ferrari è la miglior macchina."
Voce fuori campo: "Come siamo arrivati in Q2?"
Sebby: "Non saprei, ma vorrei complimentarmi con il Ferrari Baby per essere arrivato quarto in questa sessione battendomi di mezzo secondo. Peccato che Kubica abbia battuto tutti quanti con il suo ultimo tempo."
Voce fuori campo: "Se siamo in Q2 non può esserci Kubica."
Gangster Hammi: "Ecco, appunto. Adesso per protesta batto il tempo di Bo77as stando in bilico su due ruote."
Bo77as: "Sei sicuro di volere stare su due ruote? No, perché in questo caso puntare ai record di MSC potrebbe non essere una buona idea."
Gangster Hammi: "Taci, vuoi svegliare il Ferrari Man e Giovinazzi che dormono?"
Bo77as: "Nello stesso letto?"
Gangster Hammi: "Suvvia, ti pare che il Ferrari Man possa dormire nello stesso letto di un pilota dell'Alfa Romeo?"
Sebby: "Veramente lo faccio sempre, anche se in realtà sto a letto insieme all'altro pilota dell'Alfa Romeo."
Ferrari Baby: "Hammi, sono distrutto. Dimmi qualcosa che mi faccia dimenticare tutto ciò."
Gangster Hammi: "Bo77as ha un membro enorme."
Ferrari Baby: "Non ti credo."
Gangster Hammi: "Ti dico che ce l'ha lungo tanto quanto i suoi denti estraibili."
Voce fuori campo: "Ferrari. Man. Idolo. Delle. Folle. Is. Our. Race. Winnahhhh. Dormivo. Mi date aggiornamenti? Dov'è il Ferrari Man?"
Gangster Hammi: "Settimo."
Voce fuori campo: "Ferrari. Man. Idolo. Delle. Folle. Is. Our. Winnahhhh. Al. Gran. Premio. Per. Tosaerba. Della. Sagra. Del. Bollito."
Sebby: "Tu stai male. Hai mai pensato di cambiare spacciatore?"
Voce fuori campo: "No, mi trovo bene con Dani-Smile."
Sebby: "Oh. My. Dani. Smile."
Dani-Smile: "Certo che sorrido, anche se il Pokemon non può vedermi perché non sorrido con il cu*o."
Pokemon: "Nobody loves me."
Dani-Smile: "Nemmeno tu ami te stesso."
Pokemon: "Non è vero. Il Ferrari Man mi ama. Ha accettato i miei cinque euro per classificarsi solo settimo e attirare l'attenzione su di sé. In più anche Strollino mi ama. È finito fuori in Q1 per attirare tutte le critiche su di sé."
Sebby: "Povero Strollino."
Strollino: "Qualcuno mi può prestare un dizionario? Devo assolutamente vedere quale sia il significato del termine 'povero', cosa di cui sono totalmente all'oscuro."
Gangster Rapper: "SCATTANOHHHHH LE VETTUREHHHHH! Provaa prendermi, vampiro!"
Bo77as: "è meglio per te se non ti prendo, altrimenti ti ritrovi dissanguato."
Gangster Rapper: "Ferrari Baby, mi raccomando, stai attento a questo pazzo."
Verstappino: "E stai attento a me, perché non vedo l'ora di romperti il naso. Prestami il biberon, Carlito, che glielo sbatto in testa!"
Carlito: "Ahahahahahah, non uso più il biberon da un pezzo. Ormai sono adulto e, domenica scorsa, quando ho visto Fernando vincere a Le Mans ho addirittura avuto il mio primo orgasmo."
Sebby: "Carlito, tappati la bocca che sei un bambino innocente e vari a raccogliere papaye. Oppure vai a consolare il Pokemon, che è là dietro completamente solo e sta sprofondando in un abisso."
Carlito: "Come sei romantico, hai deciso di riciclarti come poeta?"
Sebby: "Solo su richiesta di mia moglie, perché io intendevo scrivere un'enciclopedia di imprecazioni in diverse lingue."
Box Ferrari: "Siamo sul piano F."
Sebby: "Oh my Mission Losenow, siamo passati al mio piano preferito, ovvero incrementare la velocità pronunciando il mio termine preferito. F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK, F*CK!"
Gangster Hammi: "Come ti sei permesso di mandare a monte il mio grand chelem mettendo le gomme soft?"
Sebby: "Non sono state le gomme soft, è stato l'effetto dei 'f*ck'."
Gangster Hammi: "Non ti credo. Se fosse per le imprecazioni, RoGro avrebbe già vinto dieci titoli."
RoGro: "Taci, gabbiano spennato, se no ti metto in pentola insieme al tuo collega."
Gangster Hammi: "Non ho tempo, devo andare sul podio, sperando che prima o poi Bo77as arrivi sul traguardo."
Bo77as: "Un attimo, sto spaventando questo bambino mostrandogli i canini estraibili."
Ferrari Baby: "Verstappino, ti prego, salvami, mandando tuo padre a picchiare questo squilibrato."
Verstappino: "No, al massimo lo mando a picchiare te. TUNZ TUNZ TUNZ!!!11!!11!"

RISULTATO: 1. Lewis Hamilton (Mercedes), 2. Valtteri Bottas (Mercedes), 3. Charles Leclerc (Ferrari), 4. Max Verstappen (Redbull), 5. Sebastian Vettel (Ferrari), 6. Carlos Sainz (McLaren), 7. Kimi Raikkonen (Alfa Romeo), 8. Nico Hulkenberg (Renault), 9. Lando Norris (McLaren), 10. Pierre Gasly (Redbull), 11. Daniel Ricciardo (Renault), 12. Sergio Perez (Racing Point), 13. Lance Stroll (Racing Point), 14. Daniil Kvyat (Toro Rosso), 15. Alex Albon (Toro Rosso), 16. Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo), 17. Kevin Magnussen (Haas), 18. Robert Kubica (Williams), 19. George Russell (Williams), RIT. Romain Grosjean (Haas).

mercoledì 26 giugno 2019

Rissa tra gabbiani per le strade di Baku

Il 25 Giugno di due anni fa si svolgeva il Gran Premio dell'Azerbaijan, che non era in sovrapposizione con la 24 Ore di Le Mans. Era quella famosa 24 Ore di Le Mans con la Jackie Chan in testa superata in extremis dalla Porsche della gang di cui faceva parte anche Brendon Hartley, quando non sapevamo ancora che Hartley sarebbe passato in Formula 1 ottenendo risultati altisonanti. In realtà nemmeno ora siamo al corrente di risultati altisonanti ottenuti da Hartley, ma nevermind.

Era quel gran premio delle ruotate tra i Vettelton, quel gran premio in cui Massa si è ritirato per un problema tecnico quando essenzialmente era lì dietro ai Vettelton, uno destinato a perdere un pezzo di vettura in corso d'opera, uno destinato a una penalizzazione.
Poi c'erano i Perocon, che si sono spalmati l'uno contro l'altro, in un gran premio in cui nessuno ha dato il buon esempio ai bambini, soprattutto Ricciardo, che ha costretto un bambino innocente come Strollino a bere dalla sua scarpa maleodorante.
Strollino comunque ha capito tutto dalla vita e da quel giorno si è sempre tenuto ben lontano dal podio...


martedì 25 giugno 2019

Io perdo colpi, Auer in Superformula no!

