lunedì 3 agosto 2020

Commento al Gran Premio di Gran Bretagna: 2 agosto 2020

POLE DAY: Caro Prosciuttello Gangster, ti scrivo questa lettera perché ormai ci vediamo davvero pochissimo in pista e mi manchi... stavolta non ho nemmeno finito la gara doppiato quindi non ho provato nemmeno la gioia di vedere per un nanosecondo il tuo fondoschiena che si allontana. Da quando non ho più il tuo posteriore sempre davanti ai miei occhi, ho il terrore che per lo sconforto il loro colore azzurro shocking possa sbiadirsi e che possano diventare azzurri chiari come quelli di quel vecchio pensionato di Iceman.
In più ti scrivo anche per raccontarti uno strano episodio che mi è capitato nel non-racing weekend, per chiederti che cosa ne pensi, se secondo te questo fatto può essere in qualche modo collegabile a quello che mi è successo in quest'ultimo fine settimana. Mentre vagavo per le campagne tenendo in testa un cappello di paglia per ripararmi dal sole e tenevo in bocca una spiga, ho assistito a un evento molto curioso: sono passato accanto a un albero dove la sera precedente avevo notato alcuni gufi e ho visto un gatto nero che si arrampicava su quell'albero stesso. Preso dalla mia curiosità insormontabile, ho gettato a terra la spiga e ho iniziato ad arrampicarmi sull'albero per vedere che cosa ci fosse di interessante. Ho assistito a uno spettacolo notevole: ho visto un nido enorme con tantissime uova di gufo dentro. Intanto, sotto l'albero, erano arrivati tanti altri gatti neri che iniziavano ad arrampicarsi. Mi sono un po' spaventato, alcuni di loro avevano lo stesso sguardo di Felipe Massa e, quando ho sentito una rana che gracidava, mi è quasi venuto un accidente. Sono inciampato e, per non schiantarmi a terra, mi sono aggrappato al ramo su cui c'era il nido. Solo che il ramo si è rotto. Mentre io sono stato fortunato e sono rimasto impigliato al ramo sottostante con una manica della mia camicia a quadri, riuscendo a non spaccarmi l'osso del collo, le uova si sono ribaltate tutte, spiaccicandosi a terra. I gatti neri lì intorno, che evidentemente le avevano adocchiate già da tempo, si sono messi a ruggire come marmotte assassine del Quebec prima di allontanarsi con la coda tra le gambe. Lì sul momento non ci ho dato peso, ma quella notte ho faticato ad addormentarmi e, quando finalmente ci sono riuscito, ho sognato di rinascere nel corpo di Barrichello. Mi è venuta la vaga sensazione che tutto ciò abbia delle connessioni con quello che è successo dopo, ma quando ne ho parlato con Strollino tra una sessione e l'altra chiedendogli se ha messo una buona parola con suo padre dopo che mi sono offerto di ricomprargli il portafoglio che ha perso durante il nostro incidente dell'anno scorso a Monza, mi ha detto che non crede nella sfortuna.
Io non so più cosa pensare. Venerdì non appena sono salito in macchina su questa si è rotto l'intercooler. Per il resto il weekend non è cambiato, perché ho continuato a prenderlo intercooler e la mia vettura a pedali mi ha tradito due volte proprio dove mi aspettavo che fosse affidabile: nei pedali. Ho temuto davvero che il weekend mi toccasse correrlo a piedi, ma faceva troppo caldo per lanciarmi in una simile avventura. Come dicono sempre i vecchi della nostra età, non ci sono più le stagioni di una volta, quelle in cui ero io a vincere il mondiale e non tu.
Sabato pomeriggio, quando la rana che intendevo custodire nel taschino della tuta è scappata sostenendo che doveva partire per Berlino per accompagnare Massa durante la sfilza di eprix che si svolgeranno nella prossima settimana, ho pensato di essere senza speranze, poi in Q1 è successa una cosa bellissima: Magnussen, Giovinazzi, Raikkonen, Grosjean e Latifi si sono piazzati dalla sedicesima alla ventesima posizione, il che significava che ero in Q2. È stata un'emozione micidiale, un po' come se ti avessi visto con indosso solo un perizoma tigrato. Poi è arrivata anche la Q2, dove ho riposto tutte le speranze in Strollino, dato che temevo di finire all'inferno insieme a Buemi.
