Pietro Fittipaldi, sei dentro all'improvviso. La Haas ha deciso di ingaggiarti per il finale della stagione e potrai mostrare finalmente il tuo valore. Sembrano passati secoli da quando correvi in Indycar e in endurance, tanto che in pochi ricordano cosa ci sia stato in mezzo. In effetti la F3 Asiatica non è stata esattamente l'apice della tua carriera, anche se ti ha dato i punti Superlicenza necessari per potere debuttare in Formula 1, anche se il prossimo anno ci saranno gli Schuzepin al posto tuo. Louis Deletraz, l'altro pilota di riserva della Haas, sembra non avere preso molto bene nessuna delle due cose, osservando che la Haas è un team che non guarda ai risultati dei piloti. Se non li guardasse, però, forse avrebbe ingaggiato lui per il 2021, visto che mi risulta che, diversamente da lui, gli Schuzepin abbiano vinto delle gare di Formula 2. Detto questo, sebbene Fittipaldi (o Pietru, come lo chiamavano i telecronisti brasiliani di Indycar) sia stato abbastanza scadente in alcuni momenti della sua carriera, il cui apice fu vincere MRF Challenge contro Tatiana Calderon e la World Series Formula quando essa era già in declino, si può affermare che in questo fine settimana non abbia nemmeno sfigurato più di tanto, è stato quasi sempre ultimo, ma non lontano anni luce dai piloti che lo precedevano, il che, tradotto, significa che si è comportato da rookie inesperto come avrebbero fatto altri dal palmares migliore del suo.
Lewis Hamilton, sei fuori all'improvviso. Il Prosciuttello Gangster si è svegliato lunedì con sintomi influenzali e gli è stato diagnosticato il coronavirus, cosa che l'ha costretto a saltare il fine settimana standosene rinchiuso in una stanza d'albergo. È rimasto lontano dai social network, peraltro, mentre sui social appunto la gente constatava che il suo sostituto, vincendo su una Mercedes, avrebbe dimostrato che chiunque può vincere su una Mercedes. Poi si sono accorti che, in ogni caso, un altro che vinceva su una Mercedes avrebbe significato che non vinceva Bo77as. L'altro è stato identificato il giorno dopo come George Russell, pilota della Williams (che essendo decisamente più alto di Hamilton dentro la sua vettura non deve neanche starci troppo comodo), a sua volta rimpiazzato da Jack Aitken, riserva della Williams stessa. Un cambio di team e due debuttanti in un solo gran premio, per il momento si presagivano parecchie novità, anche e soprattutto per la nonna di Russell, desiderosa finalmente di potere assistere a un'inquadratura di Vettel mentre veniva doppiato dal nipote.
MAKING OF: come già specificato, c'erano molte aspettative nei confronti di Russell, per una serie di motivi, uno dei quali è che tutti sono apparentemente tifosi di Russell (compresi quelli che, quando vincerà dei titoli con la Mercedes, diranno tutto il peggio possibile di lui) e detrattori di Bo77as, che in effetti, poveretto, questo weekend si è ritrovato dalla padella alla brace, perché un conto è dovere rischiare di sfigurare contro Hamilton, un altro è sfigurare contro un novellino di cui i suoi tifosi hanno appreso il nome da circa cinque minuti.
Venerdì tutto è iniziato con un ruggito micidiale nel box della Mercedes...
Voce fuori campo: "Bo77as, stai calmo."
Bo77as: "Ma... non sono io."
Era infatti il Piccolo Principe, che ruggiva a squarciagola come appreso in Williams a forza di stare a contatto con una marmotta assassina del Quebec.
Latifi: "Sono fiero di te, Jack Russell."
Piccolo Principe: "Perché Jack Russell?"
Latifi: "Perché vari telecronisti in giro per il mondo ti stanno mischiando con Aitken. Ma piuttosto, perché Piccolo Principe?"
Piccolo Principe: "Prima o poi lo scoprirai. Se a quel punto non ti sarai già ritirato, naturalmente."
Russell ha ottenuto il miglior tempo in entrambe le sessioni, tutti si sono comportati come se avesse già il mondiale in tasca e come se Bo77as in tasca avesse un biglietto per il Messico per darsi alla macchia. In Messico, infatti, in questi giorni non devono pensare molto a Bo77as, visti quali altri fatti sarebbero accaduti prima della fine del weekend.
Poi è arrivato il sabato, Bo77as ha ripreso lucidità, ha insegnato a Russell come ruggiscono i vampiri famelici e sembrava che l'allarme fosse rientrato: ha infatti ottenuto la pole position davanti al nuovo compagno di squadra, riscattandosi per gli insuccessi del giorno precedente.
Bottas, Russell, Verstappen, un sorprendente Leclerc, Perez, il Russo di Roma, Dani-Smile, Sainz, il Pokemon e Strollino hanno completato la top-ten, mentre erano usciti di scena Ocon, Albon, Vettel, Giovinazzi, Norris, Kmag, Latifi, Aitken, Raikkonen e "o Pietru" nelle sessioni precedenti. Un sentito ringraziamento a Vettel che si è sacrficato in Q2 per attirare gli occhi su di sé invece che sul povero Alboff che rischia di essere cacciato a calci nel cu*o e sostituito da Perez in tempi molto brevi. Poi, con la superlicenza ottenuta da Tsunoda, non troverebbe nemmeno un posto a Faenza ad attenderlo.
Alboff: "Nobody loves me."
Pokemon: "Fidati che ti amano abbastanza, se non ti amassero saresti già cacciato via a calci nel cu*o molto tempo fa."
Alboff: "Quindi tu stai dicendo che Perez dovrebbe avere il mio volante?"
Pokemon: "Non ho detto niente di tutto ciò."
Alboff: "Meno male. Perez è solo un BrOkKo che non ha mai vinto un gran premio. Se mai dovesse vincere un gran premio, allora, forse potrebbe meritarselo."
Checo: "Hold my beer."
Sebby: "Kultural appropriationhhhhh!!111!11!!11!! Vai a bere una tequila o quello che si beve in Messico, invece di bere birra così come se niente fosse."
Iceman: "Allora non ti ho insegnato proprio niente?! L'alcool non conosce limiti di culture, deve essere libero. E Trollando dovrebbe iniziare a bere latte di mucca alcolizzata."
Trollando: "Nooooohhhhh, sono un bambino piccolohhhh!!11!!!!1!!!!111"
I commissari: "Tutto ciò è oltraggioso. Per punizione partirai in ultima fila accanto a Fittipaldi."
Trollando: "Mi pareva di capire che io e Fittipaldi dovevamo partire ultimi per sostituzione di componenti del motore. E la fregatura è che lui non ci rimetterà posizioni, perché era già ultimo."
O Pietru: "E tu che ca**o vuoi? Perché devi rimarcare che mi sono qualificato ultimo?"
Trollando: "Così, perché mi sembrava opportuno ricordarlo al mondo."
IL PICCOLO PRINCIPE: credo che la gente che alla fine del 2012 aveva smesso di guardare la Formula 1 per via dell'assenza di Schumacher dovrebbe ricominciare immediatamente, perché rivedranno esattamente ciò che avevano smesso di vedere a quei tempi, ovvero un pilota che, al volante della Mercedes, fa cose strane, occasionalmente al limite dell'imbarazzante. Magari se Hamilton salta anche Abu Dhabi, possono addirittura rivedere la coppia Bottas/Russell, che ricorda notevolmente la coppia Schumacher/Rosberg, per questa ragione ho deciso di ribattezzare Russell come il Piccolo Principe. Bo77as come "vecchio cieco che chiede l'elemosina per le strade di Singapore" non mi sembra elegante abbastanza.
La gara è partita con Russell che si scatenava, andando a prendersi la prima posizione, davanti a un impotente Bo77as.
Bo77as: "Autrice(C), se vuoi mi spoglio integralmente e dimostro al mondo che non sono affatto impotente."
Piccolo Principe: "Perché fai questi discorsi? Non potresti parlarmi di camion dei pompieri come fa Trollando quando lo incontro in giro per il paddock?"
Trollando: "A volte ti parlo anche del mio biberon."
Piccolo Principe: "Non me ne frega proprio niente del tuo biberon. Adesso corro per la Mercedes. Non sono più un bambino. Mi potrei definire young adult."
Trollando: "Quindi potresti vivere una storia d'amore trash in cui viene romanticizzato lo stalking, in un romanzo pieno di ragazzini che non hanno genitori o i cui genitori sono sempre dispersi da qualche parte."
Nelle retrovie o giù di lì, nel frattempo, non si dibatteva di biberon, ma di bottiglie di vodka, Alboff ha colpito quella di Iceman, che è corso a recuperarla. Poi, davanti, Perez, Verstappino e Leclerc cercavano di affiancarsi gli uni agli altri in nome della terza posizione. La cosa non ha dato i frutti sperati, Verstappino ha evitato Perez perdendo il controllo dell'auto, mentre Leclerc, modello "Iannone a cannone", il controllo dell'auto l'ha perso solo dopo avere speronato Perez. I Leclestappen sono andati a schiantarsi sullo stesso muro, mentre il Vanz ingigantiva a vista d'occhio la tensione tra i due, un po' come se si fosse sul punto di assistere a una rissa in stile Nascar, mentre Checo si rifugiava ai box, nel tentativo di ricostruire in un modo o nell'altro la propria gara. L'ingresso della safety car gli ha concesso di accodarsi a tutti e, seppure ultimo, di potere andare avanti a duellihhhh e sorpassihhhh che purtroppo nel suo caso non generano spettacolo in quanto la sua vettura è rosa e non rossa.
Nel frattempo c'erano vari duellihhhh e sorpassihhhh, appunto, non per le prime posizioni (i primi cinque erano Russell, Bo77as, Sainz, Dani-Smile e il Russo di Roma), dove Norris risaliva in modo random in zona punti, Vettel tentava di tenere testa ad Albon e in un primo momento c'è anche riuscito, poi Perez, che ha dovuto attendere un po' prima di superare Albon e Norris, dopo un duello che ha portato quest'ultimo a rientrare ai box in anticipo su tutti per cambiare gomme.
Parliamo di cambi gomme: a un certo punto tutto iniziava a lasciar pensare che, per chi non si fosse fermato proprio in anticipo come Trollando, le Alpha Tauri e non ricordo chi altro, la strategia migliore potesse essere quella di fare una sosta sola. Infatti tutti hanno iniziato a rientrare piuttosto tardi, alcuni dei quali montando le hard. Poi c'è stato un plot-twist: quando alcuni erano già rientrati per la seconda sosta, la marmotta del Quebec si è fermato in mezzo alle pa**e ed è stata messa la virtual safety car. Alcuni altri piloti sono stati trollati rientrando quando la virtual safety car era già finita e ciò ha aperto la strada a Ocon, Stroll e Perez, che si trovavano tra la terza e la quinta posizione. Checo si è fatto largo a sorpassi e ha proseguito la sua rimonta portandosi in zona podio.
Checo: "In cu*o a Hulk!!!111!!!11!!!"
Hulk: "Perché sei così kattivohhhh nei miei confronti? Credevo fossimo best friends forever dopo tutti gli anni trascorsi insieme a condividere poche gioie."
Checo: "Hai ragione, dicevo così, solo per dire. Lo sai che tvtttttb."
Hulk: "Aaaawwww."
Checo: "Quando sarò sul podio, penserò a te con grande intensità e racconterò al Piccolo Principe di quanto eravamo fighi."
Hulk: "Sei sicuro che accadrà tutto questo?"
Checo: "Certo. Cosa potrebbe mai andare storto?"
PEPERONCINI MESSICANI: il plot twist è avvenuto quando eravamo a tre quarti di gara o giù di lì e Aitken è finito in testacoda, andando a sbattere contro qualcosa. È riuscito a dirigersi verso i box, dai quali è anche uscito, destinazione ultima posizione, ma l'ala anteriore che aveva perso nell'incidente. Bisognava raccattarla e per questo è stato deciso di mandare in pista la safety car. In quel momento i primi cinque non avrebbero avuto alcun bisogno di fermarsi ai box, perché non era pianificato, e tre di loro, infatti, non sono rientrati ai box. L'impensabile era dietro l'angolo e in Mercedes hanno fatto la loro chiamata nei confronti di Russell. Il Piccolo Principe, che aveva recuperato tanto su Bo77as prima della sosta precedente, vedeva il proprio margine diminuire, ma la sua leadership non appariva in discussione.
Se ci fosse stato Hamilton, al posto suo, avremmo assistito probabilmente a qualcosa del genere:
Box Mercedes: "Prosciuttello, vieni dentro."
