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lunedì 2 settembre 2024

Formula 1 2024: #16 Commento al Gran Premio d'Italia

01.09.2024 - LA PREDESTINAZIONE DI KEVIN BAN-USSEN

L'ultimo appuntamento europeo della stagione è stato quello di Monza, 53 giri a base di papaya, mentre gente che si lamentava della Redbull che vinceva per kulohhhh e non per meritohhhh rendendo il mondiale falsato adesso si lamenta perché la McLaren sta puntando prepotentemente ad appropriarsi di quella che era la leadership della Redbull.
Se in altre occasioni a Monza c'erano cambi di motore in massa e griglie che non rispecchiano le qualifiche, stavolta la griglia era tale e quale al risultato di Q1, Q2 e Q3, senza alcuna retrocessione. L'unica "retrocessione" è avvenuta fuori dalla griglia, con Logan Sargeant declassato da guidatore a pedone. Ci mancherà, ma dobbiamo concentrarci su chi c'è, ovvero su di loro:

Norris - Piastri
Russell - Leclerc
Sainz - Hamilton
Verstappen - Perez
Albon - Hulkenberg
Alonso - Ricciardo
Magnussen - Gasly
Ocon - Tsunoda
Stroll - Colapinto
Bottas - Zhou

La partenza ha visto le papaya rimanere 1/2, mentre Russell ha tentato l'attacco su Norris ed è inciampato su una -L, finendo in una via di fuga a fare a zigzag tra i pannelli, rientrando tra le Redbull con Perez che si lamentava che aveva delle -L pezzi penzolanti, e infatti avrebbe anticipato di vari giri la sosta dopo avere subito il sorpasso di Perez, rispetto agli altri piloti, e sostituendo anche l'ala anteriore.
Il momento clou, comunque, è arrivato nel corso del primo giro, quando Piastri ha fatto un sorpassone nei confronti di Norris portandosi in testa alla gara.
LN: "Ma nohhhh, come ti permetti? Stai distogliendo l'attenzione da Ricciardo che bacia Hulkenberg, che bacia Tsunoda, ma chi bacia me?"
OP: "Non ti sento. Ormai Leclerc si è frapposto tra di noi."
Ricciardo è stato penalizzato per il contatto con Hulkenberg e Hulkenberg per quello con Tsunoda, ma in casa Tororossodifaenzahhhh hanno pasticciato, toccato la macchina di Dani-Smile durante i primi cinque secondi e quindi conquistato un'altra penalità. Quantomeno Ricciardo è rimasto in pista fino alla fine e l'ha scontata post-gara, mentre Tsunoda si è ritirato per imprecisate noie meccaniche. È stato l'ultimo momento in cui fuori top-ten sono accaduti fatti attention seeker, da quel punto in poi gli occhi si sono concentrati sulle zone alte della classifica. O almeno, così sembrava, perché la performance migliore, destinata a entrare negli annali, messa in atto da Magnussen, è passata in sordina fino a fine gara.
Mentre davanti si vociferava di una gara su una sola sosta, era solo il 15° quando Norris si è fermato ai box rischiando di falciare anche un pannello in corso d'opera. Leclerc è rientrato un giro più tardi, subendo undercut, mentre Piastri due giri dopo mantenendo la posizione.
Anche Hamilton si era fermato, mentre hanno continuato Sainz e le Redbull, queste ultime peraltro partite su gomme hard anziché medium. Sainz si è fermato al 20° e nei giri seguenti Verstappen e Perez.
MV: "Azz, non ci voleva questa sosta di oltre sei secondi, Perez mi uscirà davant-... ah no."
Perez probabilmente era anche dietro a Russell e a tutte le sue -L, dato che a un certo punto l'abbiamo visto superarlo con tanto di considerazioni in telecronaca del tipo: "questo sorpassohhhh non è regolarehhhh ma non cielo dikono". Non è chiaro dove fosse il problema, dato che nessuno si è lamentato, ma nevermind, c'era altro a cui pensare, ovvero che in casa McLaren dovevano vincere la gara senza generare teorie del kompl8 a proposito di chi sarebbe stato il vincitore, e soprattutto evitando quegli spargimenti di sangue che si generano quando ci sono risse a colpi di biberon.
LN: "Ma io non uso più il biberon, e anche da un bel po'! Inoltre il mio bed time è già stato posticipato alle 23.30, non come questo poppante."
OP: "Prima che siano le dieci di sera e di essere costretto ad adagiarsi diligentemente sotto le coperte, questo poppante ti dimostrerà di avercelo enormehhhh."
LN: "Il biberon?"
Era il 33° giro quando Norris è rientrato per la seconda sosta, mentre Piastri si è fermato sei giri più tardi. Con Norris dietro a Verstappen, che ancora non si era fermato, Piastri non ha avuto difficoltà a rimanere davanti al compagno di squadra, quindi era tutto sistemato, o almeno così sembrava.
Nel frattempo, dopo un acceso duello, Russell e tutte le sue -L si sono portati davanti a Perez. I due si erano già fermati per la seconda sosta, mentre Verstappen proseguiva e solo dopo avere subito il sorpasso di Norris è rientrato al 42°. Nel frattempo, la gara si avviava verso la sua fase conclusiva e in casa McLaren era tutto a post-...
OP: "Wait, wait, wait, in tutto questo perché i Leclainz sono 1/2 senza essersi fermati per la seconda sosta?"
LN: "Perché al momento del nostro pitstop le nostre gomme avevano evidentemente ancora una decina di giri di vita, ma ci siamo fatti trollare perfino dagli strateghi della Ferrari."
Al 45° giro Piastri ha preso Sainz, che poi è stato raggiunto e successivamente superato dopo qualche giro anche da Norris, tornando quarto dove si trovava in precedenza, ma con un gap tale su Hamilton - che aveva fatto due soste come tutti - che poteva permettersi di perdere parte del proprio vantaggio. Non restava altro da fare, per Piastri, che andare a prendersi Leclerc. Il vantaggio di 11+ secondi si è ridotto a tre o giù di lì, ma tre secondi di vantaggio sono più che sufficienti per vincere, quindi il piccolo Piastri ha dovuto accontentarsi della seconda piazza.
Tra le urla del Vanz, Leclerc ha portato a casa la vittoria, peraltro nell'anniversario della sua prima in assoluto, ed è ormai in vena di santificazione. I papaya... who kers dei papaya, si potrebbe dire, ma vorrei soffermarmi a far notare un dettaglio: il fatto che Leclerc sia stato in grado di gestire bene le gomme facendole durare fino alla fine, non significa che ciò fosse precluso ai "comuni mortali non predestinati". In casa McLaren avevano la gara in mano. Impostare la strategia sul non far litigare i due bambini e non dare l'impressione che stessero litigando non è stata una grande mossa. E a maggior ragione non lo è stata se hanno perso contro chi di solito non imposta le strategie, ma si affida al caso.
Infine who kers del podio, vi avevo anticipato che un pilota dei bassifondi si sarebbe fatto abbondantemente notare e credo sia giunto il momento di parlarne. Questo è stato il risultato finale:

1. Charles Leclerc/ Ferrari
2. Oscar Piastri/ McLaren
3. Lando Norris/ McLaren
4. Carlos Sainz/ Ferrari
5. Lewis Hamilton/ Mercedes
6. Sergio Perez/ Redbull
7. George Russell/ Mercedes
8. Sergio Perez/ Redbull
9. Alex Albon/ Williams
10. Kevin Magnussen/ Haas
11. Fernando Alonso/ Aston Martin
12. Franco Colapinto/ Williams
13. Daniel Ricciardo/ Visa Cash App RB
14. Esteban Ocon/ Alpine
15. Pierre Gasly/ Alpine
16. Valtteri Bottas/ Kick Sauber
17. Nico Hulkenberg/ Haas
18. Zhou Guanyu/ Kick Sauber
19. Lance Stroll/ Aston Martin
Rit. Yuki Tsunoda/ Visa Cash App RB

La Williams ha portato a casa una buona performance in occasione del 30° compleanno del suo futuro pilota Sainz, in più Albon e il new entry Colapinto hanno recuperato entrambi una posizione rispetto a quella del traguardo (10° e 13°) grazie alle penalità di Magnussen e Ricciardo. Nel caso di quest'ultimo era semplice routine, quella seconda penalità di cui avevo già parlato, dovuta al non avere scontato bene quella precedente.
Kmag, invece, pare che in corso d'opera si sia sportellato con Gasly, con entrambe le vetture indenni. Da nono al traguardo che era è scivolato decimo, portando a casa un punto anziché due. Tuttavia era destinato a portarsi a casa due punti, ma di penalità sulla superlicenza, salendo a un totale di dodici collezionati nell'ultimo anno. Ebbene, sembra proprio che, da quando è stata introdotta la superlicenza a punti, siamo di fronte al primo pilota che si è procacciato un race ban!


lunedì 6 maggio 2024

Formula 1 2024: #6 Commento al Gran Premio di Miami

05.05.2024 // L'ETÀ ADULTA DI LANDO NORRIS

Carissimi lettori, oggi parliamo del Gran Premio di Miami, che ha avuto il format con gara sprint e, visto l'orario - ore 18.00 in diretta anche su TV8, unica sessione in diretta - direi che possiamo chiamarla gara spritz.
Di solito prima di Miami si parlava di porti finti e vip americani, ma stavolta abbiamo avuto un periodo intenso. Per prima cosa la Ferrari ha annunciato che avrebbe portato una livrea speciale con del blu. La cosa è stata un po' travisata, in molti hanno parlato di monoposto totalmente blu. Però le tute dei Leclainz sono azzurre, sembra di essere tornati negli anni '70 e approvo tantissimo tutto ciò. Peccato che torneranno alle tute rosse a partire dal prossimo gran premio.
Al di là di ciò, è stato annunciato l'addio di Adrian Newey dalla Redbull e ci sono tanti autoproclamati opinionisti che dibattono di dove andrà. C'è anche molta gente a cui non importava un fico secco di Newey fino a poco fa che ha parlato un sacco di Newey in questi giorni, tanto che è passata in sordina un'attesa notizia di mercato piloti: la Sauber ha annunciato l'ingaggio di Hulkenberg per la prossima stagione.

La griglia di partenza della sprint, dopo una qualifica che ha visto le Mercedes uscire di scena in Q2 e un exploit pittoresco da parte di uno dei due piloti della Torohhhh Rossohhhh di Faenzahhhh, è stata la seguente: Verstappen/ Leclerc, Perez/ Ricciardo, Sainz/ Piastri, Stroll/ Alonso, Norris/ Hulkenberg, Russell/ Hamilton, Ocon/ Magnussen, Tsunoda/ Gasly, Zhou/ Sargeant, Bottas/ Albon: Bottas qualificato 18° è stato retrocesso di "tre" posizioni per impeding, ma è partito comunque penultimo dato che Albon è partito dalla pitlane per intervento in regime di parco chiuso.
La gara è iniziata con un po' di caos, davanti erano tutti molto vicini ma sono riusciti a non toccarsi - e Danielone è perfino risalito terzo - mentre un po' più indietro Norris ha preso una sportellata micidiale venendo coinvolto suo malgrado in un contatto tra le Aston Martin in cui è stato co-protagonista anche Hamilton. Si è ritirato, con l'intervento della safety car con tanto di passaggio in pitlane, mentre Alonso rientrava ai box per una foratura e Strollino per ritirarsi.
Verstappino si è lanciato in testa alla gara seguito da Leclerc a una distanza non imbarazzante ma neanche ravvicinata, con Ricciardo che di lì a qualche giro ha perso la posizione a vantaggio di Perez. Danielone, però, intendeva dimostrare le dimensioni del suo membro e, mentre lo mostrava, dietro di lui, Sainz ha tappato gli occhi a Piastri dicendo: "tu non puoi guardare, sei un bambino innocente e potresti rimanere traumatizzato".
Non che Ricciardo possieda il membro più grande della griglia, ma conta anche come lo si usa: Magnussen, che si trovava in ottava piazza alle spalle del compagno di squadra, ha ingaggiato un duello molto intrigante con Hamilton, il tutto a base di track limits e manovre creative per le quali ha acculamato abbastanza penalità (quattro in totale) da finire dietro anche alla Pacific color uovo di Pasqua di Paul Belmondo, se solo fosse stato sulla griglia come ai vecchi tempi. Non che Belmondo sulla Pacific color uovo di Pasqua trent'anni fa andasse in griglia molto di frequente, ma sono dettagli.
Quello che non è un dettaglio è che la Torohhhh Rossohhhh di Faenzahhhh ha portato una livrea celebrativa per Miami che sembra un mashup tra la livrea uovo di Pasqua della Pacific e i colori forti della Simtek. Suddetta vettura, guidata da Tsunoda ha finito per frapporsi tra i Magnulton approfittando di una loro scampagnata alla quale Hamilton a onore del vero non doveva essere molto lieto do partecipare.
I due si sono successivamente sbarazzati di Kmag, poi Hamilton ha anche superato Tsunoda per il punto dell'ottavo posto. Punto che non si è portato a casa, così come non si è portato a casa l'ottavo posto, in quanto penalizzato post-gara per un eccesso di velocità in pitlane dietro alla safety car. Il Prosciuttello ha concluso la gara diverse posizioni più indietro rispetto a Russell e alle sue -L, quest'ultimo visto - dopo avere perso diverse posizioni al via - mentre faceva un po' di scompiglio insieme alle Williams e alle Alpine di turno.
Risultato sprint: Verstappen, Leclerc, Perez, Ricciardo, Sainz, Piastri, Hulkenberg, Tsunoda, Gasly, Sargeant, Zhou, Russell, Albon, Bottas, Ocon, Hamilton, Alonso, Magnussen.
Non so se avete notato: Slogan decimo! Certo, decimo in una gara in cui a punti vanno solo i primi otto, ma non si può avere tutto dalla vita.