Fonte: @luggiauer
Arriva sempre quel momento in cui non si riesce più a stare dietro alle cose. Nello specifico se in un weekend ci sono la Formula 1, la Formula E, l'Indycar e tante altre serie rimaste ferme nello scorso weekend per evitare sovrapposizioni con il matrimonio di Vettel la 24 Ore di Le Mans, è difficile riuscire a seguire tutto quello che si sarebbe seguito se non ci fossero state F1, FE e Indycar, se capite cosa intendo. Per farla breve, non ho visto la gara della Superformula, dove ha vinto Naoki Yamamoto a Sportsland Sugo.
Secondo è arrivato una nostra vecchia conoscenza, tale Kamui Kobayashi, mentre sul gradino più basso del podio è salito, per la prima volta in questa serie, tale Lucas Auer che conosciamo già per avere guidato una vettura rosa nel DTM e per essere il nipote di Gerhard Berger che, in quanto tale, porta con sé l'aura ferrarista che rende non falsato il podio sul quale è salito... ;-)
Cassidy, Fukuzumi, Yamashita, Ishura e Kunimoto hanno chiuso la gara in zona punti. Tra le nostre vecchie conoscenze invece non hanno ottenuto punti Ticktum (la cui operazione conquista punti superlicenza sembra al momento abbastanza un flop), Markelov (di cui si vocifera un imminente ritorno one-off in Formula 2 al posto di quell'eroe delle folle che è Raghunathan - in che modo abbia arricchito il suo curriculum ve lo spiegherò non appena parlerò di F2, cosa che conto di fare prima o poi) e anche Newey Jr, quest'ultimo peraltro è ultimo in classifica. :-///

lunedì 24 giugno 2019

Formula E 2018/19: Commento all'eprix di Berna - 22 Giugno

Andando dritto verso la fine, il campionato è passato per l'eprix della Svizzera, che non è stato il primo eprix disputato in Svizzera, ma che è stato il primo disputato a Berna.
Il clan Techeetah stava in testa alla classifica piloti, con Jev in vantaggio e Lotterer come suo diretto inseguitore. Non che l'inseguimento stia procedendo molto bene, dato che Lotterer deve ancora vedere il gradino più alto del podio e nulla lascia pensare che lo vedrà nel corso di questa stagione, ma il campionato finirà nel mese di luglio con un doppio evento, quindi Lotterer non deve fasciarsi la testa prima di essersela rotta. Peraltro ultimamente non è rimasto invischiato in situazioni strane, quindi nessuno sembra intenzionato a rompergli la testa, il che costituisce una certa novità.
Quando le qualifiche sono finite, è venuto fuori immediatamente chi tra i Jeandre (ship name che utilizzano loro stessi) uno dei due sembrava decisamente più favorito dell'altro:

1^ fila: Vergne - Evans
2^ fila: Buemi - Wehrlein
3^ fila: Gunther - Bird
4^ fila: Abt - Lotterer
5^ fila: Frijns - Lynn
6^ fila: D'Ambrosio - Massa
7^ fila: Rowland - Lopez
8^ fila: Vandoorne - Paffett
9^ fila: Sims - Mortara
10^ fila: Di Grassi - Da Costa
11^ fila: Dillmann - Turvey

Non che Lotterer se la passasse poi così male, in realtà. Tecnicamente anche Di Grassi e Da Costa erano championship contenders, quindi Lotterer al confronto con loro si poteva girare indietro e fare loro una pernacchia senza che questi neanche lo vedessero.
Poi la gara è iniziata.
Jev ha tirato dritto.
Evans ha tirato dritto.
Buemi ha tirato dritto.
Poi c'era una chicane strettissima, nella quale si è scatenato un macello.
Dietro ai primi tre si sono accodati Massa e Vandoorne.
Non so se mi spiego, lo ribadisco: DIETRO AI PRIMI TRE SI SONO ACCODATI MASSA E VANDOORNE, I DUE MR MAI UNA GIOIA DI QUESTO CAMPIONATO! *-* L'epicità di tutto ciò era difficile da misurare, ma Massa e Vandoorne devono essere mai una gioia fino in fondo.
Infatti è stata data bandiera rossa.
Tra l'indignazione generale, si è scoperto che le bandiere rosse al primo giro in Formula E funzionano più o meno come le bandiere rosse al primo giro in Formula 1 negli anni '80/'90 (cioè ai "tempi di Senna", quando il mondo era un posto meraviglioso, ma solo perché non c'erano i social network su cui indignarsi).
Risultato: restart con la griglia di partenza originale, dopo una mezz'oretta passata a sistemare le vetture.
Nel frattempo c'era Di Grassi che inveiva nella pitlane, perché sarebbe stato spedito nuovamente indietro, nonostante avesse schivato l'incidente.
Buemiiii: "Calmati, Di Gratis."
Di Gratis: "Cosa vuoi?"
Buemiiii: "Niente, volevo solo ricordarti che non sei me. Non dovresti sbraitare a quel modo."
Di Gratis: "Taci e vai a ca*are."
Buemiiii: "Non si dicono queste cose, devi dare il buon esempio a tuo figlio."
Di Gratis: "Hai ragione. Taci e vai all'inferno."
Buemiiii: "Oh my Mazzoni."

È arrivato il momento del restart e i tempi sono stati anticipati con l'arrivo dell'unico istante di popolarità di Stoffy.
5° posto fanboost: Di Grassi;
4° posto fanboost: Abt;
3° posto fanboost: Buemi;
2° posto fanboost: Da Costa;
1° posto fanboost: cosa ve lo dico a fare...
...
...
...
...
...seriamente, abbiamo appurato che tutte le ragazze del mondo vorrebbero fidanzarsi con Vandoorne e che tutti i ragazzi del mondo vorrebbero essere Vandoorne per trovarsi una fidanzata, ma nessuno ha ancora pensato di smettere di votarlo così, per scaramanzia? No, perché non mi sembra che se la passi molto bene, di solito.
Dopo che ha smesso di ricevere voti per il fanboost, Massa ha iniziato ad arrivare spesso a punti. Magari potrebbe succedere la stessa cosa anche a Vandoorne.
Feliiii: "Non credo che una cosa del genere potrebbe succedere mai. Stoffy a punti va contro tutte le regole non scritte della Formula E."
Stoffy: "Taci, uccellaccio del malaugurio. Se non sai chi gufare, non puoi gufare qualcuno tipo Wehrlein?"
Werly: "Nooooohhhhhh, cos'avete fatto, gufacci malefici? La vettura mi sta lasciando a piedi."
Stoffy: "è un passo in più verso la zona punti, per quanto mi riguarda."
Werly: "E verso il FCY."
Stoffy: "Chi se ne frega del FCY, quello che conta è arrivare a punti."
Feliiii: "Chi ti dice che ci arriverai?"
Stoffy: "Stai attento che ti sguinzaglio dietro i miei fan."
Feliiii: "Se tra i tuoi fan non è incluso J-Ves, non ho niente di cui preoccuparmi."

Dopo l'uscita di scena di Wehrlein, in top-5 c'erano Vergne, Evans, Buemi, Bird e Gunther.
Poi è arrivato Lotterer.
Ha superato Gunther.
In seguito ha superato anche Bird.
Bird: "F*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck, f*ck."
Lotterer: "Che problema hai?"
Bird: "è che l'ultima volta in cui mi sono guardato allo specchio ho notato che i miei lineamenti ricordano vagamente quelli di Vettel, quindi ho pensato di approfittare di un buco nel regolamento per mettermi a imprecare."
Lotterer: "Mi fa piacere, ma avevo bisogno di superarti. Voglio assistere al duello Jev vs Evans da vicino."
Bird: "Le tumblrere saranno tutte #TeamJev."
Lotterer: "Le tumblrere avranno già smesso da tempo immemore di guardare la Formula E perché hanno trovato un altro hobby e perché D'Ambrosio non ha ancora vinto un titolo nonostante abbia gli occhi azzurro shocking."
Bird: "Sebson vibes."
Lotterer: "Ecco, appunto. Ci vediamo più tardi. Devo andare a inseguire quelli che ho davanti."

Il duello per la prima posizione Vergne vs Evans è stato piuttosto acceso e si è infiammato ad ogni attivazione di attack mode. A proposito, ricordo che all'inizio della stagione ero piuttosto critica, ma a quanto pare si fa l'abitudine a tutto. Era da tempo immemore che non ci facevo più caso.
È stato un susseguirsi di Vergne vs Evans, a volte in modo più accentuato, a volte in modo meno accentuato, con i due che si sono visti arrivare dietro Buemi e Lotterer.
Erano tutti vicinissimi, allo stesso modo in cui Massa e Vandoorne erano entrambi in zona punti, uno nono e l'altro decimo.
Di Gratis: "Non vedo perché Stoffy dovrebbe arrivare la gioia di arrivare decimo."
Stoffy: "Nobody loves me."
Di Gratis: "Esatto, puoi dirlo forte."
Poi è venuto a piovere.
Ho iniziato ad avere paura, ma Massa mi sta sorprendendo molto in positivo, ultimamente, e ha conservato la sua posizione senza fare nessuna delle cose strane che ai tempi della Formula 1 avrebbe fatto in caso di pioggia.
Davanti, intanto, il quartetto di testa andava dritto verso la bandiera a scacchi, con Evans incollato agli scarichi di Jev e Lotterer incollato agli scarichi di Buemi.
Non è cambiato niente, ma fino all'ultimo siamo stati nel dubbio.