Gangster Hammi: "Naaaaahhhhh, le gomme sono a posto."
Box Mercedes: "Vampiro, fai la stessa cosa di Hamilton."
Bo77as: "Ma le mie gomme sono da cambiare."
Box Mercedes: "Se non entra lui, non entrare nemmeno tu."
Però non c'era Hamilton, in pista, ma Russell, che fino a quel momento aveva dimostrato che il pilota poteva fare la differenza non dimostrando alcuna soggezione nei confronti di Bo77as. Poi, però, ha continuato a dimostrare che il pilota fa la differenza e, se a volte abbiamo visto Hamilton contraddire il proprio box e dimostrare poi di avere ragione, Russell è rientrato ai box come da programma. Una sosta in più può permettere di fare l'ultimo stint con gomme più fresche. Se va tutto bene, può essere la soluzione migliore.
Ma se non va tutto bene?
Dentro Russell, dentro Bo77as, tutti e due insieme.
Via le gomme di Russell, su le nuove gomme di Russell.
Russell riparte.
Ha tre gomme sue e una di Bo77as.
Nel frattempo Bo77as è fermo, una delle sue gomme ce l'ha Russell e il team non si può permettere di fare un altro casino. Salva il salvabile, rimontandogli le gomme appena smontate.
Russell rientra un giro dopo per sistemare la faccenda delle gomme e non incorrere in penalità.
Non è andato tutto bene: prima della sosta Russell era in testa e Bo77as secondo, dopo la sosta Bo77as era quarto e Russell era quinto, una doppietta quasi certa gettata al vento in nome di un pitstop che poteva essere evitato.
Russell, da parte sua, non si è arreso.
Ha passato Bo77as, portandosi al quarto posto.
Poi Stroll, ora era terzo.
Anche Ocon, agguantando la seconda posizione.
Bo77as invece... la sua gara stava andando in vacca, non solo non riusciva a superare chi aveva davanti, ma Sainz e Dani-Smile si facevano minacciosi alle sue spalle e presto non sono più stati alle sue spalle... e non solo loro.
C'era solo un pilota, davanti, che sembrava scappare mentre Russell lo inseguiva invano. Poi Russell ha preso un detrito(?). Mancavano pochi giri alla fine, quando è dovuto rientrare ai box per una foratura. Ne è uscito nelle retrovie, ha iniziato a fare un sorpasso dopo l'altro e ha raggiunto la zona punti. È arrivato nono, Bo77as ottavo. Un giro in più e chissà, magari avrebbe superato il compagno di squadra ancora una volta, ma in quel momento non importava, per ogni storia che va male ce n'è sempre almeno una che finisce con un happy ending.
Stroll è un apostrofo rosa tra Perez e Ocon, è quasi deluso per essere arrivato solo terzo il tutto mentre un podio inedito svetta sul cielo notturno del Bahrein. L'acqua di rose suggela la vittoria di Checo Perez al volante della Racing Point e alla fine c'è solo una certezza: il motorsport è poesia.
RISULTATO: 1. Sergio Perez (Racing Point), 2. Esteban Ocon (Renault), 3. Lance Stroll (Racing Point), 4. Carlos Sainz (McLaren), 5. Daniel Ricciardo (Renault), 6. Alex Albon (Redbull), 7. Daniil Kvyat (Alpha Tauri), 8. Valtteri Bottas (Mercedes), 9. George Russell (Mercedes), 10. Lando Norris (McLaren), 11. Pierre Gasly (Alpha Tauri), 12. Sebastian Vettel (Ferrari), 13. Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo), 14. Kimi Raikkonen (Alfa Romeo), 15. Kevin Magnussen (Haas), 16. Jack Aitken (Williams), 17. Pietro Fittipaldi (Haas), Rit. Nicholas Latifi (Williams), Rit. Max Verstappen (Redbull), Rit. Charles Leclerc (Ferrari).
MILLY SUNSHINE // Mentre la Formula 1 dei "miei tempi" diventa vintage, spesso scrivo di quella ancora più vintage. Aspetto con pazienza le differite di quella attuale, ma sogno ancora uno "scattano le vetture" alle 14.00 in punto. I miei commenti ironici erano una parodia della realtà, ma la realtà sembra sempre più una parodia dei miei commenti ironici. Sono innamorata della F1 anni '70/80, anche se agli albori del blog ero molto anni '90. Scrivo anche di Indycar, Formula E, formule minori.
martedì 8 dicembre 2020
Commento al Gran Premio di Sakhir: 6 dicembre 2020
domenica 15 novembre 2020
Commento al Gran Premio di Turchia: 15 novembre 2020
L'ultima volta che si gareggiò in Turchia era il 2011 ed era appena entrata in vigore nel paese una legge che innalzava la drinking ag a ventiquattro anni. Ai piloti che erano al di sotto di quell'età era stato gentilmente richiesto, in vista del gran premio, di non bere champagne qualora fossero saliti sul podio. Vettel prese molto sul serio quelle direttive e, borbottando probabilmente un "bwoah" rafforzativo, portò la bottiglia alla bocca così come se niente fosse. La cosa destò parecchio scalpore e polemiche ai tempi, ma poi tutto fu dimenticato per concentrarsi sui veri problemi della vita, tipo che, nonostante il suo exploit tra il 2006 e il 2008, era da ben tre anni che Massa non vinceva all'Istanbul Park. Massa era considerato più o meno come il due di picche, ma si sa che alla fine non si butta via niente e una potenziale vittoria di Massa sarebbe stata comunque una potenziale vittoria della Ferrari, evento che tutto sommato era più probabile di quanto non lo sia una vittoria Ferrari al giorno d'oggi. Tornando in topic, ovvero tornando a parlare di drinking age, va segnalato come successivamente sia stata abbassata nuovamente a diciotto(?) anni, quindi nulla si mette tra Verstappino e lo champagne in suolo turco.
Dato che stiamo parlando di Verstappino, credo sia opportuno parlare di un gossip che lo riguarda. Di base non perderei tempo a parlare della vita sentimentale vera o presunta di un ragazzo della sua età in un commento a un gran premio, ma questo merita, perché ci sono rumour, dettati da messaggi abbastanza equivoci comparsi su Instagram, secondo cui Verstappino avrebbe una relazione con Kelly Piquet. Le twitterine più sprovvedute hanno esclamato: "OMG, Kelly Piquet ha trentadue anni e ha una figlia". Il punto cruciale della situazione, tuttavia, non è che abbia una figlia, è che quella figlia l'abbia avuta insieme a Kvyat, con il quale ha avuto una relazione di lunga durata terminata lo scorso inverno. Sono andata a vedere su Tumblr le reazioni. Da come l'avevano presa le tumblrere, sembra che Kelly Piquet non fosse stata la compagna di Kvyat, ma che fosse stata fidanzata con loro. Sono ovviamente scappata a gambe levate abbandonando quel luogo di perdizione, perché seppure non ho figli ho anch'io trentadue anni e cose più interessanti da fare che assistere ai deliri della generazione tumblahhhh. Tutto quello che ho scoperto da loro è che se Verstappino scrive messaggi romantici a Kelly è sessistahhhh e una cosa del genere non si fa, poco importa che Kelly sia consenziente. Verstappino prima di fidanzarsi con una ragazza o di corteggiarla deve rigorosamente chiedere il permesso al tribunale di tumblr e il tribunale di tumblr ha deciso di no perché tempo fa Verstappino ha insultato Strollino (e non importa ovviamente che gli Strollstappen si siano chiariti all'incirca venti giorni fa, il tribunale di tumblr non ha accettato le scuse di Verstappino e lo sta aspettando fuori dal circuito per picchiarlo).
RITORNO A YEONGAN - l'ultima volta che si gareggiò in Corea ne successero di tutti i colori, lasciando pensare che tutto fosse stato organizzato completamente a caso. Non appena le vetture hanno iniziato a scendere in pista, molte cose lasciavano pensare che l'Istanbul Park fosse divenuto improvvisamente la succursale turca di Yeongan. Si è iniziato a fare un gran parlare dell'asfalto, che è stato rifatto all'incirca due settimane fa, perché finora i gran premi a caso erano stati fatti su circuiti attivi a livello di altre categorie, invece questo... non preoccupiamoci di che cosa sia successo all'Istanbul Park in questi anni, preoccupiamoci solo del fatto che, secondo la telecronaca del Vanz, l'azienda che si occupa di queste faccende ha sconsigliato di rifare l'asfalto, perché quello vecchio poteva reggere un gran premio, ma gli organizzatori hanno deciso comunque di riasfaltare il circuito, facendo sì che la superficie si rivelasse piuttosto scivolosa in condizioni di asciutto, quindi figurarsi cosa sarebbe accaduto in caso di pioggia... ma niente paura, non pioveva.
Verstappino è stato il più veloce nella giornata di venerdì, mentre dietro di lui Leclerc lo inseguiva con la baguette in mano, divenuto francese all'improvviso per esigenze di trama. Ha anche affermato qualcosa del tipo "finalmente siamo lì e possiamo lottare", il che fa pensare stesse parlando del campionato di briscola a cui la Formula 1 fa da contorno. Dai suoi risultati nelle challenge nulla lascia pensare che possa essere un fenomeno della briscola, ma direi di soprassedere e di concentrarci sul fatto che sabato mattina è venuto effettivamente a piovere. Verstappino comunque era ancora signore e padrone di Istanbul Park, segno che le sfide alla Playstation organizzate a casa di Massa insieme a Ricciardo hanno dato il loro contributo. Il Predestinato, comunque, doveva sentirsi in una botte di ferro, perché era lui che guidava una vettura rossa come Massa. Anche Massa si sentiva sicuramente in una botte di ferro, perché non è più in Ferrari da sette anni.
Verstappino: "Tunz tunz tunz!!11!!!11!"
Predestinato: "Tutto bene?"
Verstappino: "Sì, stavo pensando a cosa potrebbe succedere se Feli si trasformasse nel Gufo di Interlagos e la tirasse ai team per i quali ha gareggiato in passato."
Feli: "No, io non sparo sulla croce rossa."
Verstappino: "Ecco, appunto, rossa."
Sabato pomeriggio stava ancora piovendo quando le vetture sono scese in pista per le qualifiche e tutto prometteva male, anzi, malissimo, dato che nella sessione della mattina praticamente chiunque era finito in testacoda. Kvyat pare avesse una media di un testacoda per ogni giro che faceva.
Verstappino: "Non ce la racconta giusta. Secondo me si è fidanzato segretamente con Sebby."
Russo di Roma: "Taci, bimbo."
Verstappino: "Solo perché a Kelly non piacciono gli uomini che parlano troppo..."
Russo di Roma: "Uomini... vorrai dire ragazzini con i brufoli."
Verstappino: "Naaaahhhh, quello è Trollando."
A proposito, venerdì Trollando ha compiuto ventun anni e gli ha mandato gli auguri via social il suo idolo Valentino Rossi.
Trollando: "TUNZ TUNZ TUNZ!!111!!!1!!!1! Carlito, Ferni ha mai fatto una cosa del genere per te?"
Valentino: "Trollando, mi deludi, perché familiarizzi con gli spagnoli?"
Trollando: "Perché oltre al latte mi piacciono anche i biscotti."
Predestinato: "Non possiamo continuare a parlare delle qualifiche?"
Verstappino: "E per dire cosa? Che la sessione è stata redflaggata perché la pista è impraticabile e che tu al momento sei il primo di quelli che vanno fuori?"
Predestinato: "E tu sei l'ultimo di quelli che stanno dentro."
Verstappino: "Ma sono dentro."
Predestinato: "E Oki è davanti a tutti."
Verstappino: "Triggered."
Quaranta minuti più tardi, con molta meno pioggia, le vetture sono scese nuovamente in pista anche se ci sono rimaste poco: RoGro si è impantanato ed è stata esposta nuovamente bandiera rossa. Per fortuna, alla fine, dopo l'ennesimo restart, quando Latifi è andato a fermarsi in giro per le campagne, non è stata necessaria una bandiera rossa ulteriore: la sessione era già finita, fuori Kmag, fuori Kvyat, fuori Russell, fuori RoGro, fuori anche la marmotta del Quebec. Sul fatto che la bandiera rossa non fosse "necessaria" comunque ho qualche dubbio, le vetture sono state mandate in pista per la Q2 mentre un trattore spostava la Williams.