La griglia di partenza della gara vera e propria era: Verstappen/ Leclerc, Sainz/ Perez, Norris/ Piastri, Russell/ Hamilton, Hulkenberg/ Tsunoda, Stroll/ Gasly, Ocon/ Albon, Alonso/ Bottas, Sargeant/ Magnussen, Zhou/ Ricciardo, con quest'ultimo qualificato 18° ma retrocesso di "tre" posizioni causa penalità del GP della Cina (sorpasso in regime di safety car).
La partenza è stata alle 22,00 italiane, alle 23,30 su TV8, non proprio l'ideale, ma per vedere Perez buttarsi a cannone alla partenza e rischiare di fare fuori chiunque avesse intorno questo e altro. L'hanno scampata tutti, Verstappen è stato mancato, mentre Sainz che era risalito secondo per evitarlo ha perso posizioni a vantaggio di Leclerc e Piastri, restando a inveire via radio, mentre nelle retrovie c'era un duello tra le Alpine. Tornando davanti, mentre Verstappino si allontanava senza dare nell'occhio, Baby Papaya si lanciava al predestinato inseguimento di Leclerc, per poi superarlo e restarsene con dietro le due Ferrari.
Perez era nel frattempo quinto con nessuno a tiro, Norris sesto con dietro il vuoto - anche se poi Checo sarebbe crollato e rientrato ai box molto prima degli altri- e Hulkenberg a lottare con Hamilton che in questo weekend con le Haas ci ha avuto a che fare parecchio. Si è difeso bene, nel primo stint, per poi soccombere all'attacco di entrambe le Mercedes.
Le cose, a quel punto, si sono susseguite in maniera leggermente piatta, con Leclerc che è andato ai box...
...
...
...per fortuna è arrivato Verstappen, che ha abbattuto un birillo scagliandolo in mezzo alla pista. È servita una virtual safety car per mandare un commissario a rimuoverlo senza che venisse investito, ma è durata talmente poco che i vari Verstappen, Piastri e Sainz di turno non hanno fatto tempo ad andare ai box. Ci sono andati più tardi, Verstappen di lì a poco, gli altri due più tardi nello stesso giro. Baby Papaya è uscito dietro a Leclerc, mentre davanti Norris era ancora a zero soste e in testa alla gara.
A quel punto non restava altro da fare che chiedersi se avrebbe recuperato qualche posizione in occasione della sosta, oppure chiedersi che fine avesse fatto Kmag, che nella gara domenicale non faceva dann-... oh wait. Ha affiancato Sargeant, che era in quel momento ben penultimo, e il tentativo di sorpasso è terminato con Slogan contro le barriere.
Ne approfitto per segnalare come a quanto pare Magnussen abbia preso una penalità di qualche genere e una ulteriore per non averla scontata bene, il tutto prima di essere messo sotto investigazione per il contatto con Sargeant e guadagnarsi un'ulteriore penalità post-gara.
Ma basta parlare di Kmag, in regime di safety car è accaduto un fatto epocale: Norris si è fermato ai box dalla prima posizione e ne è uscito in prima posizione, mentre poco prima Verstappino si lamentava via radio di una monoposto non performante: in quel momento ho pensato che la mezza gara restante sarebbe stata di quelle da ricordare. Ero anche molto tentata di correre su google a cercare il risultato, ma mi sono ravveduta e mi sono detta che sarebbe stata un'azione scellerata. Ho atteso, mi sono gustata un duello Piastri vs Sainz in cui il Baby Papaya ha rimediato un danno all'ala anteriore e in cui Sainz ha guadagnato un quarto posto poi perso nella notte italiana per penalità, perché sia mai che ai piloti sia consentito duellare e animare la gara, è un kriminehhhh grave tanto quanto andare per vie di fuga come ha fatto Kmag.
Nel frattempo il gap tra i primi due aumentava e alla fine per Norris è giunto il momento di essere abbracciato da tutti arrivati in branco a dargli la lingua in bocca, prima che arrivasse Jenson Button per le interviste al parc fermé:
"Come ti senti adesso che sei diventato adulto?"
"È una sensazione incredibile, ho sentito i peli pubici spuntarmi uno per uno e adesso ho anche un accenno di barba. Credo di potere mettere da parte il biberon, ma adesso scusate un attimo, devo andare a complimentarmi con il mio vincitore consorte per avere mandato quel bambino piccolo con cui condivido il box a dormire nelle retrovie, essendo già mezzanotte passata. Si è rivelato in ciò molto responsabile."

RISULTATO:
1. Lando Norris/ McLaren
2. Max Verstappen/ Redbull
3. Charles Leclerc/ Ferrari
4. Sergio Perez/ Redbull
5. Carlos Sainz/ Ferrari
6. Lewis Hamilton/ Mercedes
7. Yuki Tsunoda/ Visa Cash App RB
8. George Russell/ Mercedes
9. Fernando Alonso/ Aston Martin
10. Esteban Ocon/ Alpine
11. Nico Hulkenberg/ Haas
12. Pierre Gasly/ Alpine
13. Oscar Piastri/ McLaren
14. Zhou Guanyu/ Kick Sauber
15. Daniel Ricciardo/ Visa Cash App RB
16. Valtteri Bottas/ Kick Sauber
17. Lance Stroll/ Aston Martin
18. Alex Albon/ Williams
19. Kevin Magnussen/ Haas
Rit. Logan Sargeant/ Williams


venerdì 2 febbraio 2024

Presentazioni 2024: la Haas si svela (con un pensiero Andretti-centrico)

Era solo quarantotto ore fa, quando il mondo si indignava per la non concessione ad Andretti di entrare in Formula 1. Era una questione che mi ero ripromessa di trattare, ma quella vicenda sembra ormai lontanissima nel tempo, a seguito di quello che è successo ieri in termini di mercato piloti, totalmente inimmaginabile fino a due giorni fa. Ne parlerò in un'altra occasione (spero di potere uscire con un post in tarda serata), mentre adesso intendo affrontare la vicenda Andretti prendendola un po' da lontano. La principale risposta alle pure assurde argomentazioni contro la sua entrata è stata menzionare team di fondo griglia, o addirittura centro griglia, sostenendo che non danno valore aggiunto alla Formula 1 e alludendo al fatto che sono loro che non dovrebbero stare in griglia. Qualcuno ha rosicato per l'entrata dell'Osella in Formula 1 negli anni '80 (sì, l'ho letto davvero), mentre una serie di indignati ha proposto di buttare fuori dalla Formula 1 squadre quali Toro Rosso, Sauber e... Williams. Sì, la Williams non ha mai significato niente per la Formula 1. L'attention seeker, tuttavia, è stata la Haas, di cui tutti concordano che è uno scandalo.

Premesso che a un certo punto la Haas ha fatto una cazzata bella grossa (parlo di un certo main sponsor che ha imposto un certo pilota), non mi sembra che la sua presenza in griglia sia oggi come oggi così *inaccettabile* come alcuni la dipingono. Le principali accuse che le sono state rivolte sono state: 1) difficoltà economiche, 2) l'ex team principal Gunther Steiner a pochi sta simpatico, 3) la line-up di piloti Kevin Magnussen/ Nico Hulkenberg.
Sarò sincera, penso che si stia perdendo il lume della ragione. L'unico team mai *escluso* dalla Formula 1 fu l'Andrea Moda: quello che aveva una macchina che cadeva a pezzi, che si doveva far prestare i motori dalla Brabham, che di solito non si prequalificava nemmeno.
Le difficoltà finanziarie della Haas non sembrano peggiori di quelle che aveva la Force India ai tempi di Vijay Mallya. Ha sempre preso parte ai gran premi, non ha mai avuto alcuna difficoltà a stare nel 107% e tendenzialmente se la gioca nella parte bassa della griglia senza essere scandalosamente più lenta degli avversari. Eccetto il 2020, le possibilità di andare in Q2 e di fare punti occasionali non sono mai mancate.
Team principal poco simpatici ne potrei nominare a bizzeffe, ma soprattutto potrei menzionare team principal che hanno fatto cose ben peggiori del polemizzare con i piloti via stampa o comportarsi da "personaggio Drive to Survive" invece che da team principal. Non mi risulta che qualcuno abbia mai proposto l'esclusione delle scuderie per i quali avevano lavorato in passato - perché Steiner non c'è nemmeno più, in Haas.

La line-up di piloti... non mi spiego perché debba costituire un problema. Ritengo assolutamente legittimo preferire altri a loro (anche ex quali Romain Grosjean, Esteban Gutierrez o Mick Schumacher - personalmente io sono Team RoGro), ma pensare che un team debba essere escluso perché schiera Kmag/ Hulk, mi sembra rasentare il ridicolo. Mi sembrano due piloti assolutamente rispettabili e un grosso progresso rispetto a quanto visto in passato (vedi Nikita Mazepin).
Di fatto nella sua storia la Haas ha schierato "tre 80s kids" dalle carriere di lunga durata (Grosjean, Magnussen, Hulkenberg), un pilota che prima della Formula 1 è stato campione di GP3 (Gutierrez) e addirittura ha fatto esordire un campione GP2 (Schumacher). Ha fatto anche esordire Charles Leclerc come Friday driver, tra una cosa e l'altra.
Il fatto che una parte di questi piloti non abbia funzionato nel team mi sembra abbastanza irrilevante, abbiamo avuto in passato squadre che hanno messo in pista piloti ben peggiori di questi e che l'hanno fatto con costanza, quindi lunga vita al duo Kmag/ Hulk, per quanto mi riguarda! Senza contare che Hulkenberg soprattutto un giorno viene demonizzato e quello dopo "ti vogliamo in Ferrari!!!111!!!11!!!11!!"
Questo non vuole essere un'invettiva pro-Haas, quanto piuttosto semplicemente un'osservare come la sua presenza nel 2024 sia tutto fuorché scandalosa come alcuni la dipingono. E poi ci vuole una sorta di Cenerentola, che presenta la propria monoposto (la livrea, in realtà) per prima, senza potere sapere che nella data fissata si parlerà di ben altro che della Haas!


Per finire il discorso, sono molto dispiaciuta che il nome della famiglia Andretti venga sminuito come se niente fosse, mi dispiace per Mario e per Michael, ma soprattutto mi dispiace che non ci sarà un undicesimo team. A mio vedere la griglia dovrebbe essere ampliata, non ristretta.
Dal punto di vista dei team non apprezzo ma comprendo (specie da quelli delle retrovie) il veto nei confronti di una squadra che potrebbe puntare agli introiti riservati ai primi dieci, ma ritengo che alla base ci sia soprattutto un sistema sbagliato. Se chiedi a qualsiasi squadra "autorizzi l'ingresso di un nuovo avversario che potrebbe danneggiarti nei risultati ed economicamente?" dubito che sia ben lieta di accettare. Il problema è in primo luogo glielo si debba chiedere e, in secondo, che anche ammesso che l'entrata passi dalla volontà delle squadre, la FIA e il suo presidente, che sarebbero stati d'accordo all'ingresso di Andretti, non abbiano fatto concessioni o altro che potessero mediare e cambiare la posizione dei team.
In sintesi, è una questione ben più grossa di Haas vs Andretti, due entità distinte di cui la presenza di una non esclude l'altra.


lunedì 30 ottobre 2023

Formula 1 2023: #19 Gran Premio del Messico // il commento del lunedì

Diciannovesimo evento stagionale, Gran Premio del Messico, considerato quasi universalmente da rimuovere dal calendario, in concomitanza con l'esclusione di tutti i piloti messicani dai campionati FIA, perché ci sono i tifosihhhh messicanihhhh che minacciano di mortehhhh la Redbull e il compagno di squadra del loro idolohhhh. A questo proposito, vorrei dire alcune cose: è pur vero che la situazione è pesante e che si sono viste scene indecenti - tra cui una rissa sulle tribune, probabilmente a seguito di un certo incidente avvenuto alla prima curva - ma siamo sicuri che il problema sia essere in Messico? I tifosi messicani sono così invasati perché nello specifico sono messicani, o perché sono stati avvicinati in branco alla Formula 1 in un'epoca storica in cui vengono generati tifosi invasati?
Mi rendo conto che scaricare la colpa sul loro idolohhhh sia la strada più facile, specie in un momento storico in cui sta performando poco e niente, ma non mi sembra che sia lui a istigare i tifosi. C'è addirittura chi sostiene che suo padre dovrebbe essere bandito dal paddock perché istiga... ma la realtà è che Antonio Perez si limita ad affermare che suo figlio sia il best drivahhhh evahhhh senza mai avere tenuto alcun comportamento incivile e inadeguato alla vita pubblica.
Più che eliminare circuiti in base alle tifoserie, sarebbe stato meglio, diversi anni fa, rendersi conto che generare ultrà poteva avere risvolti poco contenibili, ovvero quelli che abbiamo visto questo fine settimana. Avere una tifoseria mediamente civile nel gran premio di casa di una seconda guida non è assolutamente impossibile, basti solo pensare che tra una settimana la Formula 1 andrà in Brasile, dove i tifosi urlavano, cantavano, saltellavano e ballavano 24/7 invocando i nomi di Rubens Barrichello e Felipe Massa limitandosi a sperare che capitassero circostanze favorevoli e che l'idolo di turno potesse vincere il gran premio, senza fare danni quando - specie nel caso di Rubinho che giungeva sul posto spiritualmente accompagnato da un esercito di gufi e gatti neri - risultava chiaro che non sarebbe accaduto.