1. Jean-Eric Vergne (Techeetah), 2. Mitch Evans (Jaguar), 3. Sebastien Buemi (eDams Nissan), 4. André Lotterer (Techeetah), 5. Sam Bird (Virgin), 6. Maximilian Gunther (Dragon), 7. Daniel Abt (Audisport Abt), 8. Alex Lynn (Jaguar), 9. Felipe Massa (Venturi), 10. Lucas Di Grassi (Audisport Abt), 11. Stoffel Vandoorne (HWA), 12. Antonio Felix Da Costa (BMW Andretti), 13. José Lopez (Dragon), 14. Alexander Sims (BMW Andretti), 15. Jerome D'Ambrosio (Mahindra), 16. Tom Dillman (NIO), 17. Oliver Turvey (NIO), 18. Gary Paffett (HWA), 10. Oliver Rowland (eDams Nissan), Rit. Pascal Wehrlein (Mahindra), Rit. Edoardo Mortara (Venturi), Rit. Robin Frijns (Virgin).

domenica 23 giugno 2019

F4 Spagnola: update di metà stagione

Oggi parliamo della Formula 4 spagnola, campionato iniziato lo scorso mese di aprile, del quale si sono svolti i primi quattro eventi, con una partecipazione maggiore di quanto si sia vista in occasioni passate (diciamo sulle 15/16 vetture).
Gli eventi che si sono svolti sono stati disputati a Navarra, al Paul Ricard ad Aragon al Ricardo Tormo, tra il mese di aprile e questo weekend appena trascorso.

NAVARRA - La stagione si è aperta con l'argentino Franco Colapinto autore della pole position per tutte e tre le gare del weekend. Ha vinto la prima, precedendo Shihab Al Habsi e Glenn Van Berlo, due front runner ma non tanto front quanto Colapinto.
Poi nella seconda gara c'è stato un plot twist, con gran parte dei piloti penalizzati per non avere rispettato le bandiere gialle e una doppietta femminile, vincitrice Belen Garcia (non è parente di Marta Garcia della W Series) e seconda Nerea Martì. Colapinto si è dovuto accontentare di un terzo posto, mentre nell'ultima gara del weekend non ha nemmeno visto il podio: vincitore Rashed Gahnem, secondo Tijmen Van Der Helm, terzo Rafael Villanueva Jr.

PAUL RICARD - in questo secondo evento stagionale ha preso parte all'evento come one-off l'argentino Giorgio Carrara, che ha vinto tutte e tre le gare.
Un altro one-off, Jonny Edgar, è arrivato secondo nelle prime due (dove i terzi posti sono andati a due noste vecchie conoscenze, Van Berlo e Al Habsi) e terzo nell'ultima gara del fine settimana. In questa occasione si è classificato secondo Kilian Meyer, che ha ottenuto il suo primo podio stagionale, a seguito del quale ha avuto un'evoluzione molto positiva.

ARAGON - Shihab Al Habsi ha iniziato il weekend con una pole, ma in gara è arrivato terzo dietro a Colapinto, autore della sua seconda vittoria stagionale, e a Meyer nuovamente a podio.
Di nuovo in pole nella seconda gara, stavolta Al Habs ha ottenuto quella che finora è la sua unica vittoria della stagione. Van Der Helm ha eguagliato il suo miglior risultato con un secondo posto mentre Meyer è andato ancora a podio, terzo.
Partito dalla pole all'ultima apparizione del fine settimana, Meyer ha ottenuto la sua prima, e finora unica vittoria, con il podio completato da Al Habsi e dal russo Artem Lobanenko.
In queste ultime due gare Colapinto non è andato molto bene, non ottenendo in nessuna delle occasioni la top-ten.

RICARDO TORMO - Colapinto si è ripreso in questo fine settimana, dove ha centrato tre vittorie su tre: gli valgono la testa della classifica con 155 punti contro i 142 di Meyer, con due secondi posti e, a concludere, un terzo.
Ha ottenuto il suo primo podio Carles Martinez (terzo in Gara 1), è tornato sul podio Van Der Helm (terzo in Gara 2) mentre nell'ultima gara finora disputata Glenn Van Berlo si è classificato secondo, dopo essere partito dalla pole position.

EDIT - In data 24/06 è stata annunciata la squalifica per irregolarità tecniche di Meyer e Martinez dall'evento disputato nell'ultimo weekend. Il team ha fatto appello. Ovviamente la classifica viene a cambiare, anche se al momento non trovo quella aggiornata.

giovedì 20 giugno 2019

La Stock Car Brasil anticipa i tempi

Velo Città, Goiania & Londrina

Tutto era iniziato in Brasile a Velopark, tutto è proseguito con tre successivi appuntamenti disputati il 5 maggio, il 19 maggio e infine il 9 giugno, anche se ne sto parlando una decina di giorni dopo.
Tutti gli appuntamenti che si sono svolti erano composti da doppia gara, dato che passerà un po' prima che ci sia un evento con gara unica. Sarà la Corrida do Milhao, ma si tratta di aspettare ancora più di due mesi.

VELO CITTA' - Ladies & Gentlemen, stavolta il weekend è iniziato con una vittoria di Thiago Camilo. Daniel Serra e Ricardo Mauricio sono saliti sul podio, ma il meglio doveva ancora venire.
È meraviglioso potere parlare di nostre vecchie conoscenze, dove intendo conoscenze di vecchia data e non di piloti vecchi. Il nostro eroe Rubinho Barrichello ha ottenuto la sua prima vittoria stagionale nella seconda gara, precedendo Caca Bueno (figlio del telecronista Galvao) e Gabriel Casagrande.

GOIANIA - qui viene la storia interessante, perché Thiago Camilo ha tagliato il traguardo in prima posizione, però con un giorno di ritardo i commissari hanno deciso di penalizzarlo per jump-start, aggiungendo venti secondi al suo tempo di gara. Non so se qualche commissario abbia ricevuto minacce di morte, ma mi auguro che gli ultrà brasiliani preferiscano litigare a proposito di Massa e Barrichello. Ricardo Zonta ha ereditato quindi la vittoria, ma poi l'ha persa quando la penalità a Camilo è stata annullata penso per ricorso. Quindi, di fatto, ha vinto Camilo, Zonta è arrivato secondo e terzo Serra.
Nella seconda gara, invece, "o Rubinho" si è portato a casa la seconda vittoria della stagione, con Julio Campos secondo e Daniel Serra ancora terzo.

LONDRINA - Thiago Camilo eroe delle folle, ha vinto un'altra volta, stavolta senza macchiarsi del presunto reato di jimp-start. Valdeno Brito e Julio Campos sono andati a podio.
Nella seconda gara dell'evento ha vinto invece Ricardo Mauricio, Bruno Baptista è arrivato secondo e Atila Abreu ha chiuso il podio, ma la vera Racing Queen è stata nientemeno che Bia Figueiredo, che con un quarto posto ha ottenuto il suo miglior risultato in carriera, dopo essere partita praticamente da Goiania (ventisettesima, ha recuperato ventitre posizioni). Spero che sia l'inizio di un punto di svolta e chissà, magari di vederla sul podio prima o poi.

mercoledì 19 giugno 2019

Alonso, Buemi e Nakajima x2 a Le Mans

19.06.2016: c'erano la 24 Ore e Baku e il mondo si indignava. Non era la prima volta in cui succedeva, ce n'erano state anche delle altre...
...
...
...una proprio il 19.06... 2005. Sì, lo so che è sconvolgente, ma si stava svolgendo una 24 Ore di Le Mans mentre le gomme Michelin esplodevano alla soprelevata di Indianapolis, in attesa di regalarci uno dei GP più strani della storia.