A Strollino è andata bene, mentre il suo compagno di squadra ha ottenuto il tredicesimo tempo: il mondo ha continuato a credere che Hulk, sopraggiunto in corso d'opera per sostituire Perez (al quale l'Autrice(C) augura di guarire al più presto e anch'io, dato che Lawrence Stroll si sente un po' a disagio a metterlo alla porta mentre è segregato dentro uno stanzino in attesa che il virus del covid esca dal suo corpo), dopotutto era solo a dieci posizioni di distanza dal podio e tutto era in salita per lui, anche dopo che era uscito precedendo il torpedo malefico e Russell. Vorrei fare i miei sentiti complimenti a quest'ultimo: dopo essere passato in Q2 è riuscito a farsi penalizzare per mancato rispetto delle bandiere gialle ed è partito ultimo, provo molta ammirazione per lui. Mi sono salvato anche stavolta e Strollino con me, è stato l'ultimo ad entrare in top-ten sbattendo fuori il Pokemon, che però era contento lo stesso perché aveva preceduto Alboff (sì, è il suo nuovo soprannome e trovo che calzi a pennello).
A quel punto ho approfittato dei pochi minuti che mi separavano dalla Q3 per fare pratica di uso dello smartphone mettendomi a messaggiare con Strollino, da buon aspirante fratello maggiore:
"Ehi bimbo, hai visto che siamo passati entrambi in top-ten? Sono troppo felice."
"Anch'io, specie quando ti batterò nella prossima sessione!"
"Come osi?! Sai che per quello che hai detto dovrei venire a picchiarti?"
"Ma non lo farai, perché sono un bambino e soprattutto perché posso dire a mio padre che voglio Hulkenberg come compagno di squadra! Sono certo che non mi direbbe di no."
"Noooohhhhh, ti prego, Hulk ha già ottenuto una grande soddisfazione."
"Ovvero?"
"Ovvero vestirsi di rosa e diventare un po' più autentico come principe. Ora può vantarsi con Britney Bitch di avere guidato l'auto di Barbie indossando la tuta di Barbie, Britney Bitch lo invidierà per tutta l'eternità."
"Okay, va bene, però andiamo in pista adesso, vuoi essere l'ultimo anche lì?"
Quelle parole mi hanno fatto indignare. Come si permetteva? Tra e una cosa e l'altra me l'ha tirata. Sapevo di non potere puntare alla prima fila e nemmeno alla seconda, infatti hai ottenuto la pole davanti al vampiro famelico, poi sono rimasto traumatizzato dal vedere il Predestinatohhhh a poca distanza. Meno male che il nostro figlio adottivo Verstappino l'ha superato relegandolo al quarto posto. Da quel punto in poi pensavo di cavarmela, ma ho visto accodarsi uno dopo l'altro Trollando, Strollino, il fanboy, Ricciardo e Ocon. Mi sono sentito talmente demoralizzato che mi sono introdotto di nascosto nel tuo motorhome, dimenticandomi all'istante delle cose brutte tipo il mio decimo posto. Come ricorderai, non appena sei arrivato ti ho abbracciato e ti ho detto che avevi fatto una performance bellissima. Tu hai alzato le spalle con indifferenza come un Iceman qualsiasi, ricordandomi che era soltanto la millemillesima pole position.
"Ma quale pole position" ho replicato, incredulo. "Parlavo del tuo testacoda in Q2."
Ti sei nascosto per l'imbarazzo dietro al tuo cappellino.
"Ah, quel piccolo incidente di percorso. Ti stavo pensando. Non avrei dovuto fare un errore simile, spargendo detriti random per la pista e provocando una bandiera rossa."
"Chi se ne frega della bandiera rossa" ti ho rassicurato. "Quel testacoda è stato perfetto. Non ce n'è nessuno dei miei che mi sia riuscito così bene, nonostante tutto l'allenamento che ho fatto in questi anni. È un onore sapere che stavi pensando a me in quel momento."
A quel punto ci siamo abbracciati, ho iniziato a tirarti le treccine e tu mi hai sbattuto sul letto. Poi hai visto che avevo delle abrasioni sulle braccia (cosa che hanno portato a varie congetture sui social, tipo che io sia stato attaccato dal mio pollame vario) e mi hai accusato di avere a tua insaputa una love story con Bo77as. Per farti calmare ho dovuto raccontarti per filo e per segno che non mi ero procurato quelle ferite durante un rendez-vous con un famelico, quanto piuttosto durante l'incidente delle uova di gufo e dei gatti neri. A quel punto ci siamo abbracciati di nuovo e mi hai detto che speri che io il prossimo anno mi vesta di rosa e vada a podio più facilmente di Hulk. Hai anche aggiunto che così dimostreresti a Britney Bitch che non è l'unica Barbie al mondo e che non hai bisogno del suo affetto.