La manche a cui abbiamo assistito a partire da quel momento è stata un continuo migliorarsi da parte di chiunque, perché la pista era sempre progressivamente più asciutta, a parte due piloti nello specifico. Quei piloti erano i Leclettel e non è ben chiaro cosa fosse accaduto sulle loro vetture, quella di Leclerc in particolare, dato che prendeva dei distacchi abbastanza abissali anche da Vettel, seppure in termini di posizioni si siano tradotti in un dodicesimo e un quattordicesimo posto. I due erano preceduti rispettivamente da Norris e Sainz, con il Pokemon ultimo, in quel momento.
Verstappino: "E io che ero quindicesimo al momento della prima bandiera rossa sono ancora dentro, mentre le Mercedes non stanno concludendo niente."
Gangster Hammi: "Sandbagging."
Verstappino: "Che tradotto significa che piuttosto che stare in pista preferiresti fare castelli di sabbia tenendo un sacchetto sulla testa per coprire la tua identità."
Gangster Hammi: "Qualcosa del genere."
Verstappino: "Non ti avrei riconosciuto, se non fosse che hai fatto un buco in cima al sacchetto per fare uscire la coda."
Iceman: "Bwoaaaahhhahahahahahahahahahah."
Verstappino: "Tutto okay?"
Iceman: "Sì, mi stavo annoiando, quindi ho deciso di dare il mio contributo e annunciare che io e il mio compare Pantene siamo gli unici motorizzati Ferrari a vedere la luce della Q3."
Verstappino: "Si sta facendo un po' buio, non so se vedrete la luce."
Vanz: "SERGIO PEREZ IN POLE PROVVISORIA!!!!111!!111!!!"
Ebbene sì, Verstappino non sembrava più il favorito, tutto lasciava pensare che fosse sul punto di farsi trollare da Checo. Tuttavia trollare è l'arte di Strollino, ed è stato lui che, dopo essersi messo un peperoncino su per il cu*o, ha messo tutti in fila: Verstappino, Perez, Albon, Ricciardo, Hamilton, Oki, Raikkonen, Bottas e Giovinazzi.
Voce fuori campo: "Non hai niente da dire, Strollino?"
Strollino: "Sì, che non ho imparato niente da Massa."
Feli: "A guidare con la pista bagnata non hai imparato da me, questo lo devo ammettere, però sei proprio sicuro di quello che dici? Lo sai dove ho ottenuto la prima pole?"
Strollino: "No, perché ai tempi ero talmente piccolo che facevo ancora il sonnellino pomeridiano, mentre tu andavi in pista."
Feli: "Hai conservato l'abitudine per quando andavi in pista tu stesso, ai tuoi esordi..."
Strollino: "Come sei kattivohhhh!!11!!11!!"
Feli: "Lo farai anche domani, nella seconda parte di gara."
Strollino: "Sei proprio krudelehhhh!!111!!!"
RITORNO AI RISULTATI STANDARD - la prima cosa che ricorderemo di questo gran premio, in futuro, è la caduta delle Redbull, ancora prima di quella della pioggia. Mentre le Pink Panther si preparavano alla presunta scalata del mondo, gli altri rimanevano imbambolati, un po' come ai tempi di Webber. Così, al termine del primo giro, in testa c'era Stroll, davanti a Perez e al Gangster Rapper. A quest'ultimo, comunque, sarebbe andata male, avrebbe commesso una sbavatura e si sarebbe fatto superare da Vettel, che era partito undicesimo (entrambi i piloti McLaren retrocessi per infrazioni random avvenute al sabato, così come Russell). A quel punto, con Stroll, Perez e Vettel nelle prime tre posizioni avevamo tre piloti Pink Panther.
Non era un grosso problema per Hamilton, la caduta peggiore in casa Mercedes la stava facendo Bo77as che, dopo un contatto con Ocon, precipitava in ultima posizione. Non sarebbe stato il lato peggiore della sua gara, voci di corridoio narrano che sia finito in testacoda sei volte, perfino più testacoda di Massa a Silverstone 2008, non una cosa di cui andare fieri. La caduta di Hamilton, comunque, sembrava qualcosa di cui parlare: anche dopo la sosta per montare le intermedie, dopo neanche un quarto di gara, avrebbe affrontato peripezie non nel suo stile. Avrebbe tentato il sorpasso si Vettel, sbagliando, e vedendosi sorpassare da Albon. Albon avrebbe superato anche Vettel, lanciandosi all'inseguimento di Verstappino, che aveva overcuttato il pilota della Ferrari.
Dopo sarebbe venuta un'ulteriore caduta delle Redbull, con Verstappino in testacoda e i Vettelton quarto e quinto. Albon si sarebbe lanciato all'inseguimento di Perez, mentre Strollino proseguiva imperterrito in testa e sembrava davvero il giorno più importante della sua carriera. Albon sarebbe divenuto Alboff e, seppure meno peggio del solito, non avrebbe raccolto molto rispetto alle premesse iniziali.
A quel punto sarebbe seguita un'enorme situazione di stallo, con la pista che andava asciugandosi ma non troppo, con qualche vettura che usciva di scena, Giovinazzi, Latifi, RoGro, tutti fermi sull'erba, solo una virtual safety car, in concomitanza con il ritiro di Giovinazzi. In Haas avrebbero combinato casini più tardi, ai box, forse un unsafe release con Kmag, che poi sarebbe ripartito, pur ritirandosi in seguito nell'anonimato che lo contraddistingue. Nel frattempo c'era chi si preparava al secondo pitstop e c'era il Vanz che seguiva con attenzione la gara di Leclerc, che strappava dei fucsiahhhh random, lasciando intendere di avere in mente la futura conquista del mondo.
Vanz: "PREDESTINATOHHHHH!!111!!111!"
Predestinato: "Stai calmo, ormai nelle telecronache reali non fai più questi urli decontestualizzati."
Vanz: "Hai ragione, dovrò aspettare il momento in cui asfalterai Vettel."
Predestinato: "Anche allora, ti consiglio di contenerti."
Vanz: "Va bene, ma solo perché me lo stai chiedendo tu. Sai benissimo che per me sei importante, non farei mai qualcosa che possa infastidirti."
Predestinato: "Allora, se mi puoi fare una cortesia, vai a seguire la gara di Verstappino all'inseguimento di Albon."
Verstappino, su cui pendeva un futuro giudizio dei commissari su una presunta linea bianca che delimita la pitlane tagliata in corso d'opera uscendo dai box, infatti, dopo la sosta finale andava ad inseguire Albon. Poi è finito in testacoda, dandogli un po' di respiro. Questo non ha cambiato molto le cose, dato che in due minuti contati il povero Alboff è stato messo alle spalle dal compagno di squadra. In tutto questo, comunque, stavamo assistendo a una caduta ben peggiore, a un pilota che precipitava dall'alto. Parlo del nostro eroe del fine settimana, quello che, fino all'ultima sosta, era sembrato il favorito per la vittoria: a soste ultimate, Strollino era dietro non solo alle Redbull, ma anche alle Ferrari che erano davanti alle Redbull. Il tutto mentre il suo compagno di squadra tentava di farcela con una sosta in meno, il tutto mentre Perez non poteva puntare alla vittoria, dato che ormai davanti a tutti era passato nientemeno che il Gangster Rapper, risorto istantaneamente dalle proprie ceneri, destinato a far durare cinquanta giri e passa un set di gomme.
Strollino, a quel punto, si era ormai perso, un po' come un Hulkenberg qualsiasi partito in pole position a Interlagos. Tanta gente ne avrebbe approfittato per ridicolizzarlo, chissà, magari anche dei sostenitori di Hulkenberg, incuranti del fatto che il loro YdOlO fosse andato incontro a un destino analogo - partire dalla pole e poi sprofondare, anche se nel suo caso iniziò fin da subito - e che da loro fosse ugualmente ammirato. Ormai c'era poco da fare, al momento in cui la gara sarebbe finita si sarebbe ritrovato al nono posto, dietro anche alle McLaren (Sainz era risalito in modo random senza farsi vedere fino alla top-5, Trollando avrebbe appunto superato Strollino per la nona piazza), il tutto mentre dovevamo assistere ancora a un ultimo evento. Ho parlato dei Leclettel e del momento in cui Leclerc avrebbe superato Vettel stando in bilico su due ruote, là sopra, ed è quello che, a un certo punto della gara, era successo. Il Vanz non era neanche esploso più di tanto, si conteneva per il momento finale, perché mentre la gara andava verso la bandiera a scacchi Perez stava perdendo terreno e il Predestinato gli era ormai negli scarichi. Si respirava aria di secondo posto e infatti ha tentato l'attacco.
Predestinato: "Tunz tunz tunz!!11!!1!!! Sono davanti a te, cosa ne pensi di tutto ciò, Speedy Gonzales?"
Checo: "Penso che al momento della bandiera a scacchi le cose potrebbero essere diverse."
Predestinato: "Naaahhhhh, non vedo cosa possa andare male..."
Checo: "Nemmeno io, ma ci spero."
Predestinato: "Azz, ho messo le ruote sull'erba."
Checo: "E io torno davanti, facendoti una pernacchia micidiale."
Predestinato: "Non mi spaventi tu. Ho appena visto una cosa orribile."
Checo: "Per caso un bollitohhhh ti ha strappato il terzo posto?"
Predestinato: "Esatto, come hai fatto a indovinare?"
Checo: "Puro caso, ma sappi che approvo quel bollito, anche se mi ha rubato il volante."
La giornata era destinata a finire con Vettel incensato da tutti, Vanz compreso, che saliva sul gradino più basso del podio non dopo un momento estremamente dolce e kawaii. Hamilton, infatti, stava andando a parcheggiare al parc fermé, dopo una gara finita sui cerchioni e dopo avere vinto il suo settimo titolo, facendosi largo a spallate per andare in cima a quell'Olimpo di cui ormai fa già parte. Mentre Hamilton piangeva con ancora il casco in testa e seduto nell'abitacolo, il suo best friend forever gli si è avvicinato per mettersi a pomiciare con lui, una scena che sarebbe stata trasmessa alla sera dai principali telegiornali (il TG1 delle 20.00 avrebbe addirittura mostrato una foto di Roscoe". Tutto ciò ha dell'incredibile: Vettel ha passato tutta la stagione ad annaspare nelle retrovie e poi, all'improvviso, proprio in occasione del titolo di Hamilton, ecco che arriva un podio Vettelton, purtroppo tagliato da TV8 per mandare la pubblicità. Ci siamo persi quindi i Vettelton che si sommergevano di champagne a vicenda, cagandosi a malapena Perez, e i coriandoli che scendevano sull'Istanbul Park. Per fortuna almeno una scena iconica era stata mostrata: per qualche strana ragione, la disposizione del podio è stata invertita, con il gradino del secondo posto laddove di solito c'è quello del terzo e viceversa. Solo, in un primo momento sono apparse le bandiere come se i piloti non fossero stati invertiti: bandiera messicana per Vettel, bandiera tedesca per Perez.
Nel frattempo Vanz si chiedeva come si potesse preferire Hulkenberg a Perez nonostante non sia mai salito sul podio (non ho capito bene il contesto, dato che Hulkenberg non c'entrava un fico secco con questo gran premio), elogiava Vettel e parlava delle dichiarazioni di Eddie Jordan risalenti all'ormai lontano 2012.
Eddie Jordan: "Hamilton in Mercedes non concluderà niente, la sua carriera è finita."
Gangster Hammi: "Hold my beer."
Sebby: "Posso essere io la tua birra?"
Gangster Hammi: "Beliximohhhh kontinuahhhh!!111!!!"
Al momento non è chiaro se proseguirà la carriera di Vettel come birra di Hamilton, quello che è certo è che proseguirà la carriera di Hamilton, quindi prepariamoci ad altri numeri impressionanti, quasi come l'esito del gran premio di oggi. Abbiamo assistito a decine e decine di testacoda, nessuno di essi fatto da Vettel.