CRONACA PER IL FORUM - A Città del Messico, dove la gara dura 71 giri, le Ferrari di Charles Leclerc e Carlos Sainz monopolizzano a sorpresa la prima fila dopo non essere mai stati nelle posizioni di vertice fino a quel momento. L'idolo di casa Checo Perez stavolta non è tanto lontano dal compagno di squadra Max Verstappen, ma purtroppo per lui l'Alpha Tauri di Daniel Ricciardo si frappone tra di loro.
Le Mercedes al momento non sembrano tenere il ritmo, con Lewis Hamilton e George Russell in sesta e ottava posizione con in mezzo la McLaren di Oscar Piastri. Quella di Lando Norris invece sarebbe in ultima fila, se non fosse per il cambio di motore di Yuki Tsunoda e la partenza dalla pitlane di Lance Stroll per modifiche in parco chiuso.
Questo è l'ordine di partenza (posizioni di qualifica tra parentesi):

Leclerc - Sainz
Verstappen - Ricciardo
Perez - Hamilton
Piastri - Russell
Bottas - Zhou
Gasly - Hulkenberg
Alonso - Albon
Ocon - Magnussen
Norris - Tsunoda(15)
Sargeant - Stroll(18)

La partenza non è delle migliori per le Ferrari, mentre le Redbull hanno un ottimo spunto. Nel caso di Perez di ottimo ha solo lo spunto, perché poi affianca Leclerc quando questo è quasi affiancato a Verstappen, impossibile uscire tutti indenni dalla curva. Infatti è contatto Perez vs Leclerc, con Charles che riesce a proseguire con l'ala anteriore danneggiata accodandosi a Verstappen. Va peggio a Checo, che quasi spicca il volo ed è costretto ai box, dove si ritira. Il pezzo danneggiato si stacca dalla Ferrari alcuni giri dopo, al 5° giro viene messa brevemente virtual safety car.
Verstappen, Leclerc e Sainz sono i primo tre, Ricciardo è ancora quarto e lo rimane fino all'11° giro quando dopo diversi tentativi Hamilton riesce a superarlo. Piastri e Russell non sembrano avvicinarsi al punto da infastidirlo.
È dietro a Russell che Verstappen si ritrova dopo la prima sosta per passare da medium a hard. Si avvicina in gran fretta e recupera diverse posizioni dato che gli altri piloti allungano il primo stint, puntando a una sola sosta: al 25° Hamilton, che overcutta così Sainz (pitstop al 31°) e per ultimo Leclerc al 32°, unico che non era ancora stato superato da Verstappen, che così si ritrova in testa.
Al 33° giro c'è un botto pazzesco da parte di Magnussen, forse innescato dalla rottura di una sospensione(?), fortunatamente Kevin viene inquadrato uscire dalla vettura e fermarsi sul muretto. Viene messa safety car e Verstappen va ai box: torna in pista ancora sulle hard, ancora in testa. Le barriere sono danneggiate, dal retro della vettura si innalzano fiamme, i commissari intervengono lentamente. Un giro dopo l'incidente viene esposta bandiera rossa.

La gara riprende con standing start dopo circa 25 minuti, la griglia di partenza è la seguente: Verstappen, Leclerc, Hamilton, Sainz, Ricciardo, Piastri, Russell, Tsunoda, Hulkenberg, Norris, Gasly, Albon, Zhou, Ocon, Sargeant, Bottas, Stroll, Alonso. Entrambi i piloti Mercedes ripartono su gomme soft, Russell riesce a superare Ricciardo. I piloti Mercedes sono adesdo terzo e quinto rispettivamente negli scarichi delle due Ferrari. Hamilton supera Leclerc nel corso del 40° giro.
Al 49° giro, poco dopo il ritiro di Alonso ai box, il lungo duello tra Piastri e Tsunoda che durava fin dal restart finisce con un contatto. Il pilota dell'Alpha Tauri finisce in testacoda e riparte nelle retrovie, mentre Piastri rimane in settima posizione. Norris, che aveva perso varie posizioni al restart e in seguito fatto alcuni sorpassi, si ritrova adesso ottavo. In seguito Norris passa davanti al compagno di squadra, va poi successivamente a raggiungere Ricciardo e riesce a superarlo al 60° giro.
Albon, nel frattempo, si trova in nona piazza, mentre Hulkenberg si trova decimo fino a gara inoltrata, per poi perdere posizioni a vantaggio delle due Alpine. Al 67° giro c'è un contatto tra Bottas e Stroll che provoca il ritiro di Lance ai box, mentre nel frattempo Norris supera Russell - che avevamo lasciato negli scarichi di Sainz ma ha poi perso terreno in seguito - e sale al quinto posto. Le posizioni dei primi cinque sono ben definite e tutti piuttosto distanti, mentre negli ultimi due giri Ricciardo si avvicina tantissimo a Russell senza tuttavia riuscire a passare davanti. Il settimo posto gli vale comunque i primi punti stagionali al termine di un weekend in cui ha messo a tacere i suoi numerosi critici.
All'ultimo giro, non inquadrato, Sargeant invece di tagliare il traguardo rientra in pitlane, pare per mancanza di carburante, sarà classificato 16°, doppiato di un giro. Dal momento che prima di quel momento si trovava 12° a pieni giri, verosimilmente si ferma all'ingresso della pitlane, senza riuscire a tagliare il traguardo. // Milly Sunshine(C) per F1GC Forum.

RISULTATO: 1. Max Verstappen (Redbull), 2. Lewis Hamilton (Mercedes), 3. Charles Leclerc (Ferrari), 4. Carlos Sainz (Ferrari), 5. Lando Norris (McLaren), 6. George Russell (Mercedes), 7. Daniel Ricciardo (Alpha Tauri), 8. Oscar Piastri (McLaren), 9. Alex Albon (Williams), 10. Esteban Ocon (Alpine), 11. Pierre Gasly (Alpine), 12. Yuki Tsunoda (Alpha Tauri), 13. Nico Hulkenberg (Haas), 14. Valtteri Bottas (Alfa Romeo), 15. Zhou Guanyu (Alfa Romeo), 16. Logan Sargeant (Williams), Rit. Lance Stroll (Aston Martin), Rit. Fernando Alonso (Aston Martin), Rit. Kevin Magnussen (Haas), Rit. Sergio Perez (Redbull).

RIFLESSIONI SEMI-SERIE DEL LUNEDÌ - ormai le riflessioni sulla questione Perez/ tifosi messicani le ho già scritte, mi permetto solo di aggiungere che, se non si fosse preso azzardi, Checo sarebbe verosimilmente finito a podio. Per sua stessa ammissione, stava tentando una manovra che, se ben riuscita, avrebbe potuto condurlo in testa alla gara. Riflessione personale, gli è andata pure bene, non oso immaginare cosa sarebbe successo se Verstappen fosse stato coinvolto in qualche modo nel contatto.
Adesso c'è un sacco di gente che vorrebbe Ricciardo al suo posto... sì, Ricciardo, quello che fino a poco tempo fa era uno scandalo che dopo il suo infortunio avesse osato tornare al volante, invece di lasciare il posto alla sua riserva Liam Lawson. Ricciardo, il pilota finito, il clown, quello che non aveva più niente da dire: cambia in fretta la direzione in cui soffia il vento, specie quando tutto viene estrapolato dal contesto e impacchettato in modo da vedere solo quello che fa comodo. Spero almeno che, se la prossima gara non farà punti, non sia di nuovo declassato a pagliaccio, ma non nutro molta fiducia in proposito. E con questo, alle dieci e mezza di lunedì mattina, mentre attendo pazientemente che venga ora di sistemare una faccenda burocratica a causa della quale mi sono dovuta prendere alcune ore di permesso al lavoro, metto fine a questo commento.


lunedì 29 maggio 2023

Formula 1 2023: #6 Gran Premio di Montecarlo - il commento del lunedì

Sono state settimane lunghe e piene di polemiche sterili, dal lato social. Ne ho lette di tutti i colori e non sono sicura di volerle commentare, quindi credo sia meglio ripensare ai bei vecchi tempi. Per esempio ripensare al 1996 quando Olivahhhh Penis vinse il gran premio ed entrò per sempre nella storia del motorsport. Quei giorni, tuttavia, sono ormai molto lontani e non c'è speranza di farli rivivere, dobbiamo accontentarci solo di quello che abbiamo a disposizione oggi, tipo i Leclainz che a random hanno un momento Perocon sollevando il caos tra i loro tifosi social. Non che i tifosi formato social dei Leclainz siano degni di essere citati nella stessa frase di Panis, ma dobbiamo accontentarci di quello che abbiamo, ovvero al momento poco e niente.

CRONACA PER IL FORUM - Montecarlo, sesto appuntamento della stagione, il ritorno della Formula 1 dopo tre settimane da Miami, a seguito dell'annullamento del GP di Imola della scorsa settimana a causa dell'alluvione in Emilia Romagna.
Le qualifiche, come al solito nel Principato, si rivelano piuttosto entusiasmanti, con i tempi che si abbassano fino all'ultimo. Per Checo Perez, tuttavia, la qualifica non è affatto entusiasmante, in quanto finisce a muro nelle prime battute ed è costretto a partire ultimo.
Se in Q1 è uscito già un pilota illustre, in Q2 esce di scena anche Lance Stroll, che a giudicare dai tempi di Fernando Alonso butta via una buona occasione visto che l'Aston Martin sembra andare piuttosto forte. Infatti in Q3 il campione del mondo 2005 e 2006 va vicinissimo a conquistare la pole position, venendo battuto in extremis da Max Verstappen che, dopo avere strisciato contro il muro nel precedente settore, nel terzo fa un tempo mostruoso.
In generale i tempi sono abbastanza vicini e Charles Leclerc ottiene il terzo tempo, tuttavia per ostruzione nei confronti di Lando Norris riceve tre posizioni di penalità. Questa è la griglia di partenza effettiva:

1^ fila: Verstappen - Alonso
2^ fila: Ocon - Sainz
3^ fila: Hamilton - Leclerc
4^ fila: Gasly - Russell
5^ fila: Tsunoda - Norris
6^ fila: Piastri - De Vries
7^ fila: Albon - Stroll
8^ fila: Bottas - Sargeant
9^ fila: Magnussen - Hulkenberg
10^ fila: Zhou - Perez

La gara inizia alle 15,00 con cielo nuvoloso e i giri previsti sono 78. Mentre le posizioni dei primi rimangono invariate, nelle retrovie c'è un contatto tra Sargeant e Hulkenberg per il quale questo sarà penalizzato. Stroll frattanto perde posizioni, mentre alcuni piloti nelle retrovie si fermano ai box già dopo un giro, uno di questi è Perez che si ritrova al ritorno in pista diciottesimo, ma già con entrambe le mescole utilizzate e pista libera davanti a sé.
Verstappen nei primi giri ha un ritmo abbastanza alto, ma lo abbassa in un secondo momento. Alonso rimane staccato di due/ tre secondi mentre viene distanzato maggiormente Esteban Ocon, che si ritrova terzo con Carlos Sainz negli scarichi. Quest'ultimo tenta un sorpasso all'11° giro, ma lo tampona lievemente e rompe un pezzo di ala anteriore, che tuttavia si stacca permettendogli di proseguire. Lewis Hamilton, quinto, non riesce ad approfittarne per avvicinarsi.
Raggiunto Stroll, nel frattempo, Perez rimane con il canadese in trenino dietro a Sargeant e Magnussen, fintanto che al 18° non riescono tutti a superare la Williams. A parte questo, tuttavia, la gara di Perez non sembra prendere alcuna svolta, per il momento, si trova ancora 16° e dopo una trentina di giri di gara Verstappen - che adesso ha sette secondi di vantaggio su Alonso - giunge alle sue spalle pronto a doppiarlo.
Davanti è il momento delle soste, Hamilton, Ocon e Sainz si fermano al 32°, 33° e 34°, con le posizioni tra i tre che rimangono invariate. Già doppiato, nel frattempo Perez duella in modo scatenato con Stroll, lo supera fuori dalla pista, dopodiché in lotta con Magnussen lo tocca e rompe l'ala, è costretto subito dopo a fermarsi ai box dove avrà una lunga sosta tornando in pista penultimo davanti al solo Sargeant. Rimangono a duellare Magnussen e Stroll, che vengono doppiati da Alonso e in seguito hanno un contatto tra loro.
Leclerc si ferma al 45° giro. Era al momento terzo davanti a Pierre Gasly e George Russell. Mantiene la posizione su Gasly quando si ferma al 48°, mentre Russell al momento rimane in pista: sta per arrivare la pioggia. E infatti arriva poco dopo, ma quando Alonso si ferma rimette gomme da bagnato. La pioggia al momento sembra contenuta e si accende di nuovo il duello tra Ocon e Sainz.
Poi la pioggia aumenta e ne succedono di tutti i colori, le cose più altisonanti Verstappen, Sainz e Stroll che vanno a verniciare muri ma ripartono, nel caso di Verstappen senza perdere terreno e nel caso di Stroll danneggiando la vettura, e Russell che si tocca con Perez doppiato procacciandosi in seguito una penalità che applicata a fine gara non cambierà la sua posizione. Tutti iniziano a fermarsi per le intermedie, Alonso si ferma di nuovo e in Ferrari rimandano di un giro. I primi otto a soste ultimate sono Verstappen, Alonso, Ocon, Hamilton, Russell, Leclerc, Gasly e Sainz con un abisso sui piloti che seguono.
Magnussen rimane in pista su gomme da asciutto, ma al 58° sbatte, anche se riesce a ripartire. Lo stesso accadrà poco dopo a Sargeant, mentre al 60° Magnussen stavolta su full wet è di nuovo fermo in una via di fuga, ma riparte di nuovo.
La pioggia non dura a lungo, ma la pista è ancora umida nelle fasi finali, con Tsunoda che si ritrova nono ma ha problemi di freni, viene superato dalle McLaren e al 69° finisce in una via di fuga, ma riparte e non genera intralcio. Al 72° Verstappen, uscito indenne da una toccata contro il muro, doppia Perez una seconda volta, Checo al momento su full wet si ferma poco dopo passando alle intermedie, è il suo quinto cambio gomme e torna in pista 17°, dietro di lui ci sono solo Sargeant e Magnussen, anche se Kevin si ritira ai box a due giri dal termine. Si avvicinerà a Hulkenberg nelle fasi finali della gara, non riuscendo a superarlo, ma otterrà la posizione perché Nico è penalizzato post gara per non avere scontato la precedente penalità, il tutto mentre Verstappen vince con mezzo minuto di vantaggio su Alonso. // MILLY SUNSHINE(C) PER F1GC