Il 2019 ha avuto qualcosa in comune con il 2016 per me, in quanto ho visto solo l'ultima ora della 24 Ore, dopo due anni in cui ne avevo viste otto o nove ore.
Fino all'ultima era stato un susseguirsi della Toyota numero 7 in testa davanti alla Toyota numero 8, per una 1-2 sicura.
La 1-2 c'è stata, ma qualcosa non è andato come sembrava.

La 7 di Kamui Kobayashi, Mike Conway e José Lopez ha riportato una foratura, una di quelle che vengono chiamate slow puncture.
La numero 8 è andata in testa e mentre attendevo un miracolo non ci sono stati miracoli. Kazuki Nakajima sulla 8 si è ritrovato ancora una volta eroe delle folle, mentre l'attenzione però era rivolta a Fernando Alonso e Sebastien Buemi che ai box erano in attesa.

Tutto è andato come l'evoluzione degli eventi suggeriva, la 8 ha fatto il bis e ha vinto il titolo. I sostenitori argentini di Lopez urlano al kompl8 e sui social litigano in spagnolo con i tifosi spagnoli di Alonso, mentre nessuno si fila gli altri.
Io speravo nella 7 perché Kobayashi a Le Mans non ha mai vinto ed è giapponese, perché Conway merita una gioia ma soprattutto perché Lopez merita di essere sostenuto, anche se ormai certe vecchie dicerie sono sorpassate.

Il resto è storia: conteggi di sorpassi per fare confronti a caso con la F1, un crash di Maldonado (giusto perché parlavo di Lopez), vittoria di classe per una Ferrari in GTE (uno dei piloti era Calado, peraltro), una Ford al top in GT Am per poi essere squalificata a favore di una Porsche nel pomeriggio di lunedì.

martedì 18 giugno 2019

Il mashup tra MotoGP e DTM passa per Dovi

Mi rendo conto che è da un po' che non accade, ma penso che oggi sia il giorno giusto per parlare di MotoGP.
Ci eravamo lasciati molto tempo fa con il gran premio del Qatar, con vari team che avevano contestato la vittoria della Ducati. La vittoria della Ducati è stata confermata molto tempo fa e nel frattempo è passata molta acqua sotto i ponti ed è ricominciato il kompl8: in Argentina ha vinto Marquez e ha vinto una gara in cui Rossi è arrivato secondo, quindi a maggior ragione si trattava di un kompl8 spagnolo.
La volta successiva al Circuit of the Americas ha vinto un altro spagnolo, Alex Rins, che non ho ancora capito se faccia parte dei kompl8ari oppure no. Secondo è arrivato di nuovo Valentino Non Sono Alexander Rossi, quindi può darsi... ma quello che conta è il terzo posto di Jack Miller, che diversamente dal suo omonimo, non è un dentista.
Il suo omonimo dentista, invece, ha un figlio che si chiama allo stesso modo e che corre nella Road to Indy come compagno di squadra del figlio di Barrichello.

Marquez ha successivamente vinto in Spagna e in Francia, mentre ha dovuto accontentarsi della seconda posizione nel gran premio d'Italia, laddove Danilo Petrucci ha ottenuto la sua prima vittoria in MotoGP.
Il giorno dopo hanno trasmesso una sua intervista al notiziario locale, alla radio. Petrucci ha parlato di quanto quella vittoria fosse stata importante per lui e del fatto che il suo obiettivo sia quello di aiutare Dovizioso (terzo in quell'occasione) a cercare di vincere il mondiale.
Al di là del fatto che quelle parole sono state illuminanti, perché mi hanno fatto riflettere sul fatto che ci siano piloti che, nell'impossibilità di avere obiettivi propri, sembrano davvero essere concentrati sugli obiettivi della squadra di cui fanno parte, anche se la squadra è schierata a favore di qualcun altro, sono stata soddisfatta del fatto che Petrucci sia riuscito a portare a casa una vittoria.

Nel frattempo una settimana più tardi Dovizioso ha fatto il suo esordio come guest driver nel DTM a Misano.
Era lo stesso weekend del gran premio del Canada ed è iniziato con Marco Wittmann che ha vinto partendo dalle retrovie: era l'unico che si era fermato ai box prima dell'ingresso della safety car, o qualcosa del genere. Rast e Duval sono saliti sul secondo e sul terzo gradino del podio.
Il giorno dopo ha vinto Muller, che portando lo stesso first name di Hulkenberg ha inequivocabilmente falsato il podio, sul quale c'erano anche Eng e Rast. Dovi ha ottenuto un 12° e un 15° posto.
In questo weekend abbiamo visto anche Pietro Fittipaldi al volante, in sostituzione di Green che era in ospedale per un intervento chirurgico.

Nell'ultimo weekend appena passato c'è stato, tornando al motomondiale, il GP di Catalunya. Dato che si tratta di un campionato eccitante perché ci corrono delle moto invece che delle auto, perché c'è Valentino Rossi e perché il GP di Catalunya non si svolge in Azerbaijan, a nessuno sembrava importare un fico secco della sovrapposizionehhhh con la 24 Ore di Le Mans, della quale parlerò a tempo debito.
In questo ultimo evento si è distinto Lorenzo, da giorni protagonista di meme dopo essersi ribaltato e avere trascinato con sé Dovizioso, Viñales e Rossi.
Ha vinto Marquez, mentre Quartataro partito dalla pole è arrivato secondo. Petrucci ha ottenuto una piccola gioia classificandosi terzo.
Il motomondiale tornerà con il gran premio d'Olanda. Mi raccomando, tutti a tifare per Massa in sella a una Brawn GP a due ruote! ;-)

lunedì 17 giugno 2019

Il dilemma dei commenti

Non ho mai avuto problemi ad essere riconosciuta come appassionata di F1, anche dalle persone a cui della F1 non importa assolutamente un fico secco, a condizione che ci sia stato qualche motivo per cui in un certo contesto è venuto fuori il mio interesse per la F1. So tramite il web che non per tutte le ragazze appassionate di motori ha funzionato nello stesso modo e che qualcuna si è sentita dire cose tipo "non è una cosa da donne", "lo fai solo perché trovi figo qualche pilota" oppure "se tu fossi una vera appassionata di F1 oggi indosseresti un paio di pantaloni da tuta invece che una gonna", o tutte cose leggermente fuori dal mondo. Per me non ha mai funzionato così, al massimo ho sentito commenti del calibro di "sei la prima donna che conosco che segue la F1 con così tanto interesse"... ma mai con connotazione negativa. Sarà una questione geografica: siamo emiliani quindi è nostro dovere sostenere la Ferrari, o cose del genere.
L'unica differenza tra me e l'appassionato medio sia quella che non metto la Ferrari al centro di tutto. Nel senso, io vedo un gran premio di cui la Ferrari fa parte, mentre la maggior parte delle altre persone vedono la Ferrari con un gran premio che fa da contorno alla Ferrari stessa. Questa concezione di pensiero, per molti, è impossibile. Il mio dovere dovrebbe essere o quello di sostenere la Ferrari come un'ultrà, oppure dare contro alla Ferrari come un'ultrà. Io ho capito molto tempo fa di non appartenere alla prima categoria. Il grosso problema è che non appartengo nemmeno alla seconda, quindi agli occhi degli "altri" è difficile trovarmi una collocazione.
In certe occasioni sono dovuta arrivare a giustificarmi, a spiegare che si erano sbagliati, che non tifavo per un certo pilota o un certo team. Sono arrivata a sentire battute sul fatto che fossi "depressa per i risultati della Ferrari".
Mi chiedo come reagirebbero se scoprissi che a volte i risultati negativi mi hanno fatto l'effetto opposto. Ho visto la luce tutte le volte in cui un certo pluricampione del mondo sembrava non dare peso al fatto di non riuscire neanche ad arrivare a podio o al fatto di arrivare dietro al suo compagno di squadra ogni tre per due. Ho capito tante cose, una delle quali che non avevo mai avuto alcuna ragione valida per provare attaccamento nei confronti di quel MSC che correva per la Benetton o per la Ferrari. Era quello che stava in Mercedes che mi piaceva, quello che se non avessi avuto un pilota preferito avrebbe avuto molte possibilità di diventare il mio pilota preferito.