RISULTATO: 1. Lewis Hamilton (Mercedes), 2. Sergio Perez (Racing Point), 3. Sebastian Vettel (Ferrari), 4. Charles Leclerc (Ferrari), 5. Carlos Sainz (McLaren), 6. Max Verstappen (Redbull), 7. Lando Norris (McLaren), 9. Lance Stroll (Racing Point), 10. Daniel Ricciardo (Renault), 11. Esteban Ocon (Renault), 12. Daniil Kvyat (Alpha Tauri), 13. Pierre Gasly (Alpha Tauri), 14. Valtteri Bottas (Mercedes), 15. Kimi Raikkonen (Alfa Romeo), 16. George Russell (Williams), Rit. Kevin Magnussen (Haas), Rit. Romain Grosjean (Haas), Rit. Nicholas Latifi (Williams), Rit. Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo).
martedì 15 settembre 2020
Alla fine ho deciso di pronunciarmi sulla questione Perez/ Vettel
Inizio dicendo che, se fosse stato per me, molto probabilmente non avrei cambiato line-up, perché mi sembra che Perez/Stroll funzioni, che stiano andando abbastanza bene e che non ci si possa lamentare del loro rendimento (di nessuno dei due). Per il resto ho due ferme convinzioni: 1) che i team possano ingaggiare chi vogliono, 2) che tendenzialmente rispettare i contratti esistenti sia doveroso. Questo significa che, a mio parere, l'Aston Martin avrebbe potuto ingaggiare Vettel o chiunque altro e ne avrei rispettato le scelte, ma che al contempo trovo poco appropriato appiedare un pilota con contratto (e, al di là da eventuali valutazioni sul rendimento, specie alla luce del fatto che, per quanto ne sappiamo, Perez aveva un contratto in essere e Stroll no, quindi formalmente non c'era nulla che impedisse l'ingaggio di un pilota esterno, essendo solo uno dei due titolari sotto contratto).
A parte questo, credo che certe osservazioni che sono state fatte vadano un po' troppo oltre il buonsenso. Per esempio, la storia di "Perez ha salvato il team e adesso Stroll Sr lo mette a piedi, il mondo è ingiustohhhh" a mio parere lascia il tempo che trova. Credo che Perez dovrebbe essere giudicato come pilota e basta, per come guida, per come lavora con il team, queste faccende burocratiche lasciamole fuori. Anche perché, a conti fatti, quando Perez ha fatto causa alla Force India poteva finire in due modi: 1) l'acquisto del team da parte di un compratore, 2) il fallimento del team.
Quello che ha fatto Perez ha contribuito a salvare la squadra, questo sì, ma sarebbe potuta finire in modo molto diverso. Mi sembra fuori luogo attribuire a Perez il merito di avere salvato un team che non si sarebbe salvato se Stroll Sr non avesse tirato fuori i soldi. Che poi l'abbia fatto per mettere in pista suo figlio è un altro discorso, tra i due mi pare che sia Stroll Sr quello che ha assicurato un posto di lavoro ai dipendenti Force India e che li paga. Mi sembra ridicolo che venga visto in questa faccenda come un distruttore di team, mentre Perez sia il salvatore della patria.
Altra faccenda che non capisco fino in fondo è la storia secondo cui l'ingaggio di Vettel è "solo una manovra di marketing". Anche perché Vettel non somiglia per niente ai piloti che vengono descritti come "manovre di marketing". Per intenderci, non è una donna attraente, né un pilota dalla nazionalità strana sponsorizzato dal governo o dai petrolieri del proprio paese che decidono di diventare il main sponsor del team, le categorie a cui, fino all'altro ieri, si applicava maggiormente questo concetto. È un pilota normale che, almeno sulla carta, avrebbe potuto guidare la McLaren o la Haas di turno, se l'avessero messo sotto contratto. Questo non significa che un nome altisonante non possa attrarre degli sponsor, ma sarebbero comunque eventuali sponsor che decidono di sponsorizzare l'Aston Martin perché guidata da un pilota di cui conoscono l'esistenza, non suoi sponsor personali che l'avrebbero sponsorizzato in qualsiasi team.
Di quelli che difendono questa scelta, invece, tirando fuori la storia degli sponsor di Perez, non capisco perché se ne parli ora. Sappiamo tutti che Perez ha sponsor messicani piuttosto abbienti alle spalle, ma abbiamo visto i suoi risultati per dieci anni e questi risultati per dieci anni gli hanno valso la permanenza in Formula 1, mentre per altri piloti visti come ricchi e sponsorizzati non è stato così (dove per Perez siamo passati al grado di "povero e sponsorizzato", dato che deve reggere il confronto con Stroll).
Detto questo, non so se possa ottenere gli stessi risultati che avrebbe ottenuto Perez, ma non lo escludo. Da un lato penso che sia difficile confrontare piloti che sono in situazioni molto diverse gli uni dagli altri, se da un lato è vero che Perez ha fatto bene in Force India e Vettel male in Ferrari, non significa per forza che Perez avrebbe fatto bene in un top-team e Vettel male in un team di centro classifica, i risultati dei piloti da un team all'altro possono riservare sorprese non indifferenti (non so se ricordate Massa che arrancava in Ferrari e che un anno più tardi otteneva una pole position con la Williams in una stagione dominata dalla Mercedes).
Dall'altro penso che, andando a guardare i risultati ottenuti nei singoli eventi e nella media, in questa stagione Stroll stia andando più o meno come Perez e che in certe occasioni sia andato anche un po' meglio. Se Stroll, che viene visto come il pilota più scarso in griglia, riesce ad andare bene come Perez, non vedo perché debbano esserci delle eccessive difficoltà ad ottenere tali risultati da parte degli altri piloti che si trovano sull'attuale griglia di partenza. Per quanto io avrei probabilmente scelto Perez al posto di Vettel a occhi chiusi, perché tra i due al massimo è lui ad avere del potenziale ancora da scoprire, non ritengo che Perez sia così insostituibile come viene descritto.
Infine c'è un'ultima cosa di cui mi sembra importante parlare, ovvero che trovo un po' assurdo volere fare di tutto questo un confronto tra i piloti. Non è che uno rubi il volante all'altro o viceversa, si tratta di libere scelte di una squadra. In più non è che uno deve essere per forza un santohhhh subitohhhh e l'altro fare schifo, esistono tante vie di mezzo e molto probabilmente una delle suddette vie di mezzo è la situazione che descrive meglio la realtà. Credo che vederla come molti la vedono sia una grande forzatura e che non abbia molto senso.
Aggiungo una cosa: secondo me anche il confronto tra Vettel scaricato dalla Ferrari e Perez scaricato dalla Racing Point non è molto coerente. Poi è ovvio che ognuno tira l'acqua al proprio mulino. Prima Vettel si è lamentato di essere stato informato per telefono invece che di persona che il suo contratto non sarebbe stato rinnovato, dimenticandosi casualmente che ciò è avvenuto in un contesto, quello del lockdown, in cui non incontrarsi di persona anche per questioni di questo tipo era la norma. Ora c'è Perez che sostiene di essere stato informato all'ultimo del suo licenziamento a fine stagione, dimenticandosi che con tutta probabilità, visto il contratto annullato, è stato profumatamente pagato per farsi da parte.
Piccola precisazione: da quest'ultimo punto di vista, ammetto tuttavia che la reazione di Vettel almeno mi è sembrata avere una certa coerenza con sé stessa, quella di Perez non tanto, dato che tra le tante persone che ha ringraziato nel suo comunicato relativo all'addio al team a fine stagione ci sono anche quelli che ha tacciato di averlo appiedato a sorpresa. Per intenderci, almeno Vettel ha avuto l'accortezza di non fare affermazioni del tipo "Binotto mi ha telefonato per dirmi che ero fuori, lo ringrazio sentitamente per tutto quello che ha fatto per me".
Altra precisazione: ha fatto un certo scalpore il fatto che l'annuncio di Vettel in Racing Point/ Aston Martin sia avvenuto alla vigilia del gran premio in cui la Ferrari celebrava i 1000 gran premi nella storia. C'è chi ha visto la cosa male, pensando che fosse un affronto alla Ferrari. C'è chi ha visto la cosa nello stesso modo, ma in maniera più comica e leggera, pensando che fosse una bella vendetta di Vettel nei confronti della Ferrari. Suggerirei a tutte queste persone da un lato di darsi una calmata, dall'altro di non farsi troppi viaggi, perché 1) generalmente i contratti vengono annunciati in questo periodo quindi il timing non ha niente di particolarmente strano, 2) i contratti vengono annunciati quando si risolvono problematiche varie ad essi legate. In più, 1000 gran premi della Ferrari o meno, non è che tutte le altre cose debbano essere sospese di punto in bianco "per rispetto" e per non distogliere l'attenzione dalla Ferrari.
martedì 11 agosto 2020
Appiedare Perez per il 2021 è un oltraggiohhhh ma Hulkenberg dovrebbe sostituirlo perennemente già dal 2020, disse il fanboy di Perez divenuto fanboy di Hulkenberg
È stato tutto un indignarsi, un affermare che Perez non meritava un simile trattamento, che meriterebbe rispetto e quant'altro. Tutte cose estremamente giuste e corrette, solo, fin dal primo momento mi è venuto un dubbio: tutti questi sostenitori accaniti di Perez dov'erano esattamente fino a trenta secondi prima che il suo volante fosse considerato a rischio? Non mi pare che avesse tutto questo seguito... e sinceramente è questo il lato della faccenda che, fin dal primo momento, mi ha colpito in negativo.
Negli ultimi anni Perez è stato uno dei migliori piloti di centro classifica, senza che quasi nessuno spendesse una singola parola positiva nei suoi confronti, tranne magari osservare occasionalmente che sembra avere messo la testa a posto ed essere ormai lontano dalle sue talvolta poco tranquille esperienze giovanili.
Come si chiama il fenomeno di salire tutti in branco sul carro di qualcuno così dal nulla, senza avere mai mostrato fino a un attimo prima un attaccamento particolare al soggetto in questione? Mhm... direi inseguimento della moda del momento e, appunto, la moda del momento era quella dell'idolatria a tematica peperoncini piccanti del messico. Così, facendo una stima a occhio e croce, veniva da pensare che potesse essere una cosa non particolarmente lunga e che l'improvviso interesse collettivo nei suoi confronti potesse svanire lentamente non appena avesse effettivamente perso il volante/ ne avesse trovato un altro/ fosse stata annunciata la sua conferma. Solo, le cose non erano destinate ad andare così e tutto è iniziato il giorno in cui il coronavirus si è messo in mezzo.
Perché a quel punto in Racing Point era rimasto un sedile vacante e quel sedile vacante è andato a occuparlo Nico Hulkenberg, colui che tutti rivolevano in Formula 1 (seppure anche nel suo caso in certe circostanze si possa parlare di interesse collettivo improvviso) e che, da un giorno all'altro, si è travestito da pantera rosa, ha disputato i due gran premi di Gran Bretagna (di cui il primo non è che l'abbia esattamente "disputato") e sarà dietro l'angolo anche in Spagna qualora Perez sia ancora positivo al coronavirus oppure non gli riesca di lasciare il Regno Unito e di raggiungere la Spagna.
A quel punto che cosa poteva succedere? Ma certo, il pilota favorito della Racing Point non era più Perez, ma era lui. Infatti nei primi tempi c'era chi sarebbe stato felice di vedere appiedare Stroll per Hulkenberg e di una coppia Perez/Hulkenberg.
Poi la situazione è precipitata. Non appena Hulkenberg si è qualificato davanti a Stroll per il secondo gran premio di Gran Bretagna, il responso dei fan è stato univoco: se Perez non era così tanto più avanti di Stroll, allora non solo Stroll non merita il volante, ma non se lo merita neanche Perez! Così, di punto in bianco, da parte dei suoi sostenitori del giorno precedente.
Poi, oggi, il colpo di grazia: su Twitter ho trovato un link a un articolo scritto da Caitlin Wood (ex pilota della W Series), nel quale spiegava perché la Racing Point dovrebbe ingaggiare Hulkenberg e non Vettel per il 2021. I commenti erano tutti incentrati sullo scontro Hulkenberg vs Vettel, con Hulkenberg naturalmente in vantaggio. Il punto è che TUTTI sembravano essersi improvvisamente dimenticati che, almeno sulla carta, quel famoso volante che volevano assegnare a Hulkenberg o a Vettel, in teoria ha già un legittimo proprietario...
Quel legittimo proprietario, magari sarebbe Perez, ormai trattato come se non esistesse da tutti gli ex Team #KeepCheco, che ormai si sono lasciati trascinare da una nuova onda, ovvero l'idolatria nei confronti di Hulkenberg. Il messaggio di fondo che passa è: "appiedare Perez è un oltraggiohhhh!!11!!11!!1!! ma solo se il suo sostitutohhh non è figohhhh abbastanzahhhh!!111!!11!!", in un contesto in cui esistono due categorie di piloti: quelli fighi, il cui unico elemento è Hulkenberg, e quelli che non sono fighi, ovvero tutti gli altri. Posso capire tutto, ma appunto, un atteggiamento più pacato inizialmente, non appena hanno iniziato a circolare dei rumour su un potenziale Perez a piedi, avrebbe giustificato l'Hulkenberg-mania a cui stiamo assistendo ultimamente.