RISULTATO: 1. Max Verstappen (Redbull), 2. Fernando Alonso (Aston Martin), 3. Esteban Ocon (Alpine), 4. Lewis Hamilton (Mercedes), 5. George Russell (Mercedes), 6. Charles Leclerc (Ferrari), 7. Pierre Gasly (Alpine), 8. Carlos Sainz (Ferrari), 9. Lando Norris (McLaren), 10. Oscar Piastri (McLaren), 11. Valtteri Bottas (Alfa Romeo), 12. Nyck De Vries (Alpha Tauri), 13. Zhou Guanyu (Alfa Romeo), 14. Alex Albon (Williams), 15. Yuki Tsunoda (Alpha Tauri), 16. Sergio Perez (Redbull), 17. Nico Hulkenberg (Haas), 18. Logan Sargeant (Williams), 19. Kevin Magnussen (Haas), Rit. Lance Stroll (Aston Martin).

RIFLESSIONI DEL LUNEDÌ - è strano ritrovarsi all'indomani di un gran premio con gente che litiga sui Leclainz, dopo che Sainz appena andato a muro ha deciso che lui e Leclerc dovevano diventare i Perocon, ma la cosa più trash è che ci sia gente che discute a proposito del fatto che si odianohhhh, anzi no, sono aMiK3TtY, livello groupie delle boyband. Non so, un tempo ci si sarebbe preoccupati del fatto che i due individui in questione tra una cosa e l'altra corrono per una squadra che giovedì fa proclami e alla domenica fa sesto e ottavo posto.
In realtà a mio parere bisognerebbe focalizzarsi anche sui proclami e sul fatto che ogni volta la gente ci creda, devo ammettere che questo è di gran lunga più preoccupante. Onestamente, non ho idea di come faccia una buona parte del fanbase ferrarista continuare a credere ogni volta che la Ferrari vincerà, quando sistematicamente non va neanche a podio. Mi è del tutto incomprensibile.
Non aggiungo altro, perché il prossimo gran premio è alle porte. Anticipo che, se in questo weekend Leclerc ha indossato una tuta celebrativa beige - che personalmente mi dava molte 70s vibes - il prossimo Sainz indosserà una tuta celebrativa con qualche rifinitura gialla, sulla quale preferisco non dire nulla se non che non esistono più le tute celebrative di una volta!

martedì 9 maggio 2023

Formula 1 2023: #5 Gran Premio di Miami, il commento del lunedì (anzi, stavolta del martedì)

Miami è sinonimo di circuito cittadino trash che incarna bene la Formula 1 anni '80 negli States, ma che la stravolge perché negli anni '80 negli States c'erano i circuiti trash, ma non c'erano porti finti e passerelle per i vip del posto destinati a divenire il centro dello spettacolo. Miami è quel circuito che secondo la mentalità del tifoso americano medio, a cui si dà ben più importanza di quanta gliene spetterebbe, un giorno dovrebbe rimpiazzare l'obsoleto GP di Montecarlo, da rimuovere perché esibisce big money europei anziché americani e ciò non è etico.
Vorrei aprire una piccola parentesi, tuttavia, e segnalare che il tifoso medio di ogni location attualmente sembra convinto che la Formula 1 dovrebbe seguire i suoi dettami. Prima che mi si fraintenda, facendo un passo indietro, considero il format dell'Azerbaijan piuttosto discutibile, specie per la quasi assenza di prove libere, ma per il resto a mio parere se proprio devono esserci due gare è giusto che ci siano due qualifiche invece che cose atroci come reverse grid di cui ho sentito vaneggiare, mentre le qualifiche al venerdì non mi fanno impazzire, ma sostenere che ai vecchi tempi non sarebbe mai successo tutto quando fino ai mid-90s c'erano due sessioni di qualifiche, una al venerdì e una al sabato (con le prove libere al mattino, in più ai tempi non c'era eliminazione, chiunque aveva a disposizione un'ora per girare in qualifica), magari anche no.
Detto questo, mi è parso di vedere fin troppa gente pontificare di come dovrebbe essere *tassativamente* strutturato un fine settimana, a che ora dovrebbe essere questo e a che ora quell'altro. Ribadisco che è giustissimo criticare la cancellazione delle prove libere, ma per il resto del format magari anche cercare di ricordarsi di non essere pensionati con il giornale sotto il braccio al cospetto di un cantiere potrebbe essere d'aiuto.
Aggiungo una considerazione sulla noiahhhh: che io ricordi ne sento parlare da ben prima delle sprint, da ben prima della generazione di monoposto attuale e da ben prima che gente tipo il pilota di punta della Redbull fosse "adulta" abbastanza da gareggiare in Formula 1. Per quanto sia stato alquanto inutile avere ben due gare a Baku, non mi sembra che il gran premio tacciato di essere noioso e inguardabile sia stato tanto più noioso di molti altri analoghi nelle stagioni passate. È indubbio che ci siano stati momenti storici in cui c'era maggiore imprevedibilità. Però, se l'imprevedibilità è bassa, mi sembra preferibile di gran lunga una gara tranquilla come quella di Baku in cui gli eventi seguono il loro corso piuttosto che un tentativo di demolition derby come quello avvenuto all'Albert Park a seguito di decisioni della direzione gara studiate ad arte per generare imprevedibilità.
Detto questo, credo che l'introduzione sia stata abbastanza lunga, quindi do la linea a me stessa e proseguo riportando la cronaca della gara scritta per il forum F1 Grand Chelem. Vorrei comunque segnalare che, a mio vedere, la gara di Miami (dove *gara* significa esattamente il significato del termine, ovvero dal formation lap al giro d'onore, non il prima e il dopo) non è stata particolarmente noiosa. Nel senso, circuito molto discutibile e tutto, però per come la penso io le gare non vanno guardate pensando al circuito, ma vanno piuttosto vissute. Per certe considerazioni c'è tempo, una volta che i motori sono accesi bisogna cercare di trarne il più possibile, senza volere essere prevenuti a ogni costo.
Poi certo, è sgradevole ritrovarsi alla domenica sera a scoprire che, mentre dei vip che nulla hanno a che vedere con il motorsport si aggiravano per la griglia, Martin Brundle - che tipicamente intervista piloti sulla griglia - non potesse accedere alla griglia, o addirittura che i bodyguard abbiano cercato di bloccare Jackie Stewart come se fosse un vecchio squinternato qualsiasi invece che un tre volte campione del mondo. È sgradevole anche ritrovarsi ad assistere a una sorta di sfilata dei piloti con tanto di cheerleader, ponpon e vip vari nei paraggi, cinque minuti prima della gara quando magari dovrebbero essere concentrati sulla gara e non sullo spettacolo pacchiano che hanno intorno. Però, poi, i semafori si accendono e, non appena si spengono, scatta la gara. E allora, a quel punto, è solo un'altra gara da vivere.
Per me, almeno. Non significa che deve essere altrettanto per chiunque. Però, come io non vado a pontificare (seconda volta che uso questo verbo nel commento, probabilmente la seconda anche in tutta la mia vita) di cosa dovrebbero fare gli altri, mi aspetterei un simile trattamento, non affermazioni tra le righe secondo cui i very uominy non guardano le gare precedute da spettacoli trash per principio e che chiunque se le guardi è un traditore della kausahhhh. Non ci sono cause, c'è solo un campionato che in mano a Liberty Media cola a picco. Quindi meglio approfittare di guardarsi le gare ora, perché prima o poi potrebbero collassare. Certo, non ce ne fossero più o meno duecentoventi in un anno, magari sarebbe meno stressante, ma non sono sicura di potere criticare l'esagerazione in questo contesto, perché io stessa sto esagerando con i preamboli invece di narrare i fatti. Quindi è giunto il momento di passare a quanto scritto questo fine settimana su F1GC e di scusarmi per il ritardo, ma essendo il gran premio finito verso l'una di notte su TV8, chiaramente le tempistiche ne sono state condizionate.
Aggiungo una piccola curiosità: questo gran premio ha segnato ufficialmente il mio ingresso nella categoria di quelli che con i gran premi della domenica sera quasi notte si ritrovano a chiedersi come faranno a tirarsi su dal letto al lunedì mattina. Nel mio precedente lavoro ho fatto per otto anni turni 11.30/19.30 o 12.00/20.00, adesso ho la sveglia che suona alle sette di mattina. Comunque dai, non è andata così male, tra una cosa e l'altra cinque ore e mezza di sonno me le sono fatte, anche se devo dire che prediligo altri orari per i gran premi.

CRONACA PER IL FORUM - Il Gran Premio di Miami è il quinto del mondiale 2023, che finora ha visto Max Verstappen e Checo Perez ottenere due vittorie ciascuno (Verstappen in Bahrein e Australia, Perez in Arabia Saudita e Azerbaijan... sarebbero tre contando anche la sprint) e la Redbull incontrastata dominatrice della stagione, con Aston Martin spesso seconda forza.
Il team britannico, tuttavia, ha una brutta sorpresa all'inizio delle qualifiche, quando Lance Stroll è uno degli esclusi già al termine della Q1. Ci sono comunque altre sorprese e in Q2 è la Mercedes a stare poco tranquilla: Lewis Hamilton rimane escluso con il 13° tempo, mentre George Russell rientra nella top-ten, ma non certo nelle posizioni più alte.
Per la Q3 è prevedibile uno scontro finale tra le Redbull per la pole position, dopo che Verstappen ha commesso un errore nel primo tentativo, ma ha a disposizione un'ultima chance per strappare il miglior tempo a Perez. O almeno così crede: a un minuto e mezzo dalla fine della Q3 Charles Leclerc parte in testacoda e finisce contro le barriere, congelando il risultato. L'Aston Martin si prende la soddisfazione di vedere Fernando Alonso in prima fila accanto al poleman, con la Haas di Kevin Magnussen grande sorpresa, quarto posto, in seconda fila accanto alla Ferrari di Carlos Sainz.