A quel punto me ne sono andato a malincuore, perché Bin8 mi ha chiamato per commentare con me la mia qualifica. Mi ha fatto una predica di un'ora perché non sono predestinato tanto quanto Leclerc e perché non pedalo abbastanza velocemente quando sono in macchina, ma ero ancora rincuorato dai tuoi abbracci e la cosa non mi ha fatto né caldo né freddo. A quel punto ero pronto a tutto quello che mi aspettava in attesa che arrivassero le dieci di sera. Dopo essere andato a controllare che Verstappino fosse sotto alle coperte con il ciuccio in bocca, mi sono messo ad ascoltare la radio dove ho sentito una canzone molto indicativa di questo weekend. Poi alle dieci e mezza ho spento tutto e mi sono addormentato.

SIGLA: parodia ispirata alla canzone "Il sudore ci appiccica" di Francesco Gabbani.
Dani-Smile: "Fra l'altro ti volevo dire, la Renault non è male, per quanto andare a podio non sia così normale, sorriso in faccia, Hulk è dietro a Stroll bimbo innocente, cos'è che conta veramente se dal niente trolla la gente? Tra l'altro ti volevo dire che la Renault non è male - oh yeah - fra l'altro cosa ci vuoi fare, sopra alla Ferrari c'è chi scende e c'è chi sale, pertanto probabilmente il pensionato non conta niente, comunque non conta più niente se anche in gara lì dietro lo prende."
Hulk: "E comunque si balla come in Brasile la samba e si tagga anche Massa, tanto il podio mi scaccia, lo champagne non mi bacia, neanche senza banana, la Pink Panther mi sballa, il podio è il mio nirvana, banana, a Karthy-Karthy, a Pic- a Pic, Karthy e Pic lo champagne non li appiccica, lo champagne non li appiccica, ah, c'è Pic."
Strollino: "Fra l'altro in Ungheria mi sentivo quasi un altro, invece son lo stesso e del dollaro ho il riflesso, i genitori hanno un team e il figlio non rimane fuori, rimango sotto un tetto e resto dentro - e Checo fuori - fra l'altro ti volevo dire che il rosa non è male, Felipe cosa mi fai fare? Pago, pago, pago e nn provo a imparare, che tanto sicuramente il ladro in Redbull non ruba niente, arriva, non vince, si gira, è felice e nel rosa sparisce."
Hulk: "E comunque si balla come in Brasile la samba e si tagga anche Massa, tanto il podio mi scaccia, lo champagne non mi bacia, neanche senza banana, la Pink Panther mi sballa, il podio è il mio nirvana, banana, a Karthy-Karthy, a Pic- a Pic, Karthy e Pic lo champagne non li appiccica, lo champagne non li appiccica, ah, c'è Pic."
Gangster Hammi: "Hulk a podio vuole andare ma non trova la stazione, l'auto gli fa un sorpresone e lo lascia sul portone, tuttavia qui a casa mia vedo quarto Danielone, vedo molto bene bananine e bananone."
Hulk: "E comunque si balla come in Brasile la samba e si tagga anche Massa, tanto il podio mi scaccia, lo champagne non mi bacia, neanche senza banana, la Pink Panther mi sballa, il podio è il mio nirvana, banana, a Karthy-Karthy, a Pic- a Pic, a Karthy-Karthy, a Pic- a Pic, a Karthy-Karthy, a Pic- a Pic, Karthy e Pic lo champagne non li appiccica, lo champagne non li appiccica, ah, c'è Pic, fra l'altro vedo la top-three, ah, no, niente."

BALLS SUCKERS DAY: la notte tra sabato e domenica ho sognato che Hulk finiva sul podio, quindi quando mi sono svegliato sono scoppiato a ridere per prima cosa, pensando a quali strane fantasie il nostro subconscio ci trasmetta in certi momenti. Ah, già, dimenticavo, tu sei l'ultimo della classe, almeno fuori dalla vettura, quindi non potresti capire un discorso così complicato. Fai finta di niente e fai finta che piuttosto io ti abbia fatto un discorso romantico, tipo pronunciando una cinquantina di "f*ck" uno dietro l'altro. Secondo me non c'è parola più romantica di questa.