Fun fact (o meglio, not so fun fact): non solo Perez si è ammalato proprio nel momento in cui hanno iniziato a circolare voci sulla sua potenziale perdita del sedile, ma adesso Hulkenberg starebbe trattando con Alfa Romeo o Haas un suo ritorno full time nel 2021... i team a cui potenzialmente poteva ambire Perez, se perdesse il suo volante in rosa.
lunedì 3 agosto 2020
Commento al Gran Premio di Gran Bretagna: 2 agosto 2020
In più ti scrivo anche per raccontarti uno strano episodio che mi è capitato nel non-racing weekend, per chiederti che cosa ne pensi, se secondo te questo fatto può essere in qualche modo collegabile a quello che mi è successo in quest'ultimo fine settimana. Mentre vagavo per le campagne tenendo in testa un cappello di paglia per ripararmi dal sole e tenevo in bocca una spiga, ho assistito a un evento molto curioso: sono passato accanto a un albero dove la sera precedente avevo notato alcuni gufi e ho visto un gatto nero che si arrampicava su quell'albero stesso. Preso dalla mia curiosità insormontabile, ho gettato a terra la spiga e ho iniziato ad arrampicarmi sull'albero per vedere che cosa ci fosse di interessante. Ho assistito a uno spettacolo notevole: ho visto un nido enorme con tantissime uova di gufo dentro. Intanto, sotto l'albero, erano arrivati tanti altri gatti neri che iniziavano ad arrampicarsi. Mi sono un po' spaventato, alcuni di loro avevano lo stesso sguardo di Felipe Massa e, quando ho sentito una rana che gracidava, mi è quasi venuto un accidente. Sono inciampato e, per non schiantarmi a terra, mi sono aggrappato al ramo su cui c'era il nido. Solo che il ramo si è rotto. Mentre io sono stato fortunato e sono rimasto impigliato al ramo sottostante con una manica della mia camicia a quadri, riuscendo a non spaccarmi l'osso del collo, le uova si sono ribaltate tutte, spiaccicandosi a terra. I gatti neri lì intorno, che evidentemente le avevano adocchiate già da tempo, si sono messi a ruggire come marmotte assassine del Quebec prima di allontanarsi con la coda tra le gambe. Lì sul momento non ci ho dato peso, ma quella notte ho faticato ad addormentarmi e, quando finalmente ci sono riuscito, ho sognato di rinascere nel corpo di Barrichello. Mi è venuta la vaga sensazione che tutto ciò abbia delle connessioni con quello che è successo dopo, ma quando ne ho parlato con Strollino tra una sessione e l'altra chiedendogli se ha messo una buona parola con suo padre dopo che mi sono offerto di ricomprargli il portafoglio che ha perso durante il nostro incidente dell'anno scorso a Monza, mi ha detto che non crede nella sfortuna.
Io non so più cosa pensare. Venerdì non appena sono salito in macchina su questa si è rotto l'intercooler. Per il resto il weekend non è cambiato, perché ho continuato a prenderlo intercooler e la mia vettura a pedali mi ha tradito due volte proprio dove mi aspettavo che fosse affidabile: nei pedali. Ho temuto davvero che il weekend mi toccasse correrlo a piedi, ma faceva troppo caldo per lanciarmi in una simile avventura. Come dicono sempre i vecchi della nostra età, non ci sono più le stagioni di una volta, quelle in cui ero io a vincere il mondiale e non tu.
Sabato pomeriggio, quando la rana che intendevo custodire nel taschino della tuta è scappata sostenendo che doveva partire per Berlino per accompagnare Massa durante la sfilza di eprix che si svolgeranno nella prossima settimana, ho pensato di essere senza speranze, poi in Q1 è successa una cosa bellissima: Magnussen, Giovinazzi, Raikkonen, Grosjean e Latifi si sono piazzati dalla sedicesima alla ventesima posizione, il che significava che ero in Q2. È stata un'emozione micidiale, un po' come se ti avessi visto con indosso solo un perizoma tigrato. Poi è arrivata anche la Q2, dove ho riposto tutte le speranze in Strollino, dato che temevo di finire all'inferno insieme a Buemi.
A Strollino è andata bene, mentre il suo compagno di squadra ha ottenuto il tredicesimo tempo: il mondo ha continuato a credere che Hulk, sopraggiunto in corso d'opera per sostituire Perez (al quale l'Autrice(C) augura di guarire al più presto e anch'io, dato che Lawrence Stroll si sente un po' a disagio a metterlo alla porta mentre è segregato dentro uno stanzino in attesa che il virus del covid esca dal suo corpo), dopotutto era solo a dieci posizioni di distanza dal podio e tutto era in salita per lui, anche dopo che era uscito precedendo il torpedo malefico e Russell. Vorrei fare i miei sentiti complimenti a quest'ultimo: dopo essere passato in Q2 è riuscito a farsi penalizzare per mancato rispetto delle bandiere gialle ed è partito ultimo, provo molta ammirazione per lui. Mi sono salvato anche stavolta e Strollino con me, è stato l'ultimo ad entrare in top-ten sbattendo fuori il Pokemon, che però era contento lo stesso perché aveva preceduto Alboff (sì, è il suo nuovo soprannome e trovo che calzi a pennello).
A quel punto ho approfittato dei pochi minuti che mi separavano dalla Q3 per fare pratica di uso dello smartphone mettendomi a messaggiare con Strollino, da buon aspirante fratello maggiore:
"Ehi bimbo, hai visto che siamo passati entrambi in top-ten? Sono troppo felice."
"Anch'io, specie quando ti batterò nella prossima sessione!"
"Come osi?! Sai che per quello che hai detto dovrei venire a picchiarti?"
"Ma non lo farai, perché sono un bambino e soprattutto perché posso dire a mio padre che voglio Hulkenberg come compagno di squadra! Sono certo che non mi direbbe di no."
"Noooohhhhh, ti prego, Hulk ha già ottenuto una grande soddisfazione."
"Ovvero?"
"Ovvero vestirsi di rosa e diventare un po' più autentico come principe. Ora può vantarsi con Britney Bitch di avere guidato l'auto di Barbie indossando la tuta di Barbie, Britney Bitch lo invidierà per tutta l'eternità."
"Okay, va bene, però andiamo in pista adesso, vuoi essere l'ultimo anche lì?"
Quelle parole mi hanno fatto indignare. Come si permetteva? Tra e una cosa e l'altra me l'ha tirata. Sapevo di non potere puntare alla prima fila e nemmeno alla seconda, infatti hai ottenuto la pole davanti al vampiro famelico, poi sono rimasto traumatizzato dal vedere il Predestinatohhhh a poca distanza. Meno male che il nostro figlio adottivo Verstappino l'ha superato relegandolo al quarto posto. Da quel punto in poi pensavo di cavarmela, ma ho visto accodarsi uno dopo l'altro Trollando, Strollino, il fanboy, Ricciardo e Ocon. Mi sono sentito talmente demoralizzato che mi sono introdotto di nascosto nel tuo motorhome, dimenticandomi all'istante delle cose brutte tipo il mio decimo posto. Come ricorderai, non appena sei arrivato ti ho abbracciato e ti ho detto che avevi fatto una performance bellissima. Tu hai alzato le spalle con indifferenza come un Iceman qualsiasi, ricordandomi che era soltanto la millemillesima pole position.
"Ma quale pole position" ho replicato, incredulo. "Parlavo del tuo testacoda in Q2."
Ti sei nascosto per l'imbarazzo dietro al tuo cappellino.
"Ah, quel piccolo incidente di percorso. Ti stavo pensando. Non avrei dovuto fare un errore simile, spargendo detriti random per la pista e provocando una bandiera rossa."
"Chi se ne frega della bandiera rossa" ti ho rassicurato. "Quel testacoda è stato perfetto. Non ce n'è nessuno dei miei che mi sia riuscito così bene, nonostante tutto l'allenamento che ho fatto in questi anni. È un onore sapere che stavi pensando a me in quel momento."
A quel punto ci siamo abbracciati, ho iniziato a tirarti le treccine e tu mi hai sbattuto sul letto. Poi hai visto che avevo delle abrasioni sulle braccia (cosa che hanno portato a varie congetture sui social, tipo che io sia stato attaccato dal mio pollame vario) e mi hai accusato di avere a tua insaputa una love story con Bo77as. Per farti calmare ho dovuto raccontarti per filo e per segno che non mi ero procurato quelle ferite durante un rendez-vous con un famelico, quanto piuttosto durante l'incidente delle uova di gufo e dei gatti neri. A quel punto ci siamo abbracciati di nuovo e mi hai detto che speri che io il prossimo anno mi vesta di rosa e vada a podio più facilmente di Hulk. Hai anche aggiunto che così dimostreresti a Britney Bitch che non è l'unica Barbie al mondo e che non hai bisogno del suo affetto.
A quel punto me ne sono andato a malincuore, perché Bin8 mi ha chiamato per commentare con me la mia qualifica. Mi ha fatto una predica di un'ora perché non sono predestinato tanto quanto Leclerc e perché non pedalo abbastanza velocemente quando sono in macchina, ma ero ancora rincuorato dai tuoi abbracci e la cosa non mi ha fatto né caldo né freddo. A quel punto ero pronto a tutto quello che mi aspettava in attesa che arrivassero le dieci di sera. Dopo essere andato a controllare che Verstappino fosse sotto alle coperte con il ciuccio in bocca, mi sono messo ad ascoltare la radio dove ho sentito una canzone molto indicativa di questo weekend. Poi alle dieci e mezza ho spento tutto e mi sono addormentato.
SIGLA: parodia ispirata alla canzone "Il sudore ci appiccica" di Francesco Gabbani.
Dani-Smile: "Fra l'altro ti volevo dire, la Renault non è male, per quanto andare a podio non sia così normale, sorriso in faccia, Hulk è dietro a Stroll bimbo innocente, cos'è che conta veramente se dal niente trolla la gente? Tra l'altro ti volevo dire che la Renault non è male - oh yeah - fra l'altro cosa ci vuoi fare, sopra alla Ferrari c'è chi scende e c'è chi sale, pertanto probabilmente il pensionato non conta niente, comunque non conta più niente se anche in gara lì dietro lo prende."
Hulk: "E comunque si balla come in Brasile la samba e si tagga anche Massa, tanto il podio mi scaccia, lo champagne non mi bacia, neanche senza banana, la Pink Panther mi sballa, il podio è il mio nirvana, banana, a Karthy-Karthy, a Pic- a Pic, Karthy e Pic lo champagne non li appiccica, lo champagne non li appiccica, ah, c'è Pic."
Strollino: "Fra l'altro in Ungheria mi sentivo quasi un altro, invece son lo stesso e del dollaro ho il riflesso, i genitori hanno un team e il figlio non rimane fuori, rimango sotto un tetto e resto dentro - e Checo fuori - fra l'altro ti volevo dire che il rosa non è male, Felipe cosa mi fai fare? Pago, pago, pago e nn provo a imparare, che tanto sicuramente il ladro in Redbull non ruba niente, arriva, non vince, si gira, è felice e nel rosa sparisce."
Hulk: "E comunque si balla come in Brasile la samba e si tagga anche Massa, tanto il podio mi scaccia, lo champagne non mi bacia, neanche senza banana, la Pink Panther mi sballa, il podio è il mio nirvana, banana, a Karthy-Karthy, a Pic- a Pic, Karthy e Pic lo champagne non li appiccica, lo champagne non li appiccica, ah, c'è Pic."
Gangster Hammi: "Hulk a podio vuole andare ma non trova la stazione, l'auto gli fa un sorpresone e lo lascia sul portone, tuttavia qui a casa mia vedo quarto Danielone, vedo molto bene bananine e bananone."
Hulk: "E comunque si balla come in Brasile la samba e si tagga anche Massa, tanto il podio mi scaccia, lo champagne non mi bacia, neanche senza banana, la Pink Panther mi sballa, il podio è il mio nirvana, banana, a Karthy-Karthy, a Pic- a Pic, a Karthy-Karthy, a Pic- a Pic, a Karthy-Karthy, a Pic- a Pic, Karthy e Pic lo champagne non li appiccica, lo champagne non li appiccica, ah, c'è Pic, fra l'altro vedo la top-three, ah, no, niente."
BALLS SUCKERS DAY: la notte tra sabato e domenica ho sognato che Hulk finiva sul podio, quindi quando mi sono svegliato sono scoppiato a ridere per prima cosa, pensando a quali strane fantasie il nostro subconscio ci trasmetta in certi momenti. Ah, già, dimenticavo, tu sei l'ultimo della classe, almeno fuori dalla vettura, quindi non potresti capire un discorso così complicato. Fai finta di niente e fai finta che piuttosto io ti abbia fatto un discorso romantico, tipo pronunciando una cinquantina di "f*ck" uno dietro l'altro. Secondo me non c'è parola più romantica di questa.