1^ fila: Perez - Alonso
2^ fila: Sainz - Magnussen
3^ fila: Gasly - Russell
4^ fila: Leclerc - Ocon
5^ fila: Verstappen - Bottas
6^ fila: Albon - Hulkenberg
7^ fila: Hamilton - Zhou
8^ fila: De Vries - Norris
9^ fila: Tsunoda - Stroll
10^ fila: Piastri - Sargeant

La gara prevede 57 giri e inizia senza grossi colpi di scena, a parte un contatto Norris/ De Vries/ Sargeant nelle retrovie. Davanti resta quasi tutto uguale a parte Magnussen che perde posizioni nei confronti di Gasly e Russell, ritrovandosi sesto. Viene poco dopo superato da Leclerc che tuttavia non riesce a distanziarlo e si ritrova coinvolto con lui in una serie di sorpassi. Al 4° giro Verstappen - partito su hard anziché su medium - li supera entrambi in un colpo solo, Max adesso è sesto, mentre Magnussen si trova davanti a Leclerc.
La rimonta di Verstappen procede piuttosto spedita, nei giri successivi è il turno di Gasly e Russell, avvicinandosi approfittando del duello tra i due, dal quale la spunta Russell. Al 14° supera anche Sainz portandosi in zona podio per poi risalire secondo poco dopo con un sorpasso su Alonso, mentre il duello Magnussen vs Leclerc prosegue fino a quel momento, poi il pilota Haas si ferma ai box.
Al 18° giro si fermano Russell e Leclerc per passare alle hard, si inseriscono rispettivamente davanti e dietro a Gasly e Magnussen, tra questo quartetto le posizioni non sono cambiate rispetto a prima della sosta, piuttosto Magnussen e Leclerc sono ben più lontani di prima. Fermandosi diversi giri prima rispetto ad Alonso, Sainz lo supera tramite undercut, ma pende su di lui una penalità di cinque secondi per speeding in the pitlane. Al 27° giro, un paio di tornate dopo la propria sosta, Alonso supera Sainz riprendendosi la terza posizione - anzi, la quarta dato che davanti ai due c'è Ocon che ancora deve fermarsi ai box, che i due supereranno nei giri seguenti. Al 34° Sainz va largo e viene superato da Ocon, per poi riprendersi la posizione un giro dopo. Poco dopo anche Russell supera Ocon.
Al 37° giro Leclerc tenta il sorpasso su Magnussen, ma viene poi superato di nuovo. Un giro più tardi riesce finalmente a concretizzare. Hamilton nel frattempo si ferma ai box, Russell supera Sainz e Verstappen inizia ad allugare nei confronti di Perez. Dopo la sosta, Hamilton occupa la posizione dietro a Magnussen, mentre Ocon esce dai box dietro al pilota della Mercedes. Entrambi in seguito riusciranno a superare la Haas.
Verstappen si ferma al 46°, torna in pista vicinissimo a Perez. Sulle medium nuove sembra più veloce e infatti lo riesce a superare al 48° nonostante la difesa di Perez. Verstappen inizia ad allungare e non c'è storia. Nel frattempo a tre giri dal termine, dopo che entrambi hanno superato Gasly, Hamilton strappa la sesta posizione a Leclerc. Da quel momento in poi le posizioni rimangono invariate, anche quella di Sainz dopo la penalità in quanto il gap con Hamilton era ben più di cinque secondi. // Milly Sunshine(C) per F1GC.

RISULTATO: 1. Max Verstappen (Redbull), 2. Sergio Perez (Redbull), 3. Fernando Alonso (Aston Martin), 4. George Russell (Mercedes), 5. Carlos Sainz (Ferrari), 6. Lewis Hamilton (Mercedes), 7. Charles Leclerc (Ferrari), 8. Pierre Gasly (Alpine), 9. Esteban Ocon (Alpine), 10. Kevin Magnussen (Haas), 11. Yuki Tsunoda (Alpha Tauri), 12. Lance Stroll (Aston Martin), 13. Valtteri Bottas (Alfa Romeo), 14. Alex Albon (Williams), 15. Nico Hulkenberg (Haas), 16. Zhou Guanyu (Alfa Romeo), 17. Lando Norris (McLaren), 18. Nyck De Vries (Alpha Tauri), 19. Oscar Piastri (McLaren), 20. Logan Sargeant (Williams).

RIFLESSIONI SEMISERIE DEL LUNEDÌ CHE ORMAI È MARTEDÌ - il weekend di Miami credo abbia messo fine alle illusioni che il mondiale si fosse riaperto in Azerbaijan, con Perez che nell'ultima settimana veniva visto come colui che avrebbe potuto fermare Verstappen. Sembra che non sia così e che Perez, oltre a essere spesso destinato a perdere il confronto nello scontro diretto, non riesca a cavarsela tanto bene neanche in caso di diversa strategia. È vero che Verstappen nella parte finale della gara era su gomme più fresche, ma è altrettanto vero che nella parte centrale della gara Perez non è stato in grado di costruirsi un gap sufficiente quantomeno a rendere le cose un po' meno facili al compagno di squadra.
In più credo sia giunto anche il momento di parlare del DRS della Redbull. Dal punto di vista dello sviluppo nulla da dire, è geniale (e dato che nessuno ha contestato nulla, immagino anche ben lontano dalla benché minima parvenza di illegalità), ma è esattamente quello che - con esagerazione - un tempo veniva tacciato di essere il DRS. Mi spiego meglio: già diversi anni fa specie gli appassionati vintage si lamentavano di quanto il DRS rendesse i sorpassi fasulli e molto facili. In realtà fino a non troppo tempo fa chi stava davanti a una vettura con il DRS aperto, aveva quantomeno la capacità di difendersi dagli attacchi. Con questo DRS, Verstappen ha superato avversari come se questi neanche ci fossero. Una volta giunto a ridosso di Perez, inoltre, questo aveva già il destino segnato, nonostante la parità di monoposto. Ecco, il DRS della Redbull è esattamente come veniva descritto il DRS quando ancora non lo era. E il peggio deve ancora venire, perché tutto ciò che è legale prima o poi sarà copiato e/o imitato e c'è il serio rischio di trovarsi qualcosa di analogo anche negli altri team. Allora non ci saranno più solo due vetture che fanno sorpassi facili e prevedibili, ma ce ne saranno venti... e con questo pensiero vi saluto.





mercoledì 1 febbraio 2023

Presentazioni Formula 1 2023: Haas (solo livrea)

31 gennaio 2023, h.15.00 ora italiana: si apre l'epoca delle presentazioni, con la Haas che svela la nuova vettur-... ah no.
Ho letto polemiche social, sul fatto che non bisognerebbe considerare una presentazione qualcosa che di fatto non lo è, ma la realtà dei fatti è che già da anni funziona così e Haas non ha fatto niente di diverso da quello che altri (o Haas stessa) facevano quando ancora non facevamo polemica per qualsiasi cosa.
Il team statunitense ha presentato ufficialmente i propri colori, che vedremo sulle monoposto guidate nel 2023 da Kevin Magnussen e Nico Hulkenberg. L'ha fatto photoshoppando i propri colori su delle immagini, ma è pur sempre un inizio, è un mese di febbraio arrivato con un giorno d'anticipo, la rivelazione di una piccola Cenerentola in attesa delle big, con colori che strizzano l'occhio al 2016/17.
C'è un nuovo main sponsor, Moneygram, che per assonanza mi ricorda Moneytron e mi auguro per Haas che non diventi Nomoneygram! Anche se, mi è stato fatto notare (grazie, GS), in questo modo potrebbe ottenere un podio a random come successe alla Eurobrun. D'altronde stiamo ancora aspettando quel podio di Hulkenberg che arriverà senz'altro, prima o poi, nel giorno del mai.