Quello che non mi aspettavo era che certe sfaccettature della *real life* un giorno potessero arrivare anche sul web, nelle interazioni tipo tra gli appassionati di motori, per intenderci, quelli che non sarebbero nemmeno al corrente dell'esistenza l'uno dell'altro se non fosse per la loro comune passione.
È stato questo che a un certo punto mi ha messa con le spalle al muro. Mi sono ritrovata a chiedermi se avesse ancora senso scrivere i commenti ai gran premi, se questi parlano di vampiri fescion, Pokemon e piloti usciti da uova di gabbiani, mentre chi li legge reagisce in modo improvvisamente serio, tacciandomi magari di non dare abbastanza spazio a quello che la stampa nazionale e internazionale riporta quotidianamente.
Mi viene da dire, perché dovrei spendere interi commenti a criticare i risultati di Vettel e di Gasly, quando la mia filosofia dei commenti ai gran premi è sempre stata completamente diversa? e magari quando, se avessi criticato altri in passato per analoghe ragioni, si sarebbe sollevata indignazione da parte dei loro tifosi? Il fatto che Vettel e Gasly non abbiano dei tifosi dovrebbe cambiare qualcosa? No, mi vorrebbe da dire. Il web è pieno di fonti che non fanno altro che dibattere di argomenti di questo tipo e, in tutta sincerità, il principio alla base dei miei commenti ai gran premi è sempre stato narrare i gran premi come li avrei narrati io, non imitare quello che la stampa avrebbe scritto a proposito dei gran premi stessi, per giunta facendo ironia sulla stampa stessa e sul tifoso medio. Tecnicamente, con la mia mentalità di qualche anno fa, avrei dovuto piuttosto ironizzare sulla stampa che scriveva articoli fatti con lo stampino, in questo caso a proposito di Vettel e Gasly.
Non è mio interesse farlo, perché penso che i media e la stampa abbiano vissuto momenti peggiori. Fino a prova contraria stanno continuando a criticare anche in Ferrari uno che criticavano prima che arrivasse in Ferrari, è un passo avanti notevole rispetto ad altre circostanze. In più stanno criticando uno che in generale non veniva visto come pronto per la Redbull, quindi anche in questo caso c'è stata una certa coerenza. La ripetitività non costituisce a mio parere valore aggiunto, ma ribadisco che ho visto cose ben peggiori nel corso del tempo...
...
...
...
...quindi penso che non ci sia niente di sguaiato, alla fine, se mi limito a mettere da parte i media e a commentare le gare dalla mia prospettiva.
So che quello che dico può sembrare strano, ma quando scrivo sento molto la mancanza della Marussia e della Caterham, quel continuo sperare in una Q2 o in una top-ten, quel continuo potere dedicare spazio anche a questo aspetto.

Ho già scritto due commenti, da quando ho iniziato a valutare la possibilità di smetterla, di mettere fine a quello che da certi punti di vista si è rivelato un po' uno strazio.
Ne ho scritto uno che rispecchiava tutti i miei standard e uno che non li rispecchiava affatto. Pur non sapendo come si sarebbe evoluta la situazione, sentivo che non avrei potuto scrivere un commento "normale", come tutti gli altri, al GP del Canada.
È quella la ragione, non il risultato in sé, per cui mi sono discostata molto dai miei canoni standard. È quella la ragione, non ne sono pentita, ma sono ancora fedele all'ironia e penso che ci saranno tante altre possibilità per tornare a divertirmi facendo quello che mi sono sempre divertita a fare.
Ho capito che smettere non è la scelta migliore. Quando scrivo un commento lo faccio prima di tutto per divertirmi e per ricordarmi in futuro il gran premio stesso. Di quello che pensano gli altri, dopotutto, dovrebbe importarmene poco...

venerdì 14 giugno 2019

Verso Le Mans

A volte quello che conta davvero per un pilota è non solo avere l'occasione giusta, ma anche sapere scegliere la squadra giusta... per intenderci, quello che Fernando Alonso non ha fatto con particolare successo durante la sua carriera in Formula 1 e, di recente, nemmeno a Indianapolis.
Probabilmente va a compensare con il fatto che invece nell'endurance la scelta giusta l'ha fatta, quando ha deciso di accasarsi in Toyota, dove è andato ad affiancare Sebastien Buemi e Kazuki Nakajima.

Al volante della vettura numero 8 i tre hanno ottenuto numerosi successi, in un campionato che è passato nei mesi scorsi per Sebring (marzo) e per Spa Francorchamps (maggio) e che il "trio delle meraviglie" ha già vinto anche se non è ancora terminato.
È quel famoso campionato extra-lungo iniziato nella primavera 2018 e che terminerà al termine di questo weekend con la 24 Ore di Le Mans. È quel campionato che, con la Toyota rimasta il solo team di un certo livello a competere in LMP1, finisce quasi sempre con la vettura numero 8 in testa e con la vettura numero 7 (guidata da Kamui Kobayashi, Mike Conway e José Lopez) al secondo posto, tranne le occasioni minoritarie in cui è la numero 7 a vincere. Dietro di solito una delle Rebellion si piazza al terzo posto e il mondo si lamenta del fatto che la Toyota sia più dominante della Mercedes 2014.

Le Toyota si sono appropriate della prima e della seconda posizione sulla griglia di partenza a Le Mans, con stavolta Kobayashi e soci davanti al "trio delle meraviglie".
Alonso sta per lasciare il team delle meraviglie, destinazione sconosciuta. Di recente c'è stato anche chi ha parlato del mondiale rally. Ad affiancare Buemi e Nakajima nella prossima stagione sarà nientemeno che Brendon Hartley, che finalmente potrà avere le gioie che gli sono mancate negli ultimi tempi.
Prima, però, c'è Le Mans. Ci sono due vetture favorite, ciascuna delle quali ha un giapponese al volante, e c'è la possibilità che ancora una volta il Giappone possa vedere un proprio pilota salire sul tetto del mondo.
Poi ci sono le Rebellion che sfoggiano delle vetture dai colori sgargianti, quasi stile carri di carnevale così come ci sono gli altri: loro puntano al terzo posto, a meno che la maledizione Toyota non ritorni a farsi viva.
Il lato positivo è che il gran premio dell'Azerbaijan è stato disputato un mese e mezzo fa.

EDIT. Voci di corridoio mi informano che il clan Buemi/ Alonso/ Nakajima non ha ancora ufficialmente vinto il titolo, ma che c'è molto vicino.


giovedì 13 giugno 2019

Come Castroneves a Edmonton

Non so se ve ne ricordate, ma c'è stata un'epoca remota in cui il mercoledì dopo un gran premio non si stava più parlando del gran premio. Io, nello specifico, probabilmente pensavo già a quello che ci sarebbe stato dieci giorni dopo.
Ora, però, non ha importanza. Il mercoledì dopo un gran premio si parla ancora del gran premio e, se al giorno d'oggi si comunica in un certo modo, vuole dire che ci sta bene comunicare in un certo modo.
Quello che è certo è che tre giorni fa ci siamo ritrovati di fronte a uno di quegli episodi che fanno discutere e che probabilmente tirano fuori il peggio di molti di noi... perché a quanto pare regna la convinzione che il motorsport sia una scienza esatta e che sia necessario aderire al Pensiero Unico. Chi non aderisce è un traditorehhhh della kausahhhh, anche se non si sa di quale causa si stia parlando. Da parte sua, chi non aderisce al Pensiero Unico può farlo in modo più o meno sensato, ma l'impressione è che farlo in modo meno sensato sia l'opzione prescelta da molti e sinceramente sto iniziando a preferire il clan "la penalità non c'era perché tutti dicono che non c'era" al "la penalità c'era perché [motivo randon con correlazione zero]".
In questo post intendo dare la mia impressione sulle cose che ho letto in questi giorni, spiegare perché condivido certi pareri del Pensiero Unico, perché ne condivido di meno altri e perché non condivido molte argomentazioni del clan Anti-Pensiero Unico.