Quando è arrivata l'ora della gara, siamo scesi tutti in pista tranne Hulkenberg. Non che scendere in pista sia stato meglio che trascorrere il pomeriggio a prendere il sole in mutande come avrà sicuramente fatto lui, almeno nel mio caso, ma sorvoliamo su queste sottigliezze.
La gara è partita e temevo che Alboff mi avrebbe superato sfruttando la competitività del suo mezzo, poi per fortuna Alboff si è ricordato che l'unica cosa competitiva sulla sua auto è l'auto stessa e che lui non ha speranze. Infatti si è visto apparire di fianco nientemeno che Kmag, che infervorato nel pensare a Hulk che prendeva il sole, era già lì lì a lottare con i big (sì, l'ho detto per essere politically correct, perché la gente non pensi che, se non dovessi riuscire a corrompere Strollino per diventare un Barbie Boy, mi piacerebbe spodestare Alboff e fare coppia con Verstappino... aaaawwww, prevedo duelli epici e sportellate dalla mattina alla sera). Alboff ha mandato Kmag per i prati, così Kmag ha potuto spogliarsi e andare in mutande a prendere il sole insieme a Hulk. Voci di corridoio narrano che abbiano litigato a proposito di chi indossava il capo intimo più bello, Hulk infatti portava un tanga zebrato, mentre Kmag per quell'evento ha messo un perizoma tigrato. Io voto Hulk sulla fiducia, perché mi sta più simpatico di Kmag. Qualora tutti dovessero usare questo criterio, credo che vincerebbe per 18:0.
Io, da parte mia, mentre la safety car scendeva in pista, mi sono messo tranquillo perché non c'era più Alboff di cui preoccuparsi, per il momento, e non mi andava di fare come la volta scorsa, in cui per tutto il tempo mi sono rigirato i pollici in attesa che mi superasse e che Helmut Marko a fine gara decidesse di non prenderlo a frustate, ma lui non si decideva mai. Dietro di me c'erano le Alpha Tauri, altra scuderia per la quale mi piacerebbe correre il prossimo anno, dopo avere spodestato il Russo di Roma. Quel torpedo malefico, comunque, si è spodestato da solo e dopo essere finito fuori poco dopo il restart si è subito scusato per il misfatto anche se dopo ore e ore, mentre era già stato scuoiato dalla frusta di Helmut, è saltato fuori che aveva avuto un guasto alla vettura. Concordo pienamente con il comportamento di quel vecchio bisbetico di Helmut: uno che combina talmente tanti casini da credere di avere fatto un casino anche quando non è colpevole merita un simile trattamento.
È entrata di nuovo la safety car e mi sono sentito a disagio per il povero Bernd Maylander, che avrebbe meritato di potere giocare a briscola in santa pace, almeno per qualche minuto. A quel punto siamo rientrati tutti in branco ai box e finalmente ho messo un set di gomme sulle quali mi sentivo a mio agio: le hard, quelle più adatte al modo in cui avrei trascorso il resto della gara: prendendolo nel cu*o. Ai box è capitato un miracolo, ovvero che sono uscito davanti a Ocon, ma è stato un miracolo di breve durata, infatti quando la gara è ripartita mi ha superato stando in bilico su due ruote e facendomi una pernacchia. In più, siccome RoGro era rimasto in pista a caso senza fermarsi a cambiare gomme, ero finito fuori dalla top-ten. Ho sperato che si levasse di torno, che l'avremmo superato tutti in branco... ma non è stato così: solo i piloti della McLaren (dove il mio sostituto Fanboyz era oltraggiosamentehhhh davanti al Predestinato dei Poveri Trollando) sono riusciti a metterselo dietro e neanche tanto facilmente. Poi, molto tempo dopo, quando ormai mi stavo addormentando al volante, c'è riuscito anche Dani-Smile. Frattanto RoGro aveva litigato più o meno con chiunque avesse incontrato e tutti lo criticavano per essere un pilota pericoloso dato che zigzagava un po'. Un tempo zigzagava sulle teste altrui, trovo ridicolo il puritanesimo dei piloti di oggi...
Ho deciso di esprimere il mio sostegno a RoGro, perché abbiamo molte cose in comune, tipo gli occhi azzurri, lo stesso numero di figli, la possibilità di unire un giorno le nostre stirpi con matrimoni combinati in quanto i figli vari hanno più o meno la stessa età, i messaggi scambiati su whattsapp alle tre di notte e tante altre cose. L'ho quindi contattato proprio adesso su Whattsapp e questa è stata la nostra conversazione:
"RoGroooooooohhhhhh!"
"Tutto bene, Sebby?"
"Sì, più o meno. Sto pensando a quando sei rientrato finalmente a box smettendola di far indignare tutti i presenti e mi hai lasciato rientrare di nuovo in top-ten."
"Non mi sembra che tu ci sia rimasto a lungo. Sto guardando adesso la gara e ho appena visto un Pokemon che ti superava."
"Come sei kattivohhhh, perché ce l'hai con me anche tu?"
"Naahhhh, non ce l'ho con te, altrimenti te ne saresti accorto molto tempo fa. Lo sai che ti voglio bene."
"Aaaawwww."
"Ti mando un abbraccio virtuale."
"Aaaaawwww al quadrato."
"E un bacio."
"Aaaawwwww al cubo!"
Ti confesso di esserci rimasto male quando mi ha parlato del Pokemon, ma non si può avere tutto dalla vita. Dopotutto il Pokemon era l'unico pilota che stesse prendendo parte a dei duellihhhh e dei sorpassihhhh e quindi contribuiva allo spettacolo. O meglio, avrebbe contribuito allo spettacolo se fosse stato a bordo di una Ferrari e fosse stato in testa alla gara, ma era il gran premio di Silverstone e non un film di fantascienza.
Sia Ocon sia il Pokemon, a quel punto, hanno superato Strollino e ciò mi ha urtato profondamente, mi sono sentito come se avessero accoltellato alle spalle il mio fratello minore. Qualora tu dovessi incontrare Strollino, mi raccomando, riferiscigli che lo considero tale, in modo che non si dimentichi mai di chiedere a suo padre se mi vuole adottare.
A quel punto tutto sembrava destinato alla calma piatta più totale, mi ha superato perfino Alboff e sono sprofondato al dodicesimo posto sperando che succedesse un miracolo e che potessi vedere la top-ten. I miracoli hanno iniziato ad accadere in successione, segno evidente che i gatti neri mi avevano perdonato per la rottura delle uova di gufo che avrebbero voluto gustarsi. Oppure che il vampiro famelico aveva a sua volta fatto inca**are i gatti neri, tutto è possibile, dato che ha forato a due giri dalla fine.
Poi Sainz, che poteva arrivare quinto come un Alonso qualsiasi, ha forato a sua volta subito dopo. Non so che fine abbia fatto e non mi interessa, mentre Bo77as me lo sono ritrovato negli scarichi, mentre a quanto pare, dall'altro lato della pista anche tu avevi forato e stavi finendo la gara su tre ruote mentre il mondo si indignava che Verstappino, rientrato per mettere un nuovo set e tentare di fare il giro più veloce visti gli anni luce davanti al Predestinato in cui si trovava, non sia riuscito a vincere meritatamente a vostre spese una gara in cui entrambi avevate avuto forature. Alla fine ti è andata bene, dato che sei passato sotto la bandiera a scacchi su tre ruote, ed è andata molto bene anche a me. Non so come ho fatto, ma ho chiuso la gara decimo, davanti ai canini di quello squilibrato del tuo compagno di squadra. Sappi che ti considero Driver of the Day, mentre considero Dani-Smile come Hulkenberg of the Day, vista la sua auto color banana e la posizione di arrivo. Mi rifiuto di commentare il fatto che il mio compagno di squadra si sia visto piovere dal cielo un altro podio mentre io finora ho raccattato solo un sesto posto e arrivato a questo punto non mi resta altro da fare che salutarti e confessarti di essere fuggito dal circuito in compagnia del team principal della Racing Point, come è stato riportato sui social media. Ti do un bacio con tre metri di lingua e ti auguro di forare un'altra volta anche al gran premio della prossima settimana.
RISULTATO: 1. Lewis Hamilton (Mercedes), 2. Max Verstappen (Redbull), 3. Charles Leclerc (Ferrari), 4. Daniel Ricciardo (Renault), 5. Lando Norris (McLaren), 6. Esteban Ocon (Renault), 7. Pierre Gasly (Alpha Tauri), 8. Alex Albon (Redbull), 9. Lance Stroll (Racing Point), 10. Sebastian Vettel (Ferrari), 11. Valtteri Bottas (Mercedes), 12. George Russell (Williams), 13. Carlos Sainz (McLaren), 14. Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo), 15. Nicholas Latifi (Williams), 16. Romain Grosjean (Haas), 17. Kimi Raikkonen (Alfa Romeo), Rit. Daniil Kvyat (Alpha Tauri), Rit. Kevin Magnussen (Haas), DNS. Nico Hulkenberg (Racing Point).
venerdì 31 luglio 2020
Il Principe dei Poveri diventa una principessa in rosa
Il giovane Estebaby aveva appena vent'anni quando gli capitò sotto il naso la possibilità di debuttare in Formula 1. Checo Perez, ai tempi, correva per la Sauber e a Montecarlo aveva fatto un botto non indifferente. Presente al successivo GP del Canada, ebbe un malore durante le prove libere e fu necessaria la sua sostituzione. Gutierrez era il terzo pilota della Sauber e la Sauber chiese in prestito De La Rosa alla McLaren, lasciando il piccolo scoiattolo nella sua tana a nutrirsi di nocciole per il disappunto.
Che cosa c'è di più triste che ricevere un bel peperoncino gigante su per il cu*o nel momento in cui potresti essere sul punto di procacciarti un volante one-off perché Perez è assente? Niente. A meno che non ti succeda per ben due volte in carriera.
Perché la grande notizia di ieri pomeriggio è stato un test per il coronavirus dal dubbio risultato, dopo il quale a Perez è stato impedito l'accesso al circuito ed è stato messo in quarantena. In serata è arrivata la notizia che, da quanto scriveva suo fratello Antonio sui social, doveva già essere nell'aria: Perez è risultato positivo al coronavirus, niente gran premio per lui e, secondo le regole britanniche attualmente in atto, destinato a mancare, comunque vada, anche dal prossimo.
In qualità di team motorizzato Mercedes, i piloti di riserva della Racing Point sono gli stessi della Mercedes, ovvero Stoffel Vandoorne, che tuttavia si trova in Germania dove dovrà prendere parte al six-header di fine stagione della Formula E, ed Esteban Gutierrez.
Per la seconda volta in meno di un decennio Gutierrez era il candidato più verosimile alla sostituzione di Perez, anche se circolavano voci di corridoio sul fatto che avesse problemi con la superlicenza. Ora, da un lato può essere vero che poteva essergli scaduta e non essere stata rinnovata (anche perché per rinnovarla bisogna pagare), dall'altro personalmente ho seri dubbi che a un pilota che ha fatto tre stagioni in Formula 1, di cui due dell'era turbo-ibrida, e che gareggiava quattro anni fa, fosse negata la possibilità di scendere in pista, una volta sistemate le faccende burocratiche, ovvero in parole povere quelle legate ai big money.
Invece no, mentre c'era già gente che pensava a quanto sarebbe stato bello se Gutierrez uscito dal nulla avesse battuto Strollino ridicolizzandolo (il padre di Gutierrez non possiede una scuderia, questa è la ragione per cui Estebaby riceve più credito, immagino), c'era altro che bolliva in pentola.
A vestirsi di rosa sarà qualcuno che in Force India in realtà c'è già stato e che è anche stato il pilota che andò più vicino a vincere un gran premio con la scuderia di Vijay Mallya. Non si era mai vestito di rosa, perché a suo tempo era andato a travestirsi da banana in Renault. Anche la Renault, tuttavia, l'ha messo alla porta, lasciandolo senza un volante per questa stagione.
Quel pilota è Nico Hulkenberg, rientrato dalla porta dopo essere stato buttato fuori dalla finestra. A volte capitano cose che non ti aspetti e questa è stata una di quelle occasioni. Ovviamente c'è tanta gente che si dimostra convinta che in questo fine settimana otterrà finalmente il suo primo podio in carriera, ma io la butto lì: cosa potrebbe succedere se la Racing Point andasse davvero a podio, in questo fine settimana? E se il pilota a podio, tuttavia, fosse Lance Stroll?