lunedì 14 novembre 2022

Commento al Gran Premio del Brasile 2022

Mentre inizio a scrivere questo commento, i fatti di cui si discute sono i seguenti: alcuni ferraristi sono indignati perché a Leclerc non vengono assegnate d'ufficio le posizioni di Sainz sempre e comunque indipendentemente dal fatto non ci sia una lotta per il titolo, in casa Redbull i piloti litigano per una faccenda di ordini di scuderia non rispettati, la madre di Verstappen scrive post sui social nei quali accusa pubblicamente Perez di avere tradito la moglie a Montecarlo e mezzo fanbase invoca che Perez venga radiato dalle competizioni perché ci sono prove che abbia innescato un incidente di proposito in qualifica a Montecarlo, dove per "prove" si intende che un giornalista amico di Tom Coronel abbia scritto un tweet in proposito e che Coronel abbia iniziato a mettere follow e successivi unfollow a gente che aveva condiviso il tweet. Sembra una trama da reality show, di quelle che vengono messe su per allungare il brodo quando non c'è niente di cui parlare. Poi sì, nel corso del weekend c'è stato un nuovo poleman partito davanti a tutti a bordo di una bagnarola, ci sono state due gare avvincenti e c'è stato un nuovo vincitore. Poi, tra una cosa e l'altra, c'è stato anche un ennesimo clamoroso errore da parte della direzione gara a proposito di un doppiato che non è stato fatto sdoppiare in regime di safety car facendogli perdere una posizione e un giro, ma vuoi mai, meglio parlare di quanto sia idolahhhh Sophie Kumpen o quanto sia tossica. In tutto ciò chissà com'è contenta la moglie di Perez di vedere sbandierati ai quattro venti ancora una volta i suoi fatti privati, specie alla luce del fatto che, comunque siano andate le cose, ha deciso di non mettere il marito alla porta, quindi se anche fosse appurato che è stata cornificata, magari gradirebbe che non se ne parlasse 24/7 da qui all'eternità.
Da dove possiamo iniziare? Magari dalle qualifiche, che si sono svolte di venerdì perché al sabato c'era la sprint. Si sono anche svolte in condizioni meteo altalenanti, di quelle in cui probabilmente Button ci avrebbe potuto vincere una gara. Tutto è iniziato con Latifi primo degli esclusi in Q1, tenendosi dietro Zhou, Bottas, Tsunoda e Schumacher. Qualcuno potrebbe chiedersi come mai Latifi non fosse ultimo e ci fossero ben quattro piloti alle sue spalle, ma la spiegazione è abbastanza semplice: questi non hanno saputo sfruttare a loro favore i pochi nanosecondi nei quali hanno girato sulle slick a fine sessione. Tutto sommato, per il momento, non stavamo neanche assistendo a una qualifica con risultati del tutto a caso, anche se il potenziale mostrato dalle monoposto degli ultimi quattro sembrava leggermente superiore al qualificarsi nelle ultime quattro posizioni. Poi via di Q2, con fuori Albon, Gasly, Vettel, Ricciardo e Stroll. Di fatto l'unica scheggia impazzita sembrava essere Magnussen che passava in top-ten, ma neanche troppo. In circostanze normali, nel senso, senza pioggia, il team avrebbe potuto posizionare entrambe le vetture diciamo in Q2, con la possibilità vaga di una vettura in Q3 in caso di qualche estro clamoroso. L'estro clamoroso di Kmag, comunque, è arrivato a inizio Q3, quando è stato il primo ad andare in pista mentre il cielo si faceva sempre più grigio e a fare un gran tempone portandosi in pole provvisoria davanti a Verstappen, Russell, Norris, Sainz, Ocon, Alonso, Hamilton, Perez... e poi Leclerc che era l'unico in pista su gomme intermedie nonostante non piovesse. Quando ha iniziato a piovere, Russell è finito fuori pista, impantanandosi insieme a tutte le sue -L, è stata data bandiera rossa e, nonostante la qualifica sia poi formalmente ripresa, la pioggia ha impedito a tutti di migliorarsi, il che significa che Kmag è stato ufficialmente autore della pole position! In casa Haas si sono messi a fare casino per festeggiare, Gunthahhhh Steinahhhh sembrava piuttosto scalmanato e sono accadute cose completamente folli.
Steinahhhh: "F*ck, f*ck, f*ck, we're f*cking legends! E ora mi metto a pomiciare con il primo venuto."
Piccolo Principe: "Ma il primo venuto sono io."
Steinahhhh: "Chi se ne frega, abbracciami anche se sei tu. Tanto ammmmore e soprattutto tanta dimensione del DRS."
Nel frattempo dato che i piloti Haas erano primo e ultimo, molta gente ha iniziato a dibattere di quanto fosse accaduto per l'ultima volta che due piloti fossero primo e ultimo in griglia, non a causa di penalità o di incidenti/ problemi tecnici che impedissero a un pilota di far registrare un tempo. Mi sono messa a fare ricerche in proposito, scoprendo che l'ultima volta era accaduto in casa Brabham nel GP di Spagna del 1970, in cui Jack Brabham ottenne la pole e il suo compagno di squadra Rolf Stommelen partì dall'ultima casella della griglia. Ci sono stati poi due casi di compagni di squadra del poleman non qualificati, entrambi nel 1981 al GP degli Stati Uniti Ovest e di Montecarlo, in cui la pole fu ottenuta rispettivamente da Riccardo Patrese e Nelson Piquet e i loro compagni di squadra alla Arrows e alla Brabham, Siegfrid Stohr e Hector Rebaque, non si qualificarono.
Però eravamo solo a venerdì e, per quanto la pole quest'anno sia attribuita a chi parte dalla pole in sprint race nei weekend sprint, Kmag aveva ancora tanta strada da fare e sembrava palese che non avrebbe potuto fare grandi cose, inseguito da tante vetture più competitive della sua. È esattamente quello che è successo sabato con l'asciutto, anche se al momento del via, che per poco la regia non si è persa, ha mantenuto la posizione. Non è durato comunque molto, superato in pochi giri prima da Verstappen, poi da Russell, poi dalle -L, poi dai piloti che gli stavano dietro. Di lui ne parleremo dopo, adesso abbiamo altri argomenti di cui discutere. In primo luogo c'è stato un incidente tra le Alpine degli Alocon, in cui Alonso ha danneggiato la vettura ed è stato costretto a una sosta ai box. Anche Ocon ha danneggiato la vettura, ma si è limitato a perdere posizioni, verso fine gara anche a favore dello stesso Alonso. Quest'ultimo, dopo avere tenuto un comizio via radio sbraitando contro Ocon, è stato tuttavia riconosciuto colpevole dell'incidente dai commissari e penalizzato scivolando nuovamente dietro a Ocon.
In questo weekend litigare tra compagni di squadra andava molto di moda, quindi poco dopo la partenza anche in casa Aston Martin c'è stato un momento ad alta tensione, con Stroll che ha frenato a caso davanti a Vettel, che invece di centrarlo è riuscito a tagliare per prati. In un successivo momento è riuscito a superare il compagno di squadra, mettendosi a gesticolare contro di lui mentre faceva il sorpasso. Si è sentito un "cra, cra, cra" ed è stato chiaro a tutti che sul volante c'erano in quel momento le zampe della rana. Nel frattempo Stroll si è ritrovato dietro altre vetture e ha tentato - prima di essere penalizzato post-gara per la faccenda con Vettel - di ostacolare i suoi inseguitori in modo leggermente fuori dagli schemi. Prima è stato superato da Gasly, poi si è ritrovato Schumacher negli scarichi. Il Vanz ha scambiato Schumacher per Magnussen chiedendosi cosa ci facesse dietro una Aston Martin, poi quando si è accorto che era Schumacher dietro a Stroll si è lamentato della regia che li inquadrava invece di inquadrare la gara vera. Poi, a gara completata, quando ha letto il risultato, ha detto che la rimonta di otto posizioni di Schumacher non era stata inquadrata, quindi non ce n'eravamo accorti.
La "gara vera" è quella che ha contrapposto prima i Russelstappen, con Russell che dopo un duello piuttosto intenso è riuscito a passare davanti a Verstappino e portarsi in testa involandosi verso la sua prima non-vittoria in carriera, mentre Verstappen, partito con gomme più dure di tutti gli altri, se la stava vedendo brutta. Superato da Sainz (che ha chiuso secondo poi è stato retrocesso di cinque posizioni in griglia la domenica per sostituzione di componenti del motore) l'ha tamponato lievemente vedendosi partire un pezzo di ala anteriore e a quel punto ha dovuto arrendersi anche a Hamilton, che con la retrocessione di Sainz è salito da terzo a secondo sulla griglia della domenica. Verstappen ha chiuso quarto davanti a Perez, che via radio aveva chiesto se poteva avere la posizione in nome della lotta per il secondo posto in classifica piloti, che sembra essere il risultato più rinomato, a cui chiunque cerca di puntare. Leclerc è arrivato sesto precedendo Norris e, infine, Magnussen ultimo pilota a punti venendo superato proprio verso fine gara da Norris, che nei giorni antecedenti alla gara era stato vittima di un intossicazione alimentare. Chissà se aveva fatto un giro dalle parti delle case popolari del progetto Singapura... Vettel, Gasly, Zhou, Bottas, Tsunoda, Stroll, Ocon, Alonso, Latifi e il ritirato Albon sono stati chiamati a completare la griglia della domenica in quelle posizioni, ma causa modifiche in regime di parco chiuso Tsunoda è partito dalla pitlane invece che dalla griglia.
Russell e le sue -L: "One-one-one, sono in testa con tutte le mie -L!!111!!111!!!"
Gangster Hammi: "E io sono davanti alle Redbull!!11!!!11!! Verstappino guardami il cu*o!!!11!!!11!!"
Dietro alle Redbull si è accodato Norris che con uno scatto fulmineo si è appropriato della posizione davanti alle due Ferrari (in realtà ha superato il solo Leclerc, perché Sainz era già dietro), mentre il suo compagno di squadra Ricciardo era in lotta con Magnussen in bassa top-ten. La gara dei due è durata molto poco e Kmag e Dani-Smile sono finiti entrambi fuori pista, con relativo ingresso della safety car. Vettel, Gasly e Schumacher si sono quindi accodati, poi di seguito anche gli altri piloti. La safety car, frattanto, è rimasta in pista abbastanza a lungo e, quando si è levata di mezzo, tutto è andato per il verso giust-... azz, no, ecco che Verstappen ha affiancato Hamilton e tra i due c'è stato un contatto. Hanno perso varie posizioni, poi Verstappen è stato costretto a rientrare ai box. Era in buona compagnia, Norris ha preso un cordolo e poi ha cozzato contro Leclerc, che è finito fuori e a sua volta ai box, ritrovandosi ultimo alle spalle di Verstappino. Hamilton, frattanto, ha dovuto superare Schumacher, Gasly, Vettel e poi lo stesso Norris per portarsi quarto alle spalle di Russell, Perez e Sainz.
Trollando: "Cosa ci fa Sainz davanti a me?"
L'Autrice(C): "Mi ero scordata di dire che ti aveva superato."
Frattanto in tutto ciò Vettel era in piena versione Crazy Frog e si è ritrovato nientemeno che sesto, il tutto mentre a Verstappen e Norris venivano segnalate penalità da scontare per i loro incidenti. Quella di Norris gli avrebbe fatto perdere varie posizioni, quella di Verstappen l'avrebbe fatto scivolare dietro a Leclerc, ma sarebbe comunque avvenuto tutto nel successivo giro di pitstop.
A proposito di pitstop e di strategie, c'erano piloti che con gomma medium sono andati più a lungo, da centro gruppo in poi, e piloti con le gomme soft. I piloti con le gomme soft sono riusciti a rimontare molto di undercut, mettendolo in quel posto a gente tipo le Haas e le Williams. Anzi, a gente tipo LA Haas e LE Williams, dato che Kmag ci aveva salutato da tempo. Le rimonte più altisonanti sembravano quelle di Alonso e di Bottas. Tra i piloti di testa Sainz era il solo sulle gomme medium, ma è stato costretto a fermarsi prima degli altri, in quanto gli si è incastrata nella vettura una bandiera a strappo non si sa bene di chi e ciò l'ha costretto a una strategia a una probabile sosta in più. Effettuata la seconda, comunque, è riuscito a undercuttare Hamilton e Perez che si sono ritrovati terzo e quarto."
Checo: "Cosa ci fa il Gangster Rapper davanti a me?"
Gangster Hammi: "Ti ho superato senza che l'Autrice(C) lo scrivesse perché impegnata a parlare d'altro."
Checo: "Mi è tutto chiaro. Va beh, mettiamoci a caccia di Sainz che ha le gomme più usurate delle nostre e per bene che gli vada arriverà una virtual safety car in corrispondenza della quale effettuare un pitstop perdendo poco terreno, ritrovandosi dietro di noi."
Gangster Hammi: "Come ragione della safety car propongo la rottura del motore di Norris e il suo successivo parcheggio a bordo pista."
Checo: "Mi piace. Facciamo anche che i commissari cercano di spostare la vettura a mano in virtual safety car, ma non riescono e quindi devono chiamare il trattore e la safety car. In questo modo ci ricompattiamo tutti, possiamo fare più caos e magari possiamo dare la possibilità alla direzione gara di mostrare che, quando ci sono solo tre doppiati, è facilissimo farli sdoppiare."
I doppiati erano Albon, Tsunoda e Latifi, ma solo ai due piloti della Williams è stata data la possibilità di sdoppiarsi. Per un errore del sistema non è uscita la segnalazione a Tsunoda che doveva sdoppiarsi a sua volta ed è rimasto doppiato, perché il direttore di gara non si è accorto dell'errore. Non era neanche ultimo, quindi ha perso così, d'ufficio, una posizione nei confronti di Latifi. Poi è rimasto doppiato alle spalle del quartetto di testa, cosa alla quale non è stato dato molto peso, ma che comunque poteva avere i suoi risvolti. Innanzi tutto l'Alpha Tauri si sta giocando la posizione nel mondiale costruttori con la Haas. Se a Tsunoda fosse stata data la possibilità di sdoppiarsi, si sarebbe ritrovato a poca distanza da Schumacher e avrebbe magari potuto lottare con lui per la posizione (cosa che ha fatto Gasly peraltro vincendo il duello, ma ritrovandosi dietro per penalità causa eccesso velocità nella pitlane). Il fatto che la Haas non abbia colto punti, ha impedito che fosse in qualche modo falsata la classifica costruttori. In più, al restart, il pilota immediatamente dietro a Tsunoda era Bottas, risalito fino a quel momento in quinta piazza grazie al giusto timing dei suoi pitstop. Ora, il vampiro famelico avrebbe sicuramente perso posizioni comunque (dietro aveva tra gli altri Leclerc e un po' più indietro Verstappen), ma se non avesse avuto davanti un doppiato che non sapeva dove andare, forse avrebbe avuto vita più semplice.
Comunque davanti Russell ha messo tutte le sue -L tra sé e Hamilton, senza dargli la possibilità di avvicinarsi. Per Hamilton, dopo l'incidente, un secondo posto era comunque un risultato brillante. Perez, frattanto, faticava. Gli si sono fatte dietro le Ferrari e prima Sainz e poi Leclerc l'hanno passato. Alonso ha fatto lo stesso e a quel punto si avvicinava Verstappen, il quale l'ha superato venendo istruito di lasciargli la posizione qualora non fosse riuscito a superare Alonso. Nel frattempo Leclerc citofonava ai box chiedendo con insistenza che gli dessero la posizione di Sainz, who kers se questo significava rischiare di perdere terreno nei confronti di Alonso che era lì dietro. Dopo la gara, si è lamentato che il team gli aveva PrOmEsSoHhHhHhH che Sainz gli sarebbe arrivato dietro e che non avevano mantenuto le promesse impedendogli di raggiungere l'obiettibo massimo della seconda posizione in classifica piloti. Ora, so che quello che dico è impopolare, ma sia nel suo caso sia in quello di Perez inseguire così fermamente la seconda posizione in griglia lo trovo un po', senza offesa, da pezzenti. Per quanto riguarda le "promesse" pre-gara, inoltre, penso che sia abbastanza difficile accordarsi pre-gara su cosa fare se il pilota che deve arrivare davanti viene speronato da un pilota di un altro team e deve fare una gara in rimonta. Chiaramente se Leclerc e Sainz fossero stati uno davanti all'altro fin dalle prime battute, un congelamento di posizioni sarebbe stata la cosa più normale. Nel momento in cui ci si ritrova con un pilota a lottare per il podio e con l'altro ultimo a dovere risalire, mi sembra anche palese che la gara di chi lotta per il podio non sia più da impostare sulla base della gara di chi, secondo i piani originari, doveva stare davanti. Se devo esprimere un giudizio esterno, per quanto mi riguarda il team deve innanzi tutto evitare di farsi cogliere di sorpresa ogni volta. Una volta non si sa che gomme mettere, una volta non si sa come gestire le soste in caso di safety car, una volta si pianificano gli ordini di scuderia senza prendere in considerazione il fatto che la gara possa non essere lineare come è stata programmata... fossi in Leclerc mi preoccuperei di più di essere mandato in pista con gomme da bagnato quando la pista è asciutta, piuttosto che del team kattivohhhh che non gli regala posizioni. Che si lamenti di Norris che l'ha speronato, piuttosto, perché la terza posizione (o forse qualcosa di meglio) l'ha persa lì e non certo perché non gli hanno dato quello che voleva quando si è messo a lamentarsi via radio.
Comunque in casa Ferrari va tutto relativamente bene, non ci sono genitori di piloti che sparlano della vita privata dei compagni di squadra dei propri figli a random. È in Redbull che sembra le cose vadano decisamente peggio, i Pereztappen si starebbero tirando i piatti e starebbe finendo tutto molto più in caciara di quanto ci si aspetterebbe. Sui social nell'arco di mezza giornata si è passati da "Verstappen kattivohhhh perché ha ignorato gli ordini di scuderia" a "Perez merita di essere cacciato per via del fatto che Verstappen non ha rispettato un ordine di scuderia". E tutto per una sesta piazza. Cos'avevo detto, polemiche da pezzenti... Aiuto, meno male che tra una settimana c'è Abu Dhabi.

RISULTATO: 1. George Russell (Mercedes), 2. Lewis Hamilton (Mercedes), 3. Carlos Sainz (Ferrari), 4. Charles Leclerc (Ferrari), 5. Fernando Alonso (Alpine), 6. Max Verstappen (Redbull), 7. Sergio Perez (Redbull), 8. Esteban Ocon (Alpine), 9. Valtteri Bottas (Alfa Romeo), 10. Lance Stroll (Aston Martin), 11. Sebastian Vettel (Aston Martin), 12. Guanyu Zhou (Alfa Romeo), 13. Mick Schumacher (Haas), 14. Pierre Gasly (Alpha Tauri), 15. Alex Albon (Williams), 16. Nicholas Latifi (Williams), 17. Yuki Tsunoda (Alpha Tauri), Rit. Lando Norris (McLaren), Rit. Kevin Magnussen (Haas), Rit. Daniel Ricciardo (McLaren).



sabato 12 novembre 2022

Kevin Magnussen in pole, Mick Schumacher ultimo in griglia, la strana storia della Haas, alla ricerca dei precedenti

Nelle ultime stagioni la mia regola aurea era non parlare di un gran premio fino alla fine del weekend stesso, per non essere troppo ridondante. Abbiamo ancora una sprint e una gara, quindi sarei in largo anticipo, ma ne vale la pena. Nelle qualifiche di ieri, che TV8 si degnerà di mostrarci con appena 24 ore di differita, è accaduto l'inverosimile: complice il meteo ballerino e una bandiera rossa, Kevin Magnussen ha conquistato la pole position. Sarà la pole per la sprint, ma statiaticamente gli sarà attribuita la pole dell'evento secondo le regole attuali. A meno che non vinca la sprint (e non ottenga un'altra pole in futuro), Kmag diventerà probabilmente l'unico poleman della storia della Formula 1 a fare una pole e non partire mai in pole in un effettivo gran premio. Negli sprint weekend finora chi si è aggiudicato una pole-non pole aveva sempre e comunque ottenuto altre pole. Poleman non partiti dalla pole causa DNS (gente tipo Charles Leclerc a Montecarlo 2021, oppure tipo Jarno Trulli all' "Indy-gate") che non siano mai partiti in altre occasioni dalla pole non me ne risultano. Comunque non è questo di cui vorrei parlare, quanto piuttosto di una situazione molto curiosa e pressoché inedita.