Quando è arrivata l'ora della gara, siamo scesi tutti in pista tranne Hulkenberg. Non che scendere in pista sia stato meglio che trascorrere il pomeriggio a prendere il sole in mutande come avrà sicuramente fatto lui, almeno nel mio caso, ma sorvoliamo su queste sottigliezze.
La gara è partita e temevo che Alboff mi avrebbe superato sfruttando la competitività del suo mezzo, poi per fortuna Alboff si è ricordato che l'unica cosa competitiva sulla sua auto è l'auto stessa e che lui non ha speranze. Infatti si è visto apparire di fianco nientemeno che Kmag, che infervorato nel pensare a Hulk che prendeva il sole, era già lì lì a lottare con i big (sì, l'ho detto per essere politically correct, perché la gente non pensi che, se non dovessi riuscire a corrompere Strollino per diventare un Barbie Boy, mi piacerebbe spodestare Alboff e fare coppia con Verstappino... aaaawwww, prevedo duelli epici e sportellate dalla mattina alla sera). Alboff ha mandato Kmag per i prati, così Kmag ha potuto spogliarsi e andare in mutande a prendere il sole insieme a Hulk. Voci di corridoio narrano che abbiano litigato a proposito di chi indossava il capo intimo più bello, Hulk infatti portava un tanga zebrato, mentre Kmag per quell'evento ha messo un perizoma tigrato. Io voto Hulk sulla fiducia, perché mi sta più simpatico di Kmag. Qualora tutti dovessero usare questo criterio, credo che vincerebbe per 18:0.
Io, da parte mia, mentre la safety car scendeva in pista, mi sono messo tranquillo perché non c'era più Alboff di cui preoccuparsi, per il momento, e non mi andava di fare come la volta scorsa, in cui per tutto il tempo mi sono rigirato i pollici in attesa che mi superasse e che Helmut Marko a fine gara decidesse di non prenderlo a frustate, ma lui non si decideva mai. Dietro di me c'erano le Alpha Tauri, altra scuderia per la quale mi piacerebbe correre il prossimo anno, dopo avere spodestato il Russo di Roma. Quel torpedo malefico, comunque, si è spodestato da solo e dopo essere finito fuori poco dopo il restart si è subito scusato per il misfatto anche se dopo ore e ore, mentre era già stato scuoiato dalla frusta di Helmut, è saltato fuori che aveva avuto un guasto alla vettura. Concordo pienamente con il comportamento di quel vecchio bisbetico di Helmut: uno che combina talmente tanti casini da credere di avere fatto un casino anche quando non è colpevole merita un simile trattamento.
È entrata di nuovo la safety car e mi sono sentito a disagio per il povero Bernd Maylander, che avrebbe meritato di potere giocare a briscola in santa pace, almeno per qualche minuto. A quel punto siamo rientrati tutti in branco ai box e finalmente ho messo un set di gomme sulle quali mi sentivo a mio agio: le hard, quelle più adatte al modo in cui avrei trascorso il resto della gara: prendendolo nel cu*o. Ai box è capitato un miracolo, ovvero che sono uscito davanti a Ocon, ma è stato un miracolo di breve durata, infatti quando la gara è ripartita mi ha superato stando in bilico su due ruote e facendomi una pernacchia. In più, siccome RoGro era rimasto in pista a caso senza fermarsi a cambiare gomme, ero finito fuori dalla top-ten. Ho sperato che si levasse di torno, che l'avremmo superato tutti in branco... ma non è stato così: solo i piloti della McLaren (dove il mio sostituto Fanboyz era oltraggiosamentehhhh davanti al Predestinato dei Poveri Trollando) sono riusciti a metterselo dietro e neanche tanto facilmente. Poi, molto tempo dopo, quando ormai mi stavo addormentando al volante, c'è riuscito anche Dani-Smile. Frattanto RoGro aveva litigato più o meno con chiunque avesse incontrato e tutti lo criticavano per essere un pilota pericoloso dato che zigzagava un po'. Un tempo zigzagava sulle teste altrui, trovo ridicolo il puritanesimo dei piloti di oggi...
Ho deciso di esprimere il mio sostegno a RoGro, perché abbiamo molte cose in comune, tipo gli occhi azzurri, lo stesso numero di figli, la possibilità di unire un giorno le nostre stirpi con matrimoni combinati in quanto i figli vari hanno più o meno la stessa età, i messaggi scambiati su whattsapp alle tre di notte e tante altre cose. L'ho quindi contattato proprio adesso su Whattsapp e questa è stata la nostra conversazione:
"RoGroooooooohhhhhh!"
"Tutto bene, Sebby?"