LA PENALITÀ C'ERA/ LA PENALITÀ NON C'ERA ---> come ho detto poco fa, il motorsport non è una scienza esatta e, se in certi casi è facile affermare quando ci sia una penalità senza ombra di dubbio, in altri non lo è. Ci sono due cose, tuttavia, che mi fanno storcere il naso dal punto di vista dell'applicazione.
La prima riguarda la ragione per cui Vettel è stato penalizzato, ovvero "unsafe rejoining the track" o qualcosa del genere. Non mi convince. Fosse stato penalizzato per il taglio di chicane o per avere tratto vantaggio dal taglio di chicane, secondo me avrebbe dato un po' meno l'impressione di essere una penalità campata in aria. L'argomentazione "importanza della sicurezza" fornita da Pirro (commissario) non mi convince, perché non mi sembra che in quanto accaduto la sicurezza di qualcuno sia mai stata messa in pericolo.
La seconda questione, però, è quella che mi preme maggiormente: non so se avete presente in che modo si gareggi là indietro, per intenderci scontri Perez vs Magnussen vs Grosjean vs piloti che stanno nelle loro vicinanze. Manovre come quella avvenuta tra Vettel e Hamilton sono all'ordine del giorno. Non vengono penalizzate se non in rari casi e alla fine chi arriva davanti prende più punti, con conseguente effetto su classifica costruttori e soldi dei diritti televisivi.
Perché un pilota che lotta per il decimo posto può mettere in atto un certo tipo di difesa e un pilota che lotta per la vittoria no? Purtroppo a pensare male ci si azzecca e mi viene da pensare che se invece di una Ferrari e una Mercedes fossero state una Racing Point e una Haas una penalità avrebbe avuto meno valore commerciale.

SE VETTEL NON AVESSE SBAGLIATO METTENDO LE RUOTE SULL'ERBA, TUTTO CIÒ NON SAREBBE SUCCESSO ---> 100% d'accordo. Tutto ciò che è successo dopo è stata una conseguenza di questo evento e, per effetto del suo taglio di chicane, Vettel si è sicuramente meritato di ritrovarsi Hamilton attaccato al retrotreno.

SE VETTEL NON AVESSE SBAGLIATO METTENDO LE RUOTE SULL'ERBA, TUTTO CIÒ NON SAREBBE SUCCESSO, QUINDI LA PENALITÀ È GIUSTA ---> Niente affatto, perché sono certa che in nessun punto del regolamento ci sia scritto che se un pilota commette un errore deve essere penalizzato a prescindere dalla presenza di infrazioni. Se viene appurata un'infrazione è giusto che ci sia una penalità, se non risultano infrazioni non è che lo diventa per via dell'errore del pilota.

ANCHE IN CANADA 2011 VETTEL COMMISE UN ERRORE QUANDO ERA IN TESTA, QUINDI LA PENALITÀ È GIUSTA ---> sono completamente d'accordo con questa affermazione. Nel regolamento c'è sicuramente scritto che se un pilota è finito fuori pista debba essere penalizzato a otto anni di distanza per qualcosa che non c'entra niente. Ah, no, sono sobria, quindi non posso fare altro che pensare che una simile affermazione sia una stronzata colossale. Chiedo scusa per il termine, ma non me ne viene in mente uno più educato.

È GIUSTO CHE VETTEL SIA STATO PENALIZZATO PERCHÉ NON VALE QUANTO HAMILTON/ NON MERITA DI STARE IN FERRARI/ NON ERA VELOCE ABBASTANZA PER POTERE PUNTARE ALLA VITTORIA ---> sono sicura che, se le persone che affermano cose del genere facessero un piccolo sforzo di immaginazione, si renderebbero conto che il regolamento non vieti a un pilota di essere inferiore a un altro, di non essere considerato all'altezza della monoposto che guida e, in realtà, che non dica nemmeno che un pilota che si trova in testa "da outsider" sia costretto a cedere la posizione ad altri sul fatto che si meriterebbero di vincere più di lui.
Ciascuna di queste cose può essere tranquillamente discussa nelle sedi più opportune. Però le sedi più opportune sono le pause pranzo nelle mense aziendali o i raduni al bar sfogliando la Gazzetta dello Sport. Questi argomenti non dovrebbero nemmeno essere minimamente considerato all'interno della cabina dei commissari. Sarebbe come volere dare venti secondi di penalità a Kubica sulla base del fatto che ha preso mezzo minuto da Russell: facendo questo paragone, forse potrebbe sembrare un'assurdità anche a chi ha affermato tutto ciò.
Secondo me dovremmo metterci nella testa che le posizioni in pista non devono essere assegnate in modo arbitrario a seconda del valore dei piloti, ma che devono essere effetto di quello che succede in gara. Le penalità ovviamente ne fanno parte, ma devono essere assegnate in maniera equa. Penalizzare qualcuno sulla base che chi gli sta dietro è un pilota migliore di lui è puro nonsense: significherebbe che i piloti migliori abbiano il diritto di essere lasciati passare, affermazione che fino a questo momento avevo sentito soltanto dai fanboy di Answers Yahoo dei tempi d'oro.

VETTEL POST-GARA SI È COMPORTATO AI LIMITI DEL BORDERLINE QUINDI LA PENALITÀ ERA GIUSTA/ HAMILTON POST-GARA SI È COMPORTATO AI LIMITI DEL BORDERLINE QUINDI LA PENALITÀ ERA SBAGLIATA ---> Affermare tutto ciò significa che un pilota non ci sta simpatico quindi deve essere penalizzato, oppure che non ci sta simpatico il pilota che ha dietro quindi non deve essere penalizzato.
Parallelamente alla volontà di penalizzare gli outsider per permettere a piloti migliori di loro di vincere, mi sembra pura follia, specie considerando che (al di là del fatto che nel momento in cui la penalità è stata assegnata tutto ciò che è successo dopo la gara non era ancora accaduto) non mi sembra di avere visto cose particolarmente esagerate. Per intenderci, non ho visto nessuno speronare altri nel giro d'onore, né ho visto risse che coinvolgevano una decina di persone, né nessuna delle altre cose che sarebbero successe in NASCAR.

Con questo non credo di avere altro da dire, se non un'ultima cosa. Prima di tutto sono certa che da parte dei commissari la penalità sia stata ragionata. Però rimango del parere che ci voglia coerenza nel tempo e che la posizione per cui due piloti stanno lottando non debba avere importanza nella valutazione.
Però rimane il fatto che a pensare male ci si azzecca e non posso fare a meno di pensare che, per sopperire all'assenza di un duello vero e proprio Ferrari vs Mercedes, se ne sia voluto creare a tutti i costi uno apparente, in modo da non fare sentire troppo la mancanza della lotta per il titolo.
Il punto è che la lotta per il titolo esiste e che, per quanto la penalità sia stata assegnata a un pilota che con la lotta per il titolo non c'entra nulla, può avere comunque degli effetti sulla lotta per il titolo. Hamilton è venuto a guadagnare, in circostanze discutibili, sette punti su Bottas in più di quelli che avrebbe guadagnato senza penalità (ammesso che non effettuasse il sorpasso in pista, ma questo non lo scopriremo mai).
Questo potrebbe avere delle conseguenze molto rilevanti alla fine della stagione. Per intenderci, una penalità discutibile che in altre circostanze analoghe non sarebbe stata applicata, potrebbe essere la ragione dell'assegnazione del titolo a Hamilton piuttosto che a Bottas in caso di un gap inferiore a sette punti tra i due a fine anno.
Inoltre c'è di più: la Ferrari ha presentato ricorso e, in linea teorica, esiste la remota possibilità che la decisione venga ribaltata. In questo caso, se fosse Bottas a vincere il mondiale per meno di sette punti, si solleverebbe un ulteriore polverone. So che si tratta di ipotesi e che con tutta probabilità Hamilton vincerà il mondiale molto prima di Abu Dhabi, ma a mio parere sono tutte considerazioni che non dovrebbero essere ignorate a cuore leggero.