La qualifica è iniziata con una Q1 bagnata in cui la pista si è asciugata nel finale e chi ha avuto un pessimo timing o ha toppato qualcosa non ha migliorato il proprio tempo una volta messe le slick. In questo contesto Mick Schumacher si è aggiudicato l'ultima casella della griglia. Dopo la pole di Kmag, un dubbio esistenziale ha iniziato a tormentarci: era mai successo pole/ ultimo posto in griglia? Nel senso, dettate da tempi e non da penalità, seppure tempi venuti fuori da qualifiche strane? Perché ci vuole realismo nella vita: Schumacher non è giunto ultimo con una macchina da pole, né Magnussen ha fatto la pole con una macchina da ultimo posto. Probabilmente in circostanze normali la vettura era da probabile Q2 e potenziale passaggio in Q3 in caso di giro memorabile. Kmag il giro memorabile l'ha fatto e la pole è arrivata perché il meteo è intervenuto a suo favore. In sintesi: combinazione di fattori che di solito non si presentano tutti in una volta. E che soprattutto nella storia della Formula 1 non sempre si sarebbero potuti presentare. Per dire, fossimo nel 1990, oggi ci sarebbe una seconda sessione di qualifiche. O prima del 2006 nessuno sarebbe uscito prima della fine della sessione. O in epoche in cui c'erano vere e proprie carriole in pista modello HRT, nessuna vera e propria carriola sarebbe mai andata in pole.

Non c'è da stupirsi, quindi, che i casi pole/ ultimo siano da attribuirsi a situazioni in cui in epoca qualifica suddivisa in tre manche uno dei due piloti o non abbia potuto scendere in pista in Q1 per incidenti nelle libere, o guasti, o abbia avuto un incidente prima di fare un tempo in Q1. Quindi Daniel Ricciardo/ Max Verstappen in Redbull a Montecarlo 2018, oppure due volte in Mercedes in Brasile 2017 e Cina 2016, con Lewis Hamilton ultimo senza tempo e rispettivamente Valtteri Bottas e Nico Rosberg in pole. Spingendosi più indietro, in epoca dal 2006 in poi (sistema Q1/ Q2/ Q3) è accaduto solo altre due volte in precedenza, in Ferrari a Singapore 2010 con Fernando Alonso in pole position e Felipe Massa ultimo senza tempo, idem in casa Redbull in Giappone 2009 con Mark Webber ultimo senza tempo e Sebastian Vettel in pole. Il 2005, con unico tentativo di qualifica, ugualmente si presta bene, ma è accaduto una sola volta e ugualmente con pole/ ultimo senza tempo, stavolta in McLaren con Kimi Raikkonen e Juan Pablo Montoya.

Tra il 1996 e il 2005, nonostante la sessione singola, non è mai accaduto, il che è abbastanza facilmente spiegabile: chiunque potesse puntare ragionevolmente alla pole ma finisse fuori per incidente o guasto prima di fare un tempo, verosimilmente sarebbe sceso in pista con il muletto (o addirittura - qualche volta succedeva - con la vettuta del compagno di squadra). Di conseguenza anche l'abolizione del muletto e in generale il divieto di cambiare monoposto hanno influito. Figuriamoci prima di quell'epoca, quando c'erano le qualifiche del venerdì e quelle del sabato. La pioggia poteva influenzare, certo, ma bisognava che piovesse due volte e che ci fossero circostanze di partenza ben più altisonanti dell'avere a disposizione un giro di Q1 per mettere la macchina in Q2 e rimanere fuori. Per tornare a un caso di pole/ ultima posizione dobbiamo andare in Belgio 1985, con la pole di Alain Prost su McLaren, dove però è andata così solo sulla carta: Niki Lauda ha infatti avuto un incidente nelle libere e si è fratturato un polso, non facendo alcun tentativo di qualifica. La McLaren ha tentato in extremis di schierare John Watson al suo posto, quindi non ha ritirato ufficialmente la monoposto, vedendosi tuttavia rifiutare l'autorizzazione. Essendoci solo venticinque vetture, con ventisei posti in griglia, Lauda risulta quindi qualificato d'ufficio in ultima posizione, pur non avendo mai gareggiato.

Ci sono nel 1981 inoltre ben due casi in cui il compagno di squadra del poleman non è riuscito a qualificarsi. Montecarlo 1981, pole position di Nelson Piquet, una sola Brabham in pista perché Hector Rebaque era 23° su un totale di ventotto vetture presenti e andavano in griglia solo in venti. Fosse stata griglia da ventisei come sugli altri circuiti, si sarebbe qualificato e non ultimo. Pochi gran premi prima situazione simile in casa Arrows: Siegfried Stohr fuori dalla griglia con il 28° tempo su ventinove presenti, mentre Riccardo Patrese ha conquistato la pole position. Per intenderci, così come negli anni '90, anche negli anni '80 non risulta nessun poleman/ ultimo in griglia. Bisogna spingersi ancora più indietro, inerpicarsi lungo un'epoca in cui è anche difficile sapere se i compagni di squadra avessero vetture analoghe. Ad ogni modo l'ultimo pilota compagno di squadra di poleman, giunto ultimo in griglia con un tempo, pare essere Rolf Stommelen in Spagna 1970, su Brabham, con pole conquistata da Jack Brabham... ma guess what? Anche lui sarebbe stato non qualificato: ventidue entry, sedici ammessi in griglia, con il 17° tempo è stato ammesso in griglia al posto di un non started.

Arrivati a questo punto entriamo in una casistica decisamente più complessa, perché andando a ritroso si giunge a una situazione in cui oltre alle monoposto ufficiali dei team, c'erano team privati che schieravano vecchie monoposto degli altri costruttori pur senza essere effettivi compagni di squadra. Ad esempio c'erano Lotus, o Brabham o Cooper di scuderie private, con occasionali ultimi posti in griglia di vetture dello stesso costruttore di quella che aveva fatto la pole, ma appartenenti a team diversi. Spingendosi ancora più indietro, indicativamente anni '50, il concetto stesso di team è molto più labile, oppure millemila vetture dello stesso costruttore, come griglie composte per metà o oltre da delle Maserati. In Belgio 1956 si è avuto il caso forse più in linea con la nostra ricerca, con André Pilette, su una *quinta vettura* Ferrari, si è qualificato ultimo potendo essere considerato vero e proprio compagno di squadra di Juan Manuel Fangio autore della pole, che in Germania 1954 in Mercedes si era ritrovato in una situazione analoga con uno dei vari compagni di squadra, Karl Kling.

In sintesi, Kevin Magnussen - suck my pole, honey! - e Mick Schumacher hanno scritto la storia, ottima cosa per Kmag, dubito che sia un record che Schumacher potesse desiderare, ma nevermind. Assolutamente entrambi da adottare per un giorno, e un suggerimento a Mick: bimbo, ti sei scelto sicuramente degli ottimi amici con cui andare a cena, però ecco, Felipe Massa e le gufate vanno a braccetto, per non parlare di Rubens Barrichello e la iella a Interlagos! Credo che tu abbia sfidato troppo la sorte questo weekend...

Si ringrazia il sito statsf1.com consultato per la mia ricerca.