"Sì, più o meno. Sto pensando a quando sei rientrato finalmente a box smettendola di far indignare tutti i presenti e mi hai lasciato rientrare di nuovo in top-ten."
"Non mi sembra che tu ci sia rimasto a lungo. Sto guardando adesso la gara e ho appena visto un Pokemon che ti superava."
"Come sei kattivohhhh, perché ce l'hai con me anche tu?"
"Naahhhh, non ce l'ho con te, altrimenti te ne saresti accorto molto tempo fa. Lo sai che ti voglio bene."
"Aaaawwww."
"Ti mando un abbraccio virtuale."
"Aaaaawwww al quadrato."
"E un bacio."
"Aaaawwwww al cubo!"
Ti confesso di esserci rimasto male quando mi ha parlato del Pokemon, ma non si può avere tutto dalla vita. Dopotutto il Pokemon era l'unico pilota che stesse prendendo parte a dei duellihhhh e dei sorpassihhhh e quindi contribuiva allo spettacolo. O meglio, avrebbe contribuito allo spettacolo se fosse stato a bordo di una Ferrari e fosse stato in testa alla gara, ma era il gran premio di Silverstone e non un film di fantascienza.
Sia Ocon sia il Pokemon, a quel punto, hanno superato Strollino e ciò mi ha urtato profondamente, mi sono sentito come se avessero accoltellato alle spalle il mio fratello minore. Qualora tu dovessi incontrare Strollino, mi raccomando, riferiscigli che lo considero tale, in modo che non si dimentichi mai di chiedere a suo padre se mi vuole adottare.
A quel punto tutto sembrava destinato alla calma piatta più totale, mi ha superato perfino Alboff e sono sprofondato al dodicesimo posto sperando che succedesse un miracolo e che potessi vedere la top-ten. I miracoli hanno iniziato ad accadere in successione, segno evidente che i gatti neri mi avevano perdonato per la rottura delle uova di gufo che avrebbero voluto gustarsi. Oppure che il vampiro famelico aveva a sua volta fatto inca**are i gatti neri, tutto è possibile, dato che ha forato a due giri dalla fine.
Poi Sainz, che poteva arrivare quinto come un Alonso qualsiasi, ha forato a sua volta subito dopo. Non so che fine abbia fatto e non mi interessa, mentre Bo77as me lo sono ritrovato negli scarichi, mentre a quanto pare, dall'altro lato della pista anche tu avevi forato e stavi finendo la gara su tre ruote mentre il mondo si indignava che Verstappino, rientrato per mettere un nuovo set e tentare di fare il giro più veloce visti gli anni luce davanti al Predestinato in cui si trovava, non sia riuscito a vincere meritatamente a vostre spese una gara in cui entrambi avevate avuto forature. Alla fine ti è andata bene, dato che sei passato sotto la bandiera a scacchi su tre ruote, ed è andata molto bene anche a me. Non so come ho fatto, ma ho chiuso la gara decimo, davanti ai canini di quello squilibrato del tuo compagno di squadra. Sappi che ti considero Driver of the Day, mentre considero Dani-Smile come Hulkenberg of the Day, vista la sua auto color banana e la posizione di arrivo. Mi rifiuto di commentare il fatto che il mio compagno di squadra si sia visto piovere dal cielo un altro podio mentre io finora ho raccattato solo un sesto posto e arrivato a questo punto non mi resta altro da fare che salutarti e confessarti di essere fuggito dal circuito in compagnia del team principal della Racing Point, come è stato riportato sui social media. Ti do un bacio con tre metri di lingua e ti auguro di forare un'altra volta anche al gran premio della prossima settimana.

RISULTATO: 1. Lewis Hamilton (Mercedes), 2. Max Verstappen (Redbull), 3. Charles Leclerc (Ferrari), 4. Daniel Ricciardo (Renault), 5. Lando Norris (McLaren), 6. Esteban Ocon (Renault), 7. Pierre Gasly (Alpha Tauri), 8. Alex Albon (Redbull), 9. Lance Stroll (Racing Point), 10. Sebastian Vettel (Ferrari), 11. Valtteri Bottas (Mercedes), 12. George Russell (Williams), 13. Carlos Sainz (McLaren), 14. Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo), 15. Nicholas Latifi (Williams), 16. Romain Grosjean (Haas), 17. Kimi Raikkonen (Alfa Romeo), Rit. Daniil Kvyat (Alpha Tauri), Rit. Kevin Magnussen (Haas), DNS. Nico Hulkenberg (Racing Point).


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