Ovviamente rispetto tutte le opinioni in proposito, a condizione che siano argomentate.
In più ritengo importante portare comunque un po' di rispetto a chiunque a prescindere, anche se porta argomenti un po' troppo campati in aria: non possiamo al contempo criticare un pilota perché invoca una penalità per un altro o uno perché sposta dei cartelli, poi riservare insulti gratuiti a chi non concorda con il nostro parere o, peggio ancora, a chi non concorda con il parere della maggioranza in assenza di un nostro vero e proprio parere.

lunedì 10 giugno 2019

Commento al Gran Premio del Canada 2019

Lettera per un pilota Ferrari fallito da parte di una blogger fallita // Montreal, 9 Giugno (o, trattandosi di una lettera: Bologna, notte tra il 9 e il 10 Giugno)

Di solito, quando scrivo ai miei lettori, mi rivolgo a loro. Stavolta non lo faccio, per la prima volta da quando scrivo commenti ai gran premi, perché voglio rivolgermi a te, a te che sistematicamente mandi in vacca tutto. Anzi, sarò più precisa: a te che sistematicamente dai l'impressione di non sapere fare altro che mandare in vacca tutto. Non so se sia così, non so se quello che hai fatto oggi o due settimane fa o due settimane ancora prima era il massimo che potevi fare, non lo so e non ha importanza, quello che so è che non tifo Ferrari e che non mi piace l'alcool, ma che stasera avrei dovuto ubriacarmi per sentirmi a posto con me stessa. Però non è così, non posso sentirmi a posto con me stessa e ogni volta in cui insulto un pilota Ferrari per non essere all'altezza non solo non ha molto senso dato che non tifo Ferrari, ma è anche leggermente ipocrita dato che il mio primo vero idolo è sato un pilota Ferrari che non portava a casa vittorie e che c'è stato un momento in cui avrei voluto un altro al posto in cui sei tu e, se fosse stato al posto tuo, avrei accettato da lui qualsiasi risultato.
Mi rivolgo a te perché non so che cosa ti passi per la testa mentre sei al volante, allo stesso modo in cui non so cosa passi per la testa mia quando guardo le gare e non so che cosa mi passi per la testa quando commento le gare e perché credo che sia l'unico modo che ho per cercare di capire davvero che cosa mi passi per la testa.

Questo weekend è iniziato in modo strano, con prove libere che davano outcome altalenanti: dominio Mercedes nella prima sessione, poi il bambino in testa davanti a te nella seconda e, al sabato, tu in testa davanti al bambino. Tutto poteva succedere nelle qualifiche, ma le qualifiche iniziano sempre allo stesso modo.
Stavolta Perez è stato il primo degli esclusi, davanti a Raikkonen, al pilotino di casa e alle immancabili Williams, con Kubica in ultima posizione. È pur sempre meglio del 2007, quando ho seriamente pensato non so per quanti minuti che fosse morto.
Giovinazzi si era salvato, ma non era destinato a fare molta strada. Era uno dei tanti che si stavano migliorando, quando Kmag è andato a sfracellarsi sul muro dei campioni. Verstappen è stato il primo degli esclusi, poi Kvyat, Giovinazzi, Albon e Grosjean, che si è lamentato che il suo compagno di squadra aveva di fatto sabotato la sua qualifica.
Le Mercedes stavolta erano in testa, ma con gomme nuove, mentre tu e il bambino eravate stati i più veloci nella prima manche. In extremis sei stato di nuovo il più veloce, ti sei conquistato la pole davanti a Hamilton, davanti al bambino, davanti a un eroico Ricciardo, poi Gasly, Bottas sopravvissuto a un mega-testacoda che l'aveva portato vicino a un muro, poi Hulkenberg, Norris, Sainz e decimo d'ufficio Magnussen che partirà dalla pitlane. Sainz, invece, sarà retrocesso di tre posizioni per avere rallentato qualcuno.
Vanzini sembrava esaltato quanto Guido Meda per Valentino Rossi, oppure come Mazzoni quando Alonso andava in pole. L'unica differenza era che Mazzoni era sempre esaltato per Alonso, mentre Vanzini di solito ti prende per i fondelli per i tuoi testacoda prima ancora che tu finisca in testacoda. Poi hanno notato come il bambino avesse fatto un errore e hanno probabilmente realizzato che tu e il tuo compare avevate rubatohhh la pole position a lui.
Sono seguite le interviste post-gara con Button, poi la conferenza stampa, in cui hai avuto un lost in translation e invece di dire che Hamilton era a proprio agio su questo circuito l'hai definito un bell'uomo. Poi è arrivata la domenica, in cui i ferraristi tanto eccitati il giorno precedente si stavano già fasciando la testa prima ancora di essertela rotta.

Sei partito bene, hai mantenuto la posizione, hai distanziato Hamilton che a sua volta distanziava il bambino, che distanziava chi aveva dietro.
Bottas si era appena fatto superare da Hulkenberg e iniziavo a pensare che fossi ormai l'unico che poteva tentare di portare via a Hamilton la vittoria e a dare un po' di verve a questo campionato: non mi sembra che ci sia nessuna lotta per il titolo, ma fare in modo che Hamilton non guadagnasse così tanti punti su Bottas avrebbe dato l'effimera illusione che Bottas stia lottando per il mondiale.
Mentre seguivo la gara mi preparavo per uscire, a un certo punto mi sono allontanata un attimo dal computer e quando sono tornata ti ho visto nei pressi di una Williams. Credevo che ti stessi ritirando o qualcosa del genere, invece no, dopo sette giri o giù di lì stavi già doppiando Kubica.
Tu, Kubica, il Canada... dopotutto sei arrivato proprio dopo il suo incidente, con un evento one-off. Non ti immagini quanto fossi eccitata: un diciannovenne in Formula 1, avere un mio coetaneo nella massima serie mi faceva sentire improvvisamente più adulta, in occasione di quel gran premio degli Stati Uniti.
La mia amica era eccitata quanto me. Ti chiamavamo "il nostro coetaneo" e la presenza di altri piloti della nostra stessa età ci sembrava ancora lontana.
Eravamo quasi tue ultrà, nonostante tifassimo per altri piloti, perché era bello che qualcuno neanche tanto più vecchio di noi fosse in Formula 1.

Sono stata felice quando hai vinto con la Toro Rosso, perché sono sempre stata dalla parte dei backmarker, quando avevano la possibilità di essere meno backmarker o di intromettersi nei fatti degli altri.
Sono stata felice e me ne pento, perché adesso la gente mi rinfaccia di avere sostenuto uno che sta rovinando la Ferrari. Non so se hanno ragione, non so se avevo ragione io.
Nel lontano 2008 l'idea che un giorno tu potessi andare in Ferrari mi sembrava qualcosa di improponibile e molto lontano, figurarsi l'idea che tu potessi arrivare in Ferrari e non essere un pilota di successo.
Era un'altra epoca, in cui la Mercedes non esisteva come team, in cui la Redbull era un team di seconda fascia, in cui pensavo, come tutti, che Ferrari e McLaren avrebbero continuato a dettare legge.
Figurati, a quell'epoca non ero nemmeno convinta del tutto della tua decisione di lasciare il ruolo di terzo pilota della BMW Sauber per passare alla Toro Rosso e puntare un giorno alla Redbull...
Ma questo non c'entra niente, non posso stare qui a piangere sul latte versato. Ho fatto degli errori, in passato, e al giorno d'oggi l'idea di avere sostenuto qualcuno solo perché aveva la mia età mi sembra una cosa un po' stupida. Eri solo un Lando Norris come tanti e a proposito di Norris, si è ritirato con una ruota a terra al dodicesimo giro, con la sua vettura abbandonata a se stessa fino alla fine.

Il gap tra te e Hamilton, così come quello tra Hamilton e Leclerc, non sembrava destinato a ridursi, ma piuttosto ad aumentare, mentre dietro molti piloti erano partiti sulla mescola più morbida e stavano rientrando.
Bottas non sembrava schiodarsi dalla sua posizione, mentre Verstappen partito sulle hard(?) stava rimontando lentamente e tutto lasciava pensare che potesse finire la gara davanti a Gasly.
Per una volta nella mia vita mi sono preoccupata della causa ferrarista e mi è sembrato bello che ci fosse una Ferrari in testa a una gara.
Ho temuto un undercut, ma quando dopo una trentina di giri sei rientrato ai box prima di Hamilton, ho capito che ce la potevi fare, che tutti ce la potevate fare, senza che le posizioni cambiassero.
Mentre le Williams continuavano ad apparire in ogni dove, venendo doppiate costantemente, Hulkenberg si lamentava delle condizioni della sua vettura e tutto lasciava pensare che non fosse destinato ad avere molte gioie.
Sembrava una gara ordinaria e, quando ho spento il computer per uscire con i miei genitori, dato che era il compleanno di mio padre, eravamo a quota quaranta giri e la gara doveva ancora passare dall'essere una gara ordinaria al diventare una gara di ordinaria follia.