PS. Auguro ovviamente a Perez di tornare in pista il prima possibile.
martedì 21 luglio 2020
Commento al Gran Premio d'Ungheria: 19 luglio 2020
Caro papà, per scriverti questa lettera ho spodestato l'Autrice(C), una certa Milly Sunshine, una che in questi mesi lavora a settimane alterne ricevendo quindi mezzo stipendio e che attende che l'INPS le paghi la cassa integrazione per le settimane in cui non lavora. Sono rimasto di sasso anch'io, non pensavo che queste persone esistessero veramente, pensavo avessero tutti i big money... Comunque, in ogni caso, qualora tu non l'abbia capito sono tuo figlio Lance, quello a cui fin da bambino hai sempre comprato un sacco di cose a buon mercato, come auto vere e relativo autista stipendiato invece delle macchinine telecomandate, oppure case delle bambole tempestate di diamanti. Infine, quando ero grande abbastanza per bere latte corretto alla vodka, mi hai anche comprato una scuderia che somiglia un po' alle auto di quando ero bambino mescolato con le case delle bambole tempestate di diamanti.
Tutto questo mi ha permesso di sentirmi in qualche modo sollevato, anche se non essendo biondo come Mick Schumacher e Robert Shwartzman non sono mai stato considerato un figo nemmeno quando correvo per la Prema, ma ero visto soltanto come un ragazzino con i big money che avrebbe dovuto andarsene a casa. Ovunque andassi incontravo un detrattore, un hater o un Jacques Villeneuve che fosse pronto a sparlare di me, ma non mi sono mai fatto da parte. Ho dormito al volante, ho fatto a sportellate, ho detto a Massa che non avevo imparato niente da lui (e infatti è vero, perché Felipe voleva insegnarmi a rimanere in F1 per tre lustri senza essere messo a piedi pur senza comprare un team, ma non ho imparato a imparare), ho ottenuto un risultato positivo ogni quattro o cinque gran premi e ho portato a testa alta la mia tuta rosa che ricorda vagamente quella di Barbie Multimilionaria, la mia bambola preferita quando ero bambino, che portavo sempre al mio fianco quando l'autista mi portava in giro in Maserati nel piccolo giardino di casa nostra. Tra parentesi, ho scoperto che esiste un giardino di dimensioni simili anche in Brasile e che si chiama Foresta Amazzonica.
In questi ultimi tempi mi sono giunte alle orecchio delle voci poco gradevoli, ovvero il fatto che tu voglia ingaggiare per la prossima stagione un certo Sebastian Vettel, un mio vecchio amico (nel senso che è un trentenne con le rughe e i capelli radi, non un ragazzino come me) con cui una volta ho fatto a sportellate durante il giro d'onore. Non fraintendermi, non ho niente contro queste voci, anzi, ne ho approfittato anche per trollare all'insaputa di tutti e postare sul mio profilo Instagram quasi inutilizzato due foto in cui ero in sua compagnia in pista su un totale di quattro foto postate da quando è iniziato il campionato. Credo che Sebby sia un individuo molto valoroso che non si arrende di fronte a niente, infatti quella volta delle sportellate nel post-gara si è fatto scarrozzare ai box da Pascal Wehrlein. Lo ammiro tantissimo per essere stato così audace, chiunque altro al suo posto sarebbe morto di paura o, in alternativa, morto durante un cappottamento.
La cosa che mi sta sulle scatole è che la gente abbia sollevato un polverone enorme per quelle voci di mercato, sostenendo che è ingiusto che Sebastian prenda il posto di Checo, ma che piuttosto dovrebbe prendere il posto mio perché sono un inetto e se non possedessi una scuderia non avrei un volante. Come se fosse colpa mia se loro non sono andati dai loro padri a chiedergli qualche spicciolo per comprarsi una scuderia... Quello che voglio dirti è che non mi interessa se il mio compagno di squadra nel 2021 sarà Perez o Vettel, l'importante per me è continuare ad avere un volante e, nel caso tu non te ne sia accorto, in questo fine settimana ho messo in atto una buona performance, in quel posto a tutti i miei detrattori che sostengono che dovrei appendere il casco al chiodo. Non lo farei mai, a meno che non sia un chiodo ricoperto d'oro.
Fin dal venerdì è stata un'ottima giornata che è proseguita fino alla domenica (sì, lo so, una giornata non dura dal venerdì fino alla domenica, ma sono stato poco a scuola perché ero impegnato a collezionare carte di credito, quindi penso di essere giustificato per i miei occasionali strafalcioni) e sentivo di avere quel tanto che bastava per stare nelle zone che contano. Tanta gente ha detto che chiunque avrebbe fatto buoni tempi se fosse stato al volante della Mercedes di Barbie, ma a me non interessano questi commenti. Anzi, non mi interesserebbe nemmeno guidare una Mercedes, perché non ha un colore figo come la mia monoposto. A proposito, voci di corridoio dicono che come Aston Martin potrebbe essere riverniciata... ma ti pregohhhh lasciahhhh che siahhhh ancorahhhh rosahhhh, voglio far passare il messaggio che il rosa dovrebbe essere il colore di tutti, sia ragazzini multimilionari sia delle ragazzine multimilionarie, perché non è il genere che ti definisce, ma il conto in banca. Ti chiederei, infatti, quando parli di me alle mie spalle, di utilizzare il pronome money/moneyself.
Detto questo, venerdì mi sono ripreso in pieno dalle delusioni di giovedì, quando è capitata una cosahhhh orribilehhhh. In conferenza stampa è stato chiesto a me e a Checo se abbiamo paura di perdere il volante ed era chiaro che Checo crepava di paura. Ha perfino raccontato di essere andato a parlare con l'Alfa Romeo e con la Haas per un posto in quelle squadre, ci mancava solo che si proponesse alla Williams poi avrebbe dimostrato in pieno di essere disposto a guidare qualsiasi cosa pur di rimanere nel circus. Quando le telecamere si sono spente mi ha guardato malissimo, un po' come se fossi stato Ocon, e mi sono sentito giudicato troppo male. Non ho chiesto io di essere il figlio del titolare, evidentemente è stato il destino che ha deciso che non dovevo nascere povero. Eppure niente da fare, alla fine della conferenza stampa Checo mi ha minacciato con un peperoncino enorme e ho temuto che me li infilasse su per il fondoschiena. Se solo non avessi fatto indignare Massa per quello che ho detto sul fatto che non mi abbia insegnato niente, penso che gli avrei telefonato per chiedergli se potevo confidarmi con Felipinho. In più ne avrei approfittato per chiedere a Felipinho come mai non ha ancora deciso di diventare pilota e di farsi comprare delle squadre automobilistiche da Felipe. Però, se volevo essere ricevuto telefonicamente da quel bambino, avrei dovuto spacciarmi per Dani-Smile e non sarei stato credibile, perché il Vanz dice che non sorrido mai. Un po' ha ragione, ho una vita molto infelice: i soldi non fanno la felicità, una Mercedes rosa però sì, quindi ero pronto per mettermi in luce like a boss nella giornata di sabato.
Checo non era molto convinto. Abbiamo avuto uno scambio di vedute davvero estenuante.
"Lo sai, bimbo, che quando tu avevi ancora il ciuccio io litigavo con Rosberg in pitlane facendomi dare del pirla?"
"E lo sai che portavo ancora il ciuccio, ma che mi ricordo che ai tempi venivi criticato per i tuoi sponsor messicani?"
"Non ero figlio di quegli sponsor."
Poi, senza aggiungere altro, mi ha sbattuto il suo peperoncino sul naso e minacciato di mettermi in pentola con contorno di bollito alla ferrarista. Ero senza parole, che ignoranza, non sa nemmeno che il bollito non è un contorno?! Va bene che probabilmente quando era bambino a cucinargli i pasti era sicuramente sua madre e non uno chef stellato, ma poteva almeno farsi insegnare qualcosa ugualmente. Ero davvero esterrefatto, e gli ho fatto notare che, se ci fosse stato Vettel al posto suo, al massimo mi avrebbe tirato una sportellata per le strade di Monza, talmente forte da farmi perdere il portafoglio.
Sabato sentivo che non sarei uscito in Q1, infatti è toccato a Kmag, al Russo di Roma, a RoGro e ai due maschi alfa, Pantene e quell'altro con le rughe, che un tempo cucinava bollito alla ferrarista e ora è divenuto idolohhhh delle follehhhh lasciando a Sebby quell'ingrato compito. Quando ho visto che entrambe le Williams avevano passato il turno mi sono emozionato, sono certo che zia Claire non fosse stata così soddisfatta fin dall'ultima volta nel 2018 in cui le avevi fatto un vonifico.
Quel tipo che diversamente da me sorride sempre è uscito in Q2 con la sua auto color banana ma ha continuato a sorridere, precedendo Russell, Albon, Ocon e la marmotta assassina del Quebec. Ho fatto i complimenti al mio connazionale, dicendogli di farne conto perché una simile prestazione non si sarebbe certo ripetuta in gara. Latifi non ha preso molto bene le mie gufate. Ora è fuori dalla mia porta che impreca e che ruggisce come tutte le marmotte assassine del Quebec. Non penso che aprirò, ci tengo alla mia sopravvivenza tanto quanto ci avrei tenuto ad ottenere la pole. Purtroppo quella l'ha ottenuta il prosciuttello gangster davanti a un tipo pericolosissimo con i denti da vampiro lunghi qualche metro. Temevo di averlo alle mie spalle quindi sono andato più forte che potevo e mi sono classificato terzo, precedendo il mio compagno di squadra, il mio ipotetico futuro compagno di squadra e l'attuale compagno di squadra del mio futuro ipotetico compagno di squadra. Il Predestinatohhhh mi ha proprio deluso. Io, se Vettel si qualificasse davanti a me, per vendetta gli andrei addosso alla partenza, mentre lui non farebbe mai nulla di tutto ciò. Ah, no...
Comunque Verstappino si è classificato solo settimo per non far cadere in depressione Albon, poi c'erano Trollando, Carlito e infine il Pokemon che aveva girato solo occasionalmente per un guasto al motore. A quel punto penso che Albon ci sia rimasto davvero molto male, ma gli ha sicuramente fatto il malocchio: dopo avere cambiato motore sabato, domenica il Pokemon si è ritirato per un guasto al motore. Immagino che Gasly si sarà sentito divinohhhh e gli sarà sembrato di essere sul punto di vincere il terzo titolo al volante di una Renault. In tal caso, provo compassione per il poveretto. E mi riferisco a Gasly, non a quello che punta al terzo titolo con una Renault, ha pur sempre più possibilità di vincere il terzo titolo di quelle del Pokemon di tornare in Redbull, scuderia che centra il proprio focus su Verstappino tanto quanto domenica Verstappino ha centrato una barriera mentre andava a posizionarsi in griglia. Qualcuno poteva pensare che dopo quel bacio alla franco-svizzera ai muretti fosse destinato a fare la figura del cretino, invece i meccanici della Redbull hanno messo le ali e gli hanno sistemato la vettura in dieci minuti contati.
Nel frattempo tutti ci apprestavamo a partire con le intermedie perché aveva piovuto, a parte in Haas che erano su gomme full wet perché... non preoccupiamoci del perché. Forse come diversivo, perché ci hanno trollati tutti rientrando ai box dopo il giro di formazione e non appena fossimo rientrati anche noi per le slick, puntavano a posizionarsi nientemeno che davanti da noi. Al momento, però, era ancora tutto idilliaco come i milioni di euro e di dollari. I semafori si sono spenti e il vampiro famelico è partito alla ca**o di cane. Lo so che non vuoi che dica le parolacce, però credo che certe volte siano necessarie. Mi sono appropriato della seconda piazza e mi sono messo a contemplare il fondoschiena del prosciuttello gangster e credo di non avere mai visto niente di più bello in tutta la mia esistenza! So che nel frattempo Verstappino era partito come un razzo e procedeva affiancato a Vettel per la terza posizione, ma non avevo di che preoccuparmi, essendo davanti a loro non mi sarei ritrovato invischiato nell'incidente che sicuramente sarebbe capitato. Ecco, ora anche i Vettelstappen si sono messi a bussare alla mia porta lamentandosi perché ho cercato di gufarli, pur non riuscendoci. Vettel sta urlando dei "f*ck" talmente ad alta voce che per farlo stare buono credo che dovrai intervenire in mio soccorso offrendogli un volante.