martedì 25 ottobre 2022

Commento al Gran Premio degli Stati Uniti 2022

Non so se avete presente quei bei momenti in cui state vivendo una gara che si svolge in modo lineare, con qualche colpo di scena, con diversi momenti abbastanza movimentati, molti dei quali comunque piuttosto soft, in cui vi dite "ma sì, questa Formula 1 ha ancora qualcosa di bello da regalarci invece di sembrare una pagliacciata". Ecco, è proprio in quel momento, mentre formulate questo pensiero, che vi sentite finalmente sicuri del mondo che vi circonda. Fate malissimo. Non importa che di per sé nel corso della gara non ci siano materialmente grandi possibilità di generare caos a misura di drivertosurviver, ricordatevi che errare è umano. Fare casino di proposito invece è disumano ed è questo a cui ormai dobbiamo fare l'abitudine. Perché, carissimi specchietti svolazzanti per le strade di Austin, ogni volta in cui le decisioni dei commissari vi sembrano quantomeno improbabili e campate in aria, sappiate che questi riusciranno a migliorarsi progressivamente la volta successiva.
Iniziamo comunque dall'inizio e veniamo al Circuit of the Americas: grande quantità di spettatori, grande interesse degli statunitensi per l'evento, divieto per gli under-21 di comprarsi una birra invece di comprare fucili come più si addice ai ragazzini della loro età, epoca che discende dalla "Rush"-mania, il tutto mescolato con un pizzico di drivertosurviverità che ha portato a considerare tutto ciò come se fosse il trionfo della giustizia divina e la retta via. Gli States, quindi, nonostante abbiano già un campionato open-wheel che si svolge quasi ed esclusivamente negli States, si sono messi in testa di colonizzare il motorsport europeo, di spiegare a chi l'ha inventato come si fanno le cose, ma soprattutto con l'obiettivo di allontanare sempre più la Formula 1 dall'Europa e appropriarsi della quantità di gran premi maggiore possibile. Dopotutto sono loro che hanno reso la Formula 1 mainstream, prima dell'intervento degli United Saviours of America, in Europa la Formula 1 la guardavano solo i ricconi sugli yacht di Montecarlo, e solo se erano uomini e se erano over-70, altrimenti il pianeta Nibiru avrebbe colpito la Terra e avrebbe cancellato definitivamente la Formula 1.
Gli orari delle sessioni sono stati piazzati in modo tale che le prove libere e le qualifiche potessero occupare il giusto posto, ovvero quello di fare da contorno a tutti i momenti più importanti della giornata, per esempio quelli in cui le vetture non sono in pista, dopotutto non attribuiscono punti e mi sembra giusto fare partire alcune sessioni quasi al tramonto. Quando si deciderà di assegnare dieci punti di bonus a chi farà il tredicesimo tempo nelle prove libere girando contromano e tenendo un gatto nero dentro l'abitacolo, allora sarà opportuno mettere le suddette sessioni a orari sensati. E no, non ritiro quello che ho detto nella paura che Liberty Media mi legga e decida di farlo. Se Liberty Media vuole rubarmi l'idea, accetto, a condizione di essere profumatamente pagata. Anzi, dopo 15+ anni di esperienza nella scrittura di commenti ironici ai gran premi in cui faccio succedere cose trash, non hanno idea di quante cose trash potrei arrivare a pianificare su loro incarico, rimango in attesa della loro offerta. E no, parlo di trash serio, non di Ricciardo che al giovedì si presenta al circuito a bordo di un cavallo. L'unico problema di Dani-Smile in quel momento è che sembrava un texano e non un principe azzurro, nonostante fosse stato di recente suggerito un suo potenziale passaggio alla Haas al posto di Schumacher. Se quest'ultimo dovesse mettersi delle preoccupazioni solo in base a come ha guidato Ricciardo in questo fine settimana, non penso avrebbe molto di cui essere turbato, ma nevermind.
Bene, procediamo, passiamo alle cose serie, per esempio il fatto che Perez, Alonso e Zhou hanno cambiato un componente del motore procacciandosi cinque posizioni in griglia e Leclerc ne ha cambiato più di un componente, procacciandosene due, quindi c'è stata un'altra griglia di partenza un po' incasinata. Non tanto quante altre volte, però, è stata abbastanza facile da ricostruire, a mio parere. Leclerc aveva il secondo tempo quindi doveva partire dodicesimo, Perez, Alonso e Zhou invece scalavano da quarto, nono e quattordicesimo a nono, quattordicesimo e diciannovesimo, anche se Zhou è poi partito diciottesimo perché Ocon, che doveva partire diciottesimo come da qualifica, è partito dalla pitlane. In griglia avevamo quindi Sainz, Verstappen, Hamilton, Russell, Stroll, Norris, Bottas, Albon, Perez, Vettel, Gasly, Leclerc, Tsunoda, Alonso, Magnussen, Ricciardo, Schumacher, Zhou e Latifi con Ocon retrocesso in pitlane. La gara è partita alle 21.00 ora italiana dopo che le qualifiche erano state a mezzanotte, ma questo fine settimana c'era la diretta su TV8 quindi ho potuto vedere tutto in tempo reale.
Purtroppo fare arrivare le nove di sera è lunga, quindi ho visto tante cose strane accadute sui social, tipo driverstosurvivers che festeggiavano la morte di Dietrich Matesich, uno dei fondatori della Redbull, avvenuta nella giornata di sabato, elencando le altre personalità del motorsport di cui si augurano che possano morire a breve. Grazie Liberty Media, per averci dato questi soggetti, non ne avevamo abbastanza di gente strana, c'era esattamene bisogno di produrre altre migliaia e migliaia di questi elementi e di sguinzagliarli liberi sui social invece di formare delle aree a loro dedicate, ad esempio forum a tema. Dimenticavo, questa gente non sa nemmeno cosa sia un forum, a giudicare dall'età, ma lasciamo perdere e concentriamoci sulla gara.
Verstappen è passato subito in testa.
Sainz è partito al rallenty.
Russell è arrivato a -L bloccate e gli è saltato addosso.
Per la vecchia legge secondo cui non verrei derubata del portafoglio se uscissi di casa senza portafoglio, varia gente ha tacciato Sainz di essere responsabile del fatto che Russell gli sia andato addosso dopo avere sbagliato totalmente la frenata.
Sainz è finito in testacoda, è rientrato ai box per una sospetta foratura e... basta, essenzialmente la vettura era out.
In pista c'era un'invasione di rane, infatti c'erano cose verdi ovunque. Dietro a Verstappen e Hamilton c'era Stroll, poi c'era Russell e infine la top-5 era completata da Vettel. Dietro di lui c'era Perez, poi c'era gente varia che Leclerc ha superato nei giri a venire.
Le Aston Martin non potevano reggere in quella posizione molto a lungo, quindi ecco che sono arrivati prima Russell e le sue -L e poi Perez a superarle. Anche Leclerc era lì dietro in agguato e a un certo punto è riuscito a mettersi dietro Vettel e la sua rana. Mentre inseguiva Strollino, in casa Mercedes hanno deciso che era ora di iniziare con i pitstop e Hamilton è rientrato, venendo imitato un giro più tardi da Verstappen. I due, partiti sulle medium, sono passati alle hard. Mentre anche i rispettivi compagni di squadra completavano il primo pitstop, Russell scontando nel frattempo cinque secondi di penalità per il fattaccio con Sainz, Leclerc ne ha approfittato per superare anche Stroll. A quel punto non era chiaro quanto si potesse andare avanti con le gomme montate al via, perché la prima sosta dei Mercedes-bulls era stata forse anticipata, ma Bottas è finito in testacoda andando a insabbiarsi, mettendo di fatto fine a tutte le ipotesi: è entrata la safety car e chi non si era ancora fermato per la sosta si è fermato in quel momento, compresi Leclerc e Vettel che hanno recuperato quindi delle posizioni, così come i piloti Haas che erano partiti sulle gomme hard e sono passati alle medium quando era passato appena un terzo di gara. Tenetevi in mente le Haas, anzi, tenetevene in mente una perché Magnussen tornerà a trovarci più tardi. Schumacher invece ci visiterà a brevissimo in compagnia di Norris come attori non protagonisti, ma dobbiamo in primo luogo andare a vedere com'eravamo messi davanti.
I primi otto erano, allineati dietro alla safety car, Verstappen, Hamilton, Perez, Leclerc, Russell, Vettel, Stroll e Alonso. Poi la safety car si è levata di mezzo, qualcuno ha accennato a dei duelli senza che cambiassero di fatto le posizioni almeno nella prima parte del gruppo... poi ecco, all'improvviso, il caos.
Stroll ha frenato a caso.
Alonso era dietro di lui.
Alonso ha cozzato contro Stroll e ha impennato.
Sia il fatto di avere solo due ruote a terra sia il fatto dell'impennata avevano a che vedere con il motociclismo quindi spettacolohhhh, duellihhhh, sorpassihhhh ed ex fidanzate di Valentino Rossi (l'ex di quest'ultimo è comunque già da tempo una ex anche di Alonso, che adesso sta insieme a una giornalista austriaca).
Stroll è finito in testacoda.
Una marea di detriti si sono sparpagliati ovunque. Alcuni hanno colpito l'halo di Norris, altri la monoposto di Norris che si è danneggiata ma non ha impedito a Norris di arrivare molto più avanti di Ricciardo. Un detrito inoltre è entrato dentro l'abitacolo di Schumacher, che è stato in seguito visto che aveva un detrito in mano, mentre un altro sembra averlo preso sotto la vettura danneggiandone il fondo.
Alonso è ripartito dopo il botto micidiale, si è diretto ai box, ha messo gomme hard ed è tornato in pista nelle retrovie, unico danno visibile riportato uno specchietto che ondeggiava. Per la sua manovra sbarazzina, Strollino è stato penalizzato in seguito con tre posizioni di retrocessione sulla griglia di partenza del prossimo gran premio.
Pochi giri dopo il restart - ovviamente è entrata la safety car dopo una simile devastazione - Norris e Schumacher che si trovavano in bassa top-ten sono rientrati ai box per una seconda sosta. Anche i piloti dell'Alpha Tauri che erano in zona punti in quel momento sono rientrati ai box, Gasly scontando anche (male - non ho capito come, ma i cinque secondi gli sono stati aggiunti anche a fine gara) una penalità per "safety car infringiment", che è stata gestita in maniera molto diversa a quella di Perez giusto due gran premi fa perché avere coerenza interna è troppo difficile.
Nel frattempo Perez e Leclerc si sono messi a duellare. Mio padre in quel momento era in cucina con me ma si era addormentato sul tavolo già da un po'. Avevo la televisione con un volume abbastanza basso. Quando finalmente Leclerc è riuscito a superare Perez, mio padre si è svegliato di soprassalto a causa dell'urlo lanciato da Vanzini in quel momento. Giusto per quantificare la cosa, poco dopo si è riaddormentato. Quando più tardi ho finito una bottiglia di Pepsi che avevo sul tavolo e l'ho schiacciata prima di metterla nel secchio della plastica, il rumore non ha svegliato nessuno.
Poi è arrivato il momento della seconda sosta, che è stata ancora una volta anticipata dalla Mercedes. In Mercedes e Redbull hanno optato per strategie diverse, Mercedes mettendo le hard nel terzo stint, Redbull le medium, ma si sono fermati praticamente nello stesso periodo.
Hamilton è rientrato ed è uscito senza problemi.
Verstappen e Leclerc sono rientrati un giro più tardi.
Leclerc è uscito senza problemi.
Dopo una sosta di undici secondi, Verstappen è tornato in pista dietro a Leclerc, il che lasciava di fatto Hamilton in testa alla gara.
Anzi, no, c'erano davanti quelli che non si erano ancora fermati, ma era virtualmente in testa.
Sono rientrati Perez e Russell, in giri diversi, uscendo dietro ai Leclestappen.
Verstappen ha superato Leclerc, portandosi virtualmente secondo.
Virtualmente perché c'era in testa il pilota che prima era sesto e che doveva ancora fermarsi: rane all'ascolto, gracidate festosamente e accogliete Crazy Frog!
Poi Vettel, che doveva fermarsi per forza avendo fatto due stint su gomme medium, è rientrato per montare le hard e si è ritrovato immediatamente a novanta, stando fermo per sedici secondi e venendo rimandato in pista nelle retrovie.
Il quintetto di testa era Hamilton, Verstappen, Leclerc, Perez, Russell. Verstappen in un primo momento era a una certa distanza, ma si è poi avvicinato progressivamente a Hamilton, le cui gomme hard nel finale lo rendevano ugualmente a novanta. Per un po' ci abbiamo creduto, di una cena a base di prosciutto e melone in giro per Austin, ma Verstappino è andato a prendersi la tredicesima vittoria della stagione, eguagliando il record ex-equo di Schumacher e Vettel. Ci sono ancora tre gare a fine stagione quindi può darsi che riesca anche a batterlo, ma per Vettel rimarrà sempre la consolazione di essere ex-equo con il suo Yd0l0. A proposito di idoli, Sainz doveva essere felice in quel momento, dato che Alonso era risalito già da tempo in zona punti e aveva anche superato Ocon prima che questo rientrasse ai box per una seconda sosta nella parte finale della gara, così come per il fatto che il suo best friend forever Norris stesse a sua volta rimontando dopo essersi preso i detriti addosso.
Nel frattempo, in sesta posizione su gomme medium con le quali ha percorso i due terzi finali della gara essendosi fermato solo una volta, c'era Magnussen che intendeva mostrare l'enormità del proprio membro già fatto intravedere in Australia alla prima gara della stagione. Negli ultimi giri le sue gomme hanno iniziato a degradarsi e ha iniziato a ritrovarsi accanto gente che lo superava salutandolo con la mano. Kmag ha comunque fatto un grosso salto di qualità, vedendosi impegnato a duellare pressoché con chiunque gli capitasse a tiro, senza nel frattempo fare a sportellate con nessuno!
Non sono cose che capitano tutti i giorni, come non capita tutti i giorni nemmeno di assistere a una rimonta come quella di Vettel, che a un certo punto è rientrato in zona punti, dopo averne superato vari, e si è preso anche il lusso di superare Albon il quale si è poi perso duellando con altri. Aveva vari secondi di distacco da Kmag, il pilota più avanti rispetto a lui in quel momento. La Haas era all'ottavo posto, alle spalle di Norris e di Alonso che procedevano come se non ci fosse un domani. Vettel è arrivato sotto a Magnussen all'ultimo giro e c'è stato tra loro un duello di quelli da strapparsi le mutande. Forse le mutande di entrambi sono esplose, perché le dimensioni dei loro DRS devono essere almeno quadruplicate di default in un momento come quello. Vettel ne è uscito vincente, classificandosi in ottava posizione. Magnussen post-gara si è complimentato con lui per il modo in cui l'ha superato e si è accontentato di un nono posto che faceva molto comodo alla Haas in vista del duello con l'Alpha Tauri nel mondiale costruttori. Una categoria di fanboy e fangirl che chiamerei haasini, sui social si sono messi ad attaccare il team sostenendo che Schumacher - che vi ricordo avevamo visto togliersi detriti dall'abitacolo in corso d'opera e calpestarne, e che avevamo lasciato nelle retrovie a incontrare brevemente Latifi il quale gli ha rifilato una mezza sportellata - l'aveva danneggiato di proposito perché "se fa punti sono obbligati a rinnovarlo per il prossimo anno", un po' come se Gunther Steinahhhh che fa una sparata sul fatto che se Schumacher fa punti viene rinnovato, allora queste parole costituiscano vincolo contrattuale. Comunque trovo molto poetica l'idea che la Haas secondo questa gente manderebbe deliberatamente in vacca la possibilità di fare punti che servono alla classifica costruttori (quindi a procacciarsi big money) nel proprio gran premio di casa, sicuramente se questa gente nel 2016 avesse già seguito la Formula 1 avrebbe pensato che era una buona idea per la Mercedes sabotare il motore a Hamilton a casa della Petronas. Poi la giornata motoristica è finita e la mia giornata è finita decisamente più tardi (ricordate la bottiglia di Pepsi? meglio evitare di bere bevande contenenti caffeina di sera), comunque non mi lamento, alle due di notte stavo guardando video di Formula 1 vintage.
Poi è arrivato il lunedì. Alle 7.55 sono entrata su Twitter e ho scoperto che Alonso che aveva terminato la gara settimo è stato retrocesso in quindicesima posizione a causa di trenta secondi di penalità, per essere rientrato in pista con la vettura danneggiata, situazione che avrebbe dovuto portare all'esposizione della bandiera nera con il cerchio arancione. Dunque, in sintesi, per un'ora Alonso ha girato con una vettura che ha superato le ispezioni post-gara e, in un secondo momento, i commissari hanno deciso di penalizzarlo a causa di un mancato pitstop forzato che avrebbero dovuto essere loro stessi a imporgli. Messaggio di fondo numero 1: "ci siamo sbagliati, quindi ti penaliziamo per il nostro errore". Messaggio di fondo numero 2: "non bisognerebbe andarsene in giro con uno specchietto ondeggiante che potrebbe saltare in testa a qualcuno, ma dopotutto è più spettacolare lasciare fare, tanto si può sempre dare penalità cinque ore e mezza dopo la fine della gara". A questo punto rimaneva una sola cosa saggia e sensata da fare per non fare ulteriori danni: scappare in Messico. Che poi, visto dove si svolgerà il prossimo gran premio, sul non fare danni avrei anche dei seri dubbi.

EDIT 28/10 - è venerdì e stamattina ci siamo svegliati con un passo indietro dei commissari. L'Alpine ha fatto ricorso contro il reclamo della Haas che aveva fatto scattare la penalità. Nel comunicato c'è scritto che la Haas ha presentato il proprio reclamo con mezz'ora di ritardo rispetto ai tempi tecnici e che, venuti al corrente che la Haas non era impossibilitata a presentare reclamo entro i tempi tecnici stessi, il reclamo era inammissibile. In sintesi, si sono prima inventati una penalità e poi si sono giustificati dicendo "non sapevamo che la Haas poteva essere puntuale". Wow...

RISULTATO: 1. Max Verstappen (Redbull), 2. Lewis Hamilton (Mercedes), 3. Charles Leclerc (Ferrari), 4. Sergio Perez (Redbull), 5. George Russell (Mercedes), 6. Lando Norris (McLaren), 7. Fernando Alonso (Alpine), 8. Sebastian Vettel (Aston Martin), 9. Kevin Magnussen (Haas), 10. Yuki Tsunoda (Alpha Tauri), 11. Esteban Ocon (Alpine), 12. Alex Albon (Williams), 13. Guanyu Zhou (Alfa Romeo), 14. Pierre Gasly (Alpha Tauri), 15. Mick Schumacher (Haas), 16. Daniel Ricciardo (McLaren), 17. Nicholas Latifi (Williams), Rit. Lance Stroll (Aston Martin), Rit. Valtteri Bottas (Alfa Romeo), Rit. Carlos Sainz (Ferrari).