Hamilton ti si stava avvicinando, quindi la tua posizione era meno privilegiata di prima, poi è accaduto l'inaspettato.
Al quarantottesimo giro hai messo le ruote sull'erba, lui si è fatto sotto e tu l'hai quasi mandato contro al muro, venendo in seguito penalizzato per questo.
Ora, prima di vedere tutto nel suo contesto ho detto le peggiori porcherie su di te e sui tuoi familiari. Pensavo che avessi mandato in vacca la tua gara e la possibilità di vincere. Lo penso tuttora, ma mi sono fatta un'idea diversa di quella che avevo prima.
Hai fatto l'ennesimo errore, hai dimostrato per l'ennesima volta che se la tua strada e quella della Ferrari non si fossero mai incrociate sarebbe stato meglio sia per te sia per il team... ma seriamente, non credo che meritassi una penalità per "dangerous rejoining".
Un pilota che è vicino a perdere il controllo della vettura e che riesce a salvarla, evitando un potenziale incidente per sé e per chi ha accanto non dovrebbe essere penalizzato per questo. Casomai è discutibile il fatto che tu abbia messo le ruote sull'erba, tagliato una chicane e mantenuto la tua posizione. Era questa, casomai, la ragione per cui potevi meritarti cinque secondi di penalità.
Invece no, questo motivo non è nemmeno stato preso in considerazione e tutti parlavano di te mentre il mondo andava avanti senza che nessuno se ne accorgesse: i problemi alla vettura di Hulkenberg persistevano, relegandolo quasi a zerbino di Ricciardo, Albon si ritirava nell'anonimato, le Williams erano sempre più in mezzo al nulla, Bottas faceva una seconda sosta perché tanto le Redbull erano lontane anni luce... anzi, LA Redbull, perché Gasly, cosa parlo a fare di Gasly?

Poi hai tagliato il traguardo e Brundle e colleghi osservavano che eri arrivato terzo dietro a Leclerc, dopo i cinque secondi di penalità. La matematica, questa sconosciuta...
Su Twitter il mondo si indignava per la penalità e ho pensato seriamente che ci fosse qualcosa che non andava. Si tratta della stessa gente che due settimane fa ti criticava per essere arrivato secondo, senza fare errori, in una gara che non avevi alcuna possibilità di vincere...
Quando sono tornata, dopo avere visto quello che mi ero persa della gara, invece delle gif e dei brevi video sul cellulare mentre ero fuori, la mia bacheca era invasa da gente che sosteneva che rimpiangevano i bei vecchi tempi in cui in Formula 1 avvenivano solo duelli tra Villeneuve e Arnoux a Digione.
Alla fine della serata sono arrivata a capirti, se non a capire che cosa ti passi per la testa quando sei al volante, almeno a capire che cosa ti passi per la testa ogni giorno della tua vita, quando rinnovi il tuo proposito di non aprire dei tuoi profili social.
Credo però che sia questa la ragione per cui sembri fuori dal mondo, per cui forse tu e la realtà quotidiana non siete compatibili. Mentre parcheggi a caso lontano dal parc fermé, spingi a caso la macchina, scendi e ti aggiri come un'anima in pena per il paddock invece di andare alle interviste, mentre tagli a caso per il box della Mercedes quando decidi di andare sul podio, sostituisci il cartello di numero 1 e numero 2, sei così tanto lontano da tutti noi, da una vita in cui le controversie tra sportivi si risolvono twittando a proposito di quanto il mondo sia ingiusto...

Invece no, dopo tutto questo eri sul retro del podio, dove c'era un silenzio di tomba, come se fosse appena avvenuto un lancio di cappellini tra Rosberg e Hamilton. Poi c'è stato il podio e per un attimo tu e Hamilton siete stati l'uno accanto all'altro, quando ti ha invitato a raggiungerlo sul gradino più alto del podio.
Il mondo non vedrà foto di te stesso in bagno pubblicate con la didascalia "sono il migliorehhhh di tuttihhhh!!11!!11!!1 e i commissarihhhh devono andare a fare in cu*ohhhh!!11!!!!!", né leggerà tuoi tweet in cui contesti la penalità arrivando al limite dell'arrampicata sugli specchi.
Alla fine della giornata ti considereremo il peggiore dei falliti, mentre meno di un giorno fa mettevamo dei like a Sato che si dichiarava dispiaciuto per avere investito un meccanico al pitstop mentre era in testa alla Texas 600, osservando come essersi scusato via Twitter fosse più importante di tutto il resto.
Ti considereremo un fallito perché hai messo le ruote sull'erba, perché hai salvato la tua gara ma non ti sei salvato da una penalità (dopotutto se avessi vinto saresti stato considerato un eroe delle folle), ma soprattutto perché non sei capace di comunicare con noi, di spiegarci le tue ragioni. Non l'hai mai fatto, perché vivi la tua vita e la tua carriera senza stare al passo con i tempi.
Sebastian Vettel, sei un fallito. Smetterai di esserlo soltanto il giorno in cui saprai trovare un ponte per comunicare con noi e ci dirai a chiare lettere che i veri falliti siamo noi.

Io stessa mi ritengo una fallita, come blogger di Formula 1. Non mi sono mai presa troppo sul serio, ma se la mia massima preoccupazione di oggi è quello che la gente penserà di me o quello che io stessa dovrei pensare di me per essere stata felice, undici anni fa, di una vittoria ottenuta da uno che oggi ha dimostrato di fare di tutto per non riuscire a vincere di nuovo, pur sapendo che ho fatto cazzate ben peggiori nella vita, ci deve essere per forza qualcosa di sbagliato in me.
Ieri ho giustificato uno che ha letteralmente falciato un meccanico perché è uno dei miei piloti preferiti in Indycar. Oggi ho insultato te e i tuoi familiari perché hai tagliato una chicane. Mi chiedo seriamente se avrei insultato il mio pilota preferito se avesse fatto la stessa cosa, mi chiedo come avrei reagito se ci fosse stato Massa al posto tuo...
E poi mi rendo conto che se Massa fosse stato al posto tuo, non sarebbe nemmeno stato in testa a quella gara.
Anch'io uso mille pesi e mille misure, anch'io mi comporto come i fanboy che ho ampiamente criticato, poi scrivo qualche pagina di cazzate andando di lungo fino alle due e venti e mi metto in testa di avere scritto il miglior commento a un gran premio della mia vita.
Arriverà un nuovo giorno e forse rivaluterò le mie convinzioni... e continuerò ad attendere con ansia il giorno in cui arriverà il lunedì e non me ne importerà nulla delle polemiche della gara precedente o di leggere i commenti in proposito sui social. È a te e ai tuoi colleghi che certe cose devono importare, per noi il lunedì dopo la gara è solo un giorno come un altro.

RISULTATO: 1. Lewis Hamilton (Mercedes), 2. Sebastian Vettel (Ferrari), 3. Charles Leclerc (Ferrari), 4. Valtteri Bottas (Mercedes), 5. Max Verstappen (Redbull), 6. Daniel Ricciardo (Renault), 7. Nico Hulkenberg (Renault), 8. Pierre Gasly (Redbull), 9. Lance Stroll (Racing Point), 10. Daniil Kvyat (Toro Rosso), 11. Carlos Sainz (McLaren), 12. Sergio Perez (Racing Point) 13. Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo), 14. Romain Grosjean (Haas), 15. Kimi Raikkonen (Alfa Romeo), 16. George Russell (Williams), 17. Kevin Magnussen (Haas), 18. Robert Kubica (Williams), Rit. Alexander Albon (Toro Rosso), Rit. Lando Norris (McLaren).