Il resto della gara è stato piuttosto tranquillo, almeno per me. Va bene, mi sono ritrovato dietro alle Haas, che si erano già fermate mentre noi eravamo ancora sulle intermedie e che ci hanno trollato come ti avevo anticipato, ma c'è di peggio nella vita, tipo la foratura di Latifi che l'ha fatto precipitare sotto di diversi giri, dopo un contatto con Carlito in pitlane. Sono riuscito a superare RoGro brillantemente, mentre a quanto pare dietro c'era chi soffriva in silenzio. I Leclettel erano tra questi, ma ho scoperto con piacere che Vettel ha scartato sul nascere l'ipotesi di mettere le gomme soft come volevano i suoi strateghi. Spero che tra cinque anni anche il Predestinato diventi altrettanto perspicace da capire che la carta vincente è fare il contrario di quello che dicono gli strateghi. Stavolta non l'ha fatto e ne ha pagato le conseguenze, facendo indignare tutti i ferraristi perché ha concluso la gara dietro al suo compagno di squadra. Non solo dietro a quello, in realtà, ma non sono qui per sparare sulla croce rossa: si sparano addosso abbastanza anche da soli.
So che la gara di Vettel è stata ai margini della top-5 e che alla fine, quando girava ormai sui cerchioni, si è girato a guardare Albon e gli ha chiesto: "com'è possibile che tu da mezz'ora non sia in grado di superarmi quando se mi fossi davanti mi staccheresti di minimo due secondi al giro?" Albon a quel punto l'ha superato per la seconda volta nel corso della gara e, per non farlo sfigurare, il mondo ha deciso che, solo per un giorno, Vettel non era un bollito, ma un pilota che aveva resistito stoicamente all'attacco di Albon. Siccome non sei intervenuto in mio soccorso, gli ho appena chiesto mentre urla dei "f*ck" davanti alla mia porta come abbia fatto. Mi ha risposto che non ha fatto niente di speciale per tenersi dietro Albon, ma si è limitato a rigirarsi i pollici e, occasionalmente, ad accarezzare la rana che portava come amuleto nel taschino della tuta. Penso che, se tu lo ingaggi al posto di Perez, potrei farmi insegnare da lui quello che non ho imparato da Felipe.
Ora glielo chiedo:
"Saresti d'accordo, Sebby?"
"Cra, cra, cra."
Lo prendo per un sì. Sono davvero emozionato, un po' come quando, dopo essermi liberato delle Haas, viaggiavo verso il podio. Non è durata a lungo: dopo il secondo stop sono stato undercuttato dal vampiro famelico, che viaggiava all'inseguimento di Verstappino. Si è fermato ancora una volta più tardi e non l'ha raggiunto nemmeno quella volta, quindi credo proprio che Verstappino dall'alto del suo secondo posto dovrebbe smetterla di prendersela con me fuori dalla mia porta, sostenendo che non merito un volante.
Ora gli rispondo:
"Io sarò anche figlio di un multimilionario, ma tu sei figlio di un teppista!"
"Sì, però il teppista in questione mi ha insegnato a rompere il naso alla gente che mi sta sulle scatole ed è quello che ti succederà non appena apri questa porta!"
"E se non la dovessi aprire?"
"Se non la apri, picchio Sebastian."
Ecco, credo che questo abbia molto senso, anche se Sebastian non è d'accordo: "Come osi, bimbo? Non ti ricordi che solo qualche minuto fa abbiamo riso insieme nel guardare il sorpasso di Carlito sul Predestinatohhhh?"
Li sento ridere così come se niente fosse e penso che siano tutti un po' matti, ma non ha importanza, quello che conta è che si siano calmati e che si sentano di nuovo i ruggiti della marmotta.
Per il resto non credo di avere altro da raccontarti, se non che in effetti Checo potrebbe anche accontentarsi di guidare l'Alfa Romeo la prossima stagione. Quel vecchio pensionato di Iceman si è piazzato a caso in griglia di partenza approfittando dell'assenza di vetture rientrate ai box per cambiare gomme ed è stato penalizzato. Ha chiuso la gara sedicesimo, trovo tutto ciò uno scandalo inaudito. Non riesco a capacitarmi del fatto che, nella storia della Formula 1 di questo secolo, solo due piloti siano riusciti ad andare a punti in gare in cui si erano piazzati a caso sulla griglia di partenza, e che quei piloti fossero Bianchi e Wehrlein al volante della Marussia, ovvero una squadra da poverihhhh. Ciò nonostante Iceman ha battuto Pantene, quindi credo che i fan di Pantene divenuti suoi fan all'indomani del gran premio inaugurale si siano già dimenticati di essere suoi tifosi. Hai fatto proprio bene a comprarmi la Racing Point invece che l'Alfa Romeo o addirittura la Ferrari. Non solo abbiamo una monoposto più competitiva, ma nella rottura di scatole generale ci sono meno rompiscatole che mi prendono di mira.
Poi è successo che RoGro ha sostenuto di essere stato grosjeanizzato da Albon a un certo punto della gara e di avere riportato danni alla vettura per quella ragione. Infine le Haas sono state penalizzate entrambe per un'infrazione commessa nel giro di formazione (qualcosa come non avere dipinto le loro vetture di rosa per renderle più esteticamente piacevoli, probabilmente) e da nono e quindicesimo i due piloti si sono ritrovati decimo e sedicesimo.
A quel punto, dopo la fine della gara, ho approfittato del fatto che il vampiro famelico fosse sul podio per entrare nella sua stanza e introdurmi nella sua vasca idromassaggio alla vodka. È stata una sensazione bellissima e ti giuro che sono stato bravo: ho solo fatto il bagno nella vodka, senza berne. Per consolarmi per il podio perduto sono andato da Trollando a chiedergli se poteva offrirmi un bicchiere di latte. Ci sono andato nudo e si è complimentato con me perché ce l'ho enorme, ha detto che, se fosse al posto mio, sicuramente sarebbe già riuscito a fidanzarsi con qualche altro pilota. Io, per il momento, non penso al fidanzamento, anche perché il più figo di tutti è il prosciuttello gangster, ma so che è innamorato di Sebby. A proposito di prosciuttello, durante la gara nei cartelloni pubblicitari digitali apparivano foto e video a caso e a un certo punto è apparso anche Britney Bitch in una pubblicità della Heineken con lo slogian "socialize responsibly". Sono d'accordo, c'è gente che è più irresponsabile sui social che quando beve, almeno quando sono ubriachi non scrivono assurdità.
Detto questo, penso di salutarti cordialmente e di darti appuntamento a quando ci vedremo a casa. Prepara il borsellino degli spiccioli, che devi ancora darmi la paghetta di questo mese. Io, nel frattempo, provo a sentire cosa vuole Latifi, gli apro la porta e vedo perché sta ruggendo. Ti aggiorno tra pochi minuti...
...Scusa per la carta imbrattata di sangue, ma dopo che mi sono scusato per averlo gufato, lui mi ha tirato un pugno sul naso. Penso che sia il suo modo per dire che ha accettato le mie scuse. Ho reagito ruggendo e a quel punto la marmotta mi ha detto che un giorno finirò sul lastrico e diventerà più ricco di me. Non capisco queste divisioni, potremmo allearci e assumere il controllo della Formula 1, un giorno o l'altro, ma non sono sicuro che sia il momento più adeguato per convincerlo. Secondo me è ubriaco, deve avere rubato una bottiglia di latte a Trollando ed essersela scolata tutta in un colpo. Con affetto, tuo figlio Lance.
RISULTATO: 1. Lewis Hamilton (Mercedes), 2. Max Verstappen (Redbull), 3. Valtteri Bottas (Mercedes), 4. Lance Stroll (Racing Point), 5. Alex Albon (Redbull), 6. Sebastian Vettel (Ferrari), 7. Sergio Perez (RAcing Point), 8. Daniel Ricciardo (Renault), 9. Carlos Sainz (McLaren), 10. Kevin Magnussen (Haas), 11. Charles Leclerc (Ferrari), 12. Daniil Kvyat (Alpha Tauri), 13. Lando Norris (McLaren), 14. Esteban Ocon (Renault), 15. Kimi Raikkonen (Alfa Romeo), 16. Romain Grosjean (Haas), 17. Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo), 18. George Russell (Williams), 19. Nicholas Latifi (Williams), Rit. Pierre Gasly (Alpha Tauri).
mercoledì 19 febbraio 2020
I poveri motorizzati Mercedes e i poveri motorizzati Ferrari
Racing Point - in attesa di diventare Aston Martin nel 2021 ma di rimanere sempre di proprietà di Stroll Sr, questa è la vettura con cui Perez e Strollino cercheranno di non arrivare ultimi. Per fortuna è ancora rosa!
Williams - questa è la vettura di Russell e Latifi (Lafiti secondo il giornale radio) ovvero la vettura preferita dalle marmotte del Quebec... almeno si spera possano apprezzare anche questa versione!
Haas - i primi a svelare i loro colori, ma in modo "inutile", sono stati tra gli ultimi a mostrare la vettura con cui Grosjean cercherà di evitare Ericsson e con cui Magnussen andrà in giro a fare amicizia con gli altri piloti.
Alfa Romeo - questi invece ci hanno mostrato prima la vettura con colori fake e poi solo stamattina quella con i colori veri. Accanto a Raikkonen e Giovinazzi ci sarà Kubica come test driver e proprio Kubica è il primo a portarla in pista!
giovedì 29 agosto 2019
Boscaioli e pantere rosa che ancora non erano rosa
Vorrei comunque soffermarmi che nel weekend del ventesimo compleanno del nostro vampiro famelico preferito (anche se non vi piace, rimane l'unico vampiro famelico del motorsport, quindi per forza di cose il vostro preferito): compiva vent'anni, infatti, il giorno delle prove libere di Belgio 2009, che si svolse nel weekend del 30 Agosto.
Quello fu un weekend epico, anche se a tutta l'epicità c'è pur sempre un limite: nella giornata di sabato, infatti, si svolgevano le qualifiche e ne usciva sul tetto del mondo nientemeno che Giancarlo Fisichella, al volante di una Force India, fino a quel momento squadra autrice di performance di livello medio/basso con qualche exploit che, in ogni caso, non pensavamo potesse condurre nientemeno che uno dei suoi piloti a ottenere la pole position.
La gara fu una storia discreta, ma non altrettanto bella: bastarono pochi giri per sprofondare alle spalle della Ferrari di Kimi Raikkonen, in una stagione in cui la Ferrari andava a cogliere la sua unica vittoria.
Con Raikkonen vincitore, l'ultimo posto di Badoer spiccò ancora di più e, se già era difficile che potesse finire la stagione, il suo destino fu probabilmente definitivamente segnato.
Fisichella portò la Force India fino al secondo posto e fu un risultato epico, nel suo ultimo gran premio con la Force India proprio prima di andare a terminare la stagione in Ferrari. Inutile ricordare che i suoi giorni in Ferrari non raggiunsero mai lo splendore di quel secondo posto ottenuto con la Force India.
Ogni storia ha i suoi alti e i suoi bassi, in fondo. Da allora in poi la Force India non ha né raggiunto mai la pole position, né ha mai portato a casa quella vittoria sfumata quel giorno. Speriamo che un giorno o l'altro, almeno, ci riesca la Racing Point.
venerdì 15 febbraio 2019
Presentazioni vetture 2019: Racing Point
A scanso di equivoci, ho sempre pensato che la Force India rosa fosse estremamente stylish. Non capita tutti i giorni di vedere una monoposto rosa, a parte quella di Pippa Mann sponsorizzata da un ente per la ricerca sul tumore al seno. Però un conto è vedere una vettura rosa guidata da Pippa Mann, un altro è vedere una vettura rosa guidata da degli uomini. Ebbene, da quando è arrivato BWT a sponsorizzare un po' di qua e un po' di là, le vetture rosa hanno iniziato a moltiplicarsi come funghi. Il nipote di Gerhard Berger guida una vettura rosa nel DTM (o quantomeno la guidava fino all'anno scorso), il figlio di Ralf Schumacher idem nella Formula 4 ADAC (vale la stessa considerazione).
A guidare la
La vicenda di Mazepin Sr al momento non è ben chiara, né sembra essere approfondita da nessuna parte, ma sono certa che se andassi a fare un giro su Tumblr, ci sarebbe qualche tumblrera indignata perché qualcosa come tre anni fa Nikita Mazepin ha fatto a pugni con Callum Ilott. Qualcuno dovrebbe spiegare a Mazepin e Ilott che piuttosto avrebbero dovuto limitarsi a bloccarsi a vicenda e a segnalarsi al supporto dei vari social a cui sono iscritti, ma stiamo andando off topic.
Vai Checo, che ti vogliamo tutti sul podio di Baku! <3
Però che tristezza, la partnership dei Perocon è finita. ç